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Emanuela MORA - Sociologia per la persona

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1. Dati Anagrafici<strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora (1962)Università Cattolica di Mi<strong>la</strong>no – Facoltà di Scienze PoliticheL.go Gemelli 1 – 20123 Mi<strong>la</strong>noemanue<strong>la</strong>.mora@unicatt.it2. Titoli di studio:1) Dottorato di ricerca in <strong>Sociologia</strong> e metodologia del<strong>la</strong> ricerca sociale: 6 luglio 1993.Dissertazione di dottorato su Etica e comunicazione nel<strong>la</strong> sociologia contemporanea.2) Laurea in Filosofia (indirizzo in Scienze umane): Università Cattolica di Mi<strong>la</strong>no, 15 aprile 1987,con votazione 110/110. Tesi di <strong>la</strong>urea in <strong>Sociologia</strong> su Trasformazioni sociali e mutamento divalori: prospettive emergenti da una ricerca empirica sul<strong>la</strong> generazione di mezzo.3) Maturità scientifica: luglio 1981.3. Posizione accademica attuale:Professore Associato (SSD SPS/08) nel<strong>la</strong> Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica diMi<strong>la</strong>no dal 1.10.2002. Confermato da 1.10.2006.4. Carriera accademica:1) Ricercatore in <strong>Sociologia</strong> dei processi culturali e comunicativi (Q05B) presso <strong>la</strong> Facoltà diScienze Politiche dell’Università Cattolica di Mi<strong>la</strong>no, dal 1. 11. 1998 al 30.09.20022) Responsabile scientifico del modulo “Moda” nel Master universitario di I Livello“Globalizzazione, comunicazione e professioni metropolitane”, nel<strong>la</strong> Facoltà di ScienzePolitiche dell’Università Cattolica di Mi<strong>la</strong>no, dall’a.a. 2002-03.3) Professore a contratto presso <strong>la</strong> Facoltà di Magistero/Scienze del<strong>la</strong> formazione dell'UniversitàCattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia, <strong>per</strong> il corso di <strong>Sociologia</strong> dei Processi Culturali, a.a.1994-95, 1995-96, 1996-97, 1997-98.4) Professore a contratto presso <strong>la</strong> Facoltà di Magistero/Scienze del<strong>la</strong> formazione dell'UniversitàCattolica del Sacro Cuore, sede di Mi<strong>la</strong>no, <strong>per</strong> il corso di <strong>Sociologia</strong> dei Processi culturali, a.a.1994-95, 1995-96, 1996-97, 1997-98.5) Addetto alle esercitazioni di <strong>Sociologia</strong>, Università Cattolica di Mi<strong>la</strong>no, 1992-93, 1993-94.6) Laureato frequentatore e Cultore del<strong>la</strong> materia presso il Dipartimento di <strong>Sociologia</strong>dell'Università Cattolica di Mi<strong>la</strong>no, 1988-89, 1992-93, 1993-94, 1994-95, 1995-96, 1996-975. Posizioni di responsabilità nell’organizzazione accademicaDal 1998 membro del<strong>la</strong> Commissione Erasmus del<strong>la</strong> Facoltà di Scienze Politichedell’Università CattolicaDal 2002 al 2007 membro del<strong>la</strong> Commissione Tutorato del<strong>la</strong> Facoltà di Scienze Politichedell’Università CattolicaDal 2007 membro del<strong>la</strong> Commissione Paritetica del<strong>la</strong> Facoltà di Scienze Politichedell’Università CattolicaDal 1999 membro del Consiglio direttivo del “Centro <strong>per</strong> lo studio del<strong>la</strong> moda e del<strong>la</strong>produzione culturale” del<strong>la</strong> Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Mi<strong>la</strong>no.


