10.07.2015 Views

campeggio e tempo libero: il mensile della ... - Turismo Itinerante

campeggio e tempo libero: il mensile della ... - Turismo Itinerante

campeggio e tempo libero: il mensile della ... - Turismo Itinerante

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

EditorialeLa notizia <strong>della</strong> morte di Giuseppe Continolo, mi ha colpitoprofondamente. Giuseppe era un giornalista appassionatoe per questo anche rigoroso: non ammetteva, per esempio,intromissioni nel suo giornale. Per molti editori questaè una condizione diffic<strong>il</strong>e da accettare. D’altra parte è lepiù saggia garanzia di indipendenza e autonomia che unlettore si aspetta da un giornale. Insieme abbiamo percorso un camminostimolante e pieno di soddisfazioni, riprogettando, anni fa, <strong>il</strong> mens<strong>il</strong>e<strong>Turismo</strong> all'Aria Aperta. Proseguendo sulla strada dello sv<strong>il</strong>uppo edell'innovazione siamo arrivati, in tempi recenti, ad abbracciare le nuovetecnologie digitali, affidando a Internet la pubblicazione del nostromens<strong>il</strong>e, permettendo, così, ai nostri lettori di fruirne, gratuitamente, inogni momento e da ogni luogo del mondo.Quando r<strong>il</strong>evai <strong>il</strong> Gruppo Turit da Gianni Minzoni, Continolo sipresentò così ai lettori: «Sono a fianco di <strong>Turismo</strong> all'Aria Aperta findalla sua nascita. Parlo di 14 anni fa quando uscì <strong>il</strong> primo numero(anzi, <strong>il</strong> numero zero, un numero di prova). Tirammo fuori (<strong>il</strong> plurale èd'obbligo, dal momento che al mio fianco c'era Gianni Minzoni, l¹editore)un fascicolo di appena 8 pagine in formato tabloid. E già ci sembravadi avere compiuto uno sforzo enorme! Da allora siamo cresciuti incontinuazione, fino a diventare una testata di riferimento. Ciò è potutosuccedere grazie a un quotidiano gioco di squadra che ha visto coinvoltiun manipolo di affezionati collabori esterni e uno staff interno di tuttorispetto. Non dimentico, poi, la carica motivazionale che ci viene elargitadal nuovo editore Claudio D'Orazio. Oggi celebriamo la centesima uscitae posso dichiarare a nome di questo gruppo che ci sentiamo tutti moltosoddisfatti. Lo dico con orgoglio e senza retorica, confortato anche dalleautorevoli testimonianze che pubblichiamo a pagina 6. Non so quantealtre centinaia di uscite seguiranno la numero 100. Quello che è certo èche la nostra storia non finisce qui!»Caro Giuseppe, per ora siamo arrivati al numero 148 e, stanne certo, <strong>il</strong>nostro e tuo giornale proseguirà <strong>il</strong> suo percorso di sv<strong>il</strong>uppo, fedele allasua storia, ma con uno sguardo rivolto al futuro. Il nuovo direttore haaffidato a me <strong>il</strong> compito di ringraziarti per l'eccellente lavoro svolto inquesti 19 anni, durante i quali hai saputo dare un'anima e un cuore aquesta testata. Proseguiremo nel segno <strong>della</strong> continuità, rinnovando <strong>il</strong>patto di fiducia con <strong>il</strong> lettori con serietà e credib<strong>il</strong>ità. A me mancheràla tua figura di professionista serio, a volte un po' ostinato, ma semprecorretto, competente e capace di fare squadra. Anche in momentidiffic<strong>il</strong>i e complessi.Un capitano e un compagno coraggioso che ha timonato, fino all'ultimo,la sua nave. Grazie di tutto.Claudio D'OrazioMens<strong>il</strong>e - Anno 18° N. 148Editore: TURIT srldi Claudio Domenico D’OrazioDirezione e RedazioneGruppo Editoriale TURITvia Di Vittorio 10460131 anconaTel./Fax 071 2901272E-ma<strong>il</strong>: redazione@turit.itResponsab<strong>il</strong>e <strong>della</strong> PubblicitàGiampaolo Adrianocell. 338 9801370pubblicita@turit.itUfficio Abbonamentiabbonamenti@turit.itTel./Fax: 071 2901272La Redazione: Direttore responsab<strong>il</strong>eMaurizio SocciArt Directorkarboncino.itCollaboratori:Alberto Bignami, Mariella Belloni,Luciana Bernucci, Guido Bertinetti,Salvatore Braccialarghe, Irene Braccialarghe,Vittorio Broccoli, Armanda Capeder,Domenico Carola, Wanda Castelnuovo,Franca Dell’Arciprete Scotti,Vittorio Dall’Aglio, Luca Dumini,Cristiano Fabris, Marino Fioramonti,Federico Garavaglia, Pier Francesco Gasperi,Giulia Giovanelli, Isa Grassano,Antonella Fiorito, Giuseppe Lambertucci,Angelo Lo Rizzo, Emanuele Maffei,Guerrino Mattei, Antonio Crescenzo Morelli,Rosanna Ojetti, Paolo Peli,Gianni Pic<strong>il</strong>li, Riccardo Rolfini,Marisa Saccomandi, Gianantonio Schiaffino,Lamberto Selleri, Beppe Tassone Tania Turnaturi,Roberto VitaliCorrispondenti:Cam<strong>il</strong>lo Musso - Torino,Roberto De Mattei - M<strong>il</strong>ano,Franca Scotti - M<strong>il</strong>ano,Gianantonio Schiaffino - Venezia,Franco Datt<strong>il</strong>o-Roma,Giuseppe Nob<strong>il</strong>e - Sic<strong>il</strong>iaTURIT è a disposizione degli aventi diritto con i qualinon è stato possib<strong>il</strong>e comunicare, nonchè per eventualiinvolontarie omissioni o inesattezze nella citazione dellefonti delle <strong>il</strong>lustrazioni e dei brani riprodotti. Foto, CD Rome manoscritti, anche se non ut<strong>il</strong>izzati, non vengono restituiti.3


SommarioAnno 18°NovembreDicembre 2012n. 148CAMPEGGIO E TEMPO LIBERO: IL MENSILE DELLA VACANZA IN LIBERTÁEditorialepag. 3In copertina:Al v<strong>il</strong>laggio di Natale FlowerEgitto: un safari nel Sahara28Rodi: antiche rotte e nob<strong>il</strong>i cavalieriUrbania: l’antica Casteldurante5438News-Agroalimentare marchigiano Sin mostra a Parigi-Pier Francesco Gasperi vincitore del “Visituscia2012”-Nascono i sommelier professionali dell’extravergine-Lentino (Bastaunattimo)“In Italia manca la manutenzione delle strade”-Più stretti rapporti fra Macfrut e la Nigeria-Autochtona 2012, visitatori in aumento del 34%-IL'Rc auto va pagata subito-In automob<strong>il</strong>e con <strong>il</strong> cane, ecco <strong>il</strong> vademecum-Constatazione amichevole, un rebus per unitaliano su due-La riforma <strong>della</strong> strada-Pneumatici invernali-Rc auto, scompare <strong>il</strong> tacito rinnovoAttualità-Solidarietà al Parmigiano-Reggiano-Il Bisfenolo a (contenuto nella plastca) potrebbeavere un ruolo nell'obesità infant<strong>il</strong>e-<strong>Turismo</strong>FVG punta su Udine città del Tiepolo-Una mostra fotografica e un'asta per le vittime delterremoto in Em<strong>il</strong>iaNovità editoriali-Gran <strong>Turismo</strong>-Romagna miaOn the road-Egitto: un safari nel Sahara-Rodi: antiche rotte e nob<strong>il</strong>i cavalieri-Agnone e la tradizione <strong>della</strong> “Ndocciata”-Urbania: l’antica Casteldurante-A V<strong>il</strong>lanova di Bagnacavallo-Wakatobi: un angolo di paradiso in mezzo al nullaOn the road in breve-Il meraviglioso quadr<strong>il</strong>atero Unesco-Alla scoperta del Portogallo... con lo smartphone-Un nuovo modo per viaggiare e scoprire l’Italia con <strong>il</strong> Tci-Varsavia, una città per curiosipag. 6pag. 7pag. 8pag. 10pag. 11pag. 12pag. 14pag. 15pag. 16pag. 18pag. 19pag. 20pag. 22pag. 24pag. 25pag. 26pag. 27pag. 27pag. 28pag. 38pag. 46pag. 54pag. 66pag. 78pag. 86pag. 96pag. 98pag. 1004


144 106 100Speciale presepi “Mercatino degli Angeli” Varsavia, una città per curiosiTesseramentoProssimi appuntamenti-Al via l'undicesima edizione del “Mercatino degli Angeli”-Mercatini di Natale nel Borgo-I re del freestyle alla conquista dell’Alpe-Torino anima tango-Canto di Natale a Castelrotto-Renato Guttuso al Vittoriano-Pablo Picasso a M<strong>il</strong>ano-A Urbania la vera magia <strong>della</strong> Befana-Il magico Avvento <strong>della</strong> Val Gardena-Il presepe dei Romani, dei Papi, dei Netturbini-Al v<strong>il</strong>laggio di Natale Flower tutto <strong>il</strong> fascino dei dioramipag. 104pag. 106pag. 107pag. 108pag. 110pag. 114pag. 116pag. 117pag. 118pag. 120pag. 121pag. 124Informazioni dalle aziende-Telair Bridge-Arto: “Autocaravan dell’anno” nei Paesi Bassi-Richiesto in tutta Europa: <strong>il</strong> Flair più lungo di tutti i tempi-Semplicemente da indossare: “Schwerelosigkite”-Westravel K2 in missione con l’università di Bologna-Natale, Capodanno ed Epifania all'Holiday V<strong>il</strong>lage Florenz!-La voglia d’inverno in Carinzia ha m<strong>il</strong>le volti.pag. 126pag. 128pag. 129pag. 130pag. 132pag. 134pag. 136Wakatobi: un angolo diparadiso in mezzo al nulla78Rubriche- L'opinione di Peppe Tassonje- La rubrica di Pier Francesco Gasparipag. 138pag. 140Speciale Presepipag. 144Gastronomia-Cappelletti di Natale-I piatti del Buon Ricordo ritornano sulle tavole-Il Bergamotto, fiore all'occhiello <strong>della</strong> Calabria-A San Giovanni d’Asso <strong>il</strong> primo radunodegli “Amici del tartufo”pag. 158pag. 159pag. 160pag. 162Cappelletti di Natale1585


Agroalimentare marchigianoin mostra a ParigiSi svolge in questigiorni a Parigi <strong>il</strong> Sial,Salone internazionaledell'Alimentazione,organizzato ogni dueanni presso la struttura fieristicaV<strong>il</strong>lepinte di Parigi.Le Marche sono rappresentate dadieci aziende, che partecipanocon la Regione Marche e Marchet,l’Azienda speciale <strong>della</strong> Cameradi Commercio di Ancona perl’internazionalizzazione.La presenza di operatori nei primitre giorni di manifestazione è statamolto elevata. “Malgrado la crisiattuale – osserva <strong>il</strong> vice presidentee assessore all’Agricoltura, PaoloPetrini - <strong>il</strong> settore agroalimentaregode di un’attenzione particolaree di un momento meno diffic<strong>il</strong>erispetto agli altri comparti”.La collettiva è ospitata all'internodello spazio Italia acquisitodall'Agenzia Ice nel padiglioneuno. Altre aziende marchigianesono presenti direttamente infiera attraverso altri operatori oper iniziativa diretta. In evidenzanell’edizione 2012 alcuni giovaniimprenditori marchigiani delsettore vino e miele, selezionatidal Ministero delle Politicheagricole, e <strong>il</strong> neonato ConsorzioMarche Bio, che e' presente alpadiglione otto, specifico per<strong>il</strong> settore biologico.L’iniziativaè stata realizzata grazie allacollaborazione tra la RegioneMarche e la Camera di commerciodi Ancona, che ha permesso ancorauna volta all'agroalimentaremarchigiano di presentarsi a unpubblico esclusivo di importatorie operatori provenienti da tutto <strong>il</strong>mondo.(f.b.)■6


Pier Francesco Gasperi vincitoredel ‘Visituscia 2012’Al nostro collaboratore di "<strong>Turismo</strong> all’AriaAperta" <strong>il</strong> premio giornalistico nazionaleSi è chiusa con una cenadi gala e la premiazionedei vincitori del PremioGiornalistico Nazionale“Tuscia. Una terra da amare”la VI^ edizione di VisiTuscia, la Borsadel <strong>Turismo</strong> <strong>della</strong> Provincia di Viterbo.Una Borsa, i cui risultati promuovonoun contenitore borsistico che fin dallasua nascita ha posto una particolareattenzione alle trasformazioni delmercato e alle esigenze <strong>della</strong> piccolae media impresa turistica locale, chein questa sede trovano un adeguatoriscontro.La manifestazione si è chiusa con lapremiazione del vincitore del ConcorsoGiornalistico “VisiTuscia 2012” cheè andato quest'anno a Pier FrancescoGasperi di <strong>Turismo</strong> all'Aria Apertacon una serie di servizi che hannomesso in evidenza l'aspetto culturale egastronomico del territorio. L’eventoè stato ampiamente diffuso dai medianazionali di quotidiane e riviste nonchéda diverse emittenti televisive nazionali. ■Pier Francesco Gasperi riceve <strong>il</strong> premio7


Nascono i sommelierprofessionali dell’extravergineCorsi professionalidestinati ad operatori<strong>della</strong> ristorazione,ad appassionati dicucina e ad aspirantiassaggiatori professionali. L’oliod’oliva, <strong>il</strong> santo dono di Atena,è sempre stato considerato unprodotto assai pregiato e sacro, edè <strong>il</strong> cuore <strong>della</strong> Dieta Mediterranea,ma pochi lo conoscono a fondo e losanno usare nella maniera giusta.E’ per questo che l’Irvea - Istitutoper la Ricerca e la Valorizzazionedelle Eccellenze Agroalimentari,in collaborazione con Olive O<strong>il</strong>Academy, che ha fornito <strong>il</strong> corpodocente e la propria specificaesperienza, ha deciso di organizzareun corso, con lezioni teoriche epratiche, per garantire la formazionedi Sommelier Professionali dell’Olio,Questa nuova figura professionale,altamente qualificata e capacedi valorizzare sapientementel’Extravergine, anche mediantepreparazioni dirette, cureràparticolarmente l’ armonizzazionee l’abbinamento olio-cibo,ponendo speciale attenzione agliaspetti salutistico-nutrizionali edalla comunicazione del prodotto.Il Sommelier Professionaledell’Olio non è solo un sempliceassaggiatore che focalizza le propriecompetenze sulla classificazionemerceologica dell’olio secondo lametodologia sensoriale del Coi edei Regolamenti CEE in materia,ma anche un esperto a 360 gradi,che integra l’analisi sensoriale conuna profonda conoscenza di tuttala f<strong>il</strong>iera produttiva e commercialeper un acquisto consapevole dallaterra alla tavola. I partecipanti,superati i test e le prove olfattivedi sensib<strong>il</strong>ità, potranno far parte dipanel professionali di valutazionespecializzati nella classificazionee certificazione specialistica deglioli di oliva. Il corso, che prenderàavvio nel gennaio 2013 presso le auledidattiche e di sommellerie di Alma,nel Palazzo Ducale di Colorno (PR)prevede un’attività formativa noninferiore a 35 ore. Il programmacompleto del corso è comunquedisponib<strong>il</strong>e sul sito:“http://www.oliveo<strong>il</strong>agency.org■8


Lentino (Bastaunattimo)“In Italia manca la manutenzione delle strade”Oggi è la causa di oltre <strong>il</strong> 2% degli incidenti"La rete stradaleitaliana si trovain una situazioned a v v e r opericolosa. Lacrisi e la mancanza di finanziamentiha portato la cattiva manutenzionedelle strade ad essere la causa di oltre<strong>il</strong> 2% degli incidenti”. Ad affermaloè Carmelo Lentino portavocedi BastaUnAttimo, la campagnanazionale per la sicurezza stradalepromossa da AssoGiovani e ForumNazionale dei Giovani in meritoalla grave situazione delle strade inItalia. “Gli enti locali non investonopiù nulla sulla manutenzionedelle strade – spiega Lentino – esoprattutto nella sistemazione <strong>della</strong>segnaletica spesso vecchia e nonpiù riconoscib<strong>il</strong>e per non parlaredei guard ra<strong>il</strong>. Si sta mettendo inserio pericolo la sicurezza degliautomob<strong>il</strong>isti, ma soprattutto di chiviaggia su due ruote”. “Anche l’ideadel governo, ribattezzata ‘operazionecieli bui’ – conclude <strong>il</strong> portavocedi BastaUnAttimo – rischia diripercuotersi, ancora di più, sullasicurezza per gli utenti deboli,pedoni e ciclisti. Non possiamoconsentire che la nostra rete viariadiventi un colabrodo. Un <strong>tempo</strong> era<strong>il</strong> fiore all’occhiello del Paese mentreoggi è diventata una trappola". ■10


Più stretti rapporti fra Macfrut e la NigeriaL’Ambasciatore nigeriano ha visitato Cesena Fiera, come aveva promesso durante la rassegnainternazionale del 2012Giovedì 8 novembre, l'ambasciatoreNigeriano Eric Tonye Aworabhi haconcluso la sua due giorni in Romagna(accompagnato dal Presidente Nazionale<strong>della</strong> Comunità Nigeriana in Italia, BarryIgbeare) visitando Cesena Fiera, dove è stato accolto dalPresidente Domenico Scarpellini, dal Sindaco di CesenaPaolo Lucchi e dal coordinatore <strong>della</strong> Fiera Luigi Bianchi.L’Ambasciatore ha visto varie realtà produttive eistituzionali di Forlì e Cesena e la visita a Cesena Fiera èstata un piacevole (e programmato) “ritorno” in quanto giàa Macfrut 2012 con l’Ambasciatore si erano presi accordiper l’incontro. Lo scambio di opinioni con la strutturafieristica si sono concretizzati definire le basi per una piùstretta collaborazione al fine di organizzare la presenzaalla edizione 2013 di Macfrut di una nutrita schiera dioperatori nigeriani che sono assai interessati alle tecnologieitaliane ed anche alle tecniche di coltivazione e priìoduttivedei nostri ortofrutticultori.■Nella foto: Bianchi, Scrapellini, Lucchi, Aworabhi, IgbearePREMIO 2013“TALENTO ITALIANO”Terza edizione del Premio “Talento Italiano 2013”Giunto alla sua terza edizione, <strong>il</strong> premio si rivolge, in modo particolare, ai giovani under 30 e ai professionistiimpegnati a valorizzare le tante opportunità di attrazione che offre <strong>il</strong> territorio italiano, e intende incoraggiaree raccogliere progetti inediti potenzialmente realizzab<strong>il</strong>i nell’immediato.Il Premio è promosso dall'AITR (Associazione Italiana <strong>Turismo</strong> Responsab<strong>il</strong>e), l’Università LUISS GuidoCarli - “Master in Economia e marketing del turismo e comunicazione del territorio” - e da SL&A <strong>Turismo</strong> e Territorio. Daquest’anno, inoltre, sarà patrocinato dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), da Federparchi, dal BTO (BuyTourism Online) e dalla Conferenza delle Regioni e Provincie Autonome.I vincitori, oltre a ricevere in premio una microvacanza di Un’altracosa Travel, potranno fregiarsi del titolo di “Talentoitaliano dell’anno”. Ma <strong>il</strong> vero premio sarà la possib<strong>il</strong>ità di mettere in pratica la propria idea attraverso <strong>il</strong> supporto del teamdi consulenza di SL&A, e la vetrina commerciale rappresentata dalla presenza gratuita sul portale TALENTIITALIANI.ITper un anno. Un vero e proprio start-up di progetto, <strong>della</strong> durata di un semestre, ed un lancio in grande st<strong>il</strong>e del proprio“talento creativo” .Le idee progettuali devono proporsi come prodotti turistici nuovi, con elementi di innovazione significativa rispetto aquanto già esistente, e devono essere volte a valorizzare <strong>il</strong> turismo responsab<strong>il</strong>e e/o sostenib<strong>il</strong>e. Da un lato, attraversol’esaltazione degli attrattori locali mediante <strong>il</strong> coinvolgimento delle risorse presenti sul territorio, in particolare quelleambientali e storico-culturali; dall’altro, priv<strong>il</strong>egiando <strong>il</strong> coinvolgimento delle comunità locali, l’incontro e lo scambio conla tradizione locale.Sarà possib<strong>il</strong>e inviare i progetti dal 1° dicembre 2012 al 31 gennaio 2013. Regolamento, moduli di partecipazione eaggiornamenti disponib<strong>il</strong>i sul sito www.talentiitaliani.it■11


Autochtona 2012,visitatori in aumento del 34%Il b<strong>il</strong>ancio <strong>della</strong> nona edizione del forum viniautoctoni: continua la crescita, anche deglioperatori esteri e degli utenti di social mediaConferma la sua crescitaAutochtona, <strong>il</strong> forumdei vini autoctoni diFiera Bolzano che si èsvolto <strong>il</strong> 22 e 23 ottobre:la partecipazione è aumentata di più diun terzo, con un incremento del 5% deivisitatori esteri, provenienti soprattuttoda Germania e Austria. In tutto sonostati 1.750 i visitatori registrati, con un+34% rispetto ai 1.300 <strong>della</strong> precedenteedizione.L’edizione 2012 ha visto anche unacrescita sul fronte degli espositori,registrando <strong>il</strong> tutto esaurito con 76banchetti, contro i 63 del 2011. Sonopassate da 100 a 150 le aziende, presentisingolarmente o attraverso delegazioni,consorzi di tutela, associazioni diproduttori e strade dei vini e dei sapori.Secondo i dati raccolti durante lamanifestazione, aumentano anchevisitatori ed espositori che ricorrono aisocial media, in particolare Facebook,per informarsi su tematiche legateall’enologia, integrando <strong>il</strong> quadroinformativo offerto dalle testatespecializzate cartacee e online.A garantire lo sv<strong>il</strong>uppo di Autochtona,è <strong>il</strong> posizionamento orientato allavalorizzazione di vitigni rari, ricercatie recuperati dalle tradizione agricoledei terroir italiani, come testimonianole parole del direttore di Fiera BolzanoReinhold Marsoner. “In Italia esistonocentinaia di piccole ma ottimecantine che hanno investito nellabiodiversità <strong>della</strong> nostra tradizione12


vitivinicola e non riescono a farsiconoscere dagli operatori del settore– ha spiegato - Produttori che grazie aun appuntamento come Autochtonapossono contare su una vetrina in gradodi esaltare le loro tipicità. A noi comeorganizzatori <strong>della</strong> manifestazionecompete di ricercare le eccellenze eaccendere i riflettori sui loro sforzi”.L’appuntamento con la prossimaedizione di Autochtona è inconcomitanza con Hotel 2013, la Fieraspecializzata per alberghi e gastronomiache si svolgerà a Fiera Bolzano dal 21 al24 ottobre del prossimo anno. ■l`igieneNON è MAI STATACOSì SEMPlICEVinci Dometic FreshJet!Iscriviti alla nostra newsletter entro <strong>il</strong> 30.06.2013,potresti vincere <strong>il</strong> nuovo condizionatore a tettoDometic FreshJet. Clicca www.dometic.com/rvitDometic PowerCare TabsAdditivo per <strong>il</strong> serbatoio di scaricoMassima efficacia e compatib<strong>il</strong>ità ambientale: ecco i tratti distintivi diDometic PowerCare Tabs, l`additivo disgregante in pastiglie pre-dosateper <strong>il</strong> serbatoio di scarico. Scioglie le acque nere e previene odorispiacevoli. Pronto all`uso grazie al f<strong>il</strong>m autosolub<strong>il</strong>e.≥ 1 pastiglia per ciascun riempimento (20 l)≥ Aggiungib<strong>il</strong>e direttamente al serbatoio≥ Quantità: 16 pastiglie≥ Fac<strong>il</strong>e da usareScopri <strong>il</strong> nuovo portale!Clicca www.my-caravanning.itDometic Italy S.r.l. Via dei Mercanti 6 I-47122 Forlì (FC) Tel +39 0543 754901INSPIRED BY COMFORT


L'Rc auto va pagata subitoIcontratti Rc auto inscadenza dopo <strong>il</strong> 1° gennaio2013 non saranno piùprorogab<strong>il</strong>i tacitamentee pertanto da quella datasalterà definitivamente per tutt<strong>il</strong>a tolleranza di 15 giorni per <strong>il</strong>pagamento del premio. Insomma,dal prossimo anno non ci sono piùscuse, chi non pagherà <strong>il</strong> rinnovoentro la scadenza <strong>della</strong> polizzasi vedrà sequestrare <strong>il</strong> veicolo. Èquesto l'effetto poco conosciutodelle disposizioni contenutenell'art. 22 del decreto legge179 del 18 ottobre 2012, che haintrodotto l'art. 170-bis al decretolegislativo 209/2005 (codice delleassicurazioni private).Il codice civ<strong>il</strong>e ammette tra le righe,all'art. 1901, 15 giorni di tolleranzaper i contraenti delle polizzepoliennali. In particolare, l'art.1899 cc dispone che l'assicurazioneha effetto dalle ore 24 del giorno<strong>della</strong> conclusione del contrattoalle ore 24 dell'ultimo giorno <strong>della</strong>durata stab<strong>il</strong>ita nel contratto stesso.L'assicuratore, in alternativa a unacopertura di durata annuale fino al20 ottobre scorso poteva proporreuna copertura di durata poliennale.Il contratto poteva esseretacitamente prorogato una opiù volte, ma ciascuna prorogatacita non poteva avere unadurata superiore a due anni.Concretamente, alla luce di talidisposizioni, prima dell'entratain vigore del decreto leggen. 179/2012 <strong>il</strong> contratto cheprevedeva fra le clausole <strong>il</strong> tacitorinnovo si intendeva prorogatoalla scadenza, con una tolleranzadi quindici giorni durante i quali,se l'assicurato non aveva richiestola disdetta, sussisteva la coperturaassicurativa pur in assenza delpagamento del premio.Questo, peraltro, ha semprecomportato per gli organi dipolizia stradale serie difficoltànell'accertare direttamente sel'assicurazione Rc auto, purformalmente scaduta, ricadesseoppure no nella proroga di 15giorni. Ma dal prossimo annocambierà tutto. Infatti, proprio conlo scopo di escludere <strong>il</strong> rinnovotacito delle polizze assicurative,l'art. 22 del dl n. 179/2012, invigore dallo scorso 20 ottobre, haintrodotto l'art. 170-bis al dlgs209/2005.Le nuove disposizioni prevedonoche in deroga all'articolo 1899,commi primo e secondo, del codiceciv<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> contratto di assicurazioneobbligatoria <strong>della</strong> responsab<strong>il</strong>itàciv<strong>il</strong>e derivante dalla circolazionedei veicoli a motore e dei natantinon può essere tacitamenterinnovato e non è stipulab<strong>il</strong>e peruna durata superiore all'anno; leeventuali clausole in contrasto contale dettato saranno nulle.Per le clausole di tacito rinnovoeventualmente previste neicontratti stipulati precedentementeal 20 ottobre 2012, la nullitàscatterà dal 1° gennaio 2013.In caso di contratti in corso divalidità alla data del 20 ottobrecon clausola di tacito rinnovo,le imprese di assicurazionedovranno comunicare per iscrittoai contraenti la perdita di efficacia<strong>della</strong> clausola con congruo anticiporispetto alla scadenza del termineoriginariamente pattuito.Ecco cosa cambia concretamentecon l'entrata in vigore del decretolegge n. 179/2012. Per tutti icontratti stipulati dopo <strong>il</strong> 20ottobre 2012, nonché, però solo afar data dal 1° gennaio 2013, pertutti i contratti stipulati primadel 20 ottobre 2012, l'assicuratonon potrà più beneficiare, allascadenza, <strong>della</strong> tolleranza diquindici giorni. Attenzione,dunque, ai controlli effettuati dalleforze di polizia sulla coperturaassicurativa, specialmente dal 1°gennaio prossimo. Infatti, ai sensidell'art. 193 del codice <strong>della</strong> strada,la mancanza di assicurazionecomporta <strong>il</strong> pagamento di unasanzione di 798 euro e <strong>il</strong> sequestroimmediato del veicolo finalizzatoalla confisca.■14


In automob<strong>il</strong>e con <strong>il</strong> cane,ecco <strong>il</strong> vademecumRegole, sicurezza, codice <strong>della</strong> strada, consiglie molto altro ancora per far viaggiare al meglioi nostri amici a quattro zampeCome vanno ( odovrebbero ) Foto direpertorio dalla reteessere trasportati i caniin auto? Ma come ci sideve comportare, davvero, in viaggio?Uno dei più famosi allevatori italiani,che <strong>della</strong> cura dei cani ha fatto unavera e propria religione ha realizzatoper noi un vero vademecum su comeportare i cani in auto. Sfatando molt<strong>il</strong>uoghi comuni e regalando diversiconsigli. Alcuni sembrano banalima non è così: diversi cani d'estatemuoiono o soffrono perché i padroninon hanno rispettato una di questeregole. Ecco i consigli dell'allevatore,uno per uno.1. Rispettare <strong>il</strong> codice <strong>della</strong> strada.Il trasporto di animali domestici suveicoli a motore è regolamentatodall'articolo 169 del Codice <strong>della</strong>Strada. Il trasporto è consentitoa patto che non costituiscaimpedimento o pericolo per la guida.In pratica, è possib<strong>il</strong>e trasportareanimali purché legati con le appositecinture di sicurezza, o custoditi ingabbia o contenitore, o nel vanoposteriore al posto di guida divisoda una rete o da altro mezzo idoneo( se installati in via permanente,devono essere autorizzati dalcompetente ufficio provinciale <strong>della</strong>Direzione generale <strong>della</strong> M. C. T.C. la Motorizzazione Civ<strong>il</strong>e). Chiviola queste disposizioni è soggettoalla sanzione amministrativa delpagamento di una somma da 78 a 311euro e rischia la decurtazione di unpunto dalla patente.2. Scegliere la misura di sicurezza piùidonea. Ossia si possono lasciare liberinel vano posteriore - in questo casodovrete montare sulla vostra auto unarete che divida <strong>il</strong> vano anteriore daquello posteriore, impedendo al canedi poter saltare davanti disturbando<strong>il</strong> guidatore. Il consiglio è di usarela gabbietta kennel che offre maggiorsicurezza al vostro amico. Il kennelsarà indispensab<strong>il</strong>e se <strong>il</strong> vostro canesoffre <strong>il</strong> mal d'auto.3. Il cane deve essere abituato finda cucciolo all'automob<strong>il</strong>e, fateglisempre fare dei brevi giri per qualche<strong>tempo</strong> prima di affrontare un viaggio.4. Far viaggiare <strong>il</strong> cane a stomacovuoto.5. Tenere in macchina una scortad'acqua e un recipiente per farlo bere6. L'ambiente deve essere alla giustatemperatura, arieggiato se non fatroppo caldo o troppo freddo. Inestate meglio se moderatamenteclimatizzato, in inverno meglio nonabusare con l'aria calda.7. Non fatelo mai affacciare alfinestrino8. Fate delle soste per fargli sgranchirele zampe e farlo bere, ma evitate difermarvi se sta dormendo, rimandatea quando si sveglierà.9. Divieto assoluto di lasciarlo soloin auto, in estate si raggiungonorapidamentetemperatureinsopportab<strong>il</strong>i (colpo di calore). Ilcane non suda come noi, espelle <strong>il</strong>calore solo attraverso la bocca e <strong>il</strong> suocorpo si surriscalda fac<strong>il</strong>mente. Dicolpo di calore si muore!10. Mantenere un atteggiamentosereno durante <strong>il</strong> viaggio. Sedesiderate che per <strong>il</strong> vostro caneviaggiare sia un piacere, evitatediscussioni in automob<strong>il</strong>e e metteteun'adatta musica di sottofondo checontribuirà a creare un clima sereno. ■15


Constatazione amichevole,un rebus per un italiano su dueEcco gli errori da evitareUn italiano su duenon sa comp<strong>il</strong>arela constatazioneamichevole. C’èchi si fa prenderedall’ansia e sbaglia. C’è chichiama qualcuno più esperto echi si affida alla polizia stradale.Insomma, dopo un incidente moltiautomob<strong>il</strong>isti vanno nel panico.Secondo un’indagine, infatti, <strong>il</strong> 50per cento degli italiani dichiaradi saper comp<strong>il</strong>are correttamentela constatazione amichevole. Èl’altro 50 per cento che è in seriadifficoltà. Eppure <strong>il</strong> modulo Cai(Constatazione amichevole diincidente) è importantissimo.Come spiega una nota societàassicurativa in un comunicatostampa, la constatazione amichevole“è un vero e proprio documento diriconoscimento dell’accaduto cheserve alle compagnie assicurativeper determinare la dinamicadell’incidente e attribuirne laresponsab<strong>il</strong>ità. È importantericordare che <strong>il</strong> modulo C.A.I.,firmato dalle parti coinvolte,risulta vincolante e le dichiarazionie i dati immessi non possonoessere modificati a posteriori,neanche giustificando l’assenzadi lucidità del momento. Ilmodello è infatti un documentodi fondamentale importanza perchi è vittima di un incidente esbagliare, omettere o inserire datiimprecisi, può compromettere lagiusta determinazione dei fattie la conseguente attribuzione diresponsab<strong>il</strong>ità con conseguenteallungamento dei tempi”. Ma cosasuccede dopo un incidente? Il 30 percento degli automob<strong>il</strong>isti intervistaticonfessa di essere sì preparato sullateoria, ma che in stato di shock oin preda all’ansia incontra seriedifficoltà a ricordare tutti i passaggiper la comp<strong>il</strong>azione del modulo e,quindi, sbaglia. “Inoltre lo stress e<strong>il</strong> panico portano <strong>il</strong> 7% a chiamarea casa in cerca di aiuto, mentre <strong>il</strong>7% non trovandosi in accordo conla controparte sull’attribuzione deltorto o <strong>della</strong> ragione opta per lasoluzione più drastica e sceglie dichiamare la polizia stradale. C’èanche chi, sbagliando, si limita aprendere solo la targa dell’auto (6%)”. ■16


Ma quali sono gli errori piùfrequenti?Ecco la top ten.1. Indicare danni materiali ad altri veicolianche quando non ci sono altre vetturecoinvolte.2. Indicare <strong>il</strong> nome dell’agenzia o del brokerassicurativo al posto <strong>della</strong> compagniaassicurativa.3. Omettere data e luogo dell’incidente.4. Omettere o segnalare in modo errato inumeri di targa.5. Omettere <strong>il</strong> numero e i dati <strong>della</strong> polizza.6. Tralasciare dati importanti nel grafico,come <strong>il</strong> senso di marcia o la segnaleticaorizzontale e verticale.7. Le circostanze dell’incidente appaionocontraddittorie.8. Inserire i feriti lievi nello spazio riservatoalla segnalazione di feriti gravi.9. Gli spazi per le osservazioni sonoinvertiti.10. Non viene indicato <strong>il</strong> punto d’urtoiniziale.17


La riforma <strong>della</strong> stradaLa riforma del codice<strong>della</strong> strada: c’è l’ok <strong>della</strong>Commissione B<strong>il</strong>ancio.La commissione trasportiapprova la riforma. Iltesto in aula entro fine mese; le ultimenovità approvate.Importanti novità approvate al DDLn. 5361, presentata <strong>il</strong> 13 luglio 2012,concernente le modifiche al codice<strong>della</strong> strada, in discussione, in questigiorni alla Camera dei Deputatiriguardano i veicoli di categoria M1,ad uso speciale autocaravan.L’articolo 2, che stab<strong>il</strong>iva, con unamodifica dell’articolo 62, codice<strong>della</strong> strada, che per tali veicoli, aifini del calcolo <strong>della</strong> massa massima,non venisse considerato <strong>il</strong> peso degliaccessori e delle attrezzature di bordo,quando questi non superasserocomplessivamente <strong>il</strong> peso di 1,5 t,è stato completamente sostituitodalla previsione di una modificadell’articolo 167, codice <strong>della</strong> strada,con l’introduzione di un nuovocomma 3ter.I veicoli M1 ad uso specialeautocaravan, di cui all’articolo54, comma 1, lettera m), codice<strong>della</strong> strada (veicoli aventi unaspeciale carrozzeria ed attrezzatipermanentemente per essere adibiti altrasporto e all'alloggio di sette personeal massimo, compreso <strong>il</strong> conducente),che abbiano massa complessiva apieno carico non superiore a 10t (cfr. articolo 167, comma 3), seconformi alle norme sulle emissioniinquinanti “Euro 5” e successive, edotati di controllo elettronico <strong>della</strong>stab<strong>il</strong>ità, utenze interne alimentatea GPL o Metano e pannelli solari,possono circolare con una massacomplessiva a pieno carico superiorea quella prevista, che non superi,comunque, del 15 per cento quellaindicata nella carta di circolazione.In caso di superamento di tale limite,le sanzioni amministrative previstenel comma 2 dell’articolo 167, codice<strong>della</strong> strada, sono applicab<strong>il</strong>i allorchéla eccedenza, superiore al cinque percento, non superi rispettivamente <strong>il</strong>dieci, venti, trenta per cento, oppuresuperi <strong>il</strong> trenta per cento <strong>della</strong> massacomplessiva.Modifiche al codice <strong>della</strong> strada, dicui al decreto legislativo 30 apr<strong>il</strong>e1992, n. 285, in materia diveicoli, di accertamento <strong>della</strong> guidain stato di alterazione psico-fisicaper uso di sostanze stupefacenti, dipagamento delle sanzioni e di effetti<strong>della</strong> revoca <strong>della</strong> patentePresentata <strong>il</strong> 13 luglio 2012 - con lemodifiche approvate l’11 settembre2012 (in rosso le partisoppresse o sostituite; in blu le partiaggiunte o in sostituzione) e l’ulterioreemendamento approvato nella sedutadel 17 ottobre 2012 (in arancione <strong>il</strong>nuovo testo)….omissisArt. 2.(Calcolo <strong>della</strong> massa limite degliautocaravan).1. Dopo <strong>il</strong> comma 6 dell'articolo62 del codice <strong>della</strong> strada, di cui aldecreto legislativo 30 apr<strong>il</strong>e1992, n. 285, e successivemodificazioni, è inserito <strong>il</strong> seguente:«6-bis Per gli autocaravan, ai fini delcalcolo <strong>della</strong> massa massima, non èconsiderato <strong>il</strong> peso degliaccessori e delle attrezzature dibordo, quando questi non superinocomplessivamente <strong>il</strong> peso di 1,5t».1. Dopo <strong>il</strong> comma 3-bis dell'articolo167 del codice <strong>della</strong> strada di cui aldecreto legislativo n. 285del 1992, e successive modificazioni,è inserito <strong>il</strong> seguente: «3-ter. Iveicoli categoria M1 ad uso specialeautocaravan di cui al comma 3, seconformi alle norme sulle emissioniinquinati «Euro 5» esuccessive, e dotati di controlloelettronico <strong>della</strong> stab<strong>il</strong>ità, utenzeinterne alimentate a GPL o Metanoe pannelli solari, possono circolarecon una massa complessiva a pienocarico che non superi del 15per cento quella indicata nella carta dicircolazione. Si applicano le sanzionidi cui al comma 3»;.omissis….■18


Pneumatici invernaliIl nuovo obbligo di avere a bordo mezziantisdrucciolevoli: ecco le caratteristicheIl codice <strong>della</strong> strada ha inseritol’obbligo per gli automob<strong>il</strong>istiche oltre di essere muniti,anche di aver a bordo i mezziantisdrucciolevoli o pneumaticiinvernali idonei alla marcia su neve eghiaccio.Fin qui la novità introdotta. Mavediamo cosa si intende per pneumaticiinvernali e mezzi antisdrucciolevoli.Pneumatici “invernali” è <strong>il</strong> nomeufficiale per le gomme termiche. Nontutte le gomme termiche sono peròuguali, le migliori sono quelle indicatecon la sigla M+S, cioè Mud + Snow,fango e neve. Sul fianco del battistrada,la sigla M+S può essere talvoltaaccompagnata dal disegno di unamontagnola st<strong>il</strong>izzata con un fiocco dineve al suo interno. Questo simboloidentifica le coperture invernali piùadatte alla neve (che si riconosconoperché i sott<strong>il</strong>i intagli sul battistradasono molto fitti), e meno ai climi caldi,rispetto, ad esempio alle cosiddette"quattro stagioni", anch'esse marchiateM+S.Marcatura: la disciplina prescrive lamarcatura M+S (ovvero "MS", "M/S","M-S", "M&S"). I pneumatici possonoavere un codice di velocità inferiore aquello previsto per <strong>il</strong> veicolo, ma noninferiore a Q (160 km/h) secondo ledirettive 92/23/CE.Ricordiamo i codici relativi alavelocità:Q: fino a 160 Km/hR: fino a 170 Km/hS: fino a 180 Km/hT: fino a 190 Km/hH: fino a 210 Km/hV: fino a 240 Km/hCodice di velocità pneumaticiinvernali I pneumatici idonei allamarcia su neve contraddistinti dallamarcatura M+S (oppure MS, M-S,ovvero M&S) montati sul veicolodevono essere marcati con un simbolo<strong>della</strong> categoria di velocità non inferiorea 'Q' (corrispondente a 160 km/h). Intal caso <strong>il</strong> conducente, come norma dicomportamento, deve rispettare i limitipiù restrittivi eventualmente impostidalla velocità massima ammessa per<strong>il</strong> pneumatico (prescritta da targhettamonitoria all'interno del veicolo). Adesempio: la prescrizione 145R13 74Sdel documento di circolazione deveritenersi soddisfatta quando la vetturaè equipaggiata con pneumatici ditipo neve recanti marcature del tipo:145SR13 74Q M+S, ovvero 145R1374Q M+S, ovvero P145/80R13 75QM+S, ecc.Nel caso in cui la carta di circolazioneindichi varie misure alternativedi pneumatici, <strong>il</strong> Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti chiarisceche è possib<strong>il</strong>e equipaggiare gliautoveicoli con pneumatici invernali"corrispondenti ad una qualsiasidelle misure indicate sulla carta dicircolazione".Mezzi antisdrucciolevoli Le cateneda neve destinate ad essere ut<strong>il</strong>izzatesui veicoli M1 (categoria M1: veicolidestinati al trasporto di persone, avential massimo otto posti a sedere oltreal sed<strong>il</strong>e del conducente), dovrannoriportare <strong>il</strong> marchio di conformitàche attesti la rispondenza alla tabellaCUNA NC 178-01 (sulla scatola e sullacatena ci dovrebbe essere l’immagineCU sotto NA e sotto e NC078)oppure, in alternativa, dovrannoessere conformi ad equivalenti normevigenti negli stati <strong>della</strong> U.E.Il cartello stradale. L'articolo 122 delregolamento del codice <strong>della</strong> stradarecita: "<strong>il</strong> segnale catene per neveobbligatorie deve essere usato perindicare l'obbligo di circolare, a partiredal punto di impianto del segnale, concatene da neve o con pneumatici daneve...".Pertanto <strong>il</strong> Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti ha piùvolte ribadito la perfetta equivalenzain ogni situazione, ovvero l'alternativatra le catene da neve e l'uso deipneumatici invernali.Per questi pneumatici non sonopreviste limitazioni in periodi d'uso.La sanzione per mancato uso dellecatene o degli pneumatici da nevecambia a seconda del luogo in cu<strong>il</strong>’infrazione viene contestata. Se incittà è di 39 euro; ma se è fuori città èdi 80 euro.■19


