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Quadro sinottico bibliografico - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 ...

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Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoBenin AL,Wisler-ScherDJ, Colson E,Shapiro ED,Holmboe ESQualitative analysis of mothers'decision-making about vaccinesfor infants: the importance oftrust. Analisi qualitativa deiprocessi decisionali delle madrisui vaccini infantili:l’ importanzadella fiduciaPe<strong>di</strong>atrics. Vol.117(5),May <strong>20</strong>06, pp. 1532-1541. . PubMedPMID:16651306.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16651306immunizzazione,vaccinazione,atteggiamenti,genitori, ricercaqualitativaUSAConnecticut<strong>20</strong>02- <strong>20</strong>03QUALITATIVO33 interviste inprofon<strong>di</strong>tà adomande aperteStu<strong>di</strong>o in 2 fasi (primi giorni dopo il parto e a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 6-9mesi) che approfon<strong>di</strong>sce 3 temi: gli atteggiamenti nei confrontidelle vaccinazioni, le conoscenza sulle vaccinazioni e ilprocesso decisionale. Vengono identificati alcuni fattori chepromuovono o inibiscono l'accettazione delle vaccinazioni. Sievidenzia che le madri esprimono una gamma <strong>di</strong>atteggiamenti che non si adattavano a categorie <strong>di</strong>stinte, mapiuttosto si collocano lungo una serie ininterrotta. Emergel’importanza <strong>di</strong> relazioni positive e improntate alla fiducia.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 4)Casiday R,Cresswell T,Wilson D,Panter-Brick C.A survey of UK parentalattitudes to the MMR vaccineand trust in me<strong>di</strong>cal authority.Un sondaggio degli atteggiamentigenitoriali verso il vaccino MMR edella fiducia nell’autorità me<strong>di</strong>canel Regno UnitoVaccine., 24 (2). pp.177-184.PubMedPMID:16157422.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16157422Vaccinazione;fiducia;Informazionirelative a rischiDurham,Inghilterra.<strong>20</strong>04-<strong>20</strong>05QUANTITATIVO996 questionaripostaliStu<strong>di</strong>o che esamina le <strong>di</strong>fferenze tra i genitori MMR favorevolie MMR contrari rispetto ad atteggiamenti, uso <strong>di</strong> informazionirelative al vaccino MMR, lo stato socioeconomico e istruzionenegli anni successivi alla pubblicazione dello stu<strong>di</strong>o Wakefield(MMR/autismo).Indaga come vengono percepiti: la sicurezza del vaccinoMMR, i vaccini ad antigene singolo, l'importanza dellavaccinazione, e la fiducia nell’autorità me<strong>di</strong>ca. In<strong>di</strong>vidua qualifonti <strong>di</strong> informazione i genitori hanno avuto accesso, e qualisono state considerate le più utili.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 5 )Diekema DS,AmericanAcademy ofPe<strong>di</strong>atricsCommittee onBioethics.Respon<strong>di</strong>ng to parental refusalsof immunization of children.Pe<strong>di</strong>atrics. Come rispondere alrifiuto dei genitori <strong>di</strong> vaccinare ibambiniPe<strong>di</strong>atrics. 115(5):1428-31, <strong>20</strong>05 May.PubMedPMID:15867060.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15867060immunizzazione,rifiuto dei genitori,negligenzame<strong>di</strong>ca, rifiutovaccinoUSA <strong>20</strong>05Raccomandazioni e linee guida perpe<strong>di</strong>atri da partedell’A.A.P.In un contesto nel quale un numero non esiguo <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atri nonaccetta <strong>di</strong> assistere figli dei genitori che rifiutano levaccinazioni l’American Academy of Pe<strong>di</strong>atrics pubblica delleraccomandazioni per assistere i pe<strong>di</strong>atri a comprendere che igenitori possono avere delle ragioni per rifiutare i vaccini per iloro figli e fornire loro una guida pratica per far fronte ad ungenitore che è riluttante a permettere l'immunizzazione delsuo bambino.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 6)2


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoOmer SB,Salmon DA,Orenstein WA,deHart MP,Halsey N.Vaccine refusal, mandatoryimmunization, and the risks ofvaccine-preventable <strong>di</strong>seases. Ilrifiuto dei vaccini, vaccinazioniobbligatorie, e i rischi delle malattieprevenute con i vacciniN Engl J Med<strong>20</strong>09;360:1981-8.Copyright © <strong>20</strong>09MassachusettsMe<strong>di</strong>cal Society.PubMedPMID:194<strong>20</strong>367.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/194<strong>20</strong>367/ <strong>20</strong>09 USAANALISI DILETTERATURAArticolo che presenta l’evoluzione dell’obbligo vaccinale neivari stati USA e delle esenzioni descrivendo la situazioneattuale dell’adesione delle vaccinazioni riportando alcuni stu<strong>di</strong>che evidenziano l’aumento del rischio <strong>di</strong> nuove epidemie,delle motivazioni e delle caratteristiche socio demografiche <strong>di</strong>chi non vaccina (sia parzialmente che totalmente) e larelazione con gli operatori sanitari <strong>di</strong> riferimento (fenomenodella <strong>di</strong>sdetta del rapporto da parte del pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> riferimentoin caso <strong>di</strong> genitori renitenti).(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 25)Posfay-BarbeKM, HeiningerU, Aebi C,Desgrandchamps D, VaudauxB, Siegrist CA.How do physicians immunizetheir own children? Differencesamong pe<strong>di</strong>atricians andnonpe<strong>di</strong>atricians. Come i me<strong>di</strong>civaccinano i loro figli? Differenze trape<strong>di</strong>atri e non pe<strong>di</strong>atriPe<strong>di</strong>atrics. 116(5):e623-33, <strong>20</strong>05Nov.PubMedPMID:16263976.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16263976immunizzazione,bambini,raccomandazioni, ilruolo del me<strong>di</strong>co,questionario,sicurezza,SVIZZERA<strong>20</strong>04QUANTITATIVO(1107 questionariweb)Indagine che riporta <strong>di</strong>fferenze significative <strong>di</strong> atteggiamento e<strong>di</strong> comportamento rispetto alle vaccinazioni tra pe<strong>di</strong>atri e glialtri me<strong>di</strong>ci anche se vaccinatori, dettate forse da esperienzae accesso <strong>di</strong>verso ad informazioni tra le varie tipologie <strong>di</strong>professionisti.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 26)Prislin R, DyerJA, BlakelyCH, JohnsonCDImmunization status andsociodemographiccharacteristics: the me<strong>di</strong>atingrole of beliefs, attitudes, andperceived control. Lo stato <strong>di</strong>vaccinazione e le caratteristichesocio-demografiche: il ruolo <strong>di</strong>me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> convinzioni,atteggiamenti e del controllopercepito.American Journal ofPublic Health.88(12):1821-6, 1998Dec.PubMedPMID:9842380;.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9842380/TEXAS1994QUANTITATIVO4832 questionari(collegata allascheda 28)Lo stu<strong>di</strong>o esamina come le credenze, gli atteggiamenti e il“controllo percepito” connessi con le vaccinazioniintervengono sull’essere in regola (up to date) con levaccinazioni tra vari gruppi socio-demografici (bianchi ispanicie afro-americani) del Texas. Identificazione <strong>di</strong> 6 fattori cheincidono sugli atteggiamenti e sulle coperture vaccinali, con<strong>di</strong>stinzione in base a caratteristiche socio-demografiche(razza, istruzione, partecipazione a programmi <strong>di</strong> assistenzaparticolari).(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 27)8


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoShui IM,Weintraub ES,Gust DA.Parents concerned aboutvaccine safety: Differences inrace/ethnicity and attitudes. Igenitori preoccupati per lasicurezza del vaccine: le <strong>di</strong>fferenze<strong>di</strong> razza/ etnia e atteggiamentiAmerican Journal ofpreventive Me<strong>di</strong>cine.31(3):244-51, <strong>20</strong>06Sep. PubMedPMID:16905036.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16905036/USAMaggiogiugno<strong>20</strong>04QUALI/QUANTITATIVO selezione<strong>di</strong> 515 su 2839questionariValutazione <strong>di</strong> questionari <strong>di</strong> genitori con alto grado <strong>di</strong>preoccupazione, messa in relazione a caratteristiche sociodemografiche(razza istruzione, red<strong>di</strong>to) e atteggiamentiassociati. Vengono riportate le motivazioni principali per lascelta <strong>di</strong> vaccinare o meno.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 32)Siegrist C,Desgrandchamps D,Heininger U,Vaudaux B.How to improve communicationon vaccine issues at thenational level? INFOVAC-PED:an example from Switzerland.Come migliorare la comunicazionesulle questioni vaccinali a livellonazionale INFOVAC-PED : unesempio dalla SvizzeraVaccine <strong>20</strong> (<strong>20</strong>02)S98–S100 PubMedPMID:11587825.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11587825Informazione;Vaccini;Comunicazione<strong>20</strong>00Svizzerapresentazione <strong>di</strong>esperienza/strategia <strong>di</strong>informazione ecomunicazioneInteressante servizio <strong>di</strong> risposta ai quesiti + newsletter offertoa tutti i 1600 pe<strong>di</strong>atri elvetici privati. INFOVAC-PED hal’obiettivo <strong>di</strong> creare una rete <strong>di</strong> esperti <strong>di</strong> vaccinazione cherisponda a qualsiasi domanda da parte dei me<strong>di</strong>ci privati eche <strong>di</strong>stribuisca un bollettino con le informazioni pertinenti piùaggiornate. L’articolo riporta le caratteristiche dei quesiti (350)e i temi trattati nelle newsletter perio<strong>di</strong>che.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 33)SmailbegovicMS, Laing GJ,Bedford H.Why do parents decide againstimmunization? The effect ofhealth beliefs and healthprofessionals. Perché i genitoridecidono <strong>di</strong> non vaccinare?L'effetto delle credenze sulla salutee gli operatori sanitariChild: Care, Health &Development.29(4):303-11, <strong>20</strong>03Jul. PubMedPMID:12823336.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12823336immunizzazione,copertura, genitori,credenze sullasaluteLONDRA<strong>20</strong>00UKQUANTI-QUALITATIVO:68 questionari +10 intervisteapprofon<strong>di</strong>teStu<strong>di</strong>o in un quartiere lon<strong>di</strong>nese <strong>di</strong>sagiato con bassacopertura vaccinale che ha l’obiettivo <strong>di</strong> esplorare leconoscenze, le attitu<strong>di</strong>ni e le preoccupazioni relativeall'immunizzazione dei genitori i cui figli non hanno completatoil calendario raccomandato <strong>di</strong> vaccinazione.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 34)Sporton RK,Francis SA.Choosing not to immunize: areparents making informeddecisions? Scegliere <strong>di</strong> nonvaccinare: i genitori prendonodecisioni informate?.Family Practice.18(2):181-8, <strong>20</strong>01 AprPubMedPMID:11264269.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11264269immunizzazionedell' infanzia,scelta informata,prospettive deigenitori,vaccinazioniUK 1999QUALITATIVO13 intervistesemi-strutturate agenitori che nonvaccinano i figliLo stu<strong>di</strong>o esplora il processo decisionale dei genitori chehanno scelto <strong>di</strong> non vaccinare i figli. Proposta <strong>di</strong> un modellosud<strong>di</strong>viso in fasi, che descrive nel dettaglio il processodecisionale dei genitori verso i vaccini dove vari sono i fattoriche influiscono sulla decisione e dove viene evidenziato ilruolo dell’operatore sanitario nella scelta <strong>di</strong> vaccinare o meno.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 35)10


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSturm LA,Mays RM,Zimet GD.Parental beliefs and decisionmaking about child andadolescent immunization: frompolio to sexually transmitte<strong>di</strong>nfections. Le credenze deigenitori e le loro decisioni l’immunizzazione dei bambini edegli adolescenti:dalla poliomielitealle infezioni sessualmentetrasmesse.Journal ofDevelopmental &Behavioral Pe<strong>di</strong>atrics.26(6):441-52, <strong>20</strong>05Dec.PubMedPMID:16344662.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16344662immunizzazione,vaccinazione,conoscenze dellasalute,atteggiamenti,pratica, bambini,genitoriUSA –UK-NUOVAZELANDA<strong>20</strong>05REVISIONE DILETTERATURA(70 articoli inlingua inglese)Revisione <strong>di</strong> letteratura che integra in modo multi<strong>di</strong>sciplinarequello che pensano i genitori sulle vaccinazioni al fine <strong>di</strong>guidare le priorità per la ricerca e l'educazione alla salute.Presentazione <strong>di</strong> un MODELLO CONCETTUALE cheevidenzia 5 fattori determinanti nella decisione <strong>di</strong> vaccinare.In<strong>di</strong>cazioni sui comportamenti e atteggiamenti degli operatorie per la ricerca futura.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 36)Wolfe RM,Sharp LK,Lipsky MS.Content and design attributes ofantivaccination web sites.Contenuti e caratteristiche <strong>di</strong>design dei siti WEB antivaccinatori.JAMA.<strong>20</strong>02;287:3245-3248PubMedPMID:1<strong>20</strong>76221.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1<strong>20</strong>76221/ <strong>20</strong>00; USAANALISI <strong>di</strong> 22 sitianti vaccinali inlingua ingleseStu<strong>di</strong>o che esamina siti Web antivaccinali delineando ledenunce specifiche e le preoccupazioni contenute, conl’obiettivo <strong>di</strong> migliorarne la comprensione. Analisistandar<strong>di</strong>zzata, con verifica in ciascun sito della presenza omeno <strong>di</strong> 11 caratteristiche <strong>di</strong> contenuto e 10 <strong>di</strong> design. Sievidenziano in particolare 3 temi: la sicurezza dei vaccini, gliabusi governativi, la maggiore efficacia della me<strong>di</strong>cinaalternativa.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 37)Wroe AL,Turner N,Salkovskis PM.Understan<strong>di</strong>ng and pre<strong>di</strong>ctingparental decisions about earlychildhood immunizations. Capiree prevedere le decisioni deigenitori sulle vaccinazioni dellaprima infanzia.Health Psycology,23(19: 33-41, <strong>20</strong>04Gen.PubMedPMID:14756601.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14756601immunizzazione,processodecisionale, biasomissione, laresponsabilità,rimpiantoAuckland,NuovaZelanda<strong>20</strong>04QUANTITATIVO(questionario a195 donne ingravidanza erecall telefonico a<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 8-10settimane dallanascita)Lo stu<strong>di</strong>o longitu<strong>di</strong>nale che identifica il periodo prenatale comemomento in cui avviene la decisione e evidenzia quali sono lemotivazioni più importanti nella scelta vaccinale. Alcuneinteressanti in<strong>di</strong>cazioni strategiche per l’adesione vaccinale: laREGOLA D’ORO e la proposta della “vaccinazione comenorma” rispetto al bias <strong>di</strong> omissione.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 38)Wu AC, Wisler-Sher DJ,Griswold K,Colson E,Shapiro ED,Holmboe ES,Benin AL.Postpartum mothers' attitudes,knowledge, and trust regar<strong>di</strong>ngvaccination. Gli atteggiamentidelle madri in post partum, laconoscenza e la fiducia per quantoriguarda la vaccinazione.Maternal and ChildHealth Journal.Vol.12(6), Nov <strong>20</strong>08,pp. 766-773. PubMedPMID:17987370.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17987370vaccinazioniatteggiamentifiducia- periododel post - partumConnecticutUSA <strong>20</strong>03QUANTITATIVO(228 questionari)Stu<strong>di</strong>o che evidenzia una correlazione inversa tra fiducia ealcune caratteristiche socio-demografiche e accesso alleinformazioni (conoscenze) sui vaccini. In<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> alcunestrategie e sui tempi per informare le madri.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 39)11


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoZimmermanRK, Wolfe RM,Fox DE, FoxJR, NowalkMP, Troy JA,Sharp LK.Vaccine criticism on the WorldWide Web. Critica ai vaccini sulworld wide web(J Med Internet Res<strong>20</strong>05;7(2):e17)PubMedPMID:15998608;http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15998608vaccini, internetimmunizzazione,sicurezza vaccini,critiche ai vaccini,antivaccini<strong>20</strong>03 USAANALISI 78 SITIWEBANTIVACCINALIin ingleseLo stu<strong>di</strong>o esamina le critiche ai vaccini su Internet e analizza isiti web al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare caratteristiche comuni e alcunecritiche etiche. Analisi standar<strong>di</strong>zzata <strong>di</strong> siti web antivaccinalivalutati per design, contenuti e affermazioni sulla base <strong>di</strong>precedenti stu<strong>di</strong>. Identificazione presenza o meno <strong>di</strong> 46variabili. Vengono evidenziate alcune considerazioni(relativismo, logiche fallaci ed euristiche) che in qualche modoforniscono una spiegazione al processo <strong>di</strong> adesione o menoalle vaccinazioni.(Ve<strong>di</strong> scheda analisi bibliografica 40)12


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 1ENGLISHParental vaccine safety concerns: results from the National Immunization SurveyTITOLO ITALIANO Le Preoccupazioni Dei Genitori Sulla Sicurezza Dei Vaccini: Risultati Del National ImmunizationSurvey <strong>20</strong>01-<strong>20</strong>02AUTORI Allred, Norma J. Shaw, Kate M. Santibanez, Tammy A. Rickert, Donna L. Santoli, Jeanne M.ENTENational Immunization Program, Centers for Disease Control and PreventionFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEAmerican Journal of Preventive Me<strong>di</strong>cine. 28(2):221-4, <strong>20</strong>05 Feb.PubMed PMID:15710279. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15710279DATA LUOGO RICER. USA Luglio <strong>20</strong>01-<strong>di</strong>cembre <strong>20</strong>02COMITATO ETICO non segnalatoMETODOLOGIA QUANTITATIVA X QUALITATIVAOBIETTIVOQuesto articolo esamina le credenze riferite dai genitori circa la sicurezza dei vaccini e lo statovaccinale dei bambini per determinare se i bambini, i cui i genitori reputano i vaccini come non sicuri,abbiano meno probabilità <strong>di</strong> essere in regola col programma (up-to-date UTD) rispetto agli altri bambini.(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE:numero ecaratteristichecampione)Sondaggio sulle conoscenze e le esperienze dei genitori (Parental Knowledge and Experiences PKE),che comprendeva domande riguardanti la sicurezza dei vaccini, gli effetti collaterali, la somministrazionecontemporanea <strong>di</strong> più vaccini, e l'accettazione <strong>di</strong> nuovi vaccini, applicato a un campione ponderato delNIS (National Immunization Survey)(49385 interviste), condotto annualmente dal Centers for DiseaseControl and Prevention per ottenere stime <strong>di</strong> copertura vaccinale nazionali, statali, e <strong>di</strong> selezionate areeurbane per i bambini statunitensi tra i 19 ei 35 mesi al momento dell’intervista alla famiglia. E’ unsondaggio telefonico random (RDD) delle famiglie seguito da un sondaggio mail a tutti gli operatorivaccinali dei bambini per verificare le informazioni sulla vaccinazione.Sono state raccolte le caratteristiche demografiche, quali l'età materna, l'istruzione, lo stato civile, larazza/ etnia del bambino, or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> nascita, e lo stato <strong>di</strong> povertàRISULTATI ECONCLUSIONISTRATEGIECONSIDERAZIONI9908 intervistati <strong>di</strong> cui 7810 (79%) vali<strong>di</strong>, <strong>di</strong> cui 97% genitoriLa copertura vaccinale è stata del 74% nel campioneLa maggior parte dei genitori pensavano che le vaccinazioni fossero completamente sicure (94% nelgruppo UTD e il 90% nel gruppo non-UTD) e che i bambini in asili nido e quelli che rimangono a casadovrebbero ricevere le stesse vaccinazioni (96% nel gruppo UTD e 94% nel gruppo non-UTD). Quasi1/4 dei genitori ha <strong>di</strong>chiarato che i bambini hanno avuto probabilmente o molto probabilmente bisogno<strong>di</strong> cure me<strong>di</strong>che a seguito della vaccinazione, e 2/3 ritengono che non fosse opportuno vaccinare unbambino con un comune raffreddore.Due domande erano significativamente associate con la copertura vaccinale. Tra i bambini i cui genitoripensavano che le vaccinazioni fossero sicure (voti da 7 a 10), il 75% era UTD, tra quelli i cui genitorihanno fornito risposte neutre sulla sicurezza (voti da 4 a 6), il 65% era UTD, e tra quelli i cui genitorihanno in<strong>di</strong>cato che pensavano le vaccinazioni non fossero sicure (voti 1 a 3), il 53% era UTD (p


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCADichiarazione. conflitto<strong>di</strong> interessiEventuali notePertinenza e utilitàdella ricercaconsapevoli del fatto che i genitori che credono che i vaccini siano un rischio, hanno maggioriprobabilità <strong>di</strong> essere bianchi non ispanici, un gruppo che <strong>di</strong> solito ha avuto più elevati tassi <strong>di</strong> coperturavaccinale. I fornitori <strong>di</strong> assistenza hanno bisogno <strong>di</strong> strumenti adeguati e <strong>di</strong> strategie per assistere igenitori nella consulenza ai genitori circa la vaccinazione.1)atteggiamento rilevato dopo che le vaccinazioni sono già state fatte2) altri fattori che si ripercuotono sulla vaccinazione, quali le pratiche del provider e gli ostacoli delsistema non sono stati presi in considerazione.3) le domande del modulo sono state ottenute da altri stu<strong>di</strong> pubblicati; test formali <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà e affidabilitànon sono stati fatti.4) il risultato della variabile <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o, lo stato <strong>di</strong> immunizzazione, non è un evento raro; quin<strong>di</strong> irapporti <strong>di</strong> probabilità tendono a sovrastimare il rischio relativo, quando sono maggiori <strong>di</strong> uno.Nessun conflitto <strong>di</strong> interessi finanziari è stato segnalato dagli autori <strong>di</strong> questo articolo.Sondaggio MOLTO essenziale. Utilizzo <strong>di</strong> sondaggi perio<strong>di</strong>ci con l’aggiunta <strong>di</strong> alcuni item.Sondaggio telefonico (all'interno <strong>di</strong> una ricerca perio<strong>di</strong>ca nazionale) rivolto alle famiglie (7810 intervistetelefoniche) seguito da verifica dello stato vaccinale (mail a tutti gli operatori vaccinali dei bambini) cheevidenzia l’associazione tra le convinzioni sulla sicurezza dei vaccini dei genitori con l’essere in regoladel figlio con il calendario vaccinale (up-to-date UTD). Si evidenziano <strong>di</strong>fferenze anche rispetto allecaratteristiche socio demografiche (bianchi non ispanici i più preoccupati).14


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 2ENGLISH TITLEVaccine Refusal, Mandatory Immunization, and the Risks of Vaccine-Preventable DiseasesTITOLO: ITALIANO Il rifiuto dei vaccini, vaccinazioni obbligatorie, e i rischi delle malattie prevenute con i vacciniAUTORISaad B. Omer, M.B., B.S., Ph.D., M.P.H., Daniel A. Salmon, Ph.D., M.P.H., Walter A. Orenstein,M.D., M. Patricia deHart, Sc.D., and Neal Halsey, M.D.ENTEHubert Department of Global Health, Rollins School of Public Health (S.B.O.), and the EmoryVaccine Center (S.B.O., W.A.O.), Emory University, Atlanta; the Department of International Health(S.B.O., D.A.S., N.H.) and the Institute for Vaccine Safety (N.H.), Johns Hopkins Bloomberg Schoolof Public Health, Baltimore; the National Vaccine Program Office, Department of Health and HumanServices, Washington, DC (D.A.S.); and Maternal and Child Health Assessment, Washington StateDepartment of Health, Olympia (M.P.D.).FONTE E DATA DI N Engl J Med <strong>20</strong>09;360:1981-8. Copyright © <strong>20</strong>09 Massachusetts Me<strong>di</strong>cal Society.PUBBLICAZIONEPubMed PMID:194<strong>20</strong>367. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/194<strong>20</strong>367DATA LUOGO DELLA /RICERCACOMITATO ETICO /OBIETTIVOArticolo che presenta l’evoluzione dell’obbligo vaccinale nei vari stati USA e delle esenzionidescrivendo la situazione attuale dell’adesione delle vaccinazioni riportando alcuni stu<strong>di</strong> cheevidenziano l’aumento del rischio <strong>di</strong> nuove epidemie, delle motivazioni e delle caratteristiche sociodemografiche <strong>di</strong> chi non vaccina (sia parzialmente che totalmente) e la relazione con gli operatorisanitari <strong>di</strong> riferimento (fenomeno della <strong>di</strong>sdetta del rapporto da parte del pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> riferimento incaso <strong>di</strong> genitori renitenti)METODOLOGIANo ricerca. Panoramica della situazione del rifiuto vaccinale e dell’obbligatorietà delle vaccinazionicorrelata ad un aumento del rischio <strong>di</strong> malattie prevenibili con i vaccini negli USA,(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)RISULTATI ECONCLUSIONIBreve excursus storico dell’introduzione dell’obbligo vaccinale come requisito scolastico nei vari StatiUSA, con una panoramica della situazione territoriale (clustering geografico) della numerosità e delletipologie <strong>di</strong> esenzioni ammesse nei vari territori statunitensi.Si mette in evidenza che ad un maggior numero <strong>di</strong> esenzione dall’obbligo corrisponde un maggiorrischio <strong>di</strong> contrarre malattie prevenibili con vaccinazioni (specie morbillo e pertosse) e <strong>di</strong> poterinfettare altri soggetti che per varie ragioni non sono o non possono essere vaccinati. Sono riportatialcuni stu<strong>di</strong> che identificano caratteristiche socio demografiche <strong>di</strong>verse abbinate al rifiuto totale oparziale o al ritardo rispetto le vaccinazioni; vengono riportate le motivazioni più frequentementeaddotte per la mancata vaccinazione.Si sottolinea l’importante ruolo degli operatori sanitari nel processo decisionale dei genitori,considerati come la fonte più ricorrente <strong>di</strong> informazioni sulla vaccinazione da parte dei genitori,compresi i genitori <strong>di</strong> bambini non vaccinati. Si mette in risalto che malgrado alcuni me<strong>di</strong>ci abbianosospeso o abbiano considerato <strong>di</strong> interrompere il loro rapporto professionale con i pazienti cherifiutano la vaccinazione, la Commissione <strong>di</strong> Bioetica dell'Accademia Americana <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atriasconsiglia questo atteggiamento e raccomanda ai me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> affrontare il rifiuto del vaccino conrispettoso ascolto delle preoccupazioni dei genitori e <strong>di</strong>scutendo i rischi della mancata vaccinazione.CONFLITTO DIINTERESSIEventuali note epertinenza ai fini dellaricerca/Analisi <strong>di</strong> letteratura su dati epidemiologici e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> rispetto al rifiuto vaccinale e l’influenza dellepolitiche vaccinali (obbligatorietà e esenzioni) sulle coperture vaccinali.15


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 3ENGLISH TITLE Risky Business: Challenges in Vaccine Risk CommunicationTITOLO ITALIANO Risky Business: le sfide nella comunicazione dei rischi del vaccinoAUTORILeslie K. Ball, MD*; Geoffrey Evans, MDfc and Ann Bostrom, PhD§ENTEOffice of Vaccines Research and Review, Center for Biologies Evaluation and Research, Food and DrugAdministration, Rockville, Maryland; the ^National Vaccine Injury Compensation Program, HealthResources and Services Administration, Department of Health and Human Services, Rockville,Maryland; and the §School of Public Policy, Georgia Institute of Technology, Atlanta, Georgia.FONTE E DATA DI PEDIATRICS Vol. 101 No. 3 March 1998 PubMed PMID:9481013.PUBBLICAZIONE http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9481013DATA LUOGOUSA 1996DELLA RICERCACOMITATO ETICO /METODOLOGIA Analisi <strong>di</strong> letteraturaOBIETTIVO:Questo articolo fornisce una breve prospettiva storica sugli eventi avversi del vaccino; descrive alcuneeuristiche che influenzano la decisione e fornisce alcune in<strong>di</strong>cazioni sulla COMUNICAZIONE DELRISCHIO (CdR) per aiutare i me<strong>di</strong>ci a migliorare la loro capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere i rischi del vaccino.(TIPOLOGIA DI NON STUDIO, MA TRATTAZIONE DESCRITTIVA DEI FATTORI CHE INFLUENZANO LE DECISIONIRILEVAZIONE: SULLE VACCINAZIONI E LE CARATTERISTICHE DI UNA COMUNICAZIONE DEL RISCHIORISULTATICONCLUSIONIEEFFICACEBreve excursus storico (USA) su alcune reazioni avverse da DTP intero e Polio orale che ha portatoad un’attenzione alla segnalazione delle reazioni avverse (RAV) e alla revisione delle raccomandazionima anche ad un miglioramento dei vaccini in termini <strong>di</strong> sicurezza (polio con virus uccisi e DTPacellulare).Alla domanda del perché la comunicazione del rischio sui vaccini sia così <strong>di</strong>fficile,vede nella mancanza<strong>di</strong> consapevolezza della malattia la causa principale. La drastica riduzione delle MPV (malattie prevenibilida vaccino) ha inevitabilmente <strong>di</strong>minuito la sensibilizzazione del pubblico <strong>di</strong> queste malattie, e comportauna maggiore riluttanza ad accettare le RAV.• il potere <strong>di</strong> associazione temporale, ossia quanto segue l’immunizzazione deve essere causato daessa.• La CdR del vaccino è ostacolata dalla mancanza <strong>di</strong> dati: gli esperti spesso in <strong>di</strong>saccordo circal'interpretazione dei vigenti dati, hanno confuso ulteriormente un pubblico in cerca <strong>di</strong> rispostescientifiche. La rarità <strong>di</strong> un evento avverso, la mancanza <strong>di</strong> definizioni cliniche delle sindromi, el'assenza <strong>di</strong> una indagine fisiopatologica limita la comprensione degli eventi avversi. Anche quandovengono presentate informazioni precise, i genitori e i me<strong>di</strong>ci possono <strong>di</strong>fferire nel modo in cuiinterpretare i dati e nel prendere le relative decisioni sul rischio.• I me<strong>di</strong>a e altre fonti <strong>di</strong> informazione pubblica svolgono un ruolo nella percezione dei rischi dei vaccini(clamore su reazioni anche supposte ed eventuali sconferme non ottengono l’attenzione delpubblico).La percezione del rischio può essere influenzata da:dalle caratteristiche in<strong>di</strong>viduali (razza, istruzione, stato socio-economico, ecc).il pe<strong>di</strong>atra risulta essere il determinate più importante per l’accettazione della vaccinazione per lamaggior parte dei genitori. Solo per un gruppo esiguo <strong>di</strong> genitori non è sufficiente e mette in dubbioil vaccino.Anche se i me<strong>di</strong>ci possono concentrarsi sulle statistiche riguardanti l'efficacia generale del vaccinoed evidenzi i rischi delle malattie prevenibili con il vaccino, i genitori possono prendere decisionisulla vaccinazione percependo i rischi in un più ampio contesto religioso, culturale e personale.Un rischio volontario e controllabile è più accettabile <strong>di</strong> un rischio involontario (minor accettabilitàdelle vaccinazioni obbligatorie)i rischi naturali sono generalmente più accettabile dei rischi artificialil'accettabilità <strong>di</strong> un rischio è determinato dal fatto che esso induca paura o timore e se èmemorabile. Ogni evento lesivo del benessere <strong>di</strong> un bambino è terribile, e i rischi che sonomemorabili sono più negativi rispetto a quelli che non lo sono.Quando una minaccia percepita è bassa, gli in<strong>di</strong>vidui hanno meno probabilità ad accettare un16


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione Venetointervento sanitario a prescindere dall'efficacia <strong>di</strong> tale intervento Importanza <strong>di</strong> come viene inquadrato un messaggio: le vite salvate dalle vaccinazioni potrebberoessere più efficaci nella promozione delle vaccinazioni rispetto alla comunicazione che menziona laper<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> vite umane nonostante la vaccinazione; per i genitori che vedono i vaccini come sicuri,sottolineare i benefici può essere l'approccio più efficace per incoraggiare la vaccinazione. Per igenitori che mettono in dubbio la sicurezza dei vaccini, un approccio più efficace può essere quello<strong>di</strong> inquadrare la decisione in termini <strong>di</strong> rischi <strong>di</strong> malattie prevenibili me<strong>di</strong>ante vaccinazione.EURISTICHE: la maggior parte delle decisioni che implicano una serie <strong>di</strong> informazioni complesseportano l’in<strong>di</strong>viduo a semplificare: i vaccini o sono sicuri o non lo sono. Le Euristiche sono scorciatoieche la gente usa per semplificare la complessità delle decisioni e dei giu<strong>di</strong>zi per i genitori può essere unmodo per quantificare il rischio o per decidere <strong>di</strong> non vaccinare. Alcune euristiche sono:‣ compressione, ossia sopravvalutare la frequenza dei rari rischi e sottovalutare la frequenza <strong>di</strong> rischicomuni (utile fornire dati <strong>di</strong> rischio)‣ bias <strong>di</strong> omissione, rifiutare le vaccinazioni a causa della percezione che l’azione è più dannosadell’omissione (sentirsi più responsabili se il figlio muore dopo una vaccinazione che dopo una MPV)(utile riformulare la decisione sul vaccino dal punto <strong>di</strong> vista del bambino).‣ eliminare il rischio: vaccinare solo nel caso che il rischio <strong>di</strong> vaccinare sia pari a zero.‣ evitare ambiguità: il rischio <strong>di</strong> una malattia conosciuta, può essere più accettabile che un rischioequivalente o inferiore che è percepito come più ambiguo ad es. da un nuovo vaccino.‣ la logica del “salire gratis” (freeloa<strong>di</strong>ng), basandosi su alti tassi <strong>di</strong> vaccinazione e immunità <strong>di</strong> greggeper proteggere i loro bambini non vaccinati (utile evidenziare i limiti del freeloa<strong>di</strong>ng, incidenza <strong>di</strong> MPVin popolazioni con bassa copertura).Alcune euristiche possono influire positivamente sulle vaccinazioni: Bandwagoning è la tendenza per igenitori <strong>di</strong> vaccinare se "tutti gli altri lo fanno", senza valutare pienamente la loro propria opinione.In<strong>di</strong>vidui altruistici sono <strong>di</strong>sposti ad accettare i rischi personali se ne beneficerà l’intera società (cioè,herd immunity).Un'efficace CdR ha quattro componenti.1. comunica le conoscenze esistenti, tenendo conto <strong>di</strong> ciò che gli in<strong>di</strong>vidui sanno già.2. riconosce fattori che influenzano la percezione del rischio dei genitori e le euristiche dei vaccini.3. riconosce il rischio potenziale delle trappole della comunicazione.4. coinvolge i genitori in modo appropriato, che avere genitori attivi, interessati equivale ad avere unapartnership decisionale con il proprio me<strong>di</strong>co.Siccome i sistemi <strong>di</strong> convinzioni sono <strong>di</strong>fficili da cambiare una volta stabiliti, è opportuno fornire aigenitori informazioni comprensibili e affidabili sui vaccini sin dall'inizio affinché la loro prima impressionesia corretta.Quali strumenti <strong>di</strong> CdR sui vaccini esistono oggi?Opuscoli informativi sui vaccini, non vanno bene per tutte le <strong>di</strong>verse esigenze informative dei genitorisi raccomanda quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> stratificare le informazioni secondo alle esigenze in<strong>di</strong>viduali e <strong>di</strong> fornire piùlivelli <strong>di</strong> informazioni sul vaccino che possono essere mirate a vari tipi <strong>di</strong> pubblico. Gli opuscoli nonpossono sostituire il <strong>di</strong>alogo tra pe<strong>di</strong>atra e genitore, ma possono rappresentare il punto <strong>di</strong> partenza.Come si introducono/inquadrano le vaccinazioni influenza la decisione <strong>di</strong> vaccinazione dei genitorianche se i suoi effetti è probabile che <strong>di</strong>pendano da precedenti credenze dei genitori e della loropercezione dei rischi e dei benefici. La CdR <strong>di</strong> successo deve affrontare anche la decisione euristicadel vaccino. Fornire ai genitori informazioni accurate e dati <strong>di</strong> rischio è il primo passo verso la correzionedel bias <strong>di</strong> compressione e <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>storsioni nei rischi <strong>di</strong> stima. Un approccio suggerito per superare ilbias <strong>di</strong> omissione è <strong>di</strong> riformulare la decisione <strong>di</strong> vaccinazione dal punto <strong>di</strong> vista del bambino (gliin<strong>di</strong>vidui contrari alla vaccinazione potrebbero essere persuasi a vaccinare se si mettono nei panni delbambino e quin<strong>di</strong> si chiedono se preferirebbero avere una maggiore o minore probabilità <strong>di</strong> morte, e seimportava loro se il risultato si è verificato a seguito <strong>di</strong> atto <strong>di</strong> qualcuno o da omissione). I genitoripossono essere istruiti sui limiti della free-loa<strong>di</strong>ng <strong>di</strong>scutendo l'incidenza delle malattie prevenibili davaccini nelle popolazioni non vaccinate. Perché i rischi che non sono facilmente accessibili siano piùconvincenti, gli esempi riportati nel contesto <strong>di</strong> una storia personale può essere convincente.Potenziali insi<strong>di</strong>e l'uso <strong>di</strong> confronti del rischio, confrontando, per es. il rischio <strong>di</strong> una reazione a vaccinograve con il rischio <strong>di</strong> essere colpito da un fulmine: i confronti rischiano spesso <strong>di</strong> fallire (un ritorno <strong>di</strong>fiamma-backfire) in quanto possono essere fonte <strong>di</strong> confusione e può apparire <strong>di</strong> sminuire lepreoccupazioni del genitore. Altro rischio è l’adottare un approccio paternalistico "Io me<strong>di</strong>co Io Dio" nel17


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCAEventuali note epertinenza ai fini dellaricercadettare le scelte vaccinali ai pazienti; uno stu<strong>di</strong>o ha <strong>di</strong>mostrato un tasso più elevato <strong>di</strong> contenziosi conme<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base che “deemphasized” depotenziano l’educazione del paziente e la comunicazioneprovider-paziente. Un’efficace strategia <strong>di</strong> comunicazione del rischio comporta una partnershipdecisionale fra il pe<strong>di</strong>atra e il genitore. Per una partnership efficace è necessaria la comprensione daparte genitori che mantengono un certo controllo, così come la responsabilità finale, per la salute del lorobambino.In conclusione la responsabilità della CdR dei vaccini si basa sul pe<strong>di</strong>atra o sul fornitore primario <strong>di</strong> cureche raccomanda la vaccinazione. Un'efficace CdR riconosce i pre<strong>di</strong>ttori <strong>di</strong> accettabilità del rischio e ledecisioni euristiche, evita potenziali rischi e coinvolge i genitori in modo adeguato nella decisione <strong>di</strong>vaccinare.ORMAI DATATAQuesto articolo viene menzionato in molti stu<strong>di</strong>. Interessante descrizione delle Euristiche e dei unaComunicazione del Rischio efficace.18


