Schipani - Le ampolle elettroniche - Introni.it
Schipani - Le ampolle elettroniche - Introni.it Schipani - Le ampolle elettroniche - Introni.it
90 Parie prima • Capitolo undicesimoscaricato. Deve essere perciò prevista una carica ogni 3 o 4giorni, ciò che è una fonte di noie nonché una causa di deterioramentorapido dell'accumulatore stesso.Per tale ragione fin dal principio della radiotelefonia laquestione dell'accensione del filamento delle valvole fu studiatain maniera particolare.Un primo progresso fu realizzato sostituendo le valvolea consumo normale (di 0,7 e 0,5 amp.) con le attuali valvolea consumo ridotto (0,06 amp. circa). Con queste ultime valvoleil consumo di energia per i filamenti di un ordinarioapparecchio a 4 valvole si riduce a circa 0,45 A (2 valvoleda 0,06 A + 2 valvole da 0,15 A).Tuttavia negli apparecchi andò sempre aumentando ilnumero di valvole usate fino a raggiungere spesso 8 o 9 perle supereterodine, ed allora il consumo passò a 7 x 0,06 ++ 2 x 0,15, cioè a circa 7/10 di A.Un accumulatore della stessa capa-cità di quella vistaprecedentemente funzionerebbe in questo caso per 45 a 50ore di ascolto che equivalgono circa a 10, 12 giorni.Già alcuni fabbricanti si sono preoccupati di provvederealla ricarica di questi accumulatori e tutta una serie di raddrizzatoridi corrente alternata venne creata per tale scopo.Restava tuttavia sempre a deplorare la presenza degli accumulatori,sorgente di noie continue, di proiezioni di acido checorrode e rovina gli oggetti con cui viene a contatto, nonché dinoie per la loro manutenzione e per il loro rapido deterioramento.Si fece anche uso di pile a secco meno ingombranti, masolo per apparecchi a una o due valvole a causa della loro capacitàsempre ridotta, così gli accumulatori rimasero obbligatoriamentecon le loro noie continue nonostante la facilitàdi ricarica.USO DI PILE TERMOELETTRICHE.Tutti sanno che la corrente di accensione delle valvolericeventi deve essere la più costante possibile. È venuta dunquenaturale l'idea di utilizzare le proprietà, notevoli da questopunto di vista, delle pile termoelettriche.Il funzionamento delle pile termoelettriche è basato sulseguente fenomeno: se si costituisce una coppia di due metallie si riscalda la saldatura così ottenuta, lasciando fredde le due
L'alimentazione in alternata delle valvole termoianiche 91estremità, si constata il passaggio di una corrente, debolissima,nel circuito cosi formato (figura 56).L'intensità e la tensione di questa corrente dipendonodalla combinazione dei metalli usati. L'intensità è poi funzione/e09 di nicheldella sezione dei conduttori ed ilvantaggio ottenuto è funzionedella differenza di temperaturatra la saldatura e le estremità.S'immaginò allora di disporreparecchie di queste coppiein serie come indicato nellafig. 57 e di riscaldare le saldatureA mantenendo a bassa temperatura le saldature B.Si riuscì così a fabbricare una specie di « pile » che, costituiteda un gran numero di coppie, davano 4 V con un'intensitàdi 1 A (tensione e intensità necessarie per un apparecchioricevente ordinario).Una serie di saldature era riscaldata per es. a mezzo di unradiatore elettrico evitando il riscaldamento eccessivo dell'altraserie. Con questo sistema si aveva il vantaggio di poterfunzionare indifferentenente su corrente continua o alternatae anche, in caso di bisogno, con un riscaldamento a gas o aessenza.Il metodo era certamente seducente, ma disgraziatamentenumerosi inconvenienti non sono tardati a comparire e traquesti i più importanti sono i seguenti:1 ° Consumo di correnteche può giungere fino a 2 o3 A. Per quanto ben protettocontro le perdite di calore, unsaldaturefredde£^*«sa/daturentca/daleapparecchio così formato hasempre delle perdite di caloreeccessive che ne abbassano dimolto il rendimento.2° E troppo lenta laFiamessa in funzionamento: infattiè necessario un certotempo (2 o 3 minuti) per ottenere la temperatura indispensabileal buon funzionamento dell'apparecchio stesso.3° Diminuzione della tensione erogata dopo un certotempo di funzionamento. Per conduzione lungo le coppie.
- Page 50 and 51: 40 Parte prima - Capitolo quintofì
- Page 52 and 53: 42 Parte prima • Capitolo quintoe
- Page 54 and 55: 44 Parte prima • Capitolo quinto
- Page 56 and 57: 46 Parte prinw - Capitolo quintotar
- Page 58 and 59: 48 La valvola a tre elettrodidalla
- Page 60 and 61: 50 Parte prima - Capitolo sesto-i2
- Page 62 and 63: 52Parie prima - CapìtolosestoLa te
- Page 64 and 65: 54 Parte prima - Capitolo sestoun g
- Page 66 and 67: 56 Parte prima - Capitolo sestoLa p
- Page 68 and 69: 58 Parte prima - Capitolo sesto400(
- Page 70 and 71: 60 Parie prima - Capitolo sestoEsem
- Page 73 and 74: CAPITOLOVII.Amplificazione di A. F.
