Schipani - Le ampolle elettroniche - Introni.it

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230 Parte terza • Capìtolo primonel punto considerato. Segue da ciò che l'apparizione della« isteresi » di cui abbiamo già parlato, non si può ricavaresemplicemente mediante costruzione grafica dellacaratteristica statica, ma deve essere misurata direttamenteper ogui frequenza e per ogni tensione alternata di alimentazione.In realtà si dimostra che la resistenza per corrente alternataper ampiezze non troppo grandi della corrente alternata,è indipendente dall'ampiezza di questa corrente.Eisulta inoltre che la resistenza per corrente alternatadipende fortemente dalla grandezza della corrente di riposo i 0(ved. figura 198).Se noi troviamo i valori della resistenza per corrente alternatain funzione di varie frequenze, molto elevate, fino a100,000 cicli, notiamo sempre un forte aumento della resistenzadi corrente alternata con l'aumentare della frequenza della tensionealternata applicata.Connessioni.Un circuito nel quale la lampada può essere adoperataè riprodotto nella figura 199. L'ultima valvola amplificatricepuò essere una valvola della potenza di uscita di 2 a 3 watt.Nel circuito anodico di questa valvola si trova inserito unabobina di « Choc » (si può anche adottare una resistenza).Ai capi di questa bobina hanno origine le variazioni di tensione.Questa bobina deve essere costruita in modo che contensioni di griglia di uguale ampiezza (per tutte le frequenzeda 50 a 10,000) le stesse tensioni si producono ai suoicapi.V a è la tensione anodica della valvola finale, mentre Vè la tensione della lampada di televisione la quale deve esseredell'ordine di 280 - 350 V, mentre la corrente che l'attraversaresta limitata da una resistenza E di circa 1000 ohm. Questaresistenza ha lo stesso scopo della resistenza stabilizzatricedisposta nello zoccolo delle lampade « veilleuse ». La cadutadi tensione della lampada di televisione è allora di circa 260V e la corrente di circa 20 m/Amp. Le batterie V a e V devonodi preferenza essere connesse come nella fìg. 199. In questocaso la caduta di tensione nella bobina di « Choc », S ha lastessa direzione della tensione della batteria V in modo che

La lampada al neon 231queste due tensioni si sommano. Una tensione continua di20 V potrà per es. esistere ai capi di S. Per la batteria V sipossono adoperare benissimo due alimentatori di placca collampadaalneon-fFig. 199.£410 E408legati in serie. Un secondo schema di connessione è riprodottonella figura 200. In questo caso la lampada ricevente ditelevisione è inserita direttamente nel circuito anodico dell'ulfampadaal neon+% +Fig. 200.tima valvola. La batteria V deve avere in questo caso unatensione uguale alla somma della tensione anodica della valvolafinale e della caduta di tensione nella valvola di televisione.Per una valvola Philips E 408 per es. la cui tensione

230 Parte terza • Capìtolo primonel punto considerato. Segue da ciò che l'apparizione della« isteresi » di cui abbiamo già parlato, non si può ricavaresemplicemente mediante costruzione grafica dellacaratteristica statica, ma deve essere misurata direttamenteper ogui frequenza e per ogni tensione alternata di alimentazione.In realtà si dimostra che la resistenza per corrente alternataper ampiezze non troppo grandi della corrente alternata,è indipendente dall'ampiezza di questa corrente.Eisulta inoltre che la resistenza per corrente alternatadipende fortemente dalla grandezza della corrente di riposo i 0(ved. figura 198).Se noi troviamo i valori della resistenza per corrente alternatain funzione di varie frequenze, molto elevate, fino a100,000 cicli, notiamo sempre un forte aumento della resistenzadi corrente alternata con l'aumentare della frequenza della tensionealternata applicata.Connessioni.Un circu<strong>it</strong>o nel quale la lampada può essere adoperataè riprodotto nella figura 199. L'ultima valvola amplificatricepuò essere una valvola della potenza di usc<strong>it</strong>a di 2 a 3 watt.Nel circu<strong>it</strong>o anodico di questa valvola si trova inser<strong>it</strong>o unabobina di « Choc » (si può anche adottare una resistenza).Ai capi di questa bobina hanno origine le variazioni di tensione.Questa bobina deve essere costru<strong>it</strong>a in modo che contensioni di griglia di uguale ampiezza (per tutte le frequenzeda 50 a 10,000) le stesse tensioni si producono ai suoicapi.V a è la tensione anodica della valvola finale, mentre Vè la tensione della lampada di televisione la quale deve esseredell'ordine di 280 - 350 V, mentre la corrente che l'attraversaresta lim<strong>it</strong>ata da una resistenza E di circa 1000 ohm. Questaresistenza ha lo stesso scopo della resistenza stabilizzatricedisposta nello zoccolo delle lampade « veilleuse ». La cadutadi tensione della lampada di televisione è allora di circa 260V e la corrente di circa 20 m/Amp. <strong>Le</strong> batterie V a e V devonodi preferenza essere connesse come nella fìg. 199. In questocaso la caduta di tensione nella bobina di « Choc », S ha lastessa direzione della tensione della batteria V in modo che

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