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L'antenna - Italy

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NOVEMBRE I96I RADIOTECNICA E TECNICA ELETTRONICAProprietàGerenteDirettore responsabileComitato di RedazioneConsulente tecnicoEDITRICEAlfonso GioveneIL ROSTRO S.A.S.dott. ing. Leonardo Bramantiprof. dott. Edoardo Amaldi - dott. ing. Vittorio Banfi - sig- Raoul Biancheri - dott.ing. Cesare Borsarelli - dott. ing. Antonio Cannas - dott. Fausto de Gaetano - dott.ing. Leandro Dobner - dott. ing. Giuseppe Gaiani - dott. ing. Gaetano ManninoFatanè - dott. ing. G. Monti Guarnieri - dott. ing. Antonio Nicolich - dott. ing.Sandro Novellone - dott. ing. Donato Pellegrino - dott. ing. Celio Pontello - dott.ing. Giovanni Rochat - dott. ing. Almerigo Saitz - dott. ing. Franco Simonini.dott. ing. Alessandro BanfiSOMMARIOA. Banfi 481,4. Susinf 4821". Simoníní 488D.o., 1.s., u,s.49I494501A. Nicolich 50317,r., c.p., D.o. 508P. Soati 510513G. Baldan 5t4G. Checchinato 518P. Soatí 522527Il secondo canale di televisioneI circuiti interpolatorinel calcolo anaÌogicoIl voltmetro elettronico modello UR\r1l]n nuovo condensatore da 75V al tantalio solido - Costituita dalla CGS e dallaCarnbridge ICL la Cambridge CGS s.p.a. - Lln eleboratore elettronico con duetipi di memorie: a nucleo e a tarnburo - hnpianto elettronico di accensioneper automobili - Interruttore teÌefonico ultrarapido - Diamanti (semiconduttori)per applicazioni spazialiOircuiti e parametri fonclarnentali tlei transistoriIl nuvistor: tnew look > nei tubi elettroniciN{oderni arnplifìcatori per microonde (parte prima)Nel mondo della TV(partc tcrza)Note di servizio del ricevitore di TY Continental l{órtine modello 42-618.Segnalazione RrevettiPrincipi di colorimetriaLÌn tachimetroA coìloquio coi letloriArchivio-schemifotoelettricadi precisione transislorizzaLoDirezione, Redazione,AmministrazioneUffici PubblicitarivIA SENATO, 28 - MTLANO - TEL. 70.29.08/79.82.30c.c.P. 3/24227La rivista di radiotecnica e tecnica elettronica < I'antenna > sí pubblica mensil.rnente a Milano. Un fascicolo separato L. 350: I'abbonarnento annuo oer tutto ilterritorio detla Repubblica L.3.5-00; estero L.5.000. Per ogni cambianìento di indirizzoinviare L. 50, anche in francobolli.Tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati per tutti i paesi.La riproduzione di articoli e disegni pubblicati è permessa solo citando la fonte.La responsabilità tecnico-scientifica di tutti i lavori firmati spetta ai rispettiviautori, le opinioni e le teorie dei quali non impegnano la Direzione.


n sGsPRT$ElIT[ItTRtl{$t$I0Ril $tilct0PLImnfTtipicoPca25oCdi temper.del conten.VCBOtcB025 "C (Max.)150 "CAMPTITICAZIONE E Cf)MMUTAZI(lNEnnmm.,i:zin"o ''à'pr'ri.àrori ,,"loce (logica ad alta cor_2N 1613 i.-rii,i,(basso-tivelo, bass0.rumore, banda larga, potenza a VHF)100 mc 3 watts 75V 10 mpA Io s,A2N 1711 tipo universale ad alto guadagno 120 mc 3 watts 60v l0 muA 10 pAAMPLIFICAZI()NE AD ATTA TENSI()I{E2N rsae i:ilf'% -.Ìi,,,ifti.of i.iHtfiiî31?'',0,.ìîilqualità70 mc 3 watts r00 v 10 mplA i5 uA2N 1890 simile al 2N 1889 con atto guadagno 90 mc 3 watts 100 v 10 mllA 15 pA2N 1893 simile al 2N 1889 con tensione più elevata 70 mc 3 watts 120 V l0 mpA 15 pAAMPLIFICAZIf)IIE A VHF E C()MMUTAZI(lNE2N708 amplificatori VHF e commutazione ad altavelocità per logìca saturata450 mc 1.2 watts 40v 25 msA 15 pADIODITRANSISTORIRADDRIZZATORIsGsSOCIETA GENERALE SEMICONDUTTORIAGRATE . MILANOITALIA--=L/sEE


Mdott. ine. Alessandro Banfsecondo canale di, 1 . .televlsloneCome giù annunciato da prtrecch.i mesi., la RAtr ha dato auaio alle trusmissioniclel 2' canale Ty il 4 nouembre con u.n progrannnte inaugurals tutto d,ed,icat,.talla commcmoraziotre dellu Granrle Gttena l9l5-l9fB.Purtroptr,ro però, i teleutenti che possono riceuere queste trctsmissi.oni sonoltiuttosto poch,iní. Per uarie ;oqioni.Anzitutto i trasntettitori che lu RAI è riuscita, con lotleaol,i. sÍorzi e.cl ucrobazir:a mettere in funzione ora sono solto,nto f 4. con uno copertura di seruizio puriu airca il 2A7, dei, teleabbanati i,taliani.Secantlo LLn praglrarnm.u cli a.tti.urLzione della rete trounittentp det 2" cunale, IaRAÍ clottrebbe entro il 1962 partare a 42 iI numera deí tra.snrettitari principali,estenciendo teorícam.crúe il seruizio a circa, il iA',/(, del terrítorio nazionale.IIo detto ( teoricantente )\.In pratica però le case non úarlno così lisce.Mcrú,ugne, col,line, edifici, territari boscosio e molte altre circostunze, ostacelanoil cammino delle radio-ande U.H.F. del 2" canale che si propag&no in line{trettn, uisiua.Ciò ricluce noteuolm.ente, cluta Ia cantJ;lcssa orografa d,ella nostra penisola,o Lt:aree di seruizio effettiao rlei nuo'ui trosmettitori U.H,F,Surà pertanto necessario ricorrere all'installazione du parte della RAI, di ruumerasiripetitori per seruire tutte. Ie zane in ombra.Si reputa che solo xerso la fine d,el 1963, ill 7Uj/r, dei teleabbanat"i ltotrà, esserein g.ratlo di riceuere il 2" programnta.Un'altra delle ragioni clt,e limita attuahnente iI numero dei telespettutori del 2"prog,ramnr& è Ia care.nza clelle attrezzatwre necessnrie per la ricezione inU,H,F.Già sei mesi or sono, in qtLesta stessa sede, poneuamo in guardiu, costruttori,rit;end.itori e prioati, su quanto ci si poteua logicamente attend,ere: una richiestua ualanga di antenne, crrt'i, conuertitori ed accessori uuri per le ricezioniU.H.F.ed eccessiuo otti-lVessano oolle crederci, furntno tn.cciati persino dí facilonerianri,smo in tali preuisioni.l[a purtroppo si attuerìt proprio ciò che altetatt't,o temuto, L'im,prouuisa richiestaha portato ad un.u palLrosd rarelazione di materiali che ha messo tutti irrgraue d.isugio.serr(rto non sono riu-Le oarie industrie specializzate pur lauoran.do a ritmoscite a coprire íl tabbisogno.E ne è nata anche la famigeruto < borsa nera t ,Alcuni speculotori hanno incettato le scorte esistenti soprattutto di caoi coassialie conaertitori ed in uarie zorle oue è più intensa Ia" ríchiesta spatlrc,neg-:giano con l'imposiziane di prezzi noteuolntcnte mag,giorati.Si parla addirittura di 60 - 70 míla lire per un nornt.ale impiuttto di ruúenna,fiItrí, discesa in catto e cont:ertitore.Com.unque,, indipendenternerlte dalla maggiaruzione dei prezzi, la tmancanzctdi muterioli e le limitdte possibilità pratiche degli installatori di fronte allantareu d,i richieste, hanno ridctto grand,emente nel momento attuale iI numerodei te!.espettatari effettiui del 2" progratnmd.Si sta anzi delineando il riaprirsi del lenomeno nrorboso dei tempí di < I'asciao raddoppia > oae i,l pubblico si st:ipat,a nei locali pubblici, disertando ttltrispettacoli o ricreaziarti, 1wr di non pe.rdere iI 2" progrrtmnta che non può riceaerein casa propriu.Ed indubbíamente, dalle prim,e inlornruzioni date dulla RAI , iI 2'program'(il testo segue a pag. 525)


Iclrcultldott. ins. Alfredo Susiniinterpolatori nel calcoloanologicoCIi interpolatori sono dei circuiti costituiti da resistenze passiimpiegati soprattutto nel calcolo ano,Iogico. Essi calcolano ilIore IorT che una Íunzione funzione Y,x\ Y(x) assunl,e su u,n punto x, della s_uariabile inilípendente, quand,o della Junzíone sono noti í ualoassunti in corrispond,enza dt l\ punti X' Xz, .,.7 xrr tra cuxo è compreso. A tale scopo la Junzione è assimilata ail un poIinomío A,i grado N. Facendo séguito ad, un suo precedente articolo appario sulle colonne della Riuista I'Autore esamina l'applicazione degli interpolatori ai generatori di Junzione ripetitiuiTengono Yengono preientatí i calcoli per un interpolatore dí terzo gradred alcuni-risuhati signifi,catiai. L'articolo termina con una breatdiscussione sulla conaenienzd, o nl,eno dell'impiego ilegli interpolatori.1. - INTRODUZIONESi è visto in un precedente articolo (1)come un generatore ripetitivo di funzionepossa essere realizzato da unaserie di resistenze (il generatore di tensioni)da cui vengono prelevate (medianteil quadro) le tensioni che vengonosuccessivamente immesse nel circuitoutilizzatore dal commutatore rotante(fig. 1). Se eflettivamente il prelievodelle tensioni è efÌettuato conprese del tipo a banana o Peî mezzodella matrice magnetica precedentementedescritta, non ha importanza pergli scopi del presente articolo: interessasolo la considerazione che il nummassimo di prese, che è ragionevole ptendere, è delÌ'ordine del centinaio.Quando la forma della funzione V(generata deve essere variata, si derricercare sul quadro la nuova posiziodi un certo numero di queste cento prse, se non di tutte. L'operazione è efltivamente lunga e tediosa, anche pedi ogni presa deve essere stabilitaratamente, spesso per via analitila nuova posizione.È ragionevole chiedersi innanzituttoè necessario stabilire manualmente pprio tutte le tensioni che fanno caalle


quando lirJ- dimtnuiscequandohLaumenta-Y,\a,,tY;iinterpolaldatquadrolFig. 3 - AndamentopoÌatore lineare.della tensioneun'inter- Fig. 4 - Interpolatore lineare con tre rcsistenzeuguaìi.5 - l:'unzione desiderata e funziorre rr scainuscita.6 - Funzione variabile e cl[vain un integratore di terso ordineÉlXi.zSe, per semplicità, si suppone che i valoriprelevati dal quadro corrispondanoa punti equidistanti della I/(r) ed as-rnutatore o se è suflìciente stabilirernanualmente solo una parte di questetensioni, p. es. la metà, il quinto, ildecimo, e lasciare a speciali reti, chedenomineremo interpolatrici, il cornpitodi ricavare le restanti tensioni.Si otterrebbe cosÌ lo scopo di diminuirele dimensioni del quadro e di facilitarele operazioni di cambio della funzione.Sorgerebbe allora la questionecirca il miglior rapporto da adottaretra il numero N delle tensioni prelevatedal quadro e quello delle tensioniilf interpolate. Si vedrà verso la fìnedell'articolo che tale rapporto dipendedalle condizioni di utilizzazione chepossono imporre di cambiare il periodo7' di ripetizione della funzione V(l).2. - L'INTERPOLATORE LINEA-RESiano V, e Vr*, due tensioni successivedella funzione V(l) prelevate dal quadro(fig. 2). Congiungendo le prese ied I f 1 con due resistenze -R, ed Àr*,di valore molto niaggiore della resistenzatotale del quadro, allo scopo dinon alterarvi la distribuzione delle tensioni,si otterrà una tensione I/ chedipende linearrlente clal rapporto traÀ, ed R,n, come illustrato in fìg. 3.Se pertanto tra le tensioni V, e V,*,si desiderano interpolare ad es. duepunti interrnedi equidistanti, l'interpolatorelineare consisterà semplicementein Ire resistenze eguali, sicondo ìoschema di fìg. 4.Ne consegue che, se la curva n. 1 difig. 5 rappresenta la funzione desideratae che se V7_1, Yr, Yo*r, ecc. sonoi valori di questa funzione prelevatidal quadro, il generatore di funzionedarà in uscita una forma d'onda a scalinicome al n. 3 di fìg. 5. Qualunquesia il numero degli scalini interpolati,esso sarà sempre tangente alla curvan. 2, che verrà denominata


sbarre dilerroIrig. 7 - Quadro a sbarre di ferro e-Yi tYiagti interpolatoricontattimagnetici.0,7 Ypfscgnando, corne in fì9. 6, alle varie ri seguenti valori:*i-r - -It| 't r, 0f i,+r: 11 ei+z 1La tensionc \/;1'i2 verfl\ r'icavata prelevataprelevando dal quadro Ìa tensioneV, , rnoltiplicata per iì'48, prelevandoÌa I.'i e moltiplicandola per!),16, ecc. e sonrmando con un apDcsitocircuito tulte Ìe tcnsioni così ottònute.Fig. 8 - Circuito elementare di somma.si otterrà dalla (3 il sistema di quattroequazioni in quattro incognite:-al b- cld:Vi,0+ 0+ 0!d-Y, t1lal b+ c!d:V0.,8a -f 4b t 2c * d: Vo-,Sorvolando sulla risoluzione della [4],risoluzione che può essere facilmenteottenuta colla ben nota regola di Crarner,si ricava:1612v,-, * tn uu-+ v,*, -lvr_,Iill3.2. - Realizzazione dell'interpolatoreIì dispositivo per realizzare espressionidel tipo [6] è assai semplice richiedendosolo l'impiego di resistenze. Per ottenerele tensioni - 3,'48 V, , e - ll/,lAiV'.., parrebbe necessario prelevareVr-, o Vr,-, dal quadro ed invertirlemediante un amplifìcatore. In realtàbasterà costruire il quadro in modoI6t',*,13lrr,r-t,v,I] I / r-1,. I t tz. u\,'iTali valori, sostituiti nella [2], defìnisconola curva interpolabile tracciataal n. 2 di fìg. 6 e permettono di ricavarequalsiasi punto intermedio compresotra r.: - 1 e r : 2. Ce ne serviremoin pratica per calcolare i punticompresi tra r:0 e c:1.Infatti, se si desidera calcolare la tensioneY n*rl, che compete aì puntodi ascissa r : l12, basterà sostituirele [5] nella [2] ponendovi r : l12.Dopo semplici passaggi, si otterrà:.. 3 .. 9 IVi,r,Vr , *lgt6 V, F *che, accanto alla generica Lensione I'appaia Ìa sua opposta - V,. Volenadoperare sbarre di ferro e contatmagnetici, si potrebbe costruire il qudro come indicato in fìs. 7.E tacile dirrrostrare, e la dimostrazioverrà lasciata al lettore. che la realizazione della [tì] con elementi passirrichiede che Ìa sotntna dei coeflìcidelle I' nella [6] sia eguale ad unt',484


Vatori in kJIFig, I - Circuito di un interpolatore a quattro Yalori intermedi..-10 - ]Ioctello-meccanico di un interpolatoreterzo ordine.Allo scopo di'chiarire il procedimentosi moltiplicheranno ambo i membridella [6] per un fattore inferiore ad uno.Si sceglierà il fattore 0,7, benchè a rigore,come apparirà dal seguito, unfattore pari a 0,8 sarebbe stato sufliciente.La moltiplicazione deìla [6] per0,7 signifìca che la tensione che si otterràdalla rete passiva sarà 0,7 voltela tensione corrispondente della lineateoricamente interpolabile; la funzionea gradini che si ricaverà sara quindiattenuata di un fattore t10,7 rispettoalla funzione interpolabile. Vedasi alproposito la curva n. 3 di fì9. 6:r 4 R\À,-, : R;*, :^ . . 1 kQ:22,t-koi 16/À,: Ri*' :-,. 1 kO: 2,i kOIo 'ói au q,r".tit 2 2- 1-Ào 2,5 22,7'Ro : 8,9 kODesiderandosi p. es. tra V; e V;*, quat-2,1 6,3 -.0.7 I',*,r"- _.L 1,,_+__ t,:-18 166,3 -. 2,1y^.,, _ _16 48(7)1l - Funzione che si ottiene al cursore deltatore quando si prescrive la condizionetxta ncl testo.La somma [7] viene quindi ricavatamediante lo schema seguente, fìg. 8.Applicando i teoremi di Thevenin e diNorton si dimostra facilmente che levarie resistenze devono soddisfare aÌlerelazioni:7 2.I ' f r 1----_ -:.^--------.L:K;-, 4E R1 6.3 1xRi 16 Ranaloghe per ,R,.., ed À;*2e poiche1 1T . -D 7tfì), essendo Z laimpedenza di uscita dell'interpolatore,e posto ad es. Z : 1 kA (valore accettabileper un commutatore elettronicodel tipo descritto in [1]), si ricaveràtro valori intermedi, si dovra porrenella [2] con le [5] successivamenter : 1 5, r-- 23rr : 3 5, r -- 4 5. Siotterranno espressioni del tipo [6], cheoper essere realízzate con elementi passivi,dovranno tutte essere moltiplicateper lo stesso fattore, 0,7,0,8, ecc. Infìg. 9 è riportato lo schema di un interpolatorea quattro valori intermedi.In *sso iI fattore di moltirrlicazione è. 13,6Pari a 13;6 4- 6,t : o'69 come aPpareosservando il partitore di rcsistenzeche determina la tensione V,. inuscita. (Si noti che 15 kO in paralleloa 150 kO sono equivalenti a 13,6 kO).3.3. - Modello meccanico dell'interpolatoreAd illustrare le possibilita e le limita-


Iìig. 12 - Ricostruzione di un:r sinusoide qunndosiirno arsegrrlti rolo inurssimi c i minimi,Fig. 13 - Ricostmzione di una sinusoide quiìndosiano assegnati tre punti.Fig. 14 - RicostruzioncsiaDo :ìssegnrìti qunttrodi un:r sinusoidc quaìì(lopunti.zioni di un interpolatore di 3o ordine,sarà utile ricorrere ad un modello meccanico.(fig. 10). In esso i chiodi rappresentanole tensioni prelevate dalquadro, mentre la strisciolina elasticaincastrata tra quattro chiodi successividetermina Ia curva interpolata. Lascienza delle costruzioni insegna infattiche ogni trave elastica, soggetta a carichiconcentrati, si deforma secondouna cur\ra di 3o qrado. Il tratto centraledella curva interpolata è utilizzato.Le due striscioline rappresentanodue interpolatori successivi. Appareevidente come gli angoli vivi in corrispondenzadei chiodi permangano, masiano inferiori a quelli che si avrebberocon un interpolatore lineare. \3.4. - Alcuni risultatiLa fig. 11 riporta la funzione che siIrig. 15 - Gencratore di ftLnzione u 100 scalinie 20 punti preley|ti d:rl quadro. Con esso sonostate ricavate le lorme d'oncla delle lìgure soprnriportate.486


16 - Esempio per la valutazione della connzadi impiegare gli interpolatori.ottiene al cursore del commutatorequando si prescrive:r , / _ 1 / _ r / _ nI i ' 2 - r i _ l - | i - v ,Vi*t:V.i*":*5\tVi si nota un forte contenuto di 2aarmonica che deve essere eliminatocon un fìltro del tipo descritto in [1].Infìne, quando del periodo di sinusoidesi prescrivono quattro punti, e cioèi massimi positivi e negativi e i puntidi zero, la curva ottenuta appare comein fig. 14.Pur persistendo una leggera angolosità,Ia curva può essere accettata.Migliori risultati sarebbero stati ottenuticon un interpolatore di ordinesuperiore, a pÍezzo però di una notevolecomplicazione nei calcoli e del-I'esecuzione.I circuiti, sia gli interpolatori in cuischema è alla fìg. 9, sia il commutatoreelettronico illustrato alla fig. 13 di[1], possono essere eseguiti su carteintercambiabili per facilitarne la costruzionee l'ispezione. La fìg. 15 mostraun generatore di funzione [2] a 100scalini e 20 punti prelevati dal quadro.Con esso sono state ricavate le forrned'onda sopra riportate.4. - SULLA CONVENIENZA DIIMPIEGARE GLI INTERPOLA-TOR.IAIlo scopo di cornprendere i-vantaggie Ie limitazioni degli interpoìatori, èopportuno paragonare tra loro due generatoriripetitivi, iÌ primo provvistodi interpolatore ed il secondo senza.Prenderemo dapprima in considerazioneil caso in cui i generatori sianoalimentati dalÌo stesso quadro aventeN prese. Nel primo, le r< lamelle I delcommutatore rotante saranno eguaÌmenteN; il secondo, poichè provvistodi interpolatore a ,LI punti intermedi,avrà un commutatore con (M + 1) Nr, lamelle r>. La forma d'onda più complicatache si può ricavare all'uscitadei generatori si otterrà quando le tensioniprelevate dal quadro sono alternativamentepositive e negative. Siricaverà dal primo la forma d'onda difìg. 16 e dal secondo si ricaverà inveceIa forma d'onda di fig. 12.Ambedue le forme d'onda, dopo filtraggiodelle armoniche superiori, siriducono a sinusoidi di frequenza metàdella frequenza f" di commutazione:II modello meccanico sarebbe costituitoda lre striscioline: una prima incastratatra Yo- r, Yo-r, Vn, Vi*t della f . - Nquale il tratto Vr-r, V, è ttLllizzato;2 2Tuna seconda tta Yo-', Vi, Vi*1, Y4a2di cui si utilizza Vo, Vo*r, ed infinela lerza tra Vi, Yo*t, Yn*r, Vr*r per il A parte il fatto che nel caso di fig. 12tratto Vr*r, Yn*r. La fi9. 72 mostra ciòil fìltraggio sarà più facile ad ottenersiche si ottiene quando si desideri ricostruireuna sinusoide assegnandone soÌo se si vogliono aumentare i dettagli dellache nel caso di fìg. 16, si osserverà che,i massimi e i minimi. La curva assomigliaad una successione di triangoli N di prese del quadro, indipendente-V(l), bisognerà aumentare iI numeroe solo una leggera curvatura dei fìanchi mente o meno dalla presenza degliè percepibile. Quando invece di un interpolatori.periodo di sinusoide si prescrivano tre Se, quindi, paragoniamo due generatoripunti, il generatore fornisce la forma aventi un eguale numero N di prese deld'onda di fì9. 13.quadro, ben pochi potrebbero sembrarei vantaggi oflerti dalf interpolatore.Ciò è vero fìntantochè il periodo ?detla V(l) viene mantenuto rigorosamentecostante; in caso contrario sirichiede ogni volta un riallineamentodei filtri, sopratutto di quello che eliminaI'armonica a f", operazione noncerto impossibile, ma che è meglioevitare.Nel generatore provvisto di interpolatorela frequenza da eliminare, ossiala frequenza degli scalini, non è piùf", ma (M * 1)f. e, poichè la massimafrequenza utile ricavabile dal quadroè pari ad f"!2, sarà. possibile fare a menodel fiItro che elimina la f, e che èqueìÌo che deve essere rigorosamenteaggiustato. Basterà predisporre solodei fìltri passa-basso che iniziano a tagliarealf incirca su f,. Si avrà quindiun'attenuazione della frequenza di scalino,(M + 7)f", tanto più elevataquanto piu I'14 sarà grande.Il problema del fìltraggio diviene quindipiù semplice ed il generatore di funzioneè reso più flessibile per quantoriguarda il periodo 7.Il paragone inverso, e cioè quando idue generatori hanno eguale commutatorerotante, è, per quanto Precede,favorevole al generatore privo di interpolatoreper quanto riguarda la possibilitàdi riprodurre i dettagÌi delÌa V(l).È invece sfavorevole se si consideranole eccessive dimensioni del quadro e ladiflìcoltà del cambio deÌla funzione'come già accennato nelf introduzione,oltre, ben inteso, per le questioni delfìltraggio.5. . BIBLIOGRAFIA(1) S. H.c.NsrN, A. SusrNr: Considerazionísui generatori di funzione ripetitíui,l'antenna, settembre 1961.(2) M. B-tnetrn, A. SusrNr: Closed orbitanalgzer. Rapporto CIIRN 59-31, agosto1959. -{


