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Quadri per una storia del concetto di modernismo - Allegoria

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allegoria63è evidente in due o<strong>per</strong>e apparse ad un anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza l’<strong>una</strong> dall’altra.Nel 1976 la fort<strong>una</strong>ta raccolta <strong>di</strong> saggi Modernism, a cura <strong>di</strong> Malcolm Bradburye James McFarlane – <strong>per</strong> anni <strong>una</strong> sorta <strong>di</strong> Baedeker degli stu<strong>di</strong> modernisti– tentava <strong>una</strong> prima mappatura <strong>del</strong> <strong>modernismo</strong> come fenomenoche attraversa l’intera cultura occidentale e si colloca cronologicamentetra gli anni ’80 <strong>del</strong> <strong>di</strong>ciannovesimo secolo ed il secondo dopoguerra (quicome altrove verrà riservato a Bau<strong>del</strong>aire il ruolo <strong>di</strong> capostipite e anticipatore<strong>del</strong>la modernità letteraria). 18 L’anno successivo Peter Faulkner,in un breve volumetto <strong>del</strong>la collana «The Critical I<strong>di</strong>om», proponeva inveceun <strong>di</strong>segno <strong>del</strong> <strong>modernismo</strong> letterario come movimento fondato sudei valori con<strong>di</strong>visi, estendentesi dal 1910 al 1930 e circoscritto all’ambitoinglese. 19 Ci troviamo così <strong>di</strong> fronte a <strong>una</strong> ripresa, all’interno <strong>del</strong>la <strong>storia</strong>letteraria, <strong>del</strong>la frattura fra quelle che Calinescu ha chiamato «le due modernità»:<strong>una</strong> modernità intesa, in maniera relativamente neutrale, come<strong>una</strong> fase specifica <strong>del</strong>la <strong>storia</strong> <strong>del</strong>la civiltà occidentale, e <strong>una</strong> modernitàintesa invece come <strong>concetto</strong> estetico. 20 Ed è non tanto sugli elementi <strong>di</strong><strong>di</strong>vergenza quanto piuttosto sui punti <strong>di</strong> intersezione che verterà il <strong>di</strong>battito<strong>del</strong> successivo quarto <strong>di</strong> secolo.Dagli “uomini<strong>del</strong> 1914” alla“planetarietà”.<strong>Quadri</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong><strong>storia</strong> <strong>del</strong><strong>concetto</strong> <strong>di</strong><strong>modernismo</strong>2. La battaglia dei modernisti e dei postmodernistiVe<strong>di</strong>amo adesso più in dettaglio le implicazioni <strong>del</strong> <strong>modernismo</strong> come“<strong>concetto</strong> estetico”. La costituzione <strong>di</strong> un canone letterario modernistamuove dall’identificazione <strong>di</strong> <strong>una</strong> serie <strong>di</strong> caratteristiche in base alle qualiriunire <strong>una</strong> serie <strong>di</strong> scrittori in un unico movimento. È in tale contestoche va rilevato il corto circuito che si stabilisce già negli anni Trenta traletteratura e <strong>di</strong>scorso critico, soprattutto tramite la figura <strong>di</strong> T.S. Eliot, lacui produzione saggistica influenza <strong>di</strong>rettamente la “Scuola <strong>di</strong> Cambridge”<strong>di</strong> I.A. Richards e il New Criticism, il cui principio essenziale consiste, comeè noto, nello stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>l’o<strong>per</strong>a letteraria come oggetto autonomo. 21 Ponendoal centro <strong>del</strong> <strong>modernismo</strong> letterario Eliot, Pound e Joyce (quest’ultimosecondo la lettura “mitica” proposta dallo stesso Eliot in «Ulysses»,Order, and Myth), i New Critics elaboravano <strong>una</strong> interpretazione <strong>del</strong>la rivoluzionemodernista fondata sui valori <strong>del</strong>l’im<strong>per</strong>sonalità, <strong>del</strong>l’ironia e <strong>del</strong>l’allusivitàche avrebbe influenzato la ricezione <strong>del</strong> movimento almenofino agli inizi degli anni Settanta.18 Modernism, a cura <strong>di</strong> M. Bradbury e J. McFarlane, Penguin, Harmondsworth 1976.19 P. Faulkner, Modernism, Methuen, London 1977.20 Calinescu, Five Faces of Modernity, cit., p. 41.21 Per <strong>una</strong> indagine molto attenta <strong>del</strong>l’influenza <strong>di</strong> Eliot sulla critica inglese, si veda G. Cianci,La scuola <strong>di</strong> Cambridge. La critica letteraria <strong>di</strong> I.A. Richards - W. Empson - F.R. Leavis, AdriaticaE<strong>di</strong>trice, Bari 1970. Sul rapporto <strong>di</strong> questa con la formazione <strong>del</strong> canone modernista, utilianche le sue osservazioni in Modernismo/Modernismi, cit., pp. 20-23.11

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