Monouso e pluriuso in endoscopia digestiva - EndoscopiaDigestiva.it

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10.07.2015 Views

&dirittidoveriGESTIONE19Monouso e pluriusoin endoscopia digestivaAngelo Rossi, Gianluca Bersani, Vittorio AlvisiCasa di Cura Malatesta Novello di CesenaScuola di specializzazione in Gastroenterologia Università di FerraraINTRODUZIONELa storia dell’endoscopia ha sempre visto l’usodi accessori riutilizzabili e la maggior parte di essiè stata, per anni, commercializzata come tale.Tali presidi classificati come altamente critici venivanosterilizzati in autoclave o con ossido d’etilenee i più fragili venivano sottoposti ad alti livellidi disinfezione per immersione sempre previaattenta detersione che negli ultimi anni vienepraticata con macchine ad ultrasuoniRecentemente, di contro, si è vista l’esplosionesul mercato di accessori “usa e getta”. Tale tendenzaè stata legata all’adozione diffusa di precauzionicontro la diffusione dell’HIV e dell’epatiteC, al continuo aumento del volume delleprocedure endoscopiche con la necessità di unamaggiore efficienza, alle criticità legate ai disinfettantiquali fattori di rischio per gli operatori eper l’ambiente e, infine, all’incalzante sviluppodella ricerca accompagnata a politiche di marketingmolto aggressivo delle case produttriciLe recenti linee guida identificano come accessoricritici quelli che vengono introdotti in cavitànormalmente sterili e che interromponol’integrità della mucosa. Fra questi vengono inclusile pinze da biopsia, le anse, e buona partedei presidi per l’ERCP. Per questi presidi le recentilinee guida raccomandano la sterilità nonostantenell’uso passino dal canale operatoredell’endoscopio che, seppure disinfettato, non ècertamente sterile dopo che magari ha aspiratosecrezioni dalle varie cavità. L’utilizzo della detersionead ultrasuoni e l’alta disinfezione nonsono sufficienti e per tali presidi viene richiestala sterilizzazione [1-6].Tali dispositivi sono oggi assoggettati in Italiaalle norme dettate dalla Direttiva 93/42/CEE recepitacon Decreto Legislativo N° 46 del 24 febbraio 1997,in vigore dal giugno 1998.6

Monouso e pluriuso in endoscopia digestiva&dirittidoveriVANTAGGI DEGLIACCESSORI MONOUSO• Sono comodi perché già sterilie pronti all’uso.• Non hanno costiper il trattamento di detersionee sterilizzazionee per le riparazioni.• Offrono il vantaggio dellasicurezza per i pazienti e glioperatori: evitano i rischi legatialla loro manipolazione eall’esposizione agli agentidisinfettanti; prevengono ilrischio della trasmissione diinfezioni da paziente a pazientee da paziente ad operatore.• Sono disegnati e prodotti peravere al minor prezzo con ilmassimo della funzionalità suun presidio che non devedurare nel tempo.• La loro integrità e funzionalitàè garantita dai programmi dicontrollo di qualità delproduttore; tale vantaggio vienemolto enfatizzato nella lorocommercializzazione [6-11].Turk e Kozarek [11] hanno ottenuto pezzi biopticileggermente più piccoli ma adeguati con ilmonouso, Woods ha analizzato vari parametricome le dimensioni, il peso e la profondità, artefattida taglio o da schiacciamento di biopsiedel tratto superiore e inferiore, con pinze didifferente foggia, ottenuti con presidi mono epluriuso. Le pinze monouso prendono campionipiù ampi e profondi che tuttavia noncondizionarono l’accuratezza diagnostica delladiagnosi istologica.Le pinze monouso non davano differenze sullaadeguatezza diagnostica, per la colonscopiale pinze ovali erano superiori al tipo ad alligatore.Questi autori concludono che per deciderequale pinze scegliere vanno considerati i costi,la semplicità d’uso e non la percezione diperformance migliori [14].L’accessorio monouso per ERCP, generalmenteviene riconosciuto come migliore, spesso èinnovativo con canali accessori multipli difficilida realizzare nei presidi riutilizzabili. Ungran numero di sfinterotomi e palloni plurilumesono oggi a disposizione ma solo di recentesono stati commercializzati in versionepluriuso.I moderni fili guida idrofili offrono chiaramenteperformance migliori rispetto ai presidiriutilizzabili soprattutto nell’incanulare e nell’oltrepassarestenosi [8].Vi è un solo studio che valuta i litotritori meccanicimonouso testati con successo su 20 pazientiper la cattura, la frammentazione e la toilettedelle vie biliari con un successo del 80%rispetto all’85-93% dei presidi pluriuso [15].Vi sono pochi studi che riguardano l’efficaciadel monouso. Yang e coll. [12,13] hanno valutatodue generazioni di pinze bioptiche monouso.I primi modelli erano chiaramente inferiori rispettoal pluriuso, mentre con i presidi commercializzatipiù di recente è possibile prelevarecampioni di dimensioni e profondità ugualie migliori delle pinze riutilizzabili. [12].7