dott. Ing. Franco SimoniniIl volmetro elettronico modello IJRVl.GIi strumenti di misura ilella Germania orientale costituisconouna noa^ít? pt, iI m,ercato ítaliano per d,ue buoní motiui: perchèhanno fi,nitura .e robustezza proprie del materíale ili tipo proJessíonalee perchè aengono ueniluti ad, un, prezzo uera*eite ,idóno.siamo lieti d'i poter pubblicare su queite pagine i dati relatiuiaIIo strumento più popolare tra i radioteleiiparatori: il uohnxetroa ualaola. L'URVI è uno strumento complelo per misure in correntecontinuú a,d ahernatú con inclusa Ia possibilitù di misurarecorrellti continue e alterna,te ila I p.A, ú L A, prestazione questainconsueta per il nostro nxercato,1. - LE PRESTAZIONI DELLOSTRUMENTO1.1. - Misure di tensione in c.c.Campo di misura da 0,1 a 300 V divisoin portate da: 0 +1 \r; 0 +3 Vl0 -10 V; 0 +30 V; 0 +100 V; 0 +300 Y;Impedenza di ingresso: 10 MO + 1%Imprecisione di misura: a 2!d del valoremisurato, + l orf del fondo scala.Influenza delle variazioni di rete sullaprecisione; + 1o1i, per + 109.ró di variazionedella tensione di rete, Influenzadella temperatura ambiente sulla precisione:+ 0,19.6 per ogni grado centigrado(con riferimento a 20 oC di temperaturaambiente).Polarità di misura: più o rneno a piacerea Ínezzo di commutazione.1.2. - Misure dí tensione in c.a.Campo di misura per le frequenze da30 Hz a 230 NIHz: da 0,1 V a 20 V.Campo di misura per Ìe frequenze dall0 Hz a 30 kHz: da 0,1 V a 1 k\r.(utilizzando Ie commutazioni di portatapreviste per le misure di tensione inc.c.).Impedenza di ingresso con probe perRF da 200 kO a 10 kO con 4 pF di capacitàin parallelo verso massa. Impedenzadi ingresso con probe per Btr:superiorg o eguale a 100 kO con 15 pFdi capacità in parallelo verso massa.Impedenza di ingresso con probe perBF e divisore cli tensione: 1.54 MQ; 2o/o con 5 pF in paralÌelo verso massaImprecisione di misura: per il campoda 0,1 a 20 \r: + 3% + il + 1;ll deÌfondo scala; per il campo da 10 \r a1 kV: + 3_"ri, * il a!( del fondo scala.Influenza della linearità di frequenzasulla precisione: per il campo da 30 a300 Hz + 0 - 6,od del misurato; peril campo da 300 a 3 MHz * 0 -2o,(,del misurato; per il campo da 3 MHz1*) Costrnito dalla Vrs'Wrnx Irun Fennurr,-DEwEsEN, di Berlino 0,112,a 20 MHz + 0 - 4o,/o del misurato; peril campo da 20 MHz a 230 MI{z - 10 96del misurato.Influenza delle variazioni di tensione direte sulla precisione di misura: comenel caso delle misura di tensione in c.c.Influenza della temperatura ambientesulla precisione di misura: come nel casodelle misura di tensione in c.c.Valore della tensione alternata misurata:efIìcace (per forma d'onda sinusoidale).Tensione continua sovrapposta allaalternata sotto misura (polarità negativaa massa): 250 V massimi.1.3. - Misure delle resistenzeCampo di misura: da 1 O a 100 MOPortate di misura: 1 +100; 10 +1000;100 +10 kO; 1 +100 kO; 10 +1 MO; 100kA +10 MO; 1 +100 MO;Imprecisioni di misura: errore fondamentaleà 0,5 9.6 * 0,5 O;Influenza delle variazioni de1la tensionedi rete: nulla data la tensione di alimentazioneinterna.Influenza della temperatura: come nelcaso della misura di tensione continua.Tensione di alimentazione e di misura:7,5 Y realizzata con una batteria a secco.2. - GENERALITA.Alimentazione in c.a.: 100 +125; 200 +250 V, 48 +60 HzPotenza assorbita: circa 10 Y A.Servizio continuo: previsto per 12 oreal giornoLimiti di îunzionamento climatici: ternperaturada 10o a 40 oC umidità relativa< 80 !lo.Limiti climatici per immagazzin:rmento:temperatura da - 10 a + 5{1"(1.Ingombro: 308 X 213 X 1tì0 nrnrTubi in dotazione: 1-ECC81, 1- ST\85/10, 2 0A6656, 1 - spia al neurr11OVK12Elementi aggiuntirri: probe per la misuradi tensioni alternate da 30 kHz a230 MHz; probe per la misura di tensionealternate da 30 Hz a 1 MHzldivisore di tensione per la banda í10Hz +30 kHz ncl rapporto 100 a 1 peltensione fino a 1 kV; collegarnento direte di 1,5 rn di lunghezza.2.1. - Complessi aggiuntivi diprovaa) Puntale per alta lensione:Campo di misura di tensione in c.c.:da 10 a 25 V, suddiviso nelle portate:100 \r, 300 \., 1 kv, 3kY, 10 kv, 30 k\:.Resistenza di ingresso: 1000 MO t 109aErrore fondamentale di misura: * 10 9,,del misurato + 1 !i del fondoscala.Rapporto di divisione di tensione:100 a 1.Lunghezza: circa 316 rnm.Peso: circa 100 grarnmi.b) Aggiuntivo per la misura di correnticontinue e aÌternate;Campo di misura; da 1pr,A a 1 APortate; 10pA, 30pA, 100plA, 300rrA,1 rnA, 13 mA, 10 rnA, 30 mA, 100 mA,0,3 A, 1 A.Gamrna di frequenza cìi rnisura: 30 Hz+2OkHzErrore di misura fondarnentale in c.c.::t 1?6 ed in piir quelli previsti per lamisura di Iensione in c.c. o in c.a.Iirrore di misura in c.a.: da l300pAa 1A + 1o,, cotl l'aiuto dei probe inc.a. per bassa frequenza:da 1()l) a 300pA, da - 1!i a - 39o:da 30 a 100r_rA, da 3o,,[ a _ 70o1o:6u 111 n J(l,r--\, da - 10 !..i, a 25o;u:da 1 a 1(J'r-\, cla - 25 a - 50!.o.Influenza delle temperature e delle variazior-ridi rete: r-edi la misura di tensioniin c.c. (,adr-rta di tensione; 0 + 1 \'3. - LO SCHE}IA ELETTRICOE lineart' r' segue in linea di massimagli schenri convenzionali del nostro mercato.Una ECC81 (tipo 6SL7) doppio488


*.ts:t_r: l:_.:o-u*TIîlr- Jt= l': Èl==t -îl-S Ére=;Î"à;Fl.9 Ir- --l=l.l.ldlI:lil-3rILt-=tî:*__it1r*-1Tt*WVtr+fII H e î iLl-,-----l1E; ! l; r ló ' l . l:3sj..1 --l5l-'-+ )iI|ig. 1 - Schemtr elettrico del voltmetro elettronicomlsura.modello URV1 e degli accessori aggiuntivi di


[-rì nuoYo :rpparecchio radio ricetrasmittenteportatile a transistor è dcscritto come il pitr piccoloapparecchio del Sencre disponibile oggi suìmercato. Delominato uVoice Commander, I'apyrarecchioad altissima lrequenza con mocùrlazione(li freqtrenza racchiude in un unico contenitorerli Plrslicrr. ricerilore c trrsmeltilore. È destinato:rll'impiego da p:rrte dell'industrirì, dellapolizia, dei pompieri ed ovunque si senta lrìnecessità rli disporrc di un dispositivo di telecomunic:rzioneche pesi poco e possà esscre trasportatoed rìdoperato da singoli individui.ll ,,\'oice Commander u - realizzato d:ìlla INTFTR-\rrro\.{L GENERAL ET,ECTRIC - h:r dimensioni1),5 x 5,:l x 1,7 pollici e pesa poco piir di trelil)bre. L'energia di uscita dcl suo trasnettitorc,che è di 1 ['Íìtt, e la potenza audio, che èdi 30{l milliwatt, sono più elevate del normaleper piccoÌi apparecchi rtrdio.Il c voice Commander , prìò csserc utilizzato percomunicare nort solo con altri lpparecchi simìlanio con stazioni ricetrasmittenti autoportate,ma altresi pcr inviare messaggi a portatori diricer-itori radio tascal)ili.-\ domancìa del committerte, il n Voice Commrndcrptrò csscrc fornito con acce:sori complementaricome cuflÌa, altoparlante pieghevolee piccolo microfono estenìo per impieghi particolari.\9.e.)triodo a bassa conduttanza è inseritocon i due triodi funzionanti come ibracci inferior i iun ponte di Wheastone.L'alimentazione anodica costituisce DureI'alitnentazione del circuil o a oontcc vicne inserila lungo una delle diagonali.Sull'altra diagonale del ponteò disposto 1o strumento di misura.A diflerenza di altri si è rinunciato adisporre i bracci fissi, resistivi, del pontesr,ri catodi dei tubi, essi sono stati invecedisposti in placca.Si è così ottenuta una certa sensibilitànel funzionamento del ponte che hapernìesso di realizzare la portata minimadi 1 V fondo scala.Ciò comporta inoltre come ulteriorevantaggio il fatto di impiegare unasola pila da 1,5 \r per la prova degliO. Si utilizza così un elemento tipotorcia con resistenza interna piuttostobassa a tutto vantaggio della misura precisa delle resistenze di bassovalore di qualche Q.I vantaggi della controreazione catodicasono stati però in pratica conservati inquanto in serie ai bracci mobili sono inseritedue resistenze che correggono lacleriva dí zero dello strumento.Lo zero del ponte viene naturalmenteregolato agendo sui bracci fissi medianteun potenziometro da 5 kO. Uncommutatore a quattro vie quattro posizionipermette: Ia commutazione diservizio da c.a. a - c.c. -l- c.c. e O;I'inserzione di resistenze variabili ditaratura per le posizioni su accennate;l'inserzione di un condensatore di fÌltroda 0,1 prF in ingresso alla griglia dicomando nel funzionamento in c.a. inrnodo da eliminare ogni traccia di residuoalternato proveniente dai circuitiraddrizzanti dei probe.Detto condensatore viene naturalmentedisinserito nel funzionamento in c.c.allo scopo di ridugre la costante ditempo dello struniento.Si noti che, allo scopo di ridurre alminimo l'errore fondamentaìe di taratura,si è introdotto nn potenziometrodi regolazione del fondo scala dellostrumento non solo per il valore fdi polarità ma anche per ìa polarità -.D'altra parte lo strumento sul retromette a disposizione per la taratura duetensioni di cui quella in c.c. è campionein quanto ricavata da un partitore taratoe alimentato da una tensione stabilizzaLadal tubo STR85/10 di cuiò dotato lo strumento,Si hanno cosi 10 V tarati almeno all'7o/"inc.c, e 1V in c.a.regolato grossolanamentemediante partitore taratonaturalmente nel grado di stabilitàdella tensione di rete.Si tratta di elementi di una certa importanzanon solo per Ia messa a puntodello strumento ma anche per saperesubito al momento, tutte ìe voìte checiò può essere particolarmente utile,come stanno le cose quando iI risultatodella misura non appaia suflìcientementeattendibile.Con Ìa disposizione impiegata per levarie portate lo strumento utilizza unsolo partitore tarato di 10 MQ cornplessividi valore.Le stesse commutazioni vengono irnpiegat e per i va ri sen'izi: così si ha,ad esernplo, una portata di 100 y e100 kO. Lo strumento si ferma comeportate ai 300 \' massimi fondo scala.Il partitore permetterebbe però benissimoin corrispondenza delle portate10 kO i 1000 V fondo scala in c.c. Lacasa costruttrice non prevede evidentementetale portata, (che può venir.realizzata con il probe A. T.), per esigenzadi isolamento verso massa deicomponenti dello strumento (puntale,cordone, commutatore ecc.).In serie al partitore non è previsto ilsoìito MQ di disaccoppiamento con lecapacità del cavetto schermato cheviene di solito impiegato nei normalivoltmetri a valvola.Ciò perchè iI cavetto speciale schermatoimpiegato per i collegamenti rendedi per sé inutile il disaccoppiamento e ilcircuito RC di griglia di ingresso (1MO -- 50.000 pF) elimina ogni pericoìoa questo riguardo.L'eliminazione di questa resistenza didisaccoppiamento rende d'altra partepossibiÌe l'accoppiamento ai probe dibassa e aÌta frequenza ed alle scatole direistenze che permetta 1e misure dicorrente in c.c. e c.a.II collegamento avviene infatti rnedianteuno speciale giunto per cavocoassiale di cui sono muniti tutti icomplessi aggiuntivi.Si tratta di un particolare che tra l'aìtrorende moÌto pratiche e rapide, le commutazionida un servizio all'altro.I < probe ) sono infatti realizzati inun contenitore metalÌico con una Dresafemmina lipo coassiale da un lafo eduna spina coassiale di dimensioni normalizzatesul fronte. I1 divisore di tensionepuò venir così facilmente preinseritoal probe da 30 Hz a 1 N[Hz cosicome indicato nello schema.Anche Ia cassetta di resistenza per lamisura di corrente in c.c. e c.a. vienecollegata al voltmetro a mezzo di unapresa normalizzaLa coassiale in cuiviene infìlato il terminale del cavo coassialedel voltmetro.Fa eccezione il puntale di A.'f. cheviene colleqato al voltmetro a valvoìaamezzo di un cavetto coassiale che termina in una spina coassiale con fermo avite. In questo modo è impossibile cheil terminale si possa sfìÌare nel corsodelle misure e liberare un oolo caldotensione elevatissima (anche se swattata) non isolato. Il puntale per AT è inoltre provvisto di terminale di massa dcollegare allo chassis del T.V.4. - LA F.EALIZZAZTONE MECCANICA11 montaggio di questo strumento490


eitlizzato con critcri tipicarnente professionali.I-o strurnento ò di tioter,oli dirnensionicorne quaclrante e racchiuso posteriornrentein un:l scatoìe metallica.I vari componenti sono rnontati su tliversichassis fra di ìoro oppurtunamentecoÌÌegati.Il commutatore principale è rli tipo aisolanrerrto cerarlico tealizzal.o con particolarecura per gli scatti di commutazionccome tttczzi meccanici.Lo stesso vale corne eflìcienza tneccanic:tper il corntnutatore di fttnzionatnento.I tubi sono fissati con una molletta chene irnpedisce la fuoriuscita dallo zoccolo.Gli chassis sono realizzati con lautierarobusta e fìssati con angolari e piattinein modo da ottencrc tra l'aitro rinabuona aereazionc.Il cablaggio è molto raccolto e legato.X{a il particolare che dà più l'impressionedi una costruzione proiessionalee la scelta dei componenti.Lo stesso vale per gli elementi aggiuntiviprobe, puntali AT, scatola di resist.enze.['nica ìirnitazione il fatto che oltre a30 kH7. in c.a. non si possono eseguircrtrisure oltre i 20 \: pena la messafuori funzione del probe.NIa è ben difliciìe che si superi questolivello dato che in pratica la R.F-. vienenrisurata srr bassa impeclenza. Occorrecomunque t.ener presente che si trattatli uno strumento ad un livello di prezzoparagonabile a quello degli strumentiHeath ma con ben diverse prestazioni.tt'lt'nr mnggiore precisione può esserc ottenut:ìdngli standard di fr,:quenza con I'uso del nuor,odivisore rìi irequenza.costruito drìIla FIEWLET'r'I'.\cKARt) Co. È il modello 113BR, compìetamentetransistotizr,afo c in grado di soddisfnrek' norme ìI IL-I1-16.100.Un nuovo condensatore da 75 Y al tantalio solidoLa KElrs'f (lortpaxv, clivisione deìla L'xroN C.q'RerDE, CoHpon,t'rrorv, che giànell'agosto 1958 aveva prodotto il primo condensatore da 50 V al tantalio solido,presenta ora un'unità da 7;-r V in un invoÌucro rinnovato e di formato ridotto.Il nuovo condensat.ore ad alta tensione è caratterizzato da una capacità nominalcpiù che doppia della tcnsione cli funzionamento di rnoÌti altri condensatori dellostesso tipo attuahnente in commercio.Questa unità cla 75 \' è iI tipo piir recente della < .J-Series'r di condensatori al tantaliosolido della Knr'inr Cour,l,rsv, nella quale rientrano anche altri condensatorisimili con tensioni di funzionamento di 6, 10, 15, 20, 35 e ó0 V. La vendita di questicondensatori è afliclata alla I-Ìxlox C.c,nernn Eunop.q, S. A. I condensatori della< Serie J r rrengono proclotti con invoìucri metallici a tenuta stagna, di formatoridotto e in 4 misure differenti, che soddisfano alle norme ( MIL U.S. ,r. Sono tutticaratterizzati cla una minima dispersione di corrente e da una grande durata,anche in condizioni di esercizio particoÌarmente sfavoretroli, come valori estremidi temperatura ed urnidità e esposizione a vibrazioni ed urti.I condènsatori Knrrel' della r, Serie .l t sono fabbricati con poÌrrere di tantalioestremamente pura, che è pure prodotta dalla Uxros C.lRerop. E così possibilemantenere sotto rigoroso controllo ogni fase deÌla lavorazione, dalla preparazionedella materia prima all'alÌestimento del prodotto fìnito, in maniera da ottenereLtn pezzo di sicuro aflìtlamento, requisito indispensabile per la più delicate applicazionielettroniche.\Lt. c.)aeari1el:rÍ-:lItsttil:ìrl-rl:rW*Sr*o,ffiFH'.'ffit-ir Ìilrco prescnta tur ttdatiatorc multiplextt\-99 di buone caratteristiche con soppressioneconìpleta di tutti i segnali spuri che possono dearadareÌa riproduz:ione acustica del segnale rirevuto,Viene fornito in forma tli sc:rtola dimontuggio o gir'r eabluto, per impicgo corì ctrmplessiFll Erco (lIlf1'-90' I{F'I-92, ST-96).49rCostituita dalla CGS e dalla Cambrid$e ICL la Cambridge-CGS S'p.A'La Socrprr IsrnurtsN'fr rrr n'Irsun,t C. C;. S. di N{ilano-}f onza e la Socrar.t Ca'rr-RtìrDGE INslnLrrteN:r Colrp,tliv Lrrrrrso di Londra hanno conCluso negli ScOrsigiorni un accordo per costituire in misura paritetica Îra esse una Società che saradenominata < c.q.rrnnrocn - c. G. S. - S.p.A. ,i ed avrà secle in casoria (Napoli),dove sarà costruito uno stabilimento per la fabbricazione di strumenti di misura dicontrollo e di regolazione, meccanici, elettrici, elettronici e pneumatici.La costituenda Socrrir.\ C.lrrenrlcri C. G. S. si avvarrà della grande esperienzae della capacità realizzatrice della c,4lreRrDcE e della c. G. S.; due Società chegodono cli un largo prestigio negli ambienti tecnici ed industriali di molti Paesi.La C.q.nsnrocB ha avuto le sue origini da un gruppo di aziende fondate oltre 80anni fa da Sir Florace Darrvin e ha fruito della collaborazione di molti insigniscienziati ed ingegneri elettrotecnici per sviluppare la costruzione di strumentiscientifìci ed inàuitriaÌi per la misura ecl il controllo. La sua attuale produzionesi sviìuppa negli stabilimenti della Società in Inghilterra e in altri dislocati all'estero.Laprodgzione della C.tnreRrlGe C.G.S. sarà destinaLa, oltre che al mercato italianoulr"i. o quelli dei vicini Stati stranieri e le vendite saranno eflettuate anche tramitela Ditia Ing. Taragni & 0., da molti anni Agente per l' Italia della ce'rtenrocnl-rstHt- r,t e x r Co ltp,r-r.' r'.La costruzione del nuovo stabiìimento di Casoria sarà iniziata al più presto e


1r".,,n.,,,lt'p'evisio.i clei tt,crrici l'av'i. cfella pt'rrclttziotrc cì.r't'ellh. t-r'n.r,r, ,r",. Ilî"1'[,'l;J^t,o"l?;r,,", - che si inquadra nele ctiretti'e lracciate ctatta socrrr i II'r',rr,rAx,t peR LE Srn,q,oc F'errnars X{Bnrnrox,c,Lr, principale Azionista detla IC. G. S. la stessa C. G. S. eflettua un ulteriore concreto apporto alÌo sviluppo !industriale clel X'[ezzogiorno d'Italia, clopo quello costituito dallo stabilimento I (paglfuzza). Quando è in funzione, pel cinclue milionesini Utimmessa corrente in un avvolgimento sistemarto intorno ad una barr ::ff"":??:;:J:lI


