10.07.2015 Views

Modeltribe n°13 - Modellismo.net

Modeltribe n°13 - Modellismo.net

Modeltribe n°13 - Modellismo.net

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

modeltribe é una testata di intrattenimento senza scopo di lucro. numero 13 del 20 febbraio 2005Alfa 155 DTM• YAMAHA STRATOCASTER• DUCATI 888• SVERNICIARE• DELTA S4 MODELER’S• BMW 3,5 CL GR.5


ecensioneMTATTENTI AL LUPO!La BMW 3.5 CSL della Nitto, splendida raritàLa classe Gr.5 o, come venne successivamentechiamata, Silhouette,propose negli anni ’70 auto dacorsa bellissime e dotate di enormeaggressività, che pure mantenevanonelle linee e nell’architetturameccanica di base stretti legamicon le auto di serie da cui derivavano.Erano soprattutto le caratteristicheestetiche di queste auto a stupire;enormi pneumatici slick conprofili ribassati, profondissimi cerchicomponibili BBS, voraci radiatoriche richiedevano gigantesche boccheper disperdere il calore, spoilersmisurati che raschiavano l’asfaltodavanti e violentavano l’aria dietro,grafiche assolutamente leggendarieperlopiù votate alla sponsorizzazionedi bevande alcoliche. Erano questigli ingredienti dell’epoca, a cuinemmeno la BMW riuscì a resistere,proponendo negli anni numerosevetture che ottennero grandi risultatisu tutti i circuiti del Mondo, e conteserogara per gara il primato allepiù maneggevoli e potenti Porsche.La BMW 3.5 CSL Silhouette, giustamentesoprannominata aMonaco “White Wolf”, lupo bianco,costituisce forse la migliore creaturache BMW ha proposto per talecampionato, sia per i risultati sportivi,che la videro spesso vincente nelquinquennio ’73-’76, sia per leforme che mostrarono quanto dipiù impressionante potesse girarein circuito.Tutto ciò giustifica la grande attenzioneche i vari produttori di kit inscatola di montaggio hanno sempremostrato per quest’auto, sfornandonumerosi modelli in quasitutte le scale immaginabili, dalle piùgrandi 1/12 alle più piccole 1/28.Oggi esaminiamo la CSL prodotta afine anni settanta dalla giapponeseNitto in scala 1/16.Aprendo la scatola scopriamo unadisposizione molto ordinata cheoffre all’appassionato quanto di piùsuccoso si possa sperare di ottenereda questo magico rituale; meglioscoprire tutte le chicche una peruna:- sono presenti ben due librettidi istruzioni rilegati (uno in giapponese,uno in inglese) e di grandidimensioni, con chiari disegni, e,dove serve, foto in bianco e neroche mostrano le parti via via assemblate;in tutto si contano 28 fasi dimontaggio divise in 16 pagine;- su un lato fà bella mostra disé la carrozzeria, che dispone di 4aperture, e il telaio;- a parte troviamo il blisterdove sono inserite: 5 stupendegomme, morbide al tatto e cave (danotare che sono 5 poiché nelmodello è previsto l’alloggiamentodella ruota di scorta nel vano bagagli,sopra il serbatoio; a propositobellissimi gli intagli che sul battistradaindicano il consumo del pneu-


matico);connessioni elettrichecolorazione della carrozzeria, e unoqualora si volesse riprodurre l’im-agli sponsor tecnici, ai nomi dei pilo-pianto di illuminazione che prevedeti e agli strumenti di bordo; si pos-luci anteriori, luci posteriori e, uditesono scegliere due diverse referen-udite, luci per la strumentazione (inze, optando per la vettura affidataquesto caso è necessario seguire lealla coppia Redman-Stuck, o aistruzioni in giapponese perchéquella Peterson-Stuck.quelle in inglese non prevedonoquesta possibilità, e soprattutto èIl kit Nitto in esame fu prodotto nellaindispensabile recuperare 7 “mini-stessa veste grafica e con contenu-bulbs” da 3 volts dal proprio nego-ti assolutamente identici dalla giap-ziante di fiducia); due tubetti di colla;ponese LS. Le quotazioni, che sonovetri trasparenti di colore rosso eallineate per i due marchi, sonoarancione per i fari posteriori e leabbastanza popolari considerandofrecce;la scala, visto che nelle aste online- al centro della scatola sonoamericane e tedesche si possonoinserite ben nove stampate chetrovare esemplari completi e incostituiscono l’ossatura del modelli-buono stato per prezzi che varianono; da notare che tutto compreso sidai 40 ai 70 euro, anche se sicura-contano quasi trecento pezzi ripro-mente la tendenza per i prossimidotti in ben sette colori diversi,anni sarà al rialzo. Il vero problema ècompresi il cromo e l’argento sati-rappresentato dalla rarità del kit,nato. Molto interessante la stampa-che ne fa un oggetto molto difficileta con i convogliatori d’aria, cheda aggiungere alla propria collezio-sono correttamente riprodotti inne, a meno che non si disponga digomma nera; per finire abbiamo ununa bella scorta di pazienza. Menoinutilizzabili sticker adesivi ed altreriguardano piccole imprecisionisacchetto che contiene le 4 mollecomplicata da trovare, e soprattuttoinesattezze riducono la “resa” com-nello stampo delle parti cromatedelle sospensioni (funzionanti), i cavimeno costosa, è la riedizione del kitplessiva del kit.(brutta la finitura del bordo esternoelettrici e le tubazioni di servizio,da parte della cinese ZhengdefuIn conclusione la BMW CSL1/16dei cerchi), e le decals, che nonproposte in 4 diverse dimensioni e 4nella serie “Imitative Racers”; a voltedella Nitto è una bellissima scatolanascono di qualità e che con ildiversi colori (a proposito bellissimosi ha la fortuna di imbattersi in qual-di montaggio che soddisfa in pienotempo possono creare ulteriori pro-il tubo trasparente della benzina cheche asta che la propone a pochile aspettative, soprattutto per la ric-blemi, soprattutto alla luce di altreè veramente cavo all’interno purdollari, ma attenzione: questa ver-chezza dei dettagli (sono previstiprecedenti esperienze con le scato-con un diametro di 0,5 mm.).sione è semplificata, non nel nume-anche i cavalletti per tenere solleva-le di montaggio dello scomparso- Non possono certo mancare lero dei pezzi, ma nella qualità deglita la vettura, magari con i cerchiproduttore giapponese.decals, che sono proposte in duestessi; infatti gomme “plasticose”,smontati…) e la resa finale. Gli unicifogli separati, uno dedicato allalivrea parzialmente riprodotta daappunti che mi sento di muovereby Lapounamodellaper i modellistiAida Yespica, modella straniera(non so di dove e credo che noninteressi a nessuno), presenzatelevisiva, valletta...Tanto ben di Dio in mano al DjFrancesco era uno schiaffo allamiseria. Fortunatamente lei ci haripensatoOvviamente chiunque sentisse offeso il proprio sensodel pudore o la propria dignità é invitato a segnalarciil proprio punto di vista, con un PM al MoRedattoreKenny sul forum di modellismo.<strong>net</strong>


