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Monouso e pluriuso in endoscopia digestiva - EndoscopiaDigestiva.it

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&dir<strong>it</strong>tidoveriGESTIONEdi un Servizio di Endoscopia Digestiva19Il libro bianco dell’endoscopistaF. Cosent<strong>in</strong>o, G. Battaglia, E. Ricci<strong>Monouso</strong> e <strong>pluriuso</strong><strong>in</strong> <strong>endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong>Angelo Rossi, Gianluca Bersani, V<strong>it</strong>torio Alvisi


&dir<strong>it</strong>tidoveri<strong>in</strong> Endoscopia Digestivail libro bianco dell’endoscopistaPROGETTAZIONEORGANIZZAZIONEGESTIONEGOVERNO CLINICO<strong>in</strong> un Serviziodi Endoscopia DigestivaFelice Cosent<strong>in</strong>oGiorgio BattagliaEnrico Ricci


GESTIONE19&dir<strong>it</strong>tidoveri<strong>Monouso</strong> e <strong>pluriuso</strong><strong>in</strong> <strong>endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong>Angelo Rossi, Gianluca Bersani, V<strong>it</strong>torio Alvisi


&dir<strong>it</strong>tidoveri<strong>in</strong> Endoscopia DigestivaAREA QUALITÀ© 2005 AREA QUALITÀ ® S.r.l.Ed<strong>it</strong>ore certificato ISO 9001:2000Via Comelico, 3 - 20135 MILANOE-mail: <strong>in</strong>fo@areaqual<strong>it</strong>a.comTutti i dir<strong>it</strong>ti riservatiQuesto fascicolo è stato stampato dalla tipografiaVigrafica di Monza nel mese di aprile 2005Impag<strong>in</strong>azione: Area Qual<strong>it</strong>à


GESTIONE19&dir<strong>it</strong>tidoveri<strong>in</strong> questo fascicolodi GESTIONE 19GESTIONEIntroduzione .................................................................................................................................................... 6Vantaggi degli accessori monouso .......................................................................... 7Svantaggi degli accessori monouso ...................................................................... 8Vantaggi degli accessori riutilizzabili.................................................................... 9Svantaggi degli accessori riutilizzabili ................................................................ 10I costi ............................................................................................................................................................................ 11Conclusioni ........................................................................................................................................................ 12Bibliografia .......................................................................................................................................................... 13


&dir<strong>it</strong>tidoveriGESTIONE19<strong>Monouso</strong> e <strong>pluriuso</strong><strong>in</strong> <strong>endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong>Angelo Rossi, Gianluca Bersani, V<strong>it</strong>torio AlvisiCasa di Cura Malatesta Novello di CesenaScuola di specializzazione <strong>in</strong> Gastroenterologia Univers<strong>it</strong>à di FerraraINTRODUZIONELa storia dell’<strong>endoscopia</strong> ha sempre visto l’usodi accessori riutilizzabili e la maggior parte di essiè stata, per anni, commercializzata come tale.Tali presidi classificati come altamente cr<strong>it</strong>ici venivanosterilizzati <strong>in</strong> autoclave o con ossido d’etilenee i più fragili venivano sottoposti ad alti livellidi dis<strong>in</strong>fezione per immersione sempre previaattenta detersione che negli ultimi anni vienepraticata con macch<strong>in</strong>e ad ultrasuoniRecentemente, di contro, si è vista l’esplosionesul mercato di accessori “usa e getta”. Tale tendenzaè stata legata all’adozione diffusa di precauzionicontro la diffusione dell’HIV e dell’epat<strong>it</strong>eC, al cont<strong>in</strong>uo aumento del volume delleprocedure endoscopiche con la necess<strong>it</strong>à di unamaggiore efficienza, alle cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à legate ai dis<strong>in</strong>fettantiquali fattori di rischio per gli operatori eper l’ambiente e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, all’<strong>in</strong>calzante sviluppodella ricerca accompagnata a pol<strong>it</strong>iche di market<strong>in</strong>gmolto aggressivo delle case produttriciLe recenti l<strong>in</strong>ee guida identificano come accessoricr<strong>it</strong>ici quelli che vengono <strong>in</strong>trodotti <strong>in</strong> cav<strong>it</strong>ànormalmente sterili e che <strong>in</strong>terromponol’<strong>in</strong>tegr<strong>it</strong>à della mucosa. Fra questi vengono <strong>in</strong>clusile p<strong>in</strong>ze da biopsia, le anse, e buona partedei presidi per l’ERCP. Per questi presidi le recentil<strong>in</strong>ee guida raccomandano la steril<strong>it</strong>à nonostantenell’uso pass<strong>in</strong>o dal canale operatoredell’endoscopio che, seppure dis<strong>in</strong>fettato, non ècertamente sterile dopo che magari ha aspiratosecrezioni dalle varie cav<strong>it</strong>à. L’utilizzo della detersionead ultrasuoni e l’alta dis<strong>in</strong>fezione nonsono sufficienti e per tali presidi viene richiestala sterilizzazione [1-6].Tali dispos<strong>it</strong>ivi sono oggi assoggettati <strong>in</strong> Italiaalle norme dettate dalla Direttiva 93/42/CEE recep<strong>it</strong>acon Decreto Legislativo N° 46 del 24 febbraio 1997,<strong>in</strong> vigore dal giugno 1998.6


