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Schipani - Le ampolle elettroniche - Introni.it

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12 Parte prima - Cap<strong>it</strong>olo secondouna curva. A questa curva si dà il nome di linea di forza cosìche tracciando le linee di forza si può farsi un'idea del campoelettrico. In ogni punto del campo passa una sola linea di forzapoiché il campo non ha che una sola direzione in ogni punto.Se il campo è stabil<strong>it</strong>o da una piccola sfera caricata, comepotrebbe essere un elettrone, le linee di forza sono delle lineerette che si diramano in tutte le direzioni a partire dalla superfìciesferica.La nozione di linee di forza fu introdotta in fìsica circa100 anni fa dal grande fisico inglese Faraday. Per lui le lineedi forza non erano delle nozioni astratte ma avevano delle proprietàdi un significato concreto dal punto di vista fisico. SecondoFaraday le linee di forza si trovano sempre in stato d<strong>it</strong>ensione e tendono a raccorciarsi; esse si respingono mutualmente.Si spiega così perchè un corpo caricato pos<strong>it</strong>ivamenteeserc<strong>it</strong>a una forza di attrazione su un corpo caricato negativamente,poiché le linee di forza partenti dal corpo pos<strong>it</strong>ivoterminano sul corpo negativo ciò che stabilisce un legameelastico che tende a diminuire la distanza tra i due corpi.Secondo Faraday l'energia elettrica necessaria a stabilireil campo non è concentrata sui corpi, ma essa si trova ripart<strong>it</strong>anel campo elettrico esistente tra essi, è cioè l'energia potenzialeelastica delle linee di forza.Un elettrone sarà dunque sempre in movimento in uncampo elettrico e subirà un'influenza che lo spingerà nella direzionedel campo lungo una delle linee di forza. La traiettoriadi questo movimento non può essere studiata senza difficoltàche quando le linee di forza sono rette e parallele come è nelcaso di un campo elettrico tra due placche piane paralleletra le quali esiste una differenza di potenziale V.Un elettrone che abbandona la placca negativa per spingersiverso la pos<strong>it</strong>iva, sotto l'influenza del campo, acquistauna veloc<strong>it</strong>à sempre più grande e descrive una linea rettaper precip<strong>it</strong>arsi fino sulla placca pos<strong>it</strong>iva.L'energia dell'elettrone aumenta colla sua veloc<strong>it</strong>à. Per una veloc<strong>it</strong>àv e una massa m questa energia è uguale a 1/2 m v 2 . Se la veloc<strong>it</strong>à inizialeeolla quale l'elettrone lascia la placca negativa è v 0 , la veloc<strong>it</strong>à finale collaquale esso raggiunge la placca pos<strong>it</strong>iva è v, la quant<strong>it</strong>à di energia immagazzinatasul percorso dall'elettrone sarà1/2 m v 2 — 1/2 m v 2 0

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