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 4ENGLISH TITLEQualitative analysis of mothers' decision-making about vaccines for infants: The importance of trust.TITOLO ITALIANOAnalisi qualitativa dei processi decisionali delle madri sui vaccini infantili: l'importanza dellafiduciaAUTORI Benin, Andrea L; Wisler-Scher, Daryl J; Colson, Eve; Shapiro, Eugene D; Holmboe, Eric S.ENTEUniversità <strong>di</strong> YaleFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEPe<strong>di</strong>atrics. Vol.117(5), May <strong>20</strong>06, pp. 1532-1541. PubMed PMID:16651306.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16651306DATA LUOGO DELLARICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)RISULTATIUSA Connecticut da maggio <strong>20</strong>02 a luglio <strong>20</strong>03SI XQUALITATIVA Xindagare il processo decisionale sulle vaccinazioni per i neonatiInterviste in profon<strong>di</strong>tà a domande aperte: una metodologia qualitativa che permette <strong>di</strong> descriverel'intera gamma degli atteggiamenti delle madri circa la vaccinazione dei loro figli e i fattori chepromuovono o inibiscono l'accettazione delle vaccinazioni durante il periodo in cui le madri stannoattivamente decidendo se vaccinare i loro bambiniCAMPIONE composto <strong>di</strong> 33 madri intervistate in due fasi :Primo colloquio a 1-3 giorni dopo il parto (33 madri)Follow-up telefonico tra i 3 e i 6 mesi <strong>di</strong> età del b/o (19 madri)Sono state intervistate 33 madri tra i 19 fino ai 43 anni (me<strong>di</strong>a: 32 anni) sia da aree suburbane cheurbane del Connecticut, 10 (33%) erano alla 1° gravidanza. La maggioranza, 22 (67%), eranobianche, 8 (30%) erano nere, e 3 (9%) erano ispaniche. 9 (30%) avevano ricevuto assistenza dalprogramma Donne, Infanti e Bambini. Sono stati in grado <strong>di</strong> raggiungere 19 madri (58%) per leinterviste successive.Le registrazioni delle interviste sono state analizzate attraverso una "co<strong>di</strong>fica multipla", una tecnicacon cui i ricercatori in<strong>di</strong>pendenti co<strong>di</strong>ficano un'intervista in modo che le strategie <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica possonoessere controllate tramite incroci .Sono stati approfon<strong>di</strong>ti 3 temi: gli atteggiamenti nei confronti delle vaccinazioni, le conoscenza sullevaccinazioni e il processo decisionale.Gli atteggiamenti nei confronti delle vaccinazioni:- le madri che intendevano vaccinare ("vaccinatori,” n=25) sono stati sud<strong>di</strong>vise in:(1) "madri accettatrici" madri che concordavano o non questionavano la vaccinazione (n=<strong>20</strong>); oppure(2) "madri vaccino-esitanti", madri che accettavano la vaccinazione, ma avevano notevolipreoccupazioni circa la vaccinazione dei loro bambini (n =5).- le madri che non avevano intenzione <strong>di</strong> vaccinare ("nonvaccinatori,” n=8) sono state sottoclassificate come(3) "madri ritardatarie", madri che avevano volutamente ritardato la vaccinazione o cheavevano scelto solo alcuni vaccini (n =3); o(4) "madri rifiutanti", madri che rifiutavano completamente la vaccinazione (n =5).Le madri hanno espresso una gamma <strong>di</strong> atteggiamenti che non si adattavano semplicemente incategorie <strong>di</strong>stinte, ma piuttosto si collocano lungo una serie ininterrotta.Le madri che sono state classificate come vaccino-esitanti e quelle che sono state classificate comevaccinatrici ritardatarie erano molto simili tra loro rispetto al loro desiderio <strong>di</strong> conoscenza e il loroapproccio per ottenere informazioni. Si ipotizza che questi due gruppi siano i più sensibili ad unamigliore relazione con i pe<strong>di</strong>atri e gli operatori sanitari pubblici.2 - Le conoscenze su vaccini infantili sono scarse sia i tra vaccinatori che i non-vaccinatori. Altempo del primo colloquio, solo 2 madri su 33 erano in grado <strong>di</strong> identificare 1 dei vacciniraccomandati a 2 mesi <strong>di</strong> età.Durante l'intervista successiva, su 25 madri vaccinatrici solo 2 potevano nominare correttamente ≥1dei 5 vaccini che il loro bambino aveva ricevuto.Fonti <strong>di</strong> Informazione19


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoPer le madri che erano vaccinatrici e le vaccinatrici tar<strong>di</strong>ve la fonte <strong>di</strong> informazioni preferita e ritenutapiù affidabile era il pe<strong>di</strong>atra.Per le madri non-vaccinatrici le fonti <strong>di</strong> informazione più atten<strong>di</strong>bili erano l'omeopata o naturopata,internet, libri e riviste per mamme.3 - il processo decisionale: il rapporto <strong>di</strong> fiducia nella professione me<strong>di</strong>ca era il concetto centralealla base <strong>di</strong> tutti i temi sul processo decisionale.I fattori <strong>di</strong> promozione della vaccinazione: la fiducia nel pe<strong>di</strong>atra, la sod<strong>di</strong>sfazione dalla <strong>di</strong>scussionedel pe<strong>di</strong>atra sui vaccini, l’adesione alla norma culturale.I fattori <strong>di</strong> inibizione includevano l'impossibilità <strong>di</strong> avere fiducia del pe<strong>di</strong>atra, avendo un rapporto <strong>di</strong>fiducia con un'omeopata/naturopata influente, la preoccupazione per effetti collaterali permanenti, lecredenze che le malattie vaccino prevenibili non siano serie e la sensazione che dato che altribambini vengono vaccinati il loro bambino non è a rischio.Qualità delle Relazioni <strong>di</strong> FiduciaEntrambe le tipologie <strong>di</strong> madri (vaccinatrici e non-vaccinatrici) hanno descritto l’importanza dellaqualità nel rapporto con un operatore sanitario affidabile. Questa qualità include passare un lungoperiodo <strong>di</strong> tempo con loro, <strong>di</strong>scutendo il tema della vaccini in modo appassionato, avendo unagrande quantità <strong>di</strong> informazioni scientifiche, utilizzando l'approccio <strong>di</strong> una "persona a tutto tondo”,comportandosi in modo non con<strong>di</strong>scendente e trattando le madri come in<strong>di</strong>vidui con esigenzesingole.CONCLUSIONILIMITI DELLA RICERCAConflitto <strong>di</strong> interesseEventuali note epertinenza ai fini dellaricercaQuesto stu<strong>di</strong>o fornisce un contesto più ampio attraverso il quale approcciare la comunicazionesulla vaccinazione. Queste madri suggeriscono che sviluppando relazioni <strong>di</strong> fiducia per quantoriguarda le vaccinazioni gli operatori sanitari possono sod<strong>di</strong>sfare le loro esigenze <strong>di</strong> informazionispiegando i rischi e i benefici in termini chiari e semplici, iniziando il processo <strong>di</strong> informazione sullavaccinazione durante la gravidanza, dato che le madri timorose decidono in merito allavaccinazione durante la loro gravidanza.La fiducia o la mancanza <strong>di</strong> fiducia nel rapporto con un pe<strong>di</strong>atra o con un’altra persona influente(omeopata/naturopata) sono elementi <strong>di</strong> importanza fondamentale per il processo decisionale dellenuove mamme sulla vaccinazione dei loro bambini.I tentativi <strong>di</strong> lavorare con le madri, preoccupate per la vaccinazione dei loro bambini, dovrebberoconcentrarsi non solo sul fornire loro dati riguardanti i vaccini, ma anche sullo sviluppo <strong>di</strong> relazionipositive e improntate alla fiducia.I risultati devono essere considerati alla luce delle limitazioni alla generalizzabilità e vali<strong>di</strong>tà dellostu<strong>di</strong>o. Lo stu<strong>di</strong>o si è basato su informazioni da un campione piuttosto modesto mamme <strong>di</strong> linguainglese in un’area geografica; quin<strong>di</strong>, non è possibile garantire che i risultati si applichino a livellonazionale. Inoltre, non è possibile commentare le frequenze relative <strong>di</strong> atteggiamenti tenute dallemadri, perché, come è opportuno per la ricerca qualitativa, non abbiamo la base dello stu<strong>di</strong>o su uncampione casuale <strong>di</strong> partecipanti .Gli autori <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> non avere rapporti finanziari rilevanti per questo articolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione.Stu<strong>di</strong>o svolto in 2 fasi (primi giorni dopo il parto e a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 6-9 mesi) che approfon<strong>di</strong>sce 3 temi:gli atteggiamenti nei confronti delle vaccinazioni, le conoscenza sulle vaccinazioni e il processodecisionale. Vengono identificati alcuni fattori che promuovono o inibiscono l'accettazione dellevaccinazioni. Si evidenzia che le madri esprimono una gamma <strong>di</strong> atteggiamenti che non siadattavano a categorie <strong>di</strong>stinte, ma piuttosto si collocano lungo una serie ininterrotta. Emergel’importanza <strong>di</strong> relazioni positive e improntate alla fiducia.<strong>20</strong>


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 5ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA PUBBL.A survey of UK parental attitudes to the MMR vaccine and trust in me<strong>di</strong>cal authorityUn sondaggio degli atteggiamenti genitoriali verso il vaccino MMR e della fiducianell’autorità me<strong>di</strong>ca nel Regno UnitoRachel Casidaya, Tricia Cresswellb, Deb Wilsonc, Catherine Panter-BrickaDepartment of Anthropology, University of Durham, Durham and Chester-le-Street Primary CareTrust, County Durham and Tees Valley Health Protection Unit.Vaccine 24 (<strong>20</strong>06) 177–184 PubMed PMID:16157422.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16157422DATA LUOGO RICERCA Durham, Inghilterra. <strong>20</strong>04-<strong>20</strong>05COMITATO ETICOL’approvazione etica è stata data dalla Comitato Locale <strong>di</strong> Ricerca Etica NHS della Contea <strong>di</strong>Durham e Darlington, nel febbraio <strong>20</strong>04OBIETTIVO1. Determinare il livello <strong>di</strong> accordo, sia tra genitori favorevoli che contrari all’MMR <strong>di</strong> unapopolazione <strong>di</strong> un Distretto Sanitario, con affermazioni circa (a) la sicurezza del vaccinoMMR, (b) i vaccini ad antigene singolo, (c) l'importanza della vaccinazione, e (d) lafiducia nell’autorità me<strong>di</strong>ca.2. Determinare a quali fonti <strong>di</strong> informazione i genitori hanno avuto accesso, e quali sonostate considerate le più utili.3. Esaminare le <strong>di</strong>fferenze tra i genitori MMR favorevoli e MMR contrari rispetto adatteggiamenti, uso <strong>di</strong> informazioni relative al vaccino MMR, stato socioeconomico eistruzione.4. Stimare l'assorbimento dei vaccini ad antigene singolo tra i bambini non vaccinati con ilvaccino MMR e, quin<strong>di</strong>, fornire una stima della copertura vaccinale globale per ilmorbillo, la parotite e la rosolia.METODOLOGIAQUANTITATIVO(TIPOLOGIA DIQuestionario postale rivolto a tutte le famiglie con un bambino registrato al Distretto sanitario <strong>di</strong>RILEVAZIONE: numero e Base (PCT) nato tra il 1 ottobre <strong>20</strong>00 e il 30 settembre <strong>20</strong>02. I 996 rispondenti finali sono risultaticaratteristiche campione) essere leggermente più istruiti e benestanti della me<strong>di</strong>a degli invitati a partecipare.RISULTATII genitori MMR favorevoli avevano famiglie più numerose dei contrari. Non c’era associazione tral’accettazione MMR e classe occupazionale, livello d’istruzione o età dei genitori. Fra i contrari,non c’era associazione <strong>di</strong> età, classe occupazionale e livello d’istruzione con la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong>vaccini ad antigene singolo.Come previsto, i genitori contrari al vaccino MMR erano meno propensi a concordare che siastata scientificamente <strong>di</strong>mostrata la sicurezza del vaccino, ma anche i genitori favorevolisostenevano che si dovesse investigare <strong>di</strong> più sulla sicurezza del vaccino (76,5%) e che lecomplicanze potrebbero essere gravi per i bambini (68,2%). Il 51.2% dei favorevoli e l’82.7% deicontrari all’MMR sostenevano che i vaccini separati fossero sicuri ed il 43.8% <strong>di</strong>ssentiva dall’ideache molta gente non si presenterebbe per tutti i vaccini se fossero offerti separatamente.Nonostante le preoccupazioni, tutti i genitori supportavano la vaccinazione in linea <strong>di</strong> principio epensavano che il morbillo fosse una malattia molto seria, anche se erano meno convinti che i lorobambini avrebbero contratto la malattia se non vaccinati.I genitori fanno una <strong>di</strong>stinzione fra i propri me<strong>di</strong>ci e l’istituzione me<strong>di</strong>ca, fidandosi dei primi econsiderando sprezzante la seconda, soprattutto verso la loro motivazione per cui mettono indubbio le vaccinazioni: il benessere del proprio bambino.In generale c’era poca fiducia nel governo rispetto ai suoi atteggiamenti verso la sicurezza delvaccino: soprattutto tra i contrari, solo il 39.4% riteneva che esso fermerebbe il vaccino MMR se cifosse prova <strong>di</strong> un grande rischio.Il 93,8% dei genitori aveva consultato una o più fonti d’informazione sul vaccino MMR con icontrari che si affidavano maggiormente a “Health Visistors (infermiere specializzate inconsulenza alle famiglie)”, me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, organizzazione contrarie all’MMR e altrefonti <strong>di</strong> consulenza ed i favorevoli che si rivolgevano con più probabilità al SSN.DISCUSSIONEL’accettazione dell’MMR è associato a <strong>di</strong>mensioni ampie della famiglia. Ciò potrebbe in<strong>di</strong>care unamaggiore fiducia nel vaccino da parte <strong>di</strong> chi ha già vaccinato un figlio più grande, ma potrebbe21


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLA RICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamentoEventuali note e pertinenzaai fini della ricerca.essere dovuta a bias del campione e deve essere interpretato con cautela. La <strong>di</strong>ffusione delvaccino era più alta <strong>di</strong> quella registrata da parte dei servizi. Ciò potrebbe in<strong>di</strong>care una tendenzadelle classi più elevate a vaccinare <strong>di</strong> più.Più <strong>di</strong> due terzi dei genitori che non avevano accettato l’MMR avevano intrapreso un percorso <strong>di</strong>vaccinazioni separate, ma pochi l’avevano completato, soprattutto a sfavore del vaccino contro laparotite.Sia i favorevoli che i contrari hanno <strong>di</strong>mostrato dell’ambivalenza circa la sicurezza del vaccinoMMR. L’elevato livello <strong>di</strong> preoccupazione circa la sicurezza del vaccino, espressa anche daigenitori che avevano vaccinato i propri figli, desta preoccupazioni per le sue implicazioni con lafiducia del pubblico verso la sanità.È stata registrata anche ambivalenza verso l’efficacia dei vaccini separati quale alternativaall’MMR. Mentre un’alta percentuale riteneva che la gente si sarebbe presentata per tutti i vaccini,solo il 26% <strong>di</strong> coloro che hanno intrapreso un percorso <strong>di</strong> vaccini singoli lo ha portato acompimento. Ma ciò potrebbe essere dovuto alle <strong>di</strong>fficoltà oggettive da parte dei genitori <strong>di</strong>ottenere il vaccino contro la parotite importato.Data la sfiducia nel governo, sforzi <strong>di</strong> promozione <strong>di</strong>retta dei vaccini da parte <strong>di</strong> esso potrebberominare l’impegno dei singoli me<strong>di</strong>ci. Gli operatori sanitari dovrebbero continuare a fornire aigenitori informazioni accurate, mentre trasmettono il loro rispetto della volontà dei genitori <strong>di</strong>tutelare la salute dei propri figli.Livello d’istruzione dei rispondenti più alto della me<strong>di</strong>a.Il finanziamenti è stato fornito dal Wellcome Trust.Stu<strong>di</strong>o che esamina le <strong>di</strong>fferenze tra i genitori MMR favorevoli e MMR contrari rispetto adatteggiamenti, uso <strong>di</strong> informazioni relative al vaccino MMR, lo stato socioeconomico e istruzionenegli anni successivi alla pubblicazione dello stu<strong>di</strong>o Wakefield (MMR/autismo).Indaga come vengono percepiti: (a) la sicurezza del vaccino MMR, (b) i vaccini ad antigenesingolo, (c) l'importanza della vaccinazione, e (d) la fiducia nell’autorità me<strong>di</strong>ca. In<strong>di</strong>vidua qualifonti <strong>di</strong> informazione i genitori hanno avuto accesso, e quali sono state considerate le più utili.22


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 6ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONERespon<strong>di</strong>ng to parental refusals of immunization of childrenCome rispondere al rifiuto dei genitori <strong>di</strong> vaccinare i bambini.Diekema, Douglas S. American Academy of Pe<strong>di</strong>atrics Committee on Bioethics.American Academy of Pe<strong>di</strong>atrics Committee on BioethicsPe<strong>di</strong>atrics. 115(5):1428-31, <strong>20</strong>05 May PubMed PMID:15867060.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15867060DATA LUOGO RIC. USA <strong>20</strong>05COMITATO ETICO SI xMETODOLOGIARaccomandazioniOBIETTIVOAssistere i pe<strong>di</strong>atri a comprendere che i genitori possono avere delle ragioni per rifiutare i vacciniper i loro figli e fornire loro una guida pratica per far fronte ad un genitore che è riluttante apermettere l'immunizzazione del suo bambino.(TIPOLOGIA DIRaccomandazioni e linee guida per pe<strong>di</strong>atri da parte dell’A.A.P.RILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)RISULTATI ECONTESTO: Secondo un sondaggio perio<strong>di</strong>co dell’ American Academy of Pe<strong>di</strong>atrics (AAP) sulleCONCLUSIONIPratiche delle vaccinazioni, 7 su 10 pe<strong>di</strong>atri hanno riferito <strong>di</strong> aver avuto un genitore che ha rifiutatola vaccinazione <strong>di</strong> suo figlio, nei 12 mesi precedenti la ricerca .5Il vaccino più rifiutato è contro MPR, seguito da varicella, il vaccino pneumococcico coniugato,l’epatite B, la <strong>di</strong>fterite e il tetano e la pertosse. Di fronte al rifiuto, quasi tutti pe<strong>di</strong>atri riferiscono <strong>di</strong>cercare <strong>di</strong> educare i genitori sull’importanza della vaccinazione e documentano il rifiuto delpaziente record/segnalazione me<strong>di</strong>ca. Un piccolo numero <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atri segnalano che sempre (4,8%)o qualche volta (18,1%) non consentono più <strong>di</strong> assistere il figlio del genitore rifiutante se, dopo glisforzi educativi, i genitori continuano a rifiutare l'autorizzazione per la vaccinazione. 5Di fronte alla decisione <strong>di</strong> vaccinare un bambino, il benessere del bambino dovrebbe esserel'obiettivo primario. Il ruolo del me<strong>di</strong>co in queste situazioni è quello <strong>di</strong> fornire ai genitori leinformazioni necessarie sui rischi e i benefici per prendere una decisione informata e tentare <strong>di</strong>correggere eventuali informazioni errate o false percezioni che possono esistere.I genitori che scelgono <strong>di</strong> non vaccinare i propri figli aumentano il danno potenziale per altrepersone in 4 importante mo<strong>di</strong>. 141- un bambino non immunizzato che contrae una malattia sottopone ad una potenziale minacciaaltri bambini non immunizzati.2- anche in una popolazione completamente coperta, una piccola percentuale <strong>di</strong> personeimmunizzate può rimanere o <strong>di</strong>ventare suscettibile alla malattia.3- alcuni bambini non possono essere vaccinati a causa <strong>di</strong> patologie me<strong>di</strong>che. Questi in<strong>di</strong>viduitraggono importanti benefici dall’herd immunity e possono essere danneggiati da malattie contratteda chi è rimasto non immunizzato.4- le persone immunizzate sono danneggiate dal costo delle cure me<strong>di</strong>che <strong>di</strong> coloro che scelgono<strong>di</strong> non vaccinare i loro figli quando questi contraggo una malattia prevenibili con vaccinoIl rifiuto <strong>di</strong> un genitore <strong>di</strong> non immunizzare il proprio figlio solleva anche un’importante questione <strong>di</strong>giustizia che è stato descritta come il problema dei "free riders", che approfittano del beneficiodell’herd immunity che mantiene sicuro il bambino non immunizzato. Questi in<strong>di</strong>vidui pongono gliinteressi della propria famiglia prima della responsabilità civica.Rispondere ai genitori che rifiutano vaccinazioni per i loro figli: il pe<strong>di</strong>atra dovrebbe ascoltare conattenzione e rispettosamente le preoccupazioni dei genitori e con<strong>di</strong>videre onestamente ciò che è eche non è noto circa i rischi e i benefici del vaccino in questione e tentare <strong>di</strong> correggere eventualierrori <strong>di</strong> percezione e <strong>di</strong>sinformazione. 23-25I pe<strong>di</strong>atri dovrebbero anche aiutare i genitori a capire che i rischi <strong>di</strong> ogni vaccino non dovrebbeessere considerato isolatamente, ma confrontato con il rischio <strong>di</strong> rimanere non immunizzati. Peresempio, sebbene il rischio <strong>di</strong> encefalopatia legati alla vaccino contro il morbillo sia <strong>di</strong> 1 su 1milione, il rischio <strong>di</strong> encefalopatia da morbillo malattia è 1000 volte più grande. 22 I genitoripossono anche essere in<strong>di</strong>rizzati aI <strong>di</strong>versi SITI Web-based accre<strong>di</strong>tati per ulteriori informazionisulle vaccinazioni specifiche e le malattie che prevengono.23


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSTRATEGIELIMITI DELLA RICERCAEventuali note pertinenza aifini della ricercaUna strategia utile nel lavoro con famiglie che si rifiutano la vaccinazione è quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere ognivaccino separatamente, i pe<strong>di</strong>atri dovrebbero approfittare del loro rapporto costante con la famigliae riproporre la <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> immunizzazione in ogni successiva visita.Il persistere del rifiuto dopo un’adeguata <strong>di</strong>scussione dovrebbe essere rispettato a meno <strong>di</strong> mettereil bambino a rischio significativo <strong>di</strong> danno grave (come, per esempio, potrebbe essere il casodurante un'epidemia).I pe<strong>di</strong>atri dovrebbero evitare <strong>di</strong> scaricare i pazienti dalla loro assistenza solo perché ungenitore si rifiuta <strong>di</strong> immunizzare il proprio figlioIl mantenimento della relazione <strong>di</strong> fronte al <strong>di</strong>saccordo esprime rispetto e allo stesso tempoconsente l'accesso del bambino alle cure me<strong>di</strong>che, il rapporto continuativo consente ulterioriopportunità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere la questione della vaccinazione nel tempo.- pe<strong>di</strong>atra dovrebbe ascoltare con attenzione e rispettosamente le preoccupazioni dei genitori econ<strong>di</strong>videre onestamente ciò che è e che non è noto circa i rischi e i benefici del vaccino inquestione e tentare <strong>di</strong> correggere eventuali errori <strong>di</strong> percezione e <strong>di</strong>sinformazione.- <strong>di</strong>scutere ogni vaccino separatamente, i pe<strong>di</strong>atri dovrebbero approfittare del loro rapportocostante con la famiglia per ri<strong>di</strong>scutere l’argomentoNon è una ricerca, ma un articolo che illustra le linee guida dell’AAPIn un contesto nel quale un numero non esiguo <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atri non accetta <strong>di</strong> assistere figli dei genitoriche rifiutano le vaccinazioni l’American Academy of Pe<strong>di</strong>atrics pubblica delle raccomandazioni perassistere i pe<strong>di</strong>atri a comprendere che i genitori possono avere delle ragioni per rifiutare i vacciniper i loro figli e fornire loro una guida pratica per far fronte ad un genitore che è riluttante apermettere l'immunizzazione del suo bambino24


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 7ENGLISH TITLE Parents' perspectives on the MMR immunisation: a focus group studyTITOLO ITALIANO Le opinioni dei genitori sulla vaccinazione mmr: uno stu<strong>di</strong>o focus groupAUTORI Evans, M. Stoddart, H. Condon, L. Freeman, E. Grizzell, M. Mullen, R.ENTEDivision of Primary Health Care, University of BristolFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEBritish Journal of General Practice. 51(472):904-10, <strong>20</strong>01 Nov. PubMed PMID:11761<strong>20</strong>4;http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11761<strong>20</strong>4DATA LUOGO DELLARICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numeroe caratteristichecampione)RISULTATI E<strong>20</strong>01 UK (Avon e Gloucestershire)SI XQUALITATIVA xIndagare ciò che influenza le decisioni dei genitori che accettano o rifiutano l'immunizzazione primariacontro MMR e l'impatto delle polemiche sulla sua sicurezza del vaccino.6 focus-group (48 genitori con b/i tra i 14 mesi e i 3 anni, vari contesti sociali):3 gruppi vaccinati MMR – 3 gruppi non vaccinati contro MMR. registrazione focus group e trascrizioneintegrale. Moderatore, domande aperte su salute b.i, vaccinazioni, decisioni vaccini, me<strong>di</strong>a. Durata 2ore + kindergartenTutti i genitori ritengono che la decisione circa MMR sia stata <strong>di</strong>fficile e stressante, ed hanno riferitouna pressione indesiderata da parte degli operatori sanitari per conformarsi.Quattro fattori chiave hanno influenzato le decisioni dei genitori ':1 - Le convinzioni circa i rischi e benefici delle vaccinazioni rispetto ai rischi associati acontrarre il morbillo , parotite o rosoliaTutti i genitori percepivano che l’MMR porta vantaggi e rischi potenziali per i loro figli. Chi vaccinasottolinea i benefici del vaccino, chi non vaccina rimane ancora perplesso su l’MMR e la possibileassociazione con l'autismo infantile e <strong>di</strong>sturbi intestinali. I genitori <strong>di</strong> tutti i gruppi hanno parlatodella loro angoscia su questa possibile associazione.Chi non vaccina si rende conto che i figli potrebbero contrarre le malattie e non fa affidamentosull’immunità <strong>di</strong> gregge per proteggere i figli. Tuttavia, ritiene che il rischio <strong>di</strong> complicanze gravi dellamalattia sia basso in un paese come il Regno Unito, che generalmente ha buoni standard <strong>di</strong> salute enutrizione. Questa opinione è con<strong>di</strong>visa anche dalla maggioranza dei vaccinati.La maggior parte dei non vacc. hanno trovato più facile vivere rischiando la malattia naturale, piuttostoche rischiare una precisa azione (immunizzazione/COMMISSIONE), che potrebbe causare danni(BIAS DI OMISSIONE).In questo stu<strong>di</strong>o non è stato confermato quanto rilevato in altri stu<strong>di</strong>: i genitori che rifiutano <strong>di</strong> vaccinarefanno affidamento sull’'herd immunity' per proteggere i loro bambini 19 ,. .Per molti genitori in tutti i gruppi, i tre vaccini separati per il morbillo, parotite e rosolia erano visti comel’opzione più sicura e ritengono che il programma <strong>di</strong> immunizzazione dovrebbe essere mirato adeterminati gruppi ad alto rischio, per esempio, la vaccinazione contro rosolia per le ragazzeadolescenti, o la parotite per i ragazzi.Lo stu<strong>di</strong>o sulle decisioni <strong>di</strong> immunizzazione dei genitori mostra chiaramente che vengono consideratinon solo razionalmente i rischi / benefici, ma determinanti sono anche gli atteggiamenti personali, leconvinzioni e le percezioni.2 - Le risposte alle informazioni da parte dei me<strong>di</strong>a e altre fonti sulla vaccinazioneIl rapporto dei me<strong>di</strong>a sull’MMR ha interessato la maggior parte dei genitori nel loro processo <strong>di</strong>decisione, fatta eccezione per quei pochi che erano già convinti del loro punto <strong>di</strong> vista, sia fortementepro o fortemente anti-immunizzazioneAnche se i genitori hanno riconosciuto che le informazioni nei me<strong>di</strong>a possono essere <strong>di</strong> tiposensazionalismo, le rassicurazioni circa la sicurezza del vaccino rilasciate dal Ministero della Salutesono state trattate con scetticismo come se i genitori ritenessero che le loro preoccupazioni non sianostate adeguatamente affrontate.Oltre alla consulenza dei professionisti della salute i genitori hanno consultato parenti e amici,Internet, e una serie <strong>di</strong> libri e articoli “alternativi”, quali 'Cosa i me<strong>di</strong>ci non vi <strong>di</strong>cono 16 . Sentivano chegran parte dell’informazione a <strong>di</strong>sposizione era parziale/ <strong>di</strong> parte, sia fortemente pro-vaccinazione o25


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoCONCLUSIONIanti-immunizzazione.I genitori hanno suggerito che più informazione da fonti in<strong>di</strong>pendenti dovrebbe essere facilmente<strong>di</strong>sponibile presso gli ambulatori e le cliniche della comunità. Attualmente gli opuscoli <strong>di</strong>sponibili sonostati ritenuti a portata limitata e non affrontano le loro preoccupazioni.3 - La confidenza e la fiducia nel consiglio dato dagli operatori sanitari e gli atteggiamenti versola conformità con le raccomandazioni me<strong>di</strong>cheI genitori spesso trovano <strong>di</strong>fficoltà ad avere una <strong>di</strong>scussione aperta con gli operatori sanitari sui rischi,benefici, e le opzioni per le vaccinazioni, che permetterebbe loro <strong>di</strong> sentirsi aiutati nel prendere unadecisione informata. In realtà, hanno segnalato pressioni sgradevoli da parte <strong>di</strong> professionisti neldover accettare l'immunizzazione e molti vaccinatori avevano accettato MMR a causa <strong>di</strong> questapressione, piuttosto che fare una scelta informata, sentendo che era più facile accettare rispetto arifiutare.Tuttavia, per non vaccinatori, questa pressione a conformarsi li ha resi più resistenti a vaccinarsi,anche se alcuni anche descritto come sia <strong>di</strong>fficile sentire <strong>di</strong> andare contro il parere me<strong>di</strong>co.A causa <strong>di</strong> questo, i genitori erano preoccupati che le raccomandazioni degli operatori sanitaripotessero essere in parte motivate da fattori finanziari e non per il migliore interesse del bambino.I genitori hanno suggerito che i tempi designati per la <strong>di</strong>scussione circa l'immunizzazione con glioperatori sanitari dovrebbero essere considerato, come in una riunione <strong>di</strong> gruppo durante i corsiprenatali o <strong>di</strong> supporto post-natale.4 – Punto <strong>di</strong> vista sull'importanza <strong>di</strong> una scelta in<strong>di</strong>viduale nell'ambito della politica delgoverno sulle vaccinazioniIl potenziale conflitto tra l'impostazione politica del governo circa gli obiettivi <strong>di</strong> vaccinazione e i <strong>di</strong>rittidei genitori <strong>di</strong> fare le loro scelte circa l'immunizzazione è stato un problema importante per ipartecipanti.Vi erano preoccupazioni per gli incentivi economici offerti ai me<strong>di</strong>ci per il conseguimento degli obiettivi<strong>di</strong> immunizzazione e <strong>di</strong> altri interessi, come l'investimento <strong>di</strong> aziende farmaceutiche nella produzione <strong>di</strong>MMR. Dare l’MMR a una età più avanzata prima <strong>di</strong> entrare a scuola, escluderebbe qualunque forma<strong>di</strong> associazione causale con autismo.La preoccupazione prevalente dei genitori era la salute dei propri figli, che è più importante per lororispetto a qualsiasi impegno per benefici comunitari della vaccinazione.Gli operatori sanitari hanno riferito <strong>di</strong> non essere addestrati per le competenze necessarie percoinvolgere i pazienti nel processo <strong>di</strong> decisione con<strong>di</strong>viso 22 e che potrebbe anche essere necessariol'aggiornamento in merito ai rischi e dei benefici dell’MMR. 23I risultati dello stu<strong>di</strong>o evidenziano che elementi <strong>di</strong> informazione chiave sono necessari ai genitori, adesempio perché il calendario MMR è cambiato, l’importanza <strong>di</strong> immunizzare ragazzi e ragazze, ladurata della protezione e il razionale per il richiamo, il trasferimento limitato <strong>di</strong> immunità nel lattematerno, e perché l'immunizzazione è importante in giovane età.Solo prendendo in considerazione appieno le preoccupazioni <strong>di</strong> genitori i professionisti della salutepossono lavorare con loro per ridare loro fiducia nella vaccinazione MMR.LIMITI DELLARICERCAConflitto <strong>di</strong> interessiEventuali note epertinenza ai fini dellaricercaSebbene i gruppi sono stati tenuti in luoghi che riflettono la <strong>di</strong>versità socio-economica della regione,più della metà dei partecipanti (54%) era altamente istruita e l’età me<strong>di</strong>a era <strong>di</strong> 35 anni, ciò potrebbelimitare la generalizzabilità dei risultati.Al momento dei focus groups non era ancora stato pubblicato il nuovo stu<strong>di</strong>o sulla sicurezza del MMRcon nuove evidenze scientifiche.Non <strong>di</strong>chiaratoPanoramica sui fattori che influenzano le decisioni dei genitori nel vaccinare i figli contro MPR. Sievidenziano 4 fattori chiavi: 1Le convinzioni circa i rischi e benefici delle vaccinazioni rispetto ai rischiassociati a contrarre il morbillo, parotite o rosolia 2. Le risposte alle informazioni da parte dei me<strong>di</strong>a ealtre fonti sulla vaccinazione; 3. Il rapporto e la fiducia nel consiglio dato dagli operatori sanitari e gliatteggiamenti verso la conformità con le raccomandazioni me<strong>di</strong>che; 4 Punto <strong>di</strong> vista sull'importanza <strong>di</strong>una scelta in<strong>di</strong>viduale nell'ambito della politica del governo sulle vaccinazioni26


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTESCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 8Childhood immunization refusal: provider and parent perceptionsIl rifiuto delle vaccinazioni infantili: operatori vaccinali e le percezioni dei genitori.Fredrickson, Doren D. Davis, Terry C. Arnould, Connie L. Kennen, Estela M. Hurniston, SharonG. Cross, J Thomas. Bocchini, Joseph A Jr.<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Preventiva, University of Kansas, Wichita (Dr Fredrickson);Dipartimenti <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria e Me<strong>di</strong>cina Interna (Davis e Arnold e Ms Kennan) <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong>Pe<strong>di</strong>atria (Bocchini), Louisiana State University, Centro delle Scienze della Salute-Shreveport;<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina dell’Emergenza, University of Rochester (Humiston); e MedStudyCorporation, Colorado Springs, Colo (Cross).FONTE DATA DI PUBBL. Family Me<strong>di</strong>cine. 36(6):431-9, <strong>20</strong>04 Jun PubMed PMID:15181556.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15181556DATA LUOGO DELLARICERCACOMITATO ETICOUSA condotto dal 1997 /1998 all’interno della valutazione delle bisogni <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong>potenziamento della comunicazione sul rischio/beneficio della vaccinazione promossodall'Amministrazione delle Risorse e dei Servizi e Sanitari.SI: stu<strong>di</strong>o e gli strumenti approvati dalla Louisiana State University Centro delle Scienze dellaSalute <strong>di</strong> Shreveport - Board <strong>di</strong> Revisione Istituzionale per la Protezione dei Diritti dei Soggettidella Ricerca Umana.METODOLOGIA QUANTITATIVA X QUALITATIVA XOBIETTIVIValutare sulla base <strong>di</strong> quanto riportato dagli operatori sanitari e dai genitori, la frequenza e lemotivazioni del rifiuto vaccinale.(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)RISULTATI FOCUSGROUPSTUDIO BIFASICO: 32 focus groups - FG, (tra i 5/ 10 partecipanti, 2 conduttori e sbobinaturaau<strong>di</strong>ocassetta) <strong>di</strong> genitori e operatori sanitari (5 gruppi <strong>di</strong> MMG, 5 PLS, 6inf. e inf. Ped. chevaccinavano bambini, <strong>di</strong> cui 3 inf. <strong>di</strong> sanità pubblica, 11 <strong>di</strong> genitori, e 2 <strong>di</strong> rifiutanti la vaccin.) in 6città USA. Poi sondaggio postale ad un campione random <strong>di</strong> MMG, pe<strong>di</strong>atri e infermieri <strong>di</strong> sanitàpubblica che vaccinano bambini (hanno risposto il 77%, per un tot. <strong>di</strong> 544 unità).Reclutamento a pagamento e Partecipanti genitori prevalentemente madri alcuneaccompagnate dai padri, che erano rappresentative <strong>di</strong> un’ampia gamma <strong>di</strong> etnie e strati sociali.Eccetto gli oppositori che erano tutti bianchi con red<strong>di</strong>ti variabili.Contenuti Focus Groups OPERATORI le domande hanno sollecitato l’esperienza degli operatoricon i genitori dubbiosi o che rifiutavano alcune o tutte le vaccinazioni. Dove opportuno, sono statesondate in<strong>di</strong>rettamente le preoccupazioni specifiche espresse dai genitori, le risposte deglioperatori, e gli esiti della vaccinazione (es. vaccinato e se sì in questa visita o ad una successiva).È stato chiesto agli operatori <strong>di</strong> spiegare cosa <strong>di</strong>rebbero, come lo avrebbero detto, e ciò che igenitori potrebbero chiedere a loro.Contenuti focus groups GENITORI, chieste tutte le fonti <strong>di</strong> informazione sulle vaccinazioni equelle ritenute più atten<strong>di</strong>bili; quello che i genitori volevano o sentivano il bisogno <strong>di</strong> sapere, comevolevano esserne informati, e se avessero rifiutato qualche vaccinazione e per quale motivo. Sonostate sondate le preoccupazioni sulle vacc.; sono state indagate le credenze dei genitori sullevaccinazioni e sulle malattie che queste prevengono. Nei 2 gruppi contro le vacc sono stateanalizzate le credenze relative a non dare me<strong>di</strong>cine o vaccini ai loro bambini, il valore protettivodell’allattamento dei loro figli fino all'età <strong>di</strong> 4-6 mesi, e l'efficacia della me<strong>di</strong>cina alternativaQuestionario per OPERATORI. Le domande sono state redatte sulla base dei risultati dei focusgroups. (Più <strong>di</strong> <strong>20</strong> revisioni dei contenuti per affinare lo strumento, 5 pagine, con 27 domande,meno <strong>di</strong> 10 minuti per completarlo. Le domande: stimare il numero <strong>di</strong> bambini sotto i 18 annivaccinati per settimana, il numero <strong>di</strong> rifiuti <strong>di</strong> vaccinazione per anno, i motivi <strong>di</strong> rifiuto, e lespecifiche vaccinazioni rifiutate.Nei FG sono emersi 4 temi relativi al rifiuto: (1) preoccupazioni e rifiuti, (2) fonti <strong>di</strong> informazioniche potrebbero influenzare il rifiuto, (3) fonti <strong>di</strong> informazione atten<strong>di</strong>bili, (4) comunicazione me<strong>di</strong>copaziente.(1) Opinioni concordanti tra genitori e operatori relativi al rifiuto della vaccinazione:1. Il rifiuto è raro, anche se alcuni genitori hanno delle preoccupazioni.2. I rifiuti sono stati più frequentemente relativi a certi vaccini, non a tutti i vaccini.27