- Page 75 and 76: Amplificazione di A. V. 65Le figure
- Page 77: Amplificazione di A. F. 67K st =
- Page 80 and 81: 70 Parte prima - Capitolo ottavos'i
- Page 83 and 84: CAPITOLOIX.Il triodo come oscillato
- Page 85 and 86: triodo come oscillatore75ima di cui
- Page 87 and 88: triodo come oscillatore 77Per poter
- Page 89 and 90: Il triodo come oscillatore 79(caso
- Page 91 and 92: triodo come oscillatore 81Ottenuto
- Page 93 and 94: triodo come oscillatore 83lìSTel c
- Page 95 and 96: triodo come oseilìutore 85Nel caso
- Page 97 and 98: CAPITOLO X.T e t r o d iAbbiamo vis
- Page 99: CAriTOLO XI.L'alimentazione in alte
- Page 103 and 104: L'alimentazione in alternala delle
- Page 105 and 106: L'alimentazione in alternata delle
- Page 107 and 108: L'alimeiilozione in alternata delle
- Page 109 and 110: L'alimentazione in alternata delle
- Page 111 and 112: l'alimentazione in alternala delle
- Page 113 and 114: L'limentazione in alternata delle v
- Page 115 and 116: L'alimentazione in alternala dille
- Page 117 and 118: L'alimentazione in alternata delle
- Page 119 and 120: Lalimentazione in alternala delle v
- Page 121 and 122: l'alimentazione in alternata delle
- Page 123 and 124: L'alimentazione in alternata delle
- Page 125 and 126: L'alimentazione in alternata delle
- Page 127 and 128: 1/alimentazione in alternata delle
- Page 129 and 130: L'alimentazione in alternala delle
- Page 131: [/alimentazione in alternato delle
- Page 134 and 135: 124 Parte prima - Capitolo dodicesi
- Page 136 and 137: 126 Parte prima - Capitolo dodicesi
- Page 138 and 139: 128 Parte prima - Capitolo dodicesi
- Page 141 and 142: CAPITOLO XIII.Le valvoleschermateDi
- Page 143 and 144: Le valvole schermate 133La tensione
- Page 145 and 146: Le valvole schermate 135ferire a qu
- Page 147 and 148: Le valvole schermate 137riore di qu
- Page 149 and 150: Le valvole schermale 139diminuisce
L'alimentazione in alternata delle valvole termoianiche 91estrem<strong>it</strong>à, si constata il passaggio di una corrente, debolissima,nel circu<strong>it</strong>o cosi formato (figura 56).L'intens<strong>it</strong>à e la tensione di questa corrente dipendonodalla combinazione dei metalli usati. L'intens<strong>it</strong>à è poi funzione/e09 di nicheldella sezione dei conduttori ed ilvantaggio ottenuto è funzionedella differenza di temperaturatra la saldatura e le estrem<strong>it</strong>à.S'immaginò allora di disporreparecchie di queste coppiein serie come indicato nellafig. 57 e di riscaldare le saldatureA mantenendo a bassa temperatura le saldature B.Si riuscì così a fabbricare una specie di « pile » che, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>eda un gran numero di coppie, davano 4 V con un'intens<strong>it</strong>àdi 1 A (tensione e intens<strong>it</strong>à necessarie per un apparecchioricevente ordinario).Una serie di saldature era riscaldata per es. a mezzo di unradiatore elettrico ev<strong>it</strong>ando il riscaldamento eccessivo dell'altraserie. Con questo sistema si aveva il vantaggio di poterfunzionare indifferentenente su corrente continua o alternatae anche, in caso di bisogno, con un riscaldamento a gas o aessenza.Il metodo era certamente seducente, ma disgraziatamentenumerosi inconvenienti non sono tardati a comparire e traquesti i più importanti sono i seguenti:1 ° Consumo di correnteche può giungere fino a 2 o3 A. Per quanto ben protettocontro le perd<strong>it</strong>e di calore, unsaldaturefredde£^*«sa/daturentca/daleapparecchio così formato hasempre delle perd<strong>it</strong>e di caloreeccessive che ne abbassano dimolto il rendimento.2° E troppo lenta laFiamessa in funzionamento: infattiè necessario un certotempo (2 o 3 minuti) per ottenere la temperatura indispensabileal buon funzionamento dell'apparecchio stesso.3° Diminuzione della tensione erogata dopo un certotempo di funzionamento. Per conduzione lungo le coppie.