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n . 3 - luglio - settembre 2011 - Associazione Nazionale Granatieri di ...

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attualitàattualità, 59 –, 61 –, 16 –, 11ANNUALE RADUNODEI GRANATIERI AL MONTE CENGIOMonte Cengio, 12 giugno <strong>2011</strong>. Quelli del titolo nonsono certo numeri da giocare al lotto e nemmeno lemisure <strong>di</strong> una sgraziata mannequin, ma le date che,separate da secoli e da decenni, racchiudono il passatoe il presente <strong>di</strong> noi <strong>Granatieri</strong> e, con noi, della nostraamata Patria: 1659 - 1861 - 1916 - <strong>2011</strong>.Per i sempre numerosi <strong>Granatieri</strong> che anche quest’annosono saliti sulle balze che portano alla cimadel Monte Cengio, il tra<strong>di</strong>zionale raduno ha assuntopiù <strong>di</strong> un significato: 352° dalla fondazione dei<strong>Granatieri</strong>, 150° dall’unità d’Italia, 95° dalla eroicabattaglia della Grande Guerra.Organizzato in modo impeccabile dal Comitato«Zona Sacra Monte Cengio», guidato dall’infaticabileGiancarlo Busin coa<strong>di</strong>uvato anche dalla sua gentileconsorte, la signora Giuliana, in stretta e fattiva collaborazionecon ilComune <strong>di</strong> Cogollo delCengio e con l’appenariconfermato SindacoRiccardo Calgaro, il raduno<strong>2011</strong> è iniziato alleore 9:00 in PiazzaLibertà della citata ridentelocalità che siadagia al limitare dellapianura vicentina, propriodove inizia a inerpicarsi,con i suoi numerositornanti, la stradache conduce sull’Altipiano<strong>di</strong> Asiago.Il luogo del ritrovo vede, in un lato, la facciata dellascuola elementare de<strong>di</strong>cata proprio ai «<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Sardegna». In questa zona è tutto un apparire <strong>di</strong> insegne<strong>di</strong> locali pubblici de<strong>di</strong>cati ai <strong>Granatieri</strong>: ci sisente veramente a casa!Finalmente, dopo giorni <strong>di</strong> pioggia, la domenica èiniziata nel migliore dei mo<strong>di</strong> con un bel sole che riscaldaval’aria frizzante che lambiva le numeroseColonnelle delle sezioni ANGS che, nel frattempo,venivano estratte dalle custo<strong>di</strong>e per allinearsi <strong>di</strong>etroalla banda della Città <strong>di</strong> Cogollo del Cengio cheormai da anni garantisce, con artistica maestria, la colonnasonora del raduno dei bianchi Alamari.Tanti <strong>Granatieri</strong>, in perfetta <strong>di</strong>visa sociale, provenientiper la maggior parte dalle regioni delSettentrione d’Italia, si sono ritrovati insieme prima<strong>di</strong> inquadrarsi, con compostezza ed eleganza, per solennizzarei vari momenti celebrativi. Da tutti i radunistiè risultata molto gra<strong>di</strong>ta la presenza <strong>di</strong> una rappresentanza<strong>di</strong> giovani <strong>Granatieri</strong> in servizio provenientidal 2° btg. <strong>Granatieri</strong> «Cengio» <strong>di</strong> stanza aSpoleto e inquadrato nel 1° Rgt. <strong>Granatieri</strong>. Il giovanee aitante Ten. Coiro (Granatiere doc in quantopartì per frequentare i corsi dell’Accademia Militarequando già prestava servizio come volontario al 1°Rgt.) guidava un drappello nel quale spiccavano due<strong>Granatieri</strong> e un brillante trombettiere in GrandeUniforme <strong>di</strong> Rappresentanza.Il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANGS, Gen. MarioBuscemi, era affiancato dal Col. Roberto Toro, per ilmomento ultimo comandante del 2° Rgt. <strong>Granatieri</strong>in Spoleto, e dal Col.Massimo Meinero, già comandantedel 1° Rgt.<strong>Granatieri</strong>, entrambi attualmentein servizio all’AccademiaMilitare <strong>di</strong> Modena.Le fasi della cerimoniasono quin<strong>di</strong> fluite con regolaritàsotto l’abile <strong>di</strong>rezionedel valido cerimoniere. Altermine dell’alzaban<strong>di</strong>era edegli onori al monumentoai Caduti <strong>di</strong> Cogollo, dallapianura i radunisti hannoraggiunto il rifugio delMonte Cengio. L’ampiospiazzo è stato presto riempito da una cinquantina <strong>di</strong>colonnelle provenienti dal Piemonte (gruppo guidatoda Sebastiano Gallo), dal Veneto (gruppi capitanatida Lino Marian, Roberto Pellegrini, GiuseppeToffanin e Giuseppe Paoletti), dall’Emilia-Romagna,dal Trentino (Enzo Natale) e dal Friuli Venezia Giulia(Renzo Ros). Da Verona erano presenti anche i labarodell’Istituto del Nastro Azzurro, della locale sezionedell’<strong>Associazione</strong> Venezia Giulia e Dalmazia e laColonnella della Compagnia Volontari Universitari.Quest’ultimo vessillo è citato in omaggio alla memoria<strong>di</strong> uno <strong>di</strong> quegli eroici granatieri che hannocombattuto tra le sue file durante la seconda guerramon<strong>di</strong>ale, il Cav. <strong>di</strong> Gran Croce Luigi Deserti, che recentementeè andato avanti all’età <strong>di</strong> 86 anni nella sua4


attualitàBologna.Molti Comuni della zona hanno partecipato alla cerimoniacon i loro rappresentanti recanti la fascia tricoloree accompagnati dai rispettivi gonfaloni. Presentianche numerosi labari e insegne delle localiAssociazioni Combattentistiche e d’Arma.All’alzaban<strong>di</strong>era sul pennone posto sul ciglio del baratroche domina la sottostante pianura vicentina, èpoi seguita la Santa Messa al campo celebrata nelgiorno <strong>di</strong> Pentecoste nella Chiesetta votiva de<strong>di</strong>cata ai<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna.Al termine del sacro rito è stata deposta all’internodella Cappella, una corona per onorare la memoriadei caduti. In essa, su <strong>di</strong> una semplice lapide sono evidenziatii dati relativialle per<strong>di</strong>te subite daidue Reggimenti dellanostra Brigata nellabattaglia tra il MonteCengio e Cesuna:«<strong>Granatieri</strong> combattenti6217; caduti 951;mutilati e feriti2004». Sono numeriche rappresentano unmonito che non lasciain<strong>di</strong>fferenti gli animinobili dei <strong>Granatieri</strong>.Ammirando la rigogliosanatura cheoggi caratterizza ifianchi ripi<strong>di</strong> e scoscesi<strong>di</strong> questa alturanon si può che andare con la mente a quel passo evangelicoin cui si afferma che solo «se il seme muoredarà copiosi frutti». Il seme sparso su queste balze daquei valorosi <strong>Granatieri</strong> è stato il loro sangue che dovevaessere veramente fecondo e <strong>di</strong> ottima qualitàperché oggi gli alberi, l’erba e tutta la natura rendonoil Monte Cengio un luogo magnifico che ispira i migliorisentimenti che l’animo umano possa annoverare:maestosità, bellezza, serenità e pace. Forse è proprioquesta la grande ere<strong>di</strong>tà che hanno lasciato quei<strong>Granatieri</strong> che qui hanno combattuto e si sono immolatiin una strenua resistenza al nemico dal 24 maggioal 3 giugno 1916: è un ottimo motivo per continuare aonorare la loro memoria per sempre!Di fronte ai numerosi presenti hanno poi preso la parolail Gen. Buscemi, Presidente nazionale ANGS, ilCol. Meinero in rappresentanza dei <strong>Granatieri</strong> in servizioe il Sindaco <strong>di</strong> Cogollo del Cengio. Gli oratorihanno dato nei loro interventi un chiaro esempio <strong>di</strong>sintesi, chiarezza e competenza riuscendo a illustrarele ragioni della celebrazione <strong>di</strong> questa ricorrenzaMonte Cengio il Col. Meinero e il presidente nazionale ANGSBuscemi depongono la corona ai caduti.senza scadere nella retorica. Si è poi formato il corteoche è salito per l’arduo sentiero fino alla cima delMonte Cengio. Qui si trova l’ara votiva erettadall’ANGS nel 1953 sulla quale sono incise nel marmoqueste parole «Qui, attuando il comandamento sublimedella resistenza ad ogni costo, i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Sardegna fecero rifulgere le virtù degli avi e le gloriosetra<strong>di</strong>zioni del Corpo. 24 maggio - 3 giugno1916».Sulla nuda roccia il Gen. Buscemi e il Col. Meinerohanno deposto una corona in memoria dei nostri caduti.In quei momenti le Colonnelle presenti eranolambite da un gradevole venticello mentre le notestruggenti del «Silenzio», magistralmente eseguitodal Granatiere trombettiere,scendevano giù peril Salto del Granatiere perpoi risalire verso il cielodove riposano i nostrieroici predecessori.La <strong>di</strong>scesa al piazzale delrifugio ha sancito la finedella parte celebrativa delraduno e ha dato il via aquella conviviale.I <strong>Granatieri</strong> si sono così salutaticon fraterno calore,nel mentre si separavanoper raggiungere i vari localiper consumare il ranciodel Granatiere, dandosi appuntamentoper le futureiniziative patriottiche.Purtroppo a questo raduno non sono potuti intervenirestorici personaggi legati alle vicende dei<strong>Granatieri</strong> e del Zona Sacra del Monte Cengio. Incompenso però, in virtù del tam-tam iniziato datempo grazie all’uso <strong>di</strong> internet e dei social networkcome Facebook, in cui sono sorti numerosi gruppi<strong>di</strong> ex-<strong>Granatieri</strong> che cercano <strong>di</strong> riannodare i legamimaturati durante la naja, a questo raduno si è registratacon grande sod<strong>di</strong>sfazione la presenza <strong>di</strong>molti giovani <strong>Granatieri</strong> in congedo che hannosvolto il servizio militare con gli Alamari al collonegli ultimi decenni.È un segnale molto positivo che vale la pena <strong>di</strong> evidenziaree che speriamo si consoli<strong>di</strong> nell’avvenire perpoter affermare che i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna, dalle celebrazionidel loro passato, riescono a trarre semprenuovo slancio per il loro futuro, fedeli all’incitamentodel Duca fondatore: tanto eseguite e Dio Nostro Signorevi conservi.Emanuel5


attualitàattualitàAMERICANI A ROMANell’ambito della celebrazione dei nostri primi 150anni <strong>di</strong> storia, il generale Antonino Torre ha organizzatoil 12 giugno scorso la rievocazione dell’arrivoa Roma delle truppe alleate avvenuto il 4-5giugno del 1944.Alcune decine <strong>di</strong> mezzi da combattimento e da trasportoin uso alla V Armata del generale Clark, e più<strong>di</strong> duecento figuranti nelle uniformi dell’epoca, partitida Colonna sulla via Casilina, sono arrivati a Roma inVia dei Fori imperiali, ripercorrendo le stesse stradeche gli Alleati avevano percorso nel 1944.Della colonna faceva parte anche un mezzo italianosul quale sventolava la ban<strong>di</strong>era sabauda e con abordo un plotone <strong>di</strong> granatieri (forniti dal 1° Rgt) inuniforme grigio-verde preceduto da una Fiat 1100 <strong>di</strong>tipo coloniale che trasportava un ufficiale dei granatieri(un grazie <strong>di</strong> vero cuore al nostro Marafini, conservatoredelle uniformi storiche).«La presenza dei <strong>Granatieri</strong> è verosimile in quanto alseguito degli Alleati giunse a Roma un reparto <strong>di</strong>granatieri del battaglione speciale che era stato costituitoa Lecce. Il reparto <strong>di</strong> granatieri aveva il compito<strong>di</strong> riaprire il Palazzo del Quirinale restato chiuso durantel’occupazione tedesca», ha detto il generaleTorre nel corso della sua molto applau<strong>di</strong>ta «telecronaca»fatta a braccio alle numerose autorità nazionalie straniere presenti.Sempre i <strong>Granatieri</strong> hanno fornito il personale per ricordareanche la presenza della Brigata Ebraica. Inperfetta uniforme inglese, armato <strong>di</strong> Sten e <strong>di</strong> Bren,In alto: il gen. Torre illustra ad sindaco Alemanno e algen. Rossi alcuni riferimenti dello storico evento.In basso: il camion con i <strong>Granatieri</strong>.un plotone <strong>di</strong> <strong>Granatieri</strong> ha partecipato alla sfilata suun mezzo alleato destando l’ammirazione e l’entusiasmodel Presidente della comunità ebraica romana,dottor Riccardo Pacifici al quale è stato donatoun <strong>di</strong>stintivo da manica della citata brigata.Nella zona destinata al parcheggio dei mezzi storiciè stata allestita un’interessante mostra fotograficache è stata inaugurata dal Sindaco Alemanno e dalGenerale Domenico Rossi.L’evento, che ha visto un grande successo <strong>di</strong> pubblico,è stato ripreso da tutte le reti televisive nazionalisia RAI, sia Me<strong>di</strong>aset.Alpha Beta6


attualitàASSOARMA A TORINO:«TUTTI UNITI, TUTTI PROTAGONISTI»«ASSOARMA è nata per unire e ha scelto Torinoper <strong>di</strong>mostrarlo. È il modo per offrire a tutti coloroche fanno e hanno fatto il servizio militare <strong>di</strong> sentirsiprotagonisti» : così il Gen. C.A. Mario Buscemi(Presidente ASSOARMA e Presidente nazionaledell’<strong>Associazione</strong> <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna) a «LaStampa».Il grande Raduno del 2-3 <strong>luglio</strong> gli ha dato ragione,sia per la grande partecipazione e il vivo entusiasmodei contingenti delle 35 Associazionid’Arma, ma anche per la spontanea presenza deicitta<strong>di</strong>ni, spettatori e anch’essi protagonisti delledue giornate.È stato l’ultimo deigran<strong>di</strong> Raduni nazionalimilitari per il 150°Compleanno dell’Unitàd’Italia svoltisi nellaprima Capitale delRegno; naturalmenteiniziati dai <strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> Sardegna il 17 aprile.Sabato 2 <strong>luglio</strong>: con lapresenza <strong>di</strong> <strong>Granatieri</strong>della sezione <strong>di</strong> Torino,si svolge il solenneAlzaban<strong>di</strong>era in piazzaCastello e nel pomeriggiol’inaugurazione delmonumento al Paracadutistad’Italia in vialeMedaglie d’Oro, ventunesimomonumento a caratteremilitare in Torino(ognuno <strong>di</strong> essi è ben descrittonel libro «Stellette<strong>di</strong> bronzo» e<strong>di</strong>to per il150° Anniversario).Domenica 3 <strong>luglio</strong>: tuttiprotagonisti. Puntuali, icontingenti delle 35 Associazioniraggiungono Piazza San Carlo, schierandosifronte al palco delle Autorità. Migliaia <strong>di</strong> uomini<strong>di</strong> ogni età ed estrazione sociale: or<strong>di</strong>natamenteinquadrati, <strong>di</strong>gnitosi, fieri; ogni gruppo conle sue ban<strong>di</strong>ere, i suoi particolari fregi <strong>di</strong>stintivi.È evidente che il servizio militare ha lasciato nel«dna» <strong>di</strong> questi congedati - d’annata o novelli -un’impronta <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>sciplina, che gli osservatoricertamente colgono.Il contingente dei <strong>Granatieri</strong> è guidato da PierAndrea Ferro, Presidente del Centro RegionalePiemonte: consta <strong>di</strong> una cinquantina <strong>di</strong> Soci, consapevoli<strong>di</strong> rappresentare oggi tutti i Bianchi Alamarid’Italia. Il Medagliere <strong>Nazionale</strong> è portatodall’Alfiere Gra. Ottaviani, scortato dal SegretarioGra. Santelli (sez. Roma) e dai due impeccabiliGra. Mao e Tenivella (sez. Torino).Sotto una pesante ondata <strong>di</strong> caldo sahariano, tutti i7