<strong>Monouso</strong> e <strong>pluriuso</strong> <strong>in</strong> <strong>endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong>&dir<strong>it</strong>tidoveriVANTAGGI DEGLIACCESSORI MONOUSO• Sono comodi perché già sterilie pronti all’uso.• Non hanno costiper il trattamento di detersionee sterilizzazionee per le riparazioni.• Offrono il vantaggio dellasicurezza per i pazienti e glioperatori: ev<strong>it</strong>ano i rischi legatialla loro manipolazione eall’esposizione agli agentidis<strong>in</strong>fettanti; prevengono ilrischio della trasmissione di<strong>in</strong>fezioni da paziente a pazientee da paziente ad operatore.• Sono disegnati e prodotti peravere al m<strong>in</strong>or prezzo con ilmassimo della funzional<strong>it</strong>à suun presidio che non devedurare nel tempo.• La loro <strong>in</strong>tegr<strong>it</strong>à e funzional<strong>it</strong>àè garant<strong>it</strong>a dai programmi dicontrollo di qual<strong>it</strong>à delproduttore; tale vantaggio vienemolto enfatizzato nella lorocommercializzazione [6-11].Turk e Kozarek [11] hanno ottenuto pezzi biopticileggermente più piccoli ma adeguati con ilmonouso, Woods ha analizzato vari parametricome le dimensioni, il peso e la profond<strong>it</strong>à, artefattida taglio o da schiacciamento di biopsiedel tratto superiore e <strong>in</strong>feriore, con p<strong>in</strong>ze didifferente foggia, ottenuti con presidi mono e<strong>pluriuso</strong>. Le p<strong>in</strong>ze monouso prendono campionipiù ampi e profondi che tuttavia noncondizionarono l’accuratezza diagnostica delladiagnosi istologica.Le p<strong>in</strong>ze monouso non davano differenze sullaadeguatezza diagnostica, per la colonscopiale p<strong>in</strong>ze ovali erano superiori al tipo ad alligatore.Questi autori concludono che per deciderequale p<strong>in</strong>ze scegliere vanno considerati i costi,la semplic<strong>it</strong>à d’uso e non la percezione diperformance migliori [14].L’accessorio monouso per ERCP, generalmenteviene riconosciuto come migliore, spesso è<strong>in</strong>novativo con canali accessori multipli difficilida realizzare nei presidi riutilizzabili. Ungran numero di sf<strong>in</strong>terotomi e palloni plurilumesono oggi a disposizione ma solo di recentesono stati commercializzati <strong>in</strong> versione<strong>pluriuso</strong>.I moderni fili guida idrofili offrono chiaramenteperformance migliori rispetto ai presidiriutilizzabili soprattutto nell’<strong>in</strong>canulare e nell’oltrepassarestenosi [8].Vi è un solo studio che valuta i l<strong>it</strong>otr<strong>it</strong>ori meccanicimonouso testati con successo su 20 pazientiper la cattura, la frammentazione e la toilettedelle vie biliari con un successo del 80%rispetto all’85-93% dei presidi <strong>pluriuso</strong> [15].Vi sono pochi studi che riguardano l’efficaciadel monouso. Yang e coll. [12,13] hanno valutatodue generazioni di p<strong>in</strong>ze bioptiche monouso.I primi modelli erano chiaramente <strong>in</strong>feriori rispettoal <strong>pluriuso</strong>, mentre con i presidi commercializzatipiù di recente è possibile prelevarecampioni di dimensioni e profond<strong>it</strong>à ugualie migliori delle p<strong>in</strong>ze riutilizzabili. [12].7