Dal<strong>la</strong> costituzione (2007) membro del Consiglio scientifico del Consorzio interuniversitario Mi<strong>la</strong>noFashion Institute.6. Attività didattica (ultimi 10 anni) :1997-98 - corso di "<strong>Sociologia</strong> dei processi culturali", Università Cattolica, Facoltà di Sciernzedel<strong>la</strong> formazione, Mi<strong>la</strong>no.- corso di "<strong>Sociologia</strong> dei processi culturali", Università Cattolica, Facoltà di Scienze del<strong>la</strong>formazione, Brescia.1998-99 - seminario su “La moda come industria culturale”, <strong>per</strong> gli studenti di Scienze Politichedell’Università Cattolica (seminario istituzionale).1999-00 - seminario su “La moda come industria culturale”, <strong>per</strong> gli studenti di Scienze Politichedell’Università Cattolica (seminario istituzionale).2000-2001 - modulo nel corso di Semiotica (Corso di <strong>la</strong>urea in Scienze del<strong>la</strong> Comunicazione -Facoltà di Scienze Politiche) su "Sociosemiotica dei prodotti culturali"2002- - corso di <strong>Sociologia</strong> dei prodotti culturali (Corso di <strong>la</strong>urea in Scienze del<strong>la</strong>Comunicazione - Facoltà di Scienze Politiche)2002-2006 - corso di Comportamenti e culture del consumo (Corso di <strong>la</strong>urea triennale in Scienzedel<strong>la</strong> Comunicazione - Facoltà di Scienze Politiche)2006- - corso di Consumi e cittadinanza (Corso di <strong>la</strong>urea specialistica in Scienze de<strong>la</strong>lcomunicazione pubblica e internazionale – Facoltà di Scienze Politiche)2002-2005 - modulo Moda nel master universitario di primo livello “Globalizzazione,comunicazione e professioni metropolitane” del<strong>la</strong> Facoltà di Scienze Politichedell’Università Cattolica2006- - modulo Moda nel master universitario di primo livello “Comunicazione <strong>per</strong> le industrieculturali” del<strong>la</strong> Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica7. RicercaAttività di ricerca (ultimi 10 anni):Svolge da anni attività di ricerca nel settore del<strong>la</strong> teoria sociologica e dei processi culturali, con unapartico<strong>la</strong>re attenzione al tema dell'industria e del<strong>la</strong> produzione culturale, studiati attraverso ledinamiche che coinvolgono i soggetti. Il contesto teorico e metodologico in cui si collocano lediverse ricerche è comune e può essere così sintetizzato:A) Vengono utilizzati e sviluppati quegli approcci del<strong>la</strong> tradizione sociologica e del<strong>la</strong> teoriacontemporanea che considerano <strong>la</strong> realtà come il prodotto di pratiche interattive di costruzionesociale messe in atto dagli attori nello svolgimento del<strong>la</strong> loro vita quotidiana entro il contesto deivincoli istituzionali e sistemici.B) Vengono usualmente utilizzate metodologie e tecniche di rilevazione non standard, nell'ipotesiche il dialogo instaurato tra il ricercatore e il suo oggetto di studio costituisca una risorsa delprocesso di apprendimento.1) 1997 – 1999 – Il quartiere Ticinese come <strong>la</strong>boratorio culturaleDirezione Laura Bovone. Finanziamento Regione Lombardia e CNRLa ricerca si pone come studio pilota <strong>per</strong> l’analisi dei processi di rigenerazione urbana nel<strong>la</strong>metropoli postmoderna. Attraverso <strong>la</strong> ricostruzione del<strong>la</strong> storia sociale del quartiere, l’analisi delleattività economiche e l’incontro con vari esponenti di o<strong>per</strong>atori e residenti, si è cercato dicomprendere in che modo le varie forme di produzione culturale siano un fattore di sviluppo <strong>per</strong> <strong>la</strong>


vita del quartiere, inteso come un bene culturale da promuovere, più che da salvaguardare.<strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora ha curato l’apparato metodologico del<strong>la</strong> rilevazione, consistita in intervistemotivazionali individuali e di gruppo, raccolta di dati statistici, osservazione partecipante,ricostruzione longitudinale di casi di imprese familiari multigenerazionali.2) 1998 – 2000 – Industria Culturale e Riqualificazione urbanaDirezione Laura Bovone. Coordinamento del<strong>la</strong> fase qualitativa <strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora.Finanziamento Comunità Europea – Programma ADAPT IINell’ambito di un network europeo coordinato dal<strong>la</strong> Metropolitan University di Manchester, <strong>la</strong>ricerca ha svolto otto studi di caso in quartieri definiti culturali di alcune città europee (tra cui <strong>per</strong>esempio, Manchester, Dublino, Berlino, Barcellona). L’intento è stato quello di verificare in chemisura i processi di gentrification, qualora in corso, e più in generale quelli di riqualificazioneurbana, vedono un ruolo specifico dell’industria culturale e, in caso affermativo, verificare il ruolodelle politiche culturali, formative e economiche delle autorità locali nel promuovere lo sviluppo. Siè trattato di una ricerca intervento, culminata con un intervento formativo <strong>per</strong> imprenditori culturali.L’ipotesi guida del<strong>la</strong> ricerca ha