"::!:*,:r'lt.ffiXr'r'ffi.*,NiìL QLlr\DRO cli un prograrnma ertto a rcirrlere seìÌìprc più effìcierttc la propriaC)rgatrizzazione comrnerciale periferica Ì'Er:nopnox ha ittaugurato la nuovtt sede cli f'orittoirr via '\rtisti lllBis.]Iolto stile, molto buon busto. l-nir secle scgnii tlel successo clell'Eunopncs.r\mpie vetrine accolgono in esposizione Ìa vasta garnmiì cli prodotti raclio-televisivi melltregrandi mtrgazzini consentono iÌ pìLì cornpleto rifornimento tlcl Piemonte.Particolar.e curtr è stata posLa nell'allestimento rìeri laboralori


ulrcultlael" rametri fondarnent Idei transistoriI(parte terza di tre parti ')illliffiurhi_srL-J fl--ffi1li =lamb.-\|w. o I 'lfl'ioo'"' ""n' )*)I$e7poffiFig. 27 - Nell'interno del transistore può averluogo una reazione termica positiva che puòprovocarne la distmzionc,(*) La prima parte di questo articolo è stata pubbÌicataneÌ settembre 1961, n, I, pag. 402... 412;la seconda parte è stata pubblicata nell'ottobre1961, n, 10, pag, 460,,. 467. Ad esse rinviamoper le citazioni delle fìgure da 1 a 26b e per letabelledala4.494I4. - STADI FINALI PUSH-PULL, transistore rna reazíone termica positiua ICLASSE Bche può provocarne la distruzione. IDaro il varore generarmenre basso dera i,:jì,i"ix??il,"s"1:1,trji1i,T::îíàf Ipotenza rnassima dissipabile nei tran- di collettore continua ad aumentare II'i "ilii-l' 1," ffi?J""f ffi i#.x 3"fi :í1 i î : ftl xì ::il.,ffi "T#I""i: fi l?'l;: i n :; Iultimi al limite deÌle loro possibilità. in saturazione aniullandone la fun_ IPer questo motivo, 1o stadio fìnale di zione amplificatrice. Ipotenza di un amplifìcatore, viene soli- Subito dòpo la chiusura dell.interrut_ Itamente reaTizzaLo con due transistori tore, la diìsipazione interna det tran_ Imontati in push-pull, in quanto con sistore (p") provoca un aumento (/T) fquesto montaggio si riesce ad ottenere della tempeiatura della giunzio.t. ri- Iun maggior rendimento. Inlineadiprin- spetto all?mbiente circosfante. A srr" I;i:;?"'i";:îÎi: ,xT,T.ll jiil;li,'j"'."; J.jifi"$Ti':tr*"#i.1i",:TIcollettore a collettore risulte,rebbe dop- òollettore a causa della dipendenza deÌle Ipio di quello previsto per un solo tran- correnti inverse di satuiazione 1-^ ea Isistore; tuttavia, l'elevato consumo di I,., dalla temperatura. Il nuovo"au_ Icorrente anche in assenza di segnale ed mento di corrente è causa. all,interno Iil basso rendimento ottenibite (50or'o del transistore, di ulteriore dissipazione Iî;'ì1 "il". T :l' Lîl' T'", j'itií ì" ií"ì 3,Ì - Í:Xtf #' i' :\"HJÍ#:*î';i ":'..* f Itati a batteria.to relativo di potenza dissipata sarà IIn pratica risulta quindi molto più allora lp"lp" ed, essendo^ positivo, Iconveniente il montaggio in push-pull quando iI guadagno della catenà ai real Icon funzionamento in classe B. In que- zione è ma-ggiorJaeÌl,unità, provocherà |sto caso infatti I'assorbimeuto di cor- inevitabilmente la distruzìone delia Irente in assenza di segnale è molto li- giunzione per eccessivo riscaldamento. Imitato, rnentre la massima potenza ot- È bene inoltre tener presente che se la Itenibile all'uscita è circa cinque volte serie degli incrementi di p" è .upp.._ Ipiu elevata della massima potenza dis- sentata da valori lentamente d...._ Isipabile nel collettore di ciascun tran- scenti (guadagno di reazione di poco Isistore.inferiore all,unita;, può accadere cLe it IIl tendimento teorico massimo otte- transistore, spostando progressivamente Inibile con uno stadio in push-pull classe il suo punto di lavoro iel senso ..._ IB è il 78 f,!; in pratica si riesce a rag- scente della corrente, oltrepassi la zona Igiungere il 7óo,/o senza eccessive diflì- di massima dissipazione ili-ituta du Icoltà.un'iperbole equilatera nel piano deila I4.1. - rnstab'ità termica;TilHîîffil;.1lÍk],i:îÍfill-"1î; INei circuiti preamplifìcatori, o comun- giunzione superiore alla massima am- |que previsti per funzionare oon segnali missibile.Idi ampiezza limitata, non è solitamente Quindi per assicurare la stabilità ter- |necessario prendere in considerazione mica del transistore, è necessario che il Ieventuali fenomeni di instabilità pro- guadagno della catena di reazione sia !vocati dalta dissipazione interna del molto inferiore all'unità (generalmente Itransistore o dall'aumento della tempe- 0,2-0,3), jn altre parole occorre che la !i,?,'J,:i"xT'l:il,'.;.lll'1Y'?;,$î;,0"n;l :j:'is:3Jri1.;'inentidi o: "i '"0'' Itenza, con tensioni di alimenlazione piirLa variazione della corrente di colleL- |;:"-E:hl#:'à".Ì?,Îil,L:H?:1i:i3$- i:TJ,ll'f iiihi:'lJ.'.'x1H".; Ivo aumento della sua tempèratura in-di dispersion: I',o, perciò:I1r,, - K 1r ," Il::lî.:tH iffi:"".'T"f;#.",illi,îT-H,Î.i:'""Tìíi";'T'[:.T."""1:,0,]i*ì- ii,,îi'0,''o,ii"".i,X#??.:'"# *.':A:îi;I**:'i{:tjH:'i1:*';*.T'iî+rffi ::TH#'jr'-'*;rj{ix+"


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- l.{mA IPcr = 50mW6010?00Irig. 29 - []ostruzionr. (lclla rctfa di carico per due trÍìnsistoriron ernettilore conune. [,rì tensione al collettor('iìmmontiìO(ì 72 montàtir--6\:.in trtto stadio prtshpttll5.3. - Resistenza di caricoLa tensione cli :rlirrrentazione scelta ela rrr:rssima potenza dissipabile nel coliettorerirnpongono un limite inferioreal valore della resistenza di carico À,cli ciascun transistore (che e uguale ad1 /4 della resistenza di carico totale dacollettore a collettore). Negli stadi inpush-pull classe B, pilotati con segnalesinusoidale, la massima potenza dissipatanel transistore ha luogo quando lapotenza di uscita è circa 4/10 di quellamassima prevista. Per esser certi che lapotenza dissipata nel transistore nonsuperi il valore massino consentito, lalesistenza di carico /ì7, per transistorenon deve essere inferiore a:R, " 7 -L'""' 2nz p"dove P" è la massima potenza disslpabilein ciascun transistore alla massimatemperatura ambiente alla quale eprevisto che debba funzionare il circuiIo.Il valore sopra indicato resta validofintanto che la poteuza dissipata neltransistore, in assenza di segnale, è trascurabilerispetto a quella che si verifìcadurante iÌ funzionamento. Se questacondizione non è soddisfatta, il valoredi P" da inserire nella formula deveessere ulteriotmente diminuito di circa1/4, rispetto al valore precedentementestabilito, tenendo conto della massimatemperatura ambiente di funzionamento.La resistenza di carico così determinatapuò essere utllizzala per tracciarela retta di carico sulle caratteristichedi uscita come indica la fig. 29.In essa, vien fatto di notare che la rettacli carico atlraversa l'iperbole di massimadissipazione e perciò durante unafrazione di periodo del segnale la potenzaistantanea nel transistore superaiÌ valore massimo ammissibile. Tuttavia,per frequenze superiori a 10 Hz,il suddetto periodo è molto inleriore allacostante termica del transistore per cui,con iI valore di Rl calcolato come sopra,la potenza media dissipata nel transistorenon supera il valore massimo ammissibileper qualsiasi valore della tensionesinusoidale di pilotaggio.La massima potenza di uscita può esserecalcolata conoscendo il valore dellaresistenza di carico e l'ampiezza massimadell'oscillazione della tensione dicollettore.Quest'ultima è data dalla difÌerenza trala tensione di alimentazione (V..) e latensione di ginocchio (V6) della caratteristicadi uscita del transistore I " :f (V,"). La formula della potenza diuscita è pertanto:Po - (V,"- Vs)' 12 Ry5.4. - Trasformatore di uscitaSiccome ogni transistore conduce correntesoltanto per un semiperiodo, laDresenza di uno dei transistori di unostadio in push-pull non ha aÌcuna influenzasul carico visto dall'altro. Suppostodi aver un rapporto spire (m -[m) : 1 nel trasformatore di uscita, il caricoin alternata per ciascun transistore,risulterà uguale alla resistenza dell'avvolgimentoprimario sommato con laresistenza secondaria (dell'avvolgimentoe del carico) rnoltiplicata per m' ;questa quantità dovrà risultare ugualeal valore di -R1 precedentemente cal-496


Polarizzazionccorì cnìcItilorclìnrìccola[o. Ncgii sLarli in push-pull classc Bcontlucendo i tratrsistori alternativamente,non si verifica nel trasformatorela cornpensazione dcl flusso alternativoe pcrciò l'ar,volgimento primario deveessere dimensionato in nrodo che non siverifÌchi la saturazione del nucleo rnagneticoanche per il massimo valore dipicco della corrente primaria. Inoltre,dato l'elevato vaÌore della corrente e labassa tensione di alirnentazione, la resistenzaR, dell'avvolgimento primariodeve essere la più bassa possibile.5.5. - Corrente di riposol-n amplifìcatore progettato nel rnodolin qui descritto garantisce una riproduzionesuffìcientemente lineare del scgnaled'ingresso soltanto ai livelli piìtelevati della corrente di collettore meÌìtreper le correnti di piccoÌa intensitàesso introduce una notevole distorsionee ciò in particolare, nel montaggio deltransistore con emettitore conune. Lasudcletta distorsione è dor.uta al raoidoaumento della lcsistenzir cl'ingrcsstr incorrispondenza dei bassi valori deìlacorrente di emettitore. Infatti, la resistenzad'ingresso ò funzione della resistenzacli ernettitorc, che ò inversarnenteproporzionale all:r currente di emettitore.In questo caso, per bassi lir.elli cli segnale,la resistenza d'ingrcsso può clivent:rredcllo stesso ordine di qrandezzariellu lesistenzir tli trscitrr rleìlo slatliopilota, provocando in tal modo unarapida dir-ninuzione della corrente d'entrataed una distorsione ctel segnalecausato dalla rnaggior curv:itur:r clellacaratteristica cf ingresso in corrispondenzadei bassi vaiori cli conente. I-a distorsioneintroclotta dalle cause soDraciettepuò essele elinrilata, conre si li\nel caso delle valvole, applicanclo unadeboÌe polarizzazione su entran-rbi itransistori in rnodo da far circolare inessi una corrent.e di riposo di valore opportuno.Questa viene scelL:r in rnodocla far lat'orare ciascun transistore Ìunguil tratto deÌl:r c:rratteristica d'ingressoche presenta una rninor curv:rtura.La suddetta polarizzazione viene ottenutaper rnezzo di un piirtitore di tensione(fì9. 30). A questo proposito, èbene notare che una delle resistenze delpartitore si trova costintenrcntc in seriecon l'ingresso del transistore cui èapplicato 1l segnale e richiede perciòche, a parità di corrente d'ingresso, siaaurnentata 1'ampiezza della tensionedisponibile alÌ'uscita deÌ trasforrnatorepilota. Con riferlrnerrto aÌla fì9. 30, laresistenza interessata è la Ar, ia cJr-raÌedeve essere scelta di valore più bassopossibile cornpatibihnente con il rnassimovalore di corrente che può circolarenel partitole. Gereralmente À,risulta dello stesso ordine di grandezzadella resistenza d'ingresso dei transistore(\' 1, u 1p; r r; I i a ( pi cc ù).5.6. - lìequisiti dello stadio pilotaNei circuiti zr valvoÌe il principale requisitocui deve soddisfare lo stadiopilota è quelÌo di garantire una suflìcienteampiezza della tensione di uscitacla applicare alle griglie dclle valvolefìnali.Gli stadi pilota a t.ransistore devono invecesoddisfare a tre requisiti fondamentali.Per prima cosa, devono poterfornire una sufTìciente corrente di oilotaggio,ed in secondo luogo anche unasufllciente tensione; entrambe sono necessarieper conpensare le tolleranzedi produzione dei transistori fìnali. Infìne,l'in-rpedenza d'uscita deve esseresufficienternente elevata per garantireun pilotaggio in corrente (fatta eccezioneper gli stadi con collettore comune,nei quali Ìa controreazione introdottadal carico provvede essa stessaa lirnitare la distorsione del seqnale ecortsente qrrirrdi rrn pilotirggi6, bassallnpedenza).Supposto di aver scelto il montaggiocon emettitorc conìune, il valore dellacorrente di picco di collettore è dato da:i"o: (V""-\1r)iflr.l)ai duti pubblicat i si r.icavano i corrisponclentivalori della corrente di pict'onella base e cle.lla Lensionc cli piccobirst,-emeltilore rrrediarrte iquali si dirnensionalo stadio pilota col relativotrasformatore fissando: 1) il rapporto ditrasformazionc, 2) la corrente di riposo,il,1 lirtrperlenza rli rrscita.5.7. - Rapporto di trasformazione(stadio pilota)Dopo aver ricavato i vaÌori della tensionedi picco all'ingresso (u6o) e dellacorrente di base (ir,) dalle curve car:rtteristichedel transistore, la tensionecli picco che deve essere disponibile sulsecondario clel trasformatore pilota òtluI a da:u : ub! - Vto + ibp. ll"t,in cui I'u, è la tensione di polarizzazionein continua applicata sulla baserncdiante il partitore ed R, Ìa resistenzaposta in serrie nel circuito di base, ehe èngr.rale alÌa resistenza di rnetà seconriariodel trasformatore cli uscita sornrnatzrcon la resistenza del ramo inferioredel partitore (R,) (fìg. :10).Lo stadio pilotzr c normalmente polarizzaloin classe A, per cui la massimatensione di picco disponibile ai capi delprimario del trasformatore, è data dallatensione di alirnentazione diminuita del-Ìa caduta di tensione (c.c.) provocatadalle resistenze inserite nel circuito(resistenza dell'avvolgimento f resistenzasull' emettitore).In tltresto caso si avràDr, (.rrnn): I'",,-- I'n -- V*dove Va è la caduta di tensione continuasulle resistenze e I/* è la tensionedi ginocchio del transistore.Solitamenteper lo stadio pilota V73 è compresa 1ra1i3 ed 1/6 della tensione di alirnentazione.


(t) R'in può cssere detcrminata comc scg[e:t,'bo - Voo\p'. -. __--( iaq)in cui V6o è la tensione di polarizzazione in gontinuadei transistori finali, mentre uóp, ibp sonola tensione e la corrente di picco necessarie perottenere nel collettore la eorrente icp precedertementedeterminata.1:1 Yedi nel lascicolo di settembre, 1961 n.9,t)agina .108.498ll lappt.tto di lr'asfonnazione Lra il pt'iurarioe metà secondario (n:1*1)risulta allora:n : 0* (o,t^.)it)5.8. - GuadagnoSe indichiamo con -R'r" la resistenza diingresso (per segnali forti) del transistored'uscita (1), il carico riflesso sul collettoredel transistor pilota è R r, : n, .À'i,. Inserendo questo valore nella formulariportata nella Tabella 2(r), sipuò calcolare il guadagno dello stadio.5.9. - Corrente continua di polarizzàzionedello stadio pilotaStabilito il rapporto di trasformazionedel trasformatore pilota (n : 1 f 1) sicalcola il valore della corrente di oiccoche deve circolare nel orimario:ir, : irrtn.Funzionando lo stadio in classe A, lala corrente di riposo del collettore dovràessere almeno uguale alla correntedi picco prirnaria sopra determinata.Generalmente, per evitare che si possaverifìcare una distorsione del segnalela corrente di riposo si sceglie di valoreun poco più elevato. Il circuito di polarizzazionedello stadio pilota devepertanto essere dimensionato in modoche nel collettore circoli, in assenza disegnale, la corrente suddetta.5.10. - Impedenza di uscita dellostadio pilotaIn relazione alla corrente ed alla tensionedi riposo scelte per lo stadio pilota,il transistore presenterà una resistenzadi uscita R'ur",ito il cui valorepuò essere ricavato come indicato nella'fabella 2. La resistenza interna dellostadio pilota vista dai transistori diuscita e allora R',,rritolflz, e detto I'aloredovrà risultare almeno doppio dell'irnpedenzad'ingresso del transistorefinale al fÌne di. assicurare un pilotaggioin corrente e quindi una bassadistorsione del segnale amplifìcato,Se À',,"oroln, non ha un valore suflìciente,si dovrà ridurre il rapporto ditrasformazione; ciò comporta di aumentareil valore della corrente di riposoma questa soluzione può introdurreil pericolo di instabilità alle temperatureambiente elevate. Sovente, perridun'e la distorsione del segnale diuscita, si ricorre alla controreazione,ma anche questa non risulta sempre sufficientementeefIìcace a causa del bassoguadagno del transistore in presenza disegnali di piccola intensità.5.11. - Requisiti dello stadio pilotaquando i transistori finali sonomontati con base comuneEssenzialmente valgono le stesse considerazionisvolte per lo stadio con emettitorecomune. Tuttavia, a causa delbasso guadagno di corrente del transistorernontato con base comune, lostatlio pilota dovrà forttire una corren-[r tli picco nrollo pitr elev:rLa che rcaso precedentemente esaminato.5.12. - Requisiti dello stadio piquanto i transistori finalimontati con collettore comuneSi verifica in questo caso l'oppostoquanto detto sopra. Infatti, pur conservandoil transistore un guadagno diconente essenzialmente uguale a quedello stadio con emettitore comune.guadagno di tensione e nullo;guentemente lo stadio pilota deve fornire una tensione di pilotaggio moltpiù elevata.6. - EFFETTI DELLATEMPERATURAI transistori sono particolarmente sensibili alle variazioni della temperaturaInfatti, ogni variazione della temperatura nella giunzione del transistore pvoca un aumento della corrente di collettore dovuto, sia alle variazioni delltensione Vr, che all'aumento dellarente di dispersione 1'"o.Progettato lo stadio fìnale in base alcaratteristiche medie del transistore,si deve assicurare che, con un transistcon coefliciente di amplificazione piùvato e con più elevata 1'"o:1) la dissipazione nel transistore, in asenza di segnale, si mantenga entro i ìmiti di sicurezza del transistore, ossia cìsi possa ottenere la potenza utileuscita senza superare la rnassirna dipazione ammissibile nel transistore allmassima temperatura ambiente di fLtrzionarnento previstal2) non si verifìchi I'instabilità termicdel transistore.Il momento più critico per l'instabilittermica si verifica quando, alla masilrtemperatura ambiente prevista, doche la dissipazione nel collettoretransistore ha raggiunto circai4/10 demassima potenza di uscita, venga tollimprovvisamente il segnale.D'altra parte, se si sceglie una codi riposo troppo bassa, la distorsiodel segnale ai bassi liveÌli può diventintoÌlerabile. In particolare, il fenomè tanto piir rilevante quanto piu basono il coefficiente di amplifìcazionetransistore, la temperatura ambienteIa tensione di batteria (guandost'ultima è alla fine della sua cluutile).Alla luce delle considerazioni precedtemente esposte, diventa perciòsario stabilire una soluzione di comomesso e modifìcare il sistema oriqidi polarizzazione in modo da garantil più possibile un corretto funziomento dello stadio compatibilmencon Ìe condizioni di assoluta stabiltermica dei transistori. La tecnicaneralmente seguita per ottenere quanrichiesto consiste:a) nel sostituire la resistenza À,partitorc (fig. 30) con un potenziomctcoì rJrralc si reqoìa di r,oìta in volta