&dir<strong>it</strong>tidoveriGESTIONE19SVANTAGGI DEGLIACCESSORI MONOUSOGli accessori endoscopici monouso vannoclassificati come rifiuti <strong>in</strong>fetti con notevoli costiper il loro smaltimento e un notevole impattoambientale. Le normative e i costi dello smaltimentovariano da Stato a Stato e comunque ilcrescente utilizzo impone un’attenta valutazionedei costi d’impatto ambientale. Questo temase pur di frequente discusso vede poche pubblicazioni<strong>in</strong> mer<strong>it</strong>o che quantifich<strong>in</strong>o i costi legatial progressivo, rapido e crescente utilizzodi materiale san<strong>it</strong>ario usa e getta [8]. Cohen e altr<strong>in</strong>el loro lavoro di analisi sui vantaggi <strong>in</strong> term<strong>in</strong>idi costi nell’uso di accessori riutilizzabili perl’ERCP hanno quantificato, nel 1995, il costo dismaltimento degli accessori endoscopici disposable<strong>in</strong> 0,0013 dollari per sf<strong>in</strong>terotomo e0,0018 dollari per i dormia basket [16]. Tali costivariano a seconda della regione ed ai metodiutilizzati per lo smaltimento (riciclaggio, <strong>in</strong>cenerimento,etc.).Di contro vanno tenuti <strong>in</strong> considerazione anchei problemi di smaltimento delle sostanzechimiche necessarie per la detersione e la sterilizzazione.Il problema dello smaltimento dei rifiuti, ed <strong>in</strong>particolare di quelli san<strong>it</strong>ari, è di crescente <strong>in</strong>teressee vengono auspicati da più parti approfondimentisul tema.Decreto Legislativo 5 Febbraio 1997,n. 22 “Attuazione delle direttive91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEEsui rifiuti pericolosi e 94/62/CEsugli imballaggi e sui rifiutidi imballaggio” pubblicatonella Gazzetta Ufficiale n. 38del 15 Febbraio 1997Supplemento Ord<strong>in</strong>ario n. 33Art. 7 h) i rifiuti derivantida attiv<strong>it</strong>à san<strong>it</strong>arie; 7.TAB. 1: VANTAGGI E SVANTAGGI DEGLI ACCESSORI MONOUSOVANTAGGIConvenienzaSVANTAGGICosti cumulativiCosti un<strong>it</strong>ariImpatto ambientaleIntegr<strong>it</strong>àSicurezza8