richiesto <strong>la</strong> messa a punto di una definizione di industria culturaleche spostasse maggiormente l’attenzione su organizzazioni produttive di piccole dimensioni eal<strong>la</strong>rgasse il contenuto del<strong>la</strong> produzione culturale: dal<strong>la</strong> comunicazione di massa a molti beni di<strong>la</strong>rgo consumo investiti di una valorizzazione simbolica nel corso delle pratiche di produzione e diconsumo (moda, cibo, arredamento, turismo ecc.). La ricerca a Mi<strong>la</strong>no è stata svolta sul quartiereTicinese, con una survey su 500 piccoli imprenditori e un approfondimento qualitativo su 70 casi,indagati tramite colloqui motivazionali.3) 1999 – 2001 - Le professioni dell’industria culturaleDirezione Laura Bovone Coordinamento o<strong>per</strong>ativo delle unità locali <strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora. CofinMurst 1999La ricerca prevede <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di 10 unità di ricerca collocate in 8 università italiane, ognunadelle quali svolge un’indagine sulle professioni che reggono un settore dell’industria culturale,definita in senso ampio <strong>per</strong> quanto attiene al contenuto del<strong>la</strong> produzione culturale (moda, prodottilocali tipici, cartoni animati, turismo ecc.). Il <strong>la</strong>voro viene svolto con metodologie qualitative(interviste motivazionali e semistrutturate, studi di caso, osservazione). L’attività del<strong>la</strong> rete si svolgeattraverso incontri di confronto ed e<strong>la</strong>borazione di categorie e linguaggi comuni <strong>per</strong> <strong>la</strong> messa apunto di un sistema di strumenti flessibili e confrontabili <strong>per</strong> lo studio dell’industria culturale inItalia.4) 2000 – Giovani nel<strong>la</strong> metropoli tra produzione culturale e consumoDirezione e coordinamento Giancarlo Rovati <strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora. Finanziamento Comune diMi<strong>la</strong>noLa ricerca è finalizzata a comprendere quali risorse sociali i giovani sono in grado di mobilitare <strong>per</strong>vivere <strong>la</strong> propria condizione presente come una condizione di cittadinanza e non di semplice attesadel<strong>la</strong> vita adulta. L’ipotesi che guida l’indagine è che i giovani con le loro pratiche quotidiane, diconsumo culturale e di creatività ludica, s<strong>per</strong>imentino e costruiscano di fatto competenze funzionaliall’inserimento nel<strong>la</strong> vita attiva del<strong>la</strong> società, anche se secondo modalità non ancora del tuttocodificate nei <strong>per</strong>corsi formativi e di orientamento più stadardizzati. La ricerca si svolge mediantestudi di caso di aggregazioni formali e informali, nelle quali i giovani (cosiddetti normali, senzapartico<strong>la</strong>ri forme di esclusione o di marginalità, anche se l’intenzione è quel<strong>la</strong> di individuare canali<strong>per</strong> agganciare tra i ragazzi normali i più silenziosi e iso<strong>la</strong>ti) trascorrono una parte rilevante deltempo a loro disposizione, in una dialettica tra consumi culturali e produzione culturale (soprattuttomusicale, visiva, di abbigliamento). Vengono inoltre effettuate interviste a testimoni privilegiati,soprattutto o<strong>per</strong>atori pubblici e di privato sociale, che <strong>la</strong>vorano con i giovani. Data l’ampiezza


anagrafica che <strong>la</strong> generica etichetta “giovani” sottende, <strong>la</strong> ricerca ritaglia un segmento partico<strong>la</strong>re dipopo<strong>la</strong>zione giovanile, quello tra i 16 e i 25 anni circa.5) 2004 - Consumo responsabile. Significati e scelte di comportamento di consumatori,produttori e distributori.Direzione: <strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora. Coordinamento: Eugenia Montagnini. FinanziamentoFondazione Cariplo.L’indagine si inserisce nell’ambito del più ampio progetto “Il contenuto ambientale e sociale deiprodotti. Indagine sul consumo responsabile”, svolta dal Dipartimento di Economia e PoliticaAgraria, Agroalimentare e Ambientale dell’Università degli Studi di Mi<strong>la</strong>no. Si è proposta dicomprendere le motivazioni di comportamenti d’acquisto che spesso appaiono casuali e checomunque non si inseriscono in un quadro di motivazioni, interessi e orientamenti coerente eunivoco, ma che nell’ultimo anno sono risultate essere in costante crescita in tutta Europa e inPartico<strong>la</strong>re in Italia. E’ stato messo a punto un disegno di ricerca (tecniche non standard) fondatosul presupposto che le pratiche di consumo critico rientrano nel più vasto campo dei consumiculturali. Il fine dell’indagine è coinciso con il tentativo di verificare l’esistenza di uno spaziosociale, ancora limitato, ma forse in espansione, in cui l’agire di mercato appare come il terreno sulquale si provano a s<strong>per</strong>imentare forme di interazione sociale e di integrazione almeno in partealternative a quelle automaticamente riprodotte nelle diverse società dei consumi. I risultatidell’indagine dovrebbero fornire elementi utili a capire se <strong>la</strong> tendenza