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Anno VIII n° 2 aprile - giugno 2008 - Studi Cassinati

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Marcus Lanni et in litteris ad Iannellium a. 1868 (unde ed. est Commissione di Caserta1870 Mai. 2) et apud Ponarium n. 11 et in libro ipsius S. Elia sul Rapido p. 103 et apudFiorellium Not. degli scavi 1878 p. 191” 1 .Il Lanni la trascrive più o meno allo stesso modo e dice che era una lapide sepolcrale 2 :λ IVLA EAP POMPONIVPROBAL’amico Giannetti premetteva che la C.I.L. X 5274/5 fu trovata in “Valleluce che, aitempi di Roma, era chiamato semplicemente Lucus; l’aggiunta Valle, anzi Vallis o Vallesfu posteriore; ma forse il nome intero anche all’epoca di Roma era Vallis Luci, poivolgarizzato. Si rinvengono altri esempi. Quel lucus doveva essere consacrato ad unadivinità, forse ad Ercole o forse a Giove”.“I Lucii che si trovavano scritti nelle lapidi di Cassino, dovettero avere in patronato ilculto di Giove, ossia di Giano, ed essere nello stesso tempo patroni del collegio dei Saliiesistente in quei luoghi, come si ha dalla denominazione, che porta una contrada inprossimità della valle sopra menzionata detta Salauca, ossia Salii Lucus, e che anche oggiè spessa di annose querce, in cui rinvenivasi non è guari una iscrizione che contieneil nome di un Pomponio, come quella di Cassino incisa nel vaso di travertino” 3 .Lo studioso collegava appunto la C.I.L. X 5274/5 nella quale P[VBLIVS] POM-PONV[S] K(alendis) IVL(iis) A(micos) B(ene) A(ccepit), volle cioè ricordare il donodel vaso al Dio Ercole offerto in una sacra cerimonia alla presenza di amici, con un’altraepigrafe, la C.I.L. 5198, la cui iscrizione riporta la stessa formula cronologica.Insomma, secondo il Giannetti, quella di Valleluce sarebbe legata alla seguente di Cassinodedicata ad Ercole, perché vi compare lo stesso nobile romano P. POMPONVS eperché ricorda la cerimonia che sarebbe avvenuta similmente alle calende del mese diluglio; questa è trascritta dal Mommsen in C.I.L. X, p. 511 ed dal Ponari p. 17 dell’operacitata in nota, con il disegno del vaso e con la didascalia: “Al tempo adunque, chele acque furono prosciugate, dobbiamo riportare la primitiva edificazione di un tempiodedicato ad Ercole, costrutto a piè del monte Janulo, ove presentemente la città di Cassino,del quale si ha memoria in alquante colonne, e in un vaso di pietra calcare consacratoal medesimo Dio da un Pomponio Noeto…”. 4HERCVLI / SANCTO · SAC / P · POMPONVS · NOE / TVS · VOTVM ·SOL / AMICOS · ACC ·BENE / L · EGGIO · MARVLLO ·ET / CN ··PAPIRIO · AELIANO · COS / L · D · D · D · K · IVLIl Giannetti oltre ad indicarci che l’epigrafe di Valleluce forse era stata rinvenuta in du-891 Mommsen Theodor, Corpus Inscriptionum Latinarum, vol.X, Berolini1863, p. 521.2 Lanni Marco Sant’Elia sul Rapido, Napoli 1873, p. 103: L’epigrafe «è in Valleluce anche incastratanel muro di una casa: λ IVLA EA / P POMPONIV / PROBA. Di questo frammento di lapide, che senzadubbio è sepolcrale, rilevasi, che la stessa fosse stata innalzata da P. Pomponio a Giulia... ».3 Ponari Filippo, Ricerche Storiche sulle Antichità di Cassino, Napoli 1867, p. 59.4 Ponari Filippo, ibidem, p. 17.CDSC - STUDI CASSINATI - 2/<strong>2008</strong>

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