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoRISULTATI QUESTIONARICONCLUSIONILIMITI DELLA RICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamento3. I motivi <strong>di</strong> preoccupazione / resistenza variano.4. I genitori si fidano delle informazioni sui vaccini fornite verbalmente da parte dei me<strong>di</strong>ci einfermieri della sanità pubblica.5. I genitori con preoccupazioni comunemente rispondono positivamente agli operatori che dannoinformazioni personalizzate sui rischi / benefici o <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> aver vaccinato i propri figli.6. I genitori considerano i loro figli come la cosa più importante per loro.7. I genitori non volevano che l’operatore desse loro lezioni o <strong>di</strong>scutesse con loro.Alcuni provider identificarono le <strong>di</strong>fferenze culturali quale causa <strong>di</strong> resistenza, in particolare con gliimmigrati recenti. Viene riportata maggior preoccupazione rispetto al vaccino per l’epatite Britenuto non necessario per un neonato, e la varicella che non viene considerata una malattiagrave.La maggior parte dei genitori rifiutanti erano <strong>di</strong> su base filosofica (alcuni ritenevano che la scienzame<strong>di</strong>ca non dovesse interferire con la natura, che l'immunità acquisita con la malattia fossepreferibile a quella acquisita dai vaccini; molti dei genitori ritenevano che l'allattamento al senopotesse proteggerli dalla maggior parte delle malattie prevenibili con la vaccinazione).(2) Quasi tutti i genitori avevano visto servizi televisivi <strong>di</strong> bambini con autismo o danni cerebralidopo vaccinazione, ma erano anche consapevoli che i me<strong>di</strong>a possono <strong>di</strong>storcere le informazioni. Igenitori contro la vaccinazione ritenevano che le informazioni fornite da CDC o da siti internet antivaccinazioneerano parziali (solo a favore per CDC mentre Internet a volte offriva informazioniinesatte o allarmanti) inoltre avrebbero voluto informazioni concrete date "senza giri <strong>di</strong> parole".Una rivista Mothering era ritenuta una fonte affidabile in quanto aveva pubblicato <strong>di</strong>versi articolisulla sicurezza <strong>di</strong> specifici vaccini. Tutti i genitori preferivano le informazioni orali da parte deglioperatori.(3) tutti i genitori <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> fidarsi delle informazioni fornite loro dai loro me<strong>di</strong>ci. I genitoririfiutanti consideravano queste informazioni atten<strong>di</strong>bili e oneste anche se poi hanno deciso <strong>di</strong> nonvaccinare. I genitori riferivano che se facevano domande, i me<strong>di</strong>ci risultavano utili e informativi.Molti genitori erano ansiosi <strong>di</strong> sapere se i me<strong>di</strong>ci vaccinavano i propri figli e sembravano rassicuratise gli operatori lo avevano fatto.(4) I genitori volevano un rapporto personale con il me<strong>di</strong>co, chiedevano continuitànell’informazione sulle vaccinazioni e nella cura del figlio, preferivano un approccio positivo deglioperatori anziché degli ammonimenti, non volevano essere giu<strong>di</strong>cati e volevano informazionipersonalizzate sulle specifiche questioni e nel caso avessero ricevuto questo tipo <strong>di</strong> ascoltoriferirono maggior apertura alla possibilità <strong>di</strong> vaccinazione; molti genitori non avevano conoscenzacirca i benefici delle vaccinazioni per il loro bambino.Questionario per operatori: riportano che i rifiuti sono rari; vengono rifiutati il vaccino per lavaricella dal 71% dei genitori (1998) poi DTP e DTaP, poi l’epatite B. Varie le spiegazioni riportateper il rifiuto: messaggi negativi TV, ra<strong>di</strong>o ecc (55%), convinzione che la malattia non sia nociva(33%), ragioni filosofiche (30%), e motivi religiosi (28%), preoccupazioni sulle controin<strong>di</strong>cazionime<strong>di</strong>che (19%) e sentimenti anti-governativi (8%).Dato che le ragioni della resistenza e delle preoccupazioni dei genitori variano, gli operatoridevono capire perché un genitore potrebbe essere preoccupato. Gli operatori devono possedere leconoscenze, le competenze e la motivazione per <strong>di</strong>scutere i problemi dei genitori ed aiutarli in unprocesso decisionale consapevole.Si sostiene l’importanza che me<strong>di</strong>ci e inf. <strong>di</strong> sanità pubblica stressino durante le visite infantili <strong>di</strong>routine i benefici delle vaccinazioni. La maggior parte dei genitori, ha fiducia nei consigli del propriooperatore <strong>di</strong> cure primarie per cui in un rapporto continuativo anche un eventuale rifiuto nel tempopuò mo<strong>di</strong>ficarsi. Si riba<strong>di</strong>sce l’importanza <strong>di</strong> una comunicazione efficace (ascolto, no giu<strong>di</strong>zio,<strong>di</strong>sponibilità ad adattare l’offerta alle esigenze)Quanto riportato dagli operatori può essere soggetto a esagerazioni o minimizzazioni o che lespiegazioni date agli operatori non rispecchino le vere convinzioni dei genitori. Possono mancare idati dei genitori che non portano i loro bambini in cura dai me<strong>di</strong>ci privati o negli ospedali pubbliciper la vaccinazione.Non eseguito un monitoraggio o una valutazione quantitativa delle ragioni del rifiuto dei genitori pervaccini specificiNON DICHIARATI. Parzialmente finanziato dall’ Health Resources and Services Administration(HRSA)28


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 9ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEPre<strong>di</strong>cting parents' decisions on MMR immunisation: A mixed method investigation.Previsione delle decisioni dei genitori sulla vaccinazione MMR: un metodo <strong>di</strong> indaginemista.Gellatly, Ju<strong>di</strong>th; McVittie, Chris; Tiliopoulos, Niko.School <strong>di</strong> Infermieristica, Università <strong>di</strong> Manchester e <strong>di</strong> Scienze Sociali, Me<strong>di</strong>a & Comunicazione,Regina Margherita University College <strong>di</strong> E<strong>di</strong>mburgo, Regno Unito.Family Practice. Vol.22(6), Nov <strong>20</strong>05, pp. 658-662. PubMed PMID:16024553.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16024553DATA LUOGO DELLA Da Dicembre <strong>20</strong>03 a maggio <strong>20</strong>04. E<strong>di</strong>mburgo, Regno UnitoRICERCACOMITATO ETICOSIMETODOLOGIA QUANTITATIVA X QUALITATIVA XOBIETTIVOStu<strong>di</strong>o dei i fattori rilevanti per l’immunizzare e la non-immunizzazione con MMR dei genitori e lamisura in cui questi fattori sono pre<strong>di</strong>ttivi delle loro decisioni.(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)TECNICA 2 FASI: tecnica Delphi per in<strong>di</strong>viduare 26 fattori rilevanti per l’immunizzazione conMMR inseriti poi in un questionario finale <strong>di</strong>stribuito ai genitori reclutati attraverso un gruppo <strong>di</strong>infermieri locali. 110 genitori: 80 (72.7%) vaccinatori per MMR, 30 rifiutanti (27,3%).RISULTATI ECONCLUSIONISia i genitori vaccinatori che non vaccinatori inizialmente hanno identificato fattori analoghi comerilevanti per le decisioni in materia <strong>di</strong> vaccinazione MMR.Le <strong>di</strong>fferenze tra questi gruppi si trovano nell’importanza attribuita a 4 fattori nel processodecisionale.4 fattori hanno significativamente predetto lo status <strong>di</strong> vaccinazione: l'influenza delle ricerche incorso, l’utilità <strong>di</strong> depliant e pacchetti informativi, l'importanza <strong>di</strong> eliminazione della rosolia el'importanza attribuita al rischio <strong>di</strong> reazioni avverse.Di questi fattori, 2 fattori sono pre<strong>di</strong>ttivi a favore della vaccinazione(chi ritiene importantel'eliminazione della rosolia e utili i kit d'informazione sulle vaccinazione hanno 2,4 volte e, più <strong>di</strong> 3volte rispettivamente maggiore probabilità <strong>di</strong> avere i loro bambini vaccinati rispetto agli altrigenitori). I 2 fattori, il rischio <strong>di</strong> reazioni avverse (sicurezza del vaccino contro il morbillo)(probabilità <strong>di</strong> circa 1 volta e mezza in più <strong>di</strong> non vaccinare il figlio) e l'importanza dei risultati dellericerche in corso (caso Wakefield - probabilità <strong>di</strong> non vaccinare 5 volte e mezza in più rispetto achi lo riteneva meno importante) risultano pre<strong>di</strong>ttivi delle decisioni dei genitori nei confronti <strong>di</strong>vaccinazione.L’importanza attribuita ai consigli dei professionisti della salute risulta significativamente <strong>di</strong>versatra chi vaccina e non vaccina, ma non pre<strong>di</strong>ttiva rispetto alla decisione <strong>di</strong> vaccinazione.Da segnalare la constatazione che, sia chi vaccina che chi non vaccina percepisca che laconsulenza sanitaria ricevuta sulle vaccinazioni prescinda totalmente dai dubbi sollevati dallostu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Wakefield. Occorre <strong>di</strong>mostrare che la consulenza corrente sia informata e riflette lo stato<strong>di</strong> conoscenze accumulate dalle ricerche.LIMITI DELLA RICERCAConflitto <strong>di</strong> interessiEventuali notePertinenza e utilità ai finidella ricercaConclusioni. Le Differenze tra genitori che vaccinano o non vaccinano si trovano nell’importanzaattribuita ai 4 rilevanti fattori. Escludendo il rischio <strong>di</strong> reazioni avverse, questi fattori non sono statiprecedentemente in<strong>di</strong>viduati come rilevantiStu<strong>di</strong>o delle decisioni <strong>di</strong> immunizzazione all'interno <strong>di</strong> un medesimo luogo geograficoDichiarati: NESSUNO; non ricevuto nessun finanziamento esterno.metodologia mista e nuovi fattori pre<strong>di</strong>ttivi evidenziati30


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 10ENGLISH TITLE Do parents understand immunizations? A National Telephone Survey.TITOLO ITALIANO I genitori comprendono le vaccinazioni? un sondaggio telefonico nazionale.AUTORI Gellin, B G. Maibach, E W. Marcuse, E K.ENTEDepartment of Preventive Me<strong>di</strong>cine, Vanderbilt University School of Me<strong>di</strong>cine, Nashville, Tennessee,USA.FONTE DATA PUBBL. Pe<strong>di</strong>atrics. 106(5):1097-102, <strong>20</strong>00 Nov. PubMed PMID:11061781.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11061781DATA LUOGO RIC 1999 USACOMITATO ETICO Non <strong>di</strong>chiaratoMETODOLOGIA QUANTITATIVA x QUALITATIVA xOBIETTIVOCapire meglio le conoscenze, gli atteggiamenti, le idee sbagliate, e le preoccupazioni dei genitoricirca le malattie prevenibili da vaccino, i vaccini e le politiche <strong>di</strong> immunizzazione.(TIPOLOGIA DISondaggio telefonico USA (3 settimane aprile/ maggio1999) con un campione rappresentativo aRILEVAZIONE: numero livello nazionale (n = 1600 su 16248 n. telefonici chiamati) <strong>di</strong> genitori con figli


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoTuttavia, quasi 1/5 concorda con <strong>di</strong>chiarazioni in opposizione all’obbligatorietà imposta dal governo perl’ immunizzazione.Fonti <strong>di</strong> informazione l’84,2% degli intervistati ha in<strong>di</strong>cato un me<strong>di</strong>co¸ seguono quoti<strong>di</strong>ani e riviste(18,1%), libri o riviste (12,3%), un infermiere (8,2%), amici o membri della famiglia (7,3%), e Internet(7,0%). Sulla preferenza tra un me<strong>di</strong>co e un infermiere il 65,8% non ha in<strong>di</strong>cato alcuna preferenza,circa 1/3 (32,7%) preferisce le info ricevute da un me<strong>di</strong>co. 4 domande hanno valutato la natura e laqualità dell'interazione tra genitori e operatori rispetto alla sod<strong>di</strong>sfazione delle informazioni ricevutesulle vaccinazioni: tempo adeguato per la spiegazione del vaccino (91,5%); fornitura <strong>di</strong> informazioniscritte su ogni vaccinazione (90,2%); fatte domande (n =1486 92,9%); risposte adeguate alle domandefatte (96,2%). Il 91,7% <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> aver accesso alle informazioni <strong>di</strong> cui necessita per prendere ledecisioni sulle vaccinazioni.Cre<strong>di</strong>bilità delle fonti principali <strong>di</strong> informazione è stata richiesta la familiarità (scala da 0 a 10)rispetto ad certo numero <strong>di</strong> organizzazioni che forniscono informazioni sulle vaccinazioni infantili. Oltrealla American Academy <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria (AAP) e il CDC è stata valutata la familiarità <strong>di</strong> un'organizzazionefittizia (punteggio <strong>di</strong> familiarità <strong>di</strong> 5 o superiore). Gli intervistati hanno leggermente più familiarità con ilCDC che con la AAP e hanno meno familiarità con l’organizzazione fittizia. È stata richiesta anche unavalutazione dell’affidabilità, tuttavia, era piuttosto elevata per tutte e 3 le organizzazioni.Rispetto alla principale motivazione <strong>di</strong> vaccinare a causa dell’obbligatorietà o requisiti scolastici:erano neri (16,2%) rispetto ai bianchi (6,4%) o ispanici (7,1%); avevano scuola sup. o inf. (9,3%) chequelli con college (8,4%) o laurea (6,0%); avevano un orientamento me<strong>di</strong>co alternativo (12,7%)rispetto a quelli con un orientamento me<strong>di</strong>co convenzionale (6,0%).Tra i genitori che avevano optato per nessuna vaccinazione: le femmine (17,1%) erano più deimaschi (7,1%); i Bianchi (15,8%) erano più dei neri (8,1%); i laureati (16,9%)erano <strong>di</strong> più <strong>di</strong> chi avevaun grado <strong>di</strong> scuola superiore o inferiore (10,7%); chi aveva un orientamento me<strong>di</strong>co alternativo (24,9%)erano <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quelli con un orientamento me<strong>di</strong>co convenzionale (11,2%).Preoccupazione per gli effetti collaterali <strong>di</strong> ciascun vaccino, (raccomandati nel programma <strong>di</strong>vaccinazione 1999), gli intervistati neri e ispanici avevano una maggiore preoccupazione per ciascunodei vaccini rispetto ai bianchi, come gli intervistati con istruzione <strong>di</strong> scuola superiore o meno rispetto achi ha più istruzione e gli intervistati con un orientamento me<strong>di</strong>co alternativo rispetto a chi ha unorientamento me<strong>di</strong>co tra<strong>di</strong>zionale, ed erano anche più propensi a credere a delle idee sbagliate sullevaccinazioni e meno propensi a credere alle <strong>di</strong>chiarazioni coerenti con le evidenze circa la sicurezza el’efficacia delle vaccinazioni.CONCLUSIONIINDICAZIONISTRATEGICHE87% degli intervistati considera la vaccinazione un'azione estremamente importante che i genitoripossono adottare per mantenere in salute i propri figli. Sebbene la valutazione sulla sicurezza dellavaccinazione sia stata elevata, una consistente minoranza ha idee sbagliate importanti (tra 19% e il25%). Ad es., il 25% ritiene che il sistema immunitario del bambino potrebbe indebolirsi a causa <strong>di</strong>troppe vaccinazioni, e il 23% ritiene che i bambini ricevano più vaccinazioni <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> cui avrebberobisogno. Gli operatori <strong>di</strong> assistenza sanitaria per bambini sono stati citati come la più importante fonte<strong>di</strong> informazioni sulle vaccinazioni.Risulta preoccupante per i ricercatori il relativamente alto tasso <strong>di</strong> preoccupazione per le troppevaccinazioni (rimane il dubbio se la preoccupazione è più legata al numero <strong>di</strong> antigeni o al numero <strong>di</strong>iniezioni) fornite in età troppo precoce, e il relativamente basso bisogno percepito <strong>di</strong> ulterioriinformazioni a proposito <strong>di</strong> vaccinazioni. Ci si aspetta che, visto che il programma <strong>di</strong> vacc. infantile<strong>di</strong>venterà sempre più complesso (aggiunta <strong>di</strong> nuovi vaccini) i genitori che hanno problemi sui troppivaccini <strong>di</strong>ventino più allarmati, a meno che le loro idee sbagliate non vengano in<strong>di</strong>rizzate dai me<strong>di</strong>ci edagli altri operatori delle cure primarie che hanno più opportunità per anni <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re le convinzioni ecorreggere e mo<strong>di</strong>ficare le idee sbagliate dei genitori. Difficoltà legate alla maggior risalto <strong>di</strong> una notizia<strong>di</strong> un danno da vaccino rispetto alla prevenzione delle malattia ormai rara e quin<strong>di</strong> poco conosciuta e albias <strong>di</strong> omissione.Anche se la maggior parte dei genitori comprende i benefici della vaccinazione e sostiene il suoutilizzo, molti genitori hanno idee sbagliate importanti che potrebbero erodere la loro fiducia nei vaccini.Uno sforzo sistematico <strong>di</strong> educazione è necessario per affrontare i pregiu<strong>di</strong>zi comuni per garantire unprocesso decisionale informato sulla vaccinazione. Me<strong>di</strong>ci, infermieri e altri operatori delle cure primariesono un'occasione unica per educare i genitori, perché i genitori li vedono come la più importante fonte<strong>di</strong> informazioni su vaccinazioni.32


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamentoEventuali note einteresse ai fini dellaricercaLa mancata correzione dei frainten<strong>di</strong>menti correnti nella mente dei genitori e dei futuri genitori porteràprobabilmente ad un maggior numero <strong>di</strong> popolazione che metterà in <strong>di</strong>scussione il valore dellevaccinazioni dell’infanzia. I nostri risultati in<strong>di</strong>cano che i genitori con credenze me<strong>di</strong>che alternativepossono essere particolarmente sensibili alle idee sbagliate circa i vantaggi e i rischi dei vaccini. Sitratta <strong>di</strong> una popolazione <strong>di</strong> particolare interesse per gli sforzi educativi data la loro prevalenza nellapopolazione complessiva (13% nel nostro campione, il 42% in altre recente ricerche che hannoutilizzato una definizione più liberale).Molti genitori risultano avere scarsa consapevolezza delle <strong>di</strong>verse organizzazioni che offronoinformazione sulle vaccinazioni; alla luce <strong>di</strong> una certa proliferazione delle organizzazioni con uninteresse per le vacc. e l’aumentare della loro visibilità su Internet e nei me<strong>di</strong>a, i genitori possono avereuna crescente <strong>di</strong>fficoltà nel comprendere le basi scientifiche e quin<strong>di</strong> a sostenere il programmavaccinale contemporaneo. L'attività <strong>di</strong> comunicazione dovrebbe concentrarsi sul chiarimento e nelriba<strong>di</strong>re le credenze corrette dei genitori sulle vaccinazioni e sulla mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> equivoci. Per competereefficacemente nel mercato dell'informazione <strong>di</strong> oggi, gli operatori <strong>di</strong> sanità pubblica devonocomprendere il pensiero dei genitori circa le malattie prevenibili con le vaccinazioni, i vaccini, e lepolitiche <strong>di</strong> immunizzazione per la progettazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> educazione alla salute che assistano igenitori a prendere decisioni informate circa la salute dei loro bambini.La metodologia random <strong>di</strong> selezione rapida utilizzati e il fatto che le interviste sono state condotte soloin lingua inglese possono limitare la generalizzabilità dei risultati ai genitori <strong>di</strong> lingua inglese con itelefoni <strong>di</strong> lavoro.NON DICHIARATO Questa ricerca è stata sostenuta da Grant 035.252 da Robert Wood JohnsonFoundation.Articolo <strong>di</strong> riferimento per <strong>di</strong>verse ricerche. 1600 interviste telefoniche USA con questionario complesso(costruito su quanto emerso da 15 focus groups precedenti) che ricerca molteplici aspetti per capiremeglio le conoscenze, le fonti informative, le percezioni e gli atteggiamenti, le idee sbagliate, e lepreoccupazioni dei genitori circa le malattie prevenibili da vaccino, i vaccini e le politiche <strong>di</strong>immunizzazione. Si evidenziano anche le caratteristiche socio-demografiche <strong>di</strong> chi vaccina, <strong>di</strong> chivaccina parzialmente e <strong>di</strong> chi non vaccina.33


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 11ENGLISH TITLEDeci<strong>di</strong>ng to opt out of childhood vaccination mandates.TITOLO ITALIANO Decidere <strong>di</strong> non eseguire le vaccinazione dell'infanzia.AUTORIGullion, Jessica Smartt; Henry, Lisa; Gullion, Greg.ENTEUniversità Del TexasFONTE E DATA DIPublic Health Nursing. Vol.25(5), Sep <strong>20</strong>08, pp. 401-408. PubMed PMID:18816357.PUBBLICAZIONEhttp://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18816357DATA LUOGO RIC. Data non riportata - Texas settentrionaleCOMITATO ETICO SI University of North Texas Institutional Review BoardMETODOLOGIAQUALITATIVAOBIETTIVIEsplorare gli atteggiamenti e le credenze dei genitori che coscientemente hanno scelto <strong>di</strong> rinunciarealla vaccinazione per i loro figli. Vengono esplorati i seguenti interrogativi <strong>di</strong> ricerca: 1.Qual è ilprocesso decisionale con cui i genitori decidono <strong>di</strong> rinunciare alla vaccinazione per i loro figli?2.I genitori come elaborano le informazioni sui pro e i contro nel vaccinare i loro figli?(TIPOLOGIA DIInterviste semistrutturate (faccia a faccia e condotte nell’ambiente del partecipante, registrateRILEVAZIONE: numero e <strong>di</strong>gitalmente riportate su file e protette con pw ) in profon<strong>di</strong>tà su un campione <strong>di</strong> 25 genitori che noncaratteristiche campione) hanno vaccinato i loro bambini, in<strong>di</strong>viduati attraverso campionamenti mirati “a valanga” (tecnica puòessere molto utile per identificare gruppi nascosti giu<strong>di</strong>cati negativamente dalla comunità me<strong>di</strong>ca,che sono sparsi per una comunità) . Si evidenzia una buona volontà <strong>di</strong> partecipazione per chi haaderito alla ricerca esplorativa. Il campione era composto prevalentemente da donne (76%); lamaggior parte erano bianche (88%), con livello <strong>di</strong> istruzione elevato e seguivano una filosofia <strong>di</strong> vitanaturale (<strong>di</strong>eta vegetariana o vegana, alimentazione biologica, erboristeria, omeopatia,chiropratica,il ricorso a ostetriche per il parto naturale, allattamento al seno; l’88% riporta uno stile <strong>di</strong>vita alternativo.RISULTATIDue temi ricorrenti nei genitori partecipanti allo stu<strong>di</strong>o: un desiderio <strong>di</strong> raccogliere informazioni suivaccini (sofisticate raccolte e analisi <strong>di</strong> dati da <strong>di</strong>verse fonti informative nella formulazione della loroposizione sulle vaccinazioni) e <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> fiducia con la comunità me<strong>di</strong>ca (alti livelli <strong>di</strong> scetticismoverso la comunità me<strong>di</strong>ca in coincidenza con un alto valore attribuito alla conoscenza scientifica).Dati supplementari alla letteratura scientifica includono contributi <strong>di</strong> familiari e amici e le informazioniraccolte da siti web <strong>di</strong> organizzazioni antivaccinali. La maggior parte dei partecipanti riferisce <strong>di</strong>conoscere qualcuno danneggiato da vaccini o qualcuno che conosce bambini lesi da un vaccino.Molti partecipanti sembrano essere aperti ad “entrambe le parti” del <strong>di</strong>battito sui vaccini tanto dapoter essere definiti “vaccino-scettici” più che antivaccinatori (creazione <strong>di</strong> una lunga lista <strong>di</strong> pro econtro alla vaccinazione). In alcuni casi, ciò ha determinato un uso selettivo delle vaccinazioni. Moltipartecipanti hanno riconosciuto che le informazioni da entrambi le parti del <strong>di</strong>battito possono essere<strong>di</strong>storte per un qualche fine. Essi hanno espresso il desiderio <strong>di</strong> informazioni imparziali e oneste suirischi e i benefici dei vaccini. Essi percepiscono <strong>di</strong>storsioni nei dati sui vaccini. Chi è stato qualificatocome un’affidabile fonte <strong>di</strong> informazioni varia (parere dell’ostetrica considerato più affidabile delpe<strong>di</strong>atra). Anche i me<strong>di</strong>ci che avevano scritto libri sui pericoli dei vaccini sono stati valutatipositivamente (percepiti come coraggiosi per aver parlato contro i loro colleghi, forse a scapito dellacarriera). Molti ritengono che i me<strong>di</strong>ci avevano scopi specifici, incluso l'utile derivante dalla ven<strong>di</strong>tadei vaccini. Alcuni avrebbero preferito maggiori informazioni dai loro me<strong>di</strong>ci sui vaccini, e il tempo <strong>di</strong><strong>di</strong>gerire le informazioni (numerosi fogli illustrativi durante la seduta vaccinale). Alcuni partecipantiritengono che nonostante gli operatori sanitari possano avere buone intenzioni, non sono in grado <strong>di</strong>tenere il passo con il volume delle informazioni <strong>di</strong>sponibili (attraverso le loro ricerche credono <strong>di</strong>essere più informati sui rischi dei vaccini rispetto ai loro me<strong>di</strong>ci).Fonte <strong>di</strong> informazione affidabile sono le peer-reviewed, sembra ci sia però poca comprensione <strong>di</strong>come i singoli stu<strong>di</strong> s’inseriscano in un più ampio corpo <strong>di</strong> conoscenze (es. mentre i partecipantierano generalmente informati dello stu<strong>di</strong>o Wakefield et al. (1998) non avevano però familiarità congli stu<strong>di</strong> successivi che lo avevano confutato; Wakefield e colleghi erano visti come esperti affidabilimentre i ricercatori con le opinioni <strong>di</strong>vergenti erano considerati faziosi).CONCLUSIONI ESTRATEGIENella revisione profana della letteratura manca la comprensione della storia e dello sviluppo delleidee, la capacità <strong>di</strong> fare connessioni tra gli stu<strong>di</strong>/ricerche. Per la salute pubblica, questo si traducenella necessità <strong>di</strong> trattare i genitori con preoccupazioni sui vaccini come utilizzatori informati,34


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLA RICERCAConflitto <strong>di</strong> interesse efinanziamentoEventuali note, interesseai fini della ricercaspiegando i punti che possono non c’entrare con le loro analisi. Utile un rinvio alla letteraturascientifica. La comunità me<strong>di</strong>ca per creare un <strong>di</strong>alogo aperto dovrebbe prendere in considerazioneche questi gruppi fanno dell’essere auto-informati una priorità.Comprendere le <strong>di</strong>fferenze fra conoscenze profane e conoscenze <strong>di</strong> esperti ha implicazioni nelcomporre i messaggi <strong>di</strong> salute. Come gli esperti strutturano la conoscenza per gli utilizzatori ha unimpatto su questo gruppo e sui loro processi decisionali. La mentalità onnipotente “Fallo perché iosono il me<strong>di</strong>co e lo <strong>di</strong>co io” è più probabile che sollevi il sospetto in questo gruppo e aumenti laresistenza ai messaggi <strong>di</strong> salute. Questi genitori si considerano collaboratori degli esperti e sivedono come portatori <strong>di</strong> risultati legittimi alla <strong>di</strong>scussione sulla sicurezza dei vaccini (l'epidemiologiapopolare intesa come aspetto della partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni nella politica e nel supporto dellasanità).La politica sanitaria è vista come democratica, e essi credono che dovrebbero avere un peso ugualea quello dei me<strong>di</strong>ci, in particolare quando si tratta del benessere dei propri figli.La sfida per la sanità pubblica è <strong>di</strong> equilibrare i dati scientifici con l’epidemiologia popolare e <strong>di</strong>mantenere la sua legittimità. Dimostrando che le preoccupazioni sono state stu<strong>di</strong>ate, e riconoscendoi problemi al momento della scoperta, i programmi <strong>di</strong> salute pubblica possono ottenerericonoscimento e legittimità. Ad oggi, la maggior parte delle ricerche sul movimento antivaccinale siè concentrato sull’analisi dei contenuti dei siti web; auspicabili stu<strong>di</strong> demografici più approfon<strong>di</strong>tipotrebbero fornire informazioni su chi partecipa ai movimenti antivaccinali.Reclutamento nei luoghi frequentati da obiettori (organizzazioni per l’educazione genitoriale elibrerie, scuole Montessoriane, chiropratici, ostetriche, negozi <strong>di</strong> alimentari salutari, centri <strong>di</strong>guarigione olistica, e lezioni <strong>di</strong> yoga) può rendere il campione non rappresentativo della popolazionecomplessiva <strong>di</strong> genitori con obiezioni filosofiche. Solo genitori con obiezioni filosofiche (no religiose)NON RIPORTATODiverse osservazioni utili sugli scettici alle vaccinazioni, in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> alcune strategie utiliper un riconoscimento dell’istituzione.INTERESSANTE: Secondo gli autori l'obiezione <strong>di</strong> coscienza ai vaccini è guidata da quello che èstata definita altrove un’ epidemiologia “profana” o “popolare”.MODELLO TEORICO DELL’EPIDEMIOLOGIA POPOLARE: le conoscenze profane sono ra<strong>di</strong>catenel contesto sociale della persona, provengono da numerose fonti <strong>di</strong> dati, e pur non validate dagliesperti, sono comunque considerate valide dal profano. Nonostante gli antivaccinatori possonoutilizzare strumenti avanzati <strong>di</strong> raccolta dei dati e analisi, la loro indagine metodologica non èscientifica, e sono giunti a una comprensione molto <strong>di</strong>versa dei rischi e dei benefici dei vaccinirispetto alla maggior parte degli operatori sanitari. Le percezioni profane sono basate su esperienzepersonali e una personale ricerca <strong>di</strong> informazioni. L’epidemiologia popolare cerca anche attivamentele <strong>di</strong>scordanze fra le evidenze scientifiche (insinuazione <strong>di</strong> interessi economici che minano leraccomandazioni, e che le istituzioni governative sappiano che i vaccini non sono sicuri ma <strong>di</strong> fattosi voglia agevolare le case farmaceutiche).35


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 12ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE DATAPUBBL.DATA LUOGORICERCACOMIT. ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO:(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE:numero ecaratteristichecampione)RISULTATI EImmunization attitudes and beliefs among parents: beyond a <strong>di</strong>chotomous perspective.L'immunizzazione atteggiamenti e le credenze dei genitori: al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> una prospettiva <strong>di</strong>cotomica.Gust, Deborah. Brown, Cedric. Sheedy, Kristine. Hibbs, Beth. Weaver, Donna. Nowak, Glen.Epidemiology and Surveillance Division, Centers for Disease Control and Prevention ATLANTAAmerican Journal of Health Behavior. 29(1):81-92, 2 Jan-Feb <strong>20</strong>05 PubMed PMID:15604052.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15604052MAGGIO AD AGOSTO <strong>20</strong>02. ATLANTA GEORGIA USANON DICHIATATOQUANTITATIVA XUtilizzando la tecnica <strong>di</strong> marketing <strong>di</strong> segmentazione del pubblico (<strong>di</strong> Grunig), l'obiettivo primario è <strong>di</strong>verificare l'ipotesi che gli atteggiamenti e le credenze dei genitori sulle vaccinazioni e la loro sicurezza nonsono <strong>di</strong>cotomici. In particolare, lo scopo era <strong>di</strong> determinare se esistono più segmenti <strong>di</strong>stinti <strong>di</strong> genitoribasati su una varietà <strong>di</strong> informazioni tra cui, ma non limitati a: (a) la fiducia nelle vaccinazioni e nellasicurezza delle vaccinazioni, (b) gli interessi e il coinvolgimento in questioni <strong>di</strong> salute, (c) l’influenza dellafamiglia e degli amici sulla decisione <strong>di</strong> vaccinare, (d) la <strong>di</strong>pendenza dai consigli del me<strong>di</strong>co.Lo scopo secondario è descrivere i segmenti secondo alle caratteristiche demografiche, specifichepreoccupazioni sulle vaccinazioni, le fonti preferite <strong>di</strong> informazione e se il 1° figlio ha ricevuto tutte levaccinazioni raccomandate.METODI: QUESTIONARI VIA MAIL <strong>di</strong> 4 pagine (Healthstyles e ConsumerStyles) su un campionecasuale stratificato <strong>di</strong> 10 mila potenziali intervistati da un panello <strong>di</strong> 550.000 famiglie che hanno accettato<strong>di</strong> rispondere a sondaggi in cambio <strong>di</strong> un piccolo dono per la loro partecipazione (Schede telefoniche, epartecipazione ad una lotteria con un premio <strong>di</strong> $ 1000). TOT. QUESTIONARI CONSIDERATI 584 (raccolticompleti). I dati sono poi stati stratificati e ponderati sulla base delle 5 variabili demografiche usate per ilCensimento Popolazione USA (sesso, età, red<strong>di</strong>to, razza, e la <strong>di</strong>mensione delle famiglie)RISULTATI sono stati identificati 5 gruppi attraverso la valutazione <strong>di</strong> 44 variabili: SOSTENITORIVACCINAZIONI (33,0%-193), ACCONDISCENDENTI (26,4%-154), sostenitori della salute (SALUTISTI)(24,8%-145) NEUTRALI (13,2%-77), e PREOCCUPATI (2,6%-15).Le 44 variabili sono state ridotte a 10 elementi o costrutti1 La convinzione che le vaccinazioni sono necessarie e sicure 2 gli Interessi e il coinvolgimento in ambitosanitario 3 La fiducia negli operatori; influenza <strong>di</strong> altri sulla decisione <strong>di</strong> immunizzare 4 la <strong>di</strong>pendenza dalconsiglio dei me<strong>di</strong>ci 5 preoccupazione sulla sicurezza delle vaccinazioni dell'infanzia 6 La convinzione chele questioni sanitarie siano complesse 7 l’influenza <strong>di</strong> amici e familiari nella decisione <strong>di</strong> immunizzazione 8le obiezioni religiose alle vaccinazioni 9 la ricerca <strong>di</strong> informazioni sulle vaccinazioni 10 il programma/pianoper vaccinare il bambino.L'84% dei genitori si colloca nei cluster che hanno accettato o sono fortemente d'accordo che i vaccini sianonecessari (SOSTENITORI delle vaccinazioni, SALUTISTI, ACCONDISCENDENTI).Sebbene il cluster dei salutisti si collochi in questo gruppo, questo gruppo ha solo leggermente concordatoche i vaccini siano sicuri e sono stati neutrali in relazione al fatto che con le vaccinazioni possano verificarsieffetti indesiderati gravi, il che potrebbe in<strong>di</strong>care un’attenzione sulle conseguenze dei vaccini. I neutrali sonogenitori che sono leggermente d’accordo che i vaccini siano necessari e sicuri e sono stati neutrali rispettoai gravi effetti indesiderati che si verificano con le vaccinazioni (cluster che pareva incerto sui i benefici deivaccini / costi). I Preoccupati sono leggermente in <strong>di</strong>saccordo che i vaccini siano necessari, in <strong>di</strong>saccordoche i vaccini fossero sicuri, e non erano abbastanza fiduciosi sulla sicurezza dei vaccini per l'infanzia.Piccola % meno fiduciosa sulla necessità e sulla sicurezza delle vaccinazioni. I Neutrali e i Preoccupati,sono i meno d’accordo che il personale sanitario abbia a cuore il migliore interesse del bambino, il chein<strong>di</strong>ca una mancanza <strong>di</strong> fiducia.Si è riscontrata una <strong>di</strong>fferenza significativa tra i cluster nell'istruzione ed età mentre non nel red<strong>di</strong>to orazza. Il genere è stato analizzato, ma non statisticamente significativo. Tuttavia, i cluster degliAccon<strong>di</strong>scendenti (48,1%) e dei neutrali (41,6%), avevano le più gran<strong>di</strong> % <strong>di</strong> maschi a fronte <strong>di</strong> uncomplessivo del 34,6% (questo potrebbe in<strong>di</strong>care che le donne prendono la maggior parte delle decisionisull’assistenza sanitaria dei bambini 9 ). La più grande % dei laureati e con istruzione superiore erano nei36


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione Venetosostenitori delle vaccinazioni (42,2%) rispetto a Preoccupati (33,3%), Salutisti (31,7%), Accon<strong>di</strong>scendenti(21,1%), e Neutrali (<strong>20</strong>,0%). L'ETÀ dei genitori, nei Preoccupati era la più alta, compresa tra 40 o oltre(46,7%) (che potrebbe in<strong>di</strong>care che questi genitori hanno la tendenza verso una maggiore protezione deiloro figli e / o sono più fiduciosi nel resistere all’or<strong>di</strong>ne stabilito, Sostenitori delle vaccinazioni (26,9%),Accon<strong>di</strong>scendenti (18,8%), Salutisti (17,2%), e Neutrali (13,0%).Dal 73,3% al 93,4% dei genitori nel cluster Preoccupati sono segnalate queste preoccupazioni:- sicurezza degli ingre<strong>di</strong>enti nei vaccini (93,3%),- i vaccini non siano testati a sufficienza per la sicurezza (93,3%),- bambini ottengono troppi vaccini durante i primi 2 anni <strong>di</strong> vita (86,7%),-i vaccini vengono dati ai bambini per prevenire le malattie che non siano suscettibili <strong>di</strong> prendere (86,7%),- i vaccini sono somministrati ai bambini per prevenire malattie che non sono gravi (80,0%),- le vaccinazioni possono causare patologie croniche (73,3%).Nonostante il cluster dei salutisti fosse generalmente favorevole alle vaccinazioni, una % relativamente altaha espresso preoccupazioni a proposito <strong>di</strong> vaccini rispetto a:- sicurezza degli ingre<strong>di</strong>enti nei vaccini (32,4%),- i vaccini possono causare <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento (28,3%),- i vaccini non sono testati a sufficienza per la sicurezza (24,1%),- le vaccinazioni possono causare malattie croniche (<strong>20</strong>,0%). Questo può in<strong>di</strong>care che anche i genitori checredono nella necessità e nella sicurezza dei vaccini sono influenzati dai problemi <strong>di</strong> sicurezza dei vaccini.FONTI INFORMATIVE: in generale il me<strong>di</strong>co curante del figlio (87,0%), seguita dalla famiglia (53,9%) el’altro genitore <strong>di</strong> mio figlio (34,9%), amici (22,9%). Una <strong>di</strong>fferenza significativa tra i cluster <strong>di</strong> sole 2 opzionisu 17 fonti <strong>di</strong> informazione in<strong>di</strong>viduate: il me<strong>di</strong>co curante del figlio e Altri. Uno <strong>di</strong> questi era l'opzione,fornitore <strong>di</strong> cure sanitarie alternative punto <strong>di</strong> riferimento soprattutto dei preoccupati (<strong>20</strong>,0% contro 3,1%complessivo).SOMMINISTRAZIONE DI TUTTE LE VACCINAZIONI RACCOMANDATE è stato chiesto se il 1° figlioaveva ricevuto tutte le vaccinazioni consigliate (nel complesso, solo il 3,9% ha risposto no). Il clusterPreoccupati aveva la più alta % <strong>di</strong> genitori con figli non vaccinati (66,7%), Salutisti (3,4%), Accon<strong>di</strong>scendenti(3,2%), e Sostenitori delle vaccinazioni (1,6%), e neutrali (0%). Stu<strong>di</strong> suggeriscono che vi sia unacorrelazione tra atteggiamenti sui vaccini e il comportamento <strong>di</strong> vaccinazione anche se non sempre lepreoccupazioni o atteggiamenti negativi sulle vaccinazioni sono connessi alla sotto-immunizzazione,probabilmente a causa delle leggi che richiedono le vaccinazioni per l'ingresso a scuola.CONCLUSIONIINDICAZIONILIMITI DELLARICERCAconflitto <strong>di</strong> interessiPertinenza e utilitàai fini della ricercaI risultati <strong>di</strong>mostrano che gli atteggiamenti dei genitori, le credenze sulle vaccinazioni infantili e le questionirelative alla salute non sono <strong>di</strong>cotomici; i genitori possono essere raggruppati in 5 gruppi. Anche se solouna piccola % <strong>di</strong> genitori sono seriamente preoccupati, altri genitori che sono generalmente favorevoli allevaccinazioni per i figli sono influenzati dal problema della sicurezza dei vaccini.Gli operatori sanitari possono migliorare il rapporto me<strong>di</strong>co-paziente e usare la loro influenza al massimoattraverso l’acquisizione della consapevolezza che i genitori non rientrano in categorie <strong>di</strong>cotomiche inrelazione alle vaccinazioni, bensì vi è un ampio “spettro” <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> genitori.Potrebbe essere d’aiuto compilare un breve screening <strong>di</strong> ricerca ai genitori nella 1°visita pe<strong>di</strong>atrica peraiutare gli operatori a sapere come meglio comunicare con loro. Utile sollecitare domande (soprattutto daparte dei genitori Salutisti, Neutrali e Preoccupati), ascoltando e rispondendo alle domande sullevaccinazioni in modo personalizzato ed empatico possono potenzialmente aiutare i genitori a spostare, ades. i Neutrali a Sostenitori delle vaccinazioni.- il sondaggio non ha collegato i dati riportati dagli operatori relativi alle vaccinazioni eseguite dai bambinidel rispondente solo controllo in<strong>di</strong>retto tramite una domanda nel questionario (vaccinato il 1° figlio). - bias acausa della mancata risposta, dato i piuttosto bassi tassi <strong>di</strong> risposta delle indagini ConsumerStyles eHealthstyles. - l’indagine non ha utilizzato una tecnica <strong>di</strong> probabilità <strong>di</strong> campionamento. - il segmentoPreoccupato era un campione <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni che non ha consentito <strong>di</strong> ottenere risultati vali<strong>di</strong>per alcune analisi.NON DICHIARATO. Stu<strong>di</strong>o finanziato dal servizio dei programmi nazionale vacciniStu<strong>di</strong>o a sostegno che i genitori non si <strong>di</strong>vidono in vaccinatori e non vaccinatori, identificando varie tipologiedove i dubbi compaiono in vari gra<strong>di</strong> e con comportamenti anche <strong>di</strong> adesione alle vaccinazioni;identificazione <strong>di</strong> 5 gruppi attraverso la valutazione <strong>di</strong> 44 variabili: SOSTENITORI VACCINAZIONI,ACCONDISCENDENTI, sostenitori della salute (SALUTISTI), NEUTRALI, e PREOCCUPATI .37


