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EDUCATIONALMateriali <strong>per</strong> <strong>le</strong> <strong>le</strong>nti a <strong>contatto</strong><strong>morbide</strong> <strong>in</strong> <strong>silicone</strong> <strong>idrogel</strong>di Francesco Sala,Docente di Optometriae ContattologiaIstituto B. Zaccagn<strong>in</strong>iOptometrista S.Opt.I.dossierLa disponibilità di <strong>materiali</strong> realizzati <strong>in</strong> <strong>silicone</strong> <strong>idrogel</strong>,nella scelta del<strong>le</strong> <strong>le</strong>nti a <strong>contatto</strong> <strong>morbide</strong>, <strong>per</strong>metteal professionista di <strong>in</strong>dividuare soluzioni con e<strong>le</strong>vata<strong>per</strong>meabilità all’ossigeno.IntroduzioneLe <strong>le</strong>nti a <strong>contatto</strong> realizzate con <strong>materiali</strong><strong>idrogel</strong> rappresentano gran parte deipolimeri disponibili <strong>per</strong> <strong>le</strong> <strong>le</strong>nti <strong>morbide</strong> ela prima soluzione concreta prende il nomecommercia<strong>le</strong> di polyHEMA.Questo materia<strong>le</strong> è ottenuto mediantela polimerizzazione di due monomeri diidrossietilmetacrilato (HEMA) ed è statosviluppato da Otto Wichter<strong>le</strong> 1,2 e col<strong>le</strong>ghi, difatto rappresenta il primo polimero <strong>per</strong> lacostruzione del<strong>le</strong> LaC di tipo <strong>idrogel</strong>.Durante la fase di realizzazione lastabilità dimensiona<strong>le</strong> del polyHEMA è<strong>in</strong>crementata mediante l’aggiunta delglico<strong>le</strong>ti<strong>le</strong>nedimetacrilato (EGDMA), il risultatof<strong>in</strong>a<strong>le</strong> è quello di ottenere un polimero chedopo la stadio di idratazione possiede unastruttura f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong> ed un contenuto idrico dicirca il 38%.La pr<strong>in</strong>cipa<strong>le</strong> funzione 3 dei gruppi chimicicontenuti nel polimero è quella di attrarre unacerta quantità di acqua e conseguentemente<strong>le</strong>garla all’<strong>in</strong>terno della struttura, <strong>in</strong>aggiunta all’HEMA vengono impiegati altriimportanti monomeri come ad esempio N-v<strong>in</strong>ilpirrolidone (NVP) e l’acido metacrilico(MA) con la f<strong>in</strong>alità di aumentare l’attrazionecon l’acqua ed il contenuto idrico 4 .L’NVP è un agente idratante che può essereutilizzato separatamente o <strong>in</strong> associazioneall’HEMA <strong>per</strong> l’esecuzione dei <strong>materiali</strong><strong>idrogel</strong>, quando è associato con altrimonomeri idrofili come l’HEMA e l’MAproduce la crescita del contenuto idrico 5 .Inoltre l’N-v<strong>in</strong>ilpirrolidone produce un<strong>in</strong>cremento della carica e<strong>le</strong>ttrostatica delpolimero.L’MA è un acido organico e oltre adaumentare il contenuto idrico conferisce allasu<strong>per</strong>ficie del polimero una maggiore caricae<strong>le</strong>ttrica negativa, <strong>in</strong> questo modo aumental’attrazione nei confronti dell’acqua 6,7 .In base al tipo di monomero addizionato ealla <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> contenuta all’<strong>in</strong>terno dellastruttura l’idratazione f<strong>in</strong>a<strong>le</strong> del polimeropuò raggiungere valori f<strong>in</strong>o all’80%.I sistemi utilizzati <strong>per</strong> determ<strong>in</strong>are il contenutoidrico possono essere differenti ma quello piùcomune è rappresentato dalla gravimetria esegue la relazione 3 : idratazione (%) = pesodell’acqua contenuta nel polimero/peso delpolimero allo stato idratato x 100.Nella valutazione del contenuto idricorisultano importanti due aspetti: latem<strong>per</strong>atura durante la qua<strong>le</strong> è condotta lamisurazione e l’agente idratante impiegato,solitamente la tem<strong>per</strong>atura è di 20°C el’agente idratante è l’acqua.La comb<strong>in</strong>azione dell’HEMA mediante diversimonomeri e <strong>in</strong> funzione del<strong>le</strong> <strong>per</strong>centualiche possono cambiare a seconda dellaf<strong>in</strong>alità si possono ottenere una serie106 P.O. Professional Optometry ® Febbraio 2009


