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Le consulenze per l'allevatore offerte dal SATA - ARAL

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SCOLLABORAZIONE<strong>SATA</strong>• SERVIZI, METODI DI LAVORO E STRUMENTI<strong>Le</strong> <strong>consulenze</strong> <strong>per</strong> l’allevatore<strong>offerte</strong> <strong>dal</strong> <strong>SATA</strong>▪A dodici anni <strong>dal</strong>l’istituzione,circa 4.000 aziende confermanola propria adesione al Serviziodi Assistenza Tecnicaagli Allevamenti finanziato<strong>dal</strong>la Regione Lombardia e gestito<strong>dal</strong>le Associazioni Allevatori▪di Vittorio CacciatoriNel 1996, primo anno di pienaattività del <strong>SATA</strong> dopo l’avvionella seconda metà del 1995,furono circa 5.000 gli allevamentiassistiti dai tecnici della Sezione Bovini,ovvero il 40% delle 12.617 aziende inproduzione sul territorio della Lombardia(Osservatorio Latte - Rapporto 1997); nel2006, le 4.000 stalle <strong>SATA</strong> rappresentanoil 55% delle 7.248 ancora attive (OsservatorioLatte - Rapporto 2007) e quasi il 70%del latte prodotto in regione.La crescente penetrazione del <strong>SATA</strong> testimonia,senza dubbio, una valutazione positiva,in termini di costi-benefici, da partedegli allevatori, che con l’adesione volontariaal Servizio si impegnano a sostenerneuna quota dei costi, complementare al finanziamentodella Regione Lombardia.Ma non ci pare neppure azzardato, consideratal’entità dei numeri osservati, attribuirealla consulenza tecnica un ruoloapprezzabile nel determinaremaggiori probabilità di sopravvivenzadelle aziende; il <strong>SATA</strong>dimostra di essere una frecciain più all’arco delle impresezootecniche che devono affrontarele sfide del mercato o,reciprocamente, gli allevatoripiù determinati in questo sensoscelgono di farsi affiancaredai tecnici <strong>SATA</strong>. <strong>Le</strong> ragioni diquesto successo vanno ricercatenella sinergia di molteplici ele-menti, maturati nel tempo sull’improntadello schema tecnico-organizzativo che laRegione Lombardia seppe disegnare, congrande lungimiranza, fin <strong>dal</strong>la prima deliberaistitutiva del Servizio.Il metodo di lavoroCambiare <strong>per</strong> produrre meglioe guadagnare di piùLa conduzione di un’azienda da latte,<strong>per</strong> propria natura, chiama l’imprenditorea confrontarsi con una estrema complessitàdi fattori non solo di natura tecnica enon sempre facilmente prevedibili. Proprio<strong>per</strong> questo, sulla base del modelloo<strong>per</strong>ativo originario, fortemente orientatoa offrire una consulenza globale e un approcciointerdisciplinare alle problematiche,la sensibilità dei tecnici e le es<strong>per</strong>ienzematurate in campo hanno contribuitoa consolidare un metodo di intervento tesoall’obiettivo di migliorare la gestioneazien<strong>dal</strong>e, ovvero l’efficienza tecnico-economicacomplessiva dell’impresa.<strong>Le</strong> competenze professionali che il SA-TA mette in campo e non cessa di svilupparee affinare – fedele al ruolo di «serviziodi assistenza tecnica che contribuisca amigliorare la qualità delle principali produzionizootecniche lombarde, nel rispettodei principi e delle norme di tutela delconsumatore, dell’ambiente e del benessereanimale» assegnatogli <strong>dal</strong>la RegioneLombardia – sono in grado di fornire risposteall’allevatore su tutti gli argomentitecnici specifici: scelte colturali, praticheagronomiche, piani di concimazione eI tecnici <strong>SATA</strong> al lavoro in un allevamento del Cremonesegestione reflui, benessere animale, pianialimentari e formulazione delle razioni,cura degli impianti e delle o<strong>per</strong>azioni dimungitura, corrette prassi igienico-sanitarie,progettazione e dimensionamentodi strutture e attrezzature, introduzionedi innovazioni tecnologiche e gestionali,e così via.Tuttavia il controllo e l’ottimizzazionedi ogni singolo fattore di produzionevanno ricondotti a una visione generaleche sia in grado di mettere in luce le causeprincipali di scarsa efficienza, cioè i problemipiù importanti su cui intervenire.Cosa succede in aziendae in stalla?Porsi questa domanda significa assumereun atteggiamento più aggressivo