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Camminare Insieme Anno 2008 - Diocesi Altamura - Gravina ...

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BOLLETTINO PERIODICO DELLA DIOCESIDI ALTAMURA • GRAVINAACQUAVIVA DELLE FONTIUFFICIALE PER GLI ATTIDEL VESCOVO E DELLA CURIANuova Serie • <strong>Anno</strong> XIV • <strong>2008</strong>


CAMMINARE INSIEMERivista della <strong>Diocesi</strong>di Alta m u r a-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fontiufficiale per gli atti del Vescovo e della CuriaNuova Serie - <strong>Anno</strong> XIV - <strong>2008</strong>Registrazione Tribunale di Bari n. 1384 del 06.08.1998Direttore Responsabile: Nunzio FalcicchioRedazione: Vincenzo PanaroAnna Garziano - Marisa PiazzaAmministrazione:Curia Diocesana di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle FontiArco Duomo, 1 - 70022 Alta m u r a (BA)Tel. e Fax 080/3117024 - e-mail: curiadiocesana@libero.itwww.diocesidialtamura.itFotografie: Luca BellarosaImpianti e Stampa:Grafiche Grilli srlVia Manfredonia Km 2.200 - 71100 FoggiaTel. 0881/568034-568040 - Fax 0881/755525


Benedetto XVI


5Udienzaai Vescovi italianiin occasione della 58ª Assemblea Generale della CEI29 maggio <strong>2008</strong>Cari Fratelli Vescovi italiani,è questa la quarta volta nella quale ho la gioia di incontrarvi riuniti nellavostra Assemblea Generale, per riflettere con voi sulla missione dellaChiesa in Italia e sulla vita di questa amata Nazione. Saluto il vostroPresidente, Cardinale Angelo Bagnasco, e lo ringrazio vivamente per leparole gentili che mi ha rivolto a nome di tutti voi. Saluto i tre Vicepresidentie il Segretario Generale. Saluto ciascuno di voi, con quell’affettoche scaturisce dal saperci membra dell’unico Corpo mistico di Cristo epartecipi insieme della stessa missione.Desidero anzitutto felicitarmi con voi per aver posto al centro dei vostrilavori la riflessione sul come favorire l’incontro dei giovani con ilVangelo e quindi, in concreto, sulle fondamentali questioni dell’evangelizzazionee dell’educazione delle nuove generazioni. In Italia, comein molti altri Paesi, è fortemente avvertita quella che possiamo definireuna vera e propria “emergenza educativa”. Quando, infatti, in una societàe in una cultura segnate da un relativismo pervasivo e non di radoaggressivo, sembrano venir meno le certezze basilari, i valori e le speranzeche danno un senso alla vita, si diffonde facilmente, tra i genitoricome tra gli insegnanti, la tentazione di rinunciare al proprio compito, eancor prima il rischio di non comprendere più quale sia il proprio ruoloe la propria missione. Così i fanciulli, gli adolescenti e i giovani, pur circondatida molte attenzioni e tenuti forse eccessivamente al riparo dalleprove e dalle difficoltà della vita, si sentono alla fine lasciati soli davantialle grandi domande che nascono inevitabilmente dentro di loro, comedavanti alle attese e alle sfide che sentono incombere sul loro futuro. Pernoi Vescovi, per i nostri sacerdoti, per i catechisti e per l’intera comunitàcristiana l’emergenza educativa assume un volto ben preciso: quellodella trasmissione della fede alle nuove generazioni. Anche qui, in certosenso specialmente qui, dobbiamo fare i conti con gli ostacoli frappostidal relativismo, da una cultura che mette Dio tra parentesi e che scoraggiaogni scelta davvero impegnativa e in particolare le scelte definitive,


in ogni campo, non sembra giustificarsi l’esclusione di un adeguato sostegnoall’impegno delle istituzioni ecclesiastiche nel campo scolastico.È legittimo infatti domandarsi se non gioverebbe alla qualità dell’insegnamentolo stimolante confronto tra centri formativi diversi suscitati,nel rispetto dei programmi ministeriali validi per tutti, da forze popolarimultiple, preoccupate di interpretare le scelte educative delle singole famiglie.Tutto lascia pensare che un simile confronto non mancherebbe diprodurre effetti benefici.Cari Fratelli Vescovi italiani, non solo nell’importantissimo ambitodell’educazione, ma in certo senso nella propria situazione complessiva,l’Italia ha bisogno di uscire da un periodo difficile, nel quale è sembratoaffievolirsi il dinamismo economico e sociale, è diminuita la fiducianel futuro ed è cresciuto invece il senso di insicurezza per le condizionidi povertà di tante famiglie, con la conseguente tendenza di ciascunoa rinchiudersi nel proprio particolare. È proprio per la consapevolezzadi questo contesto che avvertiamo con particolare gioia i segnali di unclima nuovo, più fiducioso e più costruttivo. Esso è legato al profilarsidi rapporti più sereni tra le forze politiche e le istituzioni, in virtù di unapercezione più viva delle responsabilità comuni per il futuro della Nazione.E ciò che conforta è che tale percezione sembra allargarsi al sentirepopolare, al territorio e alle categorie sociali. È diffuso infatti il desideriodi riprendere il cammino, di affrontare e risolvere insieme almenoi problemi più urgenti e più gravi, di dare avvio a una nuova stagione dicrescita economica ma anche civile e morale.Evidentemente questo clima ha bisogno di consolidarsi e potrebbepresto svanire, se non trovasse riscontro in qualche risultato concreto.Rappresenta però già di per sé una risorsa preziosa, che è compito diciascuno, secondo il proprio ruolo e le proprie responsabilità, salvaguardaree rafforzare. Come Vescovi non possiamo non dare il nostro specificocontributo affinché l’Italia conosca una stagione di progresso e diconcordia, mettendo a frutto quelle energie e quegli impulsi che scaturisconodalla sua grande storia cristiana. A tal fine dobbiamo anzitutto diree testimoniare con franchezza alle nostre comunità ecclesiali e all’interopopolo italiano che, anche se sono molti i problemi da affrontare, il problemafondamentale dell’uomo di oggi resta il problema di Dio. Nessunaltro problema umano e sociale potrà essere davvero risolto se Dio nonritorna al centro della nostra vita. Soltanto così, attraverso l’incontro con7


8il Dio vivente, sorgente di quella speranza che ci cambia di dentro e chenon delude (Rm 5, 5), è possibile ritrovare una forte e sicura fiducia nellavita e dare consistenza e vigore ai nostri progetti di bene.Desidero ripetere a voi, cari Vescovi italiani, ciò che dicevo lo scorso16 aprile ai nostri Confratelli degli Stati Uniti: “Quali annunciatori delVangelo e guide della comunità cattolica, voi siete chiamati anche a partecipareallo scambio di idee nella pubblica arena, per aiutare a modellareatteggiamenti culturali adeguati”. Nel quadro di una laicità sana eben compresa, occorre pertanto resistere ad ogni tendenza a considerarela religione, e in particolare il cristianesimo, come un fatto soltanto privato:le prospettive che nascono dalla nostra fede possono offrire inveceun contributo fondamentale al chiarimento e alla soluzione dei maggioriproblemi sociali e morali dell’Italia e dell’Europa di oggi. Giustamente,pertanto, voi dedicate grande attenzione alla famiglia fondata sul matrimonio,per promuovere una pastorale adeguata alle sfide che essa oggideve affrontare, per incoraggiare l’affermarsi di una cultura favorevole,e non ostile, alla famiglia e alla vita, come anche per chiedere alle pubblicheistituzioni una politica coerente ed organica che riconosca allafamiglia quel ruolo centrale che essa svolge nella società, in particolareper la generazione ed educazione dei figli: di una tale politica l’Italia hagrande e urgente bisogno. Forte e costante deve essere ugualmente il nostroimpegno per la dignità e la tutela della vita umana in ogni momentoe condizione, dal concepimento e dalla fase embrionale alle situazioni dimalattia e di sofferenza e fino alla morte naturale. Né possiamo chiuderegli occhi e trattenere la voce di fronte alle povertà, ai disagi e alle ingiustiziesociali che affliggono tanta parte dell’umanità e che richiedonoil generoso impegno di tutti, un impegno che s’allarghi anche alle personeche, se pur sconosciute, sono tuttavia nel bisogno. Naturalmente,la disponibilità a muoversi in loro aiuto deve manifestarsi nel rispettodelle leggi, che provvedono ad assicurare l’ordinato svolgersi della vitasociale sia all’interno di uno Stato che nei confronti di chi vi giungedall’esterno. Non è necessario che concretizzi maggiormente il discorso:voi, insieme con i vostri cari sacerdoti, conoscete le concrete e realisituazioni perché vivete con la gente.È dunque una straordinaria opportunità per la Chiesa in Italia potersiavvalere di mezzi di informazione che interpretino quotidianamente nelpubblico dibattito le sue istanze e preoccupazioni, in maniera certamen-


te libera e autonoma ma in spirito di sincera condivisione. Mi rallegropertanto con voi per il quarantesimo anniversario della fondazione delgiornale Avvenire e auspico vivamente che esso possa raggiungere unnumero crescente di lettori. Mi rallegro per la pubblicazione della nuovatraduzione della Bibbia, e della copia che mi avete cortesemente donato.Bene si inquadra nella preparazione del prossimo Sinodo dei Vescovi cherifletterà su “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”.Carissimi Fratelli Vescovi italiani, vi assicuro la mia vicinanza, conun costante ricordo nella preghiera, e imparto con grande affetto la Benedizioneapostolica a ciascuno di voi, alle vostre Chiese e a tutta ladiletta Nazione italiana.9


Interno della chiesa di S. Sebastiano in Spinazzola dopo il restauro.


Santa Sede


13Telegrammaal Santo Padre Benedetto XVIin occasione della mancata visitaall’Università La Sapienza di Roma16 gennaio <strong>2008</strong>SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI00120 CITTÀ DEL VATICANOA SEGUITO DELLA DECISIONE DI SOPRASSEDERE ALLAVISITA ALL’UNIVERSITA LA SAPIENZA DI ROMA A NOMEMIO PERSONALE ET INTERA COMUNITÀ DIOCESANAALTAMURA-GRAVINA-ACQUAVIVA DELLE FONTI ESPRIMOPIENA COMUNIONE E SOLIDARIETA’ CON LA PREGHIERA DITUTTO IL POPOLO DI DIO PERCHE’ LA RAGIONE PREVALGASU OGNI INTOLLERANZA E IDEOLOGIA.MARIO PACIELLO VESCOVO


14SEGRETERIA DI STATO________p r I M a SezIone - affarI generalIDal Vaticano, 25 gennaio <strong>2008</strong>N. 84.700Eccellenza Reverendissima,in occasione della mancata visita del Sommo Pontefice all’Universitàdegli Studi La Sapienza di Roma, Ella, anche a nome di codestaComunità diocesana, ha voluto manifestarGli espressioni di spiritualevicinanza e confermare fedele adesione al Suo universale ministeroapostolico.Il Santo Padre ringrazia vivamente per il devoto attestato, avvaloratodalla preghiera, e di cuore imparte a Vostra Eccellenza e a quanti si sonouniti nel premuroso gesto l’implorata Benedizione Apostolica.Mi è gradito profittare della circostanza per confermarmi con sensi didistinto ossequiodell’Eccellenza Vostra Reverendissimadev.mo nel Signore Fernando FiloniSostituto_______________________________A Sua Eccellenza ReverendissimaMons. Mario PACIELLOVescovo di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle FontiArco Duomo, 170022 ALTAMURA (BA)


15CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTIIstruzione “Sanctorum Mater”sulle norme che regolano l’avviodelle cause di beatificazione18 febbraio <strong>2008</strong>Pubblichiamo di seguito l’intervento dell’Em.mo Card. José SaraivaMartins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in occasionedella Conferenza Stampa di presentazione dell’Istruzione.1. Lo scopoLe parole iniziali del documento che oggi presentiamo sono SanctorumMater, cioè la Chiesa Madre dei santi. È proprio lei, infatti, la Chiesache custodisce e trasmette nel corso dei tempi la memoria dei santi,e li addita come esempio di risposta generosa ai richiami del Vangelo,affinché siamo consci, anche noi, di essere chiamati a raggiungere inpienezza la misura alta della vita cristiana, e cioè la santità.Il documento ha la qualifica tecnica di Istruzione: esso è quindi, secondoil canone 34 § 1 del Codice di Diritto Canonico, un testo che miraa chiarire le disposizioni delle leggi vigenti sulle cause dei santi e determinala procedura nell’eseguirle. Pubblicato con l’approvazione delSommo Pontefice, il Documento rimane formalmente un atto amministrativodella Congregazione delle Cause dei Santi, che lo ha emanato invirtù della sua potestà esecutiva. Non ha, pertanto, carattere legislativo,né può contenere disposizioni di legge né tanto meno prescritti contrarialle leggi in vigore 1 . La sua portata è, tuttavia, importante: con essa,infatti, si vuole contribuire a far sì che le norme vigenti per l’istruzione1Il can. 34 § 2 del CIC recita: “I dispositivi delle istruzioni non derogano alle leggi,e se qualcuno non può accordarsi con le disposizioni delle leggi, è privo di ognivigore”. Potrebbe contenere deroghe alla legge soltanto se munita dell’approvazionespecifi ca del Romano Pontefice, ma non è questo il caso della presente istruzione.


16diocesana di una causa di beatificazione e canonizzazione siano applicatecon sempre maggiore attenzione. Come si legge nell’introduzioneil Documento: «intende chiarire le disposizioni delle leggi vigenti nellecause dei Santi, facilitare la loro applicazione e indicare i modi dellaloro esecuzione sia nelle cause recenti che in quelle antiche».2. Come si articola l’Istruzione?Il documento, diviso in sei parti, descrive minuziosamente tutti gliatti che i vescovi devono seguire per iniziare e portare a termine la fasediocesana del processo di beatificazione. Nella prima parte si richiamala necessità di un’autentica fama di santità per iniziare il processo e sispiegano le figure e i compiti dell’attore, del postulatore e del vescovocompetente della causa. Nella seconda parte si descrive la fase preliminaredella causa che arriva fino alla concessione del Nulla Osta dellaCongregazione delle Cause dei Santi. Nella terza si parla della celebrazionedella causa. Nella quarta delle modalità da seguire nella raccoltadelle prove documentali e nella quinta di quelle “testificali”; in questasezione c’è anche un capitoletto dedicato all’“utilizzo del registratoree del computer”. Nella sesta, infine, si indicano le procedure per gli atticonclusivi dell’Inchiesta diocesana.La procedura di una causa di beatificazione e canonizzazione comprendedue fasi diverse: una diocesana o locale ed un’altra “romana”, alivello di Santa Sede, che una volta si definiva fase apostolica. La primaè di carattere istruttorio, per la raccolta delle prove sulla santità di vita,oppure sul martirio o, infine, su un presunto miracolo attribuito all’intercessionedi un fedele cristiano morto in concetto di santità ed è eseguitanella diocesi nel cui ambito territoriale è deceduto colui sul quale è istruitala causa, oppure nel luogo dove è avvenuto il presunto miracolo. Laseconda fase inizia con la consegna degli atti dell’istruttoria diocesanaalla Congregazione delle Cause dei Santi e continua fino alla decisionefinale: beatificazione e successiva canonizzazione oppure archiviazionedella causa.


173. Motivi della pubblicazioneÈ importante notare che la presente istruzione riguarda esclusivamentela fase diocesana. Quali motivi hanno indotto la Congregazionedelle Cause dei Santi a redigere e pubblicare un documento del genere?Posso menzionare quattro ragioni:a) in primo luogo, sono ormai trascorsi venticinque anni dalla promulgazioneda parte di Giovanni Paolo II delle leggi attualmentein vigore per le cause dei santi: la Cost. Ap. Divinus perfectionisMagister, del 25 gennaio 1983 e le Normae servandae emanatedalla Congregazione in virtù di delega pontificia il successivo 7febbraio, sul modo di procedere nelle diocesi per istruire una causadi canonizzazione. Gli anni trascorsi hanno confermato, da unaparte, la bontà sostanziale delle norme del 1983, ma, al tempo stesso– né poteva essere altrimenti – l’esperienza acquisita ha fattoavvertire che alcune disposizioni di legge non erano state sempreintese e, quindi, messe in pratica in alcune diocesi con la dovutaprecisione, il che motivava che la Congregazione dovesse talvoltafornire dei chiarimenti e chiedere alle curie diocesane di correggeregli errori.b) Inoltre – ed è questo il secondo motivo per il quale è stata emanatal’Istruzione – non sempre una diocesi può contare su persone specializzatee con esperienza pratica per i diversi compiti inerenti auna causa di canonizzazione: quelli cioè del delegato vescovile,del promotore di giustizia, dei teologi per l’esame degli scritti, iperiti in materia storica e archivistica ai quali è affidata la ricercadei documenti relativi alla causa, ecc. Ciò rende evidente l’utilità,anzi la necessità, di un documento applicativo – appunto la presenteIstruzione – che serva da guida per seguire con sicurezza econ precisione il dettato della legge nelle diverse fasi della proceduradi una causa. L’Istruzione è, in altre parole, un vademecumcompleto e sistematico, che fornisce orientamenti chiari e precisiper i passi che si devono compiere dall’inizio dell’istruttoria finoall’invio degli atti alla Congregazione delle Cause dei Santi.c) Con l’entrata in vigore dell’attuale legislazione sulle cause deisanti – e siamo arrivati al terzo motivo che ha consigliato la promulgazionedell’Istruzione – si era diffusa l’idea, peraltro senza


18fondamento, che la tradizionale metodologia processuale in esseadoperata era stata sostituita da un’inchiesta di carattere storicocritico. Alla radice di questa confusione sta forse il fatto che iltermine inquisitio adoperato nel testo latino, unico ufficiale, perdesignare la procedura nella fase diocesana di una causa di canonizzazione,fu tradotto in italiano con inchiesta, che ammette diversesignificazioni, anzi, nel linguaggio corrente esso connota diprimo acchito non un’istituzione giuridica, ma un genere qualsiasidi ricerca. Ciò aveva motivato che negli atti della procedura seguitanelle diocesi per alcune cause, si constatasse l’inadempienzadi talune esigenze processuali. Senza negare, anzi confermandola necessità e l’importanza di una rigorosa ricerca storica, che èovviamente intrinseca alla raccolta delle prove in una causa di canonizzazione,l’Istruzione ribadisce con vigore la sostanza processualedelle stesse cause, e sottolinea con precisione le normeche devono essere osservate, anche se nella traduzione italiana siè ritenuto preferibile conservare il termine inchieste, per evitarel’impressione di un capovolgimento certamente non desiderato.d) E, arriviamo così al quarto motivo, nel passaggio dalla legislazioneprecedente a quella oggi in vigore, non fu chiaro, per alcuni,che la verifica seria e severa della fama di santità o di martirio(fama sanctitatis vel martyrii) costituisce un adempimento previoe assolutamente necessario da realizzarsi in diocesi, sicché laprocedura non deve essere iniziata se non consta mediante proveinconfutabili che il servo di Dio al quale si riferisce la causa inquestione è in concetto di santità o di martirio presso una parteconsistente dei fedeli, i quali si rivolgono a lui nella loro preghierae attribuiscono grazie e favori alla sua intercessione.Si può avvertire, nella lettura del testo dell’istruzione, che in essa sonocostantemente adoperati i termini Vescovo diocesano o Eparca e iloro correlativi diocesi o eparchia. In effetti, la normativa per le cause dibeatificazione e canonizzazione è la stessa per la Chiesa di rito latino eper le Chiese Orientali 2 , sempre sotto la competenza della Congregazionedelle Cause dei Santi 3 .2Cfr. Codex Iuris Canonici del 1983, can. 1403; Codex Canonum EcclesiarumOrientalium, can. 1057.3Cfr. Giovanni paolo II, Cost. Ap. Pastor bonus, 28.VI.1988, artt. 71-74 e 58 § 2.


20PENITENZIERIA APOSTOLICAURBIS ET ORBISDECRETOSpeciali Indulgenzeconcesse in occasione dei duemila anni dalla nascitadel Santo Apostolo PaoloNell’imminenza della solennità liturgica dei Principi degli Apostoli,il Sommo Pontefice, mosso da pastorale sollecitudine, ha in animo diprovvedere tempestivamente ai tesori spirituali da concedere ai fedeliper la loro santificazione, in modo che essi possano rinnovare e rinforzare,con fervore anche maggiore in questa pia e felice occasione,propositi di salvezza soprannaturale già a partire dai primi vespri dellaricordata solennità, principalmente in onore dell’Apostolo delle Genti,di cui ora si avvicinano i duemila anni dalla nascita terrena.Invero il dono delle Indulgenze, che il Romano Pontefice offre allaChiesa Universale, spiana la strada per attingere in sommo grado la purificazioneinteriore che, mentre rende onore al Beato Paolo Apostolo,esalta la vita soprannaturale nel cuore dei fedeli e li sprona dolcementea portare frutti di buone opere.Pertanto questa Penitenzieria Apostolica, alla quale il Santo Padreha affidato il compito di preparare e redigere il Decreto sull’elargizionee l’ottenimento delle Indulgenze che varranno per tutta la duratadell’<strong>Anno</strong> Paolino, col presente Decreto, emesso in conformità al voleredell’Augusto Pontefice, benignamente elargisce le grazie che qui diseguito sono elencate:I. A tutti i singoli fedeli cristiani veramente pentiti che, debitamentepurificati mediante il Sacramento della Penitenza e ristorati con la SacraComunione, piamente visiteranno in forma di pellegrinaggio la Basilicapapale di San Paolo sulla via Ostiense e pregheranno secondo leintenzioni del Sommo Pontefice, è concessa ed impartita l’Indulgenzaplenaria della pena temporale per i loro peccati, una volta ottenuta daessi la remissione sacramentale e il perdono delle loro mancanze.


21L’Indulgenza plenaria potrà essere lucrata dai fedeli cristiani sia perloro stessi, sia per i defunti, tante volte quante verranno compiute leopere ingiunte; ferma restando tuttavia la norma secondo la quale si puòottenere l’Indulgenza plenaria soltanto una volta al giorno.Affinché poi le preghiere che vengono elevate in queste sacre visiteconducano e sollecitino più intensamente gli animi dei fedeli alla venerazionedella memoria di San Paolo, è stabilito e disposto quanto segue:i fedeli, oltre ad elevare le proprie suppliche davanti all’altare del SantissimoSacramento, ognuno secondo la sua pietà, si dovranno portareall’altare della Confessione e devotamente recitare il “Padre nostro” eil “Credo”, aggiungendo pie invocazioni in onore della Beata VergineMaria e di San Paolo. E tale devozione sia sempre strettamente unitaalla memoria del Principe degli Apostoli San Pietro.II. I fedeli cristiani delle varie chiese locali, adempiute le consuetecondizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghierasecondo le intenzioni del Sommo Pontefice), escluso qualsiasiaffetto verso il peccato, potranno lucrare l’Indulgenza plenaria se parteciperannodevotamente ad una sacra funzione o ad un pio eserciziopubblicamente svolti in onore dell’Apostolo delle Genti: nei giorni dellasolenne apertura e chiusura dell’<strong>Anno</strong> Paolino, in tutti i luoghi sacri;in altri giorni determinati dall’Ordinario del luogo, nei luoghi sacri intitolatia San Paolo e, per l’utilità dei fedeli, in altri designati dallo stessoOrdinario.III. I fedeli infine impediti da malattia o da altra legittima e rilevantecausa, sempre con l’animo distaccato da qualsiasi peccato e colproposito di adempiere alle consuete condizioni non appena sarà possibile,potranno anche loro conseguire l’Indulgenza plenaria, purchési uniscano spiritualmente ad una celebrazione giubilare in onore diSan Paolo, offrendo a Dio le loro preghiere e sofferenze per l’unità deiCristiani.Affinché poi i fedeli possano più facilmente essere partecipi di questicelesti favori, i sacerdoti approvati per l’ascolto delle confessionidall’autorità ecclesiastica competente si prestino, con animo pronto egeneroso, ad accoglierle.


22Il presente Decreto ha validità solo per la durata dell’<strong>Anno</strong> Paolino.Nonostante qualunque disposizione contraria.Dato in Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 10 maggio,anno dell’incarnazione del Signore <strong>2008</strong>, nella vigilia di Pentecoste.James Francis S. R. E. Card. StaFFoRdPenitenziere Maggiore Gianfranco GiRotti, O.F.M.Conv.Vescovo Tit. di MetaReggente


ConferenzaEpiscopaleItaliana


Cappellina dell’Episcopio in <strong>Gravina</strong> in Puglia dopo il restauro.


25Rendiconto,previsto dall’art. 44 della legge n. 222/1985,circa l’utilizzazione delle sommepervenute all’ICSC e alla CEInell’anno 2006L’articolo 44 della legge 20 maggio 1985, n. 222, dispone che la ConferenzaEpiscopale Italiana trasmetta annualmente all’autorità statalecompetente il rendiconto relativo all’effettiva utilizzazione delle sommedi cui agli articoli 46, 47 e 50, terzo comma, della stessa legge e lo pubblichisul «Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana», organoufficiale della Conferenza medesima.In adempimento a tale disposizione, si pubblica il rendiconto relativoall’anno 2006, con alcune annotazioni illustrative, inviato dal Presidentedella CEI, S.E. Mons. Angelo Bagnasco, al Ministro dell’Interno,On. Giuliano Amato, con lettera in data 28 giugno 2007, prot. n. 443/07,ai sensi dell’art. 20 del regolamento di esecuzione della legge 222/1985,approvato con dPR 13 febbraio 1987, n. 33.Nell’indicare i singoli dati si segue l’ordine delle lettere del commasecondo dell’art. 44:* Lettera a) - Numero dei sacerdoti a favore dei quali si è provvedutonell’anno 2006:- sacerdoti abili a prestare un servizio a tempo pienoin favore delle diocesi n. 35.159- sacerdoti non abili a prestare un servizio a tempo pienoin favore delle diocesi n. 3.003* Lettera b) - Somma stabilita dalla Conferenza Episcopale Italiana peril dignitoso sostentamento dei sacerdoti (al netto dei contributi previdenzialidovuti al Fondo Clero dell’INPS e al lordo delle ritenute fiscali):- sacerdoti abili a prestare un servizio a tempo pieno:da un minimo di € 11.107,20 (€ 925,60 mensili x 12 mensilità)ad un massimo di € 20.687,16 (€ 1.723,93 mensili x 12 mensilità)


26- sacerdoti non abili a prestare un servizio a tempo pieno:sacerdoti: € 14.994,72 (€ 1.249,56 mensili x 12 mensilità)Vescovi emeriti: € 18.188,04 (€ 1.515,67 mensili x 12 mensilità)* Lettera c) - Ammontare complessivo delle somme di cui agli articoli46 e 47 destinate al sostentamento del clero:- erogazioni liberali pervenute all’Istituto Centraleper il sostentamento del clero e deducibilia termini dell’art. 46 € 17.470.032- importo destinato dalla CEI a valere sull’anticipodell’8 per mille IRPEF € 335.932.000* Lettera d) - Numero dei sacerdoti a cui è stata assicuratal’intera remunerazione: n. 147* Lettera e) - Numero dei sacerdoti a cui è stata assicurataun’integrazione: n. 34.464* Lettera f) - Ammontare delle ritenute fiscali edei contributi previdenziali operati ai sensi dell’art. 25:- ritenute fiscali€ 65.930.695- contributi previdenziali€ 27.911.839* Lettera g) - Interventi finanziari dell’Istituto Centralea favore dei singoli Istituti per il sostentamento del clero € 326.862.443* Lettera h) - Interventi operati per le altre finalità previste dall’art. 48:1. Esigenze di culto della popolazioneLa somma destinata a questa finalità è stata pari a € 399.010.977,17.In particolare, essa è stata così ripartita:- per l’edilizia di culto:€ 180.000.000;- alle diocesi, per il sostegno delle attivitàdi culto e pastorale: € 155.000.000;- per interventi di rilievo nazionale definiti dalla CEI: € 36.500.000;- per il “fondo speciale” finalizzato alla promozionedella catechesi e dell’educazione cristiana: € 20.010.977,17;


27-per l’attività dei Tribunali ecclesiastici regionaliper le cause matrimoniali: € 7.500.000.2. Interventi caritativi in Italia e nei paesi del terzo mondoLa somma destinata a questa finalità è stata pari a € 195.000.000.In particolare, essa è stata così ripartita:- alle diocesi, per interventi caritativi a favoredella collettività nazionale: € 85.000.000;- per interventi caritativi di rilievo nazionaledefiniti dalla CEI: € 30.000.000;- per interventi caritativi a favore di paesidel terzo mondo: € 80.000.000.ANNOTAZIONIL’art. 44 della legge 20 maggio 1985, n. 222 dispone: “la ConferenzaEpiscopale Italiana trasmette annualmente all’autorità statale competenteun rendiconto relativo alla effettiva utilizzazione delle somme dicui agli articoli 46, 47 [e 50, terzo comma]”, e indica gli elementi che“tale rendiconto deve comunque precisare”.SoStentaMento del Clero CattolICo1. Quanto al dato di cui alla lettera a) dell’art. 44, comma secondoIl numero di 38.162 (35.159 + 3.003) individua i sacerdoti inseritinel sistema di sostentamento nel corso del 2006, compresi coloro chesono deceduti tra il 2 gennaio e il 31 dicembre dello stesso anno.I primi (35.159) sono coloro che hanno avuto titolo ad una remunerazioneper il ministero svolto a tempo pieno in servizio delle diocesi(cfr art. 24); i secondi (3.003) sono coloro a cui si è provveduto a titolodi previdenza integrativa (cfr art. 27, comma primo), non essendo essipiù in grado di svolgere un servizio a tempo pieno.


282. Quanto ai dati di cui alla lettera b)L’esistenza di un importo minimo e di un importo massimo di remunerazioneassicurato ai sacerdoti deriva dalle scelte operate nella definizionedel sistema remunerativo.A ciascun sacerdote spetta un numero X di punti; ogni anno la CEIdetermina il valore monetario del singolo punto (per il 2006: € 11,57);la remunerazione assicurata corrisponde al prodotto del numero deipunti per il valore del punto.Il numero dei punti varia in concreto per ciascun sacerdote, perché apartire da un numero-base uguale per tutti (nel 2006: 80 punti mensili)sono attribuiti punti ulteriori (fino a un massimo di 149 punti mensili)al verificarsi di circostanze previste dalla normativa data dalla CEI aisensi dell’art. 75 della legge n. 222/1985 e secondo gli indirizzi del can.281 del codice di diritto canonico (oneri particolari connessi con l’eserciziodi taluni uffici; anzianità nell’esercizio del ministero sacerdotale;spese per alloggio in mancanza di casa canonica; condizioni di specialedifficoltà).3. Quanto ai dati di cui alla lettera c)Le offerte deducibili previste dall’art. 46, destinate al sostentamentodel clero cattolico nel 2006, sono state pari a € 17.470.032.Si tratta dell’importo complessivo delle erogazioni liberali versatenel corso del 2005 dai donanti sui conti correnti postale e bancaridell’Istituto Centrale oppure presso gli Istituti diocesani per il sostentamentodel clero all’uopo delegati, del quale l’Istituto Centrale haavuto conoscenza esauriente soltanto dopo la chiusura dell’esercizio2005, al ricevimento delle rendicontazioni degli enti collettori; conseguentementedetto importo è stato destinato al sostentamento del cleronell’esercizio successivo (2006).La somma di € 335.932.000 corrisponde all’importo trasmesso dallaCEI all’Istituto Centrale prelevandolo dal versamento complessivo di€ 929.942.977,17 effettuato dallo Stato nell’anno 2006 ai sensi dell’ultimocomma dell’art. 47.


294. Quanto ai dati di cui alle lettere d) ed e)Come è noto, il sistema di sostentamento del clero cattolico è impostatosecondo i seguenti criteri:A. I sacerdoti che svolgono servizio in favore della diocesi “comunicanoannualmente all’Istituto diocesano per il sostentamento delclero:a) la remunerazione che, secondo le norme stabilite dal Vescovo dioce-sano, sentito il Consiglio presbiterale, ricevono dagli enti ecclesiasticipresso i quali esercitano il ministero;b) gli stipendi eventualmente ad essi corrisposti da altri soggetti” (art.33).B. “L’Istituto verifica, per ciascun sacerdote, i dati ricevuti a normadell’art. 33. Qualora la somma dei proventi di cui al medesimo articolonon raggiunga la misura determinata dalla Conferenza EpiscopaleItaliana a norma dell’articolo 24, primo comma, l’Istituto stabiliscel’integrazione spettante, dandone comunicazione all’interessato” (art.34, comma primo).C. “Gli Istituti diocesani per il sostentamento del clero provvedonoall’integrazione di cui all’art. 34 con i redditi del loro patrimonio.Qualora tali redditi risultino insufficienti, gli Istituti richiedonoall’Istituto Centrale la somma residua necessaria ad assicurare ad ognisacerdote la remunerazione nella misura stabilita” (art. 35, commi primoe secondo).In pratica possono dunque verificarsi tre situazioni:- Taluni sacerdoti non ricevono alcuna remunerazione dall’ente ecclesiastico,perché questo è impossibilitato a intervenire in loro favoreper mancanza totale di mezzi; se il sacerdote non ha altre entratecomputabili, gli si deve l’intera remunerazione.I sacerdoti versanti in questa condizione sono stati 147.- Altri sacerdoti ricevono una remunerazione da enti ecclesiastici ogodono di altre entrate computabili; se con queste risorse non rag-


30giungono la misura di remunerazione loro attribuita (cfr quanto annotatopiù sopra alla lettera B) hanno diritto di ricevere una integrazionefino alla concorrenza di tale misura.I sacerdoti versanti in questa condizione sono stati 34.464.- Altri sacerdoti, infine, che ricevono una remunerazione da enti ecclesiasticio godono di altre entrate computabili, raggiungono con questiapporti, o addirittura superano, la misura di remunerazione loro attribuita;in questo caso non è dovuta loro alcuna integrazione.I sacerdoti versanti in questa condizione sono stati 3.551.5. Quanto al dato di cui alla lettera f)A proposito delle ritenute fiscali è opportuno ricordare che si tratta diquelle operate dall’Istituto Centrale su due possibili componenti dellaremunerazione dei sacerdoti:- la remunerazione ricevuta da enti ecclesiastici;- la remunerazione totale o l’integrazione ricevuta dagli Istituti per ilsostentamento del clero.È da sottolineare, peraltro, che il carico fiscale complessivo che ègravato sui sacerdoti nel 2006 è maggiore dell’importo indicato: quando,per esempio, a comporre la remunerazione attribuita al sacerdoteconcorre uno stipendio (insegnamento della religione cattolica nellescuole, assistenza spirituale negli ospedali o nelle carceri, ecc.) le ritenutesul medesimo sono operate direttamente dallo Stato. È noto inoltreche lo Stato effettua le ritenute sulle pensioni di cui eventualmente isacerdoti godono.A proposito dei contributi previdenziali si precisa che si tratta diquelli dovuti, ai sensi della legge 22 dicembre 1973, n. 903, per il fondospeciale clero costituito presso l’INPS, l’iscrizione al quale è obbligatoriaper ogni sacerdote secolare avente cittadinanza italiana e per ognisacerdote non avente cittadinanza italiana, ma presente sul territorioitaliano al servizio di diocesi italiane.


316. Quanto alla lettera g)Se si confrontano i dati relativi al primo e terzo comma del precedentepunto 3 delle presenti annotazioni (€ 353.402.032) e la sommaerogata dall’Istituto Centrale ai singoli Istituti diocesani per il sostentamentodel clero (€ 326.862.443) – utilizzata per la corresponsioneai sacerdoti delle integrazioni e degli assegni di previdenza, per il versamentodei contributi previdenziali al Fondo Clero dell’INPS, per ilpagamento del premio di una polizza sanitaria integrativa in favore delClero – si constata la differenza positiva di € 26.539.157. Tale sommasarà utilizzata per le esigenze del sostentamento del clero dell’annosuccessivo.7. Quanto alla lettera h)1. eSIgenze dI Culto della p o p o l a z I o n eA) Una quota di € 180 milioni è stata destinata all’“edilizia di culto”.Considerato il decremento delle somme pervenute alla CEI nell’anno2006 in forza degli articoli 46 e 47 della legge 222/1985 e al fine dimantenere quasi inalterata, rispetto all’anno precedente, la somma destinataa questa finalità, la Conferenza Episcopale Italiana ha stabilito didestinarvi l’ulteriore quota di € 10 milioni, prelevandola dall’avanzo digestione del bilancio consuntivo della Conferenza Episcopale Italianaper l’anno 2005, raggiungendo in tal modo la somma complessiva di €190 milioni. Come noto, in questa voce sono stati riuniti i fondi destinatialla costruzione e ristrutturazione di edifici di culto cattolico e delle pertinentiopere parrocchiali (€ 127 milioni) e quelli destinati alla tutela eal restauro dei beni culturali ecclesiastici (€ 63 milioni).Il primo ambito di intervento (nuova edilizia di culto) è finalizzatoa rispondere alle esigenze di mobilità della popolazione sul territorionazionale, con particolare riferimento agli insediamenti abitativi nelleperiferie urbane, e a dotare le comunità parrocchiali di adeguate infrastrutture(per es. case canoniche, locali per la catechesi). Un apposito comitatoesamina i progetti presentati, li valuta alla luce degli orientamentidei competenti organi ecclesiastici e propone alla Segreteria Generale


32il contributo da assegnare, in osservanza delle specifiche disposizionidella CEI in materia.Questi contributi si configurano come concorso nella spesa che lediocesi italiane devono affrontare per la dotazione di chiese, con le relativenuove opere d’arte, e altri edifici per servizi religiosi alle comunitàparrocchiali che ne sono sprovviste.Possono essere concessi finanziamenti con le seguenti modalità:1. come concorso erogato durante la costruzione, fino a un massimo del75% del costo preventivo dell’opera, entro i limiti parametrali approvatidal Consiglio Episcopale Permanente;2. come concorso erogato durante gli interventi su fabbricati esistenti:- fino a un massimo del 50% del costo preventivo dell’opera, entroi richiamati limiti parametrali, quando si tratta di trasformazioni,consolidamento statico, antisismico, adeguamento a norma degliimpianti tecnologici, delle strutture e rifacimento delle coperture;- fino a un massimo del 75% del costo preventivo dell’opera, entrogli stessi limiti parametrali, quando si tratta di interventi su edificidichiarati strutturalmente inagibili;3. come concorso erogato durante la costruzione, l’acquisto e conseguenteadattamento di edifici da destinare a casa canonica nel sudd’Italia, nonché per gli interventi necessari per rendere abitabili lecase canoniche dichiarate strutturalmente inagibili nel sud d’Italia,fino a un massimo dell’85% del costo preventivo dell’opera, entro icitati limiti parametrali;4. come concorso erogato durante gli interventi di restauro, risanamentoconservativo e consolidamento di case canoniche nel sud d’Italianon dichiarate strutturalmente inagibili, fino a un massimo del 65%del costo preventivo dell’opera, entro i richiamati limiti parametrali;5. come contributo annuale costante, per la durata di dieci anni, nellamisura del 10% della spesa ammessa a contributo in sede di approvazionedel progetto, entro gli stessi limiti parametrali.L’istruttoria di una richiesta di finanziamento per l’edilizia di cultomediamente si protrae da dodici a diciotto mesi, a causa dei tempi necessariall’esame, alle eventuali integrazioni e alla definizione della praticasotto il profilo tecnico, amministrativo, giuridico, liturgico e artistico.Da ciò ne è derivato che la maggior parte dei contributi assegnati nel


33corso dell’esercizio 2006, che va dal 1° giugno 2006 al 31 maggio 2007,sono rimasti a carico degli stanziamenti per l’edilizia di culto effettuatinegli anni precedenti. L’ammontare complessivo dei contributi assegnatidalla Conferenza Episcopale Italiana nel predetto periodo è stato dieuro 124.724.000 per 213 progetti, dei quali:92 relativi all’edificio di culto;69 relativi a case canoniche (di cui 64 nel sud d’Italia);27 relativi a locali di ministero pastorale;25 relativi a case canoniche e locali di ministero pastorale (di cui 2nel sud d’Italia).L’intera somma destinata alla “nuova edilizia di culto” verrà comunqueerogata per i progetti approvati.Il secondo tipo di intervento è finalizzato primariamente al restauro eal consolidamento statico di edifici di culto di interesse storico-artistico edelle loro pertinenze; in secondo luogo alla conservazione e consultazionedi archivi e biblioteche diocesani e alla promozione di musei diocesani o diinteresse diocesano, all’installazione di impianti di sicurezza per gli edificidi culto e le loro dotazioni storico-artistiche, al restauro di organi a canne.Le descritte modalità di intervento, operate in coerenza con gli indirizzi contenutinelle Intese stipulate con il Ministero per i beni e le attività culturali inattuazione dell’art. 12 dell’Accordo di revisione del Concordato lateranensenonché in considerazione dell’intrinseca unicità dell’edificio di culto e delleopere d’arte in esso conservate e della comune destinazione al culto, miranoa salvaguardare il patrimonio di fede, arte e storia racchiuso nelle chiese, neimonumenti sacri, negli archivi, nelle biblioteche e nei musei diocesani.I finanziamenti sono concessi con le seguenti modalità:1. come concorso erogato per il restauro e consolidamento statico diedifici di culto di interesse storico-artistico, fino a un massimo del50% del costo preventivo dell’opera, entro i limiti parametrali approvatidal Consiglio Episcopale Permanente;2. come concorso erogato per la conservazione e consultazione di archivie biblioteche diocesani e alla promozione di musei diocesani o diinteresse diocesano, nonché l’installazione di impianti di sicurezzaper gli edifici di culto e le loro dotazioni storico-artistiche, in misurafissa per ciascun ente, a seconda della tipologia di intervento, approvatadal Consiglio Episcopale Permanente;


343.come concorso erogato per il restauro di organi a canne, fino a un massimodel 50% del costo preventivo, entro i richiamati limiti parametrali.Riguardo a questo tipo di intervento, soprattutto in riferimento al restauroe al consolidamento statico di edifici di culto di interesse storicoartisticoe delle loro pertinenze, il tempo che intercorre tra il momentodella presentazione dell’istanza di contributo e quello della sua definizionesotto i profili tecnici-amministrativi varia, mediamente, da tre aotto mesi. Ciò ha determinato che la maggior parte dei contributi assegnatinel corso dell’esercizio 2006, che va dal 1° luglio 2006 al 30giugno 2007, è rimasta a carico dello stanziamento per i beni culturalieffettuato nel 2006, mentre la parte restante è rimasta a carico degli stanziamentieffettuati negli anni precedenti. L’ammontare complessivo deicontributi assegnati dalla Conferenza Episcopale Italiana nel predettoperiodo è stato di euro 56.805.226 per 784 progetti, dei quali:378 relativi al restauro e consolidamento statico di edifici di culto;226 relativi alla conservazione e consultazione di archivi e bibliotechee alla promozione di musei diocesani o di interesse diocesano;108 relativi all’installazione di impianti di sicurezza per gli edifici diculto e le loro dotazioni storico-artistiche;72 relativi al restauro di organi a canne.L’intera somma destinata alla tutela e al restauro dei beni culturaliecclesiastici verrà comunque erogata per i progetti approvati.B) Una quota di € 155 milioni è stata destinata alle 226 diocesi italiane,per il sostegno delle attività di culto e di pastorale.La ripartizione della somma tra le diocesi è avvenuta secondo i seguenticriteri: una quota base (€ 350.153,32) eguale per ciascuna diocesi(per quelle aventi una popolazione inferiore ai 20 mila abitanti: €116.717,77), una quota variabile a seconda del numero degli abitanti (€1,2963 per abitante).I criteri e gli indirizzi per l’individuazione delle finalità di culto edi pastorale alle quali destinare la somma ricevuta sono contenuti inun’apposita circolare inviata dalla CEI ai Vescovi diocesani, tenendocome punto di riferimento la descrizione delle attività di religione e diculto contenuta nell’art. 16, lett. a) della legge n. 222/1985: attività diretteall’esercizio del culto e alla cura delle anime, alla formazione del


35clero e dei religiosi, a scopi missionari, alla catechesi, all’educazionecristiana. Pare utile evidenziare che taluni di questi impegni (come, adesempio, gli aiuti agli enti ecclesiastici per il sostentamento dei sacerdotiaddetti e il sostegno alle iniziative in favore del clero anziano emalato) si traducono in ulteriori interventi in favore del clero.Agli stessi criteri ci si è attenuti nel fornire ai Vescovi gli schemi peril rendiconto annuale.C) Una quota di € 36.500.000 è stata destinata a sostegno di attivitàdi culto e pastorale a rilievo nazionale, individuate in concreto dallaPresidenza della CEI, sentito il Consiglio Episcopale Permanente. Ancheper quest’anno si segnalano, tra gli altri e a titolo esemplificativo,contributi: alle facoltà teologiche, affidate alla diretta responsabilità deiVescovi italiani, per le attività di formazione del clero e dei religiosi; aenti e associazioni operanti nell’ambito della Catechesi, dell’educazionecristiana e per scopi missionari; a istituti che assistono sacerdoti ereligiosi in situazione di disagio spirituale, psicologico e vocazionale;ad associazioni di fedeli e aggregazioni laicali per progetti e attività specifichedi apostolato e animazione pastorale.D) Una quota di € 20.010.977,17 è stata destinata per il “fondo speciale”,costituito presso la CEI, finalizzato alla promozione della catechesie dell’educazione cristiana. Per le ragioni illustrate al precedenten. 7, sub 1, lettera A, la Conferenza Episcopale Italiana ha stabilito didestinare a questa finalità l’ulteriore quota di € 20 milioni, prelevandoladall’avanzo di gestione del bilancio consuntivo della Conferenza EpiscopaleItaliana per l’anno 2005, raggiungendo in tal modo la sommacomplessiva di € 40.010.977,17.E) Una quota di € 7.500.000 è stata destinata per l’attività dei Tribunaliecclesiastici regionali per le cause matrimoniali.2.1. InterVentI CarItatIVI a faV o r e della CollettIVItÀ nazIonaleA) Una quota di € 85 milioni è stata destinata alle 226 diocesi italianeper interventi caritativi a favore della collettività nazionale.


36La ripartizione della somma tra le diocesi è avvenuta secondo i seguenticriteri: una quota base (€ 192.455,42) uguale per ciascuna diocesi(per quelle aventi una popolazione inferiore ai 20 mila abitanti: €64.151,81), una quota variabile a seconda del numero degli abitanti (€0,7117 per abitante).B) Una quota di € 30 milioni è stata destinata per interventi caritativiin Italia aventi rilievo nazionale, individuati in concreto dallaPresidenza della CEI, sentito il Consiglio Episcopale Permanente.Anche per quest’anno si segnalano, tra gli altri e a titolo esemplificativo,contributi: a monasteri di clausura femminili che versano in condizionidi particolare necessità; alla Caritas Italiana che coordina interventi sulterritorio riguardanti i seguenti ambiti: il sostegno alle famiglie particolarmentedisagiate, l’accoglienza e l’assistenza degli anziani, deisenzatetto e dei rifugiati, il recupero delle vittime della tratta di esseriumani, iniziative orientate a favorire il reinserimento lavorativo, socialee comunitario di detenuti; contributi a fondazioni ed enti senza scopodi lucro che operano per l’assistenza ai poveri, agli emarginati e aiprofughi, per la prevenzione dell’usura, per il reinserimento sociale didisoccupati ed ex tossicodipendenti, per il sostegno di soggetti disabili;contributi ad associazioni e centri in difesa della vita umana.Il criterio per l’ammissibilità delle domande è l’oggettiva rilevanzanazionale degli interventi; le persone giuridiche richiedenti devono essere,di norma, canonicamente riconosciute e soggette alla giurisdizioneecclesiastica.2.2. InterVentI CarItatIVI a faV o r e dI pa e S I del terzo MondoNell’anno 2006 una quota di € 80 milioni è stata destinata agli interventicaritativi a favore del terzo mondo.Le assegnazioni vengono definite da un apposito Comitato. Relativamenteai fondi dell’anno 2006 sono pervenuti n. 596 progetti, di cui quelli finoraapprovati sono stati 207. Sono stati respinti i progetti che non rientravanonegli ambiti previsti dalla legge n. 222/1985, o la cui realizzazione è statagiudicata meno urgente o non in linea con il Regolamento indicante il quadrodei criteri generali di intervento e le priorità contenutistiche e geografiche.


38Nel settore della promozione umana: costruzione di un acquedotto aLosanga in Senegal; rafforzamento delle comunità tribali attraverso programmigeneratori di reddito in India; iniziative miranti alla produzionee commercializzazione di pesci d’acqua dolce in Burkina Faso; sostegnoper la formazione di microimprese rurali in Cile; acquisto e installazionedi impianti radio a Dungu nella Repubblica Democratica del Congo, adArua in Uganda, a Nairobi in Kenya e a Roraima in Brasile; sostegnoal canale televisivo a Camiri in Bolivia; riattivazione di una tipografiaa Moleghe nella Repubblica Democratica del Congo; formazione professionaledi tecnici e operatori radiotelevisivi in Brasile; formazionein tecnologia grafica e impaginazione per giovani disabili in India; assistenzalegale e promozione dell’etica pubblica in difesa dei valori umaniin India.Tra le emergenze e le calamità per le quali si è intervenuti nel 2006si segnalano:- Indonesia (terremoto): € 2.000.000;- Libano (guerra): € 2.000.000;- Gibuti (carestia): € 1.000.000;- Ruanda (emergenza alimentare): € 400.000.L’intera somma destinata agli interventi caritativi verrà comunqueerogata per i progetti approvati. Si segnala, inoltre, che la somma € 80milioni destinata nell’anno 2005 è stata interamente erogata per finanziare567 dei 1.394 progetti presentati.


39Modifica della delibera n. 58in materia di sostentamento del cleroProseguendo sulla strada dei graduali aggiustamenti dell’attualesistema di sostentamento del clero, adottati nel corso degli ultimi dueanni, con l’intento di adeguarlo alle mutate circostanze in cui si svolgeil ministero dei sacerdoti in Italia, la 57 a Assemblea Generale ha modificatola misura della quota capitaria dovuta dalla parrocchia per laremunerazione di sacerdoti che prestano servizio in più parrocchie. Taleintervento si è reso necessario in considerazione degli effetti derivantidalla diminuzione del clero e dall’esigenza di fare fronte alla mobilitàe all’interscambio delle persone, oltre che dalla pastorale d’insieme ointegrata. Queste circostanze, infatti, hanno determinato la necessità diricorrere a diverse soluzioni: 1. alle cosiddette “unità pastorali”, nellequali talora spesso la cura pastorale di più parrocchie è affidata in soliduma un gruppo di parroci, di cui uno funge da moderatore, secondoil disposto del can. 517 § 1; 2. alla “comunità pastorale”, dove la curapastorale di più parrocchie è affidata a un solo parroco e a più sacerdoticome vicari parrocchiali; 3. all’affidamento a un sacerdote dell’incaricodi vicario parrocchiale per più parrocchie, aventi ciascuna il proprioparroco.Sino a ora ogni parrocchia versava la stessa quota per i parroci eper i vicari parrocchiali, sia nel caso in cui fossero esclusivamente alsuo servizio, sia in quello in cui fossero assegnati a più parrocchie.Con questa delibera si è inteso ridurre l’onere economico gravante sulleparrocchie che di fatto devono condividere il parroco (o i parrociin solidum) o il vicario parrocchiale con altre comunità parrocchiali,lasciando peraltro inalterate le possibilità di riduzione già previste (1.diminuzione della quota capitaria fi no a una percentuale del 30 percento; 2 diminuzione della quota capitaria fi no a una percentuale del90 per cento qualora la parrocchia versi in straordinarie diffi coltà economiche,limitatamente al 15 per cento del numero delle parrocchiedella diocesi), rimesse alla valutazione discrezionale del Vescovo diocesano,che in tal modo potrà intervenire in misura più consistente neiconfronti delle parrocchie più bisognose.


40Prot. n. 561/07DECRETOLa Conferenza Episcopale Italiana, nella 57 a Assemblea Generale del21-25 maggio 2007, ha esaminato e approvato con la prescritta maggioranzala delibera concernente la modifica dell’articolo 4, § 3, primocapoverso, lettera a) della delibera n. 58.Con il presente decreto, nella mia qualità di Presidente della ConferenzaEpiscopale Italiana, per mandato della stessa Assemblea, dopoaver ottenuto la debita recognitio della Santa Sede con lettera della Segreteriadi Stato n. 3910/07/RS del 23 giugno 2007, in conformità alcan. 455, §§ 2-3 del codice di diritto canonico e ai sensi degli artt. 16,§ 3, e 27, lett. f), dello statuto e dell’art. 72 del Regolamento della CEIpromulgo attraverso la pubblicazione nel “Notiziario della ConferenzaEpiscopale Italiana” la delibera nel testo allegato al presente decreto.Roma, 27 agosto 2007 Giuseppe BetoRiSegretario Generale anGelo BaGnascoPresidenteLa 57 a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana− vi s ta la delibera cei n. 58;consideRata−l’opportunità di ridurre l’onere gravante sulle parrocchiei cui parroci o vicari parrocchiali prestano il loro servizio anchein altre parrocchie;− visto l’art. 75, commi secondo e terzo, delle Norme approvate con ilProtocollo 15 novembre 1984;− ai sensi del can. 455 del codice di diritto canonico e dell’art. 16 dellostatuto della C.E.I.,


41deliberaL’art. 4, § 3, primo capoverso, lettera a) della delibera cei n. 58 (Testounico delle disposizioni di attuazione delle norme relative al sostentamentodel clero che svolge servizio in favore delle diocesi) è così modificato:“a) la parrocchia è tenuta ad assicurare al parroco o al parroco in solidummoderatore una somma mensile pari al prodotto di una determinataquota capitaria per il numero degli abitanti della circoscrizione parrocchiale,al vicario parrocchiale o al parroco in solidum non moderatoreuna somma pari al 50%, ovvero, qualora goda di altri redditi di cuiall’art. 3, una somma pari al 25% della remunerazione dovuta al parroco.Per coloro che esercitano i predetti uffici in più parrocchie le sommecome sopra determinate sono ulteriormente ridotte della metà”.


42Ripartizione delle sommederivanti dall’otto per mille dell’IRPEFper l’anno <strong>2008</strong>La 58 a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana haapprovato la proposta di ripartizione delle somme derivanti dall’ottoper mille dell’IRPEF per l’anno <strong>2008</strong> presentata dalla Presidenza dellaCEI, dopo aver sentito il Consiglio Episcopale Permanente nella sessionedi marzo <strong>2008</strong>.La determinazione è stata approvata con 187 voti favorevoli su 189votanti.La 58 a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana- pReso at t o che, sulla base delle informazioni ricevute in data 8 gennaio<strong>2008</strong> dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, la somma relativaall’8 per mille iRpeF che lo Stato è tenuto a versare alla CEI nel corsodell’anno <strong>2008</strong> risulta pari a € 1.002.513.715,31 (€ 74.149.420,94a titolo di conguaglio per l’anno 2005 e € 928.364.294,37 a titolo dianticipo dell’anno <strong>2008</strong>);c o n s i d e R at e- le proposte di ripartizione e assegnazione presentatedalla Presidenza della CEI;visti - i paragrafi 1 e 5 della delibera CEI n. 57,approvale seguenti determinazioni1. La somma di € 1.002.513.715,31, di cui in premessa, è così ripartitae assegnata:a) all’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero:373.000.000,00;b) per le esigenze di culto e pastorale: 424.513.715,31 di cui:--alle diocesi: 160 milioni;per l’edilizia di culto: 185 milioni (di cui 110 milioni destinati alla


43---nuova edilizia di culto, 7 milioni destinati alla costruzione di case canonichenel Sud d’Italia e 68 milioni destinati alla tutela e al restaurodei beni culturali ecclesiastici);al Fondo per la catechesi e l’educazione cristiana: 32.513.715,31;ai Tribunali Ecclesiastici Regionali: 9.000.000,00;per esigenze di culto e pastorale di rilievo nazionale: 38.000.000,00;c) per gli interventi caritativi: 205.000.000,00 di cui:---alle diocesi:per interventi nei Paesi del terzo mondo:per esigenze caritative di rilievo nazionale:90 milioni;85 milioni;30 milioni.2. Alle voci “nuova edilizia di culto”, “Fondo per la catechesi e l’educazionecristiana” ed “esigenze di culto e pastorale di rilievo nazionale”è ulteriormente destinata la somma di € 21.000.000,00, prelevandoladall’avanzo di gestione del bilancio consuntivo della Conferenza EpiscopaleItaliana per l’anno 2007, che è così ripartita:− per la nuova edilizia di culto: 10.000.000,00;− per il Fondo per la catechesi e l’educazione cristiana: 8.000.000,00;− per esigenze di culto e pastorale di rilievo nazionale: 3.000.000,00.3. Eventuali variazioni in positivo o in negativo della somma di cui inpremessa derivanti dalle comunicazioni definitive dell’Amministrazionestatale competente saranno imputate al “fondo di riserva” costituitopresso la CEI.


