Summaries / Resúmenes - Studia Moralia

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PROBLEMI ETICI DEGLI XENOTRAPIANTI 247reattivi 14 o con l’inibizione del complemento 15 . Più efficacesarebbe il ricorso alla manipolazione genica, nel contesto delletecniche di clonazione, e l’ottenimento dell’inattivazione di alcunigeni in modo da renderli non più funzionali (“knock out”). Adesempio, il gene responsabile dell’espressione dell’antigene a-galsulle cellule endoteliali di suino potrebbe essere inattivato inmodo da diminuire uno degli stimoli al rigetto 16 .Si può presentare, quindi, il rigetto acuto vascolare. Questaforma di rigetto è stata studiata soprattutto nel trapianto dicuore di topo o di hamster nel ratto, anche se i risultati delmodello topo/ratto non sono del tutto sovrapponibili al modellomaiale/primate non umano 17 . Risultati interessanti si stannoottenendo attraverso un’appropriata immunosoppressione 18 .Nel trapianto di cuore di hamster o di topo nei ratti si è osservatoil fenomeno dell’adattamento (“accomodation”) 19 attribuito14Cfr. KATAPODIS A.G., WARNER R.G., DUTTHALER R.O. et al., Removal ofanti-Galalpha1,Gal xenoantibodies with an injectable polymer, “Journal ofClinical Investigation, 110 (2002), 189-1877; LEVENTHAL J.R., JOHN R., FRYERJ.P. et al., Removal of baboon and human antiporcine igg and igm naturalantibodies by immunoadsorption: Results of in vitro and in vivo studies,“Transplantation” 59 (1995), 294-300.15Cfr. KROSHUS T.J., ROLLINS S.A., DALMASSO A.P. et al., Complement inhibitionwith an anti-C5 monoclonal antibody prevents acute cardiac tissueinjury in an ex vivo model of pig-to-human xenotransplantation,“Transplantation” 60 ( 1995), 1194-202.16Cfr. SANDRIN M.S., FODOR W.L., MOUHTOURIS E. et al., Enzymatic remodelingof the carbohydrate surface of a xenogenic cell substantially reduceshuman antibody binding and complement-mediated cytolysis, “NatureMedicine” 1 (1995), 1261-1267.17Ricordiamo che lo xenotrapianto è stato studiato e sperimentato principalmentein modelli animali di piccole dimensioni e nella combinazionemaiale/primate non umano: ZHANG Z, BEDARD E., LUO Y. et al., Animal modelsin xenotransplantation, “Expert Opinion on Investigational Drugs” 9 (2000),2051-2068.18Cfr. COZZI E., BHATTI F., SCHMOECKEL M. et al., Long-term survival ofnonhuman primates receiving life-supporting transgenic porcine kidney xenografts,“Transplantation” 2000, 70:15-21; SOARES M.P., LIN Y., SATO K. et al.,Pathogenesis of and potential therapies for delayed xenograft rejection,“Current Opinion in Organ Transplantation” 4 (1999), 80-88.19Cfr. SOARES M.P., LIN Y., SATO K. et al., Accommodation, “ImmunologyToday” 20 (1999) 434-437.