EDUCATIONALe<strong>le</strong>vata di polimeri aventi proprietà chimicheprofondamente diverse tra loro.Il comportamento del contenuto idrico dipendedal tipo di monomero utilizzato, <strong>in</strong>fatti,quando è addizionato il metilmetacrilato(MMA) con proprietà idrofobe, l’idratazionedim<strong>in</strong>uisce; al contrario se utilizzati monomeriidrofili come l’N-v<strong>in</strong>ilpirrolidone e l’acidometacrilico l’idratazione aumenta (grafico 1).Talvolta all’idrossietilmetacrilato è abb<strong>in</strong>ato 4l’MMA con la f<strong>in</strong>alità di conferire al polimeroforza e rigidità, l’MMA è derivato dalpolimetilmetacrilato (pMMA) che rappresentail “fondatore” della famiglia dei <strong>materiali</strong>utilizzati <strong>per</strong> la costruzione di <strong>le</strong>nti a strutturarigida.Per raggiungere un contenuto idricospecifico 8,9 si tratta qu<strong>in</strong>di di dosare <strong>in</strong> fase direalizzazione un adeguato bilanciamento trai monomeri presenti, è importante ricordareche la stessa <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> di idratazione puòessere ottenuta attraverso scelte dist<strong>in</strong>te.Per questa ragione esistono polimeri che aparità di contenuto idrico posseggono proprietàchimiche differenti e conseguentementeanche il comportamento del materia<strong>le</strong> a<strong>contatto</strong> con i tessuti oculari risulta diverso.La classificazione 3 del<strong>le</strong> comb<strong>in</strong>azioni tramonomeri che costituiscono i polimeri del<strong>le</strong><strong>le</strong>nti a <strong>contatto</strong> <strong>morbide</strong> <strong>in</strong>trapresa dagli StatiUniti <strong>in</strong>dividua con il sistema USANC (UnitedStates Adopted Names Council) la def<strong>in</strong>izionedel nome <strong>per</strong> ogni specifica comb<strong>in</strong>azione<strong>per</strong> esempio: etafilcon (HEMA, MA); hilfilcon(HEMA, NVP), omafilcon (HEMA, PC); vifilcon(HEMA, PVP, MA), ecc.Il sistema USANC determ<strong>in</strong>a la denom<strong>in</strong>azionedei <strong>materiali</strong> approvati dalla FDA (Food andDrug Adm<strong>in</strong>istration) americana e questanomenclatura term<strong>in</strong>a con il suffisso filcon.Un'ulteriore classificazione è prodotta dallaFDA americana che divide i polimeri del<strong>le</strong><strong>le</strong>nti a <strong>contatto</strong> <strong>morbide</strong> <strong>in</strong> quattro gruppi,questo schema determ<strong>in</strong>a una semplicema efficace identificazione dei <strong>materiali</strong>attraverso due fattori: il contenuto idrico ela carica ionica.La composizione dei quattro gruppi <strong>in</strong>dividua:nel primo i <strong>materiali</strong> non ionici a bassocontenuto idrico, nel secondo i non ioniciad alto contenuto idrico, nel terzo gli ionicia basso contenuto idrico e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e nel quartosi collocano quelli ionici ad alto contenutoidrico.Per differenziare l’idratazione si considerano<strong>materiali</strong> a basso contenuto idrico quelli conuna <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> di acqua <strong>in</strong>feriore al 50%mentre, quando il valore su<strong>per</strong>a la metàvengono considerati come <strong>materiali</strong> a e<strong>le</strong>vatocontenuto idrico.La def<strong>in</strong>izione 10 della ionicità deriva dalla<strong>per</strong>centua<strong>le</strong> del contenuto ionico presenteall’<strong>in</strong>terno del polimero <strong>in</strong>fatti, quando ilvalore su<strong>per</strong>a lo 0.2% è considerato di tipoionico.La <strong>per</strong>meabilità all’ossigeno dei polimeri<strong>idrogel</strong>La <strong>contatto</strong>logia ha sempre dovuto tenere<strong>in</strong> considerazione la gas<strong>per</strong>meabilità dei<strong>materiali</strong> e fare <strong>in</strong> modo che vi sia uncostante apporto di ossigeno alla strutturacornea<strong>le</strong> attraverso la <strong>le</strong>nte a <strong>contatto</strong>.Il valore della gas<strong>per</strong>meabilità (DK) neipolimeri <strong>idrogel</strong> è essenzialmente correlataalla <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> del contenuto idricopresente: <strong>in</strong>fatti il DK dipende dal coefficientedi diffusione “D” <strong>le</strong>gato alla strutturamo<strong>le</strong>colare del materia<strong>le</strong> e al coefficientedi solubilità “K” che esprime la quantità diossigeno <strong>le</strong>gata all’acqua.Conseguentemente <strong>per</strong> la natura dei<strong>materiali</strong> <strong>idrogel</strong> la gas<strong>per</strong>meabilità risultanteè preva<strong>le</strong>ntemente <strong>le</strong>gata al coefficiente disolubilità.In conclusione 11 maggiore diventa ilcontenuto idrico del polimero e maggiorediviene la <strong>per</strong>meabilità all’ossigeno: quandol’idratazione è del 38% il valore del DK è9 x 10-11 unità, <strong>in</strong>crementando la quantitàdi acqua al 55% si sposta la gas<strong>per</strong>meabilitàa 18 x 10-11 unità e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e portando ilcontenuto idrico al 75% si raggiungono <strong>le</strong>36 x 10-11 unità.Quando si decide di aumentare <strong>in</strong> modosignificativo l’idratazione <strong>in</strong>evitabilmentevengono <strong>in</strong>trodotte del<strong>le</strong> limitazioni nel<strong>le</strong>proprietà chimiche e fisiche del polimero<strong>in</strong>fatti, viene ridotta la capacità del materia<strong>le</strong>di mantenere costante il contenuto idricoFebbraio 2009 P.O. Professional Optometry ® 107


EDUCATIONALGrafico 1.L’andamento delcontenuto idrico è<strong>in</strong>fluenzato dal tipo dimonomero, quandoall’HEMA è aggiuntoil metilmetacrilato(MMA, l<strong>in</strong>ea rossa)il contenuto diacqua si riduce; seall’HEMA è aggiuntol’N-v<strong>in</strong>ilpirrolidone(NVP, l<strong>in</strong>ea gialla) ilcontenuto di acquaaumenta.durante l’uso e il modulo di elasticitàdim<strong>in</strong>uisce.Inoltre l’aumento del DK attraverso lavariazione della <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> di acqua nonoffre sempre la disponibilità di raggiungerevalori di <strong>per</strong>meabilità soddisfacenti.La costruzione di polimeri aventi una maggioregas<strong>per</strong>meabilità <strong>in</strong>dipendentemente dalcontenuto idrico evidenzia dei sicuri vantaggie risulta <strong>in</strong>dispensabi<strong>le</strong> <strong>per</strong> affrontare quel<strong>le</strong>reazioni avverse determ<strong>in</strong>ate dallo stato prolungatonel tempo di anossia della cornea.La trasmissibilità 12,13 (DK/t) esprime laquantità di ossigeno che attraversa laLaC e relativamente <strong>per</strong> una determ<strong>in</strong>ataarea raggiunge i tessuti oculari, questocoefficiente è importante <strong>per</strong>ché <strong>per</strong>metteal professionista di valutare <strong>le</strong> prestazionidel sistema correttivo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i diossigenazione.Spesso il valore di trasmissibilità è mostratoconsiderando lo spessore (t) centra<strong>le</strong> della<strong>le</strong>nte a <strong>contatto</strong> <strong>per</strong> un potere di -3.00 D edifficilmente vengono osservate <strong>le</strong> differenzedi spessore al centro <strong>in</strong> caso di diversocontributo diottrico.Conseguentemente a parità di gas<strong>per</strong>meabilitàdue <strong>le</strong>nti costruite con un potere sensibilmentedifferente determ<strong>in</strong>ano un valorediverso di trasmissibilità.Inoltre è importante tenere presente <strong>le</strong>possibili variazioni di spessore che <strong>in</strong>teressanol’<strong>in</strong>tero profilo della LaC, dal centro alla<strong>per</strong>iferia <strong>in</strong> funzione del potere positivo onegativo, condizione che contribuisce adef<strong>in</strong>ire un DK/t