Schipani - Le ampolle elettroniche - Introni.it
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18 Parte prima - Capitolo terzono incandescenti: in essi l'emissione avviene dal filamentostesso e si aggira sni 3-4 mA/watt.I catodi costituiti da nn filamento di tungsteno al toriovengono portati al giallo chiaro ed in essi l'emissione avvienedalla superficie esterna particolarmente ricca di torio.Questa emissione si aggira sui 20-25 mA/watt.I catodi così detti ad ossidi, sono costituiti da un filamentodi tungsteno, nickel o platino indiato attorno al qualeè stato deposto uno strato emittente di ossidi di bario ostronzio. Essi si accendono fino al rosso chiaro e l'emissioneraggiunge i 50 mA/watt.I catodi moderni, così detti al bario, restano scuri. Essisono costituiti da un filamento di tungsteno sul quale, conuno speciale processo di volatilizzazione, si depone uno stratoemittente di ossido di bario. L'emissione raggiunge in questicatodi i 100 mA/watt.Poiché nelle circostanze normali pochissimi elettroni possiedonol'energia necessaria per vincere la tensione di superficie,questa energia deve essere loro fornita artificialmenteciò che nelle valvole di T.S.F. si fa riscaldando il filamento.Si sa da molto tempo che un corpo incandescente è ingrado di comunicare una carica elettrica ad un corpo chesi trova in prossimità. Fu scoperto che un filo metallico portatoall'incandescenza comunica una carica positiva ad una placcache si trova in prossimità quando il filo è riscaldato al rosso eche quando la temperatura è spinta a un grado più elevatoquesta carica trasmessa è negativa.Gli sperimentatori Elster e Geitel non seppero trovarela spiegazione di questo fenomeno. Edison che fece un passopiù avanti in questa via scoprì che introducendo nello spaziodella lampada a incandescenza una placca collegata al polopositivo della sorgente di corrente che porta il filamentoall'incandescenza, si stabiliva una corrente filamento-placcapolopositivo ma non pervenne a spiegare bene questo fenomeno.Questa corrente è rivelata da una deviazione del galvanometrodella fig. 4.II carattere reale di questo fenomeno fu scoperto nel1899 grazie alle ricerche di Thomson e di Eichardson, sopratuttoper le ricerche di quest'ultimo. Il primo dimostrò chel'effetto, comunemente noto sotto il nome di effetto Edison.
Procedimenti per ottenere elettroni Uberi 19è provocato dall'emissione di elettroni del filamento. Quandola placca è collegata al polo positivo della sorgente della correntedi accensione il suo potenziale è più alto di quello delfilamento ciò che ha per conseguenza di attirare gli elettroninel campo elettrico stabilito tra il filamento e la placca; questielettroni percorrendo il filo di connessione e il galvanometroritornano verso il filamento. Poiché una corrente elettronicanon è altro che una corrente elettrica l'indice del galvanometrodevia. Se al contrario si collega la placca al polo negativo dellasorgente di accensione il suo potenziale sarà negativo rispettoa tutti i punti del filamento e il campo elettrico tra il filamentoe la placca spingerà gli elettroni verso il filamento stesso cosìche nessuna corrente passeràm.Aper il galvanometro. Il grandemerito di Eichardson consistenella scoperta delle cause dell'emissioneelettronica e delleleggi che la reggono. Nel 1901egli dimostrò che l'emissioneelettronica è dovuta unicamentealla grande velocità che gli elettroniacquistano nei corpi chesi trovano allo stato di incandescenza,velocità che permetteloro di vincere la tensione di superfìcie.Egli indicò nello stessotempo una formula che permettedi calcolare il numero diFig. 4.elettroni liberati per secondo eper unità di superficie a una temperatura determinata.Ammettiamo che nel campo elettrico tra il filamento ela placca tutti gli elettroni siano attirati dalla placca, la correnteche si stabilirà allora nello spazio vuoto della valvolaavrà il valore massimo che può raggiungere per la temperaturadel filamento. Infatti tutti gli elettroni liberati sono alloraattirati e anche la sopraelevazione della potenza attrattivadella placca, applicando a questa una tensione positiva piùelevata, non permetterà di oltrepassare questa corrente chechiamiamo perciò corrente di saturazione: i s . Solo una temperaturapiù elevata del filamento permette di aumentarequesta corrente.
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18 Parte prima - Cap<strong>it</strong>olo terzono incandescenti: in essi l'emissione avviene dal filamentostesso e si aggira sni 3-4 mA/watt.I catodi cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da nn filamento di tungsteno al toriovengono portati al giallo chiaro ed in essi l'emissione avvienedalla superficie esterna particolarmente ricca di torio.Questa emissione si aggira sui 20-25 mA/watt.I catodi così detti ad ossidi, sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da un filamentodi tungsteno, nickel o platino indiato attorno al qualeè stato deposto uno strato em<strong>it</strong>tente di ossidi di bario ostronzio. Essi si accendono fino al rosso chiaro e l'emissioneraggiunge i 50 mA/watt.I catodi moderni, così detti al bario, restano scuri. Essisono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da un filamento di tungsteno sul quale, conuno speciale processo di volatilizzazione, si depone uno stratoem<strong>it</strong>tente di ossido di bario. L'emissione raggiunge in questicatodi i 100 mA/watt.Poiché nelle circostanze normali pochissimi elettroni possiedonol'energia necessaria per vincere la tensione di superficie,questa energia deve essere loro forn<strong>it</strong>a artificialmenteciò che nelle valvole di T.S.F. si fa riscaldando il filamento.Si sa da molto tempo che un corpo incandescente è ingrado di comunicare una carica elettrica ad un corpo chesi trova in prossim<strong>it</strong>à. Fu scoperto che un filo metallico portatoall'incandescenza comunica una carica pos<strong>it</strong>iva ad una placcache si trova in prossim<strong>it</strong>à quando il filo è riscaldato al rosso eche quando la temperatura è spinta a un grado più elevatoquesta carica trasmessa è negativa.Gli sperimentatori Elster e Ge<strong>it</strong>el non seppero trovarela spiegazione di questo fenomeno. Edison che fece un passopiù avanti in questa via scoprì che introducendo nello spaziodella lampada a incandescenza una placca collegata al polopos<strong>it</strong>ivo della sorgente di corrente che porta il filamentoall'incandescenza, si stabiliva una corrente filamento-placcapolopos<strong>it</strong>ivo ma non pervenne a spiegare bene questo fenomeno.Questa corrente è rivelata da una deviazione del galvanometrodella fig. 4.II carattere reale di questo fenomeno fu scoperto nel1899 grazie alle ricerche di Thomson e di Eichardson, sopratuttoper le ricerche di quest'ultimo. Il primo dimostrò chel'effetto, comunemente noto sotto il nome di effetto Edison.