<strong>Monouso</strong> e <strong>pluriuso</strong> <strong>in</strong> <strong>endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong>&dir<strong>it</strong>tidoveriVANTAGGI DEGLIACCESSORI RIUTILIZZABILIGli accessori <strong>pluriuso</strong> vengono progettati perfornire performance che si mantengano neltempo nonostante il loro uso prolungato e l’esposizioneagli agenti sterilizzanti.Le cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à che vengono sol<strong>it</strong>amente presidiatenella loro progettazione sono:• un des<strong>in</strong> che consentaun buona detersionee sterilizzazione• la stabil<strong>it</strong>à dei materiali• la compatibil<strong>it</strong>à con altri presidi• la gestione del rischio di dannoal paziente legato ad errateprocedure di reprocess<strong>in</strong>go di <strong>in</strong>appropriato uso.I presidi commercializzati come riutilizzabilicomprendono anse, p<strong>in</strong>ze da biopsia, sf<strong>in</strong>terotomistandard. Spesso questi accessori sonosoggetti a trattenere residui organici nei trattiangolati, rastremati o nelle porzioni di connessionecon i connettori elettrici. Alcuni di ess<strong>in</strong>ecess<strong>it</strong>ano della sterilizzazione <strong>in</strong> autoclaveperché i dis<strong>in</strong>fettanti liquidi o i gas non riesconoa raggiungere tutti i tratti.Come per gli strumenti endoscopici la primatappa cr<strong>it</strong>ica del processo di sterilizzazione èrappresentata dalla detersione che non può essereautomatizzata e qu<strong>in</strong>di esposta alla possibil<strong>it</strong>àdi errore umano e di trascuratezza [17-22].I costi della sterilizzazione sono estremamentevariabili e dipendono dalla metodo utilizzato,edal numero di presidi. E’ stato stimato un rangedi costi che va da 2 a 8 dollari per presidio,comprendendo il costo dell’imballaggio e dellamanodopera [8].Non vi sono dati relativi alla durata dei presidi,sul numero di riutilizzi accettabili e qu<strong>in</strong>di sulcosto per uso di ogni accessorio.Vi è un unico studio che valuta le modifichedella qual<strong>it</strong>à e i costi degli accessori riutilizzabiliper l’ERCP. I papillotomi perdono di qual<strong>it</strong>à edivengono <strong>in</strong>accettabili dopo 9 utilizzi (45%per la sf<strong>in</strong>terotomia 55% per <strong>in</strong>cannulazione).Il filo è la parte dell’accessorio che maggiormentesi deteriora. I basket sono stati usati mediamente12,9 volte con una qual<strong>it</strong>à accettabileche si aggira sui 9 riutilizzi. I basket erano statiusati per estrazione di calcoli semplici nel 62%,per estrazioni difficili nel 22% e nel 17/ perestrazione di protesi (16).Nell’esperienza storica di Peterson, con detersionea ultrasuoni e dis<strong>in</strong>fezione ad immersione lep<strong>in</strong>ze bioptiche duravano per 40 utilizzi primadi richiedere una riparazione. Con il recente ricorsoall’autoclave questa durata è ridotta a 25riprocessazioni [8].L’esperienza del Belgio riporta <strong>in</strong>vece una media di315 utilizzi con una v<strong>it</strong>a media delle p<strong>in</strong>ze di 3anni, con necess<strong>it</strong>à di tre riparazioni [17].I vantaggi economici degli accessori riutilizzabilivanno calcolati tenendo <strong>in</strong> considerazione:i costi dell’<strong>in</strong>vestimento <strong>in</strong>iziale, i costi di riparazione,i costi di dis<strong>in</strong>fezione e sterilizzazione eil costo per l’immagazz<strong>in</strong>amento.Il numero delle procedure esegu<strong>it</strong>e ogni annorappresenta un elemento fondamentale nellascelta fra monouso e accessori riutilizzabili, tenendoconto che questa variabile <strong>in</strong>cide fortementesul calcolo del “punto di pareggio”:Break-even po<strong>in</strong>t:Q = Cf/(Pu – Cv)[Quant<strong>it</strong>à = costi fissi /(Prezzoun<strong>it</strong>ario – Costi variabili)]Un altro vantaggio è rappresentato da m<strong>in</strong>orimpatto ambientale di smaltimento.9