<strong>Monouso</strong> e <strong>pluriuso</strong> <strong>in</strong> <strong>endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong>&dir<strong>it</strong>tidoveriVANTAGGI DEGLIACCESSORI MONOUSO• Sono comodi perché già sterilie pronti all’uso.• Non hanno costiper il trattamento di detersionee sterilizzazionee per le riparazioni.• Offrono il vantaggio dellasicurezza per i pazienti e glioperatori: ev<strong>it</strong>ano i rischi legatialla loro manipolazione eall’esposizione agli agentidis<strong>in</strong>fettanti; prevengono ilrischio della trasmissione di<strong>in</strong>fezioni da paziente a pazientee da paziente ad operatore.• Sono disegnati e prodotti peravere al m<strong>in</strong>or prezzo con ilmassimo della funzional<strong>it</strong>à suun presidio che non devedurare nel tempo.• La loro <strong>in</strong>tegr<strong>it</strong>à e funzional<strong>it</strong>àè garant<strong>it</strong>a dai programmi dicontrollo di qual<strong>it</strong>à delproduttore; tale vantaggio vienemolto enfatizzato nella lorocommercializzazione [6-11].Turk e Kozarek [11] hanno ottenuto pezzi biopticileggermente più piccoli ma adeguati con ilmonouso, Woods ha analizzato vari parametricome le dimensioni, il peso e la profond<strong>it</strong>à, artefattida taglio o da schiacciamento di biopsiedel tratto superiore e <strong>in</strong>feriore, con p<strong>in</strong>ze didifferente foggia, ottenuti con presidi mono e<strong>pluriuso</strong>. Le p<strong>in</strong>ze monouso prendono campionipiù ampi e profondi che tuttavia noncondizionarono l’accuratezza diagnostica delladiagnosi istologica.Le p<strong>in</strong>ze monouso non davano differenze sullaadeguatezza diagnostica, per la colonscopiale p<strong>in</strong>ze ovali erano superiori al tipo ad alligatore.Questi autori concludono che per deciderequale p<strong>in</strong>ze scegliere vanno considerati i costi,la semplic<strong>it</strong>à d’uso e non la percezione diperformance migliori [14].L’accessorio monouso per ERCP, generalmenteviene riconosciuto come migliore, spesso è<strong>in</strong>novativo con canali accessori multipli difficilida realizzare nei presidi riutilizzabili. Ungran numero di sf<strong>in</strong>terotomi e palloni plurilumesono oggi a disposizione ma solo di recentesono stati commercializzati <strong>in</strong> versione<strong>pluriuso</strong>.I moderni fili guida idrofili offrono chiaramenteperformance migliori rispetto ai presidiriutilizzabili soprattutto nell’<strong>in</strong>canulare e nell’oltrepassarestenosi [8].Vi è un solo studio che valuta i l<strong>it</strong>otr<strong>it</strong>ori meccanicimonouso testati con successo su 20 pazientiper la cattura, la frammentazione e la toilettedelle vie biliari con un successo del 80%rispetto all’85-93% dei presidi <strong>pluriuso</strong> [15].Vi sono pochi studi che riguardano l’efficaciadel monouso. Yang e coll. [12,13] hanno valutatodue generazioni di p<strong>in</strong>ze bioptiche monouso.I primi modelli erano chiaramente <strong>in</strong>feriori rispettoal <strong>pluriuso</strong>, mentre con i presidi commercializzatipiù di recente è possibile prelevarecampioni di dimensioni e profond<strong>it</strong>à ugualie migliori delle p<strong>in</strong>ze riutilizzabili. [12].7

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