44Modificadel “Regolamento esecutivodelle Disposizioni concernenti la concessionedi contributi finanziari della CEIper i beni culturali ecclesiastici”La Presidenza della CEI, nella riunione del 25 giugno <strong>2008</strong>, ha ritenutodi aggiornare, elevandola da € 40,00 a € 80,00, la misura del contributoper l’inventariazione informatizzata dei beni architettonici, limitatamenteagli edifici di culto, introdotto nel 2003 dalla 52 a AssembleaGenerale della Conferenza Episcopale Italiana, e, a tal fine, ha approvatole modifiche degli articoli 3, comma 1, lettera a), e 8, comma 3, del“Regolamento esecutivo delle Disposizioni concernenti la concessionedi contributi finanziari della CEI per i beni culturali ecclesiastici”, ilcui testo è stato pubblicato nel «Notiziario della Conferenza EpiscopaleItaliana», 2003, pp. 284-295.Le modifiche introdotte sono evidenziate in carattere corsivo.“ARt. 3Ammontare dei contributi1. I contributi della CEI per i beni culturali sono concessi negli importiseguenti:a) per l’inventariazione informatizzata dei beni artistici e storici: €1.291,00 per ogni ente; per l’acquisto di apparecchiature informatiche:€ 7.747,00 per ogni diocesi; per il censimento informatizzato dei beniarchitettonici limitatamente agli edifici di culto: € 80,00 per edificiocensito;[…]”.“ARt. 8Modalità di erogazione dei contributi[…]3. […] I contributi per il censimento informatizzato dei beni architettonici,limitatamente agli edifici di culto, sono erogati in tre rate: una


prima rata all’approvazione del progetto, fino a un massimo di € 500,00in relazione al numero di parrocchie; una seconda rata dopo la consegnadel 50% delle schede degli edifici censiti e la loro convalida formale,pari a € 80,00 per ciascun edificio; il saldo, a conguaglio del contributodeterminato ai sensi dell’art. 3, comma 1 del presente Regolamento, aconsegna del totale delle schede.[…]”.45


46Rendiconto,previsto dall’art. 44 della legge n. 222/1985,relativo all’utilizzazione delle sommepervenute nell’anno 2007all’Istituto Centrale per il Sostentamento del Cleroe alla Conferenza Episcopale Italianain forza degli artt. 46 e 47 della medesima leggeL’articolo 44 della legge 20 maggio 1985, n. 222, dispone che la ConferenzaEpiscopale Italiana trasmetta annualmente all’autorità statalecompetente il rendiconto relativo all’effettiva utilizzazione delle sommedi cui agli articoli 46, 47 e 50, terzo comma, della stessa legge e lo pubblichisul «Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana», organoufficiale della Conferenza medesima.In adempimento a tale disposizione, si pubblica il rendiconto relativoall’anno 2007, con alcune annotazioni illustrative, inviato dal Presidentedella CEI, Card. Angelo Bagnasco, al Ministro dell’Interno, On.Roberto Maroni, con lettera in data 9 luglio <strong>2008</strong>, prot. n. 509/<strong>2008</strong>, aisensi dell’art. 20 del regolamento di esecuzione della legge 222/1985,approvato con dPR 13 febbraio 1987, n. 33.Nell’indicare i singoli dati si segue l’ordine delle lettere del commasecondo dell’art. 44:* Lettera a)- Numero dei sacerdoti a favore dei quali si è provveduto nell’anno2007:- sacerdoti abili a prestare un servizio a tempo pieno in favore dellediocesi n. 34.944- sacerdoti non abili a prestare un servizio a tempo pieno in favore dellediocesi n. 3.021* Lettera b)- Somma stabilita dalla Conferenza Episcopale Italiana per il dignitoso


47--sostentamento dei sacerdoti (al netto dei contributi previdenziali dovutial Fondo Clero dell’INPS e al lordo delle ritenute fiscali):sacerdoti abili a prestare un servizio a tempo pieno:da un minimo di € 11.347,20 (€ 945,60 mensili x 12 mensilità)ad un massimo di € 21.134,16 (€ 1.761,18 mensili x 12 mensilità)sacerdoti non abili a prestare un servizio a tempo pieno:sacerdoti: € 15.318,72 (€ 1.276,56 mensili x 12 mensilità)Vescovi emeriti: € 18.581,04 (€ 1.548,42 mensili x 12 mensilità)* Lettera c)- Ammontare complessivo delle somme di cui agli articoli 46 e 47 destinateal sostentamento del clero:- erogazioni liberali pervenute all’Istituto Centrale per il sostentamentodel clero e deducibili a termini dell’art. 46 € 16.368.690- importo destinato dalla CEI a valere sull’anticipo dell’8 per mille IR-PEF € 353.708.000* Lettera d)- Numero dei sacerdoti a cui è stata assicuratal’intera remunerazione: n. 160* Lettera e)- Numero dei sacerdoti a cui è stata assicurataun’integrazione: n. 35.045* Lettera f)- Ammontare delle ritenute fiscali e dei contributiprevidenziali operati ai sensi dell’art. 25:- ritenute fiscali€ 66.255.034- contributi previdenziali€ 27.591.197* Lettera g)- Interventi finanziari dell’Istituto Centrale a favoredei singoli Istituti per il sostentamento del clero € 350.830.273* Lettera h)- Interventi operati per le altre finalità previste dall’art. 48:


481. Esigenze di culto della popolazioneLa somma destinata a questa finalità è stata pari a € 432.570.769,09.In particolare, essa è stata così ripartita:- per l’edilizia di culto:€ 185.000.000;- alle diocesi, per il sostegno delle attivitàdi culto e pastorale: € 160.000.000;- per interventi di rilievo nazionale definiti dalla CEI: € 39.250.000;- per il “fondo speciale” finalizzato alla promozionedella catechesi e dell’educazione cristiana: € 39.820.769,09;- per l’attività dei Tribunali ecclesiastici regionaliper le cause matrimoniali: € 8.500.000.2. Interventi caritativi in Italia e nei paesi del terzo mondoLa somma destinata a questa finalità è stata pari a € 205.000.000.In particolare, essa è stata così ripartita:- alle diocesi, per interventi caritativi a favoredella collettività nazionale: € 90.000.000;- per interventi caritativi di rilievo nazionaledefiniti dalla CEI: € 30.000.000;- per interventi caritativi a favore di paesidel terzo mondo: € 85.000.000.* * *ANNOTAZIONIL’art. 44 della legge 20 maggio 1985, n. 222 dispone: “la ConferenzaEpiscopale Italiana trasmette annualmente all’autorità statale competenteun rendiconto relativo alla effettiva utilizzazione delle somme dicui agli articoli 46, 47 [e 50, terzo comma]”, e indica gli elementi che“tale rendiconto deve comunque precisare”.


49SoStentaMento del Clero CattolICo1. Quanto al dato di cui alla lettera a) dell’art. 44, comma secondo:Il numero di 37.965 (34.944 + 3.021) individua i sacerdoti inseritinel sistema di sostentamento nel corso del 2007, compresi coloro chesono deceduti tra il 2 gennaio e il 31 dicembre dello stesso anno.I primi (34.944) sono coloro che hanno avuto titolo ad una remunerazioneper il ministero svolto a tempo pieno in servizio delle diocesi(cfr art. 24); i secondi (3.021) sono coloro a cui si è provveduto a titolodi previdenza integrativa (cfr art. 27, comma primo), non essendo essipiù in grado di svolgere un servizio a tempo pieno.2. Quanto ai dati di cui alla lettera b):L’esistenza di un importo minimo e di un importo massimo di remunerazioneassicurato ai sacerdoti deriva dalle scelte operate nella definizionedel sistema remunerativo.A ciascun sacerdote spetta un numero X di punti; ogni anno la CEIdetermina il valore monetario del singolo punto (per il 2007: € 11,82);la remunerazione assicurata corrisponde al prodotto del numero deipunti per il valore del punto.Il numero dei punti varia in concreto per ciascun sacerdote, perché apartire da un numero-base uguale per tutti (nel 2007: 80 punti mensili)sono attribuiti punti ulteriori (fino a un massimo di 149 punti mensili) alverificarsi di circostanze previste dalla normativa data dalla CEI ai sensidell’art. 75 della legge n. 222/1985 e secondo gli indirizzi del can. 281del codice di diritto canonico (oneri particolari connessi con l’esercizio ditaluni uffici; anzianità nell’esercizio del ministero sacerdotale; spese peralloggio in mancanza di casa canonica; condizioni di speciale difficoltà).3. Quanto ai dati di cui alla lettera c):Le offerte deducibili previste dall’art. 46, destinate al sostentamentodel clero cattolico nel 2007, sono state pari a € 16.368.690.


50Si tratta dell’importo complessivo delle erogazioni liberali versatenel corso del 2006 dai donanti sui conti correnti postale e bancaridell’Istituto Centrale oppure presso gli Istituti diocesani per il sostentamentodel clero all’uopo delegati, del quale l’Istituto Centrale haavuto conoscenza esauriente soltanto dopo la chiusura dell’esercizio2006, al ricevimento delle rendicontazioni degli enti collettori; conseguentementedetto importo è stato destinato al sostentamento del cleronell’esercizio successivo (2007).La somma di € 353.708.000 corrisponde all’importo trasmesso dallaCEI all’Istituto Centrale prelevandolo dal versamento complessivo di€ 991.278.769,09 effettuato dallo Stato nell’anno 2007 ai sensi dell’ultimocomma dell’art. 47.4. Quanto ai dati di cui alle lettere d) ed e):Come è noto, il sistema di sostentamento del clero cattolico è impostatosecondo i seguenti criteri:A. I sacerdoti che svolgono servizio in favore della diocesi “comunicanoannualmente all’Istituto diocesano per il sostentamento del clero:a) la remunerazione che, secondo le norme stabilite dal Vescovodiocesano, sentito il Consiglio presbiterale, ricevono dagli entiecclesiastici presso i quali esercitano il ministero;b) gli stipendi eventualmente ad essi corrisposti da altri soggetti”(art. 33).B. “L’Istituto verifica, per ciascun sacerdote, i dati ricevuti a normadell’art. 33. Qualora la somma dei proventi di cui al medesimo articolonon raggiunga la misura determinata dalla Conferenza EpiscopaleItaliana a norma dell’articolo 24, primo comma, l’Istituto stabiliscel’integrazione spettante, dandone comunicazione all’interessato”(art. 34, comma primo).C. “Gli Istituti diocesani per il sostentamento del clero provvedonoall’integrazione di cui all’art. 34 con i redditi del loro patrimonio.Qualora tali redditi risultino insufficienti, gli Istituti richiedonoall’Istituto Centrale la somma residua necessaria ad assicurare ad ogni


51sacerdote la remunerazione nella misura stabilita” (art. 35, commi primoe secondo).In pratica possono dunque verificarsi tre situazioni:- Taluni sacerdoti non ricevono alcuna remunerazione dall’ente ecclesiastico,perché questo è impossibilitato a intervenire in loro favoreper mancanza totale di mezzi; se il sacerdote non ha altre entratecomputabili, gli si deve l’intera remunerazione.I sacerdoti versanti in questa condizione sono stati 160.- Altri sacerdoti ricevono una remunerazione da enti ecclesiastici ogodono di altre entrate computabili; se con queste risorse non raggiungonola misura di remunerazione loro attribuita (cfr quanto annotatopiù sopra alla lettera B) hanno diritto di ricevere una integrazionefino alla concorrenza di tale misura.I sacerdoti versanti in questa condizione sono stati 35.045.- Altri sacerdoti, infine, che ricevono una remunerazione da enti ecclesiasticio godono di altre entrate computabili, raggiungono con questiapporti, o addirittura superano, la misura di remunerazione loro attribuita;in questo caso non è dovuta loro alcuna integrazione.I sacerdoti versanti in questa condizione sono stati 2.760.5. Quanto al dato di cui alla lettera f):A proposito delle ritenute fiscali è opportuno ricordare che si tratta diquelle operate dall’Istituto Centrale su due possibili componenti dellaremunerazione dei sacerdoti:- la remunerazione ricevuta da enti ecclesiastici;- la remunerazione totale o l’integrazione ricevuta dagli Istituti per ilsostentamento del clero.È da sottolineare, peraltro, che il carico fiscale complessivo che ègravato sui sacerdoti nel 2007 è maggiore dell’importo indicato: quando,per esempio, a comporre la remunerazione attribuita al sacerdote


52concorre uno stipendio (insegnamento della religione cattolica nellescuole, assistenza spirituale negli ospedali o nelle carceri, ecc.) le ritenutesul medesimo sono operate direttamente dallo Stato. È noto inoltreche lo Stato effettua le ritenute sulle pensioni di cui eventualmente isacerdoti godono.A proposito dei contributi previdenziali si precisa che si tratta diquelli dovuti, ai sensi della legge 22 dicembre 1973, n. 903, per il Fondospeciale clero costituito presso l’INPS, l’iscrizione al quale è obbligatoriaper ogni sacerdote secolare avente cittadinanza italiana e per ognisacerdote non avente cittadinanza italiana, ma presente sul territorioitaliano al servizio di diocesi italiane.6. Quanto alla lettera g):Se si confrontano i dati relativi al primo e terzo comma del precedentepunto 3 delle presenti annotazioni (€ 370.076.690) e la somma erogatadall’Istituto Centrale ai singoli Istituti diocesani per il sostentamentodel clero (€ 350.830.273) – utilizzata per la corresponsione ai sacerdotidelle integrazioni e degli assegni di previdenza, per il versamento deicontributi previdenziali al Fondo Clero dell’INPS, per il pagamento delpremio di una polizza sanitaria integrativa in favore del Clero – si constatala differenza positiva di € 19.246.417. Tale somma sarà utilizzataper le esigenze del sostentamento del clero dell’anno successivo.7. Quanto alla lettera h):1. esiGenZe di c u lt o della popolaZioneA) Una quota di € 185 milioni è stata destinata all’“edilizia diculto”. Pur considerato l’incremento delle somme pervenute alla CEInell’anno 2007 in forza degli articoli 46 e 47 della legge 222/1985 e al finedi mantenere quasi inalterata, rispetto agli anni precedenti, la sommadestinata a questa finalità, la Conferenza Episcopale Italiana ha stabilitodi destinarvi l’ulteriore quota di € 10 milioni, prelevandola dall’avanzodi gestione del bilancio consuntivo della Conferenza Episcopale Italiana


53per l’anno 2006, raggiungendo in tal modo la somma complessiva di €195 milioni. Come noto, in questa voce sono stati riuniti i fondi destinatialla costruzione e ristrutturazione di edifici di culto cattolico e delle pertinentiopere parrocchiali (€ 127 milioni) e quelli destinati alla tutela eal restauro dei beni culturali ecclesiastici (€ 68 milioni).Il primo ambito di intervento (nuova edilizia di culto) è finalizzatoa rispondere alle esigenze di mobilità della popolazione sul territorionazionale, con particolare riferimento agli insediamenti abitativi nelleperiferie urbane, e a dotare le comunità parrocchiali di adeguate infrastrutture(per es. case canoniche, locali per la catechesi). Un apposito comitatoesamina i progetti presentati, li valuta alla luce degli orientamentidei competenti organi ecclesiastici e propone alla Segreteria Generaleil contributo da assegnare, in osservanza delle specifiche disposizionidella CEI in materia.Questi contributi si configurano come concorso nella spesa che lediocesi italiane devono affrontare per la dotazione di chiese, con le relativenuove opere d’arte, e altri edifici per servizi religiosi alle comunitàparrocchiali che ne sono sprovviste.Possono essere concessi finanziamenti con le seguenti modalità:1. come concorso erogato durante la costruzione, fino a un massimodel 75% del costo preventivo dell’opera, entro i limiti parametraliapprovati dal Consiglio Episcopale Permanente;2. come concorso erogato durante gli interventi su fabbricati esistenti:- fino a un massimo del 50% del costo preventivo dell’opera, entroi richiamati limiti parametrali, quando si tratta di trasformazioni,consolidamento statico, antisismico, adeguamento anorma degli impianti tecnologici, delle strutture e rifacimentodelle coperture;- fino a un massimo del 75% del costo preventivo dell’opera, entrogli stessi limiti parametrali, quando si tratta di interventi suedifici dichiarati strutturalmente inagibili;3. come concorso erogato durante la costruzione, l’acquisto e conseguenteadattamento di edifici da destinare a casa canonica nel sudd’Italia, nonché per gli interventi necessari per rendere abitabili lecase canoniche dichiarate strutturalmente inagibili nel sud d’Italia,fino a un massimo dell’85% del costo preventivo dell’opera,entro i citati limiti parametrali;


544. come concorso erogato durante gli interventi di restauro, risanamentoconservativo e consolidamento di case canoniche nel sudd’Italia non dichiarate strutturalmente inagibili, fino a un massimodel 65% del costo preventivo dell’opera, entro i richiamati limitiparametrali;5. come contributo annuale costante, per la durata di dieci anni, nellamisura del 10% della spesa ammessa a contributo in sede di approvazionedel progetto, entro gli stessi limiti parametrali.L’istruttoria di una richiesta di finanziamento per l’edilizia di cultomediamente si protrae da dodici a diciotto mesi, a causa dei tempi necessariall’esame, alle eventuali integrazioni e alla definizione della praticasotto il profilo tecnico, amministrativo, giuridico, liturgico e artistico.Da ciò ne è derivato che la maggior parte dei contributi assegnati nelcorso dell’esercizio 2007, che va dal 1° giugno 2007 al 31 maggio <strong>2008</strong>,sono rimasti a carico degli stanziamenti per l’edilizia di culto effettuatinegli anni precedenti. L’ammontare complessivo dei contributi assegnatidalla Conferenza Episcopale Italiana nel predetto periodo è stato dieuro 123.234.805 per 241 progetti, dei quali:105 relativi all’edificio di culto;78 relativi a case canoniche (di cui 73 nel sud d’Italia);40 relativi a locali di ministero pastorale;18 relativi a case canoniche e locali di ministero pastorale.L’intera somma destinata alla “nuova edilizia di culto” verrà comunqueerogata per i progetti approvati.Il secondo tipo di intervento è finalizzato primariamente al restauro eal consolidamento statico di edifici di culto di interesse storico-artisticoe delle loro pertinenze; in secondo luogo alla conservazione e consultazionedi archivi e biblioteche diocesani e alla promozione di musei diocesanio di interesse diocesano nonché di archivi e biblioteche appartenentia Istituti di vita consacrata e a Società di vita apostolica, all’installazionedi impianti di sicurezza per gli edifici di culto e le loro dotazionistorico-artistiche, al restauro di organi a canne. Le descritte modalità diintervento, operate in coerenza con gli indirizzi contenuti nelle Intesestipulate con il Ministero per i beni e le attività culturali in attuazionedell’art. 12 dell’Accordo di revisione del Concordato lateranense non-


55ché in considerazione dell’intrinseca unicità dell’edificio di culto e delleopere d’arte in esso conservate e della comune destinazione al culto, miranoa salvaguardare il patrimonio di fede, arte e storia racchiuso nellechiese, nei monumenti sacri, negli archivi, nelle biblioteche e nei museidiocesani.I finanziamenti sono concessi con le seguenti modalità:1. come concorso erogato per il restauro e consolidamento staticodi edifici di culto di interesse storico-artistico, fino a un massimodel 50% del costo preventivo dell’opera, entro i limiti parametraliapprovati dal Consiglio Episcopale Permanente;2. come concorso erogato per la conservazione e consultazione di archivie biblioteche diocesani e alla promozione di musei diocesanio di interesse diocesano, nonché l’installazione di impianti di sicurezzaper gli edifici di culto e le loro dotazioni storico-artistiche,in misura fissa per ciascun ente, a seconda della tipologia di intervento,approvata dal Consiglio Episcopale Permanente;3. come concorso erogato per il restauro di organi a canne, fino a unmassimo del 50% del costo preventivo, entro i richiamati limitiparametrali.Riguardo a questo tipo di intervento, soprattutto in riferimento al restauroe al consolidamento statico di edifici di culto di interesse storicoartisticoe delle loro pertinenze, il tempo che intercorre tra il momentodella presentazione dell’istanza di contributo e quello della sua definizionesotto i profili tecnici-amministrativi varia, mediamente, da tre a ottomesi. Ciò ha determinato che la maggior parte dei contributi assegnatinel corso dell’esercizio 2007, che va dal 1° luglio 2007 al 30 giugno<strong>2008</strong>, è rimasta a carico dello stanziamento per i beni culturali effettuatonel 2007, mentre la parte restante è rimasta a carico degli stanziamentieffettuati negli anni precedenti.L’ammontare complessivo dei contributi assegnati dalla ConferenzaEpiscopale Italiana nel predetto periodo è stato di euro 68.714.546 per1.057 progetti, dei quali:441 relativi al restauro e consolidamento statico di edifici di culto eall’adeguamento delle relative pertinenze;183 relativi alla conservazione e consultazione di archivi e bibliotechediocesani e alla promozione di musei diocesani o di interesse diocesano;


5665 relativi alla conservazione e consultazione di archivi e bibliotechedi Istituti di vita consacrata e di Società di vita apostolica;181 relativi all’installazione di impianti di sicurezza per gli edifici diculto e le loro dotazioni storico-artistiche;80 relativi al restauro di organi a canne.L’intera somma destinata alla tutela e al restauro dei beni culturaliecclesiastici verrà comunque erogata per i progetti approvati.B) Una quota di € 160 milioni è stata destinata alle 226 diocesi italiane,per il sostegno delle attività di culto e di pastorale.La ripartizione della somma tra le diocesi è avvenuta secondo i seguenticriteri: una quota base (€ 361.451,96) eguale per ciascuna diocesi(per quelle aventi una popolazione inferiore ai 20 mila abitanti: €120.483,99), una quota variabile a seconda del numero degli abitanti (€1,3352 per abitante).I criteri e gli indirizzi per l’individuazione delle finalità di culto e dipastorale alle quali destinare la somma ricevuta sono contenuti in un’appositacircolare inviata dalla CEI ai Vescovi diocesani, tenendo comepunto di riferimento la descrizione delle attività di religione e di cultocontenuta nell’art. 16, lett. a) della legge n. 222/1985: attività diretteall’esercizio del culto e alla cura delle anime, alla formazione del clero edei religiosi, a scopi missionari, alla catechesi, all’educazione cristiana.Pare utile evidenziare che taluni di questi impegni (come, ad esempio,gli aiuti agli enti ecclesiastici per il sostentamento dei sacerdoti addetti eil sostegno alle iniziative in favore del clero anziano e malato) si traduconoin ulteriori interventi in favore del clero.Agli stessi criteri ci si è attenuti nel fornire ai Vescovi gli schemi peril rendiconto annuale.C) Una quota di € 39.250.000 è stata destinata a sostegno di attivitàdi culto e pastorale a rilievo nazionale, individuate in concreto dalla Presidenzadella CEI, sentito il Consiglio Episcopale Permanente.Anche per quest’anno si segnalano, tra gli altri e a titolo esemplificativo,contributi: alle facoltà teologiche, affidate alla diretta responsabilitàdei Vescovi italiani, per le attività di formazione del clero e dei religiosi;a enti e associazioni operanti nell’ambito della catechesi, dell’educazionecristiana e per scopi missionari; a istituti che assistono sacerdoti


57e religiosi in situazione di disagio spirituale, psicologico e vocazionale;ad associazioni di fedeli e aggregazioni laicali per progetti e attività specifichedi apostolato e animazione pastorale.D) Una quota di € 39.820.769,09 è stata destinata per il “fondo speciale”,costituito presso la CEI, finalizzato alla promozione della catechesie dell’educazione cristiana. Per le ragioni illustrate al precedenten. 7, sub 1, lettera A, la Conferenza Episcopale Italiana ha stabilito didestinare a questa finalità l’ulteriore quota di € 4,5 milioni, prelevandoladall’avanzo di gestione del bilancio consuntivo della Conferenza EpiscopaleItaliana per l’anno 2006, raggiungendo in tal modo la sommacomplessiva di € 44.320.769,09.E) Una quota di € 8.500.000 è stata destinata per l’attività dei Tribunaliecclesiastici regionali per le cause matrimoniali.2.1. inteRventi caRitativi a FavoRe della collettivitÀ naZionaleA) Una quota di € 90 milioni è stata destinata alle 226 diocesi italianeper interventi caritativi a favore della collettività nazionale.La ripartizione della somma tra le diocesi è avvenuta secondo i seguenticriteri: una quota base (€ 203.774,44) uguale per ciascuna diocesi(per quelle aventi una popolazione inferiore ai 20 mila abitanti: €67.924,81), una quota variabile a seconda del numero degli abitanti (€0,7519 per abitante).B) Una quota di € 30 milioni è stata destinata per interventi caritativiin Italia aventi rilievo nazionale, individuati in concreto dallaPresidenza della CEI, sentito il Consiglio Episcopale Permanente.Anche per quest’anno si segnalano, tra gli altri e a titolo esemplificativo,contributi: a monasteri di clausura femminili che versano in condizionidi particolare necessità; alla Caritas Italiana che coordina interventi sulterritorio riguardanti i seguenti ambiti: il sostegno alle famiglie particolarmentedisagiate, l’accoglienza e l’assistenza degli anziani, deisenzatetto e dei rifugiati, il recupero delle vittime della tratta di esseriumani, iniziative orientate a favorire il reinserimento lavorativo, socialee comunitario di detenuti; contributi a fondazioni ed enti senza sco-


58po di lucro che operano per l’assistenza ai poveri, agli emarginati e aiprofughi, per la prevenzione dell’usura, per il reinserimento sociale didisoccupati ed ex tossicodipendenti, per il sostegno di soggetti disabili;contributi ad associazioni e centri in difesa della vita umana.Il criterio per l’ammissibilità delle domande è l’oggettiva rilevanzanazionale degli interventi; le persone giuridiche richiedenti devono essere,di norma, canonicamente riconosciute e soggette alla giurisdizioneecclesiastica.2.2. InterVentI CarItatIVI a faV o r e dI pa e S I del terzo MondoNell’anno 2007 una quota di € 85 milioni è stata destinata agli interventicaritativi a favore del terzo mondo.Le assegnazioni vengono definite da un apposito Comitato. Relativamenteai fondi dell’anno 2007 sono pervenuti n. 679 progetti, di cuiquelli finora approvati sono stati 241. Sono stati respinti i progetti chenon rientravano negli ambiti previsti dalla legge n. 222/1985, o la cuirealizzazione è stata giudicata meno urgente o non in linea con il Regolamentoindicante il quadro dei criteri generali di intervento e le prioritàcontenutistiche e geografiche.I progetti finanziati promuovono la formazione in molteplici ambiti:dall’alfabetizzazione alla formazione professionale in campo sanitario,agricolo-ambientale, economico, cooperativo e delle comunicazioni sociali;non si trascura il sostegno alle associazioni locali per l’acquisizionedi competenze gestionali, né la formazione universitaria e la promozionedella donna. Oltre al sostegno offerto a questa tipologia di progettiprioritari, si segnalano anche taluni interventi consistenti per emergenzeche ricorrentemente insorgono nelle aree interessate all’azione del Comitato:l’entità degli stanziamenti varia nel caso di gravi calamità nazionalirispetto a interventi più mirati per emergenze locali.Di seguito si elencano taluni progetti, tra quelli maggiormente significativi,per la cui realizzazione sono stati concessi contributi.In ambito scolastico: formazione di giovani sulle Ande in Perù; potenziamentodella formazione professionale e tecnica a Lilongwe in Malawi,a Santo Domingo nella Rep. Dominicana, a Fier e, con particolareattenzione per i ragazzi di strada, a Tirana in Albania; scuola-aziendaagricola ad Ankaratra in Madagascar e a Salvador de Bahia in Brasile


con particolare riguardo ai minori a rischio; formazione professionale inambito sanitario a Marituba in Brasile; formazione professionale e reinserimentosociale per le madri e per le donne in situazioni di disagio aFortaleza e Quixada in Brasile; realizzazione di una biblioteca informaticaa Port Harcourt in Nigeria; sostegno al programma di educazione dibase a Niamey in Niger e a Bangalore in India con particolare attenzioneagli emarginati e alle popolazioni delle zone rurali; sostegno ai programmidi formazione a distanza a Luanda in Angola e a Cape Coast in Ghana;formazione dei ragazzi di strada e di quelli ex detenuti nelle carceridi Yaoundé in Camerun; riqualificazione dell’insegnamento superiore aPorto Velho in Brasile; borse di studio per la formazione universitaria invarie nazioni dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina.In ambito sanitario: potenziamento dei centri di aiuto alla partorientee in difesa della vita a San Nicolas in Argentina; formazione sanitariaspecializzata a favore dei bambini disabili a Flores in Indonesia; potenziamentodel centro di fisioterapia per i disabili a Piraj in Albania; sostegnoal centro di recupero per alcolisti e tossicodipendenti a Alleppey inIndia; fornitura di equipaggiamenti e attrezzature per gli ospedali-centridi ricerca a Guwahati in India e a Diamantino in Brasile; fornitura diequipaggiamenti per il reparto di cardiologia nell’ospedale di Mittaphapin Laos; allestimento di un laboratorio dentistico e odontotecnico aLuanda in Angola; avvio dell’ozono terapia per la cura dell’ulcera burulia Zinvié in Benin; allestimento e rifornimento di medicinali nelle farmacieo dispensari a Kongolo e a Budjala nella Repubblica Democraticadel Congo, a Kalyan e a Sivagangai in India, e a El Alto in Bolivia,con particolare attenzione al miglioramento genetico delle popolazionidell’Altipiano andino.Nel settore della promozione umana: istituzione del microcredito peril miglioramento delle condizioni di vita delle comunità rurali a Damongoin Ghana, a Thanjavur in India, a Quito in Ecuador e a Kampala inUganda; produzione e pubblicazione di materiale sulla cultura Nyoni aMtakataka in Malawi e sulla cultura Xirima a Vichinga in Mozambico;sostegno ai programmi di formazione, sviluppo e promozione umananonché fornitura di equipaggiamenti per impianti radio/tv in Brasile,Burkina Faso, Costa d’Avorio, Paraguay, Guinea Bissau, Guatemala,Papua Nuova Guinea, Bolivia; Palestina, Brasile, Israele; riorganizzazionestrutturale e fornitura di equipaggiamenti per il Colombo Catholic59


60Press in Sri Lanka; formazione di innestatori di alberi da frutta a Jacmelin Haiti; produzione e lavorazione dell’olio di palma a Bangui nella RepubblicaCentrafricana; progetto per lo sviluppo agroambientale a Jaenin Perù, a Porto Alegre in Brasile e a Palakkad in India; sostegno peril riconoscimento giuridico e amministrativo dei diritti territoriali dellecomunità indigene a Concepcion in Paraguay e a Paraiba in Brasile;scuola di agenti per lo sviluppo alternativo e sostenibile a Santa Fe deAntioquia in Colombia e a Santo André in Brasile.Tra le emergenze e le calamità per le quali si è intervenuti nel 2007si segnalano:- Bangladesh (alluvione): € 2.600.000;- Bangladesh-Pakistan-Nepal (inondazioni): € 1.000.000;- Perù (terremoto): € 1.000.000;- Madagascar (ciclone): € 640.000.L’intera somma destinata agli interventi caritativi verrà comunqueerogata per i progetti approvati. Si segnala, inoltre, che la somma € 80milioni destinata nell’anno 2006 è stata interamente erogata per finanziare580 dei 1.416 progetti presentati.


61Determinazioneconcernente l’adeguamentodel valore monetario del puntoper l’anno 2009Il Consiglio Episcopale Permanente, nella sessione del 22-25 settembre<strong>2008</strong>, ai sensi dell’art. 6 del Testo unico delle disposizioni diattuazione delle norme relative al sostentamento del clero che svolgeservizio in favore delle diocesi (cfr “Notiziario della Conferenza EpiscopaleItaliana”, 1991, 152), ha approvato la seguente determinazioneconcernente l’adeguamento del valore monetario del punto a decorreredal 1° gennaio 2009.conFeRenZa episcopale italianaIl Consiglio Episcopale Permanente- v i s to l’articolo 2, §§ 1, 2 e 3 della delibera della CEI n. 58 (Testounico delle disposizioni di attuazione delle norme relative al sostentamentodel clero che svolge servizio in favore delle diocesi);- visto l’art. 6 della medesima delibera,approvala seguente determinazione1. Il valore monetario del punto a decorrere dal 1° gennaio 2009 èelevato a € 12,36.


62Nominadi S.E. Mons. Mariano Crociataa Segretario Generale della CEIGiovedì 25 settembre <strong>2008</strong>, al termine della sessione autunnale delConsiglio Episcopale Permanente, al cospetto del personale in serviziopresso la Segreteria Generale, il Presidente della Conferenza EpiscopaleItaliana, Card. Angelo Bagnasco, ha comunicato che il Santo Padre, accogliendola proposta della Presidenza, sentito il Consiglio EpiscopalePermanente, ai sensi dell’art. 30 § 1 dello statuto della CEI, ha nominatoS.E. Mons. MARIANO CROCIATA,Vescovo di Noto,seGRetaRio GeneRale della cei.Il Cardinale Presidente ha dato lettura del seguente comunicato dellaPresidenza.La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana accoglie con gioiae riconoscenza la nomina da parte del Santo Padre di S.E. Mons. MarianoCrociata a Segretario Generale. Il profilo intellettuale e spiritualedel Presule, avvalorato dall’esperienza pastorale maturata nel governodella diocesi di Noto e prima ancora come Vicario generale della diocesidi Mazara del Vallo, costituisce la migliore garanzia per l’importanteincarico a lui affidato per il servizio alle Chiese che sono in Italia.S.E. Mons. Crociata potrà contare sulla stima cordiale della Presidenzae di tutti i componenti del Consiglio Episcopale Permanente e potràavvalersi del sostegno operativo degli Uffici e dei Servizi della SegreteriaGenerale, affidata alla sua diretta responsabilità. La riconoscenza neisuoi confronti si fa particolarmente intensa nella consapevolezza dellatestimonianza di obbedienza manifestata con la disponibilità a lasciarela cura della propria diocesi, che ha avuto in lui un pastore tanto amato eapprezzato.In questa occasione, il Presidente, S.Em. Card. Angelo Bagnasco, anchea nome dei Vice Presidenti e dell’intero Episcopato italiano, rinnovala gratitudine a S.E. Mons. Giuseppe Betori, Segretario uscente, che si


appresta a dare inizio all’impegnativo ministero episcopale nella Chiesadi Firenze. Egli resterà in carica fino al 20 ottobre, giorno in cui S.E.Mons. Crociata assumerà il nuovo ufficio.63


64Roma, 27 ottobre <strong>2008</strong>Agli E.mi Membridella Conferenza Episcopale ItalianaLORO SEDIVenerato Confratello,mi è particolarmente gradito indirizzarLe una parola di saluto all’iniziodel mio servizio di Segretario Generale della Conferenza EpiscopaleItaliana, di cui comincio a misurare la delicatezza e che assumocon fiducia nel Signore e con gratitudine innanzitutto verso il SommoPontefice Benedetto XVI e poi verso l’Eminentissimo Signor CardinaleAngelo Bagnasco, Presidente della nostra Conferenza.Mi rincuora l’accoglienza e la competenza di quanti già operano negliuffici della CEI, e in modo particolare il sostegno e l’incoraggiamentodi S.E. Mons. Giuseppe Betori, che con tanta delicata attenzione miha introdotto nei compiti che mi stanno dinanzi.Sento anche di doverLe esprimere stima e gratitudine per il servizioecclesiale di pastore di una Chiesa particolare, dal quale mi sento edificato,dopo averlo condiviso anch’io nell’anno appena trascorso.Inoltre, desidero esprimerLe l’animo con cui mi accingo a svolgereil nuovo servizio, nello spirito di un sostegno alla comunione e al dialogotra i Vescovi e le Chiese d’Italia, nonché di una collaborazione cherenda più efficace e fruttuoso il nostro ministero pastorale.Ho già manifestato, in tal senso, la mia disponibilità ad assumere lanuova responsabilità in stretta unione e collaborazione con il CardinalePresidente e, insieme a lui, in profonda comunione con il Papa BenedettoXVI, Primate d’Italia.Chiedo a Lei, venerato Confratello, la comprensione e il consiglioperché possa assolvere al meglio questo compito, insieme alla preghierache alimenta e ravviva il sacramento in cui siamo stati costituiti.Le rinnovo l’espressione della mia stima e della mia fraterna disponibilità,in attesa di poterLa incontrare di persona.Con sensi di viva cordialità Mariano CrociataSegretario Generale


ConferenzaEpiscopalePugliese


Presbiterio della Cattedrale di <strong>Altamura</strong> dopo il restauro.


67Verbaledella riunione ordinaria28-30 gennaio <strong>2008</strong>Casa dei Servi della SofferenzaSan Giorgio Jonico (TA)La Conferenza Episcopale Pugliese (CEP) si è riunita nei giorni 28-29-30 gennaio <strong>2008</strong> presso la Casa dei Servi della Sofferenza in SanGiorgio Jonico (TA). Presiede la sessione S.E. Mons. Cosmo FrancescoRuppi, Arcivescovo di Lecce e Presidente CEP. L’O.d.g. è il seguente:28 gennaio: Comunicazioni di Mons. PresidenteIstituto Pastorale PuglieseSeminario Regionale29 gennaio: Elezione della Presidenza CEPRinnovo delle Commissioni Episcopali e della Commissioneper il Seminario RegionaleFacoltà Teologica Pugliese30 gennaio: Incontro con il Forum delle Associazioni FamiliariVarie ed eventualiPranzo e conclusione dei lavoriSono presenti gli Ecc.mi: Ruppi (presidente); Cacucci (vice-presidente);Papa; Tamburrino; Talucci; Todisco; Cassati; Pichierri; D’Ambrosio;Negro; Padovano; Calabro; Paciello; Caliandro; De Grisantis;Di Molfetta; Fragnelli; Martella; Cornacchia; Castoro (segretario). Assentegiustificato Mons. Renna, in pellegrinaggio in Terra Santa.


68Lunedì 28 gennaio <strong>2008</strong>1. Comunicazioni dell’Ecc.mo PresidenteI lavori iniziano con la recita dell’Ora Media alle ore 10.30. Mons.Ruppi ricorda Mons. Vincenzo Farano, Arcivescovo emerito di Gaeta,deceduto nei giorni scorsi. Il Presule era originario di Trani. Mons. Presidenteha poi un pensiero commosso e grato per il compianto Don FrancoD’Apollonio, della diocesi di Lucera-Troia, Padre spirituale al SeminarioRegionale di Molfetta, che è morto la scorsa settimana dopo grave malattia.Mons. Cornacchia ringrazia i Vescovi per la vicinanza e la preghierain occasione della scomparsa di questo suo bravo sacerdote, che ha datouna esemplare testimonianza sia nel ministero che nella sofferenza.Mons. Ruppi esprime poi la gioia della Chiesa che è in Puglia per laannunciata visita pastorale del Santo Padre a Brindisi e a Santa Maria diLeuca, il 14-15 giugno prossimo. Un altro motivo di gioia sarà l’ostensionee la ‘recognitio’ delle spoglie di San Pio da Pietrelcina, previste neiprossimi mesi.Egli passa poi a riferire circa i lavori del Consiglio Permanente dellaCEI.a) I Vescovi italiani hanno espresso solidarietà, vicinanza e affetto alPapa per la mancata visita all’Università ‘La Sapienza’.b) Tra i nuovi Uffici della CEI, è stato istituito un Comitato per leFacoltà Teologiche e gli Istituti Superiori di Scienze Religiose:S.E. Mons. Franco Giulio Brambilla ne è stato eletto Presidente,mentre Direttore sarà Don Nunzio Galantino, della diocesi di Cerignola-AscoliSatriano.c) È stato istituito anche l’Ufficio CEI per l’Ecumenismo e il Dialogointerreligioso. A questo punto Mons. Ruppi ha parlato dei pretiuxorati, cattolici di rito bizantino, provenienti dai paesi orientali.La CEI non è intenzionata ad accoglierli, sia che vengano con lafamiglia sia che vengano da soli. Attualmente sono stati accoltisolo sacerdoti celibi, per un totale di circa mille preti.d) È stato approvato un documento sui matrimoni tra Cattolici e Battisti.e) Quest’anno ricorre il ventennale del Sistema Otto-per-mille. LaCEI sta preparando una lettera dei Vescovi al Popolo di Dio che


è in Italia. Quest’anno si registra un lieve aumento delle firme infavore della Chiesa Cattolica (+ 2%), ma il clero – specie quellopiù giovane – sembra ancora poco sensibile. Bisogna ri-motivareil clero, sia a livello diocesano che a livello regionale, per raggiungerealtre persone, soprattutto quei pensionati che non sono tenutia presentare la dichiarazione dei redditi, per indurli a firmare perla Chiesa Cattolica.f) Osservatori Giuridici Regionali. Poiché stanno crescendo le competenzedelle Regioni, gli Osservatori giuridici devono essere ancorpiù attivi. Dopo la chiusura degli Istituti per minori, in Pugliasono in sofferenza le Scuole materne e le Case di riposo. Bisogneràincoraggiare il Dott. Antonio Rubino, responsabile dell’Osservatoriogiuridico della nostra Regione, ad attivarsi maggiormente.A noi Vescovi in questo momento interessano particolarmente lequestioni attinenti i Beni culturali (con attenzione ai fondi europeiche verranno distribuiti) e la sanità. A questo proposito, Mons.Ruppi informa che l’Assessore regionale alla salute si è detto dispostoa concedere il livello di ‘eccellenza’ agli Ospedali di SanGiovanni Rotondo, di Acquaviva delle Fonti e di Tricase. Vistal’attualità dell’argomento ‘sanità’, Mons. Betori ha intenzione diinserire tra i temi del prossimo Consiglio Permanente CEI anchequello relativo agli Ospedali cattolici.g) A venti anni dal documento “Sviluppo nella solidarietà. Chiesaitaliana e Mezzogiorno” (18 ottobre 1989), la CEI ha intenzione difare una nuova riflessione al riguardo mediante il coinvolgimentodei Vescovi dell’Italia meridionale, in stretto dialogo con le Facoltàteologiche locali.h) La prossima Assemblea CEI di maggio sarà dedicata ai giovani,per un rilancio della pastorale giovanile, anche con taglio vocazionale.i) Sono stati definiti i nuovi parametri per l’edilizia di culto, già inviatia tutte le diocesi.l) <strong>Anno</strong> Paolino: si prevede un documento del S. Padre. Oltre alleiniziative che si terranno a Roma, ogni Vescovo è invitato a celebrareopportunamente la ricorrenza nella propria diocesi.69


702. Istituto Pastorale PuglieseMons. Fragnelli, Presidente dell’Istituto Pastorale Pugliese (IPP),presenta alcune proposte dell’IPP per l’anno in corso:a) Itinerario Biennale di Formazione per operatori pastorali. Per questoprimo anno il corso si terrà a Campitello Matese dal 17 al 27luglio prossimo. Ogni diocesi può inviare fino a quattro persone(due per l’ufficio catechistico e due per la pastorale giovanile);b) in preparazione al Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, l’IPPpropone per venerdì 18 aprile, in contemporanea nelle quattro sedimetropolitane, una giornata di studio per il clero pugliese sulla SacraScrittura. Questi i temi proposti: storicità dei vangeli, vangelicanonici e apocrifi, rivelazione, sacra scrittura e tradizione, metodidi ermeneutica ecc.;c) festa regionale della Bibbia. A gennaio 2009 si farebbe un’interagiornata dedicata alla Bibbia, con manifestazioni di festa e riflessionedi alto livello (AlleGato 1).Mons. Papa invita a non prendere come riferimento solo la Dei Verbum,ma anche i lineamenta del Sinodo, allargando la tematica e inserendoper esempio il rapporto tra Bibbia e formazione spirituale del presbitero,tra Bibbia e vita pastorale della Chiesa.Mons. Tamburrino informa che l’arcidiocesi di Foggia è già impegnataa riflettere quest’anno sulla Parola di Dio. Egli ha pubblicato unaLettera pastorale su questo tema e c’è già un programma di incontri.Mons. Martella fa presente che nella diocesi di Molfetta è previstaanche quest’anno la celebrazione della Settimana biblica.Anche Mons. Castoro ricorda che la diocesi di Oria è impegnataquest’anno a riflettere sulla Parola di Dio.Dopo ampia discussione, si decide di accogliere la prima iniziativadell’IPP (Itinerario Biennale di Formazione per operatori pastorali)mentre per la seconda e la terza si chiede un più approfondito studio,tenuto conto di quanto le singole diocesi hanno già programmato sultema della Parola di Dio. Anche il Seminario Regionale di Molfetta, chequest’anno celebra il suo primo centenario, prevede iniziative simili.


713. Seminario Regionale di MolfettaMons. Antonio Ladisa, Rettore del Seminario regionale, tiene un’ampiarelazione articolata in sei punti: 1) la Comunità del Seminario(quest’anno è composta di 229 alunni, compresi i giovani del Propedeutico);2) l’équipe educativa; 3) la traccia formativa annuale (quest’annol’attenzione è posta sulla frase di S. Paolo “guidati dallo Spirito”, Rom8, 14); 4) la “missione giovani” a Cerignola-Ascoli Satriano; 5) il Propedeutico;6) l’<strong>Anno</strong> Centenario del Seminario, con l’elenco delle iniziativein programma (AlleGato 2).Mons. Ruppi ringrazia per la relazione e per il lavoro che l’équipe delSeminario e del Propedeutico va svolgendo con generale soddisfazione.Mons. D’Ambrosio rileva l’opportunità di insistere ancor piùsull’ascesi e la disciplina interiore, come anche invita i superiori del Seminarioa vigilare più attentamente sull’uso di Internet da parte deglialunni. Quanto ai problemi logistici, essi sono reali. La comunità è moltocresciuta (tenuto conto anche del numeroso gruppo del Propedeutico)e gli spazi non sono sufficienti, nonostante siano state fatte diverse modificheinterne.Mons. Papa fa notare che dalla relazione del Rettore emerge una pocoattenta selezione dei giovani del Propedeutico nelle diocesi e invitai Vescovi ad un maggior senso di responsabilità al riguardo. Tra le iniziativedel Centenario, suggerisce una riflessione su: “Il presbitero e lafigura di S. Paolo”. A suo avviso, non è il caso di costruire nuove strutture.Egli è tuttavia convinto che il Propedeutico, se fosse in una sedeautonoma, avrebbe il vantaggio di un più sereno discernimento e di unaindipendenza psicologica.Mons. Calabro prende atto con amarezza che i seminaristi sonoun’immagine dei giovani di oggi, poco inclini allo studio.Mons. Padovano auspica un raccordo tra il Seminario regionale e iSeminari minori.Mons. Tamburrino invita a non trascurare il problema logistico che èreale ed esige una soluzione. I giovani vanno formati in spazi adeguati.Per il Centenario del Seminario, propone il tema: “Attualità del presbiteronella Chiesa di oggi e nel nostro territorio”.Mons. Cornacchia sottolinea l’importanza che deve avere, nella valutazionedei seminaristi, anche il giudizio dei parroci delle parrocchie


72dove i ragazzi si recano per la pastorale. Per il Centenario suggerisceun’iniziativa con gli ex alunni “fidei donum”. Per avere maggiori spazi,egli si chiede se non sia possibile utilizzare le mansarde. Per il Propedeuticoè bene non allontanarsi da Molfetta così da fruire della ricchezzadel Seminario Regionale quanto a personale e a proposte formative.Mons. Cacucci è dell’avviso di non costruire altri locali, ma di ristrutturare,se possibile, quelli già esistenti.Mons. De Grisantis si augura che il numero dei seminaristi cresca ulteriormenteo almeno che si mantenga costante ai livelli attuali. Ma ciò nonè sicuro, per cui è contrario a nuove strutture. Egli invita a utilizzare lasede di qualche Seminario minore di una delle diocesi vicine a Molfetta.Mons. Fragnelli auspica che una casa per il clero presente in regionevenga utilizzata per la formazione permanente dei sacerdoti.Mons. Negro ritiene vantaggioso che il Propedeutico stia in una sedenon lontana dal Seminario Regionale, ma completamente separata.In conclusione i Vescovi chiedono alla Commissione per il SeminarioRegionale di studiare le varie ipotesi di soluzione del problema logisticoe di presentare in una prossima assemblea il preventivo della eventualeristrutturazione dell’attuale sede.Si passa quindi a vedere se sia possibile nominare subito un Padrespirituale al Seminario regionale, per gli alunni del quinto anno.Mons. D’Ambrosio, Presidente della Commissione per il Seminarioregionale, fa presente che la morte di Don D’Apollonio è giunta quasiimprovvisa, per cui la Commissione non ha avuto tempo per compilareuna vera e propria rosa di candidati. Egli comunque presenta tre nominativisui quali apre la discussione. I primi due, però, sono dichiarati nondisponibili dai rispettivi Vescovi, mentre il terzo viene proposto comesoluzione ad tempus cioè fino al mese di giugno.Dopo aver esaminato altre possibilità ed avendo escluso la nominadi uno ad tempus, vista la disponibilità dei Padri spirituali esistenti aseguire, come di fatto stanno già facendo, gli alunni del quinto anno, iVescovi ritengono che sia bene continuare in questo modo fino a giugno.Nel frattempo la Commissione per il Seminario regionale cercherà diindividuare con l’aiuto del Rettore una vera terna di candidati possibilie, dopo aver avuto il benestare del rispettivo Vescovo, vorrà presentarlanella prossima riunione CEP così che il nuovo Padre spirituale possaessere nominato per il nuovo anno formativo.


73Martedì 29 gennaio <strong>2008</strong>4. Elezione della Presidenza CEPPrima di passare alla votazione, Mons. Ruppi ringrazia gli Ecc.miConfratelli per la collaborazione in questi anni di presidenza in cui laCEP ha potuto raggiungere traguardi importanti: l’erezione della FacoltàTeologica, il nuovo assetto degli Istituti di Scienze Religiose, l’avviodella riflessione del riconoscimento dei titoli accademici, il nuovo impulsodato al Seminario Regionale, i proficui rapporti con la Regione civile(l’Intesa sui Cappellani ospedalieri e sull’apertura prolungata delleChiese di interesse artistico; rimane da completare quella sui Beni culturali).Egli menziona anche il proficuo apporto dei Vescovi emeriti.Mons. Castoro, segretario, presenta il rendiconto economico dellaCEP. Il contributo di Euro 25.000,00, erogato dalla CEI nel 2007, è statoutilizzato per il lavoro delle varie Commissioni pastorali regionali, perl’organizzazione della “Visita ad limina” nel marzo dello scorso anno eper il Pellegrinaggio delle diocesi pugliesi ad Assisi nell’ottobre 2007.Egli poi legge gli articoli dello Statuto e del Regolamento CEP riguardantil’elezione della Presidenza e ricorda le modalità di votazione.Questi i risultati della votazione:Presidente: Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari Bitonto.Vice Presidente: Mons. Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo diFoggia-Bovino.Segretario: Mons. Michele Castoro, Vescovo di Oria.Nell’assumere la presidenza, Mons. Cacucci ringrazia Mons. Ruppi peril lavoro svolto e i Vescovi per la fiducia accordatagli ed auspica un impegnocollegiale per un cammino sempre più proficuo della Chiesa in Puglia.5. Rinnovo delle Commissioni PastoraliSi procede quindi a nominare i Vescovi incaricati delle varie Commissioni(AlleGato 3).Commissione per il Seminario Regionale di Molfetta: Presidente,Mons. Benigno Luigi Papa. Come membri della Commissione vengonoscelti:


74- per la Formazione spirituale e pastorale: Mons. Luigi Martella;- per la Formazione Culturale: Mons. Cosmo Francesco Ruppi;- per l’Amministrazione: Mons. Raffaele Calabro.Commissione per Dottrina della Fede, Annuncio e Catechesi:Mons. Francesco Pio Tamburino.Commissione per la Liturgia: Mons. Felice di Molfetta.Commissione per il Servizio della Carità e della Salute: Mons.Mario Paciello.Commissione per il Clero e la Vita Consacrata: Mons. DomenicoCornacchia.Commissione per il Laicato: Mons. Rocco Talucci.Commissione per la Famiglia e la Vita: Mons. Donato Negro.Commissione per la Pastorale Giovanile: Mons. Pietro Maria Fragnelli.Commissione per l’Evangelizzazione dei popoli e la Cooperazionefra le Chiese: Mons. Vito De Grisantis.Commissione per Ecumenismo e il Dialogo: Mons. Giovanni BattistaPichierri.Commissione per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università:Mons. Lucio Renna.Commissione per i Problemi Sociali e del Lavoro; Giustizia e Pace:Mons. Raffaele Calabro.Commissione per la Cultura e le Comunicazioni Sociali: Mons.Domenico Padovano.Commissione per le Migrazioni: Mons. Domenico Caliandro.Comitato Regionale Otto per Mille: Mons. Domenico D’Ambrosio.6. Facoltà Teologica PuglieseInterviene Mons. Salvatore Palese, Preside della Facoltà, accompagnatodal Vice-preside, Don Antonio Neri, dal Sig. Cosimo DamianoPappagallo Presidente del Consiglio di Amministrazione, da Don Carlodell’Osso, Direttore dell’Istituto Teologico “Regina Apuliae”, da P.Luigi Orlando, Direttore dell’Istituto Teologico “S. Fara”, da P. SantoPagnotta, Segretario generale; da P. Ferdinando Maggiore, Bibliotecario;da Don Vito Nicola Manchisi, Economo. È stato impossibilitato ad


intervenire P. Rosario Scognamiglio, Direttore dell’Istituto Teologico“S. Nicola”.Mons. Palese riferisce che, dopo un biennio di sperimentazione e diassestamento, la Facoltà è ormai a pieno regime. Lo Statuto è stato approvatonel giugno 2005, il Regolamento nel gennaio 2007, gli Ordinamentinel settembre 2007. Di particolare importanza sono le tre Inteseche la Facoltà ha firmato con la Conferenza Episcopale Pugliese (perl’Istituto “Regina Apuliae”), con la Provincia dei Frati Minori Cappuccini(per l’Istituto “S. Fara”), con il Capitolo metropolitano di Bari, laFondazione S. Nicola e la Provincia dell’Ordine Domenicano (per l’Istituto“S. Nicola”). Egli dà lettura del quadro della situazione degli iscrittiagli Istituti Teologici della Facoltà e agli Istituti Superiori di ScienzeReligiose (ISSR) nell’<strong>Anno</strong> Accademico 2007-<strong>2008</strong> e le commenta.Presenta, inoltre, il quadro degli iscritti ai bienni di specializzazione eal dottorato. Questi i prossimi traguardi: la riorganizzazione degli insegnamentiintorno ad alcune cattedre; l’assunzione di un dipendentespecializzato per la biblioteca del Seminario Regionale, di cui si avvalel’Istituto “Regina Apuliae”; l’attuazione di quanto la Santa Sede ha richiestoper gli Istituti Superiori di Scienze Religiose (AlleGato 4).Attualmente, afferma Mons. Palese, i bibliotecari sono due a S. Nicolae uno a S. Fara. A Molfetta, invece, c’è solo qualche volontario e si chiedeuna persona che lavori per il patrimonio librario, così da passare da unagestione approssimativa ad una sistemazione più scientifica. È richiestaormai una schedatura elettronica e perciò è necessario assumere un bibliotecarioprofessionista. L’assunzione potrebbe essere fatta dalla Facoltà,con la copertura economica dei Vescovi, oppure direttamente dalla CEP.Mons. Cacucci ricorda che nelle convenzioni fatte con i tre Istituti ègià prevista la figura del bibliotecario.Mons. Tamburrino chiede se è previsto un sistema di comunicazionein rete fra le Biblioteche dei tre Istituti.P. Maggiore informa che S. Fara ha già 25.000 volumi in rete, mentreMolfetta e San Nicola hanno appena iniziato questo lavoro. Il Catalogodei periodici è già compilato. La Facoltà sta seguendo il progetto CEI eha in animo di collegarsi con il polo dei beni culturali del Ministero. Èstato chiesto un contributo CEI per collegare le tre biblioteche.Mons. Tamburrino chiede se è stata esplorata la possibilità di chiederecontributi alla Regione e alle Province.75


76P. Maggiore riferisce che la Regione direttamente non dà contributi,ma distribuisce i fondi europei quando arriveranno, mentre la CEI finanziasolo le biblioteche diocesane.Mons. Ruppi ricorda che la CEI dà un contributo fisso per gli archivi,le biblioteche e i musei diocesani. Forse bisogna sondare le Province.Non esclude che anche la CEI possa dare qualcosa per le bibliotechedella Facoltà. Non bisogna neppure trascurare la possibilità di avere finanziamentise ci si collega con le altre Università (Comitato dei Rettori).È importante che si entri in questo grande progetto. È opportuno chea Molfetta si assuma un bibliotecario e ciò spetta al proprietario dellabiblioteca, cioè ai Vescovi.Mons. Padovano chiede in quale percentuale sono presenti gli studentilaici.Mons. Palese risponde che il 10% degli studenti sono laici.Mons. Cacucci auspica un collegamento fra i tre Istituti della Facoltàe gli ISSR.Per Mons. Ruppi, il passaggio degli Istituti di Scienze Religiose dalprimo al secondo livello è stato ben illustrato dalla Santa Sede. C’è unatrattativa in corso tra la Santa Sede e il Governo italiano per il riconoscimentodei titoli accademici. Occorre mantenere alto il livello degli ISSR.Per Mons. D’Ambrosio, l’Ufficio regionale per la Scuola potrebbeoccuparsi della richiesta e dell’offerta degli Insegnanti di religione nellevarie diocesi della regione e informarne i Vescovi. In alcune diocesi, infatti,mancano insegnanti, in altre sono in esubero.Mons. Padovano auspica che i vari direttori degli ISSR facciano conoscereai rispettivi Vescovi il numero degli iscritti della propria diocesi.Mons. Ruppi si chiede se è il caso di continuare con le tre Riviste per itre Istituti Teologici della Facoltà e se continuare con la specializzazionein ‘Antropologia teologica’.Per Mons. Papa, la Facoltà ha futuro solo nel collegamento tra i treIstituti Teologici e con i sei ISSR. Questi devono aver un buon livello,per preparare insegnanti di religione sia ad un insegnamento qualificatosia ad un rapporto di pari dignità con gli altri docenti. Ciascuno dei seiISSR dovrebbe poter esprimere una rivista.Mons. Tamburrino auspica che la Facoltà possa avere una “analecta”in cui raccogliere le pubblicazioni di maggior prestigio prodotte dai docenti.


77Mons. Palese informa che questo processo è già presente nei tre IstitutiTeologici. L’Istituto ‘Regina Apuliae’ pubblica la “Rivista di ScienzeReligiose” e la collana dei suoi “Quaderni”; l’Istituto Ecumenico pubblicala rivista “Nicolaus” e la collana “Analecta Nicolaina”; l’Istituto‘S. Fara’ pubblica la rivista “Frontiere”. Occorre consentire una maggioredisponibilità dei docenti stabili: è qui l’avvenire della Facoltà.Mons. Cacucci ringrazia tutti del lavoro compiuto ed auspica i migliorisviluppi.Mercoledì 30 gennaio <strong>2008</strong>7. Forum delle Associazioni Familiari - PugliaLa Dott.ssa Lodovica Carli presenta le attività che il Forum va svolgendonella nostra regione: dibattito sulle politiche familiari sostenibili; interventoper inserire le associazioni familiari nel Registro delle Associazionidi Promozione Sociale; partecipazione alla Commissione salute-bioeticafamigliaa sostegno dei consultori familiari; petizioni per un fisco a misuradi famiglia (è in corso di stampa il materiale per ogni parrocchia); mobilitazioneper il Family Day; sensibilizzazione sui DICO ecc. Per i prossimimesi sono in programma in tutti i capoluoghi di provincia dei Convegnisull’emergenza educativa. La Dott.ssa Carli invita i Vescovi a sostenere ilprocesso di crescita del laicato cattolico e del principio di sussidiarietà.Mons. Papa esprime gratitudine per il lavoro del Forum e lamentanella nostra società una sempre più diffusa mentalità abortista e divorzista.È necessario prestare maggiore attenzione ai presupposti culturaliper fronteggiare questa emergenza. A suo parere la sussidiarietà non deveessere solo verticale, ma anche orizzontale mediante un più ampioascolto della base.Mons. Ruppi informa che l’editrice ‘Vivere In’ ha in corso di stampala pubblicazione della collana “Vita e futuro”, tascabili con argomentitrattati da esperti che potranno essere utili per la formazione di base nelleparrocchie e per creare quei presupposti culturali di cui ha parlato Mons.Papa. Egli invita inoltre a coinvolgere insieme alle parrocchie anche lealtre realtà cattoliche, come le comunità neo-catecumenali, i focolarini, icursillos, gli artigiani, i coltivatori diretti ecc.