ecensioneMTGIOIELLI DI CASA NOSTRAFiat Puto Valsir by Racing 43Il kit in oggetto é un kit in resinadella serie big di racing 43,ovvero i modelli che la nota dittadi Santhià (VC) produce in 1/24diversificando un pochino il suolistino composto prevalentementein modelli 1/43. Racing 43 dapoco ha anche ottenuto la licenzaper produrre modelli ferrari,anche se per il momento sonosolo 4 e premontati, ma lasciaben sperare per il futuro.All'apertura della classica scatoladi colore giallo, ci si trova davantia quattro piccoli pacchetti, deifoglietti di decal e dei fogli A4fotocopiati senza rilegatura checostituiscono le istruzioni di montaggio.Un lungo respiro prima di analizzaremeglio il contenuto é d'obbligo,per chi come me, é abituatoa trovarsi di fronte i soliti sacchettinitamiya e le superdettagliattissimeistruzioni di montaggio.Partendo dall'analisi delle decalci si accorge subito che r43 cidelizia sia con la qualità, sia per ilfatto che la striscia di decal con lesuperfici estese é stata inseritadoppia, consententoci un piccolomargine di errore.La cosa fastidiosa é data dalfatto che anche i fari posteriorisono costituiti da decal, anche sepenso, nella fase montaggio, dicercare di sostituirli con un fogliodi acetato.Aprendo il primo sacchetto con ipezzi in metallo più grossi troviamoi sedili, i cerchi, roll-bar, freni adisco, cruscotto, scarico ed altripiccoli pezzi. Sono presenti inoltrei copertoni, realizzati ingomma semi morbida, nel complessodi discreta fattura, anchese andranno carteggiati unpochino per eliminare i residui distampo.Ovviamente anche per gli altripezzi servirà una carteggiata perlevigare ed eliminare sbavature,ma molto meno di quanto pensassiprima di prendere un kit diquesto genere, diciamo che éproprio poco il lavoro di rifinitura.Il secondo sacchetto contiene ilfoglio di acetato che riproduce ivetri, un foglio di plastica rossa incui intagliare i paraspruzzi posteriorie le cinture di sicurezza.Nel sacchetto delle fotoincisionivi troviamo molti pezzi per crearei pedali, il cambio, i tergi, il tappodella benzina, la griglia anteriore,ecc...Arriviamo al secchetto più desideratoe coccolato, quello dellacarozzeria e del pianale realizzatiin resina.La linea generale della vettura é


