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Anno VIII n° 2 aprile - giugno 2008 - Studi Cassinati

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90plice esemplare, perciò citata con due numeri di serie, ci raccomandava di recarci sulposto e di essere molto attenti nelle lettura. E noi abbiamo seguito il suo consiglio.Le lettere sono alte circa 5 cm. e variamente larghe; è prevedibile che oltre queste chesi leggono o sono appena segnate non ve ne fossero altre.I caratteri piuttosto regolari dimostrano una tecnica sperimentata del lapicida; essi hannonel complesso le stesse dimensioni che vanno decrescendo in altezza dal rigo in altoa quello in basso. Si leggono bene le lettere del secondo e terzo rigo; le ultime tre delprimo sono piuttosto chiare; la quartultima, osservando la M di POMPONIV, siamo portatia considerarla similmente una M e la quintultima potrebbe essere K, oppure H, oppureR: noi la riteniamo K, così come appariva al Lanni, anche se nella trascrizione apparecome un lambda λ; nello spazio precedente, valutando la superficie libera, supponiamoche vi siano state incise altre due lettere: queste,allo stato attuale, non possono nemmeno intuirsi.Secondo noi le lettere vanno lette in questo modo:KMAEAP. POMPONIVPROBASi conserva splendidamente ancora oggi nella pareteesterna di una abitazione in Via Cifalco a Valleluce,in un semplice riquadro di marmo, che denota un sacrorispetto per essa da parte dei Valleluciani.Aggiungiamo qualche postilla. Temiamo che non ci sia nessun legame col nobile di Casinumin quanto il gentilizio Pomponivs si trova in altre epigrafi del territorio circostante,citate dal Mommsen: 5047 [4540], 5058[=4548], 5100, 5101 [4572], 5102[4573], 5103, 5104, 5105 [4574], 5120, 5152, 5160 [4222]; e nel paese di Casalattico.Il Giannetti leggerebbe nel primo rigo KAIVLABA, nella prima lettera K e nella penultimaB e darebbe la seguente interpretazione K(alendis) IVL(iis) A(micos) B(ene)A(ccepit). Invece secondo una nostra lettura, confortata dalla foto, tale primo rigo sarebbeKMAEA e seguendo il maestro = K[alendis] MA[rtiis] EA P[VBLIVS] POM-PONIV[S] PROBA[vit].A che cosa si riferisca EA, se ad un monumento sepolcrale, come affermava il Lanni, oall’aquedotto di Valleluce, come interpretano Mollicone M.-Rizzello M. 5 , seguendo l’interpretazionecorrente, non è dato sapere.Continua alla pag. seguente5 Mollicone M.-Rizzello M. La Valle del Liri e la sua Comunità Montana, Arce 1999, p. 398:«...AEA P POMPONIV PROBA» ed altre lettere, non definitivamente interpretate, costituisconol’epigrafe mutila, su lastra marmorea, cementata in un muro di via Cifalco a Valleluce. Si tratta dipietra appartenente ad un monumento sepolcrale fatto erigere da P. Pomponio, secondo l’interpretazionedi Marco Lanni? O, come è stata letta ultimamente, dobbiamo intendere che si tratta diuna epigrafe riferita all’acquedotto romano e ad un probabile edile di nome Pomponio? In questocaso avremmo la seguente lettura: «K[CAESA] Maea[NDRI] P. POMPONIV[S] PROBA[VIT]»e significherebbe che «P. Pomponio collaudò gli scavi dell’acquedotto».CDSC - STUDI CASSINATI - 2/<strong>2008</strong>

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