neiconfronti dei risultati che si vogliono ottenere,cioè impostare il proprio lavoro inmodo da non lasciare nulla al caso, cercandodi prevenire i problemi, anziché correreai ripari dopo che si sono manifestati.La collaborazione tra i tecnici (agronomo,zootecnico, veterinario, controllore,tecnico del Servizio Controllo Mungitrici)e l’allevatore, <strong>per</strong>ciò, tiene in costante considerazionel’utilizzo di strumenti gestionalicomuni, di cui il <strong>SATA</strong> si è dotato nelcorso degli anni; il principio di base chene ha ispirato lo sviluppo è quello di fondarele scelte o<strong>per</strong>ative e imprenditorialisu criteri oggettivi, cioè di sottrarle all’influenzadi impressioni o giudizi parzialidell’allevatore o degli stessi tecnici.Si tratta di strumenti di elaborazione deidati azien<strong>dal</strong>i disponibili, capaci di fornireindicazioni oggettive sulle realiprestazioni della mandria. Èevidente come, a questo scopo,la disponibilità dei dati deiControlli funzionali costituiscauna base di lavoro privilegiata,<strong>per</strong> non dire insostituibile.Alcuni esempi: l’Indicatoregestionale <strong>SATA</strong> (Igs), <strong>per</strong>monitorare l’efficienza della riproduzionee della produzione,sia in termini quantitativi chequalitativi; la Scheda Ferguson,


COLLABORAZIONE <strong>SATA</strong>SLa collaborazione tra l’imprenditore ei consulenti <strong>SATA</strong> diventa indispensabilequando si affronta il tema della valutazioneeconomico-finanziaria dell’aziendaagrozootecnica.Negli ultimi anni, è diventato più evidentecome l’efficienza tecnica non costituiscal’unico fattore di vitalità dell’impresa,e i dati esposti all’inizio di questoarticolo ne sono una testimonianza: indieci anni il numero di stalle da latte inLombardia si è ridotto del 43%, ed è lecitoaffermare come il fenomeno non possapiù essere ricondotto unicamente alla fisiologicascomparsa di cosiddette aziendemarginali. Certamente il mercato (prezzodel latte) e i vincoli normativi (recepimentoapplicativo delle direttive comunitarie)rappresentano elementi di grande peso,esterni all’azienda ma con cui è obbligatoriofare i conti.Il <strong>SATA</strong> ha realizzato strumenti <strong>per</strong>l’azienda non solo in grado di facilitarel’adempimento degli obblighi normativi,ma anche di valorizzarne i contenuti ai finidi una migliore gestione d’impresa.Un esempio: <strong>per</strong> agevolare la realizzazionedi sistemi azien<strong>dal</strong>i che ottem<strong>per</strong>inoa quanto previsto in materia di tracciabilitàe autocontrollo (Pacchetto igiene), oltreai rispettivi manuali e alla consulenza<strong>per</strong> l’implementazione a livello azien<strong>dal</strong>e,il <strong>SATA</strong> fornisce agli allevatori Trace<strong>per</strong>approfondire l’analisi della problematicariproduttiva; Dairy Comp <strong>SATA</strong>,programma di gestione della mandria dialtissime prestazioni, <strong>per</strong> l’acquisizionedei dati e la loro analisi statistica.L’osservazione <strong>per</strong>iodica delle elaborazioniprodotte consente un coinvolgimentomolto efficace tra tecnici e allevatore,<strong>per</strong> una costante verifica delle soluzioniadottate e l’orientamento di ulteriori sceltemigliorative.Gli strumenti <strong>per</strong> l’allevatoreA ciascuno il suo ruoloLa raccolta puntuale dei dati, almenodi quelli più utili, costituisce dunque unpunto irrinunciabile <strong>per</strong> impostare unacorretta gestione, e solo chi è in stalla tuttii giorni ne può essere valido protagonista.Per questo il <strong>SATA</strong> non <strong>per</strong>de occasione<strong>per</strong> sollecitare l’allevatore, fornendo strumentida impiegare direttamente in azienda,pensati <strong>per</strong> rendere più facili e rigorosequeste o<strong>per</strong>azioni; i tecnici sono semprea fianco dell’allevatore, <strong>per</strong> istruirlo sullemo<strong>dal</strong>ità di utilizzo dei programmi e,soprattutto, <strong>per</strong> interpretare il risultatodelle elaborazioni.Se l’allevatore possiede un computer edecide di dotarsi di una procedura di gestionemandria, come Cincinnato o DairyComp <strong>SATA</strong>, l’efficacia della collaborazionecon i tecnici può