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Verbale 14-01-2011 - Comune di Arezzo

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Servizi per il territorioUfficio Ambienteriguardo al Boro, cioè l’indagine isotopica svolta dal CNR <strong>di</strong> Pisa e dell’applicazione della sondasperimentale per la misurazione in continuo degli idrocarburi.Il Dott. Bon<strong>di</strong> illustra quanto concerne le analisi svolte considerando parametro per parametro.Idrocarburi totali: attualmente in riferimento ai campionamenti più recenti tutti i valori dei pozzicampionati risultano inferiori a 350 microgrammi/litro (limite Concentrazione Soglia <strong>di</strong>Contaminazione per bonifica siti), con tendenza generale al calo e alla stabilizzazione dei valori.Quin<strong>di</strong> la falda <strong>di</strong> quest’area mostra una presenza accertata e me<strong>di</strong>amente <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> idrocarburi. Sitratta non protetta naturalmente e per pressione antropica (attività <strong>di</strong> escavazione).In merito alla sperimentazione con sonda in continuo svolta circa un anno e mezzo fa, precisa che lastessa rileva fino a 100 microgrammi/litro. I risultati si sono mostrati coerenti con quanto rilevato daidati puntuali derivanti dalle analisi sulle acque del pozzo, in quanto non sono stati riscontratiidrocarburi né con la sonda né con le analisi.La variabilità analitica <strong>di</strong> questo parametro è legata, il Dott. Bon<strong>di</strong> spiega che lo stesso è affetto daun’incertezza pari al 30-40% riferita al metodo <strong>di</strong> laboratorio.Il quadro non mostra criticità rispetto ai cavatori.Boro: il valore è stato evidenziato in maniera costante in 2 pozzi vicini, in cui è stato accertato ilsuperamento delle Concentrazioni Soglia <strong>di</strong> contaminazione CSC e sono in corso le attività per laricerca della causa.Al momento non ci sono elementi <strong>di</strong> una certa consistenza in merito alla causa. Era stato ipotizzatoche potesse essere in<strong>di</strong>viduata negli scarichi oppure <strong>di</strong>scarica censita nell’elenco dei siti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scaricachiusi in provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> legata ad attività nel settore orafo, ma si tratta <strong>di</strong> un rilevamentopuntuale non prossimo ai punti <strong>di</strong> cui sopra.E’ stata svolta un’indagine isotopica sul Boro per vedere se la presenza è naturale o antropica e dalCNR <strong>di</strong> Pisa è risultata antropica. Si preferisce proseguire negli accertamenti invece <strong>di</strong> farel’Or<strong>di</strong>nanza al soggetto. Gli accertamenti riguardano un’indagine approfon<strong>di</strong>ta sui prodotti utilizzatiper l’agricoltura.Mercurio, Arsenico e Vana<strong>di</strong>o: questi dati derivano dalle indagini fornite dai cavatori , ma non sonomai stati riscontrati da Arpat.Ferro e Manganese: su questi parametri è stato fatto un approfon<strong>di</strong>mento perché sono in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>mo<strong>di</strong>fica delle caratteristiche chimiche redox delle acque.Sono stati trovati valori maggiori delle CSC per il parametro Manganese.Nell’area è presente un pozzo MATT <strong>di</strong> monitoraggio della Regione Toscana, che ha concentrazionistabilmente al <strong>di</strong> sopra delle CSC e nelle classificazioni della Regione la presenza <strong>di</strong> Manganese nelleacque è stata considerata <strong>di</strong> origine naturale.Nel piezometro ORTS1 è avvenuto un trauma perché nello stesso è avvenuto un evento che hadeterminato la causa <strong>di</strong> ritrovamento <strong>di</strong> acqua putrida, cioè la caduta <strong>di</strong> un piccolo animale. Si rendenecessaria la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo piezometro nell’area. Il fenomeno del piccolo animale eraavvenuto perché la testa pozzo era stata rotta e il tubo fratturato.Alluminio: è stato ritrovato in un’unica campagna <strong>di</strong> monitoraggio. Era stato ipotizzato cheprevenisse dai flocculanti contenenti Alluminio utilizzati dai cavatori negli impianti <strong>di</strong> lavorazionedegli inerti. Di conseguenza è stata fatta una verifica negli impianti e nei bacini <strong>di</strong> decantazione deilimi ed è stato verificato che i flocculanti non contenevano Alluminio ma acrilammide. L’analisi sulleacque dei bacini, svolta per Arpat da Arpa Emilia Romagna, perché Arpa Toscana non ha il metodonei propri laboratori per la ricerca <strong>di</strong> questo parametro, e <strong>di</strong> loro iniziativa anche dai cavatori (inviatiad un laboratorio in Germania). Entrambi i laboratori non hanno evidenziato la presenza <strong>di</strong>acrilammide.pag. 4Via Cesalpino, 28 - 52100 <strong>Arezzo</strong> - Tel. 0575.377533 - Fax 0575.377540 - www.comune.arezzo.it - e-mail: d.farsetti@comune.arezzo.it

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