Rc auto, scompare <strong>il</strong> tacito rinnovoGuerra alle frodi, ricorso alla tecnologia etrasparenzaTra le pieghe del decretosv<strong>il</strong>uppo bis, firmatodal presidente <strong>della</strong>Repubblica è uscito inGazzetta Ufficiale loscorso 19 ottobre, un capitolo passatoin sordina dell’agenda per la crescita èquello che riguarda le novità in materiadi le polizze Rc Auto.La norma segue l’intento evidente dellegislatore di aggiornare un comparto,quello automob<strong>il</strong>istico, sempresoggetto a cambiamenti ed evoluzionisia dal punto di vista delle opportunità,che dal numero sempre crescente degliutenti interessati.Basta rendersi conto che sulle stradein Italia viaggiano quotidianamentedecine di m<strong>il</strong>ioni di veicoli, traauto, tir, ciclomotori e altri mezzi ditrasporto, per rendersi conto quantoquesta materia riguardi da vicinosostanzialmente ogni cittadino al disopra dei 14 anni.Nel settore automob<strong>il</strong>istico, un aspettodi grande importanza economica elegale riguarda quello <strong>della</strong> coperturaassicurativa: un salasso annuale, osemestrale, per le famiglie, ma unobbligo a cui non venire meno, inrispetto degli obblighi di legge e a tuteladel proprio e altrui interesse.Ecco, dunque, che si verifica un nuovotentativo di liberalizzazione delle polizzecon <strong>il</strong> decreto sv<strong>il</strong>uppo, così come giàera avvenuto in passato con risultati,finora, tutto sommato modesti. Il finedel governo, naturalmente, è quellodi invertire la tendenza, puntando inparticolare su due aspetti: tecnologia econcorrenza.Ora, si introduce un principio chepunta a rendere più aperto <strong>il</strong> mercatodelle assicurazioni automob<strong>il</strong>istiche, dasempre dominato da pochi giganti delcostoso “tagliandino” da esporre sulparabrezza.Sotto la lente del governo è finita, aquesto proposito, la Responsab<strong>il</strong>itàciv<strong>il</strong>e auto, sottoposta a un tentativo diadattare un’inderogab<strong>il</strong>e necessità allepiù moderne tecnologie digitali.Insomma, in <strong>tempo</strong> di innovazioni,anche le polizze auto devono adeguarsial mondo che cambia: se i mezzidi trasporto diventano sempre piùtecnologici, le assicurazioni nondevono assolutamente essere da meno.A questo proposito, è stato assegnatopieno mandato alla neonata Ivassdi vig<strong>il</strong>are contro le sempre presentifrodi nel settore assicurativo. L’istitutosi appoggerà al know-how in capoalla Banca d’Italia, nonché ad alcunidei suoi strumenti più sofisticati, persvolgere questa missione diffic<strong>il</strong>e dicaccia ai trasgressori.Riconoscendo <strong>il</strong> fallimento degli sforziprodotti a suo <strong>tempo</strong> dalla banca datisui sinistri dell’Isvap, dunque, <strong>il</strong> governoha pensato di assegnare ad altro ente <strong>il</strong>monitoraggio sul fenomeno crescentedelle assicurazioni false, su cui organi eosservatori specializzati nella sicurezzastradale non mancano di puntare <strong>il</strong> ditocon insistenza.Tra le nuove previsioni contenutenel dl sv<strong>il</strong>uppo, poi, viene bandito<strong>il</strong> ricorso al tacito rinnovo e siintima alle compagnie assicurativedi mettere a punto una forma di“precontratto” in formato elettronico,con l’indicazione di tutte le clausolebase per <strong>il</strong> raggiungimento <strong>della</strong>copertura assicurativa obbligatoria.Questo significa che alla scadenzaannuale non ci saranno più i 15 giornidi proroga automatica <strong>della</strong> copertura.Quindi occorre fare molta attenzionealla scadenza annuale del contratto eprovvedere in anticipo a rinnovare epagare la polizza in corso o presso altracompagnia.Infine, le assicurazioni sono chiamate20


a un ulteriore sforzo di trasparenzanei confronti dei consumatori: quandoverrà reclamizzato un determinatopacchetto assicurativo, infatti, sarà invigore per le compagnie l’obbligo diindicare <strong>il</strong> costo totale, specificandotutte le post<strong>il</strong>le che possano alzare oabbassare <strong>il</strong> versamento <strong>della</strong> quota.Carrozzerie convenzionate:solo un automob<strong>il</strong>ista suquattro le ut<strong>il</strong>izza.Quando si stipula un contratto per unapolizza Rc Auto, all’interno dello stessosono previsti diversi servizi extra perl’assicurato che in casi di emergenzapossono rivelarsi molto ut<strong>il</strong>i. Adesempio, molte compagnie del settoremettono a disposizione un’ampia retedi carrozzerie convenzionate nei casiin cui l’assicurato si trovi coinvoltoin un sinistro o sim<strong>il</strong>i. Ma solo unautomob<strong>il</strong>ista su quattro in Italia è aconoscenza di questa ut<strong>il</strong>e opportunità.A svelarlo è un sondaggio effettuato sumigliaia di assicurati dalla compagniaQuixa: è ancora molto esigua la fetta diitaliani che conosce questa tipologia diservizi.Secondo i r<strong>il</strong>evamenti fatti, <strong>il</strong> 45% dellepersone interpellate sfrutterebbe in casodi incidente canali diversi per metterea posto la sua auto: parenti, amici ocomunque chiunque possa garantirerassicurazioni soprattutto di tipoeconomico. Il 31% invece farebbe subitoriferimento al proprio carrozziere difiducia per stare più tranqu<strong>il</strong>lo e averetutte le garanzie del caso. Infine soltantouno striminzito 24% chiederebbe aiutoo suggerimenti tramite la propriacompagnia assicurativa, anche quandoci si trova lontano da casa o comunquedalla propria città o zona. Un datosintomatico, che dimostra come certeconsuetudini siano diffic<strong>il</strong>i da scalfire.Infatti nell’ultimo anno solare,stando sempre ai numeri raccolti daQuixa, solo un automob<strong>il</strong>ista su 5ha fatto riparare la propria auto daun carrozziere segnalato dal gruppoassicurativo dell’automob<strong>il</strong>ista stesso.Percentuale, questa, che nell’ultimotriennio è cresciuta soltanto del 2%all’anno: troppo poco, se si pensa chein molti casi le suddette carrozzerieapplicano (seppur lievi) degli sconti agliautomob<strong>il</strong>isti che arrivano all’internodelle convenzioni. Per contro sonooltre <strong>il</strong> 75% colore che dal settembre2011 si sono rivolti a conoscenze ocanali di fiducia per riparazioni ointerventi sulla propria auto in seguitoad incidenti stradali.■21


Solidarietà al Parmigiano-Reggiano:1 m<strong>il</strong>ione da acquisti solidali, 9 m<strong>il</strong>ioni dai caseifici del comprensorioLa trasparenza del Consorzio sui dati. Migliaia di controlli a tuteladei consumatori, nessun calo dei consumiDopo la conta dei danni(oltre 100 m<strong>il</strong>ioni dieuro), <strong>il</strong> Consorziodel ParmigianoReggiano presentaora i conti <strong>della</strong> gara di solidarietàche si è avviata all’indomani delledue scosse di terremoto che <strong>il</strong> 20 e29 maggio hanno causato la cadutadi oltre 600.000 forme, danneggiatogravemente 37 caseifici di Modena,Reggio Em<strong>il</strong>ia, Mantova e Bologna,colpendo oltre 600 allevamenti.Il b<strong>il</strong>ancio al 10 ottobre è esplicito:grazie alle vendite solidali coordinatedal Consorzio di tutela, a quelleeffettuate dalla GDO e a donazionidirette, quasi 1 m<strong>il</strong>ione di euro ègiunto nelle casse del “ComitatoGruppo caseifici terremotati delParmigiano Reggiano” , e a questacifra già r<strong>il</strong>evante si aggiungono iquasi 9 m<strong>il</strong>ioni di euro derivantidal contributo straordinario disolidarietà messo in atto dai caseificidel comprensorio di produzione.“Ai consumatori – sottolinea <strong>il</strong>presidente del Consorzio, GiuseppeAlai – va innanzitutto la nostragratitudine, che doverosamentesi traduce anche in un’assolutatrasparenza sul b<strong>il</strong>ancio <strong>della</strong>straordinaria solidarietà che ha unitoe ancora unisce produttori e caseifici,consumatori, associazioni, imprese,gruppi organizzati e aggregazionispontanee”.Da qui, dunque, <strong>il</strong> dettaglio delConsorzio sulle cifre legate alleoperazioni solidali: gli acquistieffettuati online tramite <strong>il</strong> Consorzioe i caseifici che hanno donato uneuro per ogni ch<strong>il</strong>ogrammo vendutoa 13,90 euro/kg, hanno determinatoun gettito pari a 396.813 euro; dallevendite del Parmigiano Reggianocaratterizzato dal bollino “1 euro/kgper rinascere” effettuate nei canali<strong>della</strong> GDO e Horeca (con l’impegnodi catene come Coop Italia, Auchan,Realco-Sigma, Unes e McDonald’s)sono giunti contributi per 486.614euro, mentre alle stesse operazionieffettuate con altri operatoricommerciali si sono legati 25.553euro, con l’aggiunta di donazionidirette al Comitato per 28.442 euro.In totale, dunque, si tratta di 937.422euro, così come risulta dall’estrattoconto di tutti i movimenti effettuatisul conto corrente aperto dalComitato dei caseifici terremotati,cui si aggiungono, come si è detto,quasi 9 m<strong>il</strong>ioni di euro legati aicontributi straordinari da partedei caseifici del comprensorio delParmigiano Reggiano a favore diquelli danneggiati.Un b<strong>il</strong>ancio trasparente, quello<strong>della</strong> solidarietà, cui si associanoaltre grandi cifre legate ai controlliattuati dal Consorzio per evitareche sul mercato giungesse prodottoinidoneo al consumo: “abbiamoeffettuato – spiega <strong>il</strong> condirettoredel Consorzio, Riccardo Deserti -450.000 perizie straordinarie sulleforme cadute, associate al controllodi 8.000 bins di prodotto destinatoalla fusione perché irrecuperab<strong>il</strong>e,alla classificazione come “rifiuto” diquasi 15.000 forme inut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i perl’alimentazione (compresa quellaanimale), al controllo di tutti i caseificidanneggiati, degli allevamenti colpitie di tutto <strong>il</strong> latte destinato anche ad usidiversi rispetto alla trasformazione inParmigiano Reggiano”.Dal Consorzio giungono anchei dati relativi ai consumi interni:“nel trimestre giugno-agosto –spiegano Alai e Deserti – le venditedi Parmigiano Reggiano sono statesuperiori di quasi 61.000 forme aquelle dello stesso periodo 2011; afronte di un lieve calo nella GDO e neldettaglio tradizionale, i canali direttiattivati a seguito del terremoto hannoinfatti assicurato <strong>il</strong> collocamento dioltre 80.000 forme”.I fondi giunti al Comitato deicaseifici terremotati, intanto, sarannodestinati alle strutture danneggiatecon una ripartizione proporzionaleall’entità dei danni subiti e risultantial netto di rimborsi assicurativi econtributi pubblici.■22


Premio Internazionale diFotografia NaturalisticaSono aperte le iscrizioni alla nuova edizionedel Premio Internazionale di FotografiaNaturalistica Oasis Photocontest 2012 ,promosso dalla rivista Oasis e organizzatodall'AITN , Associazione Italiana <strong>Turismo</strong>Naturalistico.Al vincitore assoluto sarà assegnato un premio in denarodi 2.000 euro, un viaggio in Europa e un'opera in bronzodello scultore Michele Vitaloni. Al Campione italiano<strong>il</strong> premio "Africa W<strong>il</strong>d Truck" consistente in un viaggioper due persone in Zambia. I vincitori di ogni categoriariceveranno un premio del valore di 500 euro.Saranno inoltre premiate le prime dieci opere diogni sezione, con un montepremi del valore di oltre30.000 euro che include premi in denaro, attrezzaturefotografiche e viaggi.Compongono la giuria <strong>il</strong> geologo Mario Tozzi, l'artdirector dell'Espresso Tiziana Faraoni, i fotografifrancesi Michel e Christine Denis Huot, Jago Corazza,Sergio Pitamitz, Egidio Trainito, Anca Mara e ChristianRicci. La scadenza di presentazione delle opere è <strong>il</strong> 25dicembre 2012. Le immagini più belle saranno inseritenel prestigioso catalogo e faranno parte <strong>della</strong> mostra“Oasis PhotoContest Tour 2013” che farà tappa nelleprincipali città italiane, un evento che nell'edizione delloscorso anno è stato seguito da oltre 200.000 persone.Alle dieci sezioni tradizionalmente in gara, quest'anno,se ne aggiungono due riservate ai ragazzi: la Baby, per ibambini fino a 14 anni, e la Junior, per i ragazzi dai 14 ai18 anni.Ecco le sezioni del Premio:- Paesaggio- Mammiferi- Uccelli- Altri animali- Portfolio- Subaquea- Gente e popoli- Mondo vegetale- Amici di casa- Tecniche di ripresa- Baby (per i bambini fino a 14 anni)- Junior (per i ragazzi dai 14 ai 18 anni)Tutte le informazioni e le modalità di iscrizione sono sulsito del concorso:www.oasisphotocontest.com■23


Il Bisfenolo a (contenuto nella plastca)potrebbe avere un ruolo nell'obesità infant<strong>il</strong>eLo studio è stato condotto dalla Seconda Università di Napoli su circa 100 bambini obesiIl Bisfenolo A (BPA), sostanzaut<strong>il</strong>izzata fino a poco <strong>tempo</strong>fa pe la produzione di biberone ancora oggi presente inbicchieri, lattine per bibite e altricontenitori di plastica comunementeut<strong>il</strong>izzati per gli alimenti, potrebbeessere associato all’obesità infant<strong>il</strong>e.Lo studio condotto da un team diricercatori <strong>della</strong> Seconda Universitàdegli Studi di Napoli su 98 bambiniobesi, ha infatti riscontrato unacorrelazione tra Bisfenolo A eresistenza insulinica, solitamenteassociata all’obesità. A guidare i lavori,effettuati in collaborazione con <strong>il</strong>CNR di Napoli, Emanuele Miragliadel Giudice, Professore Associatodi Pediatria del Dipartimento <strong>della</strong>Donna, del Bambino e di ChirurgiaGenerale e Specialistica direttodalla Prof. Laura Perrone. I risultatidello studio sono stati presentati, inanteprima, all’ultimo Congresso <strong>della</strong>Società italiana di Pediatria Preventivae Sociale (SIPPS).“Con questo studio, unico nel suogenere in Italia, – spiega <strong>il</strong> Prof.Miraglia - abbiamo misurato i livelli diBPA nelle urine di circa 100 bambiniobesi campani. Il dato nuovo eoriginale dello studio è <strong>il</strong> riscontro diuna correlazione positiva tra i livellidi BPA urinario e <strong>il</strong> grado di insulinoresistenza in tali bambini. In altreparole, più alti erano i livelli di BPAe maggiore era l'insulino-resistenza.Poiché l’insulino-resistenza è correlatacon le complicanze dell’obesità, èpossib<strong>il</strong>e ipotizzare che <strong>il</strong> BPA giochiun ruolo r<strong>il</strong>evante nella modulazionedi complicanze come l’ipertensionearteriosa, la dislipidemia e la sindromemetabolica anche nell’obesitàpediatrica. ”In Italia, l'obesità infant<strong>il</strong>e è unproblema crescente e colpisce quasiun bambino su quattro; in Campaniaquasi la metà dei bambini tra i 6 e i10 anni è obeso o in sovrappeso. Sidefinisce obeso un bambino <strong>il</strong> cui pesosupera del 40% quello ideale, mentre sidefinisce in sovrappeso se lo supera del20-40%, oppure quando <strong>il</strong> suo Indicedi Massa Corporea (BMI - Body MassIndex) è maggiore del previsto. Perevitare l’obesità è importante teneresotto controllo <strong>il</strong> peso del bambinosin dalle prime epoche di vita facendoriferimento alle tabelle dei percent<strong>il</strong>i,uno strumento che consente diverificare quanto <strong>il</strong> peso e l’altezza sidiscostano dalla norma.Bisfenolo AIl bisfenolo A è una sostanzachimica ut<strong>il</strong>izzata nella reazione dipolimerizzazione delle plastiche.Balzato agli ”onori <strong>della</strong> cronaca”perché contenuto nei biberon e in altrioggetti destinati a neonati e bambini, èstato in seguito bandito in molti Paesi.In Italia è stata vietata la vendita el’importazione di biberon contenentiBPA a partire dal giugno 2011, inseguito al recepimento <strong>della</strong> direttivaeuropea 2011/8/EU.Di fatto, però, <strong>il</strong> bisfenolo A continuaad essere presente in molti prodottidestinati ai bambini e agli adulti, comestoviglie e bottiglie di plastica, verniciper lattine, prodotti farmaceutici econfezioni alimentariBisfenolo A: quali precauzioniassumere?E’ possib<strong>il</strong>e ridurre al minimol'esposizione dei bambini e degli adultial bisfenolo A, adottando le seguentimisure precauzionali*:Non usare contenitori alimentariin policarbonato nel microonde. Ilpolicarbonato è forte e durevole,ma con l’usura causata dal <strong>tempo</strong> edalle temperature elevate potrebber<strong>il</strong>asciare BPARidurre l'uso di cibi in scatola, inparticolare per i cibi caldi o liquidi.Optare, invece, per vetro, porcellanao contenitori di acciaio inox senzarivestimenti interni in plasticaGettare biberon, stoviglie e posate inplastica molto vecchi, usurati, ingiallitie sostituirli con altri più nuovi o conrecipienti in vetro o ceramicaSe si vive in un paese extra-UE,scegliere biberon privi di BPAQuando si usa una bottiglia di acquain plastica, non ri-ut<strong>il</strong>izzarla più volteed evitarne <strong>il</strong> riscaldamentoAdottare una accurata igiene orale inmodo da ridurre la necessità di curedentali (<strong>il</strong> materiale ut<strong>il</strong>izzato per leotturazioni dei denti può contenerebisfenolo A)*Fonte Istituto Superiore di Sanità■24


<strong>Turismo</strong>FVG punta su Udine città del TiepoloLa FVG Card diventa <strong>il</strong> passepartout per la scoperta <strong>della</strong> città e <strong>della</strong> mostra a lui dedicata:ingressi gratuiti, ma anche sconti su pernotti, acquisti e un’accoglienza speciale in onoredel pittore venezianoLa FVG Card, la cartaturistica che permette discoprire tutto <strong>il</strong> territoriodel Friuli Venezia Giulia,include nella sua giàamplia offerta una proposta esclusiva,diventando anche <strong>il</strong> passepartout diUdine, città del Tiepolo. In occasione<strong>della</strong> mostra udinese “I colori <strong>della</strong>seduzione. Giambattista Tiepolo ePaolo Veronese”, allestita nella Galleriad'arte antica del Castello di Udine dal17 novembre 2012 al 1° apr<strong>il</strong>e 2013 edevento di punta <strong>della</strong> stagione culturale<strong>della</strong> regione, <strong>Turismo</strong> Friuli VeneziaGiulia fornisce al turista un’offertaimperdib<strong>il</strong>e per visitare l’esposizionee al <strong>tempo</strong> stesso trascorrere unpiacevole e coinvolgente soggiorno incittà.La FVG Card, che apre gratuitamentele porte di musei, monumenti e sitistorici e concede l’accesso gratuito, tral’altro, a visite guidate ed escursioni,servizi di audio guida, alcuni impiantidi risalita e trasporti pubblici nelleprincipali località, si arricchisce diun servizio esclusivo: a partire dal 17novembre la discovery card regionaleoffrirà l’ingresso gratuito alla mostradel Tiepolo a Udine e la tipologia dicard da 48 ore assicurerà sconti dal5 al 20% sul pernottamento in città,acquisti in alcuni ristoranti e eserciziconvenzionati e un numero di barselezionati offriranno gratuitamentel’aperitivo Tiepolo oppure <strong>il</strong>cioccolatino Tiepolo, due specialitàispirate all’artista per accogliere almeglio e con convenienza i visitatori.“<strong>Turismo</strong>FVG – dichiara <strong>il</strong> direttoregenerale dell’Agenzia Edi Sommariva– riconosce in proposte culturalidi così elevata qualità un’occasionedi promozione turistica per l’interaregione, essendo in grado di attrarreturisti da tutta Europa. Abbiamovoluto creare un vero e propriobiglietto unico per permettere alturista di visitare agevolmente tutti <strong>il</strong>uoghi del Tiepolo presenti in regione:oltre alla mostra udinese, infatti, ipossessori <strong>della</strong> FVG Card possonoentrare gratuitamente anche nelleGallerie del Tiepolo di Udine, alMuseo Sartorio di Trieste (ndr – checontiene un’importante collezione didisegni del pittore) e attendiamo chel’offerta si completi con l’inserimento<strong>della</strong> retrospettiva di V<strong>il</strong>la Manin inpartenza <strong>il</strong> 16 dicembre”.Attualmente i possessori <strong>della</strong> FVGCard presenti a Udine possonoaccedere a diversi servizi gratuitiche comprendono l’accesso ai museicittadini, l’ut<strong>il</strong>izzo del trasportopubblico urbano e del serviziodi audioguida mult<strong>il</strong>ingua di<strong>Turismo</strong>FVG che accompagna <strong>il</strong>turista nei luoghi simbolo <strong>della</strong> città.Con la FVG Card, inoltre, si puòaccedere a scontistiche per gli ingressiai teatri cittadini mentre per queituristi che desiderano andare anchealla scoperta del territorio limitrofo,la card include la gratuità per la trattaferroviaria Udine – Cividale e ritorno.Con quest’ultima integrazione lostrumento promozione turisticasi arricchisce di un importante efondamentale tassello.La FVG Card è acquistab<strong>il</strong>e negliinfopoint <strong>Turismo</strong>FVG, negli hotele agenzie viaggi convenzionati <strong>della</strong>regione, e a breve on line sul sito www.turismofvg.it, al prezzo di 15€ per 48ore, 20€ per 72 ore, 29€ per un’interasettimana ed è valida per un adulto eun bambino sotto i 12 anni. ■25


Una mostra fotografica e un'astaper le vittime del terremoto in Em<strong>il</strong>iaDal 18 febbraio al 9 marzo2013 a Roma <strong>il</strong> CapitoloItaliano <strong>della</strong> RoyalPhotographic SocietyUna mostra fotografica e un'asta dibeneficenza a favore delle famiglieem<strong>il</strong>iane con membri portatoridi handicap colpite dal recenteterremoto. E' questo l'obiettivo<strong>della</strong> manifestazione Omaggio <strong>della</strong>fotografia alle famiglie em<strong>il</strong>ianevittime del sisma con membri affettida gravi problemi fisici e psichici,organizzata dal Capitolo Italiano <strong>della</strong>Royal Photographic Society (CIRPS)dal 18 febbraio al 9 marzo 2013 aRoma, presso le gallerie espositive di“VISIVA - La città dell’immagine”.“Questa iniziativa intende testimoniare<strong>il</strong> contributo del mondo <strong>della</strong> fotografiaa una tematica così importante”, hadichiarato <strong>il</strong> Presidente di CIRPSOlivio Argenti. “L'associazione chepresiedo è atipica, <strong>il</strong> nostro obiettivo ècreare una cultura fotografica aiutandoi fotografi a migliorare e qualificare sestessi”.La visione preliminare delle operein asta è in programma dal 18 al21 febbraio, l'inaugurazione <strong>della</strong>manifestazione è prevista per <strong>il</strong> 22febbraio, la mostra fotografica convendita diretta dal 22 febbraio al9 marzo (14.00 – 20.00), l'asta dibeneficenza, battuta gratuitamenteda Sotheby’s, <strong>il</strong> 21 febbraio alle 19 el'esposizione virtuale dal 22 febbraio al31 marzo.Possono inviare le foto per la mostrae per l'asta sia i fotografi professionistiche quelli amatoriali, iscrivendosiall'evento e inserendo fino a treimmagini nel sito del CIRPS http://eventi.rps-italy.org/. Il periodo diregistrazione ed invio delle fototermina <strong>il</strong> 15 dicembre 2012.“Il nostro evento è rivolto al pubblicoin generale, quindi i partecipantidevono inviare fotografie cheabbiano caratteristiche in grado diinteressare un acquirente od anche uncollezionista”, continua Olivio Argenti.Saranno mandate in asta un massimodi cinquanta foto, includendo quellerealizzate dai grandi nomi <strong>della</strong>fotografia. Le altre saranno selezionateda una giura composta dal Presidentedi CIRPS Olivio Argenti, da LucianoCorvaglia, Maestro stampatore,Tom Hunter, Fotografo e Professoredi Fotografia, London College ofCommunication, University of theArts di Londra e Vanessa Slawson,Presidente <strong>della</strong> Commissione <strong>della</strong>Licentiateship Distinction (LRPS)e Membro <strong>della</strong> Commissione“Professional & Applied” per laAssociateship and FellowshipDistinctions (ARPS/FRPS) <strong>della</strong> RoyalPhotographic Society.Altre cinquanta foto, selezionate dallamedesima giuria, andranno a formarela mostra e potranno essere acquistatedai visitatori.Nel corso <strong>della</strong> serata inaugurale siterrà una degustazione di vini e diprodotti culinari tipici. InterverrannoGianluca Macchi, Direttore delCERVIM ed atleti di diverse disciplinedelle squadre nazionali italiane.I proventi dalla vendita dellestampe, dei prodotti editoriali e<strong>della</strong> degustazione saranno devolutialla Caritas di Modena per uso afavore delle vittime del sisma congravi disab<strong>il</strong>ità ed alla FondazioneFrancesca Rava - NPH Italia Onlus per<strong>il</strong> completamento <strong>della</strong> ricostruzionedel Centro di Terapia Integrata perl'Infanzia «La Lucciola» di Stuffione diRavarino (MO).■26


Gran <strong>Turismo</strong>Storia dei carrozzieri italiani di pullmanCarla Dolcini sorprende nuovamente conquesta nuova sorprendente ed elegantepubblicazione di centosessantapaginericcamente <strong>il</strong>lustrate in cui ripercorre la storiadei carrozzieri italiani dal 1931 al 2005.Il testo, di grande formato (30x30) descrive accuratamenteogni mezzo di trasporto, che ci piace chiamare con <strong>il</strong> vecchiotermine di “corriera” che negli anni venti si chiamavanotorpedoni.Un cammino veramente emozionante che a tutti fa riviveremomenti storici e riporta la nostra mente soprattutto allegite e pellegrinaggi parrocchiali ed a viaggi di linea lungole strade <strong>della</strong> campagna italiana. Questi libro racconta lestorie degli autopullman, complesse, fatte di genio, casualitàe influenze esattamente come le vite degli uomini che lihanno progettati. Un libro quindi da sfogliare lentamenteche sorprende ed emoziona. Edito dalla Fondazione Negrialla quale ci si può rivolgere direttamente per acquistarlo(prezzo di copertina 30 euro).Tel.030.42020 - sito internet www.negri.it■di Pier Francesco GasperiRomagna mia<strong>il</strong> nuovo libro di Cristiano CavinaÈche si caratterizza comeuscito nelle librerie <strong>il</strong> nuovolibro di Cristiano Cavinadal titolo "Romagna Mia!"pubblicazione saggisticain chiave pop ed ironica, per i tipidell’editore Laterza. Uno st<strong>il</strong>e, quello<strong>della</strong> sana ironia, che da semprecaratterizza la scrittura di Cavina e chetrova massima espressione proprio inquesta r<strong>il</strong>ettura "seriosa" dell'essere esentirsi personaggio di questa variegataterra chiamata, appunto, Romagna.Nelle 144 pagine del saggio CristianoCavina cerca di dipingere tramite lalingua personaggi, situazioni, eventie particolarità che definiscono <strong>il</strong> suoessere romagnolo a tutto tondo. Unpedigree di confine, quasi montuosorispetto all'idea che un po' tutti hannodi questa terra fatta di pianura e litoraliinfiniti, che in una serie di snelli esimpatici capitoli viene esplicitatoda Cavina attraverso ritratti di sanoteatro popolare. Dalle infinite sfide aBecaccino (Busso, striscio, volo) alledonne (Le belle bastardine) fino adarrivare alle personalissime classifichedelle migliori discoteche romagnolefrequentate si alternano in un poutpourri di situazioni, fatti ed aneddoti digrande carica emotiva.Lo stesso Cavina afferma coma“la Romagna in fin dei conti è piùun’invenzione dei suoi abitanti cheuna precisa espressione geografica:uno stato <strong>della</strong> mente, insomma,un’isola del carattere. Non avrei maipotuto scrivere questo racconto <strong>della</strong>mia Romagna senza gli anni di studioforsennato ai tavolini del Bar di Sopra,a Casola Valsenio (Paese dei Matti, diAlfredo Oriani, delle Erbe Aromatichee dei Frutti Dimenticati). In una terra dichiacchieroni come la nostra, popolatada gente che bacaglia da mattina a sera,<strong>il</strong> passato e <strong>il</strong> presente si mischiano incontinuazione e niente ha mai davveroun principio e una fine. Come unità dimisura, ho usato la mia dolcissima esgangheratissima famiglia. Sono unodegli ultimi <strong>della</strong> mia generazione aessere nato in dialetto, tra persone cheparlavano solo quello, e sono cresciutoin una lingua meticcia italianoromagnola in cui le cose accadevanodiversamente”. Prezzo 12 euro. ■di Pier Francesco Gasperi27


Egitto: un safari nel SaharaTesto e foto di Lamberto Selleri28


Per quanto l’ingordigia stia via via deturpando<strong>il</strong> pianeta, i deserti sono rimasti uno degli ultimibaluardi contro l’avanzata del “dio progresso”:godiamone fin che siamo in <strong>tempo</strong>.Il Sahara è la memoria storicadi come era <strong>il</strong> pianeta terraancor prima <strong>della</strong> presenzadell’uomo, un vero tuffo nelpassato se si considera la sual’età: sessanta m<strong>il</strong>ioni di anni. Alloraera ricoperto da oceani, poi, diecim<strong>il</strong>aanni fa, divenne savana e ora è deserto.Oggi noi uomini del ventesimo secolopossiamo invaderlo con i nostri potentie sofisticati “sottomarini” a quattroruote. E’ immenso come gli Stati Uniti,abbiamo scelto di esplorare la parteegiziana chiamata un <strong>tempo</strong> DesertoLibico, che poi, dopo la seconda guerramondiale, cambiò <strong>il</strong> nome in DesertoOccidentale. Quest’area desertica ècomunemente considerata la più vastae la più arida <strong>della</strong> terra. Nel solo Egitto(si inoltra anche in Libia e Sudan),ricopre almeno 681.000 ch<strong>il</strong>ometriquadrati, ovvero più di due terzidell’intero Paese ed è vasto quanto laFrancia. Il safari turistico con finalitàculturali, archeologiche, salutistiche efotografiche, a cui ho partecipato, haraggiunto due oasi: Bahariya e Farafra.Per quanto l’ingordigia stia via viadeturpando <strong>il</strong> pianeta, i deserti sonorimasti uno degli ultimi baluardicontro l’avanzata del “ dio progresso”:godiamone fin che siamo in <strong>tempo</strong>.Abbiamo deciso di avvicinarcial deserto entrando dalla portaprincipale: l’Egitto, la cui storia ebbeinizio 5000 anni fa come quellaeuropea. Facciamo scalo al Cairo, dovele tre maestose piramidi di Cheope,Chefren e Micerino sono poco apoco entrate a far parte del tessutourbano, come potete constatare nellafoto. Furono costruite dai Faraoni uncentinaio di piramidi e quelle tuttorain buono stato, sparse nel Paese, sonomeno di dieci.I nuovi quartieri dormitorio del Cairostanno conquistando <strong>il</strong> deserto. Dopoventi ch<strong>il</strong>ometri di costruzioni alvearifinalmente abbandoniamo questa cittàdi dodici m<strong>il</strong>ioni di abitanti, o forsepiù, per immergerci nel Sahara. Ciaccompagna un clima confortevole,caldo secco di giorno e mite di notte, checi seguirà per tutto <strong>il</strong> viaggio rendendo ▶29


piacevole <strong>il</strong> soggiorno. I nostri potenti“sottomarini” a sei c<strong>il</strong>indri, targatiToyota e guidati da esperti navigatori delposto, abbandonano la strada asfaltatae cominciano a solcare la sabbia. Qui,finalmente, si sentono a casa loro. Nonc’è duna, anfratto od ostacolo capace difermarli: gli ab<strong>il</strong>i p<strong>il</strong>oti conoscono la “strada “, noi viaggiatori non la vediamo,ma loro sanno benissimo orientarsi eraggiungere le mete prefissate. Ognitanto alla sabbia del deserto piacegiocare con le gomme delle ruotefacendole girare a vuoto, i navigatorisono abituati a questi scherzi: duecolpi di pala sotto i mozzi e si ripartesenza indugio. Macinare ch<strong>il</strong>ometri neldeserto è una esperienza sensoriale chemuta di continuo perché i panorami siinseguono e cambiano repentinamente.Il Deserto Occidentale nasce a seguitodell’abbassamento del livello del mare.Oggi noi vediamo un grande altopianoche racchiude una serie di depressioniin cui sono localizzate le oasi. Tutto <strong>il</strong>deserto è quindi ricco di resti foss<strong>il</strong>i:coralli, echinodermi, cefalopodi30


si possono trovare di frequente omescolati alla sabbia o in conglomeratirocciosi che fuoriescono dal suolo. Lepiogge sono estremamente scarse, inmedia(mente) ogni 3/5 anni, ma (lefalde acquifere) nelle depressioni le faldeacquifere sono ricchissime. Sembra chequesta acqua provenga dalle pioggedelle regioni tropicali dell’Africa. Doposecoli in cui nessun europeo vi avevamesso piede, l’interesse scientifico,politico ed economico per questodeserto rinasce nel 1874 con la celebrespedizione del tedesco Gerhard Rohlfs,che sta ancora alla base delle modernericerche sul deserto libicoLa nostra prima sosta nel DesertoOccidentale la facciamo a JebelQuattrani. E’ uno dei siti più importantial mondo per la presenza di foss<strong>il</strong>imarini: per quanti ne raccogliamoper le nostre improvvisate collezioni,altri emergono dalla sabbia, in unalotta impari che ci vede soccombere.Altri foss<strong>il</strong>i li incontriamo sulla stradaper raggiungere <strong>il</strong> lago Qarun: sonoquelli di una foresta pietrificata che▶31


giace orizzontale sul terreno. I tronchisono mastodontici, non li possiamoraccogliere anche se ingenuamentealcuni di noi hanno tentato, <strong>il</strong> peso ètroppo elevato. I romani li ut<strong>il</strong>izzaronoper lastricare una strada. Il lagoQarun appare come un miraggio: unastriscia azzurra invade l’orizzonte finoa conquistare tutta la nostra visuale.Come ai tempi dei Faraoni é alimentatoda un braccio del N<strong>il</strong>o. Esistono ancoratracce <strong>della</strong> presenza greca e romana.Parte del lago è circondata da enormimassi sferici apparentemente tuttiuguali (vedi foto) di cui nessunoconosce l’origine e sa dare unaspiegazione.Poco più oltre incontriamo la fortezzadi Ksar es Sagha <strong>il</strong> cui tempio eradedicato al dio coccodr<strong>il</strong>lo Sobek. Ilpranzo viene allestito e consumato neipressi <strong>della</strong> rovina <strong>della</strong> città tolemaicadi Dimeh Es Sebu, un <strong>tempo</strong> lambitadal lago. Le rovine sono caratterizzateda alti muri di 9 metri in mattonicrudi e dai resti di un tempio in pietrascoperti da una missione archeologicaitalianaLa prima emozionante tappa volge altermine. Ci accampiamo nel desertodove finalmente ci riappropriamo <strong>della</strong>luce del sole al tramonto, <strong>della</strong> calottaceleste dove di notte br<strong>il</strong>lano, e par ditoccarle, tutte le costellazioni, ma cifacciamo sorprendere anche dall’albache con delicatezza <strong>il</strong>lumina l’orizzonte .Il deserto è forse l’ultima spiaggia (datoche c’è la sabbia) di chi veramente vuolvivere con la sola luce del sole ed essere ▶32


in perenne contatto con l’orizzonte chenon si nasconde per 360°. Finalmentele onde ricetrasmittenti si perdononell’etere, siamo privi <strong>della</strong> televisione,del computer, del telefonino,anche se itentativi di acchiappare <strong>il</strong> satellite nonmancano.In questo ambiente ci rendiamoconto di quanto l’acqua sia un beneprezioso e quindi la centelliniamo. Dibuon mattino riconquistiamo <strong>il</strong> postosui nostri fedeli “sottomarini”(un<strong>tempo</strong> dromedari) per raggiungereWadi Heitan,la valle delle balenefoss<strong>il</strong>i, paradiso che fortunatamente èstato preso in consegna dall’Unesco.Quattrocento balene hanno decisodi fermarsi qui, per sempre, perchéquesto è un luogo magico, attraversatoda imponenti e suggestive sculture,piccole e grandi, di color avorio, chefanno da cornice alle balene coricatequa e la nel deserto.La seconda notte si dorme in albergo,nell’oasi di Bahariya. Dobbiamorifornirci di viveri, acqua , gasolio ecogliere dalle palme datteri maturi chequi crescono in abbondanza L’indomanisarà una giornata memorab<strong>il</strong>e per chiama cavalcare <strong>il</strong> deserto: dobbiamorestare tutto <strong>il</strong> giorno in compagnia<strong>della</strong> grande duna Abu Muharrik,la regina di questo territorio,larga svariati ch<strong>il</strong>ometri lunga 600ch<strong>il</strong>ometri. I nostri ”sottomarini”perdono completamente la testa, nonrispondono più ai comandi, corronoall’impazzata sù e giù per le dune,finalmente si sentono a casa e voglionofare bella figura. Ad ogni duna superataci aspetta un nuovo panorama e siamotutti presi dall’ebbrezza che ci trasmettequesto ambiente.La terza sera giunge in un batterdi ciglio,si dorme nel deserto, ifedeli” “prodieri”, come sempre,allestiscono <strong>il</strong> campo,si mettono aifornelli per preparare le vivande caldeche consumeremo comodamenteseduti e “alla faccia di tutte le guidegastronomiche “nel ristorante piùstellato del mondo”, sorseggiando ifrizzantini portati dall’ Italia.Le nostre“suite” sono sparse nel deserto dove34


ognuno di noi le ha posizionate .Ci attende un’altra notte in compagniadelle stelle che a tarda ora si nascondocon l’avanzare di una luna quasipiena che emana una luce imperiale.Oggi giochiamo ancora a nascondinocon le dune, le rincorriamo perrecarci in un luogo raro a vedersinel deserto: la meta prende <strong>il</strong> nomedi Djara Cave, così si chiama lagrotta che ci appare all’improvviso.L’ingresso è piccolo e sbuca sul pianaleciottoloso che stiamo attraversando.Scoperta, fu poi “dimenticata” ed èstata riscoperta meno di quindicianni fa da una missione tedesca. E’una grande caverna, una delle poche,ma sicuramente la più interessante,di origine carsica, dell’intero Sahara.All’interno stalattiti scendono dalsoffitto e si inf<strong>il</strong>ano nel pavimentocoperto da vari metri di sabbia almenosei accumulatasi nei m<strong>il</strong>lenni. Neipressi dell’ingresso si notano alcunepitture rupestri, a testimonianza chela grotta era conosciuta e abitata intempi preistorici. La sensazione che ▶35


si prova entrando in questa grotta è lamedesima che si prova entrando inun santuario, non importa di qualereligione.L’ambiente, delicatamente <strong>il</strong>luminatodalle candele, trasuda spiritualità:siamo alcuni metri sotto <strong>il</strong> deserto delSahara e l’eternità sembra di toccarlacon mano.Ci aspetta un lungo trasferimentoinseguiti da un anonimo desertociottoloso, ma ne valeva la pena:dobbiamo raggiungere la meta piùambita di questo viaggio, Il DESERTOBIANCO che s i trova nelle vicinanzedell’Oasi di Farafra. Qui metteremole tende e finalmente potremo, perun’altra intera notte, colloquiarecon le torri d’avorio che fanno dacornice al nostro accampamento.Peccato addormentarsi: <strong>il</strong> gioco d<strong>il</strong>uci impresso dalla luna piena rendevive queste sculture che cambianoprogressivamente volto. Siamo tuttivicini alle nostre tende, vorremmoche la notte non finisse mai, <strong>il</strong> giocodi luci ci affascina, la dea luna prestocederà <strong>il</strong> passo al dio sole egizio chegià preannuncia all’orizzonte la suainconfondib<strong>il</strong>e presenza.Poche ore di sonno, domanidovremmo raggiungere l’oasi di Farafraper rifornire la cambusa e fare unbagnetto ristoratore nei pressi di unasorgente d’acqua calda (nell’oasi ce nesono tanteSiamo circondati da sculturebianche alte 50-100-200 metri, unadifferente dall’altra ed ognuna ciriempie di emozione nell’ammirarla.Sembra di entrare nello studio di unoscultore che ha dato <strong>libero</strong> sfogo allapropria creatività; è impossib<strong>il</strong>e noncommuoversi e non provare una gioiainfinita sapendo che passeremo un’altranote in loro compagnia, l’ultimapurtroppo. La nostalgia già ci assale.Domani è <strong>il</strong> nostro l’ultimo giornonel deserto. Le macchine fotografichescalpitano, ,sono pronte ad immortalarealtre visioni paradisiache del DesertoBianco. Il programma prevede quindiun tragitto nel Deserto Nero, menoappariscente, ma sempre interessanteda vedere. Sosta per <strong>il</strong> pranzo all’Oasi di36


Bahariya :è facoltativo bagnarsi nellagrande vasca dove si tuffa la sorgentetermale, la cui acqua tiepida è moltoapprezzata anche dai dromedari.Nel pomeriggio prendiamo confidenzacon l’oasi che conserva una necropolirisalente al I e al II secolo a.C. diepoca tolemaica in cui si possonovisitare alcune tombe sottoterranee.A Baharyia negli anni ’90 fu scopertauna vasta e ricca necropoli risalenteal I-II secolo d.C., che si stima possacontenere più di 10.000 mummie.Alcune mummie, dette “mummied’oro” per avere <strong>il</strong> volto coperto conquesto minerale, sono state collocatenel piccolo museo hanno 2000anni di età e alle loro spalle unacultura che conta trem<strong>il</strong>a anni. Sonorimasto estasiato nell’ osservare questemummie, che pazientemente mi hannoaspettato. In realtà, ho provato adimmaginare un nesso tra le imponentisculture del Deserto Bianco, lo spiritoreligioso che emana dalle mummie e leimmagini del culto egizio riportate suimuri delle tombe tolemaiche.Ho intravisto i prodromi di unareligiosità in itinere, germogliata moltoprima di 5000 anni fà e che, nel<strong>tempo</strong>, ha ceduto “cromosomi” alletre fedi monoteiste che oggi si stannodisputando le anime del bacino delmediterraneo e non solo.L’ultima notte in albergo a Baharyia asistemare nella valigia i souvenir che <strong>il</strong>deserto ci ha elargito. L’indomani siritorna al Cairo per poi volare versola quotidianità. Il deserto va affrontatoin sicurezza e l’operatore m<strong>il</strong>anese “IViaggi di Maurizio Levi” offre questagaranzia (tel. 02 34 93 45 28, www.deserti-viagg<strong>il</strong>evi.it), avendo al proprioattivo trenta anni di viaggi e spedizioninei deserti di tutto <strong>il</strong> mondo. Proponequesto safari di 8 giorni nel desertoegiziano tra <strong>il</strong> N<strong>il</strong>o e le oasi centrali daottobre a maggio. Partenze mens<strong>il</strong>i digruppo con voli di linea da M<strong>il</strong>ano eRoma, pernottamenti in hotel e 5 nottiin tenda.■37