&dir<strong>it</strong>tidoveriGESTIONE19SVANTAGGI DEGLIACCESSORI RIUTILIZZABILIL’<strong>in</strong>vestimento <strong>in</strong>iziale per il rifornimento diaccessori riutilizzabili rappresenta una cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à,<strong>in</strong>fatti il costo di questi presidi può essere f<strong>in</strong>o a10 volte maggiore rispetto a quelli monouso.Vanno <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong>clusi i costi di riparazione, icosti di dis<strong>in</strong>fezione-sterilizzazione e quelli relativialla necess<strong>it</strong>à di una scorta sufficiente agarantire la normale attiv<strong>it</strong>à.Un ovvio svantaggio è rappresentato dal potenzialerischio di <strong>in</strong>fezioni sia fra paziente epaziente che per gli operatori. Numerosi studiattribuiscono proprio agli accessori il rischio di<strong>in</strong>fezioni. I meccanismi di contam<strong>in</strong>azione sonosol<strong>it</strong>amente imputabili a detersione <strong>in</strong>adeguatae/o sistemi di dis<strong>in</strong>fezione <strong>in</strong>efficaci [18-23].Un ulteriore svantaggio è rappresentato dallanecess<strong>it</strong>à di gestire le scorte, tenendo conto dellostato d’uso degli accessori, dell’efficienza deiprocessi di detersione e di dis<strong>in</strong>fezione, e delnumero delle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i esegu<strong>it</strong>e quotidianamente.È difficile, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, determ<strong>in</strong>are con precisionel’<strong>in</strong>tegr<strong>it</strong>à e la funzional<strong>it</strong>à degli accessoririutilizzabili. Questa dipende <strong>in</strong>fatti dal numerodi procedure esegu<strong>it</strong>e, ma anche da un’attenta emeticolosa manutenzione nelle fasi di detersionee sterilizzazione [6,7].TAB. 2: VANTAGGI E SVANTAGGI DEGLI ACCESSORI PLURIUSOVANTAGGICosti cumulativiSVANTAGGICosti d’acquistoImpatto ambientalePotenziale rischio di <strong>in</strong>fezioneFermo per riparazioneIntegr<strong>it</strong>à del presidioSicurezzaCosti di immagazz<strong>in</strong>amento10


