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Anno VIII n° 2 aprile - giugno 2008 - Studi Cassinati

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145La scuola allievi carabinieri di Cassinodal 1920 al 1927diAlberto MangianteIl volumetto, ritrovato sul mercato antiquario, “Fiaccola (Bozzetti)”, di Giuseppe Musu,edito nel 1928, tratteggia, in vari episodi, le gesta dei Carabinieri Reali. Due capitolisono dedicati proprio alla Scuola Allievi Carabinieri in Cassino. Riporto di seguitola trascrizione dei due brani che mostrano le vicende e le usanze in vigore nei primi anniventi del XX secolo.SEGUENDO IL BATTAGLIONE ALLIEVI CARABINIERI REALI IN MARCIAUna aggiustata al posto letto, una rapida passeggiata a sbalzi della spazzola, chesaltella dal colletto al ginocchio e dal petto alla punta delle scarpe e… fuori di corsa,alla adunata nel vasto piazzale. C’è la marcia.Spiegatoci: per l’allievo carabiniere la marcia non rappresenta la leggendaria e temutamarcia del non meno leggendario fantaccino, dei tempi remoti, il quale, pur discansarla escogitava tutti i mezzi possibili ed impossibili, simulando col famoso “marcavisita” tutte le infermità e tutti i malesseri di cui neppure la scienza medica è mairiuscita a scoprire l’esistenza. Per l’allievo carabiniere la marcia è una deliziosa passeggiata.Dopo aver atteso alle intense istruzioni di caserma per una mezza settimana, studiandoleggi e regolamenti, si puó ben sentire la necessità di sgranchirsi le gambe, facendouna marcia su uno stradale, attraverso i campi o su per i costoni dei monti checircondano questo bel Distaccamento.Epperò il giorno in cui ha luogo la marcia l’Allievo carabiniere vi interviene congioia.Dopo i brevi comandi di rito per la presentazione delle truppe al Comandante delBattaglione si inizia la partenza. La fanfara intona una marcetta allegra che fa sbizzarrireun poco i cavalli degli ufficiali, i quali, al pari degli uomini pregustano il piaceredi una deliziosa passeggiata in campagna.La compatta massa grigio-verde comincia a sciogliersi e a formare un gran nastro,che sembra venga stirato per un capo dagli uomini a cavallo che lo precedono. Dietroi cancelli del campo, sulla strada, una accolta irrequieta di persone di ambo i sessi ediverse età attende impaziente l’uscita della truppa. Sono gli immancabili rivenditori difrutta, cioccolato e cibarie diverse che, come un nuvolo di mosche, appostano le truppeogni qual volta queste escono per le marce, e le seguono, le aggrediscono quasi conle loro assordanti voci, offrendo le loro mercanzie e decantandone la bontà.CDSC - STUDI CASSINATI - 2/<strong>2008</strong>

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