78La Dott.ssa Carli ritiene importante mantenere la distinzione dei ruolitra i Vescovi e il Forum. Certe iniziative nelle scuole, per i giovani,per le famiglie, sono più efficaci se condotte dai laici. Ella nota che nelleassociazioni cattoliche è presente un eccesso di spiritualismo e di moralismo,mentre urge una più diffusa formazione culturale.Mons. Cacucci ringrazia per il lavoro svolto, soprattutto per gli interventipresso il Legislatore regionale ed esprime incoraggiamento a proseguirenel cammino intrapreso, assicurando il sostegno dei Vescovi.8. Varie ed eventualiMons. Talucci e Mons. De Grisantis presentano un programma dimassima della visita del S. Padre a Brindisi ed a S. Maria di Leuca il 14e 15 giugno prossimo. I Vescovi sono invitati fin d’ora a partecipare alledue Concelebrazioni eucaristiche e al pranzo.Mons. D’Ambrosio parla della riesumazione e ricognizione delle spogliedi San Pio da Pietrelcina. L’iniziativa è sorta ad opera della Provinciadei Frati Cappuccini, con l’autorizzazione della Congregazione delleCause dei Santi. Purtroppo, una volta pubblicata la notizia, è iniziato unattacco mediatico da parte di un personaggio, pare un avvocato, che siè proclamato presidente di un sedicente “Comitato per la difesa di PadrePio”. Nel mese di marzo inizia la riesumazione. Le spoglie sarannoesposte nella cripta da metà aprile fino al 23 settembre. Si prevede qualchesolenne celebrazione a cui saranno invitati i Vescovi pugliesi.Mons. Padovano propone, per il prossimo autunno un corso di Esercizispirituali itineranti in Siria, anche in considerazione dell’<strong>Anno</strong> Paolino.La data fissata è dal 9 al 17 ottobre <strong>2008</strong>. Chiede l’adesione deiVescovi e di alcuni sacerdoti, fino ad un numero di 50.Mons. Ruppi informa che il 25 gennaio scorso è stato presentato ilvolume “I Vescovi pugliesi al Concilio Vaticano II”. Il libro sta riscuotendoun grande interesse. Potrà essere oggetto di studi e di tesi di laurea.L’editrice ‘Vivere in’ si è detta disposta ad applicare uno sconto del 30%sul prezzo di copertina per le Curie diocesane che richiederanno almeno10 copie.Mons. Fragnelli presenta le attività del Servizio Regionale di PastoraleGiovanile (cf Allegato 1):


791) a S. Giovanni Rotondo sabato 5 aprile <strong>2008</strong> ci sarà un incontroregionale degli animatori di pastorale giovanile; sarà un ideale iniziodel pellegrinaggio verso Sydney;2) alla GMG di Sydney si sono prenotati solo 170 giovani pugliesi:un numero ancora troppo esiguo, per cui invita i Vescovi a favorirealtre adesioni;3) con riferimento al programma “A.P.U.L.I.A.” si è in attesa di concordareun tavolo tecnico con la Giunta regionale.Mons. Cacucci chiede il parere della CEP per introdurre la causa dibeatificazione e canonizzazione di Suor Teresa di Gesù (Teresa Gimma),fondatrice del Monastero delle Carmelitane Scalze in Bari. Mons. Ruppiinforma che fra giorni sarà pubblicato un nuovo documento (“SanctorumMater”) sulle norme che regolano l’avvio delle cause di beatificazione.In esso si farà riferimento ad un più rigoroso discernimento nelle diocesi.Dopo uno scambio di pareri circa l’opportunità o meno di introdurrenuove cause in Puglia, i Vescovi accordano il loro parere favorevole.Al termine dei lavori, i Vescovi approvano il Comunicato Stampa(alleGato 5) che viene consegnato alle varie agenzie di informazione.La sessione si chiude alle ore 12.00 con la recita dell’Angelus. Michele CastoroVescovo di Oria e Segretario CEP


80Verbaledella riunione ordinaria8 aprile <strong>2008</strong>Seminario RegionaleMolfettaLa Conferenza Episcopale Pugliese si è riunita in sessione ordinariamartedì 8 aprile <strong>2008</strong>, presso il Seminario Regionale di Molfetta.La riunione è iniziata alle ore 9.30, con la recita dell’Ora media, ed èstata presieduta da S.E. Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto, Presidente della CEP.Argomenti all’O.d.g.:1. Comunicazioni di Mons. Presidente.2. Seminario Teologico Regionale:a) nomina del nuovo Padre spirituale;b) sede del Propedeutico;c) proposta di assunzione di un Bibliotecario all’Istituto Teologi-co Pugliese.3. Bilancio del Pellegrinaggio delle diocesi pugliesi ad Assisi.4. Varie ed eventuali.Sono presenti gli Ecc.mi: Cacucci (presidente); Ruppi; Papa; Todisco;Franco; Talucci; Pichierri; Negro; Padovano; Calabro; Caliandro;De Grisantis; Di Molfetta; Fragnelli; Martella; Renna; Cornacchia; Castoro(segretario).Assenti giustificati gli Ecc.mi: Tamburrino (vice-presidente); D’Ambrosio;Paciello.1. Comunicazioni dell’Ecc.mo PresidenteNell’aprire i lavori, Mons. Cacucci ha voluto ricordare due anniversariepiscopali dei giorni scorsi: il XX di Mons. Talucci e il X di Mons.Tamburrino. Ai due presuli rivolge le felicitazioni e gli auguri della ConferenzaEpiscopale Pugliese.


81Mons. Presidente riferisce poi circa il Consiglio Permanente del 10-13 marzo scorso:a) La prolusione del Cardinale Bagnasco ha voluto sottolineare lapreoccupazione per il problema educativo oggi, come rilevatoanche dal Santo Padre in alcuni suoi recenti interventi. È proprioil tema dell’educazione che potrebbe essere al centro degliorientamenti pastorali del prossimo decennio della ChiesaItaliana. L’argomento della prossima Assemblea di maggio giàanticipa tale prospettiva, avendo scelto come tema la pastoralegiovanile.b) Mons. Di Molfetta, Presidente della Commissione Episcopale perla Liturgia, ha presentato la prima parte della Editio typica tertiadel Messale Romano. Il testo sarà inviato a tutti i Vescovi. A questopunto, Mons. Cacucci dà la parola a Mons. Di Molfetta chepresenta in breve i lavori svolti dalla Commissione.c) Mons. Montenegro ha tenuto una relazione su alcuni problemiemergenti nella sanità cattolica.d) Quanto all’Otto-per-mille, nel 2006 c’è stata una forte diminuzione.È importante non far dipendere l’impegno pastorale solodall’Otto-per-mille. Occorre prepararsi al futuro, contenendo ancheil contributo che dall’Otto-per-mille va all’Istituto Centraleper il Sostentamento del Clero.e) Il Cardinale Bertone, Segretario di Stato, ha inviato una lettera alPresidente della CEI, con preghiera di farla conoscere alle ConferenzeEpiscopali regionali, in cui chiede di segnalare il nome diqualche giovane sacerdote che possa essere tenuto presente per ilservizio diplomatico della Santa Sede. Mons. Cacucci ne dà letturaai Vescovi.f) Nella prossima Assemblea sarà presentata la bozza di lettera suiventi anni del “Sovvenire”.g) Mons. Rivella ha parlato dei Tribunali Ecclesiastici Regionali edei loro bilanci. Per il <strong>2008</strong>, si prevede un aumento di contributi alT.E.R. Pugliese.h) Mons. Miglio ha offerto qualche riflessione sulla XLV SettimanaSociale dei Cattolici e sul futuro delle Settimane Sociali, dato ilmutato contesto sociale e ecclesiale. È stata auspicata una sinergiatra i diversi eventi ecclesiali nazionali.


82i) Per poter preparare un Documento sul Mezzogiorno, c’è stato unincontro dei Vescovi del Sud con il Cardinale Sepe, Arcivescovodi Napoli. È stato proposto un Convegno di riflessione sul mezzogiornod’Italia, che darà un contributo effettivo alla preparazionedel documento. Il Convegno dovrebbe tenersi a Napoli nel prossimoautunno. È stato chiesto il nome di un referente della nostraregione. Tra i vari nomi presentati, i Vescovi pugliesi concordanosul prof. Francesco Sportelli.j) È stata approvata la data del XXV Congresso Eucaristico Nazio-nale di Ancona: 4-11- settembre 2011.k) È stata sollecitata la presentazione dei due nomi della nostra regioneper la Commissione Presbiterale Italiana. Mons. Cornacchia,delegato per la Commissione Presbiterale Regionale, si è impegnatoa trasmettere alla CEI i nomi dei due sacerdoti che sarannoscelti nella riunione CPR del 7 maggio prossimo.2. Seminario Regionale di Molfettaa) Nomina del Padre spirituale e di due Animatori.Mons. Papa, Presidente della Commissione per il Seminario Regionale,presenta due nomi per la nomina a Padre spirituale. La scelta cadesu Don Giovanni Intini, della diocesi di Conversano-Monopoli, parrocodella Chiesa Matrice di Noci. Mons. Padovano esprime apprezzamentoper questo suo sacerdote e, pur con il rammarico di dover privarsidella sua collaborazione (tra l’altro Don Intini è parroco a Noci da appenaun anno), si dice ben disposto a cederlo per questo importante servizioal Seminario Regionale. I Vescovi ringraziano e approvano questanomina.Mons. Papa presenta anche i nomi di due Animatori per il prossimoanno:- Don Lorenzo Cangiulli, della diocesi di Castellaneta; Mons. Fragnellisi esprime positivamente sul candidato, che va svolgendoun ottimo lavoro a Ginosa, e si dichiara disponibile a cederlo per larichiesta collaborazione nel Seminario Regionale.- Don Antonio Drazza, della diocesi di Nardò-Gallipoli; Mons.Caliandro evidenzia la sua bella testimonianza sacerdotale e si di-


83ce disponibile a prestarlo per il richiesto servizio nel SeminarioRegionale.I Vescovi ringraziano Mons. Fragnelli e Mons. Caliandro e approvanoqueste due nomine.b) <strong>Anno</strong> Propedeutico.Mons. Presidente introduce Mons. Antonio Ladisa, Rettore del SeminarioRegionale, il quale ringrazia i Vescovi per la nomina dei nuoviCollaboratori. Mons. Ladisa presenta poi una relazione di Don GianniCaliandro, responsabile dell’<strong>Anno</strong> Propedeutico (alleGato 1). La comunitàdel Propedeutico, in questi ultimi cinque anni, è stata compostain media da quaranta giovani, provenienti in gran parte dalle parrocchiee dai gruppi giovanili, soprattutto dall’Azione Cattolica. Questo numeroè andato ben al di là delle previsioni iniziali, quando nel 2002 si pensavaad una quindicina di ragazzi. Questo dato, mentre ci fa ringraziare ilSignore, sollecita una maggiore responsabilità educativa per proporrecammini più personalizzati, attenti alle dinamiche della persona e direttiad avviare una vita spirituale più solida. Questo richiede un allargamentodell’équipe educativa, impegnando almeno un altro Educatore. Anchel’aspetto logistico è chiamato in causa da questi numeri così alti. In questianni il seminario ha fatto molti sacrifici per accogliere la comunità delpropedeutico, rinunciando progressivamente a sempre maggiori spaziriservati in origine ai seminaristi. Quest’anno la struttura del SeminarioRegionale ospita in totale circa 225 giovani. È ormai urgente prenderealcune decisioni. Certamente bisognerà pensare ad un più attento discernimentonella prima fase dell’accompagnamento vocazionale così comesi svolge nelle singole diocesi.Mons. Papa ringrazia Mons. Ladisa e Don Caliandro per il preziosolavoro e fa presente la necessità di nominare, nella prossima riunioneCEP, un altro collaboratore che affianchi Don Caliandro. Quanto allasede del Propedeutico, la prima ipotesi è quella di ristrutturare il pianosuperiore del Seminario Minore della diocesi di Molfetta, attualmenteadibito a scuola. Per la ristrutturazione è stato già preparato un progettocon un preventivo di spesa di circa 800.000 Euro. La diocesi di Molfettanon è in grado di far fronte alla spesa. Si potrà attingere ai fondi CEI?E in quale misura? Certamente non è pensabile che le diocesi di Pugliapossano dare il loro contributo per il restauro di un edificio che è pro-


84prietà della diocesi di Molfetta. La seconda ipotesi è di costruire unanuova palazzina all’interno del Seminario Regionale. Il progetto non èancora pronto, ma si prevede una spesa di massima di circa 2.000.000 dieuro. Forse la CEI potrebbe dare il 70-75%, mentre il rimanente 30-25%sarebbe a carico delle diocesi di Puglia. Rimane comunque da verificarela disponibilità dei fondi CEI.Mons. Padovano: è preferibile costruire ex novo piuttosto che ristrutturare.L’elevato numero dei ragazzi del Propedeutico deve indurci aduna più accurata selezione, perché la crisi economica e la scarsa prospettivadi lavoro possono indurre alcuni giovani ad abbracciare la vitasacerdotale dove è assicurato sia il lavoro sia il sostentamento. È importanteconoscere questi ragazzi a fondo e in tempo.Mons. De Grisantis: non si accettino giovani che non abbiano fattoalmeno un anno di cammino propedeutico serio in diocesi.Mons. Papa: occorre fare attenzione ad un fenomeno che può verificarsie cioè che alcuni giovani, usciti dal seminario, dopo un periodo dilontananza dalla Chiesa riscoprano la fede e pensino subito a rientrare inseminario. Occorre illuminarli bene e far capire che la fede e la vocazionesono due percorsi distinti.Mons. Calabro rileva che, nella diocesi di Andria, i seminaristi cheprovengono dal Propedeutico non sono inferiori qualitativamente aquelli che provengono dal Seminario minore. Purtroppo conosciamo lasituazione sociale e psicologica dei giovani di oggi, che chiedono di viveree di lavorare in un ambiente sereno e autogratificante. Questo valeanche per i giovani preti. Quanto alla struttura, è dell’avviso che si possarealizzare un nuovo edificio.Mons. Fragnelli: i giovani del Propedeutico, provenendo da esperienzediversificate, necessitano di un accompagnamento personalizzato.Mons. Franco dà parere favorevole per la costruzione della nuovastruttura.Mons. Ruppi insiste sul discernimento da fare in diocesi. Quanto allacostruzione della nuova struttura egli teme che nei prossimi anni cisia una brusca diminuzione dei fondi CEI per l’edilizia di culto e per ilrestauro. Egli invita a valutare meglio l’andamento ascensionale dellevocazioni al propedeutico e a decidere di conseguenza.Mons. Renna condivide le perplessità di Mons. Ruppi su una nuovasede. Comunque invita la Commissione per il Seminario a valutare


tutto e a presentare proposte concrete alla CEP. Nel discernimento diuna vocazione, è importante la sinergia tra la parrocchia, la diocesi e ilseminario. In questi ultimi anni si parla molto del “sogno dei preti”; ècertamente importante che un prete lavori in serenità; ma c’è anche il“sogno di Dio” che deve realizzarsi in un prete e c’è l’attesa del Popolodi Dio nei confronti del prete.Mons. Todisco: il Propedeutico è nato quasi come un rimedio per farfronte alla situazione dei singoli candidati. Poi è migliorato grazie al lavorointelligente degli educatori. La tipologia dei giovani è singolare perla loro fede, la pratica religiosa, la cultura, gli studi specifici, la maturazionepastorale. Può bastare un solo anno propedeutico? Si richiede cheil Propedeutico assuma una identità sempre più definita, cosa che pianpiano sta avvenendo. Egli ribadisce l’importanza che ha nella pastoralevocazionale il seminario minore. La Puglia è forse l’unica regione in cuitutte le diocesi hanno conservato i seminari minori. Per i giovani chechiedono di entrare in seminario si abbia l’avvertenza di non mandareavanti persone che non abbiano le condizioni migliori.Mons. Negro: il Propedeutico così come è impostato è una conquistaper la nostra regione. Si può ora pensare ad un cammino un po’ più lungo,con una èquipe più completa, per poter seguire nel modo migliore lapersonalità dei singoli. È bene che nella prossima riunione di giugno laCEP faccia una riflessione più approfondita in questo senso.Mons. Martella parla della sua esperienza di Visitatore per i Seminarid’Italia. Il Propedeutico c’è ormai in tutti i seminari. In genere, si trattadi pochi candidati, laureati o persone già inserite nel mondo del lavoro.Nel nostro Seminario invece, grazie a Dio abbiamo un numero più elevato,ma la qualità e la provenienza pongono degli interrogativi. Forseun anno non basta, meglio parlare di cammino, di tempo, di percorsopropedeutico.Mons. Padovano si chiede se non sia il caso di pensare ad un numerochiuso, ad esempio 30 o 40 alunni. Naturalmente bisogna essere attenti afare entrare i migliori. La prima selezione dovrà avvenire nelle diocesi,ma con l’aiuto del Seminario Regionale. È opportuno che i superiori delSeminario Regionale siano a conoscenza dei giovani che stanno facendoil cammino in diocesi, per poter dare il loro parere nella valutazione.Mons. Cacucci: vista l’importanza dell’argomento, quello del Propedeuticopotrà essere trattato al primo punto dell’OdG nella riunione85


86di giugno. Un filtro all’ingresso di un ragazzo dovrà essere effettuatoda un animatore del Propedeutico, che avrà cura di tenere i rapporti conle singole diocesi. Nel frattempo riflettiamo sulla proposta di costruireuna nuova struttura. La spesa della ristrutturazione del Seminario minoredi Molfetta pone dei problemi (la CEI in via eccezionale potrebbe finanziarefino a 300.000 euro; i restanti 500.000 sarebbero a carico delladiocesi di Molfetta, che però non ha i fondi). Non ci rimane che pensaread una nuova struttura. La Commissione, con l’aiuto del rettore, dovràstudiare la possibilità di un effettivo finanziamento della CEI e fare unaprevisione di massima.c) Assunzione di un Bibliotecario all’Istituto Teologico Pugliese.Mons. Cacucci presenta la richiesta di Mons. Salvatore Palese di nominareun Addetto alla catalogazione dei libri per la Biblioteca del SeminarioRegionale di Molfetta (ITP). La sistemazione della Biblioteca delSeminario con il relativo personale è stata prevista dall’Intesa firmata il13 dicembre 2006, fra la Facoltà Teologica Pugliese ed i Vescovi dellaCEP, proprietari di detta Biblioteca. Mons. Palese presenta tre tipi dicontratto: 1) contratto part-time: durata annuale, con quattro ore di lavorogiornaliere, per cinque giorni settimanali (14.100 euro); 2) contrattoa tempo pieno (29.500 euro); 3) contratto a progetto regolato da accordofra le parti (12.000-14.000 euro). Mons. Palese auspica l’assunzione conil contratto a tempo pieno.I Vescovi si dicono dell’avviso di procedere per il primo anno colcontratto part-time, possibilmente scegliendo un religioso o una religiosaoppure un laico con diploma in biblioteconomia. Per il primo anno,part-time, l’onere potrà essere assunto dalla segreteria CEP, in seguitodal Seminario Regionale.3. Bilancio del Pellegrinaggio ad AssisiMons. Padovano comunica che le entrate ammontano a 82.957 euro,a cui sono da aggiungere 33.000 euro promessi da varie istituzionie non ancora erogati, per un totale di 115.957 euro. Le uscite sono state109.564. È previsto un attivo di circa 6.000 euro, da destinare a qualcheopera di carità.


87I Vescovi ringraziano Mons. Padovano e P. Giuseppe De Stefano,OFM Conv., coordinatore del Comitato organizzatore, per l’ottimo lavorosvolto e la buona riuscita del pellegrinaggio.4. Varie ed eventualia) Mons. Cacucci presenta la richiesta del prof. Filippo Boscia, vicepresidentenazionale per il sud dell’Associazione Medici CattoliciItaliani, il quale chiede che Mons. Ruppi venga nominato Assistenteregionale dell’Associazione. I Vescovi ben volentieri accolgono la richiestaed augurano a Mons. Ruppi buon lavoro.b) Mons. Talucci, delegato della Commissione per il Laicato, informache a fine aprile la Commissione si incontrerà per cominciare a studiarel’ipotesi di un Convegno regionale sul Laicato cattolico. Mons. Cacuccicomunica che nella prossima riunione di giugno questo tema potrebbeessere trattato come secondo punto all’OdG.c) Mons. Fragnelli presenta l’Annuario degli Oratori in Puglia e nedistribuisce copia ai Vescovi. Egli parla, inoltre, delle iniziative dell’IstitutoPastorale Pugliese: il “Corso Biennale per i responsabili diocesanidella formazione permanente del clero” ha avuto un buon successo. Sista studiando se procedere ad un percorso di secondo livello per chi hagià frequentato il biennio e se riproporre il corso del primo livello perle diocesi che non hanno potuto approfittare di questa prima edizione.Egli ricorda ai Vescovi l’appuntamento del “Percorso biennale estivoper operatori della catechesi e della pastorale giovanile”. La scadenzaper le iscrizioni rimane il 30 aprile.Mons. Fragnelli presenta inoltre un’iniziativa della Regione Pugliaper il mondo giovanile denominata “Principi attivi” (alleGato 2). Leadesioni per Sydney sono ormai 180. Il 2 giugno è previsto un incontrodei giovani che parteciperanno alla GMG.d) Mons. Cacucci presenta la richiesta dell’Assistente Unitario Regionaledell’Azione Cattolica Don Nicola Laricchia, il quale chiede cheDon Rocco Coppolella, della diocesi di Lucera-Troia, venga nominatoAssistente Regionale del Settore Giovani di A.C. Mons. Cornacchia sidice d’accordo. I Vescovi ringraziano e approvano.e) Mons. Padovano conferma che il pellegrinaggio in Siria è fissato


88per il 10-17 ottobre <strong>2008</strong>. Sono disponibili 50 posti per Vescovi e sacerdoti.f) Mons. Cacucci informa che i Presidenti del CISM e dell’USMIregionali chiedono di incontrare i Vescovi in una prossima assembleaCEP. Si è d’accordo di invitarli alla riunione CEP di giugno.g) Mons. Cacucci fa presente che il Dott. Antonio Rubino non è piùdisponibile a seguire l’attività della Regione per conto della CEP e presenta,come nuovo responsabile dell’Osservatorio Giuridico Regionale,l’Avv. Giuseppe Del Prete, residente a Bari, competente in materia.Egli avrà l’impegno di seguire l’attività legislativa della Regione e diinformarne i Vescovi. I Vescovi danno il loro assenso per la nomina “adexperimentum” dell’Avv. Del Prete.h) Mons. Cacucci informa che l’Università del Salento ha in progettouna mostra “Arte in Puglia dal medioevo al settecento”. L’Universitàchiede di poter esporre opere dei musei diocesani. È opportuno cheMons. Padovano e Don Coviello siano informati della disponibilitàdelle diocesi e che venga richiesta l’autorizzazione della Soprintendenza.i) Mons. Cacucci informa, inoltre, che sarà pubblicata la secondaedizione del “Vademecum per l’amministrazione della parrocchia”in seguito al Convegno nazionale CEI degli economi. Sarà un sussidioautorevole e curato, anche se non ufficiale. Nel prossimo mesedi maggio sarà in Puglia Don Interguglielmi, vicedirettore dell’UADdel Vicariato di Roma, per presentare il Vademecum agli economi diPuglia e di Basilicata. Si chiede il placet della CEP. I Vescovi autorizzano.l) Mons. Cacucci, infine, comunica che la CEP è invitata ad indicare inomi di due Vescovi che possano essere tenuti presenti per la elezione aPresidente della Commissione Episcopale delle Comunicazioni Socialie a Presidente della Commissione della Carità e della Salute. Vengonodesignati: per le Comunicazioni Sociali Mons. Fragnelli e per la CaritàMons. Paciello.Vengono comunicate le date di due eventi ai quali i Vescovi di Pugliasono invitati a partecipare:- il 24 aprile <strong>2008</strong>, alle ore 11.00, concelebrazione eucaristica a S.Giovanni Rotondo per la esposizione delle spoglie di S. Pio daPietrelcina;


89- l’11 novembre <strong>2008</strong>, solenne apertura del Centenario del SeminarioRegionale di Molfetta con la partecipazione del Prefetto dellaCongregazione per l’Educazione Cattolica.A tutti i Vescovi vengono consegnati l’annuario e il bilancio dellaFacoltà Teologica Pugliese.Alle ore 13.00 la riunione termina con la recita del Regina Coeli. Michele CastoroSegretario


90Verbaledella riunione ordinaria3 giugno <strong>2008</strong>Seminario DiocesanoConversanoLa Conferenza Episcopale Pugliese si è riunita in sessione ordinariamartedì 3 giugno <strong>2008</strong> a Conversano (BA), presso il Seminario Diocesano.La riunione è iniziata alle ore 9.30, con la recita dell’Ora media, ed èstata presieduta da S.E. Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto, Presidente della CEP.Argomenti all’O.d.g.:1. <strong>Anno</strong> propedeutico al Seminario Regionale di Molfetta:a) eventuale nomina di un Collaboratore;b) studio di una nuova sede.2. Ipotesi di Convegno regionale sul Laicato (Relatore: S.E. Mons.Rocco Talucci).3. Osservatorio Giuridico regionale: intervento dell’Avv. Del Pretesu “La riforma delle IPAB nella Regione Puglia”.4. Incontro con i Presidenti regionali CISM e USMI.5. Varie ed eventuali.Sono presenti gli Ecc.mi: Cacucci (presidente); Tamburrino (vicepresidente);Ruppi; Papa; Todisco; Franco; Talucci; Pichierri; Negro;D’Ambrosio; Padovano; Calabro; Caliandro; De Grisantis; Di Molfetta;Martella; Fragnelli; Renna; Cornacchia; Castoro (segretario).Assente giustificato l’Ecc.mo Paciello.1. <strong>Anno</strong> Propedeutico al Seminario Regionale di MolfettaMons. Presidente nel dare il suo saluto di benvenuto agli Ecc.mi Confratelli,introduce Mons. Antonio Ladisa, rettore del Seminario di Molfetta,e Don Gianni Caliandro, responsabile dell’<strong>Anno</strong> Propedeutico.


Don Caliandro tiene una relazione sul progetto formativo dell’<strong>Anno</strong>Propedeutico ispirandosi ad un significativo brano di S. Pacomio (alle-G at o 1). Si sofferma poi sulla situazione concreta: il numero crescente deigiovani che chiedono di entrare in seminario, la loro diversa provenienzae quindi la necessità di un accompagnamento personalizzato. Questo ilmotivo per cui egli aveva chiesto l’aiuto di un altro collaboratore.Mons. Papa, presidente della Commissione Episcopale per il Seminario,riferisce che la Commissione, dopo aver tutto considerato, si è dettadell’avviso di soprassedere per ora a tale richiesta, a motivo della delicatezzadel discernimento vocazionale che deve avvenire in un dialogopersonale tra ciascun ragazzo e il responsabile della comunità, senza altrefigure intermedie che potrebbero complicare e rendere più confuso il quadroglobale. Piuttosto, i Vescovi della Commissione auspicano una piùaccurata selezione dei giovani aspiranti. Tale selezione potrebbe avveniremediante un contatto periodico che il responsabile del Propedeutico e ildirettore spirituale dovrebbero avere con i giovani nelle singole diocesi.Mons. Cacucci: ringrazia per la relazione e per il lavoro che Don Caliandrosvolge in sintonia con il rettore del seminario.Mons. Renna: se i candidati sono come gli altri giovani, occorre rivolgerea ciascuno di loro un’attenzione particolare e personalizzata.Mons. De Grisantis: è importante la fase diocesana del camminopropedeutico. I responsabili diocesani del cammino propedeutico sianocoordinati e aiutati con delle linee comuni da parte dei responsabili delPropedeutico al Seminario di Molfetta.Mons. Ruppi: più di un terzo dei giovani che entra al Propedeuticonon ha fatto un serio discernimento diocesano. Ciò appesantisce il lavoroegregio di Don Caliandro. È indispensabile che i responsabili regionalidel Propedeutico abbiano periodici contatti con i giovani candidatinelle loro diocesi per favorire il discernimento.Don Caliandro si dice disposto a seguire i ragazzi anche nel camminoche fanno nelle singole diocesi e fa presente che, per avere dellelinee comuni, ogni anno il seminario di Molfetta organizza un percorsoformativo per gli educatori dei seminari minori, i quali sono quasi tuttiresponsabili del cammino propedeutico nelle proprie diocesi.Mons. Tamburrino ringrazia per questo servizio che si rende alle diocesie racconta quello che è avvenuto nella sua diocesi. Due giovani ditendenza ‘lefevriana’, sostenuti da un prete ultra-conservatore di Fog-91


92gia, sono stati inviati al propedeutico senza essere stati sufficientementevagliati in diocesi. Essi non si sono affatto integrati e, per i loro stranicomportamenti, hanno dovuto lasciare.Mons. Cornacchia ringrazia per l’ottimo lavoro che si svolge al Seminarioregionale. Ritiene che la rete debba essere più stretta, portandoal propedeutico solo giovani con segni evidenti di vocazione. Per farequesto una piccola diocesi può non avere gli strumenti necessari. Èimportante un cammino a livello interdiocesano o metropolitano, conl’aiuto dei Superiori del seminario di Molfetta.Mons. Negro ringrazia Don Caliandro e Mons. Ladisa e fa presentequanto segue: 1) occorre stabilire linee comuni con obiettivi comuni perun primo discernimento nelle diocesi; 2) ci si deve interrogare sull’<strong>Anno</strong>propedeutico: che carattere deve avere? Meglio parlare di ‘tempo’propedeutico che di ‘anno’ propedeutico. 3) ci si deve interrogare anchesul Biennio filosofico in seminario, che è chiamato ‘Biennio di discernimento’,ma quale finalità ha?Mons. Cacucci: il discernimento non può essere ridotto al Biennioperché si correrebbe il rischio di non farlo accuratamente. L’<strong>Anno</strong> Propedeuticodeve essere già di discernimento. Noi Vescovi dobbiamo esserepiù rigidi nella selezione. Non possiamo permetterci leggerezze chepoi si pagano. Chi entra in teologia deve sapere che entra nella fase “definitiva”della formazione al sacerdozio.Mons. Papa esprime gioia e gratitudine per la relazione di Don Caliandro.Come Presidente della Commissione per il Seminario e comeArcivescovo di Taranto si dice molto soddisfatto della competenza diDon Caliandro e di Mons. Ladisa. Fa due osservazioni: 1) il presbiterodeve essere un uomo di fede e deve avere grande amore nei confronti delprossimo (cf. Lettera agli Ebrei). Il prete non può ridursi ad essere solol’“uomo del culto”. Questa concezione vetero-testamentaria è stata superatada Gesù. 2) Questo ci porta ad avere grande attenzione alle qualitàumane come base della vita di fede di un prete. Purtroppo oggi nei giovanisi riscontra molta informazione, ma poca formazione e poca umanità.Dobbiamo essere più severi nel discernimento. La figura di CristoSommo Sacerdote deve essere il modello a cui guardare.Mons. Di Molfetta ringrazia per la citazione di San Pacomio. Occorreessere rigorosi nell’educare i giovani ad un sano senso della liturgia chenon è da confondere con certe forme degeneranti.


Mons. Martella si associa ai ringraziamenti. Se si vuole mettere manoa rivedere il progetto formativo del seminario (dal titolo “Ad immaginedi Cristo buon pastore”) si tenga conto delle riflessioni emerse sulPropedeutico. Nella fase diocesana occorrono criteri oggettivi e comuni.Se si registra un abbassamento del livello culturale fra i giovani, perchénon coinvolgere i docenti della Facoltà?Mons. Todisco esprime apprezzamento per il lavoro svolto al seminarionel Propedeutico. Constata che il Propedeutico chiama in causa variequestioni: lo status dei nostri sacerdoti (come interpretano il ministerosacerdotale i preti giovani di oggi?); il discernimento deve essere quasiconcluso quando uno entra nel Seminario regionale, anche per chi vienedal Seminario minore; è importante dare una identità al tempo propedeuticoin diocesi. Perché non staccare anche logisticamente l’<strong>Anno</strong>Propedeutico dal Seminario regionale, dandogli una relativa autonomiae intervenendo sulle lacune culturali dei ragazzi? Si unisce all’auspicioche il Seminario regionale abbia un aggancio con le diocesi, sostenendoil rafforzamento culturale e psicologico dei giovani.Mons. Padovano: se ognuno è figlio del suo tempo, i giovani di oggihanno bisogno di anticorpi e di essere de-condizionati. Il cammino propedeuticoin diocesi deve essere vissuto sotto la supervisione di Molfetta.Non può entrare nell’<strong>Anno</strong> Propedeutico chi non è conosciuto dai superioridi Molfetta. Occorre inoltre dare criteri univoci per una selezionepiù accurata.Don Caliandro: i docenti della Facoltà sono già coinvolti con lezionie contatti personali con i ragazzi del Propedeutico. Si cercherà di fare dipiù. Purtroppo sono rari i ragazzi che si mettono in discussione; moltivivono decentrati e non si lasciano toccare dagli ‘imput’ formativi. Condividela proposta di coordinare il cammino propedeutico nelle diocesida parte del seminario regionale e vede opportuna una certa distanza frala comunità del propedeutico e la comunità del seminario regionale.Mons. Cacucci: a questo punto non occorre aggiungere altre personeall’équipe formativa del propedeutico, ma è importante vigilare sul discernimentonelle diocesi.Negro: attualmente com’è formata l’équipe formativa del Propedeutico?Mons. Ladisa: l’équipe formativa del Propedeutico è attualmente formatada Don Gianni Caliandro, responsabile, Don Francesco De Lucia,93


94padre spirituale, con la consulenza di una psicologa e di Don AngeloSabatelli. Egli rileva una carenza dell’aspetto umano nei giovani. Alcunipensano che basti un po’ di preghiera e di studio per arrivare al sacerdozio.Ma come si relazionano con gli altri? Dimostrano una passionepastorale? Bisogna essere attenti ad una certa ambiguità sotterranea erichiedere sempre molta sincerità. Egli rileva che i rapporti dei Superioricon gli ambienti di origine (parrocchia, famiglia, ecc.) stanno aiutandoa capire meglio i ragazzi. Egli è inoltre dell’avviso di non prolungare ildiscernimento ‘sine die’. Dopo il Biennio filosofico la scelta dovrebbeessere già fatta. Quanto alla sistemazione logistica, egli ha potuto accertareche non è possibile avere un contributo dalla CEI per la realizzazionedi nuove strutture. Per il prossimo anno al Propedeutico entrerannotrentatre giovani, un numero che può essere considerato chiuso e gli spazisono sufficienti; piuttosto è il numero dei seminaristi che aumenta.Quest’anno si prevedono, al primo anno, trenta dal Propedeutico e venticinquedai Seminari minori. Su cinquantacinque che entrano, ne partonotrenta che terminano il quinto anno. Con degli aggiustamenti internialle strutture esistenti, si potrebbero recuperare trentuno nuovi posti. Laspesa prevista per questa ristrutturazione è di 170-180 mila Euro.Mons. Cacucci accoglie la proposta di Mons. Ladisa e nota che laspesa per la ristrutturazione del Seminario regionale può essere copertacon il contributo di 10 mila Euro per ogni diocesi. Pertanto, con un piùrigoroso discernimento nelle diocesi, da effettuarsi con la supervisionedei superiori del Seminario di Molfetta, non è necessario per il momentonominare un altro collaboratore al Propedeutico. Non è necessario neppurepensare ad una nuova struttura. È sufficiente effettuare una ristrutturazionedegli ambienti già esistenti nel Seminario regionale con unaspesa abbastanza moderata.Tutti i vescovi si dicono d’accordo su queste soluzioni.2. Ipotesi di Convegno Regionale sul LaicatoMons. Talucci presenta una breve sintesi di quanto è emerso nella CommissioneRegionale per il Laicato di cui egli è delegato (alleGato 2).Per organizzare un Convegno Regionale sul Laicato, occorre partiredai documenti del Concilio Vaticano II, dal Documento di Verona,


dalle Settimane Sociali, dal Documento dei Vescovi sui laici, per unaidentità comune di pensiero antropologico. È opportuno anche tenerepresente la Relazione di sintesi regionale presentata per il Convegno diVerona. La santità di alcuni laici pugliesi potrà fare da sfondo al Convegno.Il Convegno deve essere preparato con il coinvolgimento di tutte leaggregazioni laicali. Non deve essere solo una celebrazione, ma avereuna fase ‘pre’ e una fase ‘post’. Le attenzioni emerse nella Commissionesono state: la formazione dei laici come testimoni, l’attenzione allepersone lontane, la missione dei politici cristiani, l’identità del laico inquanto tale, il sostegno politico delle famiglie, la questione meridionalee il lavoro dei giovani, le esigenze sociali (lavoro e morti bianche), laecclesialità e socialità del laico in Puglia. Come temi utili si è pensatoalla cittadinanza o alla sfida educativa (testimonianza degli insegnanticristiani nelle scuole) o agli ambiti di Verona in chiave pugliese. Comerelatori si potrebbe chiamare alcuni docenti universitari pugliesi. Laquestione centrale rimane la presenza dei cristiani nella società e anchela questione del mediterraneo.Mons. Cacucci ringrazia per questa prima ipotesi di Convegno. Poichégli altri due Convegni regionali sono stati affidati all’Istituto PastoralePugliese, egli pensa che si possa affidare anche questo all’IPP.Naturalmente sul piano operativo e dei contenuti l’IPP deve avere l’approvazionedella CEP.Mons. Negro: la Commissione per il Laicato ha espresso sensibilità eattenzione ad ampio raggio. C’è vastità di interessi e di ambiti. L’IPP èl’organo esecutivo della CEP, sostenuto dalla Commissione per il Laicato.È la CEP che deve dare l’indirizzo giusto.Mons. Ruppi: il Convegno è opportuno, ma ci vuole un tema unitarioscelto dalla Commissione in un gruppo di lavoro, che dovrà approntareuna scaletta di preparazione. Per stabilire la data del Convegno occorretener presenti le date di altri eventi (Settimane sociali, Congresso EucaristicoNazionale ecc.).Mons. Cacucci: la Commissione ha proposto un ventaglio di propostee problemi. L’IPP dovrà assumere con l’apporto della Commissione laresponsabilità della preparazione e della conduzione del Convegno. Laprossima riunione CEP potrebbe essere dedicata quasi esclusivamente aquesto argomento.95


963. Osservatorio Giuridico RegionaleMons. Cacucci introduce l’Avv. Giuseppe Del Prete il quale riferiscesulla riforma delle IPAB nella Regione Puglia (alleGato 3), articolandoil suo intervento sulle forme di trasformazione delle IPAB (in “Aziendepubbliche di servizi alla persona” o in “Persone giuridiche di dirittoprivato”), sui requisiti (assai rigorosi) e sui tempi per la trasformazione(entro tre mesi dalla pubblicazione del Regolamento, cioè entro il 12maggio <strong>2008</strong>, già trascorso) e sui rilievi in ambito ecclesiastico (è statoomesso ogni riferimento all’origine religiosa delle IPAB) ecc.Mons. Tamburrino riferisce su un caso presentatosi nell’arcidiocesidi Foggia-Bovino che ha suscitato una protesta popolare. Si tratta delcaso del “conventino”. Dopo vari contatti avuti con rappresentanti dellaRegione Puglia, questi gli avrebbero assicurato l’apertura di un “Tavolodi collegamento” per le “povertà” della regione, a cui invitare anche unrappresentante della CEP.Mons. Ruppi: il Regolamento è strangolatorio. C’è un eccesso di potereche confligge con il DPR art. 25 (ispirazione cristiana). Anche ladata del 12 maggio è stata nefasta. Noi Vescovi non ne siamo stati informatio lo siamo stati solo a tempo scaduto. Molte IPAB sono statedecapitate senza che noi lo sapessimo. L’UNEBA, con la collaborazionedi alcuni giuristi cattolici, potrebbe far cadere il Regolamento o almenorichiamare l’attenzione per una verifica. Egli auspica che l’OsservatorioGiuridico Regionale segua attentamente ciò che sta avvenendo ancheper quanto riguarda i Consultori familiari di ispirazione cristiana.Mons. Cacucci propone un incontro tra l’Osservatorio Giuridico el’UNEBA con la presenza di Mons. Tamburrino per preparare una opposizionemotivata al Regolamento. Incarica Mons. Tamburrino, inoltre, nellasua autorevole veste di Vice-Presidente CEP, a partecipare anche al Tavolodi collegamento per le “povertà” che la Regione intende aprire. Per quantoriguarda i Consultori, la dott.ssa Lodovica Carli è impegnata a seguirnel’iter. Ne parleremo in seguito. Ora urge pensare al Regolamento IPAB.Avv. Del Prete: si può impugnare il Regolamento portando il casoconcreto di soppressione di una IPAB.Mons. Ruppi: l’UNEBA potrebbe verificare diocesi per diocesi se cisono le IPAB e come si configurano e impugnare il Regolamento pressoil TAR. C’è da tener presente una nota CEI (Comitato per gli Enti e i Be-


97ni Ecclesiastici) del 1 marzo 1999, che ha enunciato gli indirizzi per ladefinizione giuridica delle Confraternite.4. Incontro con i Presidenti CISM e USMIPadre Francesco Neri ofm cap. e Madre Amerilde Di Pietro, Presidentirispettivamente della CISM e dell’USMI Regionale, hanno presentatociascuno una relazione sull’organismo che presiedono (alleGati4 e 5). Essi auspicano che si mantenga una riunione annuale dellaCEP con l’USMI e la CISM e che venga costituita la Commissione mistaVescovi-Religiosi perché si avverte la necessità di un gruppo più operativoper affrontare e risolvere i problemi comuni.5. Varie ed eventualiServizio del Sovvenire. Mons. Ruppi prende la parola per riferire circaun’iniziativa chiesta dal “Servizio Nazionale del Sovvenire”. Si trattadi tenere, per i sacerdoti pugliesi ordinati negli ultimi dieci anni, unatre giorni per presentare il Documento del 1988 e la Lettera approvatanell’Assemblea CEI. Il corso è previsto nella “Pastor Bonus” di Lecce,convenzionata dall’ICSC, a metà novembre. Il soggiorno è gratuito trannele spese di viaggio. Le relazioni saranno tenute dai responsabili delSovvenire. Relazioni e spese di soggiorno saranno a carico del Sovvenire.In una giornata dei lavori saranno invitati anche il Vescovo delegato(Mons. D’Ambrosio) e i responsabili diocesani del Sovvenire. Chiede aiVescovi di incoraggiare l’iniziativa. I Vescovi approvano.Pastorale Giovanile. Mons. Fragnelli presenta il libretto “Un saltonell’estate” preparato dal Servizio Regionale di Pastorale Giovanile. Sitratta di un libretto di preghiera per ogni giorno dell’estate da utilizzareda parte dei giovani nei vari campi-scuola. Egli invita i Vescovi ad acquistarneun certo numero per ogni diocesi. Mons. Fragnelli riferiscesulla preparazione immediata alla GMG di Sydney e sul progetto APU-LIA 2009 (alleGato 6).Il Papa in Puglia. Mons. De Grisantis e Mons. Talucci informanosulla fase ultima di preparazione della visita del Papa a S. Maria di Leucae a Brindisi.


98Tribunale Ecclesiastico Regionale. Mons. Cacucci chiede la prorogadel Vicario Giudiziale del T.E.R. (Mons. Luca Murolo) fino alla prossimaAssemblea CEP del dicembre <strong>2008</strong>. I Vescovi approvano.Ordo Virginum. Vengono introdotte alcune rappresentanti dell’OrdoVirginum le quali informano i Vescovi sul Convegno Nazionale chequest’anno si svolgerà a S. Giovanni Rotondo dal 23 al 27 agosto <strong>2008</strong>.Esse presentano il programma del Convegno e chiedono ai Vescovi ilsostegno della preghiera per la buona riuscita del Convegno e l’impegnoa valorizzare questa vocazione specifica all’interno delle loro diocesi(alleGato 7).Commissione Presbiterale Regionale. Mons. Cornacchia informache nel mese di maggio si è tenuta la prima riunione della CommissionePresbiterale Regionale durante la quale sono stati eletti i tre rappresentantipresso la Commissione Presbiterale Nazionale (Mons. Antonio Ladisa,Don Gianni Caliandro, Don Angelo Sabatelli). Durante la riunionesi è scelto come tema dell’anno “La formazione permanente del clero”e si è auspicata la stesura di un Regolamento per la CPR. Mons. Cornacchiainforma inoltre che dal 16 al 18 novembre prossimo si terrà ilConvegno nazionale sul diaconato permanente.Calendario CEP. La prossima riunione CEP si terrà il 9 dicembre<strong>2008</strong> presso il Seminario Regionale di Molfetta. Per la tre giorni di inizioanno, è stata proposta la data del 3-5 febbraio 2009.La riunione si è conclusa alle ore 13.30 con la preghiera dell’Angelus. Michele CastoroSegretario


99Verbaledella riunione ordinaria9 dicembre <strong>2008</strong>Seminario RegionaleMolfettaLa Conferenza Episcopale Pugliese si è riunita in sessione ordinariamartedì 9 dicembre <strong>2008</strong> a Molfetta (BA), presso il Pontificio SeminarioRegionale.La riunione è iniziata alle ore 9.30, con la recita dell’Ora media, ed èstata presieduta da S.E. Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto, Presidente della CEP.Argomenti all’O.d.g.:1. Comunicazioni dell’Ecc.mo Presidente.2. Ipotesi di Convegno Regionale sul Laicato (S.E. Mons. Rocco Talucci).3. Convegno Nazionale sul Mezzogiorno d’Italia (febbraio 2009).4. Tribunale Ecclesiastico Regionale: nomina del Vicario Giudizialee dei Giudici.5. Varie ed eventuali.Sono presenti gli Ecc.mi: Cacucci (presidente); Tamburrino (vicepresidente);Ruppi; Papa; Todisco; Talucci; Pichierri; Negro; D’Ambrosio;Padovano; Calabro; Caliandro; Paciello; De Grisantis; Di Molfetta;Martella; Fragnelli; Cornacchia; Castoro (segretario).Assente giustificato l’Ecc.mo Renna.1. Comunicazioni dell’Ecc.mo PresidenteMons. Cacucci, nell’introdurre l’Ora Media, invita a pregare per ilPatriarca di Mosca Alesso II, deceduto nei giorni scorsi. Egli, poi, ricordandola buona riuscita del viaggio in Siria, sulle orme di San Paolo, che


100ha visto la partecipazione di nove Vescovi e trenta sacerdoti pugliesi,ringrazia Mons. Papa e Mons. Tamburino per aver guidato il pellegrinaggiocon la loro competenza spirituale e culturale.Mons. Cacucci fa altresì riferimento all’inaugurazione del Centenariodel Seminario Regionale di Molfetta l’11 novembre scorso e all’Udienzadal Santo Padre: due eventi intensamente vissuti dalla comunità delSeminario Regionale e dai Vescovi di Puglia.Mons. Presidente passa poi ad informare i Confratelli circa alcunequestioni trattate nel Consiglio Permanente della CEI dello scorso settembre:- la “sfida educativa” sarà oggetto del Piano Pastorale Nazionaleper il decennio 2010-2020;- nella prossima Assemblea della CEI, a maggio, sarà esaminata eapprovata la “Lettera ai cercatori di Dio”, preparata dalla CommissioneEpiscopale per la Dottrina della Fede;- in Consiglio Permanente è stata presentata la nota pastorale “Educareal bene comune”, approntata dalla Commissione Episcopaleper i Problemi Sociali. Anche questo documento sarà esaminato inAssemblea CEI;- si è discusso del trattamento economico dei docenti delle FacoltàTeologiche: è stato proposto che ogni diocesi assegni dei punti aggiuntiviai propri sacerdoti che insegnano nelle Facoltà e che ogniFacoltà contribuisca nella misura di 100 Euro mensili per ogni docente.Anche questa proposta sarà discussa nella prossima AssembleaCEI. Mons. Martella domanda come regolarsi per quei sacerdotiche insegnano anche nelle Università Pontificie e che quindipercepiscono un regolare stipendio dalla Santa Sede. Al riguardo,si chiederà un chiarimento alla CEI;- il Consiglio Permanente ha espresso il proprio parere sulla propostadi anticipare nella Celebrazione eucaristica il segno della pacecome avviene nel Rito Ambrosiano. Il segno di pace prima dellacomunione, infatti, genererebbe molta distrazione. Il ConsiglioPermanente è stato dell’avviso di lasciare le cose come stanno edha invitato la Commissione Episcopale per la Liturgia ad inviareuna esortazione perché il gesto sia più disciplinato e meglio compresonel suo giusto significato. Mons. Di Molfetta comunica chenel 2010 l’Assemblea CEI potrebbe trattare alcune questioni del


101Messale Romano, tra cui appunto il segno di pace, la traduzionedell’ite missa est e del pro multis e altri problemi aperti.Mons. Cacucci, infine, spiega il senso della sua intervista, nel settembrescorso, apparsa sulla Gazzetta del Mezzogiorno circa il “Piano SanitarioRegionale” e passa ad illustrare brevemente la nuova legge regionalesui Consultori. Anche i nostri Consultori cattolici potranno essereaccreditati presso le ASL, fino al 19 marzo 2009. È ovvio che l’iscrizionepresso le ASL non dovrebbe avere condizionamenti aggiuntivi, così comeavviene in Lombardia. Nell’Assemblea CEP di febbraio prossimo saràinvitata la Dott.ssa Lodovica Carli per aggiornare i Vescovi sulla materia.Intanto il 16-17 gennaio 2009 avrà luogo un Convegno, organizzato dallaFederazione Regionale Pugliese dei Consultori Familiari di ispirazionecristiana, dal titolo “Ripensare i Consultori familiari in Puglia”.Mons. Ruppi: i requisiti tecnico-amministrativi per l’accreditamentodel Consultori sembrano eccessivi. La legge regionale, infatti, chiedenumerose condizioni riguardanti i locali, gli ascensori, le scale esterne,l’accesso per portatori di handicap… Occorre adoperarsi per ottenereuna proroga della data.Mons. Padovano: dobbiano adoperarci perché avvenga l’accreditamento.È una buona opportunità. I soldi finora spesi per il personale, conl’accreditamento presso la ASL potranno essere utilizzati per migliorarele strutture.Mons. De Grisantis si dice d’accordo per l’accreditamento purchéi nostri Consultori cattolici non siano obbligati alla distribuzione della“pillola del giorno dopo”, alla certificazione per l’aborto ecc.Mons. Cacucci: in Lombardia non c’è stato questo pericolo, comunquedobbiamo vigilare.Dopo ulteriore discussione i Vescovi si dicono dell’avviso di chiedereuna proroga della data indicata del 19 marzo 2009, al fine di consentirel’adeguamento delle strutture dei nostri Consultori.2. Ipotesi circa il Convegno Regionale sul LaicatoMons. Talucci: nei giorni scorsi la Consulta Regionale del Laicatosi è riunita per discutere sull’argomento. È stata riscontrata una grande


102attesa. La Consulta ha formulato alcuni punti in vista del Convegno, riguardantii contenuti, l’organizzazione, le fasi celebrative, le attenzioni,i temi utili, il titolo, i relatori (Allegato 1). Il Convegno dovrà essereorganizzato dall’Istituto Pastorale Pugliese, ma la Consulta chiede di essereascoltata per lavorare insieme, non solo nella fase celebrativa, maanche nella preparazione del Convegno stesso.Segue un ampio dibattito fra i Vescovi. Prima di scegliere il tema delConvegno regionale sul laicato, si ritiene opportuno attendere la celebrazionedel Convegno nazionale sulle Chiese del Mezzogiorno d’Italia,che avrà luogo a Napoli il 12-13 febbraio 2009 e che potrebbe fornirequalche utile indicazione. Si è anche d’accordo che la prima fase consistanel fare un’analisi della situazione e nel definire gli obiettivi; infine siaffiderà l’organizzazione del Convegno all’Istituto Pastorale Pugliese.Mons. Cacucci: possiamo ritenere conclusa la fase della consultazionedelle aggregazioni laicali (fatta da mons. Talucci con la Consulta).Ora dobbiamo maturare noi Vescovi (nell’Assemblea CEP del 3-4-5febbraio) le decisioni sui tempi, gli obiettivi, il tema, le modalità attuative,per poi affidare tutto all’Istituto Pastorale Pugliese.Mons. Ruppi: non bisogna accavallare i temi sociali e politici conquelli pastorali. Dobbiamo camminare sul piano della formazione edel rispetto del laicato. Si tratta di fare una lettura in chiave Pugliesedell’Apostolicam actuositatem attraverso la Christisfideles laici. Occorreinsistere sull’identità e apostolicità del laicato. Non privilegiare solola ministerialità, ma la testimonianza nel mondo della politica, della cultura,del lavoro e della Chiesa.Si procede, pertanto, a costituire una Commissione ad hoc, formatada tre Vescovi ai quali è affidato il compito di presentare nell’assembleaCEP di febbraio proposte concrete. I tre Vescovi sono: Mons. Talucci(Delegato per i laici), Mons. Negro (Delegato per la famiglia) e Mons.Fragnelli (Delegato per i giovani e Presidente dell’Istituto Pastorale Pugliese).Mons. Padovano: inserire nella Commissione anche il rettore del Seminariodi Molfetta perché segua da vicino il discorso sul laicato chedeve essere una delle priorità nella formazione pastorale dei futuri presbiteri.Mons. Todisco: è una stupenda provocazione che i laici fanno a noiVescovi. È in gioco la nostra responsabilità di pastori della Chiesa.


