Untitled - Azienda USL di Reggio Emilia
Untitled - Azienda USL di Reggio Emilia Untitled - Azienda USL di Reggio Emilia
Bilancio di Missione 2011348 352Autismo e disturbi pervasivi dello sviluppoLa rete dei servizi dedicati all’autismo e ai disturbi pervasivi dello sviluppo èparticolarmente ricca ed articolata. Il primo livello d’intervento è garantito dai Servizidi Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dislocati nel territorio provinciale.Un servizio di secondo livello di competenza (Team Spoke) fornisce supervisione,valutazione e monitoraggio. Date le specifiche competenze acquisite nel corso deglianni, Reggio Emilia è sede anche di un servizio di livello interaziendale (Centro Hubdi Area Vasta Emilia Nord) con analoghe competenze di supervisione, valutazione,monitoraggio. Il Centro Hub ha promosso iniziative formative che hanno coinvolto glioperatori delle Aziende USL di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, al fine diindividuare e consolidare linee di intervento comuni. Il Programma Autismo, attivatonel 2009, ha la funzione di favorire l’integrazione e il lavoro comune dei diversiservizi, sanitari e sociali, coinvolti nell’assistenza delle persone affette da autismo.Nel corso del 2011 è proseguita l’applicazione del Programma regionalespecificamente dedicato all’autismo e ai disturbi pervasivi dello sviluppo denominatoPRI-A, attraverso diverse attività cliniche, formative e di ricerca.Complessivamente sono stati seguiti, da parte dei servizi dell’Azienda USL, 241casi di minorenni con interventi ambulatoriali individuali e di gruppo, sia di tipopsicoeducativo che logopedico. Nella fascia d’età fino ai 7 anni sono stati effettuatiinterventi educativi domiciliari, mentre per gli utenti compresi fra i 7 e i 18 annisono stati utilizzati interventi educativi di gruppo a valenza socio-riabilitativa, estesia tutti i distretti, in modo da garantire equità di offerta.È proseguita fino ad aprile 2011 la sperimentazione del progetto ABA (AppliedBehaviour Analysis) e successivamente tale approccio è stato garantito con modalitànon più sperimentali, a favore complessivamente di 21 minori le cui famigliehanno richiesto tale intervento e che sono stati valutati e monitorati dal serviziospecialistico aziendale di secondo livello per l’autismo (Team Spoke).Nel 2011 si è operato per sviluppare l’integrazione tra i metodi cognitivocomportamentalidi vario tipo e metodo psicoeducativo per un approccio culturalecomune agli operatori. Anche alla luce di questo sforzo di integrazione e pergarantire equità nell’offerta dei servizi a tutti gli utenti, indipendentemente dalmetodo, sono stati effettuati incontri di progettazione comune con le associazionidei famigliari (AUT AUT, ABA-RE, Ring 14 e GIS).È stata rivolta a tutte le famiglie della provincia con figli in carico per disturbidello spettro autistico la proposta di partecipare a corsi di formazione-informazione(Parent Training), gestiti da psicologi. Tali corsi, organizzati per fasce d’età conincontri a cadenza quindicinale, hanno proposto anche il confronto attivo tra igenitori e il loro gradimento è risultato elevato.Sono stati avviati anche incontri con i fratelli.Data l’importanza della valutazione precoce e la necessità di acquisire confermedalle evidenze scientifiche, i servizi per l’autismo dell’Azienda USL di Reggio Emiliapartecipano ad un progetto ministeriale multicentrico di ricerca (IDIA), coordinatodall’IRCCS Stella Maris di Calambrone-Pisa sulla valutazione degli esiti dei trattamentiabilitativi precoci, che sta mostrando risultati interessanti.È stata avviata anche una ricerca sulla percezione dello spazio nel bambinoautistico, in collaborazione con la Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna.
Sezione 8I servizi per la salute mentale e per le dipendenze patologicheCoerentemente con le indicazioni regionali, in collaborazione con il CentroServizi Integrazione (CSI) e con il Coordinamento pedagogico provinciale, sono statieffettuati incontri di formazione sull’autismo per gli educatori di nidi e materne e, inalcuni casi specifici, sono state sperimentate modalità di collaborazione tra famiglia,Servizio NPIA e Scuola.Nel corso del 2011 è proseguito il lavoro del tavolo autismo adulti, coordinatodal Programma Autismo, con la partecipazione dei referenti dei Servizi Sociali oServizi Handicap Adulto e Centri di Salute Mentale su modalità di passaggio e presain carico dei soggetti autistici dopo la maggiore età.Si è avuta la partecipazione a titolo sperimentale al Progetto regionale TIPS(finalizzato all’inserimento lavorativo) ed è stata avviata, sempre in tema di formazioneal lavoro, una collaborazione del Programma Autismo con l’Associazione AUT AUT eil Centro Servizi Piccole e Medie Imprese (PMI) per la realizzazione di un percorsoformativo innovativo per facilitatori dell’inserimento lavorativo dei soggetti condisabilità intellettiva e dello spettro autistico.Screening sui Disturbi dell’ApprendimentoL’attività di screening è stata portata avanti nei distretti dai Servizi di NPIA incollaborazione diretta con i comuni e le scuole.Lo screening è effettuato nelle prime classi elementari. Il progetto sostienela formazione degli insegnanti allo screening sui DSA (Disturbi Specificidell’Apprendimento), in modo che diventi patrimonio della scuola e contribuiscaa cambiare la cultura degli insegnanti nell’ambito specifico. È stato preparato edistribuito materiale informativo sulle attività da svolgere con i propri figli all’internodell’ambito famigliare, per attivare un maggiore coinvolgimento delle famiglie e perrenderle più competenti nell’affrontare i problemi di apprendimento e linguaggio.349 353Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA)Nel Distretto di Reggio Emilia, il FRNA per i minori ha permesso:• l’attivazione di progetti individuali e di gruppo per attività educativa psico-socialerivolti a minori con autismo maggiori di 7 anni;• il mantenimento ed eventuali modifiche di progetti trasversali a tutte le disabilità:Progetto “ALI” del Piccolo Principe che ha visto una partecipazione di 52 utenti(attività per il tempo libero: basket, danza, teatro, psicomotricità, musica); HappySap del Piccolo Principe ha coinvolto 13 utenti (uscite in piccolo gruppoper ragazzini adolescenti); interventi di sollievo a domicilio; ampliamento degliinterventi di accompagnamento ai campi gioco estivi;• nel corso del 2011 è iniziato un percorso di condivisione e sensibilizzazione con lefamiglie degli utenti del progetto ALI –Happy Sap sul tema della compartecipazione;• l’attivazione di 52 assegni di cura;• in collaborazione con il Servizio Campo-Giochi del Comune e la CooperativaPiccolo Principe, è stato realizzato un campo giochi sperimentale per 13 ragazziadolescenti disabili volto all’inclusione sociale, a cui hanno collaborato le levedel Comune e studenti delle scuole superiori. La durata del campo sperimentaleè passata da 6 settimane nel 2010 a 8 settimane nel 2011 per andare incontroalle richieste delle famiglie e delle associazioni. La risposta all’ampliamento del
- Page 302 and 303: Bilancio di Missione 2011Trial di v
- Page 304 and 305: Bilancio di Missione 2011discussi i
- Page 306 and 307: Bilancio di Missione 2011302 306Onc
- Page 308 and 309: Bilancio di Missione 2011308G. Fant
- Page 310 and 311: Bilancio di Missione 20117.1. La co
- Page 312 and 313: Bilancio di Missione 20117.1.2. Fon
- Page 314 and 315: Bilancio di Missione 2011Programmaz
- Page 316 and 317: Bilancio di Missione 20117.1.3. Il
- Page 318 and 319: Bilancio di Missione 2011Grafico n.
- Page 320 and 321: Bilancio di Missione 2011Grafico n.
- Page 322 and 323: Bilancio di Missione 2011Grafico n.
- Page 324 and 325: Bilancio di Missione 2011Grafico n.
- Page 326 and 327: Bilancio di Missione 2011Consulenze
- Page 328 and 329: Bilancio di Missione 2011Tabella n.
- Page 330 and 331: Bilancio di Missione 20117.2.3. Il
- Page 332 and 333: Bilancio di Missione 20117.3. Area
- Page 334 and 335: Bilancio di Missione 20117.3.2. FRN
- Page 336 and 337: Bilancio di Missione 2011Tabella n.
- Page 338 and 339: Bilancio di Missione 2011Anche per
- Page 340 and 341: Bilancio di Missione 2011Tabella n.
- Page 342 and 343: Bilancio di Missione 2011342G. Fant
- Page 344 and 345: Bilancio di Missione 2011Premessa34
- Page 346 and 347: Bilancio di Missione 2011Nell’ult
- Page 348 and 349: Bilancio di Missione 2011Nelle due
- Page 350 and 351: Bilancio di Missione 2011Grafico n.
- Page 354 and 355: Bilancio di Missione 2011servizio n
- Page 356 and 357: Bilancio di Missione 2011352 356Nel
- Page 358 and 359: Bilancio di Missione 2011Nel corso
- Page 360 and 361: Bilancio di Missione 2011360G. Fant
- Page 362 and 363: Bilancio di Missione 20119.1. L’o
- Page 364 and 365: Bilancio di Missione 201112 medicin
- Page 366 and 367: Bilancio di Missione 2011Grafico n.
- Page 368 and 369: Bilancio di Missione 2011Tabella n.
- Page 370: Bilancio di Missione 2011dei pazien
- Page 373 and 374: Sezione 10Area Vasta Emilia Nord10.
- Page 375 and 376: Sezione 10Area Vasta Emilia Nordade
- Page 377 and 378: Sezione 10Area Vasta Emilia Nord•
- Page 379 and 380: Sezione 11Il patrimonio culturale d
- Page 381 and 382: Sezione 11Il patrimonio culturale d
- Page 383 and 384: Sezione 11Il patrimonio culturale d
- Page 385 and 386: Sezione 11Il patrimonio culturale d
- Page 387 and 388: ConclusioniQuesta edizione del bila
- Page 389 and 390: Albertini ChiaraBellocchio ElettaBo
- Page 391 and 392: Ferri StefanoMatinata EttoreReverbe
Bilancio <strong>di</strong> Missione 2011348 352Autismo e <strong>di</strong>sturbi pervasivi dello sviluppoLa rete dei servizi de<strong>di</strong>cati all’autismo e ai <strong>di</strong>sturbi pervasivi dello sviluppo èparticolarmente ricca ed articolata. Il primo livello d’intervento è garantito dai Servizi<strong>di</strong> Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza <strong>di</strong>slocati nel territorio provinciale.Un servizio <strong>di</strong> secondo livello <strong>di</strong> competenza (Team Spoke) fornisce supervisione,valutazione e monitoraggio. Date le specifiche competenze acquisite nel corso deglianni, <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> è sede anche <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong> livello interaziendale (Centro Hub<strong>di</strong> Area Vasta <strong>Emilia</strong> Nord) con analoghe competenze <strong>di</strong> supervisione, valutazione,monitoraggio. Il Centro Hub ha promosso iniziative formative che hanno coinvolto glioperatori delle Aziende <strong>USL</strong> <strong>di</strong> Piacenza, Parma, <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e Modena, al fine <strong>di</strong>in<strong>di</strong>viduare e consolidare linee <strong>di</strong> intervento comuni. Il Programma Autismo, attivatonel 2009, ha la funzione <strong>di</strong> favorire l’integrazione e il lavoro comune dei <strong>di</strong>versiservizi, sanitari e sociali, coinvolti nell’assistenza delle persone affette da autismo.Nel corso del 2011 è proseguita l’applicazione del Programma regionalespecificamente de<strong>di</strong>cato all’autismo e ai <strong>di</strong>sturbi pervasivi dello sviluppo denominatoPRI-A, attraverso <strong>di</strong>verse attività cliniche, formative e <strong>di</strong> ricerca.Complessivamente sono stati seguiti, da parte dei servizi dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong>, 241casi <strong>di</strong> minorenni con interventi ambulatoriali in<strong>di</strong>viduali e <strong>di</strong> gruppo, sia <strong>di</strong> tipopsicoeducativo che logope<strong>di</strong>co. Nella fascia d’età fino ai 7 anni sono stati effettuatiinterventi educativi domiciliari, mentre per gli utenti compresi fra i 7 e i 18 annisono stati utilizzati interventi educativi <strong>di</strong> gruppo a valenza socio-riabilitativa, estesia tutti i <strong>di</strong>stretti, in modo da garantire equità <strong>di</strong> offerta.È proseguita fino ad aprile 2011 la sperimentazione del progetto ABA (AppliedBehaviour Analysis) e successivamente tale approccio è stato garantito con modalitànon più sperimentali, a favore complessivamente <strong>di</strong> 21 minori le cui famigliehanno richiesto tale intervento e che sono stati valutati e monitorati dal serviziospecialistico aziendale <strong>di</strong> secondo livello per l’autismo (Team Spoke).Nel 2011 si è operato per sviluppare l’integrazione tra i meto<strong>di</strong> cognitivocomportamentali<strong>di</strong> vario tipo e metodo psicoeducativo per un approccio culturalecomune agli operatori. Anche alla luce <strong>di</strong> questo sforzo <strong>di</strong> integrazione e pergarantire equità nell’offerta dei servizi a tutti gli utenti, in<strong>di</strong>pendentemente dalmetodo, sono stati effettuati incontri <strong>di</strong> progettazione comune con le associazionidei famigliari (AUT AUT, ABA-RE, Ring 14 e GIS).È stata rivolta a tutte le famiglie della provincia con figli in carico per <strong>di</strong>sturbidello spettro autistico la proposta <strong>di</strong> partecipare a corsi <strong>di</strong> formazione-informazione(Parent Training), gestiti da psicologi. Tali corsi, organizzati per fasce d’età conincontri a cadenza quin<strong>di</strong>cinale, hanno proposto anche il confronto attivo tra igenitori e il loro gra<strong>di</strong>mento è risultato elevato.Sono stati avviati anche incontri con i fratelli.Data l’importanza della valutazione precoce e la necessità <strong>di</strong> acquisire confermedalle evidenze scientifiche, i servizi per l’autismo dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>partecipano ad un progetto ministeriale multicentrico <strong>di</strong> ricerca (IDIA), coor<strong>di</strong>natodall’IRCCS Stella Maris <strong>di</strong> Calambrone-Pisa sulla valutazione degli esiti dei trattamentiabilitativi precoci, che sta mostrando risultati interessanti.È stata avviata anche una ricerca sulla percezione dello spazio nel bambinoautistico, in collaborazione con la Facoltà <strong>di</strong> Psicologia dell’Università <strong>di</strong> Bologna.