MTrecensione/tecnicaveramente ben riprodotta, le sbavaturesono ridotte al minimo,l'accoppiamento dei due pezziquasi ottimo. Ovviamente il discorsosi farà forse più complessocon l'accoppiamento di tutti ipezzi del modello, dubbi che elimineremosicuramente prima diiniziare con una prova di montaggioa secco. Per concludere leistruzioni di montaggio sonoabbastanza esaustive, forse nonper chi si avvicina al modellismo,ma per modellisti rodati vanno piùche bene. Che dire, il prezzo diquesto kit? 80 euri né troppi népochi, visto che comunque rimaneun modello artigianale, e finalmentesi diversifica nel soggetto,proponendo un'auto che tutte lepiù rinnomate casa costruttrici dikit snobbano. Rimane una validaalternativa alle solite 206, focus olancer. Eheheh non ve lo dirò mai,le subaru potete continuare afarle che non stuferanno mai! ^_^By Ibiza130RICOMINCIAAAAAMO...Pappalardo non c’entra, Bootsy invece ci spiega come sverniciare i modelliEcco il mio piccolo, minuscolosottoporre al trattamento:prodotto per casalinghe cheto: viene da sé quindi che uncontributo ad un forum che miinfatti usare un prodotto sver-possiamo trovare in un qual-po’ d’alcool è sufficiente aha insegnato tanto e che con-niciante dall’effetto moltosiasi supermercato per pochirimuovere un acrilico appenatinua a insegnarmi moltissimoblando può farci al massimoeuro (… e non sarà l’unico!):dato sul pezzo, ripassandolosul modellismo e, perché no,perdere un po’ di tempo, matrattasi dello Sgrassatorein un panno umido. Se inveceanche un po’ sulla vita. Conusarne uno molto aggressivoUniversale Chante Clair che inla vernice è ormai asciutta, viquesta guida, ottenuta mixan-su di un kit in plastica (magarigenere non dà scampo agliconsiglio di lasciare perderedo insieme le varie esperienzemolto raro!) potrebbe ancheacrilici, siano essi Humbrol,questa tecnica sia per i tempidi tutti i modellisti in questocausarci anche una brutta sor-Tamiya, Lifecolor o Gunzenotevolmente più lunghi, siacampo che spesso generapresa…(anche il suo trasparente).per il cattivo odore che inva-confusione, spero di aiutareIl metodo di certo più sicuroBasta lasciare il pezzo in que-derà la vostra postazione dialmeno un po’ chi ha avuto laper la nostra salute e per lastione in un barattolo con dellolavoro.sfortuna di rovinare una scoc-“salute” del kit è quello disgrassatore per pochi minutiUn altro prodotto molto comu-ca o un pezzo qualsiasi di unimmergere il pezzo interessatose la vernice è ancora umida,ne che può esserci utilissimo èkit di montaggio durante lain una miscela di acqua caldaper un po’ più di tempo se lola candeggina: non usatela perfase di verniciatura. Iniziamoe sapone liquido: una tecnicaabbiamo colorato già da qual-rimediare ai vostri errori maconsiderando che per toglieresperimentata da pochi di noi inche giorno, e comunque fino aper togliere la cromatura delledella vernice (sia ancora frescaverità, ma che sembra funzio-che tastando il pezzo sentia-stampate di alcuni kit, comeoppure asciutta ormai anchenare bene con gli acrilicimo la vernice morbida. A que-ad esempio telai o marmitteda anni) esistono vari prodottiTamiya e con i Gunze sesto punto basterà passare undelle moto oppure i cerchi inche vanno usati naturalmentelasciamo il pezzo nella miscelavecchio spazzolino per pulirlolega di alcuni 1/24. Nemmenoin base al tipo di colore daper un giorno o due…bene. Sappiamo bene che lele ostiche cromature deglitogliere ma anche al tipo diPer i nostri scopi potrebbevernici acriliche sono diluibili inamericani Monogram o Ertlmateriale di ciò che vogliamorisultare utilissimo anche unnormalissimo alcool denatura-potranno resistere ad un