103Mons. Casale ha inviato una piccola riflessione scritta, che viene lettae consegnata a Mons. Talucci (Allegato 2).3. Convegno Nazionale sul Mezzogiorno d’ItaliaMons. Cacucci informa che il Convegno si terrà a Napoli dal pomeriggiodel 12 febbraio alla mattina del 13 febbraio. Tutti i Vescovi delsud sono invitati. Nei prossimi giorni giungeranno ulteriori informazionidalla Segreteria del Convegno, con lo schema delle Relazioni, così checiascun Vescovo possa eventualmente far conoscere il proprio pensiero.Mons. Casale ha inviato una sua nota scritta, che viene letta e messaagli atti (cf Allegato 2).4. Tribunale Ecclesiastico RegionaleMons. Cacucci informa che il 31 dicembre prossimo scadono il VicarioGiudiziale e i Vicari Giudiziali aggiunti e molti Giudici. I Vescovidecidono quanto segue:- Mons. Luca Murolo è confermato Vicario Giudiziale in aliudquinquennium.- Mons. Antonio Caricato e Don Pasquale La Rocca vengono confermatiin aliud quinquennium come Vicari Giudiziali aggiunti.- Mons. Filippo Salvo è nominato ad quinquennium terzo VicarioGiudiziale aggiunto.- Don Giuseppe Pica e Don Nunzio Palmiotti vengono confermatiGiudici ad annum.- Don Antonio Neri, attualmente presso la Congregazione per ilClero e Don Michele Di Nunzio, attualmente presso la Congregazioneper la Dottrina della Fede, non potendo più svolgere il ruolodi Giudice al T.E.R. vengono ringraziati per il prezioso serviziocompiuto.- Don Antonio Magnocavallo, dimissionario per motivi di salute,viene ringraziato.- Vengono confermati ad quinquennium i seguenti Giudici: Mons.Giacomo Giampetruzzi, Don Pietro De Punzio, Dott. Anto-


104nio Lia, Don Gianfranco Aquino, Don Baldassarre Chiarelli,Mons. Mario Cota, Don Massimo Mancino, Mons. PasqualeMorelli, Don Antonio Sozzo, Mons. Angelo Altavilla, Mons.Nicola Di Leo, Don Agostino Divittorio, P. Lorenzo Lorussoo.p., Mons. Paolo Oliva, Mons. Vito Fusillo, Mons. GiuseppeMontanaro.- Viene confermato in aliud quinquennium Mons. Felice Posa comeDifensore del vincolo e Promotore di giustizia.- Vengono confermati in aliud quinquennium, come Patroni stabili,l’Avv. Concetta Farinato e l’Avv. Francesca Maria Lorusso.Qualora la CEI concedesse, nel Bilancio preventivo, la possibilitàdi un terzo Patrono stabile, i Vescovi nominano fin d’ora l’Avv.Patrizia Piccolo.5. Varie ed eventualiMons. Castoro informa che è già attivo l’Osservatorio Giuridico Regionale.L’Avv. Giuseppe del Prete ha approntato il primo numero delBollettino bimestrale, che viene distribuito a tutti i Vescovi. D’ora in poil’Avv. Del Prete avrebbe in animo di inviare a tutti i Vescovi via e-mailsolo l’indice del Bollettino, mentre l’intero testo potrebbe essere “scaricato”dal sito Internet che sarà attivato nel mese di gennaio. I Vescoviconcordano sulla proposta.Mons. Ruppi fa presente che non basta riportare nel Bollettino i testilegislativi della Regione Puglia. Occorre che l’Avv. Del Prete vi aggiungauna nota valutativa dopo aver consultato l’Osservatorio Giuridicodella CEI.Mons. Cacucci presenta la richiesta dell’ACOS (Associazione CattolicaOperatori Sanitari) di nominare l’Assistente Regionale di detta Associazione.I Vescovi si dicono d’accordo sulla nomina di Don AntonioPodo, dell’arcidiocesi di Lecce.Mons. Cacucci: la Confcooperative chiede la nomina dell’AssistenteRegionale per la Puglia. I Vescovi accolgono la proposta e nominanoDon Giuseppe Di Marzo dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto.Mons. Cacucci informa anche che l’UCID (Unione Cristiana ImprenditoriDirigenti) ha chiesto la costituzione di detta Associazione in


105Puglia. Poiché i gruppi diocesani sono ancora poco numerosi, i Vescovidecidono di rimandare la costituzione del gruppo pugliese.Mons. Cacucci informa di aver proceduto nei giorni scorsi a nominareil Vice Preside della Facoltà Teologica Pugliese nella persona di DonAngelo Panzetta, ottenendo il gradimento dei Vescovi. Sempre a curadella Facoltà Teologica Pugliese è in corso la pubblicazione della “Storiadelle Chiese di Puglia”. Mons. Cacucci inoltre presenta l’auspiciodi Mons. Salvatore Palese, Preside della Facoltà, che qualche sacerdotegiovane, per il futuro, si specializzi (fino al conseguimento del dottorato)in Sacra Liturgia ai fini dell’insegnamento sia nella Facoltà sia negliIstituti Superiori di Scienze Religiose.Mons. Cacucci infine concorda con i Vescovi gli argomenti all’Ordinedel Giorno della prossima Assemblea CEP del 3-4-5 febbraio 2009:3 febbraio: Comunicazioni del Presidente e Convegno sul Laicato.4 febbraio: mattina: Seminario Regionale e Facoltà Teologica;pomeriggio: incontro con la CISM regionale.5 febbraio: mattina: incontro con il Forum delle Famiglie. Varie edeventuali.Mons. D’Ambrosio comunica che la Visita del Santo Padre a SanGiovanni Rotondo avverrà domenica 21 giugno e invita tutti i Vescovi apartecipare alla S. Messa che avrà luogo alle ore 10.00.Mons. Cornacchia informa circa il Convegno Nazionale sul DiaconatoPermanente, tenutosi a Roma nel mese di novembre scorso. Presentapoi la bozza di Statuto della Commissione Presbiterale Regionale(Allegato 3).Mons. Ladisa, Rettore del Seminario Regionale, interviene al terminedella riunione per informare i Vescovi che lo Statuto del SeminarioRegionale, già approvato dalla CEP, ha ottenuto la recognitio della SantaSede, dopo qualche lieve integrazione.La riunione si è conclusa alle ore 13.30 con la preghiera dell’Angelus. Michele CastoroSegretario


TribunaleEcclesiasticoRegionalePugliese


109Relazionedell’attività del Tribunale nell’anno 2007agli Eccellentissimi Vescovidella Regione Puglia28 gennaio <strong>2008</strong>Eccellenza Reverendissima,come d’intesa con S.E. Mons. Castoro, Vescovo Segretario della ConferenzaEpiscopale Regionale, Le invio la Relazione sulla attività delnostro Tribunale Regionale nell’anno 2007.Dalla lettura di essa e dall’esame dei dati che vengono riferiti potràrendersi conto della situazione della amministrazione della giustizia perquanto riguarda le dichiarazioni di nullità di matrimonio nella nostraregione in generale e nelle singole diocesi.1. LE CAUSE (cfr. Allegato n. 2)A) Nel 2007 sono stati introdotti 224 nuovi libelli (40 in meno del2006);sono state concluse con decisione 245 cause (4 in più del 2006);ne sono state archiviate 34;al 31 Dicembre 2007 risultano pendenti 688 cause (al 31 Dicembre2006 risultavano pendenti 743 cause).Delle cause concluse con decisione174 si sono concluse affermativamente, cioè con la dichiarazione dinullità del matrimonio71 si sono concluse negativamente, cioè con il riconoscimento dellavalidità del matrimonioB) Le motivazioni principali:Matrimoni dichiarati nulli:• 73 per esclusione della indissolubilità;• 47 per mancanza di uso di ragione, difetto di discrezione digiudizio e per incapacità ad assumere gli obblighi coniugali(iuxta can. 1095, n. 1, n. 2 e n. 3);


110• 41 per esclusione della prole;• 36 per simulazione totale del consenso;• 10 per timore;• 9 per esclusione della fedeltà;• 4 per errore di qualità (iuxta can. 1097 § 2);• 3 per condizione;• 3 per dolo;• 2 per impotenza;• 2 per esclusione del bonum coniugum.C) Durata della convivenza dopo la celebrazione: dai 224 libellipresentati nel 2007 risulta che 174 unioni matrimoniali sono durate tra20 giorni e 7 anni (cfr. Allegato n. 5).* * *È da notare che quest’anno sono stati introdotti 40 libelli in meno inconfronto al numero dei libelli introdotti nel 2007. se questo dato dovesseessere confermato negli anni successivi potrebbe essere interpretatocome segno di una maggior prudenza a non proporre cause temerarie o,probabilmente, come conseguenza di una maggiore attenzione che nellenostre diocesi si sta ponendo nella preparazione dei nubendi al matrimonio.* * *Esaminando le motivazioni principali per cui sono state riconosciutele nullità, sono ancora impressionanti due dati: quello delle simulazionie quello delle incapacità.* Considerando che 73 sono stati i casi di esclusione della indissolubilità,41 di esclusione della prole, 36 di simulazione totale del consenso,9 di esclusione della fedeltà e 2 di esclusione del bonum coniugum,risulta che in 161 c’è stata la simulazione totale o parziale del consenso.Evidentemente quei nubendi si sono accostati alle nozze sacramentaliescludendo lo stesso matrimonio o alcune delle proprietà essenziali, epertanto senza l’impegno della perpetuità del vincolo, del dono di sé esenza la volontà di “formare una famiglia”.


111* In crescita risultano le nullità (47 casi) per incapacità dovuta a gravedifetto di discrezione di giudizio, o al fatto di non essere in grado diassumere gli obblighi essenziali del matrimonio per cause di natura psichicao, come in un caso (ma chi diede il nulla osta per il matrimonio?)per mancanza dell’uso di ragione.I casi di simulazione sono attribuibili alla mancanza di profonde convinzionidi fede e alla cultura del disimpegno che i nostri giovani respirano;i casi di incapacità rivelano lo stato di immaturità e di fragilità psicologicacon cui essi si accostano ad un passo tanto impegnativo quale èil matrimonio.Questa situazione dovrebbe far riflettere e sollecita tutti coloro chesono impegnati nel settore della pastorale vocazionale, giovanile e familiare(sia sacerdoti che laici) ad aiutare i nubendi a fare discernimento,chiarendo loro il “vangelo del matrimonio” e testimoniando la gioia deldono di sé nella comunione di tutta la vita.L’attenzione che i progetti e i programmi pastorali delle nostre diocesistanno ponendo con la valida collaborazione dei Consultori familiaridi ispirazione cristiana fa ben sperare.* * *Mi permetto sottoporre alla Vostra considerazione, affidandole al Vostrocuore, due note che si vanno evidenziando in maniera crescente, giàda qualche anno.1) Si tratta di diversi insegnanti di Religione che dovrebbero essereeducatori e testimoni di fede per i giovani, i quali, con un matrimoniofallito alle spalle, ricorrono al nostro Tribunale per chiedere la nullità.Ciò che fa meraviglia è che o sono stati superficiali nella scelta del partnero sono stati essi stessi ad escludere l’indissolubilità, o la fedeltà o laprole!2) Se una delle parti è stata causa della nullità per dolo o per simulazione,il Tribunale, considerate tutte le circostanze del caso, appone ildivieto di contrarre un nuovo matrimonio senza la previa consultazionedell’Ordinano del luogo in cui il nuovo matrimonio deve essere celebrato(cfr. Istr. “Dignitas Connubii” art. 251 § 2).Si sono dati più casi in cui a persone alle quali il Tribunale aveva postoil divieto di passare a nuove nozze sacramentali, con molta facilità


112sia stato rimosso il divieto di risposarsi e, dopo qualche anno, avendo“imparato” come si può fare un matrimonio nullo, sono tornati in Tribunaleper introdurre una nuova causa di nullità. Mi permetto suggerireche il divieto sia rimosso da parte dell’Ordinario dopo che l’interessatoha dimostrato un vero cambiamento di mentalità e, con serietà (e noncon una semplice firma), pronunci un giuramento di impegno di accettareil matrimonio sacramento senza riserve sugli elementi e sulle proprietàessenziali del sacramento del matrimonio.2. L’ATTIVITÀ DEI GIUDICI (cfr. Allegato n. 1)Nell’anno 2007 sono state decise 245 cause e tutto ciò con il generosoimpegno dei giudici e degli uditori. Purtroppo nel corso dell’anno ilTribunale non ha potuto contare sulla piena collaborazione dei giudicidon Michele Di Nunzio dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino e don AntonioNeri, della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Entrambihanno ridotto di molto il loro impegno nel nostro Tribunale, fino ad essereconsiderata la loro una prestazione “occasionale”, perché il primochiamato a collaborare come Officiale presso la Congregazione dellaDottrina della Fede, il secondo per i suoi impegni accademici: docentedi Diritto Canonico presso la Facoltà Teologica di Lugano e presso l’IstitutoTeologico S. Fara e Vice Preside della Facoltà Teologica Pugliese.Si chiede se è possibile che il vuoto creatosi nell’organico sia colmatodalla presenza efficiente di altri due sacerdoti competenti disponibili.3. DIFENSORI DEL VINCOLO E PROMOTORE DI GIUSTIZIA(cfr. Allegato n. 1)Il titolare dell’Ufficio di Difensore del Vincolo è Mons. Felice Posa.Con lui hanno collaborato come difensori del Vincolo sostituti 2 sacerdotie 6 laici. Tutti hanno svolto il loro compito con impegno e competenza.In questo nuovo anno svolgeranno l’ufficio dì Difensori del Vincoloanche il dott. Paolo Stefanì e il dott. Giuseppe Nuzzi.Anche nell’anno 2007 l’Ufficio di Promotore di Giustizia è statosvolto da Mons. Felice Posa e quando ciò è risultato incompatibile per-


113ché impegnato come “difensore del vincolo”, l’incarico di Promotore diGiustizia è stato svolto dal Sac. Ignazio Pansini.4. I COSTI E I TEMPIDal mese di marzo 2007 il contributo delle parti alle spese processualiè il seguente:la parte attrice, che invoca il ministero del Tribunale, è tenuta a versareEuro 500,00 al momento della presentazione del libello; la parteconvenuta non è tenuta ad alcuna contribuzione, ove partecipi all’istruttoriasenza patrocinio. Nel caso in cui nomini un patrono di fiducia o ottengadi usufruire dell’assistenza di un patrono stabile, è tenuta a versareEuro 250,00.La durata delle cause, stando al numero di esse e alla disponibilitàdei giudici, è non meno di due anni.Certe volte i tempi si allungano perché quando il capo di nullità è laincapacità psichica o psicologica (e sono sempre in aumento) è necessariala perizia di un perito d’ufficio, psichiatra o psicologo. Si trovadifficoltà a reperire specialisti (specialmente gli psichiatri) disponibiliche oltre alla competenza professionale, si ispirino ad una chiara antropologiacristiana.Torno a proporre l’appello già rivolto lo scorso anno: sarebbe utileche dai Vescovi giungesse qualche sicura indicazione di professionisti,psichiatri o psicologi, con le caratteristiche suddette in modo taleche l’albo dei periti sia più ampio e l’incarico per le perizie possa esseredistribuito equamente e possa essere espletato in tempi più brevi.5. I PATRONI STABILI (cfr. Allegato n. 6)I Patroni stabili del nostro Tribunale sono stati l’avv. Paolo Stefanìe l’avv. Franca Maria Lorusso. In seguito alle dimissioni dell’avv. PaoloStefanì che ha vinto un concorso di ricercatore presso l’Universitàdi Bari, dal settembre 2007 è stata nominata l’avvocato rotaie ConcettaFarinato.


114Così come è previsto dal can. 1490 e dall’art. 6 delle Norme della CEI“circa il regime amministrativo dei Tribunali Ecclesiastici Regionali Italianie l’attività di patrocinio svolta presso gli stessi” i Patroni Stabilifanno parte dell’organico del Tribunale.Secondo le suddette Norme, ai Patroni stabilì i fedeli possono rivolgersiper ottenere la consulenza canonica circa la loro situazione matrimonialee per avvalersi del loro patrocinio.Il servizio di consulenza avviene ordinariamente nella sede del Tribunalee, una volta al mese, nelle sedi delle <strong>Diocesi</strong> dei capoluoghi diprovincia, in un ufficio delle rispettive Curie, così come stabilito dal nostroRegolamento.Per potersi avvalere del patrocinio di uno dei patroni stabili, la parteche ne abbia interesse deve farne richiesta scritta e motivata al Presidedel Collegio giudicante. Questi accoglie la richiesta tenuto conto delleragioni addotte e delle effettive disponibilità di servizio.Il patrono stabile non riceve alcun compenso dai fedeli né per la consulenza,né per il patrocinio o la rappresentanza in giudizio perché allaretribuzione dei patroni stabili provvede il Tribunale, attingendo dallerisorse messe a disposizione dalla CEI.I nostri patroni stabili durante l’anno 2007 hanno introdotto n.35 libelli così come è indicato nell’allegato n. 6.Il numero delle consulenze da essi svolte è il seguente:n. 179 a Bari, n. 62 a Foggia, n. 14 a Brindisi, n. 70 a Taranto, n.112 a LecceAttualmente, i nostri patroni stabili tra le cause introdotte nel 2007e quelle degli anni precedenti stanno seguendo n. 61 cause l’avv. ConcettaFarinato e n. 85 cause l’avv. Franca Maria Lorusso.Intanto mi sembra necessario e doveroso ricordare che il Patronostabile non è l’Avvocato d’ufficio, poiché alle situazioni di indigenza èpossibile provvedere con il gratuito patrocinio assicurato dai liberi professionistiiscritti all’Albo, secondo un turno determinato dal VicarioGiudiziale.6. I PATRONI DI FIDUCIA (cfr. Allegati n. 7 e n. 8)Ritengo ancora utile che sia a tutti noto l’elenco aggiornato degli avvocatiresidenti in Puglia, ammessi a patrocinare nel nostro Tribunale


115perché ai fedeli che si rivolgono alle Curie Diocesane o ai ConsultoriFamiliari siano date esatte informazioni.L’albo è costituito dai professionisti che hanno conseguito il titolo diAvvocato Rotale, da quelli che sono Laureati in Diritto Canonico, daiLicenziati “vere periti” in Diritto Canonico e dai giovani Licenziati ammessi“ad biennium” al fine di concedere la possibilità di conseguire ildottorato.Il Consiglio Episcopale Permanente della CEI, nel mese di marzo2007, ha stabilito che l’onorario per i patroni di fiducia è determinatodal Preside del Collegio giudicante (e non dall’avvocato), tra un minimodl Euro 1.500,00 ed un massimo di Euro 2.850,00 (escluso IVA eulteriori oneri, sostenuti dal patrono, che non possono essere compresiin tali onorari).7. LA CANCELLERIA E LA SEDE DEL TRIBUNALELa Cancelleria è retta da don Vito Spinelli con la collaborazione didue “addetti alla Cancelleria” e da sette notai-attuari. Devo attestare cheè encomiabile il loro lavoro di assistenza ai giudici e di attenzione a seguirele procedure burocratiche di tutte le pratiche dall’accettazione dellibello fino alla spedizione di quanto è necessario alla sede del Tribunaledi Appello.Il nostro Tribunale ha il sito internet: www.terpuglia.it visitando ilquale si possono apprendere tutte le notizie utili riguardanti l’indirizzodella sede, l’organico del Personale che opera, l’elenco degli avvocati,il Regolamento del Tribunale e le Norme della CEI “circa il regime amministrativodei Tribunali Ecclesiastici Regionali Italiani e l’attività dipatrocinio svolta presso gli stessi”, le statistiche annuali, e le relazionidell’inaugurazione dell’anno giudiziario.La sede del Tribunale è in Largo S. Sabino 1L’indirizzo di posta elettronica : amministrazione@terpuglia.it


1168. CONCLUSIONEA nome di tutti gli operatori del Tribunale confermo la piena e fedelecollaborazione in questo impegno che ci è stato affidato, rinnovando lagratitudine per la fiducia riposta in noi.Sac. Luca MuroloVicario Giudiziale


117Allegato n. 1Organico del Tribunalenell’anno <strong>2008</strong>ModeratoreS.E. Mons. FrancescoCacucciArcivescovo di Bari-BitontoVicario Giudiziale Mons. Luca Murolo (Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)Vicario Giudiziale Mons. Luigi Stangarone(Bari-Bitonto)emeritoVicario Giudiziale Mons. Antonio Caricato(Lecce)agg.Vicario Giudiziale Sac. Pasquale Larocca(Bari-Bitonto)agg.Giudici Mons. Angelo Altavilla (Oria)Sac. Gianfranco Aquino(Oria)Sac. Baldassarre Chiarelli(Castellaneta)Mons. Mario Cota(San Severo)Sac. Pietro De Punzio(Brindisi-Ostuni)Sac. Nicola DileoSac. Michele Di NunzioSac. Agostino DivittorioMons. Leonardo ErriquenzMons. Domenico FusilloMons. GiacomoGiampetruzziDott. Antonio Lia(<strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>Acquaviva delle Fonti)(Foggia-Bovino)(Cerignola-Ascoli Satriano)(Conversano-Monopoli)(Conversano-Monopoli)(Bari-Bitonto)(Bari-Bitonto)


118Giudici P. Lorenzo Lorusso O.P. (Bari-Bitonto)Sac. AntonioMagnocavalloSac. Massimo MancinoMons. GiuseppeMontanaroSac. Pasquale MorelliSac. Antonio NeriMons. Paolo OlivaSac. Nunzio PalmiottiSac. Giuseppe PicaMons. Filippo SalvoSac. Antonio Sozzo(Bari-Bitonto)(Nardò-Gallipoli)(Taranto)(Taranto)(Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)(Taranto)(Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)(Nardò-Gallipoli)(Trani-Barletta-Bisceglie)(Lecce)Difensori del VincoloTitolare Mons. Felice Posa (<strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>Acquaviva delle Fonti)Sostituti Mons. Giuseppe Laterza (Conversano-Monopoli)Sac. Ignazio PansiniDott.ssa Valentina BovioDott.ssa Fabiana CampaDott. Damiano De NuccioDott.ssa MargheritaDi PonzioDott. Vito Giannelli(Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)(Bari-Bitonto)(Lecce)(Ugento-Santa Maria diLeuca)(Taranto)(Bari-Bitonto)


119Dott. Giuseppe NuzziDott. Fabio Alberto RussoDott. Paolo Stefanì(<strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>Acquaviva delle Fonti)(Bari-Bitonto)(Bari-Bitonto)Promotoredi GiustiziaTitolare Mons. Felice Posa (<strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>Acquaviva delle Fonti)Aggiunto Sac. Ignazio Pansini (Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)Uditori Sac. Giovanni Pinto (Lucera-Troia)Dott.ssa Maria ColaluceDott. Vittorio Palumbieri(Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)(Trani-Barletta-Bisceglie)Patroni stabili Avv. Franca M. Lorusso (Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)Avv. Concetta Farinato(Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)CancelleriaCancelliere - Notaio Sac. Vito Spinelli (Bari-Bitonto)Addetti allaCancelleriaRag. Alfonso de Leo(Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)Rag. Patrizio Tarantino(Bari-Bitonto)Amministrazione Prof. Benedetto Morea (Bari-Bitonto)Dott. Carlo Cassano(Bari-Bitonto)


120Attuari - NotaiSostituti Rag. Leonardo Amato (Bari-Bitonto)Rag. M. AntoniettaBaronchelli(Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)Rag. Vito Colaianni(Bari-Bitonto)Rag. Antonio Iurilli(Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi)Rag. Angela Sette(Bari-Bitonto)Dott. Liborio Tridente (Trani-Barletta-Bisceglie)Rag. Rosa Zaffanella(Bari-Bitonto)


121Allegato n. 2Relazione al 31.12.2007Cause introdotte 224Cause archiviate 34Cause decise 245DeciseAffermative 174Negative 71Totale 245Capi di nullitàEsclusione dell’indissolubilità 73 affermative 52 negativeEsclusione della prole 41 affermative 44 negativeSimulazione totale del consenso 36 affermative 39 negativeIncapacità ad assumere gli obblighiconiugali 32 affermative 32 negativeDefectus discretionis iudicii 14 affermative 25 negativeTimore 10 affermative 12 negativeEsclusione della fedeltà 9 affermative 11 negativeErrore di qualità 4 affermative 10 negativeImpotenza 2 affermative 3 negativeCondizione 3 affermative 4 negativeEsclusione del bonum coniugum 2 affermative 8 negativeErrore di persona 0 affermative 0 negativeDolo 3 affermative 13 negativeDifetto di forma canonica 0 affermative 0 negativeEsclusione del matrimonio stesso 0 affermative 1 negativeLa somma dei capi ammessi o respinti non corrisponde al numero dellesentenze affermative o negative in quanto alcune volte nella stessa sentenzail Tribunale si è pronunziato su più capi, alcuni dei quali vengonoammessi e altri respinti.


122<strong>Diocesi</strong> di provenienzadelle 224 cause introdotte nell’anno 2007Allegato n. 3<strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva 6Andria 6Bari-Bitonto 41Brindisi-Ostuni 14Castellaneta 3Cerignola-Ascoli Satriano 3Conversano-Monopoli 18Foggia-Bovino 18Lecce 16Lucera-Troia 2Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo 10Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi 8Nardò-Gallipoli 12Oria 20Otranto 6San Severo 5Taranto 19Trani-Barletta-Bisceglie 11Ugento-Santa Maria di Leuca 6Totale 224


123Allegato n. 4ProfessioniAttori Attrici Convenuti ConvenuteAgricoltore 3 3 5 0Artigiano 8 4 5 5Casalinga 0 19 0 26Commerciante 8 4 6 4Commessa 0 1 0 5Disoccupato 2 7 2 10Forze dell’Ordine 11 1 7 0Impiegato 21 20 22 32Imprenditore 1 1 3 0Infermiere 2 1 1 1Insegnante 3 5 2 11Libero Prof.sta 29 6 15 6Medico 5 4 5 2Militari 4 0 0 0Operaio 21 5 20 3Studente 2 15 2 17Pensionato 1 0 0 0Non dichiarato 4 3 4 3Totale 125 99 99 125Attori 125Attrici 99Totale parte attrice 224Convenuti 99Convenute 125Totale parte convenuta 224


124Durata della convivenza matrimonialedelle coppie che hanno introdotto il libellonell’anno 2007Allegato n. 520 giorni 126 giorni 11 mese 140 giorni 12 mesi 23 mesi 24 mesi 35 mesi 46 mesi 17 mesi 48 mesi 59 mesi 110 mesi 511 mesi 11 anno 2414 mesi 116 mesi 118 mesi 32 anni 403 anni 194 anni 215 anni 116 anni 107 anni 128 anni 49 anni 610 anni 911 anni 212 anni 113 anni 1


12514 anni 615 anni 117 anni 318 anni 219 anni 120 anni 225 anni 1Coppie non dichiarate 11Totale 224


126Statistiche sull’attività del Tribunalein particolare per la diocesi di<strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti<strong>Anno</strong> 2007t o ta l e CauSe deCISeTotale cause decisenella <strong>Diocesi</strong>aff.neg.245 9 7 2Capi di nullità Totale Aff. Neg. Arch.Esclusione della indissolubilità 2 1 1Esclusione della prole 2 2 0Timore 0 0 0Defectus discretionis iudicii 1 0 1Incapacità ad assumere gliobblighi coniugali5 2 3Simulazione totale del consenso 5 2 3Errore di persona 0 0 0Errore di qualità 2 1 1Esclusione della fedeltà 1 1 0Dolo 2 1 1Impotenza 0 0 0Condizione 0 0 0Esclusione del bonum coniugum 1 0 1Ratto 0 0 0Vincolo precedente 0 0 0La somma dei capi ammessi o respinti non corrisponde al numero dellesentenze affermative o negative in quanto alcune volte nella stessa sentenzail Tribunale si è pronunziato su più capi, alcuni dei quali vengonoammessi e altri respinti.


SinodoDiocesano


129Omeliaper la Messa Crismalenel giorno dell’annuncio del Sinodo DiocesanoConcattedrale di Acquaviva delle Fonti19 marzo <strong>2008</strong>Is 61, 1-3.6.8-9Sal 88Ap 1, 5-8Lc 4, 16-21Saluto inizialeGrazie, carissimi fratelli Sacerdoti e Diaconi per essere qui intorno alVescovo, come gli Apostoli intorno al Cristo nei momenti in cui li chiamavain disparte e nella sera della Cena.Grazie alle Autorità Civili e Militari che ci onorano con la loro presenza.Grazie, Seminaristi, Religiosi e Consacrate; grazie, Comunità Parrocchialie Associazioni qui rappresentate; grazie a tutti voi, fratelli esorelle, per la vostra presenza in un’ora trepida per la nostra <strong>Diocesi</strong>, perla Chiesa, per l’Italia e per il mondo.Con affetto di padre e di fratello vi saluto tutti nel Signore e vi esprimola mia profonda gioia di vedervi radunati nell’unità di fede e di carità,intorno alla mensa eucaristica, nel giorno in cui ricordiamo e ravviviamoil dono ricevuto del sacerdozio, benediciamo gli oli della fortezzae della purificazione, del conforto e delle consacrazioni.Salutiamo fraternamente l’ultimo sacerdote ordinato, Don FrancescoElia e teniamo particolarmente presenti nella preghiera i sacerdoti cheper anzianità o infermità, non possono essere con noi; ricordiamo nelsuffragio per i defunti Mons. Adolfo Palombella, tornato al Padre il 3agosto 2007.Portiamo al Signore tutte le pene, le sofferenze, le tribolazioni, le fatichedelle famiglie della <strong>Diocesi</strong>, in particolare quanti soffrono per lamorte di Ciccio e Tore.


130Uniamoci al dolore del Santo Padre per la tragica morte dell’Arcivescovodi Mosul dei Caldei e per lo stato di vera persecuzione dellaChiesa in tanti Paesi Arabi.E, mentre ci prepariamo a rinnovare gli impegni sacerdotali, domandiamoperdono al Signore per tutta la luce, il conforto e l’amore che nonabbiamo saputo dare.OmeliaUn regno di sacerdoti“Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, ministri del nostro Diosarete detti” (Is 61, 6).La promessa che il Signore fa al suo popolo per bocca del profeta Isaia,in Cristo ha trovato pieno compimento.Giovanni, nell’Apocalisse (1, 6) ci ha detto che Cristo “ha fatto di noiun regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre”. Per questo, nel Prefazio,loderemo la SS. Trinità che “comunica il sacerdozio regale a tutto il popolodei redenti e, con affetto di predilezione, sceglie alcuni tra i fratelliche mediante l’imposizione delle mani fa partecipi del suo ministero disalvezza”.La Messa Crismale, dunque, è un momento propizio per richiamaree risvegliare la freschezza, la gioia, la vitalità, la santità del sacerdozioal quale tutti i cristiani partecipano attraverso la consacrazione battesimale,e del sacerdozio che si riceve per l’imposizione delle mani delVescovo e l’invocazione dello Spirito.Nella Chiesa, tutti siamo resi partecipi in modo diverso della missioneprofetica, sacerdotale e regale di Gesù; tutti siamo chiamati, con ruolidiversi, ad annunciare il Vangelo e a darne testimonianza con la coerenzadella fede, la solidità della speranza, la tenacia della carità.Questa è la missione della Chiesa, di ogni battezzato, in ogni tempo e,in modo quanto mai urgente, oggi.Benedetto XVI, nel discorso all’Assemblea plenaria del PontificioConsiglio per la Cultura, la settimana scorsa, ha disegnato con pochi ecoraggiosi tratti, il contesto in cui viviamo e siamo chiamati ad operare.“Il secolarismo… mette a dura prova la vita cristiana dei fedeli e dei


131pastori. […] Invade ogni aspetto della vita quotidiana e sviluppa unamentalità in cui Dio è di fatto assente, in tutto o in parte, dall’esistenzae dalla coscienza umana… Questa secolarizzazione non è soltanto unaminaccia esterna per i credenti, ma si manifesta già da tempo in senoalla Chiesa stessa. Snatura dall’interno in profondità la fede cristianae, di conseguenza lo stile di vita e il comportamento quotidiano dei credenti.[…] Non c’è più bisogno di Dio, di pensare a Lui, e di ritornarea Lui. L’uomo contemporaneo ha spesso l’impressione di non aver piùbisogno di nessuno per comprendere, spiegare e dominare l’universo;si sente il centro di tutto, la misura di tutto. Si rivela quanto mai urgentereagire a simile deriva mediante il richiamo dei valori alti dell’esistenza,che danno senso alla vita e possono appagare l’inquietudine delcuore umano alla ricerca della felicità. Esorto soprattutto i Pastori delgregge di Dio a una missione instancabile e generosa per affrontare...il preoccupante fenomeno della secolarizzazione”. Cristo “è la luce cheillumina la ragione, l’uomo e il mondo”.L’accorato appello del Santo Padre ci raggiunge mentre da alcuni mesici stiamo chiedendo quali sono le attese di Dio sulla nostra Chiesa,che cosa Egli vuole che facciamo nei prossimi anni; e ci dà conforto esperanza che la strada che intendiamo imboccare è quella giusta.Il Signore ci ha convocati oggi, non solo per celebrare, come in ogniMessa Crismale, il giorno dell’istituzione del Sacerdozio Ministeriale edella nostra Ordinazione Presbiterale, ma anche per accogliere ufficialmentel’annunzio che il 22 maggio prossimo, nella Celebrazione Diocesanadel Corpus Domini, ci sarà l’indizione del Primo Sinodo Pastoraledella <strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti.L’annuncio del Sinodo non è la semplice informazione di un eventosconosciuto, ma un invito a preparare gli animi per accoglierlo; un’occasioneper comprendere le ragioni che esigono la celebrazione di unSinodo Diocesano.Il Sinodo (can. 460) è la “riunione di sacerdoti e di altri fedeli laicidella Chiesa Particolare, scelti per prestare aiuto al Vescovo Diocesanoin ordine al bene di tutta la Comunità Diocesana”. Avrà due fasi: unapreparatoria e una celebrativa e durerà quattro anni.


132È nel cuore di tutti il desiderio di promuovere una pastorale d’insieme;intensificare un’operosa comunione presbiterale ed ecclesiale; approfondireproblemi che ci assillano quotidianamente e che attendonorisposte o soluzioni.Chi non soffre per la condizione sociale, morale, religiosa delle famiglie?Chi non avverte i problemi dei giovani, dello sbandamento morale,del calo del senso di fede, della disperazione, della depressione?Chi non è in ansia per il futuro dei nostri giovani, per la crescentepovertà, per la cultura che si allontana sempre più da Dio e dai valorinaturali, umani e cristiani?Siamo responsabili della fragilità del concetto stesso di famiglia, deldisprezzo e della derisione della castità, dell’ignoranza della fede, deldilagare delle sette: siamo noi, infatti i maestri e i pastori, i testimonidella fede, oggi!Non credo che sia segno di pessimismo pensare che, se non facciamonulla, in un futuro non lontano, quelli che oggi sono i cristiani solo dinome, saranno totalmente assorbiti dalla cultura laica e materialistica.Se i cristiani di domani non saranno motivati da profonde radici difede, crescerà a dismisura il numero delle coppie che non capiranno perchésposarsi in Chiesa, o far battezzare i figli, o sentirsi Chiesa.L’uomo è creatura di Dio, è oggetto dell’amore di Dio, appartiene allafamiglia di Dio, ma tanti non lo sanno, l’hanno dimenticato, o forse, mainessuno glielo ha detto.L’uomo sta inaridendosi, sta perdendo l’anima, diventa sempre piùinformatico e tecnologico, sempre più materialista e insensibile.È necessaria una nuova azione pastorale e missionaria, per formare lenuove generazioni, perché diano un volto nuovo alla cultura, alla politica,al lavoro, all’economia, ai rapporti sociali.Benedetto XVI ha richiamato la Chiesa a rivedere la propria capacitàdi dare testimonianza di speranza all’umanità.Il Sinodo è un grande esame di coscienza individuale e collettivo,personale e comunitario circa l’incidenza del Vangelo sui singoli e sullasocietà.Se l’uomo non cerca in Cristo la “comprensione” di se stesso, nonscoprirà mai la propria dignità, la propria missione, il proprio destino; né


133sarà mai in grado di riconoscere le sue miserie, i suoi vuoti morali, le suepiaghe, i suoi bisogni veri.Non è questo il momento di spiegare cosa è il Sinodo, come si svolge,a che serve, chi è coinvolto.Tutto questo sarà abbondantemente spiegato con opportuni sussidi ecatechesi nei prossimi mesi.Ora ci serve sapere che siamo tutti coinvolti: vicini e lontani, praticantie indifferenti, giovani e adulti, ambienti ecclesiali e realtà laiche,parrocchie, associazioni, gruppi, movimenti, confraternite, clubs, istitutireligiosi, scuole, associazioni di categoria.Più ampia e allargata è la partecipazione, più profonda è l’incisionedel Sinodo… migliori saranno i risultati.Il Sinodo deve entrare in tutte le cellule dell’organismo parrocchialee diocesano, perché possa essere vissuto da tutti. Ma l’organizzazione,per quanto perfetta e pur necessaria non basta da sola a garantirne lariuscita. È necessario, sin d’ora, stringerci intorno a Cristo e alla SuaParola, per chiederci quali sono le nostre responsabilità; che cosa dobbiamofare e come lo dobbiamo fare; che cosa dobbiamo superare, cosamettere da parte, quali nuovi itinerari intraprendere insieme. Il Sinodo èuna grande stazione di speranza: favoriamone la fioritura e i frutti. È unmomento favorevole per far venire alla luce la ricchezza dei carismi chesono nel popolo di Dio. È un dono di grazia per formare laici che vivonoil Cristo e lo annunciano ai fratelli come chiave della storia e sorgentedella speranza.È la più grande avventura che una <strong>Diocesi</strong> possa vivere, ma è anche iltentativo massimo• per far entrare il rinnovamento del Concilio;• per far prendere coscienza ai laici che, in forza del battesimo, sonoprotagonisti dell’azione missionaria della Chiesa;• per raggiungere una più piena comunione;• per promuovere una sana rivoluzione pastorale che punta all’essenzialee all’unità;• per ricercare linguaggi, vie, forme e momenti più idonei per unannunzio che giunga al cuore dell’uomo.Anche se il cammino sinodale partirà ufficialmente il 22 maggio, sen-


134tiamoci sin da oggi personalmente e comunitariamente coinvolti, cominciandoa pregare per il Sinodo con la preghiera che avete già ricevuta.Lo so, cari sacerdoti, fratelli e sorelle che vi chiedo un grande impegno:ma non sono io che ve lo chiedo: è il Signore, è lo Spirito che guidae vuole salvare questa Chiesa.Non abbiate paura di vedere appesantita o ostacolata la vita parrocchiale.Se entrerete senza remore, senza riserve nel cammino sinodale, vedretesubito essenzializzata e unificata l’azione pastorale, e coinvoltatutta la comunità.Il lavoro è molto, le difficoltà saranno tante, le resistenze e le chiusurenon mancheranno, ma se ci predisponiamo ad affrontare il camminocon grande apertura di cuore, con entusiastica disponibilità, con gioiosagenerosità, con gratuito spirito di sacrificio, con la consapevolezza cheColui che ci manda cammina con noi, collaboreremo con Cristo per larealizzazione del suo ardente desiderio: portare il fuoco sulla terra e farsi che tutti siano una cosa sola perché il mondo creda. Mario PacielloVescovo


135Nominadel Segretario GeneraleProt. n. 07/<strong>2008</strong>Al Reverendissimo Sac.Don Domenico GiannuZZiVicario Episcopaleacquaviva delle FontiIl Sinodo Pastorale Diocesano, proposto dal Vescovo e salutato conentusiasmo da tutto il Presbiterio, dal Consiglio Presbiterale, dal ConsiglioPastorale Diocesano e dalla Consulta delle Aggregazioni Laicali,annunciato ufficialmente alla <strong>Diocesi</strong> nella Messa Crismale, il 19 marzo<strong>2008</strong>, nella Concattedrale di Acquaviva delle Fonti, sarà indetto nellaCelebrazione Diocesana del Corpus Domini, il 22 maggio <strong>2008</strong>, a <strong>Gravina</strong>.Una delle figure più importanti per la preparazione e lo svolgimentodel cammino sinodale è quella del Segretario Generale.Dopo aver ascoltato il parere unanime dei Vicari e dei Direttori degliUffici di Curia, sapendo quale alta responsabilità comporta la Segreteria,avuta la tua disponibilità, volentieriTI NOMINOSegretario coordinatoredella Segreteria Operativa e Generaledel Sinodo Pastorale Diocesano.Coordinerai il cammino e l’impegno sinodale in tutte le sue fasi, finoalla conclusione.Lo Spirito ti illumini e la Gran Madre di Dio ti conforti, perché possaoperare con saggezza, umiltà, fortezza e carità.


136Grato per la generosa collaborazione, ti benedico.Dal Palazzo Vescovile, 30 marzo <strong>2008</strong>, Ottava di PasquaIl Vice Cancelliere VescovileSac. Vincenzo Panaro Mario PacielloVescovo


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138PENITENZIERIA APOSTOLICAProt. N. 206/08/IBEATISSIMO PADRE,Mario Paciello, Vescovo di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delleFonti, con una profondissima devozione che naturalmente manifestaanche il sentimento del clero e dei fedeli laici affidati alla sua cura pastorale,informa con umile gioia Sua Santità che, in occasione delle solennicelebrazioni del SS. Corpo e Sangue di Cristo che si protrarrannodal 22 al 30 di questo mese di maggio, verrà indetto secondo la normail prossimo Sinodo diocesano. Fiducioso nella Divina Misericordia ericordando gli abbondanti frutti spirituali che l’<strong>Anno</strong> Eucaristico portòalla comunità diocesana, l’Ecc.mo Richiedente confida molto che daqueste celebrazioni venga un grande vantaggio alla fede cristiana e allavita dei suoi fedeli. Al fine di conseguire questo scopo così intensamentedesiderato, gioverà prima d’ogni altra cosa il dono dell’Indulgenza, chequindi con fiducia viene implorato, prova tangibile della paterna benevolenzadi Sua Santità e stimolo a rinsaldare nell’intera diocesi il legamegerarchico di figliolanza con Sua Santità e con il proprio Pastore.10 maggio <strong>2008</strong>La Penitenzieria Apostolica, su mandato del Sommo Pontefice, concedebenevolmente ai fedeli che sinceramente si pentono dei propripeccati l’Indulgenza plenaria da lucrare nel corso delle celebrazionidiocesane del SS. Corpo e Sangue di Cristo alle consuete condizioni(Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondole intenzioni del Papa). Sarà necessario che visitino la ChiesaCattedrale di <strong>Altamura</strong> o la Concattedrale di <strong>Gravina</strong> o la Concattedraledi Acquaviva, e lì in pietoso raccoglimento partecipino ad una sacrafunzione o a qualche esercizio di pietà in onore del SS. Sacramento,o almeno si intrattengano per un certo lasso di tempo in adorazionedell’Eucaristia e in meditazioni devote, concludendo con la recita delPadre Nostro, con la proclamazione del Simbolo di Fede e invocando


139devotamente Gesù presente nel SS. Sacramento e la S. Vergine Madredi Dio.I fedeli che per malattia o altre cause fondate siano impediti dalvisitare il SS. Sacramento dell’Eucaristia nella Cattedrale o nellaConcattedrale, potranno ottenere l’Indulgenza plenaria nella propriacasa o lì dove l’impedimento li trattiene, purché, nutrendo il giusto odioper ogni tipo di peccato e proponendosi di soddisfare, appena possibile,alle tre consuete condizioni, in spirito di fede verso la presenza reale diGesù Cristo nel Sacramento dell’Altare, si rechino con la mente e colcuore dinanzi all’Eucaristia e innalzino le preghiere che abbiamo sopraindicato, offrendo con fiducia a Dio misericordioso le sofferenze e lecontrarietà della loro vita.Il presente atto sarà valido soltanto in questa circostanza. Non sifrappongono obiezioni di alcun tipo. Gianfranco Girotti, O.F.M. Conv.Vescovo titolare di Meta, ReggenteJean-Marie GervaisAiutante di Studio


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141PENITENZIERIA APOSTOLICAProt. N. 207/08/IDECRETOLa Penitenzieria Apostolica, in forza delle facoltà attribuitele inmodo specialissimo dal nostro Santissimo Padre e Signore in Cristo,Benedetto XVI Papa per Provvidenza Divina, concede benevolmenteall’Eccellentissimo e Reverendissimo Mons. Mario Paciello, Vescovodi <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti, che, in occasione della celebrazionedel SS. Corpo e Sangue di Cristo, giorno in cui verrà indettosecondo la norma il prossimo Sinodo diocesano, dopo aver celebratoil divino Sacrificio, impartisca a tutti i fedeli presenti, che con animopienamente distolto da ogni attrattiva di peccato avranno partecipato aisuddetti riti sacri, la Benedizione papale con annessa l’Indulgenza plenaria,da lucrare alle consuete condizioni (Confessione sacramentale,Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa), restandointatta la facoltà di lucrare le tre indulgenze che secondo il dirittovigente si possono elargire nel corso dell’anno.I fedeli che accoglieranno devotamente la Benedizione papale, anchequalora per comprensibili impedimenti non abbiano partecipato fisicamenteai sacri riti ma li abbiano seguiti in grande raccoglimento mentreerano trasmessi in diretta per via radiofonica o televisiva, potranno ottenerel’Indulgenza plenaria a norma del diritto.Non si frappongono obiezioni di alcun tipo.Dato a Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 10 maggiodell’anno <strong>2008</strong> dell’Incarnazione del Signore.Per mandato dell’Eminentissimo [Penitenziere Maggiore] Gianfranco Girotti, O.F.M. Conv.Vescovo titolare di Meta, ReggenteJean-Marie GervaisAiutante di Studio


142Decreto di Indizionedel primo Sinodo Pastorale DiocesanoProt. n. 11/<strong>2008</strong>MARIO PACIELLOper volontà di Dio e della ChiesaVescovo di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fontiai Presbiteri, ai Diaconi, ai Ministri, ai Religiosi,ai Consacrati e a tutti iFedeli Laici della <strong>Diocesi</strong>,grazia, salute e benedizioneda Dio nostro Padre e dalFiglio Suo e SignoreNostro Gesù Cristo.Fratelli e Sorelle,mandato in mezzo a voi• per essere segno visibile del Cristo-Servo, in comunione col Successoredi Pietro e il Collegio Episcopale;• per annunciare, secondo il Suo comando, la Buona Novella;• per vigilare, come amministratore fedele, sulla Sua Casa, in attesadel Suo ritorno;• per guidare il gregge verso i pascoli della verità e della grazia,sento costantemente il dovere di essere attento alla Tradizione e diosservare responsabilmente i segni dei tempi: un compito gravoso, per ilquale sono stato sempre molto aiutato dai Presbiteri e dai Laici.Ora, dopo dieci anni della mia presenza fra voi, a ventidue anni dallaistituzione della <strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti,ho avvertito in tutti il bisogno di confrontare la nostra identità con le prospettivee le istanze conciliari del Vaticano II e di domandarci qual è lanostra missione nel contesto culturale, sociale, morale, religioso in cui,come cristiani, viviamo e operiamo.La <strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti è figlia ederede dell’antica <strong>Diocesi</strong> di <strong>Gravina</strong>, che ha dato i natali al grande Pon-


143tefice Benedetto XIII, e delle Prelature “Nullius” di <strong>Altamura</strong> e di Acquavivadelle Fonti: tre realtà diverse per età e tradizioni, ma ricche distoria, di arte, di cultura, di religiosità, ora chiamate ad essere un’unicaporzione viva ed evangelizzante della Chiesa di Cristo.Attualmente, della nostra Chiesa Locale, fanno parte anche i Comunidi Santeramo in Colle, Poggiorsini e Spinazzola, patria di InnocenzoXII, con una popolazione di centosettantamila abitanti.Per questo, ritengo che è giunta l’ora di radunarci, per chiederci suquali vie e con quali mezzi dobbiamo comunicare il Vangelo agli uominie alle donne del nostro tempo.Negli ultimi dieci anni, facendo tesoro del cammino precedente e partendodal Progetto Pastorale “Pellegrini nel tempo, testimoni di speranza”,attraverso programmazioni annuali, scelte pastorali prioritarie, convegnidi studio ed iniziative di ogni genere, specialmente in ordine allaformazione dei Laici, degli Operatori Pastorali e dei Sacerdoti, abbiamocercato di camminare, non senza difficoltà, ritardi e resistenze, versol’unità, per essere Chiesa “Conciliare”, cioè popolo di Dio adunato nellaComunione Trinitaria, che, sotto la guida della Gerarchia, partecipaal Ministero profetico, sacerdotale e regale di Cristo, per annunciare almondo che Cristo è l’unico Salvatore dell’uomo.Purtroppo, il consumismo crescente e l’edonismo sempre più dilagantedistraggono, frustrano e confondono sempre più gli uomini e ledonne sin dalla fanciullezza, rendendoli maggiormente indifferenti versola Trascendenza, i principi e i valori morali.I problemi e le domande che ne derivano e l’imprevedibile celeritàcon cui essi si sovrappongono, ci chiedono un impegno a tempo pienonell’annuncio, nella testimonianza della carità e nella missione, senzatrascurare la formazione delle persone e una nuova organizzazione dellavoro pastorale.Pertanto, confidando nella presenza viva di Cristo Via, Verità e Vita;invocando l’assistenza confortatrice dello Spirito Santo; affidandoci allaprotezione della Vergine Madre di Dio e all’intercessione dei nostriPatroni, S. Irene, S. Michele Arcangelo, S. Eustachio, S. Erasmo, S. Sebastiano,e di quanti ci hanno preceduto nel Regno dei cieli, con l’autoritàche, senza mio merito, mi è stata conferita da Cristo con l’imposizione


144delle mani e l’effusione dello Spirito Principale, a norma del can. 462 §1 del CJC,INDÌCOil Sinodo Pastoraledella <strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti,il primo dopo l’unificazione delle <strong>Diocesi</strong>.Poiché è nostro compito dissodare, seminare, innaffiare, ma è Cristoche fa crescere e fruttificare, tutta la Chiesa Diocesana si metta in umile,fiduciosa, assidua preghiera per il Sinodo.Si preghi ogni giorno, in famiglia, nei gruppi, nelle comunità parrocchialie religiose, in modo personale e comunitario.Tutti partecipino al Sinodo innanzitutto con l’offerta della preghiera,del lavoro e della sofferenza, per ottenere il più ampio e attivo coinvolgimentonella fase preparatoria, tempo indispensabile di riflessione comunitaria,che durerà fino alla fine del 2010.Le assemblee sinodali si svolgeranno dall’otto dicembre 2010 all’ottodicembre 2011.Rivestiamoci della pronta disponibilità di Maria di Nazaret, del fervoredi Pietro a Pentecoste, dello zelo missionario di Paolo. Con lo sguardopenetrante dell’Apostolo Giovanni, accogliamo obbedienti e gioiosi ilcomando di Cristo: “Andate e predicate” e avviamoci insieme, sotto laguida dello Spirito, seguendo Cristo, Via, Verità e Vita, verso il camminodi salvezza che Dio ci indicherà.“La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen” (Ap 22, 20).Dato in <strong>Gravina</strong> in Puglia il 22 maggio <strong>2008</strong>, Celebrazione Diocesanadel Corpus Domini.Il Vice Cancelliere VescovileSac. Vincenzo Panaro Mario PacielloVescovo


145Omeliaper la Solennità del Corpus Domininel giorno dell’indizione del Sinodo Diocesano<strong>Gravina</strong> in Puglia22 maggio <strong>2008</strong>Dt 8, 2-3.14b-16aSal 1471Cor 10, 16-17Gv 6, 51-58Tre doni abbiamo chiesto al Signore nell’orazione:1. ravvivare in noi il desiderio di Lui;2. essere Chiesa in cammino sostenuta dal Corpo e dal Sangue diCristo;3. giungere alla Mensa del Regno.la parolaNella misura in cui è convinta e condivisa questa richiesta, comprendiamole ragioni per le quali facciamo il Sinodo.Sono tre, infatti, gli obiettivi ultimi per i quali la <strong>Diocesi</strong> oggi parteper il cammino sinodale:1. annunciare la presenza del Regno di Dio in mezzo a noi e stimolarnela ricerca;2. vivere l’Eucaristia, come sacrificio e nutrimento indispensabileper essere Chiesa in comunione e in missione;3. Far entrare nella Pasqua eterna ogni battezzato, perché si realizzinoil progetto del Padre che tutti gli uomini siano salvi, e il desideriodi Gesù che nessuno si perda di quanti gliene ha affidati ilPadre.1. Nella prima lettura, presa dal Deuteronomio, il Signore dice al popolodi Israele: “Ricordati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, tiha fatto fare… Per sapere quello che avevi nel cuore… Per farti capire


146che l’uomo non vive soltanto di pane, ma di quanto esce dalla bocca delSignore… Non dimenticare il Signore tuo Dio, che ti ha fatto uscire dallaterra di Egitto”.In questa assemblea liturgica il Signore chiede a noi, a cui fa dono delSinodo,• di riflettere sui segni del Suo amore per noi;• di volgere lo sguardo al cammino fatto dalla nascita dell’attuale<strong>Diocesi</strong>, e particolarmente in questi ultimi dieci anni;• di domandarci cosa abbiamo nel cuore, cioè se pensiamo secondoDio;• quanto il Vangelo e il Concilio Vaticano II entrano nella nostra vitae nel nostro agire come Chiesa.Il Signore ci chiede di prendere coscienza che non si vive di solo pane.È da stolti e insensati restare totalmente presi e ingolfati dalle preoccupazioniterrene e passeggere, e non avere tempo, voglia e interesse dinutrire lo spirito con l’ascolto continuo e costante della Parola.Dobbiamo scoprire e sperimentare la bellezza e la necessità di mettereDio al centro della vita e della storia personale e comunitaria.Dobbiamo educarci a riconoscere che tutto quello che abbiamo e siamoè dono di Dio.2. San Paolo, nel breve passo della lettera ai Corinzi, ha messo in evidenzail rapporto diretto, inscindibile, immediato tra la partecipazioneall’Eucaristia, l’unità della fede e la comunione nell’amore.Un insegnamento di fondamentale importanza per questi prossimianni. Sinodo, infatti, significa cammino insieme, sguardo insieme.3. Gesù nel Vangelo, senza troppi eufemismi, ha affermato con divinaautorità: con me siete vivi, senza di me siete morti.È la mia parola, il mio corpo, il mio sangue che vi dà la vita eterna.Illuminati da una Parola così autorevole e indiscutibilmente vera, entriamonel cammino sinodale, tutti, con grande impegno, con la lucidaconsapevolezza che i suoi risultati dipenderanno dal nostro coinvolgimento,dalla nostra responsabilità, dal nostro apporto, dalla nostra convinzioneche è un dono prezioso, un momento favorevole, “un’irruzionedello Spirito Santo” nella nostra Chiesa Locale, un’effusione dello Spiritoper una riscoperta della bellezza e della gioia della missione.


147VIVere Il SInodoIl Sinodo è un tempo di ascolto più attento e più ampiamente partecipatodi ciò che lo Spirito Santo dice oGGi alla nostra Chiesa Locale.Dobbiamo viverlo come un lungo e fervido <strong>Anno</strong> liturgico.Il Sinodo è un Avvento, un intervento dello Spirito nel grembo dellanostra Chiesa Particolare, perché sia resa capace di generare il Cristo nelcuore di questa generazione.Il Sinodo è un tempo quaresimale, cioè un esodo, un tempo di camminoin cui siamo invitati ad ascoltare la Parola e a rinnovarci interiormente.Abbiamo bisogno tutti di scrollarci di dosso la stanchezza, la fede difacciata, il grigiore dell’esperienza cristiana e di impegnarci nella ricercadi nuove forme di annuncio, che siano all’altezza dei tempi e dei linguaggiattuali. Ciò vuol dire che dobbiamo uscire dal chiuso delle nostrestrutture, per spingerci al largo di ogni angolo del territorio.Il Sinodo è tempo dello Spirito, una Pentecoste vivificatrice e rinnovatriceper la nostra Chiesa Locale. Come gli Apostoli nel cenacolo,siamo chiamati ad una nuova evangelizzazione che coinvolga tutti. Nessunodeve restare fuori dal Sinodo. A tutti indistintamente deve giungerealmeno l’informazione del progressivo sviluppo dei lavori sinodali.Il Sinodo, perciò, non è una tattica per riconquistare terreno perduto,ma un grande sforzo di amore al territorio, per annunziargli e dargli Cristo,per dire la verità a ogni uomo.Tutte le realtà ecclesiali devono sentirsi interpellate, coinvolte e responsabilizzatecirca il dovere e l’onore di contribuire a raggiungere gliobiettivi sinodali.Mi rivolgo particolarmente ai Movimenti, alle Comunità, alle Associazioni,ai Gruppi, alle Confraternite, per esortale ad accogliere l’occasionefavorevole del Sinodo, per non cedere alla tentazione di considerarsifine a se stessi, per scoprire di essere parte integrante della strutturadella <strong>Diocesi</strong>.SInodo, un Inno all’unItÀIl Sinodo deve essere un inno all’unità cantato dalla pluralità dellerealtà ecclesiali e dalla molteplicità dei carismi presenti in <strong>Diocesi</strong>.


148Il Vescovo è il principio e il fondamento dell’unità della Chiesa Particolare;ma la costruzione e il cammino dell’unità è compito e impegnodi tutti.Più operiamo per l’unità, più facciamo spazio ai doni dello SpiritoSanto. Parrocchie, Associazioni, Movimenti, Gruppi, Comunità Religiose,Confraternite, non sono realtà distinte e diverse dalla <strong>Diocesi</strong>; esistono,vivono, operano nella <strong>Diocesi</strong>; sono espressione della ricchezzadella <strong>Diocesi</strong>.Qualunque realtà ecclesiale, per quanto grande e organizzata possaessere, se vive per se stessa, è già morta e non serve a nessuno, anzi recadanno, perché contrasta l’unità.L’unità non è annullamento delle diversità, ma incontro della molteplicità.Nella lunga stagione del Sinodo, dunque, dobbiamo far sbocciare ematurare frutti nuovi di comunione e di unità.SInodo e MISSIoneUna Chiesa Particolare chiusa o insensibile alla missione, è una comunitàsclerotizzata.Un frutto succulento del Sinodo deve essere il rilancio dell’azionemissionaria all’interno e all’esterno, sul nostro territorio ecclesiale e nelmondo. Il Sinodo deve promuovere un più vivo e sentito inserimentodella nostra <strong>Diocesi</strong> nella vita della Chiesa Universale; deve dare respirouniversalistico alla nostra fede.La <strong>Diocesi</strong>, infatti, è una cellula viva della Chiesa Universale, poichénella Chiesa Particolare si incarna la Chiesa Universale.Questo significa che non possiamo più fare una pastorale di mantenimento;ma dobbiamo passare a un’azione che, nell’accoglienza delleindicazioni del Magistero e nella sollecitudine per la salvezza di tutti gliuomini, genera credenti.Specialmente noi Sacerdoti dobbiamo prepararci a ridisegnare il rapportotra noi, col Vescovo, con i Laici collaboratori, con la Comunità,con la Chiesa nel mondo.In questo arduo ed esaltante cammino ci deve accompagnare CristoParola ed Eucaristia.


149La “consegna” del Simbolo apostolico che ora farò ai parroci è unsegno e un impegno formale: il Vescovo consegna il Credo a tutta la comunitàperché a tutti si faccia una catechesi unificata, si propongano leverità di fede, che Cristo “Via e Verità” ci ha rivelato.Anche l’inizio del Sinodo nella festa del Corpus Domini vuole essereun segno: nell’Eucaristia celebrata, adorata, contemplata, lungo il camminosinodale e nell’anno del Congresso Eucaristico Diocesano 2012,è Cristo “Vita” che alimenta la fede, la speranza e la carità di questaChiesa nel suo pellegrinaggio: per guardare alla verità di noi stessi, abbiamobisogno di farci guardare e rigenerare da Cristo nell’adorazioneeucaristica.Maria, donna eucaristica, Madre di Dio, Madre della Chiesa, Madredi tutti noi, custodisca questo popolo che il Figlio Suo chiama a mettersiin cammino sotto la guida dello Spirito Santo, per essere comunità cheevangelizza, popolo sacerdotale, nazione santa nella carità. Amen. Mario PacielloVescovo


Attidel Vescovo


153DecretiDecreto sul MatrimonioProt. n. 05/<strong>2008</strong>Consapevole della costante attenzione verso la famiglia, manifestatadal Santo Padre Benedetto XVI e dai Vescovi italiani nei vari documentisul matrimonio-sacramento, è mio desiderio rivedere a livello diocesanoquanto già sancito e previsto dalla disciplina canonica generale 1 , daquella particolare della Chiesa italiana 2 , della Conferenza EpiscopalePugliese 3 e diocesana 4 , ultimamente recepita nel nuovo Rito del Matrimonio5 .Pertanto, dopo aver sentito i Reverendissimi Sacerdoti, al fine di promuovereun’azione pastorale più attenta ai reali bisogni dei nostri fedelie di attuare una prassi pastorale più omogenea e più serena circa alcunipunti avvertiti come problematici e delicati, con il presenteDECRETOritengo opportuno offrire le seguenti disposizioni:I. PreparazIone1. La preparazione preveda autentici itinerari di fede, predisposti acura dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia, che aiutino i1Codice di diritto canonico (25 gennaio 1983).2conFeRenZa episcopale italiana, Decreto generale sul matrimonio canonico (5novembre 1990); Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia. Annunciare,celebrare, servire il “Vangelo della famiglia” (25 luglio 1993).3conFeRenZa episcopale puGliese, Celebrare il Vangelo della famiglia nelleChiese di Puglia. Linee operative liturgico-pastorali (19 marzo 1994).4a. supeRBo, Decreto sul matrimonio (10 maggio 1996, Prot. n. 29/96).5Rituale Romano riformato a norma dei Decreti del Concilio Ecumenico VaticanoII, promulgato da Papa Paolo VI e riveduto da Papa Giovanni Paolo II, Rito delMatrimonio (29 aprile 2004).