Tobellu 5Caratteristiche dei transistori OC72 in coppiaDiflerenza tra le tensioni d'ingresso per - I, : 1,5 mARapporto massimo tra i coeffìcienti di amplificazionecli corrente a' per - I. : 80 rnA e - I" : 10 mA:A Vr, I 40 rn\r< 1,35Dati di funzionamento di due transistoti OC72 in push-pulllensione di alirnentazione -4,5 V *6 V(lorrente di riposo nel collettore 2 x 1,0 mA 2 X 1,b mAResistenza interna deÌlo stadio pilota > 2,5 kQ > 1,0 kOResistenza di carico da collettore a collettore 160 O 290 AGuadagno di potenza 20 dB 24 clRIrotenza di uscita 200 mW 200 rnWI)istorsione armonica totale 70 % 10 91,corrente di riposo nella coppia dei transistorifinali,ó) nel disporre, in parallelo alla resistenzaRr, del partitore, una resistenzaa coeflìciente di temperatura negativo(termistore N?C) atto a compensare levariazioni della temperatura ambiente.c) nel mantenere fìsse le resistenze deÌpartitore accettando ulteriori restrizionidel campo di variazione tollerabiledella temperatura ambiente o limitandoa vaÌori più bassi la potenzautile in uscitad) nell'inserire sul ramo comune degliemettitori una resistenza di controreazioneche aumenti la stabiÌità terrnicadeÌlo stadio.7. - ESEMPIO DI CALCOLO DIUNO STADIO FINALE IN PUSH.PULL PER UNA POTENZA DIUSCITA DI200 mWNella Tabella 5 sono rioortati i dati caratteristicidella coppia di transistoriOC72, appositamente selezionati peressere impiegati negÌi stadi fìnali inpush-pull.Essendo la corrente di riporto relativamentebassa rispetto a quella di piccoin funzionamento normale, 1o studiografìco del circuito può farsi disponendole due caratteristiche rovesciate unarispetto all'altra e orientate simmetricamenterispetto al punto deÌl'asse delletensioni corrispondente alla tensione dialimentazione V.". Sul piano delle caratteristichesi traccerà quindi la rettadi carico R"" passante per il puntoY ", (: 6 V) (fì9, 29).Il carico su ciascun collettore corrispondentealla massima potenza diuscita ottenibile e:Trascurando la potenza dissipata neltransistore in assenza di segnale e sccgliendoper P. (-o,) 50 rnW (a ,1.-r oC),si ha:D -taL -(3,14)' .(50. ro ';ed il carico da collettore a collettorcdiventa:Rz: 1 -73 : 292 ALa potenza massima ottenibilc all'uscitae:D -( V"" - Vn)'2. Rz(6 ' - 0.4),.;^ : 2lJ m\\'14t,l)opo aver calcolato ,R2 si può determinareil rapporto spire del trasformatored'uscita. Supposto di impiegareun altoparlante di 5 O di impedenza,con una resistenza dell'avvolgimentoprimario di 3 O e quella del sccondariodi 0,5 Q, si ha:Rt: Ro * m' '(R"* Rottopor.to,,t")Sostituendo i valori si ottiene:73:3 i m'. (0,5 + 5)da cui:m2 : 72,8edm : J r o : 1627.1. - Stadio pilotaLa corrente di picco nel coÌlettorc diciascun transistore OC72 è:i,o : (V,"- Vù RL:: (6_ 0,4)173 - 0,080 ALa corrente di picco nella base, necessariaper pilotare il transistore, si deduceda quella di collettore dividendola pcril valore minimo del coeflìciente cli am--, I''".rt I"az . p" (r,,")(3,1'1)' .P"(^o*)


plilìcazione a' indicato dal costrutl-ot'e.Per l'OC72, c' minimo (per 1, : - ll0mA) è 25, quindi:i1,,: 80i2|; : 3,2 mALa tensione di picco che deve fornire ilsecondario del trasformatore pilota è:11 : úar- Yto * lro'RuLa tensione ur, si ricava dalla caratteristicad'ingresso del transistore e sivede che, per ir, : 3,2 mA, non deveessere in{eriore a 0,7 \t; Vro è la tensionedi polarizzazione che può esserecalcolata con sufl-iciente approssimazionernediante l:l formula:del rapporto spire del traslorrnatore risuÌtaallora:n : urrfu - 4,317,24 - 3,ir.La corrente di picco primaria put) csserecalcolata conle segue:i,o - ir,in: ll,2 mA/3,5 : 0,9 mALa corrente di riposo nel collettore deltransistore dovrà essere scelta di valorerin poco più elevato di quello precedentementedeterminato (per tener contodegli eventuali spostarnenti del puntodi lavoro del transistore). Scelto quincli1, - 1,3 mA ed R" - | kO, la cadr.rtl-R" -:(iR118i)- 130 tn\-tì,2 . 10BR6 è la resistenza in serie al diodo baseemettitoreed è data dalla somma dellaresistenza R, con la resistenza dellarnetiì del secondario del trasformatorepilota. Supposto che quest'ultima siacli 30 O, R1 diventa:Àr,-180+30:210Oe Ia caduta di tensione íro . Ru:iu,' Ru - 3,2 mA . 210 O : 670 1rVLa tensione di uscita sul secondario cleltrasformatore pilota è allora:u - 0,7 - 0,13 + 0,67 : 1,24 \iLa massima tensione di picco disponibilesul primario dello stesso trasformatoreè:l)tr- V"r-Yo-VnNel dimensionamento dei componentisarà comunque necessario stabilire ivalori adottando un opportuno tnarginedi sicrtrezza per ovviare agli inconvenientiche potrebbero clerivarerlalle eventuali variazioni della corentenel transistore causate dalle variazionidella temperatura e dalle tolleranzadi fabbricazione dei componentistessi.Supposto che la caduta di tensione Vpsia stata stabilita di 1,5 \r, si ottiene:trr, - 6 -0,2-1,5 -,1,3 \'cìove 0,2 \' ò la tensione di ginocchiodel transisIore lrilota. Il valore rnassirntrdi tensione ai capi della resistenza rliemettitore risulta 1,3 \..Con una resistenza del prirnario di 12()O, la tensione residua sul collettore di-Yenta:I"." : 6- 1,3- 1,3 mA' 120 A -: 4,4 \/.Per un transistore OC71 con caratteristicheal valore nominale, la correntt'di base necessaria per avere I " : I,ilmA, è di 22 pA. Scegliendo Rz : 10 ' À"(come è stato indicato in precedenza), sistabilisce poi il valore di R' in mododa ottenere la polarizzazione nel puntodi lavoro prestabilito. Con una correntedi collettore di 1,3 mA la resisLenzadi uscita dell'OC71 è compresrrtra 20 e 40 Q, a seconda delvalore dellaresistenza d'uscita del generatore chealirnenta Ì'ingresso dell'OC71. La resistenzad'uscita dello stadio pilota vistudai transistori fìnali è allora:Rur"ttolrt2 o 1,6 - 3,2 kO.La resistenza di ingresso dell'OC72,per arnpi segnali, risuita di 180 O. Aibassi livelli del segnale detta resistenzaaumenta notevolmente rna il valore diRu"ritolIr2 resta, nei suoi confronti, sufficientementeelevato oer mant.enereerrtro ìirniti accettabili la pelceutualrdi distorsione del segnale rìi uscita.TobeILa. 6, - Forrnule per íl progettodegli stadi in controfase, classe B. l'r : tensione cli ginocchio del transist. V"" -- tensione di alimentazioneResistenza cli carico cla collettore a collettore:: ft." : 1 (V,,,* \'r)|i,, : 2' ( V,, - Vk)2 P,,Potenza cl'uscita: - P, - 2 (V,,,,- \'1) . 2i"rl8 : i"o ' (V," - \'t")12Corrente di picco per Lransistore: i,o: 2 . P,l(V "" - \ro)Clorrente nredia per transistorc:f ,n",tio. -i "rln500


Il nuvistor: (rÌewlooh nei tubi elettronici.ozC]WOff 3; oYFÉ


@I I6CW4A-i52939C(1)recchiature industriali, tnilitari, sp:i- La superiorità cli questo sintonizzator.e IziaIi.rispetto a quelli impieganti tubi anrpli_ IAnche la radio e la televisiono possorìo ficatore Rp Aet tipo convenziondè è |trarre enormi vantaggi dall'irnpiego del evidente. In più la sicvîezza di funzio- |nuvistor.namento deì nuvistor. le sue oiccolc Ilrer esempio, un sintonizzaLore cot'tt- dimensioni, il suo basío .onrnrio, "o- |rnerciale per'I'Vfacente uso di un stituiscono altrettanti presi di caratte- Itriodo rmvistor 6cw4, arnplifìcatore re tecnico e commerciale óhe non pos- |RF con ingresso 300 O bilanciato, e sono essere trascurati clal progettista - Icli un triodo pentodo miniatura tlEAs, accorto.|oscillatore convertitore, fornisce le se- per i sintonizzatore LIHF il triodo A _gttenti prestazioni:|l;21I è particolarmente adatto all.inr- |canale Guadagno di Fattore di piego come amplifìcatore RF, consen- Itensione runìore tendo alto guadagno con basso rumore IdB dB aggiunto, mentre il triodo A _ 152939t, IB 15 5,1 è specialrnente indicato corne oscilla_ |H 45 ir,3 tore localc. :lImm. HFtru"ffiÉffTabella I. - Nuoístors per írnpieghi cornnrercialí,li IrrrPrlc'I ACCENSTONE i CARATTEnÌSTTCITE CARATTEnISTICITE CT,ASSE Al AI DATI TIPICI D] FUNZIONA]IENToIIG'Iir_ [L :";l "-jq1;;y'.* *ir''r.n"".*l[ r r.','.":r Fffi i*.6.g' WqÈl]t{fltp l'.li:H|]--lt""r*?'; i"i f;jh *ieojfli*ì*iriei:Ù1i - - l - - i - - - F -|r r i o c r ] o ] i i ] l"frì1:1!r.Amptif. RF l o,r 6,3 o,,ro 0,135]',,,130 j ,,,r 62]nrorjnruo esoo lr,o iz,c ]110 ]6300,,]*roonIz0 I 0147000 j(j- - jIt_i i"jt_t_i__t_t_lr-r-i__l_l_l___l__!l_i _'i_l__"i.,,i;,-llfo,t, ;; n0 r;] --j;L;; 60-l,zlioooiltr;hli IIi]*i- rrnn rn 60-l,rlruuuitrl300i i I l I i , i i tlo,frìr"t.,i,oTrioclo 0., 0.13 1 ls 120 rx , 'l'l'r^o,frìl"t.,iro]o,tTobella 2. - Nuaístors per impieghi professíonali e industrialí.'Fl*l*i4l-l-l- ,I II502A-15211(1)A-15217 AA-15253A-15259l*lil*l+lr#*l 'l;ll+l| "-o'.t'?"rÎiroo]l:ll llll ::'l-l'_'=llIHz] o,: i o,res ] rrr, 150 6,1 (ìE00 e100 , ,rn]]+zt,rzr__Triocto , o,t IL_ t__r__t0,12 roo Irooo i_--i;i__i_, __l_i_ru, ,rru,, 2250 0,68 -] ]r'r,, ..'r,r, IIif'J]r,'].,'r]".1".ir'.'r.iiHl ].,,r, ,, , llf ):",:1"#li"íil't.:i;lLT;":Ì';"1:#"T'là:, jt-il-ii?"ì: 'r,, Ì$.ì;Jil^''T1""::"i:*: 270 kO. (6) Amplilìcazione di tensione == 145.I


dott. ine, Antonio NicolichModerni amplifi catori per microonde(parte prima di due parti)II progressiuo impiego di Jrequenze senxpre più eleaate e l'esí'genza di ríceaitorí sempre più sensibili, hanno spinto i ricer'òatori allo studio di nuoui e riaoluzionari dispositiui amplif''catori. L'A. pass& ra.pidarnente in esatlel Jacendone un con'Jronto critico, i più noti tipi di amplífi'catori. Di essí si è giùparlato sulle pagine della Riuista e ancora, in tuturo se neparlerù nel dettaglio. Consigliamo una lettura' a,ttentd, ili ques'to artícolo panoranxíco che può essere cosiderato di caratterepropedeutico.1. - GENERALITÀ.ll progresso è velocissimo neÌ campodell'arnplifìcazione dei piccoli segnali afrequenze estremamente alte. Oggi siclispone di nuovi mezzi cÌl^e apronoorizzonti vastissimi, che sernbravanoutopistici fino pochi anni fa. Si trattaclei tubi a onde mlgranti, dei diodi tunnel,degli amplifìcatori parametrici raffreddatio non raflreddati, e dei maser.Con essi è possibile trattare frequenzefìno a 90 GI:Iz (7GHz: lkNIHz ': 103IIHz) e oltre. In questo articolo si voglionoricordare Ìe caratteristiche deivali tipi rnenzionati di arnplificatori esi indica per ognuno di essi il campo cliapplicazione pirì appropriato. L'evoluzionedegli amplificatori è sempre inatto; la fìoritura dei nuovi tubi nondeve essere ignorata da nessuno chesi interessi di radio, perchè è tale dafar riguardare come ferrivecchi i gloriositubi elettronici dei comuni radioricevitorie televisori; tubi che anchein tali apparecchi sono destinatia scomparire per I'invadenza dei transistori.I nuovi amplificatori sfruttano spessoi fenomeni dello stato solido per offrilefigure di distrubo molto basse alle frequenzedelle microonde. In questo arproirlorerl?ilfonicoF-ig. 1 - I'rincipio di funzion:rmento del tubo a ontle viaggianti (TWT : Travelling \Arave Tube)'5()3


lìig,2 - Precossione di rrno spin clcttì.olicotorrìo a utr ciulpo polarizzantc II".in-ticolo non si vuole approfondire talifenomeni, rna dare uno sguarclo gene_rale orienlativo, Iraltando clelle bantlepassanti, dei guadagni, delle figure dirumore e confrontandoli fra di loro oerprevedclne le rispel tive appticazioni nt Icampo delle radiocomunicazioni. Inquesti ultimi anni la potenza di uscitadei tubi trasmitlcnti ò andata crescendonotevolrnente per risponclere allepressanti richieste di maggiori po_tenze alle microonde.2. - GUADAGNOnscìta e, per la suamlr, "n";*i;;il,*;-l;velocità, "r"."r- rtIi:ii,{t t"ri:[,r ]'l Tmf*l'il Ivelocif i si t rastolrn"- ';:^"':;;;;;;':;:Idi densirà. r,oichè *l1j,in.illii#i;'i; If:*diriirî illî:',nrrj,fl Il;Íl:l;,î;1.'1,[?,"."i:' ."liî,,i;iJ;] Ii;i" iiTlîi,lii::;,xilJjJ- i,îÉlllil. Ill' :Jff"':';;''l:',:î,[îi".i"Per ottenere guadagno cli potenza inun qualsiasi dispositivo occorre esco_gitare un certo nìeccanisrno, inf::virtuIdel quale si aggiunge energia, in modocoerent.e, al segnale. In tutti gli am_plificatoli chc verranno Irattrii,it" ii,lrfitaleili,*í,iillffi .;".;Imeccanisrno è elettronico. Nel casodi tubi a vuoto g..li elettroni sonoI i';'Jl''iliberil:,.: ;;ix'J:i, Íil' ;':;:;,, i i" ?lìì: Idi rnuorrersi senza coÌlisioni dal catocloemittente al collettorc. Invece:;';i::,ffnei rna_Llini lllì,';;HTll Iser gli elettroni sono fìssi nello soazior. jl rneccanismu del grrarlagno è:,';'1;der.ivatosolo dalle loro proprietà tnagne_Ti"''J :';íi2:i 1' T; I[ft 'l':; ltiche.i[.]Nesli arnplificctori,r. qi,:''Éa serliòorrduttoli,gti cìetlroni si lnuovono, maIsubiscono urti in misura di circa 101,al secondo, per rnodo che conservanouna breve rnernoria dclle precedentivicissitudirri. In ogrri caso si prrò ottenereun guadagno.l;l;,1,'1",:3:.ii;i"go42.1.-TubiavuotoNei tubi a vuoto il segnale vienc applicatoad rrna currerrle eleilronica nrobilecon velocità c.c., che put) variareda punto u prrnto, corne avviene neitubi a griglia controllo, o può essere unifortneneÌlo spazio di interazione, corlenei klvstron o nei tulti a onde viaguiunli.Il segrrrlc ptri, essele irtrpressosrrlla colrentc ncllu [orrrra tli rrrodrrlazionedi densit:\ o cii tnodulazione divelocità. Nel 20 caso gli elettroni velocitendono a superare gli elettroni più len_ti. in tal motlo si lorrrrrr trn aridensatnenloe la corrente diviene rnodul:rtain densità. La modulazione di densitzìequivale a una conente alternata allafrequenza del segnale. Se si fa intera_gire questa corrente alternata con uncircuito in modo che il potenziale vasotto il potenziale continuo, gli etcttronisubiscoÌìo una decclerazione edacquistano una I'elocità rninore di quelìacorrispondente alla velocità c.c.,causando una perdita di energia al circrrito.Allora parte delì'encrgia c.c. clelflusso elettronico viene convertita inenergia c.a. sotto forma di un seqnalearnplificato. l.a fìg. 1 illuslra come sisvolge questo rneccanismo internamentea un tubo a onde viaggianti. Il tuboi: cornposto da un proiettore elettronicoche emette un fascetlo di elettroni, daun'eÌica con accoppiatori di entrata edi uscita e da un collettore di elettroni.Quando si irnprime al terminale cliingresso un segnale sull'elica, il segnalesi propaga verso il terminale cli


ò fllz t.ò r \3 - Posizionr. rli eqrrilibrio e transiziorìi fra gìicnergetici di un gnrppo di spin.sentato dal vettore p lorrnante Ì,angolo0 rispetto a Lìn calnpo rnagnetico Defìrrendo I'rr -- Itl'r, (llltlcor'e lac rstante alÌineatore 11,. Quest'ultitnocsercita una tensione sullo spin, e locaratteristica di tt'aspor.to clell'cncrgiadal livello 1 al livello 2, e ponendospin, analogarnente a un giroscopio,gira intorno aÌl'asse Z con velocite\angolare ot,. - yH", clove 7 è il rapportodcl rrronrenlo dcl dipolo nìagne-analogarnenti: P1::r - lrf.. '/ lrr]Nt'òÍla (,4) diventa:tico al rlornento ungolare dello spin.D t )Se un campo magnetico polarizzato circoìarrnentea R.F. rappresentato cla î(;)--oîtzlt"h,, - fh cos,rl 5h sen rul, vieneAlìo stesso rnodo perrimpressoil passaggiosuÌloclalspin, e se la rotazionelivello 2 al livelloclel carnpolì, si può scrivcre:è sincrona con la precessioneDL 2 1clello spin, lo spin assorbe energie((i)c l'angulo 0 autrrenta.f', f""Se si inverte il senso di rotazione delSi osservi che ,Prz, -caÌrpo, questoPrr, cioè sc siresta senza efletto suÌloscambiano tra loro gìispin.indici tlella potenza,la potenz4 carnbiaSi sfrutta questo cotnportamentonon reciproco persegno.fare dispositivi perLe (5) e (6) possono esserrrrnicroonde,anche scriLte:come ad es. isolatori di_ flerrite e circolatori; si sfrutta anche perP,, - '"evilrre --P",(7)oscilluzioni di ritorno ncqli [', ]"rrrrplilìcatori a onde liaggirrnti.\Ientre la sernplice irnmagine meccanicadello spin data qui sopra. non inforrnarnenomamente circa i possibili angolidi orientazione 0 delto spin. larrrcccanica quanlislica delerrnina e limitale orientazioni dello spin a valorispecifìci, ciascuno carallerizzato da unaparticolarc energia. I Ìivelli energeticiammissibili sono inciicati in fìe. 3. Perporlare lo spin da un Iivclìo energeticopiù basso a un livello più atto occorreun'eccitazione alla frequenza eguale alladifÌerenza di energia divisa per lacostante di Planck. Inversamente, seuno spin cade da un livello più alto auno pìù basso, viene emessa una radiazionedi frequenza uguale alla diflerenzadi energia divisa per la costante diPlanck.In assenza di eccitazione, un raggrupparnentodi spin si distrìbuirà, nel corsodel tempo, fra i tiveÌli possibiti secondola legge di Boltzmann. euestaciistribuzione e indicata in fìs. il dallelinee orizzontali segnate nr, rr, er. Siconsideri ora la modalità di variazionedegli spin fra i Ìivelli in presenza dieccitazione. Secondo la fì9. 13, poniamo. dÀ'',chctttsia la qrrantita nel. l.a diperdita degli spin dal Ìirrello 1 al tirello3, t,analogarncnte sia ,n'1''otnetta perdita degli spin dal livello 1al livello 2. In conclizioni di equilibrio.cioe di stabilità, la perclita nettà rispettoal liveÌlo 1 deve essere zero. PerciòdNt,...'-otdN,"+- " : 0' a tn'Ioltiplicando la (4) per Ia costante cliPlanck, rnoltiplicando e dividendo inoltreciascun termine per la propria frequenzacorrispondente alla transizione,si ha:hfyf,,dNrza)trThfr"fr"t4ldNrs-- ., :: l,At__fn Iztt -t,2J . a L|fu(8)Perciò, se si forniscc (r, pcltp:.r r) potenztìper pro\roc:ìre transizione dal Ìivello1 al livello 3, la potenza di uscitadisponibile nelle altre transizioni èuguale al rapporto dclla frequerrza diuscita alla frequenza di porripaggiomoltiplicato per la potenza di pornpaggio.Se si cstrae potenza alla lrequenza f,,,l'altra frequenza è chiamata freqnenz:iitller e viceversa. , Sono queste le relazionidi polenza di .\lanle-r-Hor,e, cht,le hanno ricavate originariamente cousiderandole tr:rsformaziorri di energiaoperale da reattrnze non lineari. Qrrantosi è ora det.to vale anche ner i masere per eli arlplilìcalori par.irrirt'Irici.Dopo ciò è. sernplice corrrc si poss:r ottonereI'arnplifìcazione miìsel'. Si prencleun cristallo per es. di rubino o rutilio esi addiziona di ioni pararnagnetici conÌecrorno trivalente: si ottiene un'alt:rdensità di spin c., quindi, ii desicleratogrande prodotto guadag-no-larghczza dibanda. fÌn segnale di ponrpaggio aduna frequenza lì, (v. fìg. 3) rriene applicatoper pompare gli spin dal livello1 al livello 13, in qiuesto rnodo si ricavapotenza di uscita o alla frcquenza f r., oaÌla frequenza f,r. Risogna naturalntcntecurare certi particolari d,:l proccclimentoprirna di ottenere l'azione nìaser.Le relazioni \fanley-Rotve rlicono cheè teoricamente possibite ricavare potenzedi uscita, mfì non dicono come sifaccia a ottenerle.: Prima cosa bisognaprovocare deìte transizjoni pt,r ricatlar.epolenza di rrscita. È ben ver,, che Ir.ansizionisi verificano spontaneamente,ma sono poco numerose aìle frequenzedelle microoncle. Inoltre esse sono deltutto casuali e originano disturbi, inrrccedi un segnale utile. Per inrlurre transizionivi sono dqe mezzi. Il primo cil rilassamento reticolare rlegli spin.Gli spin eccitati ip tn cristallo nrtanocol reticoìo cristallino e cadono a li-