ricevere un impulsonotevolissimo. Un esempio: in presenzadi lattometri elettronici, con Dairy Compè possibile registrare in automatico i datirelativi a ciascuna mungitura e produrreelaborati molto efficaci <strong>per</strong> conosceremeglio le proprie vacche e migliorare leo<strong>per</strong>azioni di mungitura.Si ottengono, <strong>per</strong>tanto, due risultatimolto importanti: giorno <strong>per</strong> giorno, l’allevatorepuò avere a disposizione liste diattenzione e informazioni più precise <strong>per</strong>gestire le o<strong>per</strong>azioni di stalla e, in qualunquemomento, i tecnici possono importaretutti i dati nella propria versione di DairyComp, <strong>per</strong> valutare insieme all’allevatore,con sistemi innovativi, le elaborazionigestionali più impegnative.Nelle stalle dove già esiste questo mododi o<strong>per</strong>are, si ottengono risultati concretie misurabili.<strong>Le</strong> normative:oneri o opportunità?COME ADERIRE AL <strong>SATA</strong>I recapiti delle APAlombardePer aderire al <strong>SATA</strong> (bovini, suini,caprini e ovini, conigli) contattarel’Associazione Provinciale Allevatori(APA) di:Bergamo, tel. 035.70536;Brescia, tel. 030.2273011;Como-<strong>Le</strong>cco, tel. 031.610982;Cremona, tel. 0372.419311;Mantova, tel. 0376.2471;Milano-Lodi, tel. 02.5829811;Pavia, tel. 0382.423555;Sondrio, tel. 0342.513900;Varese, tel. 0332.893636.•ALL e <strong>SATA</strong>€con, procedure informaticheazien<strong>dal</strong>i in grado di attuare tutte ledovute registrazioni, in modo più sempliceed efficace (quaderno di campagna,forniture, soggetti e lotti di produzione).Da sottolineare, nell’ottica di ridurre alminimo le registrazioni manuali, la possibilitàdi importare direttamente i dati relativiai soggetti <strong>dal</strong>la procedura azien<strong>dal</strong>edi gestione mandria (Cincinnato, DairyComp <strong>SATA</strong>).Ma, con un piccolo sforzo in più, questisoftware consentono anche la registrazionedei dati economici (costo mangimi,materie prime, ecc.) e, quindi, l’elaborazionedi bilanci azien<strong>dal</strong>i e simulazionidi bilancio (anche business plan accettatidagli istituti di credito <strong>per</strong> ottem<strong>per</strong>area «Basilea 2» <strong>per</strong> l’erogazione dei finanziamenti),fondamentali <strong>per</strong> verificarel’efficienza economico-finanziaria dellagestione in corso e, se necessario, rettificarnel’impostazione, e <strong>per</strong> la valutazioneoggettiva dell’effetto economico di possibiliinvestimenti.Flessibilità d’interventoLa diffusione capillare del <strong>SATA</strong> è favoritada uno schema organizzativo cheprevede un ampio ventaglio di possibilità;l’allevatore può scegliere la formula di assistenzache ritiene più adeguata alle proprieesigenze, <strong>dal</strong>la Semplificata (2-4 visite/anno)alle più intensive, come la Completa(fino a 18 visite/anno, <strong>per</strong> le aziendedi maggiori dimensioni) o la Integrata, cheprevede l’intervento costante di un veterinario<strong>per</strong> l’approfondimento di aspettiigienici, sanitari e riproduttivi. Significativoil fatto che oltre il 68% delle stalle<strong>SATA</strong> abbia scelto le Formule Completa oIntegrata. Il contributo finanziario a caricodell’allevatore varia <strong>dal</strong> 5%, <strong>per</strong> le aziendedi montagna fino a 10 vacche, al 55% <strong>per</strong>quelle di pianura oltre 150 vacche.Esistono anche Formule dedicate agliAcquirenti latte (latterie, caseifici, coo<strong>per</strong>ative),che consentono l’acquisizione diun pacchetto annuale di visite da svolgerepresso gli allevamenti conferenti e lo stessocapo-filiera, che privilegiano obiettividi qualità e rintracciabilità del latte o anchela realizzazione di sistemi di certificazionedi filiera. Con obiettivi e contenutisimili a quelli descritti <strong>per</strong> la Sezionebovini, eccetto le dovute peculiarità, sonoo<strong>per</strong>ative anche le Sezioni <strong>SATA</strong>: suini,caprini e ovini, conigli.Vittorio CacciatoriCoordinatore tecnico <strong>SATA</strong> Bovini -ARA Lombardiav.cacciatori@aral.lom.it•46/2007 • supplemento a L’Informatore Agrario5

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