Rodi: antiche rotte e nob<strong>il</strong>i cavalieriTesto e foto di Franca Dell’Arciprete Scotti38


In posizione strategica nel Mare Egeo e nel cuoredel Mediterraneo, Rodi offre <strong>il</strong> suo affascinantepassato ad un curioso e moderno esploratoreSi racconta che, quandogli dei si spartirono laterra tra loro, Heliosstava compiendo <strong>il</strong> giro incielo con <strong>il</strong> suo carro. Alritorno chiese per sé una bellissimae grande isola che emergeva dalleprofondità del mare e la scelse comeluogo adatto per la sua unione conla ninfa Rodos. Isola benedetta daglidei e dagli uomini, Rodi si trova inuna posizione che la rendeva preziosaper le attività dei popoli antichi delMediterraneo: vicinissima alle costedell’Asia Minore, inserita nelle rotteche dall’Asia portavano alle altre isolegreche, alla Grecia continentale e,da là, ai paesi del nord, aveva portisicuri, acque profonde, vegetazionelussureggiante.Merci, uomini, culture passarono daRodi durante m<strong>il</strong>lenni di storia. Eranoquelle rotte che i Fenici individuaronoper primi forse, sfidando con la loroaudacia pericoli, fortunali e totalemancanza di informazione sui popolial di là del mare. E proprio alle rottedei Fenici <strong>il</strong> programma europeo“Mare Nostrum” dedica idealmentela valorizzazione di terre e porti inGrecia, Libano, Siria, Malta, Italia,Tunisia, che hanno avuto un ruolofondamentale nel Mediterraneoantico, prendendo spunto dallagrande mostra aperta a Parigi nel 2008”La Mediterranée des Phoeniciens, deTyr à Carthage”.Valorizzare questi porti appartenentia nazioni diverse, ma uniti tuttinell’antichità da un importantef<strong>il</strong>o culturale e commerciale, puòcontribuire oggi al dialogo e allacoesistenza pacifica di popoli, senzadimenticare che aiuta anche losv<strong>il</strong>uppo di un turismo culturalerispettoso dei luoghi e delle tradizion<strong>il</strong>ocali.Tra tutti questi porti Rodi rappresentaun esempio eccellente. Di originiantichissime, quest’isola conservaancora nel suo territorio, in gran partescavato dalle spedizioni italiane, restidelle civ<strong>il</strong>tà minoica e micenea delsecondo m<strong>il</strong>lennio a.C. e addirittura ▶39


le ceneri dell’esplosione del vulcano diThera o Santorini del 1600 a.C., eventoche sconvolse tutto <strong>il</strong> Mediterraneo,fino ad assumere dimension<strong>il</strong>eggendarie.Fin dall’ottavo secolo avanti Cristo“i Rodii erano prosperi nel mare eveleggiavano verso terre lontane”come dice Strabone.Ai Rodii, che erano di origine dorica,si deve la fondazione di Gela in Sic<strong>il</strong>ia,e anche, probab<strong>il</strong>mente, quella di Ibizanelle Baleari e di Cirene in Africa.Tre città Stato convivevanopacificamente nell’isola fin dall’800a.C. Tra queste Lindos è oggi la piùspettacolare ed emozionante: una baiatranqu<strong>il</strong>la sul mare blu, case bianchesparse nella campagna e raccolte nelpaese, la chiesa dedicata alla Verginedel 15° secolo, con splendidi affreschiche la ricoprono interamente, esoprattutto l’Acropoli. Lassù, in cimaad un promontorio altissimo, difesanaturale da ogni attacco, si alzano i restidel famoso tempio di Atena Lindhia.Polo di attrazione per tutti i popoli40


paese sul mare. Però si può semprericorrere ai pittoreschi asinelli che incarovana trasportano i turisti più pigriai piedi dell’Acropoli. Ma attenzione alpeso: c’è un limite anche per la schienapaziente degli asini!In cima la fatica é ripagata dallospettacolo emozionante: sull’altissimosperone roccioso, le colonnedominano <strong>il</strong> mare e la terra, lasciandoimmaginare la forza di attrazione diquesto tempio.Più tardi, verso <strong>il</strong> 400 a. C., fual famoso porto segnato dalla torredi Santa Andrea e dalle due colonnesormontate da due cervi.Da qui si entra in città, scoprendo unastupefacente stratificazione storicae artistica. La Old Town, o citta<strong>della</strong>fortificata, tutta sotto la protezionedell’Unesco dal 1988, svela ad ognipasso, mescolati tra loro, i segni delpassato: marmi bianchi dei templiantichi e delle statue, piccole chiesebizantine, palazzi e castelli, moschee earchi incrociati.dell’antichità, aveva una strutturacomplessa, preceduto dalla Stoa e daiProp<strong>il</strong>ei, arricchito da statue, esedreper la vittoria, bassor<strong>il</strong>ievi in pietra,muraglioni di sostegno. Si sale con uncerto impegno, visto <strong>il</strong> dislivello, anchese la salita é alleggerita dall’ombra deglialberi, dalle esposizioni di artigianatotipico lungo gli scalini, dalla vista delfondata la città di Rodi, sulla puntasettentrionale dell’isola, dotata di bencinque porti. Insenature, baie naturali,acque profonde imposero la nuovacittà come luogo priv<strong>il</strong>egiato per icommerci di tutto <strong>il</strong> Mediterraneo: daqui passarono i manufatti di Frigia,Siria, Fenicia, Cipro, Urartu, Creta,Egitto, Italia, Grecia.Un luogo priv<strong>il</strong>egiato ancora oggicome tappa del turismo crocieristico:grandi navi attraccano ogni giornoNaturalmente l’impatto più evidente èquello legato al periodo dei Cavalieridi San Giovanni che, dal 1309 al 1522,tennero Rodi dopo <strong>il</strong> ritorno dalleCrociate. Un impatto che si imponea partire dalla possente cinta murariamerlata che circonda tutta la citta<strong>della</strong>,interrotta dalle porte monumentalie dai bastioni angolari, <strong>il</strong> cui nomericorda i cavalieri più famosi: DelCarretto, D’Amboise, D’Aubusson.Rinforzate più volte, protette da▶41


un grande fossato, le mura di Rodidimostrano quanto fossero temuti gliattacchi e gli assedi ottomani.Con i Cavalieri, Rodi trasformata dalpunto di vista architettonico, cambiòla sua funzione e <strong>il</strong> porto divenneallora una salda fortificazione m<strong>il</strong>itare.All’interno delle mura la via deiCavalieri o Ippoton è la primatappa nell’itinerario monumentale:fiancheggiata dagli “Alberghi” deicavalieri, divisi secondo la linguadi origine, Francia, Provenza,Italia, Spagna, Alvernia, decoratasolennemente da portali sontuosi,stemmi nob<strong>il</strong>iari, fregi, scalinateimponenti, giardini nascosti,introduce perfettamente al cuore <strong>della</strong>citta<strong>della</strong>: <strong>il</strong> Palazzo del Gran Maestro,austero come un convento, potentecome un castello, perfettamente adattoa questa originale congregazionedi monaci guerrieri. Pavimenti conmosaici ellenistici e romani, magazzinisotterranei per le munizioni, due torrisemicircolari con gli spalti, colonne dimarmi policromi, saloni con trofei di ▶42


guerra.Proprio qui pare che sorgessenell’antichità <strong>il</strong> famoso Colosso diRodi, una delle sette meraviglie delmondo, distrutto da un terremoto nel227 a.C. e mai più ricostruito, secondol’avvertimento dell’oracolo.L’epopea dei Cavalieri di Rodisi completa nell’attuale MuseoArcheologico, un <strong>tempo</strong> ospedale43


44grandioso, dalle volte a crociera, ampicolonnati, finestre gotiche. Dovunquedomina <strong>il</strong> colore dorato <strong>della</strong> pietracalcarea, che dà a questi edificiimponenti una luce calda sotto <strong>il</strong> solefortissimo.Accanto a questa zona tipicamentemedioevale, in st<strong>il</strong>e franco-italiano,ecco la moschea di Solimano <strong>il</strong>Magnifico, che evoca <strong>il</strong> lungo periodo<strong>della</strong> dominazione ottomana dal 1522al 1912. Moschee, bagni turchi, fontane,minareti disseminati nella citta<strong>della</strong> nesono la migliore testimonianza, maanche le casette a due piani con i balconia sporto in legno con i vetri colorati, lebotteghe che si aprono in profonditànelle vie più affollate. Nella Sokratous,un <strong>tempo</strong> ingresso al mercato vecchioe oggi battutissima dai turisti per loshopping, nella via Pythagora, nella viaIppodamou, si aprono ancora bottegheche profumano di Oriente. Nel famosocaffè del 1400 nella via Sokratous,dalle imposte di legno intagliato, sipotrebbero immaginare anche oggi glianziani <strong>della</strong> città sdraiati sui divani afumare dei vecchi nargh<strong>il</strong>è.Questa atmosfera davvero originalefa di Rodi, appartenente dal 1948 allamonarchia e poi alla Repubblica greca,un incredib<strong>il</strong>e crocevia di popolazioni,razze e culture, che convivonoperfettamente, proprio come negliempori di duem<strong>il</strong>a anni fa. Turchi,Ebrei e Greci si mescolano soprattuttonelle zone <strong>della</strong> citta<strong>della</strong> meno battutedai turisti più frettolosi. Chi ha <strong>tempo</strong>e voglia, deve inoltrarsi lungo la viaAgiou Fanouriou o la via Omirou o laPerikleous, tutte ben tagliate ad angoloretto, secondo lo schema ippodameo<strong>della</strong> fondazione, che conducono versole porte sud orientali <strong>della</strong> città antica.Qui si assapora l’atmosfera r<strong>il</strong>assatadei v<strong>il</strong>laggi mediorientali: donne sullaporta a chiacchierare, case aperte supiccoli giardini, cascate di buganv<strong>il</strong>lee,artigiani che lavorano ancora ebene <strong>il</strong> ferro battuto per le lampadetradizionali, <strong>il</strong> legno, la pelle, oppuredipingono le icone con i colori naturaliricavati da erbe, conchiglie e minerali.Una nota a parte merita la Rodi italiana,


quella legata alla dominazione dal 1912al 1943, quando l’Italia conquistò leisole del Dodecaneso. Molto amatiancora oggi, soprattutto dagli anzianiche parlano ancora la lingua, gli Italianihanno operato sia nella valorizzazionedei resti archeologici, sia nell’ottimorestauro di molti monumenti storici, sianella costruzione, nella città nuova, diedifici di impronta razionalista, come <strong>il</strong>Tribunale, la Banca centrale, <strong>il</strong> Palazzodel Governatore, anche questi studiatie preservati per <strong>il</strong> loro valore artistico. ■Informazioni di viaggiowww.ente-turismoellenico.comwww.visitgreece.comIn splendida posizione, sulla punta <strong>della</strong> penisola, e a breve distanza dalla celebre Citta<strong>della</strong> Medievale, l’hotelMediterranean, quattro stelle, aperto tutto l’anno, è la scelta più adatta a godere sia gli itinerari culturali, sia <strong>il</strong>relax in spiaggia.www.mediterranean.grAlla stessa gestione appartiene The Rodos Palace Hotel, www.rodos-palace.grAree di sosta: www.campingreece.gr45


Agnone e la tradizione <strong>della</strong> ‘Ndocciata’Testo e foto di Tania Turnaturi46


La storia <strong>della</strong> Pentria raccontata da castelli,zampogne e campaneLa provincia di Isernia, checostituisce la gran parte<strong>della</strong> regione storicogeografica<strong>della</strong> Pentria,non rientra negli itineraridel panorama turistico italianoma la passione di Em<strong>il</strong>ia Vitullo,responsab<strong>il</strong>e del Presidio Turistico, ciconsente di scoprirne le attrattive ele potenzialità attraverso i suoi tesoriarcheologici ed artistici, dal paleoliticoai sanniti fino al rinascimento, eanche la bellezza integra del paesaggiosegnato dai tratturi e cosparso diborghi arroccati intorno ai castellifort<strong>il</strong>izi,col contorno di una caldaaccoglienza e delle descrizioniappassionate delle tradizioni pastorali.All’uscita di S. Vittore sullaA1, <strong>il</strong> castello D’Alessandro diPescolanciano, abbarbicato su unosperone, fa da sentinella alle porte delterritorio provinciale.Nell’Alta Valle del Volturno, incuneatatra Campania, Lazio e Abruzzo edelimitata dai massicci montuosidel Matese e delle Mainarde, apparemaestoso <strong>il</strong> castello di Venafro.L’etimo fa riferimento alla natura ealle messi che descrivono la fert<strong>il</strong>itàdel territorio. La fondazione <strong>della</strong>città viene attribuita a Diomede ma <strong>il</strong>primo nucleo urbano è riconducib<strong>il</strong>eai Sanniti che nel V sec. a C. siinsediarono sulle sponde del fiume.Passata sotto <strong>il</strong> controllo di Romadopo la battaglia di Aqu<strong>il</strong>onia, ladissoluzione dell’Impero d’Occidentene segnò <strong>il</strong> declino fino all’occupazionelongobarda nel 595 e le successiveincursioni arabe che costrinserogli abitanti ad abbandonare l’anticoimpianto romano per asserragliarsisul colle. Passati normanni, svevi eangioini, nel 1437 Alfonso d’Aragonaassegnò <strong>il</strong> feudo a FrancescoPandone. Il conte Enrico trasformò<strong>il</strong> mastio longobardo, eretto su unafortificazione megalitica, in unaresidenza rinascimentale nelle cui salefece affrescare i suoi cavalli poderosi,noti in tutta la penisola. Ancoraoggi le immagini di 26 stalloni agrandezza naturale accolgono i ▶47


visitatori al piano nob<strong>il</strong>e dove tra icavalli da guerra si staglia la sagomadel cavallo San Giorgio <strong>della</strong> scuderiadi Carlo V. Successivamente <strong>il</strong>castello appartenne ai Peretti-Savelli,fam<strong>il</strong>iari di Sisto V. All’inizio del ‘700Giovanni di Capua lo destinò a suaresidenza in vista del matrimoniocon Maria Vittoria Piccolomini,ma morì prematuramente e solo <strong>il</strong>grande stemma del salone ricordal’unione mai avvenuta delle due casate.La storia moderna segnala la cittàquale sede del soggiorno di VittorioEmanuele II che andava a incontrareGaribaldi a Teano <strong>il</strong> 26 ottobre 1860.Il Museo archeologico, collocato nelsettecentesco monastero di SantaChiara, esibisce la “Venere di Venafro”del II sec. d.C., raro esemplare di copiadi una Venere ellenistica pervenutacompleta di testa, e la “TavolaAcquaria” dell’acquedotto romano, diepoca augustea, che riporta l’editto diAugusto.Dopo aver ansimato lungo la scalinatache, costeggiando una cresta di roccia,si arresta nella corte del castelloPandone di Cerro al Volturno,arditamente aggrappato allo speroneda cui sembra levitare nello scenariodi una vista strepitosa sulla vallatasottostante, visitiamo a Scapoli <strong>il</strong>Museo permanente <strong>della</strong> zampognache espone cornamuse e zampognedi vari paesi, a salvaguardia epromozione <strong>della</strong> tradizione musicalelocale. L’antica arte pastorale <strong>della</strong>costruzione di questi strumenti afiato, nota già ai Sanniti, è vivissimain quest’area e inizia dalla scelta dellegno (ulivo, c<strong>il</strong>iegio, prugno, sorbo,pero) messo a stagionare. Il biografolatino Svetonio scriveva che Nerone sid<strong>il</strong>ettava con la zampogna e la leggendasostiene che la vittoria di GiulioCesare in Britannia sia stata favoritadalla fuga dei nemici spaventati dalsuono stridulo di questo strumento.Oggi la zampogna è assurta a rangodi strumento musicale, ut<strong>il</strong>izzata neiconcerti. Lungo <strong>il</strong> cammino di rondadi Palazzo Batt<strong>il</strong>oro, dove ha sede lasua bottega, un maestro zampognaroci intrattiene immergendoci inun’atmosfera natalizia.Il suono etnico <strong>della</strong> zampogna sifonde con quello <strong>della</strong> musica colta(arpa, oboe, clarinetto) originandoun genere musicale eclettico, tuttodedicato dall’Ecletnica Pagus allaterra molisana, che ci stupisce sotto learcate del castello baronale di Macchiad’Isernia, tuttora abitato dalla famiglia.Arroccata sulle “Morge”,Pietrabbondante custodisce lo scrignodel celeberrimo Santuario-Tempioitalico. Risalente al V sec. a.C., è la piùgrandiosa testimonianza <strong>della</strong> civ<strong>il</strong>tàsannitica, primo esempio di tempiocoperto al quale venne affiancato <strong>il</strong>teatro nel II sec. e successivamente <strong>il</strong>48


tempio grande. Il teatro, ancora oggiut<strong>il</strong>izzato per le rappresentazioni,presenta la peculiarità di quattro f<strong>il</strong>e dised<strong>il</strong>i scolpiti con forma anatomica inun unico blocco di pietra. Alle spalledel teatro i resti del basamento delTempio. L’intero complesso costituivaun imponente luogo di vita politica ereligiosa: nel Teatro si riuniva <strong>il</strong> Senatoe nel Tempio i sacerdoti offrivanosacrifici agli dei.L’attenzione alla tutela <strong>della</strong> natura ètestimoniata dalla Riserva NaturaleOrientata e Riserva <strong>della</strong> Biosferadi Collemeluccio-Montedimezzo,inserita nel programma MAB Unescoper l’alto valore naturalistico, cherealizza <strong>il</strong> Programma “L’uomo e labiosfera” per lo studio delle reciprocherelazioni tra l’uomo e <strong>il</strong> suo ambiente.Tra la vegetazione di abete bianco,cerro, faggio, carpino, frassino, colsottobosco di biancospino, agrifoglio,prugnolo, salice, nocciolo, meloe pero selvatico, trovano <strong>il</strong> lorohabitat cinghiali, lepri, martore,volpi scoiattoli, barbagianni, ghiri,ghiandaie e <strong>il</strong> gambero di fiume nelleacque del Trigno. Il museo del centrovisitatori espone una raccolta dei legnidelle foreste <strong>della</strong> zona, una di roccee minerali e una terza sezione ospitaesemplari <strong>della</strong> fauna locale.Dall’alto dei suoi 1200 metri dialtitudine, Pescopennataro conl’agglomerato di innumerevoli casein pietra realizzate dai suoi famosiscalpellini, domina la Valle del Sangro.Il Museo <strong>della</strong> Pietra nei Secoli ospita▶49


una sezione di 1600 manufatti in selceche testimoniano la presenza dell’uomo500.000 anni fa nell’agro di Rio Verde;un’altra sezione raccoglie una rassegnadi foto raffiguranti i portali, le chiese,i palazzi, le acquasantiere, le fontane,le cappelle gent<strong>il</strong>izie, le decorazionirealizzati dai famosi “maestri <strong>della</strong>pietra” in tutto <strong>il</strong> mondo. Oggi questatradizione è mantenuta viva da MarioLalli, raffinato scalpellino di cuiabbiamo visitato la bottega.Agnone, l’“Atene del Sannio” ebandiera arancione Tci, costellata dichiese (S. Emidio, gioiello dell’artebarocca) e palazzi nob<strong>il</strong>iari decoratida raffinati portali e chiavi di voltain pietra, vanta origini sannitetestimoniate dalla Tavola Osca del IIsec. a.C. Ma la sua fama nel mondorisuona con i rintocchi delle campane<strong>della</strong> Pontificia Fonderia Marinelliche da otto secoli perpetua la suaattività ed è l’unica sopravvissuta trale tante dinastie di campanari. Dallasua fucina sono uscite la campana diMontecassino e quella del Giub<strong>il</strong>eo. ▶50


52L’attiguo Museo storico esponeattrezzi, stampi e una serie di campanestoriche.La sera del 24 dicembre, al rintoccodel campanone di Sant’Antonio, nellecinque contrade del paese vengonoaccese le ‘ndocce (grandi torce) chei portatori caricano sulle spalle,protette da un mantello nero di lana,incamminandosi lungo <strong>il</strong> corso chesi trasforma in un fiume di fuoco,preceduti dalle donne coi bambiniche portano dolci. Grandi carri conpastori, pecore, buoi riproducentiscene di vita contadina chiudono lasf<strong>il</strong>ata. Giunti sulla piazza, si accende<strong>il</strong> falò <strong>della</strong> fratellanza in cui vienemetaforicamente bruciato tutto ciòche di negativo è avvenuto nel corsodell’anno. Realizzate con rami diabete bianco (che è leggero e resinosoe brucia fac<strong>il</strong>mente) del bosco diMontecastelbarone, scelti dallaForestale tra quelli malati o abbattuti,intercalati a fasci di ginestre secchelegati con lo spago, le ‘ndocce sono altedue o tre metri e talvolta ne vengonoassemblate insieme fino a venti, cheassumono la forma di ventaglio. Ipoderosi portatori esibiscono la lorovalentia e, senza mostrare lo sforzo,danzano e roteano sulla piazza comepavoni di fuoco. Auspici venivano trattiun <strong>tempo</strong> dal modo in cui le enormitorce bruciavano e scoppiettavano.L’ antica festa pagana legata al solstiziod’inverno che celebrava <strong>il</strong> fuoco comefonte di vita nella notte più lungadell’anno, intorno all’anno M<strong>il</strong>lesi trasforma nella festa del Natalecristiano, dedicata alla nascita diCristo luce del mondo, probab<strong>il</strong>menteperché con le fiaccole i contadini dallecampagne giungevano al paese perassistere alla messa di mezzanotte.La ‘Ndocciata nel 2011 ha ottenuto <strong>il</strong>riconoscimento di Patrimonio d’Italiaper la tradizione.Questo viaggio attraverso l’arte e lastoria dell’Alto Molise ha incrociatospesso le antiche autostrade d’erba<strong>della</strong> transumanza, di cui permangonotracce in quasi tutti i comuni: i tratturi.Tutelati come beni archeologici,


costituivano una rete infrastrutturaleche gli Aragonesi tracciarono nelXV secolo per consentire alla civ<strong>il</strong>tàpastorale appenninica <strong>il</strong> transitodegli armenti sfruttando i pascoliabruzzesi e del Tavoliere pugliese,per sv<strong>il</strong>uppare un sistema economicoche andava dall’allevamento ovinoalla commercializzazione <strong>della</strong> lana.I tre più importanti ricadenti nellaprovincia di Isernia sono <strong>il</strong> Celano-Foggia, <strong>il</strong> Castel di Sangro-Lucerae <strong>il</strong> Pescasseroli-Candela. Lungoquesti percorsi sono disseminatibeni naturalistici, architettonici emonumentali.Collocato fuori dalle grandi direttricidi traffico, questo territorio risulta pococonosciuto, ma si è preservato. Unapolitica territoriale di imprenditorialitàe sv<strong>il</strong>uppo strutturale e promozionale,che progetti <strong>il</strong> territorio per renderlofruib<strong>il</strong>e, può investire sul propriopotenziale, costituito anche diprodotti tipici che sono un vanto <strong>della</strong>provincia, come <strong>il</strong> tartufo bianco, lacui produzione costituisce <strong>il</strong> 40% diquella nazionale, ma l’assenza di unachiara denominazione di qualità eorigine ancora lo penalizza. ■RecapitiPro Loco Agnonewww.prolocoagnone.comTel. e fax: 086577249Presidio Turistico AgnoneTel. e fax: 086577722Presidio Turistico IserniaTel.: 0865441471 - 086544129053


Urbania: l’antica CastelduranteTesto e foto di Luciana Bernucci54


Situata nell’alta valle del fiume Metauro, a soli 15ch<strong>il</strong>ometri da Urbino, 50 da Pesaro e 60 da Fano,Urbania ha una storia antica e nob<strong>il</strong>e.OriginariamentedenominataU r b i n u mMetaurense, nel 280A.C. forse municipioromano,successivamente dal 1282,Castel delle Ripe, posto sulle collinee distrutto dai Ghibellini di Urbino,nel 1284 denominata Casteldurantedal legato pontificio GuglielmoDurante che ricostruì sulle rive delMetauro, infine Urbania, quandonel 1636 Papa Urbano VIII laelevò a città e diocesi "per la civ<strong>il</strong>tàdegli abitanti e la bellezza del luogo".Urbania è una cittadina vivace epiacevole da vivere. L’autenticità di sé,<strong>della</strong> sua storia e delle sue tradizioni,la cordialità e la spontaneità deisuoi abitanti sono la nota che lacontraddistingue e che insieme auna ricca proposta turistica, invitanoa soffermarsi e a tornare di nuovo.Possiede un prestigioso patrimonioculturale artistico e architettonico dalPalazzo Ducale al Teatro Bramante,dalla Cattedrale di San Cristoforo alMuseo Diocesano, <strong>il</strong> Barco Ducalee <strong>il</strong> Cimitero delle Mummie; unimportante tradizione sull’ artigianatolocale in primis l’arte <strong>della</strong> Ceramicache con le sue maioliche rese famosaUrbania fin dal rinascimento, e ogg<strong>il</strong>a tradizione di un <strong>tempo</strong>, con pregioviene riproposta dalle botteghe delluogo; un ricco e curioso ventaglio diproposte naturalistiche dagli itinerariin appennino alle attività del CEASan Martino in collaborazione con <strong>il</strong>Bosco dei Folletti; una cucina sapientee genuina che offre gustosi piatti nelrispetto delle tradizioni di un <strong>tempo</strong>.Questi elementi vivono in un'unicacornice di cordialità e spontaneità degliabitanti che in maniera determinantecontribuisce a far sentire l’ospite acasa. Nel ‘500 Casteldurante insiemea Urbino e Pesaro, produsse tra le piùbelle maioliche del Rinascimento.Nella cittadina metaurense ardevanoall’epoca oltre 40 forni per unacommittenza italiana ed europea espesso i maestri durantini lasciavanola patria per diffondere la loro arte. Il ▶55


durantino Cipriano Piccolpasso scrivenel 1548 “Li tre libri dell’arte del vasaio”dettando le regole e i segreti del farceramica.Da Visitare:Il Palazzo Ducale e i suoi tesori.Straordinario e sensazionale salirele scale del Palazzo affacciato sulfiume. Il grande complesso fuprogettato dall’architetto FrancescoDi Giorgio Martini nel 1470 con lacommittenza dei Montefeltro, quindidei Della Rovere, e successivamentefu completato dal geniale architettoGirolamo Genga. Le sue sale, sededel Museo Civico, ospitano dipinti,raccolte di ceramiche e terrecotte,incisioni tra cui la meravigliosastampa del Trionfo di Carlo V edisegni di artisti quali Raffaellinodel Colle e Federico Barocci. Da nonperdere le collezioni di grafica del‘900 e i due famosi globi geograficidi inestimab<strong>il</strong>e valore del 1541e 1551, del fiammingo GerhardKremer detto Mercatore, inventoredel sistema moderno delle carte56


nautiche. Visitare <strong>il</strong> museo permettedi scoprire, lungo un meravigliosopercorso, tutto <strong>il</strong> palazzo, dalle torricon la panoramica loggia sul fiumeMetauro fino alla rampa elicoidaleche collega le suggestive cantine, sededel Museo di Storia dell’Agricolturae dell’Artigianato. Al suo internouna curata mostra gli strumenti d<strong>il</strong>avoro più significativi dei cicli delgrano, <strong>della</strong> vite, del vino, corredatida immagini e schede.I testi deipannelli legano gli strumenti localialla storia più generale dell’agricolturaseguendone i successivi momentidi “grande trasformazione”: dallaprima rivoluzione agricola sinoall’età con<strong>tempo</strong>ranea. Il percorsomuseale-didattico si snoda attraversonumerosi ambienti che ospitanotini, torchi e botti, fino alla sezionededicata al lavoro del bottaio e allasaletta per la conservazione dei cibi; sigiunge infine alla affascinante rampadi Francesco di Giorgio Martini, dallaquale attraverso alcune aperture, sispazia su tutto <strong>il</strong> fronte del Palazzo ▶57


Ducale affacciato sul fiume Metauro.Nell’ex Palazzo Vescov<strong>il</strong>e, solenneedificio che trova origine nell’abbaziabenedettina di San Cristoforo delPonte. Qui è conservata una rara edocumentata raccolta di ceramicheche, grazie alle donazioni delcompianto ceramologo don CorradoLeonardi, comprende numerosiesemplari <strong>della</strong> tradizione durantinaurbaniesedal Medioevo alle epocherecenti.Non mancano nel percorso musealeimportanti testimonianze <strong>della</strong> storia<strong>della</strong> città, dai reperti archeologicia partire dall’epoca romana, alleargenterie, ai parati sacri, ai dipinti,agli affreschi. Il Museo ospita lesezioni di archeologia, argenteria,pinacoteca e ceramica di Castel delleRipe, Casteldurante e Urbania. Lasezione ceramica <strong>il</strong>lustra tecnichee st<strong>il</strong>i locali dal ‘200 al ‘900,esemplificati da vasi, piatti da pompa,brocche e catini, manufatti destinatial decoro architettonico, anfore,acquasantiere e altre opere d’arte. LaChiesa dei Morti, già Cappella Colafino al 1836, ornata da uno splendidoportale gotico, conserva al suointerno <strong>il</strong> Cimitero delle Mummie,noto per <strong>il</strong> curioso fenomeno <strong>della</strong>mummificazione naturale, dovuto auna particolare muffa che ha essiccatoi cadaveri succhiandone gli umori.Nel 1833 furono esposti, dietrol’altare, 18 corpi già mummificatiestratti dai sepolcri vicini, inseguito all’istituzione dei cimiteri ▶58


extraurbani per effetto dell’edittonapoleonico di Saint Cloud del 1804.Alla sistemazione dei corpi provvidela Confraternita <strong>della</strong> Buona Morte,fondata a Casteldurante nel 1567,sotto la protezione di S. GiovanniDecollato (all’interno <strong>della</strong> chiesaè visib<strong>il</strong>e una rappresentazione delSanto, opera di Giustino Episcopi).I suoi compiti erano di provvedereal trasporto gratuito e alla sepolturadei morti, specie degli indigenti,all’assistenza dei moribondi, oltrealla registrazione dei defuntiin uno speciale libro, fino alladistribuzione delle elemosine aipoveri. Le mummie di Urbaniaaccolgono <strong>il</strong> visitatore ognuna conla sua storia da raccontare: dallagiovane donna deceduta di partocesareo, a un giovane accoltellato inuna veglia danzante, e la mummiadello sventurato che, si racconta,fu sepolto vivo in stato di morteapparente. Il custode con piacere vinarrerà le incredib<strong>il</strong>i vicende di tuttii personaggi.La cattedrale Già chiesa abbazialedi San Cristoforo del Ponte (sec.IX), <strong>della</strong> quale rimangono la torrecampanaria romanica e alcune altretracce. Ristrutturata dal CardinaleBessarione, abate commendatariodi Casteldurante, che nel 1472 viportò la reliquia dell’omero di SanCristoforo in un’urna del Pollaiolo,fu rinnovata nella metà del ‘700dall’architetto Giuseppe Tosi, con unpregevole intervento neoclassico. Facorpo con la Cattedrale <strong>il</strong> Palazzo delVescovo (secc. XIV-XV), sede delMuseo Diocesano.Chiesa dello Spirito Santo - Tempiovotivo del bombardamentoAntistante alla cattedrale, già chiesadello Spirito Santo, <strong>il</strong> tempio fueretto per ricordare le vittime deldisastroso bombardamento aereosubìto da Urbania <strong>il</strong> 23 gennaio1944. All'interno Augusto Ranocchicommemora <strong>il</strong> luttuoso avvenimentocon un grande mosaico realizzatonell'abside (1969).Chiesa di Santa Caterina già chiesadegli ArtistiLa chiesa, sede <strong>della</strong> confraternitadegli artisti, ha un ingresso costituitoda due colonne doriche e fregi nelcornicione. All'interno la chiesa, tuttadecorata di stucchi e di affreschi, èper intero opera di artisti durantini,a cominciare da Taddeo Zandrini,architetto <strong>della</strong> chiesa (1522); gliaffreschi del soffitto raffiguranti lestorie di Santa Caterina sono di LuzioDolce, “Il trasporto di Santa Caterina”all’altare centrale è opera di DonninoBerti (1592). “60


Chiesa e convento di San FrancescoLa struttura più antica è del XIIIsec., <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e del ’400, macon impronta romanica; nell'atrioesterno si trova <strong>il</strong> portale attribuitoa Lorenzo Ghiberti. Fu ricostruitacompletamente nel XVIII sec. ed èconsiderata una riuscita espressionedel barocchetto marchigiano. Dinotevole interesse sono la grandepala dell’altare centrale di GiorgioPicchi “L’Assunzione <strong>della</strong> Vergine”(1582) e “L’Adorazione dei Magi”.Chiesa e convento di Santa MariaMaddalenaQuesto monastero -dimora dellemonache benedettine- è di anticafondazione (VII sec.). Nel 1576la chiesa e <strong>il</strong> complesso furonorestaurati. Vi si conserva, all’altaremaggiore, la celebre “Maddalenapenitente” di Guido Cagnacci (1637);agli altari laterali tele di MaurizioSparagnini e di Giuseppe Luzi (XIXsec.).Chiesa e convento di Santa ChiaraIl complesso, fondato nel ‘200 dalle ▶61


Damianite di Assisi, fu rimaneggiatonel 1626 e ha ospitato le Clarisse fino al1975. La parte più antica è affiancata alcorpo costruito dall’architetto ducaleGerolamo Genga (sec.XVI), ora sededell’Istituto tecnico commerciale pergeometri “Francesco Maria II DellaRovere”. L’interno è affrescato daLuzio Dolci e Giustino Episcopi;Chiesa del S.S.mo Crocifisso (dettadell’Ospedale) - Tomba dell'ultimoduca di Urbino.La chiesa, già oratorio <strong>della</strong> Nevenel ‘400, fu ricostruita agli inizi delXVII sec. dai frati Caracciolini (diS.Francesco Caracciolo), stab<strong>il</strong>itisi aCasteldurante per volere di FrancescoMaria II <strong>della</strong> Rovere, ai quali lo stessoduca affidò la biblioteca ducale. Ilconvento, ampiamente rimaneggiato,è oggi sede dell’ospedale, mentrela chiesa, restaurata nel sec. XVIII,conserva al suo interno pregevolidipinti, fra i quali una “Crocifissione”e la “Madonna con bambino” (o dellenuvole o popolarmente <strong>della</strong> neve),entrambi attribuiti a Federico Barocci(1604). Sotto una acquasantiera dialabastro, è custodito <strong>il</strong> sepolcro diFrancesco Maria II <strong>della</strong> Rovere,ultimo Duca di Urbino, che disposela sua sepoltura in questa chiesa(1631). La sua salma fu poi trafugatain circostanze ancora oggi misteriose.Santuario del S.S.mo Crocifisso diBattagliaPoco fuori dal centro di Urbania, indirezione Peglio, si trova <strong>il</strong> santuariodi Battaglia, così chiamato in onoredi Marino Antonio Battaglia daUrbania che volle edificare nel 1634un piccolo oratorio dedicato alCrocefisso. Al suo interno, sull’altarecentrale, è custodito <strong>il</strong> “SantissimoCrocifisso”, restaurato nel ‘700 daMartino Giovanni Doix. In seguitoad eventi miracolosi avvenuti nel1717, la devozione verso <strong>il</strong> SantissimoCrocefisso ebbe un grosso impulso e<strong>il</strong> complesso fu ampliato per renderlopiù ricettivo ai pellegrini. Dasettembre 2007 è visitab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> percorsoesterno <strong>della</strong> Via Crucis con le 15stazioni in ceramica realizzate dalloscultore Augusto Ranocchi.Oratorio del CarmineL’oratorio <strong>della</strong> Madonna delCarmine esiste almeno dal 1478;piccolo, mimetizzato tra le case,conserva un notevole altare costituitoda una cornice in travertino e sopraun affresco eseguito nei primi annidel ‘300 da Giuliano da Riminiraffigurante la “Madonna in Tronocon bambino”, qui trasportato nel1517 dalla contigua rocca abbattuta.Nel 1604 Giorgio Picchi decorò lepareti con le storie <strong>della</strong> vita <strong>della</strong>Madonna.62


Il barco ducale è situato a nordovest<strong>della</strong> Città, a 1 km dal centroin direzione Sant’Angelo in Vado.Fondato nel 1465 per volere diFederico da Montefeltro, era uno de<strong>il</strong>uoghi preferiti di Francesco Maria IIDella Rovere ed era spesso definito“viridario”.Questo era un parco venatorio edoffriva al Duca una possib<strong>il</strong>ità diristoro spirituale oltre che di svagofisico. Il sito è collegato al PalazzoDucale da un miglio di fiumeche cavalieri e dame risalivanoin barca. All’interno vi si trovavaun piccolo convento trecentescodi frati francescani minori, dettiZoccolanti, costruito a ridosso delfiume Metauro. Venne ampliatosuccessivamente (1594 - 96) pervolere dell’ultimo duca, FrancescoMaria II Della Rovere che, a volte visi fermava a desinare o a dormire –forse è per questo che, erroneamente,si identifica <strong>il</strong> Barco con la residenzaestiva ducale.63


Dal 2 al 6 gennaioUrbania diventa la Città <strong>della</strong> Befana:<strong>il</strong> Sindaco come ogni anno, ad iniziomanifestazione, consegnerà allaBefana in persona le chiavi <strong>della</strong>città invitando i presenti a seguirlaper tutti i giorni <strong>della</strong> festa in unacittadina davvero trasformata: <strong>il</strong> Vialedei Balocchi, la Piazza del Cioccolato,l'Emporio <strong>della</strong> Befana e tutte le viedel suggestivo centro storico sarannoriempite con centinaia e centinaia diCalzette Colorate, Befane Volanti,Sf<strong>il</strong>ata di Befane, la Calza piùlunga del mondo e ancora giochi,musiche, spettacoli e tanti stand dienogastronomia perché la Befananon mangia solo dolcetti ma ama lespecialità locali.Toc toc? Chi è? Benvenuti a Casa<strong>della</strong> Befana! Tutti i bambini,e nonsolo, potranno entrare nella sua casaper consegnare la propria letterinao sussurrare all'orecchio <strong>della</strong>dolce nonnina e lei... sarà prontaa raccontare fiabe, storielle <strong>della</strong>tradizione e regalare a tutti calzettepiene di dolci.Tra gli eventi più attesi la Discesavolante <strong>della</strong> Befana: la vecchinaarriverà in volo dai tetti tutti ipomeriggi in due appuntamentialle ore 16,00 e alle ore 17,00 dallaTorre campanaria e dal campan<strong>il</strong>edel Duomo per dare <strong>il</strong> benvenutoal pubblico con un volo di 36 metriaccompagnato da musica, giochi d<strong>il</strong>uce e fuochi d'artificio...uno spettacolo unico da tenere tutticon <strong>il</strong> naso all'insù!■Info Pro Loco Urbania:Tel. 0722317211prolocourbania@<strong>libero</strong>.ito al sito www.labefana.comInfo Ut<strong>il</strong>i:Area attrezzata sosta camper dietroi lcomplesso monumentale delBarco. Acqua, pozzetto, elettricita'.GPS N 43° 40' 43.32" - 12° 30' 43.73".Palazzo Ducale, Museo Civico,Biblioteca, Museo dell’Agricoltura:Tel.0722.313151 orario matt.Ore 10-12 pom.Ore 15-18 chiuso lunediChiesa delle Mummie:feriali una visita guidataalle ore 11,30 ed alle 16,30Domenica e festivi: mattini10,30- 12 pom. 15,30 – 18,00Museo Diocesano:Da mercoledì a domenica:10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00Chiuso <strong>il</strong> lunedì e martedìFesta <strong>della</strong> befana:Info Pro Loco Urbania0722317211prolocourbania@<strong>libero</strong>.ito al sito www.labefana.comPunto IAT - UrbaniaL' Ufficio Informazioni eAccoglienza Turistica di Urbaniaè aperto in inverno:da lunedì a sabatodalle 9.00 alle 13.00e domenica dalle 10.00 alle 13.00sabato e domenicaanche dalle 15 alle 18.Come arrivare:Da Nord e Sud:prendere l'autostrada A14 e uscire aFano. Prendere direzione Roma poiUrbino Fermignano quindi Urbania.Da Sud Ovest (Roma – Perugia):Prendere la strada Flaminia indirezione Fano. Uscire a Furlo,Calmazzo quindi seguire leindicazioni per Urbania.Da Ovest (Firenze):Prendere la strada E45, dopo l'uscitadi S. Giustino, prendere la stradaSS73Bis verso Urbania.65


L’Ecomuseo <strong>della</strong> Civ<strong>il</strong>tà Palustre (Ravenna)A V<strong>il</strong>lanova di BagnacavalloTesto e foto di Pier Francesco Gasperi66


Anticamente la Bassa Romagna era territorioacquitrinoso, da cui la denominazione “Padusa”.La nostra regione, primadelle grandi bonifichedell’ultimo secolo, eradisseminata di zoneumide facenti parte di unricco complesso idrografico: stagnie zone acquitrinose dell’entroterra,aree deltizie, piallasse e basseretrodunali. Tale realtà territorialeoffriva una vegetazione spontaneapregiata, adatta a ut<strong>il</strong>izzi vari.In questa realtà, nel XIII secolo,sorge <strong>il</strong> paese di “V<strong>il</strong>lanova delleCapanne” vicino ad una via alzaia osu di un terrapieno. Il paese nel 1400si sv<strong>il</strong>uppa verso l’argine sinistrodel fiume Lamone, “Re di tutte lebonifiche <strong>della</strong> zona”. Le abitazionisono disposte in borgate a pettine,lungo una strada che collega i territoridi Bagnacavallo e Mezzano, un <strong>tempo</strong>non solo dimore, ma laboratori doveuna popolazione laboriosa e genialeha svolto per lungo <strong>tempo</strong> un’attivitàdi tipo artigianale, che l’ha resa notaanche oltre confine.Il forestiero che si trovava a percorrerela strada sopra citata, fino a poco<strong>tempo</strong> fa, avvertiva automaticamentela singolarità dell’attività locale, svoltain ogni cort<strong>il</strong>e e sulla soglia dellecase, ed era invitato ad ammirarela qualità e la grande varietà <strong>della</strong>produzione. Stuoie di diverse misuree qualità, graticci, legacci, funicella,impagliatura delle sedie, scope divario tipo, panciotti, sporte, ciabatte,pantofole, cappelli, uscivano dallemani capaci e svelte delle nostreartigiane che intrecciavano ab<strong>il</strong>mentele erbe palustri arricchendo ognimanufatto con trame diversedettate dalla creatività individualeche lasciava sempre spazio a nuovevariazioni.Tale attività, oggi in estinzione, ebbeinizio parallelamente al sorgere diV<strong>il</strong>lanova,raggiungendo i livelli piùimportanti per qualità e quantità allafine del 1800. Seguendo i dettamidell’industrializzazione, negli anni‘50 la produzione venne a perderein parte la finissima qualità deimanufatti a favore <strong>della</strong> quantità e ▶67


