REQ. N°3.4.: SMALTIMENTO DELLE ACQUE REFLUEESIGENZE DA SOD<strong>DI</strong>SFARELe acque reflue domestiche 41 , le acque reflue industriali 42 , le acque meteoriche devono esseresmaltite mediante modalità tali da:- allontanare e rendere innocue le popolazioni microbiche e le sostanze patogene epotenzialmente patogene;- garantire un benessere respiratorio e olfattivo;- evitare, prevenire e ridurre l’inquinamento del suolo, delle falde e delle acque superficiali, dellereti aquedottistiche, nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia (inquinamento indiretto);- garantire dal rischio infettivo diretto (fognature a cielo aperto e rigurgiti) e dal rischio chimico.A tal fine necessita che:- sia individuato il sistema idoneo di smaltimento per gli organismi edilizi localizzati in agglomeratio nuclei abitativi isolati (rete fognaria o altri sistemi individuali) affinché le acque reflue prima diessere consegnate al recapito finale rispondano alle caratteristiche indicate dalla normativavigente 43 ;- le reti di scarico dell’organismo edilizio siano opportunamente dimensionate, ventilate ed ubicatein modo da garantire una buona evacuazione.CAMPO D’APPLICAZIONE:Tutte le funzioni di cui all’art.3 di tutti gli organismi edilizi, comprese le pertinenze che necessitanodi impianti 44 per lo smaltimento di acque reflue.LIVELLI <strong>DI</strong> PRESTAZIONEINTERVENTI <strong>DI</strong> NUOVA COSTRUZIONE <strong>DI</strong> CUI AL 1° COMMA DELL’ART.6 E INTERVENTI SULPATRIMONIO E<strong>DI</strong>LIZIO ESISTENTE <strong>DI</strong> CUI AL 30 COMMA DELL’ART.6Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati 45 , eccetto quelli relativi alle acquereflue domestiche che scaricano nella fognatura pubblica.Tutti gli agglomerati 46 devono essere provvisti di reti fognarie 47 per le acque reflue urbane.L’impianto di smaltimento va progettato in modo da rispettare gli obiettivi di qualità dei corpi idrici ei valori limite di emissione previsti dalle normative vigenti 48 .È vietato lo scarico sul suolo o negli strati superficiali, eccetto i casi indicati dalla normativavigente 49 .41 Ai sensi dell’art.2 del Decreto Legislativo 11/05/1999, n.152, sono definite acque reflue domestiche quelle provenienti dainsediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche.42 Ai sensi dell’art.2 del Decreto Legislativo 11/05/1999, n.152, sono definite acque reflue industriali quelle scaricate da edifici in cui sisvolgono attività commerciali o industriali, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento.43 Ai sensi dell’art.28 del Decreto Legislativo 11/05/1999, n.152, i valori limite d’emissione sono quelli dell’allegato 5 della legge 152/99;le Regioni possono definire dei valori limite d’emissione diversi da quelli di cui all’allegato 5 del D.Lgs 152/99 purché sia tenuto contodei carichi massimi ammissibili, delle migliori tecniche disponibili.44 L’impianto di smaltimento acque reflue nel caso sia interno all’edificio ad uso abitativo, trattandosi d’impianto di cui al comma 1, art.1,lett. d) della L. 46/90 dovrà essere progettato e realizzato in modo tale da rispondere alle regole di buona tecnica, ovvero alle normeUNI. Contestualmente quindi al presente requisito deve essere soddisfatto arche il RC 4.2 – SICUREZZA IMPIANTI.45 Ai sensi dell’art.45 della D.Lgs.152/99, comma 4, per gli insediamenti le cui acque reflue non recapitano in rete fognaria il rilasciodella concessione edilizia è comprensivo dell’autorizzazione allo scarico.Ai sensi dell’art.112 della L.R. 3/99 è di competenza dei Comuni il rilascio dell’autorizzazione allo scarico nelle pubbliche fognature,nonché quella agli scarichi degli insediamenti civili che non recapitano in pubbliche fognature.È delegato alle Provincie ai sensi dell’art.111 della stessa legge il rilascio dell’autorizzazione allo scarico delle acque, fatta eccezionequella di competenza dei comuni. Le provincie inoltre, ai sensi della LR 19/04/1995, n.44, art.3, possono convenzionarsi con la Regioneper il supporto all’espletamento delle funzioni amministrative, in particolare di quelle autorizzative e di controllo.46 Ai sensi dell’art.2 del Decreto Legislativo 11/05/1999, n.152, è definito «agglomerato» l’area in cui la popolazione ovvero le attivitàeconomiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile la raccolta e il coinvolgimento delle acque reflue urbane versoun sistema di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di scarico finale.47 Nel caso gli agglomerati siano sprovvisti di rete fognarie le amministrazioni competenti dovranno provvedere alla loro realizzazionecon le modalità e i tempi previsti dalla normativa vigente (vedere art.27 del Decreto Legislativo 11/05/1999, n.152).48 Vedere eventuali disposizioni emanate in attuazione del D. Lgs 152/99.49 Vedere art.29, D.Lgs. n.152/99.22
È vietato lo scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo, eccetto i casi per i quali èprevista la deroga 50 .I materiali, le soluzioni tecniche 51 , le modalità per l’esecuzione degli impianti rispettano leprescrizioni progettuali ed esecutive di tipo tecnico e procedurale previste dalla normativavigente 52 .50 Vedere art.30 D.Lgs. n.152/99.51 Si ricorda che le reti di smaltimento degli effluenti da fosse settiche o da fosse Imhoff per sub-irrigazioni di acque reflue do mestiche,nei casi ammessi dalla normativa vigente, devono distare almeno 20 m dalle abitazioni e 30 m da pozzi freatici o essere ad unadistanza sufficiente a garantire il non interessamento dell’edificio, considerando le eventuali condizioni geologiche favorevoli.52 Si vedano in particolare il D.Lgs. n.152/99, la Deliberazione del Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall’inquinamento04/02/77 e le norme UNI 9183 e relativi aggiornamenti.23
- Page 1: COMUNE DI COMACCHIOSETTORE ASSETTO
- Page 4 and 5: Articolo 2 - Requisiti e famiglie d
- Page 6 and 7: sceglie quello più appropriato in
- Page 8 and 9: 2. Per i medesimi interventi il pro
- Page 11 and 12: Capitolo II - REQUISITI COGENTIREQ.
