108importante anche delle considerazioni di carattere militare: la stessa, infatti, nel trattoche sarebbe andato da Arce a Sora, sarebbe venuta a trovarsi quasi a ridosso del confinecon lo Stato pontificio.I progetti per la realizzazione della Consolare furono redatti dall’ingegner BartolomeoGrasso. I lavori ebbero inizio nel 1794 e furono diretti dal colonnello Giuseppe Parisi.La spesa preventivata era di trecentomila ducati, posti a carico dei Comuni e deiFeudatari, che si trovavano a dieci miglia dalla erigenda strada. La detta somma fu postaper un terzo a carico dei Feudatari e per i restanti due terzi a carico dei Comuni, cheripartirono la quota a loro carico fra i possidenti, in ragione del valore della proprietà diciascuno e della distanza della proprietà dalla strada 3 .L’apertura della stessa ebbe delle immediate conseguenze politiche. Quasi contemporaneamenteall’inizio dei lavori, infatti, per la precisione nel 1796, la Corte di Napoli aggregòal Regio Demanio gli Stati appartenenti al duca Boncompagni-Ludovisi. Tali statierano quelli di Sora (che comprendeva anche Isola, Castelliri, Broccostella e Pescosolido),Arpino (con Casalvieri, Fontechiari e Casalattico), Arce (con Rocca d’Arce,Fontana e Santopadre) e Aquino (con Roccasecca, Castrocielo, Colle San Magno e Terelle);i detti Stati erano tutti attraversati dalla Consolare 4 . Si prevedeva, come in effettipoi avvenne, che la costruzione della strada avrebbe favorito lo sviluppo industrialedella media valle del Liri. Ad evitare che tale sviluppo potesse essere ostacolato dallepretese del Feudatario, fu adottato il provvedimento con il quale gli stessi furono sottrattialla sua giurisdizione. Possiamo ben ritenere, quindi, che nella media valle del Liri– grazie alla strada di cui ci stiamo occupando – il feudalesimo fu abolito con diecianni di anticipo sul resto del regno di Napoli, dove, com’è noto, tale abolizione avvennenel 1806 in modo generalizzato.Ma la strada, com’era naturale che fosse, ebbe anche delle notevoli ripercussioni economiche.Vi è da dire che, nel corso del medioevo – per motivi sui quali non ci si puósoffermare in questa sede – era stata progressivamente abbandonata o, quanto meno, pocoutilizzata le rete stradale di fondovalle, realizzata durante la Repubblica e l’Imperoromani. In luogo di tale rete si sviluppò un reticolo di vie che seguivano tracciati per lopiù collinari: la differenza fra i due sistemi stradali era data principalmente dalla circostanzache, mentre il primo era percorribile anche dai carri trainati da animali, il secondonon lo era o, almeno, lo era in misura molto scarsa e, data la mancanza di ponti chepermettevano di superare i corsi d’acqua, soltanto per brevissimi tratti 5 . Possiamo, quin-117-130. Nonché A. Di Biasio, La Questione Meridionale in Terra di Lavoro1800-1900, Napoli1976, in particolare il cap. IV, Arti e manifatture prima dell’Unità, pp. 49-64.3 A. di Biasio, Territorio e viabilità nel Lazio meridionale. Gli antichi distretti di Sora e di Gaeta.1800-1860, Marina di Minturno 1997, vd. in particolare le pp. 45-54 con la ricca bibliografia e le numeroseindicazioni archivistiche riportate.4 F. De Negri, La “reintegra”, cit., p. 78 e segg.5 Un determinante contributo alla conoscenza degli antichi sistemi viari della valle del Liri, da SoraCDSC - STUDI CASSINATI - 2/<strong>2008</strong>
109di, ritenere che la costruzione della Consolare significò, dopo qualche secolo, il ritornodella ruota nella regione del medio Liri, con tutte le conseguenze che ben possiamo immaginaresulla realtà socio-economica della regione stessa.Tali conseguenze sono ben evidenziate in una pregevole monografia su Santopadre, dataalle stampe nel 1871, dall’abate Benedetto Scafi, il quale lamenta: “Prima della stradaConsolare da Capua a Sora, Santopadre fruiva del traffico di Arpino, Sora, Alvito, edi tutti i Comuni di Val Comino colla Capitale Napoli e cogli altri paesi della Provinciae viceversa, non escluso il vantaggio del Procaccio; ché tutti per seguire cammino piùbreve, ed allora più comodo, dovevano transitare per Santopadre; quindi ricchezza delPaese e strade buone e ben mantenute, sempre s’intende a schiena e non rotabili; ma dopodella detta Consolare, rimastosi tagliato dal commercio, non se ne curò più il mantenimento,e finì con le strade ogni prosperità” 6 . Come si arguisce, prima della realizzazionedella