154«giovani fidanzati a realizzare “un inserimento progressivo” nel Misterodi Cristo» 6 .Preparazione remota2. È «urgente e necessaria una più attenta cura pastorale dei fidanzati»,non limitata «al tempo che precede immediatamente la celebrazionedel matrimonio», capace «di valorizzare tutto il tempo delfidanzamento» 7 .Preparazione prossima3. La preparazione prossima al matrimonio avvenga ordinariamentenella propria Comunità parrocchiale, con incontri settimanali della duratadi circa sei mesi e la presenza di un numero limitato di coppie, chene favorisca la partecipazione attiva e dialogica, attenta alle esigenze deisingoli e ai loro livelli culturali. È auspicabile che nelle Unità Pastoralisiano coordinati più itinerari di fede.L’eventuale richiesta di preparazione in altra Parrocchia dev’essereconcordata, prima dell’inizio del corso, fra i Parroci interessati 8 .II. CeleBrazIoneLuogo§ 1. Ordinariamente, il matrimonio si celebri nella parrocchia dellasposa o dello sposo 9 .§ 2. Per quanto riguarda le richieste di trasferimento in altra parrocchia,si tenga presente quanto è richiamato esplicitamente dalla Confe-6conFeRenZa episcopale italiana, Direttorio di pastorale familiare per la Chiesain Italia, 52.7Ibidem, 44.8Tale disposizione vale anche per tutti gli altri Sacramenti.9Cfr. Codice di diritto canonico, can. 1115. Poiché la città di Santeramo in Colle hapoche parrocchie, è consentita la celebrazione del matrimonio in una Rettoria delterritorio parrocchiale, quando nello stesso giorno vi sia più di un matrimonio.


155renza Episcopale Pugliese: «Con la licenza del parroco […], il matrimoniopotrà essere celebrato altrove per validi motivi di necessità o diconvenienza pastorale, quali per esempio:- il fatto che i nubendi vadano ad abitare in quella parrocchia subitodopo il matrimonio;- che sia la parrocchia dove uno dei nubendi ha abitato sino a pocotempo prima;- che sia la parrocchia dove almeno uno dei nubendi sia o sia statoattivamente inserito nella vita parrocchiale» 10 .§ 3. Se invece il trasferimento è richiesto soltanto per motivi di preferenzaper un luogo, il parroco ne valuterà con obiettività le motivazioni11 , scoraggiando comunque le richieste motivate da ragioni di sempliceprotagonismo e di sola solennità esteriore. «Il parroco a quo e l’eventualeparroco ad quem e ogni altro sacerdote devono adoperarsi, conla opportuna spiegazione, per l’osservanza della predetta norma; comed’altra parte occorre evitare che il rifiuto, pur ragionevole, del parrocodi concedere la licenza per sposare altrove inasprisca gli animi senzaprospettiva evidente di guadagno pastorale. Sarà, pertanto, la motivazionedecisamente pastorale a vivificare la norma giuridica» 12 .§ 4. Il luogo della celebrazione sia preparato adeguatamente con glisposi, in modo che il matrimonio sia celebrato con sobrietà e dignità, nel10Celebrare il Vangelo della famiglia nelle Chiese di Puglia. Linee operative liturgico-pastorali,23.11Possono essere motivi sufficienti per concedere il nulla osta:- angustia di spazi e provvisorietà dell’aula ecclesiale;- vera e conosciuta devozione (es. Madonna del Buoncammino per <strong>Altamura</strong> eMadonna del Bosco per Spinazzola);- età avanzata degli sposi;- avanzato stato di gravidanza della sposa;- convivenza more uxorio già in atto tra i nubendi;- clamorosa rottura di un precedente fidanzamento;- casi che si riferiscono al can. 1071 del Codice di diritto canonico (matrimoniodi divorziati da precedente matrimonio civile);- ecc.12conFeRenZa episcopale puGliese, Celebrare il Vangelo della famiglia nelleChiese di Puglia. Linee operative liturgico-pastorali, 25.


156rispetto delle indicazioni liturgico-pastorali della Conferenza EpiscopalePugliese 13 .Tempo liturgico5. Si tenga presente quanto indicato dalla normativa generale 14 , dalDirettorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia (n. 81) e dallenorme della Conferenza Episcopale Pugliese (nn. 26 e 27) circa i tempiliturgici, la scelta dei formulari, delle letture e lo svolgimento esteriorepiù adatti alla celebrazione del matrimonio.Si ricordi ai fedeli che solo gravi motivi possono determinare la celebrazionedel matrimonio nel tempo di Quaresima. Quando ciò dovesseavvenire, si rispetti la particolare natura del tempo liturgico.Suono e canto6. È auspicabile che sia la Comunità parrocchiale a provvedere alcanto ed al suono di accompagnamento. Qualora ciò non fosse possibile,si promuova la collaborazione tra Comunità parrocchiali della stessaUnità Pastorale.Nell’impossibilità concreta di quanto sopra, il parroco concordi congli sposi la partecipazione di eventuali solisti, che siano abitualmenteinseriti nella vita ecclesiale della diocesi e della parrocchia.Per quanto riguarda l’uso degli strumenti musicali diversi dall’organo,si tenga sempre presente quanto disposto dalla Conferenza EpiscopalePugliese: l’uso di strumenti musicali non sia mai segno di particolarismoe di maggiorazione di solennità 15 .Tuttavia, a parziale deroga al citato documento, viene consentito l’usodi altri strumenti con discrezione e solo per l’accompagnamento del canto,nel rispetto della dignità e della sacralità del momento liturgico.Solo al termine della celebrazione si consente l’esecuzione di alcunibrani entrati nella consuetudine popolare (es. Ave Maria…).13Cfr. Ibidem, 11.14Cfr. Rito del Matrimonio, Premesse generali, n. 32.15Cfr. Celebrare il Vangelo della famiglia nelle Chiese di Puglia. Linee operativeliturgico-pastorali, 16.


157Fiori7. I nubendi siano aiutati a comprendere il significato liturgicodell’ornamento floreale, quale «espressione di fede» e di gioia cristiana,manifestazione dell’ineffabile bellezza di Dio e profezia della festa intramontabiledella liturgia celeste 16 . I parroci educhino, pertanto, i fioraie gli sposi alla necessità di ornamenti semplici ed essenziali, in linea conla sobrietà e il buon gusto. A tal fine, l’altare e la balaustra, ove è presente,non siano adornati da fiori che impediscano la visibilità e la centralitàdell’altare. Non sono consentiti ornamenti con fiori finti e frutti vari,oggetti infiorati, non si ornino i banchi con drappi, fiori e veli 17 .Fotografi e cineoperatori8. Secondo quanto stabilito dalla Conferenza Episcopale Pugliese 18 ,i fotografi siano educati al rispetto della sacralità del luogo e della celebrazionee, tenendo presente la struttura della chiesa, operino senzacreare distrazione durante la celebrazione e posizionino con lo stessocriterio lampade o fari speciali, in numero strettamente necessario.Rito9. «Il matrimonio si celebri abitualmente durante la Messa» 19 . Il nuovoRito del Matrimonio prevede tre schemi celebrativi 20 . L’intento è chei nubendi, aiutati dai pastori, arrivino a scegliere con quale schema celebrarele loro nozze in ragione di una maggiore verità celebrativa, nellacoerenza tra rito e vita di fede. Si abbia a cuore, pertanto, di presentare,durante gli itinerari per i fidanzati, la ricchezza teologico-pastorale esimbolico-rituale del nuovo rito, promuovendone tutta la sua ricchezza,16Cfr. Ibidem, 12.17Cfr. Ibidem, 13.18Cfr. Ibidem, 14.19Rito del Matrimonio, Premesse generali, n. 29.20Oltre alla modalità “nella Celebrazione Eucaristica” (nn. 45-95), sono previsteanche quella “nella Celebrazione della Parola” (nn. 96-146) e quella “tra una partecattolica e una parte catecumena o non cristiana” (nn. 147-170).


158senza ricorrere a frettolosi tagli ed omissioni, ma privilegiando piuttostoil linguaggio della bellezza della celebrazione liturgica.10. Durante i Riti di conclusione, prima della benedizione finale, «anorma delle vigenti disposizioni concordatarie, si dà lettura degli articolidel codice civile concernenti i diritti e i doveri dei coniugi» 21 .11. Dopo la benedizione finale, «si dà lettura dell’atto di Matrimonio.Quindi gli sposi, i testimoni e il sacerdote lo sottoscrivono». Le firmesiano apposte davanti al popolo, «mai però sull’altare» 22 .Offerte per la Celebrazione12. A parziale deroga delle norme stabilite dalla Conferenza EpiscopalePugliese 23 , salvaguardato il dovere pastorale della carità nei confrontidei fedeli meno abbienti e la dignità del Sacramento, il contributoeconomico venga chiesto quale partecipazione alle necessità della chiesae delle opere pastorali.Per orientare i fedeli nelle offerte, si stabiliscono i seguenti criteri:1) per la celebrazione, l’offerta è di € 125,00 (di cui € 25,00 al celebrante);2) restano confermate le offerte stabilite dal Tariffario Regionale perl’istruttoria matrimoniale: € 10,00 alla Curia diocesana e € 10,00alla parrocchia;3) quando i nubendi chiedono il trasferimento in altra parrocchia,la somma comprensiva per l’istruttoria ed il trasferimento è di €100,00 (€ 35,00 alla Curia diocesana e € 65,00 alla parrocchiache ha concesso il trasferimento).21Rito del Matrimonio, 91.22Ibidem, 94.23Cfr. Celebrare il Vangelo della famiglia nelle Chiese di Puglia. Linee operativeliturgico-pastorali, 11.


159III. IndICazIonI fInalI13. Per quanto non esplicitamente richiamato nel presente Decreto,si faccia riferimento alla normativa contenuta nel Codice di diritto canonico,nel Decreto generale sul matrimonio canonico della ConferenzaEpiscopale Italiana e nelle Linee operative liturgico-pastorali dellaConferenza Episcopale Pugliese.14. I Vicari Foranei provvedano ad informare e sensibilizzare i fotografi,i fiorai e gli operatori musicali sulle disposizioni contenute nelpresente Decreto.15. Il presente Decreto sia portato a conoscenza di tutti i fedeli, e particolarmentespiegato ai giovani che si preparano a celebrare il Sacramentodel matrimonio, per realizzare una comune prassi pastorale nelsegno della carità fra le parrocchie, i Presbiteri e i fedeli laici.Le presenti disposizioni entreranno in vigore il 23 marzo <strong>2008</strong>, Domenicadi Pasqua.Dal Palazzo Vescovile, 16 marzo <strong>2008</strong>, Domenica delle PalmeIl Vice Cancelliere VescovileSac. Vincenzo Panaro Mario PacielloVescovo


160Dedicazione del nuovo altaredella Cattedrale di <strong>Altamura</strong>Prot. n. 16/<strong>2008</strong>Nell’anno del Signore <strong>2008</strong>, il giorno 1 agosto, alle ore 20.00, nellaCattedrale di <strong>Altamura</strong>, alla presenza di molti Sacerdoti, Diaconi eMinistri, con il concorso di numerosissimo popolo, di Autorità civili,politiche e militari, secondo il rito del Pontificale Romano, S.E. Mons.Mario Paciello, Vescovo di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti,ha presieduto una solenne Concelebrazione Eucaristica per la Dedicazionedel nuovo altare.Il solenne rito ha segnato la conclusione di una serie di lavori dirinnovo e di restauro, voluti dal Vescovo e resi necessari dall’usura deltempo e da una maggiore dignità e funzionalità del culto divino.La Cattedrale di <strong>Altamura</strong>, sin dal tempo della riforma liturgica, avevaun altare mobile, fuori dall’area presbiteriale; la cattedra episcopaleera sotto l’arco trionfale con tre gradini molto ingombranti; il leggio eramobile e di legno; la balaustra, pur di fattura e materia pregiate, costituivauna barriera fra l’area presbiteriale e l’aula liturgica.I lavori di restauro, eseguiti sotto la diretta sorveglianza della Soprintendenzaai Beni Artistici di Bari, hanno permesso di:• allargare ed agevolare l’accesso al presbiterio;• valorizzare due elementi della balaustra per dare una base artisticae dignitosa al nuovo altare, collocato nell’area presbiteriale sottol’arco trionfale;• mettere la cattedra in posizione eminente e centrale, tra gli stallidell’artistico coro ligneo;• costruire un ambone fisso di marmo, in linea con gi altri elementimarmorei presenti in presbiterio.Poiché nella zona del presbiterio, dove era la cattedra, non c’era pavimentazione,è stato necessario completare, con lo stesso disegno, ilpavimento.


161Il restauro del presbiterio è stato solo una parte del secondo lotto dilavori eseguiti. Infatti, insieme all’area presbiteriale, sono stati radicalmenterestaurati la sacrestia, l’aula capitolare e l’archivio capitolare.In sacrestia e nell’aula capitolare è stato realizzato il riscaldamento apavimento, col recupero dello stesso.I lavori in marmo per la balaustra, l’altare e il pavimento del presbiteriosono stati eseguiti dalla Ditta Prometeo di San Lorenzello (BN).L’ambone e il piedistallo della croce sono stati realizzati dalla “Bottegadel Marmo” di Giovanni Micunco di <strong>Altamura</strong>.Tutti i lavori sono stati appaltati dalla Ditta COBAR di Vito Barozzidi <strong>Altamura</strong> e diretti dall’Ing. Domenico Franchini e dal Geom. AntonioForte.Il presente verbale è stato redatto in triplice copia, di cui una si conservanell’Archivio della Curia Diocesana, l’altra nell’Archivio del CapitoloCattedrale di <strong>Altamura</strong> e la terza nell’Archivio della Parrocchia S.Maria Assunta (Cattedrale) di <strong>Altamura</strong>.<strong>Altamura</strong>, 1 agosto <strong>2008</strong>Il Vice Cancelliere VescovileSac. Vincenzo PanaroTestimoniSac. Luigi DimarnoSac. Nicola DileoSac. Vito ColonnaBarozzi Vito MatteoAntonio ForteDomenico Franchini Mario PacielloVescovo


162Decreto di trasferimento della sededella Parrocchia di S. Maria del Carmine in <strong>Altamura</strong>nel quartiere denominato “Parco San Giuliano”Prot. n. 29/<strong>2008</strong>Il costante sviluppo edilizio e la nascita di nuovi agglomerati urbani,mi sollecitano continuamente a dare inizio con una certa urgenza a presenzepastorali nei medesimi quartieri e provvedere gli stessi di struttureparrocchiali idonee alle attuali esigenze.Nella città di <strong>Altamura</strong>, la zona denominata “Parco San Giuliano”, traVia Cassano e Via Vecchia Buoncammino, oltre Via Mura Megalitiche,già da alcuni anni si presenta come una realtà urbanistica abbastanzadefinita nella sua struttura e ricca di abitanti, affidata alla responsabilitàpastorale della Parrocchia di S. Agostino, con non pochi disagi, sia daparte dei residenti, sia da parte della stessa Parrocchia, a motivo delladistanza fisica della chiesa parrocchiale dal quartiere stesso.Pertanto, volendo già assicurare una presenza pastorale stabile nelsuddetto quartiere, in attesa che vengano costruite le adeguate struttureparrocchiali;vista la Delibera della Giunta Comunale di <strong>Altamura</strong> n. 32 del 16 aprile<strong>2008</strong>, con la quale viene individuata nel suddetto quartiere un’areadella superficie complessiva di mq. 10.770 per la realizzazione dellemedesime strutture;vista la disponibilità da parte del Superiore Provinciale della Congregazionedei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (MissionariClarettiani), espressa con lettera in data 5 febbraio <strong>2008</strong>, Prot. n.216/08;dopo aver ascoltato in più occasioni il parere dei Sacerdoti di <strong>Altamura</strong>;a norma del can. 515 § 2 del CJC,con il presente Decreto


163StaBIlISCoquanto segue:1. viene trasferita nel quartiere denominato “Parco San Giuliano”la sede della Parrocchia di S. Maria del Carmine in <strong>Altamura</strong>,alla quale è assegnato il territorio dismembrato dalle Parrocchie di S.Agostino e di S. Michele Arcangelo, compreso tra Via Mura Megalitiche,Via Cassano e Via Vecchia Buoncammino;2. il territorio finora appartenente alla Parrocchia di S. Maria delCarmine viene assegnato alle Parrocchie di S. Maria Assunta(Cattedrale), S. Teresa, S. Maria della Consolazione, Sacro Cuoree SS. Rosario di Pompei, così come di seguito specificato:a) alla Parrocchia di S. Maria Assunta (Cattedrale) viene assegnatoil territorio compreso tra Via Solferino (numeri dispari, dal 5al 21), Via Maggio 1648 (numeri pari, dal 96 al 168), Via V. Lavigna(lato dispari), Via S. Lucia (numeri dispari), Via ConservatorioCarmine (numeri dispari, dal 9 al 33), Via Maggio 1648 (numeripari, dall’86 al 50), Via Marsala (numeri pari), Via Bisanzio Filo(numeri pari, dal 50 al 2), Via Solofrano (numeri pari), Piazza S.Giovanni (numeri dal 20 al 15), Via Conservatorio Carmine (numeripari);b) alla Parrocchia di S. Teresa viene assegnato il territorio compresotra Via Solferino (numeri pari), Via Dei Mille (numeri dispari,dal 79 al 37), Via Corsica (numeri pari), Via M. Cusani (numeridispari, dal 35 al 45), Via P. Spennato (numeri pari, dal 12 al 2),Via Maggio 1648 (numeri dispari, dal 45 all’81);alla Parrocchia di S. Maria della Consolazionec) viene assegnatoil territorio compreso tra Via Solferino (numeri dispari, dal 23 al43), Via Dei Mille (numeri pari, dall’88 al 68), Via A. da Brescia(numeri dispari, dall’1 al 31), Via Campania (numeri pari, dal 34al 28), Via Libia (numeri dispari, dall’1 al 25), Via Corfù (numeridispari, dal 37 al 59), Via Fezzan (numeri dispari, dall’1 all’83),


164Via Confalonieri (numeri pari, dal 2 all’86), Via Filangieri (numeridispari, dal 3 al 13), Via B. Brin (numeri pari, dal 32 al 18/a),Via N. Bixio (numeri dispari, dal 31 al 41), Via Fratelli Bandiera(numeri pari), Via Gen. G. Arimondi (numeri dispari), Via Maggio1648 (numeri dispari, dal 119 al 93);d) alla Parrocchia del Sacro Cuore viene assegnato il territoriocompreso tra Via A. Da Brescia (numeri pari, dal 40 al 6), Via DeiMille (numeri pari, dal 66 al 36), Via Romagna (numeri dispari,dall’1 al 25), Via Lombardia (numeri pari, dal 2 al 6), Via A. DaBrescia (numeri dispari, dal 33 al 79), Via <strong>Gravina</strong> (numeri dispari,dal 65 fino all’innesto con la S.S. 96 per Bari), Via Campania(numeri dispari), Via Libia (numeri pari, dall’8 al 52), Via Corfù(numeri pari), Via Cimitero (numeri pari, continuando per ViaGraviscella, fino all’innesto con la S.S. 96 per Bari);e) alla Parrocchia del SS. Rosario di Pompei viene assegnato ilterritorio compreso tra Via Cimitero (numeri dispari, dall’89, continuandoper Via Graviscella, fino all’innesto con la S.S. 96 perBari), Via Fezzan (numeri pari, dal 2 al 114), Via Confalonieri (numeripari, dal 92 fino all’innesto con Via Selva).Dispongo, inoltre, che:1. i registri parrocchiali di Battesimo, Cresima, Matrimonio e dei Defuntidi S. Maria del Carmine, dal 1944 fino ad oggi, siano custoditi econsultabili presso la Cancelleria della Curia Diocesana;2. copia autentica del presente Decreto, che entra in vigore con effettoimmediato, sia conservata negli archivi della nostra Curia Diocesana,della Curia Provinciale della Congregazione dei Missionari Figli delCuore Immacolato di Maria (Missionari Clarettiani) e delle Parrocchiedi S. Maria del Carmine, S. Agostino, S. Michele Arcangelo, S.Maria Assunta (Cattedrale), S. Teresa, S. Maria della Consolazione,Sacro Cuore e SS. Rosario di Pompei;


1653. con specifico decreto, darò indicazioni circa la custodia, la cura e lagestione della chiesa e dei locali di S. Maria del Carmine in Via ConservatorioCarmine.Confido che la sollecitudine del Vescovo e l’impegno pastorale diquanti saranno chiamati ad operare in questa vasta porzione del Popolodi Dio, al quale va già da ora la mia gratitudine ed il mio incoraggiamento,per l’azione di Cristo Buon Pastore, la grazia dello Spirito Santo el’intercessione di Maria Santissima, possano tornare a lode e gloria diDio Padre, per l’edificazione del Suo Regno in mezzo a noi.Dal Palazzo Vescovile, 6 settembre <strong>2008</strong>Il Vice Cancelliere VescovileSac. Vincenzo Panaro Mario PacielloVescovo


166Prot. n. 30/<strong>2008</strong>Decreto di indizionedella seconda Visita Pastorale“L’anima nostraattende il Signore,Egli è nostro aiutoe nostro scudo.In lui gioisce il nostro cuoree confidiamo nel Suo Santo Nome”(Sal 32, 20).Alla Chiesa di Dio che è in <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti,“Grazia e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo” (Fil 1, 2).Oggi, 6 settembre <strong>2008</strong>, davanti a tutto il Presbiterio secolare e religiosoe a circa duemila fedeli convenuti dai vari luoghi della <strong>Diocesi</strong>presso il Santuario della Madre di Dio Incoronata di Foggia per la IXAssemblea Pastorale Diocesana,IndICIaMoe dICHIarIaMo uffICIalMente a p e rtala noStra SeConda VISIta paStorale alla dI o C e S I.Seguendo le sagge indicazioni del Direttorio Pastorale dei Vescovi(nn. 168-170) e le norme dei canoni 396-398 del Codice di Diritto Canonico,vivremo nella verità e nella carità l’incontro del Vescovo, maestro,padre e pastore, con i Sacerdoti, suoi preziosi collaboratori nell’annunciodella Parola e nel Ministero della Riconciliazione, con tutte le componentidel Popolo di Dio, con tutte le realtà ecclesiali della <strong>Diocesi</strong> econ gli ambienti sociali, culturali e lavorativi che accetteranno la Visita.Questa Visita si svolge a conclusione del secondo quinquennio dellanostra presenza nella Chiesa di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti,mentre è in atto la prima fase del Primo Sinodo Pastorale Diocesano,


167e vuole essere un cammino personale del Vescovo per vedere, ascoltaree conoscere direttamente problemi, impegno, difficoltà e bisogni dellenostre comunità cristiane.La Visita Pastorale si svolgerà in due tempi:• nel primo tempo visiteremo, per “ Unità Pastorali”, tutte le parrocchie;• nel secondo tempo visiteremo scuole, luoghi di lavoro, ospedali,carceri. Il primo tempo avrà inizio il 19 ottobre <strong>2008</strong> e si concluderà il 23maggio 2009, secondo un calendario e un itinerario già prestabiliti; il secondo tempo si svolgerà nell’<strong>Anno</strong> Pastorale 2009-2010.I Vicari Foranei invitino i Parroci a individuare, all’interno della loroUnità Pastorale, chi svolgerà la funzione di “Segretario” della Visita Pastorale,e ne diano comunicazione al Vescovo.Cristo, Via, Verità e Vita, che nella persona del suo umile servo vienea visitare il suo popolo nella pace, “abbia pietà di noi e ci benedica, su dinoi faccia splendere il suo volto” (Sal 66, 2), perché conosciamo la suavia e su noi risplenda la sua salvezza.La Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, e i Santi Patroni dellanostra Chiesa ci custodiscano nel cammino e intercedano per la nostraconversione, la nostra fedeltà, lo splendore della nostra testimonianza.Dal Santuario della Madre di Dio Incoronata in Foggia, 6 settembre<strong>2008</strong>Il Vice Cancelliere VescovileSac. Vincenzo Panaro Mario PacielloVescovo


168LettereAI RAGAZZI DI GRAVINACarissimi ragazzi,desidero tantissimo farvi sentire la vicinanza e l’affetto del Vescovo inquesto momento molto amaro e doloroso della vostra fanciullezza oadolescenza.Poiché non posso raggiungervi di persona, uno per uno, ho pensatodi scrivervi: così possiamo riprendere il nostro colloquio ogni voltache vorrete leggere questa lettera o quando desidererete scrivermi. Lacaduta di Michele in fondo al pozzo in via Consolazione, il 25 febbraioscorso, ha posto la parola fine ai mille interrogativi di questi venti mesisulla sorte di Francesco e Salvatore Pappalardi.Purtroppo la nostra tenace speranza di rivederli vivi è stata smentitadal raccapricciante ritrovamento dei loro corpi senza vita. Ora, però, abbiamoun’altra speranza che è certezza: finora non sapevamo dove eranoFrancesco e Salvatore; ora sappiamo che sono nella gioia del Paradiso.Voi sapete che abbiamo pregato tanto perché il Signore ci mettessesulle tracce di Francesco e Salvatore. La nostra preghiera non è stata vana:ha accompagnato i fratellini mentre soffrivano; ha ottenuto la graziadel ritrovamento; e per farceli ritrovare, il Signore si è servito di voi, delladisavventura felicemente conclusa di Michele, del coraggio dell’amicoche non lo ha abbandonato.In questi giorni tanti si sono chiesti: “Dov’era Dio?”.Ve lo dico io dov’era Dio: è stato accanto a Francesco e Salvatore asoffrire con loro come quando era in croce. E sapete perché?Perché negli ultimi giorni Francesco e Salvatore hanno vissuto lapassione di Gesù: hanno sofferto dolori atroci, sete, fame, freddo, paura,buio, solitudine. Certamente hanno chiesto aiuto, ma le loro voci non sonogiunte alle nostre orecchie. Certamente hanno pregato, e la Madonnaè stata accanto a loro come era accanto a Gesù in croce, e ha pregato perloro. Gesù ha pianto e sofferto con loro e se li è portati in Paradiso, comequei due angeli disegnati da uno di voi, purificati da un vero e proprio


169martirio. Non sappiamo quando potremo celebrare la Messa solenne peroffrire al Signore Francesco e Salvatore, prima di seppellire i loro corpi;ma vorrei sentire che voi pregate con me tutti i giorni, non solo per loro,ma anche per tutti i bambini e i ragazzi del mondo, specialmente perquelli più sfortunati o esposti ai pericoli.Voi ragazzi, vi sentite così forti, vivaci, coraggiosi, sicuri che nonavete paura di nulla; a volte sfidate il pericolo. Ma non vi rendete contodi quanto è preziosa e fragile la vostra vita. Questo vi espone ogni giornoal rischio di comprometterla o di perderla con delle imprudenze, chetalvolta si rivelano tragiche. L’esperienza di Francesco, Salvatore e diMichele deve farvi diventare più saggi:∼ non andate in luoghi sconosciuti;∼ non allontanatevi da casa senza avvertire i genitori;∼ non accettate inviti a seguire persone che non conoscete;∼ non salite in moto o macchine guidate da giovanissimi o da spericolati,da minorenni o da non patentati.∼ Mettete al corrente i genitori di tutto quello che vi capita e dellepersone che vi avvicinano.∼ Frequentate gli oratori, inseritevi in associazioni parrocchiali,scoutistiche, sportive, artistiche.∼ Non allontanatevi dalla parrocchia per la Messa, il catechismo, lavita di gruppo, i campiscuola, le attività ricreative.∼ Chiedete ai giovani e agli adulti che fanno volontariato di fareesperienze con loro.∼ Interessatevi dei bambini e dei ragazzi dei paesi poveri.Un’ultima cosa vorrei dirvi, prima di salutarvi, ragazzi!Non abbiate paura dei Carabinieri, della Polizia, dei Vigili Urbani.Queste persone non sono “Mangiafuoco” che terrorizza Pinocchio. Sonopapà e mamme di famiglia a servizio della sicurezza e dell’ordinedella città, pronti a correre qualunque rischio quando si verificano incidenti,delitti, disastri.Dico questo pensando a ciò che ha raccontato il ragazzo che ha cercatodi aiutare Michele caduto in fondo al pozzo. Alcuni compagni presentialla caduta di Michele sono andati via, per non avere storie con laPolizia. Se l’amichetto che è rimasto sul posto non avesse fatto quantopoteva perché arrivassero i soccorsi, Michele oggi non lo avremmo più e


170la nostra Città sarebbe ripiombata nelle pagine di cronaca nera dei giornalie della TV.Non giudico, né condanno i compagni di Michele che sono fuggiti,perché certamente sono stati presi dal panico, e sono certo che, dopoessersi ripresi dallo spavento, avrebbero anch’essi dato l’allarme. Vorreiperò che l’episodio insegnasse a tutti come comportarsi in questi casi.Quando si conosce un fatto, specialmente se una vita è in pericolo,se qualcuno ha bisogno di aiuto, se un innocente è accusato, non si devetacere: bisogna raccontare, testimoniare, adoperarsi perché siano evitatimali peggiori. Se uno fugge o fa silenzio si comporta da egoista: è unoche non vuole noie, che pensa soltanto a se stesso, che ha paura di esserecoinvolto. Li per lì può credere di aver fatto la scelta migliore, ma doporesta col rimorso per tutta la vita. Per questo mi sembra doveroso proporrealla vostra attenzione l’amico che ha contribuito a salvare Michele,perché ha dimostrato di avere il vero senso dell’amicizia e un grandesenso di responsabilità. Egli ha affrontato da solo un momento drammatico,facendo dei tentativi per aiutare l’amico, per confortarlo e andandopoi ad avvertire la famiglia.Auguriamoci che Michele si ristabilisca al più presto; che questo salvataggiosia l’inizio di un nuovo libro della vita di <strong>Gravina</strong>, scritto dallaprimavera gravinese che siete voi. Così il sacrificio di Francesco e Salvatorefarà fiorire una nuova generazione di giovani che porteranno inalto il nome della loro Città.Vi abbraccio e vi benedico.<strong>Gravina</strong> in Puglia, 29 febbraio <strong>2008</strong>Il vostro Vescovo, Mario


171A Sua SantitàBenedetto XviBeatissimo Padre,domenica, 2 marzo, all’Angelus, Vostra Santità si è benevolmente degnatadi manifestare al mondo la Sua paterna e commossa partecipazioneal dolore per il rinvenimento dei corpi senza vita dei fratellini di<strong>Gravina</strong>.A nome mio personale, dei familiari di Ciccio e Tore, della Città di<strong>Gravina</strong> e di tutta la <strong>Diocesi</strong>, desidero esprimerLe la nostra sincera efiliale gratitudine.Il Suo accorato appello a favore di tutti i bambini del mondo, da salvare,custodire, curare da parte delle famiglie e delle Istituzioni, ha datoautorevole e universale risonanza a uno dei più gravi e urgenti bisognidel nostro tempo, e ha incoraggiato i nostri umili sforzi.Il Suo paterno ricordo, Padre Santo, ha suscitato in Piazza San Pietroun fragoroso e prolungato segno di piena condivisione del Suo appello,di filiale vicinanza al Suo dolore e di affetto verso i bambini.Ci benedica e ci segua con la Sua preghiera, perché l’impegno deipastori e dei fedeli laici sia reso efficace dalla Grazia divina, sia portatoavanti nella speranza, e le lacrime della semina preparino la gioia dellamietitura.Con umiltà e filiale devozione,<strong>Gravina</strong> in Puglia, 3 marzo <strong>2008</strong>di Vostra Santità dev.mo Mario Paciello


172Ai Presbiteri e DiaconiDiocesani e ReligiosiCarissimi,la nostra Quaresima, quest’anno, è stata una vera traversata del deserto,colma di gioie, di dolori, di esperienze di unità, di respiro di mondialità.Grazie per l’entusiastica risposta che state dando al progetto “Salva-Vita”.Grazie per la partecipazione alla concelebrazione per l’ordinazionepresbiterale di Don Francesco Elia.Grazie per l’accoglienza della proposta del cammino pastorale deiprossimi cinque anni.Grazie per la fraterna vicinanza ai Confratelli che hanno attraversatomomenti critici per la loro salute, e alla mia persona nelle vicende doloroseche stiamo vivendo.Altri momenti difficili ci attendono, ma il Signore non farà mancarela Sua grazia; mi riferisco in particolare alle esequie di Francesco eSalvatore in data da definire, ma alle quali vi chiedo sin d’ora di esserepresenti in modo plenario, come alla Messa Crismale.Il 19 marzo, mercoledì santo, è la “nostra giornata”! Abbiamo vissutosempre questo appuntamento con grande partecipazione interioree con sincero bisogno di riconferma della gioia e della volontà di esseresacerdoti e di mantenerne gli impegni.La Messa Crismale del <strong>2008</strong> si distinguerà dalle dieci che abbiamocelebrato insieme, perché conterrà non solo la benedizione degli oli e larinnovazione delle promesse sacerdotali, ma anche un annuncio storicoper la <strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti, a 22 annidalla sua costituzione: il Primo Sinodo Pastorale Diocesano.In Curia già si sta lavorando per i preliminari; le prime presentazionia voi e agli organismi di consiglio sono state fatte; ora, insieme, allapresenza di un’assemblea liturgica rappresentativa di tutta la <strong>Diocesi</strong>,di tutte le Comunità parrocchiali e di tutte le realtà ecclesiali, dobbiamoinvocare lo Spirito perché ci sostenga e ci assista nel difficile camminoche ci attende.Come dono pasquale e in ricordo dei dieci anni della mia presenzain mezzo a voi, mi permetterò di darvi una mia pubblicazione edita in


173questi giorni, ma dopo anni di decantazione, intitolata “Cammini di Speranza”.Alla processione offertoriale della Messa Crismale è prevista la consegnadelle offerte del Progetto “Salva-Vita”.In attesa di incontrarci nei luoghi e con le modalità indicate dal Vicario,vi abbraccio e vi benedico.Dal Palazzo Vescovile, 6 marzo <strong>2008</strong>† Mario, Vescovo


174Ai Presbiteri e ai DiaconiDiocesani e ReligiosiCarissimi,si avvicina la data degli esercizi spirituali programmati per noi a S. GiovanniRotondo dal 23 al 27 giugno e ho sentito il bisogno di farvi personalmentel’invito a partecipare.L’alta competenza biblica del predicatore (Mons. Antonio Pitta), laparticolare idoneità della casa, la possibilità di una visita speciale all’urnadi S. Pio, la grazia di vivere cinque giorni in profonda fraternità ein dialogo con Cristo, il nostro bisogno di irrorarci e rinnovarci spiritualmenteprima di inoltrarci nel Sinodo, ci invitano a non rinunciaresuperficialmente e senza vere difficoltà a un prezioso dono di grazia cheCristo ci offre.Vi prego, pertanto, nella misura in cui credete nell’importanza diquesti momenti di vita presbiterale ed ecclesiale a fare ogni sforzo peressere presenti.Confidando nella vostra sensibilità e nel vostro bisogno di vivificareogni giorno la grazia che ci è stata data per l’imposizione delle mani,Vi saluto caramente.Dal Palazzo Vescovile, 3 Giugno <strong>2008</strong>† Mario, Vescovo


175Ai Presbiteri e DiaconiAi Religiosi e alle ReligioseAlle Aggregazioni LaicaliAl Popolo di Dio della <strong>Diocesi</strong>Carissimi,la pace sia con voi.Quando i momenti più impegnativi e le tappe più importanti di uncammino spirituale o pastorale sono segnati da una più intensa partecipazioneal mistero della Croce di Cristo, è segno che si è sulla buonastrada e che i progetti non sono opera delle mani dell’uomo, ma espressionedella Volontà di Dio.Con questa fiduciosa certezza, al termine del periodo estivo, ci accingiamoad entrare nel vivo della prima tappa del Sinodo e a dare l’avvio aipreparativi della seconda Visita Pastorale, partecipando “tutti” all’AssembleaPastorale Diocesana al Santuario dell’Incoronata di Foggia,il 6 settembre <strong>2008</strong>.I - Il SInodoIndicazioni sempre più puntuali, dettagliate e concrete sui primi passidel Sinodo vi verranno dalla Segreteria Generale; per questo non mi soffermoa parlarne. Mi permetto solo di ribadire, qualora ce ne fosse bisogno,che nessun presbitero o laico pastoralmente impegnato ha il dirittodi disinteressarsi del Sinodo, di escludersi, di non impegnarsi secondo leproprie responsabilità e le proprie forze.Anche se personalmente si avessero vedute diverse, è dovere di ognimembro della Chiesa Locale accettare le scelte pastorali diocesane econtribuire a realizzarle nel miglior modo.Se, giunti al termine del cammino sinodale, dovessimo constatare cheil Sinodo si è svolto “al tavolino” di pochi, non dovremmo fare altro cheattribuirne la causa al nostro disimpegno circa il dovere di coinvolgereal massimo le Comunità.


176II - la VISIta paStoralePer uno svolgimento ordinato, omogeneo, snello e fruttuoso della VisitaPastorale, sento il bisogno di fare alcune premesse, di dare alcuneindicazioni di metodo, di mettere a fuoco alcuni punti importanti perpreparare la visita con diligenza e tempestività.1.preMeSSe1.1 Le ipotesi fatte e allegate circa i tempi dello svolgimento dellaVisita Pastorale sono indicative; ma se ci sono difficoltà per accettarle,bisogna darne immediatamente comunicazione al VicarioGenerale.1.2 Nessuno spazio deve essere dato ad aspetti trionfalistici, festaioli,protocollari. Gli incontri non devono avere nulla di formale;ma devono essere ricchi di contenuti veri ed essere vissuti in spiritodi famiglia e di fede.1.3 Particolare attenzione sarà data alla verifica dei registri amministrativi,dei sacramenti, all’inventario, all’arredo e alle suppellettili.2.M e t o d o2.1 La Visita Pastorale sarà fatta per “Unità Pastorali” e consisteràin incontri “unitari”e “parrocchiali”.2.2 Gli incontri unitari riguarderanno:• i giovani; i catechisti; i gruppi liturgici; le caritas parrocchiali; leaggregazioni laicali; i sacerdoti e i diaconi.2.3 Gli incontri parrocchiali si faranno con- i Consigli Pastorali e Affari Economici;- con i Sacerdoti e i loro stretti Collaboratori.2.4 Il Vescovo visiterà tre malati per ogni parrocchia, o tre luoghi incui sono radunati più malati e anziani.


1772.5 I Sacerdoti e i collaboratori programmeranno di comune accordolo svolgimento e gli orari della Visita Pastorale, cercando di nonfar mancare:-----una celebrazione eucaristica per parrocchia;la visita all’ufficio parrocchiale e alle strutture;la visita a tre ammalati della parrocchia;l’incontro personale con i sacerdoti e i diaconi diocesani e religiosidel territorio parrocchiale;l’incontro unitario con: i giovani; i catechisti; i gruppi liturgici; le caritas parrocchiali; le aggregazioni laicali.1.6 Eccetto per Poggiorsini e Spinazzola, le visite alle scuole, agliospedali, alle carceri, ai luoghi di lavoro si faranno nel secondomomento della Visita Pastorale, cioè dopo la visita a tutte le UnitàPastorali.1.7 Lungo tutto lo svolgimento della Visita Pastorale il Vescovo nonpartecipa ad altre celebrazioni e manifestazioni. Nelle iniziativedi maggior rilievo il Vescovo sarà rappresentato da un Vicario.1.8 Ogni parrocchia riceverà per tempo delle semplici schede dacompilare e consegnare al Vescovo almeno una settimana primadell’inizio della visita. Questo permetterà al Vescovo di averein mano i dati necessari ed eviterà che negli incontri si debbanofare lunghe relazioni da parte dei rappresentanti delle singoleparrocchie.1.9 Per tutta la durata della Visita Pastorale non si celebreranno Cresimedi adolescenti.1.10 Le Cresime degli adolescenti si celebreranno per città, con ladovuta e adeguata preparazione catechetica e liturgica dei cre-


178simandi e con la collaborazione di tutte le parrocchie e di tutti iloro sacerdoti.1.11 Le date delle celebrazioni cittadine delle Cresime sono le seguenti:23 maggio 2009: Acquaviva;06 giugno 2009: <strong>Altamura</strong>;13 giugno 2009: Santeramo;20 giugno 2009: <strong>Gravina</strong> - Poggiorsini;27 giugno 2009: Spinazzola.2.12 Le proposte di date per la Visita Pastorale sono le seguenti:19-26 ottobre <strong>2008</strong> Poggiorsini06-16 novembre <strong>2008</strong> Spinazzola19-29 novembre<strong>2008</strong> <strong>Gravina</strong> 108-19 dicembre <strong>2008</strong> <strong>Gravina</strong> 206-16 gennaio 2009 <strong>Gravina</strong> 320 gennaio-4 febbraio 2009 <strong>Altamura</strong> 113-22 febbraio 2009 <strong>Altamura</strong> 201-10 marzo 2009 <strong>Altamura</strong> 315-25 marzo 2009 <strong>Altamura</strong> 416-30 aprile 2009 Santeramo09-23 maggio 2009 Acquaviva3. aSterISCHI 3.1 La Visita Pastorale è una componente del “cammino sinodale”;è un centro di ascolto del Vescovo presso tutte le comunità e lerealtà della <strong>Diocesi</strong>. 3.2 Le Cresime celebrate a livello “cittadino”, non sono un’ammucchiatacaotica di cresimandi allo sbaraglio, ma segno di unaforte e visibile esperienza di Chiesa. 3.3 Tutti i parroci parteciperanno con il Vescovo alla celebrazionedel Sacramento della Cresima. 3.4 Ogni Unità Pastorale designi un segretario personale del Ve-


179scovo in Visita Pastorale, per la necessaria verbalizzazionedell’evento. 3.5 Al Vescovo non si devono fare regali né dare compensi di spese. 3.6 Dove è possibile, i sacerdoti e i diaconi consumino un’agapefraterna col Vescovo in una delle parrocchie dell’Unità Pastorale. 3.7 Gli incontri “unitari” è opportuno farli in luoghi diversi, perchési colga più facilmente in tutte le parrocchie dell’Unità Pastoralel’evento della Visita. 3.8 Le Religiose incontreranno il Vescovo in una riunione cittadinada programmare di comune accordo tra le Unità Pastorali dellacittà, in uno degli intervalli delle visite. 3.9 La visita ai monasteri di clausura sarà inserita nel programmadell’Unità Pastorale nel cui territorio essi si trovano. 3.10 Nella stesura del programma della Visita si tengano presentieventuali impegni inderogabili del Vescovo, informandosi pressoil Vicario Generale. 3.11 Possibilmente si lasci libera la mattina di mercoledì o di sabatoper permettere al Vescovo di rendersi presente in Curia, di incontrarepersone e seguire la vita della <strong>Diocesi</strong>.III - eS o rta z I o n eCarissimi, nell’accingermi a visitarvi, indosso il grembiule di Cristoservo e vengo a inginocchiarmi ai piedi di ogni Comunità per aiutarlaa purificarsi, a liberarsi, per celebrare in modo più efficace la DivinaEucaristia ed aprirsi sempre più prontamente alla comunione e alla missione.


180Accoglietemi non come un ispettore da temere, ma come Mosè chenon sa parlare, come Geremia che ha paura, come Isaia dalle labbra impure,come Pietro peccatore, come Paolo indegno di chiamarsi apostolo.Ma accoglietemi anche come scelto e inviato dal Signore per “condurvi”come Mosè, per dirvi la Verità come Geremia, per esortarvi al rinnovamentointeriore come Isaia, per edificarvi sulla Pietra Angolare comePietro, per condurvi all’unità in Cristo e nella Chiesa come Paolo.Vi prego, pertanto, in nome delle grandi responsabilità che, come battezzatie consacrati, abbiamo, di non risparmiare nulla specialmente inoccasione della Visita Pastorale e del Sinodo Diocesano, perché Cristosia annunziato, perchè il Vangelo raggiunga ogni persona, perché tuttisiano esortati ad entrare nella salvezza.La Visita Pastorale e la prima fase del Sinodo coincidono provvidenzialmentecon l’<strong>Anno</strong> Paolino. Questi due eventi di Chiesa e di salvezzaci chiamano a rivivere e testimoniare lo zelo apostolico di Paolo, il suoincondizionato e incontenibile amore a Cristo, la sua totale dedizione alVangelo, l’accoglienza gioiosa, da parte delle Comunità, dell’annunziodel Cristo crocifisso e risorto e della vita nuova, la loro partecipazionealle sollecitudini missionarie dell’Apostolo.In una società che diventa sempre più arida, insicura, smarrita, disorientata,dobbiamo essere Chiesa evangelizzante, portatrice di speranza,testimone convincente che Cristo, Via, Verità e Vita è il Signore dell’uomo,del mondo e della storia, l’unico Salvatore, sorgente eterna di verafelicità, Maestro Assoluto di Verità viva.Gesù! “Solo Lui, che è la Verità, può essere la Via e pertanto anche laVita” (Benedetto XVI – Sydney, 17/07/<strong>2008</strong>).Sono ben consapevole di chiedervi molto, ma, come ambasciatoredel Cristo, non posso e non voglio tradire la fiducia che Egli ha ripostoin voi e in me.La Vergine Incoronata, Madre di Dio e della Chiesa, interceda per noie benedica il nostro cammino.Dal Palazzo Vescovile, 1 agosto <strong>2008</strong>memoria di S. Alfonso M. De Liguori† Mario PacielloVescovo


181Presentazione UfficialeSito Diocesano: www.diocesidialtamura.it24 gennaio <strong>2008</strong>InterventirelazIone“Operatori della Comunicazione, mediatori della Verità”IntroduzioneIl Perugino, pittore del Rinascimento, alla moglie che lo esortava aconfessarsi, rispondeva: “Il mestiere di Dio è perdonare”. L’artista rimandavala confessione, perché voleva essere sicuro che non era la pauraa spingerlo, ma un sincero pentimento. È vero! Se Dio, come scriveGiovanni nella prima lettera, è Amore, il suo bisogno è “perdonare”.Ma se Dio è Amore, il suo primo “mestiere” è “comunicare”.Non meravigliatevi se parto da molto lontano: non intendo fare prediche;ma mi sembra doveroso e bello portare la comunicazione e coloroche operano per essa, alla sua sorgente.La fonte e il modello• Dio, Uno e Trino è il primo e perfetto comunicatore. C’è comunionee comunicazione totale, perfetta, piena ed eterna tra le DivinePersone.• La creazione è Dio che comunica con l’universo. Dio creandol’uomo simile e sé e donandogli la donna, come essere che “gli stadi fronte” lo crea “comunicatore”.• Le Sacre Scritture sono la rivelazione di Dio agli uomini. Gli autorisacri, infatti, hanno scritto sotto ispirazione dello Spirito laparola del Signore.• Il Figlio di Dio, Gesù Cristo è il perfetto rivelatore del Padre. Nellalettera agli Ebrei è scritto: “Dio, in passato ha parlato molte vol-


182te e in molti modi; ultimamente ha parlato per mezzo del FiglioSuo”.Cristo ha scelto gli Apostoli e ha fondato la Chiesa, perché il lorocompito primario fosse l’annuncio, la buona notizia, cioè la comunicazione.• La Chiesa esiste per comunicare agli uomini di ogni tempo questabuona notizia. “Se non si impegnasse con tutte le sue forze nelcomunicare ciò che il Signore le ha affidato verrebbe meno la suamissione”.(Direttorio delle Comunicazioni Sociali, pag. 3).Ho voluto portarvi molto in alto, innanzitutto per farvi cogliere l’altissimadignità della comunicazione e la bellezza e la necessità di comunicare.La comunicazione è una dimensione indispensabile per l’uomo e perla società.Senza comunicazione l’uomo non può essere se stesso, perché la comunicazioneè il primo dono che Dio ha fatto all’uomo ed è il primobisogno che la persona avverte.L’ iconaMi piace presentare l’operatore della comunicazione con unaicona che prendo dall’inizio della Prima Lettera dell’Apostolo Giovanni:“Ciò che era fin da principio,ciò che noi abbiamo udito,ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi,ciò che noi abbiamo contemplatoe ciò che le nostre mani hanno toccato,ossia il Verbo della vita (…)noi lo annunziamo anche a voi,perché anche voi siate in comunione con noi.La nostra comunioneÈ col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo.


183Queste cose vi scriviamo,perché la nostra gioia sia perfetta”.(1Gv 1,1-4)Ecco l’operatore della comunicazione: uno che attinge dalla verità diciò che ha udito, visto, toccato, per annunziarlo agli altri e creare gioia ecomunione.La comunicazioneQuando parliamo di comunicazione sociale, noi parliamo di:• Strumenti;• di arte del comunicare;• di operatori della comunicazione.Su questi tre aspetti della comunicazione vorrei fermare la vostra attenzione.I - I mezziQuali sono li conoscete. Alcuni sono tradizionali: giornali, radio,cinema, televisione, teatro, libri, arte. Altri multimediali: internet, siti,web, cellulari.I primi generano una cultura di massa; i secondi privilegiano collegamentipersonali o nuove forme di aggregazione sociale.La diffusione degli strumenti è sempre più rapida e invasiva: quantopiù entrano nelle nostre case tanto più non sappiamo farne a meno.Quanto più sono sofisticati, tanto più sono manipolati da interessieconomici e politici: usati male, senza controllo, producono effetti devastantinelle coscienze e nella vita sociale. Senza vigilanza, le personeche se ne servono sono ridotte a cose, a merce.Giovanni Paolo II, il 20 maggio 2004, diceva:“Conosciamo bene l’influsso penetrante che i media esercitano oggisui modi di pensare e sui comportamenti, personali e collettivi, orientandoad una visione della vita che, purtroppo, tende spesso a corrodere


184fondamentali valori etici, in particolare quelli che riguardano la famiglia”.II - Gli operatori della comunicazioneMi piace rivolgermi a voi, più che con parole mie, con alcuni pensieridi Giovanni Paolo II, uno dei più grandi comunicatori del nostro tempo:“A voi, che operate nel campo della cultura e della comunicazione,la Chiesa guarda con fiducia e con attesa, perché, come protagonisti deicambiamenti in atto in questi ambiti in un orizzonte di crescente globalità,siete chiamati a leggere e interpretare il tempo presente (…)In questo campo servono operai che,… sappiano farsi interpreti delleodierne istanze culturali, impegnandosi a vivere questa epoca dellacomunicazione, non come tempo di alienazione e di smarrimento, macome tempo prezioso per la ricerca della verità e per lo sviluppo dellacomunicazione tra le persone e i popoli (…). Coloro che operano neimedia e fanno cultura, credenti e non credenti, devono avere un’altaconsapevolezza delle proprie responsabilità. Soprattutto di fronte aisoggetti più indifesi, che spesso sono esposti, senza alcuna tutela, a programmipieni di violenza e di visioni distorte dell’uomo, della famiglia edella vita”. (9-11-2002).“Grande e grave è la responsabilità degli operatori dei Mass-Media,(dice Giovanni Paolo II nell’enciclica “Evangelium Vitae” (n. 98),…devono allora presentare esempi alti e nobili di vita e dare spazio alletestimonianze positive e talvolta anche eroiche di amore all’uomo; proporrecon grande rispetto i valori della sessualità e dell’amore, senzaindugiare su ciò che deturpa e svilisce la dignità dell’uomo”.III - L’arte della comunicazioneTratto quest’ ultimo punto sotto tre aspetti:1. Comunicazione e Cultura;2. Comunicazione e Aggregazione;3. Comunicazione ed Etica.


1851. Comunicazione e CulturaLa comunicazione produce cultura, e la cultura, per diffondersi e trasmettersiha bisogno della comunicazione.I media in sé non sono né buoni né cattivi; ma non sono neutri: sonoportatori di cultura; incidono sul modo di pensare e di vivere, plasmanobene o male le coscienze, creano mentalità, introducono nuovi linguaggi,condizionano l’esistenza, possono creare dipendenza di giudizio e discelta.“Quale cultura, (si chiede Giovanni Paolo II) può essere generata dauna comunicazione che non abbia al suo centro la dignità della persona,la capacità di aiutare ad affrontare i grandi interrogativi della vita umana,l’impegno a servire con onestà il bene comune…?”. (9-11.2002).Comunicare è un’arte creatrice di cultura, oltre che portatrice di informazioni.Infatti comunicare è creare pensiero ed esternarlo, farlovedere. Comunicare è generare conoscenza e quindi servire la crescitadella libertà. Comunicare è moltiplicare non le verità, ma la partecipazionealla verità. Comunicare è stimolo a riflettere, a interpellarsi, a darerisposte a se stessi e agli altri. Comunicare è scolpire una statua vivente:la si rende bella o brutta, buona o cattiva, a seconda di quello che si incidenella mente e nel cuore.2. Comunicazione e AggregazioneÈ strano! Mai come nel nostro tempo si è stati attenti al rispetto della“privacy”; mai come ai nostri giorni è stato impossibile difendere lapropria vita privata. Mai, fino ai tempi recentissimi ci sono stati i mezzidi comunicazione che abbiamo noi; mai come oggi è stata a rischio lasocializzazione, l’aggregazione.Gli strumenti della comunicazione, purtroppo, possono inghiottireogni genere di comunicazione tra le persone e in società. Invece, per lorostessa natura, devono essere le moderne piazze dove si dialoga, si ascolta,ci si confronta, si socializza.Il moltiplicarsi delle parabole, di linee ADSL, di tutti i prodotti dellatecnologia deve essere segno di crescita della comunicazione e della comunità,non di isolamento e incomunicabilità.


1863. Comunicazione ed EticaQuanti operano nel mondo della comunicazione non possono fare ameno di un codice deontologico; cioè la comunicazione deve avere innanzituttodei criteri di comportamento. Deve:• rispettare la persona e i suoi diritti;• essere a servizio della verità;• servire la giustizia;• difendere i valori umani, culturali, spirituali;• rispettare le diverse culture…senza mangiarsi la propria;• tutelare i deboli;• ricercare il bene comune, al di sopra degli interessi particolari oeconomici.Quale comunicazioneNon possiamo approfondire e sviluppare uno per uno i punti sopraesposti. Aggiungo solo qualche piccola annotazione.Una comunicazione rispettosa di questi criteri deontologici:• non scambia la verità con la propria opinione;• non prende per vero e per buono il pensiero della maggioranza o irisultati di un sondaggio;• non tace la verità;• non deforma i fatti;• non manipola fatti e parole per fini ideologici;• non obbedisce alle esigenze di mercato con volgarità e banalità:• non sceglie partendo da ciò che stimola o appaga gli istinti degliutenti;• non distrugge ciò che la famiglia faticosamente costruisce e noncondiziona la vita della famiglia;• è attenta ad educare e ad interiorizzare, non a soddisfare emozionipasseggere.Tutto questo vuol dire che più crescono le potenzialità dei media, piùgli utenti non devono rinunziare al loro ruolo di co-protagonisti dellacomunicazione; cioè, bisogna avere più vigilanza e capacità critica, se sivuole dare un’anima alla società di oggi e di domani.


187ConclusioneSi narra che la Penna di San Francesco di Sales un giorno si fossespuntata.Il Santo non si spazientì per così poco. Se l’accostò al cuore, e la pennariprese a scrivere regolarmente.Quest’ episodio, se non è vero, è per lo meno ben inventato, perchédefinisce lo stile di San Francesco di Sales: egli ebbe il grande merito diportare anche nella polemica una pacatezza, una cordialità, un’amorevolezzaveramente esemplari. (Da “I Santi del Giorno” di Piero Bargellini).Quando tutti gli operatori della comunicazione sociale porterannoprima al cuore tutto ciò che affidano agli strumenti che usano, sarà l’iniziodi una umanità nuova.


188Corso di formazione per operatori di pastorale della salute2° Incontro Diocesano di FormazioneGiovedì 31 gennaio <strong>2008</strong>Relazione“Rendere ragione della speranza nel mondo della salute”IntroduzioneBenedetto XVI, nel Messaggio per la XVI Giornata del Malato, che sicelebra l’11 febbraio e che quest’anno coincide con il 150° anniversariodelle apparizioni di Lourdes, dice che la Giornata del Malato è “un’occasionepropizia per riflettere sul senso del dolore e sul dovere cristianodi farsene carico in qualunque situazione esso si presenti”.Noi, per il cammino di formazione stiamo approfondendo le tre partidella Nota Pastorale della C.E.I. “Predicate il Vangelo e curate i malati.La comunità cristiana e la pastorale della salute”.Oggi ci fermiamo a riflettere sulla seconda parte: “Rendere ragionedella speranza nel mondo della salute”, anche se è impossibile non sfociarenella prima e nella terza parte.I – Spiegazione del TitoloA - “Rendete ragione della speranza che è in voi”: è un’espressione dellaPrima Lettera di Pietro (3,15).Significa: dimostrate con i fatti, con la coerenza, con la fedeltà, con lafede che avete, le certezze che sono in voi.B - Il mondo della salute sono:a. i problemi della salute, della malattia, delle terapie, della ricerca;b. le persone che soffrono, i malati, i disabili, i familiari;c. Gli operatori nella sanità: medici, infermieri, ricercatori, cappellani,ministri della comunione, volontari.“Rendere ragione nel mondo della salute” significa: guardare, illuminare,affrontare, vivere questa complessa realtà con la luce e la graziadella fede.