medio diverso da quellocentra<strong>le</strong>.Il comportamento del DK/t di una <strong>le</strong>ntenegativa tende a dim<strong>in</strong>uire man mano che ilprofilo <strong>in</strong>crementa lo spessore <strong>per</strong>iferico, alcontrario quello di una <strong>le</strong>nte positiva mostral’aumento della trasmissibilità nella sezione<strong>per</strong>iferica.Nel 1984 Holden e Mertz 14 determ<strong>in</strong>anoil valore di trasmissibilità richiesto <strong>per</strong>prevenire l’edema cornea<strong>le</strong> durante il portogiornaliero e quello notturno, gli autori 14<strong>in</strong>dividuano un valore rispettivamentedi 24.1 x 10-9 (cm x mL X O2)/(s x ml xmmHg) e 87.3 x 10-9 (cm x mL X O2)/(s x108 P.O. Professional Optometry ® Febbraio 2009


EDUCATIONALTabella 1. I dati riportati nella tabella (pubblicazione di Tighe 3 nel 2007) <strong>in</strong>dividuano alcune del<strong>le</strong> proprietà piùsignificative dei polimeri realizzati <strong>in</strong> <strong>silicone</strong> <strong>idrogel</strong>.ml x mmHg).Lo studio dei due criteri prende comeriferimento la soglia m<strong>in</strong>ima del 4% diedema, ta<strong>le</strong> valore è presente secondoMertz 15 immediatamente dopo il risveglionei non portatori di <strong>le</strong>nti a <strong>contatto</strong>.Il valore di soglia del 4% è stato messo <strong>in</strong>discussione da Hood 16,17 e collaboratori nel1988 <strong>in</strong>fatti, considerando un numero disoggetti maggiore rispetto a Mertz è statopossibi<strong>le</strong> valutare con maggiore precisionel’edema al risveglio e spostare il dato a3.2%.Per soddisfare il valore di soglia <strong>in</strong>dividuatoHood 16 suggerisce la necessità di alzare ilvalore di DK/t nel porto notturno a 125x 10-9 unità, successivamente Harvitt eBonanno 18 mediante lo sviluppo di un modellomatematico sulla diffusione dell’ossigenoattraverso la cornea confermano il dato.Sulla base del modello costruito gli autori 18<strong>in</strong>dividuano come valore di trasmissibilitànecessario a garantire l’uso giornaliero di35 x 10-9 unità.Nel proseguo dell’articolo verranno discussealcune del<strong>le</strong> preva<strong>le</strong>nti caratteristiche deipolimeri <strong>in</strong> <strong>silicone</strong> <strong>idrogel</strong> senza l’<strong>in</strong>terazionecon l’uso esteso e cont<strong>in</strong>uo del<strong>le</strong> <strong>le</strong>nti a<strong>contatto</strong>.Quando osserviamo <strong>le</strong> proprietà peculiari deipolimeri utilizzati nella <strong>contatto</strong>logia morbidadebbono essere tenute <strong>in</strong> considerazione <strong>le</strong>seguenti caratteristiche 3 : la bagnabilità disu<strong>per</strong>ficie, il modulo di rigidità e il coefficientedi <strong>per</strong>meabilità all’ossigeno.Altri importanti fattori che aiutano acomp<strong>le</strong>tare <strong>le</strong> qualità specifiche delmateria<strong>le</strong> vengono def<strong>in</strong>iti dalla qualitàottica, dal comportamento nei confronti deidepositi, dal contenuto idrico e dall’<strong>in</strong>dice didisidratazione <strong>in</strong>izia<strong>le</strong>.Se <strong>per</strong> esempio consideriamo l’etafilcon A,appartenente ai <strong>materiali</strong> <strong>idrogel</strong> del quartogruppo secondo la classificazione dallaFDA americana, <strong>per</strong> <strong>le</strong> prime tre proprietà<strong>in</strong>dicate precedentemente troviamo: unabagnabilità della su<strong>per</strong>ficie di 65° secondola valutazione dell’angolo di avanzamentomediante il sistema di Wilhelmy 19 , il modulodi rigidità acquisisce un valore di 0.24 MPa<strong>per</strong> il metodo di Young 3 e la gas<strong>per</strong>meabilitàrisulta di 28 x 10-11 unità.Conseguentemente analizzando i datiriportati nella tabella 1 diventa possibi<strong>le</strong>sottol<strong>in</strong>eare l’importanza di differenziare <strong>le</strong>proprietà dei <strong>materiali</strong> <strong>idrogel</strong> con quella dei<strong>silicone</strong> <strong>idrogel</strong>.È altresì importante tenere <strong>in</strong> considerazionela significativa differenza tra <strong>le</strong> caratteristichedei <strong>materiali</strong> appartenenti alla famiglia dei110 P.O. Professional Optometry ® Febbraio 2009