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 13ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE/ DATA PUBB.DATA LUOGORICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE:numero ecaratteristichecampione)RISULTATICONCLUSIONISUGGERIMENTIParental concerns and me<strong>di</strong>cal-seeking behavior after immunization.Le preoccupazioni dei genitori che ricorrono ad un me<strong>di</strong>co dopo la vaccinazioneGust, Deborah A. Campbell, Scott. Kennedy, Allison. Shui,Irene. Barker, Lawrence. Schwartz,BenjaminImmunization Safety Office, Office of the Chief Science Officer, Centers for Disease Control andPrevention ATLANTAAmerican Journal of Preventive Me<strong>di</strong>cine. 31(1):32-5, <strong>20</strong>06 Jul. PubMed PMID:16777540.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16777540Ricerca del <strong>20</strong>01; analisi nel <strong>20</strong>04 e <strong>20</strong>05Non riportatoQUANTITATIVAEsaminare la demografia e gli atteggiamenti <strong>di</strong> immunizzazione, le credenze e i comportamenti deigenitori che sono ricorsi ad un me<strong>di</strong>co per il bambino a causa <strong>di</strong> effetti collaterali conseguenti allavaccinazione (AEFI).Un campione <strong>di</strong> famiglie (in base allo stato <strong>di</strong> vaccinazione) che hanno partecipato al NationalImmunizzazione Survey (NIS) è stato nuovamente contattato nel <strong>20</strong>01 per la ricerca “Conoscenza,Atteggiamenti e Pratiche” (KAP). Ogni trimestre, venivano usati campioni NIS <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong> etàcompresa tra i 19-35 mesi con un elenco casuale. Confronto tra bambini a cui mancavano alcune dosi<strong>di</strong> vaccino con chi era vaccinato. Sono stati assegnati pesi per rendere il campione rappresentativodella popolazione.Dei 2286 intervistati• 1268 genitori (61,6%) non ha riportato AEFI• 1.018 (38,4%) hanno risposto che almeno uno dei figli aveva manifestato un AEFI:• 223 genitori (6,9%) hanno richiesto un me<strong>di</strong>co per il bambino per un AEFI,• 795 genitori (31,5%) ha segnalato un AEFI, ma senza rivolgersi ad un me<strong>di</strong>co,riportando aver tenuto sotto controllo il bambino o <strong>di</strong> averlo curato a casa.Rispetto ai genitori che non hanno segnalato eventi avversi, i genitori che hanno richiesto l’attenzionedel me<strong>di</strong>co sono stati più i bianchi rispetto agli afro-americani o Ispanici, <strong>di</strong> età 25/ 34 anni rispetto ai 35anni e oltre (può essere che i genitori più anziani si sentano più sicuri rispetto ai genitori più giovani neltrattamento <strong>di</strong> un AEFI senza assistenza me<strong>di</strong>ca), e più propensi a credere che le vaccinazioni causinoeffetti collaterali minori, che riferiscono che non avrebbero voluto fare le vaccinazioni dell’infanziarichieste (dalla legge), che non vogliono immunizzare completamente il nuovo bambino, riportanopreoccupazioni sulla sicurezza delle vaccinazioni, credono che le vaccinazioni siano pericolose, ehanno un bambino a cui mancano una o più dosi <strong>di</strong> tre vaccinazioni.Sono possibili due scenari. Può darsi che genitori già preoccupati prima che il figlio inizi il suoprogramma <strong>di</strong> vaccinazione siano più reattivi e consultino un me<strong>di</strong>co per effetti collaterali minori (peresempio, febbre) o per problemi non collegati alla vaccinazione.È anche possibile che un apparente AEFI che esiti in un genitore che chiede cure me<strong>di</strong>che per il propriofiglio, causi la percezione del genitore sui vaccini che <strong>di</strong>venta più negativa. Entrambe le possibilitàpossono provocare la sospensione <strong>di</strong> dosi future <strong>di</strong> alcuni vaccini per il bambino.I dati mostrano una tendenza maggiore ad atteggiamenti negativi, credenze, e comportamenti fragenitori i cui figli hanno sperimentato un AEFI per la quale hanno richiesto cure me<strong>di</strong>che, e più bassatra i genitori che non hanno riportato AEFI nei figli su tutti i seguenti items: Abbastanza o molto preoccupati per la sicurezza quando il bambino viene vaccinato Credere che effetti indesiderati minori si verificano sempre o spesso con i vaccini Credere che i vaccini non sono sicuri o abbastanza sicuri Non volevano il vaccino ma hanno dovuto vaccinare il figlio perché obbligati per legge Credere che le vaccinazioni non siano o non siano abbastanza importanti Hanno chiesto al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> non vaccinare38


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamentoEventuali note utilità aifini della ricerca Non vogliono fare tutte le vaccinazioni al nuovo bambinoIn questa epoca <strong>di</strong> bassa incidenza <strong>di</strong> malattie prevenibili con vaccino, gli atteggiamenti dei genitorisulle vaccinazioni possono influenzare la loro percezione <strong>di</strong> un AEFI e, viceversa, l'esperienzapersonale con un AEFI può influenzare gli atteggiamenti dei genitori e i comportamenti legati allavaccinazione dei loro figli.In questa epoca <strong>di</strong> bassa l'incidenza delle malattie prevenibili con vaccino e l'aumento della <strong>di</strong>scussionepubblica sulle vaccinazioni, il miglioramento della comunicazione dell’operatore sanitario possaprodurre un netto effetto positivo per i genitori (riduzione dell’ansia), un miglioramento del rapporto costi/ benefici per la sistema sanitario (chiamate ridotte e visite me<strong>di</strong>che per AEFI non gravi) e unmiglioramento del rapporto me<strong>di</strong>co-paziente (meno pratiche scorrette).I dati sono trasversali, e quin<strong>di</strong> la causalità non può essere determinata.Le risposte alle domande dell'indagine sono stati auto-riportate.Il numero <strong>di</strong> intervistati <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni. A causa dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> progettazione, la valutazionepoteva essere effettuata soltanto se ai bambini mancavano una o più dosi <strong>di</strong> tre vaccini non per altrivaccini.lo stato <strong>di</strong> immunizzazione è stato riportato per bambini da 19 a 35 mesi, i quali possono non esserestati gli stessi bambini i cui genitori hanno <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> aver avuto un AEFINON RIPORTATO. Finanziamento National Vaccine Program Office, Department of Health and HumanServices, and the National Immunization Program, Centers for Disease Controland Prevention.Vengono esaminati gli aspetti demografici, gli atteggiamenti <strong>di</strong> immunizzazione, le credenze e icomportamenti dei genitori che hanno fatto ricorso ad un me<strong>di</strong>co per il bambino a causa <strong>di</strong> effetticollaterali conseguenti alla vaccinazione39


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 14ENGLISH TITLE Parent attitudes toward immunizations and healthcare providers the role of informationTITOLO ITALIANO Gli atteggiamenti dei genitori verso le vaccinazioni e il ruolo dell'informazione degli operatori sanitari.AUTORI Gust, Deborah A. Kennedy, Allison. Shui, Irene. Smith, Philip J. Nowak, Glen. Pickering, Larry K.ENTEEpidemiology and Surveillance Division, Centers for Disease Control and PreventionFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEDATA LUOGODELLA RICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE:numero ecaratteristichecampione)RISULTATI ECONCLUSIONISTRATEGIECONSIGLIATELIMITI DELLARICERCADICHIARAZIONECONFLITTOD’INTERESSEEventuali noteAmerican Journal of Preventive Me<strong>di</strong>cine. 29(2):105-12, <strong>20</strong>05 Aug. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16005806luglio,agosto <strong>20</strong>03-Atlanta, GeorgiaNon segnalatoQUANTITATIVA X1. identificare la percentuale <strong>di</strong> genitori che erano d’accordo, neutrali, e che non erano d'accordo <strong>di</strong> averavuto accesso ad informazioni sufficienti per prendere una decisione su vaccinare i loro figli;2. esaminare in che modo i genitori, che erano d'accordo o <strong>di</strong>saccordo, <strong>di</strong>fferivano rispetto alle caratteristichesocio-demografiche, al loro atteggiamento circa le vaccinazioni, all’operatore sanitario del loro bambino, gliobblighi <strong>di</strong> immunizzazione / esenzioni, e le politiche <strong>di</strong> immunizzazione3. in<strong>di</strong>viduare se esistono <strong>di</strong>fferenze nelle preoccupazioni verso specifiche vaccinazioni.Inserimento <strong>di</strong> 4 pagine <strong>di</strong> questionario all’interno <strong>di</strong> sondaggio nazionale annuale Healthstyles via mail (ogniaa dal 1995) con un campione <strong>di</strong> 4035 su 5845(69%) <strong>di</strong> cui 642 genitori con almeno un figlio <strong>di</strong> età inferiore ai6 anni (filtro dell’accesso a scuola)In particolare incrocio tra “Ho accesso a tutte le informazioni che mi servono per prendere le decisioni giusterispetto alle vaccinazioni dei miei figli?” stratificate per caratteristiche socio demografiche e vari atteggiamentiriguardanti le vaccinazioni e relativi operatori sanitari e correlate con varie preoccupazioni relative allevaccinazioniIl 67% dei genitori ha accesso a informazioni sufficienti e il 33% dei genitori è in <strong>di</strong>saccordo o neutralerispetto alle vaccinazioni.Chi ha istruzione più bassa e meno figli <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> avere meno accesso a informazioni sufficientiI genitori che erano in <strong>di</strong>saccordo avevano atteggiamenti negativi in tutte e 4 le categorie <strong>di</strong> atteggiamentoanalizzate: vaccinazioni, fornitori (mancanza <strong>di</strong> fiducia, e non facilità a parlarci), i requisiti <strong>di</strong> immunizzazione /esenzioni, e fiducia nelle persone responsabili delle politiche.Una più ampia percentuale <strong>di</strong> genitori in <strong>di</strong>saccordo ha avuto anche <strong>di</strong>versi preoccupazioni specifiche suivaccini rispetto ai genitori, che erano neutrali o d’accordo. Il non avere accesso a informazioni sufficienti perl’immunizzazione è stato associato con chi non avrebbe vaccinato il figlio, se non fosse stato costretto a farlo,con il sostegno a leggi <strong>di</strong> esenzione all’immunizzazione, e le preoccupazioni circa la sicurezza del vaccino.Gli operatori possono avere un impatto enorme sull’accettazione del vaccino valutando le esigenze <strong>di</strong>informazione dei genitori e fornendo loro i materiali appropriati e la consulenza in anticipo rispetto allavaccinazione del loro bambino, attraverso materiale stampato o il rinvio a siti web. Questo ha il potenziale permigliorare la qualità del rapporto me<strong>di</strong>co-genitore, con il risultato <strong>di</strong> un effetto a catena in cui fornireinformazioni può aumentare la fiducia e aumentare la fiducia può portare a una maggiore accettazione efiducia nei vaccini.1. <strong>di</strong>storsione dovuta alla mancata risposta2. i dati sono trasversali, quin<strong>di</strong>, la causalità non può essere determinata.3. campione piccolo in <strong>di</strong>saccordo (83 genitori): poche analisi possibili4. no campione statistico5. si basa sulla percezione dell’accesso all’informazione, non si hanno dati sulle informazioni effettivamentericevute6. Non si è verificato lo stato <strong>di</strong> immunizzazione.Nessun conflitto <strong>di</strong> interessi finanziari è stato segnalato dagli autoriInteressante poter utilizzare per indagini specifiche un sistema <strong>di</strong> rilevazione dati corrente. Enfatizza il ruolodegli operatori nel dare con modalità corrette informazioni sufficienti40


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoPERTINENZA EUTILITA’ DELLARICERCALo stu<strong>di</strong>o identifica quanti genitori ritengono <strong>di</strong> non aver accesso adeguato alle informazioni sulle vaccinazioniper decidere se vaccinare i loro figli ed esamina in che modo i genitori che ritengono <strong>di</strong> avere sufficientiinformazioni <strong>di</strong>fferiscano da quelli che non ne hanno, rispetto alle caratteristiche socio-demografiche, al loroatteggiamento circa le vaccinazioni, al loro rapporto <strong>di</strong> fiducia nei confronti degli operatori sanitari, agli obblighi<strong>di</strong> immunizzazione / esenzioni, e alle politiche <strong>di</strong> immunizzazione oltre ad in<strong>di</strong>viduare se esistono <strong>di</strong>fferenzenelle preoccupazioni verso specifiche vaccinazioni.41


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 15ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEParents questioning immunization: evaluation of an interventionLe domande dei genitori sui vaccini: valutazione <strong>di</strong> un interventoGust, Deborah A. Kennedy, Allison. Weber, Deanne. Evans, Geoff. Kong, Yuan. Salmon, Daniel.National Center for Immunaizations and Respiratory Diseases, Center for Disease Control andPrevention.Am.Journal of Health Behaviour, maggio-giugno <strong>20</strong>09 PubMed PMID:16005806.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19063650DATA LUOGO DELLA USA MAGGIO <strong>20</strong>04 – FEBBRAIO <strong>20</strong>06RICERCACOMITATO ETICO NON SEGNALATOMETODOLOGIA QUANTITATIVA X QUALITATIVA XOBIETTIVOGli obiettivi del presente stu<strong>di</strong>o sono stati1. confrontare gli atteggiamenti e le credenze dei genitori che hanno presentato richiesta <strong>di</strong>deroga alle prescrizioni vaccinali all’ingresso con quelli dei genitori che non avrebbeimmunizzato il loro bambino se non fosse richiesto dalla legge2. sviluppare e valutare un intervento per i genitori(TIPOLOGIA DIIndagine (4 pagine) inserita in un sondaggio annuale nazionale (ConsumerStyles)RILEVAZIONE: numero Il campione è stato selezionato in varie fasi ed è composto da 133 persone sud<strong>di</strong>vise in 2 gruppi:e caratteristiche1- CASI: genitori <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong> 5-10 anni <strong>di</strong> età che non avrebbero completamente vaccinato il lorocampione)bambino se non fosse obbligatorio o/e che hanno considerato <strong>di</strong> richiedere l'esenzione per motivireligiosi o personali.2-CONTROLLI: genitori <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong> 5-10 anni che avrebbero completamente vaccinato il lorobambino anche se non fosse obbligatorio e non hanno mai considerato <strong>di</strong> richiedere l'esenzione permotivi religiosi o personaliFase 1: intervista telefonica per comprendere meglio atteggiamenti e credenze <strong>di</strong> questosottogruppoFase 2: Focus Group Telefonico <strong>di</strong> 90 minuti con 8 genitori che nella fase 1 stavano valutando unpossibile esonero dai vaccini; ai partecipanti è stato inviato il “Progetto Di Brochure” in anticipo perposta e il moderatore ha chiesto una valutazione rispetto ai contenuti della brochure i lorosuggerimenti su ogni sezione della brochure. (75 $ <strong>di</strong> rimborso)in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> miglioramento: brochurepiù <strong>di</strong>retta e onesta, maggiori informazioni, maggior equilibrio in particolare, fornendo maggioriinformazioni sui rischi, oltre che sui benefici delle vaccinazioni, aggiunta <strong>di</strong> siti web, ecc).Fase 3: Indagine Postale e intervento1-gruppo <strong>di</strong> intervento (69 CASI/CONTROLLI): invio <strong>di</strong> un pre-test, una busta sigillata con unabrochure da visionare solo dopo il pre-test e un post-test per determinare se si è verificato uncambiamento negli atteggiamenti <strong>di</strong> immunizzazione e convinzioni, rispetto agli atteggiamenti e lecredenze dei partecipanti che non hanno ricevuto la brochure <strong>di</strong> progetto2- gruppo <strong>di</strong> non intervento (64 CASI/CONTROLLI): ha partecipato alla fase 1 e fase 2, nella fase 3riceve un pre-test e un post-test, non riceve la brochure(rimborso 1$ in ogni busta + 5$ perrestituzione)Nel pre e post-test viene valutato l'atteggiamento su una Scala Likert (0-5 punti in forte <strong>di</strong>saccordoper molto d'accordo):"Il mio bambino deve ricevere tutti i vaccini proposti dal me<strong>di</strong>co","Il mio bambino potrebbe contrarre una grave malattia infettiva se non fosse stato vaccinato ","Tutti i vaccini per l'infanzia, consigliati dal me<strong>di</strong>co sono sicuri","E 'importante vaccinare il mio bambino per impe<strong>di</strong>re la <strong>di</strong>ffusione della malattia nella mia comunità","Ho accesso a tutte le informazioni per prendere una buona decisione ".RISULTATI EAtteggiamenti dei casi rispetto ai controlliNel complesso, una % maggiore <strong>di</strong> casi rispetto ai controlli erano in <strong>di</strong>saccordo o erano neutrali(1) nel aver fiducia del consiglio del fornitore <strong>di</strong> cure me<strong>di</strong>che del loro bambino (HCP)(2) che il CDC stia lavorando per rendere i vaccini più sicuri,(3) che il me<strong>di</strong>co del loro bambino raccoman<strong>di</strong> vivamente tutti i vaccini42


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoCONCLUSIONILIMITI DELLARICERCADICHIARAZIONECONFLITTO DIINTERESSEEventuali note ePertinenza ai fini dellaricerca(4), <strong>di</strong> aver fiducia del sistema sanitario <strong>di</strong> cura statunitense abbia cura per il loro bambino(5), che il governo degli Stati Uniti fornisca informazioni complete, accurateNon ci sono state <strong>di</strong>fferenze significative tra i gruppi (CASI/CONTROLLI) nella proporzione <strong>di</strong> genitoriche ha avuto un cambiamento positivo e la % che non aveva alcun cambiamento o un cambiamento <strong>di</strong>atteggiamento negativo in risposta alle cinque affermazioni.BOZZA BROCHURE DOPO 1 FASE <strong>20</strong>04L'opuscolo è stato intitolato "Perché vaccinare il vostro bambino?",un focus group ha riesaminato labozza della brochure e ha fatto proposte <strong>di</strong> miglioramento. I suggerimenti emersi sono stati accolti edè stata fatta una nuova stesura, utilizzata nella fase 3.I Casi non mostrano un cambiamento <strong>di</strong> atteggiamento più positivo verso qualsiasi delle 5affermazioni rispetto ai controlli fatto nel gruppo <strong>di</strong> intervento, come pure i casi nel gruppo <strong>di</strong>intervento non hanno <strong>di</strong>mostrato un cambiamento più positivo rispetto ai casi nel gruppo <strong>di</strong> nonintervento.I risultati hanno mostrato comunque che la maggior parte dei genitori <strong>di</strong> entrambi i gruppi ai quali èstato sottoposto l’opuscolo ha riferito che si fidano delle informazioni contenute e che ha dato loronuove informazioni e in generale ha lasciato una buona impressione.I dati hanno mostrato che le questioni sulla sicurezza, il numero <strong>di</strong> vaccinazioni, e la fiducia sono statiimportanti fattori associati con i genitori inquadrati come casi.1- potrebbe esserci un bias <strong>di</strong> risposta a causa dell'uso dei membri del panel dell'indagine.2- In secondo luogo, la scala utilizzata Likert per le <strong>di</strong>chiarazioni per l'indagine via mail era troppolimitata per catturare piccoli cambiamenti negli atteggiamenti3- la percentuale <strong>di</strong> esenzioni nella popolazione statunitense è <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, anche con 2 anni<strong>di</strong> dati, potremmo non aver avuto il potere <strong>di</strong> valutare il progetto <strong>di</strong> intervento.NON DICHIARATOSostegno finanziario del National Vaccine Program OfficeIndagine complessa in 3 fasi che raccoglie dapprima le questioni più critiche sulle vaccinazioni(intervista telefonica) che vengono affrontate nella realizzazione <strong>di</strong> una brochure informativa sullevaccinazioni sottoposta alla <strong>di</strong>scussione in un focus group tra genitori. La brochure con i miglioramentiapportati viene valutata da 2 sottogruppi (a favore e contrario alle vaccinazioni) verificando se la lettura<strong>di</strong> questo materiale determini un cambiamento <strong>di</strong> opinione. Lo stu<strong>di</strong>o offre un approccio scientifico perlo sviluppo <strong>di</strong> materiale educativo sulle vaccinazioni. Malgrado il coinvolgimento dei genitori per ilmiglioramento del materiale informativo non si evidenzia un cambiamento negli atteggiamenti econvinzione dei genitori scettici nei confronti delle vaccinazioni.43


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 16ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEDATA LUOGO DELLARICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVI(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)RISULTATIDeveloping tailored immunization materials for concerned mothersSviluppo <strong>di</strong> materiali adatti riguardanti i vaccini per le madri preoccupateGust, Deborah A; Kennedy, Allison; Wolfe, Skip; Sheedy, Kris; Nguyen, Chau; Campbell, Scott.Centres for Disease and Prevention, 1600 Clifton Road, Mailstop E-52, Atalanta, GA 30333, USA.Logistics Health Incorporated, 230 North Front Street, La Crosse, WI 54603, USAHealth Education Research. Vol.23(3), Jun <strong>20</strong>08, pp. 499-511 PubMed PMID:17959583.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17959583Atlanta, Georgia; La Crosse, Wisconsin; Los Angeles, California; USA <strong>20</strong>03-<strong>20</strong>04È stato ottenuto il Piano <strong>di</strong> Revisione Istituzionale del Centers for Disease Control (CDC).QUALITATIVA (L’articolo presenta la fase qualitativa <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>viso in due fasi, la primaquantitativa e la seconda qualitativa.)Documentare il processo <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> materiali educativi per le immunizzazioni per i genitori inmodo scientifico.Su circa 5<strong>20</strong> madri, 129 hanno accettato <strong>di</strong> partecipare. Queste sono state ammesse in base al loroatteggiamento verso la vaccinazione (accertato tramite set <strong>di</strong> tre domande chiave) che dovevaessere “Preoccupato” o “Arroccato”, l’età compresa tra <strong>20</strong>-45 anni, l’etnia bianca, nera o ispanica eavere un bambino


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoDISCUSSIONELIMITI DELLA RICERCAEventuali note e utilità aifini della ricercaopuscoli ancora non sufficientemente informativi, e altre temevano <strong>di</strong> non trovare i riferimenti citati inbiblioteca o su internet. Al tempo della pubblicazione, una nuova revisione basata su questi ulterioricommenti era in corso.Nonostante entrambi i gruppi <strong>di</strong> madri rispettassero i loro me<strong>di</strong>ci, avevano domande irrisolte ederano insod<strong>di</strong>sfatte delle risposte ottenute da loro. Gli opuscoli specifici per i due gruppi sviluppatiper lo stu<strong>di</strong>o potrebbero aiutare molto i me<strong>di</strong>ci ad affrontare le preoccupazioni delle madri. Diversistu<strong>di</strong> evidenziano che sempre più in<strong>di</strong>vidui vogliono essere maggiormente consapevoli delleloro scelte sanitarie e quin<strong>di</strong> desiderano essere informati a fondo, anche sugli eventualirischi, perciò informare adeguatamente le madri sulle vaccinazioni porta ad un migliorrapporto me<strong>di</strong>co paziente e presumibilmente a tassi <strong>di</strong> copertura più alti. Trasversale a tutti ifocus group è stata la preferenza del logo CDC e delle statistiche, rispettivamente per la cre<strong>di</strong>bilità eper la percezione <strong>di</strong> rispetto della propria intelligenza. In generale è emerso che le madriapprezzavano materiali educativi che (1) fornivano informazioni sostenute dalle statistiche, (2) nonutilizzavano tattiche intimidatorie e (3) non erano coercitivi, (4) erano cre<strong>di</strong>bili, (5) erano imparziali e(6) non giu<strong>di</strong>cavano le madri che avevano domande sui vaccini.Il risultato finale dello stu<strong>di</strong>o è un kit per il pe<strong>di</strong>atra che include (1) un questionario <strong>di</strong> 3 domandeche può identificare le madri Preoccupate ed Arroccate, (2) gli opuscoli progettati su misura per lemadri Preoccupate e Arroccate e (3) l’opuscolo sul processo <strong>di</strong> vaccinazione che può essere dato aqualunque genitore che abbia domande sulla vaccinazione.Questo stu<strong>di</strong>o ha <strong>di</strong>versi limiti tipici della ricerca qualitativa. (1) incapacità <strong>di</strong> condurre analisistatistiche tra<strong>di</strong>zionali delle risposte con i dati del focus group. (2) nonostante l’inserimento <strong>di</strong>rappresentanti <strong>di</strong> madri <strong>di</strong> 3 estrazioni etniche/razziali, non è stato possibile eseguire l'analisi deisottogruppi sulla base <strong>di</strong> tali caratteristiche. (3) reclutamento insufficiente <strong>di</strong> donne ispanichePreoccupate per tenere un focus group ad Atlanta… (4) <strong>di</strong>mensione del campione relativamentepiccola, anche se è stato <strong>di</strong>mostrato che questo tipo <strong>di</strong> ricerca, anche con campioni <strong>di</strong> piccole<strong>di</strong>mensioni, può contribuire molto allo sviluppo <strong>di</strong> materiali educativiDescrizione e in<strong>di</strong>cazioni metodologiche per la realizzazione <strong>di</strong> materiale informativo sullevaccinazioni con la partecipazione <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> madri45


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 17ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEDATA LUOGO DELLARICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVI(TIPOLOGIA DI RILEVAZIONE:numero e caratteristichecampione)RISULTATICONCLUSIONIAn internet-based survey on parental attitudes towards immunizationUn’indagine basata su internet sugli atteggiamenti dei genitori nei confrontidell’immunizzazioneHeininger, Ulrich.University Children's Hospital Basilea SvizzeraVaccine. 24(37-39):6351-5, <strong>20</strong>06 Sep 1 PubMed PMID:16784799http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/167847991 settimana <strong>di</strong> maggio <strong>20</strong>04, GermaniaNON MENZIONATOQUANTITATIVA xValutare l’atteggiamento attuale dei genitori nei confronti delle questioni prevalenti connessealla vaccinazione dell’infanziaQuestionario, <strong>di</strong> 13 domande a risposta multipla o chiusa, on Line per 1 settimana su un sitotedesco, che fornisce anche informazioni sui vaccini (www.rundumsbaby.de“Tutto sulbambino”). 6<strong>20</strong>00 persone invitate tramite newsletter. 6025 partecipantiIl 95% era un genitore (nessun altra informazione anagrafica)Si sono indagate le seguenti aree:-fonte <strong>di</strong> informazione-peso dell’importanza <strong>di</strong> ogni vaccino-precocità delle vaccinazioni-valutazione dell’esperienza personale-conoscenza delle reazioni avverse-sicurezza delle vaccinazioni-meglio la malattia che le vaccinazioni per alcune malattie-pericolosità della pertosse-proporre vaccinazione dopo contatto-vaccinazioni multiple-valutazione delle informazioni del pe<strong>di</strong>atra per le vaccinazioni combinate-quale dettaglio <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> informazioneFonti informative: Pe<strong>di</strong>atra fonte principale (95%)seguito da opuscoli (48%) riviste <strong>di</strong> salute,internet, libri e farmacisti (7,7%).Bisogno informazioni dettagliate (91,6%)Buona valutazione dei pe<strong>di</strong>atri, soprattutto da chi li utilizza <strong>di</strong> più come fonte.Il 22,6% considera le vaccinazioni troppo precociIl 21% dei partecipanti ritiene che le vaccinazioni possano sovraccaricare il sistemaimmunitario del bambino e il 12% indurre allergieLe vaccinazioni sono considerate molto importanti e importanti da circa il 90/ dei genitori (inor<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> importanza le vacc. contro: tetano, polio, <strong>di</strong>fterite, HBV, pertosse, HIB, MMR, HBA,Meningococco C, Pneumococco, TBE- encefalite da zecche, Varicella, ecc)Buona esperienza con le vaccinazioni.-La stragrande maggioranza dei partecipanti ha <strong>di</strong>chiarato un’esperienza positiva con levaccinazioni ai loro figli e si appoggiavano ai loro pe<strong>di</strong>atri come principale fonte <strong>di</strong>informazioni su questo argomento. Partecipanti che in<strong>di</strong>cavano anche libri e internet come fontid’informazione sono stati meno sod<strong>di</strong>sfatti della consulenza dei loro pe<strong>di</strong>atri rispetto aipartecipanti con altre fonti <strong>di</strong> informazione.-Tra le raccomandate, pertosse Hib e MMR erano considerate le più importanti dai genitori– vengono identificate varie percezioni errate prevalenti tra i genitori checircondano le immunizzazioni dei bambini. L’inizio delle vaccinazioni a 2 mesi <strong>di</strong> età cometroppo presto e il timore <strong>di</strong> effetti secondari come il sovraccarico degli antigeniper il sistema immunitario o introduzione <strong>di</strong> allergie erano espressi da una frazione46


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione Venetoconsiderevole <strong>di</strong> genitori- l’importanza delle campagne informative pubbliche, che dovrebbero accompagnarel’introduzione <strong>di</strong> nuove raccomandazioni <strong>di</strong> immunizzazione se si desidera un rapido successo.- Importanza dell’utilizzo del WEB come fonte informativaLIMITI DELLA RICERCA 1) Nessuna informazione anagrafica sui partecipanti, e bias dell’utilizzo web e su prenderedecisioni informate, anche se sembra rappresentativa della popolazione rispetto al tasso <strong>di</strong>copertura.2) nessuna domanda apertaCONFLITTO DI INTERESSE Il sito riceve supporto finanziario da varie società tra i quali produttori <strong>di</strong> vaccini (SanofiPasteur MSD, Leimen)Eventuali noteUtilità ai fini della ricercaBase per progettare eventuali campagne future, mancano dati anagrafici e solo 13 domandeIndagine tedesca molto estesa (6025 partecipanti), attraverso un questionario, <strong>di</strong> 13 domandemesso on line su un sito tedesco, che valuta l’atteggiamento dei genitori nei confronti dellequestioni prevalenti connesse alle vaccinazioni:importanza percepita delle singole vaccinazionie delle eventuali reazioni avverse, gravità delle malattie, fonti informative, convinzioni,epercezioni errate, ecc. con in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> alcune strategie47


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 18ENGLISH TITLE Gaps in parental understan<strong>di</strong>ngs and experiences of vaccine-preventable <strong>di</strong>seases: A qualitative study.TITOLO ITALIANO Lacune nella comprensione dei genitori e le esperienze <strong>di</strong> malattie prevenibili me<strong>di</strong>antevaccinazione: uno stu<strong>di</strong>o qualitativo.AUTORI Hilton, S; Hunt, K; Petticrew, M.ENTEMRC Social and Public Health Sciences Unit, Glasgow, UKFONTE e DATAPUBBL.Child: Care, Health and Development. Vol.33(2), Mar <strong>20</strong>07, pp. 170-179. PubMed PMID:17291321.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17291321DATA LUOGORICER.COMITATO ETICOOBIETTIVIMETODOLOGIA(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE:numero ecaratteristichecampione)RISULTATISCOZIA <strong>20</strong>02- <strong>20</strong>03SI - approvazione etica Comitato Etico dell’Università per ricerche non cliniche con soggetti umaniEsplorare la comprensione da parte dei genitori delle malattie incluse nel Programma ChildhoodImmunization (CIP) del Regno Unito e il ruolo delle esperienze <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong> queste malattie nellevalutazioni della loro gravità.QUALITATIVAUna ricerca qualitativamente rigorosa è basata su strategie esplicite <strong>di</strong> campionamento (per otteneremax variabilità) 66 genitori (58 madri e 8 padri) <strong>di</strong> bambini sotto i 6 anni e 6 madri <strong>di</strong> bambiniimmunosoppressi, hanno partecipato a 18 focus groups (FG). I genitori selezionati in aree ad alta ebassa copertura per MMR, con red<strong>di</strong>to <strong>di</strong>verso, con<strong>di</strong>zioni famigliari e gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> esperienza genitoriale<strong>di</strong>versi. 1 gruppo con chi ha fatto vacc. singole, 1 con chi ha rifiutato MMR e 1 che ha rifiutato tutte levacc., 2 con figli autistici, 2 con figli immunosoppressi (chemioterapia). Il contatto iniziale avvenivatramite me<strong>di</strong>atori che si sono avvalsi della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> lettere d’invito e fogli informativi ai potenzialipartecipanti (impossibilità <strong>di</strong> calcolare i tassi <strong>di</strong> rifiuto). Per necessità alcuni focus groups contenevanopartecipanti da gruppi preesistenti, alcuni con persone <strong>di</strong> <strong>di</strong>retta conoscenza ed alcuni con personeestranee tra loro. La traccia tematica per il FG includeva le credenze sull’immunizzazione infantile e ivaccini del programma attuale, esperienze <strong>di</strong> malattie infettive infantili e fattori che incidono sul processodecisionale della vaccinazione, focus anche sulla conoscenza dei sintomi e mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> trasmissione, gravitàpercepita e ruolo dell’esperienza nella valutazione <strong>di</strong> queste malattie. I FG sono stati registrati, trascritti,ripetutamente riesaminati e confrontati trasversalmente dai vari autori. Particolare attenzione è statadata ai casi devianti per riscontrare i motivi per cui venivano espressi atteggiamenti contrad<strong>di</strong>ttori oinusuali.Il MENINGOCOCCO, che i partecipanti associavano <strong>di</strong>rettamente con la meningite, era percepita comela malattia più grave del CIP. Quasi la totalità dei partecipanti era in grado <strong>di</strong> dare una dettagliata eaccurata descrizione della malattia (temuta per la sua rapi<strong>di</strong>tà, le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e della potenzialeletalità). Questa consapevolezza è stata rafforzata da esperienze in<strong>di</strong>rette. MORBILLO: unica malattiadel calendario vacc. vissuta per esperienza personale non problematica (percezione <strong>di</strong> malattia menopericolosa), non si conoscono persone con esiti, viene riferita riluttanza dei me<strong>di</strong>ci nel segnalare i casi<strong>di</strong> malattia per cui percezione <strong>di</strong> maggiore <strong>di</strong>ffusione e <strong>di</strong> poca atten<strong>di</strong>bilità dei dati ufficiali circa laprevalenza.ROSOLIA: percepita seria a causa <strong>di</strong> eventuali danni al feto in gravidanza, messa in <strong>di</strong>scussionedell’utilità del vaccino per i ragazzi (viceversa per la parotite nelle ragazze).Vaccino considerato nonpersistente, ci si chiede il senso <strong>di</strong> farlo da piccoli, non si evidenzia la <strong>di</strong>scussione sul rischio <strong>di</strong> contrarrela malattia in gravidanza a causa <strong>di</strong> bambini contagiati in forma lieve. PAROTITE: malattia non seriaanche se associata da molti erroneamente all’infertilità maschile; il reale rischio <strong>di</strong> meningite comecomplicanza della malattia non è stata segnalata. PERTOSSE: <strong>di</strong>visione tra i partecipanti, riconosciutagrave più per i sintomi che per gli esiti; le ultime epidemie utili per riba<strong>di</strong>re l’alta contagiosità epericolosità. La DIFTERITE e la POLIO non erano più considerate una minaccia per i bambini chevivono in Occidente; la maggior parte erano mal informati sui sintomi o sulle modalità <strong>di</strong> trasmissione enessuno aveva esperienza <strong>di</strong>retta della malattia mettendo in <strong>di</strong>scussione la necessità <strong>di</strong> vaccinazione.HIB la malattia meno conosciuta e non collegata <strong>di</strong>rettamente con la meningite, universale mancanza <strong>di</strong>conoscenza. TETANO: molti erano in grado <strong>di</strong> descrivere i segni e i sintomi del tetano in modoabbastanza corretto, viene segnalata anche la profilassi dopo infortunio (chio<strong>di</strong> arrugginiti morso <strong>di</strong> caniconfusionecon la rabbia), messa in dubbio dell’utilità del vaccino in bambini piccoli.48


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoCONCLUSIONILIMITI DELLARICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamentoUtilità ai fini dellaricercaVengono constatate molte lacune e frainten<strong>di</strong>menti nelle conoscenze dei genitori su alcune malattieprevenibili me<strong>di</strong>ante vaccinazione; in particolare sulla <strong>di</strong>fterite, sul tetano e sull’HIB. Queste lacunehanno portato alcuni genitori a mettere in <strong>di</strong>scussione la necessità <strong>di</strong> una vaccinazione. Si evidenzia chementre l’esperienza <strong>di</strong> seconda mano della meningite (supportata da campagne promozionali <strong>di</strong> altoprofilo e storie personali) ha rinforzato la percezione <strong>di</strong> gravità e la conseguente importanza dellavaccinazione, l’esperienza <strong>di</strong> prima mano delle MMR e pertosse tende ad abbassare la loro gravitàpercepita.Nella misura in cui meno genitori hanno esperienze <strong>di</strong>rette <strong>di</strong> malattie prevenibili me<strong>di</strong>ante vaccinazione,maggiore è la necessità <strong>di</strong> fornire loro informazioni accessibili su queste malattie. È altresì importantericonoscere che esperienze <strong>di</strong>rette o in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong> una <strong>di</strong> queste malattie possono aumentare o <strong>di</strong>minuirele valutazioni dei genitori sulla gravità <strong>di</strong> queste malattie. I risultati confermano la necessità <strong>di</strong>comunicare le informazioni sui sintomi e le potenziali complicanze <strong>di</strong> malattie vaccino-prevenibili perorientare le decisioni dei genitori. Informazioni chiare su queste malattie sono già <strong>di</strong>sponibili al pubblicoanche attraverso opuscoli ma la sfida è <strong>di</strong> attirare sufficiente attenzione del pubblico su tali informazioninell’ampio materiale presente nei mass-me<strong>di</strong>a e, sempre più, su Internet che tende a focalizzare su(spesso infondate) criticità o presunti rischi dei vaccini.NON RIPORTATINON RIPORTATO. Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ricerca del Me<strong>di</strong>cal Research Council della GranBretagna. S.H., K.H. e M.P. sono impiegati presso l’MRC, e M.P. è finanziato dall’Ufficio <strong>di</strong> DirezioneScientifica del <strong>Dipartimento</strong> della Salute Scozzese.Vengono riportate le percezioni dei genitori sulle singole malattie evidenziando quali sono lelacune conoscitive che dovrebbero essere integrate, gli effetti <strong>di</strong> esperienze <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong>malattie e alcune in<strong>di</strong>cazioni strategiche49


