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padre Raniero Cantalamessa, OFM Cap. - Le Famiglie della ...

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Si tratta di un evento che occupa un posto ben preciso nel tempo e nello spazio: avviene “inGalilea”, “dopo che Giovanni fu arrestato”. Il verbo usato dagli evangelisti “incominciò apredicare” mette fortemente in rilievo che si tratta di un “inizio”, di un qualcosa di nuovo non solonella vita di Gesù, ma nella storia stessa <strong>della</strong> salvezza. La <strong>Le</strong>ttera agli Ebrei esprime così la novità:“Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo deiprofeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1,1-2). Cominciaun tempo particolare di salvezza, un kairos nuovo, che si estende per circa due anni e mezzo(dall'autunno del 27, alla primavera del 30 d.C.).Gesù attribuiva a questa sua attività una tale importanza, da dire di essere stato mandato dal Padre econsacrato con l'unzione dello Spirito proprio per questo, cioè “per annunciare ai poveri un lietomessaggio” (Lc 4, 18). In un'occasione, mentre alcuni volevano trattenerlo, sollecita gli apostoli apartire dicendo loro: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche lì; perquesto infatti sono venuto” (Mc 1,38).La predicazione fa parte dei cosiddetti “misteri <strong>della</strong> vita di Cristo” ed è come tale che noi ciaccostiamo ad esso. Con la parola “mistero” si intende, in questo contesto, un evento <strong>della</strong> vita diGesù portatore di un significato salvifico, che come tale viene celebrato dalla Chiesa nella sualiturgia2. Se non esiste una specifica festa liturgica <strong>della</strong> predicazione di Gesù, è perché essa èricordata in ogni liturgia <strong>della</strong> Chiesa. La “liturgia <strong>della</strong> parola” nella Messa altro non è che1'attualizzazione liturgica del Gesù che predica. Un testo del Concilio Vaticano II dice: “Cristo èpresente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura”3.Come, nella storia, dopo aver predicato il regno di Dio, Gesù andò a Gerusalemme per offrirsi insacrificio al Padre, così, nella liturgia, dopo aver nuovamente proclamato la sua parola, Gesùrinnova l'offerta di sé al Padre attraverso l'azione eucaristica. Quando, alla fine del prefazio,diciamo: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore: Osanna nell'alto dei cieli”, ci riportiamoidealmente a quel momento in cui Gesù entra in Gerusalemme per celebrarvi la sua Pasqua; lìfinisce il tempo <strong>della</strong> predicazione e inizia il tempo <strong>della</strong> passione.La predicazione di Gesù è dunque un “mistero” perché non contiene solo la rivelazione di unadottrina, ma spiega il mistero stesso <strong>della</strong> persona di Cristo; è essenziale per capire sia ciò cheprecede - il mistero dell'incarnazione -, sia ciò che segue: il mistero pasquale. Senza la parola diGesù, essi sarebbero eventi muti. È stata una felice intuizione quella di Giovanni Paolo II di inserirela predicazione del Regno tra i “misteri <strong>della</strong> luce” da lui aggiunti ai misteri gaudiosi, dolorosi egloriosi del Rosario, accanto al battesimo di Cristo, le nozze di Cana, la trasfigurazione el’istituzione dell’Eucaristia.2. La predicazione di Cristo continua nella ChiesaL'autore dell'epistola agli Ebrei scriveva parecchio tempo dopo la morte di Gesù, dunque moltodopo che Gesù aveva smesso di parlare; eppure dice che Dio ci ha parlato nel Figlio “ultimamente,in questi giorni”. Considera, dunque, i giorni in cui vive come facenti parte dei “giorni di Gesú”.Per questo, poco oltre, citando la parola del salmo: “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostricuori”, la applica ai cristiani dicendo: “Guardate fratelli, che non si trovi tra voi qualcuno dal cuoreperverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente; esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno,finché dura questo oggi” (cf. Eb 3, 7s.).Dio parla, dunque, anche oggi nella Chiesa e parla “nel Figlio”. “Dio – si legge nella Dei Verbum –il quale ha parlato in passato, non cessa di parlare con la sposa del suo Figlio diletto, e lo Spiritosanto, per mezzo del quale la viva voce del vangelo risuona nella chiesa, e per mezzo di questa nelmondo, introduce i credenti a tutta la verità e fa risiedere in essi abbondantemente la parola diCristo” 4.Ma come e dove possiamo ascoltare questa “sua voce”? La rivelazione divina è chiusa; in un certo2/24

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