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Untitled - Azienda USL di Reggio Emilia

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Sezione 3Obiettivi istituzionali e strategie aziendalile strategie regionali, l’aumento della consapevolezza e della conoscenza deiprofessionisti sanitari sul tema del superamento delle barriere nell’accesso aiservizi da parte delle persone immigrate e il miglioramento della comunicazioneinterculturale e dell’empowerment del citta<strong>di</strong>no nella relazione <strong>di</strong> cura.Progetto equitàAll’interno del progetto regionale equità, <strong>di</strong> cui l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> ècapofila, sono stati realizzati nel 2011 strumenti <strong>di</strong> lavoro e sono state in<strong>di</strong>viduateesperienze con cui confrontarsi e trasferibili.Inoltre nel 2011 è stato pianificato un percorso <strong>di</strong> Area Vasta <strong>Emilia</strong> Nord conl’obiettivo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e trasferire buone pratiche volte a garantire equità <strong>di</strong>accesso e <strong>di</strong> trattamento nei servizi <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong> promozione della salute e<strong>di</strong> comunità, con particolare attenzione agli immigrati e ai detenuti.3.2.3. Area materno-infantileLa DGR 533/2008 “Linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo alle aziende sanitarie in merito alprogramma percorso nascita” impegna le aziende sanitarie regionali su 11 obiettivi,in parte <strong>di</strong> miglioramento, in parte totalmente innovativi, come gli obiettivi 1 e 2sulla <strong>di</strong>agnostica prenatale e l’obiettivo 11 sul controllo del dolore in travaglio<strong>di</strong> parto, cui fa riferimento anche la DGR 1921/2007 “Linee Guida alle aziendesanitarie della Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna per il controllo del dolore in travaglio <strong>di</strong>parto”.Sono almeno tre i livelli applicativi del percorso nascita: provinciale, <strong>di</strong> areavasta e regionale.Per il livello provinciale la <strong>di</strong>rettiva prevede che il piano attuativo siaconcordato dalle due aziende sanitarie che insistono sul territorio. La Provincia <strong>di</strong><strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, già nel 2007, aveva attivato il Programma Interaziendale MaternoInfantile (PIAMI), in staff alle <strong>di</strong>rezioni sanitarie, con compiti <strong>di</strong> programmazionee valutazione delle attività e dei percorsi clinico-assistenziali, con particolareriferimento ai <strong>di</strong>versi aspetti della clinical governance. Il programma è articolatoin numerosi coor<strong>di</strong>namenti <strong>di</strong> specialità, nonché in due commissioni de<strong>di</strong>cate allasalute infanzia e alla salute donna. Nell’ambito del PIAMI è stato elaborato il pianoattuativo per il percorso nascita.Per il livello inter-provinciale è stato costituito dalle Direzioni Generali dell’AVENun gruppo multi<strong>di</strong>sciplinare che ha il compito <strong>di</strong> valutare e con<strong>di</strong>videre le miglioripratiche ed esperienze, nonché <strong>di</strong> monitorare lo stato <strong>di</strong> avanzamento e l’omogeneitàdei piani attuativi provinciali. Nel 2011 il gruppo <strong>di</strong> lavoro si è occupato, inparticolare, dell’attuazione della linea guida nazionale sulla gravidanza fisiologicaed ha proposto un progetto <strong>di</strong> modernizzazione per migliorare la gestione dellagravidanza fisiologica da parte dell’ostetrica.Per il livello regionale l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> partecipa con propriprofessionisti ai lavori della Commissione Tecnico-Scientifica regionale che,rinnovata nel mandato e nella composizione, ha il compito <strong>di</strong> valutare l’attuazione201 205

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