Untitled - Azienda USL di Reggio Emilia

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Bilancio di Missione 20111.7.2. Infortuni sul lavoroTabella n. 41. Tasso grezzo di incidenza (x 100) in Emilia-Romagna per anno eprovincia72 76I.I. PC PR RE MO BO FE RA FC RN RER2000 5,4 6,6 6,0 5,7 4,6 5,0 6,6 6,8 6,7 5,72001 4,8 5,9 5,3 5,5 4,4 5,0 5,9 6,8 6,2 5,32002 4,7 5,2 5,2 5,3 4,3 5,6 6,1 6,8 6,1 5,22003 4,6 5,1 4,9 4,9 4,0 5,3 5,7 6,0 5,7 4,92004 4,4 5,2 4,7 4,8 3,9 5,1 5,6 5,6 6,0 4,82005 4,5 5,1 4,3 4,8 3,9 5,1 5,6 5,2 5,6 4,62006 4,7 5,0 4,4 4,8 4,2 5,0 5,3 5,1 5,9 4,82007 4,6 4,7 4,3 4,8 4,0 4,9 5,3 4,9 5,4 4,62008 4,2 4,2 4,0 4,3 3,6 4,4 5,0 4,6 4,9 4,22009 3,9 4,0 3,7 3,9 3,2 4,1 4,7 4,2 4,6 3,82010 4,0 4,0 3,7 4,0 3,3 3,9 4,7 4,2 4,9 3,9Fonte: OREIL (Osservatorio Regionale Infortuni sul Lavoro) su dati INAIL. La percentuale di definizionedel 2010 è del 95% circaL’incidenza degli infortuni sul lavoro è in calo in regione e a Reggio Emilia,33seconda provincia a minor Indice di Incidenza (I.I.) dopo Bologna. Il tessutoproduttivo reggiano è caratterizzato da una elevata occupazione nell’industria,superiore a quella media regionale.Tabella n. 42. Tasso standardizzato di incidenza (x 100) in Emilia-Romagna peranno e provinciaI.I. PC PR RE MO BO FE RA FC RN RER2000 4,7 5,6 5,1 4,9 4,7 4,6 6,1 6,5 6,5 5,12001 4,1 5,2 4,6 4,6 4,4 4,5 5,5 6,5 6,0 4,82002 4,1 4,4 4,3 4,4 4,2 5,0 5,7 6,0 5,9 4,62003 4,2 4,4 4,3 4,3 4,4 4,8 5,3 5,7 5,7 4,62004 4,2 4,6 4,1 4,2 4,2 4,8 5,2 5,4 6,0 4,52005 4,2 4,6 4,0 4,1 4,2 4,8 5,4 5,4 6,1 4,52006 4,2 4,6 3,8 4,2 4,1 4,7 5,1 5,0 6,0 4,42007 4,0 4,4 3,7 4,2 4,0 4,6 5,0 4,7 5,6 4,32008 3,7 3,9 3,4 3,7 3,6 4,0 4,5 4,4 5,0 3,92009 3,5 3,6 3,2 3,6 3,3 3,9 4,4 6,1 4,6 3,62010 3,6 3,6 3,2 3,6 3,3 3,7 4,3 4,0 4,9 3,6Fonte: OREIL (Osservatorio Regionale Infortuni sul Lavoro) su dati INAIL. La percentuale di definizionedel 2010 è del 95% circaLa standardizzazione per comparto produttivo, effettuata utilizzando lastruttura produttiva italiana come riferimento, conferma questo andamento e iltasso standardizzato a Reggio Emilia è dal 2004 il più basso in regione.33 Indice di Incidenza: numero di infortuni/numero di addetti x 100.

Sezione 1Contesto di riferimentoIl calo così rapido dell’incidenza di infortuni può essere interpretato comeun miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, ma non èpossibile escludere una componente dovuta anche a un progressivo incremento disottodenuncia di infortunio, prevalentemente a carico degli infortuni lievi, che noncomportano un trattamento previdenziale e che potrebbero essere presentati alPronto Soccorso come a genesi extra-professionale. Il fenomeno della sottodenunciapotrebbe verosimilmente essere maggiormente presente nelle aziende monopersonalie in quelle con pochi addetti, in genere poco sindacalizzate. Questo fenomeno, sepresente, porta a un aumento della proporzione di infortuni gravi sugli infortunitotali, perché la propensione alla sottodenuncia è minore per gli infortuni a prognosipiù severa, per i quali è ipotizzabile un indennizzo permanente.Non si può escludere per gli ultimi anni una influenza della congiuntura economicanegativa che già nel 2008 determinava una riduzione dei lavoratori e un aumentodella cassa integrazione.Tabella n. 43. Numero e percentuale di infortuni sul lavoro 34 complessivi ea carico di lavoratori stranieri per anno e tipo di definizioneavvenuti in provincia di Reggio Emilia - Industria e ServiziTipo di definizione 2005 2006 2007 2008 2009 2010Infortuni temporanei 8.619 8.341 8.227 8.063 6.780 6.811di cui stranieri 1.633 1.643 1.712 1.773 1.312 1.353% stranieri 18,9 19,7 20,8 22,0 19,4 19,9Infortuni permanenti 505 550 610 610 396 378di cui stranieri 81 84 105 106 65 61% stranieri 16,0 15,3 17,2 17,4 16,4 16,1Infortuni mortali 13 6 19 10 3 6di cui stranieri 2 3 2 3 1 1% stranieri 15,4 50,0 10,5 30,0 33,3 16,7Infortuni totali 9.137 8.897 8.856 8.683 7.179 7.195di cui stranieri 1.716 1.730 1.819 1.882 1.378 1.415% stranieri 18,8 19,4 20,5 21,7 19,2 19,7Fonte: OREIL su dati Nuovi flussi informativi INAIL-ISPESL- Regione 201177 73Gli infortuni sul lavoro temporanei e totali mostrano una riduzione costante,più accentuata negli ultimi anni di crisi economica. Gli infortuni con inabilitàpermanente hanno un andamento oscillante, con calo molto netto nell’ultimobiennio. Gli infortuni mortali risentono della ridotta numerosità dei casi, con unandamento molto variabile.Il crescente impiego di lavoratori stranieri comporta una notevole proporzionedi infortuni a loro carico, che oscilla intorno al 20%. Sia i temporanei che ipermanenti aumentano dal 2005 al 2008 per poi ridursi nel biennio successivo,in cui il calo di addetti ha riguardato soprattutto i lavori meno qualificati.34 Infortuni accaduti in Provincia di Reggio Emilia a dipendenti, titolari, familiari e soci di aziendeindustriali e artigianali definiti positivamente, escluso gli infortuni in itinere.