189Per la cura integrale della persona non basta la semplice “assistenza sanitaria”.• L’assistenza sanitaria, infatti, è mossa dal bisogno di ridare “salute”al malato;• La pastorale della salute è mossa dal bisogno di dare “salvezza” almalato annunciandogli Gesù Cristo crocifisso e risorto.La società si impegna a garantire la tutela del diritto alla salute;La Chiesa (sull’esempio di Gesù Buon Samaritano, che non ha curatosolo corpi, ma ha dato speranza e salvezza, manifestando la misericordiadel Padre) si prende cura integrale della persona:• coinvolgendo tutti: malati, famiglia, operatori sanitari, operatori pastorali;• con le risorse ricevute da Cristo:~ servizio amorevole di quanti soffrono;~ annuncio della parola;~ celebrazione dei sacramenti.II - Che cosa è la Pastorale della Salute?La Nota Pastorale della C.E.I. del 1989: “La Pastorale della Salutenella Chiesa Italiana” definisce così la Pastorale della Salute: è “la presenzae l’azione della Chiesa per recare la luce e la grazia del Signore acoloro che soffrono e a quanti se ne prendono cura. Non viene rivolta soloai malti, ma anche ai sani, ispirando una cultura più sensibile alla sofferenza,all’emarginazione e ai valori della vita e della salute” (n. 19).È presenza e azione della Chiesa nel mondo della malattia e dellasofferenza; per dare la luce e la grazia di Cristo a malati e operatori, persensibilizzarli a una maggiore cura della vita e della salute.III - Cosa è la salute?Per una giusta comprensione della natura e delle finalità della Pastoraledella Salute è bene precisare cosa è la “Salute”.Salute:‹ non è assenza di malattia;‹ non è solo stato di completo benessere fisico;


190‹ è equilibrio dinamico tra corpo – psiche – spirito all’interno dellapersona, e (all’esterno) tra persona e ambiente.Questo vuol dire che quando parliamo di salute ci riferiamo a tutto l’uomo;per cui si può avere una persona sana anche se fisicamente compromessa;una persona malata anche se fisicamente o psichicamente efficiente.La salute, pur essendo dono di Dio come la vita, non è indispensabileper essere utili alla società. Ma è vero anche che la malattia causadifficoltà per la salute della persona, perchè ha riflessi sulla psiche; laanomalia psichica si ripercuote sulla persona.IV - Cosa deve fare la Pastorale della Salute per dare speranza?Deve inculcare la consapevolezza che:‹ la vita e la salute sono dono di Dio da accettare, difendere, valorizzare;‹ la salute non è un bene assoluto: la vita vale più della salute, anchequando questa non c’è;‹ la malattia, quando arriva, va accettata e valorizzta;‹ la salute va difesa da inquinamento, abusi alimentari e sessuali,fumo, alcool, droga, eccessi di ogni tipo;‹ la salute non va idolatrata: non si deve sacrificare tutto, specialmentein termini etici.Purtroppo ci sono correnti di pensiero malate della sindrome dell’onnipotenzadella scienza o della presunta padronanza assoluta sulla vita.V - Gli obiettivi della Pastorale della Salute1. Umanizzare i sevizi socio-sanitari.‹ Quando c’è dedizione, attenzione, sensibilità, calore umano, delicatezza,gratuità, si opera con una forte carica interna che fa beneal malato e si annunzia silenziosamente il Vangelo;‹ Chi opera così, mentre contribuisce a umanizzare il mondo dellasalute, già realizza una attività evangelizzatrice;‹ Il paziente comprende che anche quando c’è degrado del corpo, odella mente, resta intatto il suo essere figlio di Dio;‹ Un contesto di tensioni, difficoltà di dialogo, disinteresse, litigi, inospedale o in casa, nuoce al malato;


191‹La diversità dei ruoli e delle competenze deve essere vissuta comearricchimento, collaborazione, complementarietà, non come causadi conflitti.2. Formare gli operatori sanitari.‹ Medici, infermieri, tecnici devono curare la “relazione”, non solola malattia; per cui devono imparare ad ascoltare, ad accogliere, anon trattare nessuno da estraneo.C’è degrado di umanità nel loro servizio al malato quando:‹ prevalgono interessi politici o economici;‹ c’è burocratizzazione, lentezza amministrativa;‹ c’è deterioramento della scala dei valori;‹ c’è scarsa considerazione del malato.La disumanizzazione è frutto del peccato; la si elimina con un camminodi conversione del cuore, che si apre al rispetto delle persone, allafraternità, alla solidarietà, alla gratuità, all’accoglienza, per costruire laciviltà dell’amore.3. Far scoprire ai disabili il valore dell’essere sul fare, della vita sullasalute:‹ La debolezza della persona umana non ne mortifica la dignità;‹ Intorno a un disabile si sprigiona un mondo di amore;‹ Chi si prende cura del disabile fisico deve, non solo soddisfarei suoi bisogni, ma aiutarlo a vivere con dignità e con fede la suasofferenza, ma con molto rispetto, delicatezza, senza salire in cattedra.4. Educare al valore della vita e promuoverla.La società contemporanea è molto sensibile verso il benessere psicofisicodella persona; ma spesso con una visione egoistica e individualistica:il mio benessere a tutti i costi, fino alla eliminazione dell’altro.Giovanni Paolo II (NMI) ha scritto che la Chiesa deve “impegnarsiper il rispetto della vita di ciascun essere umano dal concepimentofino al suo naturale tramonto”.5. Illuminare con la fede i problemi suscitati dalla ricerca scientifica edalle tecniche di intervento sulla vita e sulla persona, e sensibilizzarele istituzioni sui problemi della salute.


192La politica sanitaria deve perseguire l’efficienza dei servizi senzanuocere ai diritti della persona, per es.: evitare le disuguaglianze socialinell’accesso alle risorse sanitarie.Le istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana offrono un valido contributoper il rispetto dei valori e delle persone.La Chiesa non deve solo enunciare principi di rispetto della vita, deveanche agire come laboratorio di esperienze in cui si coniugano scienzae fede per la cura integrale della persona.Le istituzioni sanitarie cattoliche non offrono una “sanità di parte”,ma sono componente integrante del sistema sanitario nazionale; hannogli stessi doveri delle strutture pubbliche (…purtroppo non anchegli stessi diritti), coniugano efficienza economica e cura etica, sanitàdi eccellenza e centralità dell’ammalato, cura integrale della personae testimonianza della carità.6. Obiettivo finale della Pastorale della Salute è l’incontro con Dio delmalato e di chiunque gli sta intorno; quindi è soprattutto evangelizzazioneattraverso gesti di umanità.Con l’amore disinteressato da parte di chi cura e assiste il malato sipossono accompagnare quanti soffrono nel loro difficile cammino.La sofferenza e la disabilità fanno porre domande di senso, fannosentire il bisogno di attenzione e di prossimità.La comunità cristiana, con la luce della parola, la forza della preghierae la vicinanza solidale aiuta a rispondere agli interrogativi che riguardanoil senso del dolore, della malattia e della morte.Giovanni Paolo II nell’Enciclica Salvifici Doloris ha detto: “Quanto piùpesanti sono le strutture del peccato che porta in sé il mondo d’oggi,tanto più grande è l’eloquenza che la sofferenza umana in sé possiede”.L’uomo è fatto per la gioia: soffrire è un mistero che solo la croce e larisurrezione di Cristo possono illuminare e trasformare in salvezza.Purtroppo c’è una mentalità materialistica ed edonista che rifiuta ildolore e idolatra il corpo; ma che non deve impedire di annunziare laPasqua di Cristo a malati e familiari.Benedetto XVI nel Messaggio per la prossima Giornata del Malato,scrive: “Gesù Cristo ha redento il mondo con la Sua sofferenza, conla Sua morte e risurrezione; quindi fare Pastorale della Salute significa:“soccorrere efficacemente l’uomo e aiutarlo a comprendere ilvalore salvifico della propria sofferenza”.


La pastorale della Salute, allora, non è scuola di dolorismo, ma donodi speranza per illuminare l’oscurità del dolore e della morte.Educare alla speranza cristiana non è né ottimismo, né fuga dalle difficoltà;ma capacità di rendere presente quell’avvenire di cui la fedeci dà certezza.Benedetto XVI afferma: “L’uomo che soffre con amore e docile abbandonoalla volontà divina diventa offerta vivente per la salvezzadel mondo”. (Messaggio).193


194MessaggiVITTORIA O SCHIAFFO?messaGGio del Vescovo di <strong>Altamura</strong> – <strong>Gravina</strong> – Acquaviva delle FontiS. E. Mons. Mario paciellodopo l’annuncio della rinuncia del S. Padre Benedetto XVIdi far visita all’Università “La Sapienza” di RomaAncora una volta l’Italia fa parlare di sé in Europa e nel mondo, nonsolo per l’immondizia di Napoli, ma anche per i sacchetti di inciviltà, diantidemocrazia, di anticultura depositati in qualche angolo di città universitaria.Ma, come Napoli non è tutta l’Italia, così gli occupanti il rettoratonon sono né tutta l’Università della Sapienza, né tutto il mondo accademico,e tanto meno tutto il popolo italiano.Ha fatto bene Benedetto XVI a rinunziare alla visita!Certamente i dimostranti canteranno vittoria. In realtà hanno ricevutoe riceveranno uno schiaffo morale dalla storia: lo dimostra, come c’erada aspettarselo, l’universale coro di disapprovazione, di disgusto e dicondanna che già risuona in tutto il mondo.I contestatori hanno offeso non solo la figura morale del Pontefice,il che è già cosa gravissima, ma anche i diritti della democrazia, dellalibertà di pensiero e di religione; hanno offeso il rettore, i docenti egli alunni dell’Università; hanno mancato di rispetto allo Stato Italiano;hanno infangato quella “laicità” che si illudono di difendere; hanno negato,col loro comportamento, quei principi e quei valori da cui diconodi essere mossi.Ma c’è ancora altro: queste contestazioni non offendono solo le Istituzioni,i valori e i sentimenti religiosi, ma anche la buona educazione, ilrispetto civile delle persone e dei ruoli, la sacralità dell’accoglienza e ilvalore universale dell’ospitalità.Questo significa essere caduti in basso in maniera preoccupante, specialmentese in Parlamento qualche politico, con le sue affermazioni,giustifica e “benedice” questi comportamenti.


195È difficile, anzi impossibile, trovare una giustificazione a una presadi posizione, che esula da ogni logica e che nulla ha a che vedere con irisvolti etici e tecnologici della ricerca scientifica.Chi, oggi, più di Benedetto XVI sta cercando di rivalutare l’importanzae l’uso della ragione per mettere le premesse indispensabili allaricerca della verità, alla difesa dei valori naturali, alla costruzione dellapace, alla ricerca di Dio?Solo menti plagiate da ideologie che soffocano la libertà della personae impediscono di pensare con la propria mente possono contestare,offendere e rifiutare una altissima personalità dalla cultura vastissima edalla più squisita finezza morale.È penoso che manifestazioni simili si verifichino nelle sedi del sapere!.Una cosa è certa: anche se questi tali, e tanti altri, ritengono di nonavere nulla a che vedere con la Chiesa e con chi la rappresenta, sarannosempre da essa considerati, amati e attesi come figli.<strong>Altamura</strong>, 16 gennaio <strong>2008</strong>† Mario, Vescovo


196MESSAGGIO DEL VESCOVO PER LA QUARESIMAE PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO“SALVA-VITA”Ai Sacerdoti e DiaconiAlle Comunità Parrocchialie di Vita ConsacrataA tutti i Fedeli Laici“Se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il proprio fratelloin necessità, gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l’Amore diDio?” (I Gv 3,17)Carissimi,l’austero rito della benedizione e dell’imposizione delle Ceneri segnal’inizio del cammino quaresimale, che ci porterà al fuoco e alla luce dellaveglia pasquale.La Quaresima è il tempo migliore, l’occasione propizia per tradurrein impegno concreto, personale e comunitario, le scelte fatte nel ProgrammaPastorale Diocesano.Nell’Assemblea ecclesiale presso il Santuario dell’Incoronata diFoggia ci siamo proposti di lasciarci “guidare dalla virtù teologale dellacarità”; ma, consapevoli che “è impossibile amare se non si fa esperienzadi essere amati”, e che attingiamo la forza di amare dall’Amoreche riceviamo da Dio, abbiamo promesso di farne esperienza innanzituttonel sacramento del perdono.Ci siamo impegnati, poi, ad “annunziare l’amore di Dio condividendole povertà dell’umanità e percorrendo itinerari nuovi di solidarietà”.In questi mesi, quell’impegno è diventato progetto, ha assunto unvolto ben preciso e, in Quaresima, vogliamo concretizzarlo.In allegato troverete tutto ciò che è necessario sapere per conoscerenei dettagli il progetto e per presentarlo a chiunque voglia partecipare arealizzarlo.


197Abbiamo stampato diecimila depliants e confezionato mille salvadanaidestinati ad aule scolastiche, negozi, studi professionistici, associazioni,aule catechistiche, uffici, case religiose e case private.Disponiamo anche di un DVD di dieci minuti per presentare il progettonelle Scuole, in Parrocchia, in TV.Un momento molto significativo per l’offerta al Signore di quanto siè raccolto è la Messa Crismale del 19 marzo nella Cattedrale di Acquaviva.Il messaggio per la Quaresima <strong>2008</strong> del Santo Padre Benedetto XVIha riversato tanta luce e tanto conforto sul nostro progetto.La Quaresima, ha detto il Papa, ci stimola “a riscoprire la misericordiadi Dio perché diventiamo, a nostra volta, più misericordiosi verso ifratelli”.La confessione è la scuola dove si impara la misericordia; la carità èl’esame con cui si testimonia ciò che si è imparato. Per questo il Papa cisuggerisce come pratica specifica “l’elemosina”, e ci aiuta a comprendernei contenuti teologici e ascetici.L’elemosina nascosta, fatta a Gloria di Dio:- è un “atto di giustizia prima ancora che un atto di carità”;- è segno di presa di coscienza che “noi non siamo proprietari, bensìamministratori dei beni che possediamo”;- “rappresenta un modo concreto di venire in aiuto a chi è nel bisogno”;- educa “a condividere con gli altri quanto per bontà divina possediamo”;- è “un esercizio ascetico per liberarsi dall’attaccamento ai beniterreni”;- è mezzo di “purificazione interiore” e “gesto di comunione ecclesiale”;- è segno di penitenza e implorazione di perdono dei peccati;- è espressione di conversione all’amore di Dio e dei fratelli;- è un modo come farsi “tramite della Provvidenza verso il prossimo”;- è via per avvicinarsi a Dio;- è imitazione di Gesù, il quale ha dato tutto se stesso;- è un modo credibile per annunziare il Vangelo.


198Le statistiche dicono che l’Italia sta diventando più povera: anche chilavora non riesce a far fronte a tutti i bisogni della famiglia.Nelle Regioni Meridionali vive il 70% degli otto milioni di poveri delnostro Paese. Questo accentuato disagio sociale non ostacola, ma facilitala nostra attenzione verso i più poveri e la solidarietà verso di essi.Gesù nel Vangelo di Marco ci fa notare che, tra gli offerenti del Tempio,la più generosa è stata una piccola vedova, la più povera di tutti (cfr.Mc 12,44).Non abbiamo paura né di dare del nostro, né di chiedere per gli altri:quando facciamo qualcosa per risolvere i problemi altrui, abbiamo cominciatoa risolvere i nostri.Prendiamo come una grazia il “Progetto Salva-Vita”, e collaboriamocon entusiasmo a realizzarlo; non solo perché riesca, ma perché andandoverso gli ultimi, incontriamo il Primo: il Risorto.Augurando a tutti di vivere la Quaresima come una primavera spirituale,vi benedico.Dal Palazzo Vescovile, 2 febbraio <strong>2008</strong>Festa della Presentazione del Signore† Mario, Vescovo


199Allegato“PROGETTO SALVA-VITA”“Una via breve ed efficace per formarsialla solidarietà è l’aperturaalla mondialità”.• Questo progetto è una mano tesa verso tutti, per aiutare una piccolasuora che crede nei giovani anche quando sono fortemente segnatidalle cicatrici della miseria.La lettera “Cenere e Fuoco”, scritta a seguito dell’esperienza tra lebaraccopoli di Nairobi e della partecipazione al World Social Forumdel Vescovo Mario, ha suscitato in tutti coloro che l’hanno letta unadomanda: “Cosa possiamo fare?”Le urgenze e le emergenze del mondo dei poveri sono infinite; ma,mettendo insieme tante gocce d’acqua e tante briciole di amore, sipossono dare risposte concrete e risolutive a tanti problemi.• L’ Associazione San Giuseppe Lavoratore degli Artigiani di<strong>Gravina</strong> ha dato vita a un gemellaggio con la omonima parrocchiadella baraccopoli di Kangemi (Nairobi) e a una ricca serie di iniziativeconcrete di solidarietà.• L’ Ufficio Diocesano per la Cooperazione Missionaria e la CaritasDiocesana hanno individuato il Progetto “Salva-Vita”, un’idea disuor Raquel Soria, apostola del carcere di Nairobi, e lo affidano alla<strong>Diocesi</strong>, perché lo faccia “vivere” per un anno.IL KENYA• non è solo paradiso turistico o meta di safari.Kenya significa 30 milioni di persone appartenenti a 40 etnie,sull’orlo della guerra civile.17 milioni di Keniani vivono con un dollaro al giorno.La durata media della vita in Kenya è di 45 anni.L’ospedale è un lusso permesso a pochi.Mancano scuole e insegnanti.Prolificano la disoccupazione, la criminalità, le condizioni estremedi povertà.


200• NAIROBI, megalopoli dai due volti: 4 milioni di abitanti di cui 2,5milioni vivono in immense baraccopoli (slums).Grattacieli, grandi affari, lussuose zone residenziali tra baraccopoliabusive senza scuole, né strutture sanitarie.Nugoli sterminati di capanne di lamiera, di fango, di assi; senz’acqua,né servizi igienici, né fogne, né corrente elettrica, né strade.Alcolismo, droga, criminalità, furti, omicidi, stupri sono scene di vitaquotidiana.L’aids è causa non solo di morte, ma anche di nuove generazioni malate,condannate dalle famiglie a morire da sole.Donne e bambini sulle colline di immondizia alla ricerca di rifiutiriciclabili o im-mangiabili.In questi giorni boscaglie, campi e villaggi inceneriti stanno rivelandol’orrore di molte centinaia di cadaveri e resti umani, mentre centinaiadi migliaia di scampati ai massacri sono un’emergenza internazionaleumanitaria, sanitaria e sociale.• IL CARCERE. All’interno della struttura carceraria del Kenyac’è il “Centro correttivo per i giovani”, per ragazzi che dopo i 14anni si trovano per la prima volta alle prese con la giustizia perdelitti minori.Sono quattro mesi di carcere duro e scioccante, dopo i quali si è rilasciati,ma per ricadere inevitabilmente nella criminalità o andarea far parte della malavita.SUOR RAQUEL SORIA• , argentina, assistente sociale delle Suoredella Consolata, opera nel “Centro correttivo” di Nairobi.Con l’aiuto di Koinonia, di Caritas Italiana e della ConferenzaEpiscopale Keniana ha costruito la “Casa della Consolata S. GiuseppeCafasso”, per dare un futuro diverso ai giovani che esconodal carcere.Nell’arco di un anno questi adolescenti, già esperti di micro-criminalità,vengono aiutati a reintegrarsi in società; ricevono formazioneculturale, professionale e sostegno psico-sociale; recuperanoil senso della cura del corpo, della persona, delle relazioni.Nella “Casa S. Giuseppe Cafasso” operano suor Raquel, due volontariKeniani, un assistente sociale, una “mamma della casa”,due volontari del Servizio Civile all’estero di Caritas Ambrosiana.Ogni anno un operatore di Caritas Italiana e un responsabile diCaritas Ambrosiana visitano la casa; ogni sei mesi lo staff del Progettoprepara una relazione delle attività realizzate.


201• Per la realizzazione del progetto occorrono, per i 12 mesi del<strong>2008</strong>, € 22.368.00.La <strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong> – <strong>Gravina</strong> - Acquaviva delle Fonti siimpegna a sostenere, nel <strong>2008</strong>, le spese per un anno di formazione.• Tutti: singole persone, famiglie, luoghi di lavoro, associazioni, scuole,negozi, parrocchie, luoghi del sabato sera, possono realizzare ungrande progetto di speranza col poco della loro solidarietà.• Il tempo più opportuno per riaccendere la speranza dei povericon la fiamma della carità è la Quaresima (6 febbraio-20 marzo<strong>2008</strong>).• Accendi anche tu con la ceneRe del tuo sovrappiù il Fuoco della speranzanei giovani senza famiglia e senza futuro del Kenya.15 centesimi di euro a persona o un euro a famiglia, una sola voltanell’anno <strong>2008</strong>, possono salvare giovanissimi ex carcerati dalla stradae dalla criminalità.Le offerte• si possono consegnare, con la dicitura “Progetto Salva-Vita” al Vescovo, alla Curia. al proprio parroco.


202<strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle FontiOFFERTE PROGETTO SALVA VITAQuaresima <strong>2008</strong>parroCCHIealtaMurapaRRoccHia s. m. assunta (cattedRale) <strong>Altamura</strong> € 1.200,00paRRoccHia s. aGostino <strong>Altamura</strong> € 250,00paRRoccHia s. anna <strong>Altamura</strong> € 200,00paRRoccHia s. cuoRe di GesÙ <strong>Altamura</strong> € 420,00paRRoccHia s. Giovanni Bosco <strong>Altamura</strong> € 400,00paRRoccHia s. maRia del caRmine <strong>Altamura</strong> € 400,00paRRoccHia s. maRia d. consolaZione <strong>Altamura</strong> € 1.800,00paRRoccHia s. micHele aRcanGelo <strong>Altamura</strong> € 1.400,00paRRoccHia s. nicola dei GReci <strong>Altamura</strong> € 860,00paRRoccHia ss. RedentoRe <strong>Altamura</strong> € 250,00paRRoccHia ss. RosaRio di po m p e i <strong>Altamura</strong> € 500,00paRRoccHia s. saBino <strong>Altamura</strong> € 300,00paRRoccHia s. sepolcRo <strong>Altamura</strong> € 1.500,00paRRoccHia s. teResa <strong>Altamura</strong> € 600,00paRRoccHia ss. tRinitÀ (tRasFiGuRaZione) <strong>Altamura</strong> € 225,00to ta l e parroCCHIe altaMura € 10.305,00graVInapaRRoccHia Buon pastoRe <strong>Gravina</strong> € 800,00paRRoccHia ss. cRociFisso <strong>Gravina</strong> € 200,00paRRoccHia s. domenico <strong>Gravina</strong> € 2.505,00paRRoccHia s. FRancesco <strong>Gravina</strong> € 1.335,00


203paRRoccHia s. Giovanni evanGelista <strong>Gravina</strong> € 250,00paRRoccHia s. Giovanni Battista <strong>Gravina</strong> € 1.003,00paRRoccHia madonna delle GRaZie <strong>Gravina</strong> € 650,00paRRoccHia mateR ecclesiae (s. matteo) <strong>Gravina</strong> € 700,00paRRoccHia ss. nicola e cecilia <strong>Gravina</strong> € 1.240,00paRRoccHia ss. pietRo e paolo <strong>Gravina</strong> € 1.050,00paRRoccHia spiRito santo <strong>Gravina</strong> € 100,00t o ta l e parroCCHIe graVIna € 9.833,00aCQuaVIVa delle fontIpaRRoccHia s. eustacHio Acquaviva € 738,00paRRoccHia s. aGostino Acquaviva € 80,00paRRoccHia s. cuoRe Acquaviva € 500,00paRRoccHia s. FRancesco Acquaviva € 100,00paRRoccHia s. lucia Acquaviva € 235,00paRR. s. domenico-Fam. laGRavinese Acquaviva € 3.200,00paRRoccHia s. maRia maGGioRe Acquaviva € 3.000,00t o ta l e parroCCHIe aCQuaVIVa € 7.853,00SanteraMopaRRoccHia s. cuoRe di GesÙ Santeramo € 1.300,00paRRoccHia ss. cRociFisso Santeramo € 620,00paRRoccHia s. eR a s m o Santeramo € 1.000,00to ta l e parroCCHIe SanteraMo € 2.920,00SpInazzolapaRRoccHia maRia ss. annunZiata Spinazzola € 1.710,00paRRoccHia san pietRo apostolo Spinazzola € 495,00to ta l e parroCCHIe SpInazzola € 2.205,00


204poggIorSInIpaRRoccHia m. ss. addoloRata Poggiorsini € 600,00t o ta l e parroCCHIa p o g g I o r S I n I € 600,00rettorIeALTAMURAsantuaRio Buon ca m m i n o <strong>Altamura</strong> € 310,00s. FRancesco di paola <strong>Altamura</strong> € 140,00santa lucia <strong>Altamura</strong> € 550,00santissima tRinitÀ <strong>Altamura</strong> € 50,00SANTERAMOmaRia santissima della pietÀ Santeramo € 60,00t o ta l e rettorIe € 1.110,00SCuolealtaMurasc. inFanZia via GolGota e via ao s ta € 75,00scuola pRimaRia don l. milani <strong>Altamura</strong> € 130,00ciRcolo san FRancesco d’assisi <strong>Altamura</strong> € 290,00scuola pRimaRia i ciRcolo <strong>Altamura</strong> € 70,00iii ciRcolo madRe teResa di calcutta <strong>Altamura</strong> € 100,00iv ciRcolo san Giovanni Bosco <strong>Altamura</strong> € 23,77scuola san Giovanni Bosco <strong>Altamura</strong> € 186,46scuola s. Giovanni Bosco <strong>Altamura</strong> € 745,00scuola media p. pio <strong>Altamura</strong> € 120,00scuola media to m m a s o FioRe <strong>Altamura</strong> € 163,07


205scuola media e. pacielli <strong>Altamura</strong> € 4,07scuola media meRcadante <strong>Altamura</strong> € 100,00i.t.i.s. <strong>Altamura</strong> € 49,85liceo scientiFico <strong>Altamura</strong> € 192,35i.t.G. <strong>Altamura</strong> € 18,00i.p.s.i.a. <strong>Altamura</strong> € 60,00i.t.c. Genco <strong>Altamura</strong> € 195,00o. seRena <strong>Altamura</strong> € 215,00i.p.s.s.c.t. “N LORUSSO” <strong>Altamura</strong> € 352,00scuola alBeRGHieRa <strong>Altamura</strong> € 71,04t o ta l e SCuole altaMura € 3.160.61graVInascuola pRimaRia i ciRcolo <strong>Gravina</strong> € 261,00scuola pRimaRia ii ciRcolo <strong>Gravina</strong> € 112,34sc. pRimaRia iii ciRc. s. d. sav i o (natale) <strong>Gravina</strong> € 225,00sc. pRimaRia iii ciRc. s. d. sav i o <strong>Gravina</strong> € 300,00sc. pRimaRia iii ciRc.m. soRanno (nata l e ) <strong>Gravina</strong> € 100,00scuola pRimaRia iv ciRcolo <strong>Gravina</strong> € 27,17scuola media Benedetto Xiii <strong>Gravina</strong> € 101,53scuola media inGannamoRte <strong>Gravina</strong> € 430,00liceo stata l e “taRantino” <strong>Gravina</strong> € 131,00to ta l e SCuole graVIna € 1.688.04aCQuaVIVascuola (n.n.) Acquaviva € 25,00scuola media lucaRelli Acquaviva € 125,00to ta l e SCuole aCQuaVIVa € 150.00


206SanteraMoi.t.c. Santeramo € 100,00scuola s. FRancesco d’assisi Santeramo € 120,00scuola F. netti Santeramo € 20,00to ta l e SCuole SanteraMo € 240.00offerte VarIen.n. <strong>Altamura</strong> € 3.000,00co m i tat o acquamuRa e uFF. past. soc. € 600,00cava l i e R i s. sepolcRo (Natale)<strong>Gravina</strong>Altamra€ 500,00n.n. <strong>Altamura</strong> € 100,00cResimati paRR. s. cuoRe (16/6/2007) <strong>Altamura</strong> € 300,00pa Rt i ta del cuoRe 2007 (sacRo cuoRe ) <strong>Altamura</strong> € 2.300,00adulti a. c. – pa R R. s eustacHio Acquaviva € 150,00seminaRio diocesano <strong>Gravina</strong> € 150,00teatRo peR il sociale <strong>Altamura</strong> € 1.000,00n.n. Santeramo € 150,00n.n. <strong>Altamura</strong> € 40,00messa san Giuseppe – ucid e aRtiGiani <strong>Gravina</strong> € 606,00n.n. Acquaviva € 200,00n.n. € 50,00cava l i e R i santo sepolcRo Acquaviva-Santeramo (Natale) € 500,00n.n. <strong>Altamura</strong> € 500,00suoRe di GesÙ cRociFisso <strong>Gravina</strong> € 100,00n.n. <strong>Altamura</strong> € 40,00n.n. <strong>Gravina</strong> € 200,00n.n. <strong>Altamura</strong> € 50,00


207associaZione del samaRitano <strong>Altamura</strong> € 700,00pResidenZa diocesana di a.c. € 200,00miss.Rie sacRo co s tat o (casa madRe) <strong>Gravina</strong> € 150,00miss.Rie sacRo co s tat o (seminaRio) <strong>Gravina</strong> € 50,00miss.Rie sacRo co s tat o – mons. RaGo Santeramo € 50,00miss.Rie sacRo co s tat o - casa pRovinc. Bari € 200,00n.n. <strong>Gravina</strong> € 80,00n.n. € 117,52associaZione FiGli in cielo € 200,00masci <strong>Gravina</strong> € 334,00ancelle m. miseRicoRdiae e GRuppo adoRatoRi <strong>Altamura</strong> € 100,00missionaRie della ReGalitÀ € 400,00associaZione s. Giuseppe lavoRatoRe <strong>Gravina</strong> € 1.440,00salvadanai ass. s. Giuseppe lavoR. <strong>Gravina</strong> € 560,00n.n. lucia <strong>Altamura</strong> € 20,82edil Ha B i tat <strong>Altamura</strong> € 22,50scuola di FoRmaZione socio-politica € 22,25seminaRisti molFetta € 50,00n.n. € 50,00n.n. <strong>Gravina</strong> € 100,00GRuppo vincenZiano Acquaviva € 350,00suoRe istituto ciRielli Acquaviva € 300,00missionaRie secolaRi comBoniane € 100,00n.n. <strong>Gravina</strong> € 65,00n.n. <strong>Gravina</strong> € 26,00GRuppo Giovani <strong>Gravina</strong> € 26,00classe di catecHismo <strong>Gravina</strong> € 10,00to ta l e offerte VarIe € 16.260,09TOTALE FINALEdI o C e S I dI altaMura-graVIna-aCQuaVIVa delle f.€ 56.324,74


208Alle Famigliedel Quartiere “Parco San Giuliano”di <strong>Altamura</strong>che abitano nella zona delimitatada Via Mura Megaliticheda Via Vecchia CassanoVia Vecchia BuoncamminoCarissimi,con questo breve messaggio, voglio condividere con voi la gioia di comunicarviche il 6 settembre <strong>2008</strong>, durante l’Assemblea Pastorale Diocesanapresso il Santuario dell’Incoronata, sarà emanato il decreto colquale stabilisco che la zona di <strong>Altamura</strong> compresa tra le Vie: Mura Megalitiche,Vecchia Cassano, Vecchia Buoncammino, diventa la nuovasede della Parrocchia di Santa Maria del Carmine.Vi auguro innanzitutto che tutti i sacrifici che state facendo per l’acquistodella casa possano rendere più unita, serena e felice la vostra famiglia,e che l’inserimento in un nuovo quartiere vi faccia sentire il bisognodi tessere nuovi rapporti di rispetto, di amicizia e di collaborazionecon i condomini e con il vicinato.Il luogo più idoneo e deputato a farvi diventare “comunità” è la parrocchia.Grazie alla generosa disponibilità del Signor Graziantonio Pallotta,il vostro quartiere, sin dal mese di luglio, potrà usufruire di locali inVia Copenaghen, per dar vita a un centro pastorale, nell’attesa che siacostruito il complesso parrocchiale, per il quale abbiamo già avuto dalComune la concessione del suolo. Affido la vostra Parrocchia ai PadriClarettiani e a tutti voi, con la fiducia che al più presto vi mettiate inmovimento per fare della Parrocchia di Santa Maria del Carmine unacomunità dinamica, giovane, vivace, missionaria.Il territorio della vostra parrocchia è molto vasto e le distanze sonoconsiderevoli: soltanto con la vostra attiva partecipazione e collaborazionesarà possibile rendere presente la parrocchia in tutte le zone.I Missionari Clarettiani, durante i mesi estivi, mentre arrederanno ilocali, vi incontreranno per conoscervi e per prendere con voi i primiappuntamenti.


209Invocando sulle vostre famiglie, sui vostri sacerdoti e sulla vostraParrocchia la presenza materna di Maria e la benedizione del Signore, visaluto cordialmente.Dal Palazzo Vescovile, 18 giugno <strong>2008</strong>† Mario PacielloVescovo


210Alle Famigliedella Parrocchia diS. M. del Carmine<strong>Altamura</strong>Carissimi,non è per voi una novità che la parrocchia di S. M. del Carmine in <strong>Altamura</strong>si trasferisce, come sede e come territorio, nella vastissima zonacompresa tra Via Mura Megalitiche, Via Vecchia Cassano e Via VecchiaBuoncammino.So quanto questa decisione del Vescovo, presa non senza sofferenza,dopo aver interpellato il Consiglio Presbiterale e tutti i Parroci di <strong>Altamura</strong>,dispiaccia anche a voi; tuttavia, se delle scelte sono necessarie,bisogna avere il coraggio di prenderle.Nel centro storico di <strong>Altamura</strong>, per una piccola porzione di tutti gliabitanti della città, oggi vi sono cinque parrocchie, mentre lungo l’assedella Circonvallazione si moltiplicano a perdita d’occhio complessiedilizi che fanno crescere di giorno in giorno il numero degli abitanti esvuotano man mano il nucleo centrale della vecchia <strong>Altamura</strong>.Tutti i nuovi quartieri sono sprovvisti di chiese, sono lontani dallechiese esistenti e non hanno sacerdoti che si prendano cura della formazionee della vita cristiana di quanti vi abitano.La parrocchia di S. M. del Carmine non viene “estinta”, ma continueràa vivere e operare in un quartiere nuovo, vasto e in costante espansione.La vostra chiesa non viene “chiusa”, ma sarà affidata a un “Rettore”e resterà aperta al culto, specialmente per le persone più avanti in età eper la pietà popolare;− nel Tabernacolo continuerà ad essere presente Gesù Eucaristia;− la statua della Madonna del Carmine sarà esposta alla vostra devozione;− l’Ordine Secolare Carmelitano continuerà a prendersi cura dellaChiesa e della devozione al Carmelo;− i registri parrocchiali di battesimo, cresima, matrimonio e dei defuntisaranno custoditi dalla Curia Diocesana: ogni volta che avre-


211te bisogno di un certificato dei sacramenti celebrati dal 1944 finoal mese di agosto di quest’anno, vi rivolgerete al Cancelliere dellaCuria.Con il trasferimento della sede della Parrocchia nel quartiere “ParcoS. Giuliano”, voi non diventate “figli di nessuno”.Le vostre famiglie saranno accolte rispettivamente dalla Cattedrale,da Santa Teresa, da S. Maria della Consolazione, dal Sacro Cuore, dalSS. Rosario di Pompei.Prossimamente riceverete una lettera dalla Parrocchia che vi accoglierà;e all’inizio di settembre (dopo l’Assemblea dell’Incoronata), inuno stesso giorno, si faranno contemporaneamente cinque celebrazionidi accoglienza nelle parrocchie di cui entrerete a far parte.Voi, però, sapete bene che non basta un decreto per dare una svoltao un nuovo slancio all’azione pastorale e missionaria della <strong>Diocesi</strong>: hobisogno della vostra apertura di mente e di cuore, del vostro spirito diobbedienza e di comunione, della vostra maturità di fede, della vostracapacità di condividere la responsabilità del Vescovo nei confronti ditutte le famiglie cristiane della <strong>Diocesi</strong>.Il decreto del trasferimento della sede della parrocchia e dei nuoviconfini delle comunità del centro storico (che sarà pubblicato il 6 settembre<strong>2008</strong>, durante l’Assemblea Pastorale Diocesana dell’Incoronata),bisogna che sia una scelta matura di tutta la Chiesa: Popolo di Dio,Presbiteri e Vescovo; segno di una Chiesa capace di guardare in avanti edi precorrere i problemi, per non arrivare in ritardo e trovarsi impreparatadavanti alle esigenze dei tempi.Mentre ringrazio il Signore e la Vergine per l’immenso bene che iParroci e la Comunità del Carmine hanno fatto nel quartiere dal 1944 adoggi, esprimo ai Padri Clarettiani la mia ammirazione e la mia gratitudineper la loro disponibilità e benedico di cuore tutte le famiglie alle qualigiungerà questo messaggio, con l’augurio che porti un raggio di luce edi pace.Dal Palazzo Vescovile, 18 giugno <strong>2008</strong>† Mario PacielloVescovo


212Roma lì 04/06/<strong>2008</strong>Protocollo 215347/<strong>2008</strong>Con la presente diamo riscontro dell’avvenuta ricezione della sommacomplessiva di euro 23.000,00 che, secondo le indicazioni ricevute, èstata destinata come segue:Num. 215347/<strong>2008</strong> del 09/05/<strong>2008</strong> di Euro 23.000,00OFFERTE EMERGENZA KENYAEsprimo, a nome di Caritas Italiana e di quanti beneficeranno dellasua generosità, un vivo ringraziamento per quanto offerto a sostegnodelle nostre iniziative.Il suo gesto è per noi, innanzi tutto, il segno della sua fiducia perquanto Caritas Italiana realizza, in Italia ed all’estero. Ma anche espressionedella condivisione di alcuni valori quali la solidarietà , la giustizia,l’impegno per la tutela dei diritti dei più poveri, la cui promozione è ilnostro specifico impegno.Caritas Italiana assicura, inoltre, il ricordo nella preghiera per quantiesprimono la loro solidarietà verso i poveri e per i loro cari vivi e defunti.Ogni settimana viene celebrata a questo scopo una S. Messa.Rinnovando i sensi della mia gratitudine, formulo un cordiale saluto.Sac. Vittorio noZZaDirettore Caritas Italiana


213APPELLOCarissimi,siamo tutti testimoni dei drammatici eventi che stanno vivendo le popolazionidella Georgia e dell’Ossezia (Nord e Sud).Il Santo Padre, domenica scorsa, all’Angelus, ci ha esortati ad alleviare“con generosità i gravi disagi dei profughi, soprattutto delle donne edei bambini, che mancano perfino del necessario per sopravvivere”.Caritas Italiana sta già intervenendo con centinaia di migliaia diEuro per procurare cucine da campo, mense popolari, aiuti alimentari,materiale sanitario, beni di prima necessità, accoglienza dei profughi inun vecchio ospedale, in un centro olimpico e in varie strutture di emergenza.La Conferenza Episcopale Italiana, accogliendo l’appello del SantoPadre, ha dato mandato a Caritas Italiana di indire, una Colletta nazIonaleper le popolazioni vittime del conflitto nei territori dell’Ossezia(Nord e Sud) e della Georgia, e di promuovere presso tutte le CaritasDiocesane una Giornata di Preghiera e di Solidarietà.Come Pastore di questa Chiesa Locale, condivido l’iniziativa dellaC.E.I. e chiedo alla Caritas Diocesana di farsi promotrice e portavocepresso tutte le Comunità Parrocchiali e le realtà ecclesiali della nostra<strong>Diocesi</strong>, di questa iniziativa di solidarietà e di vicinanza spirituale.StaBIlISCo, pertanto che, doMenICa 31 a g o S to <strong>2008</strong>, i Fedeli sianosensibilizzati a dare un fraterno aiuto cristiano materiale e spirituale allesuddette popolazioni, e che le offerte della questua siano portate tempestivamentein Curia per essere devolute a Caritas Italiana: l’invernonelle Regioni del Caucaso è alle porte e i disagi dei profughi sono giàinnumerevoli e non immaginabili.Con la certezza che tutti parteciperete con la generosità auspicata dalSanto Padre, vi ringrazio e vi benedico.Dal Palazzo Vescovile, 25 agosto <strong>2008</strong>† Mario PacielloVescovo


214MESSAGGIOper il Seminario sui “Diritti dei Bambini”La Tavola Rotonda sul tema quanto mai delicato, drammatico e urgentedei “Diritti dei Bambini” a 60 anni dalla Dichiarazione universaledei Diritti umani, promossa dall’UCID e alla quale hanno aderito i Sindacidei Comuni della <strong>Diocesi</strong> e altre Associazioni, merita tutto il plausoe il compiacimento da parte di ogni persona di buona volontà e delleIstituzioni che presiedono alla cura, alla difesa, alla tutela dei minori.Alzando lo sguardo sull’orizzonte vasto del mondo non è fuori luogodomandarsi se l’anniversario segna sessanta o zero.Il panorama dell’infanzia, sia nei Continenti della fame, dello sfruttamento,delle guerre, delle epidemie, dell’analfabetismo, della prostituzioneminorile, dei bambini-soldato o venduti o schiavi di lavori disumanie non pagati, sia nei Paesi industrializzati dove il benessere, ilconsumismo e il permissivismo degli adulti riversano sull’infanzia leconseguenze disastrose di figli abbandonati, contesi, costretti a stare conchi non vogliono e ad accettare convivenze con estranei, esposti a tutti irischi e le esperienze, è profondamente inquietante e per nulla promettentein prospettiva futura.Certo questo sfondo dai toni foschi non coinvolge la totalità dei bambini;ma è anche vero che un solo bambino vale quanto tutti gli altrimessi insieme.E finché a uno solo di essi si dà scandalo con comportamenti irrispettosidella vita, della dignità della persona, del diritto all’istruzione, allacasa, alla famiglia, alla libertà di culto, alla cittadinanza, sarebbe meglio,dice Gesù, per il mondo degli adulti appendersi una pietra al collo.La Dichiarazione universale dei diritti umani, e quindi anche deibambini, segna una grande conquista rispetto alle culture dei secoli precedenti;sotto tanti aspetti, in questi 60 anni, le legislazioni hanno fattomolti passi in avanti a favore dell’infanzia; ma sotto altri hanno apertola porta a mali sociali le cui conseguenze sono pagate inevitabilmente einnanzitutto dai minori.La realtà è tale che non possiamo e non dobbiamo semplicementeprenderne atto.Bisogna impegnarsi sul piano personale, associativo, sociale, scolastico,ecclesiale e politico per recuperare l’infanzia a rischio; per difen-


215dere tutti i diritti dei minori davanti a chiunque direttamente o indirettamentepuò far loro del male fisicamente, moralmente e culturalmente.Mi auguro che questo momento di attenta riflessione, grazie alla presenzae al contributo degli illustri personaggi intervenuti alla manifestazione,insieme agli sforzi che la <strong>Diocesi</strong>, le Associazioni e le Agenzieeducative stanno facendo, contribuisca alla crescita di senso di responsabilitàverso l’infanzia, speranza e futuro dell’umanità.<strong>Gravina</strong> in Puglia, 4 dicembre <strong>2008</strong>† Mario PacielloVescovo


216MESSAGGIOPER LA GIORNATA DEL SEMINARIO8 dicembre <strong>2008</strong>Il 21 novembre, memoria della Presentazione di Maria Vergine alTempio, la Comunità del Seminario celebra al suo interno con grandegioia e impegno la festa della Vocazione.L’8 dicembre, Solennità dell’Immacolata, il Seminario si presentaalla ribalta della <strong>Diocesi</strong> per parlare di sé, per richiamare l’attenzione ditutti.La Giornata del Seminario ha senso e raggiunge il suo scopo solo setutta la Chiesa Locale la celebra come evento di famiglia. Un Seminariovivo, fiorente, curato da tutti è segno di una <strong>Diocesi</strong> che cammina nellasperanza, che guarda in avanti e prepara il suo futuro.Il Seminario• è la credenziale più convincente di una <strong>Diocesi</strong> impegnata nell’annuncioe nella missione;• è il vivaio che dà certezza agli alberi del presbiterio che nuovepiante stanno crescendo per continuare la loro opera;• vivacizzato dalle voci e dalla gioia di molti ragazzi, è la più belladimostrazione che i sacerdoti sono tanto grati e felici della chiamataricevuta, che, come gli apostoli Andrea e Giovanni, sentonoil bisogno di rendere partecipi Simone e gli altri discepoli, dellachiamata di Gesù: “Venite e vedete”.Il Seminario• per i sacerdoti è il luogo privilegiato da far scoprire, amare e frequentareai ragazzi più sensibili e aperti alla voce del Signore;• per i giovani, è un’oasi dove possono, in ogni momento, ritrovarsiper bere sorsi di acqua viva nell’ascolto della Parola, nell’incontropersonale con un sacerdote, nella verifica della propria vita, nellaricerca di senso del loro stesso esistere.Consapevole di questo bisogno primario dei giovani, il CentroDiocesano Vocazioni ha dato vita al “Gruppo Samuel” e al Gruppo“Se Vuoi”;


217• per le famiglie è, non la casa di correzione dove “rinchiudere”figli discoli, svogliati e incorreggibili, ma una culla in cui speraredi poter mettere un proprio figlio per il quale pregano, perché ilSignore lo chiami al sacerdozio;In questo compito di “annunzio vocazionale” i genitori possonoessere validamente sostenuti dal Seminario facendo partecipare iragazzi al “Gruppo Davide”, le fanciulle al “Gruppo Ester”;• per gli educatoti e i catechisti, è il luogo bello, speciale, di cuiparlare spesso; una tappa annuale da far fare ai fanciulli, non inraduni di massa, ma alla spicciolata, per far loro condividere momentidi vita dei seminaristi;• per le Comunità parrocchiali, è la piccola sorgente sui monti chedà vita man mano a corsi d’acqua abbondante che assicurano lorol’annunzio del Vangelo, la celebrazione dei sacramenti, il serviziodella carità, l’edificazione del Regno di Dio nel cuore degli uomini.La Giornata del Seminario ci ricorda tutto questo e ci interpella perchètutti facciamo la nostra parte, pregando per le vocazioni, contribuendoa far fronte alle sue necessità materiali, servendocene, collaborandocon gli educatori al migliore raggiungimento delle sue finalità.La Vergine Immacolata benedica e protegga quanti accolgonoquesto invito.Dal Palazzo Vescovile, 8 dicembre <strong>2008</strong> Solennità dell’ImmacolataConcezione† Mario, Vescovo


218MESSAGGIOALL’ASSOCIAZIONE CROCE VERDE ITALIARingrazio l’Associazione Croce Verde Italia (Spazio Girasole), nonsolo per il cortese invito a partecipare al momento artistico, musicalee letterario in onore della Vergine, nella cornice liturgica della novenadell’Immacolata e del tempo di Avvento, ma anche per l’impegno chequesta ONLUS profonde per realizzare le alte finalità umanitarie cheintende raggiungere.La mente e il cuore, quando elaborano progetti di solidarietà e si apronoa sentimenti di pace e di vicinanza ai piccoli, agli ultimi, agli umili,non c’è da meravigliarsi se esprimono la loro gioia e il loro godimentointeriore attraverso l’arte, specialmente la musica, il canto, la poesia.I Paesi del benessere stanno attraversando un momento di crisi economicae sono in grande fibrillazione; ma ci sono due terzi dell’umanitàche soffrono da sempre la fame, la sete, le epidemie, lo sfruttamentodelle risorse, le guerre, mentre le organizzazioni internazionali, i governi,quelli che si sono impossessati dei beni della Terra non se ne dannoaffatto pensiero.Solo un’instancabile e paziente azione di sensibilizzazione e di solidarietà,di educazione delle nuove generazioni e di gesti concreti di tutti,possono svegliare il pachiderma addormentato del mondo industrializzato.Mentre ringrazio le referenti di Spazio Girasole per il cortese invitoe mi scuso di non poter partecipare, perché sono impegnato per la VisitaPastorale, auguro alla manifestazione la migliore riuscita e, all’Associazioneil più ambito risultato del loro intendimento.† Mario PacielloVescovo


219NomineMons. Vescovo ha nominato:1 febbraio <strong>2008</strong> il Sac. Giuseppe Stiano, sdv, Vicario parrocchialedella Parrocchia di S. Francesco d’Assisi inAcquaviva delle Fonti (Prot. n. 01/<strong>2008</strong>).1 marzo <strong>2008</strong> il Sac. Francesco Elia, Vicario parrocchiale delleParrocchie di S. Eustachio e S. Agostino in Acquavivadelle Fonti (Prot. n. 04/<strong>2008</strong>).23 marzo <strong>2008</strong> il Signor Francesco Dimattia, Presidente Diocesanodi Azione Cattolica, per il triennio <strong>2008</strong>-2011(Prot. n. 06/<strong>2008</strong>).30 marzo <strong>2008</strong> il Sac. Domenico Giannuzzi, Segretario Generaledel Sinodo Pastorale Diocesano (Prot. n.07/<strong>2008</strong>).1 maggio <strong>2008</strong> il Sac. Nunzio Falcicchio, Assistente Spiritualedell’Associazione Sportiva Dilettantistica “AtleticClub”, con sede in <strong>Altamura</strong> (Prot. n. 09/<strong>2008</strong>).28 agosto <strong>2008</strong> Mons. Felice Posa, Parroco di S. Agostino in Acquavivadelle Fonti (Prot. n. 18/<strong>2008</strong>);il Sac. Francesco Colamonaco, Amministratoreparrocchiale di S. Lucia in Acquaviva delle Fonti(Prot. n. 19/<strong>2008</strong>);il Sac. Francesco Elia, Vicario parrocchiale di S.Giovanni Bosco in <strong>Altamura</strong> (Prot. n. 20/<strong>2008</strong>);Mons. Giovanni Tritto, Rettore della Chiesadell’Immacolata in Acquaviva delle Fonti (Prot. n.21/<strong>2008</strong>);


220il Sac. Domenico Serini, Rettore della Chiesadi S. Benedetto in Acquaviva delle Fonti (Prot. n.22/<strong>2008</strong>).1 settembre <strong>2008</strong> il Sac. Alessandro Amapani, Vicario parrocchialedi S. Eustachio (Concattedrale) e Canonico delCapitolo Concattedrale in Acquaviva delle Fonti(Prot. n. 23/<strong>2008</strong>);il Sac. Vincenzo Confetti, Canonico del Capitolodella Concattedrale di Acquaviva delle Fonti (Prot.n. 24/<strong>2008</strong>);il Sac. Domenico Natale, Canonico onorario delCapitolo della Concattedrale di Acquaviva delleFonti (Prot. n. 25/<strong>2008</strong>);il Sac. Giuseppe Loviglio, Vicario parrocchialedella Madonna delle Grazie in <strong>Gravina</strong> (Prot. n.26/<strong>2008</strong>);il P. Wagner Brito Sobrinho, cmf, Vicario parrocchialedi Santa Maria del Carmine in <strong>Altamura</strong>(Prot. 27/<strong>2008</strong>).3 settembre <strong>2008</strong> il Sac. Miroslaw Korenkiewicz, Parroco delSS. Crocifisso in Santeramo in Colle (Prot. n.28/<strong>2008</strong>).6 settembre <strong>2008</strong> il Sac. Nicola Nardulli, Canonico Penitenzieredella Concattedrale di Acquaviva delle Fonti (Prot.n. 31/<strong>2008</strong>);l’Accolito Giuseppe Logruosso, Animatore delSeminario Diocesano e Vice Direttore del CentroDiocesano Vocazioni (Prot. n. 32/<strong>2008</strong>).


22115 settembre <strong>2008</strong> il Sac. Andrea Wisniewski, Vicario parrocchialedi S. Maria Maggiore in Acquaviva delle Fonti(Prot. n. 35/<strong>2008</strong>).9 ottobre <strong>2008</strong> i Sacerdoti Vito Colonna, Saverio Ciaccia, VitoNuzzi e Giacomo Fiore, Convisitatori della SecondaVisita Pastorale (Prot. n. 38/<strong>2008</strong>).10 novembre <strong>2008</strong> la Signora Vera Bosco, Presidente diocesana delMovimento di Impegno Educativo di Azione Cattolicaper il triennio <strong>2008</strong>-2011 (Prot. n. 40/<strong>2008</strong>).15 novembre <strong>2008</strong> il Sac. Giuseppe Perrucci, Vicario parrocchialedi S. Michele Arcangelo in <strong>Altamura</strong> (Prot. n.41/<strong>2008</strong>);il Sac. Giuseppe Perrucci, Cappellano del Monasterodelle Clarisse e Rettore della Chiesa di SantaChiara in <strong>Altamura</strong> (Prot. n. 42/<strong>2008</strong>).8 dicembre <strong>2008</strong> Presidenti parrocchiali di Azione Cattolica, per iltriennio <strong>2008</strong>-2011 (Prot. n. 48/<strong>2008</strong>), i Signori:Adorante GraziaS. Maria Assunta(Cattedrale)in <strong>Altamura</strong>Ladisa FrancescaSacro Cuorein <strong>Altamura</strong>Baldassarra Rosa Maria S. Agostinoin <strong>Altamura</strong>Cenisio Maria Angela S. Annain <strong>Altamura</strong>Montemurno Angela Maria S. GiovanniBosco in <strong>Altamura</strong>Ferrulli LucianaS. Maria del Carminein <strong>Altamura</strong>Clemente Maria Luigia S. Maria dellaConsolazione in<strong>Altamura</strong>


222Lagonigro MariaS. Michele Arcangeloin <strong>Altamura</strong>Marroccoli MariaS. Nicola in <strong>Altamura</strong>Lorusso MariaSS. Rosario diPompei in <strong>Altamura</strong>Fiore DonatoS. Sepolcro in <strong>Altamura</strong>Centoducati LuciaS. Teresa in <strong>Altamura</strong>Basile AntonioSS. Trinità in <strong>Altamura</strong>Zagariello AnnaGesù Buon Pastorein <strong>Gravina</strong>Berlino GirolamoMadonna delleGrazie in <strong>Gravina</strong>Carlucci Eustachio Mater Ecclesiaein <strong>Gravina</strong>Ciurlia RitaS. Domenico in<strong>Gravina</strong>Lorusso AntoniaS. Giovanni Battistain <strong>Gravina</strong>Langiulli TeresaS. Giovanni Evangelistain <strong>Gravina</strong>Dimattia Francesco Santi Nicola e Ceciliain <strong>Gravina</strong>Balestra FilomenaSS. Crocifisso in<strong>Gravina</strong>Amapani Luca Maria S. Eustachio e S.Agostino in AcquavivadelleFontiMorgese Domenico S. Domenico inAcquaviva delleFonti


223Lucarelli AntoniaLabarile RosaGaio GiuseppeNatuzzi Vito NicolaGiove GiuseppePatruno GiuseppeCarbone AdrianoLoverre RosaS. Francesco inAcquaviva delleFontiS. Maria Maggiorein Acquavivadelle FontiS. Erasmo in Santeramoin ColleSacro Cuore inSanteramo inColleSS. Crocifissoin Santeramo inColleS. Pietro Apostoloin SpinazzolaMaria SS. Annunziatain SpinazzolaMaria SS. Addoloratain Poggiorsini


224ConfermeMons. Vescovo ha confermato:19 aprile <strong>2008</strong> il Comitato Feste in onore di Maria SS. delBuoncammino in <strong>Altamura</strong> per l’anno <strong>2008</strong>(Prot. 08/<strong>2008</strong>).1 maggio <strong>2008</strong> il Signor Lagonigro Giangrazio, Priore dellaConfraternita del SS. Sacramento, con sede in <strong>Altamura</strong>(Prot. n. 10/<strong>2008</strong>).20 luglio <strong>2008</strong> Mons. Giuseppe Lofrese, Presidente del Capitolodella Basilica Concattedrale di <strong>Gravina</strong> (Prot. n.13/<strong>2008</strong>).28 luglio <strong>2008</strong> il Comitato Feste in onore di Maria SS. del Boscoin Spinazzola per l’anno <strong>2008</strong> (Prot. 15/<strong>2008</strong>).15 settembre <strong>2008</strong> il Comitato Feste in onore dei S.S. Medici in <strong>Altamura</strong>per l’anno <strong>2008</strong> (Prot. 34/<strong>2008</strong>).24 settembre <strong>2008</strong> il Comitato Feste in onore della Madonna delRosario in <strong>Altamura</strong> per l’anno <strong>2008</strong> (Prot.36/<strong>2008</strong>).18 novembre <strong>2008</strong> il Signor Giglio Donato, Priore della Confraternitadi S. Michele Arcangelo, con sede in <strong>Gravina</strong>(Prot. n. 43/<strong>2008</strong>).13 dicembre <strong>2008</strong> il Signor Lorusso Francesco, Priore della Confraternitadi S. Sepolcro, con sede in <strong>Altamura</strong> (Prot.n. 49/<strong>2008</strong>).


225AutorizzazioniMons. Vescovo ha autorizzato:15 luglio <strong>2008</strong> il Sac. Giuseppe Pietroforte, Parroco della Parrocchiadi S. Domenico in Acquaviva delle Fonti,ad acquistare un immobile sito in Acquaviva delleFonti, Via C. Forte n. 13-17 (Prot. n. 12/<strong>2008</strong>).28 luglio <strong>2008</strong> il Sac. Michele Lombardi, Parroco della Parrocchiadi S. Pietro Apostolo in Spinazzola, ad alienarealcuni fondi rustici di proprietà della medesimaParrocchia in agro di Minervino Murge (Prot. n.14/<strong>2008</strong>).15 settembre <strong>2008</strong> il Sac. Vito Cassese, Parroco della Parrocchia deiSanti Pietro e Paolo in <strong>Gravina</strong>, a contrarre un mutuocon la Banca di Credito Cooperativo di Cassanodelle Murge e Tolve dell’importo di € 600.000,00,al fine di estinguere ed unificare i tre mutui, giàprecedentemente autorizzati, ottenuti per la realizzazionedel Centro sportivo in <strong>Gravina</strong> in Puglia(Prot. n. 33/<strong>2008</strong>).9 ottobre <strong>2008</strong> Mons. Giuseppe Lofrese, Presidente del CapitoloCattedrale di <strong>Gravina</strong>, a sottoscrivere un contrattodi comodato con il Sig. Cignolo Michele, riguardantela ex cava di tufi sita in agro di <strong>Gravina</strong> allaContrada “Cozzarolo” (Prot. n. 37/<strong>2008</strong>).4 novembre <strong>2008</strong> il P. Mario Marino, Parroco della Parrocchiadi S. Francesco d’Assisi in <strong>Gravina</strong>, a stipulareun mutuo bancario di € 120.000,00, della duratadi quindici anni, finalizzato all’acquisto di un immobileubicato in <strong>Gravina</strong> in Puglia, Larghetto S.Francesco nn. 7-8 (Prot. n. 39/<strong>2008</strong>).


22627 novembre <strong>2008</strong> il P. Mario Marino, Parroco della Parrocchia S.Francesco d’Assisi in <strong>Gravina</strong>, ad acquistare unimmobile ubicato in <strong>Gravina</strong> in Puglia, LarghettoS. Francesco nn. 7-8 (Prot. n. 44/<strong>2008</strong>).


227LicenzeMons. Vescovo ha concesso la licenza:22 febbraio <strong>2008</strong> a S.E. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo diLucera-Troia, per conferire il Ministero del Lettoratoal Seminarista Stefano Nacucchi, alunno delPontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta(Prot. n. 02/<strong>2008</strong>).27 febbraio <strong>2008</strong> a S.E. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo diLucera-Troia, per conferire il Ministero dell’Accolitatoal Seminarista Giuseppe Logruosso, alunnodel Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” diMolfetta (Prot. n. 03/<strong>2008</strong>).3 dicembre <strong>2008</strong> a S.E. Mons. Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovodi Foggia-Bovino, per conferire il Ministerodell’Accolitato ai Seminaristi Stefano Nacucchi(Prot. n. 45/<strong>2008</strong>) e Marcio Oliveira Duarte (Prot.n. 46/<strong>2008</strong>), e il ministero del Lettorato al SeminaristaVincenzo Saracino (Prot. n. 47/<strong>2008</strong>), alunnidel Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” diMolfetta.


