REQ. N°7.3.: DOTAZIONI IMPIANTISTICHE MINIMEESIGENZE DA SOD<strong>DI</strong>SFAREGli spazi devono essere dotati delle attrezzature impiantistiche minime necessarie per losvolgimento delle attività previste. La posizione delle attrezzature impiantistiche deve garantirel’effettiva possibilità d’uso 146 .CAMPO D’APPLICAZIONETutte le funzione dell’art.3; inoltre il requisito si articola in:- RC 7.3.1: per quanto riguarda le FUNZIONI ABITATIVE E ASSIMILABILI (art.3, comma 4, lettereA, E, e D, per quest’ultima limitatamente alla funzione abitativa);- RC 7.3.2: per quanto riguarda TUTTE LE ALTRE FUNZIONI.LIVELLI <strong>DI</strong> PRESTAZIONER.C. 7.3.1 - Funzioni abitative e assimilabiliINTERVENTI <strong>DI</strong> NUOVA COSTRUZIONE E INTERVENTI <strong>DI</strong> CUI AL COMMA 1°DELL’ART.6Il requisito si ritiene soddisfatto quando gli spazi dell’organismo edilizio, in funzione dell’attivitàsvolta negli stessi, sono dotati almeno dei seguenti impianti:CUCINA (spazio per attività principale):- un terminale collegato alla rete di distribuzione dell’acqua potabile calda e fredda, dotato dirubinetto/i per la regolazione della temperatura da parte dell’utente (miscelatore) e per laregolazione della portata;- un terminale (collegato alla rete di distribuzione dell’acqua potabile) dotato di rubinetto epredisposto per d collegamento con un’eventuale lavastoviglie, se l’installazione non è prevista inaltro locale apposito all’interno dell’alloggio;- due terminali distinti per lo scarico di acque domestiche provenienti dal lavello e dallalavastoviglie;- un lavello di dimensioni tali da consentirne un uso appropriato (la cucina deve esseredimensionata per contenere almeno un lavello di m. 1.20 x 0.60);- terminali per l’erogazione di gas per d collegamento con l’apparecchiatura cucina e, ove siapresente, con la caldaia dell’impianto termico;- una canna per l’espulsione all’esterno, mediante aspirazione meccanica, di una quantità d’ariatale da ottenere il numero di ricambi d’aria idoneo 147 ;- impianto elettrico progettato e realizzato secondo la normativa vigente 148 .BAGNO (spazio per attività secondaria):- tre terminali, a servizio del lavabo, del bidet e della vasca da bagno o piatto doccia, dotati dirubinetto/i collegati alla rete di approvvigionamento dell’acqua potabile calda e fredda perl’erogazione di un’adeguata quantità d’acqua con temperatura regolabile da parte dell’utente(miscelatore). Per i «bagni ridotti» 149 non occorre il relativo terminale se non è prevista la vasca;- un terminale, a servizio del water, per l’erogazione di una quantità d’acqua tale da garantire lapulizia del water stesso (possibilmente regolabile);- un terminale a servizio della lavatrice, dotato di rubinetto (se non previsto in altro spaziodell’alloggio);- tre terminali per lo scarico di acque domestiche, collegati al bidet, al lavabo ed alla vasca dabagno o piatto doccia;- un terminale, collegato al water, per lo scarico delle acque fecali;146 Oltre a garantire la sicurezza degli utenti, ottenuta rispettando il RC 4.1.147 Si veda ad esempio il RC 3.10 - VENTILAZIONE, oltre a quanto previsto dal D.M. 21.4.93, «approvazione delle tabelle UNI- CIG7129/92» e il RC 4.2 – SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (per la progettazione, l’installazione e la manutenzione degli impianti a gas peruso domestico).148 Si vedano, ad esempio, il RC 4.2 – SICUREZZA DEGLI IMPIANTI e il RC 7.1- DOTAZIONE IMPIANTISTICA DEGLI SPAZI149 Per bagno ridotto s’intende il secondo bagno di un alloggio in cui esista già un bagno dotato di water, bidet, lavabo, vasca da bagnoo doccia (vedi DM 5.7.1975)50