<strong>della</strong> moderna tendenza <strong>della</strong> moda,per concludersi definitivamente neglianni ‘70 con l’avvento delle materieplastiche.Le materie prime ut<strong>il</strong>izzate, reperib<strong>il</strong>inell’ambiente circostante, eranoprimariamente cinque varietàdi erbe palustri (canna, stiancia,carice, giunco, giunco pungente).Complementari alle erbe erano <strong>il</strong>egnami nostrani come <strong>il</strong> pioppoe <strong>il</strong> salice. Le opere di sramaturae di sfalcio, eseguite da vecchi ecompetenti vallaroli, timorati da unrispetto quasi sacrale nei confrontidell’ambiente vallivo, fonte del lorosostentamento, erano fondamentaliper mantenere un equ<strong>il</strong>ibrioambientale, oggi completamentea rischio per la mancanza di dettiinterventi.Ut<strong>il</strong>izzare questi prodotti spontanei<strong>della</strong> valle non solo non danneggiaval’ambiente, ma gli sfalci stagionalifavorivano la vita <strong>della</strong> palude eagevolavano la migrazione e la sostadegli uccelli.Un’importante caratteristica ambientalelocale, ormai completamente e stinta,ma un <strong>tempo</strong> diffusissima, era lacostruzione rurale in canna palustre.Si tratta dell’unica costruzionedell’uomo ad impatto ambientale“zero”, che si intergra armoniosamentecol territorio, sia nelle zone umide siain quelle rurali e periferiche, ed è daconsiderarsi una “casa <strong>della</strong> natura”,pari alle tane degli animali o ai nididegli uccelli.In contrapposizione agli attuali criteridi edificazione dei grandi agglomeratiurbani, violenti ed invasivi non solonei confronti del suolo ma anche delcielo, <strong>il</strong> capanno ha <strong>il</strong> grande pregiodi fondersi con l’ambiente. Questesplendide costruzioni, realizzatein canna palustre con tecnicheancestrali, che arricchivano la cortedi ogni tenuta o podere rurale,furonout<strong>il</strong>izzate prima come abitazioni,in seguito come luoghi di lavoro,ricoveri per attrezzi o animali,conserve o cantine ineguagliab<strong>il</strong>i, ederano diffusissime sul territorio <strong>della</strong>Bassa Romagna.Il MuseoL'Ecomuseo inizia la sua attivitàdi ricerca e recupero nel 1985, conla finalità primaria di salvare edocumentare un bagaglio di capacitàe valori legati alla vita vissuta fra terrae valle. Particolare attenzione va alle ▶68


antiche tecniche di lavorazione delleerbe palustri, sv<strong>il</strong>uppatesi dal XIVsecolo fino agli anni settanta, nellapiccola comunità di V<strong>il</strong>lanova diBagnacavallo.L’opera di ricerca, portata avanti dalgruppo di ricerca dell’AssociazioneCulturale Civ<strong>il</strong>tà delle Erbe Palustri,evidenzia l’esigenza di non disperdereuna varietà di tecniche di lavorazionedi valore estremo, patrimoniogenerazionale che, estinguendosi,porta con sé un’arte specifica, sipotrebbe dire unica, di intrecciare etramare le erbe di valle, con le solemani o con l’aus<strong>il</strong>io di rudimentaliattrezzi.Il Centro recupera incastri, intrecci,tessiture, trame, torsioni, f<strong>il</strong>ature,realizzati con le vegetazionispontanee delle zone umide, cioè erbee legnami da ut<strong>il</strong>izzo che crescevanonell'ambiente circostante.Mai più nessuno al mondo tramerà cosìQuesta realtà museale, unica nelsuo genere, è allestita in un edificioscolastico costruito alla fine del XIXsecolo. È organizzata in sei ambienti, aiquali si aggiungono un piccolo stagno ▶70


<strong>il</strong> bagaglio inalterato delle capacitàmanipolative delle erbe palustri);4.attrezzatura originale e produzioneclassica v<strong>il</strong>lanovese dell’intera gammadei manufatti (periodo 1850-1970);5.retrospettiva fotografica;6.Mostra permanente I giochi di unavoltaUltimo baluardo d'Europa perquanto riguarda le arti manuali<strong>della</strong> lavorazione delle erbe palustri,<strong>il</strong> centro viene inserito comecomplemento didattico per i progettidi educazione ambientale e negliitinerari relativi alle acque internenazionali, ed in particolare alleescursioni nel Parco del Delta del Po.Il Museo si compone di quattrosezioni espositive ed un laboratoriofunzionante. Le sezioni sono diviseper settori e cicli produttivi:◉ Sezione <strong>della</strong> canna◉ Sezione <strong>della</strong> carice e del legnonostrano◉ Sezione <strong>della</strong> tifa e del giunco◉ Sezione bonifica e trasporti◉ Murales (ricostruzione ambientale)e una sala didattica. Specializzato invisite guidate, <strong>il</strong> Centro non si proponecome un immob<strong>il</strong>e contenitore dicimeli, ma si avvale di un progettodinamico, proponendo l'antropologiacome materia viva e non comesemplice esercizio <strong>della</strong> memoria.L'itinerario comprende:1.sala didattica con audiovisivi: Glisfalci e le raccolte, I Capen, La vita lagente di un paese;2.antropizzazione del territorio: Lebonifiche del Lamone;3.ricostruzioni ambientali chepresentano momenti di vita e d<strong>il</strong>avorazione delle cinque erbe valliveprimarie e del legno nostrano,paleria e sramatura (laboratorio delletecniche ottocentesche presentatodagli ultimi artigiani che detengonoI capanni dell'EtnoparcoPresso l'edificio che ospiterà la futurasede dell'Ecomuseo <strong>della</strong> Civ<strong>il</strong>tàPalustre di V<strong>il</strong>lanova di Bagnacavallo(sito in via Ungaretti 1), è in faseavanzata di allestimento una vastasezione di didattica all'apertodenominata Etnoparco "V<strong>il</strong>lanova delleCapanne".In occasione dei lavori di allestimentodell'Etnoparco, l'AssociazioneCulturale Civ<strong>il</strong>tà delle Erbe Palustriha organizzato un corso aperto alpubblico per l'apprendimento <strong>della</strong>tecnica ottocentesca <strong>della</strong> costruzionedegli edifici in canna palustre: lacapanna-cantina, <strong>il</strong> capanno classico,<strong>il</strong> ricovero per le barche in valle e <strong>il</strong>casotto di campagna. Il corso ha messodirettamente a contatto gli intervenuticon l'ultimo maestro capannaio <strong>della</strong>72


Bassa Romagna, con lo scopo di riuscirea tramandare questo bagaglio tecnico,altrimenti destinato a scomparire persempre.Nel mese di Apr<strong>il</strong>e 2007 <strong>il</strong> corsoè entrato nella sua fase finale: lacostruzione di strutture minori, ma alcon<strong>tempo</strong> culturalmente importanti,quali paretagli, pollai e gabinetti.All'interno delle costruzioni in cannapalustre tipiche <strong>della</strong> bassa romagna,sono state ricostruiti gli ambienti tipidel secolo XIX, che permettono alvisitatore di comprenderne la funzione.L'Etnoparco è visitab<strong>il</strong>e gratuitamentenelle stesse date e modalità <strong>della</strong> sedeespositiva, dove è esposta la collezioneriguardante questo affascinante paeseche ha saputo vivere in commistionecon la natura, facendo di questo legameuna ricchezza unica in tutto <strong>il</strong> mondo.▶73


Cantiere apertoIl Cantiere Aperto è <strong>il</strong> coordinamentodegli artigiani esperti nell’artedell’intreccio e dell’ut<strong>il</strong>izzo dellevegetazioni spontanee delle zoneumide Ravennati, Bolognesi,Ferraresi e <strong>della</strong> Valle del Lamone.Il nucleo iniziale, coordinato da unpiccolo gruppo, ha reso possib<strong>il</strong>e laricerca, lo studio e <strong>il</strong> recupero <strong>della</strong>produzione classica v<strong>il</strong>lanovese del1850 – 1950; periodo individuatocome attendib<strong>il</strong>e e interessante, nellamemoria delle fonti, per quantità evarietà di manufatti. Inizia così l’operadi recupero e salvaguardia di unbene oramai immateriale, in quantol’attività di produzione locale cessanegli anni settanta.La prima serie di consultazioni, resepossib<strong>il</strong>i grazie alle competenze e alleconoscenze del primo informatore,l’artigiano Barangani Valeriano, ha74


visto la disponib<strong>il</strong>ità di circa cinquantapersone, capaci di lavorare le erbepalustri. La scelta delle persone allequali affidare l’opera di recuperodelle materie prime, delle fasi <strong>della</strong>conservazione e <strong>della</strong> preparazionedelle erbe e <strong>della</strong> ricostruzione deimanufatti tradizionali, ricadde suquei lavoranti che detenevano ancora<strong>il</strong> bagaglio inalterato delle tecnicheo erano mestieranti specializzati dimanifatture specifiche. Le importantitestimonianze del primo informatore,fecero emergere una realtà vasta ecomplessa, che necessitava di unimpostazione chiara e didattica;perciò fu necessario impostareimmediatamente sia la ricerca delpatrimonio culturale che <strong>il</strong> recuperoper cicli produttivi. All’improvvisamorte del primo informatore, <strong>il</strong>primo nucleo di ricerca aveva giàun autonomia che gli consentivadi continuare l’opera di recupero ericostruzione, in quanto affiancato daartigiani che in passato erano stati tutt<strong>il</strong>avoranti del laboratorio Barangani.Il secondo informatore fu AmletoMarescotti che partecipò al CantiereAperto, fino alla sua dipartita, comemembro attivo nel settore specificodelle stie e delle sedie. Il gruppo diricerca e <strong>il</strong> Cantiere Aperto sono <strong>il</strong>nucleo centrale e i fondatori dell’Associazione Culturale Civ<strong>il</strong>tà delleErbe Palustri e del Museo, che ha comemissione <strong>il</strong> recupero <strong>della</strong> tradizionelocale con particolare attenzione alletecniche ottocentesche di lavorazionedell’erba di valle, portate avanti dagliunici artigiani che ancora detengono <strong>il</strong>sapere e <strong>il</strong> bagaglio tecnico dell’arte ditrasformare f<strong>il</strong>i d’erba e foglie, materienob<strong>il</strong>i di f<strong>il</strong>iera corta, in sporte,cappelli, calzature, scope, corde,stuoie, borse e panciotti, arricchiti daintrecci preziosi. L’ecomuseo, oggi,conserva 2500 reperti, fra originalie ricostruiti, che recuperano laproduzione classica del periodo 1850– 1950, ed è anche l’ente di tutela edi recupero del capanno romagnolo,nonchè dell’arte dei maestri capannairavennati.▶75


Le CapanneAll’Etnoparco “V<strong>il</strong>lanova dellecapanne” sono state ricostruite,tramite corsi di partecipazioneaperta, da Agostani Alvaro, allievodel maestro Rosetti, le stupendecostruzioni rurali in canna palustretipiche <strong>della</strong> nostra terra, realizzatecon assoluta fedeltà usando leoriginali tecniche ottocentesche.Così come i soci che sostengonol’associazione, gli artigiani chepartecipano al Cantiere Apertoprestano da sempre la loro opera inmaniera volontaria, e costituiscono<strong>il</strong> laboratorio didattico e divulgativoche caratterizza e distingue l’attivitàl’ecomuseale dalle consuete raccolteetnografiche.Grazie alla intensa attività di mostree laboratori e all’organizzazionedi eventi, l’Associazione CulturaleCiv<strong>il</strong>tà delle Erbe Palustre, seguendouna linea etica affine alle f<strong>il</strong>osofieecomuseali, ha creato una suaeconomia sostenib<strong>il</strong>e che gli permettedi finanziare una vivace attivitàannuale.Orari di aperturaSettimanale:lunedì, martedì e sabatodalle 9.30 alle ore 13.30.Reperib<strong>il</strong>ità:giovedì dalle 9.30 alle 17.30;venerdì dalle 9.30 alle 13.30.Aperture domenicali:prima domenica di marzo,apr<strong>il</strong>e e maggio e seconda domenicadi settembre dalle 10.00 alle 18.00.Info museo diretto tel. 0545-47122Info:Ufficio Informazioni TuristicheBagnacavalloIndirizzo: Piazza <strong>della</strong> Libertà, 4Bagnacavallo - 48012 (RA)Tel: 0545 280898Fax: 0545 280859E-ma<strong>il</strong>:turismo@comune.bagnacavallo.ra.itCome arrivareDa nord o sud autostrada A14 poidiramazione per Ravenna uscitaBagnacavallo.Chi vuole percorrere strade statalipuò ut<strong>il</strong>izzare i collegamenti da Forlìo Faenza direzione Ravenna - Russi -Bagnacavallo.A circa 8 km da Bagnacavallo indirezione est. Seguire le indicazionidal centro città e sulla Strada SanVitale a ridosso del fiume Lamone. ■77


WakatobiUn angolo di paradiso in mezzo al nullaTesto di antonella Fiorito78


Se sognate spiagge bianchissime da cartolina,barriere coralline, mare incontaminato e infinitedistese di coralli, ma soprattutto fondali mariniricchi di flora e di fauna, Wakatobi è <strong>il</strong> posto chefa per voi.Se sognate spiaggebianchissime da cartolina,barriere coralline, mareincontaminato e infinitedistese di coralli, masoprattutto fondali marini ricchi diflora e di fauna, Wakatobi è <strong>il</strong> postoche fa per voi.Si trova in un piccolo arcipelago a sudestdi Sulawesi, la grande isola a formadi stella al centro dell’Indonesia, nelMar di Banda. Il nome Wakatobi èun acronimo formato dalle primes<strong>il</strong>labe delle quattro più grandiisole dell’arcipelago: Wangi Wangi,Kaledupa, Tomia, Binongko.Insieme formano <strong>il</strong> Parco Marinodi Wakatobi, creato nel 1996, <strong>il</strong> piùgrande d’Indonesia dopo quello diTaka Bonerate con una superficie di1,39 m<strong>il</strong>ioni di ettari.Dichiarato dall’Unesco riserva<strong>della</strong> biosfera del mondo, nelWakatobi Marine National Park cisi può immergere in uno dei reef piùincontaminati <strong>della</strong> terra. Ci sonoben 900 specie di pesce di barrierae 750 specie diverse di coralliabitano queste acque cristalline eincontaminate su un totale di 850 nelmondo. Otto ch<strong>il</strong>ometri quadrati diparadiso con spiaggia bianca ed unostraordinario house reef a 20 metridal Resort.La spettacolarità delle immersioni aWakatobi è costituita dall’incredib<strong>il</strong>ediversità e colori del reef che presentaun’intensa vita sottomarina.Adagiato su una spiaggiabianchissima, bordata di palmee situato sull’isola di Onemobaa,<strong>il</strong> Wakatobi Dive Resort è l’unicoresort presente all’interno del Parco.Proprio di fronte al resort si troval’area più bella per le immersioni,una lunga parete ricchissima dimagnifici coralli. Questa zonapero’ non è solo un luogo dovefare immersioni mozzafiato, findall’inizio, infatti, l’obiettivo è statoquello di creare un Dive Resortche facesse sentire i sub parte di unprogramma di tutela ambientalee culturale. A tal scopo è stato ▶79


costituito <strong>il</strong> Wakatobi CollaborativeReef Conservation Program, che hapermesso a questo paradiso tropicaledi diventare una delle aree marineprotette a finanziamento privatopiù grandi del mondo. Entro l’annoverrà inoltre ultimato un Museogalleggiante che dovrebbe ospitareoggetti storici e simboli culturalidel popolo Wakatobi, in particolarequelli <strong>della</strong> comunità etnica Bajo,oltre ad includere collezioni di variespecie di vita marina che si trovanoin questo mare.Le barriere coralline di Wakatobisono estese e ancora inesplorate. Isiti d’immersione sono numerosie tutti incontaminati, ricchi di vitaanche alle basse profondità. Decine isiti, tutti fac<strong>il</strong>mente accessib<strong>il</strong>i e cheoffrono biodiversità marine, colori euno splendore naturale incredib<strong>il</strong>ee le infinite distese di coralli nonpotranno che entusiasmare isubacquei, anche i più esperti.Wakatobi, che J.Cousteau ha definito«probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> più bel sito di80


immersione del mondo » è un postoideale anche per chi ama le macro:ovunque si posi lo sguardo si trovaun’insolita creatura da immortalare,come i cavallucci marini pigmei, ipesci ago e i granchi del corallo molle.E poi a seguire enormi molluschi,coralli variopinti, spugne tubolari,anemoni, ventagli marini, gorgonie,nudibranchi, pesci scorpione, pescifoglia e pesci coccodr<strong>il</strong>lo, un veroe proprio caleidoscopio di colori eanimali. I coralli in tutta quest’areasono semplicemente fantastici, icoralli duri sono ovunque, le spugne,<strong>della</strong> grandezza di una persona, sonomolto belle e i ventagli di mare sonoalti 2-3 metri.Wakatobi è una meta adattasoprattutto a turisti e subacquei,amanti <strong>della</strong> natura e alla ricerca diimmersioni spettacolari lontano dallafolla, dal consumismo e dalle metepiù frequentate. Qui si sperimentala bellezza selvaggia di un paradisoremoto pur vivendo dentro unastruttura 5 stelle.▶81


Un altro atollo di grande bellezzaè l’isola di Hoga. Su dei pinnacolisommersi, vi si trovano branchi dibarracuda, giant trevallies, snappers eaqu<strong>il</strong>e di mare. Gli abitanti di questaisola sono esperti nella lavorazionedel ferro e nella fabbricazione deipugnali tradizionali indonesianikriss,con la lama ricurva, prodottiancora con le antiche tecnicheancestrali. Anche questa piccola isolaa sud di Binongko, offre pareti copertedi splendidi coralli e si possonoavvistare tartarughe, jackfish, pesciscorpione, pesci pipistrello e razze.Fa parte degli atolli a sud est diWakatobi. Disabitato e diffic<strong>il</strong>e daraggiungere, i suoi banchi di corallosono in perfetto stato e crescono foltidappertutto. Sulle pareti esterne diquesti atolli si incontrano branchidi grandi pesci: tonni, napoleoni,jackfish e aqu<strong>il</strong>e di mare, spugne abar<strong>il</strong>e, gorgonie e grandi branchi difuc<strong>il</strong>ieri e jackfishSe non vi spaventa un viaggio cosi’lungo e disagevole (ma avventurosoe affascinante) e avete <strong>il</strong> budgetnecessario, non perdete <strong>tempo</strong>:andateci di corsa perchè Wakatobiè veramente un posto fantastico, unvero paradiso tropicale : i paesaggiincredib<strong>il</strong>i, le numerose spiagge dacartolina, le baie deserte e i bellissimiatolli disabitati sono quanto di megliopossa offrire <strong>il</strong> sudest asiatico. Il Tour ▶82


Operator che organizza <strong>il</strong> viaggio inItalia è la Nosytour di Torino.Un consiglio: se al ritorno passate perl’aeroporto di Singapore e ne avete<strong>il</strong> <strong>tempo</strong> vale la pena di usufruiredi due servizi gratuiti messi adisposizione dall’aeroporto. Un tourguidato <strong>della</strong> città ed un servizionavetta aeroporto- centro-aeroportostudiato per favorire lo shoppingnegli innumerevoli mercatini ecentri commerciali. Da non perderesono anche i giardini di orchidee ela batterfly house dove si possonovedere volare in libertà le farfalletropicali.84


Informazioni ut<strong>il</strong>i:Come arrivare:Il 21 Maggio 2009, <strong>il</strong>ministro indonesiano del trasportoinaugurato <strong>il</strong> Mtahora aeroportosull'isola di Wangi Wangi. Ora èservito da Susi Air, da Kendari, lacapitale provinciale. Voli regolaricollegano <strong>il</strong> Wakatobi a Denpasar ea Bali.Quando andare :La stagione adattaper <strong>il</strong> diving è breve, marzo-apr<strong>il</strong>ee ottobre-novembre, negli altriperiodi dell’anno <strong>il</strong> mare è troppomosso, essendo Wakatobi nella zonadi transizione tra i due monsoniprincipali. Luglio e agosto sono i mesicon minor visib<strong>il</strong>ità ma con maggiorpossib<strong>il</strong>ità di incontrare i grandianimali marini per la presenza delplancton. Le immersioni sono adatte atutti i tipi di subacquei, la temperaturadell'acqua varia tra i 25° e i 30°.Diving Center: le immersioni esnorkeling sono svolte con barcheveloci che possono ospitare fino a 10persone ciascuna.Documenti: passaporto con validitànon inferiore a 6 mesi. Visto dientrata: si può ottenere in Italiaoppure all’aeroporto di arrivo, costo25 USDInfo: www.wakatobi.com■85


Il meraviglioso quadr<strong>il</strong>atero Unescoè più forte del terremotoTesto di Riccardo Rolfini86


Proprio <strong>il</strong> nostro grandefiume è al centro delQuadr<strong>il</strong>atero Unescoche racchiude bellezzearchitettoniche epaesaggistiche di grande r<strong>il</strong>evanzatanto da essere riconosciuta ciascunaper la sua peculiare identità comePatrimonio dell’Umanità. Il Progettoè stato presentato <strong>il</strong> mese scorso dalministro Piero Gnudi e <strong>il</strong>lustrato invari momenti che si susseguirannofino al prossimo anno per“contrastare possib<strong>il</strong>i effetti negatividel terremoto di maggio sul turismoe superare la flessione estiva dettatadalla crisi economica, cogliendotutte le opportunità di sv<strong>il</strong>upporappresentate dall’industria dellevacanze e <strong>della</strong> cultura”.Entra in funzione anche <strong>il</strong> sito webdedicato al quadr<strong>il</strong>atero:www.quadr<strong>il</strong>aterounesco.com“Un quadr<strong>il</strong>atero più forte del terremoto”, conquesto impegnativo biglietto da visita si presentanosul palcoscenico del turismo sostenib<strong>il</strong>e le RegioniEm<strong>il</strong>ia Romagna, Lombardia e Veneto.In senso antiorario, <strong>il</strong> nostro percorsoparte da Bologna e sale a nord-estverso Ferrara e Rovigo, belle dasole ma ancora tutte da conoscerenei loro territori del Delta del Po.Poi, verso occidente, ecco Mantova,con i suoi laghi, la sua città ducalee le sue piste ciclab<strong>il</strong>i (una arrivafino al lago di Garda), e la vicina“Città ideale di Sabbioneta”. Ultimequattro tappe a sud: Regio Em<strong>il</strong>ia frapassato (Canossa e la sua Mat<strong>il</strong>de)e futuro (gli spettacolari, enormie leggeri Ponti di Calatrava); poiModena la ducale e <strong>il</strong> suo territorioterremotato; Ferrara, la città degliEste, <strong>della</strong> gastronomia che profumadi Rinascimento e di angu<strong>il</strong>le delDelta, ma anche orrib<strong>il</strong>i ferite portatedal sisma al Castello e a Palazzo deiDiamanti, a Schifanoia (Una Deliziache schivava, evitava la noia) e nellaCertosa monumentale.In due parole, riservandoci didedicarle apposito spazio, Bolognaè città metropolitana e sede <strong>della</strong>più antica Università del Mondo.Nella sua provincia, è contenuto un ▶87


gioiellino ferito anch’esso dal sisma,che si chiama Pieve di Cento. Il nostro“Quadr<strong>il</strong>atero” parte proprio da qui.Pieve di Cento ha scelto di restarepiccola, di non far crescere <strong>il</strong>numero degli abitanti, di risponderecon restauri immediati alle ferite,numerose e importanti, inferte dalterremoto di maggio, di rintuzzaregli assalti di super e iper mercati,di affidarsi alle botteghe artigianalie gastronomiche sotto i porticimedievali, di aprire subito museidanneggiati e programmare anchequest’anno <strong>il</strong> suo Carnevale fondatosugli “Sp<strong>il</strong>li”, i gettiti, a sorpresa everticali, di coriandoli e giocattoli.Pieve ha un sindaco giovane e<strong>il</strong> mitico Giulio Bargellini, unmecenate “a tutto campo” attivosia in patria, dove ha costruito, alposto di un s<strong>il</strong>os granario, <strong>il</strong> MuseoMagi “delle eccellenze artistiche estoriche”, sia in Africa, in Kenia, dovesostiene “missioni”, ospedali, scuole eadozioni a distanza. Giulio Bargellini,88


em<strong>il</strong>iano puro sangue, imprenditorefondatore<strong>della</strong> OVA (industriadi prodotti elettrici), collezionistadi favolosi pezzi d’arte antichi emoderni, ha ultimamente ospitatonel suo Museo le opere salvate dallaCollegiata di Santa Maria Maggiore,deturpata dal sisma e contenente, frale altre opere, la “Assunzione <strong>della</strong>Vergine” <strong>della</strong> pittrice rinascimentaleLavinia Fontana, <strong>il</strong> miracoloso “CristoCrocifisso” del ‘300, i capolavoridi Guido Reni, dello Scarsellino, e,naturalmente di Giovanni FrancescoBarbieri, detto “Guercino”, nato aCento a fine ‘500. Al grande pittoreè stata dedicata oggi la “pedalata deicapolavori del Guercino”, con tappe aPieve, a Cento, Corporeno e Renazzo(14 ch<strong>il</strong>ometri in bicicletta da nondimenticare).A Pieve la vita è lenta, la bellezzaè a volte nascosta, come unastraordinaria serie di cort<strong>il</strong>i, “rivelati”in una deliziosa pubblicazione delComune, e presenti in alcune case▶89


delle vie Risorgimento, San Carlo eLuigi Campanini. Altri edifici comele Porte di accesso, fabbricati pubblicie privati sono ancora transennati, macostituiscono la testimonianza di unaciv<strong>il</strong>tà secolare. E, al di là del Reno,attraversato da un ponte, ecco cento,l’altra faccia <strong>della</strong> medaglia, una veracittà antica e moderna, industrialee fiera delle sue tradizioni culturali,gastronomiche e “goderecce”,come <strong>il</strong> famoso Carnevale, unicoriconosciuto nel mondo comeaff<strong>il</strong>iato a quello di Rio de Janeiro.Imperdib<strong>il</strong>e , in una delle domenichedi febbraio, la partecipazione alfantasmagorico e allegrisssimo corsomascherato. Probab<strong>il</strong>e, nel 2013lo spostamento <strong>della</strong> sf<strong>il</strong>ata dallevie del centro a quelle periferiche.Il Carrnevale, comunque, come <strong>il</strong>Quadr<strong>il</strong>atero Unesco, continua.Pieve e Cento sono ad egual distanzada Ferrara, da Bologna e da Modena,ed a queste città riserveremosuccessivi “viaggi nel post-terremoto”.Una puntata speciale sarà dedicata aduna realtà naturalistica di importanzanazionale, <strong>il</strong> delta del Po, diviso,e non senza problemi e conflitti,fra le Regioni Veneto e Em<strong>il</strong>ia, ele Province di Ferrara e Rovigo.Ora, proseguiamo sulla rotta delnuovo “Quadr<strong>il</strong>atero Unesco”, lungol’affascinante e problematico corso delPo. Da Ferrara e Rovigo lo risaliamosf<strong>il</strong>ando davanti alla storica “IsolaBianca” di Pontelagoscuro, isola nellaquale la Corte Estense si deliziava90


diavolerie, che, sui loro natanti egommoni veloci e non identificab<strong>il</strong>i,saccheggiano di giorno, e soprattuttola notte, <strong>il</strong> patrimonio ittico locale, acominciare dagli enormi “s<strong>il</strong>uri” chepiacciono molto ai buongustai deipaesi dell’Est.Proposta fluviale 2: due ore per 12euro fra spiagge e oasi naturali , isole,e golene colme di pioppeti, con visitaall’Isola degli Internati. Lungo la riva,a valle, due “piccole capitali del Po”,entrambe martoriate dal sisma, ma infase di recupero: Guastalla con <strong>il</strong> suomercato del sabato e la imponenteReggia, e Gualtieri, la cittadinalegata al grande pittore naif del‘900, Ligabue, cui è dedicato anchel’accogliente complesso dell’albergoristorantedi piazza IV Novembre,dove la cucina è storia ed arte, doveregnano la zucca, la polenta, <strong>il</strong> risotto,<strong>il</strong> lambrusco, <strong>il</strong> pane e o cappellacciripieni.seguendo la rappresentazione delleopere letterarie di Torquato Tasso eLodovico Ariosto, a volte interpretatedagli stessi autori.Si risale <strong>il</strong> Po, preferib<strong>il</strong>mente sullariva sinistra, la veneta poi lombarda,ma , all’altezza <strong>della</strong> mantovanaViadana, si passa <strong>il</strong> lungo ponte cheporta direttamente nella reggianaBoretto, <strong>il</strong> cui campan<strong>il</strong>e sovrastal’argine del fiume e <strong>il</strong> paese è addossatoalla golena, ormai senza paure. Ilsuo porto turistico fluviale ospitala grande motonave Stradivarius edaltre più piccole ma adatte a solcare<strong>il</strong> fiume in ogni stagione. La piùmoderna è la motonave Padus cheospita fino a 80 persone, di cui 56a tavola nell’apposito salone. Variele proposte per navigare sul Po,Mincio e Laghi di Mantova. Nel girodi un’ora, nelle domeniche da apr<strong>il</strong>ea settembre, si assaggia l’ambiente,si incontrano i “predatori del Po”,pescatori armati di canne e ignoteTorniamo sul fiume. La Proposta 3<strong>della</strong> motonave Padus è per noi,sentimentali, imperdfib<strong>il</strong>e. Ciporta a visitare Brescello e Boretto,alla scoperta dei luoghi dove sonostati ambientati i famosi f<strong>il</strong>m deipersonaggi di Giovannino Guareschi,parmense da fiume anche lui.Nell’intera giornata, dedicata a “Ciaksi gira”, un’ora di navigazione e <strong>il</strong>resto a conoscere <strong>il</strong> municipio delsindaco Peppone, la parrocchialedi Don Cam<strong>il</strong>lo, <strong>il</strong> portico con <strong>il</strong>campanone piombato di notte suPeppone, <strong>il</strong> carro armato americanonascosto in un campo, le strade dellecorse in bicicletta fra i due eternirivali, i musei dedicati a “Pepponee Don Cam<strong>il</strong>lo”, quello a Guareschi,la chiesa del Crocefisso parlante e lechiesette sommerse e quelle salvatedai progetti cementificanti chenascevano allora. A Brescello, magiadel cinema, si possono ancor oggiincontrare <strong>il</strong> parroco e <strong>il</strong> sindaco,impersonati da abitanti del luogo,cultori di storie vere e invenzion<strong>il</strong>etterarie. Sul battello si può anche▶91


prenotare <strong>il</strong> pranzo, rigorosamenteem<strong>il</strong>iano e spesso con pesci di acquadolce. In paese, invece, ristorantie trattorie propongono tortellinidell’arciprete, lambrusco del sindaco,carrello dei bolliti, pesci di fiume e d<strong>il</strong>ago, salumi prelibati e dolcetti conmostarde e castagne.La Proposta 5, invece, percorre <strong>il</strong>fiume fino alla foce con <strong>il</strong> Mincio,entra nella Conca di navigazione, perrisalire, attraverso <strong>il</strong> Parco naturaledel Mincio, e sfociare nei laghi diMantova, con breve visita di un’ora,a piedi. La città dei Gonzaga e delMategna val bene una sosta più lunga,da effettuarsi magari in bicicletta,attraverso Oasi rubate alla inquinanteCartiera Burgo, , lungo i Laghi:Superiore, che d’estate si riempie difior di loto bianco-rosa, Di Mezzo einferiore ricchi di fauna acquatica,vogatori, pont<strong>il</strong>i di attracco, e siti chesvegliano la memoria, come la localitàSparafuc<strong>il</strong>e che richiama la storia diRigoletto, tragico buffone alla corteducale; o <strong>della</strong> maga-indovina mantoche, per fondare questa città stregata,pose <strong>il</strong> suo antro nel “bus dal gat”,una tana nella palude del Lago diMezzo. Vicino c’è anche Andes, patriadel poeta romano Virg<strong>il</strong>io celebratoda Dante Alighieri. In mezzo a<strong>il</strong>aghi, la città con <strong>il</strong> Castello di SanGiorgio, la Reggia dei Gonzaga, labas<strong>il</strong>ica palatina di Santa Barbara, laDomus Nova:, la torre mozzata dalterremoto di maggio e <strong>il</strong> gigantescoPalazzo Ducale, sede <strong>della</strong> Pinacotecae visitab<strong>il</strong>e, dopo <strong>il</strong> terremoto, adesclusione <strong>della</strong> “Camera degli sposi”del Mantegna, tutta da restaurare.Mantova è città dalle due facce. Unaaccoglie pedoni e ciclisti con grandeaffetto, l’altra ha <strong>il</strong> marchio del suocittadino più <strong>il</strong>lustre, <strong>il</strong> corridoreautomob<strong>il</strong>istico Nuvolari, e, inauto, tutti corrono, anche accantoo sulle piste ciclab<strong>il</strong>i non protette.Quelle consigliate sono due: la“Ciclovia Mantova-Peschiera”, che,in 42 ch<strong>il</strong>ometri, porta fino al lagodi Garda attraversando luoghi92


splendidi come la risorgimentaleGoito, e <strong>il</strong> Parco Sigurtà di Valleggiosul Mincio; e la Ciclovia Mantova-Sabbioneta lunga 47 ch<strong>il</strong>ometri, cheparte dal rinascimentale Palazzo delte e raggiunge la città patrimoniodell’Unesco, traversando la sabaudaCurtatone, e Il verde Parco regionaledell’Oglio,dove, in località Torre,si attraversa <strong>il</strong> ponte in barche chesostengono un tavolato di legno.A Sabbioneta, dove si arriva per lastrada Vitelliana e l’Eremo secentescodi San Remigio, si entra per PortaVittoria e si torna a vivere comemezzo m<strong>il</strong>lennio fa. Ci troviamo inun luogo d’arte singolare, forse unico,forse una “città ideale” progettatada Vespasiano Gonzaga e con lacostruzione dell’Incoronata delPalazzo Ducale, con lo splendidoTeatro Olimpico e musei, palazzi eluoghi indimenticab<strong>il</strong>i.Da Sabbioneta <strong>il</strong> tour del“Quadr<strong>il</strong>atero dei siti unesco”torna in Em<strong>il</strong>ia, in provincia diReggio, riattraversa <strong>il</strong> Po a Borettoe attraversa la via Em<strong>il</strong>ia per finirenelle “Terre di Mat<strong>il</strong>de”, in localitàSan Bartolomeo”, fra le prime dolcicolline appenniniche, a 500 metrisul mare, fra i paesi di Cavriago e diQuattro Castella.Abbiamo fatto un salto, all’indietro nel<strong>tempo</strong>, di m<strong>il</strong>le anni, e qui ritroviamouno dei castelli <strong>della</strong> potentissimacontessa Mat<strong>il</strong>de, proprio quello,di cui ora vediamo solo le rovine,davanti al quale l’imperatore EnricoV dopo tre giorni di digiuno etremante dal freddo, fece atto disottomissione al Papa Gregorio VII,che lo aveva scomunicato facendoglimancare <strong>il</strong> potere del comando. A S.Bartolomeo abbiamo anche oggi unincontro con una testa incoronata,quello con gli architetti qui inviatidal principe di Galles, Carlo futurore d’Ingh<strong>il</strong>terra. Il team “The princeof Wales Alumini” è emanazione di“The prince Foundation”, istituzionecreata direttamente dal PrincipeCarlo che raggruppa una serie diiniziative anche didattiche, finalizzateal recupero dei valori umani, unascuola di pensiero che mette l’uomoe la sua storia al primo gradino <strong>della</strong>scala dei valori.In via del Casinazzo, al posto di unagrande discarica attiva fino agli anni’80, <strong>il</strong> progetto inglese ha realizzato,cinque anni fa, un Resort da sogno,intitolato a Mat<strong>il</strong>de, con golf 18buche, spa per <strong>il</strong> nostro benessere ealbergo con <strong>il</strong> ristorante “Il Conc<strong>il</strong>io”,adiacente alla Club House, dovegustare le delizie <strong>della</strong> cucina tipicareggiana. Il Resort si presenta comeun borgo italiano, immerso nelverde, ispirato all’architettura padanadell’800, dove è naturale ritrovare laqualità <strong>della</strong> vita.▶93


APPUNTAMENTI:Alcuni appuntamenti enogastronomici di novembre edicembre, secondo <strong>il</strong> programmadel “Wine Food Festival Em<strong>il</strong>iaRomagna- “Terra con l’anima” ,nelle province del Quadr<strong>il</strong>atero,reso noto da APT regionale.“Degusta l’Opera: la Traviata e <strong>il</strong>november Pork”, <strong>il</strong> 17-18 e 24-25 novembre e a Parma, Zibello,Polesine e Roccabianca.A Reggio, “Parmigiano Reggianoin mostra nelle Terre di Canossa”,continua a Bibbiano e Reggio.A Campagnola, <strong>il</strong> 16 dicembre,l’incredib<strong>il</strong>e, avvolgente “Cicciolod’oro”, un intero paese cuoce inpiazza i ciccioli del maiale.A Modena e a Salvarola Terme,Sassuolo e Castelnuovo Rangone,l’1 e 2 dicembre, <strong>il</strong> “Superweekenddel Superzampone”.A Imola: Il Baccanale dal 3 al18 novembre, con degustazionidi cibi e vini, nel centro storico<strong>della</strong> città bolognese, esperienzagastronomico-musicale.A Bologna, in novembre impazzala Tartufesta sulle Colline, aSavigno, Sasso Marconi, e altrelocalità.94


NUMERI UTILI:Per info e pacchetti turistici promozionalidedicati al “QUADRILATERO UNESCO” fra leregioni Em<strong>il</strong>ia Romagna, Veneto e Lombardia :www.quadr<strong>il</strong>aterounesco.comAzienda Promozione turistica Em<strong>il</strong>ia Romagna,Unione di prodotto Appennino e Verde, Cittàd’arte, cultura e affari, Terme, salute e benessere:info@aptservizi.com;Gualtieri (RE): Albergo ristorante Ligabue,piazza IV Novembre 6, info@hotel-ligabue.itBrescello: Ufficio turistico:ufficioturismo@comune.brescello.re.it; Portoturistico fluviale di Borettoinfo@infrastrutture fluviali.itSan Bartolomeo (RE): “Mat<strong>il</strong>de di CanossaGolf Spa Hotel Resort : golfcanossa@<strong>libero</strong>.itwww.mat<strong>il</strong>dedicanossaresort.itMantova: IAT, piazza Mantegna:info@turismo.mantova.it;Parco naturale del Mincio: info@parcodelmincio.itEscursioni in bicicletta: uisp@mantova.itPieve di Cento (BO) e Cento (FE):www.pieve.provincia.bo.itristoranti: Buriani dal 1967, trattoria Amici delrugby, Hotel <strong>della</strong> Pieve-brasserie La pallida lunaMuseo Magi : info@magi900.come museo.bargellini@ova.itcultura@pieve.provincia.bologna.it;Cento: cultura@comune.cento.fe.itmuseo Ferruccio Lamborghini:info@lamborghinicalor.it.AREE DI SOSTA CAMPER E CARAVAN:A Cento, nell'agriturismo “La Casa diCampagna”, con servizi e allacciamenti (10posteggi a 11 € al dì; a Bologna, in via Beverara,accanto al Negozio del Campeggiatore; aBoretto (RE) in via Europa, zona cimitero, alivello del Po; a Brescello, sempre sul grandefiume, punto sosta in piazzale Volontari del Po,vicina alla chiesa di Don Cam<strong>il</strong>lo; a Guastallia,nella Corte dei Gonzaga sul Po, area con 6 posticamper in pieno centro, in via Becchiavini. ■95


Alla scoperta del Portogallo…con lo smartphone96


Una guida turistica realizzati con porfido e installati contenuti, senza mai perdere di vistainnovativa, a portata nel pavimento delle maggiori l'essenza e le storie dei luoghi. Si trattadi smartphone, città portoghesi, i turisti muniti di di una straordinaria dimostrazionesempre aggiornata: <strong>il</strong> smartphone potranno infatti scaricare di come, nella comunicazione, siaturismo tradizionale una speciale guida elettronica, per possib<strong>il</strong>e unire esperienza, creatività,si rinnova sposando le più avanzate scoprire le innumerevoli attrazioni tradizione e novità.tecnologie <strong>della</strong> telefonia mob<strong>il</strong>e che la terra lusitana ha da offrire. Un modello da seguire ed esportare incon la nuova iniziativa lanciata da<strong>Turismo</strong> de Portugal per promuovere<strong>il</strong> Portogallo e le sue straordinarieInnovazione e rispetto per la tradizioneconvivono in questa pionieristicainiziativa pensata da <strong>Turismo</strong> detutto <strong>il</strong> mondo: nel corso dei prossimianni, la promozione del Portogallotravalicherà infatti i confini nazionalibellezze.Portugal che coniuga l’ut<strong>il</strong>izzo per giungere nelle maggiori città delAttraverso speciali codici QR creativo <strong>della</strong> tecnologia per veicolare mondo.■97


Un nuovo modo per viaggiaree scoprire l’Italia con <strong>il</strong> TciCreare e condividere itinerari, ut<strong>il</strong>izzando la tecnologia CloudIl Touring Club Italianopresenta “Strade d’Italia”,un volume esclusivo maanche una piattaforma ut<strong>il</strong>ee divertente, per organizzaree condividere i propri viaggi. Unservizio che unisce la passione peri viaggi di una comunità online dioltre 70.000 iscritti all’esperienzadi una redazione di professionisti.Collegandosi al sito www.touringclub.it i visitatori non registrati potrannoaccedere a tutti gli itinerari pubblici.Creando un account, gli utentipotranno costruire i propri itinerarioltre a visionare, commentare e votarequelli sv<strong>il</strong>uppati dalla community.Infine a chi deciderà di diventare socio,oltre a ricevere l’esclusivo volume, saràriservata un’esperienza web unica,con una vasta scelta di itinerari,selezionati appositamente dal Touringper scoprire le meraviglie nascostedel territorio italiano. Percorsi lungole principali arterie turistiche italiane,arricchiti da descrizioni dettagliatedei punti di interesse, compresi i postidove fermarsi a mangiare, i musei ele attrazioni turistiche. I contenutisaranno visualizzab<strong>il</strong>i e scaricab<strong>il</strong>inei formati leggib<strong>il</strong>i dai navigatorigps come Garmin, TomTom, etc econsultab<strong>il</strong>i tramite Google Earth.Per i dispositivi mob<strong>il</strong>i è già attivauna versione del sito ottimizzata persmartphone e tablet. Strade d’Italiaut<strong>il</strong>izza la piattaforma cloudGeoCMSper gestire la comunità di utenti sumappa, fornire i servizi cartografici ele funzioni di creazione e condivisionedegli itinerari.■98


Varsavia, una città per curiosiTesto e foto di Antonio Castello100


La vera essenza del viaggiatore è rappresentata dallacuriosità. Sono convinto, infatti, che solo coloroche riescono a ficcare <strong>il</strong> naso nelle cose più ripostedi una città, alla fine potranno dire di conoscerlaveramente.Non si potrà maisostenere che bastavisitare <strong>il</strong> Colosseo,la Torre Eiffel o<strong>il</strong> Bing Ben perconoscere Roma, Parigi o Londra.Così come non basta essere statisulla Piazza del Mercato Vecchioo al Castello Reale per dire che siconoscere Varsavia. E ancora nonbasterà dire, soltanto perché si sonovisitati i monumenti simbolo, che unacittà è più bella di un’altra. Un vecchioadagio popolare recita che sono iparticolari a fare la differenza. E aVarsavia <strong>il</strong> vero viaggiatore, di motiviper soddisfare la propria curiosità netrova molti. A cominciare da simbolo<strong>della</strong> città: la Sirena. Sono sparsedappertutto e nessuno sa quante ce nesiano veramente.La Città Vecchia ne è piena: si trovanosulle facciate, negli stemmi o sulla rosadei venti. Decorano i palazzi comunalie sono fatte in diversi materiali: unicanel suo genere è la sirena realizzata dielettroimmondizia, collocata davantiall’ingresso del Museo <strong>della</strong> Tecnica.Un’altra curiosità è costituita dapiazza <strong>della</strong> Canonica dove, oltre allacampana, impregnata di leggende, sierge un palazzetto la cui larghezza èquella di una semplice finestra. Unostratagemma che consentiva di evitare<strong>il</strong> pagamento di imposte altissime,calcolate sulla larghezza <strong>della</strong> casa,misurata dalla parte <strong>della</strong> stradaprincipale.Ovviamente l’abitazione è molto piùampia <strong>della</strong> finestra, ma si sv<strong>il</strong>uppatutta nel retro dalla parte <strong>della</strong> Vistola.Girando per Varsavia, capita spessodi imbattersi in vecchi lampionia gas ancora funzionanti. Sonoallacciati all’impianto del gas e sonostati lasciati lì appositamente pertestimoniarne l’uso quando la luceancora non esisteva. Curiosità percuriosità vale la pena accennareanche al fatto che <strong>il</strong> 21°00’ meridianoest, è detto anche di Varsavia, perchépassa per la città e più precisamenteè determinato dalla linea che uniscela torre dell’orologio del Palazzo▶101