che questi fenomeni diconsumo responsabile/critico evidenziano rappresenta una moda temporanea oppure segna<strong>la</strong> uncambiamento più profondo nelle forme dei legami sociali.6) 2004 – 2006 - Agire di mercato e culture del<strong>la</strong> responsabilità. Nuovi orientamenti deiconsumatori e delle imprese.Direzione: Laura Bovone. Coordinamento delle unità locali: <strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora. Cofin Miur2004.La ricerca si focalizza su alcuni fenomeni in costante aumento che rendono partico<strong>la</strong>rmente visibileuna diffusa propensione all'assunzione di responsabilità nei confronti del significato e delleconseguenze del proprio agire di mercato, sia da parte delle imprese che che delle <strong>per</strong>sonesingo<strong>la</strong>rmente o in associazioni. Obiettivo generale del<strong>la</strong> ricerca è capire in che modo tali fenomenicontribuiscono a quel processo, che può venire rappresentato come “globalizzazione alternativa”.Gli obiettivi conoscitivi specifici sono diversi:1) verificare nel<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione generale quanto e secondo quali modalità sono diffuse le pratiche diconsumo responsabile, formu<strong>la</strong>ndo alcune tipologie di consumatori. Ci si aspetta di capire se l’agiredi mercato responsabile rappresenta una tendenza passeggera nelle nostre società o se manifesta uncambiamento più profondo e duraturo che possa trasformare il rapporto tra individui e società. 2)Partendo dall’ipotesi che i consumi critici e responsabili costituiscano un caso specifico di consumiculturalmente qualificati, in quanto orientati al<strong>la</strong> <strong>per</strong>sonalizzazione e de-standardizzazione deirapporti tra produttori/distributori e consumatori, si intende verificare quali interdipendenze, qualicomunità d’intenti e quali conflitti si manifestino tra i diversi soggetti coinvolti. 3) Attraversol’approfondimento non standard si proverà a verificare come avvengono i processi di scelta da partedei consumatori e quali modelli d’azione essi strutturano. 4) Poiché si ritiene che l’orientamentoal<strong>la</strong> responsabilità nell’agire di mercato riguarda sia i singoli consumatori che le imprese e rispondaa un diffuso bisogno di valorizzazione delle risorse fiduciarie al<strong>la</strong> base di qualsiasi rapporto sociale,si proverà a sondare <strong>la</strong> <strong>per</strong>cezione che i consumatori hanno del<strong>la</strong> responsabilità sociale esercitatadalle imprese.7) 2006 – 2008 - Stili di povertà: bisogni, gratuità, bellezza.


Direzione: Laura Bovone. Coordinamento: Car<strong>la</strong> Lunghi. Unità B di un PRIN COFIN 2006,coordianto da Lura Bovone dal titolo “Negoziare le necessità. Scelte di consumo e scelte dirisparmio”La ricerca si propone di studiare i <strong>per</strong>corsi di scelta nel<strong>la</strong> costruzione dei panieri e delle pratiche diconsumo di alcune fasce deboli di popo<strong>la</strong>zione. L'aspetto innovativo dell'indagine consisteprincipalmente nel tentativo di andare al di là di uno stereotipo economicista diffuso secondo cui le<strong>per</strong>sone che vivono in condizioni economicamente, culturalmente e socialmente marginalisarebbero escluse dal più tipico dei processi di consumo contemporanei, vale a dire <strong>la</strong> possibilità discegliere beni e pratiche nel<strong>la</strong> loro vita quotidiana, in un campo molto ampio di opportunità offerteprincipalmente dal mercato, ma non solo; rinuncerebbero dunque a partecipare al generale processodi negoziazione e costruzione del<strong>la</strong> propria identità sociale, che costituisce una delle modalità piùdiffuse <strong>per</strong> esprimere l'inclusione e l'appartenenza sociale. La ricerca indaga le scelte, le strategie diapprovvigionamento e l'uso di alcuni oggetti, che quotidianamente vengono utilizzati <strong>per</strong> abbellirese stessi e i propri luoghi abitativi da parte di alcune fasce deboli del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione. L'obiettivodel<strong>la</strong> ricerca è dunque quello di ricostruire come - pur in presenza di forti vincoli materiali, sociali eculturali - le <strong>per</strong>sone e<strong>la</strong>borino strategie <strong>per</strong> soddisfare bisogni e desideri che prevedono scambiall'interno del mercato formale, così come nell'ambito di re<strong>la</strong>zioni comunitarie e informali, sul<strong>la</strong>base volta a volta di logiche di reciprocità, dono e interesse. <strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora ha partecipato al<strong>la</strong>ideazione e stesura del progetto, al<strong>la</strong> rilevazione sul campo e al<strong>la</strong> progettazione metodologica.8) 2007-2008 - Il ruolo del capitale culturale e sociale del<strong>la</strong> Fiera di Mi<strong>la</strong>no nell’attualeeconomia metropolitanaDirezione: <strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora. Coordinamento: Marco Pedroni Finanziamento FondazioneFiera Mi<strong>la</strong>noLa ricerca individua strumenti <strong>per</strong> rilevare l’emotività e <strong>la</strong> socialità che si sviluppa