attualitàattualità<strong>Granatieri</strong> indossano l’uniformesociale completa- assecondando la «fermarichiesta» del PresidenteFerro: «… Indossiamolacon orgoglio, siamo leGuar<strong>di</strong>e e dobbiamo dareuna lezione a tutti <strong>di</strong>come ci si veste e come sisfila !».Squilli <strong>di</strong> tromba, onori aiMedaglieri e alle Autorità.Viene letto il vibrantesaluto del Presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano; segueil messaggio del Ministro della Difesa On. LaRussa, l’allocuzione del Presidente del ConsiglioComunale <strong>di</strong> Torino ing. Ferraris, in rappresentanzadel Sindaco Fassino, che ringrazia il Gen.Cravarezza (infaticabile organizzatore) e quantihanno collaborato per realizzare l’evento. IlVicepresidente <strong>di</strong> Assoarma, Gen. Battistini, portaIL NUCLEO VAL SUSAAL RADUNO ASSOARMAHanno partecipato anche i granatieri in congedocon il gruppo storico segusino «Val Susa1861», alla sfilata del terzo raduno nazionaleASSOARMA a Torino, domenica 3 <strong>luglio</strong> <strong>2011</strong>,aprendo il corteo dei gruppi storici.Nel pomeriggio, i granatieri risorgimentali,gli stessi della grande tra<strong>di</strong>zione piemontese,hanno animato le vie del centro nell'importante150° anniversario dell'Unità d'Italia.Giancarlo Sibilleil saluto del Presidente Gen. Mario Buscemi, elogiandoil vivo senso della Patria e del Dovere chele Associazioni d’Arma custo<strong>di</strong>scono ed esprimono.Ha inizio la parata, cinque fra bande e fanfare militariritmano la marcia del popolo Assoarma.Il contingente <strong>Granatieri</strong> si <strong>di</strong>stingue per decoro,compostezza, allineamento e passo, scan<strong>di</strong>to dasecchi «sinist … dest!» dell’implacabile Presidente<strong>di</strong> Sezione Costamagna (appena rientrato dall’Assiettadove <strong>di</strong>rige irestauri del Monumentoalla Battaglia).In testa, il Presidente regionaleFerro coglie imomenti opportuni perlanciare un alto grido:«A ME LE GUARDIE !»,a cui il reparto risponde«PRIMO !» tra gli applausidella gente, suscitandol’imme<strong>di</strong>ato contrappuntodegli esuberantiParacadutisti: «FOL-GORE!». Un clima festoso<strong>di</strong> famiglia, maioltre misura.Un grande Raduno d’Italianidel nostro tempo: lavoratori, professionisti,giovani, pensionati, uniti dal comun denominatoredell’esperienza militare, vissuta in tempi e mo<strong>di</strong><strong>di</strong>versi; tutti consapevoli <strong>di</strong> aver offerto - e prontia offrire ancora - un contributo personale al benecomune della Nazione.Angelo Masperone8


«L’8 <strong>settembre</strong> non è un giorno <strong>di</strong> morte ma <strong>di</strong> rinascitadella patria. La morte della patria era ilvecchio titolo del libro <strong>di</strong> Galli Della Loggia manella reazione dei soldati e dei civili che <strong>di</strong>feseroRoma c’è l’immagine <strong>di</strong> un patriottismo spontaneoe profondo, che è la migliore garanzia dellegame che ci deve essere tra libertà, democraziae patria».Con queste parole, pronunciate dal Sindaco <strong>di</strong>Roma Ing. GiovanniAlemanno,si è concluso ilConvegno «8 <strong>settembre</strong>1943 - IlContributo dei<strong>Granatieri</strong> alla <strong>di</strong>fesa<strong>di</strong> Roma», organizzatodall’<strong>Associazione</strong>Militari in CongedoItaliani, incollaborazionecon l’<strong>Associazione</strong><strong>Nazionale</strong><strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegnae con ilMuseo storicodella Liberazione.L’evento, tenutosiil 7 <strong>settembre</strong> <strong>2011</strong> presso il Museo Storico dei<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna, ha aperto le cerimoniecommemorative del 68° Anniversario della <strong>di</strong>fesa<strong>di</strong> Roma dell’8, 9 e 10 <strong>settembre</strong> 1943, giornateche, per i <strong>Granatieri</strong>, rappresentano unadelle pagine più eroiche della loro ultrasecolarestoria. Il ricordo <strong>di</strong> quei tragici ed eroici momentiattualità68° ANNIVERSARIODELLA DIFESA DI ROMAè ancora vivo nei pensieri <strong>di</strong> tanti uomini artefici<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> quelle gesta e rappresenta per molti ilcompen<strong>di</strong>o delle virtù militari: amor <strong>di</strong> patria,fedeltà al giuramento prestato, elevato senso dell’onoree attaccamento alle tra<strong>di</strong>zioni del proprioReparto, che hanno segnato il solco della lorostoria.Il convegno - durante il quale sono stati rievocatiil quadro socio-politico del periodo e le epichegesta dei<strong>Granatieri</strong>, deglialtri militari inquadratinellaDivisione<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Sardegna e deisemplici citta<strong>di</strong>niromani chehanno partecipatoalla lotta,presieduto,come si è detto,dal Sindaco <strong>di</strong>Roma ed apertodal Gen. dei<strong>Granatieri</strong> On.Antonino Torre,Consigliere dell’Assemblea<strong>di</strong>Roma Capitale, ha visto quali relatori ilPresidente <strong>di</strong> ASSOARMA e dell’ANGS Gen.Mario Buscemi, il Presidente del Museo storicodella Liberazione, prof. Antonio Parisella ed ilPresidente del Centro Stu<strong>di</strong> dell’<strong>Associazione</strong><strong>Nazionale</strong> <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna, Gen. ErnestoBonelli.Erano presenti l’On. Antonello Aurigemma,Assessore alla Mobilità <strong>di</strong> Roma Capitale, ilComandante della Brigata <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Sardegna Gen. B. Massimo Scala, il ViceComandante della Brigata Col. GianfrancoFedele, il Comandante del 1° Reggimento<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna Col. Carlo Emiliani, ilCapo Ufficio storico dello SME, Col. AntoninoZarcone, moltissimi ospiti e citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Roma enumerosi <strong>Granatieri</strong> in servizio ed in congedo.Il giorno successivo, l’8 <strong>settembre</strong>, la cornice <strong>di</strong>Porta San Paolo ha vissuto il momento più significativodel 68° Anniversario dell’8 <strong>settembre</strong>1943.9


attualitàattualitàNel corso della cerimonia commemorativa deglieventi bellici per la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> Roma, dopo l’omaggioai Caduti da parte del Presidente delSenato, Sen. Renato Schifani, accompagnato dalMinistro della Difesa, On. Ignazio La Russa, dalPresidente della Regione Lazio, RenataPolverini, dal Sindaco <strong>di</strong> Roma, GiovanniAlemanno, dal Capo <strong>di</strong> Stato Maggiore dellaDifesa, Generale Biagio Abrate e dal Capo <strong>di</strong>Stato Maggiore dell’Esercito, Generale GiuseppeValotto, sono stati ricordati i momenti culminantidella battaglia con la ricostruzione dell’eroicogesto del Tenente dei <strong>Granatieri</strong> RaffaelePersichetti, Medaglia d’Oro al Valor Militare, cheperse la vita a Porta San Paolo. <strong>Granatieri</strong> del 1°Reggimento «<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna», nell’uniformedell’epoca, hanno fatto rivivere quell’epicomomento accompagnati nei movimenti enelle sequenze dal racconto tratto dal libro«1943: 25 Luglio - 8 Settembre» <strong>di</strong> RuggeroZangran<strong>di</strong>, lette magistralmente dal presentatoreAngelo Blasetti.Che emozione! Che commozione!Precedentemente il Ministro La Russa e ilSindaco Alemanno avevano inaugurato il nuovospazio monumentale realizzato a ridosso dellemura Aureliane sotto le lapi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Porta San Paolodove è stata collocata - traslocata da Piazza <strong>di</strong>Porta Capena - la stele commemorativa dei militaridei granatieri e <strong>di</strong> altri corpi che <strong>di</strong>edero lavita nella <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> Roma.Tale spostamento, preannunciato sempre nelcorso del Convegno del giorno precedente dalSindaco Alemanno: «Domani lo spostamentodella colonna commemorativa, nella semplicitàdel suo gesto, ha un sapore <strong>di</strong> ricucitura storicaforte. L’8 <strong>settembre</strong> è un momento in cui le istituzionifranarono, e ci fu chi decise <strong>di</strong> non mollaree continuare a combattere dalla parte giusta.È il momento, dunque, in cui si ricongiunge ilrapporto tra forze armate e popolo e si ritrova ilvalore patriottico <strong>di</strong> fondo della resistenza», eche rappresenta l’atto finale dell’opera, portataavanti dal Presidente nazionale dall’<strong>Associazione</strong>Gen. Buscemi, affinché il simbolo dellegesta dei <strong>Granatieri</strong>, Lancieri, Artiglieri, Carristi,Fanti, Carabinieri, Bersaglieri ed altri militari,fosse collocato nel luogo assurto a simbolo dellalotta, ha visto il successo solo grazie all’azionecostante, incisiva e realizzatrice del nostro amicoe collega Gen. Antonino Torre.A lui, noi <strong>Granatieri</strong>, dobbiamo un convintoGRAZIE per aver speso molte energie, in questo«buio momento storico per le Istituzioni», perfar conoscere e <strong>di</strong>ffondere la nostra storia, la nostrafedeltà alle istituzioni, il nostro onore e valoremilitare, il nostro legame alla città <strong>di</strong> Roma.Erbon10


attualitàCOMUNICATO STAMPAL’Assemblea capitolina ha approvato a larghissimamaggioranza con 43 voti favorevolie 3 contrari (Storace, Rossin e Fioretti n.d.r) laproposta <strong>di</strong> Delibera presentata dal Consiglieredella Lista Civica Alemanno, AntoninoTorre, <strong>di</strong> far spostare la Stele che ricorda i repartimilitari che parteciparono alla Difesa <strong>di</strong>Roma del <strong>settembre</strong> 1943, dalla sede attuale<strong>di</strong> Porta Capena a Porta San Paolo.«Gli ultimi significativi combattimenti con iquali si cercò <strong>di</strong> contrastare l’occupazionedella Capitale da parte delle truppe tedesche,in effetti, si svolsero nella zona <strong>di</strong> Caracalla evidero come protagonisti i carristi del 4°Reggimento carristi, fra i quali ricor<strong>di</strong>amo idue romani Bruno Bal<strong>di</strong>notti e Carlo Lazzarini.Per questo nel 1955 fu posizionata lastele commemorativa a Porta Capena. Nelcorso degli anni, però, a Porta San Paolo èstato attribuito il significato <strong>di</strong> luogo simbolodella <strong>di</strong>sperata <strong>di</strong>fesa della Capitale. PortaCapena, fra l’altro, è attualmente nel pienodel traffico citta<strong>di</strong>no e questo rende <strong>di</strong>fficilela cerimonia <strong>di</strong> commemorazione» ha <strong>di</strong>chiaratoil generale Torre che poi ha aggiunto:«Sono grato a tutti i gruppi consiliari chehanno reso possibile questo spostamento,sollecitato dalle Associazioni d’Arma e dalloStato Maggiore Difesa, che servirà a daremaggiore spessore e concretezza al ricordo <strong>di</strong>quegli episo<strong>di</strong> che videro la partecipazionecorale della città e che, per noi, è obbligo <strong>di</strong>tramandare alle future generazioni».Nel corso degli anni, sia per il <strong>di</strong>sinteresse deimilitari in servizio, che <strong>di</strong> quella data conservavanouna sorta <strong>di</strong> complesso, sia per l’abbandonoda parte dell’ANGS, che invece aveva il complessodel generale Solinas del quale si era cercato<strong>di</strong> fare in ambito associativo una «damnatiomemoriae» per le sue scelte successive all’armistizio,la commemorazione era <strong>di</strong>ventata unasorta <strong>di</strong> brutta copia <strong>di</strong> quella del 25 aprile nellaquale, i <strong>Granatieri</strong> – principali protagonisti – inalcuni casi, erano giu<strong>di</strong>cati ad<strong>di</strong>rittura comeospiti non gra<strong>di</strong>ti.Ora Porta San Paolo, dove si svolsero gli ultimicombattimenti della Difesa <strong>di</strong> Roma del 1943,finalmente, è stata riconquistata al rispetto dellaverità storica e alla sua funzione originale.ALPHA BETAANSAQuesta non è una notizia <strong>di</strong> poco conto. Lo spostamentodella stele è costato sette anni d’impegnoda parte della Presidenza nazionale. Solo la presenza<strong>di</strong> un Granatiere nell’Assemblea capitolinaè riuscita finalmente a «chiudere la pratica».Fare una cerimonia nella data dell’8 <strong>settembre</strong>,da molti ritenuta «infausta», è stato per tantianni un modo per la città <strong>di</strong> Roma <strong>di</strong> ricordare ilsacrificio dei <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna e <strong>di</strong> tantialtri militari che spesero la loro vita in quei tragicigiorni che seguirono la comunicazione cheBadoglio, «marchese <strong>di</strong> Caporetto», già in «ripiegamento»verso il Sud, fece attraverso unaregistrazione ra<strong>di</strong>ofonica.11