c trc url 0ldi uscila ìIìiii-. 4 - (lircuito forìdarnent:tle degli ampìDaramc[rici.ljig.550ócrrcurlo dels€gnatellcìrcuito diP 0m Pagg r0_ t lJ-tFgQL_Jn2sl1?ificatori- Ciìrattcristiclìo del diodo partrmetrico.velli energeLici inferiori. Il processo diriiassamento elimina gli spin allo statoeccitato così rapidamìnté alle temperatureordinarie che è impossibile conservareuna sovra popolazione neglistati eccitati. Nei maser perciò i cristallisono raffreddati alla lemoeratrLradell'elio liquitlo, per la quale ì'eccitazionediviene cosÌ Iunga (dell'ordinedi millisecondi) che diviene possibilernantenere una sovrapopolazione di statieccitati con una ragionevole potenzadi pompaggio. Quando il tempo di riÌassamentoreticolare dello spin è lungo,una seconda causa di transisioni chepuò essere sfruttata, risiede nell'cccitazionea RF. Un segnale RF generatransizione e l'energia liberata vieneaggiunta coerentemente al segnale. Fìffel"tiv:rmcnteil maser si comporta corlleLrna resistenza negativa.2.3. - Amplificatori parametriciII funzionamento degli amplifìcatoripararnetrici, come dice il nome, è basatosulla variabilità di un parametroriet circuito. E lacile pensaie cht'perottenere un guadagno, il parametro r.ariabiìesia una reatlanza, ossia un elementocircuitale irnmagazzinatore dienergia. GÌi elementi imrnagazzinatoriimpiegzrti per ottenere amplifÌcazionepararnetrica sono gli spin elettronici(nelle ferriti), le capacità delle giunzionidei diodi semiconduttori e ipennelli elettronici. Per ottenere l'arnplifìcazioneparametrica con ferriti,è stata necessaria una potenza di pornpaggionrolto grande, per cui al mornentogli amplificatori a ferrite nonsono pratici alle frequenze delle microonrìeiperciò essi non verranno consicleratiin questo articolo.Lo schema di principio degli antplifìcatoripararnetrici e dato in fìg. 4.L'iusiemc consta di tre circuiti. Il oritnoù accordato alla frequenza clel segnale;il secondo è accordato alla frequenzadella pompa ed è pilotato da unoscillatore Ìocale; il terzo è accordatoalla somma della frequenze deì segnalec della pompa, o alla diflerenza di quesLodue frcquenze; tutti tre sono accoppiaticla una reattanza non lineare.Il tcrzo circuito prende il nome di circuitord1er, (circuito a frequenza differenzao sotltma in uscita). La tensionedel scgnale fa battimento con latensione dell'oscillatore Iocale in unareattanza non lineare e produce correntealla frequenza dell'idler. Questacorrente eccita il circu.ito idler e sigenera una tensione, che batte con latensione dell'oscillatore locale nellareattanza non lineare, producendo unacorrente a frequenza del segnale. Quest'ultimacorrente eccita il circuito delsegnale e crea una tensione, che si sommaalla tensione deÌ segnale originale,dando infìne luogo all'ampìificazione.r\nche in questo caso 1'amplificatorepresenta un'eflettiva resistenza negativa:rl segnale. La potenza entessa dilllare-sistenza negativa, si origina nell'oscillatorelocale o nella potnpa, naturalmentc,e l'intensità della potenza disponibileè data dalle relazioni di Manley-Rowe, come si è detto sopra. Poichitl'elemento attivo negli amplifìcatori parametriciè una reattarlza, norT presentadisturbo di tipo Johnson e quindifornisce amplificazione a basso rumore.Negli amplifÌcatori parametrici più semplicii reattori non lineari sono diodiserniconduttori. Le caratteristiche tensione-conentee capacità-tensione didetti diodi sono indicate in fìe. 5. Nellatlirt'ziorre rli contluzione, li correntecresce molto rapidamente con Ìa tentensione;nella direzione opposta, lacorrente è s:rtura c si mantiene ouasicoslnnle lirrchò inlcrvienc la condirzioneviolenta dovuta all'efletto rraÌansa.Perciir, qrrando il cliodo è polarizzatr.rin senso di interdizione, esso presentauna resistenza in derivazione moltcralta al circuito, cui è connesso. Sfortunat.amcnteil diodo non presenta soltantola resistenza in narallelo al circuito.\'i è anche uni resistenza inserie .i"", che in connessione con la cacapacitàdel diodo deterrnina il 0 :1,, deì diodo e pone il limilc superio-L,tLr "re alla frequenza alla quale il diodo eimpiegabilc. Nel senso inverso la capacit:\varia all'incirca inversarnente allaradice quadrata della tensione applicata.Questa capacità funzione della tensioneservc mirabilr-nente come reattanzanon lineare negli amplificatori arnicroonde.Si è fatta una notevole sornma di lar,orosui pennelli elettrorrici consideraticome reattanze non lineari. Gli arnillificatoripararnetrici impieganti ondea carica spaziale longitudinzrle norìhanno clato buoni risulttrti circa lebasse fìgure di rumore quando usatinegli ordinari tubi a onde migranti.I-a ragione sembra risiedere nel fattoche Ìa non linearità nel fascio producealcune frequenze spurie di uscita (idler),che sono tutte supportate dal fascio.ll clisturbo nel fascio alle frequenzeidler interagiscc con la tensione dipompa e procluce disturbi alla frequenzadel segnale. Ne risulta un amplifìcatorerumoroso. Si è già accennatoche non si ò potuto trovare untnezzo pet sopprimere le risposte aisegnali idler indesiderati nei fasci elettronici.Non ò così semplice come sipotrebbe credere guardando la fìg. 4e ivi sopprimendo i circuiti idler.trIcntre i tubi amplifìcatori parametriciimpieganti onde longitudinali sui fascielettronici non sono stati usati con sLlccessoper f abbricare amplifìcatori abasso rumore, un tubo impiegante ondetrasr.ersali ha avuto grandioso successo.E qucsto iÌ tubo Adler; la fìg. 6 1o indicascher-nat icarnente.


a ?.lc at*I, efltc:- zù m+ntrig. 0 - Schcnra dcl tubox^100lensiona - mV7 - Crìrattcristic:ì dcl diodo trrnncl.ll tubo consta: di un proiettore elettronicoche emette il f ascio; di unacoppia di placchette deviatrici, che (inpresenza di un campo magnetico 11 diintensità adatta per rendere la frequenzaciclotrone f. degli elettroni approssimativamenteuguale alla frequenzadel segnalc) irnpartiscono aglielettroni un moto a spirale; di un complessodi quattro elettrodi alimentatia coppie a frequenza doppia della frequenzacicÌotrone; di una coppia diplacchette deviatrici di uscita, che assorbonoenergia dal moto a spirale deglieÌettorni e fornisce energia al circuitodi uscita; di un collettore del fascettodi uscita.Quando il pennello elettronico penetranelÌo spazio fra le plachette deflettentidi entrata porta disturbo nel suo mototrasversale, a motivo della distribuzionetermica delle velocità degli elettroninel fascio. Lalunghezza delle placchedeviatrici ed il carico del circuito diingresso sono studiati in modo da assorbirecompletamente il disturbo trasversosul fascetto, mentre viene applicatoil segnale. Pertanto il pennello èesente da disturbi quando emerge dalleplachette deviatrici e reca solo il segnalenella forma rli un moto spiralatodegli elettroni. Il raggio dell'elica elettronicaè proporzionale all'ampiezza delsegnale. Quando il raggio entra nellazona quadripolare, subisce l'azione diun campo elettrico tangenziale, cheè zero sull'asse e aumenta con lo scostamentodalÌ'asse.Conseguentemente iì campo tangenzialein effetti ruota in sincronismo coglielettroni.'Allora. ciascun eÌettrone cheentra in fase opportuna di pompa, vieneaccelerato in proporzione al suo spostamentodall'asse (gli elettroni cheentrano in fase inadatta, vengono ritardatie fìniscono sull'asse del tubo).A motivo del carnpo magnetico, l'elettronecontinua il moto spiralizzato al-Ia frequenza ciclotrone, ma si muovecon un raggio Ìììaggiore in scguilo aÌl'accelerazione.Perciò, ogni elettroneabbandona il campo quadripolare colraggio della sua traiettoria a spiraleaumentato in proporzione al segnaleche esso portava quando entrava indetta regione. l,'energia aggiunta puòessere estratta all'accoppiatore di uscita,ottenendosi in defìnitiva un segnaleamplifìcato. Il fatto che il disturbo su1fascio sia stato eÌiminato all'accoppiatoredi entrata, rende iI tubo unamplificatore silenzioso.Il tubo Adler ha rnolte caratteristicheattraenti oltre al suo funzionamento abasso rumore; di esse si dirà più sottoin 3.2.2.4. - Diodi tunnelIn tutti i dispositivi fin qui rliscussi, ilmeccanismo del guadagno è stato ridottoad una conduttanza equivalentcnegal.iva. E quindi logico terminare coldiodo tunnel, non solo perchè esso èil più recente in ordine di sviluppo, maanche perchè offre immediatamente unaconduttanza negativa. La discussionedel meccansimo col quale il cliodo tunnelgenera una conduttanza negativaci porterebbe molto lontano; ci accontenteremoperciò di osservare chela caratteristica tensione-corrente hal'andamento tipico mostrato dalla curvadi fig. 7: la corrente cresce rapidamentecon la tensione nel senso di conduzione,raggiunge un massimo a circa50 m\r. diminuisce fino a un minimo,e poi aumenta di nuovo. Nellazona fra i0 e I00 mV il diodo presentauna conduttanza negativa, che può essereottenuta con una corrente mediabassa. Poichè ii disturbo nel diodo tunnelè imputabile all'efletto mitraglia,la piccolezza della corrente media assicurache l'uscita del diodo è a bassarumorosità.(continun)


IiSttl ntt'rca to anericluro c\ coml)irrso tecerìtcme[te(Jllcsto llotcnzioliletro c.c,, miniattrlizzato, coIirccuratczzî (lello (1,();9,,, rlcstinato et ntisrrrc dil'r'r'r'i.ior)r'. t llcriuri Ire:lrrziorri l)o\\r)rìr) .\\ct'eotlcnutc con I'impiego di Nccessori. I)er informazionirivoÌgersi alla -\uRlEìtA, !,uHoln S.,\.,llmxelles, Flelgio.Alla TV corso di scuola media unificata.Già numerosi alunni che hanno seguito le lezioni trasmesse da 'l'elescuola trcltriennio scoÌastico 1958/59-196061, sono in possesso clella licenza di Avviarnentr-rProfessionale. Essi, mentre si accingono a intraprenclere una più proflcua attivitr\di lavoro o a proseguire gli studi in vista di una migliore posizione sociale, ricordanocon riconoscenzà - e ne fanno fede le molte lettere giunte alla Direzione di Telescuola- i volti degli insegnanti divenuti famiÌiari aI video, le ore trascorse dinanzial teÌevisore nello sforzo costante di aprire la mente a nuovi orizzonti del sapere.Quanto beneficio abbia apportato 'l'elescuola a quei giovani che non avrebberupotuto freguentare scuole secondarie, non è facile dire, anche perché non è sempliceraccogliere dati ed elementi di giudizio. Nfa quanto I'iniziativa della Rai sia stata< ureritoria - come ebbe a precisare il Ministro della Pubblica Istruzione, on.Bosco - nel campo della diflusione della cultura e a sostegno dell'attività educativadella scpola ,r è dimostrato, anche, dal vasto interesse suscitato all'estero dovel'attività di TeÌescuola è stata più rroÌte oggetto di studio in convegni internazionaliper Ìa sua originalità e la sua funzionalità di impostazione organizzativa e diprogrammazione. Dopo I'esperienza del prirno ciclo triennale di trasmissioni perl'Avviamento l)rofessionale, non poteva mancare l'inserimento di 'Ielescuola nelcampo della riforma scolastica in atto, quale naturale sviluppo delle premesseda cui f idea di TelescuoÌa era partita.Nel quadro cli questa rifomra oimai alle soglie della legislazione italiana, Ia Rai,in stretta collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, inizia quest'annoscolastico 1961/62 le trasmissioni di una regolare prima classe di Scuola MediaIinifìcata, con cui s'intende non soltanto ofTrire la possibilità di uno studio regolareai ragazzi in età d'obbligo scolastico che abitano in località sprovviste di scuolesecondarie inferiori, rna anche contribuire alla riforrna scolastica ln corso.Le lezioni saranno trasnìesse tutte le mattine dei giorni feriali, secondo il normalecalendario scolastico, dalle 8,30 alle 12, e sarà svolto il programma delle seguentimaterie: Religione - Italiano - Storia - Educazione civica - Geografìa - Francese -Inglese - ]'fatematica - Osservazioni scientifìche - Educazione artiitica - Educazionetecnica - Educazione musicale - Educazione fìsica.Ogni lezio4e televisiva avrà la durata din:rezz'ora, intervallata ciascuna con altrarnezz'ora durante Ìa quale gli insegnamenti preposti ai Posti di Ascolto svolgerannoquel lavoro di completarnente e di rielaborazione di quanto presentato dal video,necessario per le diflerenziate esigenze di ciascun gruppo d'ascolto e per l'insostitriibilerapporto diretto tra docente e discente.Le lezioni saranno svoÌte da un gruppo di insegnanti scelti attraverso una selezioneoperata su scala nazionale.L'organizzazione dei Posti di Ascolto per 1a prima classe di Scuola Media LÌnificatae stata curata direttamente dal Ministero della Pubblica Istruzione, tramite ivari Provveditori agli Studi. A ciascun Posto di Ascolto daranno preposti due insegnantilaureati, uno per le materie lettcrarie e linguistiche, l'aitro perquelletecnicoscientifìche.I Posti di Ascolto, a tutti gli efTetti giuridici, sono considerati comeclassi staccate della più I'icina Scuola secondaria inferiore'\ cura della IJri, Edizioni Rai Radiotelevisione ItaÌiana, sarà pubblicata una rivistatuensile che riporterà in anticipo un ampio schema delle lezioni trasmesse, oltrenlticoli cli carattere didattico e pedagogico.Il Centro di TeÌescuola è quindi irnpegnato in uno sforzo organizzativo e di produzioneper dare alle lezioni Ìa massima eflìcacia nel senso televisivo. avvalendosiclei rnezzi illustrativi (irnmagini, ritmo, inquadrature, scenografìa) piir idonei a farsÌ che la teìevisione divenga non soltanto l'applicazione di un nuovo mezzo al sistemadidattico, ma la piir abbondante e la più viva presentazione di materialedi studio deÌle varie materie, da cui insegnanti e alunni possano ricavare gli elernentie il linguaggio piu adatti al processo di istruzione c di fornazione.(ìosì, accanto aÌla prosecuzione dei corsi di Avvian-rento Professionale, con Ia sccondae la terza cÌasse (la prima, ovviarnente, viene sostituita dalla Scuola Mediallnifìcata); accanto al compÌetamento della rubrica per analfabeti Non à mar7'roppo Tardi, con la realizzazione di un secondo corso per semi-analfabeti o peranalfabeti


uei suoi colori fondatnenlali da due specchi clicroici; i tre lasci lurnintisi (rosso,t erdu e blu) così ottenuti sono poi focaliz.zatí sulie superfici fotoconcluttive rieitubi vidicon per nlezzo di piccoli obiettivi. Infìne, i tre segn:rli uscenti dai r,icliconseguono tre canali separati prima di essere ricorlposti nel rnonitor.Le applicazioni îondamentali deÌla teÌevisione a coìori sono queìle in cni si t\già aflermata la teìevisione in bianco e nero; iì colore rende ornrai supcrato ibianco e nero in quanto, oltre a rendere pitr reale e viva la presenlazione, in rlolticasi risulta indispensabile per controlli quantitativi o per applicazioni particolarinelle quali la realtà cromatica è di importanza fondamentale.(c.p.)I)er misrre di pressioni che richiedano uììa notevoleaccuratezztr i ora disponibile unit seriedi tmsduttori a selniconduttore cnpaci di fornireliDo a 5V di uscita, scnza bisogno di amplificatorio di circrriti elettrici attiri. Prodotti dallaDy\rsco (dir-isione rìella -\unnrcrx Bn-lxr:SHOE (lo. ) con unrì nrrot'a tecnica per la compcns:ìzionetermiciì e di lint'aritir, (luesti lras(hrttorisi prestano n una notcvolc -eammr


Piero SoatiNote di servízio del ricevirore di TVContinental Kortingmodello +2 6tB(onlrdloluminosifascala úiFacceso.spenloselefloreUHImanopolaselettricecanali VHF(on siflloflidfinearuli/ bassiIjiir-. 1 - T)isp0siziorì(fr,rrlrrli e Lrlt'r:rli.tlei comanrìinilideirdparlafomusi(dVHI-Ul|F5rO1. - GENERALITAI ricevitori per televisione Continental-Kórting modello ,12-618 fanno parte cliuna indovinata serie messa sul mercatodalla I)rrr,c. CourrNpNrar, Er,ncrnrcavente serle a Genova-Sarnpierdarena.l.o schernt corne al solito, completorli tulti i dati relativi il valore deicomponenti e quelli utili per iì controllodelle tensioni, e pubblicato nellarubricaArcftíuio schemi in questo stesso|llscicolo. Si lratta di un ielevisore a-vente incorporato il seÌettore UHF rrerla ricezione dcl 2o programma, óoncinescopio da 2ll"-110o.Le principali caratteristiche sono le seguenti:18 valvole, escluso il cinescopiopiu ,-r diodi al germanio, 2 diocli al selenioe un raddrizzatore al silicio. Ingressodi antenna simmetrico con impedenza240 0. Síntonizzatore VHF (frgura2), in circuito cascode, con selettorea tambtro realizzato con tubi deltipo PCC88 e PCF82, le quali assicuranonn fruscio praticamente nullo. SlnlonizzatoreLtl1F (fìgura 3), con stadioamplifìcatore a radio frequenza con lavalvola PC88 e stadio auto-oscillantemescolatorecon valvola PC86. Gti altricircuiti si distinguono per Ie seguenticaratteristiche: Canale MF: 8 circuitibase e 4 ausiliari con valvole EG80 elll.'18:rì (2). L'amplificatorc a mecliafrequenza, nel quale si îa uso dcl cir-cuito .EQ V- Kdrting, permette di ot_Ienere una otlirna nilitlazz.a dell'irn_rnagine anche nelle condizioni di mag_giore selel tività. Riuelolore: con diodìal germanio. Ampliftcatore uídeo, convalvola P( C)L81, particolarmente indovinatoper ottenere un buon rapportobianco-nero. Regolatore della niTldezzaottenuto tramite contro-reazione dipendentedalla frequen za. AmplificatoreCAG con valvola PC(L) 84, generatricedel CAG, a impulsi. Sezione suono convalvole 8Iljtr8O (2) e PCLB6. Riuelazíonesuono, a rapporto mediante 2 x OA 122con limitatore nell'amplifìcatore MF adue stadi. Stadio finale BF che permetteuna potenza di uscita a g W.Separatore di sincronismi, valvolaECH84. Generatore dí frequenza, orizzontalee stadio ad alta tensione, con valvoleECH84, doppio diodo al seleniov40, c1, PL500, PY88, DY86. Note_vole il circuito comparatore di frequenzae di fase per la sincronizzazione automaticadell' orizzontale, stabilizzato neiconfronti di eventuali variazioni ditensione ed invecchiamento delle valvole.Osci/latore /ìnale oerticale e soppressoredi lraccia, con valvole ECC82e PCL85. Cinescopio tipo AW59-90.Media frequenza immagine: 38,g MHz.Media frequenza suono: 33,1 MHz.2. - PARTICOLARI TECNICIIl tclrrio è unico del tipo n ccrnicrn con


-ìHFlr,+185YFig. 2 - Schema clettrico dt:l--gruppovI.Itì./6"xili o o\!sl\o o/rar\q 9./sPCC 88%-.xs,[oo1\oolrp qJ.!o/il-.1€._94,PCF 82sitrtonazzatm Yllf3-1851r___*__bloccaggio rapido; costruzione angolare tensioni anodiche deve essere escguitrc colleg:unent.i su circuiti starnpati. tr:lmite un voltrnetnr cc corì sensibilitlì'l':rle particolarità in unione alla razionalità20.000 Qr\', rnentre per la nrisuradel rnontaggio consentono cli ef-fettuare un completo controllo dell'apparecchio,da parte del tecnico, senz:rdover ricorrere a operazioni complicate.delle altre tensioni è consigliabile l'usodi un voltmetro a valvola in cc, conresistenza di ingresso praticanrente infìnita.Le correnti alternate si tnisuranoL'automatismo del contrasto, il regolatorecon voltmetro in alternata a vaìore ei-di nitidezza, la stabilizzazione fìcace.dei sincronismi, il fiìtro per le gradazionidei toni fìni, perrnettono di classificarequesto televisore fra quelli di alta DA5. - CONTROLLO FORME D'ONc1ualitrì.In fìgura 4 sono riportate le forrne clionda che si debbono osservare nei prittcipalipunti del circuito; anch'essi segnatisullo schema elettrico, sccondole istruzioni da noi ripetutamente clatenel corso della descrizione di aÌtri circuitisimilari. Si dovrà far uso di unoscilìoscopio a larga banda, dotato cliprobe avente una capacità di 15 pIìed una resistenza praticamente infinila.3. - COMANDI,lnteriore: manopole: contrasto, luntinosit:ì,acuti,bassi e volume. la.sll: accesospento, regolatore di nilidezza,parlatoimusica, \'HF7UHF.Parete laterale: selettore canali e sintoniafìne a mano VHF, manopola persintonia UHF (fìgura 1).Parete posteriore: sincronismo verticale.Il selettore di canale VHF rende possibilela ricezione su tutti gli B canalicsistenti più 4 canali di riserva.4. . CONTROLLO DELLE TEN-SIONICorne abbiamo detto più sopra, i valoridelle tensioni che si debbono riscontrarenei vari punti del circuito sono riport.aticlirettamente suÌlo schema. I nostrilett.ori sanno, dato che l'abbiarno segnnlrtopir'r voltc, che la rnisura tlclìcó. . INSTALLAZIONE DEL TELE-VISORECome abbiamo pubblicato recentemente,faremo del nostro meglio per renderequesta rubrica il meno monotonapossibile dando per ogni descrizionequalche particolare che possa diflerenziarlada queÌle precedenti. Cosìmentre nel numero scorso abbial-t-topubblicato ivalori delle resistenzcltt'si debbono riscontrare pcr lln dato tiJrtrcli circrrito, ì)er (lrìesLo csctnpìare t'itc-5ll


T----F+l75Yl^*îroooIIIIIIIIIL_ __ __r__PC 86-TJIIIIIIIfIIIIIIIIIIIInoo --lriS.:i - Sr.lrr'rurr r.lr.llri'o rl"l qrupl)o I'l llr, clre imllicpla rnt Irrlto ì]Clllj c llrìo IrcSS@ffiroEMHEE@E!6E@@EHEEWrE8ffiffi@ffiro@l:iq. I - ÌroIne d'outlu rilevabili rìei principaliprrrrti rlel circuito el(.ttrico riportrìto nellit ntl,ricr\rcìrilio st'hcnti, r plrg. ó2ll lris.5r2niar-no opportuno intrattenerci sullenorme che occorre seguire per l'installazionee che sono date dal costrutLorealiine di avere una buona ricezione. I.lssed'aÌ[ra parte sono utiÌi a quei lettoriaventi una rninora esperienza e che cihanno rivolto quesili aÌ riguardo.7. - SISTEMAZIONE DEL TVOccorre tenere presente che il teìcvisoreè previsto per l'aÌinrentazione a correntealternata 220 \-, percit) nel caso clebbaessere inserito sLr delÌc reti funzionanticon Iensioni direlse è necessario ricorrereall'uso di un trasforrnatore, o diun auto-trasformatore, ricordando cheil consumo è di circa 170 \V.L'irnmagine dei televisori CoutinentaÌ42-618 è molto luminosa e ricca di contrastila qualcosa permette di non oscurareI'ambiente. Si tenga però presenteche è buona regola instaÌÌare il televisorein un punto nel quale lo scherrnoron venga colpito direttamente, nedalla luce esterna ne da queÌla di illuminazione.Abbiamo già detto comesia buona norma che il televisore si trovialla distanza di cinque o sei volte ladiagonale del proprio schermo dall,occhiodel tele-spettatore. Essendo la diagonaledello schcrmo di 23 " la distanzaminirna di osservazione non dovrebbeessere inferiore ai 3 metri.(lualora un. tele-spettatore sia costrettoa gttardare I'immagíne ad una distanzainferiore è quasi sempre soggeflo ad undífetto uisiuo, genrrralmente rniopia, lnlaI caso I'auuícinarsi allo schermo 'l'\lnott seruirtì e corrcqqcrc lale ttnomttlia erlt.t mí.r11íorare Ia ttísíone. Surtì percir) ctpportunctche il \ecnicr.t Io consiglí o recarsicla urt ollíco per iI controllo dellct uisLu.Inftrttí solo I'ttso deIIe lenti, ín questa euettienzn,Ttotrit seruire cL dctre unu ui.stoncnitidu e reale deII'immuqine.Abbiarno r,oluto segnalare quest.o caso,rnolto più frequente di qu:rnto si crecìa,pcrchè esso sovente è l'unica causa clicerte lamentele da 1 a 'te d -'l cliente.Per quanto riguarda le nornre relativel'irnpianto di antenna ci siamo trattenutirecentemente nella rubrica a Col-Ioqtrio con í letlori. Si tenga presenteche in questo tipo di televisore occorrccollegare l'antenna esterna alla boccola< Iìern u afIìnchò il comando :lutomaticodi contrasto possa lavorare nelÌerrigliori condizoni. Raramente, c solonelle irnmediate vicinanze del trasrlettitore,pur) essere consigliabilt, l'usodella boccola < Nah u.E opportuno ricordare che i canali sononumerati da 2 a 1iì clei quaÌi gli ultinriquattro (10, 11, 12, 13) sono i c:rnali rìiriserva.8. - RICEZIONE SU UHFDopo aver premuto il tasto \.HFittHtrsi regola la manopola LIHF per il canalelocale, valendosi del controllo otticoposto sulla scala [iHF sotto lo scherrno.Dopo la solita regolazione del voÌurne,del sincronismo e della lurninosità, siritocca la sintonia fine in modo cla raggiungerele tnigiiori cor-rdizioni cli ricczione.(il testo segue a pag.. 521)