tecnicaMTbag<strong>net</strong>to di pochi minuti… asto caso potrebbero sommar-dotto probabilmente più utiliz-Per finire passiamo all’ultimoquel punto starà a voi rifaresi un’ustione chimica e una dazato da noi modellisti per sver-prodotto in ordine di tempouna cromatura degna di talecalore, una più dolorosa del-niciare, ossia l’olio dei freni.che è giunto “tra noi”: si chia-nome! E se in casa non avetel’altra, quindi attenzione! InAndate da un benzinaio o unma Polyscale Easy Lift Offla candeggina, potete sempresostituzione della soda consi-autoricambi e procuratevi unRemover, detto anche ELO, edripiegare sul fidatissimoglio di usare i pulitori per fornibarattolo di dot3 o dot4 (che èè acquistabile sul sito di ScaleChante Clair.di vario tipo che sicuramenteleggermente meno corrosivoRace Cars a dieci dollari perUna sostanza molto efficaceavete in casa: essi possonodell’altro), puntando diretta-mezzo litro circa. Funzionama molto pericolosa è la sodacomportarsi come la soda poi-mente su quelli economici daottimamente in poche ore e sucaustica: come detto è ottimaché in realtà ne contengonopochi euro al litro. Con unqualsiasi tipo di vernice (com-per togliere le vernici dai kit inbasse percentuali, che sonobagno nel liquido per freniprese le bombolette Tamiya).plastica perché, anche se siintuibili dando un breve sguar-sarete sicuri di togliere qual-Ricordate, indipendentementelascia il pezzo a contatto condo all’etichetta: se si trova ilsiasi acrilico e avrete buonedal tipo di sostanza che usere-la soda per un tempo notevo-simbolo che indica che quelprobabilità di sverniciarete per sverniciare, di lavarele, esso non ne sarà minima-prodotto è corrosivo probabil-anche uno smalto comesuccessivamente il pezzomente danneggiato. La sodamente conterrà soda e ci saràHumbrol, Model Master e altri.sotto acqua corrente con delfunziona su molti più tipi diquindi utile… ConsiderateLasciate il pezzo immersosapone liquido per piatti e divernici dei prodotti menzionatianche che più un prodotto èalmeno per una notte, meglioasciugarlo con un panno puli-sopra, ma, come sappiamoeconomico, più la sua compo-se per più tempo (anche setti-to per rimuovere qualsiasi resi-benissimo, è una sostanzasizione è grezza e quindi con-mane senza problemi), poi,duo oleoso che potrebbe rovi-chimica che se usata da unterrà maggiori percentuali diquando la vernice si sarànarvi la nuova verniciatura eprincipiante può creare serisoda. Leggendo le sostanzeammorbidita, sarà la voltacostringervi a ripetere tutto dadanni alla salute, a volte anchecontenute nel prodotto chedello spazzolino e dell’olio… dicapo!irreversibili: se nonostantestiamo analizzando, teniamo agomito! Non tutti i punti ver-Se invece avete la fortuna diqueste raccomandazioni sietemente che la lista è organizza-ranno puliti, ma con una suc-lavorare con kit in resina oancora decisi a provare, ricor-ta in ordine decrescente, quin-cessiva breve carteggiata ilmetallo potrete scordarvi ciòdate l’importanza di leggeredi prima troviamo elencata lapezzo sarà una buona base diche è stato detto e passarebene le istruzioni di ciò chesoda, maggiore sarà la suapartenza per dare una nuovadirettamente alle “maniereusate e di lavorare indossandopercentuale!Ricapitolando:mano di colore. Gli uniciforti”, immergendo il tutto insempre occhiali di protezionecerchiamo un prodotto econo-aspetti a sfavore dell’uso didiluente nitro o acetone puroe guanti. Ultimo consiglio, mamico, con il simboloolio dei freni sono che nonoppure applicando uno sverni-fondamentale per non finire al“Corrosivo” e con molta sodafunziona quasi per nulla sullaciatore tipo Briko senza paurapronto soccorso: non versatetra gli ingredienti. Per finire, taliserie dei colori a bombolettadi ritrovarvi il kit sciolto!MAI acqua in un recipiente chepulitori spesso sono utili aTS della Tamiya, che una voltaSuccessivamente alla sverni-già contenga soda ma ricorda-togliere le cromature comeasciutti sono praticamenteciatura potrete pulire il pezzote di fare il contrario, ossiaspiegato precedentemente. Inuna cosa sola con il pezzo, e ilcon un’altra passata di nitro omettete piccole quantità diquesto stesso modo dovrebbefatto che un bagno prolungatocon un prodotto antisiliconicosoda per volta nel recipientefunzionare anche il Mr.potrebbe intaccare gli incol-per rimuovere tutti i residui egià pieno di acqua. QuestoMuscolo della Johnnsons, chelaggi e le stuccature che ave-ricominciare con pennelli eperché la soda sviluppa unaperò nessuno di noi ha maivate già fatto: da evitare quin-aerografo!grande quantità di calore cheprovato. Se lo fate voi, sappia-di se dovrete togliere il coloreby Bootsyporta in modo repentino ilteci dire!da un particolare su cui aveteliquido in fase vapore: in que-Eccoci ora a parlare del pro-lavorato molto!


MTrecensioneLA LEGGENDA IN MANOLa Delta S4 nella preziosa versione Modeler’sDopo i molteplici successi coronaticon la vittoria del Mondiale1983, oltre a diversi campionatieuropei ed italiani, la Lancia 037nei due anni successivi nulla potéalla supremazia dell’Audi Quattroe della Peugeot 205. In Lanciaallora capirono che continuareancora con questa vettura nonsarebbero arrivate nuove vittoriequindi nel 1984 avviarono il progettoper una nuova vetturadenominata 038. La 038 dovevaessere una potente vettura aquattro ruote motrici di facilemanutenzione che riprendesseesteriormente le linee della berlinadi punta di quegli anni in casaLancia, la Delta. Dopo mesi dipromettenti collaudi finalmentenell’autunno del 1985 il nuovogioiello era pronto per il debuttonel mondiale, fu così che laLancia iscrisse la vettura al RACRally di quell’anno con due equipaggiToivonen-Wilson e Alen-Kivimaki. In tale occasione venneufficialmente comunicato il nomedella nuova vettura, “LanciaDelta S4” dove il quattro stava asignificare le quattro ruote motrici.Esordio con il botto, infatti laDelta S4 fece subito vedere diche pasta era fatta e conToivonen colse il successo arrivandoprima al termine della garaseguita dal brillante secondoposto di Alen. Il 1986 fu un annotravagliato funestato da tragedieed illeciti sportivi che in qualchemodo offuscarono la stagione emisero in secondo piano le gestaagonistiche dei piloti e le prestazionidelle vetture. La tragedia inPortogallo dove la Ford RS-200piombò sul pubblico uccidendoalcuni spettatori fece intuire chela strada intrapresa dalle casecostruttrici con il raggiungimentodi mostruose potenze su queibolidi paragonabili alle vetture diFormula 1 non era più praticabilee si sarebbe dovuto fare qualcosaper l’anno successivo. L’altratragedia avvenuta in Corsicadove Henri Toivonen e SergioCresto persero la vita sulla loroS4 quando erano saldamente intesta alla gara sancì la definitivafine delle Gruppo B, infatti la FIAdecise di bandire tali vetture dalcampionato del Mondo Rally apartire dal 1987. Tornando allaDelta S4 nel 1986 vinse 3 gare(Montecarlo, Argentina eOlympus), arrivò seconda 4 volte(Svezia, Acropolis, New Zeland eRAC). Aggiungendo il terzoposto colto al Safari ma dalla 037schierata dalla Lancia in quell’occasioneritenendola più robustadella S4 su quel terreno, fece siche nonostante i 2 ritiri, uno inPortogallo, e l’altro in Corsica, laLancia si presentò al Rally diSanremo nella posizione di poter