EDUCATIONALsicura crescita.Nel corso degli ultimi anni i polimeri <strong>in</strong> SiHche vengono <strong>in</strong>trodotti sono specificatamentesviluppati <strong>per</strong> l’uso giornaliero eoccasionalmente <strong>per</strong> quello notturno 26,27 .Le differenti caratteristiche (gas<strong>per</strong>meabilità,modulo di rigidità, ecc.) dei polimeri <strong>in</strong><strong>silicone</strong> <strong>idrogel</strong> dipendono sicuramentedal<strong>le</strong> diverse modalità costruttive e dal<strong>le</strong>proprietà chimiche del materia<strong>le</strong>, tuttaviaanche la necessità di ottenere una soluzioneapprovata <strong>per</strong> l’uso cont<strong>in</strong>uo (CW) sp<strong>in</strong>ge ilcostruttore ad enfatizzare alcune proprietàtrascurandone altre.La collocazione dei SiH nella classificazionedella FDA <strong>in</strong>dividua la maggiore distribuzionedei polimeri nel primo gruppo: asmofilconA (Premio), comfilcon A (Biof<strong>in</strong>ity); enfilconA (Avaira), galifilcon A (Acuvue Advance),lotrafilcon A (Air Optix Night & Day),lotrafilcon B (Air Optix e Air Optix Aqua),senofilcon A (Acuvue Oasys), sifilcon A (AirOptix Custom) e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e nel terzo gruppo è<strong>in</strong>serito il Balafilcon A (Purevision).Recentemente vengono <strong>in</strong>trodotti, non<strong>in</strong>seriti nella tabella 1, altri <strong>materiali</strong> <strong>in</strong><strong>silicone</strong> <strong>idrogel</strong>: Avaira (Coo<strong>per</strong>Vision) con uncontenuto idrico del 46%, DK di 100 x 10-11unità e un modulo di rigidità pari a 0.56MPa; Premio (Menicon) con un contenutoidrico del 40%, DK di 129 x 10-11 unità eun modulo di rigidità pari a 0.90 MPa; AirOptix Custom (Ciba Vision) con un contenutoidrico del 32%, DK di 82 x 10-11 unità eun modulo di rigidità pari a 1.1 MPa; TruEye(Vistakon) con un contenuto idrico del 46%,DK di 100 x 10-11 unità e un modulo dirigidità pari a 0.66 MPa.Per quanto riguarda l’impiego dei SiHdurante l’uso giornaliero e i possibilirisultati conseguibili dall’<strong>in</strong>cremento dellagas<strong>per</strong>meabilità è studiato da Dumb<strong>le</strong>ton 28e collaboratori se<strong>le</strong>zionando 87 portatori di<strong>le</strong>nti a <strong>contatto</strong> <strong>idrogel</strong>.I criteri utilizzati <strong>per</strong> la se<strong>le</strong>zione dei portatori<strong>in</strong>dividuano un adattamento di almenoquattro anni al<strong>le</strong> <strong>le</strong>nti <strong>morbide</strong> <strong>idrogel</strong> e unutilizzo di almeno dieci ore al giorno <strong>per</strong> unm<strong>in</strong>imo di c<strong>in</strong>que giorni alla settimana.Lo studio ha una durata di due mesi eil ca<strong>le</strong>ndario dei controlli prevede il primodopo una settimana, il secondo dopo unmese e l’ultimo alla conclusione del lavoro;l’obiettivo è quello di osservare mediante laregistrazione fotografica <strong>le</strong> modifiche del<strong>le</strong>seguenti condizioni oculari: vascolarizzazionedella congiuntiva bulbare e limbare,formazione di vasi sanguigni all’<strong>in</strong>ternodell’area cornea<strong>le</strong>.La peculiarità del lavoro proposto 28 èquella di valutare oltre al<strong>le</strong> strutture oculariprecedentemente <strong>in</strong>dicate la risposta dellafisiologia del segmento anteriore <strong>in</strong> caso dimodifica dell’applicazione, ovvero passandoda un polimero <strong>idrogel</strong> ad uno di tipo<strong>silicone</strong> <strong>idrogel</strong>.Allo conclusione dello studio gli autoririscontrano una dim<strong>in</strong>uzione statisticamentesignificativa dell’i<strong>per</strong>emia bulbare e limbare,questo risultato è particolarmente evidente <strong>in</strong>quei soggetti caratterizzati