HI DESIDERA COPIA DEI SEGUENTIBREVETTI, PUÒ RIVOLGERSII'Uflicio Tecnico Internazionale BreuetÍi:" ORGANIZZAZIONE RADOBOR ,'iale S. Nlichele del Carso, 4 - .NIiÌano(Italia)TeÌ. ,168914Dt spo stzro:*n D I crRculTI pER lrATltRIALrzzA- PnnrrztoNatreNTo NEI ctRCUITI Dt cofllfu-RE lNDrcATrvr .q. prtì ctFRE, FAoENDo uso TAZIONE.DI R]]TI DI IìESISTIìNZA P.EA.LIZZ1.ÎE A GUISA Irielden EÌectronics (Gran Bretagna)DI CIRCUITI A COINCIDE\-ZA.(50 rD 193)La stessa(12-2730.059)Dtspostrlvo o tscRrrr rxlionr,- pe n o^rlsDtsposrrtvo E crRcfilTo Dr Ar-ItfENTAzroNE ELE1'TROMAGNETICHE CORTISSIMD.PER APPARECCHI TEI-EVISIVI ED ALTRI AP. Siemens e HaÌske (Germania) (b0 ID 573)PARECCHI ELETTRODO]!IESTICI AI-IIIENTATI Ilp'rooo pER REALIZZARE uN GrnaroRE.TRAUITE UNO STABILIZZATORE UN AUTOTR.A.- Tesla Narodni Podnik (Cecoslovacchia)SFOR}{A]'ORE OD AI,TRO REGOLATORE.(50 rp 243)F.E. I.B. ( Italia) (12-2730-755)Rtsoxaronr pER oNDE ELET.I RotTAGNDTTcHEAxrsNre TNTERNA A crRculTr oscILr,AToRr CORTISSIME REÀI,IZZATO A GÙISA DI RISONA-PER TELEVISIONE.TORE A LINEA COASSIALC UD A CA\IT,i.flileto (Italia) (12-2730-629) Siemens e Halske (Germania) (50 ID 243)Tugo or IltlrAGAZzr\AIIENTo Dr rMùf.A,crNt.C. YISIONE DIRETTA A SE}IITONO.Hughes Aircraft Co. (USA) (12-2750-62t)PnocsntrrnNlo ED rfrprANTo DI SEGNALAZTo-NERADIOTELEGR.A.FIC.A. PER I-A NAVIGAZIONE]IARITTITItA.N.]!ir....SrezroNnZIO\I.],Iarconi's. F"gr. (F"rtDrspclstrrvo pER TRASITETTERE FREeuENZE\.ETTRICI SU LINEE AD ALTA TENSIONE, FA-CÌiNDO TÌSO IN CONDUTTORI .\ FASCIO.Siemens ct Halske (Germania) (18-119)L)tsposl:trvo Dt rRAslrrssro\E AD oNDA E-],ETTROMAGNEl'ICA, PARTICOLARIf ENTE UTILEQUAI,E }TODULATORE DI ALTA FREQUENZA AÌftcRo-oNDA, coMlfuT.{ToRE A r{ICRO-ONDA,E SIIÍILI.I{ughes Aircraît(USA)E SISTE}IA PER RADIOCOÙII-'NICA-Wireless Telegrafh Co. Ltd. (In-(17-119)Dtspostrtvo pen uc, TRosutsstoNE o"*antBILIÍENTE DIREZIONALE DI ONDE ELETTRO-}ÍAGNETICHE CORTISSI}IE,Siemens e Halske (Germania) (51 ID 133)R,c.ororneslrnrrtroRE Dl EtrlErìcENZ.q, pER\AUFRAGHI.TeÌefunl


Idott. ing. Giuseppe BaldanPrincipi di colorimetria fotoelettri caIn questo articolo I'autore passa rapid.amente in rassegna i díaersisistemi ottici ed elettrici impiegati nella Jotocolorimetria.Le Jotocellule che egli presenta in questú prim,a parte sono Íotoaoltaichee Jotoemettitrici. I circuiti con cellule Jotoresístiae eJotomohíplícatrici, che permettono di ottenere dei risuhati míglr,ori,saranno studiati in un articolo successiao.Profe,,.,-ll [l-1\JI o,.n,rr,r!ootabiteG.rrrrr€r:erarre $lllpdi tlmiom AlllBcdil tlcO-+/rrr\t


Fig. 4 - Con questo montaggio a ponte si ottieneuna grande sensibiìità ed uìÌa ottima precisionenelle misure_colorimetriche.I'-i9.5 - Montaggio difTerenzirle (li duc cellulefotoelettriche.Fig.6. Circuito diflerenziale corì cellule fotoelettrichea \rroto.I'ig. 7 - Circuito dillerenziale a ponte.c![ul.di misuradialî.mmadi misuraCl C2 iltl.ute lotoelettrich'f-ig. 8 - ]{ontaggio differerìziale; in qrresto casocompensazione è ottenLrta otticîmente Derdi un diaframma r-ariabilesr5sul galvanometro uguale a 100. Quandoin tutto il campo di rnisura. Per au-$jldi corrente di 10-10 A, pur rimanendo del campione da misurare. Il vantaggio,;,.relativamente insensibili alle fluttua- maggiore rispetto al metodo elettricoIzioni della tensione di alimentazione.'consiste nel fatto che le caratteristicheEssi sono inoltre praticamente lineari delle cellule sono invariabili il chesi introduce la soluzione incognita il mentare la sensibilità si può inseriregalvanometro indica direttamente il un secondo stadio di amplifìcazione accoppiatotasso di trasnrissione.al primo.f,à- manovra del reostato cleÌl'alimentazíoneI circuiti < differenziali I godono unnon è consigliabile perché essa ottimo favore negli studi dei colori-fa variare la temperatura di colore delle metri a lettura diretta, perché con illuce emessa dal fìlamento clella lampada,e ciò può portare a degli errorf dilettura. L'uso della resistenza variabilein parallelo al galvanometro è piirconveniente, però può dare anch'essodegli errori a causa della variazionedel carico della cellula.loro impiego non è necessario stabilizzarela sorgente di alimentazione dellalampada (ng. 5). La luce provenientedalla lampada L passa attraverso duesistemi ottici, identici e cade su due fotocelluleC, e C". Poiché le uscite diqueste due fotocellule sono colllegateLa soluzione migliore è quellain opposizione, unacli farvariazione dell'intensitàluminosa, dovuta ad una va-variare la deviazione del galvanometro,variando la distanzariazione dcll'alimentazione,della lampadaprovocaodutilizzandonelloun diaframmastrumento divariabilemisura dueoppureun fìltrocorrentiugualiotticoeddi densitàopposte.neutro,Si ottiene così unainsensibilità perfetta alle fluttuazioniL'tttilizzazíone di un fascio di luce delÌ'intensità luminosa. L'introduzionedivergente ha lo svantaggio che, se glidella soluzione incongnita modifìca ilindici di rifrazione dei due liquidi sono fascio di una sola delle fotocellule. Colnenei circuiti precedenti anche indiversi l'area illuminata della celhrla èpure diversa.questo si potrebbe tarare direttamenteQuesto fatto può portare a dei gravi il galvanometro e le cellule potrebberoerrori perchè la superfìdie delle cellule essere sia fotoemettitrici, sia a vuoto.non è affatto uniformemente sensibile.Dopo tutte queste considerazioni 3. - COLORTMETROnoiA COMPENconsiglieremmolo schema della fìq. 2 SAZIONE ELETTRICAche può dare dei risultati soddisfacenl.i.Però conSi può ancheun taleutilizzarecircuitounè necessariometodo dimisura pertracciare una curvaazzeramento,di taratura pereflettuando laognisoluzionelettura sudaun potenziometromisurare.la cui scalaQuesta curvasia stata preventivamentesi costruisce, tracciando il logaritmotarata. Undicircuito di questotrasmissione di unatipo,serieutilizzantedi soluzioniunacampione,sola cellula,appositamente preparateè mostrato nella fì9. 12.edIn questoaventi diversecaso laconcentrazioni.corrente fotovoltaicaLa curvasarà in genereviene annullata con unaunacorrenteretta,orovenientedal circrrito pol.enziometiico.non saràuna retta per le soluzioni che non seguonoI potenziometrila legge di Beer.sono naturalmente taratiin trasmissionePer aumentare la sensibilitàe densità ottica.del-circuitonoiPer compensare leconsigliamovariazionididella cellulain funzionesostituire lacellula fotoemettitrice ed il galvanometrocon unadella corrente che l'attraversa,G. Bln:r ha propostocellulaloa vuotoschemadella fig. 13.ed unamplifìcatore (fig. 3). In posisione la deflessione massima dello strumentodi misura si ottiene regolando taratura in densita ottica è lineare, siIl potenziometro è logaritmico e lal'apertura del diaframma, lo zero eìel.- otttiene quindi una maggiore precisionetrico si ottiene regolando la resistenza di lettura./Ìr. Per ottenere dei buoni risultati è Un altro circuito ulllizza due cellulenecessario che la valvola amplifìcatrice montate in un circuito diflerenzialelavori nel tratto rettilineo della sua (fì9. 15). Il potenziometro À, è usato, curva caratteristica e che la tensione per 7'azzeramento prima della misuraanodica sia stabile. L'alimentazione ed il potenziometro /ì, per l'azzeramentoI anodica potrà essere ottenuta alloradopo l'introduzione del campione dal: con una batteria di pile e di accumulaimisurare. La taratura è naturalmentetori, oppure con uno stabilizzatore riportata su -Rr.s elettronico.i La fìg. 4 mostra un circuito meno sen- 4. - COLORIMETRO A COMPEN-[: sibile alle variazioni della tensione diI alimentazione. SAZIONE OTTICAQuesto circuito a ponte,i'' ideato da W,c.Lo e successivamente Anche in questo caso è conveniente utilizzarei circuiti diflerenziali. Un dia-f;lperfezionato, ulllízza due circuiti perli le cellule. Il circuito delta fìg. 11 ha framma regolabile disposto sul percorsodei raggi luminosi serve per la tara-['una sensibilità doppia di quello dellaL ng. 4. Questi circuiti sono caratterizl"zalid.a una sensibilità molto elevata, calibrato di compensazione serve pertura iniziale dello zero. Il diaframmaf,'possono infatti rivelare una variazione riottenere lo zero dopo l'introduzione


IIclprotelt.2cetto[e lotos0€cchio iemiriftrttrotccetl,uIalotìceltutaProl€ltal lotoFig. I - Neì montaggi difÌerenziali si possono adottarediversi sistemi di compensazione. Le compensazioniottiche sono da dreferirsi a guelleelettriche.non succede con il carico variabile nel bimento della soluzione misurata. Icircuito.principali fìltri utilizzati sono 4200,Con questo sistema è possibile impiegarequalsiasi tipo di cellula.6500 A.4650, 4900, 5300, 5500, 5900, 6200,I diaframmi non sono i soli compensatoriottici che si possono impiegare. Si 6. - ERRORI IN COLORIMETRIAottengono gli stessi risultati con deiFOTOELETTRICAfiltri lampada, oppure con uno specchiosemiriflettente.L'applicazione dell'elettronica alla colorimetrianon è aflatto una panacea5. . FILTRIper tutti gli errori possibili. Se è veroL'uso dei fìltri è necessario praticamentecon tutte le soluzioni chimiche, al-l'errore dovuto all'aequazione perso-che i colorimetri fotoelettrici eliminanomeno fino a che esse seguono la legge nale, è per vero che rimangono moltedi BBBn. Il fìltro può anche essere omesso,ma allora, quando si traccerà il losereeliminate solo con una scrupolosaaltre cause di errore che possono esgaritmodella trasmissione in funzione progettazione e realizzazione delló strumentoe con una atilizzazione accurata.della concentrazione, non si otterràpiù una funzione lineare rettilinea e Una delle più importanti cause di erroreè la luce riflessa. Per eliminare ilciò può dare degli errori di interpolazionee di extrapolazione. È per questo suo efletto dannoso è necessario verniciarein nero opoca tutti i particolariche i flltri vengono sempre impiegati.Lo scopo dei filtri è quello di lasciare interni dello strumento. eccettuata l,ottica.È inoltre raccomandabile inserirepassare una benda molto stretta diT:ungl:'ezza d'onda. Il fìltro ideale safebbequello che lascia passare una gli opportuni diaframmi in modo dalungo il percorso dei raggi luminosi de-sola lunghezza d'oncla, però lo strumentoche ne risulta si chiama al-che serve per la misura. Un esempio èpermettere, il passaggio della sola lucelora spettrometro ed il suo costo è indicato nella fìg. 74, ctre mostra lomolto elevato. In colorimetria la ban-schema di un colorimetro di una grandeditta americana.Anche gli efletti termici possono daredegli errori e purtroppo essi sono spessotrascurati. La lampada deve essere ac-da passante è di circa 500 À, e ciò èpiù ehe suflìciente. La fì9. 10 mostrale curve di passaggio di alcuni fìltri.Il fìltro da usarsi per i vari casi dipendedal colore della soluzione. La ountadella curva di trasmissione del lìItrodeve coincidere con la punta di assor-cesa alcune decine di minuti primadell'utilízzazione per permettere al fìlamentodi raggiungere l'equilibrio ter-r650Hassi mla 5900 I-t5 200+,5000 _t_ 6100t0Éf r n'a,9E E st2003500 t000 5000 6000 7000Lunghezza dolda in AngslriinsFig, 10 - Qualche esempio di bande passanti deifiltri usati in colorimetria. Lalaîg}'ezza di bandanon supera i SOO ,À... ',;ì,i,,j .:,r= r:1*ìFiC.11 - Circuito a ponte con cellula a vuoto.5róFig. 12 - Schema di principio dello strunentoper misura con il metodo di zero: la conente dellacellula viene annullata con una corrente uglraleed opposta regolata con i due potenziometri.Fig. 13 - Colorimetro a compensazione: la scaladel potenziometro logaritmico è tarata linearmente.


Fig. 1.1 - I vari dialrammi sen'ono per eliminarci raggi riflessi parassiti.tìig, 15 - Circuito dillcrenziale con compensrzioneclettrica.s0luat0nein grorrFig.-16-- Disposizione degÌi elementi ottici ncineDhelometri e nei fluorofotometri.mico. Purtroppo anche le cellule risentono gli efletti del calore; è quindiprudente, se è possibile, allontanarledalla lampada, oppure raflreddarle concircolazione di aria fresca.Non si può naturalmente tollerare ildeposito della polvere sugli elementi ottici,perché essa provoca le diffrazionedella luce. Inoltre è bene pulire accuratamentetutti i contatti elettrici perevitare dei falsi condotti a resistenzavariabile.Il sistema ottico deve avere la stessasuperficie di quella illuminata sulla cellula,che quindi non potrà diflerire inmodo sensibili sia o meno il campioneinserito nel percorso dei raggi luminosi.Naturalmente è piir facile soddisfarequesta condizione se si usa Ia luceparallela. Il diaframma a iride non èconsigliabile per 1a misura dell'aperturaa causa dei giochi sugli assi delle lamineche non permettono di riprodurre I'aperturacon una precisione sufliciente.7. - TURBIDOMETRO. NEPHE-LOMETRO, FLUOROFOTOME.TROIl turbidometro, il nephelometro ed ilfluorofotometro sono degli strumentiformati con gli stessi elementi otticied elettrici dei colorimetri. Essi sonodei derivati ottenuti con delle modificheabbastanza semplici.Il turbidometro è uno strumento usatoper misurare la trasmissione ottica deiliouidi torbidi. Esso è molto simile alcolorimetro. I liquidi da misuraredifleriranno però molto dalle soluzionimisurate con il colorimetro, sarannocioè dei liquidi più opachi e più densi.Come con il colorimetro anche con ilturbidometro è necessario prepararedelle curve di taratura per tutte le soluzionida misurare. Queste curve vengonotracciate leggendo le indicazioni dateda soluzione note. La relazione fra latorbidezza e la concentrazione non èlineare.Il nephelometro ed il fluorofotometrosono simili come principio al colorimetroed al turbidometro, difleriscono peròper il fatto che la luce agisce stl unacellula disposta ad angoÌo retto rispettoal fascio dei raggi.Nel fluorofotometro la luce è prodottadalla fluorescenza della soluzione. Nelnephelometro si utilizza un raggio intensodi luce bianca, invece in fluorometriala fluorescenza viene eccitatapeî rîezzo di luce ultravioletta. Lo schemasemplificato di questi due strumentiè indicato nella fig. 16.8. . APPLICAZIONI E SENSIBI.LITAI colorimetri sono utilizzati per lamisura di costituenti colorati naturalmenteo di loro composti colorati. I1 metodocolorimetrico si usa per l'analisidelle soluzioni a bassissima concentrazioneper le quali i metodi volumetrici ogravimetrici normali sarebbero troppogrossolani. Per esempio in colorimetriaè possibile titolare un milÌigrammo difosforo minerale per litro di sangue.L'uLilizzazione principale dei turbidometriconsiste nella determinazionedei solfuri e solfati presenti nelle derratealimentari. Essi sono usati ancheper la determinazione delle dimensionie della distribuzione delle particelle.Con un tale strumento si può correntementedeterminare con l'analisi inacqua una sospensione di una parte suun milione.La migliore ttilizzazione dei nephelometririguarda 1'analisi quantitativadi precipitati sottili, incolori ed insolubili.Per dare un'idea della sensibilitàdi tali apparecchi possiamo dire cheessi permettono di rivelare la presenzadi fosforo nel rapporto di uno su 330milioni nell'acqua e di uno su 100 milioninell'acetone.I fluorofotometri si riservano la misuradi certe vitamine, sopratutto la vitaminaB, e la riboflavina (Br),in estrattibiologici che possono avere una concentrazionedell'ordine del milionesimo digrammo per litro.In questo primo articolo abbiamo vistomolto rapidamente come si combinanol'ottica e l'elettronica nella costruzione diapparecchi per i laboratori chimici. Inseguito tratteremo dei perfezionamentiche si possono ottenere ion le nuovecellule ed i fotomoltiplicatori. ATL' ANNUARIO 1961 della Rai' pubblicazioneannuale curata dal Servizio Documentazionee Studi, riunisce in un volumedi 573 pagine tutta l'attività svolta dalÌ'Enteradiotelevisivo italiano nel corso del 1960'Il volume si apre con un panorama minuziosodei programmi radiofonici e televisivi, sia ricreativie culturali che giornalistici: vieneesposto l'orientamento di fondo delìa revisionestrutturale della produzione radiofonicaattuata iÌ 3 gennaio 1960, vengonodescritti i principali problemi organizzativie le linee fondamentali di sviluppo di un annodi produzione, vengono passate in esame lerealizzazioni di maggiore impegno e gli obiet-517tivi della radio e della televisione. Seguel'elencazione per generi di tutte le trasmissionieflettuate, con relativi autori e interpreli.Anche le attività in campo internazionalehanno un proprio capitolo; in esso vienedescritta I'attività della < Iìai-Corporation ,,società creata a New York per rappresentaredirettamente la Rai negli Stati Utriti e nelCanadà. Si passa poi al massimo eventodell'anno: cioè viene esaminata tutta laimpegnativa attività svolta dalÌa Rai perla XVII Olimpiade di Roma. Seguono uncapitoÌo suÌla FiÌodiflusione ed un altro sulCentro Elettronico -\ziendale entrato in funzioneil 1o gennaio 1961. Un capitolo è dedicatoal Servizio Opinioni, che, al termine delprimo quinquennio di inchieste sull'ascoltoeseguite con continuità e tramite una organizzazionepropria, tton solo ha assunto unaprecisa fìsionomia attraverso una esatta definizionedei propri compiti, ma ha anchemesso a punto i vari metodi di indagine.Completano il volume i quadri dell'organizzazioneaziendale e la riproduzione integraledelle Relazioni del Bilancio e dell'esame dettagliatodel Bilancio e del Conto economicodell'esercizio 1960, in appendice ai quali sonotabelle e grafìci concernenti gli abbonamenti,la consistenza numerica del personale,gli investimenti e le spese e gli introiti'


dott. ing. Giuseppe Checchinato.:|Tachimetro di precisione a translstortLl0,001p*{lpunr0catdo!-ig. 1 - Circuito completoCR1 serve per tagliare glicollegato in modo da darecon regolatore Zenerimpulsinegativi ?1 èimpulsi positivi in I'1.H0TAjnel caso che rcnga messo e massà it p0sititodetla batteria usare i cottegamcnti tratteggiatil!:r.I(*) L.{RSEN, N.T., Antachometer, Electronicsn. 6, pag. 59.accurate transistorizedIl'orld, giugno 1961,Lo sTHuNIENTo DESCRITTo inquesto articoÌo è stato progettato e costruitoper un amico che aveva bisognodi un apparecchio preciso, stabile e dibasso costo per la misura delÌa velocitàdei motori. Si tratta sostanzialmente diun misuratore di velocità di impuÌsi;esso può quindi essere usato anche peraltri scopi, per esempio cotne frequenzimetroper audio frequenze oppure comecontaimpulsi in un rivelatore diradiazioni. Esso può inoltre essere impiegatocon vari trasduttori, può, peresempio, essere alimentato da un pickupfotoelettrico.Il principio di funzionamento è moltosemplice; dopo averlo spiegato noi cipreoccupererno inoltre di dare informazionisuflìcienti per permettere al costruttoredi modifìcare il complesso baseal fìne di adattarlo alle necessità particolari.Il costo dello strumento originale,che usa un milliamperometro da2 nrA, è risultato, ai prezzí del mercatoanrericano. di circa 10.000 lire.Se si desidera uno strumento portatilesi può alimentare con una batteria amercurio da ti,75 \:. Con ciò si eliminail diodo Zener regolatore, necessarioquando lo strumento è montato su unaautomobile, e si riduce il costo totaledi circa 2.500 lire.1. . TEORIA DEL FUNZIONA-MENTOLe riviste tecniche hanno ormai dcscrittomoltissimi tipi di tachimetri'perciò non ci soffermeremo su una discussionedi carattere generale rimandandoil lettore alla letteratura relativa.I Lachinretri nonnalnrente si dividonrrin due grandi categorie: quelli che impieganogeneratori a magnete permanentecome i normali tachimetri che richiedonoil collegamento meccanico adun albero rotante e quelli che utilizzanogli impulsi derir,ati dal sistema di accensione,cont'enientemente arnplifìcati.In questo secondo gruppo, che è l'unicocostruibile da parte del dilettantc.sono possibili rnolte variazioni. Llno diquesti apparecchi disponibile come scatoladi montaggio costa pressapoco krstesso deÌ tachimetro descritto in questoarticolo. Ilsso monta un unico transistoreed è abbastanza rappresentativodel secondo gruppo. Il segnale di entrataviene derivato dal polo caldo del distributore,filtrato con un filtro passabassoe rettifìcato. Un fìltro di media,che segue il raddrizzatore, dà una correnteproporzionale al numero di impulsiper unità di tempo (e quindi aigiri min) ad un transistore che funzionacome amplificatore lineare di correntecontinua e che aìimenta con il circuitodi collettore o di emettitore lo strumentoindicatore.Questo tipo di circuito ha due inconvenientirnolto gravi. Dapprima le oscillazionidella forma degli impulsi da unamacchina all'altra possono modifÌcarela taratura deÌlo strumento, nonostanteIa presenza dei fìltri. Ciò impedisce diusare lo strurrrento per misure precise.a meno che esso non venga tarato puntoper punto con un tachitnetro di precisione,nella particoÌare vettura in cui sivuole usare.Ma quel che è peggio è che questo tipodi strumento è eccessivatnente settsi-518