- Page 13 and 14: - ADEGUAMENTO: s’intende interven
- Page 15: - SEPARAZIONE.Devono quindi essere
- Page 18 and 19: REQ. N°3.2.: SMALTIMENTO DEGLI AER
- Page 20: REQ. N°3.3.: APPROVVIGIONAMENTO ID
- Page 25 and 26: REQ. N°3.6.: ILLUMINAMENTO NATURAL
- Page 27 and 28: REQ. N°3.7.: OSCURABILITA’ESIGEN
- Page 29 and 30: REQ. N°3.9.: TEMPERATURA SUPERFICI
- Page 31 and 32: R.C. 3.10.1 - Ventilazione per le f
- Page 33 and 34: REQ. N°3.11.: PROTEZIONE DALLE INT
- Page 35 and 36: SOVRACCARICHI VARIABILI PER EDIFICI
- Page 37 and 38: REQ. N°4.2.: SICUREZZA DEGLI IMPIA
- Page 39 and 40: REQ. N°5.1.: ISOLAMENTO ACUSTICO A
- Page 41 and 42: REQ. N°5.2.: ISOLAMENTO ACUSTICO A
- Page 43 and 44: INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO
- Page 45 and 46: unità immobiliare. Sono spazi di r
- Page 47 and 48: REQ. N°7.2.: DISPONIBILITA’ DI S
- Page 49 and 50: - è rispettata la normativa per la
- Page 51 and 52: - un terminale per lo scarico della
- Page 53 and 54: Capitolo III - MODALITA’ DI VERIF
- Page 55 and 56: REQ. N°2.1.: RESISTENZA AL FUOCO,
- Page 57 and 58: CRITERI GENERALI DI SICUREZZAANTINC
- Page 59 and 60: REQ. N°3.1.: CONTROLLO DELLE EMISS
- Page 61 and 62: REQ. N°3.2.: SMALTIMENTO DEGLI AER
- Page 63 and 64: REQ. N°3.3.: APPROVVIGIONAMENTO ID
- Page 65 and 66: REQ. N°3.4.: SMALTIMENTO DELLE ACQ
- Page 67 and 68: REQ. N°3.5.: TENUTA ALL’ACQUAIN
- Page 69 and 70: REQ. N°3.6.: ILLUMINAMENTO NATURAL
- Page 71 and 72:
lψι1,00,90,8106430,720,61,50,510,
- Page 73 and 74:
La verifica consiste nel calcolo de
- Page 75 and 76:
FIG.6FIG.7FIG.875
- Page 77 and 78:
TAB. 1Materiale e natura della supe
- Page 79 and 80:
DETERMINAZIONE DI T (COEFFICIENTE D
- Page 81 and 82:
FIG 11SPAZI DI FORMA REGOLAREFIG. 1
- Page 83 and 84:
FIG.14componente cielo (%)angolo di
- Page 85 and 86:
REQ. N°3.8.: TEMPERATURA DELL’AR
- Page 87 and 88:
REQ. N°3.9.: TEMPERATURA SUPERFICI
- Page 89 and 90:
METODO DI CALCOLO B (PER INFISSI NO
- Page 91 and 92:
REQ. N°3.11.: PROTEZIONE DALLE INT
- Page 93 and 94:
PRINCIALI RIFERIMENTI NORMATIVID.P.
- Page 95 and 96:
D.P.R.6 dicembre 1991, n. 447D.M. 2
- Page 97 and 98:
3. Confrontare R’ W così ottenut
- Page 99 and 100:
R.C. 5.1.2- Rumore prodotto dagli i
- Page 101 and 102:
TAB.1Massa superficialedel solaio d
- Page 103 and 104:
REQ. N°6.1.: CONTENIMENTO DEI CONS
- Page 105 and 106:
REQ. N°7.1.: ASSENZA DI BARRIERE A
- Page 107 and 108:
REQ. N°7.2.: DISPONIBILITA’ DI S
- Page 109:
CAPITOLO I - DELLE PRESCRIZIONI ESI