Untitled - Azienda USL di Reggio Emilia

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Bilancio di Missione 2011236 240Programma per lo sviluppo organizzativo del governo clinicoIl Programma per lo sviluppo organizzativo del governo clinico costituisce unarisorsa tecnica di integrazione organizzativa nel coordinamento delle attività disupporto al governo clinico delle varie articolazioni aziendali: sicurezza e conformitàstrutturale, gestione del rischio clinico, qualità e accreditamento, impatto sociale,formazione e ricerca-innovazione.La responsabilità del governo clinico è di ogni livello organizzativo e professionalee in primo luogo della filiera di responsabilità della produzione con un ruolodi direzione e di governo da parte del Direttore Sanitario. La struttura di staffè impegnata nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della qualitàdei servizi offerti, favorendo il consolidamento di una rete di professionisti,dedicati a tempo parziale all’accreditamento (facilitatori e auditor), alla formazione(progettisti), all’impatto sociale (referenti per la qualità percepita dagli utenti), allagestione del rischio clinico (referenti rischio clinico), alla sicurezza, che operano neidipartimenti e nelle strutture operative di appartenenza intervenendo direttamenteper il miglioramento della qualità dei processi clinico assistenziali ed organizzativi.Queste figure danno supporto ai direttori di dipartimento e di SOC, ai responsabiliinfermieristici e tecnici di dipartimento ed ai coordinatori infermieristici e tecniciche hanno la responsabilità di mantenere e migliorare la qualità delle prestazioni,dei servizi, dei processi all’interno delle loro strutture, in quanto responsabilia vario titolo del “governo clinico”. In questo modo la responsabilità deglioperatori sanitari si esplica non solo nell’attività clinico assistenziale, ma anchenell’organizzazione e nella revisione sistematica della qualità dei servizi, nelmiglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni e nella garanzia di continuitàdell’assistenza, potendo contare sulle opportunità della formazione, del confrontocontinuo con i cittadini e con le “buone pratiche” espresse in altre organizzazionisia regionali che nazionali e internazionali, della ricerca e della sperimentazionedi nuove e migliori pratiche.Gestione del rischio clinicoArea di attività che affronta prioritariamente i rischi per gli utenti e per icittadini collegabili all’attività assistenziale e, in collaborazione con altre aree ostrutture, gli altri rischi ad esso legati in rapporto consequenziale come dannieconomici, giuridici, di immagine. Questa area svolge l’attività sia tramite interventidirettamente orientati alla riduzione del rischio, sia supportando le struttureorganizzative ai diversi livelli nell’adozione di strumenti di gestione del rischionell’ambito delle attività clinico-assistenziali. Le attività di riduzione del rischio sifondano sulla diffusione della cultura della sicurezza e sulla cura della relazionecon il cittadino.

Sezione 3Obiettivi istituzionali e strategie aziendaliTabella n. 136. Principali ambiti di attività e risultati inerenti la sicurezzadelle cure - anno 2011Ambiti Temi Criteri e indicatori disponibili Fonte RiferimentinormativiSorveglianza eMonitoraggioInfezionicorrelateall’assistenza(ICA)Sinistri/ContenziosoIgiene delle mani:1. comportamenti individuali:consumo globale di prodottiidralcolici per l’igiene delle manidi 5,6 litri per 1.000 giornate didegenza. Questo dato, anche sein crescita, non raggiunge ancoralo standard internazionale; èoggetto di attento monitoraggioe interventi di sensibilizzazioneagli operatori e di miglioramentocontinuo.2. interventi organizzativi aziendali:punteggio di 317,5 della grigliadi autovalutazione dell’OMS perl’adesione a una corretta igienedelle mani. Questo dato ci collocanella fascia immediatamenteinferiore a quella ottimale, livellointermedio-consolidato.Infezioni del sito chirurgico: dal2011 è stato esteso a tutte le unitàoperative chirurgiche il monitoraggiodelle infezioni del sito chirurgico(progetto SICHER). Da fine 2011 larilevazione non è più a campione,ma è il 100% degli interventi oggettodi sorveglianza, grazie all’introduzionedella scheda informatizzata. I datisono condivisi con i professionisti neisingoli dipartimenti.Infezioni delle vie urinarie: dal 2010,in tutti i dipartimenti internistici, vieneeffettuata la rilevazione semestraledella prevalenza, associata ainformazioni sull’appropriatezzadel cateterismo vescicale e deltrattamento antibiotico. I dati sonocondivisi con i professionisti neisingoli dipartimenti.Adesione al database contenziosoregionale e SIMES:la Regione Emilia-Romagna ha istituitoun database per la registrazionedelle informazioni relative ai sinistri.Rispetto ai due indicatori monitorati,si riportano i dati per il triennio2009-2011:1. % missing (informazioni mancanti)per quattro variabili rilevanti nelladescrizione del sinistro. L’indicatorerisulta 9,7% rispetto alla mediaregionale del 7,6%.2. % di sinistri eligibili per lachiusura, ma non ancora chiusi.L’indicatore risulta 10,6% rispettoalla media regionale del 4,6%.AziendaUSL ReggioEmiliaAgenziaSanitariae SocialeRegionale(ASSR)DGR 732/2011Linee di programmazioneefinanziamentodelle aziendedel serviziosanitarioregionale perl’anno 2011DGR 1706/09Individuazione diaree di miglioramentodellaqualità dellecure e integrazionedelle politicheassicurativee di gestionedel rischioRaccomandazioniMinisteroProgrammaregionale241 237

Bilancio <strong>di</strong> Missione 2011236 240Programma per lo sviluppo organizzativo del governo clinicoIl Programma per lo sviluppo organizzativo del governo clinico costituisce unarisorsa tecnica <strong>di</strong> integrazione organizzativa nel coor<strong>di</strong>namento delle attività <strong>di</strong>supporto al governo clinico delle varie articolazioni aziendali: sicurezza e conformitàstrutturale, gestione del rischio clinico, qualità e accre<strong>di</strong>tamento, impatto sociale,formazione e ricerca-innovazione.La responsabilità del governo clinico è <strong>di</strong> ogni livello organizzativo e professionalee in primo luogo della filiera <strong>di</strong> responsabilità della produzione con un ruolo<strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione e <strong>di</strong> governo da parte del Direttore Sanitario. La struttura <strong>di</strong> staffè impegnata nel raggiungimento degli obiettivi <strong>di</strong> miglioramento della qualitàdei servizi offerti, favorendo il consolidamento <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> professionisti,de<strong>di</strong>cati a tempo parziale all’accre<strong>di</strong>tamento (facilitatori e au<strong>di</strong>tor), alla formazione(progettisti), all’impatto sociale (referenti per la qualità percepita dagli utenti), allagestione del rischio clinico (referenti rischio clinico), alla sicurezza, che operano nei<strong>di</strong>partimenti e nelle strutture operative <strong>di</strong> appartenenza intervenendo <strong>di</strong>rettamenteper il miglioramento della qualità dei processi clinico assistenziali ed organizzativi.Queste figure danno supporto ai <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento e <strong>di</strong> SOC, ai responsabiliinfermieristici e tecnici <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento ed ai coor<strong>di</strong>natori infermieristici e tecniciche hanno la responsabilità <strong>di</strong> mantenere e migliorare la qualità delle prestazioni,dei servizi, dei processi all’interno delle loro strutture, in quanto responsabilia vario titolo del “governo clinico”. In questo modo la responsabilità deglioperatori sanitari si esplica non solo nell’attività clinico assistenziale, ma anchenell’organizzazione e nella revisione sistematica della qualità dei servizi, nelmiglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni e nella garanzia <strong>di</strong> continuitàdell’assistenza, potendo contare sulle opportunità della formazione, del confrontocontinuo con i citta<strong>di</strong>ni e con le “buone pratiche” espresse in altre organizzazionisia regionali che nazionali e internazionali, della ricerca e della sperimentazione<strong>di</strong> nuove e migliori pratiche.Gestione del rischio clinicoArea <strong>di</strong> attività che affronta prioritariamente i rischi per gli utenti e per icitta<strong>di</strong>ni collegabili all’attività assistenziale e, in collaborazione con altre aree ostrutture, gli altri rischi ad esso legati in rapporto consequenziale come dannieconomici, giuri<strong>di</strong>ci, <strong>di</strong> immagine. Questa area svolge l’attività sia tramite interventi<strong>di</strong>rettamente orientati alla riduzione del rischio, sia supportando le struttureorganizzative ai <strong>di</strong>versi livelli nell’adozione <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> gestione del rischionell’ambito delle attività clinico-assistenziali. Le attività <strong>di</strong> riduzione del rischio sifondano sulla <strong>di</strong>ffusione della cultura della sicurezza e sulla cura della relazionecon il citta<strong>di</strong>no.

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