Fig, 2 - Circuito consigÌiato per la misura della resistenzainterna dello strumento.bile alle variazioni di temperatura,quindi e poco adatto per essere usatoin una automobile. Si è trovato che Iasensibilità alla temperatura è di circa1 !i del valore di fondo scala per ognigrado Fahrenheit, Ciò non deve sorprendere,dato che l'amplifìcazione in emettitorecorrente continua di molti transistorial germanio o al silicio risulta a 32 oCall'incirca 1,4 volte maggiore di quellaa 4 oC. Ciò significa che la stessafrequenza in entrata a 32 oC dàuna lettura superiore del 40 o/o diquella a 4 oC, a meno che non si usiuna controreazione di compensazione,Perciò un tale strumento serve solo perdare una indicazione molto srossolanadella velocità.Questa situazione è ulteriormente aggravatadalla necessità di lavorare abassa corrente di collettore acausadeÌlabassa potenza trasmessa dal fìltro. Ciòpuò fare in modo che la corrente di taglioamplificata del collettore (1,,) diventiuna quantità non trascurabile rispettoalla corrente dello strumento atemperatura eÌevata. Questa correntepuò variare nel rapporto da 1 a 10per una variazione di ternperatura di20 oC, e ciò dà luogo ad una certa letturaanche a velocità nulla. In presenzadi segnale questa deviazione si aggiungealla deflessione normale e provoca unerrore di Ìettura,Sono stati studiati alcuni perfezionarnentiper ridurre l'efÌetto della variazionedella forma di impulso: si è peresempio proposto f impiego di un preamplifìcatoresaturato e di un diodozener in modo da ottenere impulsi diampiezza costante. Tuttavia il problemadeìla Iemperatura rimane ancoragrave se taìe combinazione è eseguitada un amplifìcatore di potenza lineare.Llna modifìca che si è tentato di adattareè costituita da un amplificatore differenzialebilanciato a due transistoriche comanda direttamente lo strumentoin modo da ridurre lo spostamentodello zero. Tuttavia se i transistorinon sono perfettamente accoppiatie se non si usa una certa quantità dicontroreazione in corrente continua nonsi ottengono dei risultati soddisfacenti.Si noterà sempre un certo spostamentodello zero e della taratura.Con il semplice circuito della fig. 1vengono compìetamente eliminati o resitrascurabili gli inconvenienti della instabilitàdi taratura causata dalle variazionidi temperatura e dell'errore ditaratura delÌo zero causato dalla diversitàdelle forme d'onda. Inoltre contale circuito si elimina anche la necessitàdi un rnicroamperometro, sensibilee quindi costoso.Osservando il circuito della fìg. 1, si riconoscea prima vista che si tratta diun multivibratore monostabile. In questocircuito i transistori funzionano comecommutatori, non come amplificatorilineari. La conseguenza, immediatadi questo fatto e che, essendo i transistorirr aperti ir o r, chiusi ,i al passaggiodella corrente,Ìe correnti istantanee cheattraversano i transistori sono con buonaapprossirnazione o uguali a zeîo, ouguaÌi ad un certo valore determinatosolo dalle resistenze di collettore o die dalla tensione di alimentazione.Le caratteristiche dei transistorie le variazioni alle stesse provocatedalla temperatura non hanno alcun effettoapprezzabile. L'indipendenza dellalettura delle caratteristiche del transistoreè stata dimostrata sostituendo itransistori 2N107 ai transistori originali2N2414, I nuovi transistori avevanouna amplifìcazione 3,5 volte superiore,tuttavia la lettura di fondoscala variava meno del 2o1'o.Quando uno dei transistori è


IFlrlo strumento era stato in esercizio peralcuni mesi, si è lasciata la macchinachiusa e ferma al sole, dopo avere postoun termometro vicino all'apparecchio.Dopo alcune ore si è controllato il funzionamentoe notata la ternperatura.Questa era superiore a 50 oC.,t ilfunzionamento era ancora buono.La potenza dissipata nei transistori èuguale approssimativamente al prodottodella media delle correnti di collettoreper le tensioni di saturazione, se,come avviene in questo circuito, lacommutazione è molto rapida. Perciòse la corrente media di collettore di V,è 2,0 mA, la corrente dissipata nelcollettore e di 0,4 mW, mentre 4 m\À'vengono trasmessi al carico. Si haquindi un rendimento del 91 ]l; si possonoottenere dei rendimenti ancoramaggiori, aumentando la tensione dialimentazione del collettore, però ciònon interessa il nostro campo. Il puntopiir importante è costituito dal fattoche con dei transistori a buon mercatosi può mandare con maggiore sicurezzauna maggiore potenza ad uno strumentomeno caro e piu robusto, di quelche non sia possibile con dei transistori,più grossi che funzionino come amplifìcatorilineari.Un ulteriore vantaggio de1 sisterna propostosta nella indipendenza della linearitàdi indicazione dalla linearità deitransistori. La linearità dipende unicamentedalla linearità dello strumentoimpiegato, e se questo è suflìcientementebuona basta tarare lo strumento inununico punto della scala. Llsando comeindicatore uno strumento triplett mod.ti30 ed un oscillaLore audio cime generatore,il primo prototipo non ha datoluogo ad un errore di linearità superioreall'1o,,'o, supponendo che lo strumentonon abbia introdotto desli errori dicompensazione.2, . PARTICOLARITA. OBI, CTN-CUITOCome si è già detto il tachimetro è unmuÌtivibratore monostabile. Gli strumentiprecedenti impiegavano dei fìltripàssa-basso in entrata in modo da otteneredegli impulsi di area (potenza)suflìciente per comandare il circuito dimisura. Nel nostro caso si impiega inveceun fìltro passa-aÌto, perchè per comandarel'innesco del multivibratoreoccorre una potenza molto bassa edinoltre perchè un impulso a fronte ripidaprovoca una commutazione moltopiù precisa. Nel circuito di entrata lafunzione piu importante di ?, è quelladi collegare lo strumento ai sistemi diaccensione aventi sia il positivo, sia ilnegativo a massa. C, è un condensatoredi blocco della corrente continua. Laresistenza Àr, assieme alla bassa induttanzaprimaria di ?r, fa parte del fìltro,passa alto, R, ed R, costituiscono undivisore di tensione che riduce l'ampiezzadel segnale in entrata, altrimentitroppo elevata. In qualche caso520potrà essere necessario regolare il valoredi Àr; esso deve essere il più basso possibile,però tale da garantire un innescosicuro anche alle rnassime temoerature.Tale valore non è però criticoe non ha alcuna influenza suila taraI ura.Il diodo CR, serve per troncare lepunte di tensione negative.Il condensatore C, bìocca la polarizzazioneche potrebbe arrivare su V,dal secondario di 7, ed inoltre agiscecome un'altra sezione di filtro passaalto,e ciò in collegamento con la resistenzain entrata del multivibratore.À, ed R. servono per polaúzzare Vr.Se non si ricevono impulsi V, conduce.Le resistenze da R, ad -l?* sono statescelte in modo che quando V, è chiuso,V, risulti saturato. Quando V, è saturato,gli ernettitori di ambedue i transistorisi trovano a circa 1,08 \r rispettoalla presa di ntassa positiva. Il collettoredi V, è a circa 1,28 \,r. La basedi V, è a circa ,- 0,5 V ciò signifìcache essa è polarizzata in senso inlersocon circa 0,9 V, se si suppone che 1"osia eguale a zeîo, Quando con la temperaturaaumenta 1.o, diminuisce questapolarizzazione e ciò spiega I'esistenzadel limite superiore di temperatura.Con questa polarizzazione la corrente dicollettore di V, è uguale praticamentea zero e l'indicazione dello strumento ènulla.Ora, se arriva sulla base di V, un impulsopositivo di suffìciente ampiezza, essoviene portato fuori saturazione e la suatensione di collettore aumenta, cioèessa tende verso la tensione negativa dialimentazione. Questo segnale negativoviene trasmesso alla base di V, attraversoC, e provoca ìo sblocco di Vr.Quando V, comincia a condurre, il condensatoredi ritardo C, accoppia l'oscil-Ìazione positiva deì collettore di V, allabase di Vr, riducendo ulteriormentela sua conduzione. Questo tipo di rigenerazioneprovoca una rapida commutazioneed infatti poco dopo l'arrivodell'impulso V, è bloccata e V, è saturata.Il condensatore di ritardo C, viene caricatodurante ìa commutazione in direzionetale da rnantenere V, bloccatoper un certo periodo di tempo determinatosoprattutto da Àr, Àn, C, e dallaoscillazione di tensione del collettore diVr. Quando V, ritorna a condurre siporta rapidamente in saturazione, V, èbloccato ed il circuito è pronto per ricevereil secondo impulso.La corrente che attraversa V, è costituitada una serie di impulsi rettangolari.TaÌi impulsi hanno una frequenzache riproduce esattamente quella degliimpulsi in entrata, 1'ampíezza dipendeinvece dalla tensione di alimentazíonee dalle resistenze di carico e la duratadegli impulsi dipende soprattutto dalcondensatore di ritardo. Gli impulsidanno quindi luogo ad una tensionemedia continua il cui valore è proporzionaleal prodotto della frequenza degliimpulsi per l'area di ogni irnpulso.Quindi lo strurnento inserito nel circuitodi collettore assume una deviazioneproporzionale alla frequenza, antmessoche esso misuri Ìa corrente mediae non i picchi. La maggior parte deglistrumenti ò sufficientemente smorzataper indicare la media, solo per frequenzeinferiori ai 20 Hz si nota una oscillazionedell'indice. Ciò si ha quando unmotore da 6 cilindri cornpie 400 girial minuto.Gli altri componenti che non sono statimenzionati sono Cu e le resistenze deÌcollettore di Vr. C6 favorisce la commutazionein quanto abbassa l'impedenzadella sorgente di carica per Cu duranteil periodo di commutazione. Le resistenzeda -Rn ad R., e la resistenza internadello strumento formano il caricodi Vr. E desiderabile che, dopo cheI'apparecchio è stato Iarato, Ia resistenzasul colÌettore di V, rimanga vicinaa 1000 O, entro il 10or.o se possibile.Si possono trovare strumenti di qualitàmolto diversa, però, in questo càso vamolto meglio uno strumento con unaresistenza interna da 500 O. o meno.che non uno strurnento costoso, aventeuna alta resistenza interna ed un bassosmorzamento. Gli strurnenti importatidal Ciappone vanno in genere bene. Senon è nota la resistenza interna dellostrumento, si può misurarla facilmentecon iI circuito indicato nella fìg. 2. R,ed ,R, sono clelle resistenze variabili e,R, è la resistenza dello strumento. Doooavere staccato R, si regola R, fìno adottenere una indicazione di fondo sca-Ia. Con una pila a secco da 1,55 V À,dot'rà avere in genere un valore di1000-2000 O. Poi si aggiunge À, e ìosi regola fìno a portare la lettura ad unacerta frazione K del valore di fondoscala. Con il valore di ,E indicato ,R"varierà in genere da 10 a 500 Q. Poi sistacca la batteria e si misurano R, edÀ, con un ohmetro. La relazione esattafra la resistenze è Ìa seguente:^ f l g1a R.r-x - &arnmesso però che la resistenza internadi E sia piccola rispetto ad R,. Ciò èvero se la pila è relativamente nuova.Se R, viene regolato in modo da dare/, l'equazione si sern-esattalìrenIe K --plifica:^ À ,f(z :À;1 - :Nella maggior parte dei casi R, sar'àmolto maggiore di À, e Ìa frazionej^ À.- può essere trascurata rispetto alal'unità, quindi À, può essere consideratouguale a 1ìr. Tuttavia se la resistenzadello strumento fosse di 500 O e se sitrascurasse il rapporto RriR, si arrive-


tn9fess0onda quadre3V pp marFig. 3 - Con questo circuito di dilTerenziazione sipossono ottenere dei rapidiun'onda quadrl,impulsi positivi darebbe a determinare per À, un valore di339 O, e questo sarebbe un errore abbastanzagrossolano.Lo strumento illustrato in questo articoloè stato studiato per essere installatoin una vettura da turismo. Essoha due gamme: da 0 a 100 giri,tmin. e da0 a 5000 giri,'min. La portata inferioreè stata inclusa per avere una miglioreprecisione di lettura durante la regolazionedel regime minimo del motore.In un motore a quattro tempi ciascunacandela si accende una volta ogni duegiri dell'albero motore in modo che sihanno nello spinterogeno tre impulsiad ogni giro nel caso del motore a seicilindri; quindi il tachimetro riceve inentrata una frequenza irgrrale al numerodei giri diviso per 20.Per le macchine da corsa e per i maniacidella velocità sarebbe forse necessarioaumentare la portata anche a più di6000 giri/min. Altri potrebbero inveceaver bisogno di portate diverse per scopispeciali, per esempio per il controllodell'anticipo automatico. Può darsi poiche qualcuno abbia uno strumento conuna portata diversa da 2 mA. Tuttiquesti problemi si possono risolvere conÌa formuÌa approssimata:I:0,0285fCdove 1 è la corrente dello strumento inmA, f la frequenza in Hz e C la capacitàdel condensatore di ritardo (C,) in pF.L'equazione può essere usata per valutarein modo grossolano uno dei treelementi, quando sono noti gli altridue. Per esempio se si desidera ottenereuna deviazione di fondo scala in unostrumento da 1,2 mA con una frequenzadi 250 Hz iI condensatore Cu deve avereuna capacità di 0,1tì7 pF. Questo èun valore corretto a meno del * 10!5,ammesso che le resistenze del circuitoabbiano una tolleranza del f 5-o.ro eche la tensione di aÌimentazione siaesattamente uguale a 6 Y. Delle piccolediflerenze possono essere corrette conil potenziometro di taratura. In questomodo si possono ottenere tutte le scaledesiderate e si può usare qualsiasi tipodi strumento. Si deve però tenere presenteche il campo delle possibili cornbinazioninon è illimitato. Per esempiocon uno strumento da 2 mA si può arrivaread una frequenza minima di fondoscala di 60 Hz. Per delle frequenza minorioccorre usare uno strumento piùsensibile al fìne di evitare la sovrapposizionedegli impulsi e in conseguenzala non linearità ed i difetti di comandodello sblocco. Dall'altra parte la urassitnafrequenza che si può ancora rnisu-atta base di V1rare con una scala Ìineare è di circaL,2 kHz. Al cli sopra di questo limitesi deve b1'-passare I'induttanza delloalta presa su[secóndario di T1 strumento e si devono usare transistoriaventi migliori caratteristiche di commutazioneal fine di mantenere la formarettangolare degli irnpulsi.3. - NOTE COSTRUTTIVEl,a costruzione è molto sernplice e noinon ci dilunghereno in dettagli. llcablaggio e la disposizione dei componentinon sono critici; inoltre molti deicomponenti rtilizzati dall'autore provenivanoda recuperi, quindi in caso cliacquisto ci si può rivolgere verso elementistandard. Naturalmente, se glielernenti vengono carnbiati con altridi forrna e dimensioni dirrerse, oppurese si vuole inserire anche la batteriadi alimentazione si dovrà cambiare ladisposizione. In generale però il tipo dicostruzione adottato può andare semprebene per questo tipo di strumenti,perciò si è ritenuto opportuno illustrarlocon una fotografìa. La piastraperforata si può trovare facilnrentepresso i rivendìtori.Se si vuole costruire uno strumento pitrcompatto si possono usare le resistenzein ohmite da 0,1 W della serie TR chevanno bene per tutti i casi tranne cheper R, e -Rrr. Per la capacità di ritardosi può usare un condensatore in cartantelallizzala ma non un condensatoreelettrolitico. Come potenziometri ditaratura si possono usare resistenze siaa carbone, sia a fllo; è preferibile usareperò i tipi che hanno un comando acacciavite o che sono provvisti di unsistema di blocco.I collegamenti tratteggiati della fìg. 1,servono per il caso in cui Ia batteriadell'autovettura abbia a nassa il positivo.Corne interruttole si può usarneuno a tre pali ed a due posizioni. Nelcaso in cui il tachimetro venga usatosolo str una vcttura si prrò orne[ [erel'interruttore e la resistenza non utilizzata(Àr, o Àrr).L'alirnentazione può essere derivata daluna batteria a mercurio se si vuole chcf lo strumento sia portatile, oppure dallalbatteria della vettura in caso di mon-Itaggio defìnitivo. In questo caso è ne-[cessaria una regoÌazione di tensioneflcon diodo zener (L',Rr), inoltre si rac-!]comanda che lo zener usato abbia unafrtolleranza del + 5 lo se si vuole poterefutilizzare l'intero campo di temperatuira.L'assorbimento medio di correntel(zener escluso) è di circa 4 mA. Conlun sistema di accensione a 6 V è imposjsibileottenere contemporaneamenteiuna buona regolazione della tensioneldi alimenLazione lnecessaria per avereluna taratura stabile) ed un arnpioicampo di temperatura, senza dissiparefiuna potenza eccessiva nel regolatore.iPerciò se si desidera montare qtresto cirícuitonelle vetture con batteria a tì Ycortvicne usafe una batteria indiuendentc.4. - TARATURALa taratura completa è rnoÌto sertrplice.La sorgente cli segnali più convenienteè costituit:r o da un generatore di irnpulsidi precisione oppure da un generatoredi onde quadre audio.Se si dispone solo di un generatore adonde sinusoidali si può trasforrnarc Iasua.uscita in onde quadre mediante un< trigger ,i di Schmitt. Per questo scop


.l TV 3ooni.'is, 1/0276ÈfrIrvrr.nîîî- )uuuup-F rIfr l l@Fig. 21027roF-ig. 3/0276522IyInterferenza di stazione a RF sullaricezione TV0276 - Sig. "L. Del Giud.ice - La Spezía,\llo scopo di permetterci rli rispondere connraggiore esattezz,a al suo quesito sarebbestato opportuno che ci avesse indicato haquale fenomeno di striatura da luogo, sulloschermo del cinescopio, la stazione inlerferente.Sarebbe stato pure interessante conoscerela frequenza fondamentale deìla stazione,dato di non diflìciÌe reperibilità in considerazionedella vicinanza alla sua abitazione.Ciò ci avrebbe permesso cli formularetlei giudizi maggiormente precisi. Infatti unastazione trasmittente interferente, nei confrontidelle ricezioni televisiva, può clar luogoai seguenti. prirrcipali, fenomeni:7o) Segnali a radio frequenza di stazione emittente,douuti alla frequenza fondamenlale oppuread una frequenza armonica íI cuí ualoreinteressa iI canale TY nel quale si eflettua Iaricezione. (Nel suo caso, può trattarsi,_tuttoaì pirì, di frequenza armonica).Se la posizione della stazione è opposta, oquasi, a quella del trasmettitore TV potrebberimediare all'inconveniente f acendo uso diun antenna tipo corner, suìla quale ci siamointrattenuti più volte in questa stessa rubrica,munendola di una discesa a cavettocoassiale. Nel caso che la oosizione dellastessa dillerisca solo sensibilmente da quella(lel trasmetlitore TV occorre orientare I'arrt.ennain modo taìe da rendere oossibile lariceziorre dei segnali utiti. Può tentare dieliminare l'inconveniente realizzand,o ultcirculto trappola costituito da quattro spiree mezzo di filo smaltato da un millimetro,avvolto su di un nucleo regoìabile avente undiametro di l0 millimetrii da due conderrsatoriregolabili con capacità da 2-30 ptrciascuno, inserito come visibile in figura 1,all'ingresso del ricevitore TV. In presenzadei due segnali si agisce sui nuclei e sui condensatoriin modo da eliminare il seqnalei n I erfere nt e.2o) Segnale a radio frequenza di stcLzion emittenteche lauora su di una frequenzct che differísceda quella del canale riceuulo del rtoppiodel ualore della frequenza íntermedia del tete-Disore. Questo fenomeno si può notare per unclato televisore e non per altri, anche seposti nello stesso locale, qualora essi abbianouna frequenza intermedia di valore diversodal primo. Naturalmente tanto questo tipodi interferenza quanto quella del primo casodebbono sparire qualora si cambi canale diricezione.Per eliminare l'inconveniente. oltre alleprecauzione di cui sopra, si può far ricorsoa dei tronchi di linea in quarto d'onda oppuread un filtro simile a quello di figura 1.Talvolta la frequenza disturbatrice puògiungere al televisore tramite la rete di alimentazionein tal caso occorre reaìizzare unfiÌtro del tipo di quello indicato in fìgura 2.Le bobine che dovranno avere una induttanzadi 1 mH ciascuna saranno costruiteavvolgendo del fìlo smaltato da 10/10 su duerocchetti. Il filtro dovrà essere contenuto inuna cassetta di alluminio coìlegata a massa.30) Segnall a radio frequenza di stazíone emittenteIa cui frequenza è compresa fra quelledella banda dell'amplíficatore a frequsn2d intermedíadel uileo. Questi segnali in relazionealla loro elevala intensi[à possolo passareattfaverso iÌ circuito a RF oppure possonoessere captati direttamente dalt,amplificatorevideo. Si tratta di un anomalia ihe seneralmenteè dovuto a schermatura clilettòsadel ricevitore TV e che si può eliminare inserendoall'ingresso di quest'ultimo un fìltropassa alto accordato sulìa frequenza intermediavideo.In fìgura 3a si riporta lo schema di un circuitoadatto ad attenuare le frequenze compresefra 40 e 47 nIHz e adatto per cavocoassiale a 75 O. In figura 3ó si ha un circuitosimilare ma adatto per impedenze a 300 O.Nel primo caso le bobine saranno costruitecon filo smaltato da 8/10 avvolte su di unnucleo regolabile avente un diametro di 6millimetri (induttanza circa 0.30 pH). Nelsecondo caso le bobine, dello stesso filo, sarannocomposte da 6 spire avvolte in ariasu di un diametro di 8 millimetri (induttanzacirca 0.20 pr.H). Esistono altri casi di interferenzache però esulano, a quanto pare, dalquesito che lei ci ha posto.(P. Soati)Delucidazioni circa un ricevitoreconvertitorea transistori per i145 MHz0277 - C. Fadda - Napoli.L'apparecchio descritto ne1 dicembre 1960(I'antenna, n, 12) non è altro che un convertitoreper i 145 nlHz, le cui oscillazioni localia 120 lIHz si ottengono tramite un quarzolavorante in ouerlone su 40 MHz, del tipo adoppia conversione di frequenza,ì,'uscita a -155 kHz deve essere appiicata adun altro apparecchio munito dei circuiti rivelatoried amplificatore di bassa frequenza.Il convertitore VHF vero e proprio fa uso diquattro transistori RCA, del tipo < drift >,nei seguenti stadi: amplificatore VHF, mescolatore,oscillatore, overtone 40 NIHz, tr!plicatore di frequenza 120 fIHz. Il còllettoredel mescolatore fa capo all'estremità caldadi un circuito accordato su 25 MHz regolabilea. mezzo di nucleo magnetico, dato che ladiflerenza fra la frequenza ricevibile di 145lIHz e quella del circuito triplicatore a 120lIHz è per l'appunto di 25 I,IHz. L'emettitoredel transistore oscillatore 2N247 è collegatoad una resistenza di 200 ohm e ad unabobina di arresto avvolta su di un tubo dif errite. Mentre l'emettitore del transistoretriplicatore è collegato a massa tramite unaresistenza di 510 ohm, il suo collettore facapo all'estremità calda della bobina diuscìta accordata su 120 IIHz.Per quanto concerne il circuito relativo ilcambio di frequenza, nel quale sono usatitransistori del tipo 2N2.17 RCA, la frequenzadella prima I'Itr è variabile îra 24 e 26 MHz.Al circuito accordato del collettore del primomescolatore sono accoppiate alla base delprimo transistore media frequenza cinquespire di fiìo, Tale accoppiamento non avvienedirettamente ma tramite un diodo al silicio,del tipo francese THP21, polarizzato dalsistema di regolazione automatica. I circuitidi collettore dei due transistori amplificatoria 24126 nIHz sono simili.E da tenere presente che tutti i condensatorifissi usati nei circuiti accordati dovrebberoavere una precisione del 2 91". L'osciÌÌatorevariabile è montato con la base a massa, corìuna reazione di emettitore ottenuta dal colletlore,tramite una capacità di scarso valore.La tensione di alimentazione