- un terminale per lo scarico della lavatrice, se è previsto l’approvvigionamento idrico per la stessa;- i seguenti apparecchi idrosanitari: water; bidet, lavabo, vasca o piano doccia (la vasca o il piattodoccia devono esistere almeno in un bagno per ogni alloggio; non sono indispensabili nel bagno«ridotto»);- impianto elettrico progettato e realizzato secondo le norme vigenti.Sono fatte salve le normative specifiche per l’edilizia alberghiera e per il soggiorno temporaneo.INTERVENTI SUL PATRIMONIO E<strong>DI</strong>LIZIO ESISTENTE <strong>DI</strong> CUI AL 3°COMMA DELL’ART. 6Il requisito si ritiene soddisfatto quando sono presenti le caratteristiche di Cui al punto precedente,una volta valutato quanto disposto dal 3°comma dell’art.6.R.C. 7.3.2 - Tutte le altre funzioniINTERVENTI <strong>DI</strong> NUOVA COSTRUZIONE E INTERVENTI <strong>DI</strong> CUI AL 1°COMMA DELL’ART.6Il requisito si ritiene soddisfatto se gli spazi chiusi per le attività principali (come ad esempiomense, locali di ristoro, ecc.), gli spazi chiusi per attività secondarie (come ad esempio serviziigienici, spogliatoi, ecc.), dell’organismo edilizio possiedono le caratteristiche e le dotazioniimpiantistiche minime previste dalla normativa vigente 150 .In particolare i SERVIZI IGIENICI devono:- avere un water e un lavabo; quest’ultimo può anche essere collocato nel locale antibagno;- essere dotati almeno di un water e di un lavabo, oltre ad avere accessibilità attraverso unantibagno (dove è collocato di norma il lavabo);- essere distinti per sesso;- essere in numero non inferiore a 1 ogni 10 (o frazione di 10) 151 persone occupate econtemporaneamente presenti;- avere almeno 1 lavandino ogni 5 persone contemporaneamente presenti;- avere almeno un terminale di alimentazione di acqua intercettabile;- essere raggiungibili con percorsi coperti;- essere dotati di docce e spogliatoi, nel caso che l’attività svolta comporti l’esposizione a prodottie materiali insudicianti, pericolosi o nocivi. Le docce devono avere dimensioni adeguate,pavimenti e pareti lavabili, essere individuali, distinte per sesso ed in numero non inferiore a 1ogni 10 (o frazione di 10) persone occupate e contemporaneamente presenti, dotate di sufficientiterminali per l’acqua potabile calda e fredda, con dispositivo miscelatore e regolatore dellaportata, collocate in comunicazione con gli spogliatoi. Gli spogliatoi devono essere dimensionatiper contenere gli arredi (armadietti personali, sedie o panche, ecc.) per tuffo il personaleoccupato e per consentire la fruizione dei medesimi arredi; vanno inoltre distinti per sesso;- gabinetti, docce e spogliatoi devono avere ogni altra dotazione impiantistica eventualmenterichiesta da normativa vigente0 152 in rapporto alla specifica attività.La MENSA, il LOCALE o la ZONA <strong>DI</strong> RISTORO dovranno avere:- dimensione in rapporto al numero di utenti;- essere realizzati nei luoghi di lavoro ogni volta che le persone occupate rimangono nel fabbricatoa consumare cibi o bevande durante gli intervalli e le pause di lavoro.Per L’AMBULATORIO negli ambienti di lavoro si rimanda alla normativa vigente 153 .Per I’E<strong>DI</strong>LIZIA SPECIALE e per ATTIVITÀ SPECIFICHE valgono le disposizioni normative vigentiin materia: nei casi non contemplati dalle norme vigenti, è compito del progettista definire edindicare i minimi funzionali in relazione agli specifici obiettivi di progettazione.150 Particolare indicazioni di come dovranno essere realizzati gli spazi con quali materiali e accorgimenti, sono disciplinati dallanormativa igienico-sanitaria vigente.151 Salvo le deroghe ammesse dall’art.16 del D.Lgs.19.3.1996. n.242.152 Si vedano ad esempio il RC 7.1 – ASSENZA <strong>DI</strong> BARRIERE ARCHITETTONICHE e il RC 7.2 – <strong>DI</strong>SPONIBILITA’ <strong>DI</strong> SPAZI MINIMI(FRUIBILITA’).153 Vedere l’art.30 del DPR 303/56.51
- Page 1: COMUNE DI COMACCHIOSETTORE ASSETTO
- Page 4 and 5: Articolo 2 - Requisiti e famiglie d
- Page 6 and 7: sceglie quello più appropriato in
- Page 8 and 9: 2. Per i medesimi interventi il pro
- Page 11 and 12: Capitolo II - REQUISITI COGENTIREQ.
