Articolo 2 – Requisiti e famiglie di requisiti1. Gli organismi edilizi debbono rispondere a requisiti tecnici, esprimibili secondo parametrioggettivi e misurabili, con riferimento alle esigenze di sicurezza, igiene e fruibilità degliutilizzatori.2. I requisiti che soddisfano la medesima proposizione esigenziale sono raggruppati in famiglie; leproposizioni esigenziali sono quelle indicate dalla direttiva CEE 89/106 sui prodotti dacostruzione, a cui si aggiunge l’esigenza di fruibilità di spazi e attrezzature.3. I requisiti sono cogenti o volontari.4. I requisiti cogenti sono 21, raggruppati in sette famiglie, come meglio specificato nellasuccessiva tabella.FAMIGLIA 1RESISTENZA MECCANICA EFLESSIBILITA’RC 1.1 RESISTENZA MECCANICA ALLE SOLLECITAZIONISTATICHE E <strong>DI</strong>NAMICHE D’ESERCIZIO, ALLESOLLECITAZIONI ACCIDENTALI E ALLE VIBRAZIONIFAMIGLIA 2SICUREZZA IN CASO <strong>DI</strong> INCEN<strong>DI</strong>ORC 2.1RESISTENZA AL FUOCO;REAZIONE AL FUOCO E ASSENZA <strong>DI</strong>E MISSIONI NOCIVE INCASO <strong>DI</strong> INCEN<strong>DI</strong>O;LIMITAZIONI DEI RISCHI <strong>DI</strong> GENERAZIONE EPROPAGAZIONE <strong>DI</strong> INCEN<strong>DI</strong>O;EVACUAZIONE IN CASO <strong>DI</strong> EMRGENZA ED ACCESSIBILITA’AI MEZZI <strong>DI</strong> SOCCORSOFAMIGLIA 3 RC 3.1 CONTROLLO DELLE EMISSIONI DANNOSEBENESSERE AMBIENTALE RC 3.2 SMALTIMENTO DEGLI AERIFORMIRC 3.3RC 3.4RC 3.5RC 3.6RC 3.7RC 3.8RC 3.9RC 3.10RC 3.11APPROVVIGIONAMENTO IDRICOSMALTIMENTO DELLE ACQUE REFLUETENUTA ALL’ACQUAILLUMINAMENTO NATURALEOSCURABILITA’TEMPERATURA INTERNATEMPERATURA SUPERFICIALEVENTILAZIONEPROTEZIONE DALLE INTRUZIONI <strong>DI</strong> ANIMALI NOCIVIFAMILGIA 4SICUREZZA NELL’IMPIEGORC 4.1 SICUREZZA CONTRO LE CADUTE E RESISTENZAMECCANICA AD URTI E SFONDAMENTORC 4.2SICUREZZA DEGLI IMPIANTIFAMIGLIA 5 RC 5.1 ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI AEREIPROTEZIIONE DAL RUMORE RC 5.2 ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI IMPATTIVIFAMIGLIA 6RIPSARMIO ENERGETICORC 6.1CONTENIMETO DEI CONSUMI ENERGETICIFAMIGLIA 7 RC 7.1 ASSENZA <strong>DI</strong> BARRIERE ARCHITETTONICHEFRUIBILITA’ <strong>DI</strong> SPAZI RC 7.2 <strong>DI</strong>SPONIBILITA’ <strong>DI</strong> SPAZI MINIMIE ATTREZZATURE RC 7.3 DOTAZIONI IMPIANTISTICHE MINIME
Articolo 3 – Contenuti dei requisiti cogenti1. I requisiti sono classificati in due gruppi, il gruppo A (che comprende gli allegati A1 e A2) chedefinisce il requisito cogente e il gruppo B che definisce il requisito volontario.2. L’allegato A/1 indica, per ciascuna famiglia di requisiti, la proposizione esigenziale conriferimento alla direttiva CEE 89/106 e, per ciascun requisito di ogni famiglia, precisa:- le ESIGENZE DA SOD<strong>DI</strong>SFARE;- i CAMPI <strong>DI</strong> APPLICAZIONE;- i LIVELLI <strong>DI</strong> PRESTAZIONE, con le relative unità di misura.3. L’allegato A/2 definisce i modi per verificare il requisito in sede progettuale (per ottenere iltitolo abilitativo all’intervento) e a lavori ultimati (per ottenere il certificato di conformitàedilizia).4. L’allegato A/1 indica :- le ESIGENZE DA SOD<strong>DI</strong>SFARE articolano la proposizione esigenziale della famiglia, inquanto ogni requisito soddisfa una specifica esigenza.