COMUNE DI COMACCHIO NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO

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REQ. N°3.8.: TEMPERATURA DELL’ARIA INTERNAESIGENZE DA SODDISFAREIl controllo della temperatura dell’aria interna concorre al mantenimento dell’equilibrio omeostaticodell’uomo ed in particolare al soddisfacimento dell’esigenza di benessere termoigrometrico.Negli spazi chiusi dell’organismo edilizio deve essere, pertanto, assicurata, nella stagione fredda,una temperatura dell’aria interna idonea allo svolgimento delle attività previste (benesseretermico).La temperatura dell’aria deve essere contenuta entro opportuni valori, oltre a non presentareeccessive disuniformità all’interno dello spazio.Nella stagione fredda, se gli spazi chiusi sono riscaldati con un impianto termico, la temperaturadell’aria deve essere opportunamente limitata al fine di contenere i consumi energetici 63 .CAMPO D’APPLICAZIONETutte le funzioni dell’art.3, in presenza di impianto di riscaldamento, nella stagione fredda 64 .LIVELLI DI PRESTAZIONEINTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE E INTERVENTI DI CUI AL 1° COMMA DELL’ART.6Il requisito si ritiene soddisfatto se è garantita la temperatura dell’aria interna t per i seguenti spazidell’organismo edilizio 65 :- SPAZI CHIUSI PER ATTIVITÀ PRINCIPALE E SECONDARIA: 18°C ≤ t i ≤ 22°Cinoltre la temperatura t i non deve presentare, nei punti lungo la verticale dell’ambiente (adun’altezza compresa entro 1,8 m dal pavimento ed a una distanza dalle pareti superiore a 60cm) una disuniformità superiore a 2°C.- SPAZI DI PERTINENZA DESTINATI AL DEPOSITO (CANTINE E SIMILI): t i ≥4°c- SPAZI CHIUSI DI CIRCOLAZIONE E DI COLLEGAMENTO AD USO COMUNE: t i ≥7°CSono previste DEROGHE 66normativa vigente.alle temperature sopraindicate secondo quanto stabilito dallaINTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE DI CUI AL 3° COMMA DELL’ART. 6Il requisito s’intende soddisfatto quando sono presenti gli stessi livelli di cui al punto precedente,nei limiti di quanto disposto dal 3° comma dell’Art.6.63 Contestualmente al presente requisito va, infatti, soddisfatto anche il RC 6.1 - CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI edinoltre anche il RC 4.2 – SICUREZZA IMPIANTI.64 Sono da considerate appartenenti alla «stagione fredda», in funzione della zona climatica d’appartenenza del Comune, i periodiindicati dal DPR 26/8/1993 n. 412.65 Nel caso l’organismo edilizio sia classificato E8 (edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali ed assimilabili), ai sensi dell’art.3 delDPR 412/93, la temperatura dall’aria non deve superare 18°C + 2°C di tolleranza durante la stagione fredda dovendo soddisfare anchele esigenze connesse al risparmio energetico. Si veda inoltre il DM 23/11/1982 relativo al contenimento del consumo energetico e allaventilazione negli edifici industriali e artigianali e il DPR 303/1956, art.6, modificato con DL 626/1994 sulla sicurezza e salute nei luoghidi lavoro.66 L’art.4 del DPR 412/93, al comma 3 e 4, prevede la possibilità di derogare al limite massimo del valore della temperatura dell’arianegli ambienti durante il periodo in cui è in funzione l’impianto di riscaldamento. Tale deroga è limitata agli edifici classificati ai sensidell’art.3 dello stesso decreto come E.3, E.6 (1), E.8, se rientrano nei casi previsti dagli stessi articoli. La deroga è concessa con leprocedure indicate al successivo comma 5, art.4 del DPR 412/93.28

REQ. N°3.9.: TEMPERATURA SUPERFICIALEESIGENZE DA SODDISFAREIl controllo della temperatura superficiale è uno dei requisiti che concorrono al mantenimentodell’equilibrio omeostatico dell’uomo ed in particolare al soddisfacimento dell’esigenza dibenessere termoigrometrico.Le temperature delle superfici interne degli spazi chiusi vanno contenute entro opportuni valori, alfine di limitare i disagi dovuti sia ad irraggiamento sia ad eccessivi moti convettivi dell’aria 67 .Inoltre le temperature superficiali di qualunque parte accessibile con cui l’utenza possaaccidentalmente venire a contatto, devono essere opportunamente contenute, al fine di garantirel’incolumità degli utenti.CAMPO D’APPLICAZIONEFunzioni di cui alI’art.3, in presenza di impianto di riscaldamento:1. funzioni dei raggruppamenti A,B,E;2. funzioni abitative del raggruppamento D.LIVELLI DI PRESTAZIONEINTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE E INTERVENTI DI CUI AL 1° COMMA DELL’ART.6Superfici interne opache - La temperatura ϑ i [°Cj deve essere contenuta, nel periodo difunzionamento dell’impianto, entro i limiti seguenti:- ϑ i superiore alla temperatura di rugiada 68 e in ogni modo non inferiore a 14°C, per le partizioni echiusure 69 (compresi i ponti termici), degli spazi per ATTIVITÀ PRINCIPALE 70 ;- ϑ i 27 °C (+ 2 °C di tolleranza) per pavimenti a pannelli radianti in spazi per attività PRINCIPALE,SECONDARIA e per spazi di CIRCOLAZIONE E COLLEGAMENTO INTERNI ALL’UNITÀIMMOBILIARE.Per i pavimenti nei bagni è ammessa una tolleranza di +5°C.Corpi scaldanti - Per tutte le parti calde con cui l’utenza possa accidentalmente venire a contatto,è ammessa una temperatura superficiale inferiore od uguale a 70 °C (è consigliata non superiore a65 °C); sono ammesse temperature superiori per le superfici non accessibili o protette.Superfici vetrate e infissi - I valori della temperatura superficiale devono essere tali da evitarefenomeni di condensa non momentanea 71 , relativamente agli spazi per attività PRINCIPALE,SECONDARIA E SPAZI DI CIRCOLAZIONE E COLLEGAMENTO INTERNI ALL’UNITÀIMMOBILIARE.INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE DI CUI AL 3° COMMA DELL’ART.6li requisito è soddisfatto quando sono presenti gli stessi livelli di cui al punto precedente, nei limitidi quanto disposto dal 3° comma dell’art.6.67 Vedere anche il requisito RR 3.2.68 Il valore della temperatura di rugiada è in funzione della temperatura dell’aria interna e dell’umidità relativa. Per il calcolo vedere ilRequisito Raccomandato dell’umidità superficiale.69 Pareti interne ed esterne.70 È consigliato che la temperatura delle pareti sia compresa in un intervallo di ± 3 °C rispetto alla temperatura dell’aria. È opportunoprovvedere alla coibentazione delle superfici nelle quali possono formarsi ponti temici, quali colonne, montanti, velette, punti d’angoloecc.71 Le prescrizioni relative al risparmio energetico (R.C.6.1) e ai ricambi d’aria (R.C.3.10) garantiscono, in linea di massima, l’assenza difenomeni di condensa negli spazi dove non c’è produzione di vapore.29