all’interno dellemanifestazioni fieristiche e che coinvolge espositori e visitatori, nel<strong>la</strong> maggior parte dei casimembri dello stesso universo sociale, produttivo e di consumo. Si basa su una serie di assunzioni edi ipotesi supportate dal dibattito internazionale sui nuovi strumenti del marketing es<strong>per</strong>ienziale esul ruolo innovativo delle Fiere come attori economico-sociali nell’economia glocale. In partico<strong>la</strong>re<strong>la</strong> Fiera di Mi<strong>la</strong>no, mentre ha guadagnato ruolo strumentale nell’economia nazionale einternazionale, dai tempi del<strong>la</strong> “fiera campionaria” ha progressivamente <strong>per</strong>so <strong>la</strong> connotazioneemozionale e simbolica che <strong>la</strong> collocava nell’immaginario degli italiani lungo gran parte del XXsecolo. Tali connotazioni rappresentano oggi, in regime di economia dell’immateriale, un capitalestrategico <strong>per</strong> continuare a occupare una posizione competitiva nel sistema economico globale.L’ipotesi al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> ricerca è che <strong>la</strong> fiera costituisca una piattaforma di re<strong>la</strong>zioni socialicomplesse, non so<strong>la</strong>mente commerciali, e che il suo significato non sia affatto riducibile a quello diun semplice strumento di marketing. Espositori e visitatori costruiscono, scambiano e negozianoforme di sa<strong>per</strong>e, re<strong>la</strong>zioni fiduciarie, accordi e competizioni che di fatto costituiscono anche il framerego<strong>la</strong>tivo dei loro rapporti al di fuori del<strong>la</strong> manifestazione fieristica e che si traducono in intensivissuti emotivi e ricche es<strong>per</strong>ienze di senso durante i giorni delle manifestazioni fieristiche. La fierasvolge dunque un’importante funzione di attivazione di capitale sociale.9) 2007-2008 - Il turismo a Mi<strong>la</strong>noDirezione: <strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora. Coordinamento: Pao<strong>la</strong> Chessa Pietroboni. Finanziamento:Assessorato Moda e Turismo Provincia di Mi<strong>la</strong>no.L’obiettivo del<strong>la</strong> ricerca è contribuire al<strong>la</strong> definizione di un piano d’intervento <strong>per</strong> lo sviluppo delsettore turistico <strong>per</strong> <strong>la</strong> Provincia di Mi<strong>la</strong>no, partendo dal<strong>la</strong> ricognizione del<strong>la</strong> situazione in atto e da


una valutazione delle potenzialità dell’area. L’analisi degli elementi di forza e di debolezza diquesto settore è urgente <strong>per</strong>ché si tratta di un comparto che, a livello mondiale, manifesta alti tassidi crescita e di diversificazione. Per intercettare quote significative del fenomeno è necessariodunque mettere a punto nuove modalità di approccio, <strong>per</strong> quanto concerne sia il sistemametropolitano in senso stretto, sia il suo coordinamento con altre realtà, in partico<strong>la</strong>re il sistemaregionale lombardo. La ricerca si svolge in 3 fasi: A. l’analisi del<strong>la</strong> situazione di fatto sia sul pianodel<strong>la</strong> domanda e offerta di servizi turistici, sia sul piano del<strong>la</strong> comunicazione, con identificazionedelle criticità. B. <strong>la</strong> ricognizione delle politiche più efficaci e delle Buone Prassi, in ambitonazionale e internazionale. C. l’esame delle potenzialità del sistema turistico nel<strong>la</strong> Provincia diMi<strong>la</strong>no e <strong>la</strong> proposta di linee guida <strong>per</strong> <strong>la</strong> definizione di una identità territoriale chiara e artico<strong>la</strong>ta edi un coerente piano di sviluppo.7.2 Principali aree di ricerca scientifica<strong>Sociologia</strong> del<strong>la</strong> cultura/sociologia del<strong>la</strong> moda/sociologia dei consumi/rigenerazione urbana7.3 Conferenze e convegni (selezione)2000 - Cultural Entrepreneurs in the City: Constructing Identities While ProducingCommodities – Re<strong>la</strong>zione al convegno internazionale “City cultures and urban change”, 8-10sett., MIPC, Metropolitan University Manchester.2003 – Globalizacion y cultura de <strong>la</strong> moda – Re<strong>la</strong>zione al V Congreso de Moda “Moda ymulticultura”, 23-24 ott., Universidad de Navarra, Pamplona.2003 – I mestieri del<strong>la</strong> moda tra produzione in serie e creatività – Re<strong>la</strong>zione al convegno “Lacultura: <strong>la</strong>voro del futuro”, PIC-AIS, 13-14 nov., Università Cattolica di Mi<strong>la</strong>no.2004 – Moderatore di una sessione dell’Ex<strong>per</strong>ts Meeting “Fashion Image Identity”, SocialTrends Institute, 26 Nov., Roma STI.2005 – Gli abiti tra le risorse identitarie dei giovani uomini – Re<strong>la</strong>zione al convegnointernazionale “Che genere di moda?”, 6 mag., Modacult, Università cattolica di Mi<strong>la</strong>no.2006 – Discussant al Convegno internazionale “Geografie del vestire”, 4-5 mag., Modacult,Università cattolica di Mi<strong>la</strong>no.2006 – Fashion and Masculine Identities in Globalized Italy – Re<strong>la</strong>zione all’Ex<strong>per</strong>tsMeeting “Gender Identity in a Globalized Society”, Social Trends Institute, 13-14 ott.,Barcellona.2007 – The symbolic and Material Space of Fair Fashion – Re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> conferenzainternazionale “New Frontiers in Arts Sociology: Creativity, Support and Sustainability”,ESA Research Network for the Sociology of the Arts, 27 mar.