Jablonowscy con un p<strong>il</strong>astro, altopoco più di un metro, racchiuso da unartistico recinto in ferro battuto, postodavanti al Palazzo dell’Opera. Mentreuna curiosità assoluta è rappresentatadal Fotoplastikon che nato nel 1901,si trova ancora sul sito in cui fucollocato la prima volta. Il dispositivo,che ha più di cent’anni, presenta lefotografie stereoscopiche di tutto <strong>il</strong>mondo a cavallo del XIX e XX secolo.Si possono ammirare, tra le oltre 3000foto antiche che lo comprendono,quelle, ad esempio, dell’apertura delCanale di Suez, <strong>della</strong> spedizione aSpitsbergen o dell’insurrezione diVarsavia. I Varsaviani lo hanno sempreconsiderano un luogo magico, tantoche negli anni ’50 e ’60 gli innamorati sidavano qui appuntamento e nel localeascoltavano la musica jazz, all’epocaproibita dal regime. Moltissimi sonoanche i tabernacoli, realizzati inmassima parte durante l’occupazionee l’insurrezione di Varsavia, quandole chiese furono bombardate. Oggise ne contano per la città oltre 800102


e alcune sono anche di gran pregio.Meno numerose, ma di grande effettoscenico sono invece le casette d<strong>il</strong>egno che di tanto in tanto capita divedere soprattutto a Nuova Praga, unquartiere periferico <strong>della</strong> città, nontroppo considerato ma che oggi, conuna miriade di localini, soprattutto pergiovani, si sta fortemente rivalutando.Un’altra proposta che potrei suggerirenon è fra quelle maggiormenteentusiasmanti. Ciononostante unavisita assolutamente da non perdere èquella al Cimitero antico di Pawazki.Sorto nel 1790, custodisce statue emedaglioni di notevole valore artistico.Rappresentano l’arte cimiterialeclassica, la secessionista e la sculturamoderna.Nella parte posteriore del cimitero sitrova <strong>il</strong> Viale di Merito, dove riposanoi luminari <strong>della</strong> cultura polacca:scrittori, attori, compositori, cantanti,pittori. Qui si trova anche la tomba deigenitori di Fryderyk Chopin. Quandoun luogo è particolarmente protetto,soprattutto da sguardi indiscreti, einaccessib<strong>il</strong>e ai più, favorisce semprela nascita di storielle e leggende.A Varsavia uno di questi luoghi èrappresentato da un edificio notocome la “Casa del Partito” o “CasaBianca” ovvero la sede del ComitatoCentrale del Partito Unico Polacco deiLavoratori.Per decenni proibito all’accessodei cittadini finì inevitab<strong>il</strong>menteper alimentare storie rivelatesisuccessivamente solo frutto <strong>della</strong>fantasia popolare. Si diceva, ad esempioche possedesse corridoi sotterranei chelo collegavano al Palazzo <strong>della</strong> Culturae <strong>della</strong> Scienza, dono dell’UnioneSovietica al Paese satellite, o che unbinario ferroviario segreto giungessefino a Mosca per salvare da situazionidi pericolo i dignitari politici. Oggi èdivenuto <strong>il</strong> Centro polacco degli Affari,ospita numerose società di capitali e,orgoglio per noi italiani, vi ha sede laFerrari. Una curiosità è rappresentatadal ristorante “Segretari” arredatoin st<strong>il</strong>e socialista, dove è possib<strong>il</strong>emangiar bene in un clima da mensadei tempi <strong>della</strong> Repubblica Popolaredi Polonia. A Varsavia non è neppureraro imbattersi in resti di edificifortificati. E’ quello che rimane <strong>della</strong>cosiddetta Citta<strong>della</strong> o Fortezza diVarsavia, costruita dai russi a cavallodel XIX e XX secolo, che comprendeva29 forti situati tutti intorno alla cittàDopo <strong>il</strong> 1945 la maggior parte diqueste sono cadute in rovine e nonpiù restaurate. Qualcuna, però, è statarecuperata e destinata ad usi diversicome <strong>il</strong> Forte M (Mokotow) che ospitaun club musicale o <strong>il</strong> Forte di Bem, unacostruzione circondata da un fossato,cui si accede da un ponte d’acciaio,che dà un’idea abbastanza reale<strong>della</strong> funzione di queste costruzioni.Tutti conoscono le vicende dell’ultima<strong>della</strong> guerra e tutti sanno quante equali distruzioni ha dovuto patire <strong>il</strong>popolo polacco. E in particolare gliebrei che sono stati quasi interamentesterminati.E, allora, le ultime curiosità di questagrande e bella città le dedichiamoproprio a questa parentesi di storia.Nel 1940, i nazisti intenzionati più chemai a distruggere <strong>il</strong> popolo ebraico,costruì a Varsavia <strong>il</strong> Ghetto, circondatoda un muro alto 3,5 metri, nel qualecostipò 450 m<strong>il</strong>a ebrei. Di questi 300m<strong>il</strong>a furono deportati a Treblinka,100 m<strong>il</strong>a morirono di fame e i restantigiustiziati sul posto. Oggi non esistepiù nulla, ma a testimonianza diquesto assurdo martirio e dell’esistenzadi questo luogo rimangono i confini,delimitati da scritte in ghisa murate sulmarciapiede e un frammento del murocollocato sulla parte di un edificioadiacente. Per ricordare la presenzadi tanti ebrei in città (oggi ce ne sonopochissimi), oltre alla serra per palme,risalente al 1929 e recentementeingrandita, è stata collocata al rondòde Gaulle una palma artificiale, alta15 metri, facente parte del progetto“Saluti dal Viale di Gerusalemme”.Una iniziativa originariamentecontestata, ma oggi quasi da tutticondivisa. L’ultima curiosità non èancora visib<strong>il</strong>e e riguarda i sotterranei<strong>della</strong> Città Vecchia. Tra non molto inquesti luoghi, che rappresentano lefondamenta su cui è stata ricostruitala città nuova, sopravvissuti alladistruzione <strong>della</strong> guerra, ci sarà unitinerario turistico intitolato “CantineCulturali <strong>della</strong> Città Vecchia”, doveci saranno da vedere un’esposizionerelativa all’archeologia, alla storia e allesue leggende di Varsavia. ■103


ASSOCIAZIONE CAMPEGGIATORI TURISTICI D’ITALIAMembro <strong>della</strong> F.I.C.C. Federazione Internazionale del Campeggio e del CaravanningCostituita con D.M. 9 marzo 1940 – Associazione senza fini di lucro – Già A.C.C..P. Fondata <strong>il</strong> 13 apr<strong>il</strong>e 1932TESSERAMENTO A.C.T.ITALIA 2013Al via campagna tesseramento 2013 tra persone accomunate dalla passione per <strong>il</strong> “<strong>Turismo</strong> del movimento”,che si rivolge a Club già costituiti ed a quelli in via di formazione su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale.La nostra Federazione opera socialmente e culturalmente, per valorizzare <strong>il</strong> ruolo del Campeggiatore nellaconsapevolezza che lo stesso rappresenti un turismo evoluto, consapevole e rispettoso <strong>della</strong> gente e dei luoghivisitati.Il Campeggiatore Turistico nel suo peregrinare mira alla crescita e alla formazione del proprio nucleo fam<strong>il</strong>iareattraverso la conoscenza e l’approfondimento.Specialmente nella fase attuale di crisi economica profonda, ci sembra prioritario rappresentare chi tiene altii valori del servizio civico, impegnandosi per valorizzare <strong>il</strong> paesaggio, le comunità locali (specialmente quelleminori), la natura, l’arte e la storia, i beni culturali.Ricordo che la tessera A.C.T.ITALIA è portatrice dei seguenti significati:• Certifica l’Aff<strong>il</strong>iazione alla Federazione del Club di appartenenza;• Certifica l’Appartenenza alla Federazione del singolo Socio di ogni Club federato;• Certifica la titolarità <strong>della</strong> Camping Card International (CCI), emanata dalla F.I.C.C. <strong>il</strong> cui costo è incluso nella tesserasociale, quindi a costo zero;• Funge da documento di riconoscimento, universalmente riconosciuto negli esercizi e nei campeggi convenzionati con laCCI sparsi in tutto <strong>il</strong> mondo;• è una polizza di assicurazione sulla responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e per se e per altri, anch’essa riconosciuta universalmente;dà diritto a vantaggi, agevolazioni, convenzioni, servizi su tutto lo spettro di attività che la Federazione raggiunge a favoredei propri tesserati;• Offre servizi legali, fiscali, amministrativi ai propri Club ai quali mette a disposizione <strong>il</strong> portale web, www.actitalia.it perinformarsi sulle attività federali e dei Club, che volessero pubblicizzare i propri programmi.Il Consiglio Direttivo anche per l’anno prossimo ha deciso di mantenere invariata la quota <strong>della</strong> TesseraACTItalia, pari ad € 7,00, pertanto, tesserarsi significa dare un sostegno concreto alla Federazione per attuareprogetti ed iniziative a favore di tutto <strong>il</strong> comparto, oltre ad avere diritto a partecipare alla vita democraticadell’associazione.Un Caro saluto a tutti,Pasquale ZaffinaPresidenza: Viale G. Massaia, 39 – 00154 ROMA – 065140979 – 336739885 e-ma<strong>il</strong> archzaffina@tin.ite-ma<strong>il</strong> info@actitalia.it Sito web: http://www.actitalia.it – C.F. e P.I. 08470670012104


105


Prossimi appuntamentiAl via l'undicesima edizione del“Mercatino degli Angeli”Quest’anno, nelle seidate che vanno dal18 novembre al 9dicembre 2012, aSordevolo si rinnoval’appuntamento con uno degli eventiinvernali più attesi e rinomati delBiellese, capace di attrarre 20m<strong>il</strong>anell’edizione 2011: <strong>il</strong> Mercatino degliAngeli, giunto alla sua undicesimaedizione.Il paese viene decorato con luci edecorazioni natalizie e con quattrogrossi angeli in bambù, simbolo dipace e amore.Gli espositori, circa 160 nelle seidate del 2011, vengono ospitati nellecaratteristiche 22 casette in legnoo nei loro banchetti decorati conaddobbi natalizi sono disposti per levie del paese ed offrono un suggestivospettacolo natalizio.Passeggiando tra i banchetti e lecasette potrete trovare esposti oggettidi artigianato, dolci leccornie e molteidee regalo.C’è poi un punto ristoro presso <strong>il</strong>quale potete scaldarvi con vin brulè,caldarroste e cioccolata calda.Visitare <strong>il</strong> Mercatino degli Angelivuole anche dire visitare <strong>il</strong> piccolopaese di Sordevolo, con <strong>il</strong> suoMuseo <strong>della</strong> Passione, le sue stradeaddobbate e le sue attrattive naturali.Significa anche scoprire la sempliceospitalità e cordialità dei suoiabitanti, assaporare la buona cucinadei numerosi ristoranti.Visitare Sordevolo vuole dire scoprirela Valle Elvo con le sue bellezzenaturali e l’accoglienza che le suestrutture turistiche offrono.Info: www.<strong>il</strong>mercatinodegliangeli.it ■106


Mercatini di Natale nel BorgoÈ uno dei momenti dell’anno più emozionanti… quando le fragranze dellebevande calde, delle spezie e <strong>della</strong> pasticceria natalizia aleggiano nell’ariafondendosi e confondendosi con la musica e le antiche tradizioni dell’Avvento.In attesa <strong>della</strong> festa piùamata dell’anno, Sabato 8 eDomenica 9 Dicembre 2012le vie del Borgo di Lazzatetorneranno a dipingersi<strong>della</strong> calda ed accogliente atmosferanatalizia, curata nel dettaglio d<strong>il</strong>uci, colori, musiche ed addobbi,dei famosi Mercatini di Natale,divenuti ormai un appuntamentofisso pre-natalizio per decine dimigliaia di interessati.Le vie del borgo e la piazza con lecasette in legno, amorevolmentedecorate, proporranno una grandevarietà e originali idee regalo:addobbi e oggetti in ceramicae vetro, decorazioni, presepi,ghirlande, angioletti, bambole fattea mano, cere…Saranno inoltre presenti standgastronomici in cui ci sarannocaldarroste, frittelle, dolci,cioccolata calda, vin brulé,salumi, formaggi… e tante altreprelibatezze enogastronomiche.Il Natale è prima di tutto la festadei più piccoli, infatti i Mercatinidi Natale di Lazzate dedicanoparticolare attenzione ai bambinicon giochi, giostrine, spettacolidi strada, distribuzione di dolci eghiottonerie…Inoltre un vero Babbo Natalericeverà i bambini, raccogliendole loro letterine, sotto un alberoluccicante e un sottofondo musicalefestoso che creeranno un'atmosferaprenatalizia indimenticab<strong>il</strong>e.… per le vie del Borgo un treninoallieterà grandi e piccini…… e un fitto calendario di eventie incontri allieteranno <strong>il</strong> pubblicodi ogni età: esposizioni, concerti,spettacoli, sf<strong>il</strong>ate...Il Borgo di Lazzate, vestito a festaper l’occasione, saprà affascinarechiunque…■ORARI MERCATINI:Sabato 8 dalle ore 11:00 alle 19:00Domenica 9 dalle ore 10:00 alle19:00Informazioni: www.lazzate.com107


I re del freestylealla conquista dell’AlpeDal 22 dicembre 2012 al 2 marzo 2013, una stagione di eventinell’Alpe di Siusi Snowpark (Alto Adige/Südtirol)Il regno del freeski e dellosnowboard, disseminato ditermini che ai non avvezzialla materia suonanodavvero poco fam<strong>il</strong>iari,prevede in realtà solo unamanciata di regole fondamentalie tutte rientrano nel campo deldivertimento, <strong>della</strong> sicurezza e<strong>della</strong> sana follia.L’Alpe di Siusi Snowpark,uno tra i più belli d’Italia erecentemente nominato per gliSnowparkAwards, le incarna tutte.Con un totale di 1500 metri inlunghezza, conta 60 struttureadatte per ogni livello, una easyline, una medium line e una proline.Ben 24 strutture possonoessere superate direttamenteuna dopo l’altra, facendoneprobab<strong>il</strong>mente la line più lungadelle Alpi.Inoltre, la Wood Line prevede chele strutture siano costruzioni inlegno che aumentano anno dopoanno la dotazione del parco.Tutto questo può gettare ipresupposti per salti ed evoluzionial limite delle possib<strong>il</strong>ità umanema, grazie al lavoro accurato ditre shaper esperti, l’Alpe di SiusiSnowpark è uno dei più sicuri intutta la regione alpina. In questoscenario l’inverno è come un circoche scrive <strong>il</strong> cartellone dei proprispettacoli direttamente sulla neve.E’ ancora presto per conoscere idettagli ma qualche anticipazionef<strong>il</strong>tra tra le righe, a partire dall’Alpedi Siusi Snowpark Opening, che <strong>il</strong>108


22 dicembre 2012 toglie <strong>il</strong> velo allastagione, scoprendo le strutturerinnovate e gli ultimi arrivi, conmusica e BBQ.Il 5 gennaio 2013, kNight Ride,Ski e Snowboard Contest nelcentro del paese di Castelrotto,ai piedi dell’Alpe di Siusi, aprela gabbia dei leoni e lanciaun’appassionante sfida all’ombradel celebre campan<strong>il</strong>e, con musicaed aftershow party.Il 2 febbraio 2013, Schlern Games,best-trick jibbing SnowboardContest, per i riders di tutte lecategorie nell’intera area dellosnowpark, con BBQ e musica.I concorrenti eseguono le loromigliori evoluzioni su ogni sortadi ostacolo, seguiti dai giudici.Infine, <strong>il</strong> 2 marzo 2013, <strong>il</strong> Big AirStyle all’Alpe di Siusi: <strong>il</strong> RaiffeisenSki King è un freeski contestadatto ai praticanti di tutte lecategorie.La giornata si apre con unjib contest nella parte altadello snowpark e prosegue nelpomeriggio con una kicker sessionnella parte bassa. Tra salti dabrivido ed evoluzioni da capogiro,musica e BBQ.■109


Torino anima tangoX° Festival Internazionaledi tango con professionisti provenientida tutto <strong>il</strong> mondo.Dal 23 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013Un luogo di ritrovo pertutti gli appassionatidi tango che nonpossono farne ameno neanchenel periodo delle feste natalizie,quando <strong>il</strong> Piemonte si preparaad ospitare alcuni dei più grandimaestri e musicalizador del pianeta:<strong>il</strong> TORINO ANIMA TANGO, unodei festival più conosciuti non soloin Italia, ma anche in Europa e nelmondo, spegne dieci candeline nellasua sede storica, <strong>il</strong> locale Aldobaraldoin via Parma 29/bis a Torino.Un'autentica forma d'arte che dasempre tiene ben stretto lo scettro<strong>della</strong> più sensuale tra le danze,che si contraddistingue per i suoivirtuosismi tecnici di grandelivello e una parte sempre apertaall'improvvisazione, che la rendeai suoi spettatori uno spettacolosempre nuovo, mai prevedib<strong>il</strong>ee irriproducib<strong>il</strong>e in ogni suamanifestazione: <strong>il</strong> tango è istinto enovità, rinnovamento e miscuglio dist<strong>il</strong>i, tante quante sono le società cheha attraversato nella sua evoluzionestorica. Il tocco esotico <strong>della</strong> passionelatino-americana si mescola cosìalle eleganti armonie europeeportando a Torino maestri di famainternazionale che si renderannodisponib<strong>il</strong>i a tirocini formativi, stage,ed esibizioni imperdib<strong>il</strong>i. Quest'annol'Aldobaraldo ospiterà, da domenica23 dicembre 2012 a domenica 6gennaio 2013, i maestri José Vasquezy Anna Yarigo, Marcelo Ramer ySelva Mastroti, Aldo Romero y AnaLya Carrizo, Hernan Rodriguez yFlorencia Labiano, S<strong>il</strong>via Piacentini yRocco Tremoglie, Marion Krauthakery Enrique Ringa, Rossana y AlbertoBosi. Le lezioni che terranno sonoaperte a tutti: chi muove i primipassi e chi si considera già sullastrada del perfezionamento artistico.Oltre alle lezioni prettamentetecniche ci saranno sezioni dedicatealla comunicazione nella coppiatanguera, requisito imprescindib<strong>il</strong>eper <strong>il</strong> sincronismo di questa danza,tecniche di abbraccio, rotazione,traspié e tecniche intermedie eavanzate per tutti gli st<strong>il</strong>i del tango.Orchestre dal vivo e musicalizadorprovenienti da tutta Europa, <strong>il</strong> tangoaperitivopensato da Alfonso Fuggetta- l'ideatore di questo tempio <strong>della</strong>danza - e interessanti cene tematichedaranno <strong>il</strong> tocco di classe in piùper non perdere nessuna atmosferadell'ispirazione latina che ha vistomuovere i primi passi del tango finoalla sua conquista del mondo.110


Biografie:Ana Yarigo y Jose VazquezAna Yarigo e Jose Vazquezcostituiscono la nuova generazionedi ballerini e maestri di TangoArgentino. Il loro st<strong>il</strong>e di danza èmolto individuale, caratterizzatoda un’eleganza che dimostra laloro reciproca passione per questaforma d’arte. Questa complicità èla risultanza di tutte le esperienzepositive che <strong>il</strong> loro st<strong>il</strong>e ha assorbito,ed è anche <strong>il</strong> risultato di anni distudi con i migliori insegnanti <strong>della</strong>vecchia e nuova scuola di tango. Nellaloro danza si uniscono tradizionee innovazione, pur conservandol’essenza del tango: embrace. E’ tuttoun abbraccio. Ecco <strong>il</strong> motivo per cui<strong>il</strong> pubblico, che percepisce l’eleganza,e <strong>il</strong> dinamismo di questa coppiarimane spesso stupefatto. Diversisono gli insegnanti che questacoppia ha avuto l’onore di conoscere:José Vazquez (padre), AlejandroMontini, Carlos e Maria Rivarola,Héctor Gustavo & Chidichimo,María Nieves, Ricardo Beloso, JulioBalmaceda e Corina de la Rosa,Rino & Haydee, Eduardo Cappuzzie Mariana Flores, Graciela Gonzalez,Mariano Chicho Frumboli,Francisco Forquera, Martin Ojeda &Alejandra Mantiñan. Caratteristicaessenziale di Ana e José come maestriè quella di aiutare ogni studente atrovare <strong>il</strong> proprio st<strong>il</strong>e. Per questo,molta attenzione è rivolta al modoindividuale di guidare <strong>il</strong> movimento,la precisione dello stesso, la posturae l’improvvisazione. Non manca nelloro metodo <strong>il</strong> senso dell’umorismoe una calda atmosfera che avvolge <strong>il</strong>oro studenti. I due ballerini hannolavorato in diverse scuole e hannopartecipato a festival di tutto <strong>il</strong>mondo. Inoltre José ha esperienzacome regista, sceneggiatore eproduttore di vari spettacoli di tangoin Argentina quali per esempio“Tango, sentimiento porteño” conun cast di 22 ballerini e <strong>il</strong> FestivalInternazionale di Tango a Padova.Ana è primo insegnante di tangoargentinoa Minsk, dove ha insegnatoper gli ultimi 4 anni a scuola“Tangeta”. José e Ana sono insiemeanche sulle scene di "Historias deBuenos Aires", con 18 ballerini sulpalco. Hanno tenuto seminari invarie città di Germania, Ingh<strong>il</strong>terra,Olanda, Italia, Bielorussia, Lituania,Belgio, Spagna e hanno partecipatocon successo a m<strong>il</strong>onghe nazionalied internazionali. In Argentina:Palacio Sans Souci, Caesar ParkHotel V<strong>il</strong>la Malcolm Tango Club,<strong>il</strong> Club "Sin Rumbo", "La baldosa","Viejo Correo", Confitería "LaIdeale", Sheraton Hotel, Club GloriasArgentinas, Museo del tango, <strong>il</strong>Club Italiano, l'Hotel Alvear, "ClubSunderland", "Salon Canning","Tangocool", Teatro Colonial.In Europa: "Wuppertal TangoFestival-2009" (Germania), "V<strong>il</strong>niusTango Festival-2009" (Lituania),"Tangocamp-2009" (Ucraina), "UnAbrazo -2010" (Minsk).Marcelo Ramer y Selva MastrotiOriginari dell’Argentina, questi duebr<strong>il</strong>lanti ballerini hanno dedicatointeramente la loro vita al tango ealla danza latina. Il loro impegno,la disciplina, la passione palpab<strong>il</strong>eche si evince dai loro gesti quandocompiono insieme ogni pasito latinosul palco sono, da sempre, la loroguida per migliorare e trasmettere lagrande esperienza maturata ai loroallievi. La loro formazione iniziaquando sono dei bambini: Marcelosegue corsi di danza tradizionalefolkloristica, mentre Selva inizia <strong>il</strong>suo percorso con la danza classica.Il loro obiettivo è quello ditrasmettere, attraverso i loromovimenti e l’armonia che scaturiscedall’unione delle loro anime durantela danza, tutta la passione e la forzadi questa meravigliosa forma d’arteche va molto oltre alla definizioneclassica di “ballo”.▶111


Maria Florencia Labiano y HernanAriel RodriguezLa carriera di Maria inizia con unaborsa di studio erogata dal ballerinoe coreorafo Mara Godoy che le hapermesso di prendere lezioni congrandi ballerini e insegnanti comeMarias Facio e Pablo Giorgini NoeliaColetti. All'Accademia di St<strong>il</strong>i diTango Argentino (ACETA) getta lebasi del suo st<strong>il</strong>e. Continua i suoi studicon riconoscimenti molto importantie lezioni con i grandi maestri delmondo. Studia danza con<strong>tempo</strong>ranea,aerobica e yoa. Hernan invece studiaal Centro Culturale di Buenos Airesesibendosi in prestigiose occasionicon l'orcestra diretta da Raul Garello.Ha vinto <strong>il</strong> primo posto nel concorsoCIAD 2006.ProgrammaSTAGESJOSE’ VAZQUEZ Y ANNA YARIGOGIOVEDI’ 27 DICEMBREORE 17-18,30 TECNICAORE 19-20 DIFERENCIA DE LOS ESTILOS(MILONGUERO, SALON Y NUEVO) PARTE1ORE 20,15-21,15 DIFERENCIA DE LOSESTILOS PARTE 2VENERDI’ 28 DICEMBREORE 16-17 NUEVO TANGO MILONGUERO(CONBINACIONES DE TANGO NUEVOCON TANGOMILONGUERO) PARTE 1ORE 17,15-18,15 NUEVO TANGOMILONGUERO PARTE 2SABATO 29 DICEMBREORE 17 -18,30 MILONGA LISA Y CONTRASPIE’ORE 19,30 -21 TECNICADOMENICA 30 DICEMBREORE 14,30-16,00 TECNICA YCOMUNICACION EN LA PAREJAMERCOLEDI' 2 GENNAIOORE 15-16,30 TECNICAGIOVEDI' 3 GENNAIO ORE 15-16,30TECNICAVENERDI' 4 GENNAIO ORE 15-16,30TECNICACOSTI:1 LEZIONE EURO 15,005 LEZIONI DI TECNICA EURO 65,005 LEZIONI DI TANGO EURO 65,00MARCELO RAMER Y SELVAMASTROTIGIOVEDI' 27 DICEMBREORE 16-17 MEDIO GIRO, ENROSQUES YSACA parte 1ORE 17,15-18,15 parte 2ORE 19,30-21 TANGO PRINCIPIANTIVENERDI' 28 DICEMBREORE 17-18,30 TANGO PRINCIPIANTIORE 19- 20 INTRODUCCION A LAVOLCADA parte 1ORE 20,15-21,15 parte 2SABATO 29 DICEMBREORE 14,30-15,30 BOLEOSORE 15,45-16,45 BOLEOS CON SACADASDOMENICA 30 DICEMBREORE 15-16,30 TANGO PRINCIPIANTICOSTI:1 LEZIONE EURO 15,006 LEZIONI EURO 75,003 LEZIONI PRINCIPIANTI EURO 40,00ALDO ROMERO Y ANA LYACARRIZOMERCOLEDI' 2 GENNAIOORE 19,30-20,30 Tango m<strong>il</strong>onguero. Abrazo,ochos, giro (intermedio)ORE 20,45-22,00 Tango m<strong>il</strong>onguero: colgadas yvolcadas para la pista(avanzado)GIOVEDI' 3 GENNAIOORE 17-18 Introducción a la m<strong>il</strong>onga contraspié (intermedio)ORE 18,15-19,15 M<strong>il</strong>onga con traspié:secuencias (intermedio,avanzado)VENERDI' 4 GENNAIOORE 19,30-20,30 Secuencias para vals(intermedio)ORE 20,45-22,00 El giro del tango Salón(intermedio, avanzado)COSTI:1 LEZIONE EURO 15,006 LEZIONI EURO 75,00112


HERNAN RODRIGUEZ YFLORENCIA LABIANOMERCOLEDI' 2 GENNAIOORE 17-18a)Tango 1:Interpretación de Orquesta: “Orquesta OsvaldoPugliese” (como ba<strong>il</strong>arlo)Caminatas Musicales, adecuadas para laOrquesta.Musicalidad en los movimientos, para ba<strong>il</strong>ar enla pista de Ba<strong>il</strong>e.ORE 18,15-19,15b) Tango 2:Tipos de Giro; Fac<strong>il</strong>es y Elegantes adecuado parala m<strong>il</strong>ongaGIOVEDI' 3 GENNAIOORE 19,30-20,30a) Tango Vals 1:Caminata Rítmica 1: Explicación Teórica yPráctica Musical1° parte, Movimientos Circulares: PasitosValserosORE 20,45-22,001° parte; Giros Circulares, con y sin CentrifugaSimple, adecuado para elTango ValsVENERDI' 4 GENNAIOORE 17-18b) Tango Vals 2:Caminata Rítmica 2: Explicación Teórica yPráctica Musical2° parte, Movimientos Circulares: CadenasValserasORE 18,15-19,152° parte; Giros y contra Giros Circulares, con ysin Centrifuga, adecuado parael Tango ValsCOSTI:1 LEZIONE EURO 15,006 LEZIONI EURO 75,00PROGRAMMA SERATEDOMENICA 23 DICEMBRE"TANGOAPERITIVO"dalle 17,30 a notteMusicalizador PAOLAIngresso euro 7,00 con consumazioneMARTEDI' 25 DICEMBRE“MILONGA DI NATALE"dalle ore 18,00 a nottePanetttone e spumante per tuttiMusicalizador PAOLAIngresso euro 10,00MERCOLEDI’ 26 DICEMBRE“TANGOAPERITIVO” e “MILONGAD’APERTURA” <strong>della</strong> X edizione del"Torino Anima Tango"Dalle ore 17,30 a nottePresentazione dei maestri Anna Yarigo yJosè Vazquez, Selva Mastroti y MarceloRamer, Florencia Labiano y HernanRodriguezMusicalizador "LA BARBIE"Ingresso euro 10,00GIOVEDI’ 27 DICEMBRE“MILONGA” dalle ore 22,00Esibizione dei maestri S<strong>il</strong>via Piacentini yRocco TremoglieMusicalizador MARCO DOZIO (M<strong>il</strong>ano)Ingresso euro 6,00VENERDI’ 28 DICEMBRE“MILONGA” dalle ore 22,00Esibizione dei maestri Anna Yarigo y JosèVazquezMusicalizador CLAUDIOIngresso euro 10,00SABATO 29 DICEMBRE“la noche mas larga de tango” dalle ore22,00 alle 06,00Esibizione dei maestri Selva Mastroti yMarcelo RamerMusicalizador TDJ MYRIAM daMontpellierIngresso euro 10,00DOMENICA 30 DICEMBRE“TANGOAPERITIVO” dalle ore 17,30Esibizione dei maestri Florencia Labiano yHernan RodriguezMusicalizador PAOLAIngresso euro 10,00LUNEDI' 31 DICEMBRE“VEGLIONE DI SAN SILVESTRO”Dalle ore 20,00 CENONEDalle ore 23,00 serata danzante con musicadal vivoSala esclusiva per <strong>il</strong> TANGO con lapresenza dei maestriMusicalizador <strong>della</strong> serata di tango JosèVazquezIngresso con cenone euro 60,00 – ballodalle ore 23 euro 25,00Panettone e spumante per tuttiMARTEDI' 1 GENNAIO 2013“CONTROCAPODANNO” dalle ore 18a notteLa M<strong>il</strong>onga del primo dell’anno.Dal 1999 <strong>il</strong> tradizionale appuntamento cheapre <strong>il</strong> nuovo anno di tango aTorino.Esibizione dei maestri Marion Krauthakery Enrique RingaPresentazione dei maestri Ana Lya Carrizoy Aldo RomeroMusicalizador “LA BARBIE”Ingresso euro 10,00MERCOLEDI’ 2 GENNAIO“MILONGA” dalle ore 22,00Musicalizador SILVANOIngresso euro 6,00GIOVEDI’ 3 GENNAIO“MILONGA” dalle ore 22,00Esibizione dei maestri Florencia Labiano yHernan RodriguezMusicalizador DON NICOIngresso euro 10,00VENERDI’ 4 GENNAIOM<strong>il</strong>onga dalle ore 22,00Esibizione dei maestri Ana Lya Carrizo yAldo RomeroMusicalizador TDJ LA MOROCHA(Brescia)Ingresso euro 10,00SABATO 5 GENNAIO“La noche mas larga de tango” dalle ore22,00 alle 06,00Esibizione dei maestri Marion Krauthakery Enrique RingaMusicalizador TDJ CHAMACO(Bologna)Ingresso euro 10,00DOMENICA 6 GENNAIO“TANGOAPERITIVO” e “MILONGA DIDESPEDIDA” dalle ore 18,00 a notteL’inizio di un nuovo anno di tango conl’ALDOBARALDO.Saluto dei maestri con esibizioni.Musicalizador PAOLAIngresso euro 10,00ABBONAMENTO A TUTTE LE SERATECOMPRESA LA MILONGA DI SANSILVESTRO EURO 110,00 - L'INGRESSOE' RISERVATO AI SOCI ANCOSTESSERA OMAGGIO A TUTTI IPARTECIPANTI ALLE SERATEHOTEL CONVENZIONATI CONPRENOTAZIONE ENTRO IL 10DICEMBREDA EURO 49,00 A NOTTE;PRENOTAZIONE STAGES FINOAD ESAURIMENTO POSTICON ACCONTO DA VERSAREALL'ASSOCIAZIONE ALDOBARALDO■113


Canto di Natale a CastelrottoLe opportunità dell’area vacanze Alpe di Siusi per passarel’Avvento tra i profumi e le note del mercatino di Natalea Castelrotto in Alto Adige / Südtirol.Nei quattro finesettimana dal 7al 30 dicembre2012, le tradizionaliusanze nataliziedello Sc<strong>il</strong>iar si mostrano alMercatino del paese di Castelrottonell’area vacanze Alpe di Siusi, dovecontadini e artigiani presentanoi loro prodotti tipici, mentreristoratrici e contadine svelano isegreti delle antiche ricette <strong>della</strong>cucina locale e dei dolci di Natale.Per i più romantici la gita in slittatrainata da cavalli attraverso <strong>il</strong>paesaggio innevato dell’Alpe diSiusi, l’altipiano più vasto d’Europa,è ormai un classico che ogni annorichiama le coppie e le famiglieattirate dalle esperienze al confinecon <strong>il</strong> regno delle favole. Dal 5 al9 dicembre 2012 sarà possib<strong>il</strong>eimmergersi nell’incanto <strong>della</strong>festività con una proposta ad hoc,per vedere e respirare da vicino iprimi momenti <strong>della</strong> festa natalizia,quelli in cui tutto sembra piùvero e sentito. L’offerta “Natale aCastelrotto”, che prevede quattropernottamenti per due persone,oltre all’occasione di carpire i segretidei dolci preparati dalle contadinedel paese con sapienza tramandatadi generazione in generazione,comprende una visita guidata delborgo, nel corso <strong>della</strong> quale siapprenderanno notizie interessantisu storia, cultura e vita del luogo,chiudendo in bellezza con un buonbicchiere di vin brulé caldo. Perfarsi trasportare dalle atmosfereche ricordano quelle dei raccontidi Dickens o di certe grandi storied’amore dell’Ottocento, bastaaccomodarsi sulla slitta, avvolgersiin una bella coperta calda e correretrainati dai cavalli sui campiinnevati. Il costo è a partire da 192euro a persona in camera doppiacon prima colazione.Se invece sono lo spirito in divenire114


IL MIO COMFORTDOMETIC SEITZ S4Vinci Dometic FreshJet!Iscriviti alla nostra newsletter entro <strong>il</strong> 30.06.2013,potresti vincere <strong>il</strong> nuovo condizionatore a tettoDometic FreshJet. Clicca www.dometic.com/rvite <strong>il</strong> cuore del Mercatino di Natale in quota ad attirarvisenza rimedio, l’offerta “Natale ai piedi dello Sc<strong>il</strong>iar”,con le stesse esperienze, include 2 pernottamenti tra<strong>il</strong> 7 e <strong>il</strong> 30 dicembre con arrivo <strong>il</strong> venerdì, a partireda 89 euro per persona in camera doppia con primacolazione.Infine, a Castelrotto, la patria dei KastelrutherSpatzen - gruppo folkloristico di fama internazionale- quest’anno avrà luogo l’ottava edizione del grandeconcerto d’Avvento, in cui questi artisti orma<strong>il</strong>eggendari interpreteranno canti natalizi e testimeditativi per la gioia dei loro fan, nell’atmosferadel Mercatino di Natale di Castelrotto sulla piazzadel Paese, attraversato dalle note musicali, dalprofumo di vin brulé e dei dolci tipici come “Zelten”e “Strauben”, esposti accanto ad oggetti artigianali,biscotti di panpepato, “Stollen”, stelline alla cannellae molto altro…Dal 13 al 16 dicembre 2012, essereparte di questo piccolo ma incantevole quadronatalizio diventa l’idea per una vacanza diversa.L’offerta “Natale con i Kastelruther Spatzen” prevede3 pernottamenti, biglietti d’ingresso al concertod’Avvento, durante <strong>il</strong> quale, prima del gran finale alume di candela, i Kastelruther Spatzen leggerannopoesie e interpreteranno i più bei canti di Natale,visita guidata di Castelrotto e del campan<strong>il</strong>e bagnatada un bicchiere di vin brulè caldo ai Mercatini diNatale e gita in carrozza attraverso <strong>il</strong> centro storico.Il costo è a partire da 184 euro per persona in cameradoppia con prima colazione.Finestra a compassocon cornice in poliuretanoFinestre per ogni tipo di veicolo≥ Disponib<strong>il</strong>i in varie misure≥ Installazione semplice e veloce≥ Combinazione zanzariera e oscurante≥ Alta qualità con lastra in doppio vetro acr<strong>il</strong>ico≥ Versione scorrevole con chiusura di sicurezza≥ Versione a compasso con braccio telescopicoScopri <strong>il</strong> nuovo portale!Clicca www.my-caravanning.itDometic Italy S.r.l. Via dei Mercanti 6 I-47122 Forlì (FC) Tel +39 0543 754901INSPIRED BY COMFORT


Renato Guttuso al VittorianoRetrospettiva a cento anni dalla nascitaNel Complessodel Vittoriano aRoma si celebrala retrospettiva“Guttuso. 1912-2012” per <strong>il</strong> primo centenario dallanascita del pittore sic<strong>il</strong>iano RenatoGuttusoAperta <strong>il</strong> 12 ottobre la rassegnariunisce più di 100 opere provenientida musei nazionali ed internazionali,da collezioni private e dalla GalleriaNazionale d’Arte Moderna <strong>della</strong>capitale, con la presenza di oltrecinquant’anni del maestro in questacittà.Nato a Bagheria <strong>il</strong> 27 dicembre 1911,si allontana dalla Sic<strong>il</strong>ia nel ’31 perstab<strong>il</strong>irsi a Roma, ove strinse subitoamicizia con letterati e artisti comeMoravia, Pasolini, Manzù, Neruda,Visconti ed altri da cui trasseispirazione nell’arte e nella vita.Il fascino <strong>della</strong> Capitale e dei fermentiartistico-culturali dell’epoca locoinvolsero a pieno senza peròfuorviarlo dalla sua ricerca realistache lo accompagnò fino alla fine deisuoi giorni, seppure gli influssi <strong>della</strong>grande città siano stati r<strong>il</strong>evantinella sua arte. Morì nel 1987 quasi insolitudine lasciando gran parte dellesue opere al paese natale.Guttuso affermò spesso in alcuneinterviste che “<strong>il</strong> pittore dipingesempre quello che conosce”. Capirei suoi dipinti è come scoprire<strong>il</strong> forte senso delle sue radicisenza trascurare la formazione: <strong>il</strong>sentimento del tragico, <strong>il</strong> realismoconnesso alle diffic<strong>il</strong>i problematiche<strong>della</strong> sua terra lo fa somigliare aDiego Rivera. La semplificazionedelle forme così sim<strong>il</strong>e ai disegniimparati nella bottega degli artigianidi carretti sic<strong>il</strong>iani, ricostruiscono iprimi anni di vita nella terra natia.“Fuga dall’Etna” che lo consacròpittore romano nel ‘39 è l’inizio diopere in cui l’allegoria svela <strong>il</strong> suopunto di vista sull’esistenza e lastoria: sia che si tratti di minatoridi zolfo, dei neri del Congo, degliamericani di Cuba, dei combattenti<strong>della</strong> Libia. I protagonisti <strong>della</strong> storiadiventano le persone comuni, lestesse che possiamo vedere riunitein una confusa moltitudine, intentea farsi spazio nell’antico mercatodi Palermo, nel famoso dipinto la“Vucciria” del ‘74, o quelle del “CaffèGreco” del ‘76.La Roma del regime e delleguerre nel discusso dipinto <strong>della</strong>“Crocifissione”, la Roma politicane “I Funerali di Togliatti” del’72,brulicante di bandiere rosse, e laRoma delle bellezze architettonichesaranno in mostra fino al 3 febbraio2013 per raccontarci con semplicitàle profonde verità <strong>della</strong> suastraordinaria ed artistica stagione.Guerrino Mattei116


Pablo Picasso a M<strong>il</strong>anoDuecento opere in mostra a Palazzo RealeImpreziosita da 200 opere,la rassegna “Pablo Picasso.Capolavori dal MuseoNazionale Picasso di Parigi”,promossa dall’assessoratoalla Cultura del Comune di M<strong>il</strong>ano,Palazzo Reale e 24 ORE Cultura -Gruppo 24ORE, è aperta a PalazzoReale di M<strong>il</strong>ano dal 20 Settembre2012 al 13 Febbraio 2013.Un grande ed atteso ritorno quellodel pittore spagnolo, che permetteal pubblico italiano di ammirarealcuni dei suoi capolavori più famosiprovenienti dalla Francia.Il Museo parigino in occasione de<strong>il</strong>avori di ristrutturazione che loterranno chiuso per alcuni mesi, haaccettato di far compiere un giro delmondo ai suoi inestimab<strong>il</strong>i tesoricome “La Celestina” (1904), “Uomocon <strong>il</strong> mandolino” (1911), “Ritrattodi Olga” (1918), “Due donne checorrono sulla spiaggia” (1922), ”Paulcome Arlecchino” (1924), “Ritrattodi Dora Maar” e “La supplicante”(1937).Quella di fine settembre è la terzamostra del grande Pablo realizzata aM<strong>il</strong>ano, dopo quella storica del 1953e quella del 2001.“Ma facciamo un tuffo nel passato… 1953, siamo nell’immediatodopoguerra – annota Elena Porta- quando le macerie sono ancoracalde; Il pittore spagnolo con lasua arte libera e moderna divental’espressione di una civ<strong>il</strong>tà cherinasce dopo aver corso <strong>il</strong> rischiodi essere totalmente cancellata”. Adessere presi come modello non èsolo la sua produzione artistica, maanche <strong>il</strong> personaggio Picasso.In quell’anno vengono organizzatedue esposizioni, una alla Galleriad’Arte Moderna di Roma e l’altraal Palazzo Reale di M<strong>il</strong>ano, questaraccoglierà 200m<strong>il</strong>a visitatori. Unsuccesso straordinario favoritoanche dalla presenza di “Guernica” .Con questa grande antologica checopre tutte le fasi più significative<strong>della</strong> sua produzione artistica, lacittà meneghina celebra <strong>il</strong> ritornodel grande genio del ‘900, dedicandoalla storica esposizione del '53 ea “Guernica” una sezione specialenella stessa Sala delle Cariatidi, conimmagini, lettere e carteggi originali.Curata da Anne Baldessari (MuséeNational Picasso di Parigi), questaesposizione è stata allestita come unviaggio cronologico sulla produzionedell’incomparab<strong>il</strong>e artista: unviaggio che mette a confronto lesvariate tecniche e i mezzi espressivicon cui Pablo Picasso si è cimentatonel corso dell’interminab<strong>il</strong>ecarriera, coprendone tutte le fasifondamentali.Parigi conservata la più imponentecollezione al mondo delle operepicassiane.Guerrino Mattei117