Bilancio <strong>di</strong> Missione 20111.7.2. Infortuni sul lavoroTabella n. 41. Tasso grezzo <strong>di</strong> incidenza (x 100) in <strong>Emilia</strong>-Romagna per anno eprovincia72 76I.I. PC PR RE MO BO FE RA FC RN RER2000 5,4 6,6 6,0 5,7 4,6 5,0 6,6 6,8 6,7 5,72001 4,8 5,9 5,3 5,5 4,4 5,0 5,9 6,8 6,2 5,32002 4,7 5,2 5,2 5,3 4,3 5,6 6,1 6,8 6,1 5,22003 4,6 5,1 4,9 4,9 4,0 5,3 5,7 6,0 5,7 4,92004 4,4 5,2 4,7 4,8 3,9 5,1 5,6 5,6 6,0 4,82005 4,5 5,1 4,3 4,8 3,9 5,1 5,6 5,2 5,6 4,62006 4,7 5,0 4,4 4,8 4,2 5,0 5,3 5,1 5,9 4,82007 4,6 4,7 4,3 4,8 4,0 4,9 5,3 4,9 5,4 4,62008 4,2 4,2 4,0 4,3 3,6 4,4 5,0 4,6 4,9 4,22009 3,9 4,0 3,7 3,9 3,2 4,1 4,7 4,2 4,6 3,82010 4,0 4,0 3,7 4,0 3,3 3,9 4,7 4,2 4,9 3,9Fonte: OREIL (Osservatorio Regionale Infortuni sul Lavoro) su dati INAIL. La percentuale <strong>di</strong> definizionedel 2010 è del 95% circaL’incidenza degli infortuni sul lavoro è in calo in regione e a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>,33seconda provincia a minor In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Incidenza (I.I.) dopo Bologna. Il tessutoproduttivo reggiano è caratterizzato da una elevata occupazione nell’industria,superiore a quella me<strong>di</strong>a regionale.Tabella n. 42. Tasso standar<strong>di</strong>zzato <strong>di</strong> incidenza (x 100) in <strong>Emilia</strong>-Romagna peranno e provinciaI.I. PC PR RE MO BO FE RA FC RN RER2000 4,7 5,6 5,1 4,9 4,7 4,6 6,1 6,5 6,5 5,12001 4,1 5,2 4,6 4,6 4,4 4,5 5,5 6,5 6,0 4,82002 4,1 4,4 4,3 4,4 4,2 5,0 5,7 6,0 5,9 4,62003 4,2 4,4 4,3 4,3 4,4 4,8 5,3 5,7 5,7 4,62004 4,2 4,6 4,1 4,2 4,2 4,8 5,2 5,4 6,0 4,52005 4,2 4,6 4,0 4,1 4,2 4,8 5,4 5,4 6,1 4,52006 4,2 4,6 3,8 4,2 4,1 4,7 5,1 5,0 6,0 4,42007 4,0 4,4 3,7 4,2 4,0 4,6 5,0 4,7 5,6 4,32008 3,7 3,9 3,4 3,7 3,6 4,0 4,5 4,4 5,0 3,92009 3,5 3,6 3,2 3,6 3,3 3,9 4,4 6,1 4,6 3,62010 3,6 3,6 3,2 3,6 3,3 3,7 4,3 4,0 4,9 3,6Fonte: OREIL (Osservatorio Regionale Infortuni sul Lavoro) su dati INAIL. La percentuale <strong>di</strong> definizionedel 2010 è del 95% circaLa standar<strong>di</strong>zzazione per comparto produttivo, effettuata utilizzando lastruttura produttiva italiana come riferimento, conferma questo andamento e iltasso standar<strong>di</strong>zzato a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> è dal 2004 il più basso in regione.33 In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Incidenza: numero <strong>di</strong> infortuni/numero <strong>di</strong> addetti x 100.

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