228OnorificenzeCon Biglietti della Segreteria di Stato in data 19 febbraio <strong>2008</strong>, il SantoPadre Benedetto XVI ha nominato Cappellani di Sua Santità i Rev.di:• Sac. Nicola Dileo• Sac. Guerino Perrucci• Sac. Ferdinando Pentimone


229OrdinazioneIl 1 marzo <strong>2008</strong>, nella Basilica Concattedrale di <strong>Gravina</strong>, Mons. Vescovoha conferito l’Ordine del Presbiterato al Diacono Don FrancescoElia, del Clero diocesano.Consacrazione verginaleIl 20 settembre <strong>2008</strong>, nella Chiesa della Trasfigurazione in <strong>Altamura</strong>,Mons. Vescovo ha consacrato a Dio le Signorine Giulia Dimauro, MariaMarroccoli e Anna Volpe, della Fraternità Marta e Maria.MinisteriIl 2 marzo <strong>2008</strong>, nella Cappella Maggiore del Pontificio SeminarioRegionale “Pio XI” di Molfetta, S.E. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovodi Lucera-Troia, previe lettere dimissorie del Vescovo diocesano,ha conferito il Ministero del Lettorato al Seminarista Stefano Nacucchi,della Comunità parrocchiale del SS. Crocifisso in <strong>Gravina</strong>, e ilMinistero dell’Accolitato al Seminarista Giuseppe logruosso, dellaComunità parrocchiale di San Domenico in <strong>Gravina</strong>.Il 27 aprile <strong>2008</strong>, nella Parrocchia del Sacro Cuore in Acquaviva delleFonti, Mons. Vescovo ha ammesso tra i candidati agli Ordini Sacriil Seminarista Vincenzo Saracino, della medesima Comunità parrocchiale.Il 22 maggio <strong>2008</strong>, durante la Celebrazione Diocesana del CorpusDomini in <strong>Gravina</strong>, Mons. Vescovo ha istituito Ministri straordinaridella Comunione i Signori:Cristallo Grazia, Farella Angela, Fiore Maria, Oliva Maria Chiara(Parrocchia Sacro Cuore in <strong>Altamura</strong>)


230Perrone Vito Erasmo, Pierro Angela Maria (Parrocchia S. Agostinoin <strong>Altamura</strong>)Mariello Maria, Marvulli Rosa (Parrocchia SS. Trinità in <strong>Altamura</strong>)Abbatista Angela, Laddaga Maria Pia (Parrocchia Santi Nicola eCecilia in <strong>Gravina</strong>)Cipriano Michele (Parrocchia SS. Crocifisso in <strong>Gravina</strong>)Bongallino Francesco, De Caro Maria Pia, Gaio Giuseppe, GattiBeatrice, Leone Giovanna, Paradiso Maria, Porfido Natalina, PutignanoMaria, Sampaolo Vito Vittorio, Sbardella Matilde, SirressiLucia (Parrocchia S. Erasmo in Santeramo in Colle)Il 14 dicembre <strong>2008</strong>, nella Cappella Maggiore del Pontificio SeminarioRegionale “Pio XI” di Molfetta, S.E. Mons. Francesco Pio Tamburrino,Arcivescovo di Foggia-Bovino, previe lettere dimissorie delVescovo diocesano, ha conferito il Ministero del Lettorato al SeminaristaVincenzo Saracino, della Comunità parrocchiale del Sacro Cuorein Acquaviva delle Fonti, e il Ministero dell’Accolitato ai SeminaristiStefano Nacucchi, della Comunità parrocchiale del SS. Crocifisso in<strong>Gravina</strong>, e Marcio Oliveira Duarte, dei Piccoli Fratelli del SantissimoSacramento.


231OMELIAPER LA GIORNATA DELLA VITA CONSACRATACattedrale <strong>Altamura</strong>, 4 febbraio <strong>2008</strong>OmelieLa celebrazione della Giornata della Vita Consacrata nel contesto dellaGiornata della Vita, della Giornata del Malato, alla vigilia del grandecammino quaresimale, potrebbe indurci a pensare che la vita consacrataha un ruolo marginale nella vita della Chiesa, come se fosse una realtàche interessa solo le persone che hanno fatto una consacrazione, cioèuna minoranza (magari tutta femminile) nelle maglie della grande reteche è la Chiesa.Non è così! La Vita Consacrata non è disincarnata dalla vita dellaChiesa, né dalla vita del mondo.La Vita Consacrata è la Chiesa, come lo è ogni battezzato; la VitaConsacrata è segno visibile della chiamata alla santità di tutta la Chiesa;è annunzio del Regno già presente nel mondo e verso il cui pieno possessonoi tendiamo.La Vita Consacrata appartiene a tutta la Chiesa, interessa a tutta laChiesa, ha bisogno di tutta la Chiesa.Proprio per esprimere questa reciproca appartenenza, abbiamo volutoche a questa celebrazione partecipassero non solo i consacrati, maanche i sacerdoti diocesani, e diaconi, i seminaristi e il popolo di Dio.Vita Consacrata e Giornata della VitaSe ci sono persone e categorie che sono interpellate a essere in primafila quando si parla di vita, questi sono i consacrati.I consacrati non hanno figli, moglie, marito, ma vivono per la vita;lottano perché gli uomini abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.I giovani, sin da quando si affacciano sulla soglia dell’adolescenza,hanno bisogno di noi per essere preparati alla vita, formati all’amore.


232I fidanzati hanno bisogno di essere aiutati a comprendere il rispettodella vita e la santità dell’amore.Le giovani coppie, le famiglie hanno bisogno di chi li formi alla fedeltà,alla genitorialità responsabile, all’accoglienza della vita.Gli anziani e i malati hanno bisogno di noi per credere nel valoredella vita e nella sua fecondità, anche quando è segnata dalla malattia edalla sofferenza.I consacrati, dunque, non sono fuori dell’avventura difficile e meravigliosadella vita, non sono vicoli senza uscita, strade interrotte, ramisterili.La Giornata della Vita Consacrata annunzia al mondo che della vita sipuò fare un dono totale, una scelta definitiva e irrevocabile di dedicarlaper un fine alto, nobile, primario: la salvezza del mondo.• Vita consacrata significa vita riservata per il Signore e per la Chiesaa servizio del mondo.• Vita consacrata è vita che profuma di incenso: è vita sacra; è vitache, come l’incenso, si sacrifica per far salire a Dio l’adorazione,la lode, le suppliche di tutto il popolo.La Vita Consacrata richiama il pane consacrato, “L’Eucaristia”.L’Eucaristia è il sacrificio di Gesù obbediente per amore; la vita consacrataè vita donata a Dio con obbedienza e amore; è proprietà esclusivadi Dio sulla quale, attraverso la consacrazione, è sceso lo Spirito, comesul Pane Eucaristico, per farne un segno della presenza, della santità,della purezza dell’amore di Dio.Le persone consacrate nelle singole comunità, e tutte insieme nellaChiesa Locale, sono come:• le ostie nella stessa pisside, pronte per nutrire di Cristo il popolodi Dio;• i Dodici in disparte con Gesù, per poi essere mandati;• gli Apostoli con Maria nel cenacolo nella Pentecoste.Vita Consacrata e QuaresimaIl Papa Benedetto XVI, nel Messaggio per la Quaresima ci proponecome cammino di conversione la partecipazione all’Eucaristia, la confessione,la preghiera e l’elemosina.


233È un itinerario valido per tutti i cristiani, ma dobbiamo sentirlo consegnatosoprattutto a noi, chiamati ad essere modelli, segni di speranza.L’Eucaristia non è semplicemente un sacramento da celebrare e ricevere;è un atteggiamento di Cristo da vivere con Lui.L’elemosina non è qualcosa da dare, ma offerta di sé da vivere.Nel Messaggio, il Papa fa un’ampia descrizione delle qualità dell’elemosina.Tutte quelle caratteristiche sono la tessera di identità della personaconsacrata.Come Gesù è stato l’elemosina del Padre all’umanità, perché nel Figlioha dato tutto se stesso, e la testimonianza massima del suo amore,così i consacrati sono per il mondo l’elemosina di Dio.Per essere elemosina vera, valida, degna di Dio, rivelazione del suoamore:• dobbiamo vivere e operare solo per la gloria di Dio;• dobbiamo sentirci in quello che abbiamo o facciamo, solo servi eamministratori e non padroni; poiché siamo stati chiamati a farcidono, il nostro servire, prima di essere un gesto di carità è un doveredi giustizia verso chi ha bisogno di noi.Paolo diceva che per lui annunziare il Vangelo non era un vanto, maun dovere.Per rendere visibile il nostro sentirci elemosina di Dio per i fratelli,dobbiamo crescere nella gratuità, nella sobrietà, nella generosità, nellagioia di farci dono.Le nostre monete materiali e morali, le nostre capacità, il nostro tempo,le nostre cose, diventano elemosina nel momento in cui le diamo;diversamente sono attaccamento, possesso, egoismo, indisponibilità.Vita Consacrata e VocazioniLa Giornata della Vita Consacrata deve farci prendere coscienza cheCristo non ha chiamato solo noi. I consacrati non sono una casta!Siamo lievito, seme, rete messa in mare: quante persone il Signore chiama,ma la sua voce non arriva, perché noi non ci facciamo messaggeri!Quanti giovani e ragazze giunti alla mezza età, pur impegnati in parrocchia,pur avendo una certa vita spirituale, non si sono mai sentiti por-


234re da noi la domanda: “Che cosa intendi fare della tua vita?”, “Qual èil tuo progetto?”, “Qual è il tuo posto nella Chiesa?”, “Qual è la tuaidentità?”.Nella misura in cui abbiamo stima del valore , della grazia della nostravocazione, dobbiamo sentire, irrefrenabile, il bisogno, (come ha fattoAndrea col fratello Simone, come ha fatto Filippo con Natanaele) diraccontare agli altri ciò che il Signore ha fatto per noi.Senza testimonianza della “felicità” di essere stati chiamati, senzaannunzio vocazionale, senza direzione spirituale, senza formazione allapreghiera, senza catechesi… non possono germogliare vocazioni.Una famiglia e una nazione senza figli non hanno futuro; una Chiesasenza vocazioni e senza coloro che chiamano, non ha speranza.Chiediamo di più a noi stessi, e fioriranno le vocazioni.Gettiamo con più gioia e generosità il seme, e biondeggeranno lemessi.Testimoniamo con la vita ciò che diciamo nel Salmo 72: “La rocciadel mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre”.Altri risponderanno: “Il mio bene è stare vicino a Dio; nel Signore hoposto il mio rifugio” “Chi altri avrò per me in cielo? Fuori di te nullabramo sulla terra”.


235iv- quaResima-aSCHEMA DI OMELIAORDINAZIONE PRESBITERALEDI DON FRANCESCO ELIACattedrale di <strong>Gravina</strong> 1 marzo <strong>2008</strong>1 Sam. 16,1b.4a.6-7.10-13; Sal 22Ef 5,8-14Gv 9,1.6-9.13-17.34-38La Parola che abbiamo ascoltato ci ha riportato alle sorgenti dellanostra identità cristiana: al nostro Battesimo.Le ultime tre settimane di Quaresima, dedicate agli scrutini dei catecumeni,sono un concentrato di catechesi battesimale.Domenica scorsa, nell’incontro con la Samaritana Gesù ci ha dettoche Egli è l’acqua viva che disseta e purifica: il Battesimo è purificazionedai peccati.Oggi, nell’incontro col cieco nato Gesù afferma di essere la luce delmondo: il Battesimo è illuminazione perché dà la fede e la speranza.Domenica prossima, nella Risurrezione di Lazzaro, Gesù dirà “Io sonola Risurrezione e la vita”: il battesimo è risurrezione e nascita a vitanuova.Nella liturgia di oggi, il primo libro di Samuele, con la scelta di Davidea Re, ci ricorda che il battesimo è elezione che viene da iniziativadivina.La Lettera agli Efesini e il Vangelo di Giovanni ci dicono che il battesimoè illuminazione; è passaggio dalle tenebre alla luce. È un donoche ci chiede di vivere come figli della luce con ogni bontà, giustizia everità. Una novità di vita che ci chiama a progredire nella fede e a darnetestimonianza, come il cieco nato. Alla luce di questa parola dobbiamoleggere la liturgia che stiamo celebrando.


236Oggi il Diacono Francesco Elia, per l’imposizione delle mani del Vescovoe l’invocazione dello Spirito, riceve il secondo grado dell’ordinesacro: diventa Sacerdote di questa Chiesa Diocesana.A lui in particolare e a noi Presbiteri e Diaconi è rivolta, in questocontesto, la Parola del Signore, perché ne traiamo insegnamento per lanostra vita interiore e per il migliore svolgimento del nostro ministeropastorale.Mi soffermo solo su due parole per delle semplici riflessioni a mododi lectio divina.1 - “Finchè sono nel mondo, io sono la luce del mondo”: è una definizionedi sé che Gesù ha fatto rimbalzare sui suoi discepoli quando haaffermato “voi siete il sale della terra…voi siete la luce del mondo”. Celo ha ripetuto San Paolo nella lettera agli Efesini: “Eravate tenebra, orasiete luce nel Signore, comportatevi perciò come figli della luce”.La consapevolezza di Gesù di dover portare a termine la sua missionedi luce, fino alla fine e nel modo più perfetto, deve essere la consapevolezzadi ogni sacerdote.Finché viviamo, fino all’ultimo giorno, nella fedeltà alle promessefatte a Dio e alla Chiesa, dobbiamo essere luce che non viene meno.La luce, dice Gesù, deve stare in alto, perché deve illuminare la casae quanti vi abitano. “Stare in alto” e “servire” sono due dimensioni essenzialidel sacerdote.A - “Stare in alto”:• non occupando posti e ruoli di prestigio e di comando;• non mettendosi in evidenza nella ricerca di migliori sistemazionipersonali;• non per distinguersi dagli altri ed essere riveriti o temuti.Il sacerdote deve “stare in alto” come Gesù sulla croce. “Quandosarò elevato da terra, attirerò tutti a me” vale anche per il sacerdoteper portare anime a Cristo.Il sacerdote deve stare in alto con la fedeltà, con l’esempio, con lasantità di vita, coltivando tutte le virtù umane, cristiane, sacerdotali;con lo spirito di fede, cioè con l’occhio e il cuore costantemente rivoltial Signore nella preghiera.Deve stare in alto, cioè “avanti”, alla guida del popolo in camminosulla strada stretta che porta alla salvezza, chiedendo a se stesso di viveretutto quello che insegna agli altri.


237B - “Servire”La luce deve stare in alto per donare luce, cioè per servire quelli chesono in casa: non possiamo essere luce a ore o addirittura spenta.Siamo servi per definizione: siamo ministri, servitori di Dio altissimoe della Chiesa. Siamo servi per vocazione: chiamati a “servire, non a essereserviti”. Siamo servi per missione, perché mandati ad annunziare, battezzare,rimettere i peccati, prenderci cura dei malati. Siamo servi per patto di amore stipulato col Signore nel giornodell’ordinazione diaconale e sacerdotale.Lo spirito di servizio ha come movente e fine l’obbedienza al Padre, laconsapevolezza di dover realizzare il disegno di amore e di salvezza delPadre: “bisogna che compiamo le opere di colui che mi ha mandato”.Ogni circostanza, ogni parola, ogni gesto, per quanto piccoli e insignificanti,possono renderci strumenti della gloria di Dio; per questo èimportante, specialmente per noi sacerdoti, l’esortazione di Paolo “Cercatedi capire ciò che è gradito al Signore”.2 - “Và a lavarti nella piscina di Siloe, che significa inviato”, letteralmente“inviante”, cioè che “emana acqua”: = vai dall’inviato che èCristo, il quale invia te; vai ad attingere alla fonte per diventare fonte:“chi crede in me, sorgenti di acqua viva sgorgheranno in lui”; vai a purificarti,a dissetarti per purificare e dissetare.Se il sacerdote non è pregno, saturo di Parola di Dio, se non profumadello Spirito di Dio, non può dare nulla agli altri, anche se si agitamolto.La nostra Siloe in cui lavarci, rianimarci, essere guariti, è la confessionepersonale e il riconoscimento delle nostre fragilità; la nostra Siloe,alla quale andare ogni giorno, sono il breviario, le Scritture, la messa, lapreghiera.Solo quest’acqua ci permette di vedere chiaro.Una dignità così alta e una missione così impegnativa, il Signore nonl’affida ai grandi della terra.La pagina del primo Libro di Samuele che racconta l’elezione e l’unzionedi Davide, rivive in ogni celebrazione di ordinazione.


238Davide non era il primogenito su cui ricadevano le promesse di Jahveal popolo di Israele e si trasmetteva l’alleanza di Dio con il suo popolo.Ogni chiamata al sacerdozio o alla consacrazione è un mistero chesolo nell’amore infinito, eterno e gratuito di Dio trova spiegazione.Questa consapevolezza, caro don Francesco, deve tenerti ogni giornonello stupore; non deve mai farti abituare ad essere sacerdote.Questa consapevolezza di essere inspiegabilmente nel cuore di Dio,nei pensieri di Dio, nelle preferenze di Dio, nella fiducia di Dio, deve farsgorgare dal tuo cuore, ogni giorno, tanta gratitudine; deve farti accostarealla Parola, alla mensa dell’altare sempre con grande riverenza, timoree tremore, consapevole di essere immeritevole di tanti doni. Questaconsapevolezza deve tenerti ogni giorno nell’umiltà.Tutto il bene che farai, tutto il ministero e i frutti che esso otterrà, verrannodal Signore, perché tu sei in comunione costante con Lui.Il Vescovo, i confratelli sacerdoti, i diaconi ti augurano di vivere cosìil tuo sacerdozio.Con la tua ordinazione sacerdotale, sei, come Davide, il più piccolo difamiglia: fa che il Signore in te possa realizzare il progetto che dall’eternitàha fatto su di te e che, un giorno della tua vita, ti ha fatto conoscere.


239OMELIAPER I FUNERALI DIFRANCESCO E SALVATORE PAPPALARDI9 aprile <strong>2008</strong> - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>Letture: Geremia 13,1-9a.10-11Vangelo Lc 2,41-50Figli carissimi,finora abbiamo pregato insistentemente, animati da una speranza, cheera desiderio e attesa, che Ciccio e Tore fossero vivi e tornassero tra noi.Oggi, anche se tra molte lacrime, celebriamo questa Eucaristia, sostenutida una speranza più grande, che è certezza: certezza che Ciccio eTore sono nella gioia del Paradiso.Oggi Cristo celebra con loro il banchetto nuziale, preparato per quelliche «sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato leloro vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello» (Ap 7,14).1 - Il Vangelo di Luca ci ha raccontato il dolore, l’ansia, l’affanno diGiuseppe e di Maria per la scomparsa di Gesù dodicenne, mentre tornavanodal pellegrinaggio a Gerusalemme.Lo ritrovano dopo tre giorni e si sentono dire: “Perché mi cercavate?Non sapete che devo occuparmi delle cose del Padre mio?”.Essi non compresero! E non potevano comprendere, perché non sapevanoche in quei tre giorni di scomparsa erano annunziati i tre giorniche avrebbe trascorso nella tomba. Quando le donne, la mattina di Pasqua,andranno al sepolcro, Gesù dirà a Maria di Magdala di riferire aidiscepoli: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro” (Gv 20,17).Quando anche noi abbiamo ritrovato Ciccio e Tore, essi non eranopiù di questo mondo. I loro corpi erano in una cisterna; la loro anima eragià da 630 giorni nell’abbraccio di Dio loro Padre.Noi siamo qui, infatti, per celebrare la certezza che ci viene dalla fede,che Ciccio e Tore sono nella gioia piena, nella visione beatifica diDio, nella vita senza fine, in compagnia dei Santi.


240I resti mortali di Ciccio e Tore sono in quelle bare; ma Ciccio e Toresono presenti in mezzo a noi e partecipano vivi a questa celebrazione, invirtù della comunione dei Santi.2 - Nella prima lettura abbiamo ascoltato il racconto di un gesto simbolicoche il Signore chiede al profeta Geremia.Nell’Antico Testamento Dio parlava spesso al popolo attraverso gestisimbolici.Al profeta Geremia ordina, prima, di mettere ai fianchi una cintura dilino; poi, di nasconderla nella fessura di una pietra e, dopo molto tempo,di riprenderla quando era ormai marcita.Per il popolo di Israele la cintura era, non solo un capo importantedell’abbigliamento maschile e femminile, ma anche un elemento fortementesimbolico. La cintura era simbolo di giustizia, di fedeltà, di verità.Isaia, annunziando il Messia, dice che “fascia dei suoi lombi sarà lagiustizia, cintura dei suoi fianchi, la fedeltà” (Is 11,5).Gesù, parlando della fedeltà, dice ai discepoli: “Siate pronti con lacintura ai fianchi e le lucerne accese” (Lc 12,35).E San Paolo ai cristiani di Efeso scrive: “State dunque ben fermi, cintii fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia” (Ef. 6,14).3 - Se la cintura è simbolo di verità, di fedeltà, di giustizia: possiamodire che i bambini sono la “cintura” di Dio, perché i bambini sono l’emblemadella trasparenza, dell’innocenza e della verità.Tutti i bambini del mondo sono quanto di più caro Dio ha sulla terra.Sono l’ornamento che Dio ha dato alla famiglia, alla Chiesa, alla società,per rendere bella, viva, completa la loro veste.Dopo molto tempo il profeta Geremia trova la cintura marcita e sichiede qual è il senso di quel segno.Il Signore gli dice che il marcio della cintura è simbolo della malvagità,della caparbietà, dell’idolatria del popolo, della sua corruzione e delrifiuto di ascoltare la voce del Signore.Francesco e Salvatore, marciti in fondo a una cisterna; altri milionidi bambini che marciscono sotto il cielo, sono la preziosa cintura di Dioche si rovina, perché è guasta l’aria che respirano, la società e l’ambientein cui vivono.


2414 - La raccapricciante scoperta del 25 febbraio non ci ha restituito vivii fratellini. Di vivo, in quella cisterna c’era solo il segno della cinturamarcita.Quella modalità di morte, quel marcire all’aperto per quasi due anni èun messaggio forte per noi.Nella loro breve vita, Francesco e Salvatore sono stati chiamati a lasciareun segno nella storia, non solo di <strong>Gravina</strong>, ma dell’Italia intera,delle Istituzioni, delle Comunicazioni.Ora che ci prepariamo a dare onorata sepoltura ai resti mortali di Ciccioe Tore, dobbiamo fare attenzione a non seppellire anche il messaggioche ci lasciano e la nostra responsabilità di dare risposte.La loro caduta mortale è stata come un tonfo senza ritorno in un mareche ha fatto schizzare in alto nugoli di mali nascosti di un Paese che nonsi chiama <strong>Gravina</strong>, ma Italia.È impossibile non sentirsi struggere di dolore pensando alle sofferenzelancinanti di Francesco e alla lunga e straziante agonia di fame,freddo, buio, solitudine, paura di Salvatore; ma faremmo bene, come diceGesù alle donne di Gerusalemme, a piangere su noi stessi e sui nostrifigli, perché siamo noi che vogliamo questo tipo di società.5 - Le disavventure di tutti i bambini, le loro sparizioni, il loro sfruttamento,la loro solitudine, il bullismo degli adolescenti, gli abusi suiminori, l’alcolismo e la droga, con le inevitabili conseguenze di disastroseesperienze sessuali, delitti e stragi in auto, sono solo alcuni deisegnali di un malessere sociale profondo e generalizzato, voluto e datanti favorito, davanti al quale si continua a tenere pervicacemente gliocchi chiusi.È più sbrigativo cancellare le conseguenze di errori morali, anzichéinsegnare agli adolescenti a rispettare la propria e l’altrui persona, a prepararsiconsapevolmente alle grandi scelte della vita e alla genitorialitàresponsabile.Un gruppo di genitori dalla Sardegna dopo aver letto la mia lettera airagazzi di <strong>Gravina</strong>, mi ha scritto:“Come genitori, viviamo con ansia e tremore questo tempo di buio,perché molti figli si sono persi o sono sulla strada sbagliata dei piacerisensibili: inganno diffuso tra i giovani, che si nutrono di cibo avvelenatocome l’alcool e la droga. Molti sono alla ricerca esagerata di denarocome unica meta per la loro felicità, come unica certezza per la loro


242vita; e alcuni violano ogni legge umana e Divina pur di aver soddisfazionenei beni materiali”.6 - Laggiù, Francesco e Salvatore certamente hanno invocato aiuto,hanno sperato fino alla fine che qualcuno li sentisse; ma, tutti e due, especialmente il più piccolo, Salvatore di nome, morto perché voleva esseresalvatore di fatto del fratello, hanno fatto l’esperienza più dolorosadella solitudine vera, dell’abbandono senza speranza.Vorrei raccogliere quelle grida, quelle invocazioni e da questa Cattedralefarle rimbalzare lì dove si decidono le sorti del nostro Paese e deinostri paesi. Tanti potenziali Ciccio e Tore, cioè ragazzi che, usciti dicasa corrono rischi e pericoli di cui non sono coscienti, ce ne sono stati, ece ne saranno nelle nostre città.Non voglio strumentalizzare la morte dei fratellini, per lanciare anatemi;ma non dobbiamo permettere che la morte di Ciccio e Tore, lasci ilmondo come si trova.7 - Ciò che è avvenuto il 5 giugno 2006 e tutti gli altri episodi dicronaca che hanno riempito giornali e trasmissioni in questi anni, sonoavvenuti per nostro insegnamento; devono farci capire in quale baratrosi trova il mondo oggi; quanto siamo caduti in basso, non i gravinesi, mala società, la cultura laicista che azzera i valori essenziali della naturaumana e legalizza il disvalore della vita e della famiglia, la totale disattenzioneai bambini come soggetti di diritto di nascere e di scegliere.Davanti alle bare di Ciccio e Tore è facile dire: “Siamo tutti responsabili”.Dobbiamo ripetercelo e non dimenticarlo dopo questo momento,quando saremo chiamati da una presa di coscienza personale e comunitaria,a creare tutte le condizioni possibili perché siano evitati certi epiloghitragici, per offrire disponibilità, impegno, mezzi, per promuovereluoghi di incontro, occasioni di aggregazione.8 - Io chiamo tutte le Istituzioni, le agenzie educative, le comunitàparrocchiali a prendere atto delle rispettive responsabilità in ordine allatutela e alla cura dei minori. Tutti possiamo fare molto di più per i fanciullie gli adolescenti.I papà e le mamme, diano il loro tempo libero ai figli; seguano davicino le loro esperienze e il loro cammino di fede; si prendano cura deipiccoli negli oratori, nelle associazioni, nelle parrocchie.


243Tutti coloro che hanno attrezzature sportive imitino il Seminario Diocesanoche ha messo a disposizione il campo di calcetto per i ragazzidella Città.Gli Amministratori Regionali e Locali, incoraggino la buona volontà,la creatività progettuale e gli sforzi di privati, associazioni e parrocchie,sfoltendo gli iter burocratici per la realizzazione di progetti per la gioventù.Non basta piangere i morti, se sul piano amministrativo, etico, culturale,economico, non si fa nulla perché certi eventi drammatici e luttuosinon si verifichino.Non è uno spreco, né una spesa secondaria, per una comunità civile,favorire la realizzazione e l’uso di strutture sportive, luoghi di aggregazione,spazi attrezzati e custoditi per attività ludiche, ginniche, artistiche,culturali, educative.Tra le tante risposte alla mia lettera, un gruppo di quinta elementaremi ha scritto: “Le Istituzioni non pensano molto a noi ragazzi. Gli adultinon sentono il nostro grido di aiuto e fanno finta che non esistiamo”.Esaminiamoci tutti per verificare quanto questo pesante giudizio ci interpella.9 - Ciccio e Tore, oggi siete al centro degli sguardi, dell’attenzione,dell’affetto, della preghiera di tutti noi e del mondo intero.Da quella posizione ci state chiedendo per l’ultima volta aiuto, nonpiù per voi stessi, ma per tutti i nostri ragazzi, con la speranza di esserefinalmente ascoltati.Mentre noi, per le mani di San Francesco e della Vergine Maria, vi affidiamoall’abbraccio di Cristo Salvatore, voi pregate per tutti quelli chevi hanno amati e sono nel dolore, per la vostra Città, per tutti noi, perchésappiamo far tesoro dei messaggi che ci avete lasciati. Riposate in pace!


244OMELIAV CAMMINO REGIONALE DELLE CONFRATERNITEDELLE DIOCESI DI PUGLIA1 - la parola<strong>Altamura</strong> - 20 aprile <strong>2008</strong> – V Domenica di PasquaLetture: At 6,1-7; Sal 32 (33);1 Pt 2,4-9;wGv,1-12.Alle Confraternite che sono in cammino, Cristo oggi dice: “Io sonola Via”. Cosa desidera un pellegrino se non avere una via sulla qualecamminare, una via conosciuta?.“Io sono la Verità” dice Gesù: cioè io sono la via vera, la via giusta,quella che porta alla mèta. Altre vie portano a smarrirsi.“Io sono la Vita”: sono la via che porta alla vita, che porta a pascoliubertosi, ad acque tranquille; altre strade portano alla morte.A migliaia di persone provenienti dal Meridione d’Italia, Gesù oggidice per bocca di Pietro: voi non siete una grande ammucchiata, un ammassodi uomini e donne; ma una costruzione ben ordinata, perché Io sonola pietra fondamentale e voi siete pietre costruite su di me per formarel’edificio della Chiesa.Tra di voi non siete stranieri, ma fratelli perchè tutti appartenenti auna “Stirpe eletta”. Voi siete rivestiti del Sacerdozio regale di Cristo.Nel battesimo siete diventati cittadini di una Nazione santa.Voi siete il popolo che Dio si è acquistato a prezzo del sangue del proprioFiglio, per proclamare al mondo le sue opere ammirevoli.Queste espressioni non sono belle parole di accoglienza per una grandemanifestazione come il V Cammino delle Confraternite di Puglia.Sono Parola di Dio che vuole darci pace. Gesù ci ha detto infatti: “nonsia turbato il vostro cuore”.Sono parole che vogliono aiutarci a credere: “abbiate fede in Dio eabbiate fede in me”.


245Sono espressioni che vogliono darci speranza: “vado a prepararvi ilposto”.È Parola di Dio che esige una risposta da noi; il Signore vuole che laaccettiamo e la mettiamo in pratica.Davanti a questa Parola, forse anche noi sentiamo il bisogno di dire,insieme all’apostolo Tommaso, “non conosciamo la via”; spesso cismarriamo, seguiamo altre strade. Forse con l’apostolo Filippo anchenoi dobbiamo confessare, pur frequentando il Signore da anni, che nonancora lo conosciamo. Forse ci meritiamo tutti il lamento di Gesù: “Datanto tempo sono con voi” e non mi avete ancora conosciuto?2 - Il Ca M M I n oAlla luce di questa Parola prendiamo coscienza che un raduno dicammino è un appuntamento delle Confraternite col Signore: è un andareda Gesù come le folle di Galilea sulle rive del lago, lungo i pendii delmonte delle Beatitudini.Un raduno di cammino delle Confraternite:- non è una manifestazione folkloristica,- non è un’autocelebrazione dei meriti del passato,- non è un’esibizione di abiti e stendarti, anche se è molto bello vederetanta varietà di abiti e di colori.Ogni cammino nazionale o regionale deve essere come il sigillo,la dimostrazione simbolica del cammino reale e comunitario che ogniConfraternita fa da un incontro all’altro.Gli apprezzamenti del Papa e dei Vescovi devono essere segno dellastima che la Chiesa ha verso le confraternite, devono essere stimolo avivere la responsabilità di far parte di una Confraternita.3 - la ConfraternIta È CH I e S aAppartenere a una Confraternita, significa innanzitutto appartenerealla Chiesa, essere Chiesa.


246Le Confraternite sono cellule scelte del corpo della Chiesa. Sonoespressione antica di laicato impegnato; sono una forma millenariadell’apostolato dei laici. Sono usciti Santi dalle Confraternite. È impossibileenumerarli! Oltre al patrono, Pier Giorgio Frassati, basta ricordarneuno per tutti: Sant’Alfonso M. De Liguori.Da giovane laico era membro di alcune Confraternite di Napoli, evisitava i malati, era fedele agli impegni di pietà, aiutava i poveri, partecipavaalle missioni al popolo.Le Confraternite sono Chiesa che evangelizza, Chiesa in camminodi santità. Come la Chiesa senza Cristo non può esistere, perché sarebbeuna semplice società umana, così la Confraternita senza la Chiesa sarebbeun semplice circolo.La Confraternita deve essere attaccata alla vita della Chiesa come unbimbo al petto di sua madre.La vita della Chiesa Locale, i programmi diocesani, il cammino diformazione dei laici; i momenti celebrativi della <strong>Diocesi</strong> e della parrocchiasono anche attività, momenti e forme che ogni Confraternita devesentirsi chiamata a vivere.4 - la ConfraternIta È l u o g o dI pIetÀNon un insieme di persone bigotte. La Confraternita è luogo di pietà,perché luogo di ricerca di Dio, di culto, di adorazione, di preghiera, diincontro con Dio.La prima cosa che ogni confratello o consorella deve chiedere è ilmodo, il tempo di incontrare il Signore, e l’aiuto per mettersi in ascoltodella Parola per crescere nella fede.5 - la ConfraternIta È l u o g o dI CarItÀLa vera pietà verso Dio rende il cuore tenero, sensibile verso i fratellipiù fragili, deboli, bisognosi.Le Confraternite non hanno mai disgiunto la pietà verso Dio dallapietà verso gli uomini, cioè dalla carità.Quando non esistevano i cimiteri e le ditte di pompe funebri, era


247un’opera di misericordia grandiosa prendersi cura di seppellire i morti.Oggi, una Confraternita non può occuparsi esclusivamente di assegnareo vendere loculi al cimitero.Oggi ci sono altre povertà alle quali bisogna guardare e alle quali leIstituzioni non pensano:- c’è lo smarrimento morale delle nuove generazioni verso le qualinon possiamo essere indifferenti;- c’è l’attenzione primaria o esclusiva all’apparenza, all’esteriorità,alle cose futili, che non hanno durata né senso, perché non ci accompagnanooltre la morte;- c’è l’indifferenza verso tutto quello che non è soddisfazione sensibilee immediata;- ci sono le nuove povertà degli immigrati, gli anziani soli, i disabili;- ci sono i grandi bisogni delle missioni e dei poveri dei Paesi in viadi sviluppo.L’attenzione alle nuove povertà aiuta fortemente la Confraternita avivere il presente e a portare nel presente la ricchezza del passato.6 - eS o rta z I o n eTorniamo ai nostri paesi e alle nostre <strong>Diocesi</strong> con rinnovato entusiasmo,con sincera e più forte volontà di essere veramente in cammino; diriscoprire l’onore, l’orgoglio di essere Chiesa. Torniamo ai nostri luoghidi provenienza con la volontà di fare esperienza profonda di Chiesa, diessere sempre più forza evangelizzante della <strong>Diocesi</strong> e della parrocchia.Diventeremo come gli eredi di quei sette uomini scelti dagli apostoli,per la Chiesa di Gerusalemme, che con la loro santità di vita, e con ilgeneroso servizio aiutavano gli apostoli a far crescere grandemente ilnumero dei discepoli di Gesù.È così che attraverso le Confraternite, la Chiesa evangelizza il mondodi oggi.Buon Cammino, cari Confratelli e Consorelle.


248OMELIACENTENARIO DI FONDAZIONE DELLE MISSIONARIEDEL SACRO COSTATOI maggio <strong>2008</strong> - Cattedrale di <strong>Gravina</strong>Letture: Isaia 63,7-9Matteo 11,25-30Un uomo già affermato in società, amato e stimato da tutti, si innamoròdi una bellissima donna, giovane e senza rughe, nonostante gli anni;per lei lasciò tutto, pur di darle figli e figlie.Con lei e per lei generò un figlio maschio dal quale sperava di avereuna numerosa discendenza.Ma gli eventi lo portarono lontano dalla sua sposa e gli fu detto che ilfiglio era scomparso.Pensò che era morto! Quando, dopo molti anni, il figlio riapparve,egli non c’era più; ma la sua speranza non era rimasta delusa: il figlio eracome lui lo sognava, con i suoi stessi sentimenti, con i suoi stessi ideali.Quell’uomo amava molto la sua donna e voleva darle una figlia innamoratadella madre e tutta dedicata al suo servizio.La sposa, durante la gestazione soffrì molto; esperti e luminari, conla sincera volontà di curare, ora la salute della madre, ora il bene dellafiglia, davano medicine diverse e terapie a volte contrastanti, che, anzichéalleviare le sofferenze e le preoccupazioni del padre e della madre,le moltiplicavano.Poichè i pensieri di Dio sono impenetrabili, e sono inaccessibili lesue vie, nessuno si era accorto che nel grembo della madre c’erano duecreature sulle quali il Signore aveva fatto due progetti diversi.Lontano dalla sposa amata, il padre soffriva e pregava, offriva e obbediva,sperava e accettava.Quando morì, ciò che era nato dalla sua sposa aveva quindici anni.In cielo, nello splendore della Luce Divina, scoprì e comprese che ilSignore voleva da lui, non due, ma tre figli e che lo aveva reso padre ditre famiglie:


249• le Suore Missionarie del Sacro Costato e di Maria SS. Addolorata;• le Missionarie Catechiste del Sacro Cuore;• i Piccoli Fratelli del Santissimo Sacramento.Oggi i due istituti femminili, anche se dichiarati, sin dal 1930, distintie indipendenti, con decreto della Congregazione dei Religiosi, poichésono nati dalla stessa intuizione, dalla stessa ispirazione, hanno centoanni.Le Missionarie del Sacro Costato, insieme alle Sorelle MissionarieCatechiste e al figlio maschio, “I Piccoli Fratelli del SS. Sacramento”,sono qui per cantare al Signore, con la Sua stessa parola, il loro inno diringraziamento.Vogliamo “ricordare i benefici del Signore, le glorie del Signore,quanto Egli ha fatto per noi”; ci riesce impossibile enumerare le suegrazie, ma vogliamo cantare con gli Angeli e i Santi, col Fondatore e contutte le sorelle che ci hanno preceduto nel Regno dei Beati, che “Egli ègrande in bontà per la casa di Israele”, che “ci trattò secondo il SuoAmore, secondo la grandezza della Sua Misericordia”.Volgendo lo sguardo indietro, vediamo che molti santi hanno postomano alla nostra opera; tuttavia sentiamo di dovere dire anche noi, colprofeta Isaia: “Non un inviato, né un angelo, ma Egli stesso ci ha salvati,con amore e compassione ci ha riscattati; ci ha sollevati e portati sudi sé in tutti i giorni del passato”.Mi sono permesso di incorniciare in una parabola di sapore evangelicoi cento anni, 1 maggio 1908 - 1 maggio <strong>2008</strong>, nel tentativo di farvenire più chiaramente alla luce l’opera di Dio.Ciò che è nato dalla spiritualità di Don Eustachio, dal suo amore alCuore trafitto di Cristo, dalla sua sete di riparazione, dal suo ardente desideriodi imitazione del Cristo povero, obbediente e casto, e di servizioalla Chiesa nei suoi figli più piccoli, non è frutto di iniziativa umana, névoluto per interessi umani.Gli stessi momenti più dolorosi e turbolenti dei primi venticinque annidelle Fondazioni si sono rivelati provvidenziali, perché hanno fattoemergere il disegno divino.


250Se registi dell’opera di Don Eustachio, in questi cento anni, fosserostati gli stessi santi uomini che se ne sono presi cura, dando direttive econsigli saggi e con indiscussa rettitudine di intenzione, forse noi nonsaremmo qui.Mi spiego con qualche esempio:• il Servo di Dio, Mons. Fortunato Maria Farina, Visitatore Apostoliconel 1911, suggerì alla suore di Minervino e Spinazzola difondersi con le Suore del Divino Zelo;• Sant’Annibale Maria di Francia pensò di salvare i Piccoli Fratelliportandoli nello Studentato dei Rogazionisti di Oria;• Mons. Sanna, Vescovo di <strong>Gravina</strong>, propose alle suore di <strong>Gravina</strong>di aderire alla Regola Francescana.• Lo stesso Don Eustachio, incontrando a Pompei, nel 1920, SuorMaria Addolorata Quaranta e Suor Teresa D’Ippolito, le scongiuròdi evitare la divisione e le esortò all’unione.I rifiuti di queste proposte da parte delle suore, e gli atteggiamenti divergentidei Vescovi di <strong>Gravina</strong>, Venosa, Potenza nei loro confronti, lettia distanza si rivelano linee di un progetto divino.Infatti, dopo il decreto della Congregazione dei Religiosi, che dichiaradistinti e indipendenti i due Istituti di Diritto Diocesano (8 maggio1930) e il susseguente decreto di Mons. Sanna (27 giugno 1930), cheerige con le comunità di <strong>Gravina</strong> e Spinazzola “le Suore Missionarie delSacro Costato e di Maria SS. Addolorata”, l’ Istituto delle Suore Missionariedel Sacro Costato prende il volo.Il 9 giugno del 1956, Pio XII concede il Decreto di Lode e l’approvazionead experimentum per sette anni delle Costituzioni.Con l’approvazione pontificia l’istituto si sparge nel mondo per aprirsialla missione• 1961: missioni a Taiwan;• 1963: in Texas (assistenza minori);• 1975: California;• 1981: Isole Filippine;• 1989: Ecuador;• 1995: missione in Albania;• 2001-2007: missione in Brasile;: missione in Indonesia;


251: ingresso in Cina e Vietnam;: noviziato in Ecuador.Oggi l’Istituto conta circa 510 suore distribuite in settanta case.• Per insegnare catechismo;• Fare opera educativa;• Attività pastorale parrocchiale;• Opera esercizi spirituali;• Assistenza a poveri - malati - anziani.Dal 1992 il carisma di Don Eustachio e delle sue figlie è condivisodall’Associazione Laicale Sacro Costato.Nello stesso anno è cominciata nel Duomo di Napoli l’inchiesta diocesanaper la Beatificazione di Don Eustachio.Celebrare i cento anni dell’Istituto significa aver acquisito una rinnovatacoscienza che all’espansione orizzontale, geografica del carismanel mondo, deve corrispondere l’impegno personale e comunitariodi penetrare nell’intimità del Cuore di Cristo, per entrare nel cuore delmondo.Ricordare e rivivere il primo giorno e il primo anno di vita dell’Istitutosignifica essere consapevoli di dovere oggi, con maggiore convinzione,impegnarsi di far risplendere la spiritualità di Don Eustachio nellagioiosa, generosa, umile fedeltà di ogni membro dell’Istituto e dell’Associazione.Il grazie più sincero di ogni figlio o figlia del Servo di Dio è diventareoggi un’irradiazione, un riflesso della sua santità.Oggi, compimento dell’anno centenario dal giorno in cui Don Eustachio,Chiara Terribile, Maria Lucia Visci piantarono il seme delleFiglie del Sacro Costato, ci siamo radunati e raccolti nel Cuore apertodel Cristo dal quale scende il sangue redentore del sacrificio che stiamocelebrando, per affidare a Lui il compito di ringraziare il Padre, Signoredel cielo e della terra, e di benedirlo, perché ha rivelato ai piccoli coserimaste nascoste ai sapienti e agli intelligenti. Al Padre, per mezzo delCuore trafitto del Figlio, nell’unità dello Spirito Santo, in eterno, ognionore e gloria.


252OMELIASOLENNITÀ DI SAN MICHELE ARCANGELOCattedrale di <strong>Gravina</strong> 29 settembre <strong>2008</strong>Nella Preghiera di S. Michele diciamo:S. Michele Arcangelo,primo adoratore di Dio,modello perfetto di umiltàe di obbedienza al Creatoree Signore degli Angelie degli uomini.È per questo che lo onoriamo, lo veneriamo, lo invochiamo, ci affidiamoalla Sua protezione.Nella stessa preghiera chiediamo a San Michele di insegnarci:a cercare sempre la verità,ad amare e fare la volontà di Dio,a non anteporre nulla a Cristo,ad amare il prossimo,a testimoniare la fede.Se queste richieste sono sincere; cioè, se escono non solo dalle labbra,ma anche dal cuore, San Michele certamente fa sue le nostre preghiere esi adopera perché impariamo con i fatti a cercare la verità, ad osservarela legge di Dio, a mettere Gesù Cristo al primo posto nella nostra vita, adamare il prossimo.I nostri padri hanno scelto San Michele come patrono della città di<strong>Gravina</strong>; e l’Autorità della Chiesa lo ha proclamato Patrono di tutta la<strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-Acquaviva delle Fonti.Noi come cristiani di questa <strong>Diocesi</strong>, siamo entrati nel cammino sinodalee fra qualche mese riceveremo la Visita Pastorale del Vescovo.Come cittadini di <strong>Gravina</strong> dobbiamo prepararci a scegliere le personeidonee a governare la nostra Città.Per l’uno e per l’altro avvenimento abbiamo bisogno di farci guidare


253dalla verità, di ricercare la volontà di Dio, di essere animati da grandeamore alla Chiesa e all’uomo.Il Sinodo Diocesano, la Visita Pastorale del Vescovo, la competizioneelettorale sono eventi da cui non possiamo stare fuori; che non possonoscivolarci addosso.Sono avvenimenti che devono coinvolgerci, che dobbiamo vivere daldi dentro, da protagonisti.In questi giorni, pregando, ho chiesto a San Michele: “Fa che tuttii cittadini di <strong>Gravina</strong> e tutti i cristiani della <strong>Diocesi</strong> ti prendano comemodello, sappiano impegnarsi per promuovere il bene, per debellare ilmale, per ristabilire, dove è necessario, l’ordine, la giustizia, il rispettodella legge divina, morale, naturale e civile”.Il Sinodo Diocesano e la Visita Pastorale, infatti, chiamano ogni cristianoad interrogarsi sul modo come viviamo la fede, sul comportamentomorale, sull’impegno pastorale, sulla forza missionaria delle nostrecomunità, sulla condizione dei giovani, della famiglia, dei poveri.A tutte le Parrocchie e Associazioni ho dato dei Questionari su cuiriflettere da Settembre a Marzo 2009: in centri di ascolto organizzatidalle Parrocchie, tutti hanno il diritto-dovere di partecipare per discuteree riflettere insieme.Il Sinodo raggiunge il suo scopo se tutti i cristiani danno il loro contributodi idee, di suggerimenti di proposte, di analisi delle situazioni.Farò la Visita Pastorale alle Parrocchie di <strong>Gravina</strong> dal 19 Novembreal 15 Gennaio 2009.Anche la Visita Pastorale dovremo viverla in prima persona: il Vescovoe ogni parrocchiano, ogni famiglia, ogni associazione.La città di <strong>Gravina</strong>, cioè tutti i gravinesi, in primavera, saranno chiamatialle urne.Nessuno mi fraintenda: non ho alcuna intenzione di fare propagandapolitica o di prendere posizioni di parte.Ma è mio dovere di Pastore richiamare i principi e i criteri che devonoguidare i partiti nella proposta dei candidati e gli elettori nella scelta dicoloro che devono prendere a cuore i bisogni e i problemi della città.<strong>Gravina</strong> viene fuori da dolorosissime esperienze che, molto ingiustamente,hanno fatto parlare male di essa.


254La competizione elettorale è uno dei grandi momenti in cui una comunità,con la responsabile partecipazione di tutti, può e deve dimostrarein modo alto la propria dignità e la propria maturità civile, sociale,culturale e politica.È necessario, pertanto, che sentiamo la responsabilità di volere benealla città e di volere il bene della città, facendo scelte non per interessiprivati o di parte.Coloro che da qualunque espressione politica verranno proposti comecandidati e ai quali affideremo la gestione della cosa pubblica, devonobrillare per trasparenza di intenzioni e spiccato senso della legalità;- non devono mai perdere di vista il bene comune; devono saperessere vicini alla gente mettendosi a servizio della comunità, specialmentedei più deboli sul piano sociale.- Per promuovere questo salto di eticità nelle vita sociale di <strong>Gravina</strong>,occorrono uomini e donne che uniscano alla preparazione eall’esperienza politica, la conoscenza dei bisogni primari del territorio,una forte credibilità personale, una sincera volontà di spendersiper il bene di tutti, cercando di:- abbattere inutili ingranaggi burocratici;- …inspiegabili ritardi;- di far funzionare la macchina amministrativa nel modo più agile,senza parzialità e favoritismi;- di essere attenti a leggi, progetti, bandi che, valorizzati, possanocontribuire alla cura, alla crescita e allo sviluppo della città.Ma tutto questo non potremo sperarlo, se ciascun cittadino non credenell’unità, non cammina verso l’unità.Il gesto simbolico della consegna delle chiavi a San Michele esprima,quest’anno, la volontà di assumerci le nostre responsabilità, di fareognuno la nostra parte per il progresso sociale, culturale, morale, economicoe spirituale della città, tanto cara a noi e al suo Protettore SanMichele.


Attidella Curia


257CURIA DIOCESANAALTAMURA–GRAVINA–ACQUAVIVA DELLE FONTI70022 ALTAMURA (BA)e-mail: curiadiocesana@libero.itwww.diocesidialtamura.itEccellenza Reverendissima,come Lei ha scritto nella lettera di convocazione ai Sacerdoti: “La MessaCrismale del <strong>2008</strong> si distinguerà dalle dieci che abbiamo celebratoinsieme perché conterrà non solo la benedizione degli Oli e la rinnovazionedelle promesse sacerdotali, ma anche un annuncio storico per la<strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>, <strong>Gravina</strong> e Acquaviva delle fonti, a 22 anni dallasua costituzione: il 1° Sinodo Pastorale Diocesano”.E questa sera tutti i Sacerdoti e i Diaconi qui convenuti per la solenneconcelebrazione, vogliono ricambiare simbolicamente il suo dono ricordandoanche il 10° anniversario della Sua presenza quale Pastore nellanostra <strong>Diocesi</strong>, offrendoLe la casula che indossa, segno di devozionefiliale e di comunione fraterna.Carissimo don Marioaccetti con benevolenza questo nostro pensiero e ci benedica con affettopaterno affinché possiamo accompagnare in spirito di unità le nostrecomunità parrocchiali verso l’evento di Grazia del Sinodo da Leidesiderato, invocato e tenacemente voluto.“Ut unum sint, perché il mondo creda”.Auguri Padre.Acquaviva, 19 marzo <strong>2008</strong>* S. Giuseppe patrono della Chiesa universaleSac. Vito ColonnaVicario Generale


258SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE-ANNO <strong>2008</strong>S. DOMENICO - <strong>Gravina</strong> 19.00 Sa. 26Ss. ROSARIO - <strong>Altamura</strong> 11.15 Do. 27 S. Sepolcro - <strong>Altamura</strong>Ss. Crocifisso-<strong>Gravina</strong>BUON PASTORE - <strong>Gravina</strong> 18.00 Gi. 01 - MAG.S. SEPOLCRO - <strong>Altamura</strong> 19.00 Sa. 03Ss. NICOLA e CEC. - <strong>Gravina</strong> 11.00 Do. 04 Annunziata-SpinazzolaSs. CROCIFISSO - <strong>Gravina</strong> 19.00S.M.Assunta-<strong>Altamura</strong>S. CUORE - Acquaviva 11.00 Do. 11ADDOLORATA - Poggiorsini 19.00S.M. CARMINE - <strong>Altamura</strong> 18.30 Sa. 17 Ss.Trinità-Tras.-Altam.Ss.Nicola eCec.-<strong>Gravina</strong>12.0019.0011.3019.0018.3019.00Do. 18 Cattedrale - Acquaviva 11.30ADOLESCENTIGIORNO- ADULTIORA S. E. MARIO PACIELLOMESE VICARIO GENER.ORAS. ERASMO - Santeramo 18.00 Sa. 12 - GEN.S. ERASMO - Santeramo 18.00 Sa. 19S. TERESA - <strong>Altamura</strong> 17.30 Sa. 26Sa. 08 - MAR. S. Michele - <strong>Altamura</strong> 18.30Ss. CROCIFISSO - Santeramo 11.00 Do. 09 Consolazione - <strong>Altamura</strong> 11.30SPIRITO SANTO - <strong>Gravina</strong> 19.00 Sa. 29 S. Teresa - <strong>Altamura</strong>S. Agostino - <strong>Altamura</strong>17.3019.30Ss. PIETRO e PAOLO-<strong>Gravina</strong> 19.30 Do. 30S. AGOSTINO - <strong>Altamura</strong> 19.30 Sa. 05 - APR. S. Francesco - <strong>Gravina</strong>S. Domenico - <strong>Gravina</strong>19.0019.00Ss. CROCIFISSO - Santeramo 11.00 Do. 06 Ss. Rosario - <strong>Altamura</strong>S. Cuore - <strong>Altamura</strong>11.1518.30S. AGOSTINO - <strong>Altamura</strong> (V.G.) 19.30 Sa. 12S. PIETRO AP - Spinazzola 10.30 Do. 13 Madonna Grazie-Grav. 11.00Do. 20 Ss.Pietro e Paolo-Grav. 19.30M. ANNUNZIATA - Spinazzola 11.00 Ve. 25S. MICHELE - <strong>Altamura</strong> 18.30 Sa. 24Do. 25 S. Erasmo-SanteramoS. Francesco-Acquaviva11.3018.30S. FRANCESCO - <strong>Gravina</strong> 19.00 Do. 01 - GIU. S. Pietro Ap-Spinazzola 10.30Sa. 07 S. M.Carmine-<strong>Altamura</strong> 18.30Do. 08 S.M.Maggiore-Acquaviva11.30


259S. CUORE - <strong>Altamura</strong> 19.00 Sa. 14Do. 15 Ss. Crocifisso - Santer. 11.00Ss. REDENTORE - <strong>Altamura</strong> 19.00 Sa. 21S. DOMENICO - Acquaviva 10.30 Do. 22Gi. 14 AG. S.M.Assunta-<strong>Altamura</strong> 19.00MADONNA GRAZIE - <strong>Gravina</strong> 19.00 Do. 21 SET.S. NICOLA - <strong>Altamura</strong> 11.30 Do. 19 OT.S. CUORE - Santeramo 11.00 Do. 26S.M. MAGGIORE - Acquaviva 11.30 Do. 09 NOV.S.M.CONSOLAZIONE - Altam. 11.30 Do. 23Ss.TRINITÀ-TRASF.-<strong>Altamura</strong> 19.00 Sa. 06 DIC.S. DOMENICO - Acquaviva 10.30 Do. 14Don Vito ColonnaVicario Generale


260Egregio SignoreDott. mario staccaSindaco di alta m u R a70022 <strong>Altamura</strong> (BA)Oggetto: intitolazione nuove via dell’abitato a S. E. Mons. DonatoSquicciarini e a Mons. Domenico ChiericoGentile Signor Sindaco,mi faccio portavoce dell’intero Presbiterio di <strong>Altamura</strong> e dei fedeli laici,per chiederLe la possibilità di intitolare due vie dell’abitato una a S.E. Mons. Donato Squicciarini e una a Mons. Chierico in considerazionedel loro impegno profuso a favore della Città di <strong>Altamura</strong> e della intera<strong>Diocesi</strong>.Nella certezza di incontrare la Sua disponibilità, Le trasmetto sentitisaluti e una fraterna preghiera nel Signore.<strong>Altamura</strong>, 15 maggio <strong>2008</strong>Mons. Vito ColonnaVicario Generale


261Curia DiocesanaDi ALTAMRA-GRAVINA-ACQUAVIVA DELLE FONTIArco Duomo, 170022 <strong>Altamura</strong>- Al consiGlio pastoRale diocesano- Al C.D.A.L.(Consulta delle Aggregazioni Laicali)- Ai Segretari Parrocchiali del Sinodo- Loro SediCarissimi,con la presente vengo ad informarVi circa la prossima riunione del ConsiglioPastorale Diocesano allargato ai membri del C.D.A.L ed ai SegretariParrocchiali del Sinodo. che si terrà Sabato 21 giugno <strong>2008</strong>alle ore 17.00 presso il “ Centro Giovanile Benedetto XIII” - <strong>Gravina</strong>.Tale incontro avrà come argomento il seguente punto all’ordine delgiorno:1- Comunicazioni sul SinodoIn attesa di incontrarvi Vi saluto cordialmente nel Signore.<strong>Altamura</strong>, 12 giugno <strong>2008</strong>Sac. Vito ColonnaVicario Generale


262Ai Presidenti delle dodici Commissionie ai Direttori degli Uffici di CuriaCarissimi confratelli,per l’incontro dei giorni 3-4-5 settembre, p.v., presso la Curia Diocesanadalle ore 10.00, suggerisco una pista di riflessione per poter definire ilprogramma del nuovo <strong>Anno</strong> Pastorale <strong>2008</strong>-2009.Dopo l’indizione del Sinodo (22 maggio <strong>2008</strong>) il Segretario Generaleha provveduto con le 12 commissioni ad approntare un questionario chesarà oggetto di discussione nei centri di ascolto nei prossimi mesi.“Stiamo entrando nella fase preparatoria, una fase importante perla qualità del Sinodo stesso. E’ la fase in cui le comunità parrocchiali,i gruppi, i movimenti, i fedeli si confronteranno sul materiale offertoper la discussione. Saranno offerte 12 schede. Le commissioni, raccoltenelle quattro dimensioni ecclesiali già presentate, stimoleranno, accompagnerannoe verificheranno il percorso di verifica e progettualità:come?(Cfr. Quaderni del Sinodo,n. 1 pp. 39-41)”.Vi chiedo di riflettere su queste domande per suggerire proposte adeguate:1. Come le commissioni promuovono il Sinodo, sostenendo le comunitàparrocchiali?2. Come valorizzare in funzione del Sinodo le tappe dell’<strong>Anno</strong> Liturgico?3. Come vivere l’<strong>Anno</strong> Paolino e il Sinodo sulla Parola di Dio? Qualile proposte?4. Catechesi sul Credo (come?chi?dove?)5. L’organizzazione delle commissioni…Nell’attesa di incontrarvi Vi saluto.<strong>Altamura</strong>, 28 agosto <strong>2008</strong>Sac. Vito ColonnaVicario Generale


263Rendicontorelativo alla erogazionedelle somme derivanti dall’otto per mille dell’IRPEFper l’esercizio 2007I. PER ESIGENZE DI CULTO E PASTORALEA. Esercizio del culto:1. Conservazione o restauro edifici di cultogià esistenti o altri beniculturali ecclesiastici 20.000,002. Sussidi liturgici 12.380,403. Centro Giovanile 50.000,0082.380,40B. Esercizio e cura delle anime:1. Attività pastorali straordinarie 16.067,322. Curia diocesana e centri pastorali diocesani 65.000,003. Mezzi di comunicazione socialea finalità pastorale 34.463,994. Istituto di scienze religiose 250,005. Manutenzione straordinaria di case canonichee/o locali di ministero pastorale 2.940,006. Parrocchie in condizioni di straordinarianecessità 28.400,007. Clero anziano e malato 1.160,008. Istituti di vita consacrata in straordinarianecessità 1.000,009. Rimborso collaboratori 5.115,20154.396,51


