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RELAZIONE Di PROGETTO

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che potrebbero costituire incompatibilità tra lo stato di fatto esistente e leprevisioni del piano, condizionandone l'attuazione.• La definizione degli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica esociale, di qualificazione paesaggistica e di protezione dell’ambienteprevisti dalla normativa e dalla pianificazione sovraordinata, nonché gliobiettivi e le scelte strategiche generali che l’amministrazione responsabiledel piano intende perseguire.• L’elaborazione e valutazione di sostenibilità della bozza di proposta dipiano, tenendo conto delle possibili alternative finalizzate alraggiungimento degli obiettivi. Dall’analisi degli scenari, verrannoindividuati gli ambiti strategici di intervento.• L’integrazione dei risultati della valutazione nella redazione del piano:ai fini di una corretta scelta dell’alternativa perseguibile (tra le alternativeragionevoli), è auspicabile individuare, per ogni ambito territorialeomogeneo, le relative “capacità di carico” biofisiche che rappresentano lesoglie quantitative e qualitative per i diversi usi delle risorse, lasciandoagli strumenti di pianificazione la gestione delle medesime. Lapianificazione sarà sostenibile quando gli interventi derivanti dallaattuazione delle previsioni di piano consentiranno di invertire la tendenzaa sfruttare le risorse ambientali al di sopra della loro capacità dirigenerazione.• Il monitoraggio e implementazione del Piano. La VAS non si esauriscenella fase preparatoria del piano ma perdura anche durante e dopo la suaattuazione al fine di verificare la correttezza delle previsioni contenute nelpiano stesso. La fase di monitoraggio risulta essere molto delicata e alcontempo di importanza strategica, poiché con essa si pone in evidenza sel‘implementazione di un piano è coerente con gli obiettivi e le azioniperseguite dal piano stesso. Il monitoraggio permette infatti di verificareperiodicamente, attraverso l’utilizzo di opportuni indicatori disostenibilità, l’effettivo raggiungimento degli obiettivi, evidenziandonuove o potenziali criticità: la distanza dall’obiettivo fissato indica lasostenibilità delle scelte strategiche di piano. L’aspetto vantaggioso einnovativo di questo strumento di “controllo” risiede nella possibilità diidentificare azioni di compensazione/mitigazione per risolvere il problemadi un eventuale scostamento tra programmazione ed implementazione delpiano.3. La concertazione per la costruzione condivisa del pianoIl Piano di assetto del Territorio Intercomunale previsto dalla legge regionale11/04 si configura come strumento di elaborazione partecipata della prospettiva diorganizzazione del territorio sul lungo periodo.La concertazione, per introdurre una logica di co-pianificazione tra gli Entideputati al governo del territorio, e la partecipazione, per raccogliere le opinionidiffuse e agevolare il dibattito sulle intenzioni strategiche, necessitano di unprocesso di relazioni tra parte tecnica, soggetto politico-amministrativo e cittadiniche si snoda lungo tutto l’arco dell’elaborazione del piano, dal DocumentoProgrammatico al Progetto preliminare al Piano di Assetto.Nel merito all’articolo 5 la legge regionale 11 del 2004 prevede che:6

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