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Summaries / Resúmenes - Studia Moralia

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390 SABINO PALUMBIERIradicale di consapevolezza e di autonomia di operazioni. E proprioall’interno di queste operazioni si rivela anche la direzioneeterotropa del per-altri, oltre che autotropa o rivolta al proprio sécome nel punto culminante dell’esperienza dell’autocoscienza.Così, la comunicazione si trova come un dato all’interno dellaidentificazione. L’io, infatti, si percepisce sempre nel contestodel reticolato di rapporti con l’alterità; mai, comunque, siamonadico, autosufficiente e solipsistico. L’io si coglie costitutivamenteaperto e comunicazionale, anelante alla reciprocità.“All’inizio è la relazione” 110 . Va detto subito che la relazione èchiamata da Buber “categoria dell’essere, disponibilità, formache comprende, modello dell’anima; all’inizio è l’a priori dellarelazione, il tu innato” 111 . Al rapporto io-mondo si sostituisce ilrapporto io-tu-nel-mondo. A differenza di Cartesio - per il qualel’ego cogitante trova l’essere inserito nelle sue pieghe e poi passaalla conoscenza del suo corpo e attraverso questa mediazionegnoseologica trova il mondo come sistema di oggetti e, all’internodi questo insieme sistemico, scopre l’altro, il tu come oggettosimmetrico al proprio sé – la filosofia dialogica di Buber, invece,pone la intersoggettualità come la “categoria primordiale dellarealtà umana”. Infatti, il soggetto non esiste come puro io disabitato,ma come io strutturato e presenziato perennemente daltu, a cominciare dal tu dell’imperativo morale. “Non c’è alcun ioin sé, ma solo l’io della parola fondamentale io-tu, e l’io dellaparola fondamentale io-esso. Quando l’uomo dice io intende unodei due” 112 . Del resto, la conferma ce la dà l’esperienza, quandol’isolamento o la solitudine al negativo come sentirsi soli provocail senso della frustrazione esistenziale, che è il dis-agio dell’essere.Afferma Mounier: “Quando la comunicazione si allentao si corrompe, io perdo profondamente me stesso: ogni follia èuno scacco al rapporto con gli altri. L’alter diventa alienus, e ioa mia volta divento estraneo a me stesso, alienato” 113 . La reciprocità,poi, aggiunge alla relazionalità il feed back dell’atto del-110M. BUBER, Io e tu, o.c., p. 72 e p. 78.111Ibidem, p. 78.112Ibidem, p. 59.113E. MOUNIER, Il personalismo, o.c., p. 47.

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