attualitàattualitàASSIETTA <strong>2011</strong>Nel <strong>luglio</strong> del 1882 venne posta nel punto piùalto del colle dell’Assietta, a ricordo della battagliadel 19 <strong>luglio</strong> 1747 tra le truppe piemontesi el’armata francese, una piramide quadrangolaresu ampia base composta da 120 blocchi <strong>di</strong> pietra<strong>di</strong> Melanaggio (cava nei pressi <strong>di</strong> Fenestrelle inval Chisone) lavorati a martellina grossolana.I segni del tempo sull’opera erano ormai evidentipertanto il presidente della Sezione ANGS <strong>di</strong>Torino si è fatto promotore del restauro. In occasionedelle celebrazioni del 150° anniversariodell’Italia Unita l’<strong>Associazione</strong> Cavalieri <strong>di</strong> GranCroce, nella persona del presidente, avvocatoAntonio Maria Marocco, non poteva certo mancarealla richiesta <strong>di</strong> collaborazione in qualità <strong>di</strong>servitori dell’Italia!Nell’ambito delle proprie finalità statutariel’<strong>Associazione</strong>, contribuendo in modo determinanteal restauro dell’obelisco eretto nel punto incui il conte Paolo Novarina <strong>di</strong> San Sebastianoaveva il comando e dove tenne la posizione respingendoeroicamente i ripetuti attacchi, ha volutoricordare l’insigne personaggio piemontese.Con lo stesso spirito l’<strong>Associazione</strong> Festa delPiemonte al Col all’Assietta ha eseguito i lavori<strong>di</strong> restauro e nell’organizzazione della manifestazione,che ogni anno ricorda quell’epico fatto<strong>di</strong> 264 anni fa, ha previsto lo scoprimento <strong>di</strong> unatarga a ricordo dell’avvenuto restauro.Purtroppo le con<strong>di</strong>zioni atmosferiche <strong>di</strong> domenica17 <strong>luglio</strong> sono state inclementi con una giornata<strong>di</strong> pioggia e freddo. I tanti granatieri intervenutidal Piemonte e dalla Lombar<strong>di</strong>a, il comandanteil I btg. «Assietta» Ten. Col D’Intino,le Autorità civili e militari, i tanti coraggiosi, inparte già presenti dal sabato, sono stati relegatisotto un tendone, abitualmente utilizzato perservire il pasto, dove è stata celebrata la SantaMessa ed a seguire le Autorità hanno voluto salutarei presenti.Si riportano le parole del Presidente delConsiglio Comunale <strong>di</strong> Torino, Giovanni MariaFerraris, che ben hanno inquadrato lo spiritodella ricorrenza in questo anno particolare in cuiricorre il 150° dell’Unità d’Italia: «Saluto le autoritàmilitari, civili e religiose e tutti i presenti quiconvenuti, in questa giornata fredda e piovosa.È davvero un piacere per me ritornare qui, per ilsecondo anno consecutivo, e stare con voi alla44° Festa del Piemonte per portare il saluto dellaLa stele commemorativa dopo il restauro.città <strong>di</strong> Torino e del Consiglio Comunale <strong>di</strong> cuisono il Presidente, perché la ricorrenza che oggicelebriamo rappresenta una tappa fondamentaledella nostra storia all’insegna dell’unione.Infatti, nell’anno in cui ricorre il 150° anniversariodell’Unità d’Italia, in occasione del quale ilcapoluogo piemontese, prima Capitale dell’Italiaunita, ha ospitato tutti i raduni nazionali militari,evocare la battaglia del Piemonte, avvenuta quiall’Assietta il 19 <strong>luglio</strong> 1747, genera un coinvolgimentoancora maggiore e fa vivere in noi unsincero sentimento <strong>di</strong> riconoscenza verso queigiovani soldati che, tra questi monti, hanno combattutocon coraggio e determinazione.E infatti erano, e sono ancora nel nostro cuore,loro i veri protagonisti qui al colle dell’Assietta: i<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna ai quali Torino è unita daun sentimento <strong>di</strong> affetto sincero e profondo, sindall’atto costitutivo del 18 aprile 1659 voluto dalDuca Carlo Emanuele II, ricordato da una targaposta in piazzetta Mollino, accanto a piazzaCastello a Torino, e riba<strong>di</strong>to con il conferimentodella citta<strong>di</strong>nanza onoraria nel 2009 al Primo12


attualitàDa sx verso dx: Il C.te Nizza Cavalleria, Col.Massimiliano Bianchi, il Presidente del ConsiglioComunale <strong>di</strong> Torino, Ing. Giovanni Maria Ferraris, ilC.te I btg «Assietta», Ten. Col. Davide D'Intino, ilPresidente Valter Costamagna.Reggimento <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna, che alla suafondazione era denominato Reggimento delleGuar<strong>di</strong>e.Ricor<strong>di</strong>amo tutti come quei valorosi soldati, soprannominati“bogia nen” non certo nella connotazionenegativa che quest’espressione ha poi assuntoin seguito nel gergo comune, <strong>di</strong>mostrarono,a conferma del loro appellativo, la caparbietà,l’obbe<strong>di</strong>enza, il rispetto e l’amore per le istituzionie per la Patria. Ecco dunque il senso che mipreme evidenziare in questa occasione: quellocioè <strong>di</strong> saper fare il proprio dovere, stando al proprioposto, con spirito <strong>di</strong> servizio prima <strong>di</strong> tutto,senza clamore e arroganza, bensì con amor patrio,fratellanza e coraggio.Questo il messaggio che vorrei si conservasse e sitramandasse anche alle giovani generazioni, chequi vedo numerose. Inoltre desidero ricordare eringraziare la sezione <strong>di</strong> Torino dell’<strong>Associazione</strong><strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna per l’iniziativa che ha permessoil restauro <strong>di</strong> questo obelisco che potremoapprezzare nella sua rinnovata imponenza, attraversoil generoso e determinante contributodell’<strong>Associazione</strong> Cavalieri <strong>di</strong> Gran Croce.In una circostanza come questa non posso, però,fare a meno <strong>di</strong> rivolgere un pensiero anche ai tantimilitari italiani impegnati attualmente nel mondoin operazioni <strong>di</strong> peacekeeping e promozione dellapace, tra i quali ricordo, in modo particolare, gliultimi caduti in Afghanistan e tutti coloro chehanno sacrificato la loro vita per <strong>di</strong>fendere i nostrivalori civili più alti: la democrazia, la giustizia ela libertà. Viva i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna, Viva ilPiemonte, Viva l’Italia unita! ».Valter CostamagnaCOMMEMORAZIONE DI PADRE CHITI7° ANNIVERSARIO (18-19-20 NOVEMBRE <strong>2011</strong>)Il Presidente del Centro regionale dell’Umbria, dott. Paolo Rossi, ci ha fatto pervenire ilprogramma dettagliato dei tre giorni in cui avverrà in Orvieto la celebrazione dell’anniversariodella morte <strong>di</strong> Frà Gianfranco. Quest’anno la ricorrenza sarà ricordata con particolaresolennità.Gli eventi previsti prendono le mosse dalle ore 20,00 del 18 novembre e si concluderannoalle ore 16,00 del 20 novembre.Il Centro regionale ha stipulato convenzioni per i pasti e pernottamenti e i costi sono:20 euro a persona e a notte per il pernottamento in camera a due letti;20 euro a persona per ogni pasto <strong>di</strong> venerdì sera e <strong>di</strong> sabato sera;25 euro per il pranzo <strong>di</strong> sabato;30 euro per il pranzo sociale <strong>di</strong> domenica.Chi desiderasse pernottare al Convento <strong>di</strong> San Crispino può prendere contatto <strong>di</strong>rettamentecon il Convento al n°. 0763-341387 o con Padre Flavio Ubo<strong>di</strong> al cell. 338.7075240.Per questioni <strong>di</strong> spazio non siamo in grado <strong>di</strong> riportare il programma dettagliato. Chi fosseinteressato può consultare il sito ufficiale ANGS o contattare <strong>di</strong>rettamente il Presidente regionale:Paolo Rossi c/o Villa Ciconia Via dei Tigli, 69 - 05019 Orvieto Scalo (TR)Tel. 349-4960063 Fax 0763 - 30207713


storia storiale campagne degli anni 1860 -1866 - 1870.Finite le eroiche imprese militari,sposò Margherita Cenci dallaquale ebbe quattro figli chechiamò: Italia Libera, RomaLibera, Venezia Libera e il maschioGiuseppe Garibal<strong>di</strong> Liberatore.Nella vita civile fu gestore,insieme al fratello ancheegli Garibal<strong>di</strong>no, della locanda«Ai due Garibal<strong>di</strong>ni».Pietro Freschi morì il 16 novembredel 1897 a Tavernelle <strong>di</strong>Altavilla Vicentina; tutti i suoidocumenti ufficiali della vita militaresono conservati presso ilcomune <strong>di</strong> Altavilla Vicentina.Granatiere Alessandro Lancellottipronipote <strong>di</strong> Pietro FreschiLA STORIA ATTRAVERSO LE FOTOIl serg. magg. dei granatieri Ugo Gagliar<strong>di</strong>, ci ha inviato alcune foto che documentano momentidella sua e della nostra storia. Le foto erano accompagnate da un foglio sul quale silegge:«La mia vita da granatiere al servizio della Patria»; «C'ERO ANCHE IO»; «Ho partecipatoalla Difesa <strong>di</strong> Roma contro i tedeschi » (Porta San Paolo, Piramide <strong>di</strong> Caio Cestio, ViaMarmorata, ecc ...); «W I GRANATIERI !».Lubiana 1941. Sfilata nelle viedella città del 1° Rgt.<strong>Granatieri</strong>. Nella foto, la 3ªcompagnia comandata dalCapitano Antonio D'Angelo.Gagliar<strong>di</strong> è il terzo da sinistra.Lubiana. 30 maggio 1941.Festa del 1° Rgt. <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Sardegna.Lubiana aprile 1941.Da sinistra: il serg. magg. Ugo Gagliar<strong>di</strong>,il serg. magg. Barbozza, il serg.Bolner.A destra.Kocevje Slovenia meri<strong>di</strong>onale 1942.Da sinistra: il serg. magg. Gagliar<strong>di</strong>, ilserg. magg. Giuseppe Valenti.A sinistra.Roma Cecchignola 1943. Caserma"M.O. Bruno Lorenzetti". Unasquadra <strong>di</strong> <strong>Granatieri</strong> che, dopo ilrientro dalla Slovenia, parteciperannoalla Difesa <strong>di</strong> Roma.15


storiastoriaBRICIOLE DI STORIAIl granatiere S. Ten. Elpi<strong>di</strong>o Tocchini,socio della Sezione <strong>di</strong>Firenze, ci ha inviato lo scrittoche pubblichiamo che ci riportaal tragico momento dell’armistiziodel 1943.XVII Corso Allievi Ufficiali <strong>di</strong>ComplementoPlotone <strong>Granatieri</strong>Gioia del ColleÈ sempre vivo il ricordo delgiorno 8 <strong>settembre</strong> 1943.Eravamo alloggiati in un e<strong>di</strong>ficioscolastico. La mattina dell’otto<strong>settembre</strong> due ufficiali tedeschi cior<strong>di</strong>narono <strong>di</strong> scendere nel cortiledella scuola portando tutte learmi <strong>di</strong> cui eravamo in possesso.Pochi dei nostri ufficiali erano rimasticon noi.Con un interprete, un ufficiale tedescoci chiese <strong>di</strong> andare conloro. La nostra risposta fu negativa.Allora l’ufficiale cominciò asbraitare nella sua lingua.Entrarono nel cortile due camione i tedeschi scelsero <strong>di</strong>eci allievi,tra i quali c’ero anch’io, per caricarele nostre armi sui mezzi.Ci portarono in uno spiazzo nellaperiferia della città, versaronosopra il mucchio delle armi un bidone<strong>di</strong> benzina e vi detterofuoco.«Ora che ci faranno?» ci chiedemmotutti. I tedeschi si miseroa gridare con la pistola in mano,ma alla fine ci lasciarono liberi.E ora comincia lo sbandamento.Bisogna arrangiarsi per vivere.Per fortuna, trovammo moltacomprensione da parte degli abitanti<strong>di</strong> Gioia del Colle.Dopo una settimana arrivano gliAlleati. Il Comando militare conun manifesto or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> presentarsisubito dove eravamo alloggiatie viene deciso <strong>di</strong> recarci aBari; ovviamente a pie<strong>di</strong>!Il cortile della Caserma «Pica»era stracolmo <strong>di</strong> militari. Ci passòin rivista l’allora Principe Umberto<strong>di</strong> Savoia, poi <strong>di</strong>venuto l’ultimoRe d’Italia.Da quel momento comincia unanuova vita. Venimmo inquadratinell’esercito degli Alleati e conloro abbiamo risalito la penisoladando il nostro contributo per lavittoria finale.Il plotone del gra. TocchiniLA CASERMA DI VIA LEGNANO A ROMAEgregio Direttore,ho letto nel numero 4/2010 delnostro giornale che il sig. GiuseppeMecca <strong>di</strong> Barile (Potenza)chiede fotografie e notizie della caserma«Nazario Sauro» <strong>di</strong> viaLepanto, nel quartiere Prati aRoma, presso la quale suo padre, ilgranatiere Rocco Mecca (classe1935) ha svolto il servizio militarenegli anni 1956/1957.Anche il sottoscritto, granatiereSelleri Giorgio (classe 1935) <strong>di</strong>Bologna ha svolto il servizio militarenel 1° Reggimento <strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> Sardegna, circa in quel periodo,prima nella Caserma «LucianoManara» <strong>di</strong> via Legnano in forzaalla C/C del III btg. comandatadal Capitano Pasquale A<strong>di</strong>lar<strong>di</strong>,poi terminato il corso <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ofonistae promosso Caporale, fui trasferitonella Caserma «NazarioSauro», alla C/C del II btg. comandatadal 1° Capitano MarianoGrasso che in seguito venne sostituitodal Capitano D’Adda SalvaterraFer<strong>di</strong>nando.La Caserma «Nazario Sauro»,oltre al Comando <strong>di</strong> Reggimento ealla Compagnia reggimentaleospitava il I e il II btg. <strong>Granatieri</strong>,poiché una parte della Casermaera riservata al reparto dellaMarina Militare <strong>di</strong> rappresentanzaa Roma.Nella Caserma «Luciano Manara»,invece, erano ospitati il III btg.<strong>Granatieri</strong>, la compagnia Armid’accompagnamento, l’Autosezionee l’VIII btg. <strong>di</strong> Fanteria.L’alza ban<strong>di</strong>era, le adunate e glischieramenti nelle varie cerimonie,si svolgevano nel cortile16


storia storia(alle pen<strong>di</strong>ci del Gran Sasso), dovesi svolsero delle esercitazioni afuoco dei reparti mortai dei<strong>Granatieri</strong>, della Polizia e deiCarabinieri. Poiché il GranatiereMecca Rocco era un mortaista, viavrà sicuramente partecipato conla 7ª compagnia della quale facevaparte.Quando nella vita purtroppo siresta soli e si è avanti con gli anni,il periodo trascorso da militare, losi ricorda con grande nostalgia.Cor<strong>di</strong>ali e granatiereschi saluti.Granatiere Selleri Giorgio Via A.Ristori, 11 - 40127 Bologna.Roma - Caserma N. Sauro 11 maggio 1958: durante il Carosello Storico, da sx S.Ten.Castagnoli, S.Ten. Dal Pian e Serg. Canevari.Roma - Caserma N. Sauro 18 febraio 1958:il gran. Selleri Giorgio.della «Nazario Sauro», perchéquello della «Luciano Manara» erapraticamente occupato da alcunicapannoni che servivano da rimessaper gli automezzi, per lecingolette e per i cannoni anticarro.La cucina, lo spaccio, gli Uffici vettovagliamentoe della Posta, la sartoria,il barbiere, vari magazzini, iCircoli Ufficiali e Sottufficiali e ildeposito munizioni erano alla«Nazario Sauro».Anche il Corpo <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a e il personaleper la sentinella alla portacentrale, erano soltanto nella«Nazario Sauro», poiché alla portacentrale della «Luciano Manara»prestavano servizio un graduato eun piantone, che alcune volteerano della Fanteria.I reparti <strong>Granatieri</strong>, che in armi, sirecavano a montare <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a, alQuirinale, a Palazzo Madama, aMontecitorio, partivano dalla Caserma«Nazario Sauro».In quei tempi, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong>quanto si vede oggi, nella Paratadel 2 giugno, dopo il passaggiodelle Accademie Militari, sfilavain via dei Fori Imperiali il 1°Reggimento <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna,impeccabile e con i suoi duebattaglioni, inquadrati e in rigaper <strong>di</strong>ciotto .Infine, essendo stato Cap. mag. ra<strong>di</strong>ofonista,quasi tutti i venerdì andavoa Passo Corese per lo sgomberopoligono e partecipai ad unosgombero poligono ad AssergiRoma - Caserma N. Sauro 16 marzo 1958:l’ufficiale <strong>di</strong> picchetto S.Ten. BrunoCastagnoli all’interno della porta carraia.Grazie, caro Selleri, per aver fornitoa tutti noi un dettagliato documentosui <strong>Granatieri</strong> a ViaLepanto. Con testimonianze comela tua, viene conservata per il futurola memoria della nostrastoria.17