REQ. N°3.8.: TEMPERATURA DELL’ARIA INTERNAESIGENZE DA SOD<strong>DI</strong>SFAREIl controllo della temperatura dell’aria interna concorre al mantenimento dell’equilibrio omeostaticodell’uomo ed in particolare al soddisfacimento dell’esigenza di benessere termoigrometrico.Negli spazi chiusi dell’organismo edilizio deve essere, pertanto, assicurata, nella stagione fredda,una temperatura dell’aria interna idonea allo svolgimento delle attività previste (benesseretermico).La temperatura dell’aria deve essere contenuta entro opportuni valori, oltre a non presentareeccessive disuniformità all’interno dello spazio.Nella stagione fredda, se gli spazi chiusi sono riscaldati con un impianto termico, la temperaturadell’aria deve essere opportunamente limitata al fine di contenere i consumi energetici 63 .CAMPO D’APPLICAZIONETutte le funzioni dell’art.3, in presenza di impianto di riscaldamento, nella stagione fredda 64 .LIVELLI <strong>DI</strong> PRESTAZIONEINTERVENTI <strong>DI</strong> NUOVA COSTRUZIONE E INTERVENTI <strong>DI</strong> CUI AL 1° COMMA DELL’ART.6Il requisito si ritiene soddisfatto se è garantita la temperatura dell’aria interna t per i seguenti spazidell’organismo edilizio 65 :- SPAZI CHIUSI PER ATTIVITÀ PRINCIPALE E SECONDARIA: 18°C ≤ t i ≤ 22°Cinoltre la temperatura t i non deve presentare, nei punti lungo la verticale dell’ambiente (adun’altezza compresa entro 1,8 m dal pavimento ed a una distanza dalle pareti superiore a 60cm) una disuniformità superiore a 2°C.- SPAZI <strong>DI</strong> PERTINENZA DESTINATI AL DEPOSITO (CANTINE E SIMILI): t i ≥4°c- SPAZI CHIUSI <strong>DI</strong> CIRCOLAZIONE E <strong>DI</strong> COLLEGAMENTO AD USO <strong>COMUNE</strong>: t i ≥7°CSono previste DEROGHE 66normativa vigente.alle temperature sopraindicate secondo quanto stabilito dallaINTERVENTI SUL PATRIMONIO E<strong>DI</strong>LIZIO ESISTENTE <strong>DI</strong> CUI AL 3° COMMA DELL’ART. 6Il requisito s’intende soddisfatto quando sono presenti gli stessi livelli di cui al punto precedente,nei limiti di quanto disposto dal 3° comma dell’Art.6.63 Contestualmente al presente requisito va, infatti, soddisfatto anche il RC 6.1 - CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI edinoltre anche il RC 4.2 – SICUREZZA IMPIANTI.64 Sono da considerate appartenenti alla «stagione fredda», in funzione della zona climatica d’appartenenza del Comune, i periodiindicati dal DPR 26/8/1993 n. 412.65 Nel caso l’organismo edilizio sia classificato E8 (edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali ed assimilabili), ai sensi dell’art.3 delDPR 412/93, la temperatura dall’aria non deve superare 18°C + 2°C di tolleranza durante la stagione fredda dovendo soddisfare anchele esigenze connesse al risparmio energetico. Si veda inoltre il DM 23/11/1982 relativo al contenimento del consumo energetico e allaventilazione negli edifici industriali e artigianali e il DPR 303/1956, art.6, modificato con DL 626/1994 sulla sicurezza e salute nei luoghidi lavoro.66 L’art.4 del DPR 412/93, al comma 3 e 4, prevede la possibilità di derogare al limite massimo del valore della temperatura dell’arianegli ambienti durante il periodo in cui è in funzione l’impianto di riscaldamento. Tale deroga è limitata agli edifici classificati ai sensidell’art.3 dello stesso decreto come E.3, E.6 (1), E.8, se rientrano nei casi previsti dagli stessi articoli. La deroga è concessa con leprocedure indicate al successivo comma 5, art.4 del DPR 412/93.28

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