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Untitled - Azienda USL di Reggio Emilia

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Sezione 1Contesto <strong>di</strong> riferimento1.5.3. Incidenza e sopravvivenza dei tumori maligniL’incidenza dei tumori maligni registrati a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> è generalmente inlinea con quelle registrate nel resto del centro-nord Italia e pubblicate a curadell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTum).Nel 2009 sono stati registrati in provincia 2.051 tumori maligni nei maschi (1.512se si escludono i tumori della pelle non melanomi) e 1.729 nelle femmine (1.359se si escludono i tumori della pelle non melanomi).Grafico n. 28. Distribuzione % delle <strong>di</strong>eci neoplasie più frequenti nellaProvincia <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> per genere - Anno 2009.Esclusi carcinomi cutanei, malattie mieloproliferative esindromi mielo<strong>di</strong>splasticheprostataMaschi14,6mammellaFemmine24,3polmonecolonretto12,19,3colonrettopolmone7,66,1vescicastomaco3,97,0tiroideutero, corpo5,83,4reneLinfoma non Hodgkin3,22,9stomacopancreas3,12,953 49fegatopancreasPelle, melanomi2,52,32,3Pelle, melanomiLinfoma non Hodgkinovaio2,92,82,60 5 10 15 200 10 20 30Fonte: Registro Tumori Reggiano, <strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>Nei maschi, la prostata è da alcuni anni la sede più frequente, seguita dalpolmone. Nelle femmine, la mammella si conferma al primo posto. In entrambi i sessiappare in crescita significativa l’incidenza del tumore della tiroide, che nelle femmineè la quarta neoplasia. Rispetto agli anni più recenti si osserva una riduzione deitumori del colon-retto, probabilmente a causa dell’anticipazione <strong>di</strong>agnostica legataallo screening.19Il trend temporale per l’incidenza è stato analizzato con il metodo join point ,confrontando i tassi annuali standar<strong>di</strong>zzati utilizzando come riferimento la popolazioneeuropea.19 Metodo statistico che sintetizza i dati in una serie <strong>di</strong> rette con pendenze <strong>di</strong>verse e collegate traloro da una serie <strong>di</strong> punti detti no<strong>di</strong> (join point). Il modello usato è una regressione lineare in cuila variabile <strong>di</strong>pendente è rappresentata dal logaritmo naturale del tasso standar<strong>di</strong>zzato e la variabilein<strong>di</strong>pendente è l’anno <strong>di</strong> calendario. Sono stati considerati statisticamente significativi (e in<strong>di</strong>cati con*) i valori della variazione annua percentuale (APC) con p-value < 0,05.

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