10.07.2015 Views

Un amore piú forte della guerra - Johannes Brandrup

Un amore piú forte della guerra - Johannes Brandrup

Un amore piú forte della guerra - Johannes Brandrup

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

[LA STORIA]Qui sotto: Angela Wiedemannnella sua casa di Pietra Ligure.A destra: la signora con ilmaggiore Wiedemann. In alto:Sabrina Ferilli nella fiction trattadal “Al di là delle frontiere”“La nostra storia eracosì coinvolgente cheavvertivo la necessitàdi riflettere perraccontarla conobiettività. Anche itempi storici non eranoancora maturi”grande dolore, ma non milasciai abbattere, ancheperché ero e sono sicurache lui continua a vivere felice,in un’altra dimensione.Due anni dopo, mi risposai con Horst, giàamico carissimo mio e di Hans, uomo assai generoso,un ottimo secondo padre per Vittorio.Col mio secondo marito ripresi in seguitoa occuparmi di quella cheera stata l’attività di famiglia,la gioielleria».Torniamo un attimo aitragici eventi del periodobellico: i libri e lo sceneggiato danno di leil’idea di una donna molto coraggiosa. Io laconosco tra l’altro come persona assai sincera.Signora Wiedemann, davvero non ebbemai paura?«La forza che possono dare un grande<strong>amore</strong> e la fede sono inimmaginabili. E ancora:quando la vita ti mette davanti a situazionidrammatiche, ti scopri <strong>forte</strong> se accetti la sfida,e questo penso valga un po’ per tutta la miagenerazione. Posso dire, in tutta sincerità, diaver provato paura assai di rado».Perché scrive in terza persona?«Per umiltà. Ho voluto raccontare la miaesperienza per <strong>amore</strong> di coloro che mi sonocari, ma anche dei giovani, che devono assolutamentesapere che, se non ci arrendiamo,l’<strong>amore</strong> prima o poi trionfa».La sua è una storia straordinaria. Tuttaviail suo primo libro fu pubblicato solo dueanni fa, contemporaneamentealla messa in ondadello sceneggiato. Perchéquesta attesa, durata quasisessant’anni?«La mia, la nostra storia era stata così coinvolgenteche io, pur avendo già da tempo decisodi metterla per iscritto, avvertivo l’esigenzadi riflettere, di aspettare, proprio per riferirecon la maggior obiettivitàpossibile quanto avevamovissuto. I tempi, inoltre,non erano maturi neppuresul piano storico. Il conflittomondiale e la <strong>guerra</strong> civilefurono eventi che sconvolseroitaliani e tedeschiin misura tale da render necessarioun lungo periododi tempo prima di poterliporre a tema di una narrazione. Non va poi dimenticatoche ora si può scrivere apertamenteche anche tra i tedeschi vi erano uomini digrande coraggio, di valore, nel complesso ineccepibilisul piano umano, mentre per decenniaveva dominato l’inevitabile stereotipo del tedescosempre e comunque crudele e nazista».Fu quello anche il caso di Hans?«Certo. Come tanti suoi coetanei, essendomolto giovane quando Hitler andò al potere,inizialmente si lasciò incantare dalle sue promesse,ma poi aprì gli occhi. Pensi che, convintoda me e dai miei amici partigiani, fu proprioHans a sminare la laguna veneta, salvandocosì la vita a migliaia di italiani».Che cosa ha significato per lei diventaredi colpo un personaggio pubblico?«Non le nascondo che è stata una grandegioia. Non tanto per la popolarità in sé ma soprattuttoper la possibilità di condividere unagrande esperienza d’<strong>amore</strong> e di vita con milionidi giovani e anziani, di donne e uomini. Èuna testimonianza il cui valore va ben al di là<strong>della</strong> vicenda personale mia e di Hans. Non acaso, ho ricevuto tantissime lettere da parte dilettori e telespettatori. Questo mi ha rafforzatonella decisione di scrivere un altro libro ancora,ossia la mia autobiografia, nonché la sceneggiaturatratta dal mio secondo libro. Poi saràla volta di una sceneggiatura per il cinema,tratta da entrambi i libri, per la quale già storaccogliendo idee».114FEBBRAIO 2006CLUB3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!