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 19ENGLISH TITLEMothers as active partners in the prevention of childhood <strong>di</strong>seases: maternal factors related toimmunization status of preschool children in ItalyTITOLO ITALIANO Le madri come partner attivi nella prevenzione delle malattie infantili: i fattori materni legatiallo status <strong>di</strong> immunizzazione dei bambini in età prescolare in Italia.AUTORI Impicciatore, P. Bosetti, C. Schiavio, S. Pandolfini, C. Bonati, M.ENTELaboratory for Mother and Child Health, Istituto <strong>di</strong> Ricerche Farmacologiche "Mario NegriFONTE E DATA DI Preventive Me<strong>di</strong>cine. 31(1):49-55, <strong>20</strong>00 Jul. PubMed PMID:10896843.PUBBLICAZIONE http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10896843DATA LUOGO DELLA gennaio-febbraio 1997 MILANO ITALYRICERCACOMITATO ETICO NON DICHIARATOMETODOLOGIAQUANTITATIVAOBIETTIVIIndagare come i fattori socio-demografici materni, le conoscenze, gli atteggiamenti, le fontiinformative delle vaccinazioni possono influenzare l'accettazione delle vaccinazioni facoltative neibambini in età prescolare in Italia.(TIPOLOGIA DISomministrazione <strong>di</strong> un questionario strutturato <strong>di</strong> 31 item ad un campione <strong>di</strong> 1.035 madriRILEVAZIONE: numero e mamme italiane, da intervistatori addestrati senza una competenza me<strong>di</strong>ca specifica.caratteristiche campione) gennaio-febbraio 1997 in 6 <strong>di</strong>versi setting: sia urbano e che rurale nel Nord (un quartiere dell'areametropolitana <strong>di</strong> Milano e Lo<strong>di</strong>), nel Centro (Lanciano e Vasto), e nel Sud d'Italia (Catanzaro eMontescaglioso). Madri <strong>di</strong> bambini in età pre-scolare, sono state avvicinate in aree pubbliche comecentri commerciali e parchi; l’intervista ha richiesto 15 min.RISULTATI ECOMPORTAMENTO: il 98% ha riferito <strong>di</strong> aver vaccinato completamente con le vaccinazioniobbligatorie. Il motivo più comune per la mancata vaccinazione obbligatoria: una malattia almomento della vacc.Il 59% delle intervistate ha vaccinato il proprio bambino con il vaccino MMR e il 54% contro lapertosse. Per entrambi si registrano <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> coperture tra nord e sud e tra città e zone rurali.Le principali motivazioni della non vaccinazione contro MMR sono state: la convinzione che lavaccinazione non era importante (38%) e che il bambino era malato al momento dell’appuntamentodella vaccinazione (<strong>20</strong>%). I più bassi tassi <strong>di</strong> immunizzazione con vaccino MPR sono stati riportatida madri che erano <strong>di</strong>soccupate, i cui livelli <strong>di</strong> istruzione erano bassi, e residenti in aree rurali nelCentro / Sud Italia. Non sono state riscontrate <strong>di</strong>fferenze nella copertura vaccinale contro il morbillotra i bambini più gran<strong>di</strong> e più piccoli.Contro la Pertosse la più ampia variabilità è stata nel Nord Italia, in cui la copertura riportata variavadal 41% nelle aree rurali al 74% nelle aree urbane. Si evidenzia una correlazione significativa tra iltasso <strong>di</strong> immunizzazione contro la pertosse e l'età del bambino: il 39% dei bambini più gran<strong>di</strong> (dai 5anni o più) e il 72% dei bambini più piccoli (<strong>di</strong> età compresa tra 12 mesi o meno) è vaccinato controla pertosse. I motivi più comuni per la mancata vaccinazione contro la pertosse sono stati: le madrinon pensavano che la vaccinazione fosse importante (30%), il non aver ricevuto adeguateinformazioni sulle rapporto rischio/beneficio della vaccinazione (26%), e per il timore <strong>di</strong> reazioni dopola vaccinazione (18%).CONOSCENZE DELLE MAMME: solo 268 madri (26%) erano in grado <strong>di</strong> stabilire esattamente le 4vaccinazioni obbligatorie. 126 madri (12%) hanno ricevuto il punteggio più alto della conoscenza esono state classificate come informate. Questa % <strong>di</strong>fferisce tra sottogruppi socio-demografici. Lepiù informate risultano essere con più probabilità: <strong>di</strong>plomate o laureate, occupate, <strong>di</strong> età superiore a32 anni. I Bambini <strong>di</strong> madri con più conoscenze avevano più probabilità <strong>di</strong> ricevere la vaccinazionecontro la pertosse e il Vaccino MMR.ATTEGGIAMENTO VERSO LE VACCINAZIONI: il 90% delle intervistate ritiene la vaccinazioneimportante. 549 donne (54%) non sono preoccupate per l'elevato numero <strong>di</strong> vaccinazioniraccomandate.Per l'uso <strong>di</strong> un ipotetico nuovo vaccino per i loro bambini, il 75% considera la vaccinazione solo dopouna consultazione del pe<strong>di</strong>atra. Solo 84 madri (8%) sarebbero state a favore del suo uso, senzaulteriori informazioni, mentre 122 madri (12%) non avrebbero vaccinato il loro bambino con un nuovoipotetico vaccino. La proporzione <strong>di</strong> madri con un atteggiamento positivo verso le vaccinazioni (48950


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoCONCLUSIONISTRATEGIELIMITI DELLA RICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamentoEventuali note e utilità aifini della ricercamadri - 47%) era più alto nel Nord Italia. Nessun altra caratteristica socio demografica è risultataessere collegata con un atteggiamento positivo delle madri verso le vaccinazioni. Un atteggiamentopositivo è stato associato con un più alto tasso <strong>di</strong> immunizzazione contro la pertosse e MMR.INFORMAZIONI SULLE VACCINAZIONI : il 63% delle madri riporta che il pe<strong>di</strong>atra è la piùimportante fonte informativa rispetto alle vaccinazioni. Nel 17% dei casi il servizio vaccinale hacontribuito alla decisione meno i mezzi <strong>di</strong> comunicazione (7,5%) e i parenti (6%).Il 42% delle madri ha riferito che il pe<strong>di</strong>atra ha spontaneamente parlato loro vaccini, mentre il 25%ha chiesto espressamente alla pe<strong>di</strong>atra (o all’operatore del servizio vaccinale) informazioni sullevaccinazioni. L’84% delle intervistate credeva <strong>di</strong> aver abbastanza informazioni per decidere sevaccinare il loro bambino. La % <strong>di</strong> madri che ha riferito <strong>di</strong> aver ricevuto adeguate informazioni sullevaccinazioni era superiore nelle residenti in aree urbane e nel Nord del paese e tra coloro che conistruzione superiore e universitaria I Bambini le cui madri avevano ricevuto informazionisod<strong>di</strong>sfacenti sulla vaccinazione avevano maggiori probabilità <strong>di</strong> ricevere i vaccini per la pertosse el’MMR.3 variabili sono state associate significativamente con i risultati <strong>di</strong> immunizzazione (pertosse eMMR):1 - atteggiamento positivo della madre verso le vaccinazioni2 - la residenza madri nel Nord del paese3 - la ricezione da parte della madre <strong>di</strong> informazioni sod<strong>di</strong>sfacenti sulla vaccinazione.Un nuovo vaccino acellulare(dal 1994), che presenta minor effetti collaterali è stato il fattorepre<strong>di</strong>ttivo più importante per l'immunizzazione pertosse.I risultati suggeriscono che gli atteggiamenti materni, il livello <strong>di</strong> istruzione, e le caratteristichesocio-demografiche, così come i fattori socio-economici e le politiche sanitarie locali,possono influenzare il tasso <strong>di</strong> vaccinazione dei bambini.Il personale sanitario deve essere attento a dare ai genitori le opportune informazioni sui rischi e suibenefici della vaccinazione. Perché le madri sono spesso riluttanti a seguire i consigli che siscontrano con le loro convinzioni e le prassi consolidate, queste informazioni, al fine <strong>di</strong> essereefficaci, devono essere sviluppate seguendo i bisogni percepiti dai genitori e deve avvalersi dellecompetenze e dell’esperienza dei genitori. I genitori mancano dell’esperienza <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> <strong>di</strong>versemalattie e possono quin<strong>di</strong> sottovalutare la loro potenziale <strong>di</strong>ffusività e dannosità mentre aumentanole preoccupazioni sugli eventi avversi del vaccino incrementando un'ondata <strong>di</strong> informazioni contro levaccinazioni nei me<strong>di</strong>a popolari. La promozione della salute, sulla base <strong>di</strong> una patnership tra genitorie professionisti del settore sanitario, dovrebbe <strong>di</strong>ventare una priorità nella politica vaccinale italianaanche alla luce della recente normativa (1998) che permette l’accesso alle scuole statali dei nonvaccinati.Oltre alle fonti tra<strong>di</strong>zionali d’informazione un ruolo importante potrebbe essere svolto dalle nuovetecnologie, quali Internet, che fornisce un accesso aperto ai genitori alle informazioni relative allasalute dei loro figli. Tuttavia, poiché può essere <strong>di</strong>fficile per i genitori identificare informazioni onlineaffidabili, si rende necessario un accurato controllo <strong>di</strong> queste fonti.Campione opportunistico e non rappresentativo della comunità. Lo stu<strong>di</strong>o non ha considerato i padrie i dati sulle vaccinazioni eseguite sono solo <strong>di</strong>chiarati dalle madri e non confrontati conschede/libretti vaccinali. Indaga solo sulle vaccinazioni facoltative contro MMR e pertosse.Non <strong>di</strong>chiaratiUnico stu<strong>di</strong>o italiano che indaga come i fattori socio-demografici materni, le conoscenze, gliatteggiamenti e le fonti informative delle vaccinazioni possono influenzare l'accettazione dellevaccinazioni facoltative nei bambini. Si evidenziano anche alcune strategie per una maggioreadesione alle vaccinazioni specie <strong>di</strong> quelle facoltative.51


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA <strong>20</strong>ENGLISH TITLE Addressing parents' concerns about childhood immunizations: a tutorial for primary care providersTITOLO ITALIANO Affrontare le preoccupazioni dei genitori sulle vaccinazioni infantili: un supporto(tutorial) per glioperatori delle cure primarie.AUTORI Levi, Benjamin H.ENTEDepartment of Pe<strong>di</strong>atrics, Penn State College of Me<strong>di</strong>cine, 500 University Dr, Room C1743, Hershey, PA17033, USA. bhlevi@psu.eduFONTE E DATA DI Pe<strong>di</strong>atrics. 1<strong>20</strong>(1):18-26, <strong>20</strong>07 Jul. PubMed PMID:17606557. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17606557PUBBLICAZIONEDATA LUOGO Progetto pilota tutorial testato con i pe<strong>di</strong>atri e me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia in 7 programmi <strong>di</strong> formazione in 4 StatiRICERCA(Pennsylvania, New York, Maryland, e Iowa). <strong>20</strong>05/<strong>20</strong>06?COMITATO ETICO NOMETODOLOGIA Valutazione pre-post formazione tramite CD-ROM ad operatori sanitariOBIETTIVO:Valutare l'efficacia del CD-ROM nel migliorare nei me<strong>di</strong>ci:1)le conoscenze generali sulle resistenze dei genitori verso le vaccinazioni dell'infanzia,2) la conoscenza degli effetti negativi <strong>di</strong> immunizzazione,3) l'atteggiamento verso la resistenza dei genitori nei confronti dei vaccini infantili.(TIPOLOGIA DI Sviluppo <strong>di</strong> un (sussi<strong>di</strong>o/corso)CD-ROM (“ Le preoccupazioni dei genitori sulle VaccinazioniRILEVAZIONE: Infantili: un tutorial- ausilio per i prestatori <strong>di</strong> cure primarie) che:numero e1) spiega la natura e le origini delle preoccupazioni dei genitori, comprese le ra<strong>di</strong>ci storiche, ideologichecaratteristichee scientifiche della resistenza alla immunizzazione.campione)2) affronta le implicazioni cliniche <strong>di</strong> resistenza alle vaccinazioni,3) esplora gli obblighi etici e professionali che i me<strong>di</strong>ci hanno nei confronti dei bambini e dei loro genitori,4) illustra come i me<strong>di</strong>ci possano effettivamente rispondere alle preoccupazioni dei genitori.Il target principale sono gli operatori sanitari nella loro ultima fase <strong>di</strong> formazione (cioè, pe<strong>di</strong>atri, me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>famiglia, infermieri professionali, studenti, etc), e fornitori <strong>di</strong> prestazioni alla comunità.Per preparare il corso è stata condotta una revisione globale <strong>di</strong>:1) letteratura professionale in lingua inglese <strong>di</strong> opposizione alle vaccinazioni infantili (PubMed, GoogleScholar, e ampia revisione delle pubblicazioni della me<strong>di</strong>cina complementare e alternativa,2) manuali <strong>di</strong> immunizzazione e il relativo materiale educativo sponsorizzato dal governo <strong>di</strong> Australia,Gran Bretagna, Canada, Nuova Zelanda e Stati Uniti3) risorse online da parte delle organizzazioni che sostengono i vaccini ( OMS, American Academy ofPe<strong>di</strong>atrics), e che si oppongono alla vaccinazione (ad esempio, il National Vaccine Information Center).RISULTATI ECONCLUSIONILIMITI DELLARICERCALe Conoscenze e gli atteggiamenti sono stati valutati me<strong>di</strong>ante un pre-test/ post-test, <strong>di</strong> 26-item i cuirisultati sono stati poi analizzati utilizzando meto<strong>di</strong> statistici standard.RISULTATI: 122 operatori hanno completato il pre-test/post-test. Statisticamente e clinicamentesignificativi miglioramenti sono stati osservati nelle conoscenze generali negli specializzan<strong>di</strong>, laconoscenza degli eventi avversi, e tutte e 5 le misure attitu<strong>di</strong>nali riguardanti le vaccinazioni infantili.La maggioranza degli specializzan<strong>di</strong> non aveva familiarità con le risorse per avere informazioni accurate,la natura del sistema per la segnalazione degli eventi avversi, il coinvolgimento me<strong>di</strong>co nel movimentoantivaccinatore, e sul tipo <strong>di</strong> obiezioni filosofiche alle vaccinazioni.Dopo il corso, non solo i partecipanti vedevano la resistenza come più comprensibile e menoirragionevole, ma erano anche più propensi a credere che non sia professionalmente giustificato rifiutarela cura dei bambini i cui genitori si oppongono alle vaccinazioni infantili <strong>di</strong> routine.Scopo del corso fornire gli strumenti per comunicare con i genitori che resistono all’immunizzazione, ericordare ai me<strong>di</strong>ci che è compito dei genitori preoccuparsi, ed è il loro lavoro aiutarli a ri<strong>di</strong>mensionare leloro preoccupazioni. I dati mostrano che il corso è un intervento molto efficace per gli specializzan<strong>di</strong>. Unulteriore stu<strong>di</strong>o deve essere fatto per determinare se è ugualmente efficace per i me<strong>di</strong>ci già attivi. Lo stu<strong>di</strong>o ha esaminato solo la conoscenza e gli atteggiamenti riferiti imme<strong>di</strong>atamente prima e dopol'intervento, non longitu<strong>di</strong>nalmente (durata nel tempo dei cambiamenti osservati?) Lo stu<strong>di</strong>o non ha esaminato le effettive abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> pratica, e quin<strong>di</strong> non è noto quanto ilcomportamento sarebbe cambiato a causa <strong>di</strong> questo intervento52


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoConflitto <strong>di</strong> interessiUtilità ai fini dellaricerca Lo stu<strong>di</strong>o includeva solo gli specializzan<strong>di</strong>, non me<strong>di</strong>ci già specializzati; non è chiaro se le attualiconclusioni sono generalizzabili a pe<strong>di</strong>atri e me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> famiglia.Non <strong>di</strong>chiarati/ finanziamento non <strong>di</strong>chiaratoNella premessa riferimenti ai fattori (con biblio) che aumentano la resistenza dei genitori alle vaccinazioniVengono riportate le domande del questionario specie sull’atteggiamento degli operatori53


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 21ENGLISH TITLE Immunization myths and realities: Respon<strong>di</strong>ng to arguments against immunizationTITOLO ITALIANO Miti e realtà sull’ immunizzazione: rispondere alle argomentazioni contro l'immunizzazione.AUTORI MacIntyre, C. R; Leask, J.ENTENational Centre for Immunisation Research and Surveillance of Vaccine Preventable Diseases,Children’s Hospital at Westmead, Westmead and University of Sydney, Sydney, New South Wales,AustraliaFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEJournal of Pae<strong>di</strong>atrics and Child Health. Vol.39(7), Sep <strong>20</strong>03, pp. 487-491. . PubMed PMID:12969<strong>20</strong>0.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12969<strong>20</strong>0DATA LUOGORICERCACOMITATO ETICOOBIETTIVOMETODOLOGIARISULTATI ECONCLUSIONIData non riportata, AustraliaNOEsplorare alcuni dei comuni miti sulla sicurezza della vaccinazione che i me<strong>di</strong>ci potrebbero doveraffrontare.REVISIONE DI LETTERATURAVaccino MMR morbillo-parotite-rosolia, malattia infiammatoria intestinale e autismo. Nell’arcodegli anni 90 Wakefield ha suggerito associazioni fra il virus (naturale e vaccino) del morbillo e lemalattie infiammatorie intestinali (IBD), e fra una nuova forma <strong>di</strong> IBD e problemi dello sviluppo, tra cuil’autismo. Gruppi <strong>di</strong> esperti da tutto il mondo e vari stu<strong>di</strong> epidemiologici hanno trovato tali associazionideboli e gli stu<strong>di</strong> gravemente carenti. La vaccinazione MMR e l’insorgenza dell'autismo possonoapparire associate nel tempo poiché l'età me<strong>di</strong>a in cui i genitori riportano preoccupazioni riguardo losviluppo del bambino è a 18-19 mesi, e oltre il 90% dei bambini del Regno Unito ricevono il vaccinoMMR prima del 2° compleanno. Wakefield ha anche proposto <strong>di</strong> usare il vaccino monovalente contro ilmorbillo invece dell’MMR. Tale proposta è senza alcuna base scientifica.Il tiomersale nei vaccini. Il tiomersale, noto anche come thimerosal, è un composto organicocontenente il 49,6% <strong>di</strong> mercurio in peso. È usato in piccole quantità come conservante nei vaccini. Nonci sono prove che le dosi molto basse <strong>di</strong> mercurio contenute nei vaccini siano tossiche o che provochinoeffetti negativi sulla salute dei bambini. Tuttavia, esiste la possibilità che i neonati con un basso pesoalla nascita, che ricevono dosi multiple <strong>di</strong> vaccini contenenti tiomersale, possano arrivare a livelli <strong>di</strong>mercurio che superano le soglie più basse secondo linee guida (Stati Uniti), ma questa possibilità siverificherebbe in molti pochi bambini della popolazione. Il Vaccine Safety Datalink Study ha esaminato ilrischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi dello sviluppo nei bambini esposti al thimerosal, ma non ha trovato alcunaassociazione significativa tra l'autismo e l'esposizione al tiomersale.Vaccini, asma e allergie. I vaccini sono stati considerati come causa della crescente incidenza <strong>di</strong><strong>di</strong>sturbi asmatici e allergici nei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo. Gli stu<strong>di</strong> a riguardo non sono coerenti fra loro.Diversi stu<strong>di</strong> hanno implicato il vaccino “a cellule intere “contro la pertosse o la <strong>di</strong>fterite e pertosse etossoi<strong>di</strong> del tetano (DTP) nella patogenesi dell'asma, ma altri gran<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> non hanno rilevato la relazioneo ne hanno trovata una inversa. L'Institute of Me<strong>di</strong>cine ha condotto una revisione sugli effetti dellevaccinazioni multiple sul sistema immunitario. Questo rapporto evidenzia il fatto che gli stu<strong>di</strong> hannoesaminato <strong>di</strong>versi vaccini e <strong>di</strong>versi risultati allergici, rendendo il confronto molto <strong>di</strong>fficile. Tuttavia,conclude che l'evidenza epidemiologica sul rischio <strong>di</strong> malattie allergiche, in particolare l'asma, erainadeguata per accettare o rifiutare una relazione causale.I Vaccini e la sindrome della morte in culla. La credenza aneddotica che i vaccini causino SIDS ènata perché una parte moderata dei bambini che sono morti <strong>di</strong> SIDS erano stati recentemente vaccinati.Tuttavia, <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong> ben specifici hanno <strong>di</strong>mostrato che l'immunizzazione non aumenta il rischio <strong>di</strong>SIDS e potrebbe ad<strong>di</strong>rittura ridurne il rischio.Epatite B e sclerosi multipla. Le preoccupazioni circa la vaccinazione contro l'epatite B sorsero inFrancia, che ha avuto un grande programma <strong>di</strong> vaccinazione <strong>di</strong> epatite B della popolazione fino a tempirecenti. Alcuni stu<strong>di</strong> epidemiologici, tra cui un ampio stu<strong>di</strong>o caso-controllo, non hanno trovato alcunaassociazione tra vaccinazione contro l'epatite B e lo sviluppo della sclerosi multipla. Gli stu<strong>di</strong> non sonoriusciti a presentare alcun segno <strong>di</strong> un aumentato rischio <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>ve <strong>di</strong> SM dopo i vaccini per l'epatite B oaltri.Risposte alle preoccupazioni. È importante indagare potenziali eventi avversi con rigore scientifico, ericonoscere che in alcuni casi, rari eventi avversi possono non essere rilevati in fase <strong>di</strong> test pre-54


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCAEventuali note e utilitàai fini della ricercaregistrativo. Tuttavia, la natura universale e i tempi della vaccinazione dei bambini significa che essasarà associata ad alcuni eventi avversi per semplice coincidenza. Una reazione normale al doloreassociato con la morte <strong>di</strong> una persona cara, o con la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> una grave malattia cronica, è la rabbia eil bisogno <strong>di</strong> incolpare qualcuno. Purtroppo, i criteri scientifici sono spesso ignorati nelle controversiepubbliche sulla sicurezza dei vaccini. Stu<strong>di</strong> singoli che non sod<strong>di</strong>sfano i criteri <strong>di</strong> causalità ricevonoindebitamente l'attenzione dei me<strong>di</strong>a, sono sfruttati dalla lobby antivaccinale ed aumentano lepreoccupazioni dei genitori. La caduta della fiducia nei fornitori della vaccinazione può anche contribuirea un calo dei tassi <strong>di</strong> vaccinazione. È pertanto essenziale che gli operatori sanitari abbiano accesso ainformazioni accurate e siano in grado <strong>di</strong> rispondere adeguatamente alle preoccupazioni dei genitori. Ciòimplica una buona comunicazione, l'ascolto, l'empatia e una consulenza ritagliata sulle esigenzespecifiche del genitore.Non riportatiDescrizione delle preoccupazioni più frequenti connesse con la sicurezza delle vaccinazioni, riportatistu<strong>di</strong> /evidenze che confutano associazione tra vaccini e <strong>di</strong>verse malattie croniche, in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong>possibili risposte alle preoccupazioni dei genitori55


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 22ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEA qualitative analysis of parental decision making for childhood immunisation.L'analisi qualitativa del processo decisionale dei genitori per le vaccinazionidell'infanzia.Sandra Marshall and Hal SwerissenAustralian Institute for Primary Care, Faculty of Health Sciences,La Trobe University, VictoriaAust N Z J Public Health. 1999 Oct; 23 (5) :543-5. PubMed PMID:10575782.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10575782DATA LUOGO DELLA RICERCA Melbourne, Victoria, nel 1997COMITATO ETICOComitato Etico (Human Ethics Committee) della Facoltà <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie, delLa Trobe University.METODOLOGIAQUALITATIVAOBIETTIVO:Esaminare i fattori che influenzano il processo decisionale dei genitori rispetto allavaccinazione dei figli e se le esperienze fatte dai genitori erano meglio concettualizzatein termini <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> statici o <strong>di</strong> processi più <strong>di</strong>namici.(TIPOLOGIA DI RILEVAZIONE: Interviste in profon<strong>di</strong>tà semi-strutturate con <strong>20</strong> madri, prevalentemente <strong>di</strong> classe me<strong>di</strong>anumero e caratteristiche– 17 favorevoli alla vaccinazione e 3 non favorevoli, <strong>di</strong> età compresa tra 24-41 anni,campione)con almeno un bambino in età prescolare. Trascrizione delle interviste au<strong>di</strong>o registrate,segmentate in unità-idea, che sono state poi categorizzate per tematiche.RISULTATI E CONCLUSIONI Confutazione dei modelli dominanti che spiegano il comportamento <strong>di</strong> prevenzionedella salute inquadrando il processo decisionale in una prospettiva <strong>di</strong> rapporto costibenefici.Il modello Health Belief Model (HBM), uno dei modelli più ampiamentesperimentati risulta insufficiente per spiegare il processo decisionale dei genitori. Lostu<strong>di</strong>o evidenzia che per le partecipanti la decisione o meno <strong>di</strong> vaccinare il lorobambino non è stata un’attività statica, ma un processo <strong>di</strong>namico che prevede tre sta<strong>di</strong>:considerazione, attuazione e mantenimento. Ogni iterazione del processo decisionale( 2,4,6,12 e 18 mesi, vari richiami) includeva la rivisitazione <strong>di</strong> questi passaggi.Sia le favorevoli che le contrarie alla vaccinazione hanno valutato le barriere ed ibenefici della vaccinazione (ad es. la sicurezza dei vaccini, il dolore inflitto al lorobambino, gli effetti collaterali a lungo e a breve termine rispetto alla protezione dei figlida malattie e i benefici della comunità). Alcune avevano cercato informazioni formali einformali ma il processo è stato complesso, oneroso e accompagnato da elevati livelli<strong>di</strong> ansia. L'esperienza della vaccinazione è risultate variare in varie fasi del processo enel tempo. Per alcuni, maggiore energia era stata spesa al momento della decisione;altri, invece, avevano avuto molta più <strong>di</strong>fficoltà a mantenere le prestazioni. Con lacrescita del figlio, alcune madri <strong>di</strong>ventavano più sicure del loro ruolo genitoriale epercepivano il loro bambino meno vulnerabile mentre, con l’intervento <strong>di</strong> altre attività <strong>di</strong>vita, la loro percezione della vaccinazione e della sua importanza si è mo<strong>di</strong>ficata,<strong>di</strong>minuendo nella scala delle priorità. Le contrarie alla vaccinazione hanno riferito <strong>di</strong>avere costantemente consolidato la propria posizione, dovendo <strong>di</strong>fendere le lorocredenze alternative <strong>di</strong> fronte a vari gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> opposizione, particolarmente duranteperio<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggiore prevalenza delle malattie.LIMITI DELLA RICERCANumero limitato <strong>di</strong> partecipantiCONFLITTO DI INTERESSIEVENTUALI NOTEUTILITÀ AI FINI DELLA RICERCANon <strong>di</strong>chiaratoStu<strong>di</strong>o che mette in evidenza che la scelta <strong>di</strong> vaccinare o meno non è statica ma unprocesso <strong>di</strong>namico che prevede 3 sta<strong>di</strong>: considerazione, attuazione mantenimento, fasiche vengono ripetute ad ogni nuova vaccinazione. Modelli statici come l’Health BeliefModel (HBM) sono insufficienti a spiegare un processo <strong>di</strong>namico che trova piùsupporto nel modello Trasteoretico che considera la notevole variabilità del processodecisionale.56


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 23ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEDATA LUOGO DELLARICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numeroe caratteristichecampione)RISULTATISystematic review of qualitative stu<strong>di</strong>es exploring parental beliefs and attitudes toward childhoodvaccination identifies common barriers to vaccinationUna revisione sistematica <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> qualitativi che esplorano le convinzioni e gli atteggiamentidei genitori verso le vaccinazioni dell'infanzia e l'identificazione delle comuni barriere allevaccinazioniMills E, Jadad AR, Ross C, Wilson K.,University of Oxford, Oxford, UK, Department of Clinical Epidemiology and Biostatistics, McMasterUniversity, Hamilton, Ontario, Canada, University Health Network and University of Toronto, TorontoGeneral Hospital, <strong>20</strong>0 Elizabeth Street, ENG-248, Toronto, Ontario, Canada; Queen MargaretUniversity College, E<strong>di</strong>nburgh, UKJournal of Clinical Epidemiology 58 (<strong>20</strong>05) PubMed PMID: 16223649.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16223649UK <strong>20</strong>03NON INDICATORICERCA SISTEMATICA DELLA LETTERATURADeterminare la fattibilità e l'utilità <strong>di</strong> un approccio <strong>di</strong> analisi del contenuto nel sintetizzare risultatiqualitativi.Determinare se una revisione sistematica <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> qualitativi può portare all’identificazione <strong>di</strong> temicostanti tra gli stu<strong>di</strong> come, per esempio, l'utilizzo <strong>di</strong> barriere nei confronti della vaccinazione deibambini.Ricerca sistematica della letteratura <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> per articoli in lingua inglese e non in lingua ingleseidentificati in 10 banche dati elettroniche, che ha prodotto 676 abstracts, <strong>di</strong> cui 54 sono statiselezionati per un ulteriore esame mentre gli articoli completi sono stati esaminati per l'inclusione (κ=0.81). Di questi 54 stu<strong>di</strong>, 15 sod<strong>di</strong>sfacevano i criteri <strong>di</strong> inclusione e sono stati inclusi nella revisionesistematica. Due revisori in<strong>di</strong>pendenti hanno selezionato gli abstract e gli articoli rilevanti, quin<strong>di</strong>estratto le informazioni.Per essere inclusi nella meta sintesi finale, gli stu<strong>di</strong> dovevano sod<strong>di</strong>sfare i seguenti criteri:(1) affrontare le credenze dei genitori sulle vaccinazioni infantili o gli ostacoli che incontrano quandocercano <strong>di</strong> effettuare le vaccinazioni, (2) essere condotti in un paese avanzato o ad alto red<strong>di</strong>to, (3)ottenere dati qualitativi attraverso interviste o focus groups.15 stu<strong>di</strong> sono stati inclusi nella rassegna: 8 stu<strong>di</strong> hanno usato interviste semistrutturate, 5 stu<strong>di</strong>hanno usato dei focus groups, e 2 hanno usato entrambe le metodologie.L’analisi dei contenuti è stata utilizzata come metodologia per creare un modello <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica per lebarriere e quin<strong>di</strong> identificare quanti stu<strong>di</strong> identificarono delle barriere specifiche.Sono stati evidenziati 4 punti principali: le questioni dei danni, le questioni <strong>di</strong> sfiducia, i problemi <strong>di</strong>accesso, e altre questioni.Le barriere in<strong>di</strong>viduate in più della metà degli stu<strong>di</strong> includevano:- preoccupazioni specifiche sia sugli effetti avversi a breve che su quelli a lungo termineassociati alla vaccinazione, preoccupazioni per la dolorosità delle vaccinazioni,- un sostanziale livello <strong>di</strong> sfiducia nella comunità me<strong>di</strong>ca e la percezione <strong>di</strong> cospirazione daparte <strong>di</strong> coloro che sostengono i vaccini- convinzione che la vaccinazione non si dovrebbe effettuare quando previene una malattiaminore,- scarsa comunicazione con il personale sanitario e un rapporto sgarbato con gli operatori,- scarsa conoscenza del programma <strong>di</strong> vaccinazione.I funzionari della sanità pubblica dovrebbero affrontare le barriere alla vaccinazione identificate daglistu<strong>di</strong> qualitativi.Alcune barriere potrebbero essere affrontate più facilmente rispetto ad altre: migliorare l'informazioneai genitori sui programmi <strong>di</strong> vaccinazione, incrementare la sensibilità che una malattia minore non è unmotivo per rimandare la vaccinazione, e aumentare i vantaggi <strong>di</strong> avere bambini vaccinati sono obiettivipotenzialmente ottenibili.57


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoCONCLUSIONILIMITI DELLARICERCAEventuali note epertinenza ai fini dellaricercaPiù impegnativo risulta il superamento della sfiducia e della percezione che i vaccini siano dannosi.Il movimento antivaccinazioni ha utilizzato risorse come internet per creare queste barriere e i gruppipro-vaccinazioni dovranno in<strong>di</strong>viduare misure altrettanto efficaci che permettano <strong>di</strong> superarle.Per migliorare la fiducia, il personale della sanità pubblica dovrebbe essere rispettoso dellepreoccupazioni dei genitori sulla vaccinazione descritte in questa recensione e dovrebbe identificaremeccanismi per comunicare efficacemente con i genitori.Le revisioni sistematiche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> qualitativi dovrebbero essere utilizzate anche per orientare lo sviluppo<strong>di</strong> indagini che tentano <strong>di</strong> quantificare la prevalenza <strong>di</strong> certe credenze e atteggiamenti nellapopolazione generale.La strategia è suscettibile <strong>di</strong> imprecisione a causa della natura soggettiva dell’identificazione <strong>di</strong> quesitida descrizioni <strong>di</strong> testo, in contrasto con la pratica dell’estrazione <strong>di</strong> dati da tabelle nelle revisioniquantitative sistematiche. Effettuare l'estrazione dei dati in duplice copia riduce ma non elimina questopotenziale pregiu<strong>di</strong>zio.Revisione sistematica <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> qualitativi sulle barriere alla vaccinazione dei bambini che analizza lafattibilità e l'utilità <strong>di</strong> un approccio <strong>di</strong> analisi del contenuto nel sintetizzare risultati qualitativi portandoall’identificazione <strong>di</strong> temi costanti tra gli stu<strong>di</strong> (4 punti principali: le questioni dei danni, <strong>di</strong> sfiducia,problemi <strong>di</strong> accesso, e altre questioni).58


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 24ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEDATA LUOGODELLA RICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE:numero ecaratteristichecampione)RISULTATI ECONCLUSIONISTRATEGIECONSIGLIATECONSIDERAZIONIEuropean citizens' opinions on immunisationLe opinioni dei citta<strong>di</strong>ni europei sulle vaccinazioniMoran, Nicola. Shickle, Darren. Richardson, Erica.Social Policy Research Unit, University of YorkVaccine. 26(3):411-8, <strong>20</strong>08 Jan 17. PubMed PMID:18093700.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18093700Settembre e ottobre <strong>20</strong>03 in 16 paesi europei: 5 gruppi in Austria (Linz, Vienna), 5 in Belgio (Anversa,Liegi), 1 in Danimarca (Vejle), 4 in Finlan<strong>di</strong>a (Helsinki, JYV ¨ askyl ° A), 1 in Francia (Tours), 6 inGermania (Amburgo, Lipsia), 3 in Grecia (Atene, Salonicco), 4 in Irlanda (Cork, Dublino), 7 in Italia(Milano, Roma), 5 in Lussemburgo (Città del Lussemburgo), 3 nei Paesi Bassi (Amsterdam,Eindhoven), 6 in Polonia (Cracovia, Varsavia), 3 in Portogallo (Lisbona, Oporto), 6 in Spagna(Barcellona, Madrid), 4 in Svezia (Orebro, Stoccolma) e 3 nel Regno Unito (Glasgow, Londra).non compareQUALITATIVA Xlo stu<strong>di</strong>o è volto a stu<strong>di</strong>are come le persone in tutta Europa pesano i <strong>di</strong>ritti concorrenti <strong>di</strong> interessepubblico e privato in relazione a una questione controversa come le vaccinazioni dell'infanziaParte <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o più ampio che esplora come i citta<strong>di</strong>ni europei vedano l’equilibrio tra interessepubblico e privato e la misura in cui essi sono <strong>di</strong>sposti ad accettare l'intervento dello Stato su una serie <strong>di</strong>problemi <strong>di</strong> salute pubblica: 66 focus group (della durata <strong>di</strong> 2 ore, in cui <strong>20</strong> minuti erano de<strong>di</strong>cati allevaccinazioni) con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 8 partecipanti. I gruppi sono stati separati per sesso, età (Anni <strong>20</strong>-30 o45-60), lo stato civile, lo status dei genitori, istruzione e abitu<strong>di</strong>ne al fumo. Questi i temi affrontati: Ladecisione se vaccinare i propri bambini dovrebbe essere lasciata ai genitori? O la vaccinazione dovrebbeessere imposta dal governo al fine <strong>di</strong> mantenere le malattie (Come il morbillo che può causare più morti edanni per più bambini rispetto ai rischi connessi al vaccino) completamente fuori dalla società? Isuggerimenti sono stati progettati per essere <strong>di</strong>cotomici e provocatori. I focus group sono stati trascrittinella lingua locale e tradotti in inglese. Poiché i dati dei focus group erano così ricchi e sfumati, è stataimpiegata un'analisi induttiva. Le trascrizioni sono state co<strong>di</strong>ficate usando Atlas.ti software e analizzatesia verticalmente che orizzontalmente.Le principali <strong>di</strong>fferenze negli atteggiamenti espressi nei focus group sono stati trovati a livello nazionale. Ipartecipanti nei paesi in cui la vaccinazione è obbligatoria (Belgio, Grecia, Italia, Polonia) sono stati piùfavorevoli alla coercizione dello Stato rispetto a quelli in cui l'immunizzazione è volontaria, ed ipartecipanti erano più propensi a <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> problematiche legate alla sicurezza dei vaccini nei paesi incui la sicurezza del vaccino era stata un problema recente.Temi maggiormente emersi: concetto <strong>di</strong> rischio sia in termini <strong>di</strong> interesse privato (potrebbe danneggiare mio figlio?) che <strong>di</strong>interesse pubblico (potrebbe danneggiare gli altri?). Un numero <strong>di</strong> partecipanti ha <strong>di</strong>mostratoconsapevolezza del potenziale conflitto tra interessi privati e pubblici in materia <strong>di</strong> immunizzazione.Alcuni in<strong>di</strong>vidui potevano non aver voluto vaccinare i propri figli ma si sono resi conto che seabbastanza altri genitori pensavano lo stesso, poi il rischio <strong>di</strong> epidemie avrebbe minacciato la salutepubblica e questo a sua volta, avrebbe minacciato la salute in<strong>di</strong>viduale dei loro bambini. In relazione alla vaccinazione, una piccolo numero <strong>di</strong> partecipanti in Austria, Finlan<strong>di</strong>a, Francia,Grecia e Italia intende alcune vaccinazioni ancora come necessarie a causa del rischio dell’entrata<strong>di</strong> malattie nel paese attraverso gli 'stranieri' Le questioni sulla fiducia sono state sollevate <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente, in tutti i paesi. LaFiducia nello Stato e nelle autorità sanitarie era influente nella percezione pubblica della sicurezzadei vaccini I partecipanti spesso sostengono che i me<strong>di</strong>ci, le autorità sanitarie o lo Stato hanno un miglioreaccesso alle conoscenze e quin<strong>di</strong> sono nella posizione migliore per prendere decisioni informate.Un numero <strong>di</strong> partecipanti provenienti da altri paesi ha <strong>di</strong>chiarato che vorrebbero un maggioreaccesso alle informazioni sui rischi e benefici delle vaccinazioni rispetto alla non-vaccinazione cosìche possano prendere decisioni più consapevoli. Nei paesi che non avevano (<strong>di</strong> recente),sperimentato la paura dei vaccini o dove la paura nei vaccini non era stato oggetto <strong>di</strong> attenzione daparte dei me<strong>di</strong>a, la sicurezza del vaccino non è stata <strong>di</strong>scussa dai partecipanti dei focus groups.59


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCADichiarazione <strong>di</strong>conflitto <strong>di</strong> interesseEventuali notePertinenza e utilitàalla ricerca L'unica <strong>di</strong>fferenza socio-demografica, evidenziabile negli atteggiamenti verso l'immunizzazione,osservata in questo stu<strong>di</strong>o è stata che i partecipanti ai focus group che erano anche genitoritendevano ad avere più forti opinioni sulle vaccinazioni. I dati dei focus groups in<strong>di</strong>cano unacorrelazione tra il sostegno all’obbligatorietà dell’immunizzazione e l'esistenza delle vaccinazioniobbligatorie nelle politiche <strong>di</strong> alcuni paesi. Uno dei principali risultati <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o è il rapporto positivo tra la fiducia dei genitori neiprofessionisti della salute e la loro decisione <strong>di</strong> vaccinare. Nel complesso, i partecipanti ai focusgroups erano favorevoli all’immunizzazione e hanno riconosciuto i vantaggi potenziali per la saluteper i singoli bambini e più ampiamente per la società <strong>di</strong> alti tassi <strong>di</strong> copertura vaccinale. Paradossodell’immunizzazioneÈ possibile che i risultati potrebbero essere stati influenzati dai tempi dello stu<strong>di</strong>o (periodo della SARS, econseguenze dello stu<strong>di</strong>o su MMR, e sull’utilizzo del mercurio)Questo documento è basato su una ricerca condotta per conto della EuroPHEN progetto finanziato dallacommissione europea Quinto (QLG6-CT-2.002-02.3<strong>20</strong>).Troppo poco tempo de<strong>di</strong>cato al tema delle vaccinazioni: risultati un po’ genericiLo stu<strong>di</strong>o esplora l’equilibrio tra interesse pubblico e privato e la misura in cui i citta<strong>di</strong>ni europei siano<strong>di</strong>sposti ad accettare l'intervento dello Stato su una serie <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> salute pubblica: 66 focus group(della durata <strong>di</strong> 2 ore, in cui <strong>20</strong> minuti erano de<strong>di</strong>cati alle vaccinazioni). Interessanti riflessioni sull’obbligo60