<strong>Monouso</strong> e <strong>pluriuso</strong> <strong>in</strong> <strong>endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong>&dir<strong>it</strong>tidoveriI COSTIDopo la loro <strong>in</strong>troduzione nel 1980 gli accessorimonouso sono stati rapidamente accettatie nella metà degli anni 90 l’uso di tali presidi ènotevolmente aumentato.Oggi il mercato vede una concorrenza fra i duesistemi essenzialmente focalizzata sui costi.L’analisi dei costi, nel confronto mono-<strong>pluriuso</strong>,è legata a due tipologia fondamentali diaccessori: le p<strong>in</strong>ze da biopsia e gli accessori perERCP.Nell’esperienza di Peterson l’<strong>in</strong>cremento immediatodi costi, avvenuto nel 1994, nel passaggiofra riutilizzabile a monouso per procedura èstato del 60%. La contrattazione dei prezzi hasuccessivamente notevolmente ridotto da alloratale aumento, tuttavia l’utilizzo di accessorimonouso rimane tutt’ora una voce importantedi costo dell’un<strong>it</strong>à endoscopica ed è cosìsuddivisa: 41% dei costi aggiuntivi sono legatialle p<strong>in</strong>ze da biopsia, il 29% agli accessori daERCP, il 17% ai palloni da dilatazione entericaed esofagea, il restante 13 % per i restanti accessorivari [8].Kozarek è stato fra i primi a analizzare i costi associatialla tipologia di p<strong>in</strong>ze utilizzate <strong>in</strong> unostudio prospettico di un anno su 1500 biopsie.L’uso di p<strong>in</strong>ze riutilizzabili comportava costilegati alla manodopera ed il tempo dedicatoalla detersione e sterilizzazione. Da questaanalisi emerge che, rispetto ad una spesa <strong>in</strong>izialeper l’approvvigionamento, l’uso di accessori<strong>pluriuso</strong> diviene economicamente vantaggiosodopo solo sette utilizzi. Inoltre, dato chepiù della metà delle p<strong>in</strong>ze <strong>pluriuso</strong> <strong>in</strong> dotazioneal servizio datava dai tre agli otto anni, talepratica era ovviamente economicamente vantaggiosacon costi da 4,66 dollari a 8,81 pers<strong>in</strong>golo utilizzo (variazione legata alle modal<strong>it</strong>àdi riparazione e di reprocess<strong>in</strong>g). In una valutazioneseparata <strong>in</strong> vivo e <strong>in</strong> v<strong>it</strong>ro <strong>in</strong>oltre sonostate testate 15 p<strong>in</strong>ze bioptiche, utilizzate mediamente32 volte, è stata documentata unabuona performance di biopsia ed una <strong>in</strong>tegr<strong>it</strong>àconservate nel tempo da 13 delle 15 p<strong>in</strong>ze esam<strong>in</strong>ate[10].Lo studio condotto <strong>in</strong> Belgio nel 1977 ha calcolatoun costo per biopsia con il <strong>pluriuso</strong> di 6,8dollari (calcolato su 350 utilizzi), che comprendonol’acquisto, le riparazioni (una media d<strong>it</strong>re), spese di reprocess<strong>in</strong>g, agenti chimici, costodella sterilizzazione, costo del personale [17].Per quel che riguarda gli accessori da ERCP lamaggior parte dei costi è assorb<strong>it</strong>o dai fili guidasegu<strong>it</strong>i dai palloni, cannule e dilatatori.Ilprimo lavoro di Kim–Deobald del 1993 mostraun notevole aumento dei costi legati al monousoutilizzato nelle ERCP. Le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i sullevie biliari vedevano dei costi per accessori di233 dollari a fronte di un rimborso di 374 dollari,ciò lasciava un marg<strong>in</strong>e <strong>in</strong>adeguato percoprire i restanti costi. Questo studio concludevache senza un aumento dei rimborsi divenivanecessario fare ricorso ad accessoririutilizzabili. Tali considerazioni sono statesuccessivamente confermate dai altri lavori[8,24,25].Cohen ha analizzato la differenza di costi negliaccessori per ERCP. Confrontando il monouso,con il riutilizzabile per un numero di usiche non ne <strong>in</strong>fici la funzional<strong>it</strong>à, il risparmio èdel 475% per i papillotomi e del 322% per i basket.L’acquisto del <strong>pluriuso</strong> diventa vantaggiosa,<strong>in</strong> questo caso, già dopo il secondo riutilizzopur considerando un costo maggioreper l’acquisto <strong>in</strong>iziale [16].In generale, il list<strong>in</strong>o prezzi degli accessori riutilizzabiliè superiore da due a sette volte quellidel monouso. Tuttavia contratti su quant<strong>it</strong>ativiampi possono portare a risparmi che vannodal 20 al 40 % soprattutto su acquisti digrandi quant<strong>it</strong>à di monouso.Se da un lato il costo del reprocess<strong>in</strong>g è andato<strong>in</strong>dubbiamente aumentando dall’altro iprezzi del monouso è andato calando dal1994 al 1997.I costi per Peterson hanno visto un calo del 50%per le p<strong>in</strong>ze monouso. Oggi il costo delle p<strong>in</strong>zemonouso è meno della metà di quello delriutilizzabile. Gli attuali 6/8 dollari di differenzasono compensati dalla maggior efficienza esicurezza legata al monouso. Queste considerazionisui costi portano a conclusioni su scelteche dipendono dal numero dei riutilizzi accettabilidel <strong>pluriuso</strong> [8,25].Gli accessori per ERCP rimangono problematicipoiché sono molto più costosi delle p<strong>in</strong>zebioptiche. In questo caso vanno tenuti <strong>in</strong>conto i rimborsi per procedura e l’aspetto legatoalla fatturazione diretta al paziente delcosto degli accessori: problema quest’ultimodi <strong>in</strong>teresse nel regime di rimborso libero professionale.Il rischio è che la tariffa di rimborsonon copra il costo dell’accessoristica [8,26];Prat <strong>in</strong>fatti ha recentemente dimostrato comesia più conveniente l’uso del riutilizzabile <strong>in</strong>quanto da una analisi economica esegu<strong>it</strong>a nederiva senz’altro un notevole vantaggio per ilServizio [27].11