A Urbania la vera magia <strong>della</strong> BefanaDa tutta Italia per conoscere la dolce nonnina,nell'incantesimo di un borgo senza <strong>tempo</strong>.Settem<strong>il</strong>a abitanti, più di1.000 calze cucite a manopiene di leccornie, oltre300 Befane per le vie <strong>della</strong>città, davanti a migliaia dibambini accorsi da tutta Italia perconoscere la dolce vecchina: accadesolo a Urbania, la città nazionale<strong>della</strong> Befana.Da mercoledì 2 a domenica 6 gennaiola fiaba prende vita nell'anticaCasteldurante, in provincia di Pesaroe Urbino. Un borgo veramente senzaetà, perchè ogni anno, come perincanto, trasforma i suoi abitanti inun brulicare di colorate Befane.È proprio qui che è nata la veraBefana – chissà quanti anni fa! – equi ancora oggi abita, nella casettadi legno dove accoglie i suoi piccoliamici con una favola e calzette colmedi goloserie.E poi di notte, la magia: se riceveletterine, lei vola su ogni casa perconsegnare doni ai bambini...anchea chi si trova in camper e viene dalontano!Si parte con la consegna delle chiavi<strong>della</strong> città: <strong>il</strong> Sindaco stesso rende glionori di casa alla Befana, per dare<strong>il</strong> via a una girandola di eventi cheanimerà la settimana.Oltre alla visita nella Casa <strong>della</strong>Befana, l'emozione toglie <strong>il</strong> fiatodavanti alla discesa volante dalcampan<strong>il</strong>e: ogni pomeriggiol'energica vecchina terrà tutti con <strong>il</strong>naso all'insù quando, dall'alto <strong>della</strong>Torre Campanaria e dal campan<strong>il</strong>edel Duomo, planerà con la suascopa in un volo di 36 metri. Duegli appuntamenti ogni pomeriggio,alle 16:00 e alle 17:00, dalla TorreCampanaria e dal campan<strong>il</strong>e delDuomo, accompagnati da musica,giochi di luce e fuochi d’artificio.Le meraviglie continuano con lasf<strong>il</strong>ata record <strong>della</strong> Calza più Lungadel Mondo: cucita a turno dalleBefane del paese in una vera staffettaPer chi arriva a Urbania, addentrarsinel Viale dei Balocchi, sostare inPiazza del Cioccolato o curiosareall’Emporio <strong>della</strong> Befana è alloraun fantastico viaggio alla scopertadell'autentica “nonnina di tutti”.Innumerevoli le iniziative dedicatea grandi e piccini, per viverecon tutta la famiglia l'atmosferaindimenticab<strong>il</strong>e di una festa dallem<strong>il</strong>le sorprese.118


che dura tutto l'anno.E ancora, la suggestione dei colorie <strong>della</strong> fantasia con le centinaia ecentinaia di calzette colorate chedecorano tutte le strade e gli angoli<strong>della</strong> città, la sf<strong>il</strong>ata danzante diBefane, giochi, musica, spettacoli,animazione per i bambini, esoste prelibate nei tanti standgastronomici dedicati ai prodottitipici locali e all'infinita varietà didolcetti “da calza”.Per chi desidera scoprire l'anticaCasteldurante e le sue lontanetradizioni, per tutta la famiglia ognigiorno è possib<strong>il</strong>e partecipare avisite guidate nei tesori di quello chefu un luogo pred<strong>il</strong>etto dai Duchi diUrbino.Artigianato artistico e storia siintrecciano a Urbania, celebre per lesue ceramiche: <strong>il</strong> pubblico è invitatoa prendere parte ai laboratorididattici e cimentarsi con tecnicheantiche nelle lezioni di CerAmicaDurantina (a cura dell'AssociazioneAmici <strong>della</strong> Ceramica).Non manca proprio nulla, a Urbania,per la grande festa di tutti i bambini.La Befana li sta aspettando, mentrelavora all'ennesima calza, con rapidaab<strong>il</strong>ità per far presto: fra pocoarriveranno e lei, come sempre, avràun dono per ciascuno!■Per scrivere una lettera alla Befana erichiedere informazioni:Info Pro Loco Urbania 0722 317211- prolocourbania@<strong>libero</strong>.it - www.labefana.com119


Il magico Avvento <strong>della</strong> Val GardenaMercatino di Natale, mostra di presepi e tante altre iniziativee suggerimenti per <strong>il</strong> periodo che anticipa <strong>il</strong> Natale in Val GardenaVal Gardena, 17 ottobre2012 – Il Mercatinodi Natale aprirà lastagione dell’Avventoin Val Gardena. InPiazza Dosses a Santa Cristina, dal 01al 31 dicembre 2012, tanti stand tipiciproporranno oggetti <strong>della</strong> tradizione inlegno, vetro e lana, offrendo buone ideeper un regalo di Natale.Per la parte gastronomica dolci tirolesie specialità locali allieteranno i palatidei visitatori, che potranno assisterealle esibizioni dal vivo dei maestriscultori gardenesi e ascoltare musica emelodie di montagna.Ogni giorno, dalle ore 15.00 alle ore17.00, saranno sfornati i biscotti dipan pepato e gli squisiti “Spitzbuben”,biscotti di pasta frolla ripieni dimarmellata alle albicocche.Il Mercatino non sarà l’unica occasioneper celebrare l’avvicinarsi del Natale.A Ortisei, lungo la passeggiata LuisTrenker, dal 01 dicembre al 6 gennaio,si svolgerà una speciale Mostra deiPresepi, con le ormai classiche casettedi legno che ospiteranno i lavori degliartisti.Sempre a Ortisei, dal 01 al 24 dicembreci sarà “Il calendario d’Avvento”, conquotidiane degustazioni di prodott<strong>il</strong>ocali, dimostrazioni di scultura, cantie concerti.Il 5 dicembre, come da centenariatradizione, in tutti e i paesi (Ortisei,Santa Cristina e Selva di Val Gardena),si celebrerà la Festa di S. Nicolò, Vescovodi Mira. Il Santo sf<strong>il</strong>erà a piedi o su uncarro, accompagnato dagli angeli e dalsuo servo Davide, distribuendo dolci ecaramelle ai bambini e dietro i diavoliinferociti, i Krampus, armati di fruste ecatene, alla ricerca di bambini "cattivi".Poi ci saranno i concerti. Il 7 dicembre,in zona pedonale a Ortisei, <strong>il</strong> coromasch<strong>il</strong>e “Raetia” e sabato 8 si esibirà<strong>il</strong> gruppo di strumenti a fiato “UrtijëiBrass”. La vig<strong>il</strong>ia di Natale, a S. Cristina,alle ore 16.00 “Auguri di Natale” conla Banda Musicale, a Ortisei, alle ore18.00, Canti Natalizi con <strong>il</strong> coro deibambini e, infine, a Selva, alle ore 17.30,nella Chiesa Parrocchiale, AuguriNatalizi dalla Banda Musicale di Selva.45a Saslong Classic: Per gli appassionatidi sport, imperdib<strong>il</strong>i le due gare divelocità di Coppa del Mondo di sci, <strong>il</strong>14 e <strong>il</strong> 15 dicembre; venerdì <strong>il</strong> SuperG esabato la discesa libera.Appena dopo Natale, dal 27 al30 dicembre, si svolgerà anche <strong>il</strong>Concorso di scultura nella neve.Tema per l’edizione 2012: gli animalidelle alpi. Sempre <strong>il</strong> 27 anche lo showdi pattinaggio artistico su ghiaccio“Christmas on ice”.Per fine anno diverse feste inprogramma, come <strong>il</strong> Party di SanS<strong>il</strong>vestro a Selva in Piazza Nives, a S.Cristina in Piazza Dosses e a Ortisei, inPiazza S. Antonio.A partire dalle ore 19.00 del 31dicembre, fuochi d’artificio a Ortisei e<strong>il</strong> 01 gennaio a Selva.Infine, a disposizione di tutti <strong>il</strong> riccoprogramma Val Gardena Active, conciaspole alla sera e cene in baita, giteaccompagnati dalle Guide Alpine, corsidi arrampicata indoor, corsi di sci difondo, slittate e fiaccolate.Per pacchetti e proposte turisticheconsultare <strong>il</strong> sito: www.valgardena.it120


Il presepe dei Romani,dei Papi, dei NetturbiniUm<strong>il</strong>tà e perseveranza ispirano <strong>il</strong> netturbino che colloquia con i PapiTesto e foto di Tania TurnaturiConfidare nel proprio pertinaceconvincimento aprendo <strong>il</strong> cuore allafiducia verso <strong>il</strong> prossimo e affidarsi aldisegno divino, è ciò che può proiettareun uomo verso traguardi impensab<strong>il</strong>isecondo <strong>il</strong> senso comune.Giuseppe Ianni è schivo e riservato,oggi come quaranta anni fa quando,sottraendo <strong>il</strong> <strong>tempo</strong> al riposo epuntando sulla comprensione <strong>della</strong>moglie che accudiva i sei figli, iniziaad allestire <strong>il</strong> presepe nel locale cheoffre riparo agli strumenti di lavorodei netturbini, nella sede di zonaCavalleggeri, a 100 metri dal colonnatodel Bernini.Seguace del Vangelo, tanto da vincerein gioventù <strong>il</strong> premio di culturareligiosa, e proiettato verso l’apostolatoe la testimonianza, realizzare <strong>il</strong> presepenel luogo di lavoro costituisce <strong>il</strong> segnotangib<strong>il</strong>e <strong>della</strong> sua fede cristiana.Tra scope, ramazze e carriole cominciaa configurarsi un agglomerato di casein pietra tra le rocce <strong>della</strong> Palestinadell’epoca, popolato di personaggiintenti alle loro attività pastorali oartigianali, donne che lavano i panninell’acqua che scende a rivoli dallecreste o che svolgono le incombenzedomestiche quotidiane, mentre inuna grotta che irradia luce, eccentricarispetto al contesto, avviene l’evento piùtipicamente umano: la nascita di unbambino.Ianni, a chi in quell’autunno del 1972 glichiede cosa abbia in mente, rispondeche sta creando <strong>il</strong> presepe più bello diRoma e anche <strong>il</strong> Papa andrà a visitarlo.Lo scetticismo d<strong>il</strong>aga tra i colleghie fioccano scommesse sull’assurditàdi tale proposito ma qualcuno,mosso dalla curiosità o dallo sprezzodel ridicolo, inizia a collaborare,sacrificando le ore libere.Il nostro protagonista sa che un dettatodel Vangelo è “bussate e vi sarà aperto”,e bussa al Portone di Bronzo. Una seriedi sorprendenti coincidenze lo portanoa incontrare persone che, per posizioneo sensib<strong>il</strong>ità umana e spirituale,lo assecondano, contribuendo asgombrare <strong>il</strong> percorso dalle difficoltà,veicolando la notizia dell’opera che harealizzato. Tra la meraviglia di tutti,dirigenti compresi, e la commozionedell’ideatore, Paolo VI <strong>il</strong> 1° gennaiodel 1974 si reca a benedire <strong>il</strong> lavoro el’impegno degli 80 netturbini che hannoprofuso tutta la loro ab<strong>il</strong>ità artigianalee la loro propensione religiosa peraffermare la centralità <strong>della</strong> tradizionedel presepe, rispetto a quella paganadell’albero, come simbolo <strong>della</strong> natività.Qualche anno dopo anche GiovanniPaolo II, a pochi mesi dall’elezioneal Soglio pontificio, riceve l’invito avisitare <strong>il</strong> presepe, ampliato e ormaidiventato un’opera monumentale. Ilmagazzino si è trasformato in una salacol pavimento e le tende alle finestre.Woit<strong>il</strong>a, fortemente vocato al rapportoumano, si reca in visita <strong>il</strong> 6 gennaio1979 promettendo di ritornare ognianno. Promessa che manterrà fino al2002, ormai carico di anni e malanni.In quel primo incontro la giovaneVittoria Ianni, che dal padre hametabolizzato l’ispirazione al vangelo esa che “chiedete, e vi sarà dato”, chiedeal papa di celebrare <strong>il</strong> suo prossimomatrimonio: a febbraio le nozze sonobenedette nella Cappella Paolina inVaticano.Da allora, <strong>il</strong> Bambino del presepe havisto autorità laiche ed ecclesiastichevenire ad omaggiarlo: Madre Teresa diCalcutta, Padre Ibrahim Faltas custode<strong>della</strong> Grotta <strong>della</strong> Natività a Betlemme,<strong>il</strong> Presidente Napolitano, <strong>il</strong> Presidentedel Consiglio Giulio Andreotti, vescovi, ▶121


cardinali, tutti i sindaci <strong>della</strong> capitale,Benedetto XVI nel primo anno del suopontificato e oltre due m<strong>il</strong>ioni e mezzodi visitatori.Oggi <strong>il</strong> complesso urbano che fa dascenario, in cui ogni singolo elementoè stato interamente realizzato a manoda Ianni e colleghi, è costituito da100 abitazioni in pietra di tufo conaltrettanti portoncini e 163 finestre inlistelli di legno, un caminetto fumante,37 caverne di riparo per le greggi emagazzini per <strong>il</strong> deposito di derratealimentari, vino e olio, legna e carbone,scavati nella roccia e una magnificagrotta di stalattiti e stalagmiti, 3 fiumisormontati da 7 ponti, 4 acquedottiper complessivi 18 m di lunghezzasostenuti da 38 arcate, in parte edificaticoi frammenti di marmo donati dalcardinale Noè e recuperati durante <strong>il</strong>avori di restauro <strong>della</strong> facciata <strong>della</strong>bas<strong>il</strong>ica di San Pietro nel 1999.Tra le case abbarbicate sulle roccesi snodano 54 m di strade lastricatecon selci e raccordate da 770gradini realizzati in parte con pietre<strong>della</strong> Birmania, di Betlemme, delsantuario francescano di Greccio edi San Giovanni Rotondo, 4 fontid’acqua, un pozzo con acqua sorgiva.L’ambientazione è popolata da 270personaggi fra re magi, pastori conle greggi al pascolo, contadini cheattendono ai lavori dei campi, vasai cheimpastano la creta, osti e locandieri cheservono i clienti, donne che stendonopanni perennemente gocciolanti;50 piccoli sacchi di iuta contenenticereali, sale e farina sono stati cuciti edonati da una nob<strong>il</strong>donna romana. Glianimali fanno da comprimari a questasacra rappresentazione: 127 pecore, 5asini che trasportano fascine di legnaaccuratamente legate, 12 cammelli, 25galline che razzolano nei cort<strong>il</strong>i, 8 buoi,4 cani.L’ingresso <strong>della</strong> grotta <strong>della</strong> natività èprotetto da una porta in legno d’ulivoproveniente da Betlemme; nella rocciache la sovrasta è incastonato un grossoframmento del Sacro Scoglio, sasso sucui pregava in ginocchio Santa Rita daCascia, donato nel 2009 dal sindaco<strong>della</strong> città.Al culmine <strong>della</strong> volta è posta lacolomba <strong>della</strong> pace di Anna Minardo,contornata dai raggi dorati in legnod’ulivo di Betlemme.Sullo sfondo variazioni di luci creano<strong>il</strong> succedersi del giorno e <strong>della</strong> nottestellata.Inut<strong>il</strong>mente si cerca una cassettaper le offerte. Ianni non vuole che <strong>il</strong>luogo sia contaminato dal denaro. Ilpresepe è stato costruito con l’operavolontaria dei netturbini che si sonotassati per acquistare <strong>il</strong> materiale ehanno profuso <strong>il</strong> loro impegno e la lorocreatività, e deve rimanere un luogodi raccoglimento. Una signora ingleseche insisteva per lasciare un’offerta, hadonato i suoi orecchini, che sono statiincastonati nella corona di uno deimagi.È <strong>il</strong> visitatore, invece, che riceve undono, una piccola fascina benedetta dierica scoparia, usata fin dall’antichitàper le ramazze degli spazzini.Sull’alto basamento varie f<strong>il</strong>e di pietregiunte da tutto <strong>il</strong> mondo, oltre 2500,122


donate dai romani al ritorno dai loroviaggi o da chiunque voglia lasciare lamemoria di una località: ognuna recal’indicazione <strong>della</strong> sua provenienza,a simboleggiare pace, fratellanzae unione dei popoli. Alcune sonopreziose o rare: ambra, foss<strong>il</strong>i animali ovegetali, rosa del deserto, rocce laviche.Nel <strong>tempo</strong> <strong>il</strong> presepe è diventato vanto eattrazione, fiore all’occhiello dell’aziendaAma tanto che nel 2003, esaudendo <strong>il</strong>desiderio dell’allora presidente MarioDi Carlo, la Madonna <strong>della</strong> Stradaviene riconosciuto con decreto papaleprotettrice dei netturbini romani, asuggello del legame con questa piccolacomunità di operatori ecologici, chesulla strada svolgono la loro attività.Si tratta <strong>della</strong> Madonna col Bambino,raffigurata in un piccolo affrescodatab<strong>il</strong>e all’inizio del ‘400 e venerata inun tabernacolo lungo la via Capitolina,di quelli che ancora oggi adornanoalcuni angoli del centro storico, <strong>il</strong> cuiculto per opera dei gesuiti si diffonde intutta la città e la chiesa del Gesù, doveviene collocata, diventa un santuariodove <strong>il</strong> popolo romano accorre perimpetrare grazie.Da qualche anno sulle pareti intornoal presepe sono dipinti affreschi cherievocano eventi salienti: l’amoredi Woit<strong>il</strong>a per i bambini di tutti icontinenti, la vita di Madre Teresa, lamoltiplicazione dei pani e dei pesci;la Madonna <strong>della</strong> Strada, invece, è undisegno a matita dipinto a pastello delcapo squadra Francesco Palumbo,che rappresenta l’evolversi del lavorodel netturbino dall’inizio del ‘900 ainostri giorni, come fotogrammi di unapellicola che si srotola.L’anno scorso, in occasione del 40°anniversario, l’Ama in collaborazionecon Poste Italiane ha predisposto unkit di cartoline f<strong>il</strong>ateliche e l’annullocelebrativo, che entra così a far parte<strong>della</strong> collezione storico-postale edesposto presso <strong>il</strong> Museo storico delleTelecomunicazioni.Lo st<strong>il</strong>e di questo presepe è statoreplicato in altri più piccoli montatisu carrelli che sono stati donati alVaticano e collocati nella Sala Nervi,nell’ufficio fotografico dell’OsservatoreRomano e presso <strong>il</strong> vescovado di Tivoli,altri due sono esposti al Quirinale e inCampidoglio.Ancora oggi, ormai in pensioneda anni, l’ideatore del presepe viveaccanto alla sua creatura, la coccola, laveglia, la perfeziona continuando adaggiungere pietre, a curare particolari,a piantare in prossimità dellefestività natalizie i fichidindia sullasommità <strong>della</strong> calotta per rendere piùverosim<strong>il</strong>e l’ambientazione, e continuaa raccontare, a chi ha la curiosità diascoltare, la storia che somiglia aduna favola moderna <strong>della</strong> sua vicendaumana e spirituale, senza presunzionee mania di protagonismo, rifiutandosidi ammettere che la fortuna o <strong>il</strong> casoabbiano giocato un ruolo in tutta lavicenda, definendosi invece <strong>il</strong> pennellocon quale Dio ha tracciato <strong>il</strong> suoimperscrutab<strong>il</strong>e disegno.Mostra permanente – Ingresso gratuitoDal 15 dicembre al 31 gennaio: tutti igiorni dalle ore 8 alle ore 20;dal 1 febbraio al 14 dicembre: tutti igiorni dalle ore 9 alle ore 19;domenica e festivi dalle ore 8 alle ore11,30.Roma, Via dei Cavalleggeri, 5www.amaroma.it■123


Al v<strong>il</strong>laggio di Natale Flower tutto <strong>il</strong>fascino dei dioramiUna mostra di Presepi, con preziose opere d’arte e le tradizionidelle capitali europee: un viaggio tra Londra, Parigi e Vienna.Testo e foto di Antonella FloritoChi entra nel mondoFlover si immerge inun’atmosfera magica.Con un grandecalendario dell’Avvento<strong>il</strong> V<strong>il</strong>laggio di Natale di Flover aBussolengo (Vr) apre le porte <strong>della</strong>16a edizione del V<strong>il</strong>laggio di Natale diFlover a Bussolengo (Vr). L’atmosferanatalizia si diffonde in tutta Europa e siriunisce al V<strong>il</strong>laggio Flover. Si apre laprima finestra e si entra in un mondoincantato tutto da scoprire e, passodopo passo, si scoprono le tradizionintalizie piu’ caratteristiche dei paesieuropei, tra gnomi , luci, colori,musica, doni, addobbi e golosità.Londra e <strong>il</strong> fascino <strong>della</strong> corona,storie di re e regine con decorazioniche ricordano la capitale inglese e lasontuosa Vienna, tra ricchi decori,musica e dolci profumi che esconodai caffè per arrivare poi nell’eleganteParigi con i suoi atelier e un alberospeciale che somiglia alla Tour Eiffel.Una colorata mongolfiera fa sognaree tornare bambini, nella più classicadelle ambientazioni natalizie, congli gnomi che aiutano a trasportare iregali. Babbo Natale, nella sua grandecasa piena di sorprese, aspetta ibambini che vorranno consegnare laloro letterina e osservare gli gnomi chepreparano dolci speciali in cucina o lognomo Francobollo che inserisce alcomputer i nomi dei bambini buoni aiquali Babbo Natale consegnerà i regalitanto attesi.Ispirato al romantico borgo medievaleRothenburg ob der Tauber, inGermania, <strong>il</strong> V<strong>il</strong>laggio di Natale Floverè <strong>il</strong> più grande mercatino di Natale alcoperto in Italia, con oltre 7 m<strong>il</strong>a metriquadrati dedicati alla festa più amatae attesa dell’anno. Come in un verov<strong>il</strong>laggio, ai bordi delle strade troveretegli artigiani al lavoro: <strong>il</strong> pirografo cherealizza quadretti bruciando <strong>il</strong> legno,l’intagliatore di candele, la decoratricedei fiori pressati e molti altri maestriche creano le loro opere davanti agliospiti.A chi desidera decorare nei dettagli<strong>il</strong> proprio Natale Flover propone lestanze tendenza: Celadon, Rosengold,Oxblood. Hanno nomi che ricordanoun po’ le favole di Le m<strong>il</strong>le e unanotte i colori must che daranno untono nuovo al Natale 2012. Il verdesalvia (Caledon) rievoca i colori deipalazzi asburgici, <strong>il</strong> cipria (Rosegold)richiama agli eleganti ambienti <strong>della</strong>moda parigina e <strong>il</strong> tradizionale rosso(Oxblood), tipico di Londra e <strong>della</strong>corona inglese: saranno questi i colorimust del prossimo Natale . Per chivuole poi , qualcosa di diverso per lapropria casa o per un regalo speciale,c’è la Fioreria del V<strong>il</strong>laggio Flover, chepropone composizioni particolari ed’effetto, mentre per chi ama stupiregli amici ritorna “<strong>il</strong> centro messaggi”:un’ab<strong>il</strong>e pittrice pronta a decorarepalline di Natale con messaggi d’augurio d’amore personalizzati.Natale Flover significa anchecreatività. Per chi ama <strong>il</strong> Natale Fai date nei punti vendita di Bussolengo eCà di David tanti corsi per realizzarein modo economico addobbi per lacasa, per l’albero di Natale e regalipersonalizzati. La novità impedib<strong>il</strong>edi quest’anno è <strong>il</strong> Cake design: timbri,stampi, spatole e utens<strong>il</strong>i di ognitipo per creare delle opere d’arteche deliziano occhi e palato. Tortenuziali, cupcake, brownies, biscottini,tutti rigorosamente decorati in st<strong>il</strong>ed’oltreoceano e perfetti per abbellire inmodo artistico la propria casa.Per riscoprire <strong>il</strong> fascino delle vecchietradizioni e rivivere la magicaatmosfera natalizia troverte unasuggestive esposizione, che riunisceemozionanti opere d’arte realizzatea mano e curate nei minimi dettagli,dai diorami dell’artista spagnoloManuel Serena a opere realizzate dascultori professionisti come <strong>il</strong> Presepebergamasco, raffigurante una cascinalombarda dell' 800 o i diorami <strong>della</strong>124


vita di Gesù che raffigurano <strong>il</strong> raccontostorico. Completa la mostra museol'allestimento di un presepe con statuedi legno ambientato e raffigurante lastorica casa Natale di Papa GiovanniXXIII nel paese di Sotto <strong>il</strong> Monte, acui è dedicato l'anno giovanneo <strong>della</strong>pace 2012-2013.Per riscoprire <strong>il</strong> fascino delle vecchietradizioni e rivivere la magicaatmosfera natalizia al V<strong>il</strong>laggio diNatale Flover troverete una mostrasuggestiva di di presepi fatti conpezzi unici e opere d’arte realizzateda artisti di fama internazionale. E’la grande novità 2012 del V<strong>il</strong>laggiodi Natale Flover: un allestimentocurato nei dettagli, che proponesia presepi di st<strong>il</strong>e popolare come <strong>il</strong>Presepe africano, romano, napoletanoo rinascimentale, che storici orientali.Le opere si susseguono tra piccolee grandi scenografie, capanne estatuine presepiali di provenienzaitaliana ed estera, dove i collezionistipotranno ammirare esemplarirealizzati interamente a mano e curatinei minimi particolari da scultoriprofessionisti. L’ideazione dei Diorami,riproduzioni in scala di ambientazionireali o immaginarie, risale a centoanni fa, con la scuola di Barcellona e <strong>il</strong>presepista spagnolo Antonio Molinè.La mostra ospita alcuni diorami digrande pregio, opere del famosoartista spagnolo Manuel Serena diMatarò, scultore e presepista, amantedei presepi orientali, molto legato allacittà di Verona, che spesso ha potutoammirare all’Arena i suoi presepi.“La mostra - sottolinea S<strong>il</strong>vanoGirelli, Presidente Flover - è dedicataa tutti coloro che vogliono conoscerele emozioni che scaturiscono nelrealizzare un Presepio, ma anchetramandare ai propri figli questapassione. Il Presepe rappresenta latradizione ed è <strong>il</strong> simbolo dei valoripiù veri del Natale”.La mostra dei Presepi rimarrà apertafino al 6 gennaio 2013.(Per info comunicazione@flover.it)Informazioni tecnicheIl V<strong>il</strong>laggio di Natale Flover si trova aBussolengo (VR), in via Pastrengo 16.Apertura:<strong>il</strong> V<strong>il</strong>laggio è aperto dal 3 novembre 2012al 6 gennaio 2013.Unici giorni di chiusura <strong>il</strong> 25 dicembre2012 e <strong>il</strong> 1 gennaio 2013.Orari:dalle 9 alle 19.30, con orario continuato.Biglietto d’ingresso:1 euro solo nei giorni di sabato e domenicadal 4 novembre al 16 dicembre 2012,incluso venerdì 7 dicembre 2012.Info:www.flover.it; www.<strong>il</strong>v<strong>il</strong>laggiodinatale.it;comunicazione@flover.ittel. 045 2225411.125


Informazioni dalle aziendeTelair Bridge:La soluzione intelligente per collegare tutte levostre batterie in parallelo. (brevettato)La Telair aggiunge alla propria linea di generatoriun accessorio molto ut<strong>il</strong>e che permette alcamperi- sta di ottimizzare l’uso delle batteriedi bordo. In caso di necessità, disponendo <strong>il</strong>Bridge in modo MANUALE, questi convoglia<strong>tempo</strong>raneamente una parte di energia <strong>della</strong> batteria motoresulla bat- teria di servizio, con la garanzia che nella batteriamotore rimarrà corrente sufficiente per l’avviamen- to delveicolo.Viceversa, nel caso in cui la batteria motore sia scarica e non siriesca a far partire l’automezzo, disposto in modo MANUALEin soli 15 minuti <strong>il</strong> Bridge riversa dalla batteria servizi aquella motore l’energia necessaria per effettuare l’avviamentodel veicolo. Per rendere più efficace <strong>il</strong> servizio svolto dalBridge, basterà accendere <strong>il</strong> generatore Ecoenergy (TG480 /TG480MEF / TG600MEF) prima di attivare <strong>il</strong> Bridge.Con <strong>il</strong> Bridge in AUTOMATICO, abbinato ad una versionequalsiasi dei generatori Telair Ecoenergy, la corrente fornitada questo oltre a caricare la bat- teria di servizio, al superarela soglia dei 13 Volt di tensione va automaticamente a caricareanche la batteria motore (fino al valore massimo di 14,2 Volt),mantenendola quindi sempre pronta per l’av- viamento. ■126


Anche quandodisattivato inposizione OFF,<strong>il</strong> Bridge esegue<strong>il</strong> monitoraggio<strong>della</strong> tensionedelle batterie,segnalandoeventualianomalie.Caratteristiche tecnicheAlimentazione (da batteria di servizio)Controlli sul pannelloCorrente Max di transito tra le 2 batterieCaduta di tensione a 50 AAllarme batteria motore scarica (


Arto: “Autocaravan dell’anno”nei Paesi BassiI visitatori fieristici e una giuria di esperti del settore sono stati convintidalla grande scelta per <strong>il</strong> design.“Un premiofantasticoche dimostrache <strong>il</strong> nostron u o v oconcetto per gli interni piace siaal consumatore privato, sia agliesperti del settore. Gli olandesi sene intendono davvero per quantoriguarda <strong>il</strong> viaggiare su ruote”. Ilmotivo di gioia per Hubert Brandl,amministratore delegato Niesmann+ Bischoff, riguarda l’Arto 66 F, uscitoquest’anno dalla fucina delle idee diPolch, specialista di autocaravan edè già stato onorato nel vicino paesecome “Autocaravan dell’anno 2013”.L’Arto inoltre è stato nominato primaonline dai fan di autocaravan e havinto anche <strong>il</strong> premio come “Migliorautocaravan integrale”, avendo comeconcorrenti undici modelli di altricostruttori. Il voto finale è stato poidato la scorsa settimana a Utrecht,dove i visitatori <strong>della</strong> fiera del settoreKampeer & Caravan Jaarbeurs e unagiuria del club di autocaravan NKCdei Paesi Bassi, che è la più grandeunione del settore in Europa. Il premioè stato consegnato dall’ex campionemondiale olandese di pattinaggioveloce Rintje Ritsma, anche lui grandefan di autocaravan. La scelta per l’Artocome “Autocaravan dell’anno” è statagiustificata soprattutto dal nuovoconcetto per <strong>il</strong> design degli interni chesi differenzia notevolmente dalle altreofferte del mercato. Con Niesmann+ Bischoff ogni proprietario di unnuovo autocaravan di lusso puòcreare individualmente i suoi interniscegliendo sia per l’Arto che per <strong>il</strong>Flair tra oltre 500 varianti di design,colori e superfici.■Niesmann + Bischoff è uno deiprincipali costruttori di autocaravanesclusivi. La sede dell’azienda e luogo diproduzione si trova a Polch in RenaniaPalatinato, Germania, dove lavorano170 collaboratori. Attualmente siproducono all’anno ca. 400 Liner diLusso <strong>della</strong> serie Arto e Flair. Il giroSu Niesmann + Bischoffd’affari dell’anno 2011 era di 40 m<strong>il</strong>ionidi Euro. Con <strong>il</strong> suo slogan “Per imomenti più belli nella vita”, l’aziendasottolinea le sue esigenze costruendomodelli innovativi e confortevoli dialta qualità. Dal 1996 Niesmann +Bischoff fa parte <strong>della</strong> Hymer AG.128


Richiesto in tutta Europa:<strong>il</strong> Flair più lungo di tutti i tempiAmpio letto centrale, esclusivo bagno Wellness e ancora più spazioIl Flair 800i CFB convinceancora: con una larghezzadi 2,39 m, un’altezza di 3,27m e una lunghezza che lorende unico con i suoi 9,12m. E’ l’autocaravan più lungo delprogramma Flair. Niesmann+Bischoffoffre agli interessati per la stagione2013 un mezzo che misura ben 35cm in più degli altri richiestissimimodelli costruiti su Iveco Da<strong>il</strong>y 65 C17. Grazie alla modificata lunghezzala disposizione degli interni ha unnuovo concetto.In questo modo la zona posterioredel Flair 800 i CFB ha un ampioletto centrale che colpisce e finoraera disponib<strong>il</strong>e solo per la serie delFlair 1000. Il letto a penisola ha unalarghezza di 1,50 m e una lunghezza di2,04 m – quest’ultima offre anche allepersone un po’ alte un posto comodoper r<strong>il</strong>assarsi e per dormire.“Con <strong>il</strong> Flair 800 i CFB possiamosoddisfare sempre di più le crescentirichieste per i mezzi con un letto apenisola.La risonanza di ordini da parte deinostri concessionari in tutta Europaè enorme e a settembre sono giàandati in produzione tanti veicoli perla campionatura e per i clienti finali”,dice Hubert Brandl, amministratoredelegato <strong>della</strong> Niesmann+BischoffGmbH.Un altro motivo per la grandepopolarità: <strong>il</strong> Flair 800i CFB offreancora più spazio per lo stivaggio coni cassettoni sotto <strong>il</strong> letto posteriore,molto eleganti e fac<strong>il</strong>menteraggiungib<strong>il</strong>i.Altra novità sono i due armadi versola parete posteriore.Una grande modifica è l’ampioe confortevole bagno Wellness.Naturalmente <strong>il</strong> Flair 800 iCFB approfitta in tutti i sensidel nuovo percorso iniziato daNiesmann+Bischoff – <strong>il</strong> nuovo designper gli interni con oltre 500 possib<strong>il</strong>ivariazioni con i quali ogni clientearreda, secondo <strong>il</strong> proprio gusto lapropria casa mob<strong>il</strong>e.■129


Semplicemente da indossare:“Schwerelosigkite”Collaborazione di Niesmann+Bischoff con la griffSi riconosce subito.Come <strong>il</strong> giglio rendel’esclusivo autocaravaninconfondib<strong>il</strong>e, cosìcaratteristico è unatoppa kite cucita sulla sopraindicata griff. Niesmann+Bischof e“Schwerelosigkite” – due marchi, uncorso comune e f<strong>il</strong>osofie comparab<strong>il</strong>i.Entrambe le aziende sono leader nelloro settore e rinforzeranno in futurola loro collaborazione.Niesmann+Bischoff metterà unArto a disposizione di Peter Arnolde Andreas Bedersdorfer, i fondatoridi “Schwerelosigkite”. Il mezzo èperfetto per i creatori di fashion ed èstato modificato per le loro esigenze.L’autocaravan sarà usato comeshowroom mob<strong>il</strong>e e sarà ut<strong>il</strong>izzatoper gli eventi presso i concessionarie le fiere come ISPO, BOOT eBRIGHT oppure servirà comestazione per le promozioni durantele manifestazioni più importanti perlo sport acquatico, come Kite-WordCup a St. Peter-Ording oppure <strong>il</strong>Windsurf-World Cup a Sylt. PeterArnold è entusiasta <strong>della</strong> variab<strong>il</strong>itàdell’autocaravan: “E’ multifunzionalee versat<strong>il</strong>e. Inoltre è un vero colpod’occhio quando si espone durantei più importanti eventi tedeschi.Niesmann+Bischoff dimostracome possono essere innovativi edeccezionali gli autocaravan durante <strong>il</strong>viaggio. Con l’Arto abbiamo <strong>il</strong> giustomezzo per ogni esigenza”.Negli ultimi tempi <strong>il</strong> produttore“Schwerelosigkite” ha creato perNiesmann+Bischoff polo esclusivee moderne che sono a disposizioneper i nostri clienti e vengonoindossati dai nostri collaboratori aPolch. Durante le fiere e i meetingi partecipanti indossano le poloNiesmann+Bischoff che sono nate daquesta collaborazione. Il programma130


in futuro sarà allargato, perché si stapensando di creare una giacca felpatadi alta qualità. “La griff ha una libertàsenza confini e ha un’indipendenzaindividuale che si rispecchia dallaproduzione unica nel suo genere.Sono i valori che rappresentano anchela nostra azienda. Per questo motivol’orientamento di Schwerelosigkitesi abbina perfettamente a noi”, diceHubert Brandl, amministratoredelegato di Niesmann+BischoffGmbH. Dal 2005 “Schwerelosigkite”porta avanti l’idea di riciclare kitesnon più ut<strong>il</strong>izzati e li trasforma insurf e street-wear. La griff produceall’anno due collezioni complete conborse, berretti, magliette, maglie ecinture che trovano con lo scenariodel kitesurf i loro fan più entusiasti. ■131


Westravel K2 in missione conl’università di BolognaDa oltre 30 anni leader nella distribuzione di accessori e attrezzature per <strong>campeggio</strong>e veicoli ricreazionali, Vecam ha fornito le modernissime e rivoluzionarie, tendeWestravel alla missione archeologica italiana in Kazakhstan organizzata daldipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna e capitanata da GianLuca Bonora.Le Westravel sonoun’ingegnosa evoluzionedelle “pop up”, tende chesfruttano la flessib<strong>il</strong>ità <strong>della</strong>paleria in fibra di vetro e siaprono automaticamente estraendoledalla loro sacca, salvo poi richiederepazienza e consumata perizia per lachiusura, <strong>il</strong> più delle volte oltremodomacchinosa. Con Westravel l’ostacoloè stato br<strong>il</strong>lantemente superato grazieall’adozione del sistema Quick CloseTechnology, un meccanismo checonsente una velocissima apertura euna altrettanto rapida e fac<strong>il</strong>e chiusura.Infatti, se per portare la tenda incondizioni d’impiego è sufficienteun semplicissimo “click”, per riporlanella sua sacca basta richiudere lastruttura portante, come si trattassedi un ombrello. Un sistema che è piùsemplice da provare che da descriveree tale da rendere l’ut<strong>il</strong>izzo di Westravelalla portata di chiunque.Gian Luca Bonora, reduce dalla primaparte <strong>della</strong> missione in Kazakhstan,dove per oltre un mese, prima lungo<strong>il</strong> fiume Chaglinka e successivamentelungo <strong>il</strong> grande Ishim, ha potutosperimentare in prima persona ein condizioni climatiche diffic<strong>il</strong>i leWestravel K2 Automatic, è tra coloroche meglio di tutti possono esprimeregiudizi sul comportamento di questetende e le prime impressioni nonfanno che confermarne le innegab<strong>il</strong>iqualità. L’archeologo italiano haapprezzato la velocità e la fac<strong>il</strong>ità dimontaggio, ma anche la comodità elo spazio disponib<strong>il</strong>e. Le tende sonostate montate in un ambiente di steppaalberata, dove i valori di umidità eranomolto elevati e gli acquazzoni notturnie <strong>il</strong> forte vento si sono alternati agiornate soleggiate con brezza leggerae temperature che hanno superato i40°C.132


In una lettera scritta al managementdi Vecam, Gian Luca Bonora raccontala sua esperienza:“Le tende si sono dimostrate moltoresistenti e ut<strong>il</strong>issime – scrive Bonora -La pioggia notturna e la forte umiditàdel mattino non sono mai percolatiall'interno. Mai si sono bagnati gliindumenti o la strumentazionedigitale presente nelle nostre tende».L’archeologo continua spiegando chele basse temperature notturne, chehanno raggiunto anche i 10°C, nonhanno creato difficoltà e le tende sisono rivelate sufficientemente calde,grazie anche all’aiuto dei sacchi lettocon lenzuolo interno.“Nessun problema è stato riscontratocon le cerniere di apertura-chiusuradell'abitacolo – continua Bonora- che spesso in ambienti sabbiosi edesertici tendono ad incepparsi e nonscorrono con regolarità. Così come ipicchetti per fissare le tende a terra sisono rivelati molto forti e non si sonopiegati”.Qualche difficoltà è stata riscontratanelle giornate con vento forte equando la temperatura ha superatoi 40°C. Certo si tratta di condizioniclimatiche critiche, diffic<strong>il</strong>menteriscontrab<strong>il</strong>i nel normale impiego.Tuttavia l’archeologo forniscealcuni ut<strong>il</strong>i suggerimenti chepossono contribuire a migliorareulteriormente un prodotto già diper sé estremamente valido. Per <strong>il</strong>capo <strong>della</strong> spedizione in Kazakhstansarebbe auspicab<strong>il</strong>e, almeno perut<strong>il</strong>izzi in ambienti desertici e disteppa, un doppio ingresso, in mododa favorire la vent<strong>il</strong>azione <strong>della</strong>tenda, quindi andrebbe irrobustitala paleria e, infine, si dovrebbeprevedere la presenza di opportunefunicelle per appendere abiti e altrioggetti che altrimenti vanno posatisul pavimento.Prof<strong>il</strong>o di Vecam in sintesiL’azienda nasce nel 1979, con ladenominazione sociale di VenetaCamping, come distributoreall’ingrosso di accessori e componentiper caravan e camper, limitatamentealla regione Veneto. Nei primi treanni di attività i suoi fondatori,S<strong>il</strong>vano e Dino Cappellari, hannoesteso, con <strong>il</strong> contributo di una vivacerete vendita, la distribuzione a moltidei principali rivenditori italiani oltrei confini regionali, presentandosicon l’attuale acronimo VECAM. Nel<strong>tempo</strong>, l’azienda ha sperimentatonuove idee di prodotti e nuovetipologie di servizio e <strong>il</strong> successodelle politiche aziendali ha permesso<strong>il</strong> consolidamento nel mercato intermini di qualità ed efficienza.Attualmente, Vecam distribuisce oltrequattrom<strong>il</strong>a prodotti tra componenti,accessori e articoli per <strong>il</strong> turismoitinerante■133


Trascorri Natale, Capodanno ed Epifaniaall'Holiday V<strong>il</strong>lage Florenz!Visto <strong>il</strong> grande successo ottenuto gli scorsi anni, a grande richiesta continuala tradizione: Holiday V<strong>il</strong>lage Florenz di Comacchio vi ripropone "Natale,Capodanno ed Epifania al Florenz", con apertura straordinaria dal 20.11.2012al 06.01.2013!Ecco a voi alcune trale migliori offerte per<strong>il</strong> soggiorno in casavacanze per tutti:- Casa Vacanze Tintoretto(accessib<strong>il</strong>e anche alle persone incarrozzina) a partire da Euro 50.00(max 5 pax);- Casa Vacanze Caravaggio(accessib<strong>il</strong>e anche alle persone incarrozzina) a partire da Euro 58.00(max 6 pax).- Bungalow Dune a partire da Euro40.00 (max 4 pax);Prezzi per persona (adulti) al giornocon trattamento di pensione completapresso "Monnalisa Restaurant”compresi Cena <strong>della</strong> Vig<strong>il</strong>ia e pranzodi Natale.Soggiorno minimo 4 notti, e sesoggiorni 5 notti ne paghi solo 4, <strong>il</strong>quinto te lo regala l'Holiday V<strong>il</strong>lageFlorenz!L'Holiday V<strong>il</strong>lage Florenz diComacchio si trova direttamente sulmare e dispone di spiaggia privata.Sono presenti n. 37 case mob<strong>il</strong>iaccessib<strong>il</strong>i di cui n. 8 affacciate sulmare. A disposizione dei clienti cisono <strong>il</strong> market con vendita di prodottiper celiaci e intolleranze alimentari,due ristoranti con possib<strong>il</strong>ità di menùspecifici, <strong>il</strong> bar, la zona mini clubcon anche giochi accessib<strong>il</strong>i, un areaspettacoli, la spiaggia con serviziobar, una piscina e i blocchi di servizicon servizi igienici accessib<strong>il</strong>i. Tuttigli ambienti sono di fac<strong>il</strong>e fruizione.Inoltre è presente una zona sportivacon un campo polivalente basket,tennis e calcetto.134


