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Summaries / Resúmenes - Studia Moralia

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PLURALISMO ANTROPOLOGICO E APPROCCIO ETICO 383profondità infinita di tensione. E questo è lo spazio dell’interiorità,che è la sede a sua volta della decisionalità. In quest’area,l’uomo si riscopre inquietum cor.Edith Stein, coniugando originalmente fenomenologia eontologia, così si esprime in un’opera metafisica a proposito deltema della tensione dell’esser-ci verso l’essere: “L’uomo anela adavere sempre di nuovo in dono l’essere, per poter attingere ciòche l’attimo gli dà e al tempo stesso gli toglie. Non vuole lasciareciò che gli dà pienezza e vorrebbe essere senza fine e senzalimiti: massima intensità di vita senza cedimenti, attività vigorosache sia al tempo stesso quiete perfetta e libertà da tutte letensioni, questa è la beatitudine eterna. Questo è l’essere checerca l’uomo nel suo esistere” 93 .9.2. Empatia e amore. Nella interiorità, parimenti, si registranoalcune percezioni privilegiate, come la gioia, la noia, l’angosciaesistenziale 94 . Vale la pena, qui, almeno accennare allaposizione steiniana della empatia 95 , come esperienza vissuta nell’interioritàdi una coscienza circa la presenza di un soggettodiverso da sé, con tutto il suo sentire profondo. È “un atto esperienzialesui generis, che Edith Stein analizza servendosi spessodi esempi tratti dalla nostra vita quotidiana. Se qualcuno chevedo, che incontro, prova gioia o dolore, io posso capire che cosasta provando; certamente, non provo la sua gioia o il suo dolore,ma ho un’esperienza vissuta, una Erlebnis dell’una o dell’altro;mi rendo conto di non viverli in prima persona, perciò essi nonsono per me “originari”, ma è per me originario il sentire che lapersona li sta vivendo” 96 .La sede del sentire profondo e stabile è il cuore, centro dellaunitotalità del soggetto, come sede del sentirsi-essere verso lapropria pienezza. E su questa strada si giunge al punto più altodella costituzione antropologica. Qui, cioè, si appalesa l’espe-93E. STEIN, Essere finito e Essere eterno. Per una elevazione al senso dell’essere,Città Nuova, Roma 1988, pp. 387-388.94Cf. M. HEIDEGGER, Che cos’è la metafisica?, La Nuova Italia, 1989, 11 aristampa.95Cf. E. STEIN, Il problema dell’empatia, Studium, Roma 1998.96A. ALES BELLO, Fenomenologia dell’essere umano, o.c., p. 117.

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