&dir<strong>it</strong>tidoveriGESTIONE19TAB. 3: VARIABILI DA ESAMINARE NELLA SCELTA DI ACCESSORIMONOUSO E PLURIUSOMONOUSOCosto dell’accessorioCosto di smaltimentoNumero di procedure/annoPLURIUSOCosto dell’<strong>in</strong>vestimento <strong>in</strong>izialeammortizzato per la durata dell’accessorioCosto di dis<strong>in</strong>fezione e sterilizzazioneCosti di immagazz<strong>in</strong>amentoCosti di riparazioneNumero di procedure/annoCONCLUSIONILa scelta fra accessori monouso o riutilizzabil<strong>in</strong>on è facile e comporta un’analisi multifattorialeche deve tenere <strong>in</strong> considerazione primadi tutto la sicurezza per il paziente. Il problemadei costi non può essere l’unico cr<strong>it</strong>erio di sceltaè <strong>in</strong>dispensabile pertanto porsi altre domande:12• Quante <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i vengono effettuate l’anno?• Quali tipologie di procedure viene esegu<strong>it</strong>a?• Qual è l’outlay per il monouso per anno?• Viene rimborsato l’accessorio monouso?• Chi provvede al reprocess<strong>in</strong>g?• Vi è uno spazio adeguato per lo stoccaggio?• Vi è un supporto per la gestione del rischio per il medico e gli operatori?• Qual è il costo del monouso?• Vi è un facile accesso ai processi di sterilizzazione?• Il budget per lo stoccaggio è sufficiente?• Vi sono cr<strong>it</strong>eri di valutazione dell’efficacia del reprocess<strong>in</strong>g?• Vi è disponibil<strong>it</strong>à di accessori <strong>in</strong> caso di rottura?• Qual’è il budget a disposizione per le riparazioni?


<strong>Monouso</strong> e <strong>pluriuso</strong> <strong>in</strong> <strong>endoscopia</strong> <strong>digestiva</strong>&dir<strong>it</strong>tidoveriBIBLIOGRAFIA1. Rutala WA. APIC guidel<strong>in</strong>e for selection and use of dis<strong>in</strong>fectants. Am J of Infection Control1990;18:99-1172.2. Rutala WA. APIC guidel<strong>in</strong>e for selection and use of dis<strong>in</strong>fectants. Am J of Infection Control1996;24(4):313-342.3. Alvarado CJ, Reichelderfer M. APIC giudel<strong>in</strong>es for <strong>in</strong>fection prevention and control <strong>in</strong> flexibleendoscopy. Am J Infect Control 2000;28:128-55.4. Pos<strong>it</strong>ion statement. Multi-society guidel<strong>in</strong>e for reprocess<strong>in</strong>g flexible gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>al endoscopes.Gestro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>al Endoscopy 2003;58:1-85. 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&dir<strong>it</strong>tidover<strong>in</strong>el prossimofascicolodiGESTIONEsarà trattatoil seguente argomento:20Tecniche endoscopichedella MRGE


&dir<strong>it</strong>tidoveriCODICE ARTICOLO 35050045LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO EDUCAZIONALE È RESA POSSIBILE GRAZIE AL CONTRIBUTO DI

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