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Untitled - Azienda USL di Reggio Emilia

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Bilancio <strong>di</strong> Missione 2011Tabella n. 54. Attività e passività – anni 2008-201192 962008Attività PassivitàLiqui<strong>di</strong>tà imme<strong>di</strong>ate e <strong>di</strong>fferite 55% 68% Finanziamenti a breveScorte 2% 18% Finanziamenti a me<strong>di</strong>o-lungo termineImmobilizzazioni 43% 14% Patrimonio nettoTOTALE Attività 100% 100% TOTALE Passività2009Attività PassivitàLiqui<strong>di</strong>tà imme<strong>di</strong>ate e <strong>di</strong>fferite 50% 68% Finanziamenti a breveScorte 2% 18% Finanziamenti a me<strong>di</strong>o-lungo termineImmobilizzazioni 48% 14% Patrimonio nettoTOTALE Attività 100% 100% TOTALE Passività2010Attività PassivitàLiqui<strong>di</strong>tà imme<strong>di</strong>ate e <strong>di</strong>fferite 45% 73% Finanziamenti a breveScorte 2% 18% Finanziamenti a me<strong>di</strong>o-lungo termineImmobilizzazioni 53% 9% Patrimonio nettoTOTALE Attività 100% 100% TOTALE Passività2011Attività PassivitàLiqui<strong>di</strong>tà imme<strong>di</strong>ate e <strong>di</strong>fferite 48% 77% Finanziamenti a breveScorte 2% 15% Finanziamenti a me<strong>di</strong>o-lungo termineImmobilizzazioni 50% 8% Patrimonio nettoTOTALE Attività 100% 100% TOTALE PassivitàFonte: Bilancio d’esercizioDal grafico emerge che, nel periodo considerato, la composizione dell’attivopatrimoniale sta cambiando: dopo un aumento costante nel triennio precedente,conseguenza degli investimenti effettuati soprattutto nelle strutture ospedaliereaziendali, le immobilizzazioni si stanno stabilizzando, poiché sono in corso <strong>di</strong>ultimazione <strong>di</strong>versi lavori iniziati negli anni passati. Nel 2011, dopo un triennioin <strong>di</strong>minuzione, aumentano leggermente le liqui<strong>di</strong>tà imme<strong>di</strong>ate e <strong>di</strong>fferite a frontedell’aumento dei cre<strong>di</strong>ti verso la regione e verso altre aziende sanitarie.Per quanto riguarda le passività, costituite in larga misura da finanziamenti<strong>di</strong> terzi a breve termine, <strong>di</strong>minuiscono in percentuale i debiti verso la regionee verso enti locali, mentre aumentano tutti gli altri debiti, in particolare i debitiverso fornitori e verso l’istituto tesoriere per anticipazione <strong>di</strong> cassa.Nei finanziamenti a me<strong>di</strong>o-lungo termine è presente il mutuo ventennalecontratto con un istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to nel 2006 per far fronte al piano degliinvestimenti aziendali; il calo percentuale è determinato dal progressivo rimborsodelle quote previste dal piano <strong>di</strong> restituzione.Nel 2011 il patrimonio netto evidenzia una lieve riduzione dovuta alle per<strong>di</strong>teportate a nuovo.

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