Capodanno? Brinda a Veneziaal V<strong>il</strong>laggio San Paolo!Il V<strong>il</strong>laggio San Paolo, non lontanoda Venezia (Cavallino Treporti), sicaratterizza per la sua attitudine adaccogliere tutti i turisti, in particolarefamiglie, gruppi di persone anzianeo persone con disab<strong>il</strong>ità, senzadimenticare i ragazzi delle scuole pergite naturalistiche.Ecco le fantastiche proposte dalV<strong>il</strong>laggio S.Paolo che, per <strong>il</strong> periodonatalizio, apre dal 26/12/2012 al06/01/2013.- Affitto locale per autogestione da4/5 posti letto con bagno privato,Euro 40.00 a notte per un minimo 2notti di soggiorno (Euro 50.00 persolo 1 notte di soggiorno).E inoltre, gli ospiti in autogestionepossono chiedere i pasti da asporto aprezzi davvero speciali! (Primo piattoEuro 4.00, secondo piatto a base dicarne/pesce Euro 4.50/6.00). Cenoneda asporto a base di carne/pesce Euro17.00/22.00Per chi invece preferisce <strong>il</strong> trattamentodi pensione completa, ecco iconvenientissimi prezzi al giorno/apersona: 0-2 anni gratis, 3-5 anniEuro 21.00 (con cenone Euro 27.00),6-11 anni Euro 28.00 (con cenoneEuro 36.00), 12-13 anni Euro 35.00(con cenone Euro 50.00), >14 anniEuro 42.00 (con cenone Euro 60.00).Per la mezza pensione si sottraggonoEuro 10.00 dalla pensione completa.Per essere immediatamentericonosciuto nelle nostre struttureed ottenere sconti ed agevolazionirichiedi la V4A Card!Per maggiori informazioni sulleofferte scrivi a viaggi@v<strong>il</strong>lageforall.net.Buone vacanze a tutti da V4A® eSportEnJoy!■135


La voglia d’inverno in Carinzia ha m<strong>il</strong>le volti.Grazie alla sua posizione geografica priv<strong>il</strong>egiata nell’area dell’Alpe Adria, la Carinzia,al confine con L’italia e la Slovenia, è ricca di sole e gode di un clima invernale mite,ma con abbondanti nevicate. Naturalmente ciò influisce anche sui suoi abitanti: nonc’è da stupirsi se i carinziani sono considerati particolarmente allegri e ospitali. E taleatteggiamento è assolutamente contagioso. Arrivare e rinascere: in nessun altro luogola promessa di una vacanza rigenerante è così autentica come in Carinzia.Vivere le città nel periodo natalizioProprio nel periodo natalizio valela pena fare una deviazione nellecittà <strong>della</strong> Carinzia: Klagenfurt,V<strong>il</strong>lach, Velden e Spittal invitano allavisita con i tradizionali mercatinid'Avvento. Da non perdere è inoltrePörtschach sul lago Wörthersee con <strong>il</strong>v<strong>il</strong>laggio d'Avvento sul lago, oppure <strong>il</strong>mercato d'Avvento più alto d'Austrianella zona sciistica del monte Petzen.Divertimento sulla neve perfamiglie, sciatori tranqu<strong>il</strong>li eprincipianti.Non per nulla la Carinzia è ladestinazione invernale pred<strong>il</strong>ettadalle famiglie e dagli sciatoriprincipianti. Gli oltre 1.000 ch<strong>il</strong>ometridi piste curate nelle 31 zone sciistiche<strong>della</strong> Carinzia e del Tirolo Orientaleoffrono soprattutto tranqu<strong>il</strong>le discese,dolci pendii e poca frenesia. E se sidesidera qualche brivido in più, nonmancano certamente piste a cunette,aree freeride e funpark per sciatori esnowboarder che in vacanza cercanola sfida.Imparare a sciare con garanzia disuccesso.I corsi delle scuole di sci carinzianegarantiscono un apprendimentorapido per tutti. Così anche nellastagione invernale 2012/13 vengonoriproposti corsi di sci con garanzia disuccesso: “soddisfatti o rimborsati”.In soli tre giorni i principianti sonoin grado di affrontare senza problemiqualsiasi pista blu, al prezzo unitariodi 129 euro sia per bambini, sia peradulti. Se dopo 3 giorni non si riesceancora ad effettuare la prima discesa,<strong>il</strong> prezzo del corso viene prontamenterimborsato. Ma con gli esperti maestridi sci <strong>della</strong> Carinzia, i principiantisono davvero in buone mani e quasinessuno chiede <strong>il</strong> rimborso.Su tracce solitarie.La Carinzia è la destinazione idealeanche per coloro che cercanoalternative lontano dalle piste da sci.Con oltre 200 laghi, questa regione èun autentico paradiso per pattinatori,giocatori di curling e di golf sughiaccio. Particolarmente apprezzatoè <strong>il</strong> lago Weissensee, che con i suoi6,5 km² rappresenta la più grandepista di ghiaccio naturale d’Europa.Ma la Carinzia è da sempre una metapred<strong>il</strong>etta anche per sci alpinisti edescursionisti solitari. Le piste dafondo a doppia traccia, le piste daslittino <strong>il</strong>luminate e le escursioni conle ciaspole offrono grande varietàe divertimento. Esperienze specialicome i safari guidati con cani daslitta husky o romantiche escursionial chiaro di luna offrono momentiindimenticab<strong>il</strong>i.Benessere all’insegna dell’architetturaCosa sarebbe l’inverno senza saunao calda acqua termale? Di certo nonsarebbe un inverno in Carinzia. Untempio del benessere davvero specialeinaugura quest’anno la sua primastagione invernale: le KärntenTherme,<strong>il</strong> nuovissimo complesso termale diV<strong>il</strong>lach (V<strong>il</strong>lacco), detta nuovi criteri.Non entusiasma solo per l’eccellenteofferta per <strong>il</strong> benessere, ma ancheper la sua emozionante architetturache riprende le caratteristiche del136


vicino monte Dobratsch e durante<strong>il</strong> relax nell’acqua termale invita alasciar vagare sguardi e pensieri.Con tradizionali trattamenti wellnesscome i bagni di vapore al profumod’abete, i massaggi con olio di nardoo i bagni di fieno, è fac<strong>il</strong>e r<strong>il</strong>assarsianche nell’ambiente delle due termedi Bad Kleinkirchheim.“Kärntner Badehaus”, bagniecologici sul lago M<strong>il</strong>lstätter See.A M<strong>il</strong>lstatt, sulle sponde del lagoM<strong>il</strong>lstätter See sarà inauguratoin autunno <strong>il</strong> primo stab<strong>il</strong>imentobalneare passivo <strong>della</strong> Carinzia,costruito secondo i criteri <strong>della</strong>bioed<strong>il</strong>izia, che realizza <strong>il</strong> desideriodi wellness al lago in ogni stagionedell’anno. La posizione direttamentea contatto con l’acqua e l’ampio frontea vetrate con vista sul lago regalanoemozioni per tutti i sensi. E quandogli ospiti s’immergono nelle piscineesterne riscaldate a 35 gradi, hannola sensazione di nuotare in mezzoal lago. All’interno, le saune e l’oasibeauty e massaggi invitano al relax.Campeggio invernaleDa anni ormai la Carinzia èdiventata un autentico paradiso peri camperisti con i suoi 19 campeggiinvernali, alcuni dei quali hannoottenuto diversi riconoscimenti. Pisteper lo sci di fondo, impianti di risalitae piste da discesa, sentieri invernalie spesso anche laghi ghiacciatiper <strong>il</strong> pattinaggio si trovano nelleimmediate vicinanze. Lo skibus èsempre gratuito. Sauna, massaggie reparto wellness sono talvoltacompresi nei servizi a disposizione in<strong>campeggio</strong>.Informazioni e cataloghi gratuiti:Ufficio Turistico <strong>della</strong> Carinzia,Casinoplatz 1, A-9220 Velden,tel. +43/(0)463/3000 (si parla italiano)info@kaernten.at,www.carinzia.atwww.camping.at (anche in italiano) ■137


Natale 2012:turismo adultoLa scrittrice e giornalistastatunitense ErmaBombeck ha scritto che"Non vi è nulla di piùtriste che svegliarsi lamattina di Natale e scoprire di nonessere un bambino".Si avvicina un Natale diverso, nelquale tante luci lasciano spazio amolte apprensioni e <strong>il</strong> futuro incombequasi quanto un macigno su unastrada di montagna.Diffic<strong>il</strong>e, questa volta, rifarsi a tantistereotipi, alle frasi fatte che per annie anni hanno riempito le giornatenell'attesa <strong>della</strong> festa più bella e piùfamigliare dell’anno.Questa volta, e forse è un bene, lerenne di Babbo Natale lasciano spazioalla concretezza e a ragionamentimeno eterei.Per questo ritengo che la frase diErma Bombeck sia assolutamenteattuale, perché stiamo scoprendo unpo’ tutti che “non siamo più bambini”,nemmeno con l’immaginazione.Un turismo ferito dalla crisi e, ancorpiù, dalla propria incapacità a crearele basi per un futuro solido ci sovrastae ci spinge a scrivere che questi sonomesi che non devono essere sprecati,né a dire che “tanto vi è poco da fare”,né a piangerci addosso.E’ proprio nei momenti più diffic<strong>il</strong>iche la capacità delle persone, laloro inventiva, la determinazione agettare <strong>il</strong> cuore oltre l’ostacolo fannola differenza e preparano non solo laripresa, ma anche la nuova “classe”che sarà chiamata a gestirne gli effetti.Perché, e questo è <strong>il</strong> messaggio “bello”che è giusto lanciare proprio nelperiodo natalizio: la ripresa ci sarà edal tunnel si uscirà.Ma come saremo, quali sarannole nostre condizioni e soprattuttoquanto <strong>tempo</strong> impiegheremo arecuperare antiche posizioni adeciderlo spetta soprattutto a noi ealla nostra disponib<strong>il</strong>ità a muovercianche quanto tutto sembrerebbeindicare, invece, di stare fermi al paloe di “saltare un giro”.Il turismo, in tutti i suoi segmenti,costituisce una delle basi su cuisi fonda la nostra autonomia,è assolutamente funzionale alterritorio, che costituisce la nostragrande ricchezza.Proprio dal territorio dobbiamoprendere lo spunto, perché la suasalvaguardia, la creazione di sistemiintegrati con l’economia e la cultura,<strong>il</strong> potenziamento, attraverso lostrumento del volontariato che nonpresenta costi, costituiscono elementiin grado non solo di aiutare la ripresa,ma anche di creare quelle basi nuoveche, piaccia o non piaccia, andranno asostituire quelle attuali, rese maceriedalla situazione contingente.Aprire alla concorrenza, non a parole,ma nei fatti, sconfiggere rendite diposizione, delegiferare senza metterea repentaglio dignità e sicurezza: <strong>il</strong>turismo italiano, ingessato moltopiù di quello degli altri stati, chiedea gran voce questo e tutti sianoassolutamente consci che da questielementi debba partire una ripresache apra anche nuove prospettiveoccupazionale.Non è la solita “favola di Natale”, sitratta di un serio programma chedeve contraddistinguere i mesi delprossimo anno: gli elementi perché <strong>il</strong>turismo in Italia conquisti <strong>il</strong> ruolo d<strong>il</strong>ocomotiva <strong>della</strong> ripresa vi sono tuttie sono a portata di mano.Certo è necessario agire tutti quantiinsieme, operando perché <strong>il</strong> turismo,in tutte le sue sfaccettature, prendacoscienza del proprio ruolo, ma ancheperché venga aiutato a rinnovarsi.Le regioni, cui <strong>il</strong> settore è statotrasferito, in buona parte hannofallito: sono state spese risorse, ma<strong>il</strong> “sistema Paese” è praticamentescomparso, proprio mentre lamob<strong>il</strong>ità è diventata l’elementocaratterizzante degli ultimi anni.Bisogna recuperare <strong>il</strong> <strong>tempo</strong> perso,ma le condizioni vi sono tutte perfarlo.Per questo, anche se siamo alla vig<strong>il</strong>iadi un Natale con meno luci e conmeno regali, l’ottimismo non deveessere messo da parte.Il nostro Paese sa dare <strong>il</strong> meglio di séproprio nei momenti di difficoltà: la“locomotiva turismo” è in stazione,non deve fermarsi, ma trainare itanti vagoni dell’economia del nostroPaese.Può farlo e, anche se siamo in temaNatalizio e di regali ai bambini, non sitratta di una “locomotiva giocattolo”,di un trenino elettrico da donareal figlioletto o al nipotino, ma diuna realtà concreta e di una forteopportunità per l’Italia.Per questo, con un po’ di concretoottimismo, auguro “Buon Natale” e,soprattutto, che <strong>il</strong> 2013 sia per tuttiun anno migliore di quello che, perfortuna, si sta chiudendo. ■138


Opinione di novembre“La foglia caduta siagita e vola viacol vento. Nondiversamenteio vorrei volare,andarmene, partire per non piùtornare, e non importa dove…”, cosìscrive in “Novembre”Gustave Flaubert.Una pagina che ben s’adatta a “questo”novembre: diffic<strong>il</strong>e, sofferto, chiusotra la certezza di un diffic<strong>il</strong>e oggi el’incertezza di un ignoto domani.Il “sogno” diventa così una valvoladi sfogo, un’uscita di sicurezza cheaiuta a guardare avanti, a progettare,a immaginare ed anche a creare.Sono momenti nei quali nonbisogna perdere <strong>tempo</strong>, soprattuttoin un settore strategico e particolarequal è quello turistico che risentefortemente del modificarsi continuodegli usi, costumi e abitudini di chi lopratica.Esempi ve ne sono a iosa: <strong>il</strong> “turismodel 2012”, si è rivelato molto diversodai precedenti: meno statico, piùattento ai costi ed anche alle offerte.Internet gioca un ruolo primario:come informazione ed anchequale veicolo di prenotazione e diveicolazione dei flussi.Su questo campo <strong>il</strong> nostro Paese èindietro anni luce rispetto ad altreNazioni che si affacciano sul bacinodel Mediterraneo.Scorrere i vari siti dei campeggi e deiv<strong>il</strong>laggi vacanza, soffermarsi su quellidelle località di alto e medio richiamovuol dire rendersi conto delle abissalidifferenze che esistono.I “sistemi turistici integrati” da noi siconcretizzano raramente e, per lo più,in poche e ristrette aree geografiche,mentre in altre nazioni la sinergia tradiverse realtà produttive sono benpresenti nei vari portali del web.Una differenza questa che siconcretizza nel diverso “peso”dell’offerta specifica e, quindi, nelladifferenzazione dei flussi.Ho voluto fare una ricerca su internet,andando a verificare, in pienoautunno, le offerte dei campeggi inItalia e in altri Paesi del Mediterraneo.La destagionalizzazione da noi èsolo una “pia intenzione”, soprattuttonelle regioni <strong>il</strong> cui clima favorevolepotrebbe giocare un ruolo essenziale.Strutture chiuse, caselle di postaelettronica sature che respingonole richieste inviate tramite ma<strong>il</strong>,pochi link (e mal evidenziati) con leproposte (istituzionali e private) delterritorio.I siti dei comuni, in molti casi, nonrisultano aggiornati nella parteturistica: così in autunno avanzatoancora si propagandano sagreestive…l’ut<strong>il</strong>izzo di lingue diverse daquella italiana è quasi inesistente…Vi sono alcune eccezioni, ma, come lerondini, non fanno primavera.Diminuisce anche la “tensione” delvolontariato, vittima dei tagli di spesae <strong>della</strong> diminuzione dei contributi chegli enti locali possono riconoscere.Risultato: un impoverimentocomplessivo!Le Regioni, nella politica turistica,hanno sostanzialmente fallito, usando<strong>il</strong> settore solo come veicolazionedi risorse per lo più clientelari espesso improduttive: è necessariauna forte sterzata, per recuperare <strong>il</strong><strong>tempo</strong> e ut<strong>il</strong>izzare al meglio le risorsedisponib<strong>il</strong>i.Farlo non vuol dire “sognare”, marimanere con i piedi ben saldi sullaterra, anche per non dover dareragione a Flaubert che così continuava<strong>il</strong> proprio scritto su “Novembre: ”…pur di lasciare <strong>il</strong> mio paese. La miacasa mi pesa sulle spalle: sono troppevolte entrato e uscito dalla stessaporta, ho tante volte alzato gli occhiallo stesso punto, sul soffitto <strong>della</strong>camera, che dovrebbe essersi ormaiconsumato”.Non deve assolutamente finire così,l’Italia, in campo turistico, ha tutti inumeri per invertire la tendenza, maoccorre rimboccarsi, tutti quanti, lemaniche.■139


La rubrica di...Pier Francesco GasperiAlcool alla guida: si pensa a prolungare <strong>il</strong> ritiro<strong>della</strong> patente, come deterrente: è la strada giusta?Negli ultimi tempi, igravissimi incidentistradali dovutiad alcol e drogahanno fatto balzarein primo piano <strong>il</strong> problema <strong>della</strong>guida in stato alterato, e <strong>il</strong> modo perprevenire questi sinistri con lesionio morti.EPISODI RECENTISolo per citare due incidenti, èrisultato positivo all'alcoltest <strong>il</strong>conducente che a novembre haucciso una 17enne scout in bicicletta.Secondo alcune indiscrezioni,<strong>il</strong> livello di alcol nel sangue delconducente sarebbe risultato trevolte oltre <strong>il</strong> limite consentito: 1,5grammi di alcol, contro <strong>il</strong> mezzogrammo di legge. Il guidatore54enne, incensurato, è tornato acasa dopo essere stato sentito dalleforze dell’ordine su disposizionedell'autorità giudiziaria. È statodenunciato in stato di libertà perguida in stato d'ebbrezza e peromicidio colposo. Gravissimo anchel'episodio nella notte tra giovedì 8 evenerdì 9 novembre a San Bas<strong>il</strong>io,un quartiere di Roma: poco dopo lamezzanotte, una coppia di giovaniè rimasta vittima di un incidentecausato da una persona che guidavain stato di ebbrezza e sotto effetto distupefacenti.Le pene oggi - Ricordiamo che, postoche <strong>il</strong> limite è di mezzo grammo dialcol per litro di sangue, l'articolo186 del codice <strong>della</strong> strada prevedetre fasce, con diverse sanzioni (quiindichiamo le principali).un tasso alcolemico superiore a 0,5e non superiore a 0,8 grammi perlitro. Scatta anche la sospensione<strong>della</strong> patente di guida da tre a seimesi.Seconda fascia:l'ammenda sale a 800 euro el'arresto fino a sei mesi, se vieneindividuato un valore superiore a0,8 e non superiore a 1,5 grammi(più la sospensione <strong>della</strong> patente dasei mesi a un anno).Terza fascia:sanzione massima di 1.500 euro,arresto da sei mesi a un anno, perun valore superiore a 1,5 grammiper litro (più la sospensione <strong>della</strong>patente da uno a due anni). Conla sentenza di condanna ovverodi applicazione <strong>della</strong> pena arichiesta delle parti, anche se èstata applicata la sospensionecondizionale <strong>della</strong> pena, è sempredisposta la confisca del veicolocon <strong>il</strong> quale è stato commesso <strong>il</strong>reato, salvo che <strong>il</strong> veicolo stessoappartenga a persona estranea. Mase <strong>il</strong> veicolo non è del trasgressore,la durata <strong>della</strong> sospensione <strong>della</strong>patente è raddoppiata. E qualoraper <strong>il</strong> guidatore che provochi unincidente sia stato accertato unvalore corrispondente a un tassoalcolemico superiore a 1,5 grammiper litro, la patente è revocata.Neopatentati - Però, per chi hala patente da meno di tre anni(neopatentato), c'è la tolleranza zero:non può mai bere neppure un gocciod'alcol prima di guidare. Lo prevedel'articolo 186-bis del Codice <strong>della</strong>strada. I conducenti che guidinodopo aver assunto bevande alcolichesono puniti con la sanzione di 155euro qualora sia stato accertato unvalore corrispondente a un tassoalcolemico superiore a zero e nonsuperiore a 0,5 grammi per litro. Nelcaso in cui <strong>il</strong> conducente provochiun incidente, le sanzioni sonoraddoppiate.L'idea del Governo - Ma l'Esecutivocome intende combattere <strong>il</strong>fenomeno degli incidenti per guidain stato d'ebbrezza? Il legislatoreha pensato anche a provvedimentiche riguardano la patente, come<strong>il</strong> ritiro <strong>della</strong> stessa per un certoPrima fascia:multa di 500 euro qualora sia statoaccertato un valore corrispondente a140


La rubrica di...Pier Francesco Gasperiperiodo, a seconda <strong>della</strong> gravità delfatto. Accantonato <strong>il</strong> progetto diOmicidio stradale (che prevedevauna lunga detenzione per chi causaincidenti ubriaco), per chi provocagravi sinistri in stato alterato daalcol o droghe <strong>il</strong> Parlamento puntaa misure drastiche che riguardanola patente, con un disegno di legge.Nei casi di omicidio colposo in unincidente stradale, oggi è previstala sospensione per quattro anni ela revoca nel solo caso di presenzadi un tasso alcolemico superiore a1,5 g/l o di assunzione di sostanzestupefacenti o psicotrope. Colnuovo codice <strong>della</strong> strada, lapatente verrebbe sempre revocata(<strong>tempo</strong>raneamente). "Stiamoprocedendo su un provvedimentoche prevede la revoca <strong>della</strong> patentefino a 15 anni per chi si macchiadi omicidio stradale attraverso unaguida sotto lo stato di ebbrezzae dall'uso di stupefacenti, o peri pirati <strong>della</strong> strada", ha detto <strong>il</strong>presidente <strong>della</strong> commissioneTrasporti <strong>della</strong> Camera dei deputati,Mario Valducci. Insomma, unritiro prolungato <strong>della</strong> patente. "Perquanto riguarda altri casi di omicidiostradale per una guida non attenta -ha spiegato Valducci -, la revoca saràdi cinque anni. Fino alla sentenzac'è la sospensione <strong>della</strong> patente, po<strong>il</strong>a revoca fino a 15 anni nei casi piùgravi. Pensiamo che questo possaessere un ottimo deterrente". Ildubbio è se realmente <strong>il</strong> ritiro lungo<strong>della</strong> patente possa essere una misuradeterrente verso chi guida ubriaco odrogato: l provvedimento non parecosì "minaccioso" nei confronti deipirati <strong>della</strong> strada.Da tenere presente - È una questionedelicata e complessa: vanno anchericordati i numerosissimi fattidi cronaca che raccontano diconducenti che guidano lo stesso,nonostante sia stata loro già ritiratala patente. Il ritiro non sempre èefficace, specie se ci sono pochicontrolli.■Auto con targa stranieraLa Catalogna studia comeincassare le multeNe abbiamo parlatodiffusamente suprecedenti news. Eadesso <strong>il</strong> problemadegli automob<strong>il</strong>istiimmuni dalle multe perché alla guidadi auto con targa straniera tornad'attualità: per ora la guerra l'hadichiarata per primo <strong>il</strong> Governo <strong>della</strong>Catalogna che ha deciso di porre unfreno a quanti ogni anno sottraggonoalle disastrate casse locali importiche variano dai 13 a 72 m<strong>il</strong>ioni dieuro a causa <strong>della</strong> loro intracciab<strong>il</strong>ità.Seguiranno anche altri Paesi.Diciamo subito che <strong>il</strong> provvedimentoche sta per mettere in campo laregione spagnola sarà attuato anchein altri Paesi per punire una volta pertutte i furbetti del volante. Vediamo,dunque, di che cosa si tratta: latrovata consiste in un doppiosistema formato da una serie di radarcollegati a una centrale operativa allaquale, in <strong>tempo</strong> reale, gli autoveloxtrasmettono l'infrazione. Una voltaricevuta l'informazione, la centraleseleziona le auto, scarta quelle dellostesso Paese - dove la sanzione verràin ogni caso pagata - e trasmette idati alle pattuglie di polizia dislocatenell'area, e in particolare al confine,affinché blocchino l'automob<strong>il</strong>istaindisciplinato al quale sarannomostrate le immagini dell'infrazionecommessa. A quel punto sottrarsisarà impossib<strong>il</strong>e. I primi testcominceranno nelle prossimesettimane quando saranno collegati i216 autovelox già posizionati lungo learterie regionali al nuovo sistema ditrasmissione dati con un investimentidi 50 m<strong>il</strong>a euro ad apparecchio: laprima strada sarà l'A7 nella provinciadi Girona, ritenuta tra le più trafficatee pericolose <strong>della</strong> regione.Problema comune. Come dicevamo,<strong>il</strong> problema <strong>della</strong> Catalogna riguardadiverse nazioni con in prima f<strong>il</strong>al'Italia dove molti registrano leautomob<strong>il</strong>i presso le motorizzazionidi San Marino, Svizzera o altri Paesi;un modo - come ha constatato anchel'Agenzia delle Entrate - per sfuggireai redditometri e per non pagare lemulte. E così aumentano in manieraesponenziale le Bentley, Ferrari eLamborghini con targa rumena obulgara che di vedono in numerosenelle città, come M<strong>il</strong>ano, Vicenza,Roma e Napoli.La normativa italiana. Il Codice <strong>della</strong>strada italiano concede moltissimo<strong>tempo</strong> per notificare i verbaliall'estero: 360 giorni. Di fatto, però,siccome non è semplice accedere agliarchivi degli autoveicoli dei Paesistranieri, <strong>il</strong> più delle volte non si avvianeppure <strong>il</strong> procedimento. E, infatti,da qualche anno sono nate societàspecializzate che, su appalto delleamministrazioni comunali, svolgono<strong>il</strong> servizio di notifica all'estero. Ma learmi rimangono comunque spuntate.Anche nell'ipotesi di rintracciare<strong>il</strong> trasgressore e di notificargli lacontravvenzione, di fatto se poiquest'ultimo non paga non succedenulla. Anche per questo motivo èstata introdotta la multa europea,una normativa che per le infrazionipiù gravi e comuni semplifical'accertamento. In ogni caso, lasperimentazione catalana potrebberappresentare anche per l'Italia unavia più semplice e diretta per incassarele multe delle auto straniere. ■141


La rubrica di...Pier Francesco GasperiSicurezza stradale,un'app per evitare gli incidentiRicercatori italiani eamericani hanno messoa punto Anti-Incidente,l'applicazione che avvisaautomaticamente leauto in coda se là davanti è successoqualcosaDa oggi i tamponamenti sulleautostrade sono solo un ricordo.Quattro ricercatori dell'universitàdi Bologna, in collaborazione conla UCLA University di Los Angeles,hanno messo a punto l'app antiincidente,<strong>il</strong> primo software che avvisagli automob<strong>il</strong>isti di ogni pericolo sulloro percorso. A differenza dei sistemigià in commercio, questo prototipo siaccorge non solo di quello che si puòvedere dalla propria auto, ma anchedi quello che succede a ch<strong>il</strong>ometri didistanza.“ L'applicazione è grado di metterein comunicazione peer to peer levetture", spiega Marco Roccetti,docente di architettura di Internetall'università Alma Mater Studiourume responsab<strong>il</strong>e del progetto. " Secapita un incidente sulla strada,l'auto viene avvisata da uno deiveicoli che la precedono e lo segnalaal conducente”. È proprio la primaauto, quella coinvolta nel sinistro,a lanciare l'allarme. Tutte le altre incoda si passano <strong>il</strong> messaggio.“ Bastaun semplice sensore di accelerazioneche comunichi al software unmovimento anomalo <strong>della</strong> vettura e <strong>il</strong>segnale scatta immediatamente”.Il team di ricercatori ha sperimentato<strong>il</strong> prototipo sulle highway a seicorsie di Los Angeles. “ I risultatidei test sono stati strepitosi",racconta Gustavo Marfia. " Graziealle reti veicolari, ossia a sistemiche non hanno bisogno di alcunainfrastruttura di comunicazione, <strong>il</strong>messaggio viene passato da un'autoall'altra in una frazione di secondodando <strong>il</strong> <strong>tempo</strong> a chi sta al volantedi regolarsi di conseguenza”. Èproprio questo l'elemento vincentedell'invenzione: l'app anti-incidenteriesce a mandare <strong>il</strong> segnale moltolontano con <strong>il</strong> minimo ut<strong>il</strong>izzo dellebande di comunicazione. Senza retitelefoniche o Wifi, <strong>il</strong> sistema è ingrado di annunciare un incidentefino a 20 ch<strong>il</strong>ometri di distanza inpoco meno di mezzo secondo.L'applicazione è pensata per glismartphone, anche se nemmenogli stessi ricercatori riesconoad immaginare gli sv<strong>il</strong>uppi chel'invenzione potrebbe avere.“Le tecnologie che usiamo sonocompatib<strong>il</strong>i con qualsiasi hardwaregià in commercio", spiega AlessandroAmoroso, altro autore <strong>della</strong> ricerca."Per questo l'app anti-incidentepotrebbe essere scaricata direttamentesu un navigatore satellitare, oppurealcune case automob<strong>il</strong>istichepotrebbero scegliere di integrarlo nelcruscotto delle autovetture”.In questo senso, l'invenzione deiricercatori italiani non ha limiti.“Quello che abbiamo sempre avutoin testa, d'accordo con i colleghiamericani, è una prospettiva nellaquale si possa avere una connessioneweb nella propria auto a costiridotti, questo permetterebbe unosv<strong>il</strong>uppo infinito del progetto”, diceRoccetti. Mentre <strong>il</strong> sistema tiened’occhio la sicurezza <strong>della</strong> strada, gliautomob<strong>il</strong>isti, grazie al peer to peer,sarebbero in grado di scambiarsiqualsiasi tipo di informazione: dalleindicazioni meteo a quale è <strong>il</strong> miglioreAutogr<strong>il</strong>l in cui fermarsi. ■142


La rubrica di...Pier Francesco GasperiSeggiolini auto:sono più usati per i bambini grandiche per i piccoliIl tasso d'uso dei seggioliniper bambini nelle automob<strong>il</strong>i(93%) è rimasto quasiinvariato rispetto all'ultimocensimento dell'upi, Ufficioprevenzione infortuni, (2007: 94%).È invece una novità che per i bambinitra 7 e 12 anni si usa più spesso unsistema di ritenuta che per quelli sottoi 7 anni. Questo dato è riconducib<strong>il</strong>ea una modifica apportata in apr<strong>il</strong>e del2010 nelle norme sulla circolazionestradale. Rimane invece preoccupanteche la metà di tutti i bambini non èallacciata correttamente o trasportatacol sistema di ritenuta sbagliato.Da due anni e mezzo, in auto i bambinifino a 12 anni o alti 150 cm devonoessere trasportati con un sistemadi ritenuta omologato e recante <strong>il</strong>marchio CE (prima <strong>il</strong> limite d'età erafissato a 7 anni). A seconda di altezzae peso del bambino, bisogna usare unrialzo, un seggiolino o un ovetto. Lamodifica <strong>della</strong> norma ha comportatodue effetti: 1) è salito <strong>il</strong> tasso d'uso deisistemi di ritenuta per i bambini tra 7e 12 anni (98% / 2007: 94%) rispetto aquelli sotto i 7 anni (91% / 2007: 94%)e 2) l'uso di sistemi di ritenuta specialiè aumentato notevolmente. Mentrenel 2007 solo <strong>il</strong> 34% dei bambini piùgrandi ha usufruito di una protezionemigliore, quest'anno lo era già l'81%.Conformemente a tale percentuale èdiminuito l'uso delle cinture dell'auto:soltanto ancora <strong>il</strong> 17% le usa rispettoal 60% r<strong>il</strong>evato cinque anni fa.Il maggior tasso di bambinitrasportati con un sistema di ritenutaè stato r<strong>il</strong>evato sulle autostrade(96%), seguite dalle strade urbane(93%) ed extraurbane (91%). In unostudio p<strong>il</strong>ota di upi e TCS del 2004<strong>il</strong> motivo più indicato dai genitoriper l'inosservanza <strong>della</strong> norma era:«<strong>il</strong> bambino non voleva», «<strong>il</strong> trattoera troppo breve» oppure «l'hodimenticato»…Nella r<strong>il</strong>evazione di quest'anno è statotenuto conto anche dell'uso impropriodei sistemi di ritenuta (cosiddetto«misuse»): <strong>il</strong> 43% dei bambini eratrasportato correttamente, <strong>il</strong> 7%non era trasportato con sistemadi ritenuta e nel 50% dei casi isistemi sono stati usati in modoimproprio. Per quasi 1 bambino su5 è persino stato osservato un usoimproprio grave. Concretamentein tali casi spesso non è stato usatoun seggiolino adatto all'età oppure<strong>il</strong> bambino è stato allacciato con lecinture dell'auto. Si tratta ovviamentedi un numero troppo elevato chedeve essere ridotto nei prossimi anni.Per ottenere un ulterioremiglioramento, bisogna informaremeglio i genitori, fare prevenzione edeffettuare dei controlli <strong>della</strong> polizia. Aprescindere si raccomanda:– sistemare sempre i bambini suisistemi di ritenuta prima di metterein moto la macchina. Gli adulti sonoresponsab<strong>il</strong>i dei passeggeri giovani!– usare un sistema di ritenutaadeguato all'età e all'altezza delbambino;– migliorare la compatib<strong>il</strong>ità traveicolo e seggiolino.■143


SpecialePresepiI Presepi nella provinciadi Rimini e RomagnaTesto e foto Pier Francesco Gasperi144


SpecialePresepiLa Provincia di Rimini el’intera Romagna vivonointensamente anchedurante l’inverno e moltesono le occasioni e tra letante quella di visitare i meravigliosied originali Presepi, che dal mese didicembre animano le festività nataliziein ogni luogo. Una tradizione chesi rinnova ogni anno, sempre piùricercata e apprezzata dagli abitantie dai numerosi che appositamentegiungono da ogni parte d’Italia edall’Estero per visitare ed apprezzare lepiù particolari rappresentazioni sacre. IPresepi sono presenti in ogni Comune<strong>della</strong> Privincia e <strong>della</strong> Romagna, tuttimeritevoli di essere visti. Quest’annone abbiamo selezionato diversi cheriteniamo siano rappresentativi esignificativi per l’intera Romagna.▶145


SpecialePresepiMONTEFIORE CONCA: PresepeViventeAnche quest’anno come ormaida lunga tradizione torna unodei più suggestivi presepi viventidel circondario riminese: quellodi Montefiore Conca, borgo tra ipiù belli d’Italia, nel cuore <strong>della</strong>Valconca.Il presepe vivente allestitonella rocca con oltre 150 figuranti sipotrà visitare <strong>il</strong> 26 ed <strong>il</strong> 30 dicembre2011 dalle ore 17 alle 19. Sarannooltre 150 i figuranti in costume cheprenderanno parte alla rievocazione<strong>della</strong> nascità di Gesùo, attraversandole vie del centro storico e poi fino alcastello. Tutto <strong>il</strong> centro storico delBorgo Medioevale diventerà teatronaturale <strong>della</strong> rappresentazione <strong>della</strong>Natività. Questo splendido Presepeche in molti giudicano fra i migliorid’Italia, è diventato l’appuntamentopiù atteso dell’anno per tutta lacomunità montefiorese che partecipaattivamente alla sua realizzazione.Sono circa una trentina gli episodirappresentati che si snodano lungo<strong>il</strong> percorso per le vie del paese,culminando con la Natività nell’arenadel castello.Come da tradizione, tre coppie diMontefiore e i loro bimbi, scelti tragli ultimi nati <strong>della</strong> comunità, sialterneranno nell’interpretazione<strong>della</strong> sacra Famiglia assieme adoltre 150 figuranti rigorosamentein costume che saranno impegnatia far rivivere, come in un grandeteatro a cielo aperto, scene di vitaquotidiana come: <strong>il</strong> Castello diErode, allestito all’interno delle sale<strong>della</strong> Rocca Malatestiana; <strong>il</strong> v<strong>il</strong>laggiodei pescatori; dei pastori; degliarabi; gli antichi mestieri: fabbro,falegname, ciabattino, mugnaio,fornaio, ecc., <strong>il</strong> tutto allietato dallamusica delle zampogne. Chiunquefosse interessato al Presepe Viventedi Montefiore Conca può chiedereinformazioni al Comune chiamando<strong>il</strong> seguente numero telefonico: 0541980035 al mattino.146


SpecialePresepiMONTESCUDO:Presepe vivente.La rappresentazione si terrà <strong>il</strong> 16dicembre dalle ore 17, nella piazzadel Municipio e Torrione dio diMontescudo dalle ore 17 alle 19. Ilgrazioso centro storico vedrà 150figuranti, tra abitanti del paese edelle zone circostanti, rappresentarealcuni dei più sigificativi personaggidel presepe accompagnati dallemelodie degli zampognari. Apartire dalla Piazza del Municipio,la rappresentazione si sposterà po<strong>il</strong>ungo le principali vie cittadine,accompagnati dagli zampognari,assieme ad altri artigiani, dal fabbro alfalegname, osterie, lavandaie, pastoricon greggi ed altri personaggi tipici,realizzeranno l’ambientazione delpresepe tradizionale, valorizzando lacreatività popolare e coinvolgendoinsieme bambini e adulti. A partiredall’Annunciazione sarannorappresentati tutti gli eventi legatialla nascita di Gesù, dal Censimentofino all’arrivo dei Magi ed alla Stragedei Santi Innocenti, con l’incendiodel paese, fino alla suggestivarealizzazione <strong>della</strong> natività, conl’angelo che apparirà nel cielo perannunciare la buona notizia.MONTE COLOMBOPresepe Vivente, interattivoSi svolgerà <strong>il</strong> 30 dicembre dalle 16alle 19 nel capoluogo all’internodelle mura malatestiane (ove sitrova <strong>il</strong> municipio). Oltre 150figuranti in costumi d’epoca farannorivivere la nascita del “Salvatore”in un’atmosfera davvero speciale. Ilpresepe vivente di Monte Colombosi differenzia da tutti gli altri per<strong>il</strong> coinvolgimento degli abitanti ditutte le frazioni, grandi e piccini, lapartecipazione di tutti i consigliericomunali e di chi vorrà prenderviparte, E’ un vero e proprio presepiointerattivo e vivo. Moltissimi ipersonaggi in movimento, compresoGiuseppe e Maria che con un asinellocircolano per tutto <strong>il</strong> paese in cercadi una stanza. In tutto <strong>il</strong> centrostorico numerosi i falò accesi cheoltre a riscaldare l’ambiente creanoun’atmosfera magica e natalizia.Durante tutta la serata, cosaveramente unica, tutti i partecipantipotranno assaggiare ottime zuppe d<strong>il</strong>egumi, polenta, bruschette e variepietanze tutte fatte al momento equindi caldissime, ottimi i dolci con<strong>il</strong> vin brulè. Il tutto ad offerta libera.All’interno <strong>della</strong> chiesa parrocchialesi terrà un concerto di canti nataliziche continuerà ad interpretarebrani del natale attorno al bambinGesù con Giuseppe e Maria. Tuttala realizzazione è molto curata ed <strong>il</strong>contesto vi farà sentire veramenteimmersi nel passato.▶147


SpecialePresepiPresepe vivente in musical<strong>della</strong> Compagnia Teatrale di CarloTedeschiFino al 6 gennaio 2012Al Teatro Leo Amici - Piccolo paesedel lago - Monte Colombo - Rimini<strong>il</strong> presepe vivente in musical di CarloTedeschi.Greccio, notte di natale 1223quando Francesco ideò <strong>il</strong> primopresepeMusical dell'autore e regista CarloTedeschiogni sabato e 24 dicembre ore 21,00e nei giorni 23 - 25 - 26 dicembre e1 - 2 - 6 gennaio ore 17,00.Info: 0541 985262 / 986133info@teatroleoamici.itwww.lagodimontecolombo.itNel periodo natalizio Piccolo Paesedel Lago in festaPresepe tradizionale: tra le statuecome un pastore nel percorso finoalla capannabancarelle - babbo natale - teatrinodelle marionette -luci e proiezioni148


SpecialePresepiVALLIANODI MONTESCUDOPresepe tematicoDal 23 dicembre a 2 febbraio sipotrà visitare <strong>il</strong> nuovo allestimentodel presepe di Valliano, con statuineinteramente animate, veramentesuggestivo e singolare. Si trovaall’interno <strong>della</strong> Chiesa. Moltoparticolare l’ambientazione cheripropone la vallata di Vallianoverso Trarivi, Monte Colombo eMontescudo, ove nasce <strong>il</strong> rio Meloche caratterizza la valle rimastaintegra nel <strong>tempo</strong>. Un vero e propriotuffi nel passato e soprattutto in unterritorio integro caratterizzato daoliveti e vigneti. Il presepe è operadel locale comitato parrocchiale cheogni hanno apporta delle novità.Il presepe infatti viene smontato ecompletamente ricostruito ad ogniedizione. Molta la cura e l’attenzionealla riproduzione dell’ambiente e ditutti i personaggi. La visita a questaimportante realizzazione è unoccasione per ammirare una dellechiese più importanti <strong>della</strong> provinciadi Rimini. L’edificio esisteva giànel 1200. Ampliato tra <strong>il</strong> 1465-’74,quando venne modificata l’originariapianta a croce greca (tutti e quattroi bracci uguali), è stato duramentedanneggiato durante la Secondaguerra mondiale. Subito dopo <strong>il</strong>conflitto <strong>il</strong> Genio civ<strong>il</strong>e ricostruì lacopertura, nel ‘99 venne iniziato <strong>il</strong>restauro, terminato nell’estate 2003con <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e.La canonica, dal novembre 2003,ospita <strong>il</strong> museo <strong>della</strong> civ<strong>il</strong>tàcontadina. Il santuario di Valliano èun capolavoro: l’interno conserva gliaffreschi di uno degli allievi pred<strong>il</strong>ettida Raffaello: Pellegrino da Modena,che aiutò <strong>il</strong> grande artista urbinatenel decorare le Logge Vaticane.Il 6 gennaio alle ore 16 si terrà <strong>il</strong>tradizionale concerto di natale ecapodanno con <strong>il</strong> Coro Città diMorciano.MISANO SCACCIANO PRESEPEMECCANICO ANIMATOCaratteristico e continuamenterinnovato <strong>il</strong> presepe meccanicoanimato realizzato nella FrazioneScacciano di Misano. Lavoroestremamente accurato e certosino, suun ampia superficie coperta, con effettiscenici e sonori davvero speciali. Uninvito a scoprire luoghi e mestieri del<strong>tempo</strong> di Gesù sperimentando coseoggi ormai sconosciute e scomparse.È l’intento del Presepe Animato diScacciano che per <strong>il</strong> Natale 2012ha cercato di fare del presepe unostrumento per la didattica e lacatechesi.Dal 20 dicembre a metà gennaio,orario d’apertura dalle 15 alle 19▶149


