10.07.2015 Views

campeggio e tempo libero: il mensile della ... - Turismo Itinerante

campeggio e tempo libero: il mensile della ... - Turismo Itinerante

campeggio e tempo libero: il mensile della ... - Turismo Itinerante

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La storia <strong>della</strong> Pentria raccontata da castelli,zampogne e campaneLa provincia di Isernia, checostituisce la gran parte<strong>della</strong> regione storicogeografica<strong>della</strong> Pentria,non rientra negli itineraridel panorama turistico italianoma la passione di Em<strong>il</strong>ia Vitullo,responsab<strong>il</strong>e del Presidio Turistico, ciconsente di scoprirne le attrattive ele potenzialità attraverso i suoi tesoriarcheologici ed artistici, dal paleoliticoai sanniti fino al rinascimento, eanche la bellezza integra del paesaggiosegnato dai tratturi e cosparso diborghi arroccati intorno ai castellifort<strong>il</strong>izi,col contorno di una caldaaccoglienza e delle descrizioniappassionate delle tradizioni pastorali.All’uscita di S. Vittore sullaA1, <strong>il</strong> castello D’Alessandro diPescolanciano, abbarbicato su unosperone, fa da sentinella alle porte delterritorio provinciale.Nell’Alta Valle del Volturno, incuneatatra Campania, Lazio e Abruzzo edelimitata dai massicci montuosidel Matese e delle Mainarde, apparemaestoso <strong>il</strong> castello di Venafro.L’etimo fa riferimento alla natura ealle messi che descrivono la fert<strong>il</strong>itàdel territorio. La fondazione <strong>della</strong>città viene attribuita a Diomede ma <strong>il</strong>primo nucleo urbano è riconducib<strong>il</strong>eai Sanniti che nel V sec. a C. siinsediarono sulle sponde del fiume.Passata sotto <strong>il</strong> controllo di Romadopo la battaglia di Aqu<strong>il</strong>onia, ladissoluzione dell’Impero d’Occidentene segnò <strong>il</strong> declino fino all’occupazionelongobarda nel 595 e le successiveincursioni arabe che costrinserogli abitanti ad abbandonare l’anticoimpianto romano per asserragliarsisul colle. Passati normanni, svevi eangioini, nel 1437 Alfonso d’Aragonaassegnò <strong>il</strong> feudo a FrancescoPandone. Il conte Enrico trasformò<strong>il</strong> mastio longobardo, eretto su unafortificazione megalitica, in unaresidenza rinascimentale nelle cui salefece affrescare i suoi cavalli poderosi,noti in tutta la penisola. Ancoraoggi le immagini di 26 stalloni agrandezza naturale accolgono i ▶47

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!