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padre Raniero Cantalamessa, OFM Cap. - Le Famiglie della ...

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corrispondente all'enorme progresso registrato dallo studio <strong>della</strong> “lettera”. Una lettura, insomma,che abbia l'afflato e la fede dei Padri e, nello stesso tempo, la consistenza e la serietà dell'attualescienza biblica.5. Lo Spirito che soffia dai quattro ventiDavanti alla distesa di ossa aride, il profeta Ezechiele udì la domanda: “Potranno queste ossarivivere?” (Ez 37, 3). La stessa domanda ci poniamo noi oggi: potrà 1'esegesi, inaridita dal lungoeccesso di filologismo, ritrovare lo slancio e la vita che ebbe in altri momenti <strong>della</strong> storia <strong>della</strong>Chiesa? Il Padre de Lubac, dopo aver studiato la lunga storia dell'esegesi cristiana, concludepiuttosto mestamente, dicendo che mancano a noi moderni le condizioni per poter risuscitare unalettura spirituale come quella dei Padri; ci manca quella fede piena di slancio, quel senso <strong>della</strong>pienezza e dell'unità che avevano essi, per cui voler imitare oggi la loro audacia sarebbe un esporsiquasi alla profanazione, mancandoci lo spirito da cui procedevano quelle cose 7.Tuttavia, egli non chiude del tutto la porta alla speranza e dice che “se si vuole ritrovare qualcosa diquel che fu nei primi secoli <strong>della</strong> Chiesa l'interpretazione spirituale delle Scritture, bisognariprodurre anzitutto un movimento spirituale”8. A distanza di qualche decennio, e con il ConcilioVaticano II di mezzo, a me sembra di riscontrare, in queste ultime parole, una profezia. Quel“movimento spirituale” e quello “slancio” hanno cominciato a riprodursi, ma non perché degliuomini l'avessero programmato o previsto, ma perché lo Spirito si è messo a soffiare di nuovo,inaspettatamente, dai quattro venti sulle ossa aride. Contemporaneamente alla ricomparsa deicarismi, si assiste al ricomparire anche <strong>della</strong> lettura spirituale <strong>della</strong> Bibbia ed è, anche questo, unfrutto, dei più squisiti, dello Spirito.Partecipando a incontri biblici e di preghiera, resto stupito nell'ascoltare, a volte, riflessioni sullaparola di Dio del tutto analoghe a quelle che facevano a loro tempo Origene, Agostino o GregorioMagno, anche se in un linguaggio più semplice. <strong>Le</strong> parole sul tempio, sulla “tenda di David”, suGerusalemme distrutta e riedificata dopo l'esilio, vengono applicate, con tutta semplicità epertinenza, alla Chiesa, a Maria, alla propria comunità o alla propria vita personale. Ciò che si narradei personaggi dell'Antico Testamento induce a pensare, per analogia o per antitesi, a Gesù e ciò chesi narra di Gesù viene applicato e attualizzato in riferimento alla Chiesa e al singolo credente.Molte perplessità nei confronti <strong>della</strong> lettura spirituale <strong>della</strong> Bibbia nascono dal non tener conto <strong>della</strong>distinzione tra spiegazione e applicazione. Nella lettura spirituale, più che pretendere di spiegare iltesto, attribuendogli un senso estraneo all’intenzione dell’autore sacro, si tratta, in genere, diapplicare o attualizzare il testo. È ciò che vediamo in atto già nel Nuovo Testamento nei confrontidelle parole di Gesú. A volte si nota che, di una stessa parabola di Cristo, vengono fatte applicazionidiverse nei sinottici, a seconda dei bisogni e dei problemi <strong>della</strong> comunità per cui ognuno scrive.<strong>Le</strong> applicazioni dei Padri e quelle di oggi non hanno evidentemente il carattere canonico di questeapplicazioni originarie, ma il processo che porta ad esse è lo stesso e si basa sul fatto che le paroledi Dio non sono parole morte, “da conservare sott’olio”, direbbe Péguy; sono parole “vive” e“attive”, capaci di sprigionare sensi e virtualità nascosti, in risposta a domande e situazioni nuove. Èuna conseguenza di quella che ho chiamato la “ispirazione attiva” <strong>della</strong> Scrittura, cioè del fatto cheessa non è solo “ispirata dallo Spirito”, ma “spira” anche lo Spirito e lo spira in continuazione, seletta con fede. “La Scrittura, ha detto san Gregorio Magno, cum legentibus crescit, cresce concoloro che la leggono”9. Cresce, rimanendo intatta.Termino con una preghiera che ho sentito fare una volta da una donna, dopo che era stato lettol'episodio di Elia che, salendo al cielo, lascia a Eliseo due terzi del suo spirito. È un esempio dilettura spirituale nel senso che ho appena spiegato: “Grazie, Gesù, che salendo al cielo non ci hailasciato soltanto due terzi del tuo Spirito, ma tutto il tuo Spirito! Grazie che non l'hai lasciato a ununico discepolo, ma a tutti gli uomini! “.23/24

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