- I CAMPI D’APPLICAZIONE sono in genere riferiti ai seguenti raggruppamenti di funzioni:A - funzione abitativa;B - funzioni direzionali, finanziarie, assicurative, funzioni commerciali, compresi gli esercizipubblici e l’artigianato di servizio, le attività produttive di tipo manifatturiero artigianalesolamente se laboratoriali, funzioni di servizio, comprese le sedi di attività culturali, ricreative,sanitarie, pubbliche e private e studi professionali;C - funzioni produttive di tipo manifatturiero ad eccezione di quelle di cui al precedente puntoB, compresi gli insediamenti di tipo agroindustriale e gli allevamenti zootecnici di tipointensivo;D - funzioni agricole o connesse al loro diretto svolgimento a livello aziendale einteraziendale, comprese quelle abitative degli operatori agricoli a titolo principale;E - funzioni alberghiere e comunque per il soggiorno temporaneo.In taluni casi il campo d’applicazione del requisito può essere riferito a raggruppamenti diversidelle funzioni di cui al precedente comma.- I LIVELLI <strong>DI</strong> PRESTAZIONE comportano la definizione dell’unità di misura o il rimando adunità di misura definite dalle normative nazionali e sono articolati in :- livelli richiesti per gli interventi di nuova costruzione e per gli interventi assimilatialle nuove costruzioni, secondo quanto stabilito all’art.6 successivo. Quando lanormativa tecnica nazionale o regionale, per alcuni degli interventi assimilati alle nuovecostruzioni ai sensi del successivo articolo 6, definiscono livelli diversi da quelli dellenuove costruzioni il requisito si attiene esplicitamente ai livelli richiesti dalla normativanazionale vigente (come è sempre specificato nel testo o nelle note a piè pagina);- livelli richiesti per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente, con riferimento ingenerale a quanto stabilito al successivo art.6, salvo quanto diversamente specificato inciascun requisito.5. Per molti requisiti i livelli di prestazione sono ulteriormente diversificati in rapporto:- al MODELLO <strong>DI</strong> SCOMPOSIZIONE DEL SISTEMA AMBIENTALE riportato nello schemaprecedente (spazi per attività principale e secondaria, spazi di circolazione e collegamento,locali e vani tecnici, pertinenze dell’unità immobiliare o dell’organismo edilizio);- a seconda che si faccia riferimento a spazi, vani o pertinenze chiusi ovvero aperti;Per taluni requisiti vi può essere un articolazione dei livelli di prestazione in rapporto a singolecomponenti tecnologiche (pareti, parapetti, infissi, ecc.).6. L’allegato A/2 riporta i metodi di verifica. Salvo nel caso in cui i metodi di verifica vadanorispettati integralmente perché stabiliti da una normativa nazionale (sempre richiamata nellenote), il progettista potrà anche assumere metodi di verifica diversi da quelli indicati nell’allegatoA/2: in tal caso dichiarerà in sede progettuale le metodiche seguite e ne assumerà ogniresponsabilità, ai fini del rispetto del livelli stabiliti dal presente Regolamento Edilizio.7. In dettaglio, in sede progettuale, per ottenere il titolo abilitativo all’intervento sono possibili iseguenti metodi di verifica:- verifica progettuale del dimensionamento e delle caratteristiche dell’opera edilizia o degliimpianti mediante metodi di calcolo, con specificazione dei dati di progetto e delle ipotesiassunte. Quando per il medesimo requisito sono indicati più metodi di calcolo, il progettista5
- Page 1: COMUNE DI COMACCHIOSETTORE ASSETTO
- Page 6 and 7: sceglie quello più appropriato in
- Page 8 and 9: 2. Per i medesimi interventi il pro
- Page 11 and 12: Capitolo II - REQUISITI COGENTIREQ.
