Schipani - Le ampolle elettroniche - Introni.it
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210 Parte seconda - Capitolo primobile modulare questo raggio trasmittente a frequenza musicale.Nella parte superiore della fig. 183 è perciò riportato undisco forato il quale interrompe il raggio di luce della lampadaad arco di tungsteno disposta nel fuoco di un obbiettivo a grandedistanza focale. Il fascio di luce che esce da questo obbiettivoè perciò sensibilmente orizzontale, attraversa la pista,è rimandato dagli specchi disposti all'altra estremità e ritornaattraverso l'obbiettivo ricevente a colpire la cellula dispostanel fuoco di quest'ultimo; la luce trasmittente così modulataa frequenza musicale si differenzia dalla luce continua che puòprovenire dall'esterno.Quando vi è un'illuminazione parassita troppo intensa,come per es. per funzionamento in pieno sole, con questo sistemasi può attraversare una pista abbastanza larga anchedi diverse centinaia di metri.Tra le applicazioni della categoria e) accenneremo all'usodella cellula fotoelettrica come fotometro cioè nella misuradell'intensità luminosa comparando l'eguaglianza di due flussiluminosi.Questo paragone fatto normalmente dall'occhio umanova soggetto a tutte le imperfezioni dell'occhio e diventa inoltreun apprezzamento del tutto personale. Sostituendo all'occhiola cellula, il paragone si può fare con grande precisione.Per fare il paragone tra una lampada di cui si vuole misurarel'intensità luminosa e una lampada campione, basta disporrela cellula, nelle stesse condizioni, dinanzi all'una e all'altralampada e misurare le correnti fotoelettriche amplificate.Lo schema di fig. 184 è quello utilizzato nell'ElectricalTesting Laboratory di New-York.Con un tale metodo non si commette un errore superioreall'I % ed anche è possibile ottenere misure con approssimazionedel 0,5% per lampade comprese tra pochi watt e 1000watt.Lo specchio rotante JOP invia successivamente sullacellula fotoelettrica la luce proveniente dalla lampada campioneo dalla lampada di cui si vuole misurare l'intensità. La correntedella cellula viene amplificata da una valvola termoionica eattraverso il trasformatore PS e l'interruttore C rotante solidalmentecon lo specchio MM Ì va a influenzare il galvanometro
La cellula fotoelettrica 211G. Se i due flussi sono eguali il galvanometro segneràzero.Tra le applicazioni della categoria d) vanno annoveratele ricerche sui liquidi. Così per es. il grado di densità del lattesi può osservare con la cellula fotoelettrica mediante l'aggiuntadi un opportuno reagente poiché la cellula presenta una diversasensibilità per i diversi colori.Allo stesso modo è possibile la prova di densità degli oliiosservandoli in trasparenza con l'ausilio di una cellula fotoelettrica.Altre misure possibili con la cellula sono quelle del coniLampada, campioneFig. 184.trollo della temperatura degli acciai fluidi. E noto come il controllodi queste temperature si faccia con l'osservazione delcolore del metallo in fusione paragonandolo con dei vetri normali.Questo avviene nei noti pirometri nei quali si paragonanodei vetri diversamente colorati e già tarati con gli acciai adalta temperatura.Indicatissimo è pertanto l'uso della cellula fotoelettricanelle fonderie, nelle acciaierie, ecc.La cellula fotoelettrica permette di distinguere dei coloriestremamente vicini e quindi essa trova un utile impiegonelle fabbriche di tessuti e nelle fabbriche di carta dove il coloredel prodotto ha notevole importanza.Eicordiamo che quando si dice che un corpo ha un certocolore, si vuole intendere che mentre questo corpo è illuminato
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210 Parte seconda - Cap<strong>it</strong>olo primobile modulare questo raggio trasm<strong>it</strong>tente a frequenza musicale.Nella parte superiore della fig. 183 è perciò riportato undisco forato il quale interrompe il raggio di luce della lampadaad arco di tungsteno disposta nel fuoco di un obbiettivo a grandedistanza focale. Il fascio di luce che esce da questo obbiettivoè perciò sensibilmente orizzontale, attraversa la pista,è rimandato dagli specchi disposti all'altra estrem<strong>it</strong>à e r<strong>it</strong>ornaattraverso l'obbiettivo ricevente a colpire la cellula dispostanel fuoco di quest'ultimo; la luce trasm<strong>it</strong>tente così modulataa frequenza musicale si differenzia dalla luce continua che puòprovenire dall'esterno.Quando vi è un'illuminazione parass<strong>it</strong>a troppo intensa,come per es. per funzionamento in pieno sole, con questo sistemasi può attraversare una pista abbastanza larga anchedi diverse centinaia di metri.Tra le applicazioni della categoria e) accenneremo all'usodella cellula fotoelettrica come fotometro cioè nella misuradell'intens<strong>it</strong>à luminosa comparando l'eguaglianza di due flussiluminosi.Questo paragone fatto normalmente dall'occhio umanova soggetto a tutte le imperfezioni dell'occhio e diventa inoltreun apprezzamento del tutto personale. Sost<strong>it</strong>uendo all'occhiola cellula, il paragone si può fare con grande precisione.Per fare il paragone tra una lampada di cui si vuole misurarel'intens<strong>it</strong>à luminosa e una lampada campione, basta disporrela cellula, nelle stesse condizioni, dinanzi all'una e all'altralampada e misurare le correnti fotoelettriche amplificate.Lo schema di fig. 184 è quello utilizzato nell'ElectricalTesting Laboratory di New-York.Con un tale metodo non si commette un errore superioreall'I % ed anche è possibile ottenere misure con approssimazionedel 0,5% per lampade comprese tra pochi watt e 1000watt.Lo specchio rotante JOP invia successivamente sullacellula fotoelettrica la luce proveniente dalla lampada campioneo dalla lampada di cui si vuole misurare l'intens<strong>it</strong>à. La correntedella cellula viene amplificata da una valvola termoionica eattraverso il trasformatore PS e l'interruttore C rotante solidalmentecon lo specchio MM Ì va a influenzare il galvanometro