MANUALE BIOSONYC 1-3 MHz Istruzioni per l'uso

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10.07.2015 Views

In questa tabella sono visualizzate le intensità consigliate per le applicazionipiù comuni:ApplicazioneForuncoli, granulomi, sclerodermia (loc./paravert.)Cell.loc.edem./flacc., Linfodren. loc.Cell.loc.comp., Cell.diff.edem./flacc., Linfodren.diff., Dimagr.loc.Cell.diff.comp., Dimagr.diff., VerrucheIntensitàconsigliata1 – 1,5 W/cm²1,5 – 2 W/cm²2 – 2,5 W/cm²2,5 – 3 W/cm²5 . 6 – P o s i z i o n e d a m a n t e n e r e d u r a n t e l e s e d u t eDurante i programmi di ultrasuonoterapia la posizione ideale è quellarilassata in cui il corpo è disteso supino o prono a seconda della zona diapplicazione. La posizione deve essere mantenuta per tutta la durata dellaseduta per facilitare gli effetti prodotti dalle vibrazioni, in particolarel’afflusso sanguigno aumentato in seguito alla dilatazione dei vasi,conseguenza del riscaldamento indotto nella zona colpita, che facilita ildrenaggio delle sostanze liberate (grassi, liquidi in eccesso).5 . 7 – P r o g r a m m a d i d i m a g r i m e n t o i n t e g r a t oPer ottenere i migliori risultati nel programma di dimagrimento erimodellamento del corpo è consigliabile integrare diverse metodologie:oltre agli ultrasuoni, che producono effetti localizzati, è utile svolgere sedutedi attività fisica di tipo aerobico (camminata veloce, cyclette/bici, corsa lentao corsi in palestra tipo Aerobica o spinning) più l’utilizzo di una dietacontrollata e regolare, limitando i carboidrati e diminuendo drasticamente igrassi (dolciumi, fritti, formaggi morbidi). Nelle sedute per il dimagrimentolocalizzato, inoltre, è molto efficace abbinare agli ultrasuonil’elettrostimolazione, con i programmi specifici di tipo estetico, laCAPILLARIZZAZIONE e i programmi per rassodare e tonificare i muscoli piùrilassati.Rev. 05 del 08/07/06 Pagina 18 di 28

Cap.6 – TECNI CH E DI APPLICAZIONE6 . 1 – M e t o d o a c o n t a t t o d i r e t t oQuesta tecnica prevede il contatto diretto tra la testina e la cute tramite unmezzo che permetta la perfetta aderenza tra le due superfici (es. gel perultrasuoni, in dotazione), da spalmare sulla zona interessata; nel contattodiretto la testina può essere:fissa - per trattare una superficie minima, tenendo fermo la testina sullazona interessata con la mano oppure con il braccio meccanico (noncompreso) che permette all’operatore di dedicarsi ad altri pazienti fino altermine del programma;mobile - per trattare una superficie estesa, effettuando dei piccolimovimenti avanti e indietro o circolari per tutta l’estensione della zonada trattare. Questa tecnica è utilizzata per il trattamento di superficipiane e regolari di estese dimensioni.NOTA: se la superficie da trattare è molto ridotta e/o difficile da raggiungere(es. dita delle mani e dei piedi) è consigliabile utilizzare una testina piùpiccola (v. Accessori).6 . 2 – M e t o d o a c o n t a t t o i n d i r e t t oCon il metodo indiretto tra la testina e la cute si interpone un mezzo ditrasmissione delle onde ultrasoniche (di solito acqua) che permette diuniformare il numero di vibrazioni che giungono sulla cute; si utilizza per iltrattamento di zone con superfici irregolari (mani, piedi), che sono difficili daraggiungere e non permettono la perfetta aderenza tra le due superfici(testina del manipolo e cute). Per l’applicazione utilizzare una bacinellaabbastanza profonda e piena d’acqua, immergendo interamente la parte delcorpo da trattare e la testina; orientare la superficie piatta della testina versola zona interessata, a circa 10-15 cm di distanza, e iniziare la terapia.Cap.7 – MAN UT ENZ IONE7 . 1 – T e s t i n a d i e m i s s i o n eLa testina del manipolo e il cavo di collegamento devono essere controllatiperiodicamente per verificare che non vi siano crepe in cui potrebbeinfiltrarsi il liquido conduttore (acqua, gel); inoltre, la testina deve esserepulita dopo ogni applicazione con un panno umido.Rev. 05 del 08/07/06 Pagina 19 di 28

Cap.6 – TECNI CH E DI APPLICAZIONE6 . 1 – M e t o d o a c o n t a t t o d i r e t t oQuesta tecnica prevede il contatto diretto tra la testina e la cute tramite unmezzo che <strong>per</strong>metta la <strong>per</strong>fetta aderenza tra le due su<strong>per</strong>fici (es. gel <strong>per</strong>ultrasuoni, in dotazione), da spalmare sulla zona interessata; nel contattodiretto la testina può essere:fissa - <strong>per</strong> trattare una su<strong>per</strong>ficie minima, tenendo fermo la testina sullazona interessata con la mano oppure con il braccio meccanico (noncompreso) che <strong>per</strong>mette all’o<strong>per</strong>atore di dedicarsi ad altri pazienti fino altermine del programma;mobile - <strong>per</strong> trattare una su<strong>per</strong>ficie estesa, effettuando dei piccolimovimenti avanti e indietro o circolari <strong>per</strong> tutta l’estensione della zonada trattare. Questa tecnica è utilizzata <strong>per</strong> il trattamento di su<strong>per</strong>ficipiane e regolari di estese dimensioni.NOTA: se la su<strong>per</strong>ficie da trattare è molto ridotta e/o difficile da raggiungere(es. dita delle mani e dei piedi) è consigliabile utilizzare una testina piùpiccola (v. Accessori).6 . 2 – M e t o d o a c o n t a t t o i n d i r e t t oCon il metodo indiretto tra la testina e la cute si interpone un mezzo ditrasmissione delle onde ultrasoniche (di solito acqua) che <strong>per</strong>mette diuniformare il numero di vibrazioni che giungono sulla cute; si utilizza <strong>per</strong> iltrattamento di zone con su<strong>per</strong>fici irregolari (mani, piedi), che sono difficili daraggiungere e non <strong>per</strong>mettono la <strong>per</strong>fetta aderenza tra le due su<strong>per</strong>fici(testina del manipolo e cute). Per l’applicazione utilizzare una bacinellaabbastanza profonda e piena d’acqua, immergendo interamente la parte delcorpo da trattare e la testina; orientare la su<strong>per</strong>ficie piatta della testina versola zona interessata, a circa 10-15 cm di distanza, e iniziare la terapia.Cap.7 – MAN UT ENZ IONE7 . 1 – T e s t i n a d i e m i s s i o n eLa testina del manipolo e il cavo di collegamento devono essere controllati<strong>per</strong>iodicamente <strong>per</strong> verificare che non vi siano crepe in cui potrebbeinfiltrarsi il liquido conduttore (acqua, gel); inoltre, la testina deve esserepulita dopo ogni applicazione con un panno umido.Rev. 05 del 08/07/06 Pagina 19 di 28

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