SpecialePresepiCATTOLICA PRESEPISOTT’ACQUA“Presepi sott’acqua” è la rassegnaartistica che l’Acquario di Cattolicainaugura per <strong>il</strong> 6° anno consecutivo,e propone al pubblico durante lefestività natalizie a partire dall’ 8dicembre fino al 6 gennaio 2013. Unarassegna nazionale che ogni anno siarricchisce di originali Natività interracotta, vetro soffiato, ceramica,immerse all’interno delle vaschepiù suggestive e nei percorsi. Unevento dedicato all'arte condivisa,alla creatività e al valore del luogo edei sentimenti nella tradizione delNatale.Tutte le opere immerse sonorealizzate in materiali non tossici enon invasivi a tutela <strong>della</strong> salute deipesci. L’insolita cornice delle vaschedel Mar Mediterraneo, dell’OceanoIndiano e del Pacifico, diventanopiccole gallerie d’arte sottomarine maanche cornici per preziose sculturenaturali perfettamente integrate nelleprofondità.La visita all’Acquario più grandedell’Adriatico, questo periododell’anno diventa un appuntamentoda non perdere, soprattutto perammirare in un caloroso e coloratoclima natalizio, oltre 3.000 esemplarimarini e terrestri, tra i quali spiccanotra i protagonisti, i simpatici pinguinidi Humboldt, gli squali più grandid’Europa, le buffe lontre orientalipronte a far divertire i bambini coni loro giochi acquatici e capriole, o icaimani nani, ultima novità di questastagione.La rinomata rassegna “Presepisott’acqua” che coinvolge 12 artisti eartigiani italiani, tra i quali citiamol’artista <strong>della</strong> Ceramica di Faenza:Maria Cristina Sintoni e LauraS<strong>il</strong>vagni;la più giovane artista <strong>della</strong>rassegna, Annalisa Benvenuti, unattenta ricercatrice <strong>della</strong> simbiosiche spazia tra l’<strong>il</strong>lustrazione <strong>della</strong>scuola del Libro di Urbino dove siè diplomata e l’antica tecnica delgraffito imparata nella bottegadi nonno Franchetti a MontefioreConca; Daniele Foschi di Gradara(PU) e di Geo Casadei di Santa Mariadel Piano (RN).Per la gioia dei bambini, gli addobbidi cioccolata e di zucchero f<strong>il</strong>atosono le particolari creazioniartistiche di Paolo Staccoli dell’anticacioccolateria Staccoli di Cattolica.Anche ogni bambino può esserel’artista del Natale 2012, può crearela sua decorazione e portarla all’Acquario perché a Natale tutti ibambini (fino a 12 anni) che portanouna pallina, o un addobbo nataliziocreato da loro, possono appenderlosul “Grande Albero di Benvenuto”, ecosì avere l’entrata gratuita.La Natività più suggestiva restacomunque quella immersa nellagrande vasca degli squali più grandid’Europa, circondata da 700.000litri di acqua marina, custodita da11 grandi Squali toro e Nutrice evegliata da una miriade di Carangidiargentatati e Pesci Balestra checuriosamente nuotano attorno ad unopera inedita in terracotta naturalecreata appositamente nei laboratoriArte Ceramica di Faenza da MariaCristina Sintoni.Una particolarissima Sacra Famigliacomposta da statue mo<strong>della</strong>te amano, pezzi unici di maiolica biancain perfetta armonia con i fondalirocciosi e queste grandi creaturemarine.RICCIONE PRESEPE ANIMATOARBORETO VIALE CECCARINIIl Presepe di Maurizio Veterani:unico ed inimitab<strong>il</strong>e. Da neonato('89), col suo metro quadro scarso,rallegrava le feste natalizie in unangolo di casa di chi l'aveva creato.Poi è cresciuto, si è messo in mostrain locali dell'Abissinia e del Porto,sino ad approdare ('95) "imberbe"ragazzino, alla Famija Arciunesa. Oraè situato nell'Arboreto Cicchetti, inuno spazio tutto suo, e si è sv<strong>il</strong>uppatoarmoniosamente e "l'adolescente"è divenuto un bel "ragazzo" di 40metri quadrati! I suoi interpreti,da quelli essenziali del primovagito (Bambin Gesù, Madonna,Giuseppe, bue, asinello, Re Magi erelativi cammelli) hanno raggiuntole 500 unità, tra uomini e animali,animati da migliaia di movimenti.L'avrete ormai capito, stiamodescrivendo <strong>il</strong> presepe di MaurizioVeterani, un vero capolavoro, senzarivali! Visitarlo sarà una gioia perm<strong>il</strong>le motivi; dalla tradizione darispettare (ormai ne sono rimastecosì poche!), alle meraviglie chesusciterà: dal trascorrere del <strong>tempo</strong>,dall'alba al tramonto sino a nottefonda; dal mutare delle condizionimeteorologiche con tuoni, fulmini esoffici nevicate, <strong>il</strong> tutto ravvivato daeffetti sonori e luminosi. Orario divisita, tutti i giorni, dal 15 dicembreall'8 gennaio: 10.30 - 12.30 e 15.00 -19.30. Nell'Arboreto Cicchetti, viaBufalini. Natale e Capodanno chiuso<strong>il</strong> mattino, 31 dicembre chiuso tutto<strong>il</strong> giorno. Sabato 11/18/25 gennaio2006 solo pomeriggio.▶150


SpecialePresepi151


SpecialePresepiCESENATICO PRESEPE SULLEBARCHEDal 4 dicembre 2011 al 8 gennaio 2012allestito direttamente sulle antichebarche del Museo <strong>della</strong> Marineria.Presepe unico al mondo: non ci sonogrotte o capanne con i sentieri copertidi muschio, le cime innevate e lepecorelle al pascolo a fare da sfondoalla Natività, bensì Bragozzi, Battane,Lance, Trabaccoli Paranze e Barchét,le antiche e coloratissime imbarcazionidell'alto e medio Adriatico. Nellaromantica cornice del porto canaleleonardesco le antiche imbarcazionidel Museo <strong>della</strong> Marineria ospitano laSacra Famiglia, i Re Magi e tutti gli altripersonaggi del presepe, e qui, accoltoda tre delfini scolpiti, la notte di Natale,nascerà <strong>il</strong> Bambino. A fare da sfondo c'èla città con lo scorcio suggestivo delleantiche Conserve e delle case colorateche si specchiano nell'acqua del portocanale.Il Presepe, iniziato nel 1986, èopera degli artisti Maurizio Bertonie Mino Savadori su progetto di TininMantegazza e da un'idea di GuerrinoGardini. La prima statua, dopo la sacraFamiglia e i Re Magi è stata quella di S.Giacomo, Patrono di Cesenatico. Nelcorso degli anni se ne sono aggiuntealtre che rappresentano personaggi e"scorci" di vita <strong>della</strong> marineria locale:<strong>il</strong> burattinaio con <strong>il</strong> suo teatrino, ipescatori, la piadinaia, <strong>il</strong> suonatoredi fisarmonica, gli angeli. I volti, lemani, i piedi e tutte le parti espostedelle statue sono scolpiti in legno dicirmolo. Gli abiti sono realizzati in telae i voluminosi drappeggi (mo<strong>della</strong>tisu un'intricata rete di metallo),sono ottenuti grazie ad uno stratodi cera pennellata a caldo. I colorisono quelli con cui venivano tinte levele e la cera è quella che serviva perammorbidire <strong>il</strong> sartiame. Il risultato èdi grande effetto ed è reso ancora piùsuggestivo dalle luci che avvolgono leimbarcazioni.Oltre quaranta figuresono state realizzate nel corso deglianni, inserendo elementi del raccontoevangelico (a partire dal grandeangelo che viene issato sull'alberoa poppa del grande trabaccolo datrasporto) con personaggi <strong>della</strong> vitadi un borgo marinaro in una sorta direalismo fantastico che caratterizzatutto l'allestimento.Ad esse si sono poiaggiunte due figure che fanno quasida ponte tra <strong>il</strong> racconto evangelicoed <strong>il</strong> racconto del borgo marinaro:Francesco d'Assisi che accoglie dallato del mare i visitatori insieme aGiacomo Maggiore, <strong>il</strong> Santo patrono<strong>della</strong> città, lo stesso che in Spagna sivenera a Compostela nell'estremooccidente dell'Europa, al termine diuno dei cammini di pellegrinaggio piùamati al mondo. Ogni fine settimana,per tutto <strong>il</strong> periodo delle festività nelcentro storico, verranno organizzatimercatini di Natale (8-10-11-17-18-26 dicembre e 1-6-7-8 gennaio),spettacoli per grandi e piccini, musica,giochi, animazione e, la notte diCapodanno, appuntamento da nonperdere con Capodanno sul Porto,per salutare insieme l'arrivo del nuovoanno all'insegna <strong>della</strong> buona musica, dell'allegria e del divertimento,con un grande concerto <strong>della</strong> DinoGnassi Corporation Band in PiazzaCiceruacchio e lo splendido spettacolodi fuochi d'artificio sul Porto canaleleonardesco.152


SpecialePresepiRIMINI CITTA' DEI PRESEPI DISABBIADal 2 dicembre 2012 - 6 gennaio 2013Marina Centro, spiaggia liberapiazzale BoscovichTorre Pedrera lungomare bagni 64/65A due passi dal mare andranno inscena, dall'8 Dicembre 2012 al 13gennaio 2013, le Natività di sabbiapiù spettacolari e suggestive cheabbiate mai visto. Per un mese laspiaggia libera di Marina Centro e laspiaggia di Torre Pedrera ospiterannoun inedito percorso natalizio fragruppi scultorei a grandezza naturale,<strong>il</strong>luminati anche di notte.RIMINI Presepe Marina Centro:accanto ad Ice V<strong>il</strong>lage sarà possib<strong>il</strong>evisitare uno dei più spettacolaripresepi di sabbia che quest'anno avràcome tema Rimini dall'età Romanaai giorni nostri, a realizzarlo sarannoartisti europei <strong>della</strong> sabbia.Durante tutto <strong>il</strong> periodo si alternanomanifestazioni di carattereenogastronomico ed animazioniper bambini.Ingresso gratuito.Info:331/5224196 (Marina centro)Presepe Torre Pedrera: Torre Pedreraospiterà una grande Natività disabbia che proporrà <strong>il</strong> tema <strong>della</strong>Natività in un inedito percorsocreato presso i bagni 64 e 65 grazieall'opera dello scultore <strong>della</strong> sabbiaLeonardo Ugolini coadiuvatoda altri artisti provenienti dallaRepubblica Ceca e dall'Olanda. Nelperiodo delle festività scolastiche enei pomeriggi dei week-end sonoprevisti intrattenimento e giochi perbambini. Qui sarà aperto anche unmercatino natalizio.Ingresso <strong>libero</strong>.info: 333/5411083 (Torre Pedrera)▶153


SpecialePresepi154


SpecialePresepiIGEA MARINA PRESEPE DISABBIAbagni 78, Viale Ennio,dall’ 8 dicembre2012 al 6 gennaio 2013.L'appuntamento più atteso delNatale con figure di sabbia scolpitea grandezza naturale e paesaggimozzafiato che stupiscono per lafinezza dell'esecuzione e l'espressivitàdei dettagli. Inaugurazione conanimazione, musica, esposizioni,attività per bambini.Dall'8 dicembre2012 al 6 gennaio 2013, ore 10.00-13.00 e 14.30-19.30 Aperture:Dicembre (8,9,15,16,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31) Gennaio (1,2,3,4,5,6).Ingresso ad offerta libera.Realizzatoda Sergi Ramirez e Carlo Capelli.Info: 338/9709935▶155


SpecialePresepiSANTARCANGELO DIROMAGNA PRESEPE NELLEGROTTE COMUNALI E NELMUSEO DEL BOTTONEPochi ancora sanno che a Santarcangelodi Romagna, una ridente cittadinasituata sul colle Giove, che si affacciasul litorale Adriatico, nota per averdato le origini al poeta romagnoloTonino Guerra, recentementescomparso <strong>il</strong> Marzo scorso, esistonodelle bellissime e suggestive grottetufacee scavate dall'uomo. Alcunemolto antiche, si dice di epoca precristiana,esi pensa ut<strong>il</strong>izzate inorigine anche come luoghi di cultopagano, altre di epoca più recentiut<strong>il</strong>izzate come cantine per l'ottimoSangiovese che nasce proprio qui aSantarcangelo con l'originario nomedi "sangue di Giove". Il successo delloscorso anno ha convinto la Pro Loco astingere nuovamente la collaborazionecon l'Associazione degli Amici delPresepio interregionale Romagnolaper l'allestimento del nuovo presepioche però quest'anno raddoppia: nonpiù solo quello allestito nelle grottepubbliche di proprietà comunale maanche un secondo presepio allestitonelle grotte dell'interessantissimo"Museo del Bottone" unico in tuttaItalia per la sua particolarità diraccogliere e mettere in mostra decinedi migliaia di bottoni provenientida ogni dove. Per gli allestimenti diquesti due grandi presepi animati(meccanici, cioè con statue che sianimano come fossero persone)completamente diversi tra loro,tant'è che d'obbligo una visita adentrambi, l'Associazione Amici delPresepio Interregionale Romagnolaha messo in campo l'estro e le capacitàartistiche dei suoi più validi artistie maestri presepisti. Il presepio piùgrande, allestito all'interno dellegrotte pubbliche presenta un percorsosotterraneo di oltre 200 metri edè stato classificato dagli "amici delpresepio" come uno dei presepimeccanici più grandi e suggestivid'Italia", è stato infatti già esposto aMan<strong>il</strong>a nelle F<strong>il</strong>ippine definito daiprofessionisti del settore come la "nonameraviglia del mondo".Le 16 scenesono allestite in 16 nicchie - grottescavate nell'arenaria e ci raccontano lastoria dell'infanzia di Gesù bambino.Nel presepio delle grotte del "Museodel bottone" la nascita di Cristo vieneinvece vista dalla preoccupazione edal turbamento <strong>della</strong> madre, Maria,designata da Dio ad essere la madredel Salvatore e la madre di tutte legenti. Le scene di questo nuovo esingolare presepio hanno infatti comepersonaggio "principale" la figura diMaria.Periodo: dall’8 dicembre al 15gennaioOrario: feriale: 15.00 - 18.00. Festivo:10.30 - 12.30 e 15.00 - 18.00PREDAPPIO ALTA GROTTEDELLA SOLFATARALe Grotte <strong>della</strong> Zolfatara, presenzecaratteristiche dell'ambiente naturalepredappiese, sono <strong>il</strong> prodottodell'attività estrattiva dello zolfo, inpassato fonte di reddito per le famiglielocali. Appartenute prima alla famiglia156


SpecialePresepiManzoni poi all'Anic di Ravenna furonoabbandonate verso <strong>il</strong> 1950. Caratterizzatedalla presenza di acque sulfuree, dastalattiti, da roccia sedimentaria cheracchiude numerosi foss<strong>il</strong>i, fino a pochianni fa erano popolate da una riccacolonia di pipistrelli. Alcune mostranocaratteristiche curiose che hanno dato <strong>il</strong>nome ai vari siti. Dal 1981, nel periodonatalizio, le grotte ospitano una granderappresentazione sacra <strong>della</strong> Natività.Ab<strong>il</strong>i costruttori allestiscono carrellatedi scene come in una rappresentazionecinematografica ogni anno diversa.Il Presepe <strong>della</strong> Zolfatara 2011-2012è allestito dalla famiglia Gualtieri diMontiano (www.presepigualtieri.com).L'edizione 2011-2012 si presenta algent<strong>il</strong>e pubblico con un allestimentototalmente rinnovato e distribuito in 16scene inedite. Il tema conduttore delleraffigurazioni di questa edizione è:“LaLibertà" Crediamo che alla base diogni discorso legato alla religione, ci siaun concetto di sconcertante semplicitàeppure così diffic<strong>il</strong>e da comprendereappieno: Dio Ama gli uomini al disopra di qualsiasi cosa. Ecco tutto:Dio Ama gli uomini alla follia e la piùalta manifestazione di questo Amoreincommensurab<strong>il</strong>e è la Libertà che Eglici lascia. Sì, Dio lascia l’uomo Libero;sempre e comunque. Libero di amarlo oodiarlo. Libero di fare <strong>il</strong> bene o <strong>il</strong> male.Libero di pensare e di agire. Liberopersino di credere in Lui o di abiurarlo,maledirlo, bestemmiarlo.Dio non vuole nè sottomettere l’uomonè costringerlo all’Amore, ed è perquesto che rimane nascosto: Egli si cela easpetta con la pazienza dell’innamoratodi essere liberamente cercato e trovato.Anche quando si manifesta in Gesùnon fornisce prove inconfutab<strong>il</strong>i <strong>della</strong>Sua divinità, ma sceglie di incarnarsiin un uomo che frequenta “cattivecompagnie”, che si fa ultimo e servo, chemuore di vergognosa morte e che nonha altra forza se non la Parola e l’Amore.“Un Dio nascosto è <strong>il</strong> solo che possainstaurare con gli uomini un rapportodi Libertà e non di necessità” (S.We<strong>il</strong>).Aperto <strong>il</strong> 25 dic dalle 14 alle 18,dal 26 dic. All’8 gennaio dalle 10 alle18 orario continuato. Dal 9 al 29 genn2013 aperto l sabato alle 14 alle 18 e ladomenica dalle 10 alle 18.CERVIA PRESEPE DI SALEPresso <strong>il</strong> Magazzino del Sale "Torre"nel centro storico di Cervia, anchequest'anno verrà allestito <strong>il</strong> Presepedi Sale.Il presepe, composto da oltrequindici personaggi, mette in scena lanatività, con in più alcuni personaggiparticolari: salinari, al posto deipastori. Le statuine sono alte dai 10 ai40 centimetri e sono state realizzatea mano con una cristallizzazioneguidata del sale. Il presepe éconservato in una teca di vetroche aiuta a mantenere temperaturae umidità per la conservazione.Le sculture sono state create nel1992 da un anziano salinaro, la cuipassione e la cui maestria, sonotutt’oggi visib<strong>il</strong>i nel museo del sale.Ilpresepe, composto da oltre quindicipersonaggi, mette in scena la nativitàpiù classica, con in più alcunipersonaggi particolari: salinari, alposto dei pastori. Le statuine sonoalte dai 10 ai 40 centimetri e sonostate realizzate a mano con unacristallizzazione guidata del sale.L’intero presepe è conservato inuna teca di vetro che lo ripara daicambiamenti climatici e soprattuttodall’umidità. La tecnica usata per lalavorazione delle statuette è moltoparticolare ed ha richiesto unagrande cura compresa la correzionegiornaliera <strong>della</strong> cristallizzazione.orario: sabato, domenica e festividalle ore 15.00 alle 19.00 - dal 22dicembre all'8 gennaio tutti i giornidalle ore 15.00 alle 19.00 ■157


Cappelletti di NataleTesto di Antonella FioritoIl brodo di cappone è un classico<strong>della</strong> tradizione natalizia. In questobrodo, su al Nord, di solito si lessanopaste ripiene come i cappelletti (<strong>il</strong>nome deriva dalla forma), per alcunifarciti di soli formaggi chiamati di“magro”, per altri con carni variedetti di “grasso”. Questa pasta vantatradizioni secolari e ogni regione lichiama con nomi diversi: tortellini,anolini, marubini… dove <strong>il</strong> ripienodi carne è per molti <strong>il</strong> punto di forza.Non prenderò in considerazionequelli reggiani farciti con lonzadi maiale, petto di pollo e vitello,men che meno quelli bolognesi conmorta<strong>della</strong> o i “marubini” cremonesi,con salsiccia, prosciutto crudo….ma una versione più gent<strong>il</strong>e con unripieno di parmigiano, ricotta e pettodi cappone.Ingredienti per 8-10 persone (sicalcola una media di 20-25 cappellettia testa; se siete meno, quelli avanzatisi possono surgelare… per poco<strong>tempo</strong>)Per la pasta: gr. 300 di farina 00 + 100di semola di grano duro, 4 uova, unpizzico di sale.Per <strong>il</strong> brodo: un cappone di circa2 ch<strong>il</strong>i, ossa di manzo col midollo,una costa di sedano, una carota, unpomodoro, una cipolla o porro.Per <strong>il</strong> ripieno: petto di cappone, gr.100 di parmigiano, gr.200 di ricotta,2 uova, burro, sale e pepe, nocemoscata, scalogno e un bicchiere divino bianco.Il brodo va fatto bollire in una pentoladove all’acqua vanno aggiunti <strong>il</strong> salee le verdure (sedano, carota, cipollao porro e un piccolo pomodoro) e<strong>il</strong> cappone, al quale è stato tolto <strong>il</strong>petto, più le ossa di manzo. Se poivolete ut<strong>il</strong>izzare la carne lessatacome secondo, meglio arricchire <strong>il</strong>brodo con altri tagli di carne bovina.Almeno 2-3 ore di cottura a fiammabassa, dopo l’iniziale ebollizione.Il ripieno va preparato tagliando atocchetti <strong>il</strong> petto di cappone e fattorosolare nel burro in pa<strong>della</strong> a fuocovivo, unitamente ad un trito di sedano158


e scalogno e una foglia di salvia, perpoi fiammeggiarlo col vino bianco e,alla fine, salato e pepato. Si passa <strong>il</strong>tutto al mixer con l’aggiunta di dueuova, <strong>il</strong> parmigiano grattugiato efuori dal mixer la ricotta. Insaporirecon abbondante noce moscata eassaggiare per verificare o modificare<strong>il</strong> sapore. Tirare la sfoglia unendogli ingredienti sopra elencati, colmatterello o con la pastamatic. Seusate quest’ultima, preparate lestrisce di pasta una alla volta, sarà piùfac<strong>il</strong>e chiudere i cappelletti. Ritagliaredei quadrati di circa 5 centimetrie inserire al centro una pallina diimpasto. Richiudere a triangolo eunire le estremità con un piccolobuco al centro. Dopo avere scolato lacarne dal brodo, cuocere i cappelletti.Molti preferiscono fare <strong>il</strong> brodo <strong>il</strong>giorno prima, metterlo in frigoriferoe togliere <strong>il</strong> grasso rappreso, questoper la gioia delle arterie, un pò menoper <strong>il</strong> palato.Una variante, per chi non ha ancorarisentito <strong>della</strong> crisi, è quella di scolarei cappelletti dal brodo e ripassarli inpa<strong>della</strong> col burro….e una generosascagliata di tartufo.I piatti del Buon Ricordoritornano sulle tavoleTesto di Antonella FioritoI soci del sodalizio fra ristoratori più antico e più noto d’Italia, che nel 2011 – con126 soci - ha raggiunto <strong>il</strong> traguardo dei 47 anni di vita hanno deciso di tornarealle origini.I Ristoranti del Buon Ricordo e i i loro famosi piatti, da oggetto simbolico edecorativo quali sono stati negli ultimi anni, saranno riut<strong>il</strong>izzati in tavola,come aveva deciso all’inizio l’ideatore del sodalizio Dino V<strong>il</strong>lani, uomo d’artee di cultura, ma anche un grande pubblicitario, ideatore di iniziative di grandesuccesso come <strong>il</strong> primo concorso di Miss Italia e la Festa <strong>della</strong> mamma.I piatti del Buon Ricordo…. ritornano quindi sulle tavole: la pietanza simbolodel locale sarà nuovamente servita da ciascun ristorante nel piatto di ceramicache la rappresenta e che viene donato ai clienti al termine <strong>della</strong> cena come “buonricordo” di una piacevole serata.Questi piatti, che sono dipinti a mano dagli artigiani <strong>della</strong> Ceramiche ArtisticheSolimene di Vietri sul Mare con metodi tali da garantire la sicurezza alimentare,sono da <strong>tempo</strong> oggetto di collezionismo e, con i loro disegni naif e coloratissimi,decorano le pareti di cucine e sale da pranzo di chi li raccoglie da anni conpassione, nonché le sale di gran parte dei ristoranti dell’URBR : ora, si è deciso diriportarli al loro originario ut<strong>il</strong>izzo non solo nei locali associati, ma anche nellecase di chi li frequenta per renderle allegre e decorativeUn secondo di carni lesse e patatecon l’aggiunta di sottaceti e mostardaaccanto a una bella insalata frescapiena di colore (spinaci, sedano,finocchi, ravanelli, chicchi dimelagrana, pere e arance a fettine….)condita con olio e aceto di mele, saràun pranzo coi fiocchi, l’ideale perfesteggiare <strong>il</strong> Natale. AUGURI!!!!!159


Il Bergamotto, fiore all'occhiello <strong>della</strong> CalabriaTesto di Antonella FioritoLa sua origine è ancoraoscura, inoltre si è persala pianta originale, così,l'unico modo per ottenereun albero di Bergamottoè tramite <strong>il</strong> suo innesto su arancioamaro. E' un raro agrume <strong>il</strong> cui nomescientifico è "citrus bergamia risso"(o auruntium), Il bergamotto pesacirca 100 gr., ha una forma ovale, <strong>il</strong>colore è verde dapprima, giallo vivoa maturazione completata. Ancoranon è chiaro perchè questa piantaabbia scelto proprio la zona più a sud<strong>della</strong> Calabria, in particolare la fasciacostiera <strong>della</strong> provincia di ReggioCalabria che si affaccia sul mareJonio (circa 100 km ) per crescere efruttificare in maniera quasi esclusiva,poiché in essa si produce circa <strong>il</strong> 90%<strong>della</strong> produzione mondiale di questoagrume. Molti sono stati i tentatividi introdurlo in altre zone delmondo, dalla stessa Italia, all’Europa,all’Asia, in Israele, in America,riuscendoci soltanto in Africa, inuna regione <strong>della</strong> Costa d’Avorio.ma la qualità dell'essenza ottenutanon è comparab<strong>il</strong>e con quella deiBergamotto calabrese. La fiorituraavviene in primavera; durante l'estatenasce <strong>il</strong> frutto, la cui raccolta avvienein inverno. Ci sono tre tipi di frutto:femminello, fantastico e castagnaroe giunge a maturazione fra ottobre edicembre.In gastronomia é ut<strong>il</strong>izzato perpreparare liquori digestivi, canditi,dolci vari, babà, caramelle, sorbetti,granite, gelati, the, amaretti,marmellate, torte. Buccia e polpaessiccata del Bergamotto (pastazzo)viene usato come nutrimento perle mucche, le quali fanno un lattegiallo ottimo per <strong>il</strong> burro. L'odore delBergamotto ha proprietà energizzanti;nel passato veniva fatto annusare aglioperai in modo che lavorassero più alungo senza avvertire stanchezza.Ciò che è più richiesto di questofrutto è la sua essenza giallo-verdeche viene fatto fuoriuscire dagliotricoli (pori) del frutto pienamentematuro. L'essenza ormai da secoliè la base di preparazione di tantipregiati profumi. Il 7% dell'essenzanon si volat<strong>il</strong>izza e serve a fissare edarmonizzare <strong>il</strong> bouquet aromaticonel quale interviene stab<strong>il</strong>izzandoed armonizzando le fragranze chevengono combinate quando sonolatenti, stemperare, invece, quandosono troppo forti conferendo inoltre160


toni di freschezza e fragranza oltra aduna notevole durata nel <strong>tempo</strong>.In provincia di Reggio Calabriase ne producono mediamente 120tonnellate all'anno: per ottenere 1 kg.di essenza, occorrono 200 frutti circa.Nella città di Reggio Calabria èpossib<strong>il</strong>e visitare l'Ente Regionale"Consorzio del Bergamotto" percogliere da vicino <strong>il</strong> processo d<strong>il</strong>avorazione dell'agrume, i nuovi ei vecchi macchinari che si possonoosservare anche presso <strong>il</strong> Museodel bergamotto sempre a ReggioCalabria.Il Museo del Bergamotto di ReggioCalabria è un'esposizione distrumenti che raccontano più ditrecento anni di cultura, storia etradizioni sull’agrume e <strong>il</strong> suo ut<strong>il</strong>izzo.Oltre a tracciare un vero excursus sulbergamotto, <strong>il</strong> Museo mostra una verarassegna dell’archeologia industrialecon le macchine da estrazione cherisalgono all’inizio del Settecento, leprime a vapore degli anni Ottocentoe quelle che applicano i motorielettrici nei primi del Novecento, perpoi giungere all’industria raffiguratadegli anni Sessanta e del suo boomeconomico.Grazie all’impegno dell’AccademiaInternazionale del Bergamotto, sorgenel centro storico <strong>della</strong> città di ReggioCalabria. Sarà per la sua vicinanza acirca 100 metri dal Museo Nazionale<strong>della</strong> Magna Grecia, sarà per la sualocazione nel "cuore" <strong>della</strong> città, saràperché racconta la storia e la veraeconomia che hanno caratterizzatola vita sociale ed economica negliultimi duecento anni <strong>della</strong> Città delloStretto, <strong>il</strong> museo è ormai diventatouna tappa fondamentale di cui nessunturista può più esimersi dal visitarlo.Il Museo del Bergamotto nasce nel2008 grazie al lavoro di ricerca edi promozione del prof. VittorioCaminiti per raccogliere e farconoscere questo speciale agrume, lasua storia, i suoi impieghi e sopratutto<strong>il</strong> suo olio essenziale esportato intutto <strong>il</strong> mondo.Per <strong>il</strong> Museo del Bergamotto è statacreata una vera e propria offertadi servizi. Questo ampio spazio asupporto del Museo del Bergamottoe del turista/visitatore, denominatoMuseum Center, è nato per offrireristorazione e svago di qualità,con un’offerta ampia e articolata. IlMuseo del Bergamotto offre ai gruppidi passaggio assistenza, servizi eprodotti di qualità a prezzi veramentecompetitivi..Grandi saloni, indipendenti,consentono di svolgere, anche incon<strong>tempo</strong>ranea, kermesse di danzae musica, piccoli incontri, meetinge convegni e soprattutto di tuffarsiin un mare di divertimento con bendieci piste di bowling, ampie salegiochi, internet point e locali perfeste e degustazioni. Per i più piccoli,nella Tavernetta, si personalizza lafesticciola di compleanno ideale.161


A San Giovanni d’Asso <strong>il</strong> primo radunodegli “Amici del tartufo”Il tartufo, un’eccellenza gastronomica del made in ItalyTesto e foto di Tania TurnaturiIl turismo itinerante incontra <strong>il</strong>re <strong>della</strong> tavola nel primo radunonazionale di camper “Amici deltartufo” a San Giovanni d’Asso.Il Tuber magnatum Pico, protagonista<strong>della</strong> Mostra Mercato del tartufobianco delle Crete Senesi che si èsvolta a metà novembre, quest’annoè stato capriccioso, mostrandosi conparsimonia a causa <strong>della</strong> prolungatasiccità estiva che non ne ha favoritola crescita facendo schizzare <strong>il</strong> prezzoverso i 5.000 euro al ch<strong>il</strong>ogrammo.Oltre al caravan, che identifica unost<strong>il</strong>e di vita e un rapporto connaturatocon l’ambiente incarnando unamodalità di concepire la vacanzaall’aria aperta priva di sovrastrutturee condizionamenti, <strong>il</strong> piccolo borgonei due fine settimana di novembrededicati alla manifestazione ha vistoarrivare visitatori ed estimatori delprezioso “diamante delle Crete” anchecon un mezzo che fa sognare sempre,adulti e bambini. Solcando <strong>il</strong> cielodi fumo grigio, l’antica macchina avapore del Treno Natura è partitada Siena e da Grosseto, per giungerenella piccola stazione dismessa diSan Giovanni d’Asso dopo averattraversato <strong>il</strong> Parco <strong>della</strong> Val d’Orciae le Crete Senesi ed effettuatouna sosta nella storica stazione diMonte Antico per rifornirsi d’acqua.Aspettiamo l’appalesarsi del piccoloconvoglio dal muraglione <strong>della</strong> rocca,con la febbr<strong>il</strong>e curiosità del <strong>tempo</strong>in cui ci si incantava guardandoloinf<strong>il</strong>arsi sinuoso tra gli alberi e legallerie. Le sbuffate di fumo e <strong>il</strong> sib<strong>il</strong>one annunciano l’arrivo prima ancorache diventi visib<strong>il</strong>e sbucando tra lefronde, e ci si sente perdutamentebambini.Il territorio del piccolo centro, <strong>il</strong> cuiabitato fa da cornice alla mole <strong>della</strong>rocca, è lo spartiacque fra le Crete ela Val d’Orcia, disseminato di borghi,162


castelli, casali, pievi. Paesaggiocollinare dalla suggestione anticae immob<strong>il</strong>e, mare di arg<strong>il</strong>la dallesfumature cangianti al variare dellestagioni, dal cinereo dell’autunno albiondo dorato dell’estate, disseminatodi calanchi e biancane giallognolespolverate di solfato di sodio affioratosotto l’azione del sole, soprattuttonella zona semi-arida del deserto diAccona dove crescono soltanto grano,girasoli e foraggio. Terreni coltivatiattraversati dal reticolo di biancastrisentieri poderali che colleganosparute cascine contornate da isolaticipressi sulle onde morbide di terraciottolosa grigio-azzurra, vellutatae screpolata, dall’apparenza lunare:ogni scorcio è un quadro dipinto coni colori che nella tavola cromaticadei pittori hanno assunto proprio ledefinizioni “terra di Siena” e “terra diSiena bruciata”, in una lunga fasciadi terra che giunge alle pendici delmonte Amiata, attraversando <strong>il</strong>corso dei fiumi Arbia, Ombrone.Asso e Orcia. Colline arg<strong>il</strong>lose mistea salgemma e gesso derivate daisedimenti delle conchiglie foss<strong>il</strong>i delfondale marino che fino a un m<strong>il</strong>ionedi anni fa le ricopriva. Territoriosegnato da sconvolgimenti naturalie dal passaggio dell’uomo, dove lacampagna spigolosa e sobria restatuttavia protagonista: i polverosisentieri delle greggi, le domestichetartufaie, la via Francigena deipellegrini in viaggio verso Roma, leabbazie benedettine coi monasterie una teoria di pievi di devozionereligiosa disseminate lungo la reteviaria medievale, le cascine e grancetestimoni del mondo <strong>della</strong> mezzadriache a Buonconvento ha un museodedicato, le cave di travertino chealimentano l’attività del cavatoree dello scalpellino incipriati dipolvere calcarea, disegnano unageografia rurale in parte scomparsae che possiamo ritrovare nelle operepittoriche, che segnano <strong>il</strong> cammino<strong>della</strong> storia dell’arte, di Duccio diBoninsegna, Pietro Lorenzetti,Taddeo di Bartolo, <strong>il</strong> Sassetta, Sano di ▶163


Pietro e Giovanni di Paolo.Dalla sommità <strong>della</strong> balza di creta,San Giovanni d’Asso accoglie <strong>il</strong>visitatore con la chiesa di S. Pietroin V<strong>il</strong>lore, fiancheggiata da unisolato cipresso che sfida in altezza <strong>il</strong>campan<strong>il</strong>e, gioiello romanico esaltatodalla pietra bicolore <strong>della</strong> facciatae dal ritmo di archi e colonne <strong>della</strong>piccola cripta. Il territorio era abitatogià dagli etruschi come testimonianoi reperti cimiteriali rinvenutivisib<strong>il</strong>i nell’atrio del Museo del tartufo,ospitato nei sotterranei. Venneut<strong>il</strong>izzato come magazzino per lostoccaggio dei cereali quando divennegrancia, cioè fattoria fortificata, delloSpedale di S. Maria <strong>della</strong> Scala. Oggi<strong>il</strong> complesso è di proprietà comunalee sede municipale.Il museo del tartufo è <strong>il</strong> primo inItalia dedicato agli aspetti culturalidi questo tubero. Articolato inquattro sale espositive, inizia con une disponesse <strong>della</strong> voluttà essendogenerato da Giove, gran seduttoredelle dee dell’Olimpo. Per alcuni erala “quinta essentia” alchemica, l’elisirdi lunga vita. L’excursus botanico estorico prosegue fino a Moliere, chene ha reso celebre <strong>il</strong> connubio conl’ipocrisia umana. Tale difetto è peròprerogativa anche femmin<strong>il</strong>e, che <strong>il</strong>cinema ha raccontato in un f<strong>il</strong>m nonmemorab<strong>il</strong>e. Nella rappresentazioneteatrale <strong>il</strong> tartufo è associato allanell’area archeologica di Pava, espostiall’ultimo piano <strong>della</strong> casa comunale.Il castello è costituito da tre corpidi fabbrica che racchiudono unacorte, in pietra calcarea e mattoni,la cui prima edificazione risale al1100, feudo dei funzionari imperialiin Toscana; passato in proprietà adiverse famiglie senesi e trasformatoin dimora signor<strong>il</strong>e fu impreziositonel ‘400 da un ciclo di affreschi oggiviaggio nel <strong>tempo</strong> e nella memoria,tra stregoneria, magia e scienza.Un f<strong>il</strong>mato narra che Plinio nellaNaturalis historia scriveva che da<strong>il</strong>atini questo miracolo <strong>della</strong> naturaera chiamato terrae tuber; Giovenalesosteneva venisse generato dopoi <strong>tempo</strong>rali autunnali dal fulminescagliato da Giove verso una quercia,albero sacro al dio; <strong>il</strong> medico Galenoriteneva che fosse molto nutrientemaschera che camuffa <strong>il</strong> vero animocome la sua scorza dura nasconde <strong>il</strong>frutto morbido.Il secondo nucleo propone unpercorso sensoriale attivandouno dei cinque sensi: <strong>il</strong> tatto perindividuarlo tra dei sassi in unorcio, l’udito per distinguere i varirumori del bosco, <strong>il</strong> gusto per piccoliassaggi, l’olfatto per percepirlo traaltri odori emanati dall’odorama164


e la vista per effettuare un viaggioall’interno di un gigantesco tuberper scoprire <strong>il</strong> tartufo dall’interno.La sezione raccolta, conservazione euso culinario espone contenitori interracotta e tavole apparecchiate pergente povera e ricca con proposta diun corposo ricettario e nella caveaun f<strong>il</strong>mato <strong>il</strong>lustra le modalità diaddestramento dei cani da “cerca”.Il tartufo è testimone dello standardambientale dei territori di crescita,è cioè una “sentinella ecologica” chenon cresce in condizioni di degradoambientale. Il suo habitat è costituitoda determinate specie, soprattuttoquerce e lecci, con i quali stab<strong>il</strong>isceun rapporto simbiotico, e può essereraccolto quasi tutto l’anno. Essendoun fungo ipogeo, svolge la funzioneriproduttiva ricorrendo agli animaliselvatici (maiale, cinghiale, volpe)che, attratti dall’aroma persistente,scavano <strong>il</strong> terreno, favorendo ladisseminazione delle spore. Ilcercatore impiega esclusivamentecani, senza pred<strong>il</strong>ezione pernessuna razza, essendo tutti adattipurché adeguatamente addestrati.Per accrescere la disponib<strong>il</strong>itàdel prezioso tubero si ricorre allaproduzione intensiva nelle tartufaiecoltivate, impiantando essenzearboree micorrizate, <strong>il</strong> cui apparatoradicale è cioè stato messo in simbiosicon le ife <strong>della</strong> varietà di tartufoprescelto, in terreni calcarei e poveridi humus che diventano produttivinell’arco di 6-7 anni. L’uso di piantinetartufigene micorrizate è una tecnicaforestale che viene impiegata anche inaree boschive di produzione naturale,le cosiddette tartufaie controllate.La ricerca del tartufo è intrisa diritualità, storia, scienza e mito,elementi connessi all’antropologiache osserva l’uomo nel suo rapportocon l’ambiente, con <strong>il</strong> suo cane, con latradizione. Il sistema di raccolta nonricorre all’aus<strong>il</strong>io di tecniche agricole,<strong>il</strong> trifulau celebra le sue liturgie con<strong>il</strong> suo cane, in solitudine affronta <strong>il</strong>bosco con i suoi misteri tentandodi ascoltarne la voce e i s<strong>il</strong>enzi, ▶165


166annusando l’aria e osservando <strong>il</strong> cieloe le fasi lunari, facendo riaffiorare allamemoria gli insegnamenti e i segretidei maestri cercatori. L’uomo si fidadel cane e <strong>il</strong> cane si fida del padrone,sa che avrà comunque <strong>il</strong> suo premio,un biscotto e una carezza.Abbiamo vissuto l’esperienzainiziatica di partecipare a unacerca guidata sotto la guida diLido Boscagli maestro tartufaiodi provato mestiere, in un’areatartufigena coltivata nel fondovalleoltre la vecchia stazioncina del paese,ormai ramo secco <strong>della</strong> ferrovia chevede scorrere sui suoi binari solo <strong>il</strong>Treno Natura. I cani obbediscono aicomandi del padrone e annusano <strong>il</strong>terreno finché si mettono a scavare;rapidamente <strong>il</strong> tartufaio si avvicinaper estrarre <strong>il</strong> tubero ed evitare che lodivorino, poi gli concede un premiodi consolazione e i cani si rimettonoall’opera.Il sindaco Michele Boscagli,infaticab<strong>il</strong>mente si attiva e si prodigaper affrontare e risolvere tutti gliimprevisti e le problematiche, anchepiccoli disagi quotidiani, perché in unpiccolo centro <strong>il</strong> sindaco è un amicoo <strong>il</strong> figlio di un amico. Conosce lasua gente personalmente, d’altrondesono poco più di 900 persone, e si faportatore delle istanze del territoriopromuovendo tutte le iniziative chesi imperniano sul patrimonio dicultura e tradizioni che connaturano<strong>il</strong> piccolo borgo, presentando epresenziando al ricco programma diconvegni.Mentre negli stand sulla piazza eintorno alle mura si degustano eacquistano prodotti agroalimentaritipici del senese come <strong>il</strong> pecorinotoscano, i salumi <strong>della</strong> cinta senese, <strong>il</strong>miele, l’olio Terra di Siena dop, <strong>il</strong> vinoOrcia doc., nella sala del caminettodel castello si affrontano i temi <strong>della</strong>tutela del pregiato cibo degli dei. IlDipartimento di Scienze ambientalidell’Università di Siena presenta <strong>il</strong>nuovo sistema di analisi del DNA,cioè la determinazione dell’improntadigitale, per la tracciab<strong>il</strong>ità del


Tuber magnatum Pico, anticipandol’obiettivo di poter determinare infuturo dei marcatori molecolari checonsentano di individuare anche lazona di provenienza.Per le zone di produzione <strong>il</strong> tartufoè fattore di promozione turisticoambientalee risorsa economicadi eccellenza quindi soggetta afrodi, sanitarie e commerciali, cioèsofisticazioni e sostituzione contartufi importati e di scarsa qualità,come i tartufi del deserto, endemicidi aree desertiche dei paesi chesi affacciano sul Mediterraneo. Ilprodotto più adulterato è l’olio d’oliva,la cui aromatizzazione richiede unprocesso complesso. Per abbatterei costi viene immesso sul mercatoolio aromatizzato chimicamentecon bis-met<strong>il</strong>tiometano, derivatodalla dist<strong>il</strong>lazione del petrolio, checonferisce <strong>il</strong> caratteristico aroma.La contraffazione è estesa alle salse,ai sughi e perfino agli stessi tuberiche, se di scadente qualità e dubbiaprovenienza, vengono siringati conquesta “essenza” e spacciati perpregiati.La tecnologia applicata alla qualitàpropone <strong>il</strong> nuovo sistema QrQualityche protegge dalle contraffazioni. Sitratta di un’etichetta, che garantisce<strong>il</strong> prodotto e l’identità del produttore,contenente <strong>il</strong> codice Qr coperto dauna patina argentata; grattandola eleggendo <strong>il</strong> codice con lo smart phonesi riceve on line la certificazione dioriginalità o la segnalazione di nonoriginalità in caso di contraffazione.Questo fenomeno criminale produceun danno economico e sociale di 18m<strong>il</strong>ioni all’anno per <strong>il</strong> made in Italy euna perdita di 130.000 posti di lavoro,e arreca danno alla salute quandoriguarda <strong>il</strong> campo alimentare.Intorno all’oro bianco si è sv<strong>il</strong>uppatoun indotto di cultura e tradizioni chei sindaci delle comunità tartufigeneitaliane hanno deciso di tutelareavanzando la richiesta di inserimentonel patrimonio immateriale Unescocome presidio di identità costituitodi pratiche specialistiche, tutela delterritorio, gastronomia e trasmissionedi saperi. A ottobre ad Alba i delegatidell’Associazione Nazionale Città delTartufo e l’Associazione per <strong>il</strong> CentroNazionale Studi Tartufo hannofirmato un protocollo d’intesa perpromuoverne la candidatura.I camperisti, a conclusione del weekendnon possono ritornare nelle areedi sosta senza aver effettuato la visita alBosco <strong>della</strong> Ragnaia, parco boschivo egiardino in continuo divenire, creatodal pittore paesaggista americanoSheppard Craig, disseminato difontane, statue e p<strong>il</strong>astri con iscrizionienigmatiche e bizzarre che traccianoun percorso f<strong>il</strong>osofico aperto atutte le interpretazioni. Il bosco eraabitato da Saggi, sostiene l’ineffab<strong>il</strong>eSheppard che instancab<strong>il</strong>mentedisegna paesaggi zappando einterrando nuove piante e rivolgendoscarse parole al visitatore, e oggi è <strong>il</strong>luogo dove si può liberare la mente,perché “Se non qui, dove?”. ■167


168

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!