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guida all'applicazione ed all'installazione - Setronic Verona

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I PIU’ FREQUENTI ERRORI NELLA TARATURA DEI MODELLI ARDEA CON L’USODELL’U.T.A. e/o ADMSullo strumento U.T.A. e/o ADM i valori letti durante il tempo suggerito per eseguire la misura dei disturbiambientali (10 min) possono variare molto rapidamente. Transitori che comportino impennate sul “rumore difondo” ambientale letto su UTA e/o ADM possono essere anche fisiologiche. Tuttavia se tali misure assumonovalori superiori alle 800/900 divisioni (mV) su Ardea SF o S/2, per un tempo m<strong>ed</strong>iamente più lungo di tresecondi, tali da accendere il l<strong>ed</strong> “1” e “2” di Rx, dovete diffidare imm<strong>ed</strong>iatamente dell’affidabilità di quella lineaperchè simili risultati di lettura sono in genere l’espressione di qualche errore e possono prodursi per leseguenti ragioni:a) La scelta delle posizioni delle unità di rilevazione potrebbero essere pessime, e comunque non adatte allasituazione ambientale per una o più delle ragioni ricordate nella parte generale (da pag. 3 a pag. 16).b) Il livello dell’intensità dell’IR emesso dalla Tx è insufficiente oppure fra Tx <strong>ed</strong> Rx c’è un ostacolo (magariin vibrazione Es. un filo, una fune, un tirante d’acciaio, un cavo etc) che indebitamente modula la radiazioneinfrarossa sull’unità ricevente.c) L’attività industriale che si tiene nell’<strong>ed</strong>ificio in quanto generatrice di intollerabili sorgenti di calori, fumi, polverio vapori richi<strong>ed</strong>e: o un posizionamento delle unità diverso, oppure richi<strong>ed</strong>e anche un modello dirilevatore diverso (Es. Ardea Dust). In tal caso Vi preghiamo di prendere lettura del Volume 2 <strong>ed</strong>ito(Copyright 2003) sui casi particolari, oppure di rivolgerVi ai nostri centri di assistenza territoriali o se preferit<strong>ed</strong>irettamente al nostro Ufficio Tecnico. In questi casi Vi ricordiamo di sottomettere eventualmente per faxla pianta e la sezione dell’<strong>ed</strong>ificio, la descrizione dell’attività industriale, <strong>ed</strong> il tipo di problema riscontrato.Lo strumento U.T.A. o l’adattatore ADM hanno la batteria scarica. In questa situazione è possibile che i duestrumenti leggano soltanto la posizione “Detector”, e che in altre posizioni, benchè selezionate sui pulsantidiano comunque soltanto la lettura dei dati del Detector.CHECK DELL’ALLARMELa condizione di test di un allarme dovrebbe essere sempre e comunque prodotta da una simulazione inscala ridotta di un vero incendio nell’ambiente protetto (pag. 30). Tuttavia è altresì necessario conoscere sele connessioni elettriche sono state eseguite secondo le istruzioni, e se, una volta eseguite correttamente le connessionielettriche, “otticamente” si è in condizione di conseguire l’allarme incendio. Allo scopo la <strong>Setronic</strong> <strong>Verona</strong>renderà disponibile in commercio a breve, uno strumento di simulazione di fuoco e fumo, denominato SAC 2002.Con tale strumento sarà possibile sul piano ottico una simulazione “strumentale” di un fuoco e di un fumo opportunamentecalibrato alle condizioni ambientali di lavoro (e di gestione della sensibilità conseguente) nelle quali irilevatori dovranno lavorare. Lo strumento applicato sul rilevatore ARDEA produrrà condizioni simulate d’incendiosu base scientifica, sufficienti comunque per conseguire un allarme fumo e/o fuoco.CHECK DELL’ALLARME INCENDIO CON L’USO DI UN FILTRO ATTENUATORE (STF4)E’ indispensabile premettere che l’uso di filtri attenuatori , ancorchè utili a conseguire un allarme, non sonofondati sui principi di rilevazione di fumo propri dell’algoritmo studiato nel rilevatore ARDEA, oltre che nondisporre di alcuna base scientifica convincente. Tuttavia, poichè risulta chiaro che l’installatore, finita la proc<strong>ed</strong>uradi allineamento e calibrazione, debba conoscere se almeno elettricamente può ottenere un allarme,si è allestito un mezzo pratico, semplice, poco costoso, e comunque utile ad ottenere questa informazione.Abbiamo reso quindi disponibile il filtro attenuatore STF 4.L’uso di tale filtro deve ridursi quindi alla breve conoscenza delle seguenti informazioni:a) Il filtro può essere usato con qualunque modello prodotto dalla nostra Società a prescindere dalladistanza operativa nella quale i rilevatori debbono lavorare.b) Il filtro deve essere usato rigidissimamente secondo la proc<strong>ed</strong>ura, senza deviazioni od approssimazioni.Un uso errato del filtro non consegue all’unico presupposto per il quale il filtro deve essere usato:“Sapere se il rilevatore a certe condizioni commuta in incendio e/o in guasto“. E’ chiaro che questo punto,essendo di importanza vitale, deve essere seguito con particolare attenzione investendo una oggettivaresponsabilità dell’installatore.c) Il filtro va usato sempre <strong>ed</strong> invariabilmente sull’Unità Ricevente. Mai sull’unità Trasmittente. Inoltre va usatoquando si è certi che il rilevatore sia correttamente allineato e calibrato secondo le proc<strong>ed</strong>ure descritte.d) Il supporto del filtro è un metacrilato sul quale sono disposte delle linee parallele disposte su due areead intensificazione di linee diverse, oltre ad un’area completamente trasparente all’infrarosso. Tali areesono ottenute per processo fotografico e sono divise nella seguente sequenza: a Sx del supporto il filtroè trasparente; al centro l’interlinea è più rada; a Dx l’interlinea è più intensae) Il filtro è particolarmente delicato: Teme acqua <strong>ed</strong> l’umidità, non deve essere toccato con le dita sporche, nonpuò essere pulito con detergenti od alcooli, non deve essere abraso e soprattutto non deve essere per nessunmotivo piegato. La fornitura del filtro e le istruzioni per l’uso sono fornite a richiesta separatamente.SETRONIC <strong>Verona</strong> 28/32 ARDEA

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