-1 apr.Lueneburg ESA2007 – Coordinatore workshop “I consumi come media nel<strong>la</strong> costruzione dell’arenapubblica”, Convegno “Media, memoria e discorso pubblico”, PIC-AIS, 21 giu, UniversitàFederico II, Napoli.2008 – Chair del<strong>la</strong> sessione pomeridiana del convegno internazionale “Modarte”, 9 mag 2008,Modacult, Università cattolica di Mi<strong>la</strong>no.7.4 Partecipazione ad associazioni scientifiche e iniziative editoriali1. Cura e su<strong>per</strong>visione del<strong>la</strong> sezione di sociologia del<strong>la</strong> Enciclopedia del<strong>la</strong> filosofia e delle scienzeumane, De Agostini, Novara 1996.2. Dal 1998 membro dell’Associazione Italiana di <strong>Sociologia</strong>, Sezione PIC


3. Dal 1999 membro del Consiglio direttivo del “Centro <strong>per</strong> lo studio del<strong>la</strong> moda e del<strong>la</strong>produzione culturale” del<strong>la</strong> Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Mi<strong>la</strong>no.4. Dal 2000 membro del<strong>la</strong> Redazione del<strong>la</strong> rivista “Studi di <strong>Sociologia</strong>”, Vita e Pensiero.5. Dal 2005 membro del board scientifico internazionale del Congreso de Moda dell’Università diPamplona, giunto nel 2007 al<strong>la</strong> VII edizione.6. Dal<strong>la</strong> fondazione (2007), membro del Comitato editoriale del<strong>la</strong> rivista online “Sociologica”, Il Mulino.7. Dal<strong>la</strong> costituzione (2007) membro del Consiglio scientifico del Consorzio interuniversitario Mi<strong>la</strong>noFashion Institute.8. Pubblicazioni scientifiche8.1 Monografie come unico autore1. Comunicazione e riflessività. Simmel, Habermas, Goffman, Vita e Pensiero, Mi<strong>la</strong>no 1994.2. Culture metropolitane. Attraverso <strong>la</strong> Mi<strong>la</strong>no degli anni Novanta, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 2000.3. Fare Moda. Es<strong>per</strong>ienze di produzione e consumo, in corso di pubblicazione.8.2 Monografie come coautore4. (con P. Volonté, C. Lunghi, M. Magatti), Concetti, metodi, temi di <strong>Sociologia</strong>. 12 moduli discienze sociali, Einaudi scuo<strong>la</strong>, Mi<strong>la</strong>no 1999, nuova edizione 2004, 2007 4 .5. (con L.Bovone, M. Magatti, G.Rovati), Intraprendere cultura. Rinnovare <strong>la</strong> città, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 20028.3 Curatele6. (con L. Bovone, a cura di), La moda del<strong>la</strong> metropoli. Dove si incontrano i giovani mi<strong>la</strong>nesi,Angeli, Mi<strong>la</strong>no 1997.7. (con L. Bovone, a cura di), Sa<strong>per</strong>i e mestieri dell’industria culturale, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 2003.8. (cura dell’edizione italiana) D. Crane, Questioni di moda. C<strong>la</strong>sse, genere e identità nell’abbigliamento, acura di E. Mora, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 2004.9. (a cura di), Gli attrezzi <strong>per</strong> vivere. Forme del<strong>la</strong> produzione culturale tra industria e vita quotidiana, Vitae Pensiero, Mi<strong>la</strong>no 2005.10. (a cura di, con L. Bovone), La spesa responsabile. Il consumo biologico e solidale, Donzelli, Roma2007.11. (a cura di ), Le Geografie del vestire, FrancoAngeli, Mi<strong>la</strong>no, in corso di pubblicazione8.4 Saggi in volumi12. Il mutamento culturale nelle riflessioni teoriche, in V. Cesareo (a cura di), La cultura dell'Italiacontemporanea, Edizioni del<strong>la</strong> Fondazione Giovanni Agnelli, Torino 1990, pp. 229-262.13. Innovazione morale e stili di vita, in L. Bovone (a cura di), Creare comunicazione. Gliintermediari di cultura a Mi<strong>la</strong>no, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 1994.14. Faccia e identità <strong>per</strong>sonale, in L. Bovone (a cura di), Creare comunicazione. Gli intermediaridi cultura a Mi<strong>la</strong>no, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 1994.15. Lavoro di faccia": il contributo di Goffman all'approccio comunicativo del<strong>la</strong> teoria sociale, inL. Bovone - G. Rovati (a cura di), L'ordine dell'interazione, Vita e Pensiero, Mi<strong>la</strong>no 1992, pp.65-92.16. (Con P. Volonté) Etica ed economia, due esempi, in M. Magatti (a cura di), La porta stretta, F.Angeli, Mi<strong>la</strong>no 1993, pp. 100-130.17. Stili di vita e consumi a Mi<strong>la</strong>no: città da bere?, in Fondazione Ambrosianeum (cur. E.Zucchetti), Mi<strong>la</strong>no '94. Rapporto sul<strong>la</strong> città, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 1994.18. Anziani tra protagonismo sociale e povertà re<strong>la</strong>zionale, in M. Ambrosini (a cura di), Anziani epovertà a Mi<strong>la</strong>no, Vita e Pensiero, Mi<strong>la</strong>no 1995.


