10.07.2015 Views

sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

aveva esposto le sue ragioni, che il Collegio si era convinto ed aveva pronunciato. Nonvi era stata, dunque, nessuna anomalia rispetto ad una or<strong>di</strong>naria camera <strong>di</strong> consiglio: ilrelatore, che era da tutti giu<strong>di</strong>cato molto preparato in <strong>di</strong>ritto, potè quin<strong>di</strong> fortementeinfluenzare la camera <strong>di</strong> consiglio.Risultavano pertanto sod<strong>di</strong>sfatti, secondo il convincimento del Tribunale, i criteri chela Cassazione Penale già ricordata aveva posto perché si potesse ritenere che unadecisione collegiale potesse essere essa stessa elemento in<strong>di</strong>ziario utile per ritenereprovata la sussistenza <strong>di</strong> un reato (nella specie <strong>di</strong> corruzione): infatti, le SezioniUnite Penali <strong>della</strong> <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Cassazione avevano affermato nella <strong>sentenza</strong> n. 22327 del30.10.2002, ric. Carnevale (<strong>sentenza</strong> in<strong>di</strong>cata proprio da Fininvest): "… Giovaricordare in proposito che, mentre nei giu<strong>di</strong>zi monocratici è necessariamenteinevitabile riferire la deliberazione esclusivamente al giu<strong>di</strong>zio dell’unicomagistrato deliberante, in quelli collegiali, invece, la decisione è un atto unitario, allaformazione del quale concorrono i singoli componenti del collegio in base allostesso titolo ed agli stessi doveri: sia essa <strong>sentenza</strong>, or<strong>di</strong>nanza o decreto, nonrappresenta la somma <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinte volontà e convincimenti, ma la loro sintesi operatasecondo la regola maggioritaria, la quale rende la decisione impersonale e perciòimputabile al collegio nel suo insieme. Tanto comporta che allorché, in punto <strong>di</strong>contestazione accusatoria, si sostenga che una determinata decisione collegiale,anziché il prodotto <strong>di</strong> una autonoma scelta collettiva, imputabile all'organocollegiale nel suo complesso, rappresenti invece il risultato raggiunto attraversol'alterazione del regolare proce<strong>di</strong>mento formativo <strong>della</strong> volontà collegiale,addebitabile ad un singolo soggetto, occorre fornire prova rigorosa <strong>di</strong> unacondotta, da parte <strong>di</strong> quest'ultimo, se non <strong>di</strong> vera e propria coartazione eprevaricazione, almeno <strong>di</strong> concreto con<strong>di</strong>zionamento esercitato sulla volontà deicomponenti del collegio o <strong>di</strong> qualcuno <strong>di</strong> essi, che si siano perciò orientati adoperare proprio in funzione <strong>di</strong> quell'illecito intervento...".Facendo applicazione <strong>di</strong> tali criteri, il Tribunale osservava come una anomaliacertamente fosse presente nella decisione <strong>della</strong> <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma e che50

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!