da una condizione<strong>in</strong>izia<strong>le</strong> sensibilmente marcata.Per quanto riguarda la vascolarizzazionecornea<strong>le</strong>, presente <strong>in</strong> quei soggetti primadell’applicazione con LaC <strong>in</strong> SiH, è statopossibi<strong>le</strong> osservare nella zona relativauna riduzione statisticamente significativadell’attraversamento dei vasi passando da2.17 ± 0.77 mm a 1.75 ± 0.68 mm.Comp<strong>le</strong>ssivamente il successo della nuovaapplicazione ha raggiunto il 93% deisoggetti se<strong>le</strong>zionati, <strong>in</strong> aggiunta è riportatouna dim<strong>in</strong>uzione dei s<strong>in</strong>tomi di secchezzaoculare a f<strong>in</strong>e giornata con un conseguenteaumento del comfort.Gli autori <strong>in</strong>dividuano nel<strong>le</strong> <strong>le</strong>nti <strong>in</strong> <strong>silicone</strong><strong>idrogel</strong> una soluzione affidabi<strong>le</strong> comesistema correttivo durante l’uso giornaliero eparticolarmente efficace <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di rispettodella fisiologia oculare.Tra <strong>le</strong> proprietà dei polimeri deve esseretenuto <strong>in</strong> considerazione il modulo dirigidità che esprime la resistenza alladeformazione, <strong>in</strong> particolare il modulo vienestabilito dalla forza necessaria <strong>per</strong> produrrela deformazione del materia<strong>le</strong> <strong>in</strong> un’area digrandezza def<strong>in</strong>ita.Questo coefficiente espresso <strong>in</strong> MPa (secondo113 P.O. Professional Optometry ® Febbraio 2009


EDUCATIONALstudy of 504 patients. CLAO J 2001;27:125-36.24. Maldonado-Cod<strong>in</strong>a C, Morgan PB, Schnider CM,Efron N. Short-term phydiologic response <strong>in</strong> neophytesubjects fitted with hydrogel and <strong>silicone</strong> hydrogelcontact <strong>le</strong>nses. Optom Vis Sci 2004;81:911-21.25. Morgan PB, Efron N, Woods CA, Jones D, Gre<strong>in</strong> H-J,Tranoudis IG, Montani G, Marani E, Itoi M, van derWorp E, Phillips G, Helland M, Thunholm-HenrikssonIL, Chwee Hong A, Barr JT. International contact<strong>le</strong>ns prescrib<strong>in</strong>g <strong>in</strong> 2004. Contact Lens Spectrum2005;20(1):34-37.26. Steffen R, Sch<strong>in</strong>der C. A next-generation <strong>silicone</strong>hygrogel <strong>le</strong>ns for daily wear. Part 1: materialpro<strong>per</strong>ties. Optician 2004;227:23-25.27. Osborn K, Vejs J. A new <strong>silicone</strong> hydrogel <strong>le</strong>nsfor contact <strong>le</strong>ns related dryness. Part 1: materialpro<strong>per</strong>ties. Optician 2005;229:39-41.28. Dumb<strong>le</strong>nton K, Keir N, Moezzi A, Feng Y, JonesL, Fonn D. Objective and subjective responses <strong>in</strong>patients refitted to daily-wear <strong>silicone</strong> hydrogelcontact <strong>le</strong>nses. Optom Vis Sci 2006;83:758-768.29. A<strong>le</strong>many AL, Redal P. (1991) Giant papillaryconjunctivitis <strong>in</strong> soft and rigid <strong>le</strong>ns wear.Contactologica 1991;13:14-17.30. Korb DR, Allansmith MR, Gre<strong>in</strong>er JV, HenriquezAS, Richmond PP, F<strong>in</strong>nemore VM. Preva<strong>le</strong>nce ofconjunctival changes <strong>in</strong> wearers of hard contact<strong>le</strong>nses. Am J Ophthalmol 1980;90:336-341.31. Levy B, McNamara N, Corz<strong>in</strong>e J et al. (1997)Prospective trial of daily and extended weardisposab<strong>le</strong> contact <strong>le</strong>nses. Cornea 1997;16:274-276.32. Sankaridurg PR, Sweeney D, Naduvilath T et al. Papillaryresponse <strong>in</strong> contact <strong>le</strong>ns papillary conjunctivitis <strong>in</strong>either general or localized (ARVO Abstract no. 3205).Invest Ophthalmol Vis Sci.2001;42,S596.33. Qu<strong>in</strong>n TG. Cl<strong>in</strong>ical Ex<strong>per</strong>ience with the AcuvueAdvance. Contact Lens Spectrum 2004;9(12):40-44.118 P.O. Professional Optometry ® Febbraio 2009

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