19. (Con Meri Sa<strong>la</strong>ti), Mi<strong>la</strong>no fai da te. L'offerta pubblica dei corsi <strong>per</strong> il tempo libero, inFondazione Ambrosianeum (cur. E. Zucchetti), Mi<strong>la</strong>no '95. Rapporto sul<strong>la</strong> città, F. Angeli,Mi<strong>la</strong>no 199620. Cercando buone ragioni <strong>per</strong> vivere in società. Il contributo di J. Habermas, in L. Bovone - G.Rovati (a cura di), Vivere in società, Liguori 1996.21. I giovani e <strong>la</strong> moda: luoghi, incontri, discorsi, in L. Bovone (a cura di), Mode, Angeli, Mi<strong>la</strong>no1997.22. Apprendere chiacchierando. Frammenti di metodologia riflessiva, in Bovone - Mora (a cura di),La moda del<strong>la</strong> metropoli. Dove si incontrano i giovani mi<strong>la</strong>nesi, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 1997.23. Vestirsi, raccontarsi, riconoscersi, in Bovone - Mora (a cura di), La moda del<strong>la</strong> metropoli.Dove si incontrano i giovani mi<strong>la</strong>nesi, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 1997.24. Incontrare e far incontrare. L’es<strong>per</strong>ienza dei centri sociali nell’aggregazione giovanile, inFondazione Ambrosianeum, (cur. E. Zucchetti) Mi<strong>la</strong>no ‘96. Rapporto sul<strong>la</strong> città, Franco Angeli,Mi<strong>la</strong>no, 1997.25. Senza fine. I consumi culturali di una generazione lunga lunga, in E. Scabini - G. Rossi (a curadi), Giovani in famiglia tra autonomia e nuove dipendenze, Vita e Pensiero, Mi<strong>la</strong>no 1998.26. I consumi stranieri, i consumi degli stranieri, in Fondazione Ambrosianeum, (cur. E. Zucchetti)Mi<strong>la</strong>no ‘97. Rapporto sul<strong>la</strong> città, Franco Angeli, Mi<strong>la</strong>no, 1998.27. C’è qualcosa di nuovo.... Riflessioni in margine a una ricerca sulle ultime campagne elettorali,in F.P. Colucci (a cura di), Il cambiamento im<strong>per</strong>fetto. I cittadini, <strong>la</strong> comunicazione politica, ileader, Unicopli, Mi<strong>la</strong>no, 1998.28. Come studiare un quartiere: problemi di fonti e di metodi, in L. Bovone (a cura di), Unquartiere al<strong>la</strong> moda. Immagini e racconti del Ticinese a Mi<strong>la</strong>no, Franco Angeli, Mi<strong>la</strong>no 199929. Luoghi di ritrovo e spazi di socialità nel<strong>la</strong> metropoli, in Fondazione Ambrosianeum, (cur. E.Zucchetti) Mi<strong>la</strong>no 1999/2000. Rapporto sul<strong>la</strong> città, Franco Angeli, Mi<strong>la</strong>no, 2000.30. The scientific Knowledge of Cultural Processes: qualitative methods of research, in YerofeyevS. e Nizamova L. (eds), Post-soviet cultural transformation: media and ethnicity in Tatarstan inthe 1990s, Kazan University Press, Kazan 2001.31. Culture e mestieri dell’abbigliamento, in P. Volonté (a cura di), La creatività diffusa, Angeli200332. I mestieri del<strong>la</strong> moda tra produzione in serie e creatività, in Bovone L. e Mora E. (a cura di),Sa<strong>per</strong>i e mestieri dell’industria culturale, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 2003.33. Moda e società. Questioni italiane, Introduzione a D. Crane, Questioni di moda. C<strong>la</strong>sse, generee identità nell’abbigliamento, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 200434. Globalizacion y cultura de <strong>la</strong> moda, in M. Codina e M. Herrero (a cura di), Mirando <strong>la</strong> moda. Oncereflexiones, Ediciones Internacionales Universitarias, Madrid 2004.35. (con P. Lembi, E. Montagnini), Esplorando i mondi del consumo critico. Una lettura sociologica, in D.Casati, G. Sali (a cura di), Il contenuto sociale dei prodotti. Indagine sul consumo responsabile,FrancoAngeli, Mi<strong>la</strong>no 2005.36. Le risorse identitarie dei giovani uomini, tra l’essere e l’apparire, in L. Bovone, L. Ruggerone (a curadi), Che genere di moda?, FrancoAngeli, Mi<strong>la</strong>no 2006.37. L’abbigliamento tra etica ed estetica, in Bovone – Mora (a cura di), La spesa responsabile. Il consumobiologico e solidale, Donzelli, Roma 2007, pp. 75 – 101.38. La moda italiana e l’uomo integrato, in E. dell’Agnese – E. Ruspini (a cura di), Mascolinità