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sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

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Il giu<strong>di</strong>ce procedeva quin<strong>di</strong> a valutare i rapporti fra gli imputati come emergevanodalle loro <strong>di</strong>chiarazioni, nonché dalle risultanze processuali.Passava, quin<strong>di</strong>, all’analisi (sent. impugnata pagg 86 segg.) delle <strong>di</strong>chiarazionirese da Cesare Previti all’u<strong>di</strong>enza del 28.9.2002 innanzi al Tribunale Penale <strong>di</strong><strong>Milano</strong> (Doc D 23 CIR), relative ai suoi rapporti con Metta (anche tenuto conto<strong>della</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> Previti ad aiutare la figlia <strong>di</strong> Metta, Sabrina, nelle suevicende universitarie), Pacifico ed Acampora ed evidenziava la “confidenza” cheintercorreva fra gli stessi.Tali rapporti erano confermati dalla presenza <strong>di</strong> tabulati telefonici acquisiti nelproce<strong>di</strong>mento penale relativo al lodo Mondadori (sent. impugnata pag. 91).Le risultanze acquisite e puntualmente analizzate inducevano il giu<strong>di</strong>ce a ritenereinfondati i tentativi <strong>di</strong> alcuni imputati <strong>di</strong> minimizzare i loro rapporti.Questi venivano, poi, ulteriormente approfon<strong>di</strong>ti alla luce delle <strong>di</strong>chiarazioni resein sede penale da Stefania Ariosto (docc F 30 ed F 331 CIR pagine 346 segg sent.Tribunale Penale <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> n. 4688/2003). In sintesi, questa testimone nelleu<strong>di</strong>enze del 21.5 e 1.6.2001 aveva confermato le <strong>di</strong>chiarazioni rese nell’incidenteprobatorio del 25, 30, 31 maggio e 1 giugno 1996. La sig.ra Ariosto aveva riferitoche Previti le aveva confidato che, oltre a Renato Squillante, vi erano altrimagistrati corrotti, senza rivelargliene i nomi; la teste aveva menzionato, tuttavia,i magistrati che le era capitato <strong>di</strong> incontrare in casa Previti nelle circostanze in cuiera stata invitata: Carnevale, Brancaccio, Mancuso, Sammarco, Verde, Valente,Mele ed Izzo. Riferiva <strong>di</strong> un sistema “lobbystico” finalizzato alla corruzione deimagistrati, gestito da Previti. La teste riferiva anche episo<strong>di</strong> specifici, quandoaveva visto Previti, Squillante e Pacifico riuniti attorno ad un tavolino accanto aduna libreria, con denaro contante in evidenza. Fra gli altri presenti le pareva <strong>di</strong>ricordare le figure <strong>di</strong> Gianni Letta e <strong>di</strong> Sammarco. Aggiungeva che nell’occasionevi era un’atmosfera gioiosa, con<strong>di</strong>visa da tutti i presenti, e che si era festeggiatauna vittoria giu<strong>di</strong>ziaria: non sapeva <strong>di</strong>re in relazione a quale causa, ma Berlusconistesso aveva telefonato a Previti durante la riunione. La teste aveva riferito anche53

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