248 MAURIZIO FAGGIONIal fatto che le cellule endoteliali e le cellule muscolari lisce deivasi dell’organo trapiantato esprimono geni che proteggono l’organodal rigetto 20 . Si spera di poter usare terapeuticamente questigeni protettivi per migliorare la sopravvivenza degli organi dimaiale nei primati.Un’altra possibilità, aperta dall’ingegneria genetica, è ilricorso alla transgenesi, il trasferimento di geni umani nel DNAanimale 21 . Le esperienze più promettenti fino ad ora sono venutedagli organi di maiali transgenici per il gene umano hDAF 22 .Superato il rigetto acuto vascolare, l’organo può ancoraandare incontro a rigetto per l’intervento delle cellule T, comeavviene nell’allotrapianto: in aggiunta alla terapia immunosoppressiva,c’è la speranza di riuscire a indurre il fenomeno dellatolleranza, indurre cioè la non reattività di un ricevente versoantigeni di maiale indipendentemente dall’immunosoppressione23 . L’induzione della tolleranza è una speranza per tutti i tipi20Cfr. BACH F.H., Xenotransplantation: problems and prospects, “AnnualReview of Medicine” 49 (1998), 301-310; LIN Y., SOARES M.P., SATO K. et al.,Accommodated xenografts survive in the presence of anti-donor antibodies andcomplement that precipitate rejection of naive xenografts, “Journal ofImmunology” 163 (1999), 5, 2850-2857.21Sulla transgenesi, in generale: HOUDEBINE L.M., Animal Transgenesis& Cloning, New York 2003. Un gruppo italiano ha sviluppato una tecnicainnovativa e relativamente semplice per il trasferimento di geni nel maiale:LAVITRANO M.L. , BACCI M.L., FORNI M. et al., Efficient production by spermmediatedgene transfer of human decay accelerating factor (hDaf) transgenicpigs for xenotransplantation, “Proceedings of the National Academy ofScience” 99 820029, 14230-14235.22Cfr. McCURRY K.R., KOOYMAN D.L., ALVARADO C.G., Human complementregulatory proteins protect swine-to-primate cardiac xenografts fromtumoral injury, “Nature Medicine” 1 (1995), 423-427; COZZI E., YANNOUTSOSN., LANGFORD G.A. et al., Effect of transgenic expression of human decay-acceleratingfactor on the inhibition of hyperacute rejection of pig organs, inCOOPER D.K.C., KEMP E., PLATT J. L., WHITE D. J. G. eds., Xeno-transplantation,665-682.23Cfr. AUCHINCLOSS H. jr, SACHS D. H., Xenogeneic transplantation,“Annual Review of Immunology”, 16 (1998), 433-470; YAMADA A.,AUCHINCLOSS H.JR., Cell-mediated xenograft rejection, “Current Opinion inOrgan Transplantation” 4 (1999), 90-94.

248 MAURIZIO FAGGIONIal fatto che le cellule endoteliali e le cellule muscolari lisce deivasi dell’organo trapiantato esprimono geni che proteggono l’organodal rigetto 20 . Si spera di poter usare terapeuticamente questigeni protettivi per migliorare la sopravvivenza degli organi dimaiale nei primati.Un’altra possibilità, aperta dall’ingegneria genetica, è ilricorso alla transgenesi, il trasferimento di geni umani nel DNAanimale 21 . Le esperienze più promettenti fino ad ora sono venutedagli organi di maiali transgenici per il gene umano hDAF 22 .Superato il rigetto acuto vascolare, l’organo può ancoraandare incontro a rigetto per l’intervento delle cellule T, comeavviene nell’allotrapianto: in aggiunta alla terapia immunosoppressiva,c’è la speranza di riuscire a indurre il fenomeno dellatolleranza, indurre cioè la non reattività di un ricevente versoantigeni di maiale indipendentemente dall’immunosoppressione23 . L’induzione della tolleranza è una speranza per tutti i tipi20Cfr. BACH F.H., Xenotransplantation: problems and prospects, “AnnualReview of Medicine” 49 (1998), 301-310; LIN Y., SOARES M.P., SATO K. et al.,Accommodated xenografts survive in the presence of anti-donor antibodies andcomplement that precipitate rejection of naive xenografts, “Journal ofImmunology” 163 (1999), 5, 2850-2857.21Sulla transgenesi, in generale: HOUDEBINE L.M., Animal Transgenesis& Cloning, New York 2003. Un gruppo italiano ha sviluppato una tecnicainnovativa e relativamente semplice per il trasferimento di geni nel maiale:LAVITRANO M.L. , BACCI M.L., FORNI M. et al., Efficient production by spermmediatedgene transfer of human decay accelerating factor (hDaf) transgenicpigs for xenotransplantation, “Proceedings of the National Academy ofScience” 99 820029, 14230-14235.22Cfr. McCURRY K.R., KOOYMAN D.L., ALVARADO C.G., Human complementregulatory proteins protect swine-to-primate cardiac xenografts fromtumoral injury, “Nature Medicine” 1 (1995), 423-427; COZZI E., YANNOUTSOSN., LANGFORD G.A. et al., Effect of transgenic expression of human decay-acceleratingfactor on the inhibition of hyperacute rejection of pig organs, inCOOPER D.K.C., KEMP E., PLATT J. L., WHITE D. J. G. eds., Xeno-transplantation,665-682.23Cfr. AUCHINCLOSS H. jr, SACHS D. H., Xenogeneic transplantation,“Annual Review of Immunology”, 16 (1998), 433-470; YAMADA A.,AUCHINCLOSS H.JR., Cell-mediated xenograft rejection, “Current Opinion inOrgan Transplantation” 4 (1999), 90-94.

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