- Page 13 and 14: - ADEGUAMENTO: s’intende interven
- Page 15: - SEPARAZIONE.Devono quindi essere
- Page 18 and 19: REQ. N°3.2.: SMALTIMENTO DEGLI AER
- Page 20: REQ. N°3.3.: APPROVVIGIONAMENTO ID
- Page 23 and 24: È vietato lo scarico diretto nelle
- Page 25 and 26: REQ. N°3.6.: ILLUMINAMENTO NATURAL
- Page 27 and 28: REQ. N°3.7.: OSCURABILITA’ESIGEN
- Page 29 and 30: REQ. N°3.9.: TEMPERATURA SUPERFICI
- Page 31 and 32: R.C. 3.10.1 - Ventilazione per le f
- Page 33 and 34: REQ. N°3.11.: PROTEZIONE DALLE INT
- Page 35 and 36: SOVRACCARICHI VARIABILI PER EDIFICI
- Page 37 and 38: REQ. N°4.2.: SICUREZZA DEGLI IMPIA
- Page 39 and 40: REQ. N°5.1.: ISOLAMENTO ACUSTICO A
- Page 41 and 42: REQ. N°5.2.: ISOLAMENTO ACUSTICO A
- Page 43 and 44: INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO
- Page 45 and 46: unità immobiliare. Sono spazi di r
- Page 47 and 48: REQ. N°7.2.: DISPONIBILITA’ DI S
- Page 49 and 50: - è rispettata la normativa per la
- Page 51 and 52: - un terminale per lo scarico della
- Page 53 and 54: Capitolo III - MODALITA’ DI VERIF
- Page 55 and 56:
REQ. N°2.1.: RESISTENZA AL FUOCO,
- Page 57 and 58:
CRITERI GENERALI DI SICUREZZAANTINC
- Page 59 and 60:
REQ. N°3.1.: CONTROLLO DELLE EMISS
- Page 61 and 62:
REQ. N°3.2.: SMALTIMENTO DEGLI AER
- Page 63 and 64:
REQ. N°3.3.: APPROVVIGIONAMENTO ID
- Page 65 and 66:
REQ. N°3.4.: SMALTIMENTO DELLE ACQ
- Page 67 and 68:
REQ. N°3.5.: TENUTA ALL’ACQUAIN
- Page 69 and 70:
REQ. N°3.6.: ILLUMINAMENTO NATURAL
- Page 71 and 72:
lψι1,00,90,8106430,720,61,50,510,
- Page 73 and 74:
La verifica consiste nel calcolo de
- Page 75 and 76:
FIG.6FIG.7FIG.875
- Page 77 and 78:
TAB. 1Materiale e natura della supe
- Page 79 and 80:
DETERMINAZIONE DI T (COEFFICIENTE D
- Page 81 and 82:
FIG 11SPAZI DI FORMA REGOLAREFIG. 1
- Page 83 and 84:
FIG.14componente cielo (%)angolo di
- Page 85 and 86:
REQ. N°3.8.: TEMPERATURA DELL’AR
- Page 87 and 88:
REQ. N°3.9.: TEMPERATURA SUPERFICI
- Page 89 and 90:
METODO DI CALCOLO B (PER INFISSI NO
- Page 91 and 92:
REQ. N°3.11.: PROTEZIONE DALLE INT
- Page 93 and 94:
PRINCIALI RIFERIMENTI NORMATIVID.P.
- Page 95 and 96:
D.P.R.6 dicembre 1991, n. 447D.M. 2
- Page 97 and 98:
3. Confrontare R’ W così ottenut
- Page 99 and 100:
R.C. 5.1.2- Rumore prodotto dagli i
- Page 101 and 102:
TAB.1Massa superficialedel solaio d
- Page 103 and 104:
REQ. N°6.1.: CONTENIMENTO DEI CONS
- Page 105 and 106:
REQ. N°7.1.: ASSENZA DI BARRIERE A
- Page 107 and 108:
REQ. N°7.2.: DISPONIBILITA’ DI S
- Page 109:
CAPITOLO I - DELLE PRESCRIZIONI ESI