evi e lietebrevi e lieteUN GRANATIERE ECINQUE NIPOTILa foto che pubblichiamo ritrae il gra.Tiziano Porcina che militò nel 1° Reggimentonel 1964 e attualmente è l’Alfieredella Sezione <strong>di</strong> Melzo. In braccio ha Matteo,l'ultimo nipotino nel giorno del battesimo.Accanto a lui, gli altri quattro nipoti: Ilaria,Linda, Niccolò e Riccardo.NOZZE D’ORO IN CASADI GIORGIO CORNUDAIl granatiere Giorgio Cornuda, vice Presidentedella Sezione <strong>di</strong> Castelfranco Veneto (Treviso)e la sua gentile Signora Egiziana, hanno festeggiatoil cinquantesimo anniversario <strong>di</strong> matrimonio,domenica 19 giugno <strong>2011</strong>.Erano presenti alla festa i figli Flavio e Robertinocon le rispettive consorti e i nipotiniGiacomo, Francesco, Chiara e Alessandro euna quarantina fra amici e parenti.La giornata è iniziata con la Santa Messa celebratanella chiesa seicentesca <strong>di</strong> Santa Maria in Colle a Montebelluna, durante la quale siè svolta la cerimonia delle nozze d'oro.Dopo la funzione religiosa, i partecipanti hanno avuto un gioioso incontro conviviale inun agriturismo <strong>di</strong> Valdobbiadene, città famosa per il suo vino Cartizze e Prosecco.Numerosi messaggi <strong>di</strong> congratulazioni sono pervenuti dai <strong>Granatieri</strong> della Sezione <strong>di</strong>Castelfranco.Eugenio LanaroFIOCCO AZZURROA CASA LIZZIIl giorno 2 giugno scorso, mentre si festeggiavala festa della Repubblica, la gentilesignora Barbara Raffaeli, moglie del MarescialloAlessio Lizzi, ha dato alla luce unbel maschietto cui è stato dato il nome <strong>di</strong>Pietro.Ai genitori del futuro Granatiere vadano imigliori auguri <strong>di</strong> ogni bene.18


evi e lieteFIOCCHI VARI A CASA RUSSObrevi e lieteIl maresciallo cav. Francesco Ferrera, socio benemeritodella Sezione <strong>di</strong> Roma, sprizza gioia da ogniparte. Sua figlia Caterina, felicemente sposa <strong>di</strong>Pasquale Russo, ha dato alla luce, il 23 ottobre <strong>2011</strong>presso l'ospedale Fatebenefratelli <strong>di</strong> Roma, tre bellissimifuturi granatieri ai quali è stato dato il nome <strong>di</strong>Francesco, Giovanni e Antonella.Ai tre bellissimi bambini, ai loro genitori e ainonni, i più fervi<strong>di</strong> e sinceri voti augurali.Al nostro Francesco, in particolare, un anticomotto: «Buon sangue non mente!».SOLIDARIETÀ A PADOVAI <strong>Granatieri</strong> della Sezione <strong>di</strong> Padova ancorauna volta hanno partecipato conun contributo <strong>di</strong> solidarietà a favore deicitta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Ponte San Nicolò (PD) colpitidall'alluvione del 2 novembre 2010.Per la generosità e sensibilità <strong>di</strong>mostrata,il Sindaco del comune ha ritenuto <strong>di</strong> ringraziarela nostra Sezione con una pergamenaper ricordare tutti coloro che inquel tragico momento si sono uniti peraiutare i bisogni della popolazione.Giovanni Vettorato«GRAZIE… GIORGIO,DEI SILENZI CHE URLANO,DEGLI SGUARDI CHE ACCECANO,DEL BENE SUSSURRATO! ...TI VOGLIAMO BENE!»Queste righe sono de<strong>di</strong>cate dai famigliari al Gra.Giorgio Finezzo, Vice Presidente ed elegantissimoAlfiere della Sezione <strong>di</strong> Verona, nella foto circondatodai suoi nipoti, che il 21 Novembre <strong>2011</strong>compie 80 anni.A questo punto…i migliori voti augurali anche daparte nostra.19


al <strong>di</strong>rettorelettere al <strong>di</strong>rettoreCaro Direttore,ti mando una poesia sui <strong>Granatieri</strong> scritta da miozio Piero che ha al suo attivo già molti premi per lerime che ha scritto. Sarei molto contento <strong>di</strong> vederlapubblicata nel nostro giornale.Nel ringraziarti per quanto potrai fare, ti mando ungrosso abbraccio granatieresco.Enzo NatalePresidente regionale ANGS per il Trentino Alto A<strong>di</strong>geCaro Enzo, eccoti accontentato.I GRANATIERI DI SARDEGNADa secoli sempre sceltifra uomini alti, robusti e forti.Forze preziose in <strong>di</strong>fesa e in guerra,nei teatri più <strong>di</strong>versi<strong>di</strong> battaglia sulla terra.Grintosi e generosi a un tempo,decisi e veloci nell'agire,pronti a capire ed obbe<strong>di</strong>re.Dopo secoli si <strong>di</strong>radano i conflitti,che ci han visto protagonisti da vicino.Siam nati guerrierima auspichiamo la pace nel mondo.Vogliamo, col nostro vigore,nelle necessità servire le gentid'Italia con patriottismo ed onore.Egregio Signor <strong>di</strong>rettore,sono il granatiere Giuseppe Giurco, <strong>di</strong> Trieste,classe 1937. Ho svolto il servizio alla «Gan<strong>di</strong>n»nella stagione 1959-60. Congedato in agosto dellostesso anno, in ottobre mi iscrissi alla Sezione locale.E da allora mi è sempre pervenuto il nostrogiornale. Sono passati quasi 52 anni da allora, manel tempo ho conservato ogni copia che ricevevo de«Il Granatiere» … E ora, eccoli tutti qui, l'intera collezione,nelle foto che le allego.Chissà che non possa entrare in qualche piccolo«Guinness granatieresco?»A parte le battute, caro <strong>di</strong>rettore, non pensa cheuna simile fedeltà giornalistica non meriti una bellafotografia?Allineati e copertiGiuseppe GiurcoBravo Giuseppe per la tua cinquantennale fedeltàalla nostra rivista e all'<strong>Associazione</strong>.Eccoti accontentato.Piero NataleAVVISOAI LETTORIContinuano a pervenire segnalazioni <strong>di</strong> nostri abbonatiai quali non è stata recapitata dal servizio postalela copia della rivista.Impotenti nei confronti del <strong>di</strong>sguido, comunque ci scusiamoe invitiamo i nostri abbonati, in caso <strong>di</strong> mancata consegna,a rivolgersi <strong>di</strong>rettamente allaPresidenza <strong>Nazionale</strong> che provvederà ad effettuarel'invio <strong>di</strong> una seconda copia.20


offerte offerte pervenuteOFFERTE PERVENUTE ALLA DATA DEL 30 SETTEMBRE <strong>2011</strong>PER IL POTENZIAMENTO DEL GIORNALE:Euro 25,00 Gen. TANTILLO Massimo (offerta versata il 22/02/<strong>2011</strong>)" 10,00 SezIone <strong>di</strong> FIRENZE (in memoria dei Gra. Baccini e Bertini)" 20,00 Sezione <strong>di</strong> RHO" 15,00 Gra. FIORI Antonio" 58,00 Gra. PELLEGRINI Robertoofferte" 40,00 Gra. GARGANO Giuseppe" 70,00 Gra. OTTAVIANI Roberto" 20,00 Gra. FOCARELLI BARONE Benito" 30,00 Famiglia RUZZANTE" 50,00 Gen. COLETTA Aldo" 50,00 Gra. MONTEFUSCO Gino (in memoria del Gra. Capanna Giuseppe)" 10,00 Gra. BORGHESE Aldo" 30,00 Gra SCALZI Mario" 40,00 Gra. CHIEPOLO Benito" 20,00 Gra. ZANARDO Cesarepervenute" 20,00 Gra. FOCARELLI BARONE Benito" 30,00 Famiglia RUZZANTE" 50,00 Gen. COLETTA AldoPER IL FONDO DI SOLIDARIETÀ «STENIO CONTIGLIOZZI»:Euro 30,00 Gra. LEPORE e Sig.ra BALI (bonifici del terzo trimestre <strong>2011</strong>)" 20,00 Gra. DE JULIIS Luciano" 15,00 Sezione <strong>di</strong> VIGNOLA" 250,00 Sezione <strong>di</strong> CALCINATEofferteCONTRIBUTO PER L'A.N.G.S.:Euro 600,00 Gra. ZUCCHI Valerio (in memoria del 1° M.llo Valente Pietro)" 15,00 Sezione <strong>di</strong> VIGNOLA21


alamari con le stellettealamari con le stelletteCAMBIO DEL COMANDANTEDI BATTAGLIONEIl 15 giugno <strong>2011</strong>, nella caserma «Gan<strong>di</strong>n» <strong>di</strong>Pietralata, si è svolta la cerimonia <strong>di</strong> passaggio<strong>di</strong> consegne per il comando del I Battaglione«Assietta».Il Ten. Col. Aniello Santonicola, dopo più <strong>di</strong>un anno <strong>di</strong> comando, ha ceduto la guida delbattaglione al Ten. Col. Davide D’Intino, provenientedal Comando Operativo <strong>di</strong> verticeInterforze (COI) <strong>di</strong> Roma.La cerimonia si è svolta alla presenza del C.tedel Reggimento, Col. Carlo Emiliani e <strong>di</strong> unqualificato pubblico fra cui si riconoscevano irappresentanti dell’<strong>Associazione</strong> nazionale<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna.Al nuovo comandante vadano le più vive felicitazionie i sinceri voti augurali per un periodopieno <strong>di</strong> successi per lui e la prestigiosaUnità.A Santonicola, un ringraziamento perquanto ha fatto con de<strong>di</strong>zione e impegnoanche nel periodo in cui ha svolto il non facileincarico <strong>di</strong> responsabile del Distaccamento<strong>di</strong> ben otto compagnie fra la sede <strong>di</strong>Roma e quella <strong>di</strong> Spoleto, mentre il comando<strong>di</strong> reggimento era impegnato in Kosovo e unsincero augurio <strong>di</strong> ogni possibile sod<strong>di</strong>sfazione.In alto: i due comandanti; (da sinistra) Ten. Col. D’Intino e Ten.Col. Santonicola.In basso: i <strong>Granatieri</strong> partecipano al passaggio del comando del battaglione.AL CORPUS DOMINI CON IL PAPALo scorso 24 giugno il Papa ha celebrato la solennitàdel Corpus Domini nella Basilica <strong>di</strong>San Giovanni in Laterano, cui ha fatto seguitola processione del Santissimo Sacramento perle vie <strong>di</strong> Roma, che è terminata sul sagratodella Basilica <strong>di</strong> Santa Maria Maggiore con labene<strong>di</strong>zione.Il nostro Cappellano militare, Padre Pier LucaBancale, ha rivolto un invito a tutti i militariche segue spiritualmente e con cui gioiosamentecon<strong>di</strong>vide molti momenti.Alcuni <strong>Granatieri</strong> del 1° Reggimento hannoprontamente dato la loro <strong>di</strong>sponibilità perpartecipare devotamente e sinceramente aquesta celebrazione, importante dal punto <strong>di</strong>vista liturgico ed interessante come pio esercizio.Nel caldo pomeriggio del 24 giugno, in-Il Cappellano Militare della Brigata Meccanizzata <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Sardegna con i ragazzi del 1° Reggimento.22


alamari con le stellettealamari con le stellettefatti, una delegazione del 1° <strong>Granatieri</strong>, assiemeal Serg. magg. Longobar<strong>di</strong>, si è <strong>di</strong>rettaverso la Basilica <strong>di</strong> San Giovanni in Laterano,assistendo alla bellissima celebrazione Eucaristicache il Papa ha tenuto.Terminata la S. Messa anche i militari si sonoaggregati al fiume <strong>di</strong> persone che ha seguitoil Santo Padre per le vie <strong>di</strong> Roma, in adorazionedel SS. Sacramento. E’ stata un’esperienzaunica ed emozionante. Mentre PadrePier Luca spiegava e <strong>di</strong>alogava con i suoi<strong>Granatieri</strong> circa l’importanza della giornata,è stato indescrivibile poter seguire ed esserepresenti a quell’adorazione Eucaristica itinerante,essere presenti assieme a Gesù vivonella Sacra Ostia. Insieme alle Missionariedella Carità <strong>di</strong> Madre Teresa <strong>di</strong> Calcutta, aiCarmelitani scalzi, ai Frati Francescani, ai religiosie alle religiose <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> ogninazionalità, i militari con gli Alamari si sonosentiti parte integrante <strong>di</strong> quella comunitàcattolica che punta ad un mondo migliore, seguendol’esempio <strong>di</strong> Cristo, vero ed unicoMaestro, che i <strong>Granatieri</strong> sanno portare fedelmentenel cuore e sanno <strong>di</strong>mostrarsi cristianinelle opere e nelle azioni quoti<strong>di</strong>ane, neiteatri operativi esteri, nelle delicate missioniin Patria, durante le calamità nazionali ed inogni evenienza. La serata è poi terminata conun bel gelato e con il rientro in caserma, sicuri<strong>di</strong> aver dato, anche in questa occasione,un’impronta indelebile della vicinanza delPrimo <strong>Granatieri</strong> alla vita religiosa romana ecattolica.C.le Riccardo Davide Grimal<strong>di</strong>1ª EDIZIONE TORNEO CALCIO A SETTEDELLE FORZE ARMATEE DELLE FORZE DELL’ORDINELa squadra del 1° Rgt. <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna si èaggiu<strong>di</strong>ca la finale della 1ª e<strong>di</strong>zione del Torneo <strong>di</strong>«calcio a sette» riservato alle Forze Armate e alleForze dell’Or<strong>di</strong>ne. Il Torneo era de<strong>di</strong>cato alla celebrazionedel 150° anniversario dell’Unità d’Italia.Ieri sera, giovedì 7 <strong>luglio</strong> <strong>2011</strong>, la squadra «Primoreggimento»,capitanata dal M.C. Speranza, ha battutoin finale la squadra «Celio» per 3 a 0, aggiu<strong>di</strong>candosicosì la vittoria del torneo con 8 vittoriesugli incontri <strong>di</strong>sputati, siglando ben 37 reti e subendonesolo 13, miglior <strong>di</strong>fesa del torneo.A fare il tifo, erano presenti numerosi colleghinonché amici dei giocatori che rappresentavanosimbolicamente così tutti coloro i quali erano statiimpossibilitati da circostanze esterne a presenziarela partita.La squadra del Primo <strong>Granatieri</strong> si è aggiu<strong>di</strong>cataanche il trofeo «DISCIPLINA», come squadra piùcorretta delle do<strong>di</strong>ci partecipanti, motivo ulteriore<strong>di</strong> orgoglio per il reggimento.La squadra del 1° Reggimento <strong>Granatieri</strong> era compostadal seguente personale: M.C. MicheleSperanza, C.M.C. Antonio De Girolamo, C.M.C.Giuseppe Mercogliano, C.M.C. Luca Fratipietro, 1°Cm Vicenzo Di Marino, 1° Cm Salvatore Balbestri,Cm Gaetano Valentino, Cm Tommaso Ledonne,C.le Biondo Caiazza, C.le Andrea Frassanito, C.leRomeo Raponi, C.le Benedetto Liguori, C.leGiuseppe Grande.Ten. Davide Li Pira23