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 25ENGLISH TITLEVaccine Refusal, Mandatory Immunization, and the Risks of Vaccine-Preventable DiseasesTITOLO: ITALIANO Il rifiuto dei vaccini, vaccinazioni obbligatorie, e i rischi delle malattie prevenute con i vacciniAUTORISaad B. Omer, M.B., B.S., Ph.D., M.P.H., Daniel A. Salmon, Ph.D., M.P.H., Walter A. Orenstein,M.D., M. Patricia deHart, Sc.D., and Neal Halsey, M.D.ENTEHubert Department of Global Health, Rollins School of Public Health (S.B.O.), and the EmoryVaccine Center (S.B.O., W.A.O.), Emory University, Atlanta; the Department of International Health(S.B.O., D.A.S., N.H.) and the Institute for Vaccine Safety (N.H.), Johns Hopkins Bloomberg Schoolof Public Health, Baltimore; the National Vaccine Program Office, Department of Health and HumanServices, Washington, DC (D.A.S.); and Maternal and Child Health Assessment, Washington StateDepartment of Health, Olympia (M.P.D.).FONTE E DATA DI N Engl J Med <strong>20</strong>09;360:1981-8. Copyright © <strong>20</strong>09 Massachusetts Me<strong>di</strong>cal Society.PUBBLICAZIONEPubMed PMID:194<strong>20</strong>367. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/194<strong>20</strong>367DATA LUOGO DELLA /RICERCACOMITATO ETICO /OBIETTIVOArticolo che presenta l’evoluzione dell’obbligo vaccinale nei vari stati USA e delle esenzionidescrivendo la situazione attuale dell’adesione delle vaccinazioni riportando alcuni stu<strong>di</strong> cheevidenziano l’aumento del rischio <strong>di</strong> nuove epidemie, delle motivazioni e delle caratteristiche sociodemografiche <strong>di</strong> chi non vaccina (sia parzialmente che totalmente) e la relazione con gli operatorisanitari <strong>di</strong> riferimento (fenomeno della <strong>di</strong>sdetta del rapporto da parte del pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> riferimento incaso <strong>di</strong> genitori renitenti)METODOLOGIANo ricerca. Panoramica della situazione del rifiuto vaccinale e dell’obbligatorietà delle vaccinazionicorrelata ad un aumento del rischio <strong>di</strong> malattie prevenibili con i vaccini negli USA,(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)RISULTATI ECONCLUSIONIBreve excursus storico dell’introduzione dell’obbligo vaccinale come requisito scolastico nei vari StatiUSA, con una panoramica della situazione territoriale (clustering geografico) della numerosità e delletipologie <strong>di</strong> esenzioni ammesse nei vari territori statunitensi.Si mette in evidenza che ad un maggior numero <strong>di</strong> esenzione dall’obbligo corrisponde un maggiorrischio <strong>di</strong> contrarre malattie prevenibili con vaccinazioni (specie morbillo e pertosse) e <strong>di</strong> poterinfettare altri soggetti che per varie ragioni non sono o non possono essere vaccinati. Sono riportatialcuni stu<strong>di</strong> che identificano caratteristiche socio demografiche <strong>di</strong>verse abbinate al rifiuto totale oparziale o al ritardo rispetto le vaccinazioni; vengono riportate le motivazioni più frequentementeaddotte per la mancata vaccinazione.Si sottolinea l’importante ruolo degli operatori sanitari nel processo decisionale dei genitori,considerati come la fonte più ricorrente <strong>di</strong> informazioni sulla vaccinazione da parte dei genitori,compresi i genitori <strong>di</strong> bambini non vaccinati. Si mette in risalto che malgrado alcuni me<strong>di</strong>ci abbianosospeso o abbiano considerato <strong>di</strong> interrompere il loro rapporto professionale con i pazienti cherifiutano la vaccinazione, la Commissione <strong>di</strong> Bioetica dell'Accademia Americana <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atriasconsiglia questo atteggiamento e raccomanda ai me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> affrontare il rifiuto del vaccino conrispettoso ascolto delle preoccupazioni dei genitori e <strong>di</strong>scutendo i rischi della mancata vaccinazione.CONFLITTO DIINTERESSIEventuali note epertinenza ai fini dellaricerca/Analisi <strong>di</strong> letteratura su dati epidemiologici e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> rispetto al rifiuto vaccinale e l’influenza dellepolitiche vaccinali (obbligatorietà e esenzioni) sulle coperture vaccinali.61


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 26ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEDATA LUOGO DELLARICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO:(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)RISULTATI ECONCLUSIONIHow Do Physicians Immunize Their Own Children? Differences Among Pe<strong>di</strong>atricians andNonpe<strong>di</strong>atriciansCome i me<strong>di</strong>ci vaccinano i loro figli? Differenze tra pe<strong>di</strong>atri e non pe<strong>di</strong>atri.Posfay-Barbe, Klara M. Heininger, Ulrich. Aebi, Christoph. Desgrandchamps, Daniel. Vaudaux,Bernard. Siegrist, Claire-Anne.Institution Centre for Vaccinology and Neonatal Immunology, Department of Pathology-Immunology,University of Geneva, Switzerland.(Losanna, Ginevra, Lucerna, Berna, Basilea)Pe<strong>di</strong>atrics <strong>20</strong>05; 116; e623-e633 PubMed PMID:16263976.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16263976SVIZZERA <strong>20</strong>04NOQUANTITATIVAValutare in che modo i me<strong>di</strong>ci interessati alla vaccinazione immunizzano o immunizzerebbero i proprifigliSondaggio WEB (su INFOVAC) con 11 domande e 102 risposte, inviato tramite newsletter a <strong>20</strong>70me<strong>di</strong>ci svizzeri (anonimo); questionari vali<strong>di</strong> 1017 (pe<strong>di</strong>atri: 53,3% gli altri: 317 me<strong>di</strong>ci generici, 144internisti, e 95 <strong>di</strong> altre specialità) tutti nella loro pratica professionale vaccinavano. 915 me<strong>di</strong>ci (90%)avevano ≥1 per bambini (24% <strong>di</strong> età inferiore ai 5 anni <strong>di</strong> età, il 50% tra 5 e 15 anni, e il 52% più <strong>di</strong>15 anni <strong>di</strong> età).Le domande sono state <strong>di</strong>vise in 2 parti: (1) ai me<strong>di</strong>ci che erano genitori è stato chiesto quali vacciniavevano dato ai propri figli ed a che età, e (2) a tutti i me<strong>di</strong>ci è stato chiesto quali vaccini avrebberodato al proprio figlio ed a quale età se fosse loro appena nato un bambino nel <strong>20</strong>04.Il 92% dei pe<strong>di</strong>atri seguiva le raccomandazioni ufficiali <strong>di</strong> vaccinazione per i propri figli. Al contrario, inon pe<strong>di</strong>atri avevano più probabilità <strong>di</strong> non aver vaccinato i loro figli contro MPR, HBV o HIB. Il 10%dei non pe<strong>di</strong>atri non intendeva seguire le raccomandazioni ufficiali <strong>di</strong> vaccinazione del <strong>20</strong>04. Piùfrequentemente avrebbero evitato l’utilizzo dei vaccini combinati e avrebbero rimandato la DTP eMMR. Diversi confronti hanno confermato l'uso limitato dei vaccini più recentemente approvati daparte dei non pe<strong>di</strong>atri (HIB - il 5% dei non pe<strong>di</strong>atri). Oltre ai vaccini attualmente raccomandati inSvizzera, entrambi i gruppi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci aggiungevano al programma <strong>di</strong> vaccinazione dei propri figlil'epatite A, i vaccini contro l'influenza e la varicella. I pe<strong>di</strong>atri somministravano con più probabilità ailoro figli i vaccini del pneumococco e del meningococco C (che riflette probabilmente la maggioreesperienza dei pe<strong>di</strong>atri con gli esiti gravi <strong>di</strong> malattie causate da questi organismi e/o il loro maggioreaccesso alle opportunità <strong>di</strong> informazione e formazione su questi vaccini recentemente <strong>di</strong>sponibili), alcontrario, avevano meno probabilità <strong>di</strong> fornire il vaccino del virus dell’encefalite da zecche (il fatto chela vaccinazione contro la TBE è raccomandata in Svizzera per adulti e bambini <strong>di</strong> >6 anni <strong>di</strong> età chevivono in aree endemiche, e che i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base o gli internisti sono più abituati dei pe<strong>di</strong>atri alla suasomministrazione).I pe<strong>di</strong>atri erano con più probabilità donne che lavoravano in uno stu<strong>di</strong>o privato rispetto ai non pe<strong>di</strong>atri.I PLS avevano meno probabilità <strong>di</strong> appartenere ad una associazione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina alternativa. I nonpe<strong>di</strong>atri avevano più probabilità <strong>di</strong> essersi laureati da più tempo, <strong>di</strong> avere figli e <strong>di</strong> risiedere nella partegermanofona.Tra i me<strong>di</strong>ci coinvolti nella vaccinazione in Svizzera, una % significativa <strong>di</strong> non pe<strong>di</strong>atri declina oritarda la vaccinazione dei propri figli con i vaccini raccomandati o le combinazioni MMR o DTP, il chein<strong>di</strong>ca che il chiarimento <strong>di</strong> idee erronee come la paura <strong>di</strong> "sovraccarico immunitario"non ha ancoraottimale tra gli operatori sanitari che quin<strong>di</strong> è poco probabile rispondano in modo adeguato allepreoccupazioni dei genitori. Quasi il 5% dei me<strong>di</strong>ci non ha utilizzato il vaccino MMR e non lo avrebbedato ai propri figli. Le principali motivazioni includevano la volontà <strong>di</strong> evitare i vaccini trivalenticombinati per motivi <strong>di</strong> sicurezza, la preferenza per la vaccinazione infezione-guidata piuttosto chevaccino-indotta, e la convinzione che il trattamento omeopatico consente un esito benigno <strong>di</strong> MPR(credenze frequenti nella popolazione generale e a volte supportate da me<strong>di</strong>ci che aderiscono aconcetti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina alternativa).In conclusione, il 95% dei PLS vaccinano o vaccinerebbero i loro figli secondo i programmi e i vaccini62


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLA RICERCACONFLITTO DIINTERESSIUTILITÀ AI FINI DELLARICERCAconsigliati. Essi somministrano ai loro figli almeno tanti vaccini quanti anche ai loro pazienti (e spessomolti <strong>di</strong> più), vaccinano nei tempi consigliati, e fanno anche un utilizzo estensivo dei vaccini combinatipiù recenti. Al contrario, una % relativamente alta <strong>di</strong> non pe<strong>di</strong>atri non segue, né pensa <strong>di</strong> seguire, leraccomandazioni <strong>di</strong> vaccinazione attuali per i propri figli. Nonostante la loro formazione scientifica ela loro istruzione, esprimono le stesse preoccupazioni che prevalgono nel pubblico.Anche se questo stu<strong>di</strong>o non può stabilire l'efficacia dei me<strong>di</strong>ci svizzeri come modelli <strong>di</strong> ruolo per lavaccinazione, è noto che i me<strong>di</strong>ci convinti sono più portati a offrire ai loro pazienti quei vaccini checredono siano utili.Il sondaggio on-line è stato pilotato per la facilità d'uso, ma non convalidato per l'affidabilità o lavali<strong>di</strong>tà esterna. La prima parte <strong>di</strong> questa indagine potrebbe essere stata influenzata da un bias <strong>di</strong>raccolta, perché i me<strong>di</strong>ci sono stati invitati a ricordare quali vaccini avevano dato ai propri figli, a voltealcuni decenni prima. È più probabile che gli abbonati ai servizi InfoVac, tra i quali anche ipartecipanti al sondaggio, siano più <strong>di</strong>rettamente interessati alle questioni <strong>di</strong> vaccinazione, ciò puòaver determinato la non generabilità dei risultati a tutti i me<strong>di</strong>ci. Questo è particolarmente vero per inon pe<strong>di</strong>atri che devono registrarsi attivamente su InfoVac.Un sostegno finanziario per l’esecuzione degli stu<strong>di</strong> è stato ricevuto dalla Wyeth GlaxoSmithKlineSanofi Pasteur MSD Berna Biotech, Chiron Vaccines, Baxter (Svizzera e Germania)Indagine tramite questionario web che riporta <strong>di</strong>fferenze significative <strong>di</strong> atteggiamento e <strong>di</strong>comportamento rispetto alle vaccinazioni tra pe<strong>di</strong>atri e gli altri me<strong>di</strong>ci anche se vaccinatori, dettatiforse da esperienza e accesso <strong>di</strong>verso ad informazioni tra le varie tipologie <strong>di</strong> professionisti.63


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 27ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEImmunization status and sociodemographic characteristics: the me<strong>di</strong>ating role of beliefs, attitudes,and perceived controlLo stato <strong>di</strong> vaccinazione e le caratteristiche socio-demografiche: il ruolo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong>convinzioni, atteggiamenti e del controllo percepito.Prislin, R. Dyer, J A. Blakely, C H. Johnson, C DDepartment of Psychology Public Policy Research Institute dell’Università A & M del Texas.American Journal of Public Health. 88(12):1821-6, 1998 Dec. . PubMed PMID:9842380; PubMedCentral PMCID: PMC1509037. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9842380DATA LUOGO RICER. TEXAS, 1994COMITATO ETICO Non <strong>di</strong>chiaratoMETODOLOGIAQUANTITATIVA X (interviste domiciliari etero somministrate strutturate)OBIETTIVI1) determinare la struttura delle credenze correlate alla vaccinazione2) determinare come queste credenze variano tra i gruppi socio-demografici,3) determinare come queste credenze influenzano gli atteggiamenti e le percezioni <strong>di</strong> controllome<strong>di</strong>ando sullo stato <strong>di</strong> aggiornamento della vaccinazione dei bambini.(TIPOLOGIA DIInterviste in inglese e spagnolo ad un campione rappresentativo <strong>di</strong> 4832 genitori <strong>di</strong> bambini sotto i 2RILEVAZIONE: numero e anni <strong>di</strong> età del Texas (su 116.000 famiglie considerate, selezione dopo 3 visite domiciliari- contributocaratteristiche campione) per la partecipazione 10$). Informazioni sullo stato vaccinale controllato o tramite la schedulain<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> vaccinazione o tramite gli operatori.19 Convinzioni esaminate (scala likert 0-5) sud<strong>di</strong>visi in 6 gruppi <strong>di</strong> fattori con 1 o più items:barriere* (3 item barriere oggettive: orari, <strong>di</strong>stanza, luogo; 1 soggettiva: tempo) protezione** (vac.Protezione efficace contro malattie), controin<strong>di</strong>cazioni me<strong>di</strong>che (raffreddore-febbre),preoccupazioni sulla sicurezza (ed efficacia), <strong>di</strong>ffidenza*(*moderata correlazione) (relazionecompetenza dell’operatore informazioni sui tempi <strong>di</strong> vacc.), immunità naturale** (** correlazioneRISULTATInegativa)Si evidenzia che le caratteristiche socio-demografiche influenzano la vaccinazione dei bambiniattraverso le convinzioni dei genitori, che, a loro volta, determinano degli atteggiamenti e lapercezione <strong>di</strong> controllo sulla vaccinazione dei propri figli.Si rivelano 6 convinzioni <strong>di</strong> base sulla vaccinazione. Le credenze <strong>di</strong> assicurare l'immunità con lavaccinazione contribuiscono notevolmente ad atteggiamenti favorevoli verso la vacc. Le credenzenell'immunità naturale e, in misura minore, le preoccupazioni sulla sicurezza dei vaccini contribuiscead atteggiamenti negativi e sui bassi tassi <strong>di</strong> vaccinazione.I dati confermano che la percezione <strong>di</strong> barriere esterne contribuiscono fortemente a una <strong>di</strong>minuzionedel senso <strong>di</strong> controllo personale sulla vaccinazione (problemi logistici e costi dei servizi). Un datonuovo fa emergere che la <strong>di</strong>ffidenza nei professionisti sanitari <strong>di</strong>minuisce il senso <strong>di</strong> controllopersonale. Le preoccupazioni sulla sicurezza e le credenze alle controin<strong>di</strong>cazioni delle vacc.abbassano i tassi <strong>di</strong> vacci., anche se erano pre<strong>di</strong>ttori più deboli. Le controin<strong>di</strong>cazioni includono siafattori giustificati (l'influenza) che ingiustificati (raffreddore). L'appartenenza etnica dei genitori/razzainfluenza lo stato <strong>di</strong> vaccinazione: tassi <strong>di</strong> vaccinazione più bassi tra gli Afro-americani (dovute aconvinzioni leggermente più forti nell’immunità naturale e convinzioni leggermente più deboli nellaprotezione vacc. rispetto ad Ispanici e Bianchi). I Bianchi (e con quelli <strong>di</strong> gruppi etnici/razza <strong>di</strong>versi),sono molto più preoccupati degli Afro-americani delle controin<strong>di</strong>cazioni me<strong>di</strong>che.I genitori più istruiti sono meno preoccupati della sicurezza dei vaccini e meno <strong>di</strong>ffidenti nei confrontidei professionisti sanitari, risultando con un senso <strong>di</strong> controllo più forte e, <strong>di</strong> conseguenza, dei tassi<strong>di</strong> vaccinazione più alti tra i loro figli, presentano inoltre maggiori probabilità <strong>di</strong> preoccuparsi dellecontroin<strong>di</strong>cazioni, tra le quali includono anche un raffreddore. Le controin<strong>di</strong>cazioni non giustificatepossono rappresentare fino al <strong>20</strong>% dei motivi <strong>di</strong> sottovaccinazione, (preoccupa che persone benistruite risultino portatrici <strong>di</strong> tali erronee credenze).Vengono riportati dati relativi a famiglie seguite del WIC Special Supplemental Nutrition Program perle Donne, i Neonati e Bambini (programma <strong>di</strong> vaccinazione che offre consulenza, valutazione, evaccinazioni negli ambulatori WIC) che risultano avere atteggiamenti più positivi verso lavaccinazione, insieme ad un più forte senso <strong>di</strong> controllo, contribuendo ad una maggiore coperturavaccinale, anche se si rileva una maggiore preoccupazione sulla sicurezza dei vaccini,64


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoCONCLUSIONILIMITI RICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamentoUtilità ai fini della ricercaEventuali noteprobabilmente come risultato dell’essere maggiormente informati sui possibili effetti collaterali. Unarassicurazione più adeguata sulla sicurezza dovrebbe eliminare questo effetto indesiderato delprogramma.Chi ricevere aiuti dall’AFDC (Aiuti alle Famiglie con Figli a Carico) è stato associato con uno stato <strong>di</strong>vaccinazione carente: erano più propensi a credere all’immunità naturale e a non avere fiducia neiprofessionisti sanitari.I dati raccolti forniscono una base per la pianificazione <strong>di</strong> campagne educative e <strong>di</strong> vaccinazione,non solo determinando quali gruppi socio-demografici possono avere i loro figli sotto-vaccinati, main<strong>di</strong>cando le possibili ragioni <strong>di</strong> tale sotto-vaccinazione.Così, i tassi <strong>di</strong> vaccinazione bassi tra gli Afro-americani potrebbero essere migliorati attraverso unacampagna educativa che sottolinei i benefici della vaccinazione rispetto all’immunità naturale. Tutti igenitori necessitano <strong>di</strong> informazioni precise sulle controin<strong>di</strong>cazioni me<strong>di</strong>che delle vaccinazioni. Igenitori con scarsa istruzione hanno particolare necessità <strong>di</strong> informazioni sulla sicurezza dei vaccini.Non menzionatiNon menzionatiLo stu<strong>di</strong>o esamina come le credenze, gli atteggiamenti e il “controllo percepito” connessi con levaccinazioni intervengono sull’essere in regola (up to date) con le vaccinazioni tra vari gruppi sociodemografici(bianchi ispanici e afro-americani) attraverso 4832 interviste a genitori <strong>di</strong> bambinisotto i 2 anni <strong>di</strong> età del Texas. Identificazione <strong>di</strong> 6 fattori che incidono sugli atteggiamenti e sullecoperture vaccinali, con <strong>di</strong>stinzione in base a caratteristiche socio-demografiche (razza, istruzione,partecipazione a programmi <strong>di</strong> assistenza particolari)Ormai datato (1994). Piccolo contributo economico per la partecipazione allo stu<strong>di</strong>o.65


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 28ENGLISH TITLE When acculturation hurts: the case of immunizationTITOLO ITALIANO Quando acculturazione (materna) fa male: il caso dei vacciniAUTORI Prislin, R. Suarez, L. Simpson, D M. Dyer, J A.ENTEDepartment of Psychology, San Diego State University USAFONTE E DATA DI Social Science & Me<strong>di</strong>cine. 47(12):1947-56, 1998 Dec. PubMed PMID:10075238.PUBBLICAZIONE http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10075238DATA LUOGO RIC. TEXAS, 1994COMITATO ETICO Non <strong>di</strong>chiaratoMETODOLOGIA QUANTITATIVA X (interviste strutturate domiciliari, etero somministrate)OBIETTIVOEsaminare una serie concatenata <strong>di</strong> influenze: dall'acculturazione alle credenze relative alla salute acomportamenti rilevanti rispetto alle vaccinazioni, nell’ipotesi che acculturazione influisca sulleconvinzioni atteggiamenti e sulle responsabilità genitoriali per quanto riguarda l'immunizzazione, lebarriere percepite verso l'immunizzazione, che a sua volta determinano lo stato d'immunizzazione <strong>di</strong>un bambino.(TIPOLOGIA DIInterviste con questionario standar<strong>di</strong>zzato in inglese e spagnolo ad un campione rappresentativo <strong>di</strong>RILEVAZIONE: numero 4832 genitori <strong>di</strong> bambini sotto i 2 anni <strong>di</strong> età del Texas (su 116.000 famiglie considerate, selezionee caratteristichedopo 3 visite domiciliari- contributo per la partecipazione 10$). Informazioni sullo stato vaccinalecampione)controllato o tramite la scheda in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> vaccinazione o tramite gli operatori. Da questo campionesono stati selezionati 2.193 ispanici del Texas (maggioranza -92,3% erano messicano-americani).RISULTATIGli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> immunizzazione relativi a bambini ispanici negli USA hanno portato a risultati contrad<strong>di</strong>toriche suggeriscono che le madri ispaniche non sono omogenee nelle loro pratiche <strong>di</strong> immunizzazione enei fattori che influenzano le decisioni relative alle vacc. Fra i fattori che potenzialmente influenzano lostato <strong>di</strong> immunizzazione, c’è l’acculturazione,(processo attraverso il quale un gruppo si socializza inuna nuova cultura, adottandone il suo linguaggio, i suoi valori e i suoi comportamenti) che sembrapeggiori lo stato in alcuni campi e lo migliora in altri.Sono state analizzate solo le interviste ai 2.193 madri ispaniche; circa la metà del campione consistevain giovani madri (24 anni <strong>di</strong> età o meno), con un basso livello <strong>di</strong> istruzione (meno della scuolasuperiore), e un red<strong>di</strong>to familiare basso (meno <strong>di</strong> $10.000 l'anno). La maggior parte degli intervistatierano sposati, <strong>di</strong>soccupati, senza assicurazione sanitaria, e iscritti nel programma WIC. Il punteggiome<strong>di</strong>o <strong>di</strong> acculturazione era a metà della scala <strong>di</strong> acculturazione (da 0 a 5 M = 3.09), in<strong>di</strong>cando che,nel complesso, il campione era biculturale. L'acculturazione è risultata positivamente correlataall'istruzione, al red<strong>di</strong>to e occupazione e negativamente correlata all'età e iscrizione al WIC. Il 54% deibambini erano adeguatamente immunizzati. Chi era iscritto al programma WIC aveva i figliadeguatamente immunizzati rispetto quelli non iscritti. Chi riceveva AFDC aveva i figli menoadeguatamente immunizzati rispetto a quelli che non ricevevano AFDC. Gli intervistati privi <strong>di</strong>assicurazione sanitaria presentavano la più alta % <strong>di</strong> bambini adeguatamente vaccinati, al contrario <strong>di</strong>chi era coperto dall’assicurazione sanitaria (+ bassa). La % <strong>di</strong> bambini adeguatamente immunizzati infamiglie con assicurazione sanitaria privata è scesa tra i gruppi non assicurati e in quelli con coperturasanitaria. Le madri non sposate avevano una % minore <strong>di</strong> bambini vaccinati in modo adeguato rispettoalle madri sposate.L'acculturazione è risultato un fattore pre<strong>di</strong>ttivo significativo e in<strong>di</strong>pendente dello stato inadeguato <strong>di</strong>immunizzazione. Più acculturati erano gli intervistati maggiore era la probabilità <strong>di</strong> avere figli chenon avevano ricevuto tutti i vaccini necessari. Confrontando le madri negli estremi della scala, lemadri con minore acculturazione avevano 2,6 volte più probabilità <strong>di</strong> avere i loro figli immunizzatirispetto alle madri maggiormente acculturate.CONCLUSIONIL'acculturazione può avere effetto su una vaccinazione attraverso tre percorsi (1). contribuendo adatteggiamenti meno positivi nei confronti dell'immunizzazione (suggerito che la ragione può trovarsinella tendenza della cultura angloamericana dominante <strong>di</strong> prendere per scontato i beneficidell'immunizzazione, mentre si drammatizzano effetti collaterali dannosi che ricevono intensa coperturame<strong>di</strong>atica. Il rischio <strong>di</strong> essere esposti a tali messaggi aumentano con l'acculturazione), (2) a una<strong>di</strong>minuzione del senso responsabilità genitoriale nell’ eseguire l'immunizzazione dei bambini (senso <strong>di</strong>responsabilità genitoriale più forte nei meno acculturati. La famiglia è considerata la singola istituzionepiù importante per gli ispanici con forti sentimenti <strong>di</strong> obblighi familiari) e (3) ad una percezione più forte66


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione Venetoche il costo e il tempo erano una barriera all'immunizzazione dei bambini (percezione <strong>di</strong> più ostacolicome i costi monetari e il tempo probabile risultato <strong>di</strong> fattori oggettivi legati all'occupazione e a unred<strong>di</strong>to maggiore (con possibilità minori <strong>di</strong> ricevere i vaccini costi ridotti o nulli) oltre che a possibilimaggiori pressioni dai posti <strong>di</strong> lavoro in relazione al tempo).STRATEGIELIMITI DELLARICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamentoEventuali note interesseai fini della ricercaI programmi educativi dovrebbero contrastare l'effetto negativo dell'acculturazione sulla vaccinazioneper incoraggiare gli ispanici a preservare le caratteristiche strumentali ad ottenere alti tassi <strong>di</strong>vaccinazione. L’acculturazione da approccio uni<strong>di</strong>rezionale con un rapporto gerarchico tra culture <strong>di</strong>minoranza e maggioranza deve passare ad un modello <strong>di</strong> bi-culturalismo <strong>di</strong>ventando una questione<strong>di</strong> scelta piuttosto che <strong>di</strong> adeguamento passivo alla maggioranza. I programmi rivolti alle minoranzedovrebbero enfatizzare la superiorità <strong>di</strong> immunizzazione rapportati agli atteggiamenti e le pratiche dellaloro cultura <strong>di</strong> origine e <strong>di</strong> incoraggiare gli in<strong>di</strong>vidui a preservarli. Ciò può essere ottenuto mobilitandomembri della comunità a tradurre la loro cultura basata su atteggiamenti positivi versol'immunizzazione in un domanda attiva per le vaccinazioni.I programmi educativi rivolti a membri culturali <strong>di</strong> maggioranza dovrebbero concentrarsi su confrontisociali i cui esiti negativi servono a motivare le persone per prendere misure intese a colmare i <strong>di</strong>variindesiderabili.Utile l’utilizzo <strong>di</strong> vari meto<strong>di</strong> combinati per produrre cambiamenti: campagne <strong>di</strong> persuasione ritagliateattentamente su misura per motivare le madri a pensare a quello che possono prevenire con i vaccini,le politiche che prevedono le vaccinazioni come con<strong>di</strong>zione preliminare per l'ammissione <strong>di</strong> unbambino alle strutture <strong>di</strong> accoglienza o per beneficiare <strong>di</strong> assistenza pubblica, ridurre le barriere per levaccinazioni offrendo immunizzazioni a basso o nessun costo in luoghi e in orari convenienti ai genitoricon bambini piccoli.stu<strong>di</strong>o trasversale che limita le conclusioni: gli effetti <strong>di</strong> acculturazione sull'immunizzazione cambianonel corso del tempo solo uno stu<strong>di</strong>o longitu<strong>di</strong>nale è in grado <strong>di</strong> rilevare se gli effetti o i processi cheme<strong>di</strong>ano gli effetti <strong>di</strong> acculturazione cambino l'immunizzazione nel tempo. Possibilità <strong>di</strong> non averconsiderato tutte le credenze rilevanti attraverso i quali l'acculturazione influiva sulle vaccinazioniNon menzionatiStu<strong>di</strong>o datato; può essere considerato in un’ottica futura nei confronti degli immigrati che per orapresentano alti tassi <strong>di</strong> vaccinazione ma che in futuro con l’acculturazione potrebbero <strong>di</strong>minuirel’adesione alle vaccinazioni67


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 29ENGLISH TITLE Factors affecting uptake of childhood immunisation: a Bayesian synthesis of qualitative and quantitativeevidenceTITOLO ITALIANO Fattori che influiscono sulla <strong>di</strong>ffusione delle vaccinazioni dell'infanzia: una sintesi bayesiana <strong>di</strong>prove qualitative e quantitative.AUTORI Roberts, Karen A. Dixon-Woods, Mary. Fitzpatrick, Ray. Abrams, Keith R. Jones, David R.ENTEEpidemiology and Public Health, University of LeicesterFONTE E DATA DI Lancet. 360(9345):1596-9, <strong>20</strong>02 Nov 16. PubMed PMID:12443615.PUBBLICAZIONE http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12443615DATA LUOGO UK <strong>20</strong>00?DELLA RICERCACOMITATO ETICO NON SEGNALATOMETODOLOGIA QUALI-QUANTITATIVAOBIETTIVOIn<strong>di</strong>viduare e comprendere i fattori che influenzano la flessione delle vaccinazioni infantili raccomandate.(TIPOLOGIA DI Usato un approccio bayesiano alla meta-analisi. Sono stati combinati e valutati alcuni fattori evidenziatiRILEVAZIONE: n. e da 11 stu<strong>di</strong> qualitativi e 32 stu<strong>di</strong> quantitativi (dal 1990 al 1999) che incidono sulle vaccinazioni infantili. Icaratteristicherevisori hanno letto gli stu<strong>di</strong> qualitativi in modo casuale (numeri <strong>di</strong> cartelle casuali), hanno estratto i fattoricampione)da ogni ricerca che pensavano fosse stato identificato dalla ricerca, e hanno in<strong>di</strong>cato la loro importanzarelativa.Da una prospettiva Bayesiana (16, 17), la sintesi delle prove <strong>di</strong> ricerca è un processo decisionale <strong>di</strong>ricercatori che prendono decisioni accostandosi alle prove NON in isolamento: preconcetti, giu<strong>di</strong>zisoggettivi, e l’accesso a risorse esterne <strong>di</strong> prove modellano l’interpretazione. Il teorema <strong>di</strong> Baye definisceil processo da cui queste iniziali fonti <strong>di</strong> informazione, formalmente espresse come una <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>probabilità (il cosiddetto pre-<strong>di</strong>stribuzione), dovrebbe essere mo<strong>di</strong>ficato per produrre un assestamento <strong>di</strong>prove correnti.Dopo la revisione delle prove qualitative, le opinioni soggettive preesistenti si sono sostanzialmentespostate e sono <strong>di</strong>ventate più consensuali.RISULTATI ELe cadute nei livelli <strong>di</strong> vaccinazione del morbillo, parotite e rosolia (MMR) nel Regno Unito e il continuo<strong>di</strong>battito su come rispondere a questa situazione sottolineano l'importanza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e comprendere ifattori che influenzano la flessione delle vaccinazioni infantili raccomandate.Il combinare sia dati quantitativi che quantitativi può evidenziare dati non emersi da uno dei 2 tipi <strong>di</strong>ricerca e/o mo<strong>di</strong>ficare il grado <strong>di</strong> importanza rilevato da uno solo delle 2 tipologie <strong>di</strong> dati.La combinazione dei due tipi <strong>di</strong> ricerca ha permesso <strong>di</strong> evidenziare un grado <strong>di</strong>verso d’importanza deifattori che incidono sulla scelta vaccinale facendo emergere la salute del bambino (salute del bambino ilgiorno dell’appuntamento vaccinale o la presenza <strong>di</strong> altre patologie) e i “cre<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cati” (rischi percepiti ,danni cerebrali, suscettibilità e vulnerabilità percepita) come i principali fattori nella scelta vaccinale.L’importanza dei me<strong>di</strong>a, evidenziata solo da stu<strong>di</strong> qualitativi non era stata rilevata da stu<strong>di</strong> quantitativiCONCLUSIONILIMITI DELLARICERCAConflitto <strong>di</strong> interessiEventuali note epertinenza ai fini dellaricercaL’uso <strong>di</strong> una ricerca solo qualitativa o quantitativa potrebbe non identificare tutti i fattori rilevanti, o rischia<strong>di</strong> portare decisioni inadeguate sulla loro importanza, e potrebbe portare alla formulazione inappropriata<strong>di</strong> politiche basate sull’evidenza. L'ulteriore sviluppo dei meto<strong>di</strong> utilizzati nello stu<strong>di</strong>o potrebbe consentirela sintesi rigorosa delle prove qualitative e quantitative in questo e in altri contesti.Meta-analisi non definitiva; necessità <strong>di</strong> ulteriori sviluppi per considerare l’intera scala formale e sintesirigorose <strong>di</strong> prove qualitative e quantitative.Non <strong>di</strong>chiaratiPresentazione <strong>di</strong> un metodo <strong>di</strong> analisi combinando i dati raccolti da stu<strong>di</strong> qualitativi e quantitativi.Evidenziata l’importanza <strong>di</strong> associare stu<strong>di</strong> qualitativi a quelli quantitativi per una sintesi più rigorosa deidati per fornire prospettive complete e una formulazione <strong>di</strong> politiche vaccinali e buone pratiche <strong>di</strong> salutepiù appropriate.68


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 30ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEDifferences in risk factors for partial and no immunisation in the first year of life: Prospective cohortstudy.Le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> rischio per la parziale e non vaccinazione nel primo anno <strong>di</strong> vita:stu<strong>di</strong>o prospettico <strong>di</strong> coorte.Samad, Lamiya; Tate, A. Rosemary; Dezateux, Carol; Peckham, Catherine; Butler, Neville;Bedford, Helen.Institute of Child Health, LondonBMJ: British Me<strong>di</strong>cal Journal. Vol.332(7553), Jun <strong>20</strong>06, pp. 1312-1313. PubMed PMID:16740559;http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16740559DATA LUOGO DELLA Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda - gennaio <strong>20</strong>02RICERCACOMITATO ETICO SI XMETODOLOGIAQUANTITATIVA XOBIETTVOStu<strong>di</strong>o esplorare se i fattori <strong>di</strong> rischio, compresi i motivi addotti dalle madri, <strong>di</strong>fferiscono tra i bambiniche sono parzialmente vaccinati e coloro che sono del tutto non vaccinati, e quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare sesono necessari interventi <strong>di</strong>fferenti per massimizzare la <strong>di</strong>ffusione delle vaccinazioni per questigruppi.(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)Analisi <strong>di</strong> dati dello stu<strong>di</strong>o longitu<strong>di</strong>nale Millennium.Rilevazione su 18.488 bambini nati tra il settembre <strong>20</strong>00 e il gennaio <strong>20</strong>02, residenti nel RegnoUnito all'età <strong>di</strong> 9 mesi dello stato <strong>di</strong> vaccinazione a 9 mesi <strong>di</strong> età, <strong>di</strong>viso in completamentevaccinati, parzialmente vaccinati e non vaccinati. Il campione è stato <strong>di</strong>viso in base al paese delRegno Unito e i quartieri per rappresentare adeguatamente i bambini appartenenti a minoranzeetniche, ambienti svantaggiati, e i tre paesi celtici.Compilazione da parte delle mamme <strong>di</strong> una scheda che elencava i vaccini primari (i primi vaccinidati a 2, 3 e 4 mesi <strong>di</strong> età nel Regno Unito) chiedendo loro quali e quanti <strong>di</strong> questi avevano fattosomministrare al figlio.RISULTATIIn generale nel Regno Unito, il 3.3% dei neonati sono stati parzialmente vaccinati e l’1.1% non sonostati vaccinati; tali tassi erano più alti in Inghilterra (3.6% e 1.3%, rispettivamente, p 40 anni) e istruiterispetto a quelle che vaccinano parzialmenteInterventi per ridurre la vaccinazione incompleta nella prima infanzia necessitano <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi approcci.Oltre ad enfatizzare l'importanza dei servizi <strong>di</strong> vaccinazione accessibili per le famiglie socialmentesvantaggiate, che possono includere la vaccinazione in occasioni opportune e domiciliare, lo stu<strong>di</strong>osuggerisce che <strong>di</strong>versi interventi sono necessari per promuovere la <strong>di</strong>ffusione della vaccinazione frale madri più anziane e più istruite che rifiutano le vaccinazioni primarie.Non <strong>di</strong>chiaratoNon riportati69


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoEventuali note epertinenza ai fini dellaricercaStu<strong>di</strong>o longitu<strong>di</strong>nale prospettico molto esteso che rapporta lo stato <strong>di</strong> vaccinazione (vacc.totalmente , vacc. parzialmente, non vaccinati) con fattori demografici e sociali. Si evidenzia che lanon vaccinazione completa si associa più significantemente con madri più anziane e istruite, mentrela vaccinazione parziale con fattori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio sociale. Prevede approcci <strong>di</strong>versi a seconda seadesione parziale o rifiuto delle vaccinazioni.70


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 31ENGLISH TITLE How to optimise the coverage rate of infant and adult immunisations in EuropeTITOLO ITALIANO Come ottimizzare i tassi <strong>di</strong> copertura delle vaccinazione nell'infanzia e negli adulti in EuropaAUTORI Schmitt HJ, Booy R, Aston R, Van Damme P, Schumacher RF, Campins M, Rodrigo C, Heikkinen T,Weil-Olivier C, Finn A, Olcén P, Fedson D, Peltola H. How to optimise the coverage rate of infant andadult immunisations in Europe. BMC Med. <strong>20</strong>07 May 29; 5:11.ENTEFONTE DATA PUBBL.DATA LUOGO DELLARICERCACOMITATO ETICOOBIETTIVOMETODOLOGIA(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numeroe caratteristichecampione)RISULTATI ECONCLUSIONI1Infectious Diseases Service at the Zentrum für Präventive Pä<strong>di</strong>atrie, Mainz, Germany, 2 National Centre for ImmunisationResearch & Surveillance (NCIRS), Australia, 3 Stoneyacre, UK, 4 Centre for the Evaluation of Vaccination, University ofAntwerp, Belgium, 5 Clinica Pe<strong>di</strong>atrica, Universita' degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Brescia, 6 Servicio de Me<strong>di</strong>cina Preventiva y Epidemiología,Hospital Vall d'Hebron, Universitat Autònoma de Barcelona, 7 Hospital Universitari Barcelona, Spain, 8 Department ofPe<strong>di</strong>atrics, Turku University Hospital, Finland, 9 Hospital Louis Mourier, Colombres, France, 10 Institute of Child Life and Health,University of Bristol, UK, 11 Department of Clinical Microbiology and Immunology, Örebro University Hospital, Sweden, 12France 13 HUCH Hospital for Children and Adolescents, Helsinki, FinlandPublished: 29 May <strong>20</strong>07 BMC Me<strong>di</strong>cine <strong>20</strong>07, 5:11 doi:10.1186/1741-7015-5-11 PubMedPMID:17535430; http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17535430Francoforte, Germania <strong>20</strong>04 (Meeting, il manoscritto è stato successivamente elaborato)NOIn<strong>di</strong>viduare i punti nodali su cui investire per migliorare la copertura vaccinale in Europa e proporredelle soluzioni.Sintesi <strong>di</strong> un summit <strong>di</strong> esperti in<strong>di</strong>pendenti con analisi <strong>di</strong> letteraturaL’articolo riassume i risultati <strong>di</strong> un Summit del SIEVE (Comitato <strong>di</strong> esperti in<strong>di</strong>pendenti sullevaccinazioni dell’Università <strong>di</strong> Mainz) riunitosi in un speciale vertice (Summits of IndependentEuropean Vaccination Experts) che ha affrontato la percezione dei vaccini tra il pubblico e glioperatori sanitari (MMG e PLS).e ha <strong>di</strong>scusso come migliorare la copertura dei vaccini in Europa,attraverso un’analisi della letteraturaSono stati in<strong>di</strong>viduati molteplici fattori che fanno da ostacolo alla vaccinazioni in Europa.Nei paesi sviluppati, in generale, il pubblico ha una visione positiva dei vaccini e ritiene importante lavaccinazione. Diversi stu<strong>di</strong> però mostrano che la situazione è piuttosto variabile e che le personesoltanto “moderatamente convinte” dei vaccini superano quelle “molto convinte”. La causa <strong>di</strong>quest’incertezza sono le numerose preoccupazioni e i preconcetti che ruotano attorno allevaccinazioni. Tali preoccupazioni sono raramente basate su prove scientifiche. Infatti, il pubblico è“ignorante” riguardo i problemi <strong>di</strong> sicurezza dei vaccini e <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong> rivelano che esso si ritienescarsamente informato. Il successo dei vaccini ha portato a <strong>di</strong>menticare gli effetti delle malattie cheessi prevengono lasciando spazio alle preoccupazioni circa gli effetti collaterali dei vaccini stessi, <strong>di</strong>fattiil pubblico si è <strong>di</strong>mostrato molto più propenso a vaccinarsi in prospettiva <strong>di</strong> un viaggio all’estero: inEuropa le malattie infettive gravi sono viste come problema <strong>di</strong> altre aree del mondo.I me<strong>di</strong>a svolgono un importante ruolo nell’informare l’opinione del pubblico, ma la qualità delleinformazioni è variabile ed esse sono esposte a toni sensazionalistici, perciò molte persone hanno unaforte opinione sui vaccini senza essere veramente informate a riguardo. Inoltre una rumorosa lobbyanti vaccinale usa efficientemente Internet per <strong>di</strong>ffondere il suo messaggio. Nonostante i me<strong>di</strong>apossano svolgere un ruolo positivo nel promuovere la vaccinazione ed informare il pubblico, piùspesso sono stati i primi responsabili a dare cre<strong>di</strong>to ai falsi allarmi circa i vaccini.Una comunicazione positiva è dunque fondamentale per mantenere alti i livelli <strong>di</strong> coperturavaccinale in Europa. (1) Il pubblico merita le migliori, più atten<strong>di</strong>bili e aggiornate informazioni suivaccini, (2) la comunicazione dev’essere “positiva” e non “<strong>di</strong>fensiva” e (3) indurre a vedere lavaccinazione come una pratica <strong>di</strong> “buona genitorialità”, (4) campagne specifiche dovrebberoconcentrarsi su un’utenza specifica (genitori, adolescenti,…), (5) anche l’atteggiamento dell’utentedovrebbe essere definito e affrontato in maniera <strong>di</strong>versa (alcuni stu<strong>di</strong> hanno sud<strong>di</strong>viso l’atteggiamentoverso i vaccini oltre gli estremi pro e contro). Nonostante la formazione del pubblico <strong>di</strong>a buoni risultati imeto<strong>di</strong> più efficaci non sono ancora chiari ed è probabile che un approccio integrato su vari livelli,europeo, nazionale e regionale, sia l’opzione migliore.Gli operatori sanitari hanno una posizione chiave nella <strong>di</strong>ffusione dei vaccini. Oltre ad essere iconduttori principali dei programmi <strong>di</strong> vaccinazione sono anche la fonte principale <strong>di</strong> informazioni suivaccini tanto che la loro opinione conta più <strong>di</strong> quella dei genitori o dei pazienti stessi al momento <strong>di</strong>compiere una scelta. Il fattore determinante per l’accettazione è l’atteggiamento dell’operatore, le sue71