permetterc unir suflìcienle mcscolezione deisegnali. Come corrdensatorc triplo, nell'apparecchiooriginale è stato useto un Arena.francese, avente una capacità minima di7 pF e rnassimer di 29 pF.Per quanto corìcerrìe il montaggio esso èaflìdato un poco :rll'inventira del costruttore,tenendo presente che per il tipo di demoltiplicadei conrandi è stato adottato unmetodo che in Italia puó essere risolto diversamente,rtata la disponibilità sul nrercatodi ottimi denrnltipìicatori.ll convertitore YIII" è stato costruito su cliun chassis alto ii5 nrnr, lungo 78 e largo 72mm. SuÌ lato sirristro sono stati montati lapresa coassiale, la base di alimentazione e idue condensatori da 800 pF. Sul lato destrosono stati saldati tre tubi di rame, aventi6 mm di diametro irìterno e Ìa lunghezzadi 25 mm, e collegati zrl lato sinistro dell'altrochassis. Uno schermo posto nel senso dellzr\unghezza, nella parte inferiore deÌlo chassis,serve a separare l'oscillatore ed il triplicatoretlagli altri circuiti. Lo chassis relativo il secondocambio di frequenza ò alto 35 mmlungo 102 e largo 72 mm. Nel lato sinistroò montato il demoltiplicatore a vite senzafìne. Il variabile è sistemato neÌla partesuperiore dello chassis.Nel caso queste note non fossero suflìcienti,posso procurarle delle note in lingua francese,piir dettagliate.:o o o-ltElÈÈ?v"Apparecchi del surplus italiano -Ricevitore Safar - Tipo 1150 M.0278 - Ríchíed.entí d.irsersí.Il ricevitore S.Lr.tn tipo 1150I'I, i primi esemplarideÌ quale furono costruiti nel 1937, fuabbastanza usato durante il periodo bellicoe ciò spiega come molti di essi siano ancorain circolazione presso i radio amatori. Esso èadatto alla ricezione delle gamme radiofonichee radiotelegrafiche comprese fra i 4000ed i 21.000 kHz (75+7l metri circa). Qualcheesemplare di tipo simile è in circoÌazione consigle diverse. I tubi usati sono 11 piú duestabilizzatori; 2 tubi del tipo 78 fungono daamplifìcatori a RF; 1 tubo 6L7 da mescolatore;1 tubo 76 da oscillatore radio-frequenza;1 tubo 76 da oscillatore media frequetrza;1 tubo 76 da oscillatore a BF; 1 tubo 6L7 daamplifìcatore modulatore a BIr; 1 tubo 78da amplificatore di media frequenza; 1 tubo6L7 da mescolatote di media frequenza; 1tubo 6HG da rivelatore; 1 tubo fìnaÌe tipo 42.Il valore della media frequenza è di 600 kHz.Nel circuito di bassa frequenza può essereinserito un filtro accordato su 1500 Hz ilquale ha il compito di attenuare le frequenzeinteferenti. Clò permette, durante laricezione radiotelegrafìca di onde persistenti,di aumentare la selettività del ricevitore edi aumentare notevolmente il rapporto segnale/disturbo.Il ricevitore ò montato su di un telaio disilumin ottenuto per fusione. Il tamburo dilettura è tarato in megahertz. La sintonia diprecisione si ottiene usando la graduazioneda O a 27 (ultima a destra del quadrante)'ad ogni grado deÌla quale corrispondono 100gradi di rotazione della manopola di comando.In tali condizioni la rotazione utile del tamburodi sintonia risuìta suddivisa itr 2700parti.In figura 1 riportiamo lo schema compìetodi tale ricevitore. Purtroppo non disponiamodella tabella relativa i valori dei componentÍ,valori che del resto possollo essere faciìmentericavaii dall'apparecchio essendo per lamaggior parte indicati nei singoli componen-. sI523


I?jg. 110219trig. 2i0279ti stessi. l,a tensione di accensione è di tì Ve iì,,1 ,\ la corrente. L'alimentazione anodica,che si può ottenere con uno dei soliti alimentatorifacenti uso di una 5Y3 od altra valvolasimilare, deve essere di 250 \r e 80 mA.llutti i comandi del ricevitore sono oosti sudi utt parrrrelìo frorrtale. Ad ognuno di essicorrisponde una clicitura che ne inclica lafunzione.(I'. Soati)Registratore per correntl vaganti.0279 - Sig. A. Ferrí - Fírenze,,\pparecchi adattabili alla registrazioue dellecorrenti vaganti in commercio ne esistonoparecchi: le diflìcoltà che possono sorgereper i1 loro impiego ritengo siano piir di ordinepratico che di ordine tecnico. Infatti unapparecchio molto sensibile e adatto adeseguire delle registrazioni in intervalli dit.empi molto ridotti generalmente è piuttostocostoso. Ad ogni modo, procedendo con ordine,sull'argomento posso dirle quanto segue:1o) In Italia la C.G.S. con sede a Monza,costruisce dei buoni registratori nei quali èriuscita a superare alcune delle diflìcoltàda Lei segnalate, usando per la registrazionedella carta metallizzata. Con tale tipo dicarta la penna per l'inchiostro r.iene sostituitada un sottilissimo elettrodo scriventeil quale è disposto sul braccio dell'equipaggiorlobile deÌlo strumento. Detto elettrodo aopoggialeggermerr te sul tiiagramma di registrazionee Ìa pressione di contatto risuÌtamolto piu ridotta rispetto a quella dei sistemiconvenzionali. Il diagramma di registrazionesi ottiene su della carta ricoperta da uno stratometallico molto sottile, a basso punto difusione, ottenuto a mezzo di evaporizzazionesotto vuoto, La penna elettrica nel suo movimentobrucia lo strato metallizzato dellacarta, lasciando una traccia ben visibile, Leconsiglio perciò di richiedere il catalogo atale Ditta, anche per accertarsi che la stessapossa fornire dei registratori aventi una velocitàdi svolgimento della carta suflìciente aisuoi scopi.2o; Un ottimo strumento particolarmenteadatto allo scopo è \'enograph - T-vpeZSG BN 18531 - costruito dalla RoHne &Scnrvenz di }fonaco rappresentata in Italiadalla Drrr,q. Ixc. O. Rorn. Via Tasso 7.\{ilano. Tale apparecchio permette la registrazionedi tensioni comprese fra 0 e 300 Vin diverse sottogamme comprese, da 0 a3/10/30/100/300 V. La registrazione puòessere eseguita a piacere con zero al centro,a dest.ra o a sinistra. Le velocità di registrazionepossono essere 10 e cioè: 20 mm/or€ì,1-2-5-1.0-20 mm/minuto, oppure 1-2-5-10mm,/secondo (ng. 1). Naturalmente per maggioriprecisazioni le consiglio di rivolgersialla Ditta in questione.3o) Anche la Drrr.r Irc, S. & Dn. GurlcrBnr-orrr, P. Trento 8, ){ilano, rappresentantecli numerose case americane dispone di ottimiregistratori. Per esempio l'amplificatore cc.in unione all'elettrometro con registratore,che formano il complesso 1230 AE dellaGnNnn-q.L R,q,oro Colrp,l\rr, permettono laregistrazione di tensioni comprese fra 30mV ed i 10 V. Quindi le consiglio di rivolgersianche a questa casa, dalla quale riceveràsenzfaltro notizie particolarmente preciseriguardo al problema che le sta a cuore,Altre informazioni potrà richiedere pure allaDrrr.q. AESSE, Arr,.Lnnccrrr n SrnurruNrrscrENTrFrcr, Piazza Erculea, 9 Xlilano.Comurrque resto a sua disposizione per ulteriorischiarimenti.(P. Soali)Adattamento alla Ricezione dei canaliper rrUHFr del ricevitore pertelevisione C.G.E. 5460 e relativoschema.0280 - Sig. D. Chía.ggio - N. Grunto,l,a ricezione del secondo canale con il televisoreCGE 5,160 è possibile anche con l'uso diun convertitore esterno ad alimentaziorreindipendente -- in tal caso, naturalmente,Ìron occorre apportare al televisore stessoalcuua modifica, salvo la commutaziotìe peril canale \rHF corrispondente all'uscita deÌconvertitore.Però, in considerazione del fatto che taletelevisore è già predisposto per accogliereun sintonizzatore UHF e a tale scopo disponeanche delle relative prese sia per la tensioneanodica che per la tensione di accensione, èsenz'altro consigliabile attenersi a quest'ultimasoìuzione, tanto più che Ia CGE forniscei sintonizzatori adatti.Lo schema del televisore CGE 5460 è statopubblicato nel voÌume f.Ì dello SCHEIÍARIOTV edito dalìa Editrice Il Rostro, uscito nel1960, ed il cui costo è di llre 2500. Dietropagarnento di tale importo, oppure, a suarichiesta, contro assegno, potremo spedirlesenz'altro il volume in questione.( P. Soati\Dati relativi I'apparecchio del surplus- ARB.02BrElenchiamo i dati reiativi il ricevitore delsurplus americano ARB il cui schema, privodi taÌi dati, è stato pubblicato nel no 8, agosto1961. dí I'anlenna.Cror : 180 plìi Cros : 180 pF; Cros : 68 pF;Crro : 182 pFi Cros -- 7-47 pFi Crto : 02 pF;Creoaac - 16-536 pF; Csst,nc : 07 pl-;Crrr: ng1 ;rF: C,r;: l0 pl-': Cnt: Crrz:02 prF; Cnz: 7-47 pF; Crrr : 7-47 pF;Cnt: 170 PFi Crrr: 01 pF; Craz: 24 pF;Cras : 3-25 PFi Cr:e : 25 pF; Crno-- 22 pF;Ct t: 92 i-iFi Ctso : 470 pF; Cr;: : 05 pF;Crso - 02 pFj Cus: 33 ptr; Cu+:22 pF;Crsr : 10 pF; l-'rrr,a3a : 01 pr.F; Crer : 02 pF;Crso : 180 pFi Cro, : 33 pF; Crsr: 330 pF;Cnt- 02 pFi Crre: 33 pF; Croz: 330 PF;Crsr : 750 PFi Crrs : '170 pF; Crse : 470 pF;Cnza: 1 uF; C-ìrur1 : 2 pLF; Crze : 01 [..F;Crs; : 180 pFj Croz.a : 15 pF; Cru s : 001PFi Cruo : 001 pF; Cru"c -- I,75 'p.F; Crr, :02 FF; Crur6' : 5 pF; Cres : 3000 {.LF;C,r1; : 10 ptri Cr:o : 900 pF; Cnon: 77-546pr..Àror: 1000Oi Àrg; : 470.0t10Q; Àrn: 1000f,); Àrrr: 15.000 O; Àrsr: 35.000 f); Àrr, :1000 O; Àros: 10 MO; llrru: 88 O; Rrzz:82.000 O; Iiro, : 36.666 O; Rrr, : 15.000 O;À1on : 39.ggg O; Àro, : 39.000 Q; firzs : 68O; 1ìro, - 6800 O; Rro, : 2700 f,); ,Rrr,: 63O; Àrorr : 20.000 f,); Rrou : 1,5 MO; fiuo:100 O; Rzota: 20.000 Q; lì20? : 3900 O'Àroo : 8200 Q; Àrorr : 180.000 f)i Àzor :1200 O; R:orc : 15.000 Q; firzr : 47.000 O;Rnz: 22lt O; Rror: 820 O; Àzor: 560 O;Àrze : 39.000 Oi llrzs : 1000 O; À11s : 47.000O; Àrr, : 47.000 O; Ilrru : 1,5 IIO; Àrrs:.170.000 Q; Rrs; : 5600 O ; Rrr, : 100.000 O;Rno : 27.000 l); Àns : 10.000 O; Àrzo:: 10.000Q; Àrso: .170.000O; Àrsr: 1000O.(P. Soati)Schemi del surplusr il frequenziometroBC22l (SCR-211)0282 - Sí9. R. Bonaíutí - Prato e ríchíed.enti.precedentí.Il 8C221 fa parte del complesso SCR211deì quale se ne corìoscono lumerosc seriecontraddistinte dalle lettere A, B, C, D, E,524


Fig. 1/02826Ytrig. 2,'0282il secondo canaledi televisione(segue da pag 4BI)ma si annunciu rnolto tariato ed in-Ieressa.ntc e forse. olnteno ull'inizio,come cornp('tsizione ed attrottite, decisamentesuperior


cioè 1000 kHz, che dovrà essere ricer.uta distintamentesu di un ricevitore acl ontla metliasintonizzato su tale frequenza.t-n controllo similare si può eseguire su1 cir'-cuito oscillatore portando il comando suposizione Oppnarr. Queste due operazioniserlono a stabilire che questi due circuitisiano in condizioni perfette ed in caso diirnomalia permettono di stabilire che ilguasto ha la sua sede nell'amplifìcatore clibassa frequenza.(P. Soati)Cristallo ]IllzpF rnica; Cra : 100 pF mica (da usarsicon cristallo a 3,5 ìIHz) cioè in paralleloTrasmettitori per radioamatori a- af L, 1er3.5 llHzr. Cz : J0 pF variabile;datti per funzionare sulla gamma !:?_-22 plì mica (in parallelo a L, per i 3,5c+ :dei 3,5 7 e 14 M}Iz.III'). !"150 pF variabile; c5: Cs, Cs -0,01 pF carta; Cr, Cro : 0,001'pF mica:O2B3 - M. Busiello -C11, (:n: 4 ptr 1500 \r carta;Brescía.-R,':220 ÓI \\; /1, -- 17.0U0%Q \\; ,Rr: iO.OOO;\';f- apparecchio di cui aÌlo schema di figuraFr :1100 mA shunt per strumento: 1ì. :può essere usato tanto come trasmettilore15.000,0 1\y; 1lu : 47 e /2\\; R, * h Anelle bande dei 3,5,7 e 1,1 lIFIz,1cotì unaW; 11, - 200 m.\ shunt per strumento:potenza di uscita dell'ordirre dei ,10 Às :W,ó0.000 Q 25 W; Ilro : 16.669 Q 25 \Viquiìrìto come VlìO suffìciente a pilotareLtunoscillatore catodico .,- l^\ tcristalloanrplifìcatore fìnale avente un uscita di3..]circa-\IHzr l-t spire fi[o rro 22 diametro 25r0() \\-.mm. lunghezza 22 mm, Con C, in parallelo.Si tratta di urì classico circuito Colpit18 :il cui(cristalto 7 \IFtz) 10 spirè fìto 22 comeoscillatore si vale di un tubo (iL6 sopra.e Ì'amplilicatoreduplicatore, che funge in classel, - circuitoL',di piacca -- 2A (3,5 ltlHz)tli un tubo 807. Qualora il complesso80 spiresiano 2tì diametro 12 mm a Àpire compa.tteusato per la banda dei 3,5 ìIHz l'oscillatorecorr C, irr parallelo. 2A - I \lH4 40tlovrà essere sintonizzato su 1,75spireNII{z mentrei circuiti costituiti da < C8I-2 > e < C1.1L3,no 2.1 diametro 12 mm a spire compatte.2C (1.1 XIHz) 25 spire no 18 diametro 12 mrn.dosranno essere sintonizzati entrambisu di unasulunghezza di 30 mm.:i.J \IHz. Ijesiclerando lavorare suiZ, -7 ìIHzAmplificatore di placca - 3A (3,b \IHz)l oscillatore sarà predisposto su2{3,5 lIHzspire 35 mm di diamelro su di una lult_r gli aìtri due circuiti su 7 nlHz. Infìne peruttenere un uscita su 1,1 l'IFlz l'oscillatore:ara sintonizzato su 3,5 lIìlz, il circuito(-81.2 su 7 flllz ed il circuito C11L3 su 1.1\l I Iz.0sc.6L6Il nrodulatore sarà inscrito nel circuito anorlicorlel tubo 807. Dcco il valore delle bobine.l-r - per li,5 -\IHz in uscita: 21 spire fììo.nìaltato deÌ no 20, per uscita su 7 e 1,1 -\lHz: llj spire fìlo smaÌtato no 16. Lr: per uscitasu 3,5 -\IHz - 3i3 spiro filo smaltato no 20,per uscita su 7 e 1,1 llllz : 20 spire fìlo5nìaltato n" 16. L3 - per 3,5 liHz : .4.1.pire filo smaìtato no 20, per 7 \II7z:-l:l spire fìlo smaltato lto 20, peÌ 1.1 lIHz -ll spire lìlo smaltato n" 16.'I-utte le bobine dovranno avere un diametrodi 3tl nrillimetri e saranno arrvolte su di unar Fig. 1/0283Iunghezza di 36 millimetri.segue il vaiore degli altri componenti: Cr,r.r : 5(t(l pF coefi. tenìper:ìtura zero, ceratrtico:C, - 156 pF variabile; C, - 150 pI,'cerantico coeff. temp. zero; Cu : 250 ptrcerarrrico coelì. ternp. zerc; C,, - 0,01 FFtirr{r V ntica; C, : 9,692 pF 1500 \r mica;(., : i-.t plr vnriabile; Cn : 169 pF 15(X) Vtttica: (.r0, l,'rr : 0,01 pF carta; Crz : 0,005'rli til)t) \' nrica; Lìr, : 0,005 prF 1250 \r mica;r-rr : 5l) pF variabile; .Rr: 50.(X)0 Q 2\\-; fJ,li": 7(tl)t) O 2 \\':.1ì.r- 700O 10 \V, 1ì4 -II2rr.outtO i0 \\-; À, : 50Q 1 \\Ì non incluttiva;__lllu - 51; O, 5\\', nou incluttiva; RFCI : 2,5rrtll a lìIi'; RIr(12 : 10 nH RÈ; RF(ìi3 :lt.t spire cli fìÌo smaltato no 2'2 avvolto su tliuna resistenza da 1 IrtQ 1 \Y.In ligura 2 invece è rappresentato lo schemarli un trasmettitore per 3 bande a crislalloe adattato per Ì'uso del VFO, avente unaI)oterìza di uscita di circa 60 W. La valvol:roscillatrice in tri-tet è una comune 6V6 men,tre la finale è la solita 807, già in suo possesso.(.onre raddrizzatrice è stata usata la valvola.-rll{G Y la quale naturalmente può essere\ostituita da aÌtra sirnilare. I tubi regoìatorisono rispettivamente VR-150 e VR-105.Yalore rìei vari componenti: C, : Cs - 100 Fig. 2/0283ó,J773A3B3B3C4A4rl4B.lcghezza di 10 mm. Link di 3 spire (lato frecldo).28 (7llHz) 18 spire 25 mm. di diametro suuna lunghezza di 40 mm. 3 C : (14 X,IHZ)12 spire come sopra. Link per le uÌtime duebobine: 2 spire.l+ : bobina di antenna - 4A (3,5 X{Hz)30 spire 40 mm di diametro su una lunqhezzadi 50 mm. Link a tre spire dal centio. 48(7X{Hz) : 24 spire 40 mm di diametro 55 mmdi lunghezza. Link a tre spire dal centro.1C : (14 nIHz) 14 spire 40 mm. di diametrolunghezza 52 mm. Link a tre spire dal centro.lr : 6 H, 175 nA; ['IA: milliamperometro0-10 mA; RFC1 : 2,5 l,IH impedenza RF;RFC2 : 11 spire fiÌo no 20 diametro 7 mmlunghezza 20 mm. Sr : commutatore ceramico.S, : commutatore; Sa: commutatoredue sezioni tre posizioni; Tr: trasîormatoretipo universale 500 V per ogni sezione 200mA. 5 V 3 A,. T2: trasformatore accensione6,3 V 34.Al jack J, fa capo il tasto, ma naturalmentemediante l'uso di un buon modulatore ilcomplesso può essere usato come ottimocompìesso arrche in fonia. (P. Soali)AHPI.8073ll? líMf zcîarlt0 l rI'1526


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