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Newssulla circolazione stradaleI dati ACI sulla mortalità stradaleIdati presentati recentementeda ACI e Istat parlanochiaro: il 2009 è stato unanno positivo dove la riduzionedei morti ha fatto registrare unpromettente -10,3%. Ben 488vite risparmiate, gente che continuaa vivere, gioire e produrrericchezza per il sistema paese.Perché ogni morto sulla strada cicosta ben 1,3 milioni di euro,oltre 2,5 miliardi del vecchioconio. Una cifra altissima intesacome danno sociale immediato(assistenza medica e familiare) efuturo (mancata produttività delsingolo soggetto) calcolatosecondo alcuni parametri messia punto dall'ACI.Quindi a voler essere cinici sisono risparmiati un sacco disoldi che, in un sistema paeseintelligente, andrebbero subitoreinvestiti. Questo è il momentogiusto per vincere una battagliache, sino a 5 anni fa, sembravapersa in partenza. L'obiettivoeuropeo sembra vicino e le anticipazionidi un anno e mezzo fapotrebbero essere giuste, perquanto i primi dati (autostradali)del 2010 non lasciano ben sperare.L'attenzione per la sicurezzastradale è ormai altissima, quasiuna moda (e su questo ci soffermeremoin un altro articolo...).Non passa giorno che da qualcheparte non venga trattato iltema della sicurezza stradale.Tutto ciò ha prodotto un terrenofertile utile a far passare i messaggimigliori. Tuttavia non ètutto oro quel che luccica. Inquesta nostra analisi cercheremodi far emergere i dati più interessantie le mancanze più evidentidel rapporto ACI-Istat sugli incidentistradali del 2009.D.C.In quali mesi, giorni ed oreavvengonogli incidenti stradali?el 2009 il mese fatidico per gli incidenti stradali èNstato ancora Luglio con 21.858 sinistri in valoreassoluto e con la media record di 705 incidenti al giorno.Secondo i dati ACI - Istat anche come numero dimorti Luglio è il mese con i valori massimi, ben 498 vittimepari a 16 al giorno. Come indice di mortalità (cioèil rapporto tra il numero di morti e il numero degli incidenti,moltiplicato 100) è invece agosto a prevalere con2,5 morti ogni 100 incidenti contro i 2,3 di luglio e i 2,0di maggio e ottobre.Ma cerchiamo di capire perché luglio è così pericolosocome frequenza sinistri, ancor più di agosto, il mesedelle vacanze per eccellenza. Secondo recenti analisi ilmotivo può essere riconducibile ad un fattore. Lugliosta diventando sempre più anche un mese di movimentituristici e di vacanza in generale, con la caratteristicaperò che il settimo mese dell'anno vede una maggiormiscelazione di traffico turistico, quindi di gente menoesperta alla guida, meno abituata a viaggiare sulleautostrade e sulle statali, con un ancora intenso trafficocommerciale, quindi connesso alla produzione e allavoro, come i veicoli pesanti e i furgoni in generale.Traffico commerciale che invece subisce un ovvio rallentamentoin agosto con la concomitanza della chiusuradi molte fabbriche e imprese.Il giovedì con 33.414 incidenti diventa il giorno piùrischioso della settimana e supera di un soffio il venerdìcon 33.349 scontri che era sempre in testa fino al 2008.I giorni con meno incidenti sono il sabato con 29.522 ela domenica con 23.073, che però sono i due giorni colmaggior numero di morti, rispettivamente 708 e 696,come dire meno incidenti ma molto più gravi. In questocaso molta delle differenza la fanno le ore notturne delsabato e della domenica.L'orario in assoluto nel quale si contano più incidenti èquello che va dalle 18 alle 19 con 17.367 impatti, cheprecede le ore 17 con 17.367 sinistri. Alta la frequenzadegli incidenti anche dalle 8 alle 9 e dalle 9 alle 10 con12.594 e 12.982 sinistri.ma le ore più rischiose come indice di mortalità sonoassolutamente quelle notturne che vanno verso l'alba.Si consideri che di fronte ad un indice medio di 2,0abbiamo un indice di 2,3 a mezzanotte. 3,2 all'una dinotte, 4,9 alle due, 3,4 alle tre, 4,9 alle quattro, e l'oramaledetta con 5,2 alle cinque, 4,8 alle sei. Gli indici piùbassi di mortalità sono proprio quelli delle ore con maggiorefrequenza di incidenti: 1,3 alle otto, 1,4 alle nove,1,7 alle diciotto.D.C.

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