10.07.2015 Views

sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

delibere sociali cui i patti <strong>di</strong> sindacato stessi si riferivano, le parti avrebberostipulato le altre pattuizioni, e soprattutto la promessa <strong>di</strong> permuta, anche in <strong>di</strong>fettodelle convenzioni <strong>di</strong> voto.Pertanto, si doveva <strong>di</strong>chiarare l'obbligo solidale dei Formenton <strong>di</strong> dare esecuzionealla promessa <strong>di</strong> permuta alla scadenza del relativo termine.Il Collegio arbitrale, poi, respingeva la domanda subor<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> parte convenutarelativa alla risoluzione <strong>della</strong> convenzione 21.12.1988 per fatto e colpa <strong>di</strong> CIR inquanto infondata; rigettava anche la seconda domanda <strong>di</strong> CIR relativa allapronuncia ex art. 2932 CC <strong>di</strong> trasferimento delle azioni reciprocamente promesse inpermuta, perché non era scaduto il relativo termine del 30.01.1991.Il giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> prime cure procedeva quin<strong>di</strong> alla analisi <strong>della</strong> <strong>sentenza</strong> <strong>della</strong> <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong>Roma, che era giunta a conclusioni opposte a quelle del lodo Pratis.Infatti, in relazione al problema <strong>della</strong> vali<strong>di</strong>tà dei patti <strong>di</strong> sindacato, la <strong>sentenza</strong> <strong>della</strong><strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma aveva capovolto il giu<strong>di</strong>zio del lodo, ritenendo la nullitàdei patti <strong>di</strong> sindacato contenuti nella convenzione 21.12.1988 e statuendo la nullitàanche <strong>della</strong> promessa <strong>di</strong> permuta in ragione <strong>della</strong> ritenuta inscin<strong>di</strong>bilità <strong>di</strong> questa daipatti <strong>di</strong> sindacato.In via rescindente la <strong>sentenza</strong> <strong>di</strong> appello pronunciava la nullità del lodo perché, puressendo “un lodo <strong>di</strong> equità, espressamente <strong>di</strong>chiarato inappellabile dalle parti, essoera pur sempre censurabile per violazione <strong>di</strong> norme <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico e/o per vizi inprocedendo”. Il lodo violava, a detta <strong>della</strong> CdA <strong>di</strong> Roma, norme <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico esegnatamente quelle che presiedevano all'organizzazione ed al funzionamento dellesocietà commerciali, laddove <strong>di</strong>chiarava vali<strong>di</strong> patti <strong>di</strong> sindacato, che erano, invece,nulli alla luce <strong>di</strong> tali principi imperativi.Il lodo violava, poi, le medesime norme in quanto <strong>di</strong>chiarava che la nullità dei patti <strong>di</strong>sindacato non si estendeva alle residue pattuizioni, e specificamente alla promessa <strong>di</strong>permuta, quando invece le clausole sui patti <strong>di</strong> sindacato e quella relativa allapromessa <strong>di</strong> permuta erano inscin<strong>di</strong>bili per espressa volontà negoziale: riteneva quin<strong>di</strong>la CdA <strong>di</strong> Roma che la nullità dei patti <strong>di</strong> sindacato si estendesse a tutta la convenzione.39

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!