ecensioneMTcombattere ancora per il titoloMondiale. In quel Rally laPeugeot commise palesi violazionial regolamento installandoirregolari bandelle sotto la scoccadelle sue 205 come fosserodelle minigonne che fecero vistosamenteguadagnare secondiprova su prova alle loro vetture.Al termine della gara ci fu il prevedibilericorso ma la FIA invecedi squalificare la Peugeot e darela vittoria alla Lancia classificatasiseconda, inspiegabilmenteannullò l’intera gara non assegnandoalcun punteggio, questadecisione penalizzò fortemente laLancia che a quel punto si videcostretta a rivedere i suoi calcolie porre tutte le speranze mondialialle ultime due gare, la prima inGran Bretagna dove si piazzòseconda alle spalle della Peugeote la seconda negli Stati Unitidove vinse ma non bastò perfarle portare a casa il titolo mondialemarche che andò allaPeugeot per una manciata dipunti. Al termine del campionato1986 i risultati furono Peugeot137 punti mentre la Lancia 122punti. Anche nel campionatopiloti per pochi punti Kankkunen(118 punti) vinse il titolo a scapitodi Alen (104 punti) giuntosecondo.Veniamo ora al modello, il kit inoggetto è prodotto dalla dittagiapponese Modeler’s, laModeler’s è costituita da ungruppo di modellisti che supportatida un negozio di modellismonei pressi di Tokyo il quale lifinanzia e fornisce i locali (il retrobottega),producono ottimi kitsprevalentemente in resina,accessori, colori e quant’altroper una clientela ormai mondialemolto esigente. Essendo kits atiratura limitata il loro costo èabbastanza caro ma quando siha tra le mani un esemplare sicapisce subito che il prezzo lovale tutto se non altro per i soggettiproposti e l’alta qualità dellaresina utilizzata. Il kit della DeltaS4 Modeler’s è stato per diversianni l’unico modello esistentefino all’uscita di quello della dittafrancese “Au 43° Parallele” ilquale non è altro che un suoclone.Il kit è composto dalla scocca,fondo, abitacolo e vano motorein resina, cerchi, sospensioni,accessori e componenti vari inmetallo bianco, fotoincisioni,ruote in gomma e trasparenti termoformatinonché da un ottimofoglio decals.La scocca è ottimamente riprodottae le linee sono ben catturate,non si riscontrano bolle odeformazioni che sono tipiche sukits di altre ditte più artigianali.Se vogliamo andare a cercare ilfatidico pelo nell’uovo questo kitun piccolo difetto cel’ha, di fatti illunotto posteriore non è perfettamentesimmetrico ma è leggermentedisassato verso sinistra diun paio di millimetri, difetto chetentare di correggere, essendominimo, potrebbe rivelarsi piùdeleterio del difetto stesso.Il monoblocco del motore è unSotto:la scocca della Delta S4, forme che fanno innamorare anche iprofani. Il Kit in resina rappresenta l’unico modo per avere unaS4 in scala 1/24 in bacheca.


MTrecensio<strong>net</strong>utt’uno con il vano posteriorema è una buona base di partenzaper effettuare migliorie. Acompletare il gruppo propulsivovi sono molti pezzi in metallobianco come tuberie, turbine,radiatori ecc. oltre che a numerosefotoincisioni.L’abitacolo è abbastanza spoglioma anche nella vettura reale loera, con una buona documentazionelo si può tranquillamentemigliorare con l’aggiunta di pochiparticolari, anche qui troviamoparti in metallo bianco oltre ai duesedili in resina e il cruscotto ottimamenterappresentato con glistrumenti rappresentati indecals.Il foglio delle istruzioni èscritto totalmente in giapponesema le ampie illustrazioni fanno siche sia abbastanza facile seguirnela sequenza di montaggio,unico problema è la corrispondenzadei colori in quanto moltisono indicati con il codice dellebombolette spray di produzioneModeler’s quindi o si ha un catalogodegli stessi oppure diventaquasi impossibile capirli essendoscritti in giapponese ed i codicinon sono inclusi in nessunatabella comparativa conosciuta.La scocca è costruita in un pezzounico, se si volesse intraprenderel’operazione di taglio della zonaposteriore bisogna fare i conticon lo spessore della scocca inquel punto di circa 5 mm quindibisogna munirsi di tanta pazienzae di un taglierino ben affilato. Taleoperazione è consigliata se sidesidera rendere visibile il vanomotore che altrimenti con lascocca chiusa non si vedrebbe inquanto la finestratura posterioreè di colore fumé e sui radiatori sitrovano i convogliatori provenientidalla presa d’aria situata sultetto.Il foglio decals è un piccolo gioiello,il registro dei colori è ben allineatoe senza alcuna sbavatura. Ilfoglio permette di riprodurre dueversioni del 1996 peri il solo equipaggioToivonen – Cresto, ilMontecarlo ed il Corsica, talescelta è stata fatta per commemorarel’equipaggio scomparsoanche se personalmente riprodurrela vettura andata tragicamentedistrutta può sembrare unpo’ macabro. Unico difettoriscontrato su tale foglio è l’incorrettaforma ed i caratteri utilizzatiper la targa posteriore della vetturautilizzata in Corsica, infatti seper il Montecarlo la vettura avevacorso con una targa di prova edera stata riprodotta con lettere enumeri adesivi applicati sullascocca, nel Corsica la targaposteriore era quella stradaledefinitiva. Tale problema vienefacilmente risolto utilizzando ilfoglio prodotto dalla Tauro Modeldedicato alle targhe italiane di quelperiodo (fondo bianco con inizialidella provincia e numeri neri).Attualmente tale kit è fuori produzionee di difficile reperibilità, nonostanteciò mi sento di consigliarequesto kit a tutti gli appassionatidi questa formidabile vettura.by ModelfriendsSotto:particolari del kit di montaggio, le decal della livrea martini, lascocca e il pianale.L’uscita di produzione e la conseguente rarità fanno del kitModeler’s un oggetto moto ricercato dai modellisti.