264C. Formazione del clero:1. Seminario diocesano, interdiocesano,regionale 84.556,622. Rette di seminaristi e sacerdoti studentia Roma o presso altre facoltà ecclesiastiche 3.500,003. Formazione permanente del clero 7.000,004. Restauro Seminario 163.000,00258.056,62D. Scopi missionari:1. Volontari missionari laici 3.710,223.710,22E. Catechesi ed educazione cristiana:1. Istituzioni Regionali 1.500,00F. Contributo al servizio diocesano per la promozionedel sostegno economico alla Chiesa:1.500,000,00G. Altre erogazioni:1. Fitto locali Parrocchia Spirito Santo 13.173,002. Manutenzione Casa di accoglienza“Mastrogiacomo” 3.264,0016.437,00a) t o ta l e delle e r o g a z I o n I effettuate nel 2007 516.480,75Riepilogo- t o ta l e delle S o M M e da erogare per l’anno 2007 1.196.206,93


265- a dedurre t o ta l e delle e r o g a z I o n I effettuatenell’anno 2007 (fino al 31 marzo <strong>2008</strong>)516.480,75- dIfferenza 679.726,18L’importo “differenza” è così suddiviso:* Fondo diocesano di garanzia(fino al 10% del contributo dell’anno 2007) 49.075,35* Fondo diocesano di garanzia relativoagli esercizi precedenti 350.924,65Totale fondo diocesano di garanzia(da riportare nel rendicontoassegnazioni <strong>2008</strong>) 400.000,00* Altre somme assegnate nell’esercizio 2007e non erogate al 31.03.<strong>2008</strong>(da riportare nel rendicontoassegnazioni <strong>2008</strong>) 289.662,56- IntereSSI nettI del 30/06/07; 30/09/07 e 31/12/07 712.593,28- aSSegnI eMeSSI o BonIfICI effettuatI M a n o n anCoraContaBIlIzzatI nell’e/C 15.500,00Saldo Conto Corrente e/o d e p o S I totItolI al 31 Marzo <strong>2008</strong> 717.755,84


266II. PER INTERVENTI CARITATIVIA. Distribuzione a persone bisognose:1. Da parte della diocesi 38.950,002. Da parte delle parrocchie 51.661,0090.611,00B. Opere caritative diocesane:1. In favore di extracomunitari 23.000,002. In favore di tossicodipendenti 20.000,003. In favore di anziani 30.000,004. In favore di portatori di handicap 30.000,005. In favore di altri bisognosi 31.000,006. Fondo antiusura (diocesano o regionale) 20.000,00154.000,00C. Opere caritative parrocchiali:1. In favore di portatori di handicap 4.100,002. In favore di altri bisognosi 3.000,007.100,00D. Opere caritative di altri enti ecclesiastici:1. Fondazione Benedetto XIII 10.000,002. Opere caritative 30.000,003. Casa di accoglienza “Loglisci” 2.000,00E. Altre erogazioni:1. Gemellaggio Awasa 10.000,002. Opere caritative missionarie 4.179,0342.000,0014.179,03


267b) t o ta l e delle e r o g a z I o n I 307.890,03Riepilogo- t o ta l e delle S o M M e da erogare per l’anno 2007 471.997,29- a dedurre t o ta l e delle e r o g a z I o n I effettuatenell’anno 2007 (fino al 31 marzo <strong>2008</strong>) 307.890,03- dIfferenza 164.107,26L’importo “differenza” è così suddiviso:* Altre somme assegnate nell’esercizio 2007 enon erogate al 31.03.<strong>2008</strong>(da riportare nel rendicontoassegnazioni <strong>2008</strong>) 169.646,36- IntereSSI nettI del 30/09/07; 31/12/07e 31/03/08 6.070,03- aSSegnI eMeSSI o BonIfICI effettuatIM a n o n anCora ContaBIlIzzatI nell’e/C 3.000,00Saldo Conto Corrente e/o d e p o S I totItolI al 31 Marzo <strong>2008</strong> 178.716,66Si allegano:1. relazione esplicativa del rendiconto relativo alle somme erogate;2. fotocopia delle pagine di tutti gli estratti conto bancari dal 01.04.2007al 31.03.<strong>2008</strong>;3. documentazione dei depositi amministrati o della gestione patrimonialenel caso in cui le disponibilità siano state temporaneamente investite.Si attesta che:• il presente “Rendiconto” è stato sottoposto alla verifica del ConsiglioDiocesano per gli affari economici;• il “Rendiconto” è pubblicato nel bollettino ufficiale della diocesi n.1, anno <strong>2008</strong>.L’Economo diocesanoSac. Luigi DimarnoIl Vescovo diocesano Mario Paciello


268Rendicontorelativo alla assegnazione delle sommederivanti dall’otto per mille dell’irpefper l’esercizio <strong>2008</strong>I. per eSIgenze dI Culto e paStorale- contRiButo Ricevuto dalla c.e.i. nel <strong>2008</strong> 587.652,56- inteRessi netti m at u R at i sui depositi BancaRi e suGli investimenti:al 30.09.2007 4.868,24al 31.12.2007 4.952,23al 31.03.<strong>2008</strong> 3.568,32al 30.06.<strong>2008</strong> 1.759,9315.148,72- Fondo diocesano di GaRanZia RelativoaGli eseRciZi pRecedenti 400.000,00- s o m m e impeGnate peR iniZiative pluRiennalieseRciZi pRecedenti- s o m m e asseGnate nell’eseRciZio 2007e non eRoGate al 31.03.<strong>2008</strong> 289.662,56a) t o ta l e delle S o M M e da aSSegnareper l’anno <strong>2008</strong> 1.277.315,12A. Esercizio del culto:1. Nuovi complessi parrocchiali 90.000,002. Conservazione o restauro edifici di cultogià esistenti o altri beni culturali ecclesiastici 30.000,003. Sussidi liturgici 9.862,084. Centro Giovanile 40.000,00169.862,08


269B. Esercizio e cura delle anime:1. Attività pastorali straordinarie 58.601,202. Curia diocesana e centri pastorali diocesani 60.000,003. Tribunale ecclesiastico diocesano 2.000,004. Mezzi di comunicazione socialea finalità pastorale 65.424,045. Istituto di scienze religiose 5.000,006. Manutenzione straordinaria di case canonichee/o locali di ministero pastorale 102.350,007. Parrocchie in condizioni di straordinarianecessità 70.334,288. Enti ecclesiastici per il sostentamentodei sacerdoti addetti 4.000,009. Clero anziano e malato 3.200,0010. Rimborsi collaboratori 9.300,00380.209,52C. Formazione del clero:1. Seminario diocesano, interdiocesano,egionale 100.300,002. Rette di seminaristi e sacerdoti studentia Roma o presso altre facoltà ecclesiastiche 4.000,003. Formazione permanente del clero 7.100,004. Restauro Seminario 160.000,00271.400,00D. Scopi missionari:1. Centro missionario diocesanoe animazione missionaria 2.972,522. Cura pastorale degli immigratipresenti in diocesi 5.000,007.972,52


270E. Catechesi ed educazione cristiana:1. Oratori e patronati per ragazzi e giovani 10.000,002. Associazioni ecclesiali(per la formazione dei membri) 4.000,003. Istituzioni Regionali 5.600,00f. Contributo al servizio diocesano per la promozionedel sostegno economico alla Chiesa 1.200,0019.600,001.200,00G. Altre assegnazioni:1. Casa San Lorenzo 6.071,002. Fitto Parrocchia Spirito Santo 15.000,003. Manutenzione Casa Mastrogiacomo 6.000,0027.071,00H. Somme impegnate per iniziative pluriennali:1. Fondo diocesano di garanzia(fino al 10% del contributo dell’anno 2007) 400.000,00400.000,00b) t o ta l e delle aSSegnazIonI 1.277.315,12


271II. per InterVentI CarItatIVI- contRiButo Ricevuto dalla c.e.i. nel <strong>2008</strong> 331.305,12- inteRessi netti m at u R at i sui depositi BancaRi e suGli investimenti:al 30.09.2007 2.252,38al 31.12.2007 2.400,49al 31.03.<strong>2008</strong> 1.409,33al 30.06.<strong>2008</strong> 1.156,737.218,93- s o m m e impeGnate peR iniZiative pluRiennali eseRciZi pRecedenti- s o m m e asseGnate nell’eseRciZio 2007e non eRoGate al 31.03.<strong>2008</strong> 169.646,48a) t o ta l e delle S o M M e da aSSegnare per l’anno <strong>2008</strong> 500.951,60A. Distribuzione a persone bisognose:1. Da parte della diocesi 99.347,262. Da parte delle parrocchie 61.611,003. Da parte di altri enti ecclesiastici 10.339,00171.297,26B. Opere caritative diocesane:1. In favore di extracomunitari 20.000,002. In favore di tossicodipendenti 30.000,003. In favore di anziani 20.000,004. In favore di portatori di handicap 30.000,005. In favore di altri bisognosi 23.314,226. Fondo antiusura (diocesano o regionale) 20.000,00143.314,22


272C. Opere caritative parrocchiali:1. In favore di extracomunitari 30.000,002. In favore di portatori di handicap 12.700,003. In favore di altri bisognosi 30.000,0072.700,00D. Opere caritative di altri enti ecclesiastici:1. Fondazione Benedetto XIII 10.000,002. Opere Caritative Religiose 30.000,003. Casa di Accoglienza Loglisci 20.000,0060.000,00E. Altre assegnazioni:1. Gemellaggio Awasa 10.000,002. Opere caritative missionarie 43.640,0053.640,00b) t o ta l e delle aSSegnazIonI 500.951,481. il parere del Consiglio diocesano per gli affari economici è statoespresso nella riunione tenutasi in data 23 settembre <strong>2008</strong>2. Il parere del Collegio dei Consultori è stato espresso nella riunionetenutasi in data 23 settembre <strong>2008</strong>3. L’incaricato diocesano per la promozione del sostegno economicoalla Chiesa è stato sentito dal Vescovo in data 23 settembre <strong>2008</strong>4. Il direttore della Caritas diocesana è stato sentito dal Vescovo in meritoagli interventi caritativi in data 23 settembre <strong>2008</strong><strong>Altamura</strong>, 27 novembre <strong>2008</strong>il vescovo diocesano Mario Paciello


273NecrologioIn pace DominiSi è spento il 3 agosto 2007, all’età di 81 anni, Mons. Adolfo Palombella,Cappellano di Sua Santità e Canonico del Capitolo Concattedraledi Acquaviva delle Fonti.Nato ad Acquaviva delle Fonti il 23 marzo 1926, dopo aver frequentatoil Ginnasio nei Seminari di Bari e di Potenza, passò al Seminariodi Anagni per gli studi liceali e teologici, completando l’ultimo anno diTeologia nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta.Ordinato Sacerdote nella Cattedrale di Acquaviva delle Fonti il 24luglio 1949 dallo zio, Mons. Giacomo Palombella, Vescovo di MuroLucano, è stato per venticinque anni Segretario particolare dello stessoMons. Palombella, prima nella sede di Muro Lucano (fino al 1951), poiin quelle di Calvi e Teano (dal 1951 al 1954) ed, infine, in quella di Matera(dal 1954 al 1974).Nel contempo, ha svolto gli incarichi di Delegato Regionale dellaPOA-ONARMO (1956-1974); Cappellano Provinciale delle ACLI(1958-1964); Cappellano Provinciale delle Comunità Braccianti,Consulente Diocesano e Provinciale del CIF e Consulente Provincialedell’UCIIM (1964-1974); Consulente Regionale della FISM (1971-1974); Insegnante di Religione presso l’Istituto Tecnico Commerciale diMatera (1954-1974).Rientrato in Acquaviva dopo la rinuncia al governo pastorale diMons. Palombella, ha ricoperto gli uffici di Vicario facente funzioni diGovernatore dell’Ente Ecclesiastico Ospedale “F. Miulli” (1976-1993)e di Vicario Episcopale per la collaborazione missionaria (1993-1998).È stato anche Membro del Consiglio Presbiterale (1989-1999) e delCollegio dei Consultori (1989-1994) ed Insegnante di Religione pressol’IPSIA di Acquaviva delle Fonti (1974-1982).* * *


274Si è improvvisamente spento il 24 marzo <strong>2008</strong>, lunedì dell’Angelo,all’età di 60 anni, il Sac. Nicola Laterza, Parroco del SS. Crocifisso inSanteramo in Colle.Nato ad Acquaviva delle Fonti il 10 aprile 1948, dopo aver frequentatola Scuola Media ed il Ginnasio presso gli Istituti Salesiani rispettivamentedi Carmiano (LE) e Cisternino (BR), passò al Pontificio Seminariodi Molfetta per gli studi liceali e teologici.Ordinato Sacerdote nella Cattedrale di Acquaviva delle Fonti il 28giugno 1972 da Mons. Enrico Nicodemo, Arcivescovo di Bari ed AmministratoreApostolico di <strong>Altamura</strong> e Acquaviva delle Fonti, ha iniziatoil suo ministero sacerdotale nella <strong>Diocesi</strong> di Bari, dapprima come Vicerettoredel Seminario Arcivescovile (1972-1973), e poi come Vice Parrocodi S. Maria Maddalena (1973-1974).Rientrato ad Acquaviva, è stato Vice Parroco di S. Agostino (1975-1984), Assistente diocesano del Settore Giovani di Azione Cattolica edell’ACR, Incaricato diocesano della Caritas. Dal 1984 al 1987 è statoVicario Cooperatore di S. Domenico.A seguito dell’unificazione della <strong>Diocesi</strong>, con conseguente annessionealla stessa del Comune di Santeramo in Colle, l’8 settembre 1987fu nominato Parroco del SS. Crocifisso in Santeramo, mantenendo taleincarico fino al giorno della sua morte.È stato, inoltre, Direttore dell’Ufficio Missionario diocesano dal1998 al 2006, Membro del Consiglio Presbiterale, del Collegio dei Consultorie del Consiglio Pastorale diocesano. Dal 1972 sino alla morte, hainsegnato Religione nelle Scuole Statali Medie e Superiori.Di temperamento gioviale ed accogliente, sobrio ed essenziale nellostile di vita, ha lasciato un ricordo indelebile di bontà e di disponibilità inquanti lo hanno conosciuto, stimato ed amato.* * *Si è spento il 16 agosto <strong>2008</strong>, alla veneranda età di 89 anni, Mons.Vincenzo Ciaurri, Cappellano di Sua Santità e Canonico del CapitoloConcattedrale di Acquaviva delle Fonti.Nato a Palagianello (TA) il 21 aprile 1919, dopo aver frequentato ilGinnasio nei Seminari di Subiaco e Ferentino, passò al Seminario diAnagni per gli studi liceali e teologici.


275Ordinato Sacerdote il 28 giugno 1942 nella Cappella del Seminariodi Anagni dal Vescovo di quella <strong>Diocesi</strong>, è stato in Acquaviva delle Fontidapprima Vice Parroco di S. Agostino (1942-1946) e successivamentedi S. Domenico (1946-1981), rimanendovi come Collaboratore finoalla morte. Mansionario del Capitolo Cattedrale dal 1944, fu nominatoCanonico del medesimo Capitolo il 1 gennaio 1952, svolgendo contestualmentegli Uffici di Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano(1957-1981), Confessore Ordinario delle Suore dell’Ospedale “F. Miulli”(1966-1972), Cappellano della Colonia Hanseniana (1967-1981),Cappellano dell’Ospedale “F. Miulli” (1982-2000), Rettore della Chiesadell’Addolorata (1982-1984).Già Vice Cancelliere della Curia Prelatizia di Acquaviva delle Fontidal 1957, a seguito dell’unificazione della <strong>Diocesi</strong>, è stato Notaio di Curiaper la sede distaccata di Acquaviva (1987-2004), Direttore dell’Archiviostorico di Acquaviva (1998-2004) e Archivista Capitolare (2000-2004).Insegnante di Religione nella Scuola Media Statale di Acquaviva delleFonti dal 1948 al 1979, il 31 gennaio 2001 era stato insignito del titolodi Cappellano di Sua Santità.Sacerdote umile e buono, ha amato e servito con generosità e disponibilitàquanti il Signore ha posto sulla sua strada, in modo particolaregli ammalati.* * *È deceduto il 10 ottobre <strong>2008</strong>, all’età di 66 anni, dopo alcuni mesi dimalattia, il Sac. Francesco Cicala, Parroco del SS. Crocifisso e Canonicodel Capitolo Cattedrale di <strong>Gravina</strong>.Nato a <strong>Gravina</strong> il 21 agosto 1942, dopo aver completato la ScuolaMedia nel Seminario Vescovile di <strong>Gravina</strong>, ed il Ginnasio nel SeminarioRegionale di Potenza, compì gli studi liceali e teologici presso il SeminarioRegionale di Molfetta.Ordinato Sacerdote nella Cattedrale di <strong>Gravina</strong> il 29 giugno 1968da Mons. Giuseppe Vairo, il 1 settembre dello stesso anno fu nominatoMansionario del Capitolo Cattedrale e Vice Rettore del Seminario Vescovile.


276Il 15 ottobre 1971 fu nominato Vicario Cooperatore di S. Domenicoper la zona di S. Sebastiano, divenendo successivamente (1 ottobre1973) Vicario Economo dell’erigenda Parrocchia del SS. Crocifisso eCanonico del Capitolo Cattedrale. Fu nominato Parroco della medesimaParrocchia il 1 ottobre 1984.Al ministero parrocchiale, ha unito anche quello di Assistente Spiritualedell’A.G.E.S.C.I. (1968-1973), Consulente Ecclesiasticodell’A.C.A.I. (1968-1976) ed Insegnante di Religione nelle Scuole MedieStatali (dal 1969 fino all’età della pensione).Di carattere semplice ed umile, la gente conserva di lui il ricordo diun Pastore silenzioso, disponibile ed attento ai bisogni di tutti.


Diariodel Vescovo


279GENNAIO <strong>2008</strong>1 Celebrazione Eucaristica - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>2 Udienze - EpiscopioEsequie della sorella di Mons. Squicciarini - S. Sepolcro -<strong>Altamura</strong>4 Udienze - Episcopio5 Celebrazione Eucaristica per la Professione Perpetua di unaSuora Missionaria di Gesù Crocifisso - S. Francesco - <strong>Gravina</strong>6 Celebrazione Eucaristica - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>7 Udienze - Curia8 Udienze - Curia9 Udienze - EpiscopioIncontro con i Vicari Episcopali - CuriaVisita al Parco S. Giuliano per i locali della nuova Parrocchiadel Carmine - <strong>Altamura</strong>10 Udienze - EpiscopioVisita alla Parrocchia della Trasfigurazione di <strong>Altamura</strong> eall’Episcopio di Acquaviva11 Incontro con il Sindaco - Comune di <strong>Gravina</strong>Incontro su Don Milani - <strong>Altamura</strong>12 Cresime degli adolescenti - S. Erasmo - Santeramo13 Celebrazione Eucaristica con battesimi - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>


28014 Lectio divina “Al Pozzo di Giacobbe” - <strong>Gravina</strong>15 Incontro degli Uffici di Curia - S. Anna - <strong>Altamura</strong>16 Udienze - Episcopio18 Ritiro del CleroRelazione per il 70° di costituzione del “Piccolo Seminario”- Foggia19 Cresime degli adolescenti - S. Erasmo - Santeramo21 Incontro Commissione C.E.I. per la Pastorale della Salute edella Carità - Roma22 Udienze - Episcopio23 Udienze - Episcopio24 Udienze - EpiscopioIncontro con i Giornalisti e presentazione del Sito internetDiocesano - Curia25 Aggiornamento e Assemblea del Clero - Aula “GiovanniPaolo II” - Episcopio26 Udienze - EpiscopioIncontro con gli Operatori della Caritas Diocesana - CuriaCresime degli adolescenti - S. Teresa - <strong>Altamura</strong>27 Celebrazione Eucaristica e benedizione di un pulmino - SacroCuore - AcquavivaCelebrazione Eucaristica per la “Festa dell’Alleanza” dellaComunità di Gesù - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>Saluto alla presentazione del libro del Prof. Ugo Rubino -Aula “Giovanni Paolo II” - Episcopio


28128 Assemblea C.E.P. - San Giorgio Ionico (TA)29 Assemblea C.E.P. - San Giorgio Ionico (TA)30 Assemblea C.E.P. - San Giorgio Ionico (TA)31 Conferenza sulla 2ª parte della Nota Pastorale: “Rendere ragionedella speranza nel mondo della salute”1 Udienze - Episcopio2 Udienze - CuriaUdienze - EpiscopioFEBBRAIO <strong>2008</strong>3 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica - Gesù Buon Pastore - <strong>Gravina</strong>4 Udienze - EpiscopioGiornata Diocesana della Vita Consacrata - Vespri - MonasteroS. Chiara; Celebrazione Eucaristica - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>5 Udienze - EpiscopioUdienze - CuriaVisita e pranzo presso le Suore di S. Teresa di Gesù Bambino- Colonia Hanseniana - Gioia del Colle6 Celebrazione Eucaristica per le Ceneri - Cattedrale - Acquaviva7 Conversazione sulla Famiglia dal Messaggio di BenedettoXVI - Parrocchia S. Maria del Carmine - Sammichele di Bari


2828 Udienze - EpiscopioIncontro per i nuovi progetti di restauro - Curia9 Udienze - CuriaUdienze - EpiscopioVia Crucis Diocesana - <strong>Gravina</strong>10 Celebrazione Eucaristica - S. Matteo - <strong>Gravina</strong>Ritiro per la Festa Diocesana dei fidanzati11 Presidenza Caritas Italiana - Roma12 Consiglio Nazionale Caritas Italiana - Roma13 Consiglio Nazionale Caritas Italiana - Roma14 Inaugurazione del Reparto di senologia dell’Ospedale “F.Miulli” - Acquaviva15 Ritiro del CleroPranzo con i Sacerdoti di Santeramo - Parrocchia SS. Crocifisso16 Incontro con l’Associazione “San Giuseppe Operaio” - Episcopio17 Udienze - Episcopio18 Udienze - EpiscopioIncontro con i Vicari - EpiscopioLectio divina “Al Pozzo di Giacobbe” - <strong>Altamura</strong>19 Udienze - Episcopio20 Udienze - EpiscopioPartecipazione al Meeting dell’Associazionismo - Aula“Giovanni Paolo II” - Episcopio


28321 Udienze - EpiscopioProve tecniche di illuminazione della nuova chiesa dellaTrasfigurazione - <strong>Altamura</strong>22 Incontro con i Sacerdoti - Seminario Diocesano - <strong>Gravina</strong>23 Udienze - EpiscopioUdienze - CuriaVisita al Parco San Giuliano - <strong>Altamura</strong>Incontro con il C.D.A.L. e C.P.D. - Aula “Giovanni PaoloII” - EpiscopioUdienze - Episcopio24 Assemblea Diocesana elettiva di Azione Cattolica e CelebrazioneEucaristica - Centro Giovanile “Benedetto XIII”- <strong>Gravina</strong>25 Udienze - CuriaIncontro degli Uffici di Curia e del Consiglio Presbiterale -S. Anna - <strong>Altamura</strong>27 Udienze - CuriaVisita alla parrocchia del SS. Rosario di Pompei - <strong>Altamura</strong>28 Udienze - EpiscopioIncontro con i Sacerdoti di AcquavivaLectio divina - Chiesa della Trasfigurazione - <strong>Altamura</strong>29 Udienze - Episcopio


284MARZO <strong>2008</strong>1 Ordinazione Sacerdotale di don Francesco Elia - Cattedrale- <strong>Gravina</strong>2 Ritiro per le FamiglieIntervista per Rai 1 e Studio Aperto - EpiscopioProfessione Religiosa di una Suora Rogazionista - S. Francesco- Acquaviva3 Udienze - CuriaConferenza su: “La Caritas tra attenzione al territorio e aperturaalle mondialità” - Parrocchia Maria Madre della Chiesa- Matera4 Intervista per Rai 2 - EpiscopioCelebrazione Eucaristica per la Festa della Madonna di Costantinopoli- Cattedrale - AcquavivaIntervista per SAT 2000 - Episcopio5 Precetto Pasquale per la Guardia di Finanza e i Carabinieri -Cattedrale - <strong>Altamura</strong>Udienze - EpiscopioIncontro con i cresimandi della Parrocchia di S. Agostino -<strong>Altamura</strong>6 Udienze - Episcopio7 Celebrazione Eucaristica - Carcere di <strong>Altamura</strong>8 Udienze - CuriaCelebrazione Eucaristica - Santuario dell’Incoronata - Foggia9 Visita al Banco Alimentare - <strong>Gravina</strong>Udienze - Episcopio


28510 Commissione C.E.I. per la Pastorale della Salute e della Carità- Roma11 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica con Cresime presso il 31° ReggimentoCarri di <strong>Altamura</strong>; pranzo e incontro con i Militari12 Inaugurazione Cappella - <strong>Altamura</strong>Assemblea con la Comunità della Parrocchia dei Santi Pietroe Paolo sulla lettera indirizzata ai ragazzi di <strong>Gravina</strong>13 Udienze - EpiscopioBenedizione Casa Famiglia - <strong>Altamura</strong>Celebrazione Eucaristica - S. Sepolcro - <strong>Altamura</strong>14 Celebrazione Eucaristica per la riapertura della chiesa - S.Domenico - Acquaviva15 Udienze - EpiscopioIncontro con i ragazzi - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>Celebrazione Eucaristica - Villaggio Artigiani - <strong>Altamura</strong>16 Celebrazione Eucaristica - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>17 Udienze - Episcopio19 Messa Crismale - Cattedrale - Acquaviva20 Ufficio delle Letture e Lodi mattutine - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>Messa In Coena Domini - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>21 Ufficio delle Letture e Lodi mattutine - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>Azione Liturgica - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>Processione del Legno Santo - <strong>Gravina</strong>22 Ufficio delle Letture e Lodi mattutine - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>Incontro per gli auguri pasquali - EpiscopioVeglia Pasquale - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>


28623 Pasqua di RisurrezioneCelebrazione Eucaristica - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>Celebrazione Eucaristica - Cattedrale - Acquaviva25 Celebrazione Eucaristica - Santuario Madonna del Bosco -SpinazzolaEsequie di Don Nicola Laterza - S. Erasmo - Santeramo26 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica per Don Nicola Laterza - Cattedrale- Acquaviva27 Udienze - CuriaUdienze - Episcopio28 Udienze - EpiscopioPartecipazione al Convegno Regionale di Pastorale dellaSalute - Brindisi29 Udienze - EpiscopioCresime degli adolescenti della Parrocchia dello SpiritoSanto - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>30 Celebrazione Eucaristica - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>Cresime degli adolescenti - Santi Pietro e Paolo - <strong>Gravina</strong>31 Udienze - CuriaUdienze - EpiscopioAPRILE <strong>2008</strong>1 Ospedale “F. Miulli” - AcquavivaUdienze - Curia2 Udienze - EpiscopioInaugurazione Torneo dei Ragazzi - Seminario Diocesano -<strong>Gravina</strong>


2872 Celebrazione Eucaristica - S. Nicola - <strong>Altamura</strong>3 Udienze - EpiscopioIncontro con i fidanzati del Centro Storico di <strong>Gravina</strong> - Episcopio5 Saluto a don Bruno Maggioni - Centro Giovanile “BenedettoXIII” - <strong>Gravina</strong>Cresime degli adolescenti - S. Agostino - <strong>Altamura</strong>6 Cresime degli adolescenti - SS. Crocifisso - Santeramo7 Incontro con le Commissioni Sinodali - Seminario Diocesano- <strong>Gravina</strong>8 Veglia di preghiera per Ciccio e Tore Pappalardi - Cattedrale- <strong>Gravina</strong>9 Interviste varie sul ritrovamento dei corpi di Ciccio e TorePappalardi - EpiscopioEsequie di Ciccio e Tore Pappalardi - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>10 Udienze - Episcopio11 Incontro con i Sacerdoti - Seminario Diocesano - <strong>Gravina</strong>Udienze - EpiscopioPresentazione del restauro delle statue della Via crucis - S.Sepolcro - <strong>Altamura</strong>12 Udienze - CuriaFesta Diocesana dei Giovani - Acquaviva13 Benedizione Cappella Casa di Riposo “C. Ventricella” - <strong>Altamura</strong>Cresime degli adolescenti - S. Pietro Apostolo - SpinazzolaCresime degli adolescenti SS. Crocifisso - Santeramo


28814 Udienze - CuriaIncontro degli Uffici di Curia - S. Anna - <strong>Altamura</strong>16 Incontro con i Vicari - CuriaUdienze18 Ritiro del CleroConvegno Internazionale per il 40° di Istituzione del RepartoDialisi - Ospedale “F. Miulli” - AcquavivaPresentazione del libro restaurato e mostra sulle Confraternite- Chiesa S. Domenico - <strong>Altamura</strong>19 Delegazione Caritas - Seminario Regionale “Pio XI” - Molfetta20 Celebrazione Eucaristica per il V Cammino di Fraternitàdelle Confraternite di Puglia - <strong>Altamura</strong>Celebrazione Eucaristica per la “Comunità di Gesù” - Cattedrale- <strong>Gravina</strong>21 Lectio divina “Al Pozzo di Giacobbe” - Santeramo22 Consiglio Affari Economici Ospedale “F. Miulli” - AcquavivaCelebrazione Eucaristica per il 3° Incontro Diocesanodell’Apostolato della Preghiera - Chiesa della Trasfigurazione- <strong>Altamura</strong>23 Udienze - EpiscopioFesta per gli 80 anni di Mons. Carlo Caputo - <strong>Gravina</strong>24 Concelebrazione Eucaristica per la solenne esposizione delcorpo riesumato di P. Pio - San Giovanni RotondoCelebrazione Eucaristica per le Reliquie dei Santi Medici -S. Francesco - <strong>Gravina</strong>25 Cresime degli adolescenti - Maria SS. Annunziata -Spinazzola


28925 Incontro con tutti i Gruppi di Preghiera di P. Pio - Chiesa dellaTrasfigurazione - <strong>Altamura</strong>26 Udienze - EpiscopioUdienze - CuriaVisita agli Scout - Bosco di <strong>Gravina</strong>Cresime degli adolescenti - S. Domenico - <strong>Gravina</strong>27 Cresime degli adolescenti - SS. Rosario - <strong>Altamura</strong>Celebrazione Eucaristica per l’Ammissione tra i candidatiagli Ordini Sacri del Seminarista Vincenzo Saracino - SacroCuore - Acquaviva28 Presidenza Caritas Italiana - Roma30 Udienze - CuriaMAGGIO <strong>2008</strong>1 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica per il Centenario di fondazionedelle Suore Missionarie del Sacro Costato - Cattedrale -<strong>Gravina</strong>Cresime degli adolescenti - Buon Pastore - <strong>Gravina</strong>2 Udienze - Episcopio3 Udienze - EpiscopioIncontro con i BambiniCresime degli adolescenti - S. Sepolcro - <strong>Altamura</strong>4 Cresime degli adolescenti - Santi Nicola e Cecilia - <strong>Gravina</strong>Cresime degli adolescenti - SS. Crocifisso - <strong>Gravina</strong>5 Celebrazione Eucaristica per la Festa Patronale di Sant’Irene- Cattedrale - <strong>Altamura</strong>Udienze - Episcopio


2908 Incontro con i Seminaristi - <strong>Gravina</strong>Udienze - EpiscopioLettura e commento del 33° Canto del Paradiso di Dante -Cattedrale - <strong>Altamura</strong>9 Udienze - EpiscopioIncontro in preparazione alla Pentecoste con i Genitori deiSeminaristi ed i Gruppi “Davide”, “Samuel”, “Serra Club” e“Amici del Seminario” - Aula “Giovanni Paolo II” - Episcopio10 Incontro con l’AIDO - Ospedale di <strong>Altamura</strong>Veglia Ecumenica - Acquaviva11 Cresime degli adolescenti - Sacro Cuore - AcquavivaCresime degli adolescenti - Maria SS. Addolorata - Poggiorsini12 Udienze - EpiscopioLectio divina “Al Pozzo di Giacobbe” - Acquaviva13 Udienze - Episcopio14 Seminario di Studi per Vescovi - Rocca di Papa15 Seminario di Studi per Vescovi - Rocca di Papa16 Seminario di Studi per Vescovi - Rocca di Papa17 Udienza del Papa in occasione del Seminario di Studi perVescovi - RomaCresime degli adolescenti - Santa Maria del Carmine - <strong>Altamura</strong>18 Celebrazione Eucaristica - Chiesa della Trasfigurazione -<strong>Altamura</strong>


29119 Incontro degli Uffici di Curia - S. Anna - <strong>Altamura</strong>Inaugurazione nuova Sala Consiliare - <strong>Altamura</strong>22 Celebrazione Diocesana del Corpus Domini - <strong>Gravina</strong>23 Incontro con i ragazzi delle Scuole del Quartiere S. Paolo -BariCelebrazione Eucaristica - S. Agostino - <strong>Altamura</strong>Udienze - Episcopio24 Celebrazione Eucaristica - S. Giovanni Bosco - <strong>Altamura</strong>Udienze - EpiscopioCresime degli adolescenti - S. Michele Arcangelo - <strong>Altamura</strong>26-30 Assemblea Generale della C.E.I. - RomaIncontro delle Commissioni C.E.I. Salute e Liturgia - Roma31 Celebrazione Eucaristica per la consacrazione al Cuore Immacolatodi Maria - Suore Battistine - RomaGIUGNO <strong>2008</strong>1 Celebrazione Eucaristica - SS. Crocifisso - <strong>Gravina</strong>Cresime degli adolescenti - S. Francesco - <strong>Gravina</strong>2 Celebrazione Eucaristica e Processione per la Festa Patronaledi S. Erasmo - Santeramo3 Udienze - Episcopio4 Udienze - EpiscopioUdienze - Curia5 Benedizione Auditorium Istituto Alberghiero e pranzo con iSacerdoti - <strong>Altamura</strong>


2926 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica - Seminario Diocesano - <strong>Gravina</strong>7 Visita ai cantieri di <strong>Gravina</strong> e <strong>Altamura</strong>Udienze - CuriaFesta della FamigliaIncontro a Spinazzola9 Presidenza Caritas Italiana - Roma10 Consiglio Nazionale Caritas Italiana - Roma11 Partecipazione ad un Saggio presso il Conservatorio - Matera13 Celebrazione Eucaristica - Chiesa S. Antonio - <strong>Altamura</strong>Celebrazione Eucaristica - S. Francesco - <strong>Gravina</strong>14 Udienze - EpiscopioCresime degli adolescenti - Sacro Cuore - <strong>Altamura</strong>15 Concelebrazione Eucaristica con il Santo Padre BenedettoXVI - Brindisi16 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica per il Trigesimo di Don RicciottiSaurino - S. Alfonso - Foggia17 Udienze - Episcopio18 Proiezione sul carcere - Monastero del Soccorso - <strong>Altamura</strong>19 Udienze - Episcopio20 Ritiro ai Sacerdoti della <strong>Diocesi</strong> di Lucera-Troia - Santuariodel Buoncammino - <strong>Altamura</strong>Udienze - EpiscopioRito della Posa della Prima Pietra della nuova Parrocchiadello Spirito Santo - <strong>Gravina</strong>


29321 Incontro con i ragazzi del pre-Seminario - Seminario Diocesano- <strong>Gravina</strong>UdienzeIncontro con il Consiglio Pastorale Diocesano, la ConsultaDiocesana delle Aggregazioni Laicali ed i Segretari parrocchialidel Sinodo - Centro Giovanile “Benedetto XIII”- <strong>Gravina</strong>Cresime degli adolescenti - SS. Redentore - <strong>Altamura</strong>22 Cresime degli adolescenti - S. Domenico - AcquavivaUdienzeIncontro Diocesano con i Ministranti - Seminario Diocesano- <strong>Gravina</strong>23-27 Esercizi Spirituali con il Clero diocesano - Casa “S. Chiara”- San Giovanni Rotondo27 Udienze - Santeramo28 Celebrazione Eucaristica per la Consacrazione della nuovaChiesa della Trasfigurazione - <strong>Altamura</strong>30 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica al Carcere - SpinazzolaIncontro con i pellegrini in Terra Santa - Chiesa della Trasfigurazione- <strong>Altamura</strong>1 Udienze - EpiscopioLUGLIO <strong>2008</strong>3-10 Pellegrinaggio in Terra Santa12 Udienze - EpiscopioEsequie della sorella di don Diego Carlucci - S. GiovanniBosco - <strong>Altamura</strong>Consiglio Diocesano di Azione Cattolica - Episcopio


29414 Esequie del padre di Mons. Castoro - S. Sepolcro - <strong>Altamura</strong>15 Incontro in CuriaUdienze - Episcopio16 Udienze - Episcopio17 Udienze - EpiscopioVisita all’Azienda “Prometeo” (San Lorenzello - BN) perl’altare della Cattedrale di <strong>Altamura</strong>18 Firma atto notarileIncontro con il Terz’Ordine Carmelitano - <strong>Altamura</strong>19 Udienze - Episcopio23 Sopralluogo in Cattedrale - <strong>Altamura</strong>Udienze - Episcopio24 Curia - <strong>Altamura</strong>UdienzeProve tecniche di illuminazione - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>25 Udienze - EpiscopioOspedale “F. Miulli” - AcquavivaProve tecniche di illuminazione - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>26 Celebrazione Eucaristica - S. Anna - <strong>Altamura</strong>27 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica per Gruppi Folkloristici - Cattedrale- <strong>Gravina</strong>Benedizione di una casa (Logruosso) - <strong>Gravina</strong>28 Udienze - EpiscopioIncontro con la “Fraternità Marta e Maria” per la rinnovazionedegli impegni di Fraternità - Cappella Episcopio


29529 Curia e Cattedrale - <strong>Altamura</strong>30 Udienze - EpiscopioCuria e Cattedrale - <strong>Altamura</strong>31 Udienze - EpiscopioManifestazione conclusiva “Estate Ragazzi” - Santi Pietro ePaolo - <strong>Gravina</strong>AGOSTO <strong>2008</strong>1 Udienze - EpiscopioCattedrale - <strong>Altamura</strong>Celebrazione Eucaristica per la consacrazione dell’altaredella Cattedrale - <strong>Altamura</strong>2 Udienze - EpiscopioVisita alla Contrada “Murgetta” - <strong>Gravina</strong>3 Udienze - EpiscopioIncontro col Gruppo Giovani - S. Cuore - <strong>Altamura</strong>4 Udienze - EpiscopioCuria - <strong>Altamura</strong>5 Udienze - Episcopio6 Udienze - EpiscopioVisita a di Locali - <strong>Gravina</strong>7 Udienze - Seminario Diocesano - <strong>Gravina</strong>Incontro sul Sinodo - EpiscopioUdienze - Episcopio8 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica - S. Domenico - <strong>Gravina</strong>


2969 Incontro l’Ufficio di Pastorale Giovanile - EpiscopioUdienze - Episcopio10 Celebrazione Eucaristica - Monastero Santa Chiara - <strong>Altamura</strong>11 Celebrazione Eucaristica e Processione per la Festa Patronaledella Madonna Addolorata - Poggiorsini12 Incontro per il Sinodo - Episcopio13 Celebrazione Eucaristica per la Festa Patronale della Madonnadel Bosco - Spinazzola14 Udienze - EpiscopioIncontro con i Sacerdoti di Acquaviva15 Celebrazione Eucaristica per la Festa Patronale di Maria SS.Assunta e S. Irene - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>; Processione16 Incontro per il Sinodo - Episcopio17 Esequie di Don Vincenzo Ciaurri - Cattedrale - Acquaviva26 Udienze - Episcopio27 Ascolto dei Seminaristi - Episcopio28 Udienze - Episcopio29 Udienze - EpiscopioLectio divina sul Vangelo della Domenica per l’anniversariodella consacrazione della parrocchia - S. Maria Maggiore -Acquaviva30 Celebrazione Eucaristica e conversazione - Suore Ospedaliere- Loreto


29731 Celebrazione Eucaristica - Suore Ospedaliere - Pensione“San Giuseppe” - LoretoSETTEMBRE <strong>2008</strong>1 Presidenza Caritas Italiana - Roma2 Presidenza Caritas Italiana - RomaCelebrazione Eucaristica per la Festa Patronale di Maria SS.di Costantinopoli - Cattedrale - Acquaviva; Processione3 Stesura del Programma Pastorale4 Celebrazione Eucaristica per i Seminaristi - Seminario Diocesano- <strong>Gravina</strong>5 Stesura del Programma Pastorale6 IX Assemblea Pastorale Diocesana - Santuario dell’Incoronata- Foggia8 Celebrazione Eucaristica - Madonna delle Grazie - <strong>Gravina</strong>Celebrazione Eucaristica - Cattedrale - Irsina9 Udienze - Episcopio10 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica in suffragio di Suor Lucia Liguori- Suore Ancelle del Sacro Cuore della Beata C. Volpicelli -<strong>Altamura</strong>11 Udienze - Episcopio12 Udienze - EpiscopioIncontro con la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali- Chiesa della Trasfigurazione - <strong>Altamura</strong>


29813 Celebrazione Eucaristica - SS. Crocifisso - Santeramo14 Celebrazione Eucaristica per la Festa della Madonna delBuoncammino - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>; Processione15 Udienze - Episcopio16 Udienze - Episcopio17 Curia - <strong>Altamura</strong>Pranzo in Seminario Diocesano - <strong>Gravina</strong>18 Partecipazione al Congresso di Cardiologia - Villa “Romanazzi”- BariVisita ad un Sacerdote in Ospedale - AcquavivaVeglia di preghiera - S. Nicola - <strong>Altamura</strong>20 Celebrazione Eucaristica per la Consacrazione verginaledi Anna Volpe, Maria Marroccoli e Giulia Dimauro, della“Fraternità Marta e Maria” - Chiesa della Trasfigurazione -<strong>Altamura</strong>22 Commissione C.E.I. per la Pastorale della Salute e della Carità- Roma23 Udienze - EpiscopioIncontro con il Consiglio Diocesano Affari Economici - Curia24 Udienze - EpiscopioIncontro con i Presidenti delle Commissioni Sinodali - S.Anna - <strong>Altamura</strong>25 Udienze - EpiscopioIncontro con “A.S. Calcio <strong>Gravina</strong>” - Cinema “Sidion” -<strong>Gravina</strong>26 Udienze - Episcopio


29927 Conferenza stampa sul Sinodo - Curia28 Primi Vespri per la Festa Patronale di S. Michele Arcangelo- Cattedrale - <strong>Gravina</strong>29 Celebrazione Eucaristica per la Festa Patronale di S. MicheleArcangelo - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>; Processione30 Udienze - EpiscopioOTTOBRE <strong>2008</strong>1 Consulta Regionale di Pastorale della Salute - Santa Fara -BariUdienze - Episcopio2 Preparazione della II Visita Pastorale - Curia DiocesanaUdienze - Episcopio3 Udienze - Curia4 Ordinazione Presbiterale di don Ugo Rega, Orionino - Santuariodell’Incoronata - Foggia6 Presidenza Caritas Italiana - Roma7 Consiglio Nazionale Caritas Italiana - Roma8 Consiglio Nazionale Caritas Italiana - Roma9 Udienze - CuriaCelebrazione Eucaristica per XXV di Parroco di Don VitoColonna - S. Sepolcro - <strong>Altamura</strong>10 Udienze - EpiscopioIncontro con i Dirigenti Scolastici - Aula “Giovanni PaoloII” - Episcopio


300Incontro per il Sinodo - EpiscopioIncontro per le Comunicazioni Sociali - Episcopio11 Udienze - EpiscopioEsequie di don Franco Cicala - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>12 Celebrazione Eucaristica - Parco San Giuliano - <strong>Altamura</strong>13 Incontro con i Novizi Monfortani - SanteramoIncontro ad <strong>Altamura</strong>15 Udienze - Episcopio16 Udienze - EpiscopioCelebrazione Eucaristica per il XXV di parroco di Don GiuseppePietroforte - S. Domenico - Acquaviva17 Ritiro del CleroUdienze - Episcopio18 Incontro con i Sacerdoti di <strong>Altamura</strong>Celebrazione Eucaristica per l’apertura della Missione -Maria SS. Annunziata - Spinazzola19 II Visita Pastorale - PoggiorsiniIngresso e Celebrazione Eucaristica con i fanciulli - MariaSS. Addolorata - PoggiorsiniUdienze - Episcopio20 Udienze - EpiscopioVisita all’Ufficio Parrocchiale e alle strutture - Maria SS.Addolorata - PoggiorsiniConsiglio Parrocchiale per gli Affari Economici - Maria SS.Addolorata - PoggiorsiniConsiglio Pastorale Parrocchiale - Maria SS. Addolorata -Poggiorsini


30121 Incontro con i Dirigenti e gli Operai dell’Orsinella - PoggiorsiniVisita al Palazzo Comunale e incontro con l’Amministrazionee il Consiglio Comunale - PoggiorsiniVisita alla Caserma dei Carabinieri - PoggiorsiniIncontro con le Aggregazioni Laicali - Poggiorsini22 Incontro con i Sacerdoti di Santeramo - Curia - <strong>Altamura</strong>Incontro con i Catechisti - Maria SS. Addolorata - Poggiorsini23 Incontro con gli Anziani al Centro Sociale - PoggiorsiniIncontro con i Bambini della Scuola dell’Infanzia “M. SS.Addolorata” - PoggiorsiniIncontro con gli Alunni e i Docenti dell’Istituto Comprensivo“S. Cirasole” - Poggiorsini24 Visita agli Ammalati - PoggiorsiniUdienze - EpiscopioIncontro con i Giovani - Maria SS. Addolorata - Poggiorsini25 Saluto all’incontro degli Avventisti - <strong>Gravina</strong>Assemblea Pastorale conclusiva - Maria SS. Addolorata -Poggiorsini26 Celebrazione Eucaristica con mandato ai Catechisti e chiusuraVisita Pastorale - Maria SS. Addolorata - Poggiorsini27 Ritiro Mondiale dei Vescovi Amici della Catholic Fraternità- Assisi28 Ritiro Mondiale dei Vescovi Amici della Catholic Fraternità- Assisi29 Ritiro Mondiale dei Vescovi Amici della Catholic Fraternità- Assisi


30230 Ritiro Mondiale dei Vescovi Amici della Catholic Fraternità- Assisi31 Udienza Pontificia - Aula delle Benedizioni - RomaNOVEMBRE <strong>2008</strong>1 Celebrazione Eucaristica - Cimitero - <strong>Gravina</strong>2 Celebrazione Eucaristica - Cimitero - <strong>Altamura</strong>Celebrazione Eucaristica - Cimitero - AcquavivaUdienze - Episcopio3 Curia - <strong>Altamura</strong>Partecipazione alla Prolusione della Scuola di FormazioneTeologico-Pastorale - Centro Giovanile “Benedetto XIII” -<strong>Gravina</strong>4 Udienze - EpiscopioIncontro con i partecipanti al Pellegrinaggio Diocesano inTerra Santa - S. Giovanni Bosco - <strong>Altamura</strong>5 Udienze - Curia6 II Visita Pastorale - SpinazzolaIncontro con i ragazzi della Scuola Elementare e Scuola Media(Istituto Comprensivo) - SpinazzolaVeglia interparrocchiale per le vocazioni - Chiesa Madre -Spinazzola7 Visita agli ammalati - S. Pietro Apostolo - SpinazzolaVisita a tre luoghi di lavoro - SpinazzolaConsiglio Pastorale Parrocchiale - S. Pietro Apostolo - Spinazzola9 Incontro con le Consacrate - Suore del Sacro Costato - Spinazzola


3039 Celebrazione Eucaristica - Maria SS. Annunziata - SpinazzolaIncontro con i fidanzati - Centro “A. Salomone” - Spinazzola10 Visita all’Ospedale - SpinazzolaVisita al Palazzo Municipale - SpinazzolaIncontro con le Aggregazioni Laicali - Centro “A. Salomone”- Spinazzola11 Inaugurazione Centenario del Seminario Regionale “PioXI” - MolfettaAscolto dei Fedeli - Maria SS. Annunziata - SpinazzolaIncontro unitario con le Caritas Parrocchiali - Centro CaritasParrocchiale S. Pietro Apostolo - Spinazzola12 Incontro con gli alunni delle Scuole Superiori - SpinazzolaVisita a “Villa Saraceno” - SpinazzolaCentro Anziani - SpinazzolaIncontro unitario con i Gruppi Liturgici - Spinazzola13 Visita degli ammalati - Maria SS. Annunziata - SpinazzolaIncontro unitario con i Catechisti - Centro “A. Salomone” -Spinazzola14 Visita agli uffici e strutture parrocchiali - S. Pietro Apostolo- SpinazzolaVisita agli uffici e strutture parrocchiali - Maria SS. Annunziata- SpinazzolaIncontro con i Sacerdoti della città e agape fraterna - SpinazzolaConsiglio Pastorale Parrocchiale - Maria SS. Annunziata -Spinazzola15 Ascolto dei fedeli - Chiesa del Purgatorio - SpinazzolaIncontro con i Giovani - Centro “A. Salomone” - Spinazzola16 Celebrazione Eucaristica - S. Pietro Apostolo - SpinazzolaVisita al Carcere - Spinazzola


30416 Assemblea interparrocchiale conclusiva della Visita Pastorale- Centro “A. Salomone” - Spinazzola19 Visita Pastorale Unità Pastorale “<strong>Gravina</strong> 1” (S. GiovanniBattista - S. Giovanni Evangelista - Santi Nicola e Cecilia -S. Francesco)Accoglienza in Cattedrale - <strong>Gravina</strong>20 Visita agli ammalati - S. Giovanni Evangelista e S. Francesco- <strong>Gravina</strong>Incontro con i Catechisti e i Gruppi Liturgici - Santi Nicola eCecilia - <strong>Gravina</strong>21 Ritiro del Clero - Centro Giovanile “Benedetto XIII” - <strong>Gravina</strong>Pranzo in Seminario e Celebrazione Eucaristica per la Festadella “Mater Purissima” - Seminario Diocesano - <strong>Gravina</strong>Incontro con il Consiglio Pastorale Parrocchiale e con ilConsiglio Parrocchiale Affari Economici - S. GiovanniEvangelista - <strong>Gravina</strong>22 Celebrazione Eucaristica - S. Francesco - <strong>Gravina</strong>Incontro unitario con i Giovani; momento di festa - S. Francesco- <strong>Gravina</strong>23 Celebrazione Eucaristica - S. Giovanni Evangelista - <strong>Gravina</strong>Celebrazione Eucaristica - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>Celebrazione Eucaristica - Santi Nicola e Cecilia - <strong>Gravina</strong>24 Incontro unitario con le Confraternite e le Associazioni -Santi Nicola e Cecilia - <strong>Gravina</strong>25 Celebrazione Eucaristica e incontro con la Comunità - MonasteroDomenicane - <strong>Gravina</strong>Incontro unitario con i Gruppi Caritas - S. Francesco - <strong>Gravina</strong>


30526 Udienze - EpiscopioIncontro con il Consiglio Pastorale Parrocchiale e con ilConsiglio Parrocchiale Affari Economici - S. Francesco -<strong>Gravina</strong>27 Incontro con i Sacerdoti e i Religiosi e agape fraterna - S.Francesco - <strong>Gravina</strong>Incontro con il Consiglio Pastorale Parrocchiale e con ilConsiglio Parrocchiale Affari Economici - Santi Nicola eCecilia - <strong>Gravina</strong>29 Incontro dei Vescovi Pugliesi e del Seminario Maggiore“Pio XI” di Molfetta con il Papa Benedetto XVI - RomaDICEMBRE <strong>2008</strong>1 Presidenza Caritas Italiana - Roma2 Presidenza Caritas Italiana - Roma3 Udienze - EpiscopioIncontro con il Consiglio Pastorale Parrocchiale e con ilConsiglio Parrocchiale Affari Economici - SS. Redentore -<strong>Altamura</strong>5 Visita agli ammalati - Santi Nicola e Cecilia e S. GiovanniBattista - <strong>Gravina</strong>Consiglio Pastorale Parrocchiale e Consiglio ParrocchialeAffari Economici - S. Giovanni Battista - <strong>Gravina</strong>6 Celebrazione Eucaristica per la chiusura della Visita Pastoralee festa conclusiva - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>7 Visita Pastorale Unità Pastorale “<strong>Gravina</strong> 2” (S. Domenico- SS. Crocifisso - Gesù Buon Pastore)Celebrazione Eucaristica - S. Domenico - <strong>Gravina</strong>


3068 Celebrazione Eucaristica - SS. Crocifisso - <strong>Gravina</strong>9 Conferenza Episcopale Pugliese - Molfetta10 Curia - <strong>Altamura</strong>Incontro unitario con i Catechisti - SS. Crocifisso - <strong>Gravina</strong>11 Visita all’Ufficio Parrocchiale e alle strutture - SS. Crocifisso- <strong>Gravina</strong>Incontro unitario con i Gruppi Liturgici e le Caritas - S. Domenico- <strong>Gravina</strong>12 Visita agli ammalati - S. Domenico - SS. Crocifisso - GesùBuon Pastore - <strong>Gravina</strong>Incontro unitario con i Giovani - Gesù Buon Pastore - <strong>Gravina</strong>13 Visita all’Ufficio Parrocchiale e alle strutture - S. Domenico- <strong>Gravina</strong>14 Celebrazione Eucaristica - Gesù Buon Pastore - <strong>Gravina</strong>15 Visita all’Ufficio Parrocchiale e alle strutture - Gesù BuonPastore - <strong>Gravina</strong>Incontro con il Consiglio Pastorale Parrocchiale e con ilConsiglio Parrocchiale Affari Economici - SS. Crocifisso -<strong>Gravina</strong>16 Celebrazione Eucaristica - Colonia Hanseniana - Gioia delColleIncontro con il Consiglio Pastorale Parrocchiale e con ilConsiglio Parrocchiale Affari Economici - Gesù Buon Pastore- <strong>Gravina</strong>17 Incontro unitario con le Aggregazioni Laicali - SS. Crocifisso- <strong>Gravina</strong>


30718 Incontro con i Sacerdoti e il Diacono e agape fraterna - GesùBuon Pastore - <strong>Gravina</strong>Incontro con il Consiglio Pastorale Parrocchiale e con ilConsiglio Parrocchiale Affari Economici - S. Domenico -<strong>Gravina</strong>19 Incontro di Preghiera Vocazionale - S. Domenico - <strong>Gravina</strong>20 Curia - <strong>Altamura</strong>Concerto Coro Polifonico “S. Mercadante” - Cattedrale -<strong>Altamura</strong>21 Concerto di Natale dei bambini - SS. Redentore - <strong>Altamura</strong>22 Conversazione con gli Allievi della Scuola Infermieri escambio di auguri con i Dipendenti dell’Ospedale “F. Miulli”- AcquavivaUdienze per il Santo Natale - Episcopio23 Udienze per il Santo Natale - Episcopio24 Visita ai Sacerdoti ammalatiUdienze per il Santo Natale - EpiscopioCelebrazione Eucaristica - Cattedrale - <strong>Gravina</strong>25 Santo NataleCelebrazione Eucaristica - Cattedrale - AcquavivaCelebrazione Eucaristica - Cattedrale - <strong>Altamura</strong>26 Celebrazione Eucaristica e incontro con i Diaconi Permanentie la “Fraternità Marta e Maria” - Cappella Episcopio29 Udienze - Episcopio31 Udienze - Episcopio


308Temi di predicazioneOMELIEPeriodico mensile - <strong>Anno</strong> LII7 numeri dedicati a:❏ Prima parte: SUSSIDI PER LA CELEBRAZIONE EUCARISTICAPer ognuna delle Domeniche o Solennità dell’anno liturgico:1. Formulario per l’Eucaristia - 2. Per l’animazione della celebrazione- 3. Esegesi - 4. Per l’Omelia - 5. Pagina patristica - 6. Per i giovani7. Per i ragazzi.❏ Seconda parte: SUSSIDI VARI1. Primi venerdì - 2. Ritiri per presbiteri e religiosi - 3. Giornate ericorrenze - 4. Santorale - 5. Mesi, Novene, Tridui - 6. Bookmarks- 7. Genitivo, plurale - 8. Bibbia e liturgia: «Tra le belle parole» - 9.Esempi, spunti, testimonianze - 10. Segnalazioni bibliografiche.2 numeri dedicati a:❏ MonografieDESTINATARI: Ministri ordinati - Lettori - Accoliti - Religiosi - Seminaristi- Missionari - Laici - Catechisti - Animatori ecclesiali.ABBONAMENTIItaliaCartaceo € 57,00PDF * € 42,00Cartaceo + PDF € 87,00Modalità di pagamento degli abbonamenti *


309Per l’Italia• Con Bollettino di Conto Corrente Postale premarcato fornito da noin. 2479802Per Italia ed Estero• Versamento/bonifico intestato a:EDITRICE DOMENICA ITALIANAPoste Italiane:Paese: IT Check - Digit: 70 - CIN: O - ABI: 07601 - CAB: 03400N° Conto: 24794802 - BIC: BPPIITRRXXXBanca Sella:Paese: IT Check - Digit: 13 - CIN: F - ABI: 03268 - CAB: 03400N° Conto: 052868482870 - BIC: SELBIT2B• Carta di Credito per acquisti direttamente dal sito www.edi.na.it con• Assegni esteri a condizione che siano aggiunti € 8,00 per le spesebancarie• Per condizioni particolari di abbonamento domandare informazioniin segreteria al numero verde. Gli abbonamenti decorrono da gennaioa dicembre e possono essere sottoscritti in qualsiasi momento dell’anno.Per informazioni, rinnovi e acquisti di tutte le nostre pubblicazionivisita il sito www.edi.na.itDIREZIONI, REDAZIONI, AMMINISTRAZIONEVia Giuseppe Marotta, 12 - 80133 Napoli - ItaliaTel. + 39 081 7375658 e Fax + 39 081 4109563 - info@edi.na.itNumero Verde: 800.800.389Orario ufficio di segreteria: dal lunedì al venerdì 9,00-13,00 / 14,30-17,00


IndiceBenedetto XVI......................................................................... 3Santa Sede ................................................................................ 11Conferenza Episcopale Italiana.......................................... 23Conferenza Episcopale Pugliese......................................... 65Tribunale Ecclesiastico Re g i o n a l e Pugliese .................. 107Sinodo Diocesano.................................................................... 127Atti del Ve s c o vo .................................................................... 151Atti della Curia..................................................................... 255Diario del Ve s c o vo................................................................. 277

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