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCAFinanziamentoEventuali note epertinenza ai fini dellaricercaopinioni sulla sicurezza del vaccino sono fondamentali nel determinare se i vaccini saranno o nonsaranno accettati. Tutto ciò si estende anche a infermieri e farmacisti, ostetriche e maestre d’asilo chepossono avere un ruolo importante nell’informare il grande pubblico.Nonostante abbiano un atteggiamento generalmente positivo nei confronti della vaccinazione, il livello<strong>di</strong> informazione degli operatori sulla vaccinazione non è sempre ottimale. L’educazione suivaccini è stata quasi del tutto assente nei programmi universitari fino agli ultimi anni i quali hanno vistoun rinnovo dei piani <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina. La stessa cosa dovrebbe essere fatta per i corsi <strong>di</strong>infermieristica e farmaceutica. Ad ogni modo uno stu<strong>di</strong>o che analizzi lo stato dell’insegnamento suivaccini attuale sarebbe da fare come primo passo per migliorare il sistema.Agli operatori mancano spesso informazioni precise su temi specifici e molti hanno opinioni sbagliatesulle controin<strong>di</strong>cazioni. La principale fonte d’informazione riportata sono le riviste scientifiche, maanche gli operatori più preparati necessitano <strong>di</strong> più informazioni sui nuovi vaccini. Essi ritengono <strong>di</strong>essere male equipaggiati per informare i genitori e lamentano, l’assenza <strong>di</strong> materiale user-friendly, e <strong>di</strong>informazioni critiche durante gli allarmi vaccinali. Desiderano informazioni tempestive ed accurate peraffrontare le preoccupazioni dei genitori. Una soluzione potrebbe essere un progetto come l’Infovac( § scheda analisi bibliografica 33).La mancanza <strong>di</strong> tempo degli operatori è una causa importante <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> vaccinazionesprecate ed essi la considerano il principale ostacolo alla comunicazione del rapporto rischiobeneficiodel vaccino. Inoltre occorre più tempo per rispondere alle preoccupazioni dei genitorigenerate da notizie allarmistiche. Le pratiche che hanno consentito più tempo per le visite e hannoutilizzato più attività <strong>di</strong> promozione della vaccinazione sono state riconosciute avere un maggiore tasso<strong>di</strong> vaccinazione.Sarebbero da istituire sistemi <strong>di</strong> sollecito per la popolazione e dei sistemi informatici cheinformino gli operatori sullo stato vaccinale dei loro pazienti. Questi sistemi potrebbero forniredati sulla copertura vaccinale locale, dati importanti per valutare l’efficacia delle strategie <strong>di</strong> interventoin atto. In più, potrebbero essere utilizzati per monitorare gli eventi avversi e registrare le rispostecomportamentali dei pazienti.Ogni occasione per vaccinare dovrebbe essere sfruttata. Anche un facile accesso allavaccinazioni in contesti non tra<strong>di</strong>zionali sarebbe utile, ad esempio asili nido o visite a domicilio. I centri<strong>di</strong> vaccinazione dovrebbero essere aperti in orari facilitati come la sera e durante il week-end.L’aumento <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> vaccinazione aumenta la copertura vaccinale, così come deleghe cheautorizzino infermieri e farmacisti a somministrare la vaccinazione. Tali provve<strong>di</strong>menti sono stati<strong>di</strong>mostrati essere più efficaci dei promemoria.Dovrebbe essere istituita una settimana europea delle vaccinazioni (istituita nel <strong>20</strong>05).Non riportatiStiftung Präventive Pä<strong>di</strong>atrie, Università Johannes-Gutenberg, Mainz, GermaniaL’articolo riassume i risultati <strong>di</strong> un Summit del SIEVE (Comitato <strong>di</strong> esperti in<strong>di</strong>pendenti sullevaccinazioni dell’Università <strong>di</strong> Mainz) riunitosi nel Summits of Independent European VaccinationExperts (<strong>20</strong>04) che ha affrontato, attraverso un’analisi della letteratura, la percezione dei vaccini tra ilpubblico e gli operatori sanitari (MMG e PLS) e ha <strong>di</strong>scusso le strategie per migliorare la copertura deivaccini in Europa.72


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 32ENGLISH TITLE Parents concerned about vaccine safety: Differences in race/ethnicity and attitudesTITOLO ITALIANO I genitori preoccupati per la sicurezza del vaccino: le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> razza / etnia e atteggiamenti.AUTORI Shui, Irene M. Weintraub, Eric S. Gust, Deborah A.ENTEImmunization Safety Office, Office of the Chief Science Officer, Centers for Disease Control andPrevention ATLANTAFONTE E DATAPUBBL.American Journal of Preventive Me<strong>di</strong>cine. 31(3):244-51, <strong>20</strong>06 Sep PubMed PMID:16905036.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16905036DATA LUOGODELLA RICERCAMaggio-giugno <strong>20</strong>04 attraverso ConsumerStyles Sondaggio un sondaggio annuale inviato negli StatiUsa contigui ad Atlanta e nel Distretto <strong>di</strong> ColumbiaCOMITATO ETICO Non menzionatoMETODOLOGIA QUANTITATIVA X QUALITATIVA XOBIETTIVI FASE 1 misurare la prevalenza <strong>di</strong> genitori con preoccupazioni legate alla sicurezza delle vaccinazioni, inparticolare <strong>di</strong> quelli con alto livello <strong>di</strong> preoccupazione; determinare le caratteristiche demografiche e gli atteggiamenti tipici <strong>di</strong> questo sottogruppo <strong>di</strong> genitori; determinare i fattori che influenzano questi genitori, ad avere vaccinato comunque i loro bambini.Fase 2: esplorare ulteriormente le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> razza/etniche emerse dai risultati della 1° fase, econfrontare gli atteggiamenti <strong>di</strong> immunizzazione dei genitori ispanici (sia in bianco e nero) e non-ispanicinero con quelle dei genitori non-ispanici bianchi.(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE:numero ecaratteristichecampione)Invio via mail <strong>di</strong> 10.000 i questionari a un campione casuale stratificato, dati poi ponderati sulla base S. U.Censimento Current Population Survey (sesso, età, razza / etnia, red<strong>di</strong>to, e per la <strong>di</strong>mensione dellafamiglia) L’analisi dei dati svolta nel <strong>20</strong>06 e limitata a genitori con almeno un bambino <strong>di</strong> età


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCAConflitto <strong>di</strong> interessie finanziamentoEventuali noteUtilità ai fini dellaricercapreoccupati dei genitori bianchi, hanno più probabilità <strong>di</strong> un atteggiamento negativo nei confronti delfornitore <strong>di</strong> cure me<strong>di</strong>che dei loro figli, e più probabilità che siano più preoccupati della sicurezza degliingre<strong>di</strong>enti del vaccino.Conclusioni dei ricercatori• In questa epoca <strong>di</strong> scarsa familiarità con le malattie prevenibili con vaccino, anche i genitori chehanno vaccinato i loro bambini possono essere preoccupati dei rischi <strong>di</strong> immunizzazione.• I genitori con alto livello <strong>di</strong> preoccupazione hanno più probabilità <strong>di</strong> avere atteggiamenti negativinei confronti dell’operatore sanitario dei propri figli in particolare manca la fiducia e non trovanofacile parlare con lui.• Quelli con il più alto livello <strong>di</strong> preoccupazione è più probabile che smettano <strong>di</strong> vaccinare i loro figlise le loro preoccupazioni non vengono affrontate.• Questo stu<strong>di</strong>o evidenzia il ruolo fondamentale che i fornitori <strong>di</strong> assistenza sanitaria possonosvolgere per affrontare le preoccupazioni dei genitori sulla sicurezza delle vaccinazioni.Anche se i dati sono stati ponderati per tenere conto <strong>di</strong> bias <strong>di</strong> mancata risposta, il tasso <strong>di</strong> risposta è statorelativamente modesto (62%), e informazioni su coloro che non rispondono non sono state ottenute.L'effetto <strong>di</strong> questo bias potrebbe essere sia a favore o a sfavore rispetto all'ipotesi che gli intervistatisarebbero stati <strong>di</strong>versi da coloro che non hanno risposto.Non <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una misura valida per valutare lo stato <strong>di</strong> immunizzazione (scheda <strong>di</strong> vacc. o recordsanitario). L’auto <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> aver vaccinato il figlio non risulta conforme ai tassi <strong>di</strong> copertura vaccinaleattuale negli USA, ciò suggerisce che alcuni genitori riportano erroneamente lo stato vaccinale del lorobambino e / o che vi sia un bias <strong>di</strong> desiderabilità sociale.Infine, i dati sono trasversali e le associazioni <strong>di</strong>mostrate non possono determinare causalità.Non <strong>di</strong>chiaratoQuesto stu<strong>di</strong>o è stato condotto in seguito ad uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> focus-group sulle motivazioni <strong>di</strong> madri nere cheesprimono un alto grado <strong>di</strong> preoccupazione sulla sicurezza dell’immunizzazione che però aveva il limitedella generalizzabilità (il campione solo <strong>di</strong> Atlanta) e mancava la comparazione tra gruppi; questo stu<strong>di</strong>oriprende i temi risultanti dai focus group attraverso l’invio <strong>di</strong> questionari a livello nazionale permettendoadeguate analisi statistiche (approccio misto).Valutazione <strong>di</strong> 515 su 2839 questionari <strong>di</strong> genitori con alto grado <strong>di</strong> preoccupazione messa inrelazione a caratteristiche socio-demografiche (razza istruzione, red<strong>di</strong>to) e atteggiamenti associati.Vengono riportate le motivazioni principali per la scelta <strong>di</strong> vaccinare o meno.74


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 33ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA PUBBL.DATA LUOGO RICERCACOMITATO ETICOOBIETTIVOMETODOLOGIA(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)DESCRIZIONEPROGETTOSVILUPPI FUTURILIMITI DELLA RICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamentoEventuali note epertinenza ai fini dellaricercaHow to improve communication on vaccine issues at the national level? Infovac-Ped: an examplefrom SwitzerlandCome migliorare la comunicazione sulle questioni vaccinali a livello nazionale? INFOVAC-PED: un esempio dalla SvizzeraClaire-Anne Siegrist a , Daniel Desgrandchamps b , Ulrich Heininger c , Bernard Vaudaux daDepartment of Pe<strong>di</strong>atrics and Pathology, Center for Vaccinology and Neonatal Immunology,University of Geneva, Switzerland b Neufeldweg 10, 6340 Baar, Switzerland c Universitäts-Kinderspital beider Basel, Switzerland d Lausanne, SwitzerlandVaccine <strong>20</strong> (<strong>20</strong>02) S98–S100 PubMed PMID:11587825.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11587825<strong>20</strong>00, SvizzeraNOCreare una rete <strong>di</strong> esperti <strong>di</strong> vaccinazione che risponda a qualsiasi domanda da parte dei me<strong>di</strong>ciprivati e che <strong>di</strong>stribuisca un bollettino con le informazioni pertinenti più aggiornate.presentazione <strong>di</strong> esperienza/strategiaSERVIZIO DI RISPOSTA AI QUESITI + NEWSLETTER offerto a tutti i 1600 pe<strong>di</strong>atri con stu<strong>di</strong>oprivato della Svizzera, me<strong>di</strong>ante iscrizione al servizio stesso.La rete informativa è raggiungibile tramite e-mail o fax ed è composta da esperti <strong>di</strong> malattieinfettive pe<strong>di</strong>atriche con competenze specifiche nelle vaccinazioni dell’università <strong>di</strong> Ginevra cherispondono telefonicamente entro le 24 -48h. Questi comunicano intensamente fra loro e con tutti ipartner del campo vaccinale (Ufficio federale della sanità pubblica, i produttori dei vaccini, societàaccademiche, etc…) per garantire la massima armonizzazione delle risposte e una consulenzaottimale. L’iscrizione al servizio è gratuito e senza limiti <strong>di</strong> domande o <strong>di</strong> complessità delle stesse.Un’analisi delle prime 350 domande pervenute al servizio mostra (1)che non c’è relazione fra ledomande relative ad uno specifico vaccino e la sua copertura (influenza=MPR), (2) che 1/4 delledomande concerne problemi <strong>di</strong> sicurezza, (3) che si riferiscono più spesso a casi specifici piuttostoche ad in<strong>di</strong>cazioni generali, (4) che sono spesso complesse e necessitano <strong>di</strong> analisi della letteraturae confronto da parte degli esperti del servizio prima <strong>di</strong> fornire una risposta.INFOVAC-PED produce bollettini mensili che invia per e-mail e fax ai suo iscritti. Essi sonorevisionati dal Comitato Svizzero sull’Immunizzazione e contengono: (1) news dall’Ufficio federaledella sanità pubblica, (2) dai produttori <strong>di</strong> vaccini, (3) dalla letteratura scientifica e dai me<strong>di</strong>a, e (4) lerisposte alle domande più frequenti pervenute durante il mese precedente. Quest’ultimo elementopermette <strong>di</strong> evitare che le stesse domande vengano inoltrate più volte al servizio. I bollettinipermettono inoltre <strong>di</strong> fornire imme<strong>di</strong>atamente informazioni in risposta alle segnalazioni dei me<strong>di</strong>acome il ritiro <strong>di</strong> un vaccino in un altro paese o il lancio <strong>di</strong> una campagna <strong>di</strong> vaccinazione in un piccolo<strong>di</strong>stretto della Svizzera. Sarebbe bene che il servizio si espandesse, sia come utenza sia comeconsulenti che finanziatori. Il rapido successo <strong>di</strong> questa nuova iniziativa sottolinea la necessità <strong>di</strong>supportare meglio i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> prima linea. La modalità della comunicazione <strong>di</strong>retta comunque sembraaver funzionato bene ed essere preferibile ad un sito web. Ovviamente un’iniziativa simile sarebbe <strong>di</strong>grande successo anche in altri paesi europei.(<strong>20</strong>11- sviluppo in svizzera a tutti i me<strong>di</strong>ci, realizzazione sito(http://www.infovac.ch/index.php?Itemid=321), tuttora in<strong>di</strong>pendenti dalle casefarmaceutiche, istituito in Francia <strong>20</strong>03, Marocco, Ungheria <strong>20</strong>07)L’articolo è datato, il servizio potrebbe essersi evoluto in qualsiasi <strong>di</strong>rezione ed essere andatoincontro a <strong>di</strong>verse trasformazioni.Non sono state accettate offerte <strong>di</strong> finanziamento da parte dei produttori <strong>di</strong> vaccini per mantenere lamassima cre<strong>di</strong>bilità. I finanziatori sono la Fondazione Mérieux (Lione, Francia), l’università <strong>di</strong>Ginevra, l’Ufficio federale della Sanità Pubblica e la Società Svizzera dei Pe<strong>di</strong>atriInteressante servizio <strong>di</strong> risposta ai quesiti + newsletter (NL) offerto ai 1600 pe<strong>di</strong>atri elvetici privati.INFOVAC-PED ha l’obiettivo <strong>di</strong> creare una rete <strong>di</strong> esperti <strong>di</strong> vaccinazione che risponda a qualsiasidomanda da parte dei me<strong>di</strong>ci privati e che <strong>di</strong>stribuisca un bollettino con le informazioni pertinenti piùaggiornate. L’articolo riporta le caratteristiche dei quesiti (350) e i temi trattati nelle NL perio<strong>di</strong>che.75


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 34ENGLISH TITLE Why do parents decide against immunization? The effect of health beliefs and health professionalsTITOLO ITALIANO Perché i genitori decidono <strong>di</strong> non vaccinare? L'effetto delle credenze sulla salute e gli operatorisanitariAUTORI Smailbegovic, M S. Laing, G J. Bedford, H.ENTEChild Health Department, City and Hackney Primary Care TrustFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEChild: Care, Health & Development. 29(4):303-11, <strong>20</strong>03 Jul. . PubMed PMID:12823336.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12823336DATA LUOGO DELLA <strong>20</strong>00, UK Hackney ,quartiere lon<strong>di</strong>nese <strong>di</strong>sagiato con bassa copertura vaccinaleRICERCACOMITATO ETICO SI X (East London and City Health Authority)METODOLOGIA QUANTITATIVA X QUALITATIVA XOBIETTIVOEsplorare le conoscenze, le attitu<strong>di</strong>ni e le preoccupazioni relative all'immunizzazione dei genitori i cuifigli non hanno completato il calendario raccomandato <strong>di</strong> immunizzazione, in un quartiere <strong>di</strong>sagiato <strong>di</strong>(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numeroe caratteristichecampione)RISULTATI ECONCLUSIONISTRATEGIECONSIDERAZIONILIMITI DELLARICERCALondra a bassa copertura vaccinale.Invio <strong>di</strong> un questionario anonimo e lettera esplicativa ai genitori dei bambini che a 18 mesi d’età nonavevano completato il percorso <strong>di</strong> immunizzazione. Un numero identificativo permetteva <strong>di</strong> riconoscerei non rispondenti, con l’invio <strong>di</strong> un 2° questionario a chi non rispondeva 3 settimane dopo il 1°invio. Ilquestionario era composto da domande chiuse e aperte che coprivano fonti e utilità delle informazionisull'immunizzazione, le ragioni delle mancate vaccinazioni, i rischi percepiti dell’immunizzazione, laconoscenza delle malattie in<strong>di</strong>viduali e l'uso <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cine alternative. La percezione da parte dei genitoridella gravità delle malattie infantili è stato esplorato utilizzando risposte classificate: me<strong>di</strong>o, serio, moltoserio. Una sezione era focalizzata sulla raccolta dei dati socioeconomici e demografici. Di 149 bambiniidentificati dal database, 79 questionari sono stati restituiti e 68 analizzati (i restanti o non sono statiraggiunti o erano stati già vaccinati). 88% madri, 48% bianchi, 48% hanno completato la scuoladell’obbligo. 10 madri hanno poi accettato <strong>di</strong> essere intervistate in profon<strong>di</strong>tà (tutte con grossi dubbisul MMR pur avendo vaccinato, con grande bisogno informativo).MMR e meningite C sono le vaccinazioni con più bassa copertura, solo 4 bambini non avevano fattoalcuna vaccinazione. Il timore principale espresso dai genitori è la sicurezza dei vaccini. C'era poca<strong>di</strong>fferenza tra gruppi etnici alle risposte date: 24/37 (65%) rispondenti bianchi hanno <strong>di</strong>chiarato dubbisulla sicurezza dei vaccini e effetti secondari come ragioni principali per la mancata immunizzazione,come 22/31 (71%), nel gruppo non bianco hanno <strong>di</strong>chiarato la mancanza <strong>di</strong> informazione o nessunmotivo apparente per la non immunizzazione. I Professionisti sanitari erano la fonte informativamaggiormente usata (però 30% insod<strong>di</strong>sfatti, perché temevano che celassero informazioni sullasicurezza), ma la maggior parte dei genitori (45/68) ha utilizzato tre o più fonti <strong>di</strong> informazione.Qualcuno è stato consigliato dal proprio me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> non vaccinare. Un terzo (33/68, 34%) degliintervistati avevano la percezione che alcuni vaccini erano più rischiosi della malattia, c’erano dubbisulle conseguenze a lungo termine (MMR e autismo). Solamente il 6% (4/68) degli intervistati harisposto <strong>di</strong> non aver alcun dubbio verso le immunizzazioni. La meningite era considerata la malattia piùseria. La me<strong>di</strong>cina complementare veniva usata dal 29% (<strong>20</strong>/68) ma nessuno intendeva usarlo al postodella vaccinazione convenzionale. Le 10 interviste approfon<strong>di</strong>te evidenziano dubbi in particolare suMMR e autismo.I risultati mettono in luce la complessità del processo decisionale attorno all'immunizzazione infantile e<strong>di</strong>mostra che le credenze sanitarie giocano un ruolo critico sulla copertura. Attenzione a nonaumentare le <strong>di</strong>suguaglianze in salute: in una popolazione multiculturale e <strong>di</strong>versificata, i professionistisanitari devono essere capaci <strong>di</strong> fornire informazioni accurate che sono ritagliati sui fabbisogni dellasingola famigliaLa generalizzabilità delle scoperte sono limitate da piccole cifre e dal fatto che il gruppo stu<strong>di</strong>atopotrebbe non essere rappresentativo <strong>di</strong> una popolazione più vasta.L'errore <strong>di</strong> non rispondere è purtroppo la maggiore limitazione, dato che lo stato <strong>di</strong> immunizzazione <strong>di</strong>chi non ha risposto <strong>di</strong>fferiva un poco76


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoDichiarazione conflitto<strong>di</strong> interessiEventuali notePertinenza e utilità dellaricercaNon compareIn UK non c’è l’obbligo, quin<strong>di</strong> situazione simile alla nostra. Ricadute dell’articolo su MMR e autismo,anche se non viene citato. Campione piccolo. Si pone l’attenzione alle <strong>di</strong>suguaglianze in salute. Hannodato un numero identificativo progressivo dei questionari e quin<strong>di</strong> sanno chi non ha risposto. Dati <strong>di</strong>processo interessanti sull’accuratezza del sistema <strong>di</strong> rilevazione delle vaccinazioni.Stu<strong>di</strong>o su 68 madri <strong>di</strong> un quartiere lon<strong>di</strong>nese <strong>di</strong>sagiato con bassa copertura vaccinale tramitequestionario con successive 10 interviste approfon<strong>di</strong>te che ha l’obiettivo <strong>di</strong> esplorare le conoscenze, leattitu<strong>di</strong>ni e le preoccupazioni relative all'immunizzazione dei genitori i cui figli non hanno completato ilcalendario raccomandato <strong>di</strong> vaccinazione.77


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 35ENGLISH TITLE Choosing not to immunize: are parents making informed decisions?.TITOLO ITALIANO Scegliere <strong>di</strong> non vaccinare: i genitori prendono decisioni informate?.AUTORI Sporton, R K. Francis, S A.ENTEPharmacy Department, Lister Hospital, East and North Herts NHS TrustFONTE E DATA DI Family Practice. 18(2):181-8, <strong>20</strong>01 Apr. PubMed PMID:11264269.PUBBLICAZIONE http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11264269DATA LUOGO Regno Unito UKDELLA RICERCACOMITATO ETICO Sì Comitato Etico del Fondo <strong>di</strong> Ricerca del Lewisham Hospital NHSMETODOLOGIA QUALITATIVA XOBIETTIVOL'obiettivo: esplorare il processo decisionale dei genitori che hanno scelto <strong>di</strong> non vaccinare i figli.(TIPOLOGIA DI Stu<strong>di</strong>o qualitativo, che ha utilizzato interviste semi-strutturate con 13 genitori (do<strong>di</strong>ci madri ed un padre).RILEVAZIONE: In<strong>di</strong>viduazione dei genitori non vaccinatori dai registri sanitari dei servizi vaccinali.numero eLo stu<strong>di</strong>o è avvenuto in una zona interna della città con un alto livello <strong>di</strong> degrado che aveva unacaratteristichecopertura inferiore alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> immunizzazione (cioè ~93% a 12 mesi <strong>di</strong> età )campione)Sono state trascritte tutte le interviste e sono state analizzate utilizzando revisioni coerenti esistematiche.RISULTATIPremesso che il programma <strong>di</strong> vaccinazione non è obbligatorio nel Regno Unito.Prendere la decisione <strong>di</strong> non vaccinare: il processo.Per molti genitori, la decisione se vaccinare i propri figli o meno è stato un processo complesso e lungoche comprende una serie <strong>di</strong> fasi: un avvio, una fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, una fase <strong>di</strong> riflessione, <strong>di</strong>ricerca <strong>di</strong> informazioni, il <strong>di</strong>lemma, la decisione e <strong>di</strong> nuovo <strong>di</strong> riflessione (una volta presa ladecisione <strong>di</strong> non vaccinare i fattori <strong>di</strong> rischio possono cambiare e la scelta può essere rivalutata - ilprocesso è ciclico)L’avvio include che la questione sia stata sollevata dall’omeopata, dalla lettura <strong>di</strong> un articolo sul giornaleo da un amico che pone la questione che l'immunizzazione comporti una scelta. Tuttavia, laconsapevolezza che la vaccinazione era una scelta, ha determinato ansia per i genitori.L’avvio ha portato a tre azioni alternative descritte da parte dei genitori:- la decisione come esito <strong>di</strong> routine (una cosa naturale, senza considerare i pro e i contro)- una decisione basata su una risposta emotiva (istinto emotivo)- al ritardare la decisione entrando in una fase in <strong>di</strong>scussione (analisi rischi-benefici per prendere unadecisione informata e ricerca <strong>di</strong> informazioni e bisogno <strong>di</strong> comprendere le info che può durare <strong>di</strong>versimesi)……seguita da un processo ciclico <strong>di</strong> ricerca e valutazione delle informazioni.Prendere la decisione <strong>di</strong> non vaccinareDue aspetti della responsabilità sono stati <strong>di</strong>scussi: la responsabilità <strong>di</strong> eventuali effetti collaterali nelcaso <strong>di</strong> adesione alla vaccinazione, ma anche la responsabilità per le malattie infantili nel caso <strong>di</strong> rifiuto.Altri genitori hanno risolto il <strong>di</strong>lemma considerando la malattia un evento naturale e che la responsabilitàassociata agli effetti collaterali era peggiore <strong>di</strong> quella associata a contrarre la malattia (bias <strong>di</strong>omissione).I professionisti della salute: non informano sui pro e i contro, i contributi economici ai GP(operatorisanitari) è stata ampiamente <strong>di</strong>scussa dai genitori e, per molti <strong>di</strong> essi, questo è stato recepito come unostacolo che impe<strong>di</strong>va ai me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> fornire informazioni equilibrate.L’articolo presenta un modello che illustra la complessa interazione <strong>di</strong> fattori che possono aver luogo nelprocesso <strong>di</strong> decisione che può durare anche <strong>di</strong>versi mesi. Modello che si aggiunge a due modelli giàutilizzati per prevedere il comportamento <strong>di</strong> salute dei genitori in relazione all’immunizzazione infantile: ilmodello <strong>di</strong> convinzione della salute e la teoria della tutela della motivazioni.Il MODELLO DI CONVINZIONE DELLA SALUTE ha 4 componenti sulla base delle percezionisoggettive del comportamento in<strong>di</strong>viduale (ad es. il genitore che decide <strong>di</strong> vaccinare): suscettibilitàgravità, benefici e gli ostacoli percepiti. Il modello suggerisce che gli ostacoli e i benefici percepiti <strong>di</strong> uncomportamento salutare si soppesano gli uni contro gli altri, formando un’analisi del tipo rischi-benefici eche fattori aggiuntivi ('spunti per l'azione') - come innesco interno o esterno - determineranno anche il78


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoCONCLUSIONI eSTRATEGIEConflitto <strong>di</strong> interessiLIMITI DELLARICERCAEventuali note epertinenza ai fini dellaricercacomportamento relativo alla salute <strong>di</strong> quella persona.La TEORIA DELLA TUTELA DELLE MOTIVAZIONI suggerisce che i fattori ambientali e personali siintegrano nel formare una potenziale minaccia. La comparsa della minaccia (ad es. <strong>di</strong> fronte alla scelta <strong>di</strong>vaccinare) stimola quin<strong>di</strong> due processi cognitivi: la valutazione delle minacce (ad es. la valutazione deifattori che influenzano la decisione <strong>di</strong> vaccinare o meno) e la valutazione delle controazioni (ad es. lavalutazione della convinzione che la vaccinazione riduca il rischio <strong>di</strong> malattie infettive e che un in<strong>di</strong>viduopuò essere immunizzato con successo bilanciato contro fattori come gli effetti collaterali e<strong>di</strong>nconvenienti).Il modello decisionale proposto (Figura 1) ha caratteristiche simili ai precedenti modelli ma mette inevidenza l'elemento <strong>di</strong> riflessione che segue la decisione - permettendo la retroazione e la rivalutazionedella decisione.La decisione ha spesso coinvolto una valutazione dei rischi e dei benefici <strong>di</strong> ogni opzione el'accettazione delle responsabilità per tale decisioneTuttavia molti genitori ritengono che i professionisti della salute dovrebbero fornire informazioni piùequilibrate e <strong>di</strong>scutere con i genitori che la vaccinazione è una scelta.Questi risultati supportano la ricerca da parte <strong>di</strong> Rogers e Pilgrim che hanno trovato che gli operatorisanitari sono visti come un ostacolo a fare una scelta informata piuttosto che una fonte <strong>di</strong> consigli einformazioni.Gli operatori sanitari hanno la responsabilità <strong>di</strong> fornire ai genitori informazioni precise sulle quali basarele proprie decisioni e devono essere pronti ad aiutare i genitori nell'assimilazione <strong>di</strong> informazioni positivee negative ed accettare il loro ruolo nell'assistere gli in<strong>di</strong>vidui a prendere decisioni consapevoli sulla lorosalute. E' quin<strong>di</strong> importante che i genitori abbiano un facile accesso ad informazioni precise riguardanti ipro e i contro della vaccinazione e che abbiano l'opportunità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere le loro preoccupazioni con glioperatori sanitari.Non <strong>di</strong>chiaratoNumero del campione molto scarso:13 genitoriManca la struttura dell’intervista semi-strutturata utilizzataLo stu<strong>di</strong>o esplora il processo decisionale dei genitori che hanno scelto <strong>di</strong> non vaccinare i figli. Proposta <strong>di</strong>un modello sud<strong>di</strong>viso in fasi, che descrive nel dettaglio il processo decisionale dei genitori verso i vaccinidove vari sono i fattori che influiscono sulla decisione e dove viene evidenziato il ruolo dell’operatoresanitario nella scelta <strong>di</strong> vaccinare o meno.79


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoTITOLO ITALIANOSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 36Parental beliefs and decision making about child and adolescent immunization: from polio to sexuallytransmitted infections.ENGLISH TITLE Le credenze dei genitori e le loro decisioni circa l'immunizzazione dei bambini e degli adolescenti:da poliomielite alle infezioni sessualmente trasmesseAUTORI Lynne A. Sturm 1 . Rose m. Mays 2 , Gregory D. Zimet 3ENTEFONTE E DATA DIPUBBLICAZIONE1Riley Child Development Center, School of Me<strong>di</strong>cine, 2 Department of Family Health, School of Nursing,3Department of Pe<strong>di</strong>atrics, School of Me<strong>di</strong>cine, In<strong>di</strong>ana University, In<strong>di</strong>anapolis, In<strong>di</strong>anaJournal of Developmental & Behavioral Pe<strong>di</strong>atrics. 26 (6) :441-52, <strong>di</strong>cembre <strong>20</strong>05 PubMedPMID:16344662. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16344662DATA LUOGORICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO:(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE:numero ecaratteristichecampione)RISULTATI ECONCLUSIONI<strong>20</strong>05 Revisione su letteratura in lingua inglese. USA –UK- NUOVA ZELANDANON DICHIARATORevisione su letteraturaRevisione <strong>di</strong> letteratura che intende integrare in modo multi<strong>di</strong>sciplinare quello che pensano i genitorisulle vaccinazioni al fine <strong>di</strong> guidare le priorità per la ricerca e l'educazione alla salute.70 ARTICOLI CITATI Per ancorare la varietà della ricerca della letteratura esaminata, viene presentato unmodello concettuale <strong>di</strong> potenziali determinanti della volontà dei genitori <strong>di</strong> vaccinare i loro figli, ispirato adun modello <strong>di</strong> comportamento <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> Healthy People <strong>20</strong>10.Il modello concettuale proposto evidenzia 5 fattori determinanti nella decisione sulle vaccinazioni:1- FATTORI PERSONALI influiscono in modo più rilevante sulla <strong>di</strong>sponibilità ad accettare unvaccino‣ (Il MODELLO DI CREDENZE DI SALUTE -HBM- che esplora i processi cognitivi, ipotizza che igenitori sono più propensi a immunizzare i loro bambini se percepiscono la suscettibilitàdel figlio verso una VDP- malattia prevenibile con vaccino-(da aggiornare chiedendo il grado<strong>di</strong> preoccupazione rispetto alla possibile malattia), percepiscono la malattia come grave, credononell’efficacia e nei benefici della vaccinazione e percepiscono pochi ostacoli all'accesso).Nel tempo risulta <strong>di</strong>minuita la rilevanza dei vaccini rispetto ad altre minacce quoti<strong>di</strong>ane per lasalute. Per genitori con scarsità <strong>di</strong> tempo o risorse per affrontare le preoccupazioni circa la salutedei figli, le vaccinazioni non risultano questioni altamente prioritarie.‣ Convinzioni sulla Sicurezza ed Efficacia dei Vaccini: Credenze e preoccupazioni dei genitorirelativi ai possibili effetti collaterali <strong>di</strong> vaccini sono emersi come importanti cause <strong>di</strong>accettabilità dei vaccini. Con il calare dell'incidenza dei VPD gli in<strong>di</strong>vidui non vedono più alcunagiustificazione per l'immunizzazione, <strong>di</strong> conseguenza si concentrano maggiormente sui presuntirischi del vaccino. Uno stu<strong>di</strong>o evidenzia <strong>di</strong>fferenze socio- demografiche tra sotto vaccinati (madrenera, nubile poco istruita, povertà sociale in città centrali) e non vaccinati (madri bianche sposatecon istruzione superiore, red<strong>di</strong>to me<strong>di</strong>o alto, preoccupazione sulla sicurezza dei vaccini eoperatori sanitari poco influenti sulla decisione)‣ Cognizioni euristiche o “scorciatoie cognitive” aiutano l'in<strong>di</strong>viduo nell’elaborazione delleinformazioni durante complicati processi decisionali 48 . Esempi: la compressione(sopravvalutando i rari rischi e sottovalutando i rischi comuni), la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un eventoaccessibile e memorabile (in modo che sia sovrastimato a causa della sua importanzapercettiva), l’omissione errata (sensazioni <strong>di</strong> maggiori responsabilità, per danno dopo l’azione,piuttosto che per omissione d’azione), l’evitare ambiguità (il rischio <strong>di</strong> ciò che è familiare, lamalattia, è preferibile al rischio per ciò che è nuovo o ambiguo, il vaccino) e valori daproteggere (tolleranza zero a qualsiasi rischio per qualsiasi cosa) ritenuti essere i più forti errori<strong>di</strong> omissione rispetto ad altri valori.‣ Bilanciamento rischi benefici: Uno stu<strong>di</strong>o 56 suggerisce che i messaggi sui rischi e beneficiinquadrati positivamente potrebbero essere più efficaci <strong>di</strong> quelli impostati negativamente e questosembrerebbe più vero per soggetti che risultano essere meno interessati e coinvolti ai qualipotrebbe essere utile aumentare la rilevanza personale sulla questione. Uno stu<strong>di</strong>o 57 evidenzia80


