Schipani - Le ampolle elettroniche - Introni.it
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178 Parte seconda - Capitolo primoSi vede che la sensibilità di una tale cellula è almeno 8volte più grande, a parità di tensione anodica, di una cellulaa vuoto spinto.In questo caso una buona tensione anodica di lavoro èquella di 200 a 220 V.Cellula a vuoto o cellula a gas?I fenomeni che avvengono in una cellula a vuoto sonoperfettamente identici a quelli che si verificano in una valvolatermoionica ricevente. Come in questa gli elettroni seguonorapidamente e senza alcuna inerzia le variazioni di temperaturadel filamento così anche in una cellula a vuoto laUNITA' ANGSTROM. IN rPAPOSSQ! 'D S £> 8 SI § § § 8I ! I I 1 ' |l I ! i I 1 I ! 1 l 11 ' I iROSSO-ARANCIO GIALLO-VERDE BLU-VIOLETTOULTRAVIOLETTO1i ; i i i iFig. 155.emissione degli elettroni segue immediatamente, senza alcunainerzia, le variazioni luminose che colpiscono la superficie delcatodo. In una cellula a gas il fenomeno sfruttato è invece lostesso di quello che si sfrutta nelle valvole riceventi o raddrizzatricia gas e cioè la « ionizzazione » del gas. In tal caso laemissione elettronica non può più rispondere perfettamentealle variazioni luminose incidenti se queste oltrepassano unadata frequenza. Infatti la corrente fotoelettrica è dovuta nonsoltanto agli elettroni che si muovono verso l'anodo, ma ancheagli joni positivi che si spostano verso il catodo. La velocitàdi questi ioni è molto più piccola di quella degli elettronied il tempo quindi di cui ha bisogno un Jone per raggiungereda un dato punto, il catodo, è più grande di quelloche ha bisogno un elettrone, nella cellula a vuoto delle stessedimensioni, per raggiungere l'anodo. È quello che si verificain pratica. Mentre con cellula a vuoto si possono seguire variazioniluminose anche superiori a 100 000 periodi/secondo, con
La cellula fotoelettrica 179la cellula a gas la corrente diminuisce con l'aumentare dellafrequenza delle variazioni luminose.La fìg. 155 mostra la ripartizione dei colori nello spettrofotoelettrico. Le radiazioni dal rosso al violetto costituisconolo « spettro visibile » mentre le zone dell'infrarosso (o raggi calorici)e dell'ultravioletto (o raggi attinici) costituiscono le zonedello spettro invisibile.Le curve della fìg. 156 si riferiscono ad una cellula a vuotoed a tre tipi di cellule a gas. Si vede da queste curve (ricavateFig. 156.dal Metcalf) che mentre per la cellula a vuoto la corrente èindipendente dalla frequenza delle variazioni luminose entro ilimiti da 0 a 50.000 periodi/secondo, per contro quella dellecellule a gas diminuisce sempre di più a mano a mano che lafrequenza cresce fino ad avvicinarsi alla corrente della cellulaa vuoto.A 50.000 periodi/secondo la sensibilità di una cellula agas non è più che il doppio di quella di una cellula a vuoto.Da quanto abbiamo detto appare chiaro che mentre inuna cellula a vuoto spinto la tensione anodica a partire da uncerto valore non influenza quasi la corrente fotoelettrica, perottenere lo stesso rendimento da una cellula a gas bisogna intensificarela ionizzazione e quindi sono necessarie delle ten-
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La cellula fotoelettrica 179la cellula a gas la corrente diminuisce con l'aumentare dellafrequenza delle variazioni luminose.La fìg. 155 mostra la ripartizione dei colori nello spettrofotoelettrico. <strong>Le</strong> radiazioni dal rosso al violetto cost<strong>it</strong>uisconolo « spettro visibile » mentre le zone dell'infrarosso (o raggi calorici)e dell'ultravioletto (o raggi attinici) cost<strong>it</strong>uiscono le zonedello spettro invisibile.<strong>Le</strong> curve della fìg. 156 si riferiscono ad una cellula a vuotoed a tre tipi di cellule a gas. Si vede da queste curve (ricavateFig. 156.dal Metcalf) che mentre per la cellula a vuoto la corrente èindipendente dalla frequenza delle variazioni luminose entro ilim<strong>it</strong>i da 0 a 50.000 periodi/secondo, per contro quella dellecellule a gas diminuisce sempre di più a mano a mano che lafrequenza cresce fino ad avvicinarsi alla corrente della cellulaa vuoto.A 50.000 periodi/secondo la sensibil<strong>it</strong>à di una cellula agas non è più che il doppio di quella di una cellula a vuoto.Da quanto abbiamo detto appare chiaro che mentre inuna cellula a vuoto spinto la tensione anodica a partire da uncerto valore non influenza quasi la corrente fotoelettrica, perottenere lo stesso rendimento da una cellula a gas bisogna intensificarela ionizzazione e quindi sono necessarie delle ten-