alamari con le stellettealamari con le stelletteLA BANDIERA DI GUERRADEL 1° REGGIMENTO PASSA DI MANOLunedì 26 <strong>settembre</strong> <strong>2011</strong>, è stata marcataun’altra giornata importante nella storia del reggimentoinfatti in una assolato giorno, reso ulteriormentegradevole dalla folta cornice <strong>di</strong> amici,colleghi ed ospiti intervenuti, si è svolta l’austeracerimonia <strong>di</strong> passaggio delle consegne tra il colonnelloCarlo Emiliani ed il colonnello MassimoSiragusa.I molti ospiti, sistemati nella tribuna d’onore,hanno potuto ascoltare, dalle parole del comandantecedente come la giornata fosse de<strong>di</strong>cataagli ultimi militari italiani caduti in Afghanistan:al tenente Riccardo Bucci, al caporal maggiorescelto Mario Frasca e al caporal maggioreMassimo Di Legge. Il colonnello Emiliani haanche ricordato i colleghi granatieri che nel corsodei suoi due anni <strong>di</strong> comando hanno lasciato ilreggimento per raggiungere la casa del padre:Pietro Valente, Giuseppe Ferrera e Simone DiCola tutti venuti a mancare agli affetti delle lorofamiglie e dei colleghi granatieri: «siete stati deinostri e lo sarete per sempre sappiamo che ciguardate orgogliosi dall’alto dei cieli».La cerimonia, presieduta dal comandante dellabrigata, generale Massimo Scala, è stata particolarmenteonorata per la presenza dell’Onorevolegenerale Antonino Torre, in rappresentanza delSindaco <strong>di</strong> Roma Capitale Alemanno, del generaleBuscemi, presidente della nostra <strong>Associazione</strong>granatieri, <strong>di</strong> Sua Eccellenza MonsignorFranco Croci, Vescovo titolare <strong>di</strong> Potenza Picenae Presidente del Comitato Scientifico dell’AccademiaBonifaciana nonché del dottor Sante DeAngelis Presidente dell’Accademia Bonifaciana<strong>di</strong> Anagni e non ultimi i precedenti comandanti<strong>di</strong> reggimento, tutti hanno dato ulteriore lustroall’austera cerimonia. Da notare che negli spaltidella tribuna c’erano <strong>di</strong>versi colleghi <strong>di</strong> corso delcomandante uscente, nonché molti ufficiali conparticolari «specializzazioni» che hanno presoparte con il reggimento alle <strong>di</strong>verse attività operativesvolte nel corso dei due anni.Nel corso della cerimonia è stato concesso ilpremio Bonifacio VIII al 1° reggimento «<strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> Sardegna». Il prestigioso premio è statoconcesso in riconoscimento <strong>di</strong> quanto svolto dalreggimento in terra balcanica e per la ferma econsolidata professionalità da sempre espressadai granatieri del reggimento nel corso della plurisecolarestoria. Hanno consegnato il premio ilL’allocuzione del Colonnello Emiliani comandante cedente.Cavaliere Sante De Angelis, già Granatiere del 3°reggimento Guar<strong>di</strong>e, e Sua Eccellenza MonsignorFranco Croci.Il presidente dell’Accademia ha visto operare igranatieri del primo fuori area, infatti egli ha visitatoil reggimento nel mese <strong>di</strong> maggio quandoancora era schierato in Kosovo, quale unità costituentel’ossatura principale del contingente italiano.Il comandante Emiliani nel suo <strong>di</strong>scorso ha ringraziatol’Accademia Bonifaciana per aver saputoriconoscere nel primo reggimento granatieril’unità degna <strong>di</strong> un premio tanto ambito assicurandoche i granatieri, nell’andare orgogliosiIl Colonnello Massimo Siragusa il nuovo comandante.24


alamari con le stellettealamari con le stellettedel premio, sapranno ripagare pienamente la fiduciaaccordata, così come è da 352 anni nel solcodel profondo rispetto per i valori dello stato, dell’umanitàe dei popoli.Nel suo <strong>di</strong>scorso il comandante uscente ha volutoincentrare l’attenzione sul valore umano e professionale,immutato negli anni, dei granatieri <strong>di</strong>ogni or<strong>di</strong>ne e grado appartenenti al reggimento«la vera linfa vitale del reggimento che rimanesalda a <strong>di</strong>fesa delle sorti della specialità - Bravi<strong>Granatieri</strong> del primo!».Un ringraziamento è stato rivolto anche al preziosocontributo fornito dai cinque comandanti <strong>di</strong>battaglione che si sono alternati alla guidadell’Assietta e del Cengio: Cosimo Prencipe,Aniello Santonicola, Angelo Del Lungo, DavideD’Intino e Liberato Ama<strong>di</strong>o. Il reggimento, comenoto, è costituito su due battaglioni uno a Romanella Gan<strong>di</strong>n, l’Assietta e l’altro, il Cengio, nellaGaribal<strong>di</strong> <strong>di</strong> Spoleto.Infatti, il colonnello Emiliani ha ricordato che ilprimo è uno dei pochissimi reggimenti dell’esercitocomposto da due battaglioni su due se<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti,è numericamente importante per la brigata,è l’unico e solo reggimento granatieri cheriesce a moltiplicare le forze, gli effetti e l’efficaciaessendo presente in maniera quasi contemporaneain tutte le missioni in patria ed all’estero eche è profondamente orgoglioso <strong>di</strong> poter ancheIn tribuna d’onore, Monsignor Franco Croci, il Gen. Massimo Scala,il Gen Torre, il Gen. Buscemi.rappresentare la Forza Armata, in qualità <strong>di</strong> reggimentopiù anziano dell’esercito, nelle più altese<strong>di</strong> istituzionali nello svolgimento dei servizi <strong>di</strong>alta rappresentanza.Nelle parole <strong>di</strong> commiato del colonnello Emilianiè stata ricordata anche l’importante azione svoltadai <strong>di</strong>versi cappellani militari che hanno operatoLa consegna del premio Bonifacio VIII al Col. Emiliani.con il reggimento, nella caserma Gan<strong>di</strong>n con donPierluca, nella Garibal<strong>di</strong> con don Edoardo ed inKosovo con don Sergio: «un grazie per il sostegnoed il conforto portato con la parola <strong>di</strong> nostroSignore che ci ha guidato e protetto in ogniluogo».«La ban<strong>di</strong>era del primo, consegnata al capitanoPagliaroli, sventola nel cielo afghano alla testadella compagnia Dardo» così è stata rimarcata lapresenza della 2ª compagnia granatieri nella missioneISAF. È la prima volta che una unità organicadel primo prende parte attiva all’operazione.La cerimonia ha avuto il suo naturale culmine almomento del passaggio della Ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> guerradal comandante uscente al colonnello Siragusache dopo tale atto ha preso subito le re<strong>di</strong>ni delreggimento e con voce ferma ed austera ha chiusola cerimonia rendendo gli onori finali al generaleMassimo Scala.Il colonnello Massimo Siragusa, ufficiale dei granatieri«puro» conosce bene la realtà del reggimentoessendoci nato e cresciuto professionalmenteed umanamente parlando e ci ha fatto ritorno,carico della giusta determinazione, percontinuare a scrivere epiche pagine <strong>di</strong> storia per ilreggimento granatieri. E come ha detto il colonnelloCarlo Emiliani auguriamo ogni bene al colonnelloMassimo Siragusa ed ai granatieri delprimo e che Dio li protegga tutti. Buona fortuna108° comandante, buona fortuna granatieri.Numberone25


associativaattività associativaGRANATIERI ALLA FESTA DEGLI AUTIERI DI SEREGNOCon grande solennità e un’ottimaorganizzazione domenica 9 maggiola Sezione degli Autieri d’Italia<strong>di</strong> Seregno, ha celebrato il 40°anniversario della propria fondazione.Alla cerimonia, che si è svolta davantial monumento <strong>di</strong> via Montello,erano presenti il SindacoGiacinto Mariani, e numerose autoritàamministrative e militari locali.La Sezione ANGS <strong>di</strong> Monza eBrianza ha partecipato alla manifestazionesfilando con la propriaColonnella in testa alla parata cheha aperto la celebrazione.DALLA SEZIONE DI COMO17 Aprile <strong>2011</strong>. In questa bella domenica<strong>di</strong> primavera i granatieri<strong>di</strong> Como e <strong>di</strong> Sondrio con i granatieridella Sezione gemella <strong>di</strong>Legnano, si sono ritrovati nel capoluogolariano per l’annualeadunata.Le cerimonie <strong>di</strong> questo bel fine settimanaerano iniziate sabato 16aprile con la deposizione <strong>di</strong> unacomposizione floreale al Cimitero<strong>di</strong> Como, sulla tomba del S. Ten.Giuseppe Sinigaglia e a Menaggiosulla tomba del Capitano FeliceBaratelli, storico Presidente dellaSezione.Domenica mattina il nuovoCappellano della Sezione <strong>di</strong>Como, don Renato Pini, ha officiatola Santa Messa alla presenzadei soci e dei loro famigliari, delVicepresidente regionale Mezzenzanae del Presidente onorariodella sezione <strong>di</strong> Como, Gen.Nicola Canarile, appositamentegiunto da Roma.La cerimonia religiosa è stata impreziositadai canti del coro "LausDecora" <strong>di</strong>retto dal granatiereBerti al quale sono andati sincericomplimenti per la preziosa elevazionespirituale offerta.Dopo la celebrazione, sul piazzale<strong>di</strong> Villa Geno, <strong>di</strong> fronte al lago, èstata deposta una corona d’alloroai pie<strong>di</strong> della stele che ricorda il S.Ten. Giuseppe Sinigaglia, medagliad’argento al V.M., Campioneitaliano, europeo e mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> canottaggio,caduto in battaglia durantela Grande Guerra al quale èintitolata la sezione comasca dell’ANGS.Tutti i partecipanti al raduno sisono poi ritrovati al ristorantedove, dopo un piacevole pranzo,sono state tenute le allocuzionedegli amici convenuti, le relazionimorali ed economiche da parte delPresidente Baratelli e del segretariosig. Marsili.L’omaggio <strong>di</strong> fiori alle signore intervenute,da parte del nostroPresidente, hanno chiuso questabella giornata granatieresca.Luraghi Luciano26


attività attività associativaRADUNO REGIONALE DEL VENETOIn una splen<strong>di</strong>da giornata <strong>di</strong> sole,domenica 22 maggio <strong>2011</strong>, tuttala città con grande entusiasmo haaccolto e festeggiato i <strong>Granatieri</strong>provenienti dalle sezioni delVeneto, spronati e guidati dagliinfaticabili Presidente e Vice Presidenteregionali, Lino Marian eRoberto Pellegrini, quest’ultimoche ha assistito l’organizzatorecoor<strong>di</strong>nando le varie fasi dellacomplessa manifestazione.L’iniziativa, fortemente volutadal Presidente della Sezione <strong>di</strong>Len<strong>di</strong>nara, Gianni Valentini, sostenutae patrocinata dal Sindaco,Alessandro Ferlin che, fral’altro, promuove ogni anno unarievocazione storica dell’incontro<strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong> che a Len<strong>di</strong>nara, nel1863, vide come protagonistiAlberto Mario, un giornalista checon i garibal<strong>di</strong>ni combatterà nel1867 a Monterotondo e Mentana,e sua moglie, la giornalista ingleseJesse White.In tale contesto, nell’ambito deifesteggiamenti per il 150° anniversariodell’Unità d’Italia, sembrògiusto chiedere al Sindaco <strong>di</strong>ricordare anche le gesta dei <strong>Granatieri</strong>che nell’anno glorioso siguadagnarono le medaglie d’oroe d’argento al 1° e al 2° reggimentoa Mola <strong>di</strong> Gaeta e nellaconquista <strong>di</strong> tre regioni. IlSindaco Ferlin ha aderito <strong>di</strong> buongrado alla richiesta ed è statoquin<strong>di</strong> organizzato il Raduno regionale.La giornata è iniziata con la deposizione<strong>di</strong> una corona d’alloroe con l’alza ban<strong>di</strong>era al monumentoai Caduti. Si formava ilcorteo aperto dal Corpo ban<strong>di</strong>sticocitta<strong>di</strong>no che suonava «Lamarcia dei pifferi» ed altre musichegranatieresche.Seguivano, quin<strong>di</strong>, due <strong>Granatieri</strong>in uniforme del 1848. Giuntial monumento, in onore <strong>di</strong> AlbertoMario, vi veniva depostaun’altra corona e venivano effettuatele allocuzioni del Presidentedella provincia e del Sindacoe un cenno storico delPresidente Valentini.Subito dopo, il rito religioso conla Santa Messa presso il santuariodella Beata Vergine delPilastrello, celebrata da donCristoforo Zielinski, Vice presidentedella pontificia commissioneper i beni culturali dellaChiesa e <strong>di</strong> archeologia sacra vaticana.L’officiante durante l’Omelia haricordato sotto l’aspetto militaree religioso il nostro generale fra’Gianfranco Maria Chiti. Il rito religiosoaveva termine con la letturadella «Preghiera del Granatiere».Alla manifestazione hanno presenziatol’On. Emanuela Munerato,della Lega Nord, il Presidentedella provincia <strong>di</strong> Rovigo,dott.ssa Tiziana Michela Virgili,il Presidente ANGS del FriuliRenzo Ros e Andrea Guizzar<strong>di</strong> inrappresentanza del C.R. Emilia eRomagna.Il Presidente Valentini ringrazia,a nostro mezzo, il suo Vice, GiuseppeTrambovoli, i soci dellaSezione e il Presidente provinciale<strong>di</strong> Verona, Giuseppe Toffanin.27


associativaattività associativaRICONOSCIMENTO ALLA SEZIONE DI RHOIl 2 giugno scorso, in occasionedella celebrazione della festadella Repubblica, la Sezione<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Rho ha ottenuto unriconoscimento dall’amministrazionecomunale.«Per aver mantenuto vivi i sentimenti<strong>di</strong> fraternità e solidarietà eaver contribuito negli anni allamemoria della nostra storia», cosìrecita la motivazione dell’OnorificenzaCivica, a firma del SindacoPietro Romano, consegnataalla Sezione ANGS che, fral’altro, quest’anno festeggia il 41°anno dalla fondazione.In data 8 giugno <strong>2011</strong>, grazie alla<strong>di</strong>sponibilità della dott.ssa PaolaBriante, <strong>di</strong>rettore coor<strong>di</strong>natorepresso l’Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong>Torino, i tenenti Simone Tarantino,Giuseppe Napoli e GiovanniSenese, neo assegnati al 1° Rgt.<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna, accompagnatidai granatieri piemontesiCostamagna e Ferro, hanno potutovedere l’originale dell’attocon cui il Duca Carlo Emanuele IIil 18 aprile 1659 costituiva il Reggimentodelle Guar<strong>di</strong>e.Nell’occasione la dott.ssa Brianteha accompagnato i granatieri auna purtroppo veloce visita a«una storia lunga 80 chilometri»(<strong>di</strong> documenti) dell’Archivio <strong>di</strong>Stato <strong>di</strong> Torino nel corso dellaGIOVANI UFFICIALI IN VISITA A TORINOquale è stato possibile visionareanche una pergamena <strong>di</strong> contabilità<strong>di</strong> Stato del 1400 e una serie <strong>di</strong>ruolini del Reggimento delleGuar<strong>di</strong>e tra cui quello del <strong>luglio</strong>1747 con «al soldo» i granatieriRICORDATO UN GARIBALDINO GRANATIEREGio Batta Ellena (La Chiusa) e GioDomo Adamo (Adam) arteficidella morte del Generale <strong>di</strong> BellIsle al colle dell’Assietta.Valter CostamagnaIn occasione dei 150 anni dell’Unitàd’Italia e fra le varie manifestazioniche si sono avute, adAltavilla Vicentina é tornata allamemoria la storia <strong>di</strong> PietroFreschi, figura del Risorgimentovicentino, Garibal<strong>di</strong>no e Granatiere.D’altro canto è stato appuratoche nei mille <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong> eranopresenti ben centosessanta veneti.Ebbene: Freschi era uno <strong>di</strong>questi. (v/d Storia)Il giorno 11 giugno, nel Parco <strong>di</strong>Villa Malmarana Morosini, inapertura della rassegna culturale«Altavilla Estate <strong>2011</strong>» si è svoltala cerimonia <strong>di</strong> ricordo del patriotavicentino. La serata, presentatadal Sindaco, dott. Clau<strong>di</strong>oCatagini, ha visto la presenza<strong>di</strong> una rappresentanza dei <strong>Granatieri</strong>in servizio inviati daRoma, dei <strong>Granatieri</strong> in congedodella Sezione <strong>di</strong> Vicenza e dei <strong>di</strong>scendentidel Freschi.Nel corso della cerimonia, questi28