Consolare, per andare da Sora e Arpino, che erano due importanti centriindustriali, a Napoli, che era la capitale del Regno, si transitava per Santopadre; da quisi superava il Melfa al ponte detto dello Spirito Santo e, quindi, si proseguiva per gli attualicentri storici di Roccasecca-Valle, Roccasecca-Castello, C<strong>aprile</strong>, Castrocielo (anticaPalazzolo), Piedimonte, San Germano (odierna Cassino), ecc. E che la detta stradafosse la più importante della zona, si rileva anche dal fatto, riferitoci dallo Scafi, chelungo la stessa aveva luogo un rudimentale servizio postale, gestito dal “Procaccio”. Comechiarisce lo Scafi, lungo le vecchie vie ci si muoveva “a schiena” e non certo utilizzandola ruota.Il medesimo autore evidenzia, altresì, come per Santopadre passasse anche il trafficoproveniente da Alvito e dalla valle di Comino, diretto a Napoli. Tale traffico si avvalevadi una mulattiera, resa rotabile solo dopo la seconda guerra mondiale, ma ancora oggiidentificabile, che passava per Togna, frazione di Casalvieri; seguendo, quindi, untracciato posto sulle colline alla destra del fiume Melfa, saliva a S. Amasio e attraversavail villaggio, oggi spopolato, di Forlieta, in territorio di Arpino; puntava, poi, versola chiesa della Madonna delle Fosse e da qui saliva a Santopadre. Ma anche i traffici diAlvito e della valle di Comino abbandonarono Santopadre quando fu realizzata, nel periodo1824-1859, una variante della Consolare: la rotabile che ancora oggi collega Soracon Cassino passando per Atina, più nota come via Sferracavalli 7 .Ma se Santopadre fu danneggiata dalla Consolare, Arce, che era posta a un tiro di schioppodalla stessa, ne trasse numerosi vantaggi: alla località Murata, dove le antiche mulattiereincrociavano la nuova strada, si formò nel giro di poco tempo un centro ricco ditraffici e di commerci. Ciò avvenne probabilmente perché alla Murata vi erano due anallafoce del fiume, è contenuto in Ager Aquinas. Aerotopografia archeologica lungo la valle dell’anticoLiris, a cura di G. Ceraudo, Marina di Minturno 2004.6 B. Scafi, Notizie storiche di Santopadre, Sora 1871; rist. anast. a cura del Comune di Santopadre,Sora 1979, pp. 98-99.7 Sulla via Sferracavalli, v. A. Di Biasio, Territorio e viabilità, cit., pp. 55-59.CDSC - STUDI CASSINATI - 2/<strong>2008</strong>
- Page 1 and 2: Articoli, foto, edal tro, inviati i
- Page 3 and 4: Casinum), in realtà èsenza abitaz
- Page 5 and 6: ito, e se Dio lo avesse voluto, sar
- Page 7 and 8: Uno dei quattro fulcra del letto.87
- Page 9 and 10: Marcus Lanni et in litteris ad Iann
- Page 11 and 12: A proposito dell’antica chiesa di
- Page 13 and 14: Riflessi “secondari” dell’Uni
- Page 15 and 16: 951: Variazioni nella denominazione
- Page 17 and 18: si, fece erigere nelle vicinanze un
- Page 19 and 20: magnificenza di Cassino. Fu essa pa
- Page 21 and 22: 101FONTANA LIRIIl Consiglio comunal
- Page 23 and 24: 103SANT’ANDREA VALLEFREDDA 32Poic
- Page 25 and 26: 105Proprio in quest’ultimo caso l
- Page 27: 107La via Consolare borbonica da Ca
- Page 31 and 32: 111ma quadrata, con un lato di circ
- Page 33 and 34: 113la Casilina, in prossimità dell
- Page 35 and 36: 115Il miglio n. 64ta n. 63, al km.
- Page 37 and 38: 117Non è facile individuarlo perch
- Page 39 and 40: 119plessità del fenomeno che assun
- Page 41 and 42: 121vicinato con il governo italiano
- Page 43 and 44: 123lo schioppo e il mantello da bri
- Page 45 and 46: 125genti proporzioni che andava a r
- Page 47 and 48: 127Un altro fattore scatenante del
- Page 49 and 50: 129libro edito nel 1864 21 , quando
- Page 51 and 52: 131compagni sui monti di Sora nel g
- Page 53 and 54: 133disagio e di disperazione. Il ge
- Page 55 and 56: 135a ciò che stava accadendo nel s
- Page 57 and 58: 137lettere”, l’attuale Liceo cl
- Page 59 and 60: 139proveniente da Napoli si stavano
- Page 61 and 62: Commemorazione di Angelo Santillifi
- Page 63 and 64: 143Victor Cousin, professore di est
- Page 65 and 66: 145La scuola allievi carabinieri di
- Page 67 and 68: 147Una rarissima foto dall’archiv
- Page 69 and 70: 149Un segnale di tromba avverte che
- Page 71 and 72: 151La nuova struttura oltre a porta
- Page 73 and 74: La cerimonia, cui presenziava la fi
- Page 75 and 76: 155Un Ufficiale dell’Arma dei Car
- Page 77 and 78: 157CDSC onlusCENTRO DOCUMENTAZIONE
- Page 79 and 80:
159EDIZIONI CDSC 1998: Il libro di