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione Venetocome i genitori sembrano prestare attenzione in modo selettivo, evidenziando ciò che rafforza laloro idea iniziale e minimizza informazioni contrarie. Uno stu<strong>di</strong>o 58 scoraggia <strong>di</strong> sottolineare lagravità <strong>di</strong> una malattia quando si tratta con i genitori contrari ai vaccini, ma raccomanda uncoinvolgimento sulla sicurezza ed efficacia dello stesso vaccino (morbillo malattia anche se concomplicanze vissuto bene dai genitori antroposofici).2- INTERFACCIA CON IL SISTEMA SANITARIOAtteggiamenti degli operatori sanitari potrebbero influenzare <strong>di</strong>rettamente le convinzioni dei genitori suivaccini (La migliore previsione <strong>di</strong> accettabilità dei genitori è la convinzione dei genitori che la vaccinazionesia considerata importante dall’operatore). Questo fattore può essere parzialmente me<strong>di</strong>ato dalla qualitàdel rapporto genitore-operatore come anche da fattori personali come la fiducia del genitore verso leautorità istituzionali. Le pratiche dell’operatore come l'uso <strong>di</strong> chiamate promemoria potrebberoaumentare la rilevanza delle vaccinazioni nella gerarchia <strong>di</strong> preoccupazione e <strong>di</strong> priorità dei genitori.3 - Le POLITICHE ISTITUZIONALI possono influenzare le decisioni dei genitori sia <strong>di</strong>rettamente chein<strong>di</strong>rettamente. Mandati legali o raccomandazioni professionali <strong>di</strong> gruppi possono influenzare<strong>di</strong>rettamente specifiche credenze dei genitori come percezione del vaccino come necessario, richiesto eutile oppure, in alternativa, come forzate e meritevole <strong>di</strong> resistenza dei genitori. Organizzazioniprofessionali possono influenzare in<strong>di</strong>rettamente i genitori nel processo decisionale quando mo<strong>di</strong>ficanol'atteggiamento dell’operatore come la fiducia nella sicurezza <strong>di</strong> un vaccino o la sua efficacia.4 - FATTORI SOCIO-AMBIENTALI sono ipotizzati per formare le credenze dei genitori nella misura in cuiil singolo genitore è suscettibile o ricettivo verso le influenze sociali.L’ambiente sociale verso la salute potrebbe influenzare la familiarità dei genitori e degli operatori con uncerto grado <strong>di</strong> preoccupazione verso malattie vaccino prevenibili (VPD) e vaccini connessi. Nell’analisisulla copertura della stampa anti vaccinale hanno identificato temi ricorrenti tra cui: “copertura” (uncomplotto per celare informazioni al pubblico), “totalitarismo” (la vaccinazione come minaccia alle libertàcivili in<strong>di</strong>viduali e un eccessivo controllo da parte del governo) e “veleni” (vaccini come agenti tossicicomposti da sostanze chimiche pericolose). Pochi stu<strong>di</strong> che analizzano il ruolo causale dei me<strong>di</strong>a nellaformazione dell'opinione pubblica circa l'immunizzazione (alcuni su giornali e siti internet) anche seemerge una certa influenza dei me<strong>di</strong>a sulle paure (riscontro <strong>di</strong> stampa contro vaccini <strong>di</strong>minuzione dellecoperture).Influenze <strong>di</strong> Gruppi Paritari. Uno stu<strong>di</strong>o 6 evidenzia che “le persone vaccinano i loro bambini perché lofanno tutti e sembra la cosa normale da fare…perché è ciò che le buone madri sembrano fare”.(fenomeno detto “salire sul carro dei vincitori” =bandwagoning).5 SVILUPPO MEDICO-SANITARIO4 CONSIDERAZIONI PER LA RICERCA FUTURA:1°: Sarebbe utile per la ricerca futura adottare un approccio più integrato dall'esame <strong>di</strong> molteplici aspettidel modello e come possono interagire (es. stu<strong>di</strong>o che evidenzi interrelazioni tra fattori quali gli interventiistituzionali, interfaccia con il sistema sanitario e fattori personali del genitore e gli atteggiamenti deigenitori nei confronti dell’istituzione san.). Gli atteggiamenti dei genitori nel processo decisionale sonosolitamente conformi a come vivono il loro ruolo <strong>di</strong> genitori. Alcuni genitori si considerano sod<strong>di</strong>sfattinell’assumersi le proprie responsabilità quando mettono in dubbio le raccomandazioni me<strong>di</strong>che, altriinvece si considerano buoni genitori quando accettano prontamente o si adeguano alle in<strong>di</strong>cazionime<strong>di</strong>che.2° i ricercatori comportamentali devono anticipare e tenere il passo con i nuovi sviluppi dei vaccini esistemi <strong>di</strong> somministrazione. A grossi investimenti su nuovi vaccini e nuove modalità <strong>di</strong> somministrazionenon corrisponde eguale investimento nella comprensione dei fattori che influenzano l’accettazione deipubblico e sarà importante identificare le preoccupazioni dei genitori per le tecnologie sconosciuteaffrontabili attraverso l'educazione sanitaria3° necessità <strong>di</strong> sviluppare e testare empiricamente gli interventi atti ad aumentare i tassi <strong>di</strong> vaccinazionenei bambini e adolescenti, soprattutto per i vaccini volontari. Alcune aree promettenti <strong>di</strong> sviluppo: leeuristiche dei processi cognitivo decisionali, la percezione dei rischi e la teoria della comunicazionesanitaria possono servire per migliorare la sod<strong>di</strong>sfazione dei genitori nella comunicazione genitoreoperatorenel processo decisionale sul vaccino. Ancora molto carente lo stu<strong>di</strong>o sulla comunicazione delrischio e la compartecipazione nella decisione vaccinale. Utili ulteriori ricerche nello stu<strong>di</strong>o del ruolo deimessaggi <strong>di</strong> salute per un’accettabilità del vaccino (es. da messaggio generalizzato a personalizzato) enell’analisi degli effetti dei vari messaggi me<strong>di</strong>atici sia sui genitori che sugli operatori per poter progettaremessaggi efficaci.81


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCAConflitto <strong>di</strong> interessie finanziamentoEventuali note einteresse ai fini dellaricerca4° la maggior parte della ricerca sull'accettazione da parte dei genitori dei vaccini è stata condotta conmodelli tra<strong>di</strong>zionali. I genitori che rifiutano i vaccini possono avere meno probabilità <strong>di</strong> avvalersi <strong>di</strong> servizitra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> assistenza sanitaria. Quin<strong>di</strong> sarà importante allargare il reclutamento a campioni basati sullacomunità e <strong>di</strong> estendere l'uso <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine (indagini con telefonate casuali).IMPLICAZIONI CLINICHE PER PRATICANTIGli operatori dovrebbero essere bene informati sulle VPD, sicurezza, questioni etiche e raccomandazioniper la comunicazione con i genitori sui rischi e benefici dei vaccini. La comunicazione dei rischi sembraessere una <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>ffusa tra gli operatori (Il 40% dei pls <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o 53 ha riferito che non hannomenzionato ai genitori rischi dei vaccini).Esperti <strong>di</strong> comunicazione del rischio (Evans Bostrom) consigliano un approccio <strong>di</strong> “comunicazioneempatica del rischio vaccinale” come più efficace nel rispondere alle preoccupazioni e alla <strong>di</strong>sinformazionedei genitori circa i vaccini 8 . Ball et al 48 notano anche che i genitori apprezzano essere considerati comeresponsabili della decisione sulla salute del figlio. Con i genitori riluttanti alla vaccinazione, gli operatoridovrebbero indagare le questioni culturali, religiose e la storia personale che contribuiscono alla loroincertezza. Inoltre gli operatori non dovrebbero permettere che materiale scritto (cioè volantini informativisul vaccino) sostituisca la comunicazione faccia a faccia tra madre e operatore.A mano che nuovi vaccini entrano sul mercato e nel programma <strong>di</strong> vaccinazione gli operatori sanitaridovrebbero sapere che alcuni genitori potrebbero attribuire qualunque fenomeno negativo allavaccinazione in quanto i genitori non <strong>di</strong>stinguono tra le associazioni temporali tra la vaccinazione e tutti glieventi avversi e le reali stime <strong>di</strong> rischio attribuibili e che la tolleranza del pubblico nei confronti degli effettinegativi da vaccinazioni è inferiore a quelli a seguito <strong>di</strong> terapie. Si raccomanda che documenti <strong>di</strong>riferimento che accompagnano i vaccini dovrebbero presentare la frequenza degli eventi avversi sia in ungruppo <strong>di</strong> controllo con placebo e che nel gruppo vaccinato.Gli adolescenti come i genitori possono essere guidati dagli operatori per valutare informazioni veicolatenei me<strong>di</strong>a e su internet, soppesare i pro e i contro <strong>di</strong> un comportamento sanitario, fare domande, doveimparare a ottenere informazioni sanitarie affidabili ed essere partecipe nel processo decisionale.Non <strong>di</strong>chiaratiFinanziato dalla sovvenzione U19A131494 del National Institute of Allergy and Infectious Diseases,Bethesda, MDImportante revisione <strong>di</strong> letteratura (70 articoli in lingua inglese) che integra in modo multi<strong>di</strong>sciplinarequello che pensano i genitori sulle vaccinazioni al fine <strong>di</strong> guidare le priorità per la ricerca e l'educazionealla salute. Presentazione <strong>di</strong> un MODELLO CONCETTUALE che evidenzia 5 fattori determinanti nelladecisione <strong>di</strong> vaccinare. In<strong>di</strong>cazioni sui comportamenti e atteggiamenti degli operatori e per la ricerca futura.82


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 37ENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTEFONTE E DATA PUBBL.DATA LUOGO RICERCACOMITATO ETICOOBIETTIVIMETODOLOGIA(TIPOLOGIADIRILEVAZIONE: numero ecaratteristiche campione)RISULTATICONCLUSIONIContent and design attributes of antivaccination web sitesContenuti e caratteristiche <strong>di</strong> design dei siti web antivaccinatoriRobert M. Wolfe, MD Lisa K. Sharp, PhD Martin S. Lipsky, MDDepartment of Family Me<strong>di</strong>cine,Northwestern University, Feinberg School of Me<strong>di</strong>cine, Chicago, Ill(Drs Wolfe, Sharp, and Lipsky);Evanston-Northwestern Healthcare, Evanston, Ill (DrsWolfe andLipsky).JAMA. <strong>20</strong>02;287:3245-3248 PubMed PMID:1<strong>20</strong>76221.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1<strong>20</strong>76221<strong>20</strong>00; USANOEsaminare gli attributi dei siti Web antivaccinali e delinearne le denunce specifiche e lepreoccupazioni ivi espresse con l’obiettivo <strong>di</strong> migliorarne la comprensione.ANALISI SITI WEBUtilizzando Copernic <strong>20</strong>00, un “utility” per la ricerca online, è stata effettuata una ricerca simultaneasu 10 <strong>di</strong>versi motori <strong>di</strong> ricerca sulle parole chiave inerenti al vaccino. Sono stati recensiti eanalizzati 772 collegamenti che sono stati successivamente ulteriormente selezionati. Sono statiesclusi (1) i siti <strong>di</strong> riviste online salute/me<strong>di</strong>che o i siti dei quoti<strong>di</strong>ani, (2) newsgroup o mailinglist contenenti conversazioni on-line, e (3) siti non scritti in lingua inglese. Da ciò si sonoottenuti 12 siti web i cui link hanno portato ad altri 10 siti ottimali per la ricerca, per un totale <strong>di</strong> 22 sitiweb per l’estrazione finale dei dati. 16 siti erano provenienti dagli USA, 2 dal UK, 2 dall’Australia, 1dalla Nuova Zelanda e 1 dalla Francia.Sono state stabilite 11 caratteristiche <strong>di</strong> contenuto (come I vaccini causano malattie i<strong>di</strong>opatiche) e10 caratteristiche <strong>di</strong> design (come Link a siti antivaccinali). Per ogni sito, ogni item è statoclassificato come presente o assente.Per quanto riguarda le caratteristiche <strong>di</strong> contenuto: in generale l’82% dei siti presentavano 7 opiù degli 11 item possibili. “I vaccini causano malattie i<strong>di</strong>opatiche” 100% dei siti; le più comuni riportate: l’autismo (MPR oDPT), la SIDS, <strong>di</strong>sfunzioni immunitarie, <strong>di</strong>abete, <strong>di</strong>sturbi neurologici, <strong>di</strong>sturbi atopici “Lotti Pericolosi” (55% dei siti e “Rischi Maggiori da vaccini multipli e simultanei (50%). "I Vaccini minano il Sistema Immunitario" (95%) affermazione spesso associata: le malattieaiutano naturalmente il sistema immunitario e i vaccini interferiscono con tale processo e "LaProtezione Data dai Vaccini è Temporanea /Inefficace." (81%) "Le Reazioni Avverse ai Vaccini sono sottosegnalate." ( 95%) le motivazioni riportate variano. “Le malattie sono <strong>di</strong>minuite” Più del 70% dei siti afferma che le malattie prevenibili dal vaccinostessero <strong>di</strong>minuendo prima dell’introduzione dei vaccini per un miglioramento dell’alimentazione edell’igiene, molti <strong>di</strong> questi siti affronta anche le “Alternative Omeopatiche” al vaccino. L’idea che la “La politica delle vaccinazioni è motivata dal profitto” (91% dei siti). “Violazione delle libertà civili.” ( 77%), soprattutto privacy. Il 32% dei siti ha riportato “L'uso del tessuto dei feti abortiti” per i virus dei vaccini contro varicella,rosolia ed epatite A.Per quanto riguarda le caratteristiche <strong>di</strong> design: Tutti i siti avevano link ad altri siti antivaccinali e circa la metà avevano collegamentianche a fonti autorevoli pro vaccinazione (es CDC). Oltre la metà dei siti riportavano sia informazioni su come evitare legalmente lavaccinazione sia storie <strong>di</strong> bambini danneggiati dalla vaccinazione. Rispettivamente il 32 ed il 23% dei siti mostravano “immagini <strong>di</strong> aghi minacciosi” e <strong>di</strong>bambini presumibilmente lesi o uccisi dalle reazioni avverse al vaccino.I siti web antivaccinali esprimono una serie <strong>di</strong> denunce ampiamente rifiutate dalla letteraturascientifica peer-reviewed. Si sono registrati tre temi contro i vaccini: la loro sicurezza, gli abusigovernativi, la maggiore efficacia della me<strong>di</strong>cina alternativa. Soprattutto, l’istituzione sanitariaviene vista come invasiva, mendace e collusa con l’industria farmaceutica. I siti fanno ampio uso <strong>di</strong>racconti e immagini, inquietanti per chi è <strong>di</strong> fronte ad una scelta, sfruttando il bias del “falso83


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLA RICERCAConflitto <strong>di</strong> interessi efinanziamentoEventuali note epertinenza ai fini dellaricercaconsenso” tendenza a fare affidamento sull’esperienza personale rispetto alle provescientifiche. Molto efficace dato che le immagini dei danni delle malattie sono ormai lontane. I sitiche riportano citazioni da articoli scientifici spesso ne travisano i contenuti e le argomentazioniconfondono le associazioni temporali per nessi <strong>di</strong> causalità.L’analisi dei siti è stata altamente standar<strong>di</strong>zzata e non sono stati esplorati i link che portavano adulteriori nuovi siti.Natura <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> internet dove interi siti appaiono e scompaiono o si trasferiscono ad altri“in<strong>di</strong>rizzi” da un giorno all’altro. Inoltre, essendo i siti raccolti solo in lingua inglese, i risultati nonpossono estendersi a siti antivaccinali scritti in altre lingue.Non riportatoStu<strong>di</strong>o che esamina siti Web antivaccinali delineando le denunce specifiche e le preoccupazionicontenute con l’obiettivo <strong>di</strong> migliorarne la comprensione. Analisi standar<strong>di</strong>zzata <strong>di</strong> siti anti vaccinali inlingua inglese con verifica in ciascuno della presenza o meno <strong>di</strong> 11 caratteristiche <strong>di</strong> contenuto e 10<strong>di</strong> design. Si evidenziano in particolare 3 temi: la sicurezza dei vaccini, gli abusi governativi, lamaggiore efficacia della me<strong>di</strong>cina alternativa. Si evidenza che i siti si basano sull’attivazione emotivaper trasmettere il messaggio.84


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 38ENGLISH TITLE Understan<strong>di</strong>ng and pre<strong>di</strong>cting parental decisions about early childhood immunizations.TITOLO: ITALIANO Capire e prevedere le decisioni dei genitori su vaccinazioni della prima infanziaAUTORI Wroe, Abigail L. Turner, Nikki. Salkovskis, Paul M.ENTE<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Psicologia, Università <strong>di</strong> Auckland, Auckland, Nuova Zelanda; Salkovskis M. Paul,Istituto <strong>di</strong> Psichiatria, Kings College London, Regno Unito.FONTE E DATA DI Health Psychology. 23(1):33-41, <strong>20</strong>04 Jan PubMed PMID:14756601.PUBBLICAZIONE http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14756601DATA LUOGO DELLARICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVI(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numeroe caratteristichecampione)Auckland, Nuova Zelanda <strong>20</strong>04NON DICHIARATOQUANTITATIVA Xstu<strong>di</strong>o longitu<strong>di</strong>nale per analizzare i fattori che influenzano le decisioni sulle vaccinazioniCampione <strong>di</strong> 195 donne in gravidanza. Reclutamento dell’operatore <strong>di</strong> riferimento in ospedale (50operatori su 83 hanno aderito) per la gravidanza. Invio <strong>di</strong> 427 inviti con ritorno <strong>di</strong> 235 adesioni (55%),successiva telefonata per chiarimenti e invio via posta con preaffrancatura a 195 donne (83%) <strong>di</strong> unQuestionario su percezione dei rischi e dei benefici. Recall telefonico a 8-10 settimane dalla nascitaper conferma vaccinazione con quali vaccini e quando.Questionario in 4 sezioni:1 Intenzioni sulle future vaccinazioni del figlio, valutazione delle informazioni ricevute circa i vantaggie gli svantaggi delle vaccinazioni e come preferivano essere coinvolte nella decisione <strong>di</strong> vaccinare.2 domande aperte e chiuse: chieste le ragioni a favore e contro la vaccinazione e il peso <strong>di</strong> ogniragione (scala da 0 a 100 -molto rilevante).3 per ciascuna malattia (DTP, HIB, HBV, polio) è stato chiesto <strong>di</strong> valutare: “Pensi che probabilmenteil tuo bambino avrebbe sviluppato questa malattia”: Se non fosse stato vaccinato? Se fosse statoimmunizzato? Se i bambini non fossero immunizzati? (Scala da 0 [decisamente nessuna possibilità]a 100 [decisamente].)È stato inoltre chiesto <strong>di</strong> valutare: “Se il bambino non fosse stato vaccinato e poi avesse sviluppatola malattia”: (Scala da 0 a 100) quanto dannosa pensi sarebbe stata la malattia; quanto ti sarestisentito responsabile per quello che sarebbe successo? Quanto pensi che avresti rimpianto <strong>di</strong> nonaver vaccinato il tuo bambino?4 rispetto agli eventi avversi (elenco da lievi a gravi) è stato chiesto: Con quanta probabilità pensi chequesto evento si verificherebbe dopo l’immunizzazione? (Scala da 0 a 100). Se si verifica quanto pensisarebbe nocivo per il tuo bambino? quanto ti sentiresti responsabile per quanto successo? Quantopensi che avresti rimpianto <strong>di</strong> aver vaccinato il tuo bambino?RISULTATI Il 67% delle donne ha affermato che avrebbe vaccinato il figlio e il 5% ha <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> no. Dei 14partecipanti con probabilità inferiore a 50 <strong>di</strong> immunizzazione, tutti hanno deciso <strong>di</strong> non vaccinare; dei 6partecipanti che hanno valutato 50, 2 immunizzati in tempo e 4 non vaccinati e delle 171 partecipantiche hanno valutato più a 50 sulla scala, 146 sono stati vaccinati per tempo, 16 vaccinati in ritardo (più<strong>di</strong> 2 settimane dopo la data prevista), 7 non vaccinati, e 2 non vaccinati a causa <strong>di</strong> gravi problemi <strong>di</strong>salute del bambino.- Forte associazione tra la valutazione prenatale della probabilità <strong>di</strong> vaccinazione e l’effettivadecisione <strong>di</strong> immunizzazione (conformità del 97%).- 166 partecipanti (88%) hanno affermato <strong>di</strong> aver preso la decisione sulle vaccinazioni prima dellanascita, mentre gli altri partecipanti hanno affermato che la decisione è stata presa dopo la nascita delfiglio.Differenze significative su 3 variabili determinanti per la decisione (percezione dei rischi e deibenefici e dei fattori emotivi) tra vaccinan<strong>di</strong> e non vaccinan<strong>di</strong>: per i primi > percezione dei beneficipersonali e per la comunità, e < percezione dei rischi dei vaccini, > previsione <strong>di</strong> senso <strong>di</strong>responsabilità in caso <strong>di</strong> danno da malattia (non azione) e > previsione <strong>di</strong> senso <strong>di</strong> colpa in caso <strong>di</strong>danno da non azione.85


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoCONCLUSIONISUGGERIMENTILIMITIRICERCADELLAConflitto <strong>di</strong> interessifinanziamentoEventuali noteePertinenza e utilità aifini della ricercaIl più forte pre<strong>di</strong>ttore della probabilità <strong>di</strong> vaccinare è il senso <strong>di</strong> colpa anticipato se il danno siverifica dopo la non azione. Ulteriori <strong>di</strong>fferenze tra chi vaccina e non vaccina: per i primi lapercezione <strong>di</strong> rischio > <strong>di</strong> contrarre la malattia se il bambino non è vaccinato; percezione <strong>di</strong> rischio < <strong>di</strong>contrarre la malattia se il bambino è vaccinato; percezione <strong>di</strong> danno > da malattia; percezione < rischi<strong>di</strong> eventi avversi anche a lungo termine. Le analisi suggeriscono che i fattori emotivi sono stati i miglioripre<strong>di</strong>ttori <strong>di</strong> probabilità <strong>di</strong> immunizzazione rispetto a ragioni fondate sui rischi fisici e benefici.Il 10% dei partecipanti ha <strong>di</strong>chiarato che non ha fiducia nelle informazioni fornite sulle vaccinazioniLe madri prendono decisioni circa l'immunizzazione bilanciando i rischi delle vaccinazioni con irischi <strong>di</strong> non vaccinare. Le più frequenti motivazioni per vaccinare erano la protezione contro lemalattie e i benefici per la comunità, mentre i più frequenti motivi contro le vaccinazioni sono gli effetticollaterali o i potenziali effetti indesiderati, dubbi scientifici <strong>di</strong> base che includono: la preferenza perl’immunità naturale, il bambino troppo piccolo, e la possibilità <strong>di</strong> creare malattie resistenti allevaccinazioni.Il fatto che l’88% <strong>di</strong>chiari che ha preso la decisione <strong>di</strong> vaccinare prima della nascita del figlio implica unnuovo approccio e tempistica <strong>di</strong> educazione dei genitori, supportando la raccomandazione che igenitori dovrebbero essere sostenuti nel periodo prenatale nel prendere la decisione (Ministero dellaSalute, <strong>20</strong>02) e suggerisce che qualsiasi intervento per aiutare il processo decisionale è megliocondurlo in questa fase.Per aiutare i genitori nel prendere decisioni basate sulle migliori evidenze <strong>di</strong>sponibili e superare il bias<strong>di</strong> omissione un mezzo possibile potrebbe essere incoraggiare i partecipanti a concentrarsi sullavaccinazione come norma, persuadendo loro a pensare come la non vaccinazione sia una decisioneattiva deviante rispetto a questa norma. Tale prospettiva significherebbe che la decisione <strong>di</strong> nonvaccinare è più un’azione rispetto alla decisione <strong>di</strong> vaccinare.Dalla ricerca Baron (1992) è emerso che i genitori avevano maggiori probabilità <strong>di</strong> immunizzare il lorobambino dopo aver valutato la "REGOLA D'ORO", che suggerisce alle persone <strong>di</strong> mettersi nellaposizione del bambino e valutare se avrebbero preferito una maggiore o minore probabilità <strong>di</strong> danno ese importava loro che la probabilità <strong>di</strong> danno fosse dovuta all’azione o alla non azione <strong>di</strong> qualcuno.• Tutti i partecipanti erano donne, e le decisioni <strong>di</strong> immunizzazione sono spesso presumibilmente unadecisione comune tra i due genitori.• È possibile che gli operatori reclutatori che hanno scelto <strong>di</strong> partecipare, e i genitori che hannocompletato il questionario, siano dei gruppi selezionati.• Solo il 55% dei volantini sono stati restituiti dai potenziali partecipanti; non è possibile saperel'esatta proporzione <strong>di</strong> genitori che ha ricevuto i volantini, che poi ha restituito il modulo.• È possibile che coloro che hanno mostrato un interesse nella ricerca fossero particolarmenteinteressati alle questioni relative alle vaccinazioni, e possono avere esagerato gli effetti osservati.• i risultati ottenuti possono essere specifici del sistema sanitario specifico (Nuova Zelanda).• i genitori che hanno risposto possono aver razionalizzato a posteriori la decisione.• Non è possibile sapere quali convinzioni rappresentino la causa principale della decisione e qualisiano <strong>di</strong> supporto.Il lavoro è stato finanziato dalla Wellcome Trust.Considerazione in particolare delle ragioni emotive e ricerca del periodo in cui si affronta la questionedei vacciniLo stu<strong>di</strong>o longitu<strong>di</strong>nale (questionario a 195 donne in gravidanza e recall telefonica a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 8-10settimane dalla nascita) identifica il periodo prenatale come momento in cui avviene la decisione eevidenzia quali sono le motivazioni più importanti nella scelta vaccinale. Alcune interessanti in<strong>di</strong>cazionistrategiche per l’adesione vaccinale : la REGOLA D’ORO e la proposta della “vaccinazione comenorma” rispetto al bias <strong>di</strong> omissione86


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoSCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 39ENGLISH TITLE Postpartum mothers' attitudes, knowledge, and trust regar<strong>di</strong>ng vaccination.TITOLO ITALIANO Gli atteggiamenti delle madri in post partum , la conoscenza e la fiducia per quanto riguarda lavaccinazione.AUTORIWu, Ann Chen; Wisler-Sher, Daryl J; Griswold, Katherine; Colson, Eve, Shapiro, Eugene D; Holmboe,Eric S; Benin, Andrea L.ENTE Peer Reviewed Journal: <strong>20</strong>08-14489-012.FONTE E DATA DIPUBBLICAZIONEMaternal and Child Health Journal. Vol.12 (6), novembre <strong>20</strong>08, pp. 766-773. PubMed PMID:17987370.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17987370DATA LUOGODELLA RICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVI(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: n. ecaratteristichecampione)RISULTATIConnecticut, USA. <strong>20</strong>03, reperto neonatale <strong>di</strong> un grande ospedaleuniversitarioNOQUANTITATIVAEsaminare l’atteggiamento e le conoscenze sulle vaccinazioni nelle madri dopo il parto, in particolarevalutare: (1) la frequenza con cui le madri hanno credenze coerenti con gli aspetti che promuovono oinibiscono la vaccinazione, (2) la frequenza con cui le madri non si fidano dei propri operatori sanitari eciò che determina la fiducia o la non fiducia, (3) le conoscenze della madre relative alla vaccinazione.Questionario autosomministrato, 30 minuti, 56 domande, Likert, scelta multipla, ad abbinamento egraduatoria. Neomamme da non più <strong>di</strong> 5 giorni <strong>di</strong> bambini sani, <strong>di</strong> lingua inglese o spagnola. Di 296madri, 228 hanno completato il questionario.La forza <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o deriva dal suo tempismo essendo rivolto alle madri che stanno prendendo leloro prime decisioni circa le vaccinazioni dei loro bambini.Delle 228 madri che hanno partecipato allo stu<strong>di</strong>o: il 96% delle madri prevedeva <strong>di</strong> vaccinare il lorobambino, mentre l'1% prevedeva <strong>di</strong> non farlo, lo 0.5% non era sicuro, ed il 2% ha <strong>di</strong>chiarato che il lorobambino riceverà solo alcuni vaccini .Questo stu<strong>di</strong>o ha 4 principali risultati:1 - Le madri hanno riferito che la ragione più importante per vaccinare è prevenire la malattia nelbambino (74%) e nella società (11%)Il 29% delle madri era preoccupato per la vaccinazione, e il 23% era preoccupato che il vaccino nonsarebbe stato efficace, anche se tali preoccupazioni non le avevano <strong>di</strong>ssuase dal vaccinare i loro figli.A riguardo <strong>di</strong> problemi specifici, il 31% delle madri temeva la morte a causa della vaccinazione, il 24%temeva problemi immunitari, l'autismo, o SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante) a causadella vaccinazione, il 23% temeva dolore, e il 22% temeva la febbre.Gli operatori devono essere consapevoli che la % <strong>di</strong> madri che hanno preoccupazioni è altaanche tra le madri che scelgono <strong>di</strong> vaccinare i loro figli.2 - Le madri che sono primipare, con un red<strong>di</strong>to familiare basso ma non sod<strong>di</strong>sfano i requisiti per ilprogramma WIC(programma nutrizionale integrativo..), o intendono allattare erano meno fiduciosesulla vaccinazione rispetto alle altre madri. Si ipotizza che le madri con più alti livelli <strong>di</strong> istruzione tendanoad allattare, e i genitori con più alto livello d’istruzione è più probabile che si aspettino <strong>di</strong> esserepartecipanti attivi nelle decisioni sulla salute dei loro figli e sono quin<strong>di</strong> meno fiduciosi.3 –Le conoscenze sulla vaccinazione erano scarse; ad esempio, solo il 33% ha correttamenteabbinato la varicella col relativo vaccino.La fiducia è un fattore principale della vaccinazione e allo stesso tempo la conoscenza sullavaccinazione è carente. I genitori che sentono che manca loro un adeguato accesso alle informazionisulla vaccinazione hanno più probabilità <strong>di</strong> avere attitu<strong>di</strong>ni negative alla vaccinazioneNonostante il 70% avrebbe voluto informazioni sui vaccini durante la gravidanza, solo il 18% ha<strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> aver ricevuto tali informazioni durante l'assistenza prenatale.4 – le madri preferiscono ricevere informazioni sulle vaccinazioni presto, preferibilmente primadella nascita del loro bambino. Nonostante il 70% avrebbe voluto informazioni sui vaccini durante lagravidanza, solo il 18% ha <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> aver ricevuto tali informazioni durante l'assistenza prenatale.La comunicazione tra i pe<strong>di</strong>atri e i genitori potrà beneficiare concentrandosi sul miglioramento delleconoscenze e sullo sviluppo dei rapporti <strong>di</strong> fiducia.Il lavoro sullo sviluppo delle relazioni <strong>di</strong> fiducia e sulla comunicazione delle informazioni sui vaccini87


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCASTRATEGIEINDICATEUtilità ai fini dellaricercadovrebbe iniziare il più presto possibile e implicare la collaborazione con gruppi <strong>di</strong> ostetriche. Ipe<strong>di</strong>atri dovrebbero riconoscere l'elevata percentuale <strong>di</strong> genitori che si preoccupano delle vaccinazione epotrebbero aver bisogno <strong>di</strong> spendere più tempo a <strong>di</strong>scutere sulla vaccinazione con le persone facentiparte dei gruppi che sono più <strong>di</strong>ffidenti a riguardo.La generalizzabilità dello stu<strong>di</strong>o può essere limitata, poiché i partecipanti erano per lo più caucasici, <strong>di</strong>lingua inglese, e ben istruiti, e la <strong>di</strong>mensione del campione era relativamente piccola. La vali<strong>di</strong>tà deirisultati può essere influenzata da errori <strong>di</strong> risposta in quanto il 23% dei questionari non sono statirestituiti e alcune intervistate volutamente o inavvertitamente hanno saltato alcune delle domande. Lerisposte possono essere state influenzate dalla desiderabilità sociale, che si è tentato <strong>di</strong> escludere conun test pilota.Fornire informazioni sulle vaccinazioni preferibilmente prima della nascita del loro bambino.Collaborazione tra pe<strong>di</strong>atri e gruppi <strong>di</strong> ostetricheGli operatori sanitari devono essere consapevoli che la % <strong>di</strong> madri che hanno preoccupazione è altaanche tra le madri che scelgono <strong>di</strong> vaccinare i loro figli.Correlazione inversa tra fiducia e alcune caratteristiche socio-demografiche e accesso alleinformazioni (conoscenze) sui vaccini.in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> alcune strategie e sui tempi per informare le madri88


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoENGLISH TITLETITOLO ITALIANOAUTORIENTESCHEDA ANALISI BIBLIOGRAFICA 40Vaccine Criticism on the World Wide WebCritica ai vaccini sul world wide webZimmerman RK, Wolfe RM, Fox DE, Fox JR, Nowalk MP, Troy JA, Sharp LK.University of Pittsburgh School of Me<strong>di</strong>cine, Graduate School of Public Health, Pittsburgh, PA, USA,School of Me<strong>di</strong>cine, Northwestern University, Chicago, IL, USAFONTE DATA PUBBL (J Med Internet Res <strong>20</strong>05;7(2):e17) PubMed PMID:15998608;http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15998608DATA LUOGORICERCACOMITATO ETICOMETODOLOGIAOBIETTIVO(TIPOLOGIA DIRILEVAZIONE: numeroe caratteristichecampione)RISULTATI ECONCLUSIONISTRATEGIECONSIGLIATECONSIDERAZIONI5 <strong>di</strong>cembre <strong>20</strong>03 USANON RIPORTATOANALISI SITI WEBEsaminare le critiche ai vaccini su Internet e analizzare i siti web al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare caratteristichecomuni e le accuse <strong>di</strong> etica. Questo aggiornamento permetterà agli operatori sanitari <strong>di</strong> megliocomprendere le argomentazioni contro le vaccinazioniRicerca strutturata Web condotta per i termini, “vaccine,” “vaccination,” “vaccinate,” e“anti-vaccination”utilizzando un meta motore <strong>di</strong> ricerca che incorpora 8 motori <strong>di</strong> ricerca. Questo ha prodotto 1.138pagine Web che rappresentano 750 siti. Due + UNO ricercatori in<strong>di</strong>pendenti hanno esaminato i sitiper i criteri <strong>di</strong> inclusione / esclusione, con il risultato <strong>di</strong> 78 siti vaccino-critico (materiale scaricato suun CD), che venivano poi valutati per design, contenuti e affermazioni sulla base <strong>di</strong> precedenti stu<strong>di</strong>.Identificazione <strong>di</strong> 46 variabili con 2 possibili opzioni (presente/non presente) che vengono poiraggruppate (30 in 12) in tot. 25.Risultati: La caratteristica più comune <strong>di</strong> siti web vaccino-critico è l'inserimento <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazioni checollegano le vaccinazioni con specifiche reazioni avverse, soprattutto i<strong>di</strong>opatiche, malattie cronichecome la sclerosi multipla, autismo e il <strong>di</strong>abete (91%). Altri attributi comuni sono i link ad altri siti webcritici ai vaccini(80%); l’accusa che i vaccini contengono sostanze contaminanti mercurio, “hot lots” checausano eventi avversi (83%); l’affermazione che i vaccini garantiscano una protezione solotemporanea (79%)e che le malattie evitate con il vaccino sono lievi (74%); appelli alla genitorialitàresponsabile attraverso l'educazione e la resistenza all’istituzione (76%); accuse <strong>di</strong> cospirazioni e <strong>di</strong>coperture per nascondere la verità sulla sicurezza dei vaccini (76%); e accuse che le libertà civilivengono violate attraverso l’obbligatorietà delle vaccinazioni (70%). Il n. me<strong>di</strong>o delle caratteristichepresenti per ogni sito era <strong>di</strong> 13.5 ± 5.3.Sono state in<strong>di</strong>viduate 3 caratteristiche <strong>di</strong> progettazione dei contenuti: il 62% dei siti contenevanoriferimenti alla letteratura scientifica, 28% fornivano i link a siti web <strong>di</strong> sostenitori vaccino, 26 %fornivano informazioni o link sui requisiti <strong>di</strong> vaccinazioni degli stati. Storie personali o immagini <strong>di</strong>bambini danneggiati da presunti vaccini appaiono sul 37% dei siti web.Conclusioni: i siti web Vaccine-critical effettuano spesso gravi accuse. Con il fiorire <strong>di</strong> Internet comefonte <strong>di</strong> informazione sanitaria, un pubblico senza capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento o non completamenteistruito può accettare queste affermazioni e rifiutare la vaccinazione dei loro figli. Gli operatori devonoconoscere le accuse me<strong>di</strong>che ed etiche contro i vaccini.- con<strong>di</strong>videre esperienze personali <strong>di</strong> malattie come la pertosse, che possono causare graviconseguenze e che continuano a circolare negli Stati Uniti attraverso immagini e testimonianze <strong>di</strong>bambini affetti da malattie prevenibili me<strong>di</strong>ante vaccinazione.- spiegare la natura della maggior parte delle malattie trasmissibili prevenibili da vaccino e il lororitorno nei paesi industrializzati in cui i tassi <strong>di</strong> vaccinazione <strong>di</strong>minuiscono.- un punto importante da sollevare con i genitori è che alcuni siti web che sono critici nei confronti dellevaccinazioni, vendono prodotti omeopatici e fitoterapici, configurandosi conflitti <strong>di</strong> interesse- informare i genitori <strong>di</strong> siti non-profit, come Vaccine Education Center [42] e la National Network forImmunization Information [43] in quanto liberi da finanziamento commerciali e federaliQueste strategie possono essere utilizzati in campagne <strong>di</strong> educazione <strong>di</strong> massa o nella comunicazioneoperatori/ genitoriNesso tra le alcune affermazioni (me<strong>di</strong>cina convenzionale sbagliata, me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>sinformati sulle89


Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’Offerta Vaccinale nella Regione VenetoLIMITI DELLARICERCADichiarazione<strong>di</strong> interesseconflittoEventuali notePertinenza e utilità allaricercavaccinazioni, "ritorno alla natura" alternativa e l'omeopatia) e il pensiero post-moderno, che ritieneche la verità sia relativa e che mette in <strong>di</strong>scussione i punti <strong>di</strong> vista stabiliti.Il collegamento <strong>di</strong> eventuali reazioni avverse a 2 errori <strong>di</strong> logica. 1°“post hoc ergo propter hoc”, che sitraduce in "che si verificano in seguito, quin<strong>di</strong> si verificano perché,"ossia confondendo associazionetemporale con la causalità. 2° il <strong>di</strong>lemma <strong>di</strong>fettoso: la questione impone una scelta tra 2 opzioni,entrambe contrarie ad una 3° posizione, che non è menzionata come opzione (<strong>di</strong> fronte ad un figlio<strong>di</strong>sabile, la scelta è fra: il vaccino ha causato l'invali<strong>di</strong>tà o il bambino non è <strong>di</strong>sabile, la 3° opzione chela <strong>di</strong>sabilità sia stata geneticamente determinata o si è verificato in utero non viene menzionata comeuna possibilità).Si evidenzia il coinvolgimento <strong>di</strong> altri processi euristici: la compressione è la sopravvalutazione deirischi rari, come le reazioni ai vaccini, ma una sottovalutazione dei rischi comuni, come la morbilità e lamortalità delle malattie prevenibili da vaccino [25] . (rischio dei me<strong>di</strong>a); Il bias <strong>di</strong> Omissione è latendenza a favorire gli errori <strong>di</strong> omissione rispetto ad errori <strong>di</strong> commissione, anche se una <strong>di</strong>stinzionetra loro può essere irrilevante [27,28]. L’avversione all’ambiguità è quando si trova un maggior rischio <strong>di</strong>una malattia conosciuta più accettabile <strong>di</strong> un più piccolo rischio più ambiguo <strong>di</strong> un nuovo vaccino [25,28].L’avversione all’ambiguità vale anche per una situazione in cui vi è un <strong>di</strong>battito circa l'atten<strong>di</strong>bilità delleinformazioni <strong>di</strong> un vaccino.Di fronte ad accuse <strong>di</strong> cover up utile poter portare casi <strong>di</strong> ritiri <strong>di</strong> vaccini entro poco tempo dasegnalazioni <strong>di</strong> reazioni avverse (ve<strong>di</strong> casi <strong>di</strong> “intussusception” dopo somministrazioni <strong>di</strong> vacciniderivati dalla scimmia Rhesus da rotavirus - RRV)Le critiche ai vaccini godono del fatto che il pubblico ha <strong>di</strong>fficoltà a comprendere la scienza me<strong>di</strong>ca e lasua limitata capacità <strong>di</strong> confermare o respingere le affermazioni; il pubblico non è molto capace, nel<strong>di</strong>fferenziare la causalità con l’associazione temporale, nell'interpretare i risultati statistici <strong>di</strong> indagine, onel valutare la vali<strong>di</strong>tà dei risultati sulla base <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o appropriato.Molti degli argomenti oggi in uso sono simili al passato (terapie naturali e me<strong>di</strong>cina alternativa sonopreferibili per la prevenzione delle malattie infettive, i vaccini causano malattie i<strong>di</strong>opatiche levaccinazioni all’entrata della scuola violano le libertà civili, conflitti <strong>di</strong> interesse ecc), la <strong>di</strong>fferenza èprincipalmente una questione <strong>di</strong> grado: oggi ci sono più vaccini e quin<strong>di</strong> più <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> critica oltread esserci molte risorse in più per la <strong>di</strong>ffusione delle informazioni sulla salute, compresa la tv, la ra<strong>di</strong>o eil WWW.Esame dei siti scritti solo in inglese, che limita la capacità <strong>di</strong> generalizzare i risultati. L'affidabilitàinterrater (affidabilità dell'accordo tra valutatori) era buona ma non eccellente, dato che <strong>di</strong>pendeprincipalmente dalle <strong>di</strong>fferenze in<strong>di</strong>viduali inerenti l’interpretazione dei contenuti del sito perdeterminare la presenza o l'assenza dei vari elementi da valutare. Altri fattori che possono aver influitosono la complessità e le <strong>di</strong>mensioni dei siti web.NON Dichiarati; stu<strong>di</strong>o in parte finanziato dal CDC, dal National Immunization Program, e dallaFondazione della Società dei docenti <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> Famiglia (STFM) I suoi contenuti sono sotto laresponsabilità degli autori e non riflettono necessariamente le posizioni ufficiali del CDC o STFM.Stu<strong>di</strong>o più grande condotto negli USA che aggiorna stu<strong>di</strong> prec.Lo stu<strong>di</strong>o esamina le critiche ai vaccini su Internet e analizza i siti web al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduarecaratteristiche comuni e alcune critiche etiche. Analisi standar<strong>di</strong>zzata <strong>di</strong> siti web antivaccinali valutatiper design, contenuti e affermazioni sulla base <strong>di</strong> precedenti stu<strong>di</strong>. Identificazione presenza o meno <strong>di</strong>46 variabili. Vengono evidenziate alcune considerazioni (relativismo, logiche fallaci ed euristiche) chein qualche modo forniscono una spiegazione al processo <strong>di</strong> adesione o meno alle vaccinazioni.90

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