all’italiana.Costruzioni, narrazioni, mutamenti, Utet, Torino, 2007, pp. 103 – 126.39. Los recursos identitarios de los hombres jovenes, entre <strong>la</strong> apariencia y el ser, in A. M. González – A.García, Distinción social y moda, Eunsa, Pamplona, 2007, pp. 279 – 309.40. The Symbolic and Material Space of Fair Fashion, in Kagan S. , Kirchberg V. (eds), Sustainability: anew Frontier for the Arts and Cultures, VAS, Frankfurt a. M. 2008, pp. 529-55841. Clothing as Men’s Identity Resources. The case of Italian Fashion Industry, in A. M. Gonzalez (ed.)Gender Identity in a Globalized Society (in corso di pubblicazione)8.5 Saggi in riviste scientifiche


42. Il contributo di A. Ardigò al dibattito sul postmoderno, in "Studi di sociologia", XXVII (1989),pp. 99-112.43. Il contributo di Georg Simmel ad un approccio comunicativo del<strong>la</strong> teoria sociologica, in"Studi di <strong>Sociologia</strong>", XXXI, 1, 1993.44. La recezione del<strong>la</strong> comunicazione istituzionale: come si forma il consenso tra cittadini- elettorie istituzioni?, in "Ikon", 30, 1995.45. La costruzione del consenso tra rappresentazione e tradizione. I politici in campagna, in“Ikon”, 33, 199646. La comunicazione politica in Germania, in “Ikon”, 35, 199747. Famiglia, televisione e rapporti intergenerazionali: <strong>la</strong> negoziazione continua, in «Studi di<strong>Sociologia</strong>», XXXVII, 4, 1999.48. Piccoli imprenditori, intermediari culturali nel<strong>la</strong> metropoli, in «Polis», 2, 2000.49. Creatività Simbolica e società del rischio: un’indagine sui giovani a Mi<strong>la</strong>no, in “Inchiesta”, XXXV,149, 2005, pp.17-24.50. Collective Production of Creativity in the Italian Fashion System, in “Poetics”, 34, 6, 2006, pp. 334-35351. Ma che cos’è <strong>la</strong> sociologia espressiva?, in "Sociologica" 1/2007, doi: 10.2383/2419852. Moda tra individualismo e responsabilità, in “<strong>Sociologia</strong> del <strong>la</strong>voro”,108, 2008, pp.82-93 (numeromonografico Il consumo come produzione, a cura di V. Codeluppi e R. Paltrinieri)8.6 Recensioni e altre pubblicazioni53. Recensione a Eurisko, Indagine sociale italiana. Rapporto 1986, J. Stoetzel, I valori del tempopresente, C. Calvaruso e S. Abruzzese, Indagine sui valori in Italia, in "Studi di <strong>Sociologia</strong>"XXV (1987).54. Giovani a confronto: quanto vale il mio quotidiano?, in AA. VV. Giovani, insieme, Soc.Coo<strong>per</strong>ativa parmense, s. d. [1990].55. Gli orientamenti etici, in M. Ambrosini (a cura di), I giovani del dopo-crisi. Un'indaginenell'hinter<strong>la</strong>nd mi<strong>la</strong>nese, numero speciale del<strong>la</strong> rivista "Orientamenti", Mi<strong>la</strong>no 1991, pp. 83-110.56. Recensione a A. Mazzette, L'esile ambiente, Angeli, Mi<strong>la</strong>no 1994, in "Studi di <strong>Sociologia</strong>"XXXIII (1995).57. Protagonisti oltre <strong>la</strong> solitudine, in “Famiglia oggi” 1997, n. 12.58. Fra solitudine e protagonismo, in “Nuova responsabilità” 1998, n. 2.59. Le professioni del<strong>la</strong> moda a Mi<strong>la</strong>no, in “Impresa e Stato”, 72, 2005, pp. 15-18.60. (con Elisa Bellotti) Una generazione bloccata. I paradossi del<strong>la</strong> condizione giovanile, “Larivista del clero italiano”, LXXXVII, Marzo 2006, pp. 190-201.61. Quanto piacciono ai Vip i consumi alternativi, in “Vita e Pensiero”, 1, 2007, pp. 66-73.62. Recensione a S. Hall, Il soggetto e <strong>la</strong> differenza. Per un’archeologia degli studi culturali epostcoloniali, a cura di M. Mellino, Meltemi, Roma 2006, 335 pp. e a S. Hall, Politiche delquotidiano. Culture, identità e senso comune, a cura di G. Leghissa, Il Saggiatore, Mi<strong>la</strong>no 2006,348 pp., in "Sociologica" 2/2007, doi: 10.2383/24770.La sottoscritta <strong>Emanue<strong>la</strong></strong> Mora autorizza al trattamento dei dati <strong>per</strong>sonali, contenuti nel presente curriculum,secondo quanto previsto dal<strong>la</strong> legge 675/96 del 31 dicembre 1996 ed al<strong>la</strong> loro pubblicazione anche su siti web.Mi<strong>la</strong>no, Maggio 2008

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