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sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

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La convenzione CIR - Formenton conteneva poi una serie <strong>di</strong> previsioni costituentiin sostanza un patto <strong>di</strong> sindacato ed accor<strong>di</strong> finalizzati ad attribuire ai Formentonuna posizione <strong>di</strong> influenza superiore a quella che la residua partecipazione adAME, successivamente alla predetta permuta, le avrebbe assicurato: in particolare, peril quinquennio successivo alla scadenza del patto <strong>di</strong> sindacato AMEF (31.12.1990), lecitate pattuizioni contrattuali prendevano in considerazione le designazioni alle carichesociali in AME, la previa consultazione sulle future delibere assembleari <strong>di</strong> particolareimportanza e l'esercizio dei corrispondenti <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> voto.Inoltre, a garanzia dell'attuazione <strong>di</strong> quanto sopra, le parti avrebbero dovutoprovvedere al deposito <strong>di</strong> loro rispettivi pacchetti azionari presso societàfiduciarie, con specifici vincoli in or<strong>di</strong>ne all'esercizio dei relativi <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> voto.Il contratto conteneva anche una clausola compromissoria, che affidava larisoluzione delle controversie insorte fra le parti, relativamente alla interpretazioneed alla esecuzione <strong>della</strong> convenzione stessa, a tre arbitri definiti "amichevolicompositori", incaricati <strong>di</strong> decidere "inappellabilmente".Senonchè, nella allegazione <strong>di</strong> CIR, poco dopo Fininvest (che possedeva l'8,28 % <strong>di</strong>AMEF) si opponeva all’operazione, acquistando sul mercato azioni AMEF ed AME.Nello specifico, Fininvest acquisiva le azioni AMEF <strong>della</strong> famiglia Mondadori mapoiché, sommando detto pacchetto (24,59 % del capitale) con quello già <strong>di</strong> Fininvest(8,28 %), quest’ultima non raggiungeva ancora la maggioranza del capitale AMEF epoiché le azioni possedute da CIR, aggiunte a quelle promesse in permuta dai Formenton aCIR, rappresentavano la maggioranza del capitale AMEF, Fininvest, al fine <strong>di</strong> acquisire ilcontrollo <strong>di</strong> AMEF e quin<strong>di</strong> del gruppo Mondadori, doveva convincere i Formenton a<strong>di</strong>nfrangere la promessa <strong>di</strong> permuta con CIR.Specificamente, nel novembre 1989 risultava essere stato stipulato l'accordo fraFininvest e la famiglia Formenton che stabiliva il trasferimento alla prima dellestesse azioni AMEF dai Formenton promesse precedentemente in permuta aCIR con la menzionata convenzione 21.12.1988. Come corrispettivo <strong>di</strong> detta5

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