- Page 13 and 14: - ADEGUAMENTO: s’intende interven
- Page 15: - SEPARAZIONE.Devono quindi essere
- Page 18 and 19: REQ. N°3.2.: SMALTIMENTO DEGLI AER
- Page 20: REQ. N°3.3.: APPROVVIGIONAMENTO ID
- Page 23 and 24: È vietato lo scarico diretto nelle
- Page 25 and 26: REQ. N°3.6.: ILLUMINAMENTO NATURAL
- Page 27 and 28: REQ. N°3.7.: OSCURABILITA’ESIGEN
- Page 29 and 30: REQ. N°3.9.: TEMPERATURA SUPERFICI
- Page 31 and 32: R.C. 3.10.1 - Ventilazione per le f
- Page 33 and 34: REQ. N°3.11.: PROTEZIONE DALLE INT
- Page 35 and 36: SOVRACCARICHI VARIABILI PER EDIFICI
- Page 37 and 38: REQ. N°4.2.: SICUREZZA DEGLI IMPIA
- Page 39 and 40: REQ. N°5.1.: ISOLAMENTO ACUSTICO A
- Page 41 and 42: REQ. N°5.2.: ISOLAMENTO ACUSTICO A
- Page 43 and 44: INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO
- Page 45 and 46: unità immobiliare. Sono spazi di r
- Page 47 and 48: REQ. N°7.2.: DISPONIBILITA’ DI S
- Page 49: - è rispettata la normativa per la
- Page 53 and 54: Capitolo III - MODALITA’ DI VERIF
- Page 55 and 56: REQ. N°2.1.: RESISTENZA AL FUOCO,
- Page 57 and 58: CRITERI GENERALI DI SICUREZZAANTINC
- Page 59 and 60: REQ. N°3.1.: CONTROLLO DELLE EMISS
- Page 61 and 62: REQ. N°3.2.: SMALTIMENTO DEGLI AER
- Page 63 and 64: REQ. N°3.3.: APPROVVIGIONAMENTO ID
- Page 65 and 66: REQ. N°3.4.: SMALTIMENTO DELLE ACQ
- Page 67 and 68: REQ. N°3.5.: TENUTA ALL’ACQUAIN
- Page 69 and 70: REQ. N°3.6.: ILLUMINAMENTO NATURAL
- Page 71 and 72: lψι1,00,90,8106430,720,61,50,510,
- Page 73 and 74: La verifica consiste nel calcolo de
- Page 75 and 76: FIG.6FIG.7FIG.875
- Page 77 and 78: TAB. 1Materiale e natura della supe
- Page 79 and 80: DETERMINAZIONE DI T (COEFFICIENTE D
- Page 81 and 82: FIG 11SPAZI DI FORMA REGOLAREFIG. 1
- Page 83 and 84: FIG.14componente cielo (%)angolo di
- Page 85 and 86: REQ. N°3.8.: TEMPERATURA DELL’AR
- Page 87 and 88: REQ. N°3.9.: TEMPERATURA SUPERFICI
- Page 89 and 90: METODO DI CALCOLO B (PER INFISSI NO
- Page 91 and 92: REQ. N°3.11.: PROTEZIONE DALLE INT
- Page 93 and 94: PRINCIALI RIFERIMENTI NORMATIVID.P.
- Page 95 and 96: D.P.R.6 dicembre 1991, n. 447D.M. 2
- Page 97 and 98: 3. Confrontare R’ W così ottenut
- Page 99 and 100: R.C. 5.1.2- Rumore prodotto dagli i
- Page 101 and 102:
TAB.1Massa superficialedel solaio d
- Page 103 and 104:
REQ. N°6.1.: CONTENIMENTO DEI CONS
- Page 105 and 106:
REQ. N°7.1.: ASSENZA DI BARRIERE A
- Page 107 and 108:
REQ. N°7.2.: DISPONIBILITA’ DI S
- Page 109:
CAPITOLO I - DELLE PRESCRIZIONI ESI