attività attività associativaA destra: cerimonia commemorativa consindaco, granatieri in armi e granatieri dellaSezione <strong>di</strong> Vicenza.In basso: consegna della copia del ritratto al1° Reggimento <strong>Granatieri</strong>.ultimi hanno donato la copia del ritrattoad olio dell’eroe ripreso dauna tavola <strong>di</strong> Achille Beltrame.Altre copie del ritratto sono statedonate al 1° Reggimento <strong>Granatieri</strong>e al Museo dei <strong>Granatieri</strong>.La Sezione ANGS <strong>di</strong> Vicenza,oltre al sindaco Catagini, ringrazia,a vario titolo: gli ere<strong>di</strong> delFreschi; il signor GiampieroReniero, l’assessore Carlo DallaPozza, il colonnello Emiliani, iltenente colonnello Santonicola, ilmaggiore Galimi e il granatiereGiancarlo Busin della Zona sacradel Cengio.Alessandro LancellottiIN RICORDO DI UGO BIGNAMILa Sezione <strong>di</strong> Bassano delGrappa ha voluto quest’annoriprendere un’antica tra<strong>di</strong>zioneche si era persa neltempo.Dopo la cerimonia a MonteCengio del 12 giugno, ungruppo <strong>di</strong> granatieri, guidatodal Presidente della Sezione,si è portato al cippo <strong>di</strong> quota1152 a Cesuna, per rendereonore, con una corona d’alloro,alla M.O.V.M. colonnellodei granatieri Ugo Bignami.«Comandante <strong>di</strong> un Battaglionesu una posizione <strong>di</strong> vitaleimportanza, con singolareperizia e con scarsissimi mezziseppe improvvisare un’eroica<strong>di</strong>fesa».Nella foto a destra, assieme alPresidente Luciano Bortolaso,il gra. Battista Pertile e il gra.Adriano Ritossa <strong>di</strong> Trieste.FESTEGGIATO A VERCELLI IL 150° DELL’UNITÀ D’ITALIADurante quest’anno, dal Nordal Sud senza <strong>di</strong>stinzioni geografiche,il popolo italiano havoluto confermare il proprioattaccamento alla Patria organizzandocerimonie <strong>di</strong> variogenere per festeggiare il 150°dell’Unità d’Italia .Anche Vercelli non ha volutoessere da meno organizzandouna grande manifestazioneche ha raggruppato tutte leAssociazioni d’Arma e Civilidella città.Già nei primi mesi dell’annoin corso si sono così incontratitutti i presidenti delle varie associazioniper dare vita aquesti festeggiamenti.Dopo tante riunioni si è finalmentegiunti alla fase attuativa<strong>di</strong> questa importante cerimonia,fissata per il giorno 18giugno c.a..Si era stabilito <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre lacerimonia in tre <strong>di</strong>stinte fasi.Una doveva riguardare laparte dell’alzaban<strong>di</strong>era, poiuna grande sfilata per le viecitta<strong>di</strong>ne, toccando le quattropiazze intitolate ai principaliartefici dell’unità della nostraPatria: il Re Vittorio Ema-29


associativaattività associativanuele II, Garibal<strong>di</strong>, Mazzini eCavour, rendendo loro glionori e depositando ai pie<strong>di</strong>dei monumenti a loro intitolatile corone <strong>di</strong> alloro. L’ultimafase prevedeva la messa inPiazza Cavour seguita da unbellissimo concerto tenutodalle tre fanfare presenti: laFanfara dei Bersaglieri <strong>di</strong> A-scoli Piceno, La Fanfara degliAlpini <strong>di</strong> Foresto e la Fanfaradell’Aeronautica Militare <strong>di</strong>Ivrea .Alla manifestazione è statodato il nome <strong>di</strong> «Uniti perl’Italia»; per l’occasione è statapresentata una Ban<strong>di</strong>era Italianasimbolo dell’unione <strong>di</strong>tutte le Associazioni vercellesiche verrà poi custo<strong>di</strong>ta in unasede specifica in modo da essereusata in futuro per tutte lesuccessive manifestazioni .Coor<strong>di</strong>nati dal Presidentedell’UNUCI, Gen. B. VincenzoRusso, dal Presidente <strong>di</strong> Sezionedell’ANA Piero Medri edal Presidente Provinciale deiBersaglieri Paolo Porreca cisiamo presentati carichi <strong>di</strong> entusiasmoper l’inizio della cerimoniain Piazza Mazzini.Per i <strong>Granatieri</strong> erano presenti,oltre a quelli della localeSezione con a capo il PresidentePavia, le rappresentanzecon Colonnella delle Sezioni<strong>di</strong> Biella, Varallo, Grignasco,Verbano e del gruppo <strong>di</strong> Palestro.A dare maggior lustro ai BianchiAlamari era presenteanche la Colonnella regionaleaccompagnata dal sempre presentePresidente Ferro Cav.Pier Andrea.La cerimonia è iniziata alle ore15,30 in Piazza Mazzini conl’alzaban<strong>di</strong>era (ban<strong>di</strong>era benedettain questa circostanza dalCappellano Militare dellaCaserma «Scalise» <strong>di</strong> Vercelli,don Umberto Borello) allaquale ha fatto seguito unprimo inquadramento per iltrasferimento in parata nellapiazza dove è stata depostauna prima corona <strong>di</strong> alloro sulmonumento a Giuseppe Garibal<strong>di</strong>.Si è dato poi inizio alla sfilatavera e propria con sosta, per ladeposizione <strong>di</strong> una secondacorona, al monumento al primoRe d’Italia Vittorio EmanueleII. Successivamente cisiamo recati al monumento alPrimo Ministro, Camillo BensoConte <strong>di</strong> Cavour, nell’omonimapiazza con deposizione<strong>di</strong> una terza corona.In questa bellissima piazzavercellese è stata quin<strong>di</strong> celebratauna messa al campo officiatadal Cappellano Militaredon Umberto, al termine dellaquale si è svolta una magnificaesibizione delle Fanfare presentiche hanno eseguito perl’occasione un vasto repertoriodella tra<strong>di</strong>zione militare .Siamo tornati quin<strong>di</strong> in PiazzaMazzini per l’ammainaban<strong>di</strong>erae il «rompete le righe»cui ha fatto seguito, nella vicinapalestra «Mazzini», lacena d’Arma per terminare infratellanza questa nostra importantecerimonia, augurandociun arrivederci per organizzarealtre manifestazionialle quali potranno parteciparetutte le Associazioni«Unite per L’Italia» .Anche in questa occasione, comesempre, i <strong>Granatieri</strong> hanno<strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere impeccabilisfilando con passo marzialee guadagnandosi l’elogiodegli organizzatori, pro<strong>di</strong>ghi<strong>di</strong> complimenti nei nostri confronti.Ma non poteva esserealtrimenti, visto che la nostratra<strong>di</strong>zione non ci permette <strong>di</strong>fare brutte figure .Un’ultima nota: tutta la sfilata(e solo questa) si è svolta sottouna continua, incessante e torrenzialepioggia, ma la maggiorparte ha tenuto duro, specialmentei <strong>Granatieri</strong> chesenza battere ciglio hannocontinuato a sfilare imperterriti«Massicci sotto l’acqua»(questo è il gra<strong>di</strong>to elogio fattocidal nostro Presidente regionaleFerro che, detto perinciso, l’acqua se l’è presa tuttaanche lui).Fulvio Bertoglio30


attività attività associativaCELEBRAZIONE EUCARISTICA IN SUFFRAGIO DIFRA’ GIANFRANCO MARIA CHITIII 14 giugno <strong>2011</strong>, nella Cappelladella caserma «AntonioCavalieri» <strong>di</strong> San Giorgio aCremano, sede del 2° Comandodelle Forze Operative <strong>di</strong> Difesae del Comando della Divisione«Acqui», c’è stata una celebrazioneEucaristica presiedutadal Cappellano militare, donAntonio Marchisano, in suffragio<strong>di</strong> Padre Gianfranco MariaChiti.Alla celebrazione religiosa, volutadal Cappellano militare edal maggiore Beniamino Cascone,erano presenti il Capo <strong>di</strong>stato maggiore del 2° FOD, generale<strong>di</strong> brigata Luigi Venacciae il DCOS SPT del ComandoDivisione «Acqui», Col. AlfonsoManfre<strong>di</strong>, con altri ufficiali esottufficiali e un gruppo <strong>di</strong> granatieriin congedo delle sezioni<strong>di</strong> Napoli e Pompei con laColonnella.Commovente e toccante sonostate le parole <strong>di</strong> don AntonioMarchisano nel tracciare nell’omeliala figura <strong>di</strong> Fra’ GianfrancoChiti, perché a molti trai presenti, in particolare tra isottufficiali, sono tornati i ricor<strong>di</strong>della scuola sottufficiali<strong>di</strong> Viterbo, quando il ColonnelloChiti era Comandante.Il Cappellano militare alla fineha espresso il desiderio, rivolgendosianche ai granatieri incongedo, <strong>di</strong> celebrare ognianno a novembre con data dastabilire una SS. Messa in suffragio<strong>di</strong> Padre Chiti.CERIMONIA A SOLFERINOLo scorso 24 giugno è stato celebratoa Solferino in provincia<strong>di</strong> Mantova il 152° anniversariodella storica e cruenta battagliache il 24 giugno 1859 si svolsetra le truppe franco-piemontesie quelle austriache dell’imperatoreFrancesco Giuseppe d’Asburgo.Nell’anno delle celebrazioniper il 150° dell’Unità d’Italiala ricorrenza ha avuto unsignificato ancor più importanteperché la battaglia fu unatappa decisiva nella costituzionedello Stato nazionale.Le celebrazioni sono cominciateverso le ore 10 in piazza Torellidove, oltre alle rappresentanzedelle associazioni d’arma con igonfaloni, le tre Colonnelle dei<strong>Granatieri</strong> mantovani e quella<strong>di</strong> Modena, presenti in maggiornumero tra le <strong>di</strong>verse armi,hanno attirato l’attenzione <strong>di</strong>tutti i partecipanti; erano presentimoltissime autorità tra cuiil Prefetto Ruffo, tre<strong>di</strong>ci Sindaciin rappresentanza dei comuniche hanno fatto la storia risorgimentaled’Italia, il Presidentedella provincia <strong>di</strong> Mantova dr.Pastacci che è venuto a salutarei granatieri convenuti alla cele-31


associativaattività associativabrazione, il Console franceseMeyer e il Delegato per l’ltaliadell’associazione culturale «Souvenirfrancais» dr. Baratto cheha consegnato una medaglia <strong>di</strong>riconoscimento al sindaco <strong>di</strong>Solferino dr. Bignotti.Dopo una breve introduzionedel programma celebrativo, laBanda ha suonato gli innid’Italia, d’Austria, della Francia,dell’Europa e quello dellaCroce Rossa, accompagnandol’alzaban<strong>di</strong>era.Al termine, il corteo precedutodalla ban<strong>di</strong>era italiana si è <strong>di</strong>rettoalla Cappella Ossariodove è stata celebrata la SantaMessa in suffragio dei cadutidella battaglia. I <strong>di</strong>scorsi delleautorità e la deposizione dellecorone poi, hanno chiuso le celebrazioni.La mattinata dei <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Sardegna mantovani era cominciataverso le 8 con la deposizione<strong>di</strong> due Corone d’alloropreparate con cura ed amoregranatieresco dal GranatiereBonini e depositate presso imonumenti al Granatiere a SanMartino della Battaglia e quello<strong>di</strong> Madonna della Scoperta, entrambiluoghi teatro <strong>di</strong> storicheed epiche battaglie dove i nostriantenati granatieri hanno combattutoe contribuito con le lorovittorie e con il sacrificio <strong>di</strong>molte vite umane al raggiungimentodel nobile ideale dell’Unitàd’Italia.L’anno venturo le celebrazioni<strong>di</strong> Solferino saranno ancora piùimportanti per i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Sardegna mantovani, in quantoa loro spetterà l’onore <strong>di</strong> portarela corona d’alloro allaCappella dell’Ossario.Il 28 <strong>luglio</strong> scorso, a Sulmona, si èavuto il cambio del Comandantedel 57° Btg. Fanteria «Abruzzi».Il Ten. Col. Giuseppe Margoni, a destranella foto, è subentrato al Ten.Col. Fabrizio Angelucci, a sinistra.Alla cerimonia era presente anchela Sezione ANGS <strong>di</strong> Sulmona.Il penultimo a sinistra è il Presidente dellaSezione, Gra. Serg. Orazio D’Angelo,mentre il caporale all’estrema destra,Marcello La Civita, è il Segretario dellastessa nonché del Centro RegionaleAbruzzo dell’ANGSRACCOLTA DI AIUTI PER L’AFGHANISTANCAMBIO DEL COMANDANTE A SULMONAIl 151° Reggimento fanteriaSassari in collaborazione conl’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> Sardegna e le Associazionid’Arma, in occasione della prossimamissione <strong>di</strong> pace nell’area <strong>di</strong>Bala Morghab, in Afghanistan a<strong>settembre</strong>, organizzano una raccolta<strong>di</strong> materiali utili da <strong>di</strong>stribuirealle popolazioni afgane.In particolare si richiede materialescolastico, giocattoli, abbigliamento,calzature, coperte, lenzuola,federe e prodotti per l’igienepersonale <strong>di</strong> adulti e bambini.«Al rientro della missione saràfornita la documentazione sull’impiegoe sull’uso <strong>di</strong> quanto donato»,spiega il Presidente regionaledei <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna,Rodolfo Mori Ubal<strong>di</strong>ni.Per informazioni 340.4720315,070/60342620.Unione Sardadel 19 <strong>luglio</strong> <strong>2011</strong>32


attività attività associativaI GRANATIERI SU NAVE «GRANATIERE»«Ai <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> terra e <strong>di</strong>mare»: con queste parole il Capitano<strong>di</strong> Fregata Fabio Fares haalzato il calice per brindare congli ospiti per il compimento delsuo periodo <strong>di</strong> comando dellanave «Granatiere» e augurarebuon lavoro al subentrante C.F.Vincenzo Labile.La nave Granatiere: una fregatarealizzata nel 1990 dalla «Fincantieri»e destinata alla flottadell’Iraq. La marina irachena, infatti,dopo aver visto in serviziole 4 navi italiane della classe(Lupo, Sagittario, Perseo edOrsa), ne prenotò altre quattroper sè. Nacquero la Granatiere,la Artigliere, la Aviere e laBersagliere. Queste navi eranopronte per la consegna (con lescritte in arabo sui fianchi)quando scoppiò la guerra delGolfo. Rimasero perciò fermeper 4 anni e quin<strong>di</strong> entrarononella flotta della Marina Italiana.Nella base navale <strong>di</strong> Taranto,dove la Granatiere é ormeggiataanche in vista <strong>di</strong> lavori <strong>di</strong> manutenzionead uno dei motori, loscorso 8 agosto si è svolta la cerimoniadel cambio del comandante.Erano presenti <strong>di</strong>versi associatidelle sezioni ANGS <strong>di</strong> Puglia coor<strong>di</strong>natidal pres. reg. GiuseppeCaldarola. Il capitano cedentenon ha nascosto l’emozione nellasciare il comando dopo circa 2anni, orgoglioso soprattutto <strong>di</strong>aver saputo creare un clima <strong>di</strong>fiducia e collaborazione tra tutti.La nave, infatti, abbatte le <strong>di</strong>stanzetra «gra<strong>di</strong>»: si vive inspazi angusti, utili al funzionamentodella stessa, e nascequin<strong>di</strong> un cameratismo che lasciaun po` da parte le gerarchie.La Granatiere porta il suo nomescritto ai lati della prua e sullepasserelle che la collegano con laterra ferma. La scritta «A ME LEGUARDIE» a gran<strong>di</strong> caratteri silegge al <strong>di</strong> sopra della saracinescadell’hangar, l’ultima costruzioneprima dello spazioadunate<strong>di</strong> poppa.All’interno, nei corridoi tra le cabine,sono in mostra <strong>di</strong>versicrest e nella cabina del comandanteè esposta la ban<strong>di</strong>era italianain una teca a vetro; la ban<strong>di</strong>era<strong>di</strong> guerra della nave è invececusto<strong>di</strong>ta in una pregevoleteca <strong>di</strong> legno che porta intarsiatolo stemma dell’<strong>Associazione</strong> coni due leoni, la granata e il mottoaral<strong>di</strong>co.A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 15 anni (era la riunionedel Consiglio <strong>Nazionale</strong>del ‘96) è stato possibile vedereil dono fortemente voluto dalloscomparso presidente nazionalegen. Roberto Di Nardo che desideravalasciare sulla nave Granatiereun degno ricordo dell’<strong>Associazione</strong>,contribuendo personalmentee proponendo ai presidentiregionali <strong>di</strong> autotassarsiper tale realizzazione.Il giorno 8 agosto scorso, dopo lasobria cerimonia, i «<strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> terra» hanno potuto visitarel’intera nave. I «<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>mare», in effetti marinai nellaloro <strong>di</strong>visa bianca, e senza stemmio scudetti, hanno messo a33


associativaattività associativaloro agio gli ospiti nella visitaed hanno offerto loro un buffet.In quella che é stata una dellepiù calde mattine <strong>di</strong> quest’estate<strong>2011</strong>, si è vissuta una paginasplen<strong>di</strong>da della vita associativa:vedere il nome Granatierescritto sulla prua <strong>di</strong> una nave,vivere per qualche ora la vita <strong>di</strong>chi compie il servizio militare inmare, contattare quella partedella famiglia che, pur non portandoi bianchi alamari, mostrail cuore e l’orgoglio tipico dei<strong>Granatieri</strong> ... «<strong>di</strong> terra e <strong>di</strong>mare»COMMEMORATO IL SACRIFICIO DELLA «ACQUI» EDELLA «GRANATIERI DI SARDEGNA»Umberto MiccoliAl centro della fotografia, Renzo Parile nipote del granatiere Eldo (caduto senza croce il 9 <strong>settembre</strong>1943 nella <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> Roma), con Anna Allasio sindaco <strong>di</strong> Bussoleno e ValterCostamagna presidente provinciale Angs sezione <strong>di</strong> Torino.BUSSOLENO (TO) - Insieme peronorare i caduti e i reduci e per rifletteresui tragici eventi del <strong>settembre</strong>‘43, quando le <strong>di</strong>visioni«Acqui», a Cefalonia e Corfù, e«<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna» a Roma,scelsero <strong>di</strong> tenere alta la ban<strong>di</strong>eradell’onore mentre tutto intorno aloro crollava. Questa in sintesi lacronaca della giornata <strong>di</strong> domenica18 <strong>settembre</strong> <strong>2011</strong>, a Chianocco eda Bussoleno nelle località Argiasserae Foresto.La cerimonia si è aperta con la posa<strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori a Chianocco, inpiazza Martiri <strong>di</strong> Cefalonia e Corfu’ed è poi proseguita alla borgataArgiassera con lo scoprimentodella targa in memoria <strong>di</strong> MicheleGiai, reduce della <strong>di</strong>visione «Acqui»,recentemente scomparso.La manifestazione ha visto la partecipazionedei gonfaloni dei comuni<strong>di</strong> Bussoleno e Chianocco,dei sindaci Anna Allasio e MauroRusso; e poi vessilli e labari dell’Anpi,dell’ Ana, della «Acqui»con i rappresentanti CostantinoRuscigno e Mario Gelera, e laColonnella dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna nucleoVal Susa. Presenti la Società filarmonica<strong>di</strong> Bussoleno e i figurantidel gruppo storico <strong>Granatieri</strong> ValSusa 1861 accompagnati dal presidenteprovinciale della sezione<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Torino, Valter Costamagnae dal capo nucleo segusino,Giancarlo Sibille.Rigoroso e documentato l’interventodell’oratore, Graziano Pettinari.Molto significativa e toccantela consegna della medaglia celebrativadei «Bianchi Alamari» ai famigliari<strong>di</strong> coloro che sono andatiavanti: un particolare abbraccio aiparenti dei compianti Michele Giaie del suo commilitone e amico inseparabilePasquale Nicco. Nel piccolocimitero <strong>di</strong> Foresto, dove c’eun sacello alla memoria del granatiereEldo Parile, è confluito ilcorteo delle autorità, delle associazionid’arma, dei citta<strong>di</strong>ni, con il nipoteRenzo.Deposizione floreale: «È il primovalsusino caduto nella <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong>Roma per la liberazione dell’Italia!»afferma l’ex partigiano MarioSolara.È inoltre stata letta la commoventetestimonianza del veterano <strong>di</strong>Porta San Paolo, granatiere GiacomoGirar<strong>di</strong> (cl.1921), impossibilitatoad intervenire alla cerimonia.34


attività attività associativaTRENTINI AL CENGIOAlla cerimonia annuale sul Monte Cengio c’eraanche una rappresentanza <strong>di</strong> granatieri delCentro regionale Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge.La presenza era purtroppo modesta ma, se vogliamo,qualificata. Sul Cengio, infatti, c’era ilPresidente regionale Enzo Natale e il Vicepresidentee Alfiere della Sezione <strong>di</strong> Trento, EttoreMontanari, tutti a sfilare insieme alle Colonnelle.RICORDO DEI CADUTI A SAN VITO AL TAGLIAMENTOAnche quest’anno le AssociazioniCombattentistìche <strong>di</strong> San Michele alTagliamento, con la collaborazionedell’Amministrazione Comunale,hanno organizzato la 91° Cerimoniaper ricordare i caduti e <strong>di</strong>spersi <strong>di</strong>tutte le guerre e con l’occasionel’Unità d’Italia.Domenica 20 Marzo nella Frazione <strong>di</strong>Cesarolo, dopo un sobrio rinfresco <strong>di</strong>saluto nel Piazzale del Bar del Sol, èiniziata la sfilata al seguito dellaFanfara dei Bersaglieri in congedo <strong>di</strong>S. Donà <strong>di</strong> Piave fino alla Chiesa doveè stata celebrata la Santa Messa daMonsignor don Sergio Moretto .Dopo la Santa Messa, tutti in sfilatasino al monumento ai caduti (realizzato91 anni fa subito dopo la primaguerra mon<strong>di</strong>ale). Ivi giunti, sono seguitil’alzaban<strong>di</strong>era, la deposizionedella corona <strong>di</strong> alloro e i <strong>di</strong>scorsicommemorativi.La presenza <strong>di</strong> molte ban<strong>di</strong>ere associativee 8 Colonnelle dal Veneto, delvicino Friuli e <strong>di</strong> Modena conl’Alfiere Guizar<strong>di</strong> sempre presente,hanno riempito <strong>di</strong> gioia il Cav.Giovanni Bivi i Presidenti regionalidel Veneto e del Friuli VeneziaGiulia, Marian e Ros.Dopo la cerimonia tutti i convenutihanno partecipato al rancio alla«Vecchia Fattoria» <strong>di</strong> Cesarolo.MORI UBALDINI HA COLPITO ANCORAIl Centro regionale della Sardegnanon brilla certo per numero<strong>di</strong> granatieri associati, il suoPresidente Rodolfo Mori Ubal<strong>di</strong>ni,però, si spende molto e consuccesso per affermare la presenzadei <strong>Granatieri</strong> attraverso lapartecipazione e l’organizzazione<strong>di</strong> eventi <strong>di</strong> tipo storicoculturale.Pubblichiamo <strong>di</strong> seguito una lettera<strong>di</strong> ringraziamento ricevutada Mori Ubal<strong>di</strong>ni il 20 giugno<strong>2011</strong> da Quirico Meloni, Sindaco<strong>di</strong> Villanova Monteleone in provincia<strong>di</strong> Sassari.«La Vostra presenza, in linea con lemanifestazioni organizzate dalla nostraamministrazione comunale peril 150° anniversario dall’Unitàd’Italia, si è rivelata tra le più significative,istruttive e interessanti.La mostra, facendoci ripercorrere lastoria dell’Italia e del risorgimento ciha fatto riflettere sul sacrificio <strong>di</strong> chici ha preceduto, ha messo in lucecome i nostri antenati abbiano contribuitoa costruire la Nostra Italia"una e in<strong>di</strong>visibile" e ha contribuitonotevolmente a tramandare e inculcare,soprattutto tra le nuove generazioni(è stata alta l’affluenza deglialunni delle scuole del territorio)ideali <strong>di</strong> libertà, in<strong>di</strong>pendenza, fratellanzae democrazia.Grati a voi per tutto questo, auspichiamopossiate conservare a lungotale memoria per poterla trasmetterealle future generazioni.A nome detta collettività tutta <strong>di</strong>Villanova Monteleone, Vi ringrazioe mi congratulo vivamente con Voi».35


sfileranno sempresfileranno sempre con nostre colonnelleBRUNOMOGLIASezione <strong>di</strong> MilanoBruno nasce il 25febbraio 1916 a Milano.Da giovane si<strong>di</strong>stingue per le suedoti atletiche e lasua passione per il calcio lo porta a giocarein serie C.Il servizio militare nel corpo dei <strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> Sardegna, <strong>di</strong>venta fonte <strong>di</strong> aneddoti, raccontatirigorosamente in milanese (ilCapitano Campagna che imponeva allacompagnia «domani tutti con i baffi» oppure«quanti ventin u cipà quand fasevi la ginastica»)e durante la Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>alepartecipa alla campagna d’Albania conil grado <strong>di</strong> Sergente. Alla fine del conflittosposa Elisa dalla quale avrà una figlia:Marica. Dopo una vita <strong>di</strong> onesto lavoroviene nominato Cavaliere della Repubblica,titolo mai ostentato ma del quale andava giustamentefiero. Grande la sua sod<strong>di</strong>sfazione<strong>di</strong> poter assistere, all’età <strong>di</strong> 95 anni, al matrimoniodel suo unico nipote Daniele.Ci lascia il 7 aprile <strong>2011</strong>, circondato dall’affettodei suoi cari.Alla cerimonia funebre ha presenziato ungruppetto <strong>di</strong> <strong>Granatieri</strong> con la Colonnella, ilPresidente della sezione <strong>di</strong> Milano Dott. SettiCarraro ha letto la Preghiera del Granatiere.La Sezione rinnova le più sentite condoglianzealla moglie, alla figlia e al nipote.GIOVANNITRENTOBACCINISezione <strong>di</strong> FirenzeApparteneva allaclasse 1919; è decedutoil 20 <strong>luglio</strong> <strong>2011</strong>a Calenzano.Chiamato alle armi ha partecipato, volontariamente,ad un corso accellerato per la nomina,a sottufficiale . Nominato sergente e destinatoai <strong>Granatieri</strong>, dopo un certo periodo <strong>di</strong> servizioa Roma è stato trasferito in Sardegna nelcostituendo reparto da sbarco.Trasferito <strong>di</strong> stanza in Corsica, nei giorni successiviall’8 <strong>settembre</strong> ‘43 partecipava aicombattimenti contro le truppe tedesche.Dopo essere stato internato dai francesi, allacostituzione del rinato Esercito Italiano venivaassegnato ai reparti granatieri delGruppo da Combattimento «Friuli», con ilquale partecipava, con il grado <strong>di</strong> sergentemaggiore, a vari episo<strong>di</strong> bellici fra cui i combattimentisul Senio e la liberazione della città<strong>di</strong> Bologna.Congedatosi e iscrittosi all’associazione, eraorgoglioso dei suoi Alamari che indossava adogni occasione e che, ridottisi per il prolungatouso ad un bavero stinto e deteriorato, nonha mai voluto sostituire con altri nuovi.I commilitoni della Sezione si stringono addoloratiintorno alla loro Colonnella ed ai familiari.NEREOTURCATOSezione <strong>di</strong>Spinea (VE)Aveva 81 anni ed èvenuto a mancare il23 aprile <strong>2011</strong>.I commilitoni rinnovano le condoglianzealla famiglia.GIUSEPPEBAGGIOSezione <strong>di</strong>Castelfranco VenetoEra nato il 14 febbraiodel 1918 e ciha lasciato il 1°maggio del <strong>2011</strong> a Onè <strong>di</strong> Fonte (TV).Veterano della 2ª Guerra mon<strong>di</strong>ale, si eraiscritto alla Sezione dal 1974, anno dellafondazione.Lo stesso, assieme alla moglie recentementescomparsa, è sempre stato presente a tutte lemanifestazioni organizzate dalla Sezione.Era un abile pittore e<strong>di</strong>le e ha lavorato cononestà e professionalità in molte abitazionied e<strong>di</strong>fici pubblici. Da tutti viene ricordatoquale persona affidabile e sempre <strong>di</strong>sponibileper favori e consigli.Molti <strong>Granatieri</strong> con Alamari e Colonnellahanno presenziato alla cerimonia funebrenella sua Fonte.Valerio Zucchi, nostro socio della Sezione <strong>di</strong> Roma, ci ha chiesto <strong>di</strong> pubblicare l’annunciodell’Agenzia con la quale collabora. Il suo numero <strong>di</strong> cell. è: 3933792936ONORANZE FUNEBRI LATTTTANZIVIALE DEI MONFORTANI, 2 00135 ROMATEL. 06 33 84 336Le Onoranze Funebri Lattanzi operano in Roma dai primi degli anni quaranta con altissimaEsperienza e Professionalità tramandata da padre in figlio, curando i servizi in ogniminimo dettaglio, garantendo trasporti in Italia e all’Estero, pratiche complete, addobbifloreali, opere cimiteriali e personale qualificato in grado <strong>di</strong> assistere i familiari dall’inizioal completamento del servizio.L’Onestà, l’Assistenza, il Rispetto sono vostri Diritti ...Offrirveli è nostro Dovere36


sfileranno sempresfileranno sempre con le nostre colonnelleANTONIOCARAMENTOSezione <strong>di</strong>Zero Branco (TV)Nato il 28 <strong>di</strong>cembre1936, aveva militatonel 1° Reggimento<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna. Dopo il congedo siera iscritto alla Sezione dove aveva rettocon grande impegno la carica <strong>di</strong> Consiglieree <strong>di</strong> Alfiere.È venuto a mancare, dopo una breve malattia,il 27 aprile 20011. Al saluto funebrehanno partecipato molti commilitoni con leColonnelle <strong>di</strong> Zero Branco, Treviso e Paese.Il presidente Riccardo Torresan, a nome <strong>di</strong>tutti i granatieri della Sezione, rinnova aifamiliari le più sentite condoglianze.SILVANOCALZAVARASezione <strong>di</strong>Spinea (VE)Nato il 21 <strong>luglio</strong>1933, è scomparso il4 maggio <strong>2011</strong>.I commilitoni esprimono le più sentite condoglianzealla famiglia.ANTONIO SIMIONSezione <strong>di</strong> Spinea (VE)Nato nel 1923, è deceduto durante il periododelle festività natalizie del 2010.I commilitoni rinnovano le condoglianzealla famiglia.ITALO PASINIAbbiamo il doloroso compito <strong>di</strong> comunicarel’avvenuto decesso del dott. ItaloPasini. (n.d.r. età 91 anni, decesso avvenutoil 29 maggio <strong>2011</strong> su una panchina <strong>di</strong>Via Pontano a Padova).Con lui abbiamo con<strong>di</strong>viso, insieme aGianfranco Chiti - indossando gli Alamari- l’ultimo drammatico anno <strong>di</strong> guerra, aglior<strong>di</strong>ni del Capitano Francesco Christin.Romagnolo <strong>di</strong> origine, Pasini si era trasferitoa Padova. Costretto, infine, a moderarei propri movimenti, dalla frattura <strong>di</strong> unagamba, i nostri incontri, sempre desiderati,sono, però, cessati; l’amicizia è stata tenutaviva, però, per telefono, grazie ancheal comune amico e granatiere Mario CoenBelinfanti.Mario HolzerIN RICORDO DI «TONINO»La compagine granatieresca lamenta un’altra per<strong>di</strong>ta: il Generale Antonio Blasi.Io, personalmente, ho perso un carissimo amico oltre che collega con il quale hocon<strong>di</strong>viso anni <strong>di</strong> lavoro fianco a fianco. L’intesa fra noi è stata imme<strong>di</strong>atanonché perfetta e tale è rimasta nel tempo.Ironia, calma e saggezza sono le doti che più ho ammirato in lui. Anche nei momentipiù impegnativi sapeva mantenere il giusto equilibrio fra prudenza e prontezzadecisionale. Ho imparato molto da lui che non ha mai lesinato consigli esostegno. La nostra vicinanza si è rafforzata anche nella vita privata che mi haconsentito <strong>di</strong> apprezzare le nobili qualità della consorte, Signora Clara, e la freschezzadei due bellissimi figli.Il tempo ed impegni <strong>di</strong>versi ci hanno allontanato ma solo fisicamente. Ho avutomodo <strong>di</strong> fargli visita tre anni fa preannunciando il mio arrivo con una telefonatama, prima ancora <strong>di</strong> completare la presentazione, aveva già riconosciuto la miavoce. L’incontro è stato breve ma cor<strong>di</strong>alissimo: sembrava che ci fossimo vistianche il giorno prima. Questo breve ricordo per confermare che i legami nati nelvivere assieme, con sod<strong>di</strong>sfazioni e qualche piccola amarezza, rimangono sal<strong>di</strong> ed il tempo non potrà scalfirli.Potrei ricordare altresì vari aneddoti dai quali traspare il suo spirito scherzoso. Ne citerò solo uno che mi riguarda.Mia moglie era in attesa del nostro primo figlio; mancavano pochi giorni al parto quando giunsero alla mia abitazioneun vistoso mazzo <strong>di</strong> fiori ed un telegramma <strong>di</strong> felicitazioni per l’avvenuto lieto evento da parte del Comando <strong>di</strong>Reggimento… Mi precipitai dall’Aiutante Maggiore in 1ª (Gianfranco Chiti) e chiesi spiegazioni: «E’ stato ilCapitano Carlo Né (simpatico collega ma piuttosto credulone) a darmi la notizia», fu la risposta. Interpellato quest’ultimo,<strong>di</strong>sse « …la notizia me l’ha data Tonino Blasi». Sentito anche lui, <strong>di</strong>sse « …ho detto che è nato il figlio <strong>di</strong>Franco senza specificare tuttavia che si trattava <strong>di</strong> Torbidoni …». Morale della favola: tutti e tre (io, Né e Tonino) ,impalati sull’attenti, ci siamo presi dall’Aiutante Maggiore in 1ª <strong>di</strong> Reggimento un cicchetto da levarti il pelo! Ma nonè finita qui: al Circolo Ufficiali, nel frattempo, tutti avevano brindato alla salute del (nascituro) erede. A mie spesenaturalmente!Caro Tonino, come usiamo <strong>di</strong>re, sei andato avanti!, ma rimarrai sempre nei nostri cuori, nei cuori dei <strong>Granatieri</strong> romanie <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> Civitavecchia che hanno saputo apprezzare le tue doti durante il periodo <strong>di</strong> comando del IV battaglionemeccanizzato. La Tua gentilezza e signorilità faranno sempre parte dei nostri ricor<strong>di</strong> più cari.Un affettuoso saluto, con stima e profondo affetto,tuo Franco Torbidoni37


sfileranno sempresfileranno sempre con nostre colonnelleBORTOLOCERONSezione <strong>di</strong>Castelfranco VenetoIn data 15 marzo<strong>2011</strong> ci ha lasciatodopo aver raggiuntol’età <strong>di</strong> 100 anni. Quale Granatiere, ha partecipatoalla campagna <strong>di</strong> Grecia durantel’ultimo conflitto mon<strong>di</strong>ale. Tornato allasua Castelfranco Veneto, si è de<strong>di</strong>cato conimpegno e passione alla famiglia e alla suaattività <strong>di</strong> sarto per uomo; molti sono i castellanida lui vestiti con grande stile, cheancora oggi lo ricordano. Era iscritto allaSezione dal lontano 1974, anno in cui lastessa fu costituita. I commilitoni dellaSezione hanno partecipato in massa alla cerimoniafunebre con Alamari e Colonnella enell’Omelia il celebrante ha ricordato le doti<strong>di</strong> fervente religioso del nostro Granatiere.SANTIBERTINISezione <strong>di</strong>FirenzeNato il 22 aprile appartenevaalla classe1929 ed è venuto a mancare il 18 <strong>luglio</strong> <strong>2011</strong>a Rufina.Assegnato dal CAR <strong>di</strong> Palermo ai <strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> Sardegna, prestò servizio nella vecchia,cara caserma <strong>di</strong> Viale Giulio Cesare.Congedatosi, si iscrisse alla nostra sezionepartecipando sempre, nonostante problemi <strong>di</strong>deambulazione, all’attività associativa equando le sue con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute furono talida non permettergli più la mobilità, ne seguivatelefonicamente le «ultime novità» .II suo attaccamento alla nostra Specialità eraaltissimo ed è avvalorato dalle parole chevolle fossero incise sulla sua lapide: «EXGRANATIERE DI SARDEGNA».I commilitoni della Sezione, affranti dal doloreper la grave per<strong>di</strong>ta, rinnovano le lorocondoglianze ai familiari.ENRICO BRAYDAIl dott. Emiliano Brayda, nipote dellaMAVM tenente dei granatieri EmilianoBrayda, caduto nel 1942 sul fronte yugoslavo,ci ha comunicato il decesso <strong>di</strong> suopadre Enrico, ten.col. della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong>Finanza, fratello nel nostro valoroso tenente,avvenuto il 30 giugno <strong>2011</strong>.MARCO RAFANELLISEZIONE DI ROMA«Vado a raggiungere gli altri». Con questa semplice ma essenziale espressione, Marco ci hacomunicato, inaspettatamente, la imminente conclusione del suo viaggio terreno che dovevaeffettivamente accadere, a pochi giorni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, il 1 giugno <strong>2011</strong>.Seppure qualche tempo prima avevamo riscontrato che qualche cosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso c’era inMarco e lui stesso ci aveva fatto capire che temeva il risultato <strong>di</strong> alcuni accertamenti incorso a ragione <strong>di</strong> qualche sintomo preoccupante <strong>di</strong> recente manifestatosi, nessuno avrebbepotuto supporre un così rapido evolversi degli eventi.«Vado a raggiungere gli altri» è stato il fatale congedo <strong>di</strong> Marco dai commilitoni granatieridel XXIII Corso AUC, pronunciato con tutta la serenità <strong>di</strong> cui era capace e proprio perquesto drammaticamente efficace, ma nello steso tempo affermazione della convinta speranzadel suo ricongiungimento a quanti <strong>di</strong> noi lo avevano preceduto negli anni: LudovicoMonti, Valentino Marello, Raniero Barbaranelli, Manfredo Carrara Cagni, Emanuele Ferrero, Gianfranco Imperatori e, insiemea loro, il nostro «aggregato» Lelio Mastropierro. Una squadra importante del nostro Corso che non riusciamo a considerarecome non più fra noi ma che, al contrario, è parte immanente nei nostri incontri, quale elemento integrante ed insostituibiledella nostra memoria e testimonianza <strong>di</strong> un percorso straor<strong>di</strong>nario che tutti ci coinvolge. Ci incontrammo per laprima volta oltre cinquanta anni fa, chi a Lecce e chi ad Ascoli, poi insieme a Cesano e successivamente tutti alla «Gan<strong>di</strong>n»per il servizio <strong>di</strong> prima nomina. Il compimento della ferma non significò la fine <strong>di</strong> un rapporto tra noi: fu, al contrario, l’inizio<strong>di</strong> una profonda amicizia, confermata e consolidata ad ogni nostro perio<strong>di</strong>co incontro, al quale Marco era spesso presenteed in queste occasioni certamente non poteva passare inosservato!La sua statura, ben oltre i limiti della Specialità, tanto da essere il più alto e massiccio del Corso, non era <strong>di</strong>sgiunta da un’altastatura morale e da una lealtà innata, in un contesto caratteriale <strong>di</strong> spontanea semplicità e generosità. Marco, per sua indole,era portato a privilegiare il rapporto d’amicizia <strong>di</strong>retto, piuttosto che la con<strong>di</strong>visione dell’ufficialità, ma ciò non pregiu<strong>di</strong>cavaminimamente il suo attaccamento agli alamari e l’orgoglio dell’appartenenza alla specialità. «Vado a raggiungere glialtri» è la riprova <strong>di</strong> questi suoi sentimenti e per questo il suo pensiero, nel momento del <strong>di</strong>stacco, è rivolto ai commilitoniandati avanti, per proseguire con loro la straor<strong>di</strong>naria vicenda del XXIII.Arsenio RossoniLa rubrica «Sfileranno sempre con le nostre Colonnelle» è finalizzata a ricordare i soli soci dell’<strong>Associazione</strong> che hanno lasciato questo mondo per ritornare alla Casa del Padre. Si sottolinea:I SOLI SOCI. Chi segnala il triste evento per la pubblicazione, dovrà comunicare le seguenti informazioni necessarie per la stesura del necrologio:sezione d’appartenenza; data <strong>di</strong> nascita e <strong>di</strong> morte; motivi del decesso; reparto <strong>Granatieri</strong> nel quale il defunto ha prestato servizio; eventuali campagne <strong>di</strong> guerra e decorazioni ricevute;eventuali cariche associative rivestite.È opportuno, inoltre, che venga inviata una foto originale del defunto e non, come spesso avviene, fotocopie o copie riprese da giornali. Tutti i testi, comunque, non dovranno superare le12 righe, salvo le eccezioni che si potranno avere a insindacabile giu<strong>di</strong>zio della Redazione.La Redazione, infine, sarà particolarmente grata a chi, avendone la possibilità, invierà un’offerta come, del resto, è previsto dal comma 5 dell’articolo 13 del Regolamento dell’<strong>Associazione</strong>.38


MATERIALE PROMOZIONALE DISPONIBILE PRESSO LA PRESIDENZAmateALAMARO A SPILLO ARGENTATOAUDIOCASSETTA “MARCE DEI GRANATIERI”BAVERO Dl PANNO ROSSO CON ALAMARIBASCO Dl PANNO NEROCREST ARALDICO DELL’ANGSCARTOLINE EPOCHE VARIErialeCRAVATTA REGGIMENTALE IN POLIESTEREDISCO AUTOADESIVO PER MACCHINAFREGIO METALLICO PER BASCOGEMELLI ARGENTATI CON SCUDETTO QUATTRO MORILIBRO “IL IV BATTAGLIONE CONTROCARRO”LIBRO “LE STAGIONI BALCANICHE”PORTACHIAVI RET. A MOLLA CON MEDAGLIA SILVERpromoPORTATESSERA ASSOCIATIVO IN PELLE ROSSAPORTATESSERA ASSOCIATIVO IN PLASTICA ROSSASTATUETTA “GRANATIERE 1848” MEDIASTATUETTA “GRANATIERE 1848” MEDIASTEMMA ARALDICO IN METALLO PER TASCHINOSTEMMINO METALLICO CON ALAMARI E GRANATINATARGA IN OTTONE “GIACCONE” CON ASTUCCIO€ 18,00CIONDOLO IN METALLO GALVANIZZATO CON GRANATAzionaleFOULARD IN SETA CON STEMMA ARALDICO (CM. 60x60)Ai costi dei singoli articoli vanno aggiunte le spese dell’eventuale spe<strong>di</strong>zioneÈ <strong>di</strong>sponibile, inoltre, il seguente materiale:€ 10,00 per FOLDER, emesso da Poste Italiane con all’interno francobollo, cartolinee buste con annullo 1° giorno <strong>di</strong> emissione e tesserina card.€ 10,00 per busta ricordo Raduno <strong>di</strong> Torino 2009, con all’interno medaglia, cartolinee depliant <strong>di</strong> Torino.€ 5,00€ 5,00€ 8,00€ 8,00€ 24,00COPPIA Dl GRANATINE IN METALLO BIANCO PER BAVERO € 5,00GRANATINE A SPILLO/CLIPS IN SIMILORO/SILVER PER GIACCA € 3,00€ 0,50€ 15,00€ 0,80€ 5,00€ 10,00€ 8,00€ 8,00LIBRO “I QUADRI DEL 3° RGT. GRANATIERI Dl SARDEGNA” € 8,00MEDAGLIE DEI VARI RADUNI NAZIONALI€ 5,00€ 5,00€ 5,00€ 1,00€ 21,00€ 45,00€ 14,00€ 4,00€ 11,00€ 60,0039


IL CONTE NICOLÒ GIACCHINato a Novara nel febbraio del 1887, da una famiglia d’anticanobiltà, abbracciò la carriera delle armi percorrendo i varigra<strong>di</strong> della gerarchia militare nei ranghi del 1° e del 2° reggimento<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna. Ufficiale <strong>di</strong> grande valore, partecipòalle campagne coloniali e alla Prima Guerra mon<strong>di</strong>alemeritandosi una Medaglia <strong>di</strong> Bronzo, due Medaglie d’Argentoe l’onorificenza <strong>di</strong> Cavaliere dell’Or<strong>di</strong>ne militare <strong>di</strong> Savoia.Giacchi sposò Clotilde Mazzitelli dalla quale ebbe una figlia,Pieretta, che morì <strong>di</strong> malattia in tenera età. Per espressa volontàdel conte Giacchi, due appartamenti <strong>di</strong> sua proprietà,situati a Roma, furono donati nel 1963 dalla moglie Clotilde ai<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Sardegna affinché con la loro ren<strong>di</strong>tafosse costituito un fondo da de<strong>di</strong>care all’assistenzasanitaria delle figlie bisognose <strong>di</strong> cure dei <strong>Granatieri</strong>stessi. Il conte Giacchi morì a Roma il 7 novembre1948; sua moglie, donna Clotilde, a Conca dellaCampania il 4 <strong>di</strong>cembre 1964.Il Fondo, che prende il nome dal donatore,viene gestito da un’apposita commissione istituitapresso la sezione ANGS <strong>di</strong> Roma.L’ISCRIZIONE ALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DISARDEGNA DA DIRITTO A USUFRUIRE DI UN SOSTEGNO ECO-NOMICO ALLE CURE MEDICHE CHE, MALAUGURATAMENTE, PO-TREBBERO SERVIRE ALLE FIGLIE DEI GRANATIERI SOCI.Per Informazioni contattare la sezione <strong>di</strong> Roma della ANGS - Via Sforzan. 5 00184 Roma, telefono/fax 06 4746395

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