Anno VIII n° 2 aprile - giugno 2008 - Studi Cassinati
Anno VIII n° 2 aprile - giugno 2008 - Studi Cassinati Anno VIII n° 2 aprile - giugno 2008 - Studi Cassinati
154Commemorato il carabiniere Marino Fardelliperito nella strage di Ciaculli il 30 giugno 1963Alle ore 10 del 22 giugno 2008, nella piazza antistante il monumentale Cimitero germanicodella seconda guerra mondiale, nella frazione Caira, ha avuto luogo la cerimoniacommemorativa della sanguinosa strage di Ciaculli, in provincia di Palermo, nellaquale persero la vita il nostro concittadino Marino Fardelli ed altri sei tra carabinieri edartificieri (vd. Studi Cassinati, II (2002) nn. 3-4, pagg. 181-187).Il 30 giugno dell’anno 1963, sul fondo Sirena tra Villa Abate e Ciaculli, fu rinvenutaun’autovettura Giulietta sul cui sedile posteriore era stata sistemata una bombola digas collegata ad una lunga miccia. Durante le operazioni di disinnesco dell’ordigno venneaperto il portabagagli dell’auto nel quale era stata sistemata un’altra micidiale caricadi esplosivo che causò la sanguinosa strage.Domenica mattina, in una giornata caldissima che costituiva metereologicamente l’unicolegame tra la nostra frazione e il lontano paese di Ciaculli, alla presenza di numerosepersone del paese, del fratello e della sorella dell’appuntato Marino Fardelli, deinumerosi parenti e di tutte le autorità convenute, in un’atmosfera solenne e profondamentevissuta dai presenti, sulle note del silenzio della tromba del picchetto d’onore edella sfilata dei labari delle associazionicombattentistiche edarma, dello stendardo dellaCittà di Cassino insignita dellaMedaglia d’oro, è stata scopertala targa d’argento commemorativa,dono del Presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano,sul monumento erettoa memoria del sacrificio del nostroconcittadino Marino Fardellinell’anno 1969, quandoera sindaco il dott. Antonio G.Ferraro. Questo il testo: “Comune di Cassino Medaglia d’Oro al Valore Militare-Al CarabiniereMarino Fardelli e a quanti caddero nell’adempimento del loro dovere a Ciaculli(Palermo), la Città memore, pose nel 45° Anniversario –1963-30 Giugno 2008 –Il Sindaco Dott. Bruno Vincenzo Scittarelli”. Su un’altra lapide posta ai piedi del monumentosi legge la motivazione: “Encomio solenne concesso al Carabiniere FardelliMarino, alla memoria. Partecipava, in ambiente particolarmente difficile per senso diomertà a rischiosi servizi investigativi per la cattura di autori di efferati omicidi e di attidinamitardi. In seguito all’improvvisa esplosione di un ordigno posto da malfattorinell’interno di un’autovettura, cadeva vittima del dovere unitamente ad altri militari.”CDSC - STUDI CASSINATI - 2/2008
155Un Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, tra la commozione del pubblico ha declamato isignificativi versi della Preghiera del Carabiniere e subito dopo il Sindaco della Città diCassino, dott. Bruno Vincenzo Scittarelli, citando Orazio, ha ricordato uno dei suoi piùfamosi versi “È bello morire per la Patria”, aggiungendo che Marino Fardelli, sacrificandola sua vita per la sicurezza e la tranquillità degli altri cittadini ne rappresenta unfulgido esempio. Il Prefetto di Frosinone dott. Piero Cesari tra i numerosi interventi haricordato che il sacrificio di Marino deve essere additato ad esempio per i giovani e devecostituire il seme che dovrà germogliare in futuro e che la famiglia Fardelli deve esserefiera del sacrificio del proprio congiunto. Marino Fardelli deve essere consideratocome “l’eroe della porta a fianco”, pronto a sacrificare la propria vita per la sicurezzadegli altri. Parole accorate ha infine rivolte al pubblico presente anche il Vicepresidentedella Camera dei Deputati, on. Rocco Buttiglione, il quale ha sostenuto che, pur essendoil Corpo dei Carabinieri formato da uomini armati, le loro armi vengono usate solamenteper assicurare la pace agli altri. L’on. Buttiglione ha concluso sostenendo cheil giorno successivo alla strage di Ciaculli i rappresentanti delle forze dell’ordine ritornaronoal loro lavoro con maggiore determinazione e con rinnovato impegno, permettendocosì allo Stato di conseguire le prime vittorie sulla mafia ed ha promesso il suopersonale impegno perché vengano riprese le indagini per scoprire ed assicurare allagiustizia gli autori di quella efferata strage.La popolazione e le varie autorità convenute, tra le quali erano in prima fila, oltre aigià citati on. Buttiglione e ilsindaco della Città Martiredi Cassino, gli onorevoliFormisano, Tofani, Ciaraldie Picano, molti con sigliericomunali, tanti ex sindaci diCassino, tra i quali anchequello del tempo della strage,Domenico Gargano e altrisin daci dei paesi del circondario,il Presidente del -l’Amministrazione Provincialedi Frosinone Scalia egli Ufficiali superiori dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Marina, dell’Aeronautica,degli Agenti di Custodia, della Forestale e dei Vigili Urbani, hanno seguito lafunzione religiosa officiata dal parroco di Caira don Eric di Camillo.Particolarmente e visibilmente commossi erano la sorella del carabiniere Fardelli, signoraDonata, il fratello Cesare, il nipote Marino, che ha fortemente e fermamente volutoquesta cerimonia, e i numerosi nipoti e parenti.Sergio SaragosaCDSC - STUDI CASSINATI - 2/2008
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155Un Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, tra la commozione del pubblico ha declamato isignificativi versi della Preghiera del Carabiniere e subito dopo il Sindaco della Città diCassino, dott. Bruno Vincenzo Scittarelli, citando Orazio, ha ricordato uno dei suoi piùfamosi versi “È bello morire per la Patria”, aggiungendo che Marino Fardelli, sacrificandola sua vita per la sicurezza e la tranquillità degli altri cittadini ne rappresenta unfulgido esempio. Il Prefetto di Frosinone dott. Piero Cesari tra i numerosi interventi haricordato che il sacrificio di Marino deve essere additato ad esempio per i giovani e devecostituire il seme che dovrà germogliare in futuro e che la famiglia Fardelli deve esserefiera del sacrificio del proprio congiunto. Marino Fardelli deve essere consideratocome “l’eroe della porta a fianco”, pronto a sacrificare la propria vita per la sicurezzadegli altri. Parole accorate ha infine rivolte al pubblico presente anche il Vicepresidentedella Camera dei Deputati, on. Rocco Buttiglione, il quale ha sostenuto che, pur essendoil Corpo dei Carabinieri formato da uomini armati, le loro armi vengono usate solamenteper assicurare la pace agli altri. L’on. Buttiglione ha concluso sostenendo cheil giorno successivo alla strage di Ciaculli i rappresentanti delle forze dell’ordine ritornaronoal loro lavoro con maggiore determinazione e con rinnovato impegno, permettendocosì allo Stato di conseguire le prime vittorie sulla mafia ed ha promesso il suopersonale impegno perché vengano riprese le indagini per scoprire ed assicurare allagiustizia gli autori di quella efferata strage.La popolazione e le varie autorità convenute, tra le quali erano in prima fila, oltre aigià citati on. Buttiglione e ilsindaco della Città Martiredi Cassino, gli onorevoliFormisano, Tofani, Ciaraldie Picano, molti con sigliericomunali, tanti ex sindaci diCassino, tra i quali anchequello del tempo della strage,Domenico Gargano e altrisin daci dei paesi del circondario,il Presidente del -l’Amministrazione Provincialedi Frosinone Scalia egli Ufficiali superiori dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Marina, dell’Aeronautica,degli Agenti di Custodia, della Forestale e dei Vigili Urbani, hanno seguito lafunzione religiosa officiata dal parroco di Caira don Eric di Camillo.Particolarmente e visibilmente commossi erano la sorella del carabiniere Fardelli, signoraDonata, il fratello Cesare, il nipote Marino, che ha fortemente e fermamente volutoquesta cerimonia, e i numerosi nipoti e parenti.Sergio SaragosaCDSC - STUDI CASSINATI - 2/<strong>2008</strong>