Piano di gestione dell'emergenza - La Venaria Reale
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VENARIA REGGIA – PARCHEGGIO A E BIl ponte Verde e il ponte Castellamonte sono interferenze particolarmente critiche inquesto tratto. Questi ponti inducono un forte restringimento della corrente a causa delle spalle delponte ravvicinate, due pile in alveo e della struttura ad archi ribassati che provoca forti rigurgiti amonte. Il Ponte Verde viene aggirato sia in sinistra che in destra e il deflusso entrasignificativamente nell’area dei giar<strong>di</strong>ni della Reggia. Anche per il ponte Castellamonte siverifica uno scenario simile e le aree allagate interessano estese zone urbane del Comune <strong>di</strong><strong>Venaria</strong>.4.1.3 <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico<strong>La</strong> criticità idraulica del tratto <strong>di</strong> alveo interessato dalle opere risulta essere nota, sia perevidenze <strong>di</strong> alluvioni che hanno interessato l’area nel passato, tra cui la recente del novembre1994 e quella del 2000. Stu<strong>di</strong> idraulici e geomorfologici sono stati realizzati in passato (da AIEngineering in collaborazione con Geo Engineering nel 1998 lungo l’asta del torrente Cerondaper conto del Comune <strong>di</strong> <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> e dalla Società Alpina per conto del Consorzio della<strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> nel 2009). Questi stu<strong>di</strong> hanno portato alla definizione delle fasce riportate dal<strong>Piano</strong> per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino (ve<strong>di</strong> tavole delimitazioni fascefluviali del PAI, Foglio 155 n.1 <strong>Venaria</strong>, deliberazione 9/2007), redatte secondo la legge 18maggio 1989, n.183, art. 17, come già illustrato nelle figure precedenti. E’ visibile come le areein progetto ricadano all’interno della fasce A (<strong>di</strong> deflusso della piena) e B (<strong>di</strong> esondazione).Si fa riferimento alle seguenti deliberazioni dell’Autorità <strong>di</strong> bacino:1) “<strong>Piano</strong> Stralcio delle Fasce Fluviali”, adottato dalle Autorità <strong>di</strong> Bacino del Po,in data 11/12/1997 con deliberazione n.26/97;2) “<strong>Piano</strong> stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI), Norme <strong>di</strong> attuazione,Direttive <strong>di</strong> <strong>Piano</strong>”, adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale n.18in data 26 aprile 2001 dall’Autorità <strong>di</strong> Bacino del Fiume Po;3) “Progetto <strong>di</strong> integrazione al <strong>Piano</strong> stralcio per l’Assetto idrogeologico (PAI) –Rete idrografica minore naturale <strong>di</strong> pianura”, approvato con deliberazionen.18/2004 dall’Autorità <strong>di</strong> Bacino del Fiume Po;4) Deliberazione n.6/2007 dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino <strong>di</strong> adozione del “Progetto <strong>di</strong>integrazione al <strong>Piano</strong> stralcio per l’Assetto idrogeologico (PAI) – Reteidrografica minore naturale <strong>di</strong> pianura”.Nell’area in progetto, le criticità idrauliche sono generate principalmente dai ponti Verdee Castellamonte che non risultano essere in grado <strong>di</strong> smaltire la portata <strong>di</strong> piena con tempo <strong>di</strong>ritorno duecentennale.Queste criticità sono state identificate anche dall’Autorità <strong>di</strong> Bacino del fiume Po e varieopere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa sono state previste in fase <strong>di</strong> variante al PAI, come descritto dalla relazionerelativa al “Progetto <strong>di</strong> integrazione al pianto stralcio per l’assetto idrogeologico” sulla reteidrografica minore naturale <strong>di</strong> pianura:“…17