diario di montaggioMTMUSICA, MAESTRORobiturbo non ha limiti, e lo dimostra con le sue chitarre autocostruiteRiproduzione in scala 1/8 di chitarraelettrica Yamaha mod. stratocastercolorazione americaBy RobiturboPer iniziare questo lavoro mi sonoprocurato il materiale fotograficonecessario per la riproduzione, perquesto devo ringraziare Sergiointche mi ha spedito pazientemente lefoto.Dalla foto reale ho ricavato, elaborandolacon photoshop, la base dacui partire.Per prima cosa ho stampato nelledimensioni da utilizzare i contornidella chitarra su carta adesiva trasparente,una volta ritagliata, hoincollato la sagoma ottenuta sullabasetta di plastica (spessore 1cmc.a.).A questo punto ho provveduto aritagliare il corpo dalla basetta utilizzandoun seghetto da traforo, conquesto attrezzo mi è stato possibileseguire con maggiore precisione lecurve della sagoma.Una volta ritagliata la base è statonecessario rifinire tutte le imperfezionie sbavature con carta vetro(400 di grana) aiutandomi anchecon una levigatrice da modellismo estuccando all’occorrenza.Per la costruzione del manico houtilizzato del comunissimo legnochiaro e per modellare la sagomami sono servito del seghetto da traforo,per avere un risultato soddisfacenteè necessario lavorare moltodi levigatrice e carta vetro alloscopo di raggiungere le dimensionidesiderate.Nella foto si vede il manico di un’altrachitarra, ma rende l’idea dellavoro svolto.Per la realizzazione della tastiera houtilizzato un listello di legno (larghezza8mm spessore 1mm c.a.).Ilpasso successivo stà nell’incollare illistello che fa da tastiera sul manicocon della colla vinilica, completatal’asciugatura dello stesso, si procedea pareggiare il listello col manico.Fatto questo, il manico è quasicompleto, mancano solo le divisoriedei tasti; per realizzarle ho usato unrod di ferro del diametro di 0.5mmsegnando con una matita sullatastiera la distanza tra i tasti, hosuccessivamente tracciato un leggerosolco (≥0.5mm profondità)con una lama per legno, il cui spessorenon deve superare il diametrodel rod.La maggiore difficoltà incontrata inquesta fase di lavoro è stata la realizzazionedeisolchi non sempreperfettamenteparalleli,la soluzioneideale a questoproblema sipotrebbe trovarenella costru-


MTdiario di montaggiozione di un dima a cui in futuro provvederò,per ora è bene aguzzare lavista e affidarsi alla precisione delproprio occhio!Finiti i solchi, ho incollato il rod all’internodi ciascun solco con colla cianoacrilica,una volta asciutta, hotagliato l’eccedenza del rod,con ildisco da taglio del dremel,cosi’ unoper uno x tutti i tasti della chitarraAl manico sono stati in seguitoaggiunti i puntini dei tasti, fatti a pennello,e i contorni della tastiera realizzaticon un pennarello per ritocchi,di colore bianco; poiché il risultatonon mi ha soddisfatto sto studiandouna soluzione alternativa chemigliori l’effetto.Finito il manico ritorniamo alladescrizione del “corpo” della chitarra.Dopo aver levigato tutto, hosteso il primer e dato una mano difondo bianco, una volta asciuttoquesto primo “strato”, ho mascheratole strisce per realizzare le righerosse e ho infine verniciato con l’aerografo.Una volta asciutte le strisce, homascherato nuovamente il tutto performare la zona blu con le stelline…hofaticato un po’ a ritagliare lestelline che oltre ad essere piccole,3-4mm, sono deformate dallosventolio della bandiera, ma conl’aiuto di un bisturi ben affilato,hoottenuto ciò che volevo..A questo punto ho dato il lucido trasparentee lucidato con tele abrasivefino a 6000, polish e wax tamiyae passato agli “accessori”. Percostruire i vari tendicorda e pick-upho utilizzato un foglio di plasticard elistelli sempre di plasticard,dopo averli accuratamente verniciatili ho incollati con la cianoacrilicasul corpo chitarra ed ho infineaggiunto le manopole dei volumiutilizzando tondini di plasticard.Per la realizzazione delle scritte sullatesta della chitarra, ho stampato sucarta adesiva trasparente la parteinteressata , incollata sul legno epassato con lucido trasparente, peri nottolini dove si attaccano le cordemi sono invece servito di un rod inottone di 1mm tagliato a misura.Una volta incollati i nottolini ho levigatola parte superiore per renderliuniformiArrivati a questo punto mi è statopossibile incollare il manico al corpoutilizzando un perno di ferro per irrigidireil tutto.Qui viene, secondo me ,la parte piùdivertente del lavoro…probabilmenteperche’ e’ il tocco finale…..mettere le corde!Per ricrearle housato dei filettini ricavati da alcunicavi elettrici, di tre diversi diametri inquesto modo è stato possibile differenziarele corde come nelle chitarrereali. Per inserire le corde ho fattoun nodo da un lato, infilato la cordanel suo buchino, stesa bene, attorcigliataal nottolino d’ottone edincollata con una goccia di cianoacrilicaFatte tutte le corde mancano soloalcuni particolari come i reggicinghialo lo spinotto del jack e…. a questopunto per dirla con i latini alea iactaest…ossia il dado è tratto!!!Cosa ne pensate?? Può somigliarealla vera Stratocaster?by Robiturbo


diario di montaggioMTBISCIONE DETTAGLIATORichy78 mostra a ModelTribe la sua creatura, l’Alfa Romeo 155 V6Kit di partenza: Tamiya AlfaRomeo 155 V6 TiAccessori: Cablaggi Sakatsu,Dadi esagonali Sakatsu,Filo intrecciato Detail Master,Carbonio Scale Motorsport,Kevlar Scale Motorsport.Todini di Rame da 1 e 1,5 mmSono partito dal telaio, stuccandole zone dove rimangono gliestrattori degli stampi,ho incollato la traversa che sorreggeil motore e la barra duomistuccando anch’essi per evitaredi avere le imperfezioni dovuteall’accoppiamento. Quindi hoverniciato il tutto con bombolettaTamia TS 17.Ho utilizzato le decal in Kevlar perricoprire i passaruota anteriori e liho rifiniti con una bordatura incarbonio.Ho costruito gli ammortizzatorianteriori e posteriori con un tondinodi ottone per lo stelo e del fildi ferro per la molla.Dalla foto si possono vedere iradiatori modificati con i raccordiper convogliare l’acqua in entratae in uscita.Ho forato il lato del radiatore conun' ago da lana, quelli grossi perintenderci, adeguatamenteriscaldato.Ho tagliato un pezzo di filo dirame (circa 6mmm), l' ho piegatoa 90° con l'aiuto di una pinzetta everniciato con del clear blu.Ho inserito il dado della Sakatsuverniciato col clear red senzaincollarlo, facendo sporgere unpezzo di filo che si dovrà inserirenel foro del radiatore.Bisogna fare così perchè non èdetto che il foro del radiatore siaprofondo quanto il pezzo di filoche fai sporgere.Quindi ho messo una goccia diAttack nel foro e inserito il "pezzodi rame e dado".A questo punto ho spinto il dado


MTdiario tecnicoa battuta contro il radiatore.Infine ho realizzato la vaschettaper la condensa dell’acqua utilizzandoun componente in resinafornitomi da Alessandro sul qualeho inserito i quattro tubi a magliametallica.I raccordi li ho realizzati con delbanale alluminio per alimenti.Al motore ho aggiunto i cavi cheportano corrente agli iniettori.Ho rivestito in kevlar il serbatoiodell’olio e modificato il condottodell’olio, per farlo confluire al suoserbatoio.In un secondo momento ho realizzatocon filo di rami e pezzettidi cavo elettrico gli iniettori.Gli scarichi sono realizzati comeda scatola con la sola aggiunta dicarta da sigaretta per simulareuno dei catalizzatori.Nelel foto precedenti:ecco come si presenta l’assiememotore prese d’aria.Queste ultime sono rivestite confibra di carbonio della ScaleMotorsport e poi verniciate consmalto trasparente DuplicolorIl freno a disco da scatola conl’aggiunta del mozzo centraledorato ricavato da una penna abiro.l motore completo.by Richy78Richy e l’Alfa Romeo 155 V6 torneranno nei prossimi numeri diModelTribe.Sarebbe un peccato non vedere come questo modello verràcompletata dalle abili mani del suo costruttore.Non perdete il prossimo numero!!!ADDIO PROTAR...La 888 di Motociclante non ha più nulla da spartire col modello originalePuff e pant, rieccoci qua per l'ennesimoappuntamento con la mia888 che spero ancora non viabbia nauseati.Cominciamo da dove eravamorimasti e cioé con la moto, prona,priva di forcelle e carica sul radiatoredell'olio.Mi è parso il caso di rimediare aquesta posizione e, l'unico metodoera quello di installare le forcelleil cui vero problema era quellodel posizionamento della piastrainferiore e dei semi manubri.A tal fine ho ritenuto di dovertagliare il perno che fungeva dacanotto di sterzo, solidale con lapiastra superiore di sterzo. Dettoquesto ho preso le misure delcanotto per vedere se i profilati inrame in mio possesso potesserosostituire l'originale.Nel tentativo di provare i varipezzi, mi sono trovato a forzaretroppo la posizione delle forcellefino alla rottura della piastra inferioredi sterzo che costruii perprima, diverso tempo fa...eradestino. Ciò è successo a causadel mancato parallelismo tra ledue canne.Pazienza.Per ricrearne una nuova ho presola piastra superiore e l'ho assicurataad un foglio di plasticard condel nastro per mascherature dellaTamiya. Ho girato intorno allasagoma con un pennarello dalla


ecensioneMTpunta pari a 0,1 mm.Non si coglie molto bene il risulta-treno previa mascheratura dellascesse, è il maskol della Humbrol.Per i fori interni nonché sedi delleto a causa della foto (c'era unapiastra inferiore, già trattata conUn prodotto a base di gommaforcelle, ho solo segnato il centroluce veramente scarsa). Come dal'Alcladd Super Polished allumi-arabica da dare con un pennello ae non la sagoma. Ho successiva-istruzioni Alcladd, è necessarionium.perdere o, come faccio io, conmente forato e alesato i fori facen-stendere prima una mano di neroIl prodotto che sto usando peruno stuzzica denti. Una voltado delle prove passo, passo conlucido...e così ho fatto.mascherare, per chi non lo cono-asciutto (45, 50 secondi), si puòle forcelle in mano.Adesso tocca alle pinze dei freni,Raggiunto il diametro minimo suf-in metallo. Per la loro colorazioneficiente per far scorrere con un po'ho optato per una mano didi resistenza le canne nella pia-Alcladd Alluminium seguita da unstra, mi sono fermato.velo di Giallo Clear della Humbrol.Finalmente, dopo essere riuscito aNella foto manca ancora il velo ditrovare un clear rosso di marcaClear a causa di un incidente contamiya, ho potuto colorare il vetri-l'aerografo che ha visto finire leno dello stop. Cosa bizzarra chepinze nel diluente...sia presente in una moto da com-Piccola nota sui prodotti Alcladd.petizione. In realtà c'era solamen-Sono la cosa più bella del mondote il vetrino mentre mancava lada dare ad aerografo. Già diluiti,cassa interna dedicata all'allog-ottima resa se dati con perizia,giamento della parabola e dellaasciugano in un lampo.lampada.Penso che per i prossimi lavoriNiente altro di affascinante incomprerò le varie tonalità dispo-questo vetrino a parte il fatto chenibili.ho usato per la prima volta sia ilGiunse il momento di fare unamio nuovo Badger 200-20 adprova a secco. Oh mio dio, eccoazione singola che il clear rossoche mi sento male. Sinceramentedi tamiya.in un lampo ho visto concretizzar-Appena possibile vi parlerò dellesi tutti i miei sforzi in un lavoro chemie impressioni su entrambi glireputo qualitativamente nonoggetti.mediocre ma appena discreto.Potrei andare a “l'oggetto miste-Tante imprecisioni e lavorazionirioso” ma vi svelerò subito cosagrossolane qua e la hanno vanifi-ho in mano.cato ogni buona intenzione di ren-Si tratta di paglietta in metallo sot-dere decente un modello, dicia-tilissima usata dai mobilieri permocelo, nato male. Gli accoppia-lucidare il legno. E' una cosa par-menti tra cupolino e carene stan-ticolare che ho usato per pulire glino insieme a calci semi manubriscarichi. Essendo in metallo, ildovranno scendere un bel po' perrisultato è stato molto positivo. Honon risultare irreali, andando apotuto rendere quasi vitrea labattere contro il cupolino.superficie dei fondelli e dei collet-A questo punto comunque vadotori, condizione “sine qua non”avanti e non mi arrendo quindiperché l'alcladd Chrome dia ipasso al fissaggio dei semi manu-migliori risultati.bri ed alla colorazione dell'avan-


MTdiario di montaggiopassare con il colore. Una voltaasciugato il colore basterà afferrarecon delle pinzette un lembo dimaskol che verrà via come unapellicina elastica. Fate attenzionea non creare strati troppo spessidi maskol e a tirare troppo velocementerischiando di asportareanche la vernice che deve restaresul pezzo.Ed ecco le forcelle mascherateanche da basso, all'altezza deipiedi di forcella.Come vedete il maskol nel puntotra la piastra e la canna di destra(quella più in basso), è scolatocoprendo anche parte della forcella.Dovrò rimediare all'errore orischierò di spellare mezza canna.Il colore che vedete è il risultato diun precedente tentativo di colorazionefiniti miseramente male.Per la prossima volta ho tutti ipezzi visti in questa parte, già bellie completati. Spero di mostrarveliassieme al cruscotto in ottone e alcontagiri.....e, magari, se diovuole